09 PSC - Comune di Bussolengo

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09 PSC - Comune di Bussolengo
COMUNE DI BUSSOLENGO
PROVINCIA DI VERONA
UFFICIO TECNICO LAVORI PUBBLICI
PROGETTO ESECUTIVO
PRIMO INTERVENTO DI ADEGUAMENTO AL PICL
DELL’IMPIANTO DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE IN
VIA VAL DI SOLE
I TECNICI
Geom. Prodomi Andrea
PIANO SICUREZZA E COORDINAMENTO
DATA
20/2/2014
PROTOCOLLO
ALL.
9
Comune di BUSSOLENGO
Provincia di VERONA
Piazza Nuova, 14 ~ 37012 - Bussolengo (VR)
Telefono 045 6769925 ~ Fax 045 6754506
AREA SERVIZI TECNICI
PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO
FASCICOLO INFORMAZIONI
OGGETTO:
Primo intervento di adeguamento al PICL dell’impianto di pubblica illuminazione in
via Val di Sole.
CANTIERE:
Via Val di Sole - Bussolengo (VR).
COMMITTENTE:
Comune di Bussolengo (VR)
REDATTO DA:
U.T.C. – Geom. Andrea Prodomi
DATA:
20/03/2014
1) Introduzione
Il presente Piano di Sicurezza e Coordinamento è redatto dal Coordinatore per la Sicurezza in fase progettuale (CSP) in
conformità alle disposizioni del D. Lgs. 81 del 09/04/2008 e s.m.i.
Esso rappresenta il documento progettuale della sicurezza nel cantiere individuato, e cioè, il documento nel quale il CSP
ha individuato, analizzato e valutato tutti gli elementi che possono influire sulla salute e sicurezza dei lavoratori prima
dell'inizio dei lavori per l'opera oggetto di realizzazione.
Il Piano di Sicurezza e Coordinamento contiene tutte le informazioni, le valutazioni e le misure richieste per legge o
ritenute necessarie dal CSP per assicurare la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nel cantiere in oggetto.
Il presente Piano contiene pertanto l'individuazione, l'analisi e la valutazione dei singoli rischi e di tutti gli elementi
richiesti per legge, con l'indicazione delle conseguenti procedure, degli apprestamenti e delle attrezzature atti a garantire
per tutta la durata dei lavori il rispetto delle norme per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori,
con particolare riferimento alla eventuale presenza simultanea o successiva di più imprese o di lavoratori autonomi.
Contiene inoltre la stima dei costi della sicurezza ed il cronoprogramma dei lavori in cui sono indicate, in base alla
complessità dell'opera, le lavorazioni, le fasi e le sottofasi di lavoro, la loro sequenza temporale e la loro durata.
ATTENZIONE!
IL PRESENTE PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO, compresi allegati, note ed elaborati, con
particolare riferimento all’accettazione e gestione da parte dei singoli datori di lavoro dei piani di
sicurezza e coordinamento, IN NESSUN CASO PUÒ SOSTITUIRE LA VALUTAZIONE DEI RISCHI che
ciascuna impresa deve, all’interno delle presenti procedure di piano, avere.
Ogni singola impresa ha quindi l’obbligo di presentare proprio documento di valutazione dei rischi
all’interno del POS specifico per il cantiere.
Si richiama inoltre il fatto che il presente Piano di Sicurezza e Coordinamento non costituisce
manuale di informazione/formazione per i lavoratori, ne tanto meno guida alla buona tecnica del
costruire e che pertanto le PRESCRIZIONI DI SICUREZZA indicate nel corso della relazione generale
e/o degli allegati (schede di lavorazione, macchinari, attrezzature, ecc.) si intendono come «MINIME
INDEROGABILI», lasciando invece al datore di lavoro (Impresa, lavoratore autonomo) l’onere, ed il
dovere, di maggiori approfondimenti in materia di sicurezza ed igiene del lavoratore sul luogo di
lavoro nel rispetto di tutta la normativa vigente in materia.
Primo intervento di adeguamento impianto di pubblica illuminazione in via Val di Sole - PSC
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2) Identificazione del cantiere
Ubicazione del cantiere
Via Val di Sole - Bussolengo (VR)
Oggetto dell'opera e descrizione sommaria dei lavori (Relazione illsustrativa)
Finalità
L’intervento di manutenzione straordinaria sulla via Val di Sole, risulta necessario al fine di risolvere le problematiche
sollevate dagli abitanti del quartiere, in particolare i pedoni e l’utenza più debole, che trovano difficoltà negli spostamenti
a causa della scarsa illuminazione pubblica e ai marciapiedi dissestati.
Nel quartiere infatti, da quando è stato costruito, intorno agli anni ottanta, non è stato più eseguito alcun intervento di
manutenzione.
Il marciapiedi esistenti oltre ad avere una larghezza esigua risultano sconnessi e non idonei per il superamento delle
barriere architettoniche, impedendone così l’uso a disabili e passeggini.
Il progetto prevede pertanto il rifacimento della pubblica illuminazione, con la realizzazione di nuovi marciapiedi di
larghezza mt 1,50 dotati di idonei abbassamenti per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Tale intervento ha come scopo l’aumento del livello di sicurezza dell’utenza debole, facilitandone i movimenti in
condizioni di separazione dal traffico veicolare.
La pubblica illuminazione presente attualmente è realizzata con vecchi sostegni corrosi alla base e con lampade a vapori
di mercurio (non più consentite dalla normativa) inserite in plafoniere obsolete e non conformi alla normativa regionale
sul contenimento dell’inquinamento luminoso (L.R. n°17 del 07 agosto 2009). Tale legge, oltre a fissare i limiti per il
contenimento dell’inquinamento luminoso, prevede anche che vengano abbassati i consumi energetici e i costi di
manutenzione.
Individuazione dell’area
Il comune di Bussolengo è attualmente proprietario della strada denominata “via Val di Sole” essendo inserita nell’elenco
delle strade comunali.
Nelle prescrizioni del vigente P.R.G., il quartiere posto nella parte nord-est del territorio comunale, in adiacenza alla
strada provinciale n. 5 “Gardesana”, si colloca all’interno dell’abitato, in zona residenziale e più precisamente in zona
“B4” di completamento edilizio.
Stato di fatto dei luoghi
Da una ricognizione sui luoghi, si è riscontrato quanto segue:
La strada a servizio del quartiere, ha una larghezza media di circa ml. 9,30, ed è dotata di marciapiedi su entrambi i lati
della larghezza di ml. 1.20, mentre la carreggiata stradale ha una larghezza di ml. 6,90 circa.
I marciapiedi sono completamenti dissestati e sconnessi anche a causa delle radici affioranti di alcuni pini marittimi che
si collocano all’interno dei giardini privati e che nel progetto si prevede vengano abbattuti, onde evitare che le
problematiche si ripresentino in futuro.
Le opere presenti sono state realizzate nei primi anni ottanta, e non sono mai state oggetto di rifacimento, ma solo di
ordinarie manutenzioni, per cui si presentano dei, marciapiedi non agibili e una illuminazione fatiscente, con necessità di
continui interventi di manutenzione.
Descrizione storico artistica, architettonica e paesaggistica
Il territorio interessato dall’intervento, sotto il profilo storico artistico, non presenta particolari ambiti di pregio.
Le caratteristiche paesaggistiche percepiscono l’avvicinarsi delle fasce collinari del Garda ad ovest mentre a nord si
scorgono i monti Lessini.
Il paesaggio prima della realizzazione di alcune lottizzazioni si presentava come un unicum agricolo.
Con l’inizio degli anni 80 sono iniziate alcune lottizzazioni con la costruzione di modeste case e villette, alle quali si sono,
via, aggiunte altre più recenti, i piani di zona hanno contribuito a regolarizzare i vari aggregati.
Più in particolare via Val di Sole si caratterizza per la presenza di villette singole o bifamiliari di carattere estensivo, le
quali presentano una morfologia tipica del periodo di costruzione.
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Caratteristiche tecniche dell’intervento
L’intervento prevede:
Marciapiedi
Il totale rifacimento dei marciapiedi esistenti in asfalto, con marciapiedi in autobloccante. La larghezza viene portata a ml.
1,50, così da consentire il passaggio di passeggini e carrozzine.
Le cordonate saranno in cls bocciardato, mentre la pavimentazione sarà in betonelle di cls.
Gli abbassamenti sono previsti in corrispondenza degli attraversamenti pedonali e degli ingressi carrai, mentre negli
accessi pedonali, non sarà necessario in quanto le soglie sono ad una quota più elevata rispetto al piano stradale.
Sono previsti circa 395 ml. di cordonate da posare.
Pubblica illuminazione
Sono state formulate due ipotesi, entrambe conformi alla legge regionale e con parametri illuminotecnici previsti in
conformità alla tipologia di strada (strada locale urbana Me4b). Una soluzione prevede la sostituzione delle attuali
lampade a vapori di mercurio (non più consentite dalla normativa) con lampade al Sodio da 150W (consumo reale
160W), mentre la seconda prevede l’utilizzo di lampade a led di nuova concezione.
Con l’istallazione di plafoniere a led ewo DS31-9G_M da 77W (consumo reale 87W) si riscontra un risparmio energetico
di circa il 40%.
Alla luce di quanto sopra, Si prevede l’installazione delle plafoniere al Led dovendo garantire oltre all’uniformità
dell’illuminazione anche un risparmio energetico rispetto alle lampade attualmente installate (vapori di mercurio 125W)
Come citato in premessa, la rete della pubblica illuminazione sarà oggetto di rifacimento per le seguenti motivazioni: le
armature attuali sono obsolete e non conformi alla normativa regionale sotto l’aspetto dell’inquinamento luminoso e i pali
risultano corrosi alla base, non garantendo la sicurezza statica degli stessi.
I pali esistenti saranno sostituiti con nuovi pali del tipo conico dritto in lamiera di acciaio dimensionato secondo le
normative vigenti, e con un’altezza fuori terra di circa 8 metri.
L’armatura stradale sarà a LED del tipo in linea con quanto previsto nel Piano dell’arredo urbano e conforme alla
normativa regionale sull’inquinamento luminoso.
I punti luce da realizzare distribuiti lungo la strada comunale ad una distanza di circa trenta metri tra un punto luce e
l’altro, per un numero di circa di 13 punti luce.
Rete smaltimento acque piovane
E’ già presente una rete di raccolta e smaltimento delle acque piovane, composta da una serie di pozzetti posti sotto il
marciapiede e da un collettore che convoglia le acque presso un punto di raccolta, posto nella parte nord-ovest su
un’area di proprietà comunale, ove sono presenti una serie di pozzi perdenti.
L’attuale sistema di raccolta viene ripristinato con il posizionamento delle nuove cordonate.
L’intervento prevede il posizionamento di pezzi speciali inseriti nelle nuove cordonate con tubazione di collegamento ai
pozzetti esistenti.
Layout di cantiere
Negli elaborati grafici allegati al progetto esecutivo, viene evidenziata la strada interessata all’intervento ed i lavori
da eseguire
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3) Soggetti
Committente
Comune di Bussolengo
Piazza Nuova, 14
37012 Bussolengo (VR)
Responsabile dei lavori
Arch. Leonardo Biasi (in qualità di Responsabile del Procedimento)
Dirigente Area Tecnica
Comune di Bussolengo (VR)
Progettista
U.T.C. – LL.PP. – U.O. Patrimonio
Geom. Corrado Ridolfi – P.I. Vittorio Ambrosi
Piazza Nuova, 14
37012 Bussolengo (VR)
Tel: 045 6769967 - Fax 045 6754506
Calcolo strutture in c.a.
NON PREVISTE
Coordinatore in fase di progetto
U.T.C.
Geom. Andrea Prodomi
Piazza Nuova, 14
37012 Bussolengo (VR)
Tel: 045 6769974 - Fax 045 6754506
Direttore dei lavori
U.T.C. – LL.PP. – U.O. Patrimonio
Geom. Corrado Ridolfi – P.I. Vittorio Ambrosi
Piazza Nuova, 14
37012 Bussolengo (VR)
Tel: 045 6769967 - Fax 045 6754506
Coordinatore in fase di esecuzione
U.T.C.
Geom. Andrea Prodomi
Piazza Nuova, 14
37012 Bussolengo (VR)
Tel: 045 6769974 - Fax 045 6754506
Imprese
Lavori da appaltare
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4) Documenti
Documentazione da tenere in cantiere
Copia dell’ordinanza di modifica del traffico per le strade interessate.
Documentazione degli apparecchi soggetti ad omologazione e verifiche periodiche
Libretti apparecchi a pressione se superiori a 25 lt.
Copia delle comunicazione inoltrata all'ente gestore per i lavori in vicinanza di linee o condutture di servizi pubblici
(energia elettrica , metano, ecc.).
Schede tossicologiche dei materiali impiegati.
Documentazione di sicurezza e salute.
Registro degli infortuni vidimato dal competente Usl. (copia)
Documento che attesti l'idoneità sanitaria dei lavoratori in relazione alla mansione svolta.
Documentazione prevista dal D. Lgs. 81/08 (Titolo IV).
Documento che fornisca indicazioni circa il contratto collettivo dei lavoratori.
Dichiarazione in merito agli obblighi assicurativi e previdenziali previsti da leggi e contratti.
Copia dell'iscrizione alla camera di commercio di tutte le imprese che interverranno nelle lavorazioni.
DURC di tutte le imprese che interverranno nelle lavorazioni.
Piano Operativo di Sicurezza di tutte le imprese che interverranno nelle lavorazioni.
Copia del presente Piano di Sicurezza e Coordinamento.
Copia della Notifica Preliminare inviata agli enti competenti.
Numeri telefonici utili

Polizia: Tel. 113
Carabinieri: Tel. 112
Pronto soccorso: Tel. 118
Vigili del fuoco: Tel. 115
Responsabile dei lavori: 045 6769925 (Arch. Leonardo Biasi)
Direttore dei Lavori: 045 6769967 (Geom. Corrado Ridolfi)
Coordinatore per la sicurezza: 045 6769970 (Geom. Andrea Prodomi)
I.S.P.E.S.L. territoriale: 045 6769441
Servizio Reperibilità acquedotto comunale: 800 734 300
Polizia Municipale: 045 6769937
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5) Prescrizioni generali e organizzazione del cantiere
Recinzione, accessi, segnalazioni
Tutta l'area del cantiere verrà recintata o transennata allo scopo di impedire l'ingresso ai non addetti ai lavori. Apposito
cartello indicherà la natura dei lavori, i nominativi di tutte le figure tecniche che hanno partecipato o che parteciperanno
alla costruzione (v. circ. LL.PP. 01/06/1990). I depositi di materiali verranno realizzati all'interno della recinzione e non
intralceranno i percorsi pedonali e veicolari.
Delimitazione delle zone soggetto a pubblico transito .
Particolare cautela verrà osservata nelle delimitazioni delle zone soggette a pubblico transito. Dato che il cantiere
occupa parte della sede stradale o comunque è in prossimità di essa, le opere provvisionali verranno opportunamente
segnalate con cartelli, bande colorate e segnalatori notturni, che dovranno essere concordati per ogni singolo caso tra
l’Impresa, il Direttore dei Lavori e il Coordinatore Sicurezza in fase Esecutiva.
Inoltre prima dell’inizio effettivo dei lavori, dovrà essere effettuato un sopralluogo tra la ditta esecutrice, la DD.LL., il
comando Polizia Municipale ed il CSE in modo da stabilire e pianificare il susseguirsi cronologico dei lavori e le
conseguenti modifiche al traffico in prossimità del cantiere, con le dovute segnalazioni e se necessario deviazioni.
Rischi dall'ambiente esterno
I rischi derivanti dall’ambiente circostante possono essere solamente quelli dovuti al traffico veicolare, in quanto tutti i
lavori vengono svolti su strade. Si prevede per quanto possibile la deviazione del traffico nella strada interessata alle
lavorazioni, in modo tale da “isolare” la zona di lavoro dal flusso veicolare. In fase di programmazione dei lavori con la
ditta appaltatrice si concorderanno le modifiche da apportare alla viabilità comunale in modo da poter operare in totale
sicurezza.
Servizi igienico-assistenziali
Data la dislocazione del cantiere e la breve durata dei lavori, risulta difficile poter installare servizi e strutture di tipo
prefabbricato.
Si prevede che i lavoratori facciano uso di servizi igienici di un locale pubblico posto in vicinanza del cantiere e con il
quale verrà stipulata apposita convenzione, stesso discorso vale per il servizio mensa.
In cantiere dovrà essere sempre tenuta a disposizione una cassetta per il pronto soccorso.
Linee aeree o interrate
Linee elettriche aeree interne o esterne al cantiere: Non presenti.
Linee elettriche e altri servizi di rete interrati: Prima dell'inizio delle operazioni l’impresa esecutrice avrà cura di chiedere i
percorsi delle tubazioni a tutti gli enti, i relativi tracciati verranno opportunamente segnalati. Lo scavo in vicinanza di detti
tubi verrà eseguito con l'assistenza di persona munita di badile che verificherà la posizione del tubo.
Viabilità di cantiere
Data la natura dei lavori e la dislocazione degli stessi la viabilità all’interno del cantiere di lavoro sarà praticamente
assente, comunque, quando necessario, il traffico dei mezzi verrà realizzato tenendo conto della posizione delle
attrezzature e della presenza di eventuali scavi. Tutti i passaggi verranno tenuti sgombri da materiali, i passaggi utilizzati
sia da mezzi meccanici che da persone, avranno una larghezza tale da garantire un franco di 70 centimetri per parte.
L’accesso dei mezzi dal cantiere verso le pubbliche vie dovrà essere sempre presidiato da una persona addetta alla
regolazione del traffico e in prossimità del cantiere dovranno essere installati idonei cartelli di avvertimento.
Impianti e reti di alimentazione
Gli impianti di alimentazione del cantiere (se necessari) verranno realizzati da ditte specializzate che al termine
rilasceranno la dichiarazione di conformità. Tutto l'impianto elettrico verrà realizzato a norme CEI.
Misure per seppellimento
Prima di procedere alle operazioni di scavo verranno accertate le condizioni intrinseche (proprie del terreno) ed
estrinseche (provenienti dall'ambiente). Le pareti dello scavo avranno una inclinazione tale da evitare il franamento. Nel
caso che lo scavo debba essere eseguito a parete verticale ed ad una profondità maggiore di 1.50 metri, le pareti
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saranno opportunamente armate. Per profondità comprese tra 1.00 e 1.50 metri e in presenza di lavori che obbligano le
maestranze a lavorare chini all'interno dello scavo (es. posa in opera di tubazioni), verranno comunque eseguite opere o
sistemi che evitino il franamento delle pareti. Sul bordo degli scavi non dovrà essere depositato materiale, né
transiteranno mezzi pesanti. Gli scavi saranno provvisti di veloci vie di fuga, realizzate anche mediante gradinate armate
o mediante scale. Lungo tutto il perimetro dello scavo verrà realizzato un riparo atto a evitare la caduta di persone al suo
interno.
Misure per caduta dall'alto
Non sono previsti lavori da eseguirsi in quota ad eccezione dell’installazione di pali e armature stradali per l’illuminazione
pubblica, per la quale sarà utilizzata autoscala manovrata da personale qualificato.
Misure per incendi o esplosioni
Per le sostanze infiammabili eventualmente presenti in cantiere, verranno adottate adeguate misure di prevenzione. In
particolare non verranno eseguiti lavori suscettibili di innescare incendi o esplosioni e gli addetti, nel maneggiare tali
sostanze, indosseranno indumenti atti a impedire l'accumulo elettrostatico. Nel cantiere dovrà essere conservato (anche
sui mezzi di proprietà dell’Impresa esecutrice) almeno un idoneo estintore.
Misure per sbalzi di temperatura
Per evitare (per quanto possibile) l'esposizione delle maestranze alle temperature eccessivamente fredde o
eccessivamente calde, esse utilizzeranno idonei indumenti e si provvederà alla alternanza degli addetti all'esposizione.
Informazioni generali in relazione agli eventi atmosferici
In presenza di forte pioggia, neve, vento o temporali, le lavorazioni all’aperto dovranno essere temporaneamente
sospese; la ripresa delle attività in cantiere potrà avvenire solamente al termine dell'evento atmosferico in questione e
previa verifica che non si siano create particolari situazioni di rischio.
Nel caso l'accumulo di acqua piovana o neve sulle opere provvisionali o sulle superfici transitabili in cantiere, venisse a
costituire un rischio per le lavorazioni da compiersi, tale accumulo dovrà essere preventivamente rimosso con specifiche
attrezzature (pale, scope, pompe ecc.). Tale operazione dovrà compiersi in sicurezza, valutando preventivamente
l'attrezzatura più idonea da impiegarsi ed utilizzando i necessari dispositivi di protezione individuale.
Nei periodi invernali risulta alto il rischio di scivolamento sulle superfici gelate; le zone a rischio, una volta individuate,
dovranno essere segnalate con opportuno nastro di colore rosso-bianco e, se possibile, oggetto di spargimento di sale.
In presenza di gelo sono sospese quelle operazioni che comportino pericolo di scivolamento e di caduta dall'alto. Tutte le
operazioni sono comunque sospese se la temperatura nel posto di lavoro scende al disotto di 5 gradi sotto lo zero. Alle
maestranze vengono forniti indumenti invernali.
Nel caso di lavori svolti in presenza di acqua e neve le calzature degli addetti di cantiere dovranno essere impermeabili,
traspiranti e dotate di suola antiscivolo.
In presenza di nebbia fitta le lavorazioni eseguite in presenza di traffico veicolare sono sospese. Il cantiere è segnalato
con lampade a luce gialla lampeggiante.
In presenza di forte vento il personale abbandona le strutture e gli apprestamenti che possono crollare (quali ponteggi,
strutture a sbalzo, parti della costruzione non ancora stabili). Se nel cantiere è stata installata una gru, nel caso in cui
essa non possa essere abbassata, l'addetto sblocca la rotazione in modo che la gru possa girare e posizionare il braccio
lungo la direzione del vento riducendo cosi la resistenza.
In presenza di temperatura superiore ai 32 gradi, sono sospese le operazioni eseguite in pieno sole. Alle maestranze
viene assicurata la fornitura di acqua potabile preferibilmente fresca, ma non inferiore a 12 gradi. Le maestranze fanno
uso di elmetto ed abbigliamento estivo, ed evitano di lavorare a dorso nudo.
Sorveglianza sanitaria
Il datore di lavoro attiva la sorveglianza sanitaria in relazione al rischio a cui è sottoposto il lavoratore secondo le
prescrizioni legislative vigenti.
A titolo esplicativo si riportano le principali sorveglianze da attuare.
Sorveglianza sanitaria in presenza di agenti biologici.
Tutti gli addetti sono sottoposti a sorveglianza sanitaria e, previo parere del medico competente, alle eventuali
vaccinazioni ritenute necessarie (es. antiepatiti).
Sorveglianza sanitaria in presenza di agenti chimici.
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Sono sottoposti a sorveglianza sanitaria , previo parere del medico competente, tutti gli addetti che utilizzano o che
possono trovarsi a contatto con agenti chimici tossici considerati tali in base alle indicazioni riportate nella scheda
tossicologica.
Sorveglianza sanitaria in presenza rischio da movimentazione manuale dei carichi.
Il medico competente stabilisce la periodicità delle visite a cui tutti i lavoratori sono sottoposti.
Sorveglianza sanitaria in presenza di rischio da radiazioni non ionizzanti.
Gli addetti sono sottoposti a visita medica con periodicità semestrale, salvo diversa prescrizione del medico.
Sorveglianza sanitaria in presenza di rischio rumore.
La sorveglianza sanitaria è attivata per tutti i lavoratori il cui livello di esposizione personale è superiore a 85 dba. Per
valori compresi tra 80 e 85 dba è lo stesso lavoratore che può richiedere la visita medica . La periodicità delle visite è
stabilita dal medico competente.
