Scarica SatCafé #8

Transcript

Scarica SatCafé #8
UN (SAT)CAFFÈ
CON MARIO CALABRESI
LA WEB CAR, UN'AUTO
PER RACCONTARE LA REALTÀ
CHE CAMBIA
È ARRIVATA
LA TV ULTRA HD
8 MILIONI DI PIXEL
IN DIRETTA VIA SATELLITE
PRONTI PER EXPO 2015
ANTONIO TAJANI: LO SPAZIO
DÀ LAVORO AI GIOVANI
ECCELLENZE DI CALABRIA
MARIO CALIGIURI: SCUOLA,
CULTURA E DIGITALE
SOMMARIO
4
LA WEB CAR
UN'AUTO
PER RACCONTARE
LA REALTÀ CHE CAMBIA
3
SOMMARIO
SOMMARIO
8
UN (SAT)CAFFÈ
CON MARIO CALABRESI
12
SOTTO IL VESTITO
24
IL SATELLITE
SALE IN CATTEDRA
IN CALABRIA
LA TECNOLOGIA
32
A TU PER TU
CON MONSIGNOR
DARIO EDOARDO VIGANÒ:
GRAZIE AL SATELLITE
IL MESSAGGIO DEL PAPA
A TUTTO IL MONDO
14
OPINION:
IL SATELLITE
E LA WEB CAR
16
DA MISANO
AD AMSTERDAM
IN 8 MILIONI
DI PIXEL
20
RENER IPLAB
E EUROSATELLITE:
QUANDO UNO
PIÙ UNO FA TRE
27
IL FUTURO
DEL SERVIZIO
PUBBLICO:
NE PARLIAMO
CON MICHEL BOYON
SatCafé
Preniti una pausa spaziale SATCAFÉ#8
Newsletter-magazine:
Questo supplemento gratuito rappresenta
la newsletter inviata da Eutelsat Italia.
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(00187 Roma) Telefono: 06 4520 6501
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22
TUTTO PRONTO
PER L'EXPO 2015.
ANTONIO TAJANI:
LO SPAZIO DÀ LAVORO
AI GIOVANI
30
THE EUTELSAT
TV AWARDS
/eutelsatitalia
/eutelsat-italia
+EutelsatItalia
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Progetto grafico e progetto editoriale
Agenzia creativa in chiave food & green.
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74016 Massafra (TA) Tel. 099 8801614
INTERVISTA AL DIRETTORE DE LA STAMPA
LA WEB CAR
UN'AUTO
PER RACCONTARE
LA REALTÀ
CHE CAMBIA
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NEWSSPOTTER E FIAT 500L
È COSÌ CHE NELLA REDAZIONE
DEL QUOTIDIANO LA STAMPA
È ARRIVATA LA RIVOLUZIONE
I GIORNALISTI LA CHIAMANO
“WEB CAR” E L’HANNO POSTA
AL CENTRO DELLE NUOVE
ATTIVITÀ EDITORIALI
CHE STANNO TRAGHETTANDO
IL GIORNALE DI CARTA
NEL CUORE DELL’ERA DIGITALE.
IL REPORTAGE DEL TEAM
DI SATCAFÉ
IN MISSIONE A TORINO
7
INTERVISTA AL DIRETTORE DE LA STAMPA
“Una macchina
per raccontare la realtà
che cambia: la Web Car
de La Stampa, perché
col satellite puoi mostrare
il mondo in diretta”
Questo il titolo che il direttore
del quotidiano torinese, Mario Calabresi,
ha dato all’operazione Web Car che lui stesso
ha tenuto a battesimo durante la mostra
internazionale del cinema di Venezia 2013.
Ecco l’intervista di SatCafé
Direttore, qual è il valore di questa novità
per La Stampa?
“La Web Car per noi è stata una vera rivoluzione. Ed è anche il classico elemento che permette
di cambiare il paradigma giornalistico. Da molto
tempo pensavamo che si dovesse essere maggiormente presenti sui luoghi dove accadono le notizie,
in nome del giornalismo multimediale. Così avevamo pensato la soluzione più semplice: fornire ai
giornalisti strumenti multimediali, come dei telefoni, capaci di realizzare dei buoni filmati. La cosa
funzionava, ma non era sufficientemente forte da
far cambiare il paradigma”.
E adesso è arrivata la Web Car…
“La proposta che ci è arrivata da Eutelsat Italia
di questa macchina che ha possibilità di realizzare
le dirette via satellite, è talmente forte - e direi anche piacevolmente divertente - da essere diventata
un volano per l’intera redazione che ora si sente
stimolata al massimo. E’ stato contagioso e virale:
tutti si chiedono come utilizzarla al meglio, dove
poter andare, come riuscire a fare il salto di qualità, quale possa essere il punto di incontro tra l’innovazione tecnologica e il nostro giornalismo. Perciò, penso che la macchina sia diventata un traino
per rendere il nostro giornalismo più multimediale”.
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Per che cosa utilizzerete la Web Car? Quali
sono le sue direttive a riguardo?
“Io non lo so per che cosa la useremo. Nel senso
che se lo sapessi vorrebbe dire che abbiamo sbagliato, vorrebbe dire che noi programmiamo degli
eventi freddi. Invece il giornalismo non è così. Io
non so quale sarà il titolo di domani. So che bisogna essere pronti mentalmente. La Web Car è una
macchina. E noi dobbiamo essere pronti a tenerla
continuamente in movimento e a cogliere le occasioni che ci sono. Bisogna andare, raccontare, essere presenti sui luoghi. E bisogna anche mostrare
la macchina. Perché questo è anche un oggetto che
racconta un progetto giornalistico”.
