Cuore Fratello notizie Anno 8-n°3
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Cuore Fratello notizie Anno 8-n°3
Da Cuore a Cuore Cuore Fratello notizie Anno 8-n°3 Stampe Prop. Poste Italiane S.p.A. Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art 1 comma 2, DCB Milano. © Cazzani – Photoaid Notiziario periodico della Associazione Cuore Fratello - Direttore responsabile: Don Claudio Maggioni - Periodico registrato ai sensi della L.47/48 al Tribunale di Milano n°369 del 30 maggio 2006. FAR BENE, SEMPRE! R imandare l’accoglienza, l’ospitalità e le cure dei piccoli pazienti che si presentassero durante i mesi di luglio e agosto: l’associazione, ad ogni affacciarsi dell’estate si trova a dover considerare questa scelta di necessità. Infatti durante l’estate devo rilevare da anni una comprensibile ma significativa carenza di disponibilità da parte dei volontari. Accogliere all’arrivo o riaccompagnare all’aeroporto alla partenza; offrire compagnia in casa e aiutare nei piccoli servizi; condividere i lunghi momenti in ospedale in attesa di cure impegnative o buone notizie; provvedere alla spesa; assicurare la corretta assunzione delle terapie pre o post intervento; farsi carico delle pratiche riguardanti il permesso di soggiorno ed i biglietti aerei… tutte azioni che in modo elegante descrivo con i termini accogliere, offrire, condividere, provvedere, assicurare, farsi carico… ma che in concreto dichiarano la necessità di cose da FARE; un fare non banale di cose qualunque, ma importante, di vitale importanza e liberamente scelto da chi condivide la mission di Cuore Fratello e ha voluto essere amico o volontario. Questa è la situazione di cui dobbiamo prendere atto. A riguardo ci si deve pensare. Certamente, fatti i conti con le disponibilità, l’associazione si dovrà organizzare. Un grazie speciale ai volontari che anche durante questa estate si sono dedicati perché fosse possibile ospitare e curare diversi piccoli amici malati, come all’interno di questo notiziario potrete considerare. I nomi, i volti, i cuori di questi volontari sono ben noti e mi ispirano a rafforzare una riflessione: volontari come? Al di là di ogni semplificazione, che mai ci deve condurre a disprezzare il prendersi cura di sé nella ricerca del benessere personale, anzi, certo questo detto schematizza tutti gli atteggiamenti di vita possibili in due posizioni: la ricerca dello star bene egoistico, sfrontato, a dispetto e sganciato dalla realtà attorno; oppure l’attenzione costante di vita a non essere felici da soli, a vivere il bene non come un possesso o condizione di privilegio esclusivo… Dunque lavorare ad un cantiere dove lo star bene è un compito da realizzare FACENDO IL BENE, bene questo che unisce e quindi condurrebbe a STARE TUTTI MEGLIO. Attenzione ad una deriva attuale, molto diffusa oggi: l’altro, chiunque altro, sarebbe antagonista o addirittura nemico del mio personale star bene, della mia realizzazione, della lecita aspirazione ad essere felice. La scelta vera non è la forma, il modo l’equilibrio; la decisione da prendere ogni giorno è piuttosto quella di rinnovare costantemente l’entusiasmo e la volontà e la disponibilità concreta di fare il bene: questo non possiamo sospendere mai. don Claudio Maggioni Presidente Cuore Fratello A nemmeno un anno dall’inaugurazione il Centro di Shisong vanta ottimi risultati. Ad oggi, da novembre 2009, i pazienti operati sono 120 e proseguono i lavori sulla struttura. ArLo stabilizzatore è indispensabile per il riveranno a breve funzionamento dei macchinari medici le macchine per la nuova lavanderia, adiacente agli spogliatoi. Questo nuovo