Sorveglianza sanitaria in presenza di rischio da vibrazioni.
Tutti i lavoratori sottoposti a questo rischio eseguono la visita medica con frequenza annuale.
Valutazione del rischio rumore.
La valutazione del rischio rumore a cura del Datore di Lavoro può essere eseguita facendo riferimento ai tempi di
esposizione e ai livelli di rumore standard individuati da studi e misurazioni la cui validità è riconosciuta dalla
commissione prevenzione infortuni.
L’esito della valutazione del rischio rumore (standardizzato o puntuale) dovrà obbligatoriamente essere allegato al POS
della ditta esecutrice dei lavori.
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6) Cooperazione, informazione e coordinamento
L’attività di coordinamento degli interventi di prevenzione e di protezione dovrà essere organizzata dal coordinatore in
materia di sicurezza per l’esecuzione dei lavori, tra i vari datori di lavoro, compresi i lavoratori autonomi interessati
all’esecuzione delle lavorazioni mediante:
a) prima dell’inizio dei lavori il titolare dell’impresa appaltatrice dovrà eseguire, unitamente al direttore dei lavori e al
coordinatore per l’esecuzione, un sopralluogo al fine di prendere visione congiunta del cantiere tutto, e di valicare il
presente piano ed il piano operativo di sicurezza o, eventualmente, apportarvi le occorrenti modifiche verificando altresì
l’esatto calendario dei lavori, in modo da consentire al coordinatore per l’esecuzione di prestabilire i propri interventi in
cantiere, che avverranno di norma due giorni prima di ogni nuova fase lavorativa o comunque prima dell’ingresso delle
imprese subappaltatrici o dei lavori autonomi in cantiere;
b) le visite verranno svolte in modo congiunto fra coordinatore, responsabile di cantiere dell’impresa appaltatrice e
responsabile di cantiere dell’impresa subappaltatrice, e saranno previste ad ogni loro avvicendamento, con lo scopo di
verificare se il cantiere e le relative opere provvisionali rispondono alle prescrizioni di sicurezza, sia dettate dalle norme
sia previste dal presente piano;
c) la consegna dell’area assegnata;
d) le autorizzazioni di accesso agli impianti;
e) l’individuazione delle interferenze presenti tra i vari lavori da svolgere nell’area assegnata;
f) le riunioni per l’approfondimento delle misure da adottare;
g) le disposizioni per l’eventuale adeguamento del Piano al fine dell’adozione di misure specifiche per superare le
interferenze;
h) i controlli in corso d’opera.
In ogni caso il coordinatore per l’esecuzione dei lavori dovrà assicurare, tramite le opportune azioni di coordinamento,
l’applicazione delle disposizioni contenute nel presente piano e delle relative procedure di lavoro che riterrà di attuare.
Tutte le imprese che accedono al cantiere produrranno la documentazione prevista da questo piano nel paragrafo
"Documentazione da tenere in cantiere".
Le imprese non entreranno in cantiere se non dopo aver preso visione del presente documento. Le persone che
accedono al cantiere, se non dipendenti delle imprese, verranno accompagnate dal responsabile del cantiere. Ogni
qualvolta vengano apportate modifiche a questo piano, verranno informati i rappresentanti per la sicurezza ed i lavoratori
interessati.
Tutte le imprese limiteranno l'uso di sostanze pericolose e comunque le terranno negli appositi recipienti e depositeranno
in cantiere le relative schede tossicologiche.
Per quanto attiene l'utilizzazione collettiva di impianti (apparecchi di sollevamento, impianti elettrici, ecc.) infrastrutture
(quali servizi igienici, opere di viabilità, ecc.) mezzi logistici (quali opere provvisionali, macchine, ecc.) e mezzi di
protezione collettiva, le imprese ed i lavoratori autonomi dovranno attenersi alle indicazioni del coordinatore dei lavori.
Durante l'espletamento dei lavori, il coordinatore per l'esecuzione provvederà, qualora lo ritenesse necessario, ad indire
delle riunioni di coordinamento tra le varie imprese ed i lavoratori autonomi, intese a meglio definire le linee di azione ai
fini della salvaguardia della sicurezza e della salute dei lavoratori.
Per quanto attiene lo scambio di reciproche informazioni tra le varie imprese ed i lavoratori autonomi, questi dovranno
attenersi alle indicazioni di legge con particolare riferimento all'articolo 7 del D.Lgs 626/94.
La viabilità di cantiere verrà mantenuta efficiente a cura dell'impresa che ha causato danni o impedito il transito con
depositi o simili.
La pulizia dei servizi assistenziali compete all'impresa principale.
L'uso dell'impianto elettrico di cantiere potrà essere concesso a cura dell'impresa principale alle altre imprese ed agli altri
lavoratori autonomi. All'impresa principale compete comunque il mantenimento in sicurezza dell'impianto.
Il coordinatore per la sicurezza, congiuntamente all'impresa, redigerà un elaborato da cui risulti la pianificazione
temporale dei lavori (diagramma di Gantt), che dipende dall'organizzazione dell'impresa e dalle scelte del committente.
Particolare attenzione dovrà porsi ai periodi in cui impresa o altri lavoratori autonomi interagiscono, dato che spesso
questi ultimi non conoscono il cantiere (macchinari, opere provvisionali ecc.) e ignorano le misure di sicurezza in atto.
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I lavoratori autonomi e le imprese subappaltanti verranno rese edotte che non potranno rimuovere le opere provvisionali
dell'impresa (esempio: non rimuovere le recinzioni di protezione e/o i passaggi protetti, non rimuovere o spostare la
segnaletica di pericolo, ecc.).
I lavoratori non autorizzati non manovreranno macchine di cantiere per il cui uso è necessaria la presenza del
macchinista specializzato.
In presenza di operazioni di saldatura a fiamma, soprattutto se eseguite da personale esterno, il personale addetto si
accerterà che tali operazioni non comportino rischi di incendio a danno delle strutture adiacenti.
Gestione dell'emergenza.
In previsione di gravi rischi quali: incendio, esplosioni, crollo, allagamento, deve essere prevista la modalità di intervento.
A tal scopo verranno designate le persone che formeranno la squadra di primo intervento. Dette persone verranno
opportunamente formate e informate. Esse, in condizioni normali, svolgeranno anche il compito di sorveglianza delle vie
di esodo, dei mezzi di spegnimento e del rispetto dei divieti e delle limitazioni, la cui trasgressione può impedire un facile
e sicuro intervento.
Formazione del personale in materia di igiene e sicurezza
Ai fini della gestione in sicurezza del cantiere è indispensabile che i datori di lavoro delle imprese appaltatrici e
subappaltatrici abbiano attuato nei confronti dei lavoratori subordinati quanto previsto dal D.Lgs.626/94 e dalle altre leggi
e regolamenti vigenti in materia di istituti relazionali di informazione, formazione, addestramento ed istruzione al fine
della prevenzione dei rischi lavorativi. L’avvenuto adempimento agli istituti relazionali dovrà essere dimostrato dai vari
datori di lavoro che si susseguono in cantiere con consegna al coordinatore in fase di esecuzione di dichiarazione
liberatoria.
Sorveglianza sanitaria nei confronti dei lavoratori impegnati nel cantiere
Nei confronti di tutti i lavoratori delle imprese appaltanti e subappaltanti chiamati ad operare nel cantiere, dovrà essere
stata accertata l'idoneità fisica mediante visita medica ed accertamenti diagnostici eseguiti a cura di un medico
competente.
Gestione dei Dispositivi di Protezione Individuale in cantiere
A tutti i lavoratori dovranno essere obbligatoriamente forniti in dotazione personale tute di lavoro, scarpe di sicurezza,
guanti ed elmetti per la protezione del capo. Dovranno essere disponibili in cantiere occhiali, maschere, tappi o cuffie
auricolari contro il rumore, cinture di sicurezza, e quant'altro in relazione ad eventuali rischi specifici attinenti la
particolarità del lavoro.
Percorsi dei mezzi di soccorso.
Nel caso di infortuni gravi dove sia necessario far intervenire l'ambulanza i percorsi ed i tempi ottimali di intervento sono
così stimati e descritti:
-Dall’ospedale di Bussolengo fino a Via Verona (max 5 minuti nelle giornate di mercato o nelle ore di traffico di punta).
I Datori di Lavoro, i Responsabili del Servizio di prevenzione e protezione, i lavoratori incaricati di attuare le misure di
Pronto Soccorso, delle imprese esecutrici ed i lavoratori autonomi, dovranno percorrere prima dell'inizio dei lavori, la
strada necessaria per raggiungere il più vicino Pronto Soccorso, allo scopo di conoscerlo e seguirlo correttamente in
eventuali situazioni di emergenza che si potrebbero venire a creare.
Scavo a sezione ristretta eseguito con mezzi meccanici e/o a mano.
Nessun operaio dovrà operare nel raggio di azione dei mezzi meccanici quando questi ultimi sono in funzione.
Coordinamento generale
Modalità di trasmissione del Piano di Sicurezza e Coordinamento.
Il Committente o il responsabile dei lavori trasmette il piano di sicurezza e di coordinamento a tutte le imprese da lui
individuate e operanti nel cantiere; in caso di suddivisione di appalti è possibile trasmetterne solo uno stralcio,
contenente, le lavorazioni di interesse dell'appaltatore.
Modalità di trasmissione del Piano Operativo di Sicurezza redatto dalle imprese appaltatrici e suoi contenuti.
Prima dell'inizio dei rispettivi lavori ciascuna impresa esecutrice trasmette il proprio piano operativo di sicurezza al
Coordinatore per l'esecuzione.
Modalità di comunicazione di eventuale sub-appalto.
Ai sensi dell'art. 1656 del Codice Civile, si dovrà richiedere preventivamente al committente l'autorizzazione a lavori in
sub-appalto.
Modalità di gestione del Piano di Sicurezza e di Coordinamento e dei Piani Operativi in Cantiere.
Si fa obbligo all’Impresa aggiudicataria appaltatrice di trasmettere il Piano di Sicurezza e Coordinamento alle imprese
esecutrici sub-appaltatrici ed ai lavoratori autonomi, prima dell'inizio dei lavori, anche allo scopo di potere correttamente
redigere da parte degli stessi, i rispettivi previsti piani operativi.
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Qualsiasi situazione che possa venirsi a creare nel cantiere, difforme da quanto previsto nel Piano di Sicurezza e
Coordinamento e nei Piani Operativi, dovrà essere tempestivamente comunicata al coordinatore per l'esecuzione dei
lavori.
Si fa obbligo a tutte le imprese appaltatrici e sub-appaltatrici dirette o indirette di tenere in cantiere a disposizione dei
lavoratori interessati una copia del Piano di Sicurezza e Coordinamento e una copia del Piano Operativo.
Modalità di consultazione dei rappresentanti per la sicurezza delle imprese.
Si fa obbligo a tutte le imprese appaltatrici e sub-appaltatrici dirette o indirette di mettere a disposizione, almeno dieci
giorni prima dell'inizio delle lavorazioni, al proprio Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza sia esso interno
all'azienda o a livello territoriale, il presente Piano di Sicurezza e Coordinamento ed il Piano Operativo di Sicurezza.
Qualora il Rappresentante dei Lavoratori lo richieda, il datore di lavoro deve fornire ogni chiarimento in merito ai citati
documenti. Qualora il Rappresentante dei Lavoratori formuli delle proposte o delle riserve circa i contenuti dei citati
documenti, questi dovranno essere tempestivamente trasmessi al coordinatore per l'esecuzione che dovrà provvedere
nel merito.
Di tale atto verrà richiesta documentazione dimostrativa alle imprese da parte del coordinatore per l'esecuzione.
Modalità di organizzazione dei rapporti tra le imprese ed il coordinatore per l’esecuzione.
Si fa obbligo a tutte le imprese appaltatrici e sub-appaltatrici dirette o indirette, ivi compresi i lavoratori autonomi, di
comunicare al coordinatore per l'esecuzione la data di inizio delle proprie lavorazioni con almeno 48 ore di anticipo (la
comunicazione deve avvenire per iscritto anche via fax).
Modalità di organizzazione tra i datori di lavoro, ivi compresi i lavoratori autonomi, della cooperazione e del
coordinamento delle attività nonché della reciproca informazione.
Per quanto attiene l’utilizzazione collettiva di impianti (apparecchi di sollevamento, impianti elettrici, ecc.), infrastrutture
(quali servizi igienico assistenziali, opere di viabilità, ecc.), mezzi logistici (quali opere provvisionali macchine, ecc.), e
mezzi di protezione collettiva, le imprese ed i lavoratori autonomi dovranno attenersi alle indicazioni sottoesposte.
Si fa obbligo a tutte le imprese appaltatrici e sub-appaltatrici dirette o indirette, ivi compresi i lavoratori autonomi, di
attenersi alle norme di coordinamento e cooperazione indicate nel presente documento.
Durante l'espletamento dei lavori, il coordinatore per l'esecuzione provvederà, qualora lo ritenesse necessario, ad indire
delle riunioni di coordinamento tra le varie imprese e i lavoratori autonomi, intese a meglio definire le linee di azione ai
fini della salvaguardia della sicurezza e della salute dei lavoratori.
Per quanto attiene lo scambio di reciproche informazioni tra le varie imprese ed i lavoratori autonomi, questi dovranno
attenersi alle indicazioni di legge.
Nello specifico, tra le imprese dovrà sussistere una cooperazione circa l'attuazione delle misure di prevenzione e
protezione dai rischi incidenti sull'attività lavorativa oggetto dell'appalto; gli interventi di prevenzione e protezione dai
rischi cui sono esposti i lavoratori, peraltro indicati nella relazione tecnica di analisi delle fasi di lavoro, dovranno essere
coordinati anche tramite informazioni reciproche necessari ad individuare rischi da interferenze tra i lavori delle imprese
coinvolte nell'esecuzione delle opere.
Uso comune delle attrezzature
Viabilità di cantiere: Data la tipologia del cantiere non esiste viabilità di cantiere.
Impianto elettrico di cantiere: lo stesso potrà essere utilizzato dalle altre imprese appaltanti o sub appaltanti previa
autorizzazione anche verbale dell'impresa proprietaria (l'autorizzazione può essere concessa solo se vengono rispettati
gli standard di sicurezza di legge); il mantenimento delle adeguate condizioni di sicurezza e di manutenzione dei citato
impianto compete all'impresa che li detiene salvo accordo raggiunto con gli altri datori di lavoro che lo utilizzano.
Eventuali modifiche dell'impianto o eventuali manutenzioni potranno avvenire solo con l'intervento di personale
elettricamente addestrato e nel rispetto delle norme vigenti in materia.
Macchine operatrici, macchine utensili, attrezzi di lavoro: le stesse potranno essere concesse alle altre imprese
appaltanti o sub appaltanti previa autorizzazione, anche verbale, dell'impresa proprietaria (l'autorizzazione può essere
concessa solo se vengono rispettati gli standard di sicurezza di legge); il mantenimento delle adeguate condizioni di
sicurezza e di manutenzione delle macchine e delle attrezzature compete all'impresa che li detiene salvo, accordo
raggiunto con gli altri datori di lavoro che le utilizzano. L'uso delle macchine e delle attrezzature citate è tuttavia
concesso solo al personale in possesso di adeguata formazione ed addestramento.
Informazioni e segnalazioni: in aggiunta alle informazioni di carattere generale fornite agli addetti ai lavori dalle imprese
esecutrici, ulteriori informazioni, riguardanti la sicurezza sul lavoro, dovranno essere fornite secondo necessità mediante
scritte, avvisi o segnalazioni convenzionali, il cui significato dovrà essere preventivamente chiarito alle maestranze
addette. Le modalità di impiego degli apparecchi di sollevamento, di trasporto ed i segnali prestabiliti per l'esecuzione
delle manovre dovranno essere richiamati mediante avvisi chiaramente leggibili.
Eventuali punti di particolare pericolo dovranno essere contraddistinti con segnaletica atta a trasmettere messaggi di
avvertimento, divieto, prescrizione e salvataggio.
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Valutazione del rischio interferenze
Nel caso di lavorazioni interferenti, le linee guida per il coordinamento possono essere le seguenti:
1.
2.
3.
4.
nei limiti della programmazione generale ed esecutiva la differenziazione temporale degli interventi costituisce il
migliore metodo operativo. Detta differenziazione può essere legata alle priorità esecutive, alla disponibilità di uomini
e mezzi o ad altre necessità delle Imprese coinvolte;
quando detta differenziazione temporale non sia attuabile o lo sia solo parzialmente, le attività devono essere
condotte con l’adozione di misure protettive che eliminino o riducano considerevolmente i rischi delle reciproche
lavorazioni, ponendo in essere schermature, segregazioni, protezioni e percorsi che consentano le attività, ivi
compresi gli spostamenti, in condizioni di accettabile sicurezza;
il rispetto di quanto concordato a questo effetto è obbligo delle imprese interessate che, in caso di impossibilità
attuativa effettiva per particolari motivi, devono segnalare tale situazione, affinché possano essere riviste e
modificate le misure previste;
per ogni problema relativo all’organizzazione di cantiere, all’uso di atrezzature, apprestamenti ed opere
provvisionali, tutte le Imprese che operano nel cantiere riceveranno disposizioni dal Responsabile di Cantiere
dell’Impresa Principale.
Tra le imprese dovrà sussistere una cooperazione circa l'attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi
incidenti sull'attività lavorativa oggetto dell'appalto; gli interventi di prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i
lavoratori, dovranno essere coordinati anche tramite informazioni reciproche necessari ad individuare rischi da
interferenze tra i lavori delle imprese coinvolte nell'esecuzione delle opere.
Di seguito vengono elencate le lavorazioni che possono comportare rischio di interferenza, con le relative misure da
adottare per eliminare o ridurre tale rischio:
Allestimento della recinzione
Durante l’allestimento della recinzione del cantiere si possono determinare interferenze con i mezzi che iniziano il
trasporto di materiali all’interno dell’area dei lavori. La recinzione deve essere ultimata prima che avvengano tali trasporti
o, in ogni caso, deve essere completata nelle zone di transito dei mezzi per proseguire solo nelle altre parti non
interessate dal loro passaggio.
Scavi manuali
Nelle zone ove avvengono gli scavi manuali non deve, in nessun caso, esservi transito limitrofo di mezzi meccanici, tale
da creare situazioni di pericolo per gli addetti agli scavi stessi.
Demolizione o fresatura di pavimentazioni
Durante la fase di demolizione o fresatura delle pavimentazioni bituminose esistenti, che possono provocare proiezione
di materiali, si prescrive che nell’intorno non siano svolte altre lavorazioni e non possa circolare altro personale se non gli
addetti alla specifica lavorazione.
Rinterri e Rilevati
Le macchine per movimento terra che effettuano le operazioni di rinterro e di eventuale costipazione del terreno devono
operare all’interno di una zona preclusa al passaggio di persone.
In tale zona non si devono effettuare altri lavori sino al compimento totale dei rinterri.
Armature e getti per opere in cls
Durante i lavori di armatura e dei getti e successivi disarmi, si interferiscono i lavori di carpenteria con quelli di posa del
ferro e del trasporto dei conglomerati. Sono lavorazioni fra loro complementari e non disgiungibili durante le quali occorre
prestare molta attenzione alle segnalazioni manuali ed acustiche ed attenersi scrupolosamente a quanto è indicato nel
piano operativo di sicurezza.
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7) Gestione dei mezzi di protezione collettiva
Attrezzature di primo soccorso
Cassetta di pronto soccorso.
L'appaltatore, mette a disposizione delle maestranze in posizione fissa, ben visibile e segnalata, un cassetta di
medicazione il cui contenuto è indicato dalla legge. Devono almeno essere presenti i seguenti medicamenti: siringhe
monouso da 50 ml, garze sterili, lacci emostatici, bende, cerotti vari in carta, cerotti vari bendati, guanti monouso in
lattice, guanti sterili, ghiaccio istantaneo, rete elastica contenitiva, forbice, acqua ossigenata, disinfettante. E' utile che sia
anche presente il seguente materiale: coperta di lana o coperta termica, termometro, pinza, spugnette detergenti,
mascherina per respirazione artificiale, sulozione fisiologica in flaconi da 250-500 ml, crema cortisonica, crema o spray
per ustioni. L'appaltatore, prima dell'inizio dei lavori, designa un soggetto, opportunamente formato, avente il compito di
prestare il primo soccorso all'infortunato.
Avvisatori acustici
Girofari ed altri segnalatori
Al fine di ridurre al minimo il pericolo di investimento di persone da parte di mezzi meccanici, questi ultimi sono dotati di
girofaro con avvisatore acustico, il cui funzionamento è verificato prima del loro utilizzo.
Mezzi estinguenti
Estintori portatili.
In cantiere sono tenuti in efficienza due estintori a polvere il cui posizionamento è indicato nel layout del cantiere. La
presenza degli estintori è segnalata da appositi cartelli posti in posizione visibile. La zona circostante agli estintori viene
tenuta sgombra da materiali e da attrezzature. Di seguito sono elencati le varie classi di agenti estinguenti utilizzabili in
relazione al materiale incendiato.
Classe A. Incendi di materiali solidi combustibili, la cui combustione comporta di norma la produzione di braci ed il cui
spegnimento presenta particolari difficoltà, come il legno, la carta, i tessuti, le pelli, la gomma ed i suoi derivati, i rifiuti.
Agenti estinguenti: ACQUA con un effetto BUONO, SCHIUMA con un effetto BUONO, POLVERE con un effetto
MEDIOCRE e CO2 con un effetto SCARSO.
Classe B. Incendi di liquidi infiammabili per il cui spegnimento è necessario un effetto di copertura e soffocamento, come
alcoli, solventi, oli minerali, grassi, eteri, benzine, ecc.
Agenti estinguenti: ACQUA con un effetto MEDIOCRE, SCHIUMA con un effetto BUONO, POLVERE con un effetto
BUONO e CO2 con un effetto MEDIOCRE.
Classe C. Incendi di gas infiammabili quali metano, idrogeno acetilene, ecc.
Agenti estinguenti: ACQUA con un effetto MEDIOCRE, SCHIUMA con un effetto INADATTO, POLVERE con un effetto
BUONO e CO2 con un effetto MEDIOCRE.
Classe D. Incendi di materiali metallici
Classe E. Incendi di apparecchiature elettriche per il cui spegnimento sono necessari agenti elettricamente non
conduttivi, come trasformatori, interruttori, quadri e motori.
Agenti estinguenti: ACQUA con un effetto INADATTO, SCHIUMA con un effetto INADATTO, POLVERE con un effetto
BUONO e CO2 con un effetto BUONO.
8) Considerazioni aggiuntive
Competenze ai fini della sicurezza.
Il direttore dei lavori ha l'alta sorveglianza dei lavori e a lui compete la verifica della rispondenza dell'opera al progetto e
alla normativa urbanistica.
L'impresa e' responsabile dell'applicazione delle norme di legge in materia di sicurezza nonché dell'applicazione del
presente PSC.
Il committente, ai fini della sicurezza, è responsabile ai sensi dell'art. 90 e dell'art. 93 del D. Lgs. 81/2008.
Al coordinatore in fase di progettazione competono gli obblighi di cui all'art. 91 e al coordinatore in fase di esecuzione
competono gli obblighi di cui all'art. 92 del D. Lgs. citato.
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9) Pianificazione delle opere
Fa parte del progetto esecutivo (v. allegati) il cronoprogramma predisposto dal progettista, da cui si evince che la durata
complessiva dell’intervento ammonta a 55 giorni n.c. e in cui viene illustrato, in linea di massima, il programma delle
lavorazioni. Prima della consegna dei lavori l’Impresa appaltatrice insieme con il Direttore dei Lavori e il C.S.E., redigerà
il proprio programma operativo che andrà a sostituire il suddetto programma lavori.
