INTERVENTO CONDOTTO DA

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INTERVENTO CONDOTTO DA
CONVEGNO
“ABUSO e MALTRATTAMENTO nell’ ETA’ EVOLUTIVA: IERI E OGGI
EQUIPE ATTENTI AL LUPO
21 OTTOBRE 2014
INTERVENTO CONDOTTO DA
MONICA MOLINARI , infermiera legale e forense
MARITA CERETTO, esperta di web
INTERVENTO
MONICA MOLINARI
ADESCAMENTO E BULLISMO IN RETE
PRESENTAZIONE VIDEO relativo all’adescamento
MARITA CERETTO
CYBERBULLISMO E SEXTING: INTERVENTO
EDUCATIVO NELLE SCUOLE
COMMENTI AL QUESTIONARIO
INTERNET : QUANDO SI NASCONDE
IL PERICOLO
Cyber bullismo: la vittima è alla mercè di tutti.
Chiunque può leggere le informazioni pubblicate
contro la vittima.
Adescamento: la vittima, il minore ma anche l’adulto,
viene «intrappolato» nella rete del suo adescatore.
«Dall’amicizia» sui social network, si passa
all’incontro con uno sconosciuto.
ADESCAMENTO: LE CARAMELLE
NON LE VUOLE PIÙ NESSUNO
Internet: mezzo per la diffusione e condivisone di informazioni di
natura diversa
• Assenza di regole
• Anonimato: quindi scambio di materiale pedo-ponografico
• L'adulto si “spaccia” per coetaneo del minore attraverso le chat o
i social network
• Ragazzi sempre più soli: la famiglia comunica e ascolta poco
• Grooming: l'adescatore potenziale si prende “cura” della vittima,
crea l'amicizia, poi la relazione, ne conquista la fiducia. Arriva
quindi all'argomento sesso e all'incontro con il minore (ricatto)
• Per il bambino/ragazzo: un incontro “al buio”
Progetto proposto dall'infermiere forense per il “buon
uso” del computer: Spot “apri gli occhi”.
A scuola: come progetto
educativo:
Sensibilizzazione dei ragazzi sui pericoli
della rete
Informazioni sull’adescamento via rete
Informazioni sull’abuso
Materiali:
Proiezione e commento dello spot
Compilazione del questionario anonimo
di screening: per capire uso della rete
Raccolta di eventuali racconti di
esperienze personali dei ragazzi
Obiettivi
Identificare i ragazzi in difficoltà
e quindi “agganciarli”
Creare una “peer-education” fra
ragazzi: rete di comunicazione,
dal più grande al più piccolo. Da
chi è più bravo a chi è più
ingenuo...una facile preda per
l'adescatore
Far conoscere il ruolo della
infermiera forense
IN ITALIA:
• Legge n. 268 (3/8/98): obbligo degli strumenti di
filtraggio per la connettività
• Disegno di Legge 2326: adescamento in Internet
(grooming) diventa reato
COSA È IL CYBERBULLISMO
Uso delle nuove tecnologie per intimorire, molestare,
mettere in imbarazzo, far sentire a disagio o escludere
altre persone.
Ovvero, da PC o smartphone, attraverso social network
(Facebook, Ask, Whatsup,…), sms, chat, email,…
Le modalità specifiche possono essere:
Usare pettegolezzi diffusi su differenti canali
Distribuzione di informazioni, foto o video denigratori;
Insultando (flaming) o denigrando (put down) la vittima
attraverso messaggi sul cellulare, mail, social network, blog o altri
media;
facendo minacce fisiche alla vittima attraverso un qualsiasi
media.
Cyberbashing: l’aggressione e le molestie vengono riprese e poi
postate su internet per essere condivise, commentate e VOTATE:::
CHI È IL CYBERBULLO
Può esser uno sconosciuto ma molto più spesso è un
conoscente o un compagno di classe
Cosa spinge il cyberbullo?
Cerca l’ammirazione degli altri;
Esercita arroganza e dominanza;
Sfoga la rabbia dovuta a una problematica personale
(chiunque può diventare un cyberbullo);
Ha l’impressione che l’anonimato gli eviti le
conseguenze
CHI È LA VITTIMA?
Chiunque può esser la vittima di un cyberbullo e dei
suoi sostenitori.
Sono molto spesso vittime i ragazzi diversi per aspetto
estetico, per carattere, per orientamento sessuale,
abbigliamento, handicap, intelligenza
Dai dati che provengono da più fonti e analizzano
realtà anche differenti, quasi 1 ragazzo su 3 ha subito
episodi più o meno gravi di cyberbullismo.
CONSEGUENZE
Il cyberbullismo, a differenza del bullismo
tradizionale, è molto più pericoloso per la vittima:
Non lascia tregua perché non ha limiti
spazio/temporali
Si diffonde molto rapidamente e coinvolge anche gente
che non si conosce
Si crea una situazione di impotenza e vulnerabilità, che
causa grande sofferenza.
Il cyberbullismo provoca un grande
impatto sociale, emotivo e
psicologico.
STRUMENTI PER DIFENDERSI
Educare a un uso responsabile della rete e le regole di
sicurezza per proteggersi
Insegnanti, genitori e operatori devono suggerire ai
ragazzi a :
Confidarsi con un adulto e far sapere ai cyberbulli che
lo si è fatto
Conservare tutto il materiale ( mail, sms, filmati, chat )
Chiudere profili su social network
Nei casi gravi e persistenti, con minacce fisiche o
sessuali, si deve contattare la Polizia Postale
La legge
Reati penali
Reati civili
Art. 594/595 c.p. offesa,
ingiuria
Risarcimento in denaro per il
danno subito.
Art. 612 c.p. minacce
Danno morale
Art. 660 c.p. molestie
Danno biologico
Art. 582 c.p. lesioni personali
Danno esistenziale
Art. 580 c.p. istigazione al
suicidio
Decreto Legge 93/2013
femminicidio, stalking, cyberbullismo
Chi paga?
-Reati penali:il colpevole, anche
se minorenne
-Reati civili: il colpevole se
maggiorenne o la famiglia se
minorenne
COSA FARE IN CLASSE E IN
FAMIGLIA
Promuovere un uso di Internet equilibrato che
non sia “sostitutivo”, ma “integrativo” di relazioni
personali e affettive
Educare alla privacy per sé e per gli altri
Sostenere e condividere un sistema di valori
basato su democrazia e rispetto, contro la violenza
(fisica e psicologia) e l’omertà.