Vivere Smart - Telecom Italia
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Vivere Smart - Telecom Italia
Forum Multistakeholder 2016 Dossier d’introduzione ai lavori del tavolo VIVERE SMART IL WORKSHOP MULTISTAKEHOLDER DI TIM La Direzione Corporate Shared Value di TIM organizza, per il secondo anno, il Forum multistakeholder con l’obiettivo di coinvolgere autorevoli rappresentanti degli stakeholder dell’azienda in una riflessione sui principali temi su cui si sviluppa la strategia dell’azienda per la creazione di valore condiviso. Figura 1- Un immagine del Forum Multistakeholder 2015 Per TIM gli obiettivi del Forum sono: rafforzare la propria comprensione delle istanze e delle priorità degli stakeholder rispetto ai temi rilevanti della propria strategia; raccogliere le valutazioni e opinioni degli stakeholder su possibili scenari evolutivi rispetto ai temi oggetto del tavolo; raccogliere contributi sui possibili ambiti di sviluppo della strategia per sviluppare la propria capacità di creare valore condiviso tra l’azienda e gli stakeholder stessi. Ai partecipanti al Forum è quindi richiesto un contributo attivo, da esprimere all’interno dei Tavoli di lavoro tematici, le cui conclusioni saranno condivise in plenaria al termine della mattinata di lavoro. A cosa serve il dossier d’introduzione ai lavori del Tavolo? Il dossier di introduzione ai lavori del Tavolo ha come obiettivi: inquadrare il tema di cui si tratterà al Tavolo; condividere con i partecipanti le strategie definite e i progetti realizzati da TIM sul tema oggetto del tavolo; presentare ai partecipanti la strategia di Creazione di Valore Condiviso di TIM nel suo complesso. Questo faciliterà i partecipanti nel garantire una partecipazione attiva e informata nel corso delle attività oggetto del Forum Multistakeholder. Il dossier è articolato nelle seguenti sezioni: 1. Introduzione del tema del tavolo 2. Descrizione di dettaglio di alcuni progetti di TIM 3. Descrizione della strategia di Creazione di Valore Condiviso di TIM 4. Breve descrizione di alcune attività di TIM relative alle singole aree in cui si articola la strategia di Creazione di Valore Condiviso. Introduzione del tema del tavolo Qualche dato di contesto L’Internet of Things cambierà la mobilità – di Claudia La Via (da “Il Sole 24 ore” del 01/12/2015) Quando si parla di auto è impossibile non pensare alla connettività, diventata ormai un elemento chiave per la gestione di tutto l'ecosistema che gira attorno all'automotive. Un discorso che vale soprattutto per le flotte aziendali, dove la telematica è fondamentale anche per una corretta gestione del parco auto, degli spostamenti e, soprattutto, dei costi. Oggi le auto sono in grado di interagire con ciò che le circonda, con altri veicoli e, addirittura, con un server: merito della Rete che sta prepotentemente conquistando tutti i veicoli, non solo attraverso i dispositivi mobili (smartphone e tablet) portati a bordo dal guidatore, ma anche grazie a sistemi di connettività integrati in grado di creare un ecosistema che passa sotto il nome di Internet of things (IoT) e che proprio nel mondo dell'automotive trova una delle sue massime applicazioni. Un orizzonte a cui da tempo stanno lavorando aziende di componentistica, produttori di veicoli e, soprattutto, operatori di telecomunicazioni, che forse più di altri potranno beneficiare delle auto connesse. Secondo il recente rapporto «Connected car ecosystem: 2015-2030 opportunities, challenges, strategies & forecasts» realizzato da Sns Research, infatti, il rapporto tra gli operatori di telefonia mobile e il mercato delle connected car, potrebbe generare entro il 2020, ricavi annui per 40 miliardi di dollari. Numeri che diventano ancora più importanti quando si parla di flotte. Le ultime rilevazioni di Aniasa, l'Associazione nazionale industria dell'autonoleggio e servizi automobilistici di Confindustria, confermano che la connettività e la telematica sono sempre più presenti nelle flotte, sia sulle auto che sui mezzi commerciali. A fine 2015 saranno equipaggiati con