La pioggia non ferma il “Laus musical” Il bilancio di un anno con l`Ilce
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La pioggia non ferma il “Laus musical” Il bilancio di un anno con l`Ilce
27 GIOVEDÌ 19 GIUGNO 2008 il Cittadino Sezione Cultura&Spettacoli n Ad accogliere i visitatori, all’in gresso della residenza nobiliare di Maleo sede della mostra “Il ‘900 a Villa Trecchi. La collezione Rosa Mazzolini”, è un grande fotomon taggio su tela di Elio Mariani raffi gurante in primo piano una giova ne donna sorridente. È un omaggio a Rosa Mazzolini, colei che donò la sua raccolta d’arte alla diocesi di PiacenzaBobbio da cui provengo no gli oltre sessanta quadri esposti, e presso la sua immagine ha avuto luogo sabato scorso il momento inaugurale della rassegna visitabi le fino al 3 luglio e aperta dallo scrittore e critico d’arte Tino Gip poni, per il quarto anno curatore in territorio malerino di un fatto arti stico di rilevanza nazionale; pro prio in virtù del livello qualitativo la fortunata manifestazione entro cui si colloca la mostra meritereb be di ritrovare nel titolo l’origina Un’opera del pittore Nicola Scibelli rio polisindeto con la congiunzione “e” a distinguere gli ambiti del bi nomio “Arte” e “Vino”. L’opera di Mariani richia ma nel titolo Ro c c a d i B ru gnello il luogo dell’alta Valtreb bia dal quale partì alla fine de gli anni Quaran ta l’infermiera Mazzolini per la vorare a Milano nello studio dei fratelli Ettore e Fede Simonetti, medici e appas sionati collezio nisti d’arte, che la lasciarono erede dell’imponente rono ben sei Concetti spaziali; poi raccolta, da lei ampliata fino a sfio l’astrattismo di Veronesi, Sonia De rare il tetto delle 900 opere. Ed è an launay, Corpora e Turcato. Ma c’è che un esempio dell’attenzione dei anche la sorpresa di Andrea Racca collezionisti per le generazioni gni, uno degli artisti più appartati emergenti il giovanissimo Maria e insieme più attenti agli sviluppi ni fu negli anni Sessanta a Milano dei linguaggi del secondo Novecen il primo rappre to, tanto che si sentante della appropriò della Mecart, fondata poetica dell’in sull’elaborazio formale nel tem ne meccanica di po stesso in cui immagini foto negli anni Cin grafiche che og quanta ne giun gi consente alla gevano a Milano mostra di docu i fermenti euro mentare, al di là pei, privilegian dei nomi noti, d o l a m at e r i a contributi di che fece uscire pregnante anche dal quadro se meno cono espandendola sciuta significa verso l’ambien tività. La scelta te, oltre la bidi curatoriale deli mensionalità, nea il ’900 attra così come si vede verso una sele nell’opera espo zione di autori, sta. C’è il troppo rappresentati e ingiustamente ciascuno con dimenticato Fio un’opera, anzi renzo Tomea con ché con l’appro la liricità dei fondimento delle Una tela di Georgein Raymond suoi silenzi ma singole ricerche, linconici: fu la ma nel percorso stessa Mazzolini si leggono chia a consigliare a ramente i pas Simonetti l’ac saggi nodali at quisto di Le can traverso i movi dele. Quindi il menti, a partire chiarismo rap dalla vicenda di presentato dai Novecento e dal suoi maestri e, salone centrale tra le tante, cita esaltante, nell’ef zioni del Reali ficacemente rin smo Esistenziale novato impianto di illuminazione, i e della Nuova Figurazione, oltre al nomi di Funi, Marussig, Tosi, Siro l’avvicinamento all’espressioni ni, De Pisis, Carrà, De Chirico, smo di Mino Maccari e Luigi Brog Campigli, Rosai e Guidi, molti dei gini, lo scultore raffinato dei nudi quali pazienti o amici di Simonetti. sensualmente guizzanti, presente Sulla parete opposta gli informali con un’opera su carta: un inquieto segnici Sanfilippo, Capogrossi e e scorbutico protagonista di quel