DISAGI E CONTESTAZIONI NEI PAGAMENTI, LA GESAM REPLICA
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DISAGI E CONTESTAZIONI NEI PAGAMENTI, LA GESAM REPLICA
DISAGI E CONTESTAZIONI NEI PAGAMENTI , LA GESAM REPLICA K s / LUCCA La Gesam fa il possibile per venire incontro agli utenti che hanno rilevato problemi di bollettazione, ma arrivano altre segnalazioni. «Come me - dice Vinicio Fruzzetti - tanta gente che ha pagato per qualche metro cubo in più non perde tempo ad andare in banca, dove la bolletta è appoggiata. Né per fare la fila alla Gesam o stare a lungo al telefono perché eventuali errori siano corretti. La situazione è nota da un anno almeno: possibile che non si trovi il modo per evitare disagi all'utenza». Da parte sua però la Gesam spiega: «La lettura effettiva dei contatori viene effettuata due volte l'arino come previsto. L'autolettura fornita dal cliente, ancorché utilizzata come lettura effettiva alla data di comunicazione, non è utilizzata per fatturare, bensì come parametro da inserire nel conteggio storico del cliente. Le autoletture comunicate dai clienti al proprio fornitore di gas, infatti, prima di poter essere processate dal sistema informativo, devono essere validate da un soggetto diverso dal venditore, cosa che allunga il periodo che passa dalla data in cui il cliente ha comunicato la sua autolettura sino a quella di fatturazione. Ne consegue che il sistema utilizzato per la fattura- zione aggiunge al consumo comunicato dal cliente un ulteriore consumo stimato, che tiene conto sia della lettura comunicata dal cliente, che della sua storia di "consumatore di gas". E' evidente che questa integrazione di consumo, è tanto più piccola quanto minore è il tempo che passa fra la data di comunicazione di lettura da parte del cliente e la data di effettiva fatturazione ed è tanto più precisa quanto maggiori sono le informazioni storiche sul consumatore. «Il cliente quindi dovrebbe verificare se alla data cui fa riferimento la bolletta, la lettura è inferiore o superiore a quanto si può leggere sul contatore. Nel primo caso, pagherebbe comunque meno di quanto ha realmente consumato, nel secondo avrebbe diritto a protestare e la nostra società, dopo il controllo di un incaricato, provvederebbe immediatamente a rettificare il consumo, riemettendo una nuova bolletta con il consumo effettivo. Nel caso in cui la bolletta fosse stata già pagata, su richiesta del cliente provvederemmo a rimborsare. Possiamo assicurare che il nostro algoritmo di calcolo è approssimato per difetto e che, nella quasi totalità dei casi, il consumo reale risulta maggiore di quello riportato in bolletta».