Calcolo Uomini / Giorno
La durata dei lavori è prevista in 50 giorni naturali e consecutivi, ovvero 30 giorni lavorativi circa; prevedendo una
presenza media di 3 operai si ottiene in via approssimativa il seguente conteggio per gli uomini x giorno:
Giornate Lavorative = 30
Presenza media = 3 operai
Totale Uomini x Giorno = 30 x 3 = 90 UxG
Il numero degli uomini x giorno può anche essere dedotto dall’importo presunto dei lavori, infatti:
Importo previsto: € 74.000,00
Incidenza della mano d’opera: 30 %
Costo della mano d’opera: € 22.200,00
Costo medio giornaliero di un operaio: € 250,00
Totale Uomini x Giorno : € 22.200,00 / € 250,00 = 89 UxG
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10) Schede delle lavorazioni e relative analisi dei rischi
Di seguito si riporta l’elenco delle varie fasi lavorative previste per l’appalto, le suddette fasi possono interessare anche
più di un singolo intervento, le prescrizioni contenute nelle pagine seguenti valgono indistintamente per tutti gli interventi,
salvo diversa specificazione.
Impianto del cantiere
Impianto del cantiere consistente in:
- rimozione di sovrastrutture o cartelli segnaletici interferenti con le zone soggette alle lavorazioni;
- recinzione e transennatura dell'area con reti metalliche, in materiale plastico, in legno o comunque tale da impedire
l'accesso a persone non autorizzate.
Mezzi d'opera impiegati:
Autocarro
Martello demolitore elettrico
Utensili a mano
Compressore d'aria
(Per i rischi connessi all'uso delle attrezzature vedasi le schede allegate.)
Dispositivi di protezione individuale (DPI):
Guanti specifici per il tipo di lavoro
Tuta o indumenti adatti al tipo di lavorazione
Elmetto
Otoprotettori anatomici o cuffie
Maschere specifiche per il tipo di lavorazione
Scarpe di sicurezza (con suola imperforabile)
Occhiali a tenuta
Rischi correlati (per le prevenzioni fare riferimento al relativo capitolo):
Cadute a livello (scivolamento, inciampi per materiali mal disposti ecc.) (valutazione rischio: Lieve).
Contusioni o abrasioni durante l'infissione di paletti o dispersori (valutazione rischio: Medio).
Elettrocuzione per uso delle macchine (valutazione rischio: Medio - Grave).
Intercettazione accidentale di reti di pubbliche utenze (valutazione rischio: Medio).
Lesioni, contusioni ed urti (valutazione rischio: Medio).
Movimentazione manuale dei carichi (lesioni apparato muscolo-scheletrico).
Polveri (esposizione, inalazione etc.) (valutazione rischio: Lieve).
Proiezioni di materiali e/o schegge (valutazione rischio: Lieve).
Punture e lacerazioni delle mani (valutazione rischio: Medio).
Rumore (danni apparato uditivo, neuropsichici, digestivi, cardiocircolatori, etc) (valutazione rischio: Lieve).
Vibrazioni (valutazione rischio: Lieve).
Vigilanza sanitaria:
Gli addetti alla movimentazione dei carichi ed esposti a polvere, rumore e vibrazioni sono sottoposti a visite mediche
preventive e periodiche, in base ai risultati della valutazione del rischio e al protocollo sanitario stilato dal medico
competente e allegato al presente piano.
Segnaletica di sicurezza e apprestamento cantiere.
Scopo della segnaletica di sicurezza è quello di avvisare sui rischi presenti nell'ambiente di lavoro, dando informazioni,
imponendo divieti secondo quanto previsto dalla legislazione vigente. La segnaletica non sostituisce l'informazione e la
formazione che deve essere sempre fatta al lavoratore.
Nel caso specifico trattandosi di lavori stradali, la segnaletica riveste una importanza ancora maggiore, particolare cura
dovrà essere posta nella formazione di segnaletica in modo da preservare sia i lavoratori dell’Impresa, che gli utenti della
strada (pedoni e veicoli).
TIPI DI MESSAGGI:
- Cartelli di avvertimento: segnalano un pericolo, sono di forma triangolare, con fondo giallo e bordo e simbolo nero.
Possono essere completati con scritte esplicative.
- Cartelli di divieto: sono di forma rotonda, con disegno nero su fondo bianco con bordo e banda rossa. Vietano
determinate azioni. Possono essere integrati da scritte.
- Cartelli di prescrizione: prescrivono comportamenti , uso dei DPI, abbigliamento ecc. sono di colore azzurro, forma
rotonda con simbolo bianco. Possono essere integrati da scritte.
- Cartelli di salvataggio: di forma quadrata o rettangolare, fondo verde e simbolo bianco.
- Cartelli per attrezzature antincendio: di forma quadrata o rettangolare, fondo rosso e simbolo bianco.
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DISLOCAZIONE DEI CARTELLI. La dislocazione ovviamente dipende dal messaggio da trasmettere. Vengono riportati
alcuni esempi:
ALL'INGRESSO DEL CANTIERE:
- cartello indicante il divieto di ingresso ai non addetti ai lavori;
- cartello con divieto di avvicinarsi ai mezzi d'opera;
- cartello indicante l'uso dei dispositivi di protezione (casco, tute ecc.).
DOVE ESISTE UNO SPECIFICO RISCHIO:
- cartello di divieto di fumare ed usare fiamme libere in tutti i luoghi in cui può esservi pericolo di incendio ed esplosione;
- cartello di divieto di eseguire pulizia e lubrificazioni su organi in movimento;
- cartello di divieto ad eseguire riparazioni su macchine in movimento;
- cartello di divieto di avvicinarsi alle macchine utensili con vestiti svolazzanti;
- cartello di divieto di rimozione delle protezioni delle macchine e utensili.
PRESSO I MEZZI ANTINCENDIO:
- cartello indicante la posizione di estintori;
- cartello indicante le norme di comportamento in caso di incendio.
Rischi correlati (per le prevenzioni fare riferimento al relativo capitolo):
Punture e lacerazioni delle mani (valutazione rischio: Lieve).
Delimitazione per lavori su strada o in luoghi di pubblico transito
Delimitazione per lavori su strada o in luoghi di pubblico transito a protezione dei pedoni e di tutti coloro che transitano o
stazionano prossimità del cantiere.
PROTEZIONE DELLE ZONE PERCORSE DA PEDONI
Il cantiere deve essere sempre delimitato soprattutto sui lati dove possono transitare i pedoni con particolare attenzione
nelle zone dove maggiore è il pericolo di caduta o proiezione di materiali da macchine operatrici e di caduta entro scavi o
pozzetti. Le protezioni devono essere di tipo fisso quali barriere, parapetti, pali e reti di colore arancio o altri mezzi
approvati dal Ministero dei Lavori Pubblici. Se nell'area di lavoro non esiste marciapiede o se è stato occupato dal
cantiere, occorre delimitare un corridoio protetto e sicuro dove far transitare i pedoni. Il corridoio deve essere protetto sul
lato prospiciente la zona interessata da traffico veicolare.
Il cantiere e i depositi devono essere opportunamente segnalati con luci rosse e con dispositivi rifrangenti aventi
superficie minima di 50 cmq, nonché con cartelli di pericolo con fondo giallo. Se il cantiere ha una durata superiore a
sette giorni, in prossimità delle testate deve essere apposto apposito cartello indicante la concessione o l'ordinanza ad
eseguire i lavori, l'ente proprietario, l'impresa esecutrice, la durata dei lavori e il nominativo con il numero telefonico del
responsabile dei lavori.
DELIMITAZIONI SU STRADE CON PRESENZA DI TRAFFICO VEICOLARE
La zona del cantiere adiacente la carreggiata con traffico veicolare sarà debitamente protetta e segnalata.
Prima dell'inizio del cantiere saranno installati i seguenti cartelli:
- cartello di segnalazione del restringimento della carreggiata;
- cartello di avvertimento per presenza di mezzi in entrata / uscita dal cantiere;
- cartello di segnalazione di lavori in corso;
- cartello di limite di velocità;
- cartello di divieto di sorpasso e se necessita di senso unico alternato;
- cartello di inizio e fine cantiere.
Se la strada è provvista di due o più carreggiate e dopo l'installazione del cantiere verrà resa transitabile una sola
carreggiata con senso di marcia alternato, se necessita, sarà installato apposito doppio semaforo o idonei addetti dotati
di tute ad alta visibilità e di bandiere e paletta coordineranno il flusso del traffico.
Tutta la zona interessata dai lavori sarà delimitata lateralmente da apposita recinzione o in alternativa paracarri in
materiale plastico posti a breve distanza e provvisti di rifrangenti ottici. Frontalmente saranno invece sistemate delle
barriere pesanti provviste di rivestimento in materiale plastico segnalate da bande rosse e bianche.
Mezzi d'opera impiegati:
Parapetti
Segnalazioni luminose
Semafori semovibili (eventuali)
(Per i rischi connessi all'uso delle attrezzature vedasi le schede allegate.)
Dispositivi di protezione individuale (DPI):
Guanti specifici per il tipo di lavoro
Tuta ad alt visibilità o indumenti adatti al tipo di lavorazione
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Rischi correlati (per le prevenzioni fare riferimento al relativo capitolo):
Caduta di materiale dall'alto durante le operazioni di sollevamento-trasporto (valutazione rischio: Lieve).
Caduta entro pozzi, pozzetti, scavi in genere (valutazione rischio: Lieve).
Investimento degli operai durante i lavori stradali (valutazione rischio: Medio).
Demolizione o fresatura di manto stradale
Demolizione parziale o completa di manto stradale.
Mezzi d'opera impiegati:
Macchina fresatrice
Autocarro
Ruspa
Pala meccanica
Martello demolitore elettrico
Utensili a mano
Tagliasfalto a disco
(Per i rischi connessi all'uso delle attrezzature vedasi le schede allegate.)
Dispositivi di protezione individuale (DPI):
Guanti specifici per il tipo di lavoro
Tuta o indumenti adatti al tipo di lavorazione
Otoprotettori anatomici o cuffie
Maschere specifiche per il tipo di lavorazione
Scarpe di sicurezza (con suola imperforabile)
Occhiali a tenuta
Rischi correlati (per le prevenzioni fare riferimento al relativo capitolo):
Azionamento accidentale delle macchine (valutazione rischio: Lieve).
Cadute a livello (scivolamento, inciampi per materiali mal disposti ecc.) (valutazione rischio: Lieve).
Contatto con catrame, bitume, ecc. (valutazione rischio: Medio).
Contatto con macchine operatrici (valutazione rischio: Medio - Grave).
Danni per riavvio spontaneo delle macchine dopo arresto per mancata energia (valutazione rischio: Lieve).
Elettrocuzione per uso delle macchine (valutazione rischio: Medio).
Inalazione di gas non combusti (scarichi) (valutazione rischio: Lieve).
Intercettazione accidentale di reti di pubbliche utenze (valutazione rischio: Medio).
Investimento degli operai da parte di macchine operatrici (valutazione rischio: Medio).
Lesioni, contusioni ed urti (valutazione rischio: Lieve).
Movimentazione manuale dei carichi (lesioni apparato muscolo-scheletrico) (valutazione rischio: Lieve).
Polveri (esposizione, inalazione etc.) (valutazione rischio: Lieve).
Proiezioni di materiali e/o schegge (valutazione rischio: Lieve).
Ribaltamento del mezzo per cedimento del fondo stradale (valutazione rischio: Lieve).
Rumore (danni apparato uditivo, neuropsichici, digestivi, cardiocircolatori, etc) (valutazione rischio: Medio).
Tagli, abrasioni agli arti e altre parti del corpo (valutazione rischio: Lieve).
Vibrazioni (valutazione rischio: Medio).
Vigilanza sanitaria:
Gli addetti alla movimentazione dei carichi ed esposti a polvere, rumore e vibrazioni sono sottoposti a visite mediche
preventive e periodiche, in base ai risultati della valutazione del rischio e al protocollo sanitario stilato dal medico
competente e allegato al presente piano.
Scavo a sezione ristretta.
Scavo a sezione ristretta eseguito con mezzi meccanici con l'assistenza a terra di operatore, per posa di tubazioni o reti
tecnologiche varie.
Mezzi d'opera impiegati:
Autocarro
Miniescavatore
Ruspa
Utensili a mano
(Per i rischi connessi all'uso delle attrezzature vedasi le schede allegate.)
Dispositivi di protezione individuale (DPI):
Guanti specifici per il tipo di lavoro
Tuta o indumenti adatti al tipo di lavorazione
Elmetto
Primo intervento di adeguamento impianto di pubblica illuminazione in via Val di Sole - PSC
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Otoprotettori anatomici o cuffie
Maschere specifiche per il tipo di lavorazione
Scarpe di sicurezza (con suola imperforabile)
Rischi correlati (per le prevenzioni fare riferimento al relativo capitolo):
Investimento degli operai da parte di macchine operatrici (valutazione rischio: Medio).
Ribaltamento del mezzo per smottamento del ciglio dello scavo (valutazione rischio: Lieve).
Rumore (danni apparato uditivo, neuropsichici, digestivi, cardiocircolatori, etc) (valutazione rischio: Lieve).
Vibrazioni (valutazione rischio: Lieve).
Ulteriori disposizioni per le maestranze:
Non avvicinarsi al ciglio dello scavo ne alla base se esso è più alto di 1.50 metri.
Per entrare ed uscire dallo scavo utilizzare le apposite scale e non arrampicarsi sulle pareti o sulle armature di sostegno
Usare sempre il casco.
Per attraversare uno scavo stretto non saltare, né utilizzare un asse provvisorio, ma utilizzare delle passerelle con
parapetti.
Scavo e rilevati per formazione sede stradale
Scavo di sbancamento e/o rilevati per formazione sede stradale.
Mezzi d'opera impiegati:
Autocarro
Escavatore
Pala meccanica
(Per i rischi connessi all'uso delle attrezzature vedasi le schede allegate.)
Dispositivi di protezione individuale (DPI):
Guanti specifici per il tipo di lavoro
Tuta o indumenti adatti al tipo di lavorazione
Otoprotettori anatomici o cuffie
Maschere specifiche per il tipo di lavorazione
Scarpe di sicurezza (con suola imperforabile)
Occhiali a tenuta
Rischi correlati (per le prevenzioni fare riferimento al relativo capitolo):
Azionamento accidentale delle macchine (valutazione rischio: Lieve).
Cadute a livello (scivolamento, inciampi per materiali mal disposti ecc.) (valutazione rischio: Lieve).
Contatto con macchine operatrici (valutazione rischio: Medio).
Inalazione di gas non combusti (scarichi) (valutazione rischio: Lieve).
Investimento degli operai da parte di macchine operatrici (valutazione rischio: Medio).
Ribaltamento del mezzo per cedimento del fondo stradale (valutazione rischio: Lieve).
Ribaltamento del mezzo per smottamento del ciglio dello scavo (valutazione rischio: Lieve).
Vibrazioni (valutazione rischio: Medio).
Vigilanza sanitaria:
Gli addetti alla movimentazione dei carichi ed esposti a polvere, rumore e vibrazioni sono sottoposti a visite mediche
preventive e periodiche, in base ai risultati della valutazione del rischio e al protocollo sanitario stilato dal medico
competente e allegato al presente piano.
Formazione della fondazione stradale
Formazione di fondazione stradale con pietrame e successiva stesura e cilindratura con rullo compressore.
Mezzi d'opera impiegati:
Autocarro
Pala meccanica
Utensili a mano
Rullo compressore
(Per i rischi connessi all'uso delle attrezzature vedasi le schede allegate.)
Dispositivi di protezione individuale (DPI):
Guanti specifici per il tipo di lavoro
Tuta o indumenti adatti al tipo di lavorazione
Otoprotettori anatomici o cuffie
Maschere specifiche per il tipo di lavorazione
Scarpe di sicurezza (con suola imperforabile)
Primo intervento di adeguamento impianto di pubblica illuminazione in via Val di Sole - PSC
Pagina N. 19
Occhiali a tenuta
Rischi correlati (per le prevenzioni fare riferimento al relativo capitolo):
Azionamento accidentale delle macchine (valutazione rischio: Lieve).
Cadute a livello (scivolamento, inciampi per materiali mal disposti ecc.) (valutazione rischio: Lieve).
Contatto con macchine operatrici (valutazione rischio: Medio).
Inalazione di gas non combusti (scarichi) (valutazione rischio: Lieve).
Investimento degli operai da parte di macchine operatrici (valutazione rischio: Medio).
Lesioni, contusioni ed urti (valutazione rischio: Lieve).
Ribaltamento del mezzo per cedimento del fondo stradale (valutazione rischio: Lieve).
Tagli, abrasioni agli arti e altre parti del corpo (valutazione rischio: Lieve).
Vibrazioni (valutazione rischio: Medio).
Vigilanza sanitaria:
Gli addetti alla movimentazione dei carichi ed esposti a polvere, rumore e vibrazioni sono sottoposti a visite mediche
preventive e periodiche, in base ai risultati della valutazione del rischio e al protocollo sanitario stilato dal medico
competente e allegato al presente piano.
Pavimentazioni stradali con granulato bitumoso
Lavori di realizzazione di manto stradale con conglomerati bituminosi stesi a caldo con vibrofinitrice previa spalmatura di
bitume. Messa in opera di cordoli e simili.
Mezzi d'opera impiegati:
Autocarro
Utensili a mano
Rullo compressore
Rifinitrice
Macchina spruzzatrice di catrame liquido
(Per i rischi connessi all'uso delle attrezzature vedasi le schede allegate.)
Dispositivi di protezione individuale (DPI):
Guanti specifici per il tipo di lavoro
Tuta o indumenti adatti al tipo di lavorazione
Otoprotettori anatomici o cuffie
Maschere specifiche per il tipo di lavorazione
Scarpe di sicurezza (con suola imperforabile)
Occhiali a tenuta
Rischi correlati (per le prevenzioni fare riferimento al relativo capitolo):
Azionamento accidentale delle macchine (valutazione rischio: Lieve).
Cadute a livello (scivolamento, inciampi per materiali mal disposti ecc.) (valutazione rischio: Lieve).
Contatto con catrame, bitume, ecc. (valutazione rischio: Medio).
Contatto con macchine operatrici (valutazione rischio: Medio).
Inalazione di gas non combusti (scarichi) (valutazione rischio: Lieve).
Inalazione di inquinanti dovuti alla decomposizione per effetto del calore (valutazione rischio: Medio).
Incendio di materiali (pericolo di ustioni in varie parti del corpo) (valutazione rischio: Medio).
Investimento degli operai da parte di macchine operatrici (valutazione rischio: Medio).
Lesioni, contusioni ed urti (valutazione rischio: Lieve).
Movimentazione manuale dei carichi (lesioni apparato muscolo-scheletrico) (valutazione rischio: Lieve).
Ribaltamento del mezzo per cedimento del fondo stradale (valutazione rischio: Lieve).
Tagli, abrasioni agli arti e altre parti del corpo (valutazione rischio: Lieve).
Vibrazioni (valutazione rischio: Medio).
Vigilanza sanitaria:
Gli addetti alla movimentazione dei carichi ed esposti a polvere, rumore e vibrazioni sono sottoposti a visite mediche
preventive e periodiche, in base ai risultati della valutazione del rischio e al protocollo sanitario stilato dal medico
competente e allegato al presente piano.
Posa di tubi entro scavo per fognature od altre reti di servizi
Posa in opera di tubazioni varie, con eventuali pozzetti di ispezione e simili.
Mezzi d'opera impiegati:
Miniescavatore
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Pagina N. 20
Betoniera
Martello demolitore pneumatico
Flessibile a mano
Utensili a mano
(Per i rischi connessi all'uso delle attrezzature vedasi le schede allegate.)
Dispositivi di protezione individuale (DPI):
Guanti specifici per il tipo di lavoro
Tuta o indumenti adatti al tipo di lavorazione
Otoprotettori anatomici o cuffie
Scarpe di sicurezza (con suola imperforabile)
Rischi correlati (per le prevenzioni fare riferimento al relativo capitolo):
Inalazione di gas non combusti (scarichi) (valutazione rischio: Medio).
Lesioni, contusioni ed urti (valutazione rischio: Lieve).
Proiezioni di materiali e/o schegge (valutazione rischio: Lieve).
Rumore (danni apparato uditivo, neuropsichici, digestivi, cardiocircolatori, etc) (valutazione rischio: Lieve).
Vibrazioni (valutazione rischio: Lieve).
Realizzazione di pozzi perdenti e biologiche
Realizzazione di pozzi perdenti per raccolta e scarico acque bianche.
Mezzi d'opera impiegati:
Scale semplici portatili
Betoniera
Camion con gru
Ruspa
Utensili a mano
(Per i rischi connessi all'uso delle attrezzature vedasi le schede allegate.)
Dispositivi di protezione individuale (DPI):
Guanti specifici per il tipo di lavoro
Tuta o indumenti adatti al tipo di lavorazione
Elmetto
Otoprotettori anatomici o cuffie
Scarpe di sicurezza (con suola imperforabile)
Rischi correlati (per le prevenzioni fare riferimento al relativo capitolo):
Caduta entro pozzi, pozzetti, scavi in genere (valutazione rischio: Medio).
Inalazione di gas non combusti (scarichi) (valutazione rischio: Medio).
Investimento degli operai da parte di macchine operatrici (valutazione rischio: Lieve).
Lesioni, contusioni ed urti (valutazione rischio: Lieve).
Movimentazione manuale dei carichi (lesioni apparato muscolo-scheletrico) (valutazione rischio: Lieve).
Ribaltamento del mezzo per smottamento del ciglio dello scavo (valutazione rischio: Lieve).
Rumore (danni apparato uditivo, neuropsichici, digestivi, cardiocircolatori, etc) (valutazione rischio: Lieve).
Posa di inferriate e sostegni per segnaletica verticale, ecc.
Posa in opera di inferriate, parapetti e pali di sostegno per cartelli di segnaletica verticale.
Mezzi d'opera impiegati:
Scale semplici portatili
Flessibile a mano
Avvitatore elettrico
Saldatrice elettrica
Utensili a mano
Cannello per saldatura ossiacetilenica
(Per i rischi connessi all'uso delle attrezzature vedasi le schede allegate.)
Dispositivi di protezione individuale (DPI):
Guanti specifici per il tipo di lavoro
Tuta o indumenti adatti al tipo di lavorazione
Otoprotettori anatomici o cuffie
Maschere specifiche per il tipo di lavorazione
Scarpe di sicurezza (con suola imperforabile)
Occhiali a tenuta
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Pagina N. 21
Rischi correlati (per le prevenzioni fare riferimento al relativo capitolo):
Caduta dall'alto dell'operatore (valutazione rischio: Medio).
Caduta di materiali e/o attrezzi dall'alto (valutazione rischio: Lieve).
Incendio di materiali (pericolo di ustioni in varie parti del corpo) (valutazione rischio: Lieve).
Lesioni da schegge e scintille con ustioni su varie parti del corpo (valutazione rischio: Lieve).
Rumore (danni apparato uditivo, neuropsichici, digestivi, cardiocircolatori, etc) (valutazione rischio: Medio).
Tagli, abrasioni agli arti e altre parti del corpo (valutazione rischio: Medio).
Opere in cemento armato in genere
Costruzione di opere in cemento armato, comprendente la realizzazione delle casseformi, delle armature in ferro, il getto
del calcestruzzo.
Mezzi d'opera impiegati:
Scale semplici portatili
Autobetoniera
Betoniera
Sega circolare
Piegaferro
Vibratore elettrico per calcestruzzo
Utensili a mano
Ponteggio metallico
Pompa per calcestruzzi
(Per i rischi connessi all'uso delle attrezzature vedasi le schede allegate.)
