Scuola di Dottorato in “Earth System Sciences: Environment
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Scuola di Dottorato in “Earth System Sciences: Environment
Scuola di Dottorato in “Earth System Sciences: Environment, Resources and Cultural Heritage” VERBALE DEL CONSIGLIO DOCENTI del 13 febbraio 2013 Il giorno 13 febbraio 2013, alle ore 9, presso l’Aula M del Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche largo Sant’Eufemia 19 (ex Dipartimento di Scienze della Terra), si è riunito il Consiglio della Scuola di Dottorato in Earth System Sciences: Environment, Resources and Cultural Heritage”. Presiede il Direttore della Scuola, Pprof.ssa Maraia Giovanna Vezzalini. Funge le funzioni di Segretario la Prof.ssa Lorena Rebecchi. Presenti: Bertolani Roberto, Boccolari Mauro, Bosellini Francesca, Bosi Giovanna, Cardini Andrea Luigi, Castaldini Doriano, Coratza Paola, Conti Stefano, Corsini Alessandro, Dallai Daniele, Iasio Christian, Mauri Marina, Panizza Mario, Papazzoni Ceasare Andrea, Parmiggiani Flavio, Prevedelli Daniela, Rebecchi Lorena, Ronchetti Francesco, Sabatini Maria Agnese, Soldati Mauro, Vezzalini Maria Giovanna. Assenti giustificati: Cipriani Anna, Ferretti Annalisa, Fioroni Chiara, Fontana Daniela, Fregni Paola, Lugli Stefano, Malagoli Davide, Mazzanti Marta, Mazzucchelli Mazzucchelli, Mercuri Anna Maria, Mola Lucrezia, Pederzoli Aurora, Sgarbi Elisabetta, Simonini Roberto, Zannini Paolo. Il numero legale è di17, i presenti sono 21, per cui la seduta è ritenuta valida. L’O.d.G. è il seguente: 1) Comunicazioni. 2) Presentazione dei progetti di tesi dei dottorandi del XXVIII ciclo e definizione dei tutor. 4 )Attività didattica 2013. 5) Provvedimenti studenti della Scuola. 6) Varie ed eventuali. 1) Comunicazioni. Il Direttore comunica che tra le iniziative di internazionalizzazione che verranno portate avanti dall’Ateneo per l’anno 2013 vi sarà anche la quinta edizione del Bando Visiting Professor - Long Visit. Il bando prevede l’attribuzione di un contributo a Docenti e Ricercatori afferenti a Università straniere e chiamati a collaborare con i Dipartimenti dell’Università di Modena e Reggio Emilia per un periodo di 1- 2 e 3 mesi per lo svolgimento di attività didattiche e seminariali in lingua inglese sui corsi di Laurea Magistrale e a Ciclo Unico attivi nel I e nel II semestre dell’a.a. 2013/2014. Il Direttore auspica che docenti della scuola di Dottorato ESS presentino domanda. Il Direttore comunica al Consiglio che in data 8 febbraio 2013 è stato firmato il decreto “Regolamento recante modalità in materia di accreditamento delle sedi e dei corsi di dottorato a criteri per la istituzione dei corsi di dottorato da parte degli enti accreditati”. Il Direttore illustra brevemente i contenuti del bando e invita i docenti del Consiglio a riflettere sullo sviluppo futuro della scuola di Dottorato in ESS. Inoltre, il Direttore auspica che gli organi politici dell’Ateneo diano a breve indicazioni chiare sulle norme che dovranno essere seguite per allestire i dottorati sulla base della nuova normativa. Il Direttore invita i docenti del Consiglio a verificare che i propri dottorandi abbiano compilato in modo appropriato le pagine personali sul sito web onde consentire l’allestimento delle schede di valutazione ex-post della scuola di Dottorato ESS. Il Direttore comunica che non è ancora pervenuto il budget economico assegnato alla scuola di Dottorato in ESS per quest’anno per cui al momento non è possibile stabilire la cifra che potrà essere assegnata a ciascun dottorando. 2) Presentazione dei progetti di tesi dei dottorandi del XXVIII ciclo e definizione dei tutor. Il Direttore invita i dottorandi del XXVIII ciclo a presentare i loro progetti di ricerca. Inoltre, il Direttore comunica loro che entro il 22 febbraio dovranno inviare al Dott. Barbieri tutte le informazioni necessarie (Curriculum Vitae, Foto, Riassunto tesi, elenco pubblicazioni, ecc.) per poter allestire la loro pagina personale sul sito web della Scuola di Dottorato in ESS. I dottorandi del XXVIII ciclo espongono il progetto di ricerca di Dottorato con il seguente ordine: Mircea Margarit Nistor, Michele D’Errico, Marco Mulas, Prampolini Mariacristina, Cinzia Lanfredi Sofia, Ilaria Conese, Ilaria Giovannini, Serena Giacomelli. Come concordato, a ciascun dottorando vengono lasciati 5 minuti per presentare la propria attività di ricerca. Per ogni dottorando, il riassunto del progetto di