dispositivi “intelligenti” oltre 70mila veicoli a noleggio a lungo termine e 30mila a breve termine, circa il 15% del totale, con un trend in crescita del 300% nell'arco degli ultimi quattro anni. In generale, ha spiegato Pietro Teofilatto, direttore Noleggio a lungo termine di Aniasa, «quasi un terzo (il 27%) dei mobility manager è oggi interessato alla gestione via web delle auto condivise o al monitoraggio da remoto della flotta». La società di analisi di mercato Gartner prevede che entro cinque anni ci saranno 250 milioni di auto connesse e che la connettività diffusa porterà maggiori informazioni all'interno dei veicoli e consentirà loro di dialogare con gli elementi circostanti. Una prospettiva sempre più concreta, come dimostra anche l'annuncio del ministero dei Trasporti britannico di voler riempire le autostrade inglesi di sensori IoT, all'interno del piano da 15 miliardi di sterline per l'aggiornamento infrastrutturale. Negli Usa, poi, la National highway traffic safety administration è già a lavoro per implementare una soluzione per le comunicazioni vehicle-to-vehicle completare entro il 2020 […]. da (Leggi l’articolo completo: Sole 24 ore) Introduzione del tema del tavolo Qualche dato di contesto Il vaso smart comunica anche allo smartphone i dati sull'aria di casa (radunati in un indicatore sintetico di qualità), in modo che l'utente possa verificarne lo stato e l'effettivo abbattimento degli inquinanti. I ragazzi di Pordenone stanno cercando un investitore che li aiuti a scalare sulle quantità: che qualcuno si faccia avanti... “CES 2016, le novità smart per la casa: dal barman automatico al water intelligente da 10mila dollari – di Gianfranco Giardina (da “DDay.it – Corriere della sera” – 13/01/2016) La casa è la prima "indiziata" a diventare smart: tra i mille gadget lanciati al CES 2016, abbiamo selezionato per voi quelli più interessanti e curiosi per rendere le nostre abitazioni più confortevoli e facili da gestire. Una pianta ci salverà: il vaso purificatore d'aria La prima innovazione di questa rassegna viene da una startup italiana (Laboratori Fabrici): si tratta di Clairy, un vaso in grado di purificare l'aria utilizzando come filtro per abbattere allergeni e inquinanti una pianta. In pratica, grazie alla particolare conformazione, Clairy forza l'aria a passare attraverso il substrato di terreno in cui la pianta vive, permettendo una buona salute della pianta stessa e soprattutto - ci dicono che sia scientificamente dimostrato - la rimozione dall'aria della maggior parte degli inquinanti, che vengono trattenuti e "metabolizzati" dalla pianta stessa, che diventa di fatto un filtro attivo. Una luce ti fa fare la doccia senza sprechi Questa innovazione presentata da un startup francese si fonda sul risparmio idrico, molto importante dato che inevitabilmente nei prossimi anni il costo dell’acqua, anche per noi italiani, è destinato a crescere nei prossimi anni. Ma il costo è ancora più alto per l’acqua calda, tipicamente quella che si consuma facendosi una doccia: oltre al consumo idrico diretto c’è quello energetico connesso al riscaldamento dell’acqua. Per questo i progettisti hanno inventato un soffione della doccia che integra al proprio interno un piccolo sistema di illuninazione LED autoalimentato, un flussometro e una semplice logica di comunicazione Bluetooth LE. Quando si inizia a fare la doccia, il flusso d’acqua mette in funzione una miniturbina con la cui energia viene alimentata una luce colorata. Quando i litri superano alcuni livelli impostati dall’utente via smartphone la luce cambia colore, virando per esempio prima verso il giallo e quindi verso il rosso. L’utente può così capire che il proprio “budget” idrico è stato oramai raggiunto ed è ora di andare verso la conclusione della doccia. l soffione, poi, nei momenti in cui è alimentato (ovverosia quando c’è flusso d’acqua) dialoga in Bluetooth con smartphone e tablet e comunica i consumi aggregati giorno per giorno, così da poter fare qualche analisi sui propri consumi e quindi correggere eventuali comportamenti “da spreconi”. E ora non puoi più perdere le chiavi (ma attento a non perdere lo smartphone) Tra le novità più carine del CES 2016 vanno annoverate le tante serrature e i lucchetti Bluetooth: in pratica non c'è più il "buco" per la serratura ma al massimo una presa USB per la ricarica. Per aprire il lucchetto in questione basta lanciare il comando dalla app. Allo stesso modo è possibile dare autorizzazioni all'apertura temporanee o permanenti ad altri utenti: addio duplicati di chiavi o chiavi lasciate sotto lo zerbino. La carica dura otto mesi - ci giurano - ma se proprio dovesse scaricarsi, basta andare con un battery pack ed erogare pochi secondi di carica per riavviare il lucchetto e rispondere al comando di apertura. Come cucinare a costo zero con il sole Il suo nome è Go Sun, e già da questo si può capire che il sole ha qualcosa a che fare con questo prodotto. Crediamo che si tratti, però, dell'unico prodotto esposto a CES 2016 che non abbia bisogno di energia elettrica, né diretta né autoprodotta: si tratta di un forno a raggi solari, qualcosa che mette insieme i principi degli specchi ustori di Archimede con alcuni materiali capaci di intercettare e trattenere al proprio interno l'energia proveniente dall'esposizione al sole. In pratica il forno ha forma cilindrica, quel cilindro nero che è posto all'interno dello specchio a parabola. Il cilindro è posto nel punto dove convergono tutti i raggi riflessi dallo specchio (non a caso quel punto in una parabola si chiama "fuoco") ed è realizzato di un particolare vetro nero capace di catturare la maggior parte dell'energia termica incidente senza farla uscire. (Leggi l’articolo completo: DDay.IT - Il Corriere della Sera) TIM e il vivere smart – Alcuni progetti “L’inizio del XXI secolo potrebbe essere visto in futuro come l’epoca in cui il sistema di connessioni diffuso ha cambiato l’economia e il nostro modo di vivere in modo molto più profondo di quello che viene percepito oggi”. - World Economic Forum” Nei Paesi più sviluppati il concetto di “digital life” e i bisogni digitali di convergenza e multicanalità sono oggi equiparabili a quelli tradizionali; l’Internet delle Cose (Internet of Things - IoT) sta determinando la scomparsa del confine tra mondo reale e mondo virtuale. Anche in Italia l’Internet delle Cose ha cominciato ad avere un impatto positivo sulla vita quotidiana delle persone modificando il modo in cui i cittadini si comportano e relazionano nell’ambiente urbano, nel mondo lavorativo, nella scuola o nei rapporti con la Pubblica Amministrazione e anche fra le mura domestiche. Passiamo dall’essere “consumatori digitali”, con un approccio quasi passivo verso la tecnologia, all’essere “cittadini digitali”, che usano in un modo consapevole e creativo le tecnologie a disposizione. Come azienda sosteniamo l’accelerazione del processo di digitalizzazione e della formazione della cittadinanza digitale attraverso l’offerta di “smart services” in diversi settori. Il settore della “Smart Home”: Nel 2016, il 21% dell’uso totale dell’IoT deriverà dalle applicazioni per la casa intelligente, dato che registrerà il maggiore incremento nel corso dei prossimi cinque anni (+24% nel 2020). Le innovazioni della domotica nei prossimi anni non saranno più considerate un bene di lusso ma entreranno a far parte della nostra quotidianità. Sensori e sistemi wireless saranno incorporati in un numero sempre maggiore di dispositivi e le case non saranno solo interconnesse, diventeranno ambienti di servizi integrati in grado di migliorare il comfort e la sicurezza, controllare e diminuire i consumi energetici. Figura 2- Le possibili applicazioni della Smart Home Oggi per le Smart Home TIM offre: sistemi di sicurezza come videocamere, sensori di movimento, sistemi di allarme, servizi intelligenti per la climatizzazione della casa e il controllo automatico dell’illuminazione, dispositivi per monitorare il funzionamento della caldaia. Il settore dello “Smart Working”: Lo Smart Working è un modello innovativo di lavoro che utilizza le tecnologie