Dispositivi di protezione individuale (DPI):
Guanti specifici per il tipo di lavoro
Tuta o indumenti adatti al tipo di lavorazione
Elmetto
Otoprotettori anatomici o cuffie
Scarpe di sicurezza (con suola imperforabile)
Occhiali a tenuta
Rischi correlati (per le prevenzioni fare riferimento al relativo capitolo):
Caduta dall'alto dell'operatore (valutazione rischio: Medio).
Caduta di materiali e/o attrezzi dall'alto (valutazione rischio: Medio).
Contatto con materiali allergeni (valutazione rischio: Lieve).
Crollo improvviso di parte o di tutta la struttura durante il disarmo (valutazione rischio: Grave).
Elettrocuzione per uso delle macchine (valutazione rischio: Medio).
Lesioni, contusioni ed urti (valutazione rischio: Lieve).
Movimentazione manuale dei carichi (lesioni apparato muscolo-scheletrico) (valutazione rischio: Lieve).
Rumore (danni apparato uditivo, neuropsichici, digestivi, cardiocircolatori, etc) (valutazione rischio: Lieve).
Costruzione di murature portanti
Costruzione di murature portanti in bimattoni , blocchi laterizi tipo Poroton e/o Trieste in pietra locale o sasso faccia a
vista, con malta di calce idraulica.
Mezzi d'opera impiegati:
Betoniera
Flessibile a mano
Utensili a mano
Ponte su cavalletti
Dispositivi di protezione individuale (DPI):
Guanti specifici per il tipo di lavoro
Tuta o indumenti adatti al tipo di lavorazione
Elmetto
Scarpe di sicurezza (con suola imperforabile)
Rischi correlati (per le prevenzioni fare riferimento al relativo capitolo):
Caduta di materiali e/o attrezzi dall'alto (valutazione rischio: Lieve).
Cesoiamento (valutazione rischio: Lieve).
Lesioni, contusioni ed urti (valutazione rischio: Lieve).
Movimentazione manuale dei carichi (lesioni apparato muscolo-scheletrico) (valutazione rischio: Lieve - Medio).
Proiezione di materiali e schegge nei lavori di spaccatura o scalpellatura (valutazione rischio: Lieve).
Rumore (danni apparato uditivo, neuropsichici, digestivi, cardiocircolatori, etc) (valutazione rischio: Lieve).
Tagli, abrasioni agli arti e altre parti del corpo (valutazione rischio: Lieve).
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Pagina N. 22
Pavimentazioni con autobloccanti, pietre e simili
Pavimentazioni esterne con autobloccanti in cemento o con cubetti di porfido su letto di sabbia o sabbia/cemento.
Mezzi d'opera impiegati:
Flessibile a mano
Utensili a mano
(Per i rischi connessi all'uso delle attrezzature vedasi le schede allegate.)
Dispositivi di protezione individuale (DPI):
Guanti specifici per il tipo di lavoro
Tuta o indumenti adatti al tipo di lavorazione
Scarpe di sicurezza (con suola imperforabile)
Rischi correlati (per le prevenzioni fare riferimento al relativo capitolo):
Lesioni, contusioni ed urti (valutazione rischio: Lieve).
Movimentazione manuale dei carichi (lesioni apparato muscolo-scheletrico) (valutazione rischio: Lieve).
Proiezioni di materiali e/o schegge (valutazione rischio: Lieve).
Realizzazione di segnaletica orizzontale stradale
Mezzi d'opera impiegati:
Macchina per verniciatura segnaletica stradale
(Per i rischi connessi all'uso delle attrezzature vedasi le schede allegate.)
Dispositivi di protezione individuale (DPI):
Guanti specifici per il tipo di lavoro
Tuta ad alta visibilità o indumenti adatti al tipo di lavorazione
Otoprotettori anatomici o cuffie
Maschere specifiche per il tipo di lavorazione
Scarpe di sicurezza (con suola imperforabile)
Occhiali a tenuta
Rischi correlati (per le prevenzioni fare riferimento al relativo capitolo):
Azionamento accidentale delle macchine (valutazione rischio: Lieve).
Cadute a livello (scivolamento, inciampi per materiali mal disposti ecc.) (valutazione rischio: Lieve).
Contatto con materiali allergeni (valutazione rischio: Lieve).
Inalazione di gas non combusti (scarichi) (valutazione rischio: Lieve).
Investimento degli operai durante i lavori stradali.
Rumore (danni apparato uditivo, neuropsichici, digestivi, cardiocircolatori, etc) (valutazione rischio: Lieve).
Vibrazioni (valutazione rischio: Lieve).
Vigilanza sanitaria:
Gli addetti alla movimentazione dei carichi ed esposti a polvere, rumore e vibrazioni sono sottoposti a visite mediche
preventive e periodiche, in base ai risultati della valutazione del rischio e al protocollo sanitario stilato dal medico
competente e allegato al presente piano.
Posa di armature stradali per illuminazione pubblica.
Posa in opera di armature stradali e relativi pali di sostegno
Mezzi d'opera impiegati:
Scale semplici portatili
Autoscala con cestello
Avvitatore elettrico
Saldatrice elettrica
Utensili a mano
(Per i rischi connessi all'uso delle attrezzature vedasi le schede allegate.)
Dispositivi di protezione individuale (DPI):
Guanti specifici per il tipo di lavoro
Tuta o indumenti adatti al tipo di lavorazione
Otoprotettori anatomici o cuffie
Scarpe di sicurezza (con suola imperforabile)
Occhiali a tenuta
Primo intervento di adeguamento impianto di pubblica illuminazione in via Val di Sole - PSC
Pagina N. 23
Rischi correlati (per le prevenzioni fare riferimento al relativo capitolo):
Caduta dall'alto dell'operatore (valutazione rischio: Alto).
Caduta di materiali e/o attrezzi dall'alto (valutazione rischio: Lieve).
Incendio di materiali (pericolo di ustioni in varie parti del corpo) (valutazione rischio: Lieve).
Lesioni da schegge e scintille con ustioni su varie parti del corpo (valutazione rischio: Lieve).
Rumore (danni apparato uditivo, neuropsichici, digestivi, cardiocircolatori, etc) (valutazione rischio: Medio).
Tagli, abrasioni agli arti e altre parti del corpo (valutazione rischio: Medio).
Impianti elettrici
Lavori di installazione di impianti e apparecchi elettrici (compreso impianto di terra) comprendenti la posa di pozzetti, di
derivazioni e tubazioni, passaggio dei cavi, ecc.
Mezzi d'opera impiegati:
Scale semplici portatili
Autoscala con cestello
Avvitatore elettrico
Trapano elettrico
Utensili a mano
(Per i rischi connessi all'uso delle attrezzature vedasi le schede allegate.)
Dispositivi di protezione individuale (DPI):
Guanti specifici per il tipo di lavoro
Tuta o indumenti adatti al tipo di lavorazione
Scarpe di sicurezza (con suola imperforabile)
Rischi correlati (per le prevenzioni fare riferimento al relativo capitolo):
Caduta dall'alto dell'operatore (valutazione rischio: Medio).
Elettrocuzione durante la prova dell'impianto e/o allaccio rete di alimentazione (valutazione rischio: Grave).
Lesioni, contusioni ed urti (valutazione rischio: Lieve).
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11) Schede dei mezzi d'opera
Autocarro
Devono essere dotati di idonei dispositivi di frenatura.
Devono prevedere dispositivi di segnalazione luminosa ed acustica.
Devono prevedere posti di manovra atti a garantire una perfetta visibilità di tutta la zona d'azione.
Prima dell'utilizzo:
Controllo dei percorsi in cantiere affinché siano adeguati alla stabilità del mezzo.
Controllo delle luci, dei dispositivi luminosi ed acustici di segnalazione.
Il posto di guida deve garantire buona visibilità.
Verifica accurata dei dispositivi frenanti e di tutti i comandi di guida.
Durante l'utilizzo:
Non fumare e spegnere il motore durante i rifornimenti di carburante.
Quando la visibilità è incompleta o per eseguire manovre in spazi ristretti chiedere l'aiuto di personale a terra.
In area da cantiere segnalare l'operatività del mezzo col girofaro.
In prossimità di posti di lavoro transitare a passo d'uomo ed adeguare la velocità entro i limiti stabiliti in cantiere.
All'interno del cassone non trasportare persone.
Se il mezzo è in posizione inclinata non azionare il ribaltabile.
Le sponde devono essere accuratamente chiuse.
Il materiale sfuso non deve essere caricato se supera l'altezza delle sponde.
Non superare ingombro e portata massimi.
Il carico da trasportare deve essere posizionato e fissato in modo che non subisca spostamenti durante il viaggio.
Eventuali guasti devono essere subito segnalati.
L'autista deve abbandonare il mezzo durante le fasi di carico.
Si utilizzano teli o simili per la copertura del carico quando può esserci una dispersione nell'ambiente.
Nel caso di trasporto di tubi, profilati o sbarre di notevole lunghezza si utilizzano camion dotati di rastrelliere.
Dopo l'utilizzo:
Cura del mezzo con pulizia accurata degli organi di comando.
Operazioni di manutenzione e revisione dei freni e dei pneumatici.
Segnalare eventuali anomalie.
Dispositivi di protezione individuale (DPI):
Guanti specifici per il tipo di lavoro
Tuta o indumenti adatti al tipo di lavorazione
Elmetto
Scarpe di sicurezza (con suola imperforabile)
Rischi correlati (per le prevenzioni fare riferimento al relativo capitolo):
Caduta di materiali e/o attrezzi dall'alto.
Cesoiamento.
Inalazione di fumi (danni all'apparato respiratorio).
Incendio di materiali (pericolo di ustioni in varie parti del corpo).
Investimento degli operai da parte di macchine operatrici.
Lesioni, contusioni ed urti.
Ribaltamento del mezzo per cedimento del fondo stradale.
Ruspa e miniescavatore
Prevedere armatura e il consolidamento del terreno quando si temano smottamenti.
Il posto di manovra, quando non è munito di cabina metallica, deve essere protetto con un riparo solido.
Prima dell'utilizzo:
Controllo dei percorsi in cantiere affinché siano adeguati alla stabilità del mezzo.
Controllo delle luci, dei dispositivi luminosi ed acustici di segnalazione.
Il posto di guida deve garantire buona visibilità.
Controllo dei comandi.
Verifica della mancanza di linee elettrica che possano intervenire con le manovre.
Controllo della funzionalità del girofaro e dell'avvisatore acustico.
Controllare la chiusura del vano motore.
Verifica dei tubi flessibili e dell'impianto oleodinamici.
Durante l'utilizzo:
Non fumare e spegnere il motore durante i rifornimenti di carburante.
Quando la visibilità è incompleta o per eseguire manovre in spazi ristretti chiedere l'aiuto di personale a terra.
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Pagina N. 25
In area da cantiere segnalare l'operatività del mezzo col girofaro.
All'interno della macchina non trasportare persone.
La cabina deve essere sgombra e pulita.
Gli sportelli della cabina devono essere ben chiusi.
Usare gli stabilizzatori se sono presenti.
Azionare il dispositivo di blocco comandi prima di scendere dal mezzo.
Tenere a distanza di sicurezza il braccio dei lavori in caso di inattività.
Eventuali guasti devono essere subito segnalati.
Dopo l'utilizzo:
Cura del mezzo con pulizia accurata degli organi di comando da olio e grasso.
Utilizzare le indicazioni riportate sul libretto della macchina per la manutenzione della stessa.
Abbassare la benna, azionare il freno di stazionamento ed inserire il blocco comandi per posizionare la macchina.
Dispositivi di protezione individuale (DPI):
Guanti specifici per il tipo di lavoro
Elmetto
Scarpe di sicurezza (con suola imperforabile)
Rischi correlati (per le prevenzioni fare riferimento al relativo capitolo):
Cadute a livello (scivolamento, inciampi per materiali mal disposti ecc.).
Elettrocuzione per contatto con linee aeree elettriche o interrate.
Incendio di materiali (pericolo di ustioni in varie parti del corpo).
Lesioni, contusioni ed urti.
Ribaltamento del mezzo per cedimento del fondo stradale.
Rumore (danni apparato uditivo, neuropsichici, digestivi, cardiocircolatori, etc).
Vibrazioni.
Pala meccanica
Prevedere armatura e il consolidamento del terreno quando si temano smottamenti.
Il posto di manovra, quando non è munito di cabina metallica, deve essere protetto con un riparo solido.
Prima dell'utilizzo:
Controllo dei percorsi in cantiere affinché siano adeguati alla stabilità del mezzo.
Controllo delle luci, dei dispositivi luminosi ed acustici di segnalazione.
Il posto di guida deve garantire buona visibilità.
Controllo dei comandi.
Controllo della funzionalità del girofaro e dell'avvisatore acustico.
Controllare la chiusura del vano motore.
Verifica dei tubi flessibili e dell'impianto oleodinamici.
Durante l'utilizzo:
Non fumare e spegnere il motore durante i rifornimenti di carburante.
In prossimità di posti di lavoro transitare a passo d'uomo ed adeguare la velocità entro i limiti stabiliti in cantiere.
In area da cantiere segnalare l'operatività del mezzo col girofaro.
All'interno della macchina non trasportare persone.
La cabina deve essere sgombra e pulita.
Non usare la benna per trasportare persone.
Non trasportare carichi con la benna abbassata.
Non caricare materiale sfuso sporgente dalla benna.
Eventuali guasti devono essere subito segnalati.
Dopo l'utilizzo:
Cura del mezzo con pulizia accurata degli organi di comando da olio e grasso.
Utilizzare le indicazioni riportate sul libretto della macchina per la manutenzione della stessa.
Abbassare la benna, azionare il freno di stazionamento ed inserire il blocco comandi per posizionare la macchina.
Dispositivi di protezione individuale (DPI):
Guanti specifici per il tipo di lavoro
Tuta o indumenti adatti al tipo di lavorazione
Elmetto
Otoprotettori anatomici o cuffie
Scarpe di sicurezza (con suola imperforabile)
Rischi correlati (per le prevenzioni fare riferimento al relativo capitolo):
Cadute a livello (scivolamento, inciampi per materiali mal disposti ecc.).
Inalazione di fumi (danni all'apparato respiratorio).
Primo intervento di adeguamento impianto di pubblica illuminazione in via Val di Sole - PSC
Pagina N. 26
Incendio di materiali (pericolo di ustioni in varie parti del corpo).
Lesioni, contusioni ed urti.
Polveri (esposizione, inalazione etc.).
Ribaltamento del mezzo per cedimento del fondo stradale.
Rumore (danni apparato uditivo, neuropsichici, digestivi, cardiocircolatori, etc).
Vibrazioni.
Martello demolitore elettrico
L'utensile deve essere del tipo a doppio isolamento (220 V), non collegato a terra e alimentato a bassissima tensione di
sicurezza (50 V).
Le prese utilizzate devono essere ben protette.
Il trasformatore di isolamento e quello di sicurezza devono essere mantenuti fuori del luogo conduttore ristretto.
Prima dell'utilizzo:
Controllo della spina di alimentazione e del cavo.
Controllo dell'interruttore.
Le zone esposte a livello di rumorosità elevato devono essere subito segnalate.
Durante l'utilizzo:
Il lavoro deve essere eseguito in condizioni di stabilità.
L'utensile deve essere ben impugnato con entrambe le mani tramite apposite maniglie.
Il cavo di alimentazione non deve intralciare passaggi.
Durante le pause di lavoro staccare il collegamento elettrico.
Dopo l'utilizzo:
Pulire bene l'utensile.
Scollegare l'utensile.
Controllo del cavo di alimentazione.
Eventuali malfunzionamenti devono essere subito segnalati.
Dispositivi di protezione individuale (DPI):
Guanti specifici per il tipo di lavoro
Tuta o indumenti adatti al tipo di lavorazione
Elmetto
Otoprotettori anatomici o cuffie
Maschere specifiche per il tipo di lavorazione
Scarpe di sicurezza (con suola imperforabile)
Occhiali a tenuta
Rischi correlati (per le prevenzioni fare riferimento al relativo capitolo):
Elettrocuzione.
Lesioni, contusioni ed urti.
Polveri (esposizione, inalazione etc.).
Rumore (danni apparato uditivo, neuropsichici, digestivi, cardiocircolatori, etc).
Vibrazioni.
Utensili a mano
Devono avere un buon stato di conservazione e di efficienza.
In caso di lavori di manutenzione e riparazione devono essere disposte opere provvisionali da garantire il lavoro in
condizioni di sicurezza.
Prima dell'utilizzo:
Selezionare il tipo di utensile adatto all'impiego.
Controllare che il manico sia ben fissato.
Verificare che l'utensile non sia deteriorato.
Se i manici presentano scheggiature o incrinature sostituirli.
Utilizzare idonei paracolpi per punte e scalpelli.
Durante l'utilizzo:
L'utensile non deve essere utilizzato in maniera impropria.
Assumere una posizione di lavoro stabile e corretta.
L'utensile deve essere ben impugnato.
Assicurare gli utensili da un'eventuale caduta dall'alto e non abbandonarli nei passaggi.
Gli altri lavoratori devono essere adeguatamente distanziati.
Gli utensili di piccola taglia devono essere riposti in appositi contenitori.
Primo intervento di adeguamento impianto di pubblica illuminazione in via Val di Sole - PSC
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Dopo l'utilizzo:
Pulire bene l'utensile.
Controllare lo stato d'uso dell'utensile.
Gli utensili vanno correttamente riposti.
Dispositivi di protezione individuale (DPI):
Guanti specifici per il tipo di lavoro
Elmetto
Scarpe di sicurezza (con suola imperforabile)
Occhiali a tenuta
Rischi correlati (per le prevenzioni fare riferimento al relativo capitolo):
Lesioni, contusioni ed urti.
Tagli, abrasioni agli arti e altre parti del corpo.
Rullo compressore
In caso di lavori con scarsa illuminazione i gruppi ottici devono funzionare bene.
Gli organi di comando devono essere ben puliti da grasso e olio.
Prima dell'utilizzo:
Controllo della funzionalità dei comandi.
Controllo dell'inserimento eventuale dell'azione vibrante.
Verificare la stabilità del mezzo.
Controllo dei percorsi e delle aree di manovra.
Durante l'utilizzo:
Non fumare e spegnere il motore durante i rifornimenti di carburante.
In area da cantiere segnalare l'operatività del mezzo col girofaro.
In prossimità di posti di lavoro transitare a passo d'uomo ed adeguare la velocità entro i limiti stabiliti in cantiere.
All'interno della macchina non trasportare persone.
Il posto di guida deve essere mantenuto sgombro e pulito.
Eventuali situazioni pericolose devono essere subito segnalati.
Dopo l'utilizzo:
Le operazioni di revisione e manutenzione devono essere eseguite seguendo le indicazioni riportate nel libretto.
Eventuali guasti devono essere subito segnalati.
Dispositivi di protezione individuale (DPI):
Guanti specifici per il tipo di lavoro
Tuta o indumenti adatti al tipo di lavorazione
Otoprotettori anatomici o cuffie
Scarpe di sicurezza (con suola imperforabile)
Rischi correlati (per le prevenzioni fare riferimento al relativo capitolo):
Inalazione di fumi (danni all'apparato respiratorio).
Incendio di materiali (pericolo di ustioni in varie parti del corpo).
Ribaltamento del mezzo per cedimento del fondo stradale.
Rumore (danni apparato uditivo, neuropsichici, digestivi, cardiocircolatori, etc).
Vibrazioni.
Tagliasfalto a disco
Prima dell'utilizzo:
Controllo della cuffia di protezione del disco.
Controllo dei dispositivi di comando.
L'area d'intervento deve essere delimitata e ben segnalata.
Controllo delle protezioni degli organi di trasmissione.
Fissare bene il disco e la tubazione d'acqua.
Durante l'utilizzo:
Utilizzare la macchina in ambienti aperti e ventilati.
La macchina in moto deve essere ben sorvegliata.
Il taglio non deve essere forzato.
L'erogazione dell'acqua deve essere costante.
Non fumare e spegnere il motore durante i rifornimenti di carburante.
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Eventuali guasti devono essere subito segnalati.
Dopo l'utilizzo:
Curare la pulizia generale della macchina.
Il rubinetto della benzina deve essere ben chiuso.
Spegnere il motore per eseguire interventi di manutenzione e revisione.
Dispositivi di protezione individuale (DPI):
Guanti specifici per il tipo di lavoro
Tuta o indumenti adatti al tipo di lavorazione
Otoprotettori anatomici o cuffie
Scarpe di sicurezza (con suola imperforabile)
Rischi correlati (per le prevenzioni fare riferimento al relativo capitolo):
Incendio di materiali (pericolo di ustioni in varie parti del corpo).
Investimento degli operai da parte di macchine operatrici.
Rumore (danni apparato uditivo, neuropsichici, digestivi, cardiocircolatori, etc).
Tagli, abrasioni agli arti e altre parti del corpo.
Rifinitrice
Rifinitrice per asfaltature.
Prima dell'utilizzo:
Verificare l'efficienza dei comandi.
Verificare il funzionamento dei segnalatori ottici.
Verificare le tubazioni e connessioni idrauliche.
Verificare l'efficienza del riduttore di pressione, del manometro.
Segnalare l'area di lavoro deviando opportunamente il traffico stradale, servendosi di semafori e/o personale con
bandiere e giubbotti rifrangenti.
Attenersi alle norme del codice della strada.
Durante l'utilizzo:
Segnalare eventuali guasti.
Non mettere nessun attrezzo (es. Badili e simili) nella cloca.
Tenersi a distanza dai fianchi.
Tenersi a distanza di sicurezza dai bruciatori.
Convogliare i vapori lontano dagli operatori.
Dopo l'utilizzo:
Spegnere i bruciatori e chiudere i rubinetti di alimentazione della caldaia.
Fermare il mezzo azionando il freno di stazionamento.
Pulire la caldaia.
Eseguire periodicamente le operazioni di manutenzione.
Dispositivi di protezione individuale (DPI):
Guanti specifici per il tipo di lavoro
Tuta o indumenti adatti al tipo di lavorazione
Otoprotettori anatomici o cuffie
Maschere specifiche per il tipo di lavorazione
Scarpe di sicurezza (con suola imperforabile)
Occhiali a tenuta
Rischi correlati (per le prevenzioni fare riferimento al relativo capitolo):
Cesoiamento.
Contatto con catrame, bitume, ecc..
Inalazione di gas e vapori.
Incendio di materiali (pericolo di ustioni in varie parti del corpo).
Rumore (danni apparato uditivo, neuropsichici, digestivi, cardiocircolatori, etc).
Macchina per verniciatura segnaletica stradale
Prima dell'utilizzo:
Verificare l'efficienza dei dispositivi di comando.
Verificare l'efficienza del carte, della puleggia e della cinghia.
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Pagina N. 29
Segnalare l'area di lavoro deviando opportunamente il traffico stradale, servendosi di semafori e/o personale con
bandiere e giubbotti rifrangenti.
Attenersi alle norme del codice della strada.
Durante l'utilizzo:
Spegnere il motore durante il rifornimento.
Segnalare eventuali malfunzionamenti.
Indossare giubbotti rifrangenti.
Dopo l'utilizzo:
Chiudere l'alimentazione del carburante.
Eseguire la manutenzione della macchina.
Dispositivi di protezione individuale (DPI):
Guanti specifici per il tipo di lavoro
Tuta o indumenti adatti al tipo di lavorazione
Elmetto
Otoprotettori anatomici o cuffie
Maschere specifiche per il tipo di lavorazione
Scarpe di sicurezza (con suola imperforabile)
Occhiali a tenuta
Rischi correlati (per le prevenzioni fare riferimento al relativo capitolo):
Contatto con materiali allergeni.
