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Implantologia
a carico immediato
in 3 ore
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Una scommessa che si può vincere
a cura del Dott. Roberto Capello
C
he cos’è questo oggetto misterioso a
forma di “ferro di cavallo” in materiale trasparente nell’immagine sopra? Non è altro
che l’innovativa dima Nobel Guide™, ovvero un
rivoluzionario sistema utilizzato in chirurgia, che
consente di trasferire la pianificazione extraorale
(elaborata con immagini tridimensionali da TAC)
nella bocca del paziente, con facilità e precisione
ineguagliabili.
Per capire meglio quanto sia rivoluzionario questo approccio dobbiamo considerare che, prima
del suo avvento, quando il medico doveva forare
l’osso, ad esempio per inserire il perno di un
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impianto, si basava su modelli, radiografie, anche
TAC, ma nel momento di operare si affidava alla
sua esperienza e sensibilità per eseguire il foro
nella posizione, inclinazione e profondità appropriate, ovviamente con una imprecisione umana
non esente da rischi.
Se poi pensiamo ad applicazioni in cui un manufatto protesico deve inserirsi in più punti d’appoggio, era sempre necessario dapprima eseguire i
vari fori, creare poi con impronte i relativi modelli
e andare a costruire il manufatto protesico, con
dei tempi di cura sempre piuttosto lunghi.
Applicabile per qualsiasi indicazione, la dima permette invece di posizionare contemporaneamen-
te impianto, abutment e corona o ponte protesico. Utilizzando impronte tradizionali o in ambiente 3D un sofisticato sistema computerizzato permette di realizzare un modello accurato della
bocca del paziente, con queste informazioni i
laboratori sono in grado di produrre una mascherina chirurgica (dima) in grado di guidare la procedura di chirurgia senza lembo dall’inizio fino al
completo posizionamento dell’impianto. La dima,
che viene posizionata con precisione nella bocca
del paziente, mostra la posizione e la profondità
esatta degli impianti prima dell’intervento chirurgico. Il manufatto protesico viene preparato in precedenza insieme alla dima ed è quindi pronto
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quando si opera chirurgicamente per alloggiarsi
perfettamente nei perni impiantati. Questo significa in pratica che i pazienti possono avere denti
belli dopo una sola seduta, con funzione e tempi
di guarigione immediati. Nelle immagini a, b, c, d
si possono vedere le elaborazioni TAC da cui
prende avvio la pianificazione dell’intervento
implantare: posizione, inclinazione e profondità
vengono decise a fronte di una esatta conoscenza dell’anatomia della sede. Nella pagina seguente si possono osservare i dettagli della dima chirurgica personalizzata, che viene “scolpita” da un
laser in base al modello realizzato dal computer
ed in basso del manufatto protesico, pronto da
applicare nella stessa seduta in cui vengono ese-
guiti i fori ed inseriti gli impianti. Nelle figure da
1 a 5 sono illustrate le varie fasi di laboratorio,
che permettono di mettere a disposizione del
medico un kit completo da utilizzare nella singola seduta in cui realizza tutto il processo. Nel
box in cui si illustra il risultato finale è sorprendente notare come la gengiva, dopo solo un’ora
dall’esecuzione dei fori e dall’inserimento degli
impianti, non sia né sanguinante né tumefatta,
proprio perché l’inserimento contestuale degli
impianti blocca il sanguinamento.
Il ponte in titanio a carico immediato
La tecnica implantologica a carico immediato è
applicabile con varie soluzioni protesiche. Una di
a
b
c
d
Immagini TAC
Doppia scansione
Visione sito implantare a livello del canino
esse è il ponte in titanio a carico immediato, che
viene fresato da unico blocco di titanio, dando origine ad un manufatto eccezionalmente resistente e leggero, privo di distorsioni e altri difetti. È
indicato per manufatti supportati da impianti avvitati, per le zone parzialmente edentule o per
arcate totali a livello impianto o a livello dell’abutment. Il ponte metallico viene rivestito con il composito ottenendo una realizzazione estetica di
grande valore.
