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Tratto dal sito www.ice.it Grande distribuzione LA GRANDE DISTRIBUZIONE IN KAZAKHSTAN La Repubblica del Kazakhstan, situata nel centro del continente euroasiatico, copre una superficie complessiva di 27.24.900 kmq, pari a circa il 12% del territorio dell'ex-URSS e si estende da ovest ad est per circa 3000 km e da nord a sud per 1600 . Per la vastità del suo territorio il Kazakhstan è il nono paese del mondo, dopo Russia, Canada, Cina, Usa, Brasile, Australia e Argentina. Confina a nord e ad ovest per oltre seimila km. con la Federazione Russa e a sud e est con le repubbliche del Kirghizstan (980 km. di confine), dell'Uzbekistan (2.300 km) e del Turkmenistan (380 km.) e con la Cina (1.460 km.). E' un paese che non ha sbocchi sul mare, fatta eccezione per un bacino chiuso come è il Mar Caspio (374mila kmq.). In territorio kazako vi è una parte del mare di Aral (46.640 kmq.) e il lago Balkhash (18.200 kmq.). Vi sono catene montuose (in particolare quella del Tien-Shan) con picchi dai quattro ai quasi settemila metri di altezza. La cima più elevata è quella di Pik Khan -Taniri alta 6.995 metri. La popolazione del Kazakhstan - costituita per il 56% da popolazione urbana -il 1 gennaio 2002, era di 14.820.900 abitanti. La popolazione in età lavorativa è il 70,2% del totale. Nel 2001 avevano una occupazione 6,7 milioni di persone, con una diminuzione della disoccupazione rispetto al 2000 dell'8%. La religione predominante è musulmana sunnita. Vengono poi ortodossi, battisti e cattolici romani. Il clima varia in conformità alla sua grande estensione territoriale ed alla sua topografia. La temperatura media in gennaio varia da 18 a -3°C, in luglio da 19 a 28°C.Nel complesso il clima è continentale con inverni molto freddi ed estati calde e secche.Le precipitazioni variano dai 250 mm nelle pianure e nelle steppe ai 300-400 mm delle zone montuose e boscose. La moneta nazionale è il tenghé, entrato ufficialmente in circolazione il 15 novembre 1993. Il tasso di cambio è determinato dalla Banca Nazionale del Kazakhstan ed a gennaio 2003 e' di 155 tenghé per un dollaro. Le citta' principali sono: Astana, capitale dal 10 dicembre 1997 (311.900 abitanti); Almaty, ex capitale, che rimane comunque la città più popolata e importante della repubblica (1.129.000 ab.); Karaganda (437.500 ab.), Shymkent (339.800 ab.), Semipalatinsk (334.000 ab.), Taraz, Ust Kamenogorsk, Pavlodar. Seguono poi Aktjubinsk, Kostanaj, Petroplavlosk -che contano dai 200 fino a 300 mila abitanti- ed infine Uralsk, Temirtau, Atyrau, Kyzylorda, Aktau, Ekibastuz, Kokshetau, Rudnyj (Dai 100 ai 200 mila abitanti). In Kazakhstan vi sono 7.684 centri rurali, di cui 344 (il 3,% ) con in media 3-5 mila abitanti e dove vive all'incirca 2 milioni di abitanti. La repubblica è divisa in 12 regioni Sistema politico- Il Kazakhstan è stato l'ultimo paese della Csi a dichiarare la propria indipendenza dall'Unione Sovietica, il 16 dicembre 1991. Da allora è una repubblica presidenziale, guidata da Nursultan Nazarbaev, che è stato rieletto presidente per un nuovo settennato nel gennaio 1999. Congiuntura Economica Nota: non essendo ancora stati pubblicati i dati relativi all'interno anno 2002, salvo indicazione specifica dei mesi di riferimento, la nota riporta i risultati del primo semestre. Successivamente alla recessione conseguente alla profonda crisi che nel 1998 colpi' Russia e che trascino' con se la maggior parte delle Repubbliche ex- sovietiche, l'economia del Kazakhstan ha iniziato a dare i primi segni di ripresa a partire dalla seconda meta' del 2000. ed e' andata poi consolidandosi sia grazie alle favorevoli condizioni esterne, di cui il Paese come esportatore di petrolio ha