Inalazione di gas e vapori.
Incendio di materiali (pericolo di ustioni in varie parti del corpo).
Investimento degli operai da parte di macchine operatrici.
Polveri (esposizione, inalazione etc.).
Rumore (danni apparato uditivo, neuropsichici, digestivi, cardiocircolatori, etc).
Compressore d'aria
Vengono utilizzate tubazioni del tipo rinforzato e protetto (D.M. 21/05/74 - R.D. 824/27).
Prima dell'utilizzo:
Posizionare la macchina in luoghi sufficientemente aerati.
Posizionare in modo stabile la macchina.
Allontanare materiali infiammabili (es. solventi).
Verificare la funzionalità della strumentazione.
Manometro con indicazione della massima pressione di esercizio, graduato fino ad una volta e mezzo di detta pressione.
Valvola di sicurezza tarata alla pressione massima di esercizio.
Spurgo di fondo.
Dispositivo che arresti automaticamente la compressione quando è raggiunta la massima pressione di esercizio.
Controllare l'efficienza dell'isolamento acustico.
Verificare l'efficienza del filtro per la trattenuta dell'acqua e degli oli minerali.
Verificare l'efficienza del filtro dell'aria aspirata.
Verificare la connessione dei tubi.
Durante l'utilizzo:
Aprire il rubinetto dell'aria prima dell'accensione e mantenerlo aperto fino allo stato di regime del motore.
Tenere sotto controllo i manometri.
Non rimuovere gli sportelli del vano motore.
Segnalare tempestivamente malfunzionamenti.
Dopo l'utilizzo:
Spegnere il motore e scaricare l'aria del serbatoio.
Eseguire le manutenzioni periodiche.
Dispositivi di protezione individuale (DPI):
Guanti specifici per il tipo di lavoro
Otoprotettori anatomici o cuffie
Rischi correlati (per le prevenzioni fare riferimento al relativo capitolo):
Contatto con catrame, bitume, ecc..
Elettrocuzione.
Inalazione di gas non combusti (scarichi).
Incendio di materiali (pericolo di ustioni in varie parti del corpo).
Rumore (danni apparato uditivo, neuropsichici, digestivi, cardiocircolatori, etc).
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Macchina spruzzatrice di catrame liquido
Prima dell'utilizzo:
Non usare la macchina in luoghi chiusi.
Posizionare in modo stabile la macchina.
Allentare materiali infiammabili (es. Solventi).
Verificare la funzionalità della strumentazione (es. Manometro ecc.).
Controllare l'efficienza dell'isolamento acustico.
Verificare la connessione dei tubi.
Durante l'utilizzo:
Spruzzare tenendo l'attrezzo in modo che sia il più lontano possibile dall'operatore.
Evitare di utilizzare la macchine nelle ore più calde della giornata.
Tenere sotto controllo i manometri.
Non rimuovere gli sportelli del vano motore.
Segnalare tempestivamente malfunzionamenti.
Dopo l'utilizzo:
Eseguire le manutenzioni periodiche.
Dispositivi di protezione individuale (DPI):
Guanti specifici per il tipo di lavoro
Tuta o indumenti adatti al tipo di lavorazione
Otoprotettori anatomici o cuffie
Maschere specifiche per il tipo di lavorazione
Scarpe di sicurezza (con suola imperforabile)
Rischi correlati (per le prevenzioni fare riferimento al relativo capitolo):
Cedimento di parti meccaniche delle macchine.
Contatto con catrame, bitume, ecc..
Contatto con organi in movimento.
Contatto e/o inalazione di agenti inquinanti e/o tossici.
Contusioni e abrasioni su parti del corpo per rottura di componenti in pressione.
Incendio di materiali (pericolo di ustioni in varie parti del corpo).
Rumore (danni apparato uditivo, neuropsichici, digestivi, cardiocircolatori, etc).
Segnalazioni luminose
Le segnalazioni luminose devono essere di colore rosse.
Devono rimanere accese durante tutta la notte.
Devono essere di tipo stagno.
Devono essere ben collocate e adeguatamente fissate.
Rischi correlati (per le prevenzioni fare riferimento al relativo capitolo):
Elettrocuzione.
Semafori semovibili
Prima dell'utilizzo:
Se alimentato a batterie verificare la carica.
Verificare il corretto funzionamento.
Controllare l'integrità dei collegamenti elettrici.
Durante l'utilizzo:
Durante l'installazione e in caso di traffico veicolare (con indumenti rifrangenti) un addetto dirigerà il traffico.
Controllare periodicamente il funzionamento.
Dopo l'utilizzo:
Disattivare i collegamenti.
Dispositivi di protezione individuale (DPI):
Guanti specifici per il tipo di lavoro
Tuta o indumenti adatti al tipo di lavorazione
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Scarpe di sicurezza (con suola imperforabile)
Rischi correlati (per le prevenzioni fare riferimento al relativo capitolo):
Elettrocuzione.
Investimento degli operai da parte di macchine operatrici.
Scale semplici portatili
Devono essere realizzate con materiale adatto alle condizioni di impiego e quindi in legno, ferro o alluminio, devono
avere dimensioni appropriate all'uso ed essere sufficientemente resistenti.
Devono prevedere appoggi antisdruciolevoli alle estremità superiori dei due montanti e dispositivi antisdruciolo alle
estremità inferiori.
Nelle scale in legno i pioli devono essere incastrati nei montanti, questi ultimi devono essere trattenuti mediante tiranti in
ferro applicati sotto i due pioli estremi.
Nel caso di scale con lunghezza superiore a 4 m. è necessario prevedere anche un tirante intermedio.
Prima dell'utilizzo:
La scala deve distare dalla verticale di appoggio di una misura pari a 1/4 della propria lunghezza (angolo di inclinazione
pari a 75°).
Le scale posizionate su terreno cedevole vanno appoggiate su un'unica tavola di ripartizione.
È vietato l'uso di scale che presentino listelli di legno chiodati sui montanti al posto dei pioli rotti.
La lunghezza delle scale deve essere tale che i montanti superino di almeno 1 mt. Il piano di accesso, curando la
corrispondenza del piolo con lo stesso, anche ricorrendo al prolungamento di un solo montante efficacemente fissato.
Le scale usate per l'accesso ai vari piani dei ponteggi non devono essere poste l'una in prosecuzione dell'altra.
Le scale che servono a collegare due ponti, quando sono sistemate verso la parte esterna del ponte devono essere
provviste di corrimano e parapetto.
Il luogo dove viene installata la scala deve essere lontano da passaggi e sgombro da eventuali materiali.
Durante l'utilizzo:
Sulla scala deve trovarsi una sola persona per volta che non deve trasportare carichi eccessivi o comunque maggiori di
quelli richiesti dal costruttore.
La salita e la discesa vanno effettuate con il viso rivolto verso la scala e le mani poste su pioli o montanti.
Nel caso di scale non vincolate queste devono essere trattenute al piede da un'altra persona.
Nel caso di spostamenti laterali nessun lavoratore deve trovarsi sulla scala.
Evitare l'uso di scale eccessivamente sporgenti oltre il piano di accesso.
Dopo l'utilizzo:
Segnalare immediatamente eventuali anomalie riscontrate, tra cui: carenza dei dispositivi antiscivolo e di arresto,
fessurazioni, pioli rotti, gioco fra gli incastri.
Provvedere periodicamente alla manutenzione necessaria controllando lo stato di conservazione delle scale.
Conservare le scale non utilizzate, possibilmente sospese ad appositi ganci, in luoghi riparati dalle intemperie.
Dispositivi di protezione individuale (DPI):
Guanti specifici per il tipo di lavoro
Scarpe di sicurezza (con suola imperforabile)
Rischi correlati (per le prevenzioni fare riferimento al relativo capitolo):
Caduta dall'alto dell'operatore.
Lesioni, contusioni ed urti.
Movimentazione manuale dei carichi (lesioni apparato muscolo-scheletrico).
Autobetoniera
Completa protezione delle catene di trasmissione, degli anelli di rotolamento, degli ingranaggi e dei rulli.
Il tamburo per l'impasto non deve presentare elementi sporgenti non protetti.
Le tubazioni flessibili devono essere rivestite da una guaina metallica indicanti la classe di esercizio.
Se la scala di accesso alla bocca di carico e scarico è sprovvista di piattaforma è necessario farsi che l'ultimo gradino a
superficie piana sia realizzato con grigliato.
E' necessaria la targa di indicazioni delle caratteristiche principali della macchina.
Il costruttore deve rilasciare il libretto di istruzioni della macchina.
Contro i sovraccarichi dinamici e pericolosi occorre la valvola di massima pressione.
Prima dell'utilizzo:
Verifica delle protezioni degli organi in movimento.
Controllo dei percorsi in cantiere affinché siano adeguati alla stabilità del mezzo.
Verifica dell'integrità di tubazioni nell'impianto oleodinamico.
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Verifica della scaletta e del dispositivo di blocco nella posizione di riposo.
Controllo dei comandi del tamburo.
Controllo delle luci, dei dispositivi luminosi ed acustici di segnalazione.
Il posto di guida deve garantire buona visibilità.
Verifica della protezione della catena di trasmissione e delle ruote dentate.
Verifica accurata dei dispositivi frenanti e di tutti i comandi di guida.
Durante l'utilizzo:
Non stazionare o transitare in prossimità del bordo degli scavi.
Tenere fermo il canale durante gli scarichi e lo spostamento.
Bloccare il canale durante il trasporto.
Durante l'avvicinamento e l'allontanamento della benna tenersi a distanza di sicurezza.
Non fumare e spegnere il motore durante i rifornimenti di carburante.
Pulire bene tramoggia, canale e tamburo.
In area da cantiere segnalare l'operatività del mezzo col girofaro.
Quando la visibilità è incompleta o per eseguire manovre in spazi ristretti chiedere l'aiuto di personale a terra.
In prossimità di posti di lavoro transitare a passo d'uomo ed adeguare la velocità entro i limiti stabiliti in cantiere.
Dopo l'utilizzo:
Cura del mezzo con pulizia accurata degli organi di comando.
Operazioni di manutenzione e revisione dei freni e dei pneumatici.
Segnalare eventuali anomalie.
Dispositivi di protezione individuale (DPI):
Guanti specifici per il tipo di lavoro
Tuta o indumenti adatti al tipo di lavorazione
Scarpe di sicurezza (con suola imperforabile)
Rischi correlati (per le prevenzioni fare riferimento al relativo capitolo):
Cesoiamento.
Contatto con materiali allergeni.
Betoniera
Costruire un solido impalcato (di altezza non maggiore a 3 m. da terra) sovrastante il luogo di impasto dei calcestruzzi a
protezione dalla caduta di materiali.
Assicurare al posto di manovra una perfetta visibilità delle parti in movimento.
Proteggere con traforati metallici o elementi pieni le parti laterali della betoniera.
I comandi devono essere facilmente utilizzabili e raggiungibili.
Gli elementi del movimento della macchina, quali il pignone e la corona, devono avere carter di protezione.
Non sono ammesse prolunghe e prese a spina mobile.
Collegare l'apparecchio a impianto a terra.
Proteggere tutti gli organi di protezione, quali cinghie, volani, pulegge ed ingranaggi, contro il contatto accidentale
mediante idonee protezioni.
Equipaggiare la morsettiera e le spine fissate su appositi supporti ai fini dell'alimentazione elettrica.
Provvedere, mediante idonei ripari costituiti da griglie e parapetti, alle aperture di scarico e di alimentazione.
La betoniera deve presentare volante con raggi accecati.
Il motore della betoniera deve essere protetto da apposito carter e sportello con serratura.
Prima dell'utilizzo:
Controllo dei dispositivi d'arresto di emergenza.
Controllo del corretto funzionamento dei dispositivi elettrici di manovre e degli interruttori.
Controllo dei collegamenti di messa a terra visibili.
Controllo della corona, della tazza, degli organi di manovra e di quelli di trasmissione.
Controllo della tettoia sovrastante il posto di manovra.
Durante l'utilizzo:
Utilizzare attrezzature manuali quali pali o secchi per le betoniere a caricamento manuale.
Per le betoniere a caricamento manuale evitare la movimentazione di carichi troppo pesanti.
Non eseguire operazioni di pulizia e manutenzione sugli elementi in movimento.
Le protezioni non devono essere manomesse o modificate.
Prima di eseguire interventi sui sistemi di caricamento accertarsi del fermo macchina.
Non scuotere i sacchi vuoti.
Dopo l'utilizzo:
Curare la lubrificazione e la pulizia delle macchine alla fine dei lavori e mantenerle in buona efficienza.
Ricontrollo della presenza di tutti gli elementi di protezione.
Togliere tensione all'interruttore generale e ai singoli comandi.
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Dispositivi di protezione individuale (DPI):
Guanti specifici per il tipo di lavoro
Tuta o indumenti adatti al tipo di lavorazione
Elmetto
Otoprotettori anatomici o cuffie
Scarpe di sicurezza (con suola imperforabile)
Rischi correlati (per le prevenzioni fare riferimento al relativo capitolo):
Cesoiamento.
Contatto con materiali allergeni.
Elettrocuzione.
Lesioni, contusioni ed urti.
Polveri (esposizione, inalazione etc.).
Rumore (danni apparato uditivo, neuropsichici, digestivi, cardiocircolatori, etc).
Piegaferro
Si deve costruire un solido impalcato ad altezza non maggiore di 3 mt da terra.
Collegare la macchina all'impianto di terra.
Tutti gli elementi di trasmissione devono essere protetti.
Prima dell'utilizzo:
Controllo delle protezioni di pulegge, ingranaggi e cinghie.
Il cavo di alimentazione deve essere disposto in modo da non intralciare manovre e passaggi.
Controllo dei collegamenti di messa a terra visibili e d elettrici.
Controllo delle protezioni, delle morsettiere e degli interruttori di manovra e di azionamento.
Controllo dei pulsanti e dei dispositivi di arresto.
Durante l'utilizzo:
Non toccare gli organi lavoratori della macchina.
Controllo della tettoia di protezione.
Dopo l'utilizzo:
Lasciare tutto in perfetto ordine.
Eventuali anomalie devono essere subito segnalate.
La macchina deve essere ben pulita da eventuali residui di materiale.
Provvedere alla lubrificazione della macchina.
Togliere corrente e aprire l'interruttore generale.
Controllare che il materiale lavorato non sia venuto ad interferire sui conduttori.
Dispositivi di protezione individuale (DPI):
Guanti specifici per il tipo di lavoro
Scarpe di sicurezza (con suola imperforabile)
Rischi correlati (per le prevenzioni fare riferimento al relativo capitolo):
Cesoiamento.
Elettrocuzione.
Lesioni, contusioni ed urti.
Tagli, abrasioni agli arti e altre parti del corpo.
Sega circolare
Devono essere provviste di una solida cuffia registrabile atta ad evitare il contatto accidentale della lama con il
lavoratore.
Devono essere provviste di coltello divisore in acciaio registrato a mm 3 dalla dentatura di taglio.
Devono essere provviste di schermi posti ai due lati della lama nella parte sporgente in modo da impedire il contatto con
la tavola di lavoro.
La macchina deve essere collegata all'impianto a terra.
La macchina deve essere provvista di un dispositivo contro il riavviamento automatico della sega circolare al ristabilirsi
della tensione.
Prima dell'utilizzo:
Controllo del buon funzionamento dell'interruttore di manovra.
Il banco di lavoro deve essere ben pulito poiché l'eventuale materiale depositato potrebbe distrarre l'addetto al taglio.
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L'area circostante la macchina deve essere anch'essa ben pulita poiché l'eventuale materiale depositato potrebbe
provocare inciampi.
Il cavo di alimentazione deve essere disposto in modo da non intralciare manovre e passaggi.
Controllo dei collegamenti elettrici, degli interruttori e delle scatole morsettiere.
Controllo della stabilità delle macchine in quanto le eccessive vibrazioni possono provocare sbandamenti dei pezzi da
lavorare e delle mani del lavoratore.
Controllare la presenza degli schermi ai lati del disco sotto il banco di lavoro in modo da evitare il contatto della lama per
azioni accidentali.
Controllo della presenza di spingitoi in legno atti ad aiutare il taglio di pezzi piccoli.
Controllo della presenza della cuffia di protezione registrabile o a caduta libera sul banco di lavoro.
Verifica del coltello divisore in acciaio che deve essere posto dietro la lama e registrato a non più di 3 mm dalla dentatura
del disco.
Durante l'utilizzo:
Se nella lavorazione la cuffia di protezione risultasse insufficiente a trattenere le schegge è opportuno usare gli occhiali.
Non distrarsi.
Registrare la cuffia di protezione in modo che l'imbocco sfiori il pezzo in lavorazione.
Utilizzare spingitoi per tagli di piccoli pezzi.
Non indossare abiti svolazzanti ma apposite tute chiuse ai polsi.
Dopo l'utilizzo:
Il banco di lavoro deve essere lasciato libero da materiali.
Controllo delle protezioni.
Lasciare la macchina in perfetta efficienza.
Lasciare pulita la zona di lavoro e quella circostante.
Eventuali anomalie devono essere subito segnalate al responsabile del cantiere.
Dispositivi di protezione individuale (DPI):
Guanti specifici per il tipo di lavoro
Elmetto
Otoprotettori anatomici o cuffie
Scarpe di sicurezza (con suola imperforabile)
Occhiali a tenuta
Rischi correlati (per le prevenzioni fare riferimento al relativo capitolo):
Caduta di materiali e/o attrezzi dall'alto.
Elettrocuzione.
Polveri (esposizione, inalazione etc.).
Proiezioni di materiali e/o schegge.
Rumore (danni apparato uditivo, neuropsichici, digestivi, cardiocircolatori, etc).
Tagli, abrasioni agli arti e altre parti del corpo.
Vibrazioni.
Flessibile a mano
L'utensile deve essere del tipo a doppio isolamento (220 V).
Le prese utilizzate devono essere ben protette.
Il trasformatore di sicurezza deve essere mantenuto fuori del luogo conduttore ristretto.
Prima dell'utilizzo:
Verifica del fissaggio del disco.
Controllo del cavo di alimentazione e delle protezioni del disco.
Il disco deve essere idoneo al lavoro da eseguire.
Controllo del funzionamento dell'interruttore.
Durante l'utilizzo:
Il lavoro deve essere eseguito in condizioni di stabilità.
L'utensile deve essere ben impugnato con entrambe le mani tramite apposite maniglie.
Il cavo di alimentazione non deve intralciare passaggi.
Durante le pause di lavoro interrompere l'alimentazione elettrica.
Controllo della spina di alimentazione e del cavo.
Le protezioni del disco non devono essere manomesse.
Utilizzare gli appositi occhiale per proteggersi dalle proiezioni di schegge.
Non tagliare materiali ferrosi in vicinanza di sostanze o materiali infiammabili.
Dopo l'utilizzo:
Pulire bene l'utensile.
Scollegare elettricamente l'utensile.
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Pagina N. 35
Controllo del cavo di alimentazione e del disco.
Eventuali malfunzionamenti devono essere subito segnalati.
Dispositivi di protezione individuale (DPI):
Guanti specifici per il tipo di lavoro
Tuta o indumenti adatti al tipo di lavorazione
Elmetto
Otoprotettori anatomici o cuffie
Maschere specifiche per il tipo di lavorazione
Scarpe di sicurezza (con suola imperforabile)
Occhiali a tenuta
Rischi correlati (per le prevenzioni fare riferimento al relativo capitolo):
Elettrocuzione.
Polveri (esposizione, inalazione etc.).
Proiezioni di materiali e/o schegge.
Rumore (danni apparato uditivo, neuropsichici, digestivi, cardiocircolatori, etc).
Tagli, abrasioni agli arti e altre parti del corpo.
Vibrazioni.
Vibratore elettrico per calcestruzzo
Le prese utilizzate devono essere ben protette.
Il trasformatore di isolamento e quello di sicurezza devono essere mantenuti fuori del luogo conduttore ristretto.
Prima dell'utilizzo:
Controllo dell'isolamento della spina e dei cavi di alimentazione.
Il trasformatore deve restare posizionato in luoghi asciutti.
Durante l'utilizzo:
L'ago di funzione non deve essere mantenuto fuori dal getto a lungo.
Il cavo di alimentazione deve essere ben protetto.
Durante le pause di lavoro staccare il collegamento elettrico.
Dopo l'utilizzo:
Pulire bene l'utensile.
Scollegare l'utensile.
Eventuali malfunzionamenti devono essere subito segnalati.
Dispositivi di protezione individuale (DPI):
Guanti specifici per il tipo di lavoro
Scarpe di sicurezza (con suola imperforabile)
Rischi correlati (per le prevenzioni fare riferimento al relativo capitolo):
Contatto con materiali allergeni.
Elettrocuzione.
Vibrazioni.
Saldatrice elettrica
Deve essere provvisto di interruttori omnipolari sul circuito primario di derivazione.
Deve essere dotato di doppio isolamento e certificato da istituto riconosciuto.
Deve essere alimentato da trasformatore di sicurezza o di isolamento.
Il trasformatore deve essere mantenuto fuori del luogo stesso.
Deve essere costituito da pinze porta elettrodi completamente protette contro contatti accidentali con parti elettriche.
Prima dell'utilizzo:
Controllo dell'isolamento della spina di alimentazione e dei cavi.
In presenza di materiali infiammabili non effettuare operazioni di saldatura.
Controllo della pinza portaelettrodo.
Durante l'utilizzo:
Il personale non addetto alle operazioni di saldatura deve essere allontanato.
Il cavo di alimentazione non deve intralciare passaggi.
Durante le pause di lavoro staccare il collegamento elettrico.
Predisporre un adeguato sistema di ventilazione o di aspirazione fumi in caso di lavoro in ambienti confinanti.
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Dopo l'utilizzo:
Scollegare l'utensile.
Eventuali malfunzionamenti devono essere subito segnalati.
Dispositivi di protezione individuale (DPI):
Guanti specifici per il tipo di lavoro
Maschere specifiche per il tipo di lavorazione
Scarpe di sicurezza (con suola imperforabile)
Rischi correlati (per le prevenzioni fare riferimento al relativo capitolo):
Elettrocuzione.
Inalazione di fumi (danni all'apparato respiratorio).
Inalazione di gas e vapori.
Incendio di materiali (pericolo di ustioni in varie parti del corpo).
Lesioni da schegge e scintille con ustioni su varie parti del corpo.
Radiazioni termiche o luminose.
Pompa per calcestruzzi
Gli organi di trasmissione devono essere puliti e periodicamento controllati.
La vasca deve possedere una griglia di protezione.
Le tubazioni e la vasca devono essere pulite e tenute in buon stato di conservazione.
Prima dell'utilizzo:
Verificare la visibilità del posto di guida.
Controllo delle luci e dei dispositivi luminosi ed acustici.
Controllo che gli organi di trasmissione siano ben protetti.
Controllo dei dispositivi frenanti.
Controllare la mancanza di linee elettriche aeree.
Utilizzare gli stabilizzatori per posizionare il mezzo.
Durante l'utilizzo:
Utilizzare il girofaro per segnalare l'operatività del mezzo.
Sorvegliare le manovre di avvicinamento dell'autobetoniera alla pompa.
Non rimuovere la griglia di protezione della vasca.
Manovrare con cura la pompa che può dare improvvisi scuotimenti o colpi causando la caduta degli operatori.
Dopo l'utilizzo:
Eseguire le necessarie operazioni di revisione e manutenzione.
Tubazioni e vasca devono essere ben pulite.
Eventuali anomalie devono essere subito segnalate.
Dispositivi di protezione individuale (DPI):
Guanti specifici per il tipo di lavoro
Tuta o indumenti adatti al tipo di lavorazione
Scarpe di sicurezza (con suola imperforabile)
Rischi correlati (per le prevenzioni fare riferimento al relativo capitolo):
Contatto con materiali allergeni.
