facoltà teologica - giornale 2 - Pontificia Facolta` Teologica di Sicilia
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facoltà teologica - giornale 2 - Pontificia Facolta` Teologica di Sicilia
Notizie, eventi, curiosità e personaggi, che hanno fatto e continuano a fare la storia della Facoltà Anno 1 - numero 2 - aprile 2009 SULLE ORME DEL VISSUTO ACCADEMICO Un mese da ripercorrere N el mese di Marzo, la vita accademica è stata animata da momenti comunitari utili a predisporci a vivere degnamente la S. Pasqua. In data 2 Marzo, gli studenti si sono riuniti in assemblea per discutere i punti all'ordine del giorno prestabiliti ed eventuali proposte degli stessi. Tra le novità accademiche, Kata olon, il nuovo giornalino della facoltà, volto a comunicare con tutte le membra del corpo accademico. A donare fruttuosi spunti alla personale meditazione del percorso quaresimale intrapreso, gli esercizi spirituali proposti in forma di brevi riflessioni sulla Lettera di S. Paolo Apostolo ai Romani, condotte dal Rev.mo Mons. Romano Penna, grande studioso e conoscitore di San Paolo in Italia. Il primo incontro si è svolto in data 17 Marzo sul tema “Paolo, servo di Cristo Gesù”, ove si è messo in risalto il servizio e l'appartenenza a Cristo. Il secondo incontro, a distanza di una settimana, ha avuto come tema “L'importanza del Vangelo nella vita apostolica”, in cui si è sottolineata la preminenza dell'Evangelo nella vita dell'apostolo, il quale da persecutore che era, divenne, dopo essersi convertito, Testimone, Martire e Apostolo delle genti. Questo messaggio si coglie in maniera più evidente in un passo della sua lettera ai Corinzi in cui egli dice: “Tutto io faccio per il Vangelo”(1 Cor 9,23). A questi due momenti è seguita una liturgia penitenziale presieduta dal nostro Gran Cancelliere Mons. Paolo Romeo, al quale rivolgiamo un cordiale ringraziamento, per la sua sollecita e paterna vicinanza a questa comunità, ed un sincero augurio per una S. Pasqua. Mercoledì 25, gli studenti di rito bizantino, ci hanno coinvolti nel canto dell'Inno Akathistos, in onore di Maria, Madre di Dio che ha graziosamente sigillato questa nostra preparazione spirituale. L'evento dell'Incarnazione costituisce il centro e il culmine della storia della salvezza. La concezione del Verbo in Maria per tanto non costituisce un'eccezione mitologica, ma la forma più completa dell'essere cristiani, la meta a cui l'uomo nel suo essere di fatto è ordinato. Maria compie il ruolo del cristiano in quanto tale: concepire e accogliere il Figlio nell'obbedienza della fede. Il suo fiat costituisce il Sì radicale, che troverà la sua esplicitazione ai piedi della croce. L'incarnazione del Logos, mediante la concezione verginale del Verbo, rappresenta così il ritorno delle acque dei fiumi alla limpidezza della loro sorgente. Il mese che si apre si propone di essere, ancora una volta significativo e coinvolgente: il 2 Aprile alle 9.30, presso l'aula Magna del Palazzo Steri avrà luogo un seminario di studio in ricordo dell'amatissimo Papa Giovanni Paolo II, che si concluderà alle 21, presso la Cattedrale di Palermo, con un concerto offerto dal Conservatorio “V. Bellini” di Palermo e dal coro del Seminario di Palermo. Il 2-3 Aprile alle ore 16, si aprirà il IV Convegno di Ecclesiologia, dal tema: “Mi hai preparato un corpo” (Eb 10,5), che ci inviterà ad approfondire il ruolo del corpo ecclesiale ed a riflettere sul valore della corporeità umana, elevata da Cristo Gesù. Gessica Majorino Rappresentante dell'ISSR 1 Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia San Giovanni Evangelista Anno 1 - numero 2 - aprile 2009 HISTORIA: Uno sguardo al passato Ricordando Silvana Manfredi C on immenso affetto e gratitudine ricordo qui la prof.ssa Silvana Manfredi. Un giorno, nello scorso Settembre, valutando le proprie condizioni di salute e ipotizzandone anche un esito grave, mi disse più o meno così: «durante la vita, quanto diciamo con la preghiera dell'Angelus si scandisce a poco a poco, per tappe, lentamente. Ma viene un momento in cui tutto ciò che le sue parole significano si realizza risolutamente, si riassume interamente in un unico atto». Alludeva alla possibilità della propria morte. Memore di questa conversazione direi che la sua vita, è stata scandita da tre fiat: il primo, quello dell'inizio, della Vergine nell'ora dell'annuncio (Lc 1,38), con cui ha detto sì per sempre alla potenza permeabile, divorante, del Verbo