potuto usufruire, che alla politica macroeconomica adottata dal Governo. A partire dal 2000 i ritmi di sviluppo si sono mantenuti molto elevati e nonostante nel corso del primo semestre 2002 ci sia stata qualche leggera flessione rispetto alle aspettative, i risultati complessivi hanno superato le previsioni di inizio anno e lasciano attendere interessanti ritmi di crescita anche per il 2003. Si prevede infatti che durante quest'anno ci saranno aumenti nella produzione ed esportazione di petrolio che dovrebbero ulteriormente crescere nel 2005 quando e' prevista l'entrata in funzione del nuovo oleodotto che unirà i campi petroliferi a nord del Caspio con l'oleodotto del Caspian Consortium. Gli investimenti diretti stranieri, legati strettamente e prevalentemete al settore petrolifero, dovrebbero aumentare come anche le importazioni di beni di consumo e di macchinari che ancora l'industria del Paese non e' in grado di produrre. Il Governo, peraltro, sta già facendo concreti passi per potenziare l'industria e l'agricoltura, rendere più competitiva la produzione interna, accelerare la privatizzazione. Queste misure dovrebbero consentire una diversificazione degli investimenti che potrebbero finalmente dirigersi oltre che verso il settore petrolifero (territorio quasi esclusivo delle multinazionali) anche su altri settori, dove certamente le medie aziende potrebbero trovare spazi operativi di grande interesse. Va inoltre sottolineato che il grado di apertura economica del Paese, pur essendo mutevole a causa della particolare composizione dell'export, e' molto elevato ed in continuo aumento tanto che nel 2001 ha sfiorato l'87% contro il 56% del '98. Il Paese e' ricco delle principali materie prime e dei minerali piu' importanti. Da solo produce un terzo della produzione mondiale di cromo e manganese, abbonda la produzione di zinco, rame, fosforo, oro e argento e conta una buona produzione di berillio, uranio, cadmio, bauxite, ferro (nord del Paese) e carbone (nord e centro del Paese). La grande ricchezza e' comunque rappresentata dal petrolio che costituisce la spina dorsale dell'economia kazaka. ll prodotto interno lordo (Pil) che aveva iniziato a invertire la tendenza negativa nel 1999 (+2,7%) negli anni successivi ha continuato nel trend positivo segnando percentuali di crescita del 9,8% nel 2000, del 13,2% nel 2001, e secondo le prime stime del 9,8% nel 2002. Nel 2001 (contro i 2.599,9 miliardi di KZT del 2000) il Pil era stato di 3.250,6 miliardi di tenghe (22,2 milioni di dollari)-, e nel 2002 le stime indicano 3.729,0 miliardi di tenghe ($24,4 milioni). Le previsioni per il 2003 indicano il PIL pari a 4.229 miliardi di Tenghe' (26,7 miliardi di $) con un aumento del 13.4%. Il Pil pro-capite e' passato dai 1.228,5 $ del 2000 ai 1.648,1 $ del 2002 (stima) ed e' previsto che nel 2003 si aggirera' sui 1800 $. La produzione industriale, cresciuta complessivamente del 8,7%, sta raccogliendo i frutti della maggiore attenzione che, da qualche tempo, il Governo riserva al rilancio dell'industria. Incrementi sono stati registrati sia nell'industria estrattiva - cresciuta del 10% - che in quella manifatturiera che, aumentata del 9,2%, ha coperto il 42,5 del totale della produzione industriale. La crescita della domanda di beni di consumo ha spinto particolarmente sull'industria alimentare (+12,5%) e sull'industria tessile - cresciuta del 55,5% - mentre per i beni di consumo non alimentari il mercato continua ad essere rifornito prevalentemente dalle importazioni. L'industria petrolifera, pur essendo aumentata del 13,3%, ha segnato un rallentamento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno a causa della minore domanda del mercato internazionale. L'inflazione, nel primo