Elettrocuzione per contatto con linee aeree elettriche o interrate.
Investimento degli operai da parte di macchine operatrici.
Autogrù
Gru montata su autocarro utilizzata per il sollevamento di grossi pesi. Dispone di braccio estensibile e cavi per il
sollevamento del materiale
Misure organizzative
La zona di manovra è opportunamente delimitata. Appositi cartelli segnalano la zona
Procedure di utilizzo
PRIMA DELL'UTILIZZO
- controllo della funzionalità dei comandi e della zona di manovra
DURANTE L'UTILIZZO
- eventuali situazioni pericolose e malfunzionamenti devono essere subito segnalati
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- attenersi alle segnalazioni per procedere con le manovre e preavvisarne l'inizio con segnalazione acustica
DOPO L'UTILIZZO
- le operazioni di manutenzione devono essere svolte a motori spenti
- non lasciare carichi sospesi
- raccogliere il braccio telescopico azionando il freno di stazionamento per posizionare correttamente la macchina
Verifiche da attuare
PRIMA DELL'UTILIZZO
- la zona di lavoro è delimitata
Elenco dei rischi e relative misure preventive e protettive
Colpi e schiacciamento causati dal carico dell'autogrù
Contatto con linee elettriche nell'uso dell'autogrù
Inalazioni di fumi di scarico
Investimento da parte del mezzo
Ribaltamento dell'autogrù
Rumore nell'uso del mezzo
Elenco dei dispositivi di protezione individuale utilizzati
Tutti i lavoratori presenti in cantiere indossano la tuta da lavoro, le scarpe antinfortunistiche, l'elmetto ed i guanti di uso
generale (dpi standard). Per ogni singola fase di lavoro i lavoratori integreranno i dpi standard con quelli ivi indicati.
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12) Schede dei DPI
Guanti specifici per il tipo di lavoro
I guanti devono essere scelti in funzione dell'attività lavorativa.
I guanti devono proteggere le mani contro uno o più rischi e da prodotti che provocano danni al contatto con la pelle.
Secondo la lavorazione o i materiali utilizzati si dovrà far ricorso ad un tipo di guanto specifico:
Guanti per uso generale per lavori pesanti (in tela rinforzata): resistenti a tagli, abrasioni, strappi, perforazioni, al grasso
e all'olio da utilizzarsi per maneggio di materiali da costruzione, mattoni, piastrelle, legname, costruzioni di carpenteria
leggera;
Guanti per solventi e prodotti aggressivi (in gomma): resistenti ai solventi, ai prodotti caustici e chimici, al taglio,
all'abrasione e alla perforazione, da utilizzarsi per verniciature (anche a spruzzo) e manipolazioni varie;
Guanti per maneggio di catrame, acidi, solventi: resistenti alla perforazione, al taglio e all'abrasione, impermeabili e
resistenti ai prodotti chimici da utilizzarsi per maneggio di prodotti chimici, oli disarmanti, lavorazioni in presenza di
catrame;
Guanti resistenti al taglio, alla perforazione e all'assorbimento di vibrazioni da utilizzarsi per lavori con martelli demolitori:
i guanti devono avere un doppio spessore sul palmo, imbottitura d'assorbimento delle vibrazioni e chiusura di velcro;
Guanti per elettricisti: resistenti a tagli, abrasioni, strappi e isolanti, da utilizzarsi per tutti i lavori su parti in tensione (non
devono mai essere usati per tensioni superiori a quelle indicate);
Guanti di protezione contro il calore: resistenti all'abrasione, strappi, tagli e anticalore, da utilizzarsi per lavori di saldatura
o di manipolazione di prodotti caldi;
Guanti per protezione contro il freddo: resistenti al taglio, strappi, perforazione e isolanti dal freddo, da utilizzarsi per
trasporti in inverno o lavorazioni in condizioni climatiche fredde in generale.
Il datore di lavoro o chi per lui deve rendere disponibile le informazioni adeguate ad ogni DPI utilizzato, in funzione del
rischio lavorativo.
I guanti in dotazione, devono essere sempre a disposizione e consegnati direttamente al lavoratore sul luogo di lavoro.
Segnalare tempestivamente al datore di lavoro o al responsabile di cantiere le eventuali anomalie riscontrate durante
l'uso.
Adempimenti:
Verificare che il DPI riporti la marcatura CE, risultando conforme alle norme tecniche nazionali o di altri Paesi della
Comunità Europea.
Tuta o indumenti adatti al tipo di lavorazione
A secondo del tipo di lavorazione la tuta deve avere particolari requisiti e, se il caso, deve essere integrata con particolari
indumenti. Di seguito è riportato l'elenco dei principali indumenti in base al tipo di lavorazione:
- tute speciali per verniciatori, scoibentatori di amianto, coibentatori di fibre minerali;
- grembiuli e gambali per asfaltisti;
- copricapi a protezione dei raggi solari;
- indumenti di protezione contro le intemperie (giacche, pantaloni impermeabili, indumenti termici);
- indumenti da lavoro ad alta visibilità per tutti i soggetti impegnati nei lavori stradali o che comunque operano
in zone di forte flusso di mezzi d'opera.
Attenersi alle disposizioni e informazioni messe a disposizione dall'azienda sull'uso di DPI.
Periodicamente verificare l'integrità dei componenti e segnalare tempestivamente al responsabile di cantiere eventuali
anomalie riscontrate durante l'uso.
Adempimenti:
Verificare che il DPI riporti la marcatura CE, risultando conforme alle norme tecniche nazionali o di altri Paesi della
Comunità Europea.
Elmetto
Il casco o elmetto deve avere una robustezza tale da assorbire gli urti. Inoltre, affinché possa essere indossato
comodamente, deve essere leggero, regolabile, non irritante, aerato e dotato di regginuca per la stabilità in talune
lavorazioni (montaggio ponteggi metallici, montaggio prefabbricati).
L'uso del casco deve essere compatibile con l'utilizzo di altri DPI, vi sono caschi che per la loro conformazione
permettono l'installazione di visiere o cuffie di protezione.
Il casco deve essere costituito da una calotta a conchiglia, da una bardatura e da una fascia antisudore anteriore. La
bardatura deve permettere la regolazione in larghezza.
L'elmetto in dotazione deve essere consegnato individualmente al lavoratore ed usato ogni qualvolta si eseguano
lavorazioni con pericolo di caduta di materiali ed attrezzature dall'alto.
E' necessario rendere disponibile, in azienda, informazioni adeguate su ogni DPI utilizzato in funzione del rischio
lavorativo.
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Adempimenti:
Verificare che il DPI riporti la marcatura CE, risultando conforme alle norme tecniche nazionali o di altri Paesi della
Comunità Europea.
Otoprotettori anatomici o cuffie
Gli otoprotettori o le cuffie hanno lo scopo di assorbire le frequenze sonore pericolose per l'udito, rispettando nello
stesso tempo le frequenze utili per la comunicazione e per la percezione dei pericoli. E' indispensabile nella scelta dei
DPI valutare prima l'entità del rumore.
Dato che il livello di rumore è considerato dannoso oltre gli 85 dB(A) (media giornaliera), la scelta del DPI deve tener
conto di diversi fattori, fra cui la praticità di un tipo rispetto ad altri. Per soddisfare ogni esigenza di impiego possiamo
scegliere se utilizzare cuffie antirumore, tappetti auricolari monouso o archetti.
Adempimenti:
Verificare che il DPI riporti la marcatura CE, risultando conforme alle norme tecniche nazionali o di altri Paesi della
Comunità Europea.
Maschere specifiche per il tipo di lavorazione
I pericoli per le vie respiratorie sono essenzialmente di due tipi:
- deficienza di ossigeno nella miscela inspirata;
- inalazione di aria contenente inquinanti nocivi, solidi (amianto, polveri), gassosi (fumi e vapori di combustione o di
sintesi) e liquidi (nebbie prodotte da attrezzature o macchinari).
Per la protezione degli inquinanti che possono essere presenti nei singoli ambienti di lavoro, si può scegliere fra i
seguenti DPI:
- maschere antipolvere monouso: per polvere e fibre;
- respiratori semifacciali dotati di filtro: per vapori, gas nebbie, fumi, polveri e fibre;
- respiratori semifacciali a doppio filtro sostituibile: per gas, vapori, polveri;
- apparecchi respiratori a mandata d'aria: per isolarsi completamente dall'atmosfera esterna, usati per verniciature a
spruzzo o sabbiature.
La scelta dell'uno o dell'altro DPI deve essere fatta stabilendo preventivamente il tipo di inquinamento presente.
Sostituire i filtri ogni qualvolta l'olfatto segnala odori particolari o quando diminuisce la capacità respiratoria.
Segnalare tempestivamente al responsabile di cantiere eventuali anomalie riscontrate durante l'uso.
Il DPI deve essere consegnato personalmente al lavoratore che lo userà ogni qualvolta sarà necessario.
Attenersi alle disposizioni e informazioni messe a disposizione dall'azienda sull'uso del DPI.
Adempimenti:
Verificare che il DPI riporti il marchio di conformità CE.
Scarpe di sicurezza (con suola imperforabile)
Le scarpe devono essere scelte a seconda del tipo di lavorazione e devono essere adatte alla situazione climatica
(scarpe estive e invernali):
- scarpe di sicurezza con suola imperforabile e puntale di protezione: lavori su impalcature, demolizioni, lavori in
calcestruzzi ed elementi prefabbricati;
- scarpe di sicurezza con intersuola termoisolante: attività su o con masse molto fredde o ardenti;
- scarpe di sicurezza a slacciamento rapido: in lavorazioni a rischio di penetrazione di masse incandescenti fuse e nella
movimentazione di materiale di grandi dimensioni.
Nei luoghi di lavoro utilizzare sempre la calzatura di sicurezza idonea all'attività svolta (scarpa, scarponcino, stivale).
Rendere disponibile in azienda informazioni adeguate su ogni DPI utilizzato in funzione del rischio lavorativo.
Occhiali a tenuta
L'uso degli occhiali di sicurezza è obbligatorio ogni qualvolta si eseguano lavorazioni che possono produrre lesioni agli
occhi per la proiezione da schegge o corpi estranei.
Le lesioni possono essere di tre tipi:
- meccaniche: schegge, trucioli, aria compressa, urti accidentali;
- ottiche: irradiazione ultravioletta, luce intensa, raggi laser;
- termiche: liquidi caldi, corpi estranei caldi.
Gli occhiali devono avere sempre schermi laterali per evitare le proiezioni di materiali o liquidi di rimbalzo o comunque di
provenienza laterale.
Per gli addetti all'uso di fiamma libera (saldatura guaina bituminosa, ossitaglio) o alla saldatura elettrica ad arco voltaico,
gli occhiali o lo schermo protettivo devono essere di tipo inattinico, cioè le lenti(stratificate) devono essere di colore o
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composizione capace di filtrare i raggi UV (ultravioletti) e IR (infrarossi). Tali raggi possono provocare lesioni alla cornea
e al cristallino, e in alcuni casi anche alla retina.
Le lenti degli occhiali devono essere realizzate in vetro o in materiale plastico (policarbonato).
Gli occhiali o la visiera devono essere tenuti ben puliti, consegnati individualmente al lavoratore e usati ogni qualvolta sia
necessario.
Attenersi alle disposizioni e informazioni messe a disposizione dall'azienda sull'uso del DPI.
Adempimenti:
Verificare che il DPI riporti la marcatura CE, risultando conforme alle norme tecniche nazionali o di altri Paesi della
Comunità Europea.
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13) Rischi e relative prevenzioni
Afferramento di indumenti e trascinamento di persone
Gli organi di trasmissione del moto sono segregati ed inaccessibili per evitare la possibilità di contatti con parti del corpo
o di indumenti del lavoratore.
Attorno alle macchine che presentano parti ed organi in movimento sono predisposti spazi liberi adeguatamente ampi e,
dove non è necessaria la presenza dell'operatore, è disposto un opportuno sbarramento con segnalazione di divieto di
transito ai non addetti.
Azionamento accidentale delle macchine
Gli organi di comando (pedale o pulsante) sono dotati di protezione contro avviamento accidentali e sono ben
riconoscibili per forma, colore ed indicazioni in modo da evitare errori nelle manovre sia ordinarie che di emergenza.
E' vietato rimuovere le protezioni esistenti.
Caduta dall'alto dell'operatore
Nei lavori eseguiti ad una altezza superiore a 2 m. sono allestite opere provvisionali dotate di parapetti regolamentari.
Quando non è possibile disporre impalcati di protezione o parapetti, gli operai addetti fanno uso di idonea cintura di
sicurezza con bretelle collegate a fune di trattenuta tali da limitare la caduta a non oltre 1,50 metri. In tal caso lo spazio di
caduta deve essere libero da ostacoli che possano causare danno dalla persona o modificare la traiettoria di caduta.
Caduta di materiale dall'alto durante le operazioni di sollevamento-trasporto
Deve essere vietata la presenza del personale non addetto in vicinanza della macchina quando è a regime. Tutte le
maestranze dovranno far uso di elmetto.
E' assolutamente vietato l'uso di ganci improvvisati e non regolamentati.
Per il sollevamento di laterizi e di altri materiali minuti vengono usati benne e cassoni metallici. E' severamente vietato
usare forche.
I ganci e le funi recano contrassegno con il nome del fabbricante e i requisiti di rispondenza alle specifiche tecniche.
I ganci per l'imbraco sono privi di deformazioni, adatti al peso da sollevare, dotati di chiusura all'imbocco e hanno
chiaramente stampigliata la portata massima ammissibile.
E' vietato il transito e la sosta dei lavoratori sotto i carichi sospesi. Il divieto è indicato attraverso cartelli.
L'efficienza delle funi viene controllata quotidianamente e trimestralmente ne sono annotate le condizioni sul libretto.
Tutti gli addetti hanno ricevuto le istruzioni per l'esecuzione delle manovre degli apparecchi di sollevamento. Tali
istruzioni sono esposte nelle vicinanze del posto di lavoro degli operatori addetti.
Nessun lavoratore deve trovarsi nel raggio di azione di bracci meccanici. L'intervento entro la zona di lavoro del braccio
meccanico, avviene a macchina spenta.
Il personale eventualmente addetto alla guida degli autocarri, durante le operazioni di carico, abbandona il mezzo.
Caduta di materiali e/o attrezzi dall'alto
Le postazioni di lavoro e le macchine posizionate sotto il raggio di azione di un mezzo di sollevamento o nelle immediate
vicinanze di ponteggi sono protette da un solido impalcato ad altezza non maggiore di 3 metri da terra.
E' fatto divieto di gettare dall'alto qualsiasi materiale di demolizione che deve essere convogliato a terra in appositi
canali.
I parapetti devono essere muniti di fascia fermapiede alta almeno 20 cm.
Durante il lavoro su scale, trabattelli, impalcati gli utensili, quando non adoperati, sono tenuti in apposite custodie.
Sopra i ponti di servizio e sulle impalcature in genere è vietato qualsiasi deposito, eccetto quello temporaneo dei
materiali ed attrezzi necessari ai lavori.
E' vietato sostare o attraversare le parti sottostanti le lavorazioni in quota. Gli operatori utilizzano il casco.
Caduta di personale dalle scale
Le scale doppie a mano non superano l'altezza di m. 5 e dispongono del dispositivo che impedisce l'apertura oltre il
limite di sicurezza
Le scale a mano sporgono di almeno un metro oltre il piano di accesso
Per il passaggio tra i diversi piani di ponteggio vengono usate scale fisse sfalsate tra un piano e l'altro. Le aperture che si
creano negli impalcati sono il più possibile limitate e protette
Le scale semplici portatili sono provviste di:
- dispositivo antisdrucciolevole all'estremità inferiore dei montanti;
- ganci di trattenuta o appoggi antisdrucciolevoli alle estremità superiori
Le scale in legno hanno i pioli fissati ai montanti mediante incastro
Quando l'uso delle scale, per la loro altezza o per altre cause, comporti pericoli di sbandamento, esse sono
adeguatamente assicurate o trattenute al piede da altre persone
Le scale a elementi innestati hanno la lunghezza in opera che non supera 15 metri. Quando è necessario utilizzare scale
più alte le estremità superiori dei montanti sono assicurate a parti fisse
Le scale in opera più lunghe di 8 m. sono munite di rompitratta per ridurre la freccia di inflessione
Nessun lavoratore si trova sulla scala quando se ne effettua lo spostamento laterale
Durante l'esecuzione dei lavori una persona da terra effettua una continua vigilanza sulla scala.
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Caduta entro pozzi, pozzetti, scavi in genere
Le aperture presenti nel terreno sono circondate da normale parapetto e da tavola fermapiede oppure sono coperte con
tavolato ben fissato e resistente.
Sono segnalate e sbarrate (anche in notturno), in modo che nessuna persona, neppure accidentalmente, possa
avvicinarsi al ciglio.
Quando si usano aperture per il passaggio di materiali o di persone, un lato del parapetto è costituito da una barriera
mobile non asportabile, che è aperta soltanto per il tempo necessario al passaggio.
In presenza di traffico pedonale e/o veicolare sono presenti cartelli a distanza regolamentare in modo da dare congruo
preavviso a coloro che transitano in vicinanza dei lavori.
Sono predisposte rampe e andatoi muniti di regolare parapetto e, quando la profondità è maggiore di 1,5-2 m. saranno
utilizzate scale a pioli con montanti sporgenti dal ciglio di almeno 1 m. per assicurare un accesso agevole ed una pronta
uscita dagli scavi.
I viottoli e le scale con gradini ricavati nel terreno o nella roccia sono provvisti di parapetto nei tratti prospicienti il vuoto
quando il dislivello supera i 2 metri.
Le alzate dei gradini ricavati in terreno friabile sono sostenute con tavole e paletti robusti.
Cadute a livello (scivolamento, inciampi per materiali mal disposti ecc.)
I percorsi pedonali (a terra, su strutture o su impalcati) sono tenuti liberi da materiali, da detriti o da attrezzature.
Per ogni posto di lavoro è individuata almeno una via di fuga.
Gli accessi ai posti di lavoro sono predisposti in modo tale da essere sicuri e stabili.
In presenza di gelo, di pioggia o nebbia o comunque in presenza di forte pericolo di scivolamento sono sospese le
lavorazioni. Gli addetti indossano calzature idonee.
Cedimento di parti meccaniche delle macchine
Vengono effettuati interventi di manutenzione e revisioni periodiche degli organi e dei dispositivi soggetti ad usura od a
perdere le caratteristiche originarie secondo le indicazioni della casa costruttrice. Tali operazioni sono documentate.
Prima dell'utilizzo gli addetti sono obbligati a verificare l'efficienza delle parti soggette a vibrazioni, usura, ecc. e, nel caso
riscontrino delle inefficienze, a comunicarle al preposto.
Cesoiamento
Tutti gli organi e le parti delle macchine che presentano rischio di schiacciamento, cesoiamento, urto, ecc. determinato
da movimenti relativi di strutture o particolari sono segregati con ripari fissi o interbloccati.
Sono presenti avvisi chiaramente visibili dei seguenti divieti:
- pulire, oliare o ingrassare a mano gli organi e gli elementi in moto delle macchine;
- compiere su organi in moto qualsiasi operazione di riparazione o registrazione;
- rimuovere le protezioni originali (carter e sportelli) di cui la macchina è dotata.
Contatto con catrame, bitume, ecc.
Nell'uso di questi materiali è evitato il contatto diretto con gli operatori, essendo i materiali a rischio cancerogeno.
Gli operatori indossano mezzi di protezione adeguati (tute, guanti, maschere, occhiali per gli spanditori).
I vapori che si sprigionano durante la lavorazione a caldo sono captati e convogliati lontano dalle postazioni di lavoro.
Si procede alla turnazione degli addetti.
Contatto con macchine operatrici
La zona è segnalata con cartelli, barriere, avvisi e sbarramenti.
E' vietata la sosta ed il transito degli operai in tutta la zona del raggio di azione delle macchine operatrici.
Prima di effettuare delle manovre i conducenti verificano che non vi siano persone nel raggio di azione delle macchine
operatrici. I conduttori delle macchine sono assistiti da una persona a terra durante le manovre di retromarcia.
Contatto con materiali allergeni
Nella scelta delle sostanze da utilizzare si è rivolta l'attenzione alla scelta di sostanze dotate del minor potenziale
dannoso per gli utilizzatori.
I prodotti tossici e nocivi, specie se liquidi, sono custoditi in recipienti a tenuta che recano indicazione della natura e della
pericolosità delle sostanze contenute.
Nell'area destinata al deposito di prodotti chimici sono disposti cartelli chiari e visibili indicanti:
- il divieto di accesso alle persone non autorizzate;
- il divieto di utilizzo di fiamme libere;
- il divieto di fumare.
I recipienti che contengono le sostanze vengono tenuti aperti solo per il tempo minimo indispensabile.
I lavoratori osservano scrupolosamente la pulizia della persona.
Gli ambienti di lavoro, se chiusi, sono mantenuti ventilati.
Agli operatori addetti sono fornite le schede di sicurezza delle sostanze utilizzate ed i DPI previsti per l'uso e la
manipolazione di tali sostanze.
Per lavorazioni prolungate si provvede alla rotazione dei turni di lavoro.
I lavoratori addetti sono formati ed informati sulle corrette modalità operative ed in particolare su:
- rischi derivanti dall'esposizione a queste sostanze;
- misure di prevenzione adottate;
- contenuto delle schede tecniche di sicurezza;
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- importanza dei DPI e loro corretto utilizzo.
Contatto con organi in movimento
Gli organi in movimento e le zone di operazione delle macchine presentano i seguenti requisiti:
- segregazione o protezione delle zone di lavorazione e di operazione comunque accessibili che rappresentano in
genere punti pericolosi; la protezione avviene a mezzo di schermi, ripari fissi, ripari amovibili o ripari mobili;
- dispositivi di sicurezza elettrici o meccanici che non consentano l'avviamento o arrestino il moto nel caso in cui le
protezioni non siano in posizione corretta.
Attorno alle macchine che presentano parti ed organi in movimento sono predisposti spazi liberi adeguatamente ampi
dove non è necessaria la presenza dell'operatore, è disposto un opportuno sbarramento con segnalazione di divieto di
transito ai non addetti.
Tutte le macchine hanno i dispositivi di blocco che assicurano in modo assoluto la posizione di fermo della macchina o di
parti mobili quando, per interventi di manutenzione, riparazione, messa a punto od altro, si richieda l'introduzione di parti
del corpo tra organi che possono entrare comunque in movimento.
I lavoratori sono edotti mediante avvisi chiaramente visibili dei seguenti divieti.
Pulire, oliare o ingrassare a mano gli organi e gli elementi in moto delle macchine.
Compiere su organi in moto qualsiasi operazione di riparazione o registrazione.
Rimuovere le protezioni originali (carter e sportelli) di cui ogni macchina è dotata.
Contatto e/o inalazione di agenti inquinanti e/o tossici
Le sostanze tossiche sono, quando possibile, sostituite con altre equivalenti non tossiche.
Quando ciò non è possibile durante l'uso sono seguite le norme indicate dalla scheda di sicurezza del prodotto. In ogni
caso è evitato qualsiasi contatto diretto con la sostanza.
Le maestranze fanno uso di mezzi di protezione adeguati previsti nella scheda di sicurezza (guanti adatti, maschere, se
necessitano tute monouso, ecc.).
Per lavorazioni prolungate si provvede alla rotazione dei turni.
Se la sostanza viene utilizzate in vicinanza di stabili abitati da persone, si utilizzano accorgimenti per evitare che le
esalazioni invadano detti stabili (presenza di vento, direzione del medesimo ecc.).