Dottorato, comprensivo del titolo, è riportato in allegato. Al termine delle presentazioni vengono approvati i progetti di ricerca di tutti i dottorandi e definiti i rispettivi tutori: Dottorando Mircea Margarit NISTOR (senza borsa) Tutor: Prof. Francesco Ronchetti Co-tutor: Prof. Alessandro Corsini Dottorando Michele D’ERRICO (senza borsa) Tutor: Prof.ssa Maria Agnese Sabatini Co-tutor: Prof.ssa Gloria Innocenti (UniBO) Dottorando Marco MULAS (con borsa) Tutor: Prof. Alessandro Corsini Co-tutor: Dott. Christian Iasio (EURAC- Bolzano) Dottoranda Mariacristina PRAMPOLINI (con borsa) Tutor: Prof. Mauro Soldati Co-tutor: Dott.ssa Federica Foglini ISMAR – CNR – BO) Dottoranda Cinzia LANFREDI SOFIA (senza borsa) Tutor: Prof.ssa Paola Coratza Co-tutor: Prof. Mauro Soldati Dottoranda Ilaria CONESE (senza borsa) Tutor: Prof.ssa Daniela Prevedelli Co-tutor: Dott. Leonardo Langone (ISMAR – CNR – BO) Co-tutor: Dott. Stefano Miserocchi (ISMAR –CNR –BO) Dottoranda Ilaria GIOVANNINI (con borsa) Tutor: Prof.ssa Lorena Rebecchi Dottoranda Serena GIACOMELLI (borsa Spinner) Tutor: Prof. Doriano Castaldini Co-tutor: Prof. Alessandro Corsini Co-tutor: Prof. Stefano Lugli 4 )Attività didattica 2013. Il Direttore informa che alcuni dottorandi hanno espresso un giudizio altamente positivo sul corso “La gestione delle citazioni bibliografiche nel lavoro scientifico” tenuto dal Dott. De Bellis il 5 febbraio. Gli stessi studenti auspicano che la scuola di Dottorato in ESS proponga altri corsi riguardanti la ricerca bibliografica, eventualmente ritagliati sulle esigenze più specifiche della scuola stessa e che rappresenti la continuazione del corso precedente. Il Consiglio approva la richiesta dei dottorandi e auspica che il Dott. De Bellis sia disponibile a tenere un corso avanzato con esempi focalizzati sulle tematiche del Dottorato in ESS. Il Dott. De Bellis si è reso disponibile a tenere il nuovo corso in autunno (2013) e si impegna a fornire informazioni dettagliate sui contenuti e sul numero di ore. - il Direttore propone anche per quest’anno il corso di “English for Academic Purposes”. - il Direttore propone il corso “Docent: competenze trasferibili per i dottorandi di ricerca” tenuto da personale dell’Ufficio Ricerca di UniMORE. - il Direttore propone il corso di “Tecniche analitiche avanzate” (con il contributo del personale del C.I.G.S.). - il Dott. Christian Iasio propone il corso di “Sistemi informativi territoriali” che verrà svolto in associazione con il corso di “GIS“ tenuto dal Dott. Alessandro Ghinoi. I docenti si impegnano a fornire al più presto i contenuti del corso e il periodo in cui verranno svolti. - il Prof. Roberto Guidetti propone il corso:“Corso base di “DNA barcoding” organizzato dal Consorzio Italiano per il DNA barcoding. Il corso si terrà nei giorni 11 e 12 giugno 2013 presso il Dipartimento di Scienze della Vita. Obiettivi del corso sono di fare conoscere le metodiche standardizzate alla base del DNA barcoding, le loro principali problematiche, la gestione e interpretazione dei dati ottenuti. Docente responsabile e di riferimento del corso è il Prof. Roberto Guidetti. - i Proff. Parmigiani e Boccolari propongono un corso di “Introduzione alla programmazione con linguaggio MATLAB e sue applicazioni”. I docenti si impegnano a fornire al più presto un programma dettagliato e il periodo in cui tale corso verrà svolto. - Il Prof. Roberto Bertolani segnala la possibilità di un corso dal titolo “Simmetria” Il corso incontri affronterà il problema della simmetria considerando vari aspetti del fenomeno (chimici, fisici, matematici, mineralogici, biologici, paleontologici ed altri eventuali) che verrà quindi analizzato da prospettive diverse. Il Prof. Bertolani informa che saranno coinvolti alcuni autori di una recente pubblicazione curata dalla Società Naturalisti e Matematici di Modena, più altri eventuali docenti competenti e disponibili a trattare l’argomento e si impegna a fornire al più presto i contenuti precisi del corso ed il periodo in cui tale corso verrà svolto. Il Consiglio unanime approva. 