digitali per una maggior flessibilità nei tempi e modi di svolgere il lavoro, migliorando quindi la qualità della vita dei dipendenti e la produttività delle aziende. In Italia l’attenzione verso lo Smart Working sta crescendo: da un lato nuove proposte di legge spingono verso l’adozione di modelli di lavoro agile, dall’altro le aziende sono pronte a realizzare progetti in questa direzione. Abbiamo pensato a come supportare le aziende nel percorso verso lo Smart Working con dei servizi che consentono: di essere reperibili ovunque grazie a un unico numero flessibile e all’accesso ai servizi aziendali in mobilità; di facilitare la comunicazione con i clienti e agevolare la collaborazione con i colleghi in totale sicurezza tramite mail, fax e SMS; di ridurre i costi delle trasferte grazie alla possibilità di organizzare videoconferenze in alta definizione; di lavorare in modo più flessibile grazie all’integrazione delle funzionalità di posta elettronica con unified messaging e all’uso di strumenti web e real-time collaboration (come spazi virtuali in cui condividere informazioni, istant messaging, webconference, condivisioni di applicazioni e documenti). Il progetto IO Riciclo: Nel campo dell’offerta di prodotti e servizi integrati, per promuovere stili di vita sostenibili, si colloca il progetto IO Riciclo. L’obiettivo del progetto è posizionare TIM come Leader in Italia in termini di Tutela Ambientale, sensibilizzando la propria Customer Base, ed i potenziali Clienti sui temi di attenzione all’ambiente attraverso la promozione del mobile recycling. Al progetto saranno correlate campagne di vendita per incentivare la rottamazione dei terminali in disuso e acquisto nuovi device. Il servizio prevede la dotazione di TIM Raee Station nei punti vendita principali sul territorio nazionale per il riciclo sostenibile dei terminali. La strategia di Creazione di Valore Condiviso di TIM La strategia di TIM si basa su un modello di “Corporate Shared Value” (si veda la figura n. 3), con cui TIM vuole contribuire alla creazione di valore condiviso attraverso l’ideazione e realizzazione di progetti che generano valore economico per il Gruppo (Business Value) e per la società (Social Value). L’obiettivo è abilitare un ecosistema digitale che risponda ai bisogni sociali e all’Agenda Digitale italiana considerando come cornice di riferimento i Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite (SDGs). A partire dall’analisi dei principali Social Need rilevanti per il paese, TIM ha identificato tre aree di intervento principali in grado di dare una risposta a tali bisogni, attraverso tecnologie, competenze e specifiche progettualità: Tutela dell’ambiente Cultura digitale TIM e i Sustainable Development Goals: Anche nel 2016 TIM si impegna a promuovere e realizzare i 17 obiettivi umanitari definiti dall’ONU per lo sviluppo sostenibile del nostro pianeta. Povertà e fame, salute e scolarizzazione, disuguaglianze economiche e di genere, acqua ed energia pulita, sviluppo e consumo responsabile sono alcuni dei grandi problemi che affliggono l'umanità. Per mettere la parola "fine" a questo lungo elenco, le Nazioni Unite hanno definito i Global Goals for Sustainable Development, 17 traguardi virtuosi da raggiungere entro il 2030, sottoscritti il 25 settembre 2015 da 193 leader di Stati membri dell'organizzazione e inseriti nell'Agenda delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile del pianeta. Innovazione sociale Figura 3 - Il modello CSV di TIM Le singole aree strategiche di intervento e i relativi progetti INNOVAZIONE SOCIALE sede in 4 città italiane, con oltre 4.000 mq che costituiscono un punto di riferimento nel panorama dell’innovazione italiana: Milano, Bologna, Roma, Catania. (per saperne di più: Innovazione sociale) “TIM si pone come “abilitatore” nella creazione di un ecosistema digitale che connetta imprese, PA e comunità locali, in modo da creare sinergie positive per lo sviluppo del Paese” Il contributo che il Gruppo offre alla crescita delle realtà in cui opera non si ferma ai progetti