Analyse des votations fédérales du 13 février 2011
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Analyse des votations fédérales du 13 février 2011
Analisi delle votazioni federali del 30 novembre 2014 Pascal Sciarini, Alessandro Nai e Simon Lanz Risultati delle votazioni Iniziativa popolare del 19.10.2012 "Basta ai privilegi fiscali dei milionari (Abolizione dell'imposizione forfettaria)" Si No 1'052'995 1'527'908 40.8% 59.2% Iniziativa popolare del 02.11.2012 "Stop alla sovrappopolazione - sì alla conservazione delle basi naturali della vita" 671'347 1'919'984 25.9% 74.1% Iniziativa popolare del 20.03.2013 "Salvate l'oro della Svizzera (Iniziativa sull'oro)" 580'815 1'973'558 22.7% 77.3% Partecipazione: 49.4% gfs.bern ag Menschen.Meinungen.Märkte. Hirschengraben 5 3001 Bern Tel. 031 311 08 06 Fax 031 311 08 19 e-mail: [email protected] Università di Ginevra Dipartimento di scienze politiche e relazioni internazionali 40 Boulevard du Pont-d'Arve 1211 Ginevra Tel. 022 379 83 62 Fax 022 379 83 64 e-mail: [email protected] VOX del 30 novembre 2014 Risultati principali dell'analisi sulle votazioni del 30 novembre 2014 Il 30 novembre 2014 tre iniziative popolari sono state sottoposte al voto del popolo svizzero e dei cantoni: l'iniziativa "Basta ai privilegi fiscali dei milionari" (abolizione dell'imposizione forfettaria), l'iniziativa "Stop alla sovrappopolazione – sì alla conservazione duratura delle risorse naturali della vita" (Ecopop) e l'iniziativa "Salvate l'oro della Svizzera" (Iniziativa sull'oro). Le tre iniziative sono state rifiutate, ma in proporzioni diverse. L'iniziativa Ecopop è stata rifiutata dal 74.1% e l'iniziativa sull'oro dal 77.3% dei votanti. L'iniziativa contro l'imposizione forfettaria ha realizzato un risultato più onorabile: è stata accettata dal 40.8% dei votanti, ma rifiutata da tutti i cantoni eccetto uno (Sciaffusa). Il tasso di partecipazione ha raggiunto il 49.4%, vale a dire un livello sopra la media. Delle tre iniziative popolari sottomesse al voto il 30 novembre, l'iniziativa Ecopop è stata considerata come la più importante, tuttavia meno importante dell'iniziativa popolare contro l'immigrazione di massa del 9 febbraio 2014. La partecipazione allo scrutinio è stata influenzata dai fattori sociodemografici abituali: l'interesse alla politica, l'età e il livello di formazione. Il tasso di partecipazione è stato leggermente più alto fra i simpatizzanti del PS che fra i simpatizzanti di altri partiti. Rispetto al voto del 9 febbraio, si nota una minor partecipazione da parte dei simpatizzanti dell'UDC, mentre i simpatizzanti del PS si sono fortemente mobilitati in entrambe due le votazioni. L'inchiesta VOX tende anche a sostenere la tesi che la minore mobilizzazione degli elettori dell'UDC e/o delle persone che si situano molto a destra così come la forte mobilizzazione delle persone della sinistra moderata ha contribuito a un rigetto più netto dell'iniziativa Ecopop di quello atteso. Il momento della decisione è stato relativamente uguale per tutte e tre le iniziative. Rispetto all'iniziativa contro l'immigrazione di massa, l'iniziativa Ecopop a dato luogo a una decisione un po' più tarda. Iniziativa popolare per l'abolizione dell'imposizione forfettaria L'iniziativa per l'abolizione dell'imposizione forfettaria ha beneficiato di un forte sostegno fra i votanti situati a sinistra della scacchiera politica. Quasi due terzi dei simpatizzanti del PS hanno accettato l'iniziativa, mentre i simpatizzanti degli altri partiti l'hanno rifiutata. L'iniziativa è stata in oltre sostenuta maggiormente dalle persone favorevoli all'intervento dello stato nell'economia, all'assenza di differenze di reddito, alla parità tra i sessi o alla protezione dell'ambiente. Il tasso di accettazione dell'iniziativa è leggermente aumentato con l'interesse per la politica, ma questo tasso resta inferiore al 50% anche tra le persone molto interessate alla politica. Il voto sull'iniziativa per l'abolizione dell'imposizione forfettaria è stato influenzato pochissimo dalle caratteristiche sociodemografiche dei votanti. Tuttavia l'iniziativa è stata maggiormente accettata dai votanti che abitano in una grande città e dagli abitanti della Svizzera tedesca, così come dalle persone che abitano in un cantone che ha, o abrogato l'imposizione forfettaria o che ha da poco irrigidito le condizioni di accesso a questi forfait. La volontà