semestre 2002 e' aumentata del 3,1% a causa del rialzo dei prezzi che i servizi pubblici hanno subito a partire dal primo gennaio (riscaldamento +3,0%, acqua calda e fredda rispettivamente + 2,4 e +2,2%) e del rincaro del costo della benzina aumentato a maggio del 31,6% ed a giugno del 11,2%. Altri consistenti aumenti sono stati registrati nei servizi postali (+14,1%), e nei servizi finanziari (+9,9%) e legali (+ 8,4%). I prezzi alla produzione, influenzati prevalentemente dall'industria mineraria - che pesa per un 40% sulla struttura complessiva dei prezzi - sono aumentati dell'8%. Il Tenghe' (moneta nazionale) - ha mantenuto una sostanziale stabilita' nel rapporto di cambio con il dollaro che attualmente e' di 155 Tenghe' per 1 USD. L'occupazione, e' aumentata del 3% nel corso del primo semestre 2002 alleggerendo cosi' Il pressante problema della disoccupazione. Nei primi mesi del 2002, i salari e gli stipendi sono aumentati mediamente del 10%. Gli aumenti hanno riguardato prevalentemente l'agricoltura, l'edilizia, la sanità' e la pubblica istruzione, settori fra i peggio remunerati. Attualmente lo stipendio medio e' di $130. Continuano comunque a sussistere forti sperequazioni retributive fra i diversi settori - dove lo stipendio medio mensile varia dai 51.861 Tenghe' (340 USD) del settore finanziario ai 6.537 Tenghe' (42 USD) di quello agricolo - e le diverse Regioni del Paese dove, ad esempio, la popolazione della Regione di Astana riceve un salario di 3,5 volte inferiore a quella della Regione di Atyrau (dove sono i campi petroliferi). Continua il porocesso di riorganizzazione e sviluppo del sistema bancario che sta dando i primi concreti risultati sia sul piano della funzionalità che sul piano della ricostruzione del clima di credibilità' e fiducia che era andato completamente perduto da molto tempo e che anche la popolazione inizia a percepire. Il numero delle Banche - molte delle quali nel corso degli ultimi anni sono fallite - e' andato gradualmente riducendosi (solo nel primo semestre 2002 ne sono state chiuse 5) ed e' passato dalle 204 Banche esistenti nel 1993 alle attuali 39 che includono fra le altre: una Banca internazionale, due Banche di Stato e quindici Banche con partecipazione straniera. Gli investimenti diretti stranieri, nella prima metà del 2002 sono aumentati del 20% rispetto al corrispondente periodo del 2001, e sono stati di 743 milioni di dollari. Come di consueto gli investimenti più rilevanti sono stati effettuati dalle società petrolifere e sono stati rivolti alla realizzazione di progetti nelle zone petrolifere di Tengiz, Kashagan, Karachaganak e Kumul. Percentualmente il 60% del totale degli investimenti riguarda il settore del petrolio e del gas, il 15% attività geologiche e di prospezione ed il 3% il trasporto di gas e petrolio attraverso gli oleodotti. Durante lo stesso periodo gli investimenti per il settore commerciale, sono aumentati del 4%. La provenienza geografica degli investimenti, sembra non aver subito grandi stravolgimenti nell'arco del 2002 ed ha visto rimanere al primo posto gli USA, con una quota pari al 24,5% del totale degli investimenti, seguiti da: Gran Bretagna (19,1%), Italia con il 14,3%, Canada (13,7%) Olanda (8,7%), e Russia (5,7%). L'importante novita' sul piano degli investimenti e' rappresentata della nuova "Legge sugli investimenti" -a lungo discussa ed infine entrata in vigore l'8 gennaio 2003- che ha destato perplessita' fra gli investitori, soprattutto stranieri, per non garantire la tutela dei contratti firmati successivamente all'entrata in vigore della legge stessa. Rischio Paese- le previsioni di rischio economico a medio termine del Kazakhstan sono migliorate dopo la decisione adottata da Moody's di