E qual è il vostro progetto giornalistico alla
luce di La Stampa Tv e Medialab?
“C’è un gigantesco problema che riguarda tutta
l’informazione nel mondo. Oggi il 50% di chi naviga
in tutto il pianeta passa almeno una volta al giorno su un sito di informazione tradizionale. Questa è
una grandissima notizia perché vuol dire che ancora vincono i brand tradizionali. L’altra notizia, però,
è che il tempo totale passato sui siti di informazione nel mondo è pari solo all’1% del totale del tempo
totale passato su Internet. Quindi è un tempo bassissimo. Allora l’obiettivo è di tenere le persone ed
9
"Bisogna
fare cadere
una barriera.
Il giornalismo
non è di carta,
della Tv, del Web.
Il giornalismo
è un modo
di raccontare"
è di ingaggiare e di conquistare la loro attenzione.
In questo quadro Medialab è proprio il luogo dove
noi prendiamo la tradizione del giornalismo e la
aggiorniamo con le tecnologie e i nuovi sistemi per
raccontarla”.
In foto la redazione de La Stampa
Come fare?
“Tutti si interrogano su come fare. C’è chi pensa
di inserire delle novità, come delle fiction o delle sit com, per attirare l'attenzione. Io non penso
che questo sia il nostro core business. Ognuno deve
fare ciò che è nel proprio DNA. Per questo motivo ritengo che noi dobbiamo trovare nuove forme
per raccontare e sviluppare il giornalismo. E penso che questa macchina lo permetta”.
In foto Mario Calabresi
Il giornalista che si trasforma in producer e
che diventa capace ‘di fare di tutto’. E’ questa
la svolta?
“Bisogna fare cadere una barriera. Il giornalismo
non è di carta, della Tv, del Web. Il giornalismo è
un modo di raccontare. La mia idea è che chi lavora per La Stampa deve impegnarsi a fare un giornalismo di qualità secondo alcuni criteri definiti.
Carta o tablet, il mezzo di distribuzione diventa secondario. L’importante è mettere a fuoco il messaggio. Oggi parlare davanti ad una telecamera
o utilizzare un telefonino per testimoniare e integrare il racconto rappresenta una estensione del
modo di fare il giornale”.
In questo camino vi sareste aspettati di incontrare il satellite?
“Noi non avevamo mai immaginato che il satellite avesse potuto aiutarci. Fino a prima di conoscere questa esperienza, per noi, come per la maggior
parte di chi fa giornalismo ‘tradizionale’, l’idea di
poter utilizzare il satellite era considerata proibitiva. Pensavamo che fosse una prerogativa esclusiva dei grandi network televisivi. Avere scoperto
che il satellite può essere a basso costo, fruibile in
modo veloce, senza dovere prenotare la banda con
giorni di anticipo, è davvero una grande rivoluzione”.●
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In foto qui e sopra
la presentazione della web car
In foto Eugenio Ottaviani
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SOTTO IL VESTITO…
TECNOLOGIA
Parcheggi la macchina, schiacci
un bottone e l’antenna
si posiziona automaticamente.
In 3 minuti si va in diretta.
Dappertutto.
Quanto tempo ci vuole per costruirla?
“Esclusa la fase di progettazione costruire questa macchina è davvero veloce: in 5 giorni lavorativi è già pronta per iniziare a trasmettere”.
Tre aggettivi per questa macchina
“Versatile, semplice da utilizzare e a basso
consumo energetico”.
Quanto dura la batteria?
“A motore spento garantisce un'ora di autonomia, ma con la macchina accesa l’energia è
tanta quanta la benzina nel serbatoio”.
E se finisce la benzina?
“Diamo in dotazione un generatore da 1KW in
grado di alimentare la macchina e due fari per
otto ore, un tempo indispensabile per seguire
eventi e dirette particolarmente lunghe”
Cosa hai pensato quando l’hai vista
funzionare per la prima volta?
“Che abbiamo fatto i salti mortali per realizzarla in così poco tempo, ma malgrado questo dalla prima accensione tutto ha funzionato
come doveva e quindi la mia soddisfazione è
stata enorme!!! È stato un vero miracolo realizzato in soli tre giorni lavorativi, ma ora con
alcune ottimizzazioni è ancora più versatile e
performante”.
Come è fatta?
#SCHEDA TECNICA
KA-SAT
fino a 50Mbps
in Download
e 10 Mbps in Upload
Banda KA
REGIA MOBILE
Monitor da 17 pollici
2 Monitor da 9 pollici
Il futuro?
“Ci lavoro da quasi due anni e con il team di
Onda Live Sat stiamo affinando il progetto
per renderla sempre più performante ed
economica”.
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Trasmette
su protocollo IP
Modem Wi Fi per le riprese
in prossimità del mezzo senza
l’ausilio di cavi
e per dare l’accesso ad
internet nelle zone
adiacenti alla macchina
PC Portatile
per il montaggio
Veniamo al sodo…quanto costa?
“La macchina con solo la parabola parte da circa 8.000 euro, ma il prezzo sale a seconda della regia con cui la si vuole equipaggiare. Maggiore è la qualità e il numero degli strumenti,
più alto è il prezzo”.
La situazione più estrema in cui l’hai
utilizzata?