5) Provvedimenti studenti della Scuola. Il Direttore comunica che la Dott.ssa Silvia Minghelli, iscritta al terzo anno del Dottorato in ESS XXV ciclo, chiede al Consiglio di poter posticipare l’esame finale di Dottorato in quanto per gravi motivi di salute non le sarà possibile terminare la stesura del proprio elaborato finale di Tesi entro il 28 febbraio 2013, data concordata per l’invio dell’elaborato finale ai membri della commissione esaminatrice. Il Consiglio, dopo ampia discussione, approva la richiesta e propone che la Dott.ssa Minghelli sostenga l’esame finale con i dottorandi del XXVI ciclo da tenersi nel corso del 2014. Il Direttore comunica che il Dott. Federico Carlani, iscritto al XXVII ciclo del Dottorato in ESS, durante il Consiglio dei Docenti del 21 gennaio 2013 non era stato ammesso al secondo anno non essendosi presentato alla seduta o inviato alcuna giustificazione/comunicazione. Sollecitato via email a presentare eventuali osservazioni o giustificazioni non ha risposto, come richiesto, entro il 12 febbraio 2013. Il consiglio dei Docenti della Scuola di Dottorato ESS, dopo ampia discussione, propone quindi agli uffici competenti di procedere alla esclusione del Dott. Federico Carlani dalla Scuola. Il Consiglio della scuola di Dottorato in ESS ritiene necessario ed obbligatorio che il Dott. Mircea Margarit Nistor, dottorando iscritto al primo anno del XXVIII ciclo, frequenti il modulo di “Idrogeologia” dell’insegnamento di “Geoingegneria e Idrogeologia” e l’insegnamento di “Geologia Regionale”. Il Consiglio della scuola di Dottorato in ESS ritiene necessario ed obbligatorio che la Dott.ssa Cinzia Lanfredi Sofia, dottoranda iscritta al primo anno del XXVIII ciclo, frequenti gli insegnamenti di “Geomorfologia”, “Geologia” e di “Stratigrafia applicata” (parte relativa alle evaporiti). Il Consiglio ritiene inoltre opportuno inserire tra i co-tutori della Dott.ssa Lanfredi Sofia, un docente esperto dell’Università di Malta. 6) Varie ed eventuali. Nessuna. Non essendoci altro da deliberare, la Seduta è tolta alle ore 11,30. Il Direttore della Scuola di Dottorato ESS Prof.ssa Maria Giovanna Vezzalini Il Segretario Prof.ssa Lorena Rebecchi MIRCEA MARGARIT NISTOR THESIS TITLE: Vulnerability of the groundwater resources under climate change in south east Europe: focus on Emilia-Romagna region Reason and objective of research: I’ve chosen to make a research about this subject because in present day the water and groundwater resources can be affected by Climate Change. The study area concerns on the Region of South East Europe, where is included the Emilia-Romagna territory. For a good study will be analyzed the elements of environment, because the Climate Change affect the entire ecosystem and implicitly all geospheres. Therefore, the research necessity a special attention for the meteorology, hydrology, geology, soils and landuse. For check the groundwater characteristics under Climate Change, will be used two important indicators: - Quality: chemical analysis; physical parameter, temperature, electrical conductivity, turbidity; - Quantity: groundwater and runoff discharge, groundwater levels variations, number of springs; In the impact of groundwater, the antrophic factor plays an important role, both to protect and for pollution. A good management of groundwater can mitigate the vulnerability and risk of this resource. In this case is not enough to develop a strategy and action plans for drink water, but will have check the industrial activities and sewage. Methodology: For to realize the main objective, I intend to use both categories of methods: classical and modern methods. The classical methods include a number of means that I will make calculations, averages, apply formulas. For these operations I propose mathematical and statistical (statistical analysis) methods. I want to use deductive method for find the sites from geological map where are presents the impermeable layers. This method can be used for inspection of landuse, for understanding where can be the protected areas and where are the potential areas with pollution. The cartographic analysis method can help me in field research to elaborate topographic profiles and for make geological analysis of substrate. For the analysis of climatic data, the amplitude between maximal and minimal elevation, the analysis of 3D surface, I appeal to analytical methods. The modern methods in my research include GIS application for develop the map of vulnerability and show the relationships of groundwater with other components. The ESRI Software gives me the opportunity to make analyze on different types of vectors: points (springs), lines (hydrographic network, isolines of rainfall); in the same time can interpret shades of relief. The Spatial Analyst extension from ArcGis Program, contains methods for find the potential location with wetland, at different classifications (very dry, dry, wet, swamp). I want to use the DRASTIC method, which considers seven parameters, provide the acronym: Depth to groundwater, Recharge, Aquifer type, Soil type, Topography, Impact of the vadose zone, hydraulic Conductivity. This method includes a hydrochemical data set and the recording of the anthropogenic loadings into the groundwater based on the distribution of land use and the contaminant loading that each land use introduces into the natural environment. I intend to use groundwater numerical simulations and geo-statistical analysis, too. I using Remote Sensing for aerian photos analysis that have a good resolution and with satellite images I can see the territory at a large scale. The advantage of digital cartography allow to analyze the socio-geosystem with all layers in the same time. Expected results: The conclusion of research will show the results about groundwater studies and the new map with vulnerability. These assessment result will offers scientific basis information with a real situation of groundwater in South East Europe and Emilia-Romagna Region, which can be compared with another data sets from last decades. In this mode I will could indicate the vulnerability of groundwater resources in the study area and if the territory is susceptible to pollution or not. MICHELE D’ERRICO THESIS TITLE: Interactions between Collembola and soil borne plant pathogenic fungi: impact of temperature Recent studies on global climatic change scenario for the period 2030-2050 (Intergovernmental Panel on Climate Change - IPCC, 2007) have predicted for the Mediterranean area, indicated as “Climate Change Hot Spot Zone”, a drastic elongation of the drought period and a shift in the precipitation pattern towards more intense and fewer moderate rains. The soil moisture and temperature are very important factors for plants and soil organisms. In particular the distribution, abundance and life cycle of soil mesofauna are affected by soil moisture and temperature directly through desiccation, and indirectly through changes in food resources and microhabitat modifications. The edaphic compartment of agricultural soil contains a diverse and complex set of organisms (fauna and microbial component) whose functions and interactions play a key role in many processes ranging from the degradation of organic matter to biotic activity in the area of root competence. The growth and health of plants depend on the interactions among soil organisms. The foot and root rot disease of winter wheat plants is a complex disease determined by soil-borne micro-fungi belonging to different taxonomic groups. These fungi are able to seriously decrease the yield, since against some of these pathogens do not exist, at the time, valid means of chemical or biological control. This disease is one of the most serious problem of wheat in Italy. The disease severity depends on interactions that occurs among pathogenic fungi, antagonistic fungi and other organisms that live in the soil same portion, including Collembola which are one of the most important component of edaphic fauna. Collembolans live in the upper 15 cm of soil and are largely dependent upon fungal food source. Therefore these microarthropods are regulators of the activity and composition of microbial fungal communities, and are considered good indicators of the quality of soils. Laboratory tests carried out in microcosms under standard climatic conditions, showed that the feeding activity of springtails significantly reduced the severity of the disease by reducing the inoculum of the pathogens, while the biocontrol activity of antagonistic fungi was not reduced by Collembola. The aim of my research is to study the effect of temperature on interactions among springtail, fungi and plants. To achieve this objective will tested: 1. the effect, of different temperature values on the life-history of collembolans, and on the plant pathogenic fungi growth separately 2. the effect of temperature on interaction between collembolans, plant pathogenic fungi and plants in microcosms 3. the effect of temperature on interaction between collembolans, plant pathogenic fungi and plants in mesocosms. MARCO MULAS THESIS TITLE: Response of active and suspended landslides to hydrological factors revealed by high frequency monitoring data. RAZIONALE - La disponibilità di dati di monitoraggio ad alta frequenza apre nuove prospettive nell’ambito dello studio e la comprensione delle dinamiche di corpi di frana attivi e sospesi. Tali dati hanno evidenziato l’esistenza di variazioni nei tassi di spostamento che in passato non erano documentabili e che è noto siano legati ad apporti idrologici nei corpi di frana. OBIETTIVI - L’analisi della relazioni esistenti tra input meteo-idrologici e spostamenti all’interno di corpi di frana attivi e sospesi tramite dati di monitoraggio ad alta frequenza è il principale obiettivo di questo progetto. Una volta comprese queste relazioni verrà definito un modello fisico che descriva il comportamento nel breve e lungo termine delle frane studiate. L’obiettivo finale è quello di ottenere la previsione dei tassi di spostamento nell’ottica di sviluppare strumenti di analisi del comportamento di frane attive e sospese e di supporto per l’allerta e la gestione del rischio basati su sistemi di monitoraggio applicabili anche in altri siti. METODI - Per esplorare e sintetizzare l’informazione contenuta in serie di monitoraggio ad alta frequenza temporale è necessaria l’applicazione di strumenti statistici come ad esempio: cumulate delle piogge o soglie di pressione piezometrica a finestra variabile, indici di correlazione statistica, statistica Bayesiana, Analisi delle Componenti Principali ed analisi spettrale. La successiva modellizzazione fisica verrà fatta applicando modelli reologici in una e due dimensioni di tipo visco-plastico alle frane studiate. Per la diffusione degli strumenti sviluppati sarà necessario implementare delle procedure semi-automatiche che permettano anche ad altri il loro utilizzo. CASI STUDIO - I casi studio sono al momento costituiti da frane di medie e grandi dimensioni (scivolamenti e colate in terra e scivolamenti in roccia) in ambiente appenninico ed alpino. Tutti i siti sono strumentati con sistemi di monitoraggio ad alta frequenza o pseudo-continui degli spostamenti, con stazioni meteorologiche (in situ o prossimali) e per alcuni sono disponibili misure dirette delle pressioni piezometriche. Per la misura degli spostamenti vengono adottati metodi di monitoraggio diretti (Inclinometri, Sistemi di Monitoraggio Satellitari in loco o survey periodici) prossimali (Stazioni Totali Automatizzate) o da remoto (Multi-Interferometria Satellitare). Per il sito di Corvara in Badia sarà necessario procedere all’ultimazione della rete di monitoraggio integrata basata su “Sistemi di Posizionamento Satellitare” e “Corner Reflectors - Persistent Scatterer Interferometry”. Per i siti di Succiso e Collagna è invece prevista la manutenzione della rete di monitoraggio esistente. PRAMPOLINI MARIACRISTINA THESIS TITLE: Geomorphological analyses coupling terrestrial and marine datasets in Mediterranean areas with special emphasis on the Maltese Islands. The aim of my research is to outline the geomorphological evolution of the coastlines of the Maltese archipelago since the Last Glacial Maximum and to better understand the kinematics of active processes along the shorelines, such as landslides, through the correlation between emerged and submerged features. Malta has been selected as the main study site because the Geomorphology Group of the University of Modena and Reggio Emilia (UniMoRe) is working, since 2006, on the coastal landslides located along the NW coast of the Island and a significant terrestrial dataset is already available. It is relevant to investigate how these landslides evolve offshore to fully understand the overall landslide kinematics . Marine datasets were recently acquired thanks to a collaboration between UniMoRe and CNR-ISMAR of Bologna. High resolution bathymetric data offshore the NE area of the Maltese archipelago and offshore the NW coast of the Island of Malta are available. Hence my work will integrate these datasets with the terrestrial ones. To reach the aim of my research, I will couple terrestrial and marine datasets to produce a geomorphological maps of terrestrial and marine zones in the same study area with a common legend to be defined. The study areas will be mainly located in Malta, in particular the NW area of the island, and in Gozo. Comparisons are envisaged with areas showing similar morphoclimatic conditions (e. g. Apulia and/or Sicily) In order to achieve the objectives of my project, I will: 1. carry out geomorphological marine and terrestrial surveys in the NW part of the island of Malta, in Gozo and in another area (e. g. Apulia); 2. process bathymetric and backscatter data using CARIS HIPS and SIPS 7.1; 3. analyse acoustic data using TexAn (Textural Analysis); 4. perform morphometric and backscatter analysis; 5. define a uniform method of classification and a legend that could be applied for a joint geomorphological map of both marine and terrestrial areas; 6. create a geodatabase and the map aforementioned using ArcGIS; 7. analyse coastal processes and outline the geomorphological evolution of shorelines through time; 8. comparisons with other coastal areas. This kind of work requires the processing of a huge amount of acoustic data, for which I will use an innovative approach (TexAn, Textural Analysis), elaborated by Prof. Philippe Blondel (University of Bath) that will permit to characterize quantitatively the seafloor texture and composition and to classify objectively the seascape features. A collaboration with the University of Bath is therefore envisaged. CINZIA LANFREDI SOFIA THESIS TITLE: An investigation of Maltese salines as geoheritage. In Malta the presence of costal salt pans has been traceable since roman and medieval times, despite the lack of literature, the geomorphologic, social and economic importance of salt pits are part of the environmental island identity, representing a possible landscape to be rediscover. Starting from the historical cartography and the salt pits distribution mapping, the study focuses on the geomorphologic nature, but also the ecological aspects of each salt units in its diachronic and synchronic features in order to reconstruct the social, economic and cultural value of this peculiar landscapes. Concerning the research objectives, the PhD research will investigates: - the age and nature of salt units, - The lithology, sedimentologic, stratigraphic features of the salt deposit to define its origins, tectonic dynamics and climatic impacts in the selected areas- The natural or handmade hydrological factors controlling the salt pans formation- The inventory and study of biologic presences and aspects characterizing the saline and the surrounding landscapes. The historical (and present) salt exploitation activities, reconsidering the related economic and social variables will be considered for the sustainable alternative fruitions and management of this environment and possible geoheritage. ILARIA CONESE THESIS TITLE: Cascading di acque dense di piattaforma in Adriatico Meridionale: variabilità a piccola scala degli impatti sul comparto bentonico mediante un approccio integrato fisico, biologico e sedimentologico. L’Adriatico meridionale è conosciuto come un’area di sprofondamento di acque dense di piattaforma formatesi in nord Adriatico tramite un processo stagionale, con forte variabilità interannuale. Nel momento in cui le acque dense arrivano alla scarpata nel sud Adriatico formano delle vere e proprie cascate (“cascading”) in grado di apportare sostanza disciolta e particellata (O2, CO2, DOC, POC, ecc.) agli strati profondi. Inoltre le correnti di fondo interagiscono con il fondale modificandone la morfologia. Nell’ultimo decennio è stato studiato il processo di “cascading” sul margine meridionale del Mar Adriatico, in particolare in prossimità del Canyon di Bari, con catene strumentate ancorate al fondale e sono state effettuate indagini morfo-batimetriche di dettaglio. Nel febbraio 2012, a causa di particolari condizioni climatiche, si è verificato un forte raffreddamento dell’Adriatico settentrionale con conseguente formazione di acqua di piattaforma particolarmente densa. In questo periodo è stato impostato un esperimento per analizzare la risposta dell’ambiente marino profondo ad un evento estremo. Il lavoro di questa tesi sarà quello di analizzare alcuni aspetti del processo di “cascading” e gli obiettivi saranno: - Studiare le variazioni spaziali e temporali dei flussi di particelle organiche ed inorganiche misurati con trappole di sedimento automatiche in funzione delle correnti di fondo e delle caratteristiche delle masse d’acqua, per valutare l’importanza relativa dei flussi avvettivi laterali, innescati da processi di “cascading”, rispetto ai flussi per caduta verticale del particellato di origine marina; - Descrivere qualitativamente e quantitativamente la componente biologica del flusso di particellato, in particolare valutando la variabilità spaziale e temporale del microzooplancton, in funzione del forzante “cascading”: numero di individui presenti, loro stato di conservazione ed eventuale assenza, in relazione al livello di attività di “cascading”; - Valutare l’impatto della dispersione delle acque dense sulla variabilità a piccola scala degli habitat bentonici nel canyon di Bari, definendo in particolare aree in erosione, di bypass, deposito temporaneo o definitivo; - Indagare in dettaglio due aree del margine sud-adriatico (a N e a S del canyon di Bari) caratterizzate dalla presenza di forme di fondo potenzialmente prodotte da correnti di cascading, accoppiando misure idrodinamiche (es. velocità e direzione correnti, turbolenza) a parametri sedimentologici (granulometria, raggi x, velocità di sedimentazione, ecc.). ILARIA GIOVANNINI THESIS TITLE: Anhydrobiosis: physiological, biochemical and genetical adaptations Extreme habitats give rise to stresses that lead either to the death of organisms or to the allocation of increased amounts of energy for their survival. Therefore, these habitats are highly selective and require organisms to be versatile, tolerant, or to possess specific adaptive strategies to overcome extreme conditions. Cryptobiosis is an adaptive strategy directly induced and maintained by adverse environmental factors. It involves a temporary suspension of active life with a reduced or almost complete metabolic arrest, but it is immediately reversed by the removal of the external stimuli. Cryptobiosis represents a form of quiescence including strategies such as cryobiosis and anhydrobiosis, directly induced respectively by subzero temperatures and desiccation. The capability to enter anhydrobiosis is known for many taxa ranging from unicellular to multicellular organisms. Tardigrades are microscopic and little known aquatic animals, but they are present all over the world in many environments (sea, freshwater, soil). However, the highest number of tardigrade species is found in terrestrial ecosystems where they inhabit unpredictable (e.g. surface of lichens and mosses and ephemeral aquatic ponds), or hostile life habitats (e.g. glaciers and deserts). Since these habitats are subject to occasional periods of desiccation or freezing, tardigrades desiccate or freeze with them, entering anhydrobiosis or cryobiosis. Entering anhydrobiosis, tardigrade loses about 97% of its body water and contracts its body forming a barrel shape structure (the so called “tun”). Desiccated tardigrades can persist in the anhydrobiotic state for decades and are able to withstand several physical and chemical extremes, including exposure to vacuum and both solar and cosmic ionizing radiations. Remarkably, even in hydrated active state, tardigrades show an high survival rate to extremes. Within this framework, the aim of my PhD project is the study of adaptive strategies evolved by aquatic organisms which share the capability to live in extreme habitats entering anhydrobiosis. My specific goals are to identify the defense strategies at physiological, biochemical and genetical levels involved in complete desiccation tolerance. The proposed research activities deal with both fundamental and applied research issues related to protection of biodiversity and to biotechnological transfers of tolerance ability in sensitive organisms. To reach these objectives, I will compare the biological responses of tardigrade species belonging to different evolutionary lineages, inhabiting terrestrial and aquatic habitats and, overall, with different degree of desiccation tolerance capability. Tardigrades will be analyzed in both physiological and desiccated conditions in order to identify the physiological responses, the genes, and the molecules working as bioprotectants under desiccation. Particular attention will be devote to evaluate the effective production of reactive oxygen species (ROS) inducing oxidative stress that seems to be one of the most deleterious damages due to water depletion and the role of antioxidant defenses. Lastly, tardigrades will be also used as tested organisms to analyze the linkage between anhydrobiosis and chemical-physical stress tolerance. To carry out these researches, different methodological approaches will be used, namely, morphological approach (light microscopy and scanning electron microscopy), physiological (confocal scanner laser microscopy and Raman spectroscopy), biochemical (biochemical reactions) and DNA sequence techniques. SERENA GIACOMELLI THESIS TITLE: Influenza delle caratteristiche geologiche (s.l.) sugli effetti cosismici indotti dalla sequenza simica emiliana del 2012. Il presente dottorato si inserisce all’interno di un più ampio progetto di ricerca promosso dalla Regione Emilia Romagna (SPINNER 2013) a seguito degli eventi sismici che nel Maggio-Giugno 2012 hanno colpito un’ampia zona di pianura emiliana ricadente nelle province di Modena, Ferrara, Bologna e Reggio Emilia oltre a limitate zone della Province di Mantova (Oltrepo) e di Rovigo. Il dottorato si propone, nell’ambito degli studi previsti e finalizzati dal Progetto SPINNER 2013 al miglioramento della sicurezza del territorio, lo studio dell’influenza degli aspetti geologici (in particolare geomorfologici, sedimentologici, stratigrafici, geotecnici ed idrogeologici) sugli effetti cosismici superficiali che hanno contraddistinto le aree della pianura emiliana interessate dalla sequenza sismica 2012 ed, in particolare, si pone come obiettivo la caratterizzazione e modellizzazione geologica per l’analisi degli effetti geologici superficiali ovvero di giungere alla proposta di linee guida ai fini della microzonazione sismica. L’area sulla quale si concentreranno gli studi sarà l’area epicentrale ubicata ad ovest del Fiume Panaro. Gli aspetti che verranno affrontati dalla ricerca e le relative modalità di approccio sono sintetizzabili come segue: Inventario, mappatura, caratterizzazione e classificazione degli effetti geologici superficiali attraverso omogeneizzazione ed informatizzazione dei dati raccolti durante e dopo l’emergenza terremoto e raccolta di dati piezometrici, stratigrafici, sedimentologici e composizionali dei depositi liquefacibili con creazione di una banca dati integrata, in ambiente GIS. In particolare, l’inventario degli effetti cosismici superficiali verrà effettuato attraverso la raccolta di dati esistenti e di dati ricavati da rilievi LIDAR, rilievi multispettrali aerei, studio dei depositi superficiali e rilievi sul terreno. La georeferenziazione e la descrizione di dettaglio degli effetti cosismici sarà realizzata attraverso la creazione di shapefile contenenti tutti i dati relativi ad ogni singolo effetto (ubicazione, tipologia, documentazione fotografica, descrizione, etc..). Revisione e aggiornamento delle caratteristiche geomorfologiche delle aree soggette ad effetti geologici cosismici attraverso l’utilizzo di documentazione recente di diverso tipo come DTM (Modello Digitale del Terreno), ortofoto, eventuali immagini LIDAR, litologia dei depositi superficiali e del primo sottosuolo ed anche rilievi sul terreno. Datazione su base bibliografica dei principali elementi dell’idrografia attuale e relitta (alvei attuali, paleoalvei al livello della pianura circostante, dossi fluviali, ventagli di esondazione, deviazioni fluviali, etc.) e ricostruzione di dettaglio, attraverso l’integrazione con dati stratigrafici di sottosuolo, dell’evoluzione paleoidrografica degli ultimi millenni con indicazione dell’età di abbandono. Identificazione e caratterizzazione sedimentologica e stratigrafica di sito di livelli potenzialmente liquefacibili presenti alle diverse profondità attraverso lo studio dei sondaggi esistenti nei database della Regione Emilia-Romagna e dei nuovi sondaggi effettuati durante l'emergenza sismica. Realizzazione di sezioni stratigrafiche e ricostruzione dell’architettura stratigrafico-deposizionale del primo sottosuolo. Studio e caratterizzazione delle sabbie fuoriuscite durante gli eventi sismici sulla base dei dati sedimentologici e petrografici per la discriminazione degli eventuali paleoalvei sepolti. Caratterizzazione geotecnica dei livelli potenzialmente liquefacibili attraverso l’analisi di dati ricavati da indagini dirette, indirette e da analisi di laboratorio durante e dopo emergenza terremoto. Caratterizzazione idrogeochimica e ricostruzione dei livelli piezometrici delle falde acquifere pre e post evento attraverso la raccolta sistematica e la comparazione dei dati disponibili prima durante e dopo l’emergenza per l’individuazione di eventuali risalite di fluidi profondi connessi all'attivazione delle strutture sepolte. Il primo anno di dottorato sarà dedicato alla ricerca bibliografica, alla raccolta ed inventario di tutti i dati geologici (geomorfologici, sedimentologici, stratigrafici, petrografici, idrogeologici, geotecnici etc.) disponibili e alla creazione, in ambiente GIS, di una banca dati integrata.