aumentare il rating delle obbligazioni in valuta. Il nuovo rating pone il Kazakhstan sullo stesso livello dell'Arabia Saudita, del Bahrain e della Slovacchia, e al di sopra della Russia. Moody's nell'elevare l'upgrade ha sottolineando la recente rapida crescita delle riserve in valuta del Kazakhstan, le notevoli esportazioni petrolifere, l'aumento dei flussi di IDE relativi all'energia e le maggiori e piu' rapide opportunita' di sviluppo che deriveranno al Paese dalla prevista costruzione di nuovi oleodotti e gasdotti Bilancia Commerciale -Nel periodo gennaio-settembre 2002, il tournover commerciale -che e' stato di 11,6 miliardi di dollari - ha segnato un incremento del 2,7% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente e l'attivo della bilancia commerciale e' stato di 1.5 miliardi di dollari Le esportazioni nello stesso periodo hanno segnato una crescita del 3,7% e sono ammontate a 6.18,9 milioni di dollari (246 milioni di $ in piu' rispetto ai primi mesi del 2001). L'incremento e' stato ottenuto con l'effettivo aumento del volume dell'export che e' riuscito a compensare la significativa flessione dei prezzi del mercato internazionale. I prodotti che compongono le esportazioni del Kazakhstan sono prevalentemente le materie prime ed in particolare il petrolio, il gas condensato ed il carbone - che nei primi 9 mesi del 2002 hanno coperto il 56,8% del totale dell'export - seguiti da metalli ferrosi (11,8% dell'export) rame, grano e cotone. Nei primi sei mesi del 2002 -grazie ai raccolti record ottenuti nel 2001- si sono avuti forti incrementi nelle esportazioni di grano e cotone che rispettivamente sono aumentate del 65,6% e del 62,3% .Nello stesso periodo sono stati ottenuti risultati molto incoraggianti sul fronte dei servizi commerciali internazionali fra i quali si sono particolarmente distinti gli andamenti dei "trasporti su cargo" -che hanno avuto una crescita del 6,2% nell'export e del 12,8% nell'import - ed i "servizi tecnici, professionali e di engineering" le cui importazioni riguardano quasi esclusivamente il settore petrolifero. Le destinazioni geografiche nell'intero 2002 hanno visto diminuire del 7,4% l'export verso i Paesi CIS, che sono ormai sullo stesso livello di quelle dirette verso i Paesi extra-CIS. Sono infatti sensibilmente diminuite le esportazioni di grano e carbone, verso i Paesi CIS e soprattutto le esportazioni di petrolio, gas e grano verso la Russia. Sono invece aumentate le esportazioni verso:- le Isole Bermuda che assorbono il 19,4% dell'export totale diretto verso i Paesi extra CIS; - la Cina che assorbe il 10,7% dell'export diretto verso Paesi extra CIS e che importa prevalentemente rame (42%) e metalli ferrosi (37%); - l' Italia (10% dell'export diretto verso Paesi extra CIS) costituite per il 73,5% da petrolio e derivati e - la Svizzera (7,4%) che importa prevalentemente ferro, metalli non ferrosi e zinco. Le importazioni nel primi 9 mesi del 2002 sono state pari a 4800 milioni di $ ed hanno segnato un incremento dell'1,4% rispetto allo stesso periodo del 2001. Le principali variazioni sono state osservate nei metalli ferrosi e nei prodotti ferrosi che sono diminuiti rispettivamente del 17,8% e del 10,2% mentre le crescite più rilevanti sono state registrate per i prodotti chimici inorganici +13,7% e per le attrezzature elettriche +7,2%. Anche le provenienze geografiche delle importazioni hanno subito significative modifiche. Nel primo semestre 2002 sono, infatti, quasi raddoppiate quelle provenienti dagli USA che, rispetto allo stesso periodo 2001, sono passate da 168,2 milioni di USD a 263,8 milioni di USD. L'aumento del 42,9% (genn.-sett. '02) e' derivato principalmente dall'importazione di apparecchi aerospaziali e relative parti, reattori e attrezzature meccaniche. Molto aumentate sono risultate anche le importazioni provenienti dalla Cina che hanno segnato una crescita del 62,5% (genn.-sett.) e dalla Germaia (34,6% genn.-sett.). Di contro si sono ridotte considerevolmente le importazioni provenienti dai Paesi CIS, e all'interno di questo gruppo di Paesi, di quelle provenienti dalla Russia che sono passate dai 2890,9 mln di $ del 2001 ai 2.299, 7 milioni di dollari del 2002 (stime) segnando una riduzione del 20,4%. Interscambio con l'Italia Le importazioni Italiane - che nel quinquennio 97-2001 erano aumentate del 214% ed avevano portato la quota dell'Italia dall'1,9% al 4,2% - nel 2002, essendo state pari a 200,7 mln di $ (stima), sono diminuite del 33% rispetto al 2001, quando erano state di di 266.1 milioni USD ed avevano registrato un aumento del 71,72%. Nel 2002 la quota di mercato dell'Italia - che nel 2001' era risultata essere il quarto fornitore principale dopo Russia (45,4%), Germania (7,4%) e Stati Uniti (5,4%) - e' pertanto scesa al 3,4% dal 4,2% conquistato nel 2001. Va comunque tenuto presente che i I dati indicati sono inferiori a quelli reali in quanto il commercio con l'Italia soprattutto per quanto riguarda abbigliamento, calzature, ecc. continua ad essere fortemente alimentato dalle vivaci importazioni effettuate con il sistema dello "shopping-tour", i cui movimenti non vengono registrati in dogana. I settori maggiormente significativi per le esportazioni italiane continuano ad essere: Macchine, apparecchi e congegni meccanici (diminuiti del 3,2% nel corso del primo semestre 2002), Apparecchi elettrici (-0,07), mobili (-1,7%), Calzature (0,2), Abbigliamento (+ 106,6%) Le esportazioni Kazake verso l'Italia nel 2002 sono state di 831,1 mln di $ (9,5% del totale dell'export kazako) e risultano diminuite del 14,39% rispetto al 2001 quando, aumentate del 8,85%, erano state di 970,9 mln di dollari (11,2% dell'export kazako). Le esportazioni sono prevalentemente costituite da materie prime e più precisamente da petrolio, rame e prodotti derivati zinco,e cereali le cui esportazioni nel 2001 sono fortemente diminuite a causa dalla limitata produzione di grano duro che e' il tipo di grano che prevale nella domanda italiana. La grande distribuzione Uno degli indicatori piu' sigificativi che confermano il miglioramento delle condizioni socio-economiche del Paese è lo sviluppo della grande distribuzione e del commercio al dettaglio che nei primi sei mesi del 2002 ha raggiunto un importo di 372,1 miliardi di tenghe (9% in piu' rispetto alla prima metà del 2001) e che, secondo le prime stime, per l'intero 2002 avrebbe raggiunto gli 800-820 miliardi di tenghe. Se la stima fosse confermata, per il secondo anno consecutivo si registrerebbero crescite records del 14,2% (2001) e del 15% (2002) ancora piu' eclatanti se confrontate con il 2,3% del 1999. E' interessante notare che sotto l'aspetto commerciale la vera capitale del Paese continua a confermarsi Almaty che, con la regione, copre il 37,6% di tutto il commercio al minuto del Paese e il 41% del commercio all'ingrosso (dati per il primo semestre 2002). Per il commercio al minuto, seguono la regione di Karaganda (15,3%), il Kazakhstan orientale (11,1%) e la capitale Astana (5%) , mentre per il commercio all'ingrosso Astana -sede di Ministeri e Organismi statali che utilizzano consistenti forniture di vario genere- e' al secondo posto dopo Almaty, con il 10,3%, ed e' seguita dal Kazakhstan orientale (7,6%) e dalla regione di Karaganda (7,3%). La grande distribuzione ha iniziato la sua ripresa a partire dalla fine del 2001 quando il mercato dei beni di consumo, durevoli e non, dopo aver stentato molto ad invertire la tendenza, ha cominciato