infrastrutturali e spazia dalle soluzioni digitali per i servizi della PA ai servizi cloud per le imprese, dalle piattaforme digitali per la sanità, alle applicazioni rivolte a persone diversamente abili e alle tecnologie per il contenimento dei consumi energetici delle città e delle imprese. In tale ambito sono state sviluppate varie iniziative di innovazione sociale, tra cui la piattaforma di crowdfunding (WithYouWeDo) che accoglie richieste di donazioni e altri aiuti finanziari senza fini di lucro per chi intenda realizzare progetti finalizzati alla tutela dell’ambiente e del sociale. Un altro esempio è TIM #Wcap, l’acceleratore d'impresa di TIM, che seleziona, finanzia e accelera startup digitali. Aiuta talenti e idee a trasformarsi in imprese pronte a entrare sul mercato, supportando le startup in modo diretto durante le fasi di nascita e sviluppo. Ha TUTELA AMBIENTALE “TIM è impegnata nell’implementazione di progetti e iniziative volte alla riduzione del proprio impatto ambientale e di quello dei propri clienti, oltre alla promozione di stili di vita più sostenibili” Proteggere l’ambiente, migliorare l’efficienza energetica e offrire servizi in grado di ridurre le emissioni di gas ad effetto serra ed altri inquinanti sono le direttrici di intervento fondamentali del Gruppo per favorire lo sviluppo sostenibile nelle proprie aree di influenza. Le azioni specifiche messe in atto sono quindi volte a ridurre i propri impatti ambientali e a proporre soluzioni tecnologiche rivolte alle persone, alle imprese e alle pubbliche amministrazioni per la realizzazione di una società digitale, più inclusiva e vivibile. Tra i servizi dedicati all’ambiente, Nuvola IT Evergreen riguarda la gestione remota dei consumi energetici, implementata su asset e servizi di Telecom Italia, finalizzata al risparmio energetico. (per saperne di più: tutela ambientale) CULTURA DIGITALE “Oggi per ottenere crescita e sviluppo sociale è necessario che tutti i cittadini siano in grado di ottenere le giuste competenze digitali per sfruttare appieno i benefici offerti dalla rete e dalle nuove tecnologie. TIM è impegnata nella realizzazione di progetti a supporto dell’educazione e della scuola digitale” Accanto al progetto d’infrastrutturazione, TIM si è fatta promotrice di diverse iniziative tese ad aumentare l’alfabetizzazione digitale, la dotazione tecnologica della popolazione e l’utilizzo di servizi che sfruttano le potenzialità della rete internet. Tra le iniziative tese ad aumentare l’alfabetizzazione digitale vi è Pappano in web, che prevede la realizzazione di cicli annuali di concerti di musica classica trasmessi sul canale web, in cui il pubblico del web partecipa sia alla live chat dedicata, sia in collegamento diretto dalla sala da concerto. L’obiettivo è quello di sviluppo un progetto rivolto sia ai “giovani”, che sul web possono apprezzare temi culturali come la musica classica, sia ai “meno giovani” che, attratti dai contenuti di loro interesse, si avvicinano così alle tecnologie digitali. Nell’ambito della cultura digitale TIM ha utilizzato diverse strategie (dai convegni alle sperimentazioni sul campo al finanziamento di start-up) al fine di esplorare e far conoscere le possibilità applicative offerte dal digitale in molte aree di interesse sociale ed economico: la scuola, i servizi offerti dalla PA ai cittadini, le applicazioni rivolte a persone con disabilità, le soluzioni innovative indirizzate alle imprese, ai distretti industriali, alle città. Nell’area del sistema scolastico ed universitario italiano, il progetto Partnership con la scuola ed il mondo accademico, prevede collaborazioni che comprendono il finanziamento di borse per dottorato di ricerca/studenti meritevoli/stage, scambio di docenze, sponsorizzazioni di Cattedre su tematiche di interesse aziendale, sponsorizzazioni di Master con co-progettazione dei contenuti formativi, contribuzione all’orientamento e aggiornamento dell’offerta formativa per lo sviluppo delle competenze necessarie al business aziendale. (per saperne di più: cultura digitale)