XML Schema per nteroperabilit APC

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XML Schema per nteroperabilit APC
XML Schema per interoperabilità APC
La verifica dello stato passivo, le relazioni del curatore ex art 33 l. fall., costituiscono uno dei
momenti di maggiore evidenza sociale delle procedure concorsuali, chiamate nello specifico al
governo di insolvenze anche di grandissime dimensioni, come recentemente avvenuto .
Le criticità organizzative vissute dagli uffici giudiziari con particolare riguardo alla verifica
dello stato passivo e alle relazioni periodiche dei curatori sono note a tutti gli operatori: gli
strumenti approntati per l’interoperabilità costituiscono una risposta tecnologica alle difficoltà
incontrate, mirando a restituire autenticità al dato ed al contempo superare le dimensioni ripetitive
dell’azione dei singoli attori del processo concorsuale.
Particolare attenzione è stata riservata alla definizione di una tassonomia delle cause e
circostanze del dissesto, cui si è giunti all’esito di una lunga fase di studio realizzata da un ampio
gruppo di operatori del settore sotto la direzione del prof. Paolo Bastia, docente di Scienze
Aziendali presso la facoltà di Economia dell’Università di Bologna .
Il valore della sperimentazione è tutto nell’empirismo delle scelte, nella possibilità di un loro
superamento per l’avvicendarsi degli obiettivi, per il miglioramento qualitativo dell’azione da
ognuno degli operatori promossa e realizzata. Al di là della mutevolezza delle singole realizzazioni,
resta il valore culturale delle esperienze realizzate, l’apertura ad una funzione di governo e
qualificazione delle attività, il superamento di logiche d’azione che ne disperdono il valore all’atto
della loro produzione in favore di dimensioni cognitive diffuse, capaci di restituire alle funzioni
della concorsualità una nuova e condivisa visibilità .
Insinuazioni
I singoli creditori presentano domanda di ammissione al passivo, con l’indicazione delle somme
dovute, corredata dei titoli giustificativi e con l’indicazione delle garanzie speciali da cui il credito è
assistito (art. 93 l.f.). Legittimati a presentare la domanda di ammissione al passivo sono coloro che
vantino un credito, o una garanzia reale, nei confronti del debitore, anteriore alla data del
fallimento. Le domande di insinuazione al passivo vengono registrate dalla cancelleria con
indicazione nominativa e registrazione numerica e successivamente elaborate che provvede alla
loro scansione informativa per natura del credito, redigendo il doc. XML denominato “ELENCO
INSINUAZIONI”: il curatore in particolare predispone detto elenco controllando i dati anagrafici
del creditore e le informazioni specifiche dei ogni credito affermato nelle domande di insinuazione.
Va in questa sede solo ricordato come il codice fiscale rende univoca l’indicazione del creditore,
conferendo coerenza al sistema informativo quanto a qualità ed univocità del dato.
Nello schema Insinuazioni.xsd sono inclusi gli schema “TipiGlobali.xsd” e “Privilegi.xsd”.
Entrambi gli schema sono riportati nella relative sezioni sottostanti.
Schema Insinuazioni.xsd
Le insinuazioni rappresentata nel seguente modo:
Elemento per rappresentare il mandatario del creditore
Elemento per rappresentare l’avvocato del creditore
Elemento per rappresentare il creditore e il legame con l’eventuale legale rappresentante
Elemento per rappresentare l’insinuazione.
Elemento per rappresentare il credito.
Il credito viene univocamente identificato tramite l’elemento RiferimentoCredito che specifica il
progressivo di Insinuazione (fornito dalla Cancelleria) e il progressivo del credito all’interno della
stessa insinuazione (fornito dal curatore nella redazione dello stato passivo).
Allegati Insinuazioni
Come dicevamo poc’anzi le insinuazioni devono essere corredate dei titoli giustificativi, ossia
dei documenti probatori del fondamento della pretesa giuridica nei confronti del fallito; detti
documenti si inseriscono nella base dati, utilizzando un differente xml sulla base dello schema
“Allegati.xsd”, riportato nella sezione Allegati Insinuazioni.
Come in tutti gli xml, occorre indicare la procedura a cui si fa riferimento, per poi procedure
all’indicazioni dei dati relativi al documento che si sta stilando. In questo caso, occorre indicare il
numero dell’insinuazione a cui il documento fa riferimento e il documento stesso in formato
binario.