servizio renderà il Centro autonomo dal resto dell’ospedale. Un altro traguardo molto importante è l’arrivo dello stabilizzatore, un’apparecchiatura resasi necessaria per la qualità dell’energia erogata dall’Ente Elettrico del Camerun che presenta forti oscillazioni di tensione e che impedisce alle sofisticate apparecchiature del Centro di funzionare in maniera efficiente. Lo stabilizzatore è arrivato al porto di Douala e a breve sarà trasportato a Shisong, e installato nel Cardiac Center. IL POLITECNICO DI MILANO RICONOSCE IL LAVORO DI SISTER CELINE I l 28 luglio scorso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, rappresentata dal Prof. Arch. Aldo Castellano e del Prof. Arch. Epifanio Li Calzi, ha incontrato Sister Celine, suora terziaria di San Francesco, per riconoscerne il valido lavoro come “capo cantiere” durante la costruzione del Cardiac Center. Celine, al secolo, Epie Mbolle, nel 2004 ha accettato l’incarico pur non avendo una preparazione ingegneristica: “era la mia chiamata - ha detto - e anche se sembrava un compito impossibile, ho capito che era Dio a volerlo”. La religiosa si è dimostrata all’altezza della situazione, tanto che il Politecnico ha voluto riconoscerne il merito. © Franco Villaggi I NUOVI TRAGUARDI DEL CARDIAC CENTER, © Sandro Girella © Cazzani – Photoaid Editoriale segue dalla prima Trovo un aiuto per orientarmi ad una risposta nelle parole ispirate ad Alessandro Manzoni: “Se più che a star bene si pensasse a fare bene, si finirebbe con lo stare tutti meglio”. NEWS DA SHISONG © Francesco Brunelli NEWS DA SHISONG 3 UN CENTRO DELL’AFRICA, PER L’AFRICA L’ ultima missione chirurgica a Shisong, condotta tra agosto e settembre, ha segnato una tappa importante nella storia del Cardiac Center, perché gli interventi sono stati realizzati da un’equipe quasi completamente africana. Due cardiochirurghi e un anestesista dal Mozambico, una cardiochirurga italiana - unica non africana presente in sala operatoria - e gli infermieri e tecnici camerunesi hanno effettuato 30 interventi a cuore aperto e altre 17 persone sono state curate dal dottor Ambassa tramite cateterismo. Per le visite, il dottor Ambassa e il dottor Cabral, i cardiologi del Centro formati in Italia negli anni scorsi, sono stati affiancati da due medici italiani. Tra questi c’era il dottor Angelo Micheletti, cardiologo del Policlinico San Donato che tante volte si è occupato dei bambini di Cuore Fratello arrivati in Italia per le cure. “Ero già stato a Shisong due anni fa, quando ancora la struttura non era pronta” ha detto Micheletti “ora è davvero…incredibile! Molte persone conoscono ormai il Cardiac Center e alcuni, pur di farsi visitare qua, camminano per giornate intere”. La “fama” del Centro si sta diffondendo sempre più, ed è già arrivata agli stati circostanti: tra i 120 operati dallo scorso novembre, ci sono stati pazienti provenienti dal Gabon, dalla Nigeria, dal Ciad, dall’Etiopia…il Cardiac Center sta diventando davvero meta di speranza per tutta l’Africa Centro Occidentale. Altre missioni seguiranno a ottobre e novembre e da Shisong è arrivato l’appello a sostenere alcuni bambini le cui famiglie non sono in grado di coprire i costi dell’intervento. Cuore Fratello, come promesso, non farà mancare il proprio sostegno affinché tutti abbiano la possibilità di accedere alle cure. Nella foto: il chirurgo e l’anestesista dell’ultima missione con due bambine operate. I CAMERUNESI DONANO IL SANGUE PER IL CARDIAC CENTER A nche la comunità locale è molto partecipe alle vicende del Cardiac Center e aiuta come può. In particolare è molto attiva l’opera di un gruppo di volontariato della