Le sostanze che generano esalazioni tossiche in presenza di caldo sono utilizzate a basse temperature evitando
l'esposizione diretta ai raggi del sole.
I prodotti tossici e nocivi, specie se liquidi, sono custoditi in recipienti a tenuta che recano indicazione della natura e della
pericolosità delle sostanze contenute.
Nell'area destinata al deposito di prodotti chimici sono disposti cartelli chiari e visibili indicanti:
- il divieto di accesso alle persone non autorizzate;
- il divieto di utilizzo di fiamme libere;
- il divieto di fumare.
Le sostanze che possono dar luogo a reazioni pericolose in caso di contatto sono stoccate separatamente.
Per le sostanze che lo richiedono sono previsti adeguati bacini di contenimento.
I recipienti che contengono le sostanze sono tenuti aperti solo il tempo minimo indispensabile.
I lavoratori addetti sono formati ed informati sulle corrette modalità operative ed in particolare su:
- rischi derivanti dall'esposizione a sostanze chimiche ed importanza di ridurne la dispersione nell'aria;
- tecniche da applicare per ridurre tale dispersione e misure di prevenzione adottate;
- comportamento da tenere in caso di fuoriuscite o sversamenti e primi soccorsi in caso di intossicazione;
- contenuto delle schede di sicurezza;
- importanza dei DPI e loro corretto utilizzo.
Contusioni e abrasioni su parti del corpo per rottura di componenti in pressione
E' effettuata con regolarità la manutenzione sulle macchine secondo quanto previsto dalla casa costruttrice. Tali
operazioni sono opportunamente documentate.
Viene periodicamente effettuata un'accurata manutenzione dell'impianto compressore ed in particolare viene controllato
il corretto funzionamento dei seguenti dispositivi:
- manometro con indicazione della massima pressione di esercizio, graduato fino ad una volta e mezzo di detta
pressione;
- valvola di sicurezza tarata alla pressione massima di esercizio;
- spurgo di fondo;
- dispositivo che arresti automaticamente la compressione quando viene raggiunta la massima pressione di esercizio.
Vengono utilizzate tubazioni del tipo rinforzato e protetto.
Danni per riavvio spontaneo delle macchine dopo arresto per mancata energia
Sulle macchine è installato un dispositivo che impedisce il riavviamento spontaneo della macchina quando viene
ripristinata l'alimentazione dopo un'interruzione dell'alimentazione elettrica.
Le leve o i pulsanti di attivazione delle attrezzature portatili sono del tipo "a uomo presente" cioè tali che al rilascio della
leva o pulsante corrisponda la disattivazione dell'utensile.
Elettrocuzione
L'installazione degli impianti elettrici è affidata a ditte abilitate che impiega personale esperto e qualificato.
Gli impianti e i materiali sono costruiti a regola d'arte e rispondenti alle norme CEI-UNI.
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E' presente la Dichiarazione di conformità rilasciata dalla ditta installatrice.
Gli impianti elettrici sono corredati di messa a terra e dotati di differenziali ad alta sensibilità.
Le strutture metalliche degli edifici e delle opere provvisionali,i recipienti e gli apparecchi metallici, di notevoli dimensioni,
situati all'aperto, sono collegati elettricamente a terra.
Tutte le terre dell'impianto sono interconnesse per ottenere l'equipotenzialità.
I quadri e sottoquadri elettrici sono del tipo ASC (apparecchiature costruite in serie per cantiere) corredati della
certificazione del costruttore (CEI 17 - 13/4).
I cavi elettrici di alimentazione sono sostenuti in modo appropriato, fissati e disposti in modo da non essere danneggiati
da vibrazione, sfregamenti e urti.
Le prese hanno un dispositivo che evita il disinnesto accidentale della spina e sono protette da un interruttore
differenziale avente una Idn inf. o uguale 30mA (Circ. Min. 103180 art. 10).
I cavi di alimentazione (prolunghe) sono del tipo H073N-F oppure di tipo equivalente, ai fini della resistenza all'acqua e
all'abrasione (CEI 64 - 8).
Le macchine e gli apparecchi elettrici hanno riportate le indicazione della tensione, dell'intensità e del tipo di corrente e
delle altre eventuali caratteristiche costruttive necessarie per l'uso.
Il grado di protezione meccanica minimo per tutti i componenti elettrici non è inferiore a IP 44 secondo la classificazione
CEI-UNI.
Sono vietati gli interventi su parti dell'impianto elettrico o sui quadri a tutti gli operai.
Tali interventi possono essere effettuati solo da personale autorizzato che prima di intervenire su parti in tensione
provvede a sezionare a monte l'alimentazione delle stesse curando la posa in opera di idonea segnaletica "Lavori in
corso - Non attivare gli interruttori".
Prima di iniziare l'attività si procede ad una ricognizione al fine di individuare eventuali linee elettriche che interferiscano
con i lavori e disattivarle in modo che non possano essere accidentalmente attivate o tranciate. Dove non è possibile la
disattivazione, il loro percorso è opportunamente segnalato.
Gli addetti usano i mezzi di protezione individuale (scarpe e guanti isolanti).
In luoghi molto umidi o a contatto con grandi masse metalliche è vietato l'uso di utensili portatili a tensione superiore a 50
V. verso terra. Le attrezzature portatili sono dotate di doppio isolamento fra le parti interne e l'involucro esterno in
metallo, contraddistinto dal simbolo del doppio quadratino concentrico.
Elettrocuzione per contatto con linee aeree elettriche o interrate
In prossimità di linee elettriche aeree e/o elettrodotti deve essere rispettata la distanza di sicurezza minima di 5 m. dalle
parti più sporgenti della gru: viene considerato il massimo ingombro del carico comprensivo della possibile oscillazione.
E' stato interpellato l'ente erogatore.
Elettrocuzione per la realizzazione dell'impianto elettrico di cantiere
L'installazione è affidata a ditte abilitate che impiega personale esperto e qualificato. Gli impianti e i materiali sono
costruiti a regola d'arte e rispondenti alle norme CEI-UNI. Gli impianti elettrici sono corredati di messa a terra e dotati di
differenziali ad alta sensibilità. Tutte le terre dell'impianto sono interconnesse per ottenere l'equipotenzialità.
Si utilizzano quadri e sottoquadri elettrici del tipo ASC (apparecchiature costruite in serie per cantiere) corredati della
certificazione del costruttore (CEI 17 - 13/4). I cavi elettrici di alimentazione sono sostenuti in modo appropriato, fissati e
disposti in modo da non essere danneggiati da vibrazione, sfregamenti e urti. Le prese hanno un dispositivo che evita il
disinnesto accidentale della spina e sono protette da un interruttore differenziale avente una Idn inf. o uguale 30mA
(Circ. Min. 103/80 ART. 10). I cavi di alimentazione (prolunghe) sono del tipo H073N-F oppure di tipo equivalente, ai fini
della resistenza all'acqua e all'abrasione (CEI 641 - 8). Le macchine e gli apparecchi elettrici hanno riportate le
indicazione della tensione, dell'intensità e del tipo di corrente e delle altre eventuali caratteristiche costruttive necessarie
per l'uso.
Il grado di protezione meccanica minimo per tutti i componenti elettrici non è inferiore a IP 44 secondo la classificazione
CEI-UNI. Prima di intervenire su parti in tensione si provvede a sezionare a monte l'alimentazione delle stesse curando
la posa in opera di idonea segnaletica "Lavori in corso - Non attivare gli interruttori".
Prima di iniziare l'intervento ci si accerta mediante cercafasi o tester che le parti soggette all'intervento o, qualsiasi altra
parte con cui l'operatore può venire accidentalmente in contatto, sia effettivamente priva di tensione.
In caso di scollegamento di parti di impianto o di macchina si scollega il cavo di terra per ultimo e, al montaggio, lo si
collega per primo. Gli addetti usano i mezzi di protezione individuale (scarpe e guanti isolanti). A lavoro ultimato, prima di
ridare tensione ci si assicura che tutte le protezioni rimosse siano state ripristinate. I lavoratori addetti ad interventi su
parti elettriche e quelli che comunque utilizzano apparecchiature ed attrezzature elettriche sono formati ed informati sulle
corrette modalità operative ed in particolare su :
-rischi legati all'utilizzo dell'energia elettrica;
-modalità di intervento sulle parti normalmente in tensione;
-mantenimento delle attrezzature nelle condizioni adeguate mediante manutenzione periodica;
-importanza dell'utilizzo di adatti DPI.
Elettrocuzione per uso delle macchine
I quadri e sottoquadri elettrici sono del tipo ASC.
I cavi elettrici di alimentazione sono sostenuti in modo appropriato.
Le prese hanno un dispositivo che evita il disinnesto accidentale della spina e sono protette da un interruttore
differenziale avente una Idn inf. al Il grado di protezione meccanica minimo per tutti i componenti elettrici non è inferiore
a IP 44.
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In luoghi molto umidi o a contatto con grandi masse metalliche è vietato l'uso di utensili portatili a tensione superiore a 50
V. verso terra. Le attrezzature portatili sono dotate di doppio isolamento fra le parti interne e l'involucro esterno in
metallo, contraddistinto dal simbolo del doppio quadratino concentrico.
Franamenti o smottamenti delle pareti di scavi
Viene effettuata sempre un'indagine preliminare atta a individuare il tipo di terreno al fine di valutarne la sua stabilità.
Quando la profondità dello scavo supera 1,5 metri e quando la consistenza del terreno non fornisce sufficienti garanzie
di stabilità sono applicate armature di sostegno delle pareti che sporgono dai bordi dello scavo per almeno 30 cm.
Nei lavori di splateamento o sbancamento eseguiti senza l'impiego di escavatori meccanici, alle pareti delle fronti di
attacco viene lasciata una inclinazione o un tracciato tali, in relazione alla natura del terreno, da impedire franamenti.
Quando la parete del fronte di attacco supera l'altezza di m. 1,50, è vietato il sistema di scalzamento manuale per
provocare franamento della parete.
Quando per la particolare natura del terreno o a causa di piogge, falde d'acqua, di gelo o disgelo siano da temere frane o
scoscendimenti, si provvede all'armatura o al consolidamento del terreno.
Nei lavori di escavazione con mezzi meccanici ai lavoratori è fatto esplicito divieto di sostare o transitare nel campo di
azione dell'escavatore e sul ciglio del fronte di attacco.
La zona superiore di pericolo è delimitata mediante opportune segnalazioni che sono spostate col proseguire dello
scavo.
E' vietato depositare qualsiasi materiale sul bordo dello scavo e il transito di mezzi pesanti in vicinanza di esso.
Qualora i depositi siano necessari per le condizioni del lavoro, si provvede alle necessarie puntellature.
Inalazione di fumi (danni all'apparato respiratorio)
Le emissioni di fumi dannosi per l'organismo sono, per quanto possibile, ridotte al minimo.
I fumi diretti sulle maestranze sono captati con appositi impianti di aspirazione.
L'aspirazione è prevista anche per i lavori all'aperto quando i materiali sono zincati, verniciati o trattati superficialmente.
Le maestranze fanno uso di apposite maschere, occhiali e utilizzano indumenti adeguati.
Quando nelle vicinanze sono presenti fabbriche, depositi, raffinerie, metanodotti, viene verificata prima mediante appositi
apparecchiature l'eventuale presenza di gas o vapori.
Inalazione di gas e vapori
Nei lavori che possono dar luogo a sviluppo di gas o vapori in concentrazione superiore ai limiti di legge, sono adottati
sistemi atti a ridurre la diffusione e la concentrazione quali l'aspirazione con abbattimento e la ventilazione. In ogni caso
le maestranze usano maschere idonee al tipo di prodotto utilizzato.
Inalazione di gas non combusti (scarichi)
La potenziale inalazione di gas di combustione di automezzi viene minimizzata evitando di tenere accesi i mezzi più di
quanto non sia strettamente necessario e mantenendo nella migliore efficienza lo stato di manutenzione dei motori.
Si evita di posizionare delle postazioni di lavoro fisse nell'area di manovra degli automezzi o nelle vicinanze di macchine
dotate di motore a combustione interna.
Inalazione di inquinanti dovuti alla decomposizione per effetto del calore
La temperatura applicata ai materiali viene tenuta costantemente sotto controllo per evitare decomposizioni.
Gli ambienti di lavoro sono mantenuti ventilati.
Agli operatori addetti sono forniti i dispositivi di protezione individuale (guanti, maschere, scarpe, tute, ecc.).
Incendio di materiali (pericolo di ustioni in varie parti del corpo)
Tutti i prodotti o attrezzature che innescano o possono innescare fiamme (e/o esplosioni) sono manovrati da personale
esperto.
Se si opera in luoghi con pericolo di incendio, occorre tenere inattive le macchine che possano innescarli e gli impianti
elettrici dovranno essere disattivati. In detti luoghi gli addetti indossano indumenti che non consentano l'accumulo di
cariche elettrostatiche.
Nelle immediate vicinanze sono installati degli estintori.
Sono presenti cartelli di vietato fumare e usare fiamme libere.
Intercettazione accidentale di reti di pubbliche utenze
Prima di qualsiasi intervento si verifica, attraverso la ricerca di piante di tracciati già esistenti e il controllo strumentale
della conformità alla situazione attuale, la presenza di linee elettriche interrate o murate, tubazioni di gas ed altre
condutture che potrebbero costituire un pericolo o essere danneggiate durante i lavori.
In presenza di impianti o linee preesistenti ci si accerta sempre della cessata erogazione da parte dell'ente competente o
della chiusura dei rubinetti a monte della parte interessata.
Investimento degli operai da parte di macchine operatrici
Le vie di circolazione e di movimentazione del traffico pedonale e veicolare sono adeguatamente segnalate, evidenziate
e soggette a periodica manutenzione; nel caso specifico di vie di circolazione per il traffico veicolare è garantita una
sufficiente visibilità al manovratore del mezzo ed una distanza di sicurezza sufficiente o appositi mezzi di protezione per
la salvaguardia dei pedoni.
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La velocità dei mezzi meccanici di trasporto è regolata secondo le caratteristiche delle vie di accesso, della natura del
carico e della possibilità di arresto del mezzo.
In tutti i casi la velocità non supera i 40 Km/h per mezzi gommati ed i 15 Km/h per i non gommati.
Nelle rampe di accesso al fondo degli scavi la larghezza è tale da consentire un franco di almeno 70 cm, oltre la sagoma
di ingombro del veicolo.
Nei tratti lunghi in cui il franco è limitato ad un solo lato, sono state realizzate piazzole o nicchie di rifugio ad intervalli non
superiori a 20 m. lungo l'altro lato.
Prima di effettuare delle manovre il conducente verifica che non vi siano persone nel raggio di azione del mezzo
meccanico.
Tutti il personale presente nel cantiere è informato che in ogni caso nessuna persona non autorizzata deve trovarsi nelle
immediate vicinanze dei mezzi in fase di manovra.
Tutti i mezzi meccanici sono forniti di segnalatore di retromarcia.
I conduttori delle macchine sono assistiti da una persona a terra durante le manovre di retromarcia.
I conduttori sono in possesso di relativa patente di guida.
Investimento degli operai durante i lavori stradali
La zona del cantiere adiacente la carreggiata con traffico veicolare sarà' debitamente protetta e segnalata.
Prima dell'inizio del cantiere saranno installati i seguenti cartelli:
- cartello di segnalazione del restringimento della carreggiata;
- cartello di segnalazione di lavori in corso;
- cartello di limite di velocità;
- cartello di divieto di sorpasso e se necessita di senso unico alternato.
Durante le fasi di allestimento della segnaletica un automezzo con segnalatore e luci lampeggianti e poco dopo un
operatore utilizzando una bandiera rossa ed indossando indumenti ad alta visibilità segnalano l'installazione del cantiere.
Se la strada è provvista di due o più carreggiate e dopo l'installazione del cantiere verrà resa transitabile una sola
carreggiata con senso di marcia alterato, se necessita sarà' installato apposito doppio semaforo o il personale dotato di
tute ad alta visibilità' e di bandiere e paletta coordineranno il flusso del traffico.
ARTERIE A VELOCE SCORRIMENTO (superstrade e autostrade): nelle arterie a veloce scorrimento saranno installate
anche luci lampeggianti gialle con sottostante banda rossa e bianca.
Microorganismi dannosi
Nei lavori a contatto con materiali portatori di agenti patogeni (lectospirosi in fognature, epatiti, tetano, HIV, ecc.), sono
messe in atto misure atte a evitare il contatto con detti agenti utilizzando attrezzature e/o macchinari adeguati.
Gli addetti sono protetti da adeguati mezzi di prevenzione (tute monouso, guanti impermeabili e imperforabili, maschere,
ecc.).
Movimentazione manuale dei carichi (lesioni apparato muscolo-scheletrico)
Vengono adottate misure tecniche per eliminare la movimentazione manuale dei carichi, introducendo soluzioni
tecnologiche (per esempio automazioni) o meccaniche (sollevatori) e misure organizzative (azioni svolte da più operatori,
diminuzione della frequenza di azione, rotazione e condivisione tra più lavoratori delle attività di movimentazione,
miglioramento delle zone e percorsi in cui avviene la movimentazione, organizzazione del posto di lavoro con spazi
sufficienti a disposizione, dotazione di mezzi adeguati per i lavoratori).
Sono state valutate preliminarmente le condizioni di sicurezza e salute connesse con il cantiere in oggetto, tenendo
conto delle caratteristiche del carico, delle caratteristiche dell'ambiente di lavoro e dei fattori di rischio individuali (non
idoneità fisica a svolgere la mansione, presenza di effetti personali, indumenti o calzature non idonee, conoscenze o
formazione inadeguate).
I lavoratori interessati sono formati ed informati sulle corrette modalità operative ed in particolare su:
- peso del carico;
- centro di gravità e lato più pesante;
- rischi connessi alla natura del carico (fragilità, presenza di sostanze tossiche o pericolose);
- corretto svolgimento delle specifiche manovre di movimentazione manuale, previste dal compito lavorativo;
- la necessità di evitare di sollevare carichi che non possono essere agevolmente trasportati a mano e di utilizzare,
quando, possibile, i mezzi meccanici o tecnologici presenti in cantiere;
- la necessità di utilizzare sempre i mezzi di protezione individuali (guanti, scarpe antinfortunistica, casco).
I carrelli a mano, non muniti di timone, sono spinti e mai trainati.
Polveri (esposizione, inalazione etc.)
Si cerca soprattutto di prevenire la formazione di polvere o comunque a limitarne la quantità prodotta e la sua diffusione
all'intorno utilizzando le seguenti modalità:
- le operazioni che possono produrre polvere vengono effettuate con cautela cercando di non far cadere il materiale, ma
depositandolo;
- la struttura da abbattere o il materiale da movimentare vengono abbondantemente bagnati con acqua, sempre che non
siano presenti linee elettriche o che queste ultime siano disattivabili;
- durante il trasporto il materiale polverulento viene protetto con copertura in tessuto o materiale plastico;
- si evita, nei limiti del possibile di movimentare materiale polverulento in presenza di forte vento;
- gli operatori addetti sono dotati di: guanti, occhiali, tuta in tessuto impermeabile, maschera antipolvere e, nei casi più
critici, di cappuccio.
I lavoratori interessati sono formati ed informati sulle corrette modalità operative ed in particolare su:
- importanza del prevenire la formazione di polvere;
Primo intervento di adeguamento impianto di pubblica illuminazione in via Val di Sole - PSC
Pagina N. 47
- tecniche da applicare per minimizzare la formazione e la diffusione della polvere;
- importanza dei DPI e loro corretto utilizzo.
Proiezioni di materiali e/o schegge
Le macchine dispongono di protezioni contro la proiezione dei materiali in lavorazione (schegge, trucioli, scintille, ecc.) e
protezione di organi o parti di macchine che presentano pericoli di rottura (utensili, mole, ecc.). E' fatto divieto di
rimuovere le protezioni presenti.
Gli addetti utilizzano i dispositivi di protezione (guanti, occhiali, scarpe).
Viene verificata la presenza anomala di sporgenze sul materiale che potrebbero scheggiarsi durante la lavorazione.
E' vietata la presenza di personale non addetto alla lavorazione.
Punture e lacerazioni delle mani
Gli addetti utilizzano guanti idonei.
Ribaltamento del mezzo per cedimento del fondo stradale
Tutti i mezzi meccanici di movimentazione sono utilizzati per le pendenze massime per cui sono stati progettati.
La presenza di fossati o altri avvallamenti, che possono causare il ribaltamento dei mezzi, sono segnalati e transennati.
Sono adottate tutte le misure per assicurare la stabilità del mezzo in relazione al tipo e alle caratteristiche del percorso
dei mezzi:
- prima di far accedere i mezzi sono verificate la consistenza e la portanza del terreno e quando è necessario si
provvede al consolidamento ed all'allargamento delle stesse;
- la macchina è affidata a conduttori di provata esperienza ed utilizzata esclusivamente per il suo uso specifico;
- viene verificato periodicamente lo stato di usura dei pneumatici;
- il posto di guida delle macchine è protetto;
- il transito avviene sempre a velocità moderata;
- durante il caricamento del materiale sul mezzo di trasporto è vietata la presenza del conduttore nella cabina di guida.
Ribaltamento del mezzo per smottamento del ciglio dello scavo
Prima dell'inizio dei lavori sono controllate l'inclinazione delle pareti dello scavo e lo stato di conservazione delle
armature predisposte.
Gli scavi sono sempre delimitati con degli steccati.
Le rampe di accesso allo scavo hanno pendenza adeguata e franco di almeno 70 cm oltre la sagoma di ingombro del
veicolo.
La solidità e la portanza delle rampe sono verificate dalla direzione dei lavori prima di far accedere i mezzi.
E' vietato far stazionare e transitare le macchine nelle vicinanze dei bordi degli scavi: sono presenti cartelli a distanza
regolamentare in modo da dare congruo preavviso.
La macchina è affidata a conduttori di provata esperienza.
Viene verificato periodicamente lo stato di usura dei pneumatici.
Il posto di guida delle macchine è protetto.
Tutte le rampe di accesso e i viottoli che hanno i lati prospicienti il vuoto con altezza superiore ai 50 cm sono dotati di
parapetto normale.
Durante il caricamento del materiale sul mezzo di trasporto è vietata la presenza del conduttore nella cabina di guida.
Durante la fase di scarico è predisposto apposito fermo meccanico in prossimità del ciglio dello scavo.
Rumore (danni apparato uditivo, neuropsichici, digestivi, cardiocircolatori, etc)
E' stata effettuata la valutazione del rumore (presente nella documentazione di cantiere): detta valutazione viene ripetuta
ad opportuni intervalli e ad ogni modifica significativa del rischio (introduzione di nuove macchine, ecc.).
In base ai risultati della valutazione del rumore si è proceduto a:
a) prevenire questo rischio fin dalle primissime fasi d'organizzazione del cantiere mediante:
- installazione di macchine rumorose nelle zone più isolate e lontano da abitazioni;
- segnalazione e, ove possibile, perimetrazione con limitazione di accesso delle zone con esposizione superiore a 90
dBA;
b) fornire dei mezzi individuali di protezione dell'udito (tappi, cuffie auricolari) a tutti i lavoratori la cui esposizione
quotidiana personale supera gli 85 dBA;
c) controllo sanitario.
Nell'acquisto delle macchine e delle attrezzature si valuta, accanto al rendimento delle stesse, anche la loro emissione
sonora (es. martelli pneumatici con motore a bagno d'olio).
E' effettuata l'opportuna manutenzione di tutti gli organi in movimento soggetti a vibrazione e quindi ad usura
provvedendo alle necessarie riparazioni.
E' predisposta idonea segnaletica di sicurezza indicante pericolo specifico e obbligo di usare cuffie o inserti auricolari
('tappi').