Le applicazioni nell’edentulia parziale
L’impiego della dima chirurgica non è solo utile nel
caso che si desiderino inserire arcate complete,
ma anche per risolvere l’edentulia parziale, per la
Immagine spessore osseo 3D
Progettazione impianto su computer
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La dima in dettaglio
Dima chirurgica personalizzata
Che cos’è
una dima?
La dima è una sagoma che viene utilizzata frequentemente dagli artigiani o
dagli installatori per
forare in punti ben
precisi, per esempio
per montare un
lavandino,
una
mensola, un mobile
etc. che sono fissati con più viti. In questi casi
la dima è semplicemente un foglio o un cartoncino con lo schema di foratura, in montaggi più complessi può essere tridimensionale,
come nello schema di montaggio in figura.
Particolari ingranditi dei siti
sostituzione cioè di alcuni elementi dentari mancanti in una certa zona della bocca. Nelle illustrazioni da A a G si può seguire tutta la sequenza di
operazioni che portano in una singola seduta a
forare l’osso, inserire gli impianti ed applicare il
manufatto protesico, nel caso illustrato un ponte
di tre elementi. Nelle figure B-D si vede come la
dima viene posizionata e bloccata; di seguito,
nelle figure E-G, vengono eseguiti i fori, nelle
posizioni previste dalla dima e con punte di
dimensioni diverse a seconda della sede. Si può
notare uno “stop” applicato alle punte che assicura l’esatta profondità dei fori. Nell’ immagine H si
osserva l’inserimento dell’impianto, in I-M il processo ultimato, con rimozione della dima, inserimento del manufatto ed il risultato finale.
Illustrate le possibilità rivoluzionarie di
questa nuova tecnica, Dottor Capello, si
sente veramente di consigliarla?
Certamente sì; con la dima chirurgica Nobel
Guide™ è possibile fare delle reali promesse ai
pazienti, a cominciare dal massimo confort, in
quanto, non aprendo alcun lembo, si riducono l’in-
Dima precostruita modello master
sorgenza di gonfiore e di sensazioni dolorose;
non dimentichiamo anche che si abbattono i
tempi di inattività lavorativa, fattore da sempre
importante soprattutto per chi svolge una professione in proprio. Per tutti, poi, c’è il diretto vantaggio di avere denti belli e funzionanti praticamente
nell’arco di una sola seduta odontoiatrica. Questa
tecnica permette infatti di sfruttare un tipo di osso
(detto corticale) che sopporta un carico masticatorio già in prima seduta, cioè subito dopo l’inserimento degli impianti. Gli impianti stimolano in
maniera fisiologica le cellule del tessuto osseo,
che risulteranno in ultima analisi orientate secondo le più idonee linee di forza e pertanto atte a
sopportare il carico masticatorio. Tutto questo si
verifica parzialmente se si devono attendere i 4-6
mesi standard di una protesizzazione normale.
Si possono fare previsioni sulla durata di
questo tipo di tecnologia così innovativa?
Studi longitudinali riportati in letteratura evidenziano una percentuale di successo molto buona,
ovvero l’affidabilità nel tempo di questi impianti
sottoposti a carico immediato è esattamente
Il manufatto protesico
Modello di laboratorio in resina
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Protesi totale superiore-inferiore
in vista frontale
Denti in visione laterale
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Applicazione nell’edentulia parziale
A
B
C
D
E
F
G
H
I
L
M
A dima chirurgica
B dima inserita
C-D dima bloccata
E inserimento mucotomo
F inserimento punta 2.8 mm
G inserimento punta 3.2 mm
H inserimento impianto
I dima tolta e visione gengiva con impianti
L inserimento ponte porcellana
M ponte avvitato in posizione
Illustrazioni concesse da Nobel Guide™
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Fasi di laboratorio
1
2
3
4
5
Nelle immagini da 1 a 5 sono visibili in successione le varie fasi di
esecuzione ed i materiali utilizzati
in laboratorio.
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paragonabile a quelli in caso di carico differito con
la differenza, peraltro non secondaria, che in questo caso si evitano i periodi di attesa con i relativi
disagi psicologici e funzionali. Molto dipende,
ovviamente, anche dalla qualità degli impianti
inseriti; personalmente ne utilizzo solo un tipo,
che permette a tutti gli operatori del settore di
ottenere la stabilità primaria nel momento stesso
dell’inserimento dell’impianto ed è progettato specificatamente per risolvere i casi, peraltro piuttosto frequenti, con osso altamente compromesso. La superficie TiUnite di questi impianti è decisamente innovativa in quanto assicura una osteointegrazione accelerata rispetto agli impianti con
superficie tornita e contorni gengivali naturali;
contemporaneamente la punta stretta che li
caratterizza, li rende praticamente perfetti per la
chirurgia senza lembo con conseguente abbattimento del tempo di trattamento e velocizzazione
della guarigione. Per fare una breve cronistoria
dell’implantologia ricordiamo che il primo impianto al mondo è stato inventato dal Prof. Branemark
di Nobel, che lo utilizzò nell’ormai lontano 1965.
Nel 2005 si sono pertanto festeggiati i 40 anni del
Branemark System, usato per trattare più pazienti che qualsiasi altro sistema. Questa tecnologia è
infatti ancora oggi il punto di riferimento per tutti i
sistemi implantari ed è di gran lunga il metodo clinicamente più documentato al mondo. Si intuisce quindi, da queste poche parole, il mio entusiasmo e la mia gratitudine per una tecnologia
che praticamente non ha rivali nel campo della
ricerca implantare ed è stata la prima con approvazione FDA per Immediate Function, per tutte le
indicazioni dei sistemi implantari. La procedura è
clinicamente testata da numerosissimi studi indipendenti, riguardanti tutti i settori del campo
odontoiatrico e che sottolineano l’elevata percentuale di successo. Volendo concludere,
secondo il mio modesto parere, quando si devono ottenere importanti risultati che mettono in
gioco salute, estetica, funzione e quant’altro di
un paziente, la qualità e la tecnologia da utilizzarsi non possono essere assolutamente di
secondo livello: solo così si può essere certi di
avere dato il massimo.
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Quali sono le reazioni dei pazienti?
Stiamo ottenendo esaltanti risultati; ricevo persone che per prima cosa chiedono un ottimo sorriso e sono spesso professionisti e manager, quindi con poco tempo da dedicare alle sedute dall’odontoiatra-protesista.
Dopo 3 ore dalla prova finale poter mordere
una bella mela, senza dolore, gonfiore o difficoltà, anzi con la possibilità di avere rapporti
lavorativi e sociali immediatamente, è qualcosa che sembra quasi una magia… sono nato il
16 settembre come il famoso mago americano
David Copperfield, ma di certo non faccio trucchi, le moderne tecnologie che abbiamo
descritto permettono di raggiungere concretamente quanto promettono.
Esistono controindicazioni all’intervento
d’implantologia dentale?
Non devono sottoporsi ad implantologia dentale
pazienti che non siano stati educati con successo
ad un elevato tenore d’igiene orale domiciliare, né
pazienti che non aderiscono ad un controllo professionale a scadenze prefissate per l’igiene
(attuata dall’igienista dentale).
Questo perché la resistenza all’infezione causata
dalla placca batterica di un’unità implanto-protesica è molto minore che per un dente naturale,
essendo diverso il loro relativo apparato di sostegno. La radice di un dente naturale è infatti connessa attraverso la mediazione del legamento
parodontale, assente invece lungo il cilindro di
titanio che per l’appunto si osteointegra, cioè si
raccorda, direttamente all’osso.