Milani, lo spazialismo di Lucio l’intensa stagione milanese, e un Fontana, tra i più amati dai lungi artista da riscoprire. miranti collezionisti che acquista Marina Arensi M O N T A N A S O MOSTRA A MELEGNANO Alla palazzina Liberty il “Mondo altro” di Scibelli n Mostra d’autore per la Scuola sociale di Mele gnano. Fino a domenica 29 giugno la palazzina Liberty di via Marconi ospiterà l’esposizione di Nicola Scibelli, pittore di origini avellinesi, ma da una quindicina d’anni residente nel Sudmilano. Laureato in pedagogia, artista versatile, autore di decine di mostre a livello nazionale ed internazio nale, Scibelli propone un tipo di pittura singolare, che ad un primo sguardo potrebbe sembrare persi no incomprensibile. Perché l’artista è alla conti nua ricerca di una propria interiorizzazione, che lo pone naturalmente al di fuori di schemi e mode tanto labili quanto passeggeri. Scibelli vede infatti le cose dall’infinito, sopprime la ridotta consapevo lezza del reale, vuole giungere nel “Mondo altro” di cui parlano i mistici ed i visionari di tutte le tradizioni. La sua pittura segna il superamento delle categorie obbligate del reale, che rifiutano ogni tipo di individuazione concettuale. Quella di Scibelli è invece un’arte tipicamente intuitiva, che si muove “oltre” l’angusto e statico tessuto di codi ci fissati una volta per tutte ed immutabili nel tempo.Entrare in sintonia con l’opera di Scibelli vuole dire penetrare l’energia che circola nel cor po, ripercorrere a ritroso lo svolgersi stesso del tempo, riscoprire nel tramite simbolico delle for me indefinite l’armonia cosmica. Presente a Mele gnano con una trentina di opere, Scibelli ha incas sato anche la benedizione di Giuseppe Beccarini, direttore artistico della Scuola sociale ed apprezza to critico d’arte: «Alla continua ricerca di una propria interiorizzazione sono le sue parole , i colori di Scibelli rasentano l’informale, ma con punte concettuali di tutto rispetto. Si tratta insom ma di una mostra in grado di trasmettere emozio ni uniche. Certo precisa in conclusione Beccarini , sta poi all’occhio del visitatore la capacità di coglierle». L’esposizione sarà visitabile con i se guenti orari: feriali 1619; giovedì, sabato e festivi: 1012; 1619. (S.C.) Maleo, crocevia del Novecento Ad “Arte e vino” i quadri donati da Rosa Mazzolini alla diocesi di Piacenza: da De Pisis a Carrà, le tendenze artistiche di un secolo viste da una collezionista Un patrimonio arrivato a noi L A R A S S CONCORSO MUSICALE Un’estate con l’arte milanese da “Corrente” ad Aligi Sassu n Il clima artistico e il crocevia di fer vincentemente ricucita dalla curatrice menti innovativi che connotarono in Marina Pizziolo e dalla selezione di do torno alla metà del secolo scorso la vita cumenti originali d’archivio curata, culturale milanese rivivono nelle due per la parte letteraria, da Adamo Cala mostre inaugurate a Palazzo Reale, e brese. Oltre a Treccani e all’altalenan visibili fino al 7 settembre; la prima, za dei suoi esordi tra trame segniche e Corrente. Le paro le della vita inda ga, con opere dal 1930 al 1945, il complesso movi mento che nacque intorno alla rivi sta fondata nel 1938 da Ernesto Treccani. L’altra rassegna, Aligi Sassu: dal mito al la realtà, presenta uno degli artisti che vicino al grup po si formò, al pari di intellettuali che avrebbero domi nato la scena ita Un’opera di Aligi Sassu esposta nella mostra a Palazzo Reale liana del dopo guerra. Il titolo che presenta l’avventu ricerche materiche ai limiti del natura ra di “Corrente” si rifà a una pagina di lismo, c’è il realismo visionario, da Treccani che scrisse nel ’43 «dobbiamo espressionista di prim’ordine, di Bado parlare agli uomini con le parole della