della Vita che le si era fatto «presente, tangibile, amabile». Il secondo, quello della preghiera di Gesù e dei discepoli nel Pater (Mt 6,10), che accompagna la quotidianità, anche sfiancante, della vita vissuta come cammino di conformazione alla volontà di Dio: per lei, nel concreto, la quotidianità della dedizione di sé a Dio per il servizio della Parola nella Chiesa; un servizio mediato dallo studio e dall'insegnamento attento, metodico, prolungato della Scrittura e, per questo anche, un «servizio faticoso, ascetico, duro», fatto all'insegna della gratuità e dell'abbandono. Il terzo ed ultimo, quello dell'agonia nel Getsemani (Mt 26,42 //), con cui si è preparata in piena lucidità all'ultimo atto di obbedienza e di abbandono in Dio, quello della propria morte. L'ultima Parola della Scrittura che le è stata proclamata liturgicamente la domenica prima della sua morte, “bene, servo buono e fedele, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone” (Mt 25,21), è stata un sigillo per lei e resta come segno e consegna per tutti noi, perché crediamo che “la nostra fatica non è vana nel Signore” (1Cor 15,58). Prof.ssa Marida Nicolaci Docente di Esegesi del Nuovo Testamento EX ALLIEVI SI RACCONTANO T eologia… che “passione”… Carissimi mi è stato chiesto di scrivere un breve articolo su cosa è la teologia per me. Forse deluderò le vostre attese con questo “pio pensiero”… Sappiamo tutti che la teologia è scienza di Dio. Ma visto che devo dirvi cos'è la teologia per me, preferisco farlo con una sola parola: PASSIONE. Sufficit Francesco Di Maio 2 Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia San Giovanni Evangelista Anno 1 - numero 2 - aprile 2009 SPAZIO ALLE RIVISTE ACCADEMICHE Bio-ethos L a rivista di bioetica, morale della persona e medical humanities βio-ethoς, è la voce dell'Istituto di Studi Bioetici “Salvatore Privitera”. È giovane ma ha già ricevuto ampi consensi. Per presentarla ripropongo alcune riflessioni tratte dall'Editoriale del primo numero del Prof. Salvino Leone direttore della stessa. «Il titolo ha un duplice significato, contiene un richiamo alla radice epistemologica della bioetica, ethos del bios, cioè etica applicata all'ambito della vita psico-fisica. Ma anche bios dell'ethos, cioè novità apparsa sulla scena negli anni '70 che ha portato alla ribalta la “questione bioetica”. Il titolo si ricollega idealmente anche a un'altra testata titolata in greco Ho theológos della Facoltà Teologica di Sicilia alla quale l'Istituto di Studi Bioetici secondo l'originaria ispirazione di P. Privitera è collegato, pur nella sua autonomia strutturale e operativa». Gli ambiti di cui si occupa la rivista sono evidenziati dal sottotitolo che ben esprime l'intenzione di voler essere fedeli alla vocazione inter e trans disciplinare della bioetica. Ecco perché in essa sono affrontati vari ambiti disciplinari: la bioetica strictiori sensu, sia nelle sue componenti teoretico-fondamentali che nel suo versante clinico ma anche sociale, ambientale biogiuridico, bioeconomico ecc.; la morale della persona; e infine il vasto ambito delle medical humanities: antropologia medica, psicologia clinica, deontologia, scienze umane in ambito biomedico. La bioetica oggi si dibatte in un clima arroventato e polemico. Una errata aggettivazione in laica e cattolica, e visioni antropologiche contrastanti con esiti relativistici finiscono per inficiarne le conclusioni normative. TEMATIZZIAMO La spiritualità francescana C ertamente racchiudere in poche righe ottocento anni di storia non è semplice, tuttavia mi atterrò a cogliere qualche elemento fondamentale della Spiritualità Francescana. San Francesco, come del resto altri fondatori, sperimentò la presenza invadente dello Spirito del Signore, non solo nella sua vita, ma anche nella sua missione di iniziatore di una nuova forma di vita. Infatti nello stesso Testamento dirà: “Il Signore mi diede dei Fratelli, il Signore mi Rivelò cosa dovessi fare…”. Come per la sua vocazione, anche per la nascita del suo ordine, il poverello di Assisi rivela l'iniziativa di Dio, considerando ciò come un dono. Il nascente movimento francescano, a differenza di tanti altri, presenti in quel periodo, si caratterizzò per la sottomissione alla chiesa visibile, vedeva in questa sottomissione la garanzia insostituibile della fedeltà allo stesso ideale evangelico: “Sudditi sempre e soggetti ai piedi della medesima santa In tale clima, la prospettiva antropologica