“Durante il terremoto in Emilia: non c’era niente intorno e abbiamo aperto la connessione
internet sfruttando il wi-fi incorporato nella
macchina. Non solo le persone hanno potuto
comunicare, ma le televisioni hanno utilizzato
il satellite per mostrare le immagini in diretta.
Questo ha dimostrato senza ombra di dubbio
la validità del sistema e la sua semplicità di utilizzo”.
Pronta
a trasmettere
in 3 minuti
Funzionamento
a 12 volt
Trasmette
con vento
fino a 70 km/h
77 cm
di diametro
Antenna
autopuntante
Giovanni Benassi è il responsabile
tecnico di Onda Live Sat, l’azienda
bolognese che ha progettato
la Web Car. Abbiamo fatto due
chiacchiere con lui per scoprire
i segreti dell’unica regia mobile
dentro una 500L
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#OPINIONS
Il futuro dei giornali di carta è un tema di cui si
dibatte in tutto il mondo. Per il momento non è
emersa alcuna ricetta collaudata ma si continua a
cercare seguendo tracce e indizi. In Italia il satellite
entra a pieno titolo nel discorso proponendo la sua
strada. Ecco gli umori che abbiamo raccolto nella
redazione del quotidiano La Stampa
Anna Masera
Caporedattore e Social Media Editor
“Mi è piaciuta subito l’idea di una macchinetta piccola e agile che si porta
dietro Internet ad alta velocità. E ho immaginato i giornalisti sul territorio, ovunque, ad utilizzarla per fare reportage, intervistare le persone,
ma anche semplicemente per potersi collegare e inviare i pezzi e le foto.
Con uno strumento del genere le opportunità sono tantissime, mentre
prima l’idea del collegamento satellitare mi sembrava quasi da servizi
segreti. Quella di adesso è una situazione ibrida, molto strana. Ci accorgiamo che scriviamo poco: basta un tweet e un link a un video per
dare una notizia, far vedere un posto, far ascoltare i personaggi che
si intervistano. Questa è la novità pazzesca che ci sta rivoluzionando il
lavoro, il giornale e il concetto di giornale. Avere il satellite con noi ci
permette di fare televisione dai posti più impensati. Grazie ad Eutelsat
Italia stiamo sperimentando”.
Marco Bardazzi
Caporedattore Centrale - Digital Editor
“Da tempo siamo impegnati in un cammino di trasformazione del nostro
modo di raccontare la realtà soprattutto sul web ma anche su tutte le altre piattaforme digitali. La Web Car ci offre la possibilità di farlo in un
modo innovativo, in tempo reale, con una velocità di esecuzione che prima non avevamo.
Soprattutto è l’esempio di quel tipo di contaminazione di cui oggi sentiamo il bisogno nelle redazioni. Il bisogno di aprire a tante altre capacità, risorse tecniche e idee che arrivano dall’esterno. Ci è sembrato che questo fosse un’opportunità per mescolare la nostra esperienza
giornalistica – quella di un quotidiano fondato nel 1886, ma che è sempre stato votato all’innovazione – con nuove possibilità tecniche che
consentono di realizzare il racconto in movimento, attraverso le soluzioni messe a disposizione da Eutelsat”.
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Mauro Ottaviani
Responsabile Sistemi di Telecomunicazioni ed Elettronici
“Semplicità perché è uno strumento che permette in pochissimi minuti di
poter operare e inviare via satellite i contributi audio-video, sia che siano destinati alla Tv sia al Web. Affidabilità perché questo avviene mediante il sistema satellitare che permette banda sempre garantita in
qualsiasi condizione, quindi slegandosi dai vincoli di connettività terrestre o wi-fi che talvolta non sono presenti sul territorio. Mobilità
perché tutto questo può essere fatto ovunque e in qualunque condizione, e addirittura in tutta Europa.
Ho seguito tutte le dirette realizzate fino ad ora. E posso dire che la
Web Car ha suscitato tanto entusiasmo da parte dei giornalisti e tanta curiosità da parte dei lettori. Moltissime persone ci hanno chiesto
dove avrebbero potuto vedere le dirette e i filmati che stavamo preparando. Quindi l’impatto che ha avuto è stato fortemente emotivo”.
Sergio Bonelli
Sales and Marketing Director at La Stampa
“Il nostro claim è 'il futuro è quotidiano' e la Web Car rappresenta il nuovo
modo di fare informazione. Quindi dal punto di vista della comunicazione diventa un tassello fondamentale che ci permette di posizionare il
giornale come un giornale di innovazione.
La Web Car, che si contestualizza in un progetto più ampio che è quello del Medialab, ci consentirà di diversificare le attività di promozione e di interagire in modo più immediato con i lettori e anche attraverso una maggiore interattività a livello locale”.
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PROTAGONISTI DELLA DIRETTA IN 4K
Da Misano
in 8 milioni di pixel
ad Amsterdam
(Il moto GP più veloce con l'ultra HD)
Un mezzo mobile
satellitare all’opera
durante un evento
sportivo dal vivo.
Nulla di nuovo,
apparentemente.
Infatti, a ben vedere,
questa volta
la novità è davvero
grossa:
è il cuore della prima
trasmissione in diretta
via satellite di immagini
Ultra HD attraverso
strumenti già in uso
nel mondo Tv
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Alessandro Alquati – Head of Global Contribution Globecast
“La scorsa estate ho lanciato il classico sasso nello
stagno e gli altri partner hanno raccolto la sfida
dell’innovazione con grande entusiasmo. Abbiamo
costituito un team di eccellenza ed è stato un grande onore lavorare con persone di alto profilo professionale”.