Parrocchia di Shisong che, dall’inaugurazione del Centro, organizza marce ed altre iniziative al fine di sensibilizzare le persone sul tema delle donazioni di sangue, indispensabili per gli interventi, e reclutare nuovi volontari, grazie anche al sostegno del Vescovo di Kumbo, che autorizza queste attività presso le parrocchie della Diocesi. © Sandro Girella 4 PROGETTI IN PRIMO PIANO DALL’ECUADOR AL KURDISTAN IRACHENO: L’ESTATE DI CUORE FRATELLO A lessandra avrebbe voluto che Aldo la seguisse in Ecuador. Alessandra è una vivacissima bambina di due anni e mezzo, arrivata ad inizio luglio a San Donato per essere operata al cuore. In Ecuador non ci sono strutture adeguate per il tipo di intervento di cui aveva bisogno e così la mamma, tramite la Caritas di Quito, si è messa in contatto con Cuore Fratello. Aldo, invece, è un volonta- I Bambini L rio che ad agosto, quando San Donato era quasi deserta, si è occupato, insieme alla moglie e ad altre generosissime persone, del caso della piccola Alessandra. Capita spesso che volontari e bambini si affezionino tanto che non vorrebbero mai doversi salutare, ma essere volontario di Cuore Fratello significa anche saper lasciare andare i pazienti guariti verso il proprio futuro e mettere le Salvati ’attività di Cuore Fratello non può permettersi un pausa nemmeno a luglio e agosto. In questi mesi sono passati dalle nostre Case di Ospitalità: Alessandra, 2 anni e mezzo dall’Ecuador, una signora rumena in cura al Policlinico e un nutrito gruppo di cardiopatici dal Kurdistan Iracheno, di età compresa tra i 7 e i 18 anni: Midya, Goran, Dîmen, Zoran e Akam. A fine agosto abbiamo fatto arrivare con urgenza anche Nadine, una bimba egiziana di 2 anni e mezzo. Tutti loro non avrebbero potuto attendere oltre. Grazie ai sostenitori di Cuore Fratello e ai volontari oggi stanno tutti bene. proprie energie e il proprio cuore a disposizione di altri piccoli malati che hanno bisogno di aiuto. Arrivare a questo grado di affiatamento non è semplice né immediato, ma è un risultato che si ottiene condividendo momenti preziosi, cercando di tranquillizzare gli ospiti, di farli sentire a casa e parte della “famiglia di Cuore Fratello”: soprattutto le mamme, già preoccupate per la malattia del figlio, spesso sono comprensibilmente impaurite e spaesate per la nuova esperienza che stanno vivendo. Così è stato per Alessandra e per la sua mamma che, dopo un primo periodo in cui l’ansia e la preoccupazione rendevano i rapporti difficili, hanno cominciato a legare con i volontari e il personale medico; alla partenza, per mostrarci tutta la sua gratitudine, la giovane donna ci ha lasciato un biglietto con la foto della sua bambina: “Grazie a Cuore Fratello “N on è stato affatto facile seguire questo gruppo” racconta Ariella, che ad agosto si è occupata dei bambini cardiopatici curdi. “Il problema della lingua con loro, che non parlano né inglese né francese, mi ha creato molte difficoltà. Ci sono così tante cose da dirsi nella vita di tutti i giorni! Se non fosse stato per il dott. Halkawt, medico curdo che lavora al Policlinico San Donato che si è prestato come traduttore e mediatore culturale, non so come avremmo fatto. LA PAROLA AI VOLONTARI 5 © Chiara Danieletto UN’ESTATE TRA DIFFICOLTÀ E GIOIE CON I BAMBINI DEL KURDISTAN IRACHENO Nonostante tutto ho instaurato un bel rapporto Midya in Ospedale con i bambini: dopo l’intervento, ogni volta che mi allontanavo dalla Casa di Ospitalità, la piccola Midya, che all’inizio era sofferente e non mi regalava neanche un sorriso, correva sempre sul balcone da dove mi urlava “ciao”, una delle poche parole che lei e Goran hanno imparato a dire. Anche la mamma di Goran e la nonna di Midya, una donna dall’aspetto severo, sempre rigorosamente vestita di nero, alla fine si sono un po’ aperte con me: un giorno sono persino salite sullo scivolo del parco giochi dove avevamo portato i bambini… Chi lo avrebbe mai detto? per aver fatto sorridere la mia piccolina, per averci aiutato a darle una vita normale, sana e salva”. Le differenze linguistiche e culturali complicano questo avvicinamento. Con i sei curdi iracheni arrivati tra giugno e agosto è stato davvero difficile comunicare: nessuno di loro, né dei loro accompagnatori, parlava inglese, francese né tantomeno italiano e se in ospedale ci si poteva avvalere della traduzione del dottor. Halkawt, cardiochirurgo pediatrico curdo, a casa era necessario ricorrere spesso ai gesti. Anche le diverse tradizioni possono creare problemi di convivenza che si superano con un po’ di buona volontà. Per alcuni giorni Alessandra e la mamma si sono trovate a convivere con una signora rumena appena operata al cuore; a causa delle diverse abitudini alimentari, dei diversi orari e soprattutto della tendenza a chiudersi nelle proprie preoccupazioni non avevano mai mangiato insieme, fino all’arrivo di una mamma italiana, ospitata nella casa insieme al suo bambino in attesa di intervento al Policlinico. La donna, di carattere allegro e socievole, ha subito messo in pratica la sua convinzione che tre donne che convivono in un momento così delicato si devono sostenere l’un l’altra, e così ha cominciato a cucinare per tutti, cercando di veni- re incontro alle esigenze di ciascuno. Un’ottima medicina per l’umore di tutto il gruppo. Appena arrivata in Ecuador la mamma di Alessandra ci ha contattato per dirci che ci pensano con tanto affetto e per ringraziare tutti coloro che si sono presi cura della sua piccola. Insomma, le difficoltà non mancano, ma con il cuore si arriva davvero lontano. FIORI D’ARANCIO AL CARDIAC CENTER DI SHISONG L iete notizie dal Camerun: Marcel, tecnico perfusionista del Cardiac Center di Shisong, che ha vissuto a San Donato per circa tre anni, durante il periodo di formazione, si è sposato. A lui e alla sposa le nostre più sentite congratulazioni! © Cazzani – Photoaid 6 Speciale Natale IDEE PER UN NATALE DA CUORE A CUORE C ari amici, anche quest’anno, per Natale, continua la campagna “un regalo in meno per un sorriso in più” dedicata ai bambini cardiopatici del Camerun. Dedicando l’equivalente del regalo natalizio ad un piccolo cuore, potrete rendere partecipi amici e parenti del vostro bel gesto con una pergamena personalizzabile o con il biglietto augurale di Cuore Fratello: “Il sorriso di un bambino è il dono più grande per questo Natale”. Oppure potete fare un pensiero ai vostri cari con pacchi natalizi alimentari realizzati con prodotti del commercio equo e solidale e a km 0. Le ceste sono acquistabili presso l’Associazione Namastè di Locate Triulzi e parte del ricavato verrà devoluto a Cuore Fratello per il Cardiac Center di Shisong. f “Chi salva una vita salva il mondo inte ro” Talmud ebraico SALUTE PER TUTTI I BAMBINI DEL MONDO. Ringraziamo l’azienda Cam pione S.p.A. per aver scelto di devolvere l’am montare destinat ai regali natalizi o di quest’anno come contributo alle attività di Cuore Fratello Un gesto che sign . ifica molto per tantissimi bam che altrimenti bini non potrebbero essere curati per i loro gravissim i problemi card iologici. Cuore sostiene l’ospedal Fratello e di Cardiochiru rgia Cardiac Cen in Camerun, e tre provvede a viag gi della speranz a San Donato a Milanese per bim bi di tutto il mon garantendo acco do glienza ed assi stenza dei volo Un grazie part ntari. icolare da tutt i i bambini che il Vostro aiuto con potranno aver e nuova speranz a di vita. Il Presidente Don Claudio Magg ioni Associazione Cuore Fratello onlus - via Unica Bolgiano 2 20097 San Donato Milane www.cuoref se MI ratello.org Biglietto di Natale e pergamena solidale DILLO ALLA TUA AZIENDA! Proponi le iniziative solidali anche all’azienda in cui lavori, con il tuo aiuto potremo garantire le cure a tanti piccoli malati di cuore! Richiedi la brochure informativa, scrivendo a [email protected] oppure telefonando allo 02 36561808. © Claudio Maggioni SPECIALE 7 Lieto fine per la piccola Nadine N adine, uno scricciolo di poco più di un anno e mezzo, osserva tutti dal suo letto di ospedale, senza perdere mai d’occhio la mamma, di cui ogni tanto reclama l’attenzione. Oggi questa dolce bambina egiziana sta meglio, ma da quando è nata fino ad un mesetto fa, la sua vita è stata minacciata dalla malattia. La incontriamo con la mamma nel reparto di Cardiochirurgia Pediatrica del Policlinico San Donato, dove il dottor Mohamed Lamti, chirurgo tunisino, ci fa da interprete: qualche differenza tra i due diversi dialetti arabi non ci impedisce di farci raccontare questa emozionante storia a lieto fine. Ad un mese dalla nascita il pediatra ha diagnosticato alla piccola Nadine una cardiopatia molto grave e talmente complessa da escludere un intervento in Egitto, dove non ci sono strutture adeguate. È stato un durissimo colpo per i genitori, che non volevano rassegnarsi a lasciar morire la loro piccola: hanno cominciato a bussare ad ogni porta per cercare di salvarla ma tutti gli ospedali del Paese rispondevano di non essere attrezzati per questo tipo di intervento e per il decorso post operatorio. Hanno tentato allora con appelli al Ministero della Salute e al Presidente della Repub- blica ma senza riuscire a trovare una soluzione per la loro bambina. Passavano i mesi e il caso di Nadine sembrava essere stato dimenticato da tutti. La sua vita è rimasta appesa ad un filo per un anno e mezzo, fino a quando un medico di San Donato in missione a Il Cairo, dopo aver visitato la bimba, ha contattato Cuore Fratello, che ha subito preso in carico il caso. E così, a fine agosto, Nadine è arrivata a San Donato ed è stata operata con urgenza. “Non ci potevo credere” ci dice la mamma, con gli occhi che brillano di gioia “Ringrazio Dio perché ci ha dato questa opportunità”. Ora Nadine sta molto meglio, anche se, quando sarà più grande, dovrà subire un secondo intervento definitivo. La mamma non smette mai di sorridere, felice per l’esito dell’operazione e per la breve esperienza in Italia: “Era la prima volta che uscivo dall’Egitto ed ero molto preoccupata di dover affrontare il ricovero in un ospedale straniero. Invece è stato un soggiorno davvero sereno, grazie anche al sostegno che tutti mi hanno dato, e poi non mi aspettavo di trovare così tante altre mamme non italiane”. Dopo le cure Nadine potrà tornare a casa, dove potrà finalmente crescere insieme al suo fratellino e alla sua sorellina. L e mamme che portano al Cardiac Center i propri figli perché possano tornare a correre, ad andare a scuola, a crescere come gli altri bambini che sono stati operati, sono davvero tante. Arrivano determinate a salvare i loro piccoli, per i quali farebbero di tutto, ma la maggior parte di loro si scontra con un grandissimo ostacolo: il Sistema Sanitario del Camerun non copre le spese per le cure mediche, e le famiglie si trovano di fronte a cifre che spesso © Cazzani – Photoaid Alim e i bambini del Camerun hanno bisogno di noi. Adesso. sono troppo elevate per le loro possibilità. È il caso di Alim, un bimbo di cinque anni affetto da una grave cardiopatia. Alim deve essere operato subito, ma la mamma, che lo sta crescendo da sola, non è in grado di pagare l’intervento. Anche i genitori di Hariet, 10 anni, per quanti sforzi facciano non sono in grado di coprire questo costo. A " bbiamo molti pazienti che aspettano un intervento e che non sono in grado di coprire i costi " ci scrive Suor Gertrude, direttrice amministrativa del Centro "per questo mi appello a voi, perché possiate aiutarci a risolvere questo grave problema ". Di fronte a questo accorato appello, Cuore Fratello non si è tirato indietro, impegnandosi a raccogliere i fondi per l’intervento di Alim e di Hariet, che devono essere operati al più presto, ma per poter rispettare la promessa, abbiamo bisogno del vostro aiuto. Calendario • 27 novembre, ore 9.00: convegno culturale “Globalizzare il cuore. Volti, storie, Paesi”. Sala Consiliare c/o Comune di San Donato Mil.se. Per info 02 36561808. • 17 - 24 dicembre: mostra mercato “Fantasie Rosa per Cuore Fratello” (Cascina Roma, Piazza delle Arti, 6. San Donato Mil.se). In occasione dell’inaugurazione, il 19 dicembre, pomeriggio, il cantautore Massimo De Ciechi e “i Quadri di Ago” dedicheranno un concerto all’Associazione. Se vuoi ricevere un aggiornamento costante sulle nostre attività nella tua casella di posta elettronica, scrivi a [email protected] Hariet è molto malata e deve essere operata il prima possibile. A destra il piccolo Alim. essa che tenere la prom n a m a i c ta iu A lim e ai lla mamma di A a o tt fa o m ia b ab loro aiutaci a ridare t: e ri a H i d ri o it gen dio la vita! Don Clau Una tua donazione tramite: • Conto Corrente Bancario (Banca Prossima): IBAN IT83 Z033 5901 600100000009008 • C. C. Postale n. 38242830 • online: www.cuorefratello.org Intestare a “Associazione Cuore Fratello onlus” Da Cuore a Cuore è stampata su Carta Ecologica ottenuta con fibra riciclata al 100%, con processi produttivi a ridotto impatto sull’ambiente e riduzione del contenuto di sostanze pericolose per l’ambiente. 8 CUORI DA ADOTTARE Direttore responsabile: Don Claudio Maggioni - Redattori: Maria Cristina Fugante, Monica Pilone, Leonarda Viretti - Grafica e impaginazione: Giacometta Torrente, Daniele Majnardi - Foto: Francesco Brunelli, Michele Cazzani - Photoaid, Chiara Danieletto, Sandro Girella, Claudio Maggioni, Franco Villaggi - Redazione e amministrazione: Associazione Cuore Fratello onlus, via Unica Bolgiano 2, San Donato Mil.se, Mi -Tel 0236561808 Fax 02 92877501 www.cuorefratello.org - email:[email protected] - C. Fiscale 97312830157 - Tipografia: Leaderform SpA, via Molina 14, 37060 Sona (Vr). Per tutelare l’identità dei bambini i nomi e le foto non corrispondono necessariamente a quelli reali. Informativa Privacy: ai sensi dell’art. 13 del d. lgs. 196/2003 i dati personali da Lei forniti alla nostra Associazione sono utilizzati per le finalità di cui allo Statuto: invio di materiale informativo, invio di newsletter, promozione di campagne di sensibilizzazione e di raccolta di fondi etc, in ottemperanza alle disposizioni sulla tutela dei dati personali. Il trattamento potrà essere manuale od informatizzato. Potranno venire a conoscenza, altresì, le società esterne, nominati Responsabili esterni del trattamento. Il titolare del trattamento, presso il quale potrà esercitare i diritti di cui all’art. 13 è l‘Associazione Cuore Fratello onlus, via Unica Bolgiano 2, San Donato Mil.se, Mi - Tel. 0236561808 Fax 02 92877501- e-mail: [email protected] - Il Responsabile del trattamento è il Presidente don Claudio Maggioni.