di, quindi la tensione cromatica del pri vita» alludendo all’ideale di cambiare mo Cassinari; poi Birolli, ampiamente le cose facendo arte e di far sentire la rappresentato nel suo espressionismo propria voce, negli anni in cui si era lirico vissuto nell’esperienza emoziona spinti al silenzio; cosa che equivaleva le del colore e il dichiarato richiamo a all’opporsi al regime fascista che nel Cézanne e alla lezione cubista delle ope 1940 soppresse la rivista ma non la li re di Morlotti. Ci sono, tra gli altri, To bertà espressiva di cui i ragazzi del mea con il drammatico mondo poetico gruppo si erano fatti simbolo. Che cosa di maschere, scheletri e carnevali, l’ap sia stata “Corrente” si evince dal centi passionato dettato realista e picassiano naio di opere rappresentative delle dif di Guttuso, le sculture di Fontana e ferenti ricerche dei “correntisti” all’ela Broggini; poi Vedova, Scipione, Migne borazione di uno stile comune preferi co, Santomaso, Mucchi e Sassu: la mo rono l’adesione a un individuale lin stra a lui dedicata, curata da Giuseppe guaggio della realtà che proseguirono Bonini, ne documenta in 80 dipinti la poi il cammino fuori della frantumata fase storicamente più significativa. e interrotta storia del movimento, con Marina Arensi E G N Bagnato e fortunato: in 1.700 a Mediglia cantano con le stelle n Malgrado il cattivo tempo che ha fatto sospendere parte del programma pomeridiano della domenica, a Mombretto di Mediglia, “Cantando con le stelle” alla sua seconda edi zione ha riscosso successo, come testimoniano le presen ze: 1700 persone intervenute nell’arco delle due serate. Il concorso canoro ha visto vincitore un talentuoso Ga briele Rigo, diciassettenne di San Donato, con un l’inter pretazione de “La voce del silenzio”. Angelo Mannone di Reggio Emilia è stato il se condo classificato con “Ange la” e Cataldo Leopardo terzo con “Tracce di te”. Il ricono scimento degli sponsor è an dato a Antonio Liuzzi di Cam biago e il premio Charlie Brown assegnato dall’orga nizzatore dell’evento è andato al mombrettese Enrico Bazza rin. Il festival canoro ha ri servato molteplici chicche: dai bravissimi ballerini della scuola “L’Alma latina di Set tala” alle coreografie di Fran ca Stilo e Giancarlo Polisen so, dalla sfilata dei più giova ni agli stacchetti del cabaret tista James con le imitazioni di Vasco Rossi, Pupo, Celenta no e Renato Zero. E poi il défilé “Un secolo di spose”, un magnico viaggio nel seco lo scorso, interpretato da modelle che hanno indossato abiti da sposa di tutte le epo che, tra siparietti coreografi ci che indicavano il trascorre re del tempo Il bilancio di un anno con l’Ilce n Il Comune di Montanaso n L’ultimo Lombardo ha appuntamento ospitato, saba della sezione to scorso, l’ul lodigiana timo appunta mento cultu dell’Istituto rale organiz Lombardo per la zato, per que formazione Cul st’anno, dalla turale europea se zione lodi giana dell’Isti tuto Lombardo per la formazio ne Culturale europea. Giacomo Samek Lodovici, assegnista di ricerca in Filosofia Morale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha offerto una lettura, dal punta di vista etico, di un tema al quanto dibattuto e di grande at tualità: fecondazione artificia le e clonazione. Al termine del la serata il dottor Stefano Le vantino, coordinatore dell’Ilce di Lodi, ha dato appuntamento ai presenti per il prossimo feb braio, quando prenderà il via una nuova serie di incontri. Con lui abbiamo cercato di tracciare anche un bilancio dell’attività realizzata dall’Ilce a Lodi in questi anni e nel 2008 in particolare. «Sicuramente il nostro è un bilancio positivo. L’Ilce si è fatta conoscere e ha stimolato l’interesse di nume rose persone desiderose di ap profondire