L’osso di sostegno dentale e soprattutto quello
implantare è particolarmente vulnerabile alle infezioni; infatti nel corso degli impianti, viene difeso
solo dal manicotto gengivale.
Non devono inoltre sottoporsi ad implantologia
pazienti affetti da malattie sistemiche, diabete
non compensabile con terapia appropriata, con
disturbi della coagulazione o sottoposti a radioterapia. L’osteoporosi generalizzata in ultimo
non è una controindicazione assoluta, perché in
realtà la mandibola è per lo più risparmiata da
questa patologia.
Il risultato finale
Gli impianti inseriti dopo 1 ora
Visione dei denti in primo piano
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Il ponte in titanio a carico immediato
Implant-bridge fresato da unico blocco
di titanio che dà origine ad un manufatto eccezionalmente resistente e leggero, privo di distorsioni ed altri difetti
Realizzazione
del ponte in titanio
Viene spontaneo chiedere quale sia il
costo di un intervento di questo tipo…
Dipende dal paziente, alcuni arrivano al mio studio percorrendo anche 1000 Km per una visita.
Sono i più motivati e quando sentono il costo ad
alcuni sfugge un commento del tipo “solo? credevo di più!”, però lavoro anche per i pensionati che
chiedono di essere “veramente” ancora giovani e
quindi desiderano un lavoro estetico funzionale di
alto livello.
Come vede il futuro in campo implantare?
Il futuro sarà decisamente in crescita, sempre
con un taglio estetico.
Dottor Capello, ma perché parla sempre
di estetica?
“Simpatico” tatuaggio di paziente dello studio che riassume la potenzialità di questa
tecnica illimitata
Perché quando si parla con una persona l’aspetto estetico è quello che per primo ci colpisce:
occhi, naso, capelli e quando la persona sorride
guardiamo subito i denti; quindi complessivamente e in una sola parola facciamo sempre riferimento all’estetica. Ritengo ancora di sottolineare
che una nobilitazione estetica deve essere un
pezzo unico, numerato come una fuoriserie.
Ci tolga, per concludere, una curiosità:
perché esercita la sua attività a Pietra
Ligure piuttosto che in una grande città?
Il ponte in titanio viene rivestito con il
composito, ottenendo una realizzazione estetica di grande valore.
E’ una domanda ricorrente: perché non a Milano,
Roma, Londra..., ma è molto semplice: Pietra
Ligure è una splendida cittadina rivierasca: sole,
mare, pesca, tranquillità.
Può bastare, non crede? Non dimentico comunque le mie origini piemontesi, anche se vivo e
lavoro in questo luogo da circa 15 anni: sono i
miei pazienti che da tutta Italia e talora dall’estero
vengono da me, specie in inverno la riviera è
“satura” di turisti che vengono a svernare, in particolare tedeschi, svizzeri, austriaci ed anche
dalla vicina Montecarlo.
D’altra parte, nonostante la mia attività si svolga
in una piccola città, mi avvalgo di una equipe di
esperti collaboratori, vari dei quali all’estero:
radiologo per la TAC, ingegneri informatici, artigiani-odontotecnici di riconosciuta fama a
Montecarlo, Schaan (Liechteinstein), Londra,
Berlino perché i lavori protesici sono pezzi unici
come sono unici i miei pazienti.
Dott. Roberto Capello - Odontoiatra
Nato a Casale Monferrato (AL) nel 1959 ha conseguito la Laurea in Odontoiatria e Protesi
Dentaria presso l’Università degli Studi di Genova
e nello stesso Ateneo ha ottenuto il Master in
Nanobiotecnologie per la Tecnica Avanzata di
Ricostruzione Ossea. Esercita la libera professione a Pietra Ligure (SV) e Albenga (SV), dedicandosi all’odontoiatria conservativa, estetica, protesi
mobile e fissa, paradontologia, gnatologia,
implantologia, ortodontia per bambini e adulti
(apparecchio invisibile).
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www.ortodonziainvisibile.info
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