e, al tempo stesso, teologica che βio-ethoς e l'Istituto di cui è espressione vogliono promuovere, non è altra che quella dell'assunzione oggettiva del dato assiologico della realtà uomo, unico soggetto morale, unico essere che abbia responsabilità etica nei confronti di altri esseri e libertà di assumere o di rifiutare tali responsabilità. «Con un dialogo aperto, sereno, franco, costruttivo che prende in considerazione le “opinioni dell'altro” non come affermazioni cui controbattere apologeticamente ma come arricchimento dialettico», la rivista vuole essere «una grande casa aperta a tutti, una palestra in cui tutti possono cimentarsi, un moderno “areopago” in cui potersi incontrare e confrontare, con particolare attenzione ai giovani». Uno spazio è, infatti, dedicato alle tesi discusse dai giovani studiosi del Master in Bioetica dell'Istituto. Il comitato di redazione guidato dalla competenza del direttore S. Leone e del vicedirettore P. Cognato sta lavorando a percorsi tematici che i lettori della Rivista potranno apprezzare nei prossimi numeri: biopolitica, bioetica mediterranea, bioetica e didattica. Verranno inoltre proposti tre dossier: sulla problematica del trans gender, sulla morte e sull'antropologia del dono. Infine verranno presentate figure di bioeticisti (sul prossimo numero H. Jonas). Ringrazio gli studenti della Facoltà Teologica per l'opportunità datami di presentare alla Comunità Accademica l'incessante lavoro svolto dall'Istituto di Studi Bioetici “Salvatore Privitera” in difesa del valore vita Prof.ssa Francesca Puleo Vicepresidente e coordinatore didattico dell'ISB chiesa, fermi nella fede cattolica, osserviamo la povertà, l'umiltà e il santo Vangelo del Signore Nostro Gesù Cristo, come abbiamo fermamente promesso”. Richiamando la RnB (Regola non Bollata del 1221) cogliamo un'altra sensibilità sviluppata da Francesco la “Fraternitas”, ci viene descritta una fraternità tutta protesa verso le esigenze delle persone, proiettati cioè a condividere le quotidiane problematiche dei fratelli, anche quelle più difficili. Tuttavia era forte il senso dell'affetto fraterno, anche tra i frati, nella sopra citata regola non bollata leggiamo: “E con fiducia, l'uno manifesti all'altro la propria necessità, perché trovi le cose necessarie e gliele dia; e ciascuno ami e nutra il suo fratello, come la madre ama e nutre il proprio figlio, in tutte le cose in cui Dio gli darà la grazia”. Questi due semplici, ma fondamentali elementi presenti da sempre nella Spiritualità Francescana sembrano ancora oggi richiamarci a trovare il giusto equilibrio per una vita di comunione. fra’ Michele Barone III anno IT 3 LA RETE DEGLI IMPIGLIATI ANEDDOTI, BATTUTE E ALTRO... “Questo discorso non ha origine protestantica” (Prof. M. Naro) Parlando, parlando può succedere di sbagliare!!! “La natura umana avrebbe entrata in conflitto” (Prof. G. Trapani) Essere o Avere? Questo è il problema!!! “Secondo Anatematéma” (Prof. G. Trapani) San Cirillo si è rivoltato nella tomba 10 volte!!! Sotto a chi tocca! MEMORANDUM Il 2 Aprile alle 9.30, presso l'aula Magna del Palazzo Steri avrà luogo un seminario di studio dal titolo “Giovanni Paolo II: testimone e maestro di umiltà” in ricordo dell'amatissimo Papa. Si concluderà alle 21, presso la Cattedrale di Palermo, con un concerto offerto dal Conservatorio “V. Bellini” di Palermo e dal coro del Seminario di Palermo. Il 2-3 Aprile alle ore 16, si aprirà il IV Convegno di Ecclesiologia, dal tema: “Mi hai preparato un corpo” (Eb 10,5), che ci inviterà ad approfondire il ruolo del corpo ecclesiale ed a riflettere sul valore della corporeità umana, elevata da Cristo Gesù. 23 Aprile gita di Facoltà, visita a Pantalica (SR). 4 Santa Pasqua! La redazione di Κατά ολόν, è lieta di porgere gli auguri di una buona e Santa Pasqua al Sig. preside Mons. Antonino Raspanti, al Sig. vice preside don Rino La Delfa, alla Segreteria, all'Amministrazione, al Corpo Docente e a tutti gli Allievi della facoltà. Gesù Cristo, crocifisso-risorto è la salvezza donata a noi dal Padre nella potenza dello Spirito Santo. La croce non è indice di sconfitta o di fallimento, ma “segno luminoso” di vittoria; la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte. Cristo Risorto illumini il nostro cammino e ci doni la sua pace! REDAZIONE Francesco Asaro Gessica Majorino Francesca Marino Gaspare Ivan Pitarresi Gabriele Tornambè ideazione grafica Massimiliano Lo Chirco e-mail: [email protected]