Massimo Bertolotti – Head of Innovation
and Engineering presso SKY Italia
“Stiamo lavorando sul 4K assieme ad aziende che
fanno della qualità il loro marchio di fabbrica al
fine di dare all’utente un ‘nuovo punto di visione’
dopo l’SD e l’HD. Nel 2006, all’esordio dell’HD,
avevamo cominciato a parlarne due anni prima. E
adesso siamo ancora in una fase iniziale dove tutti stiamo cercando di capire qual è il miglior setting e come fare da traino per standardizzare gli
strumenti. Solo sperimentando riusciamo a capire
cosa manca”.
Cristiano Benzi – Director Business Unit Video and Broadcasting Eutelsat
“Nel nostro stand all’IBC molti, tra visitatori e addetti ai lavori, hanno visto le immagini e ci hanno
chiesto dettagli. C’è stata una buona risonanza e
tutto questo è davvero emozionante. E’ la conferma della visione di Eutelsat sull’Ultra HD, volta a
garantire il massimo livello qualitativo dell’immagine”. ●
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PROTAGONISTI DELLA DIRETTA IN 4K
Esperienze Ultra HD
A CONDURRE IL PIONIERISTICO TEST, CHE HA LASCIATO
A BOCCA APERTA I VISITATORI DELL’IBC 2013, UN TEAM
DI IMPORTANTI AZIENDE DEL SETTORE COMPOSTO
DA NOI E DA ERICSSON, GLOBECAST, NEWTEC
E SKY ITALIA
Alessandro Alquati
Cristiano Benzi
Massimo Bertolotti
“È stata una bellissima
esperienza. Nessuno aveva
mai fatto una diretta in
Ultra HD di nove ore, per
tre giorni di seguito, con
un SNG ‘normale’. Questa
è una sfida che comincia
adesso: Misano è stata solo
la prima tappa. Stiamo già
lavorando a nuovi progetti, su altri tipi di contenuti.
L’obiettivo è realizzare delle trasmissioni rivolte ad
un’audience più vasta mirando ad un palcoscenico
più ampio come una piazza
o una sala, in occasione di
eventi importanti”.
“Molte aziende all’IBC hanno vantato dimostrazioni
di trasmissioni cosiddette
live in Ultra HD. A parte
il fatto che qualcuno ha un
concetto un po’ sui generis
di evento "live", penso di
poter dire che siamo stati
i primi a mostrare all’IBC
delle immagini Ultra HD
4K di un evento sportivo
ripreso e trasmesso in diretta, quello che per noi è
il vero significato di evento
LIVE”.
“Mi rende orgoglioso e divertito essere parte di questa avventura che si è rivelata un grande successo.
Una lunghissima diretta
in Ultra HD con un’ottima
resa: nonostante le riprese
fossero realizzate in diverse condizioni climatiche e
di luce, tutti hanno constatato che le immagini erano
belle quanto quelle post
prodotte, anche nel caso
delle moto in movimento”.
{
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Ultra HD: quando sarà per tutti?
Bertolotti: “Da qui a dire che Sky Italia è pronta ad aprire un canale in Ultra HD ce ne passa. Siamo talmente agli albori che è difficile fare una previsione sulla tempistica di sviluppo. Sky continua a
lavorare per capire quando questa tecnologia potrà essere disponibile per il pubblico e per non farsi trovare impreparata. Credo che il
2014 sarà ancora un momento di test, presumibilmente si procederà con singoli eventi che avranno vita propria. Per molti la data più
plausibile per avere un ecosistema completo, e quindi poter avere
contenuti in maniera corretta, sarà il 2016”.
{
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trimoni tecnologici e culturali così importanti. La
concorrenza è stata il banco di prova di due intelligenze aziendali che trasformeranno la divisione in
ricchezza.
Pensate a cosa può essere oggi un centro di formazione che somma una sede così grande e attrezzata, un numero enorme di tecnici che hanno provato
le formazioni, sistemi di qualità certificata, progetti
integrati per la creazione di una nuova generazione
di tecnici, ambiti innovativi di sviluppo sia sulle telecomunicazioni che sul risparmio energetico nonché su integrazioni di sistemi e domotica".
RENER IPLAB
ed EUROSATELLITE
Quando uno più uno fa tre
Alberto Borchiellini
Presidente Eurosatellite
C’È CHI SCOMMETTE SULL’INESATTEZZA DELL’ARITMETICA,
AFFERMANDO CHE “UNO PIÙ UNO FA TRE”. SAPPIAMO
CHE PER ESSERE INSTALLATORI BISOGNA ESSERE CORAGGIOSI,
MA CHIACCHIERARE CON MARCO CESTELLI - DIRETTORE DI RENER
IPLAB - E ALBERTO BORCHIELLINI - PRESIDENTE EUROSATELLITE CI HA FATTO CAPIRE QUANTA PASSIONE SOSTIENE CHI FA QUESTO
MESTIERE. RENER IPLAB ED EUROSATELLITE TORNANO INSIEME
PER OFFRIRE LA MIGLIORE OFFERTA FORMATIVA MAI PRESENTATA
Marco Cestelli
Direttore Rener Iplab
BORCHIELLINI: una nuova
realtà di qualità consolidata
"Regaleremo al mercato e a noi
stessi una nuova realtà fatta di
qualità consolidata. Abbiamo
camminato tanto assieme e abbiamo creato i presupposti per il mercato della tv satellitare. Siamo stati
fianco a fianco in tante innovazioni e abbiamo promosso e difeso il mercato dei tecnici in così tante
situazioni che è bastato guardarsi in faccia per sorridere ad un nuovo progetto. Creeremo il più importante centro di formazione in Italia, con delle
specifiche tecniche e delle potenzialità straordinarie".
BORCHIELLINI: installatori e
formazione a 360 gradi
"Anche se il mercato sembra statico, la tecnologia sta compiendo passi da gigante, offrendo
novità tecnologiche sempre più
sofisticate e a costi decrescenti. I
tecnici installatori devono prendere coscienza che non è più sufficiente
focalizzarsi su cose conosciute e su esperienze tecnologiche consolidate: oggi è richiesta una maggiore competenza professionale, servono tecnici che
abbiano la visione completa delle soluzioni in termini di comunicazione, telecomunicazione, fruizione di servizi, analisi delle necessità, risparmio ed
ottimizzazione energetica, sicurezza, e altro ancora.
Il cliente non vuole limitare le sue scelte e ha bisogno di affidarsi ad un professionista che moltiplichi
le possibilità e non le vincoli alle sue conoscenze. E
noi andremo in questa direzione".
CESTELLI: quattro aree di
formazione in una
"Avremo quattro macro aree
di formazione che conterranno
un’offerta molto ricca di corsi e
conoscenze: Telecomunicazioni
avanzate, Domotica, Networking,
Rinnovabili e Risparmio energetic o .
Facilmente potremo offrire non meno di
venti corsi diversi su misura e a secondo esigenze. È
un record assoluto e un traguardo che premia esperienze ultraventennali nel settore. Naturalmente
tutto questo sarà accompagnato dai partner tecnologici più qualificati e conosciuti, oltre ad una sessantina di aziende, e avremo i riconoscimenti più
qualificanti e prestigiosi che il panorama italiano ed
europeo possa offrire". ●
CESTELLI: la somma di patrimoni tecnologici
"Faremo tesoro del nostro passato perché se non avessimo maturato esperienze diverse, oggi
non potremmo sommare due pa-
20
21
PER LE GENERAZIONI
CHE VERRANNO SARANNO
I SATELLITI LA “NUOVA AMERICA”:
IL FUTURO È NELLO SPAZIO
E NE È SEMPRE PIÙ CONVINTO
ANCHE IL VICE PRESIDENTE
DELLA COMMISSIONE EUROPEA
ANTONIO TAJANI. IL RILANCIO
DELL’ECONOMIA DEVE PASSARE
PER L’ETERE E L’EXPO 2015
È LA VETRINA IDEALE
PER FAR CONOSCERE AL GRANDE
PUBBLICO LE POTENZIALITÀ
DI UN SETTORE ANCORA TUTTO
DA SCOPRIRE E IMPLEMENTARE
Il Satellite è ancora una tecnologia moderna?
"Cosa sarebbe la nostra vita senza satelliti? Faremmo pericolosi passi indietro e la nostra vita cambierebbe in peggio, facendoci precipitare in una
situazione nella quale nessuno vorrebbe trovarsi.
Ecco perché vogliamo andare avanti ed utilizzare
tutti gli strumenti a disposizione dell’Europa: i tre
progetti - Egnos, Copernicus e Galileo - rappresentano non solo una grande iniziativa industriale europea, ma anche la possibilità di poter migliorare
le condizioni di vita di milioni di cittadini nel settore della salute, dei trasporti, della pesca, dell’agricoltura, della protezione civile e nella lotta contro
il cambiamento climatico".
TUTTO PRONTO
PER L’EXPO 2015
Quindi dallo spazio possono arrivare nuovi
posti di lavoro?
"I satelliti sono frutto di un lavoro di alta tecnologia e, per incoraggiare una politica industriale più
forte, non dobbiamo dimenticare l’aspetto della
formazione. C’è la necessità di tecnici di alto livello
e l’industria aerospaziale ha bisogno di giovani ingegneri specializzati nel settore. E questo diventa
uno spunto su cui riflettere per l’orientamento allo
studio dei nostri figli: servono più tecnici e ingegneri per il settore dell’aereospazio".
DÀ LAVORO AI GIOVANI
Expo 2015 può essere un rilancio per il settore?
"Assolutamente si! L’Expo 2015 è un’opportunità
che il sistema aerospaziale europeo non può perdere. Per questo abbiamo deciso di inserire al suo
interno la nostra mostra dedicata allo spazio, che
ha avuto uno straordinario successo a Roma, con
oltre 55.000 visitatori in una settimana, e che sta
girando l’Europa per far conoscere a tutti, ma in
modo particolare ai giovani, come si utilizzano i
segnali dei satelliti e quali applicazioni avranno.
In quest’ottica Expo 2015 sarà un’occasione per
aumentare la conoscenza sul funzionamento del
sistema satellitare europeo".
“AI VOSTRI FIGLI FATE STUDIARE INGEGNERIA
AEROSPAZIALE: C’È BISOGNO DI TECNICI
QUALIFICATI NEL SETTORE”. I SATELLITI?
IL PIATTO FORTE DELLA RICETTA ANTI-CRISI
Ha senso investire nello spazio?
"Egnos, Copernicus e Galileo, saranno un vanto sia
per l’Europa che per l’Italia ed avranno un impatto
di 90 miliardi nei prossimi 20 anni, dando rilancio
e competitività a molti settori strategici dell’industria e dei servizi". ●
ANTONIO TAJANI:
LO SPAZIO
22
Antonio Tajani
Vice Presidente della Commissione Europea
23
ECCELLENZE DI CALABRIA
LA STAMPA ITALIANA
HA DEDICATO MOLTA
ATTENZIONE ALLA STORIA
DI DOMENICA CACCIATORE,
LA “PRESIDE CORAGGIO”
DELLA SCUOLA CORRADO
ALVARO DI SAN LUCA,
CHE ABBIAMO RACCONTATO
SU SATCAFÉ#7.
IN QUESTI CASI SI PARLA
DI “BUONE PRATICHÈ”
MA NOI, SENZA TROPPE
TEORIZZAZIONI,
PREFERIAMO DIRE
CHE SI TRATTA
DEL CLASSICO ESEMPIO
DA SEGUIRE.
PER ALTRI VERSI
E LA DIMOSTRAZIONE
DI COME L’IMPIEGO
DELLA TECNOLOGIA
SATELLITARE POSSA
CONTRIBUIRE A MIGLIORARE
CONCRETAMENTE
LE ATTIVITÀ SCOLASTICHE
ANCHE IN UN TERRITORIO
‘DI FRONTIERA’.
MA COSA SIGNIFICA TUTTO
QUESTO PER LA CALABRIA?
LO ABBIAMO CHIESTO
A MARIO CALIGIURI,
ASSESSORE ALLA CULTURA
DELLA REGIONE CALABRIA
IL SATELLITE
GUARDA
LA NOTIZIA
SALE IN CATTEDRA
IN CALABRIA
24
http://ow.ly/oX8kH
Mario Caligiuri
Assessore alla Cultura della Regione Calabria
25
EUROVISIONI 2013
Cosa sta succedendo a San Luca?
“Qualche mese fa ho visto un immagine straordinaria a San Luca: i ragazzi fare la fila per dare la
mano al colonnello dei carabinieri, Lorenzo Falferi. Questo è un gesto di grande speranza, perché
fino a qualche tempo fa l’atteggiamento verso i
rappresentanti delle istituzioni e delle forze dell’ordine era di tutt’altro segno. Quindi all’interno della
comunità di San Luca è in atto una vera e propria
rivoluzione che parte dalla scuola. E questo dimostra che tramite la scuola e la cultura stiamo cambiando la Calabria”.
Il satellite ha dato un grande contributo.
Quali sviluppi intravede?
“È certo che il satellite è uno strumento importante
perché la Banda Larga e Ultra Larga servono per
migliorare i servizi della Pubblica Amministrazione e anche quelli scolastici, facilitando il rapporto
tra le istituzioni e i cittadini a tutti i livelli. E a San
Luca abbiamo visto la risposta. Il discorso del digitale parte dalle scuole”.
Con avvento del digitale, la scuola deve offrire qualcosa in più rispetto al passato. Non
basta più insegnare a leggere e scrivere?
“Leggere, scrivere e far di conto è la base di tutto.
È chiaro che il sostegno delle nuove tecnologie in
classe è funzionale allo sviluppo dello spirito critico delle persone. Del resto la finalità del mondo
educativo è quella di abituare a pensare. Allora
è evidente il bisogno di una pluralità di strumenti che ovviamente non possono fare a meno delle
nuove tecnologie, le quali devono favorire i processi educativi e contribuire al miglioramento delle capacità di apprendimento”.
Nonostante gli investimenti, la Calabria è
ancora indietro in tema di Digital Divide: è
al penultimo posto in Italia. Qual è l’orientamento delle istituzioni su questo fronte?
“Partiamo dal presupposto che fino poco tempo
fa eravamo gli ultimi. Stiamo risalendo posizioni. Nell’ambito delle capacità e dell’intensità di penetrazione tecnologica all’interno della nostra regione ci sono casi di eccellenza in diversi settori.
Sul fronte scolastico, oltre a San Luca, c’è anche il
liceo ‘Metastasio’ di Scalea, dove la struttura riesce a fare a meno dei documenti cartacei grazie al
massiccio impiego della tecnologia. E poi non vorrei citare il caso di Soveria Mannelli, dove ho fatto
il sindaco per tanti anni, che già nel 2003 era il comune più informatizzato d’Europa”. ●
DIGITALIZZARE
PER CRESCERE
IL FUTURO
DEL SERVIZIO
PUBBLICO
MERCURIO, DIRETTORE
DELL’UFFICIO SCOLASTICO
REGIONALE CI DÀ I NUMERI
DELLA SCUOLA CALABRESE
“La priorità strategica è la digitalizzazione
delle scuole della Calabria per migliorarne
l’organizzazione, ma soprattutto, per
accrescere la professionalità degli insegnanti
e per sviluppare e ampliare l’efficacia dei
processi di insegnamento - apprendimento
con l’uso di tecnologie”. A dirlo è Francesco
Mercurio, Direttore dell’Ufficio Scolastico
Regionale, che ci ha fornito preziosi dati sulla
situazione della scuola in Calabria”.
“La Calabria ha un assetto orografico molto
complesso che si rispecchia profondamente
sulla localizzazione delle scuole, soprattutto
quelle del primo ciclo. È anche vero che in
questi ultimi anni, si assiste ad una profonda
evoluzione della scuola verso il digitale. In
totale le scuole in Calabria sono 397 con 246
comprensivi, 3 Distretti Didattici, 4 Convitti,
1 scuola media, 143 Istituti secondari di
Secondo Grado. Di questi ritengo che almeno
il 20% siano in Digital Divide”.
“Si contano più di 1800 Lavagne Interattive
Multimediali in classe, un intero Istituto e
18 classi 2.0 - 6 di scuola primaria, 6 di sec.
primo grado e 6 di sec. secondo grado dotate di sistemi tecnologici che trasformano
gli ambienti di apprendimento, modificando
e cambiando le metodologie. Inoltre, ci
sono 314 scuole con rete LAN dedicata alla
didattica e 390, quasi l’80%, con un proprio
sito internet”.
UN BANDO PER LA BANDA
In Calabria è in arrivo il Bando da 126 milioni di euro per l'espansione della Banda Larga di base
e per garantire la Banda Ultra Larga ad oltre il 50% della popolazione. Il documento, attualmente
in fase di stesura presso il Ministero dello Sviluppo Economico, prevede l'apertura di un centinaio
di cantieri e la creazione di circa 5 mila posti di lavoro con l'obiettivo di realizzare le nuove
infrastrutture di rete sull'intero territorio regionale.
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Michel Boyon
Presidente Eurovisioni
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EUROVISIONI 2013
“Affermare il ruolo
del servizio pubblico:
un imperativo rivolto
verso la tempesta digitale”.
Il 27esimo Festival
di Eurovisioni,
al quale partecipiamo
anche noi di Eutelsat, mira
ad alimentare un dibattito
in corso in tutto
il vecchio continente.
Con noi il presidente
di Eurovisioni, Michel Boyon
Qual è l’obiettivo dell’edizione 2013
del Festival?
“Affermare la forza del servizio pubblico radiotelevisivo, e in particolare quello la televisione ,
di fronte al “vortice digitale”. Io preferisco questa
espressione, rispetto a “rivoluzione digitale”, perché fa molta paura il modo in cui le nuove tecnologie stanno offrendo grandi opportunità all'audiovisivo. Nell’era digitale, la televisione resta la
televisione. Ma un’altra televisione nasce e cresce
sotto i nostri occhi a una velocità senza precedenti”.
Quali sono le principali sfide del servizio
pubblico radio tv in Europa?
“Sul tavolo c’è il problema delle risorse, ma non vi
è più la questione dello scopo e della missione del
servizio pubblico. Spesso dei ritornelli incantatori
parlano di televisione per tutti, di stampo culturale, ecc. Dobbiamo andare oltre e stabilire obiettivi
concreti: la qualità non è monopolio della televisione pubblica! Le sfide principali è dunque il rafforzamento della base di pubblico per concentrarsi
sulla creatività. Così si potrebbe portare al pubblico, o piuttosto ai pubblici, tutto quello che gli altri
non vogliono fare, o non sanno fare, perché il loro
motore principale è il perseguimento del profitto.”
Su quali ambiti puntare per il rilancio del
servizio pubblico?
“Le emittenti pubbliche non dovrebbero vietare
nessun genere di programma, eccetto quelli che
immaginate. La Real TV stessa non è condannabile in linea di principio: un programma che dà una
chance ai giovani - per esempio permettendogli di
incidere un disco o di esibirsi davanti al pubblico
di un concerto, o ancora di valorizzare il suo talento culinario in modo professionale - è un buon programma. Ma questo deve andare, naturalmente,
alla ricerca della massima qualità, dell’eccellenza
con cui i programmi devono essere concepiti e realizzati”.
Cosa dire del ruolo delle nuove tecnologie?
“Tutti i canali pubblici e privati hanno capito che il
loro futuro sarebbe stato in un'alleanza con internet. Lo sviluppo della Catch-Up TV ne è un esempio
significativo. Ma guardate come si sta cercando di
utilizzare i social network: gli utenti sono invitati ad interagire in tempo reale con il programma
trasmesso, li si incoraggia a comunicare tra di loro
e con gli altri commenti, vengono spinti ad esprimere una preferenza sull’evoluzione della trama di
una serie Tv”.
Eutelsat è sempre stata al fianco di Eurovisioni. Il satellite in che modo può continuare a contribuire alla causa del servizio pubblico?
“Il ruolo del satellite è molto diverso nei vari Paesi.
Ma il satellite è chiamato soprattutto a svolgere un
ruolo importante per cambiare il comportamento
dei telespettatori. E permette di accedere facilmente ad una grande offerta di canali locali ed internazionali. Eutelsat avrà un ruolo sempre più importante nel futuro della televisione”. ●
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A TU PER TU CON MONSIGNOR VIGANÒ
GRAZIE AL SATELLITE
IL MESSAGGIO
DEL PAPA
A TUTTO IL MONDO
foto: Gianluca Tullio
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A TU PER TU CON MONSIGNOR VIGANÒ
Una piccola struttura
per una grande missione:
produrre e distribuire
in tutto il mondo
le immagini del Papa.
È il mandato esclusivo
del Centro Televisivo
Vaticano che ad ottobre
compie 30 anni.
Il direttore del CTV,
mons. Dario Edoardo
Viganò ci ha raccontato
del suo personale
rapporto con “l’editore”
del CTV
“Il mio rapporto con il Papa è, come per tutti e in
particolare per coloro che hanno una responsabilità comunicativa in prima linea, di grande cordialità e intenso. Spesso bisogna decidere assieme
se trasmettere in diretta una celebrazione oppure se destinarla solo alla documentazione. E’ una
decisione importante perché tutti amano vedere il
Papa ma a volte ci sono situazioni più familiari che
è bene non perdano tale caratteristica”.
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“Di ritorno dal Brasile, Papa Francesco ha comunicato l’intenzione di recarsi nella Basilica di Santa Maria Maggiore dicendo che gli avrebbe fatto
piacere diffondere le immagini. E così è arrivato
il momento in cui ha portato il pallone sull’altare
della Madonna a ringraziamento della conclusione
del viaggio”.
“Papa Francesco è molto generoso verso la televi-
Monsignor
Dario Edoardo Viganò
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sione. Lo confermano i video messaggi che spesso giriamo a Santa Marta, dove risiede. Certo non
è un uomo che trascorre tanto tempo davanti alla
televisione. E questo è dovuto non solo al fatto che
non ha molto tempo a disposizione, ma probabilmente alla sua formazione: i gesuiti, e in genere
gli uomini radicati nell’assoluto di Dio, misurano i
tempi con molta precisione”.
“Non bisogna dimenticare che da Cardinale, in Argentina, Papa Francesco ha fondato una televisione che si chiama Canal 21. Quindi è ben consapevole dell’importanza della comunicazione attraverso
la televisione e tutti gli altri media”.
“Nonostante l’innovazione tecnologica, è importante l’attenzione verso chi è a casa, dall’altro capo
del mondo, che vuole sentire l’emozione di quel momento. Ed è importante anche il rapporto personale di ciascun operatore del CTV con il Papa. E’ proprio questa empatia, questo affetto, che permette
che la professionalità di ciascuno possa essere performante al massimo”.
“Ci sono dei pontificati che certamente agevolano
il nostro servizio. Penso a Giovanni Paolo II e ai
suoi gesti spontanei e penso certamente anche a
Papa Francesco e alla sua grande forza comunicativa. Il CTV produce le immagini e, grazie al satellite, porta il messaggio del Papa in tutto il mondo”.
“I Pontefici non si sono mai ‘protetti’ rispetto all’innovazione tecnologica. Trasmettiamo in HD da diverso tempo e non siamo spaventati dall’Ultra HD,
già sperimentato durante la prima messa di Papa
Francesco. Il suo Pontificato ha risvegliato un
grande interesse da parte dei maggiori network
nazionali e internazionali. E noi dobbiamo stare al
passo con le richieste”. ●
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#OPINIONS
Ormai è ampiamente dimostrato: quando
in Tv c’è Papa Francesco l’audience
cresce. E dietro quelle immagini c’è il CTV:
i suoi camermaman sono gli unici
auotrizzati a stare accanto al Papa
in Vaticano e in tutti gli eventi pubblici.
Il risultato del loro lavoro è un prodotto
davvero pregiato per le redazioni
dell’intero pianeta.
A confermarlo sono gli stessi giornalisti
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Hada Messia
CNN
Jurgen Erbacher
ZDF
Stefano Maria Paci
SkyTg24
“La capacità di avere
almeno un cameraman
praticamente “attaccato”
al Papa, nei suoi spostamenti, è l’unica maniera
per essere sicuri di coprire le improvvise mosse di
Papa Francesco. Grazie a
ciò siamo stati testimoni
di alcuni intensi avvenimenti ben rappresentati
dalle immagini del Papa
che libera le colombe durante un’udienza generale
in Piazza San Pietro, che
abbraccia e bacia un disabile durante la Messa di
Pasqua o che confessa un
gruppo di ragazzi durante il suo viaggio in Brasile.
Tutti filmati esclusivi del
CTV”.
“Da tempo CTV realizza le
sue produzioni in HD e ha
così raggiunto lo standard
dei documentari televisivi di grande produzione
internazionale. E’ proprio
in questo contesto entra in
gioco l’archivio che spesso
viene dimenticato. Rimango sempre stupito della capacità dei colleghi del CTV
di trovare velocemente e
con precisione, in un archivio di oltre 20.000 cassette
archiviate in 30 anni, una
particolare sequenza di
immagini”.
“Grazie al CTV, nell’aprile
del 2007, ho potuto essere il primo giornalista a
commentare in diretta una
Messa del Papa trasmessa in Alta Definizione nel
primo canale in Italia,
SkyHD, che trasmetteva in
quel formato. Il Centro Televisivo Vaticano segue un
percorso di intelligente innovazione. E dato che Sky
ha anche un canale interamente in 3D, forse, presto,
si potrà trasmettere una
liturgia del Papa in quel
formato. Francesco in 3D:
sarebbe una piccola ma significativa sorpresa tra le
grandi sorprese di questo
Pontificato”.
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crédit photo : Shutterstock
DRIVING
INNOVATION
With capacity commercialised on 32 satellites covering Europe, the Middle East, Africa, Asia, as well as significant parts of the Americas
and the Asia-Pacific, Eutelsat Communications is one of the world's leading satellite operators. Over 4,600 television channels, including
more than 400 in high definition, are broadcast to over 200 million cable and satellite homes via our satellites.
Committed to technical excellence and broadening the scope of satellite communications, Eutelsat was the first satellite company to
launch a demonstration Ultra HD (4K) channel in Europe and the Middle East via our EUTELSAT 10A satellite. The channel provides a
platform that enables manufacturers, editors and broadcasters to test the performance of their equipment and the transmission chain
from end to end.
www.eutelsat.com
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