a dare segni di forte vivacita'. Attalmente sul mercato sono disponibili ampie scelte di prodotti e molteplici varieta' di marchi che solo fino a pochissimi anni fa era inimaginabile prevedere. Il passaggio dall'economia pianificata al libero mercato - pagata a caro prezzo soprattutto inizialmente - avvenuta anche attraverso la privatizzazione di molti settori produttivi e commerciali ha, lentamente ma definitivamente, fatto riemergere nel Paese l'abilita' e l'iniziativa commerciale- da sempre caratteristica prevalente delle popolazioni asiatiche- ed ha spinto i grandi e potenti investitori ad adeguarsi rapidamente ai cambiamenti che, a "macchia di leopardo", si stanno realizzando in Kazakhstan e che coinvolgono anche il sistema di distribuzione e di vendita. Pertanto - per rispondere alle esigenze della ristretta ma ricchissima classe di privelegiati (fra i piu' ricchi al mondo) e dell'emergente ceto medio che soprattutto nei principali centri urbani vanno sempre piu' occidentalizzandosi - il commercio sta cambiando volto ed i "punti vendita" tradizionali costituiti da mercati spontanei o piu' o meno organizzati - dove viene venduto di tutto - stanno trasformandosi in moderni centri che nulla hanno da invidiare a quelli occidentali Nell'ultimo anno sono infatti sorti numerosissimi negozi di prestigio, centri commerciali, supermercati, ipermercati e "cash&carry" che soprattutto ad Almaty ed Astana stanno trasformando la fisionomia della citta'. Nelle citta' piu' piccole ed in altri centri periderici il fenomeno e' meno "pressante" ma altrettanto inesorabile. Molti centri commerciali sono gestiti dalle stesse societa' proprietarie degli immobili che, affittano negozi o stands ai dettaglianti, aprono punti vendita in franchising con famosi marchi stranieri (Max Mara, VIP Clinic, Pal Zileri). Fra questi i piu' prestigiosi sono: ad Almaty:Zabgar (ex-ZUM di epoca sovietica ristrutturato e modernizzato), Ramstore (con annesso supermercato), Silk Way (recentemente costruito nel centro della citta'), City Center (ultimo in ordine temporale ad essere stato inaugurato alla fine del 2002), e ad Astana l' Eurasia (che ha caratteristiche analoghe a quelle sopraindicate). I Supermercati commercializzano, prevalentamente generi alimentari ed articoli per l'igiene della persona e della casa . Dispongono di sistemi computerizzato per la gestione dell'attivita' e per l'accertamento immediato della vendita di ciascun prodotto. I piu' grandi sono: - Ramstore - costruito e gestito da una Societa' turca e' stato il primo ad essere aperto (1999) in Kazakhstan; e' presente ad Astana ed Almaty, dove lo scorso anno e' stato aperto un secondo supermercato, - Dastarkhan: gia' presente ad Almaty con diversi punti vendita (equivalenti alle nostre rosticcerie, salsamenterie di lusso, prelibatezze,ecc.) lo scorso anno ha aperto nel centro della citta un fornitissimo ed elegante supermercato (con produzione propria di pasticceria, panetteria, rosticceria, caffetteria, ecc) divenuto rapidamente il punto d'incontro della popolazione piu' abbiente. - Sma - supermercati di tono leggermente inferiore che dispongono di una ricca rete di punti vendita Nonostante i cambiamenti in corso I mercati continuano a ricoprire un ruolo importante nella distribuzione soprattutto nei centri regionali e periferici. A gennaio 2001 nel Paese funzionavano 682 mercati per la vendita di beni di consumo, alimentari, ferramenta, tessuti, ecc. Nel primo semestre 2001 il volume d'affati risultava essere di circa 240 miliardi di Kzt. Sono presenti sul mercato anche un significativo numero di importatori/distributori ci prodotti alimentari, abbigliamento, elettrodomestici, mobili /arredamento, ottica, materiali da costruzione, calzature