tematiche culturali attraverso incontri che hanno for nito importanti chiavi di lettura della nostra realtà, con un approccio che di volta in volta era storico o filosofico». E per il futuro quali potrebbero essere le linee guida dell’asso ciazione? «Per il prossimo an no, accanto alle tematiche cul turali, vorremmo dedicare spa zio ad alcuni testimoni del no stro tempo, perché la vita con creta di queste persone susciti ancora più interesse e coinvol gimento personale. Ciò che conta alla fine è che tutto ciò che viene proposto non riman ga solo un bel discorso ma ven ga calato nel nostro modo di pensare e di agire di ogni gior no». Appuntamenti e personalità che incar nano le finalità del Gruppo culturale promosso dall’Ilce di Lodi. «Siamo un gruppo di persone accomunate dalla consapevolezza che per essere cristiani e testimoni cre dibili della nostra Fede in mez zo al mondo occor re essere sempre pronti a rispondere a chiunque ci domandi ragione della nostra speranza conclu de Stefano Levantino . La si tuazione culturale, politica e mediatica fa sorgere l’esigenza di trovare ragioni convincenti, di dare motivazioni solide e comprensibili a chiunque, in modo rispettoso e sereno. Ecco perché offriamo incontri che aiutino a riflettere, aperti alla partecipazione di tutti». A La pioggia non ferma il “Laus musical” Paola Arensi n La pioggia non ha fermato la magia del Laus Musical di Lodi. Giovedì e venerdì scorso piazza Castello è stata trasformata nel suggestivo scena rio di emozionanti interpretazioni: dal ballo al canto fino al teatro. Erano 20 i temerari in concor so e questa volta hanno trionfato 3 ragazze: «Tra i partecipanti c’era anche un 36enne, il lodigiano In nocenzo La Salata, appassionato di musica leggera e particolarmente apprezzato dal pubblico, che ha presentato un brano inedito scritto personalmente e intitolato Scoppia pace» spiegano gli organizza tori dell’agenzia di spettacolo lodigiana Altama rea. Quest’anno il noto concorso per attori, cantanti e ballerini in erba ha portato in città la qualità. Nel la maggior parte dei casi si trattava di giovani esordienti della provincia che, con umiltà, passio ne e tenacia, si sono esibiti in entrambe le serate alla presenza di un folto pubblico e ottenendo ri sultati importanti: «Molte persone non si sono al lontanate nemmeno quando, al termine della gara di venerdì, è sopraggiunta la pioggia. Tutti teneva no ad assistere alle premiazioni perché avevano notato l’impegno dei concorrenti» proseguono gli organizzatori. Per la categoria dedicata alla recita zione ha trionfato la 16enne Carlotta Rossi di Cadi lana che, indossando un bellissimo abito di scena, ha interpretato mirabilmente una parte dell’opera shakesperiana Romeo e Giulietta. Anche la cantan te milanese Laura Mingardo, 25enne, ha dato il meglio di se stessa con il brano di Joss Stone Right to be wrong. La competizione per i ballerini è stata vinta da un’altra ragazza, cioè la 19enne lodigiana Sara Matarazzo, che si è scatenata sulle note di Ro binthioke, Lost without you e di Justin Timberlake Love Stoned. L’evento, presentato da Riccardo Li vraghi e Melania Pecoraro e riprodotto su un maxi schermo, era patrocinato dall’assessorato alle po litiche giovanili del comune di Lodi, rappresentato in giuria da Giuliana Cominetti. Al suo fianco al tri ospiti d’onore: Vittorio Vaccaro, Alberto Ferra ri, titolare dell’agenzia Altamarea, Luigi Rossi, Alessandra La Placa, Simona Sensini, Sara Tosel li, Pierantonio Manca, Giambattista Girelli, Lu ciano Pagetti, Paola Invernizzi, Claudia Marchet ti, Pierangelo Zannaboni e Alessandro Vettorato. Un’immagine del momento finale di “Laus musical” la rassegna di Altamarea dedicata ai giovani artisti lodigiani