Nella scelta dei dispositivi individuali di protezione dell'udito sono stati consultati i lavoratori o i loro rappresentanti. E'
stato predisposto il registro di esposizione al rumore dei lavoratori soggetti ad un livello superiore a 90 dBA.
I lavoratori interessati utilizzano i dispositivi individuali di protezione.
Schiacciamento
Durante la movimentazione di attrezzature o materiali con gru o altri mezzi, accertarsi che i carichi siano adeguatamente
fissati e/o imbragati, nella zona di possibile caduta evitare la circolazione di mezzi e di personale.
Primo intervento di adeguamento impianto di pubblica illuminazione in via Val di Sole - PSC
Pagina N. 48
Tagli, abrasioni agli arti e altre parti del corpo
Le apparecchiature o gli utensili il cui contatto provochi tagli, abrasioni, lesioni, sono provvisti di idonea protezione, che
non va mai rimossa.
Durante i lavori non sono abbandonati strumenti taglienti e le parti della struttura che possano presentare rischio per le
maestranze (ferri sporgenti, chiodi ecc.) sono protetti in maniera idonea.
E' obbligatorio l'uso di dispositivi di protezione individuale (guanti, scarpe, elmetto).
Particolare attenzione va posta durante le fasi di taglio del vetro-cemento. I materiali di risulta sono depositati in luogo
apposito.
Vibrazioni
Al momento dell'acquisto delle macchine operatrici si pone particolare attenzione all'isolamento della cabina rispetto al
resto della macchina e ai sistemi ammortizzanti applicati al sedile. Gli utensili manuali si scelgono non eccessivamente
pesanti e a basso numero di giri, e comunque con dispositivi di presa ammortizzati o isolati.
E' predisposto un programma di verifica periodica e di manutenzione delle macchine, delle attrezzature e delle
installazioni che possono generare vibrazioni moleste ed una frequente sostituzione dei pezzi usurati.
Sono adottati provvedimenti atti a ridurre il rischio, la fatica e il disagio prodotto dalle vibrazioni mediante la riduzione del
tempo di esposizione con l'avvicendamento degli addetti. Si evita la presenza prolungata in luoghi soggetti a vibrazioni di
personale con lesioni osseo- muscolari, vascolari o neurologiche.
I lavoratori addetti sono formati ed informati sulle corrette modalità operative:
- evitare di mettere in moto gli strumenti demolitori quando non sono ancora a contatto coi materiali;
- utilizzare idonei dispositivi di protezione personale (guanti imbottiti, stivali, ecc.);
- non stringere troppo l'impugnatura dello strumento né tanto meno appoggiarvisi col corpo per esercitare maggiore
pressione.
Primo intervento di adeguamento impianto di pubblica illuminazione in via Val di Sole - PSC
Pagina N. 49
14) Costi relativi alla sicurezza
Si riporta qui di seguito il calcolo dei costi della sicurezza relativi al presente intervento, facendo presente
che i prezzi non possono essere soggetti a ribasso d’asta e non saranno variati per tutta la durata
dell’appalto, salvo verifica delle effettive quantità da contabilizzare.
Nr.
Descrizione
Quantità
Prezzo
Importo
a) Segnaletica e apprestamenti di sicurezza
1
2
3
Fornitura e posa di barriera stradale di sicurezza tipo New Jersey in
polietilene, del tipo riempibile, compreso ogni onere per trasporti e posa in
opera. Utilizzo per modifica temporanea della viabilità e/o per
delimitazione zone interessate alle lavorazioni.
N. 10,00
12,00
€ 120,00
Fornitura e posa in opera di cartello con segnale stradale (sicurezza,
divieto, pericolo, deviazioni, ecc.) in alluminio di spessore 0,5 mm
conforme al D.Lgs. 14/08/96 n. 493 e UNI 7543, installato su
recinzione/transenne o a terra a mezzo di idoneo cavalletto, completo di
fissaggi ed eventuale zavorratura. Compresa rimozione a lavori ultimati.
N. 8
10,00
€ 80,00
Segnalazioni manuali durante le fasi di apprestamento cantiere e/o di
carico e scarico, o ancora per regolazione provvisoria del traffico in zone
soggette a traffico veicolare, stimate 2 Ore x ogni settimana lavorativa: (H.
2,00 x 6 Settimane) = Ore 12.
Ore 12,00
25,00
€ 300,00
Sommano € 500,00
b) Attività formativa e di coordinamento
4
5
Incontri iniziale e periodici del responsabile di cantiere con il coordinatore
per l'esecuzione per esame piano di sicurezza e indicazione di direttive
per la sua attuazione. Direttore di cantiere.
H. 2,00
30,00
€ 60,00
Attività di coordinamento tra imprese diverse presenti nel cantiere e
sorveglianza in merito al rispetto del presente PSC. Direttore di cantiere.
H. 6,00
30,50
€ 180,00
Sommano € 240,00
c) Dispositivi Protezione Collettiva
6
7
Fornitura di pacchetto di medicazione rispondente all'art. 29 del D.P.R.
303/56 e art. 1 D.M. 28/07/58.
Per tutto il periodo di competenza dell'impresa:
N. 1
30,00
€ 30,00
Fornitura e posa in opera di estintore portatile a polvere, avente
costruzione, dispositivi di sicurezza, indicatori di pressione, supporti,
contrassegni, colore e omologazione rispondenti al D.M. 20/12/82. Adatti
allo spegnimento di fuochi di Classe A, B, C, capacità minima di
estinzione indicata nei sottoarticoli, completi di dichiarazione di conformità
al documento di omologazione emesso da parte del M.I., rilasciato dal
Costruttore, di staffa per montaggio a parete e cartello di segnalazione;
compresa la manutenzione periodica prevista dalla legge. Carica da kg 12
-Capacità di estinzione 55 A-233B-C.
Per tutto il periodo di competenza dell'impresa:
N. 1
30,00
€ 30,00
Sommano € 60,00
TOTALE ONERI SICUREZZA
Primo intervento di adeguamento impianto di pubblica illuminazione in via Val di Sole - PSC
€ 800,00
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15) Fascicolo informazioni
OGGETTO:
Primo intervento di adeguamento al PICL dell’impianto di pubblica illuminazione in
via Val di Sole.
CANTIERE:
Via Val di Sole - Bussolengo (VR).
COMMITTENTE:
Comune di Bussolengo (VR)
REDATTO DA:
U.T.C. – Geom. Andrea Prodomi
Note d’uso del fascicolo informazioni
Note generali
Il Fascicolo informazioni relativo all’opera in oggetto è redatto tenendo conto delle specifiche norme di buona
tecnica e dell’allegato XVI del D.Lgs. 81/08.
Il fascicolo informazioni va preso in considerazione all’atto di eventuali lavori successivi all’opera.
Come riporta il Documento UE 260/5/93 “ ... vanno precisate la natura e le modalità di esecuzione di
eventuali lavori successivi all’interno o in prossimità dell’area di cantiere si tratta quindi di un piano per la
tutela della sicurezza e dell’igiene, specifica ai lavori di manutenzione e di riparazione dell’opera.”
Si tratta quindi di predisporre un “libretto uso e manutenzione” dell’opera in oggetto.
Tale fascicolo è diviso in due parti:
Parte A
MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA DELL’OPERA
Lavori di revisione, di sanatoria e di riparazione
Relativamente a pericoli che eventualmente possono presentarsi nel corso di lavori successivi, sia ai
dispositivi e/o i provvedimenti programmati per prevenire tali rischi.
Parte B
DOCUMENTAZIONE ED EQUIPAGGIAMENTI IN DOTAZIONE DELL’OPERA
Dati relativi agli equipaggiamenti in dotazione all’opera.
Relativamente a riepilogo della documentazione tecnica a cui si aggiungono istruzioni per interventi di
emergenza e la documentazione relativa all’opera, agli impianti e attrezzature in dotazione dell’opera.
La procedura operativa del Fascicolo informazioni
Il Fascicolo informazioni ha differente procedura gestionale rispetto il piano di sicurezza e coordinamento.
Possono infatti essere considerate tre fasi:
1. nella fase di progetto a cura del Coordinatore in fase di progetto CSP
definito compiutamente nella fase di pianificazione
2. nella fase esecutiva a cura del Coordinatore in fase esecutiva CSE
modificato (eventualmente) nella fase esecutiva
3. dopo la “consegna chiavi in mano” a cura del committente
aggiornato se avvengono modifiche nel corso dell’esistenza dell’opera
Primo intervento di adeguamento impianto di pubblica illuminazione in via Val di Sole - PSC
Pagina N. 51
Deve quindi essere ricordato, con la consegna alla Committenza, l’obbligo del controllo e
aggiornamento nel tempo del fascicolo informazioni.
Il Fascicolo informazioni deve essere consultato ad ogni operazione lavorativa (di manutenzione
ordinaria o straordinaria o di revisione dell’opera).
Il Fascicolo informazioni deve essere consultato per ogni ricerca di
relativa all’opera.
documentazione tecnica
Il Committente è l’ultimo destinatario e quindi responsabile della tenuta, aggiornamento e verifica delle
disposizioni contenute.
Relazione sull’opera
Riferimento Opera
Natura dell’opera
Oggetto: Primo intervento di adeguamento al PICL dell’impianto di pubblica illuminazione in via Val di Sole.
Indirizzo preciso del cantiere
Via
VIA VAL DI SOLE
Località
Città
BUSSOLENGO
Provincia
VR
Descrizione dettagliata dell’opera
Finalità
L’intervento di manutenzione straordinaria sulla via Val di Sole, risulta necessario al fine di risolvere le problematiche
sollevate dagli abitanti del quartiere, in particolare i pedoni e l’utenza più debole, che trovano difficoltà negli spostamenti
a causa della scarsa illuminazione pubblica e ai marciapiedi dissestati.
Nel quartiere infatti, da quando è stato costruito, intorno agli anni ottanta, non è stato più eseguito alcun intervento di
manutenzione.
Il marciapiedi esistenti oltre ad avere una larghezza esigua risultano sconnessi e non idonei per il superamento delle
barriere architettoniche, impedendone così l’uso a disabili e passeggini.
Il progetto prevede pertanto il rifacimento della pubblica illuminazione, con la realizzazione di nuovi marciapiedi di
larghezza mt 1,50 dotati di idonei abbassamenti per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Tale intervento ha come scopo l’aumento del livello di sicurezza dell’utenza debole, facilitandone i movimenti in
condizioni di separazione dal traffico veicolare.
La pubblica illuminazione presente attualmente è realizzata con vecchi sostegni corrosi alla base e con lampade a vapori
di mercurio (non più consentite dalla normativa) inserite in plafoniere obsolete e non conformi alla normativa regionale
sul contenimento dell’inquinamento luminoso (L.R. n°17 del 07 agosto 2009). Tale legge, oltre a fissare i limiti per il
contenimento dell’inquinamento luminoso, prevede anche che vengano abbassati i consumi energetici e i costi di
manutenzione.
Individuazione dell’area
Il comune di Bussolengo è attualmente proprietario della strada denominata “via Val di Sole” essendo inserita nell’elenco
delle strade comunali.
Nelle prescrizioni del vigente P.R.G., il quartiere posto nella parte nord-est del territorio comunale, in adiacenza alla
strada provinciale n. 5 “Gardesana”, si colloca all’interno dell’abitato, in zona residenziale e più precisamente in zona
“B4” di completamento edilizio.
Stato di fatto dei luoghi
Da una ricognizione sui luoghi, si è riscontrato quanto segue:
La strada a servizio del quartiere, ha una larghezza media di circa ml. 9,30, ed è dotata di marciapiedi su entrambi i lati
della larghezza di ml. 1.20, mentre la carreggiata stradale ha una larghezza di ml. 6,90 circa.
I marciapiedi sono completamenti dissestati e sconnessi anche a causa delle radici affioranti di alcuni pini marittimi che
si collocano all’interno dei giardini privati e che nel progetto si prevede vengano abbattuti, onde evitare che le
problematiche si ripresentino in futuro.
Primo intervento di adeguamento impianto di pubblica illuminazione in via Val di Sole - PSC
Pagina N. 52
Le opere presenti sono state realizzate nei primi anni ottanta, e non sono mai state oggetto di rifacimento, ma solo di
ordinarie manutenzioni, per cui si presentano dei, marciapiedi non agibili e una illuminazione fatiscente, con necessità di
continui interventi di manutenzione.
Descrizione storico artistica, architettonica e paesaggistica
Il territorio interessato dall’intervento, sotto il profilo storico artistico, non presenta particolari ambiti di pregio.
Le caratteristiche paesaggistiche percepiscono l’avvicinarsi delle fasce collinari del Garda ad ovest mentre a nord si
scorgono i monti Lessini.
Il paesaggio prima della realizzazione di alcune lottizzazioni si presentava come un unicum agricolo.
Con l’inizio degli anni 80 sono iniziate alcune lottizzazioni con la costruzione di modeste case e villette, alle quali si sono,
via, aggiunte altre più recenti, i piani di zona hanno contribuito a regolarizzare i vari aggregati.
Più in particolare via Val di Sole si caratterizza per la presenza di villette singole o bifamiliari di carattere estensivo, le
quali presentano una morfologia tipica del periodo di costruzione.
Caratteristiche tecniche dell’intervento
L’intervento prevede:
Marciapiedi
Il totale rifacimento dei marciapiedi esistenti in asfalto, con marciapiedi in autobloccante. La larghezza viene portata a ml.
1,50, così da consentire il passaggio di passeggini e carrozzine.
Le cordonate saranno in cls bocciardato, mentre la pavimentazione sarà in betonelle di cls.
Gli abbassamenti sono previsti in corrispondenza degli attraversamenti pedonali e degli ingressi carrai, mentre negli
accessi pedonali, non sarà necessario in quanto le soglie sono ad una quota più elevata rispetto al piano stradale.
Sono previsti circa 395 ml. di cordonate da posare.
Pubblica illuminazione
Sono state formulate due ipotesi, entrambe conformi alla legge regionale e con parametri illuminotecnici previsti in
conformità alla tipologia di strada (strada locale urbana Me4b). Una soluzione prevede la sostituzione delle attuali
lampade a vapori di mercurio (non più consentite dalla normativa) con lampade al Sodio da 150W (consumo reale
160W), mentre la seconda prevede l’utilizzo di lampade a led di nuova concezione.
Con l’istallazione di plafoniere a led ewo DS31-9G_M da 77W (consumo reale 87W) si riscontra un risparmio energetico
di circa il 40%.
Alla luce di quanto sopra, Si prevede l’installazione delle plafoniere al Led dovendo garantire oltre all’uniformità
dell’illuminazione anche un risparmio energetico rispetto alle lampade attualmente installate (vapori di mercurio 125W)
Come citato in premessa, la rete della pubblica illuminazione sarà oggetto di rifacimento per le seguenti motivazioni: le
armature attuali sono obsolete e non conformi alla normativa regionale sotto l’aspetto dell’inquinamento luminoso e i pali
risultano corrosi alla base, non garantendo la sicurezza statica degli stessi.
I pali esistenti saranno sostituiti con nuovi pali del tipo conico dritto in lamiera di acciaio dimensionato secondo le
normative vigenti, e con un’altezza fuori terra di circa 8 metri.
L’armatura stradale sarà a LED del tipo in linea con quanto previsto nel Piano dell’arredo urbano e conforme alla
normativa regionale sull’inquinamento luminoso.
I punti luce da realizzare distribuiti lungo la strada comunale ad una distanza di circa trenta metri tra un punto luce e
l’altro, per un numero di circa di 13 punti luce.
Rete smaltimento acque piovane
E’ già presente una rete di raccolta e smaltimento delle acque piovane, composta da una serie di pozzetti posti sotto il
marciapiede e da un collettore che convoglia le acque presso un punto di raccolta, posto nella parte nord-ovest su
un’area di proprietà comunale, ove sono presenti una serie di pozzi perdenti.
L’attuale sistema di raccolta viene ripristinato con il posizionamento delle nuove cordonate.
L’intervento prevede il posizionamento di pezzi speciali inseriti nelle nuove cordonate con tubazione di collegamento ai
pozzetti esistenti.
Primo intervento di adeguamento impianto di pubblica illuminazione in via Val di Sole - PSC
Pagina N. 53
SOGGETTI INTERVENUTI NELLA REALIZZAZIONE DELL’OPERA
Committente
COMUNE DI BUSSOLENGO
Indirizzo
Piazza Nuova, 14 – 37012 Bussolengo (VR)
Responsabile dei lavori
Arch. Leonardo BIASI (Responsabile del Procedimento)
Indirizzo
Dirigente Area Tecnica - Comune di Bussolengo (VR)
Telefono
045 6769925
Progettista
Geom Corrado RIDOLFI
Indirizzo
Servizio Patrimonio - Comune di Bussolengo (VR)
Telefono
045 6769967
Direttore dei lavori
Geom Corrado RIDOLFI
Indirizzo
Servizio Patrimonio - Comune di Bussolengo (VR)
Telefono
045 6769967
Coordinatore per la progettazione (CSP)
Geom Andrea PRODOMI
Indirizzo
Servizio Progettazione - Comune di Bussolengo (VR)
Telefono
045 6769970 – 340 5231848
Coordinatore per l’esecuzione dei lavori (CSE) Geom Andrea PRODOMI
Indirizzo
Servizio Progettazione - Comune di Bussolengo (VR)
Telefono
045 6769970 – 340 5231848
IMPRESE / LAVORI AUTONOMI COINVOLTI NELLA REALIZZAZIONE DELL’OPERA
Ragione sociale della ditta
Indirizzo
Telefono e fax
Legale rappresentante
Prestazione fornita
Ragione sociale della ditta
Indirizzo
Telefono e fax
Legale rappresentante
Prestazione fornita
Ragione sociale della ditta
Indirizzo
Telefono e fax
Legale rappresentante
Prestazione fornita
Primo intervento di adeguamento impianto di pubblica illuminazione in via Val di Sole - PSC
Pagina N. 54
PARTE A - MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA DELL'OPERA
MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA DELL’OPERA
Scheda n. 1
Parte A
Lavori di revisione
A.1
RETI TECNOLOGICHE
Indispensabile
Tipo
SI
NO
Ditta
Incaricata
Cadenza
Impianto di illuminazione
DA DEFINIRE
Rete smaltimento acque
DA DEFINIRE
MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA DELL’OPERA
Note e Osservazioni
Scheda n. 2
Parte A
Lavori di revisione
A.2
STRUTTURE
Indispensabile
Tipo
Cadenza
Ditta
Incaricata
Pavimentazione stradale
TRIENNALE
DA DEFINIRE
Pavimentaz. marciapiedi
TRIENNALE
DA DEFINIRE
SI
NO
Note e Osservazioni
PARTE B – DOCUMENTI ED EQUIPAGGIAMENTI IN DOTAZIONE DELL’OPERA
DOCUMENTI
Descrizione
Depositatao presso
Progettazione esecutiva
U.T.C. – Servizio LL.PP.
Certificazioni
U.T.C. – Servizio LL.PP.
Primo intervento di adeguamento impianto di pubblica illuminazione in via Val di Sole - PSC
Note e Osservazioni
Pagina N. 55
16) Elenco delle schede
Schede delle fasi lavorative
Impianto del cantiere
Segnaletica di sicurezza e apprestamento cantiere
Delimitazione per lavori su strada o in luoghi di pubblico transito
Demolizione o fresatura di manto stradale
Scavo a sezione ristretta
Scavo e rilevati per formazione sede stradale
Formazione della fondazione stradale
Pavimentazioni stradali con granulato bitumoso
Realizzazione di segnaletica orizzontale stradale
Posa di tubi entro scavo per fognature od altre reti di servizi
Realizzazione di pozzi perdenti e biologiche
Posa di inferriate e sostegni per segnaletica verticale
Opere in cemento armato in genere
Costruzione di murature portanti
Pavimentazione con autobloccanti, pietre o simili
Realizzazione di segnaletica orizzontale stradale
Posa di armature stradali per illuminazione pubblica
Impianti elettrici
Schede dei mezzi d'opera
Autocarro
Ruspa o miniescavatore
Pala meccanica
Martello demolitore elettrico
Utensili a mano
Rullo compressore
Tagliasfalto a disco
Rifinitrice
Macchina per verniciatura segnaletica stradale
Compressore d'aria
Macchina spruzzatrice di catrame liquido
Segnalazioni luminose
Semafori semovibili
Scale semplici portatili
Autobetoniera
Betoniera
Piegaferro
Sega circolare
Flessibile a mano
Vibratore elettrico per calcestruzzo
Saldatrice elettrica
Pompa per calcestruzzi
Autogrù
Schede dei DPI
Guanti specifici per il tipo di lavoro
Tuta o indumenti adatti al tipo di lavorazione
Elmetto
Otoprotettori anatomici o cuffie
Maschere specifiche per il tipo di lavorazione
Scarpe di sicurezza (con suola imperforabile)
Occhiali a tenuta
Primo intervento di adeguamento impianto di pubblica illuminazione in via Val di Sole - PSC
Pagina N. 56
Rischi e relative prevenzioni
Afferramento di indumenti e trascinamento di persone
Azionamento accidentale delle macchine
Caduta dall'alto dell'operatore
Caduta di materiale dall'alto durante le operazioni di sollevamento-trasporto
Caduta di materiali e/o attrezzi dall'alto
Caduta di personale dalle scale
Caduta entro pozzi, pozzetti, scavi in genere
Cadute a livello (scivolamento, inciampi per materiali mal disposti ecc.)
Cedimento di parti meccaniche delle macchine
Cesoiamento
Contatto con catrame, bitume, ecc.
Contatto con macchine operatrici
Contatto con materiali allergeni
Contatto con organi in movimento
Contatto e/o inalazione di agenti inquinanti e/o tossici
Contusioni e abrasioni su parti del corpo per rottura di componenti in pressione
Danni per riavvio spontaneo delle macchine dopo arresto per mancata energia
Elettrocuzione
Elettrocuzione per contatto con linee aeree elettriche o interrate
Elettrocuzione per la realizzazione dell'impianto elettrico di cantiere
Elettrocuzione per uso delle macchine
Franamenti o smottamenti delle pareti di scavi
Inalazione di fumi (danni all'apparato respiratorio)
Inalazione di gas e vapori
Inalazione di gas non combusti (scarichi)
Inalazione di inquinanti dovuti alla decomposizione per effetto del calore
Incendio di materiali (pericolo di ustioni in varie parti del corpo)
Intercettazione accidentale di reti di pubbliche utenze
Investimento degli operai da parte di macchine operatrici
Investimento degli operai durante i lavori stradali
Microorganismi dannosi
Movimentazione manuale dei carichi (lesioni apparato muscolo-scheletrico)
Polveri (esposizione, inalazione etc.)
Proiezioni di materiali e/o schegge
Punture e lacerazioni delle mani
Ribaltamento del mezzo per cedimento del fondo stradale
Ribaltamento del mezzo per smottamento del ciglio dello scavo
Rumore (danni apparato uditivo, neuropsichici, digestivi, cardiocircolatori, etc)
Schiacciamento
Tagli, abrasioni agli arti e altre parti del corpo
Vibrazioni
Primo intervento di adeguamento impianto di pubblica illuminazione in via Val di Sole - PSC
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Indice degli argomenti
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Introduzione
Identificazione del cantiere
Soggetti
Documenti
Prescrizioni generali e organizzazione del cantiere
Cooperazione, informazione e coordinamento
Gestione dei mezzi di protezione collettiva
Considerazioni aggiuntive
Pianificazione delle opere
Schede delle fasi lavorative
Schede dei mezzi d'opera
Schede dei DPI
Rischi e relative prevenzioni
Costi relativi alla sicurezza
Fascicolo informazioni
Elenco delle schede
Primo intervento di adeguamento impianto di pubblica illuminazione in via Val di Sole - PSC
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