ecc. presenti con proprie reti di vendita nei centri piu' importati del Paese I piu' grande sono: Azimut, Zhanna (arredamento/mobili), Akko (calzature), Rakhimzhan ( abbigliamento), Planeta Electroniki (elettrodomestici), Reis (materiali da costruzione) ecc. Di recente, e' iniziato il sistema di vendita a domicilio (cosmetici, prodotti per la pulizia e l'igiene della casa : Oriflame, Mary Kay, Amway, Avon Cosmetics, Zepter, Gloryon, Argo ecc. ancora in via di sperimentazione. Va inoltre segnalata,specialmente per il mercato degli elettrodomestici, la presenza di alcune grandi societa' internazionali con propri Uffici di rappresentanza che provvedono direttamente alla distribuzione ai rivenditori. Fra questi: Merloni, Zanussi, Panasonic, Daewoo, Philips, Siemens, Samsung, LG, Elekta e la Procter & Gamble che opera nei comparti dei prodotti igienici e detersivi per la casa. A - PRINCIPALI IMPORTATORI/DISTRIBUTORI, SETTORI VARI BUTYA 480100 ALMATY uliza Bogenbay batyra, 80 Tel.: 3272/ 50 70 75 Fax: 3272/ 50 70 83 Settori: abbigliamento, alimentari, bevande,elettrodomestici, prodotti cosmetici, automobili, ecc. ASTANA HOLDING 480008 ALMATY prospekt Abaya, 68/74 Tel.: 3272/ 47 38 63 Fax: 3272/ 42 63 59 Settori: prodotti alimentari, automobili, abbigliamento, scarpe, prodotii medicinali RESMI GROUP 480008 ALMATY uliza Patris Lumumba, 7 Tel.: 3272/ 44 33 38 Fax: 3272. 44 33 03 Settori: prodotti alimentari, cosmetici, prodotti per l'igiene della persona, ecc RAIMBEK 480096 ALMATY uliza Nurmakova, 190 Tel.: 3272/ 50 77 44 Fax: 3272/ 50 12 56 Settori: alimentari, elettrodomestici, mobili ACCEPT 480057 ALMATY uliza Satpaeva, 29/V Tel.: 3272/ 50 70 70 Fax: 3272/ 50 70 80 Settori: abbigliamento, casalinghi, ecc. AKKO Company 480016 ALMATY uliza Panfilova, 20 Tel.: 3272/ 39 86 15 Fax: 3272/ 39 54 00 Settori: scarpe e prodotti cosmetici KRAFT & Co. 480004 ALMATY uliza Zhibek Zholy, 81 Tel.: 3272/ 33 42 36 Fax: 3272/ 33 29 73 Settori: abbigliamento e scarpe (catena dei negozzi) GLOTUR 480002 ALMATY uliza Gogolya, 15 Tel.: 3272/ 30 05 05, 30 17 05 Fax: 3272/ 30 46 92 Settori: elettronica di consumo, elettrodomestici PLANETA ELECTRONIKI 480100 ALMATY prospekt Dostyk, 29 Tel.: 3272/ 91 79 22 Fax: 3272/ 91 78 68 Settore elettrodomestici e apparecchiature d'uso domestico USKO INTERNATIONAL 480008 ALMATY uliza Mukanova, 245 Tel.: 3272/ 68 01 07, 68 20 34 Fax: 3272/ 68 12 96 Settori: impianti di riscaldamento, condizionatori, mobili per ufficio ecc. INTEROPTICA 480004 ALMATY prospekt Abylay khan, 60 Tel.: 3272/ 32 23 13 Fax: 3272/ 53 19 58 Settore ottica (catena dei negozzi) DEGA-OPTICA 480072 ALMATY uliza Satpaeva Tel.: 3272/ 67 68 12 Fax: 3272/ 92 73 72 Settore ottica (catena dei negozzi) GREEN HOUSE 480091 ALMATY ULIZA Amangeldy, 1 Tel.: 3272/ 39 79 16 - Fax: 3272/ 32 55 44 Settore alimentari B - GGMM / IPERMERCATI SUPERMERCATO "ZANGAR" 480004 ALMATY prospekt Abylay khana, 62 Tel.: 3272./ 33 29 51 Fax: 3272/ 50 70 98 IPERMERCATO "RAMSTORE" 480000 ALMATY uliza Furmanova, 226 Tel.: 3272/ 58 75 82 Fax: 3272/ 58 75 86 C - PRINCIPALI IMPORTATORI / DISTRIBUTORI DI MOBILI ED ARTICOLI D'ARREDAMENTO AZIMUT 480000 ALMATY microraion "Taugul" Tel.: 3272/ 55 47 48, 55 24 32 Fax: 3272/ 55 38 71 ZHANNA 480070 ALMATY prospekt Abaya, 50 Tel.: 3272/ 47 92 70 Fax: 3272/ 47 84 09 DASTUR 480000 ALMATY uliza Aiteke bi, 111 Tel.: 3272/ 32 47 81, 32 84 09 Fax: 3272/ 50 75 89 *** UFFICIO ICE SEZIONE SVILUPPO SCAMBI (ICE) KAZAKSTAN Park Palace Complex 480100 Almaty Park Palace Complex Kazibek bi ul., 41 Tel.: 007 3272/608575 007 3272/608578 Fax: 007 3272/608576 E-mail: [email protected] "Aggiornato da Ice Almaty a Marzo 2003. L'elenco non pretende di essere esaustivo della grande distribuzione in Kazakistan."