Stato Passivo
Il deposito dello stato passivo è una attività che il curatore è tenuto a svolgere prima dell’udienza
di verifica dello stato passivo. L’attività in questione prevede la corretta valorizzazione delle
insinuazioni depositate presso la cancelleria.
Al momento dell’insinuazione la cancelleria è solita registrare solamente il progressivo
dell’insinuazione ed i dati anagrafici del creditore, il sistema non dispone quindi dei dati relativi al
credito vantato vero e proprio. La redazione dello stato passivo viene informatizzata grazie al
deposito del documento XML in oggetto.
Occorre notare come il progressivo di credito (ad una insinuazione possono essere associate più
voci di credito) è a carico del curatore stesso. In sintesi il curatore dovrebbe ritirare dalla cancelleria
la lista delle insinuazioni, corredarle con le informazioni di credito e depositare il tutto in
cancelleria mantenendo la coerenza sulla numerazione delle insinuazioni stesse.
Il presente documento è il prodotto di una previa attività di vaglio in ordine all’an e al quantum
del credito dedotto in ogni singola insinuazione depositata e registrata dalla cancelleria o raccolta
attraverso il documento XML “Elenco Insinuazioni” summenzionato, attività questa che potrebbe
definirsi una sorta pre-verifica da parte del curatore.
Le insinuazioni possono essere reiteratamente aggiornate mediante ulteriori successivi depositi
del presente documento XML sino al momento dell’approvazione dello stato passivo. Si noti che le
singole ammissioni, ai fini della definitiva approvazione, si effettuano manualmente dalla finestra di
dettaglio del menù “Esame Domande Passivo.
Per ogni credito indicato nell’XML dello stato passivo, occorre indicarne il privilegio. La lista
dei privilegi è riportata nella sezione “Privilegi” sottostante.
Privilegi
Nello schema “Privilegi.xsd”, è definito un simple type, all’interno del quale, è presente una serie di
valori associati al tipo di privilegio (Elenco sottostante). Tale lista di privilegi è utilizzata sia nello
schema “Insinuazioni.xsd” che nello schema “StatoPassivo.xsd”.
Crediti in prededuzione
Spese di giustizia
Spese per atti conservativi o di espropriazione di beni mobili
Crediti per atti conservativi o di espropriazione di beni mobili
Crediti preposti al n. 1 dell'art. 2778 c.c. (art. 2777, 1 comma, c.c.)
Crediti dell'acquirente di un bene immobile per le spese di liberazione dell'immobile
dalle ipoteche
Crediti per retribuzioni e provvigioni, crediti dei coltivatori diretti, delle società od enti
cooperativi e delle imprese artigiane
Crediti preferiti ad ogni altro: Pegno,Privilegi marittimi, Credito peschereccio,Credito
mobiliare industriale, Credito dell'artigiano,Imposte ipotecarie,Imposte erariali di
consumo
Privilegi Mobiliari Generali
Contributi per l'assicurazione obbligatoria per l'invalidità, la vecchiaia ed i superstiti
Imposte sui redditi immobiliari. Esecuzione su frutti, fitti e pigioni
Credito agrario di esercizio
Contributi per forme assicurative, e accessori, non comprese nel 1° grado
Trattamento speciale di disoccupazione
Spese funebri, d'infermità e per alimenti
Credito dello Stato per imposta I.V.A., credito per rivalsa I.V.A.