di sopprimere le disuguaglianze di trattamento è il motivo evocato più frequentemente dalle persone che hanno sostenuto l'iniziativa. Gli altri motivi d'accettazione sono o di natura molto generica, o sostenute solamente da una piccola minoranza. Le motivazioni spontanee di rifiuto dell'iniziativa sono più variate. Esse invocano l'impatto negativo sui gettiti fiscali, la paura di una perdita di attrazione fiscale iii da parte della Svizzera o ancora il fatto che l'iniziativa sia una cattiva soluzione e che la questione fiscale debba rimanere una competenza cantonale. Anche se l'iniziativa per l'abolizione dell'imposizione forfettaria è stata rifiutata, i tre argomenti principali presentati dal comitato d'iniziativa sono sostenuti da una maggioranza almeno relativa di elettori. L'argomento secondo il quale, l'abolizione dell'imposizione forfettaria "mette fine a un sistema iniquo che avvantaggia solo i ricchi stranieri", che è alla base dell'iniziativa, ottiene ampio consenso fra i votanti del Sì ma è fortemente respinto dai votanti del NO. L'idea che una regolamentazione nazionale sia necessaria per limitare il turismo fiscale fra i cantoni è riconosciuta da un'ampia maggioranza delle persone che hanno sostenuto l'iniziativa, e anche dalla parte più grande delle persone che l'hanno respinta. Anche l'argomento secondo il quale le perdite fiscali legate all'abolizione dei forfaits sarebbero state minime, è piuttosto accettato che respinto. Gli argomenti contro l'iniziativa sull'imposizione forfettaria hanno, ma questo fatto è più logico, convinto una maggioranza di votanti. L'argomento secondo il quale gli stranieri, beneficiando di un'imposizione forfettaria, contribuiscano all'economia svizzera e l'argomento secondo il quale l'iniziativa potrebbe avere gravi conseguenze per alcuni cantoni e comuni, sono fortemente sostenuti da coloro che hanno votato contro l'iniziativa ma anche da una forte minoranza di persone che l'hanno accettata. Infine, l'argomento secondo il quale la Svizzera non deve rinunciare a delle imposizioni forfettarie che esistono anche in altri paesi, è stato accolto un po' meno bene. Esso alletta coloro, che hanno respinto l'iniziativa, ma è contestato da quelli che l'hanno accettata. Iniziativa popolare Ecopop Il voto sull'iniziativa Ecopop è stato meno influenzato da fattori politici che il voto sull'iniziativa contro l'immigrazione di massa del 9 febbraio. L'accettazione dell'iniziativa Ecopop è tuttavia nettamente più elevata fra le persone che non hanno fiducia nel governo che fra quelle che hanno fiducia nel governo o che sono indecise su questo punto. Tuttavia, anche tra le persone "diffidenti" il sostegno all'iniziativa Ecopop non è maggioritario. Il sostegno all'iniziativa Ecopop varia anche abbastanza notevolmente secondo l'auto-posizione sulla scala sinistra-destra: esso va aumentando dalla sinistra moderata all'estrema destra. Ad eccezione dei simpatizzanti dell'UDC, i simpatizzanti dei partiti al governo hanno fortemente respinto l'iniziativa Ecopop. I simpatizzanti dell'UDC hanno d'altro canto sostenuto in maggioranza l'iniziativa Ecopop, contradicendo così alla raccomandazione di voto del partito nazionale. Le persone senza preferenza di parte hanno respinto l'iniziativa in una proporzione molto vicina alla media generale. Contrariamente al voto sull'iniziativa contro l'immigrazione di massa, i valori politici hanno avuto un ruolo relativamente modesto. Si può certamente costatare un sostegno maggiore all'iniziativa fra le persone che preferiscono la chiusura della Svizzera all'estero, che desiderano difendere le tradizioni, che vorrebbero favorire gli Svizzeri rispetto agli stranieri, che danno una grande importanza all'ordine e alla sicurezza o che vogliono un esercito forte. Tuttavia il Sì all'Ecopop non è maggioritario in nessuna delle suddette categorie. La decisione di voto sull'iniziativa Ecopop varia ancor più debolmente in funzione delle caratteristiche socio-demografiche dei votanti. Anche il livello di formazione ha avuto scarso effetto. Solo le persone con un reddito alto si distinguono per un forte rigetto dell'iniziativa. Il tasso di accettazione dell'iniziativa è maggiore tra le persone che pensano che la loro situazione economica vada peggiorando, che fra quelle che pensano che quest'ultima resti la stessa o vada migliorando. iv L'iniziativa Ecopop è stata considerata uno strumento volto a limitare l'immigrazione. Gli obiettivi ambientali perseguiti dall'iniziativa o l'aspetto di contribuzione alla pianificazione delle nascite nei paesi poveri sono passati ampiamente inosservati. Così, la volontà di limitare l'immigrazione e il sentimento che ci siano abbastanza/troppi stranieri in Svizzera è la motivazione principale avanzata dalle persone che hanno accettato l'iniziativa Ecopop. La volontà di limitare/fermare la crescita della popolazione appare secondaria. In terzo luogo, una piccola parte dei simpatizzanti di Ecopop ha voluto confermare il suo sostegno all'iniziativa contro l'immigrazione di massa e mantenere la pressione sul Consiglio Federale. Fra le persone che hanno respinto l'iniziativa, la volontà di opporsi alla limitazione (ulteriore) dell'immigrazione, di curare l'apertura della Svizzera e di contrastare un'iniziativa giudicata xenofoba rappresenta la motivazione principale del voto. Le considerazioni di natura economica e la necessità e la possibilità di poter ricorrere alla mano d'opera straniera hanno anche avuto un ruolo importante. Tuttavia, le conseguenze dell'iniziativa per gli accordi bilaterali con l'UE non hanno avuto un gran peso. Due dei tre argomenti a favore dell'iniziativa Ecopop soggetti alla valutazione degli intervistati raccolgono un tasso di sostegno sensibilmente superiore all'iniziativa stessa. Così, una (esigua) maggioranza dei votanti è d'accordo che "l'immigrazione incontrollata conduce a un sovrappopolamento e nuoce all'ambiente". Anche se il popolo Svizzero ha seccamente respinto l'iniziativa Ecopop, esso continua a sentire in maniera critica gli effetti dell'immigrazione. Questo si manifesta anche nelle valutazioni dei tre argomenti contro l'iniziativa Ecopop, che raccolgono di fatti un sostegno maggioritario, ma nettamente inferiore al tasso di rifiuto dell'iniziativa. L'argomento economico, secondo il quale "fissare un tasso d'immigrazione basso e rigido aggraverà la penuria di mano d'opera e penalizzerà l'economia" è quello che ha avuto maggior eco. Analogamente, l'argomento dell'UDC secondo il quale "Dopo l'accettazione dell'iniziativa sull'immigrazione di massa, non è necessario di adottare misure supplementari" è largamente sostenuto. Tuttavia, l'argomento secondo il quale "voler controllare l'immigrazione è contrario all'accordo sulla libera circolazione delle persone e condurrà alla risoluzione degli accordi bilaterali con l'Unione europea" divide fortemente i votanti e suscita un'indecisione abbastanza alta. Attuazione dell'iniziativa contro l'immigrazione di massa e accordi bilaterali. Un'analisi basata su questioni supplementari mostra da una parte, che una proporzione abbastanza alta di persone (circa una su due) che aveva accettato l'iniziativa sull'immigrazione di massa ha respinto l'iniziativa Ecopop. Questo voto differenziato si manifesta in particolare fra i simpatizzanti dei partiti di destra. D'altra parte, nell'insieme della Svizzera, come in ogni comunità linguistica, una netta maggioranza delle persone interrogate danno più importanza al proseguimento della via bilaterale che all'attuazione dell'iniziativa contro l'immigrazione di massa. Un terzo delle persone che hanno accettato l'iniziativa contro l'immigrazione di massa ritiene tuttavia che sia più importante mantenere gli accordi bilaterali piuttosto che attuare questa iniziativa. I simpatizzanti dell'UDC si evidenziano dagli altri intervistati in questo punto: la grande maggioranza dei simpatizzanti UDC ha votato per l'iniziativa contro l'immigrazione di massa e dà più importanza alla sua attuazione che agli accordi bilaterali; fra gli altri intervistati una maggioranza relativa (simpatizzanti PPD, persone senza preferenze di parte) e assoluta (simpatizzanti PS e PLR) ha votato contro l'iniziativa sull'immigrazione di massa e dà priorità al mantenimento degli accordi bilaterali. v Questi risultati sono nell'insieme favorevoli agli accordi bilaterali, ma sono da considerare con prudenza. In questa fase, una questione puramente prospettica come quella che abbiamo posto misura unicamente una predisposizione – e non un comportamento. Sebbene l'idea che un giorno si debba forse scegliere tra l'attuazione dell'iniziativa contro l'immigrazione di massa e la continuazione della via bilaterale sia già stata avanzata, non c'è stato ancora un vero e proprio dibattito a questo proposito. L'atteggiamento degli Svizzeri e delle Svizzere cambierà dunque ancora tanto, anche in funzione del contenuto esatto della scelta che dovranno fare. Iniziativa sull'oro L'iniziativa sull'oro è stata fortemente respinta dai simpatizzanti del PS, del PPD e del PLR, come anche da coloro che non si sentono vicini ad alcun partito. Invece, la metà dei simpatizzanti dell'UDC ha accettato l'iniziativa, contro la raccomandazione di voto del partito nazionale ma conforme alle venti sezioni cantonali UDC la cui parola d'ordine non ha seguito quella del partito centrale. Il sostegno all'iniziativa aumenta gradualmente quando ci si sposta dalla sinistra moderata verso l'estrema destra ed esso è ugualmente alto tra i votanti che difendono le tradizioni, la chiusura della Svizzera e un esercito forte, o che desiderano avvantaggiare gli Svizzeri rispetto agli stranieri. Infine, il Sì all'iniziativa sull'oro è sensibilmente più alto tra le persone che non hanno fiducia nel governo. Le variabili socio-demografiche hanno esercitato solamente un debole effetto sulla decisione di voto. Il No è tuttavia più elevato tra le donne, gli sposati, le persone con un reddito agiato e una buona formazione. I votanti che abitano in una grande città hanno anch'essi respinto l'iniziativa più spesso. L'iniziativa sull'oro ha posto dei problemi di comprensione ai cittadini: più di un terzo degli intervistati non ha saputo descrivere correttamente il contenuto dell'iniziativa. Quasi la metà dei sostenitori dell'iniziativa ha giustificato il suo voto con l'importanza dell'oro per la stabilità dell'economia e la credibilità della BNS. Dalla parte del No, la motivazione citata più frequentemente è il rifiuto di restringere il margine di manovra della BNS, e poi la fiducia generale riposta nell'istituzione. Nessun argomento del comitato d'iniziativa ha avuto molta eco, ma l'argomento secondo il quale "in caso di crisi la sicurezza dell'oro, depositato all'estero non è garantita "riceve un sostegno sensibilmente più alto che quello dato all'iniziativa stessa. D'altro canto, l'argomento secondo il quale "un aumento delle riserve d'oro ridurrà la dipendenza dall'estero", e quello, secondo il quale "le riserve d'oro aumentano la credibilità della BNS" non hanno neanche troppo convinto le persone che hanno votato per l'iniziativa. Fra gli argomenti contro l'iniziativa, l'idea che "l'aumento delle riserve d'oro limita la capacità d'azione della BNS" ha convinto di più, davanti all'argomento secondo il quale "con un divieto di vendere l'oro sarebbe più difficile garantire la stabilità del franco svizzero". Metodologia L'analisi della votazione del 30 novembre 2014 presentata in questo rapporto si basa sui risultati dell'inchiesta VOX 117. L'istituto di ricerca gfs.bern ha eseguito il sondaggio di opinioni e il Dipartimento di scienze politiche e relazioni internazionali dell'Università di Ginevra ha proceduto all'analisi dei dati. Le informazioni sono state raccolte tramite interviste telefoniche standardizzate della durata media di circa venticinque minuti, vi condotte da 101 intervistatori sorvegliati in casa. Come autorità di controllo, l'istituto gfs.bern aveva la possibilità di sorvegliare i colloqui senza preannuncio. Il sondaggio si basa su di un'inchiesta rappresentativa condotta sull'insieme della Svizzera nel corso delle due settimane seguenti la votazione. Il campione di 1504 persone aventi diritto di voto è stato ottenuto secondo una procedura casuale à tre livelli: regioni linguistiche, famiglie e persone in queste famiglie. Il 53.3% delle persone del campionario proviene dalla Svizzera tedesca, il 26.7% dalla Svizzera occidentale e il 20% dalla Svizzera italiana. Con una selezione casuale e una ripartizione dei valori in per cento di 50 :50, il margine d'errore nel campione di 1504 è del +/- 2.6% con una soglia di plausibilità del 95%. Occorre procedere con prudenza nell'interpretazione dei dati quando i campioni sono piccoli ed è anche equilibrata la distribuzione dei valori percentuali. In casi del genere, a causa dell'errore di campione non si possono fare delle affermazioni sui rapporti di maggioranza. La partecipazione è stata ponderata con dati dei cataloghi elettorali del Canton Ginevra, della città di San Gallo e di alcuni comuni del Canton Ticino. Ogni riferimento a persone, statuti o funzioni è da intendersi indifferentemente al maschile come al femminile. vii