Crediti degli enti locali per i tributi
Privilegi Immobiliari
Crediti dello Stato per le imposte imputabili ai redditi immobiliari
Crediti per contributi per opere di bonifica miglioramento fondiario
Crediti dello Stato per canoni dovuti per concessione di acque
Crediti dello Stato per tributi indiretti, per IVA sugli immobili in caso di responsabilità
solidale del cessionario e per IVA di rivalsa verso il cessionario o il committente
Crediti derivanti dall'applicazione dell' INVIM
Privilegio speciale ex art. 2775 bis credito per mancata esecuzione dei contratti
preliminari
Ipoteca
Privilegi Mobiliari Speciali
Crediti per approvvigionamenti ai dipendenti statali
Ammassi dei prodotti agricoli
Spese di conservazione e di miglioramento
Rimborso premi di assicurazione
Finanziamenti alle medie e piccole industrie
Crediti dell'artigiano - scorte e materie prime
Mercedi lavoratori in opere di coltivazione e raccolta
Crediti per lavori di raccolta dei prodotti agricoli, per lavori di coltivazione, sementi
fertilizzanti, antiparassitari e per somministrazione di acqua per irrigazione
Tributi indiretti:Imposta di registro, Imposta di bollo,Imposta sui contratti di
borsa,Imposta sulle, assicurazioni, Imposta sugli spettacoli, Imposta sulla pubblicità,
Imposte doganali, Tassa sulle concessioni governative, Imposta sulle successioni e
donazioni, Canoni di abbonamento RAI-TV, Imposta sulla circolazione dei veicoli,
Imposta di fabbricazione
L'IVA e il credito di rivalsa IVA
Imposte sul reddito (IRPEF, IRPEG e ILOR)
Cooperative di consumo - Privilegi su merci e derrate
Credito alla cooperazione
Credito agrario di miglioramento
Credito da reato
Ipoteche sugli autoveicoli
Crediti per risarcimento danni contro l'assicurato
Credito dell'albergatore
Credito del vettore, del mandatario, del depositario e del sequestratario
Credito del venditore di macchine
Canoni enfiteutici
Credito del locatore
Credito del concedente ei contratti di mezzadria e colonia
Credito alle cooperative edilizie
Preferenze non determinate dalla legge:Cauzione degli agenti di cambio,Cauzione per
l'emissione di assegni circolari,Credito ai dipendenti dello stato
Imposte sul reddito e accessori sul reddito d'imposta
Non Specificato
Chirografo
Questionario cause del dissesto
L’obbligo di riferire al g.d. è uno dei doveri primari del curatore essendo la finalità della sua
attività precipuamente destinata a formare la volontà del giudice delegato il quale deve
necessariamente avere congrue rappresentazioni della realtà economica, aziendale, merceologica,
commerciale, giuridica nella quale si inserisce il fallimento.
Il momento principe di raccolta di dati, di relazione su circostanze, di espressione di pareri è
rappresentato dalla relazione ex art. 33 che costituisce una relazione generale del curatore al giudice
delegato.
La relazione de quo deve essere presentata entro un mese dalla dichiarazione di fallimento.
La relazione deve essere particolareggiata sulle cause e circostanze del dissesto, sulla diligenza
impiegata dal fallito nell’esercizio dell’impresa, sul tenore di vita di costui –e famiglia-, sulle sue
responsabilità e sugli aspetti che possano interessare un’eventuale istruttoria penale.
Inoltre nella relazione devono essere indicati gli atti del fallito già impugnati dai creditori,
nonché quelli che il curatore intende impugnare.
Se riguarda una società la relazione deve contenere altresì i fatti accertati e di informazioni
raccolte intorno alla responsabilità degli amministratori, dei sindaci e dei terzi.
La compilazione del questionario svolta dal curatore ha lo scopo di censire le cause del dissesto a
fini statistici. Le informazione che esso deve contenere sono definite all’interno dell’XML schema
“Questionario.xsd”, il quale contiene un ulteriore schema, dove sono definiti i tipi di dati utilizzati
all’interno dello schema principale. Sotto è riportato il diagramma che lo rappresenta e il dettaglio
dei singoli elementi.
FormaGiuridica
Elemento che riporta la forma giuridica della società.
Assetto Governo
Elemento che riporta l’assetto governativo della società.
Cause Dissesto
Elemento dove indicare le motivazioni del dissesto societario.
Natalità/Mortalità
Indicazioni sulla nascita e il conclusioni delle attività societarie.
Elementi Bilancio
Elemento suddiviso in più parti, riportante i dettagli di bilancio. La suddivisone è così fatta:
•
Stato Patrimoniale Attivo
•
Stato Patrimoniale Passivo
•
Conto Economico
Composizione/Addetti
Elemento per la rappresentazione della composizione della forza lavoro della società, a seconda
delle cariche ricoperte.
Ammortizzatori Sociali
Elemento che riporta anno per anno le modalità di ricorso agli ammortizzatori sociali da parte della
società.
Analisi Indici
Elemento per la rappresentazione degli indici.
Info Extracontabili
Elemento per la rappresentazione di tutte le informazione Extra Contabili.
Stima Costi Diretti Fallimento
Elemento per la rappresentazione dei costi diretti relativi al fallimento.
Relazione Periodica
Le relazioni mensili (o comunque periodiche) sono i prospetti, le esposizioni sommarie
dell’amministrazione e dell’attività svolta, il tutto corredato, se richiesto, di documenti
giustificativi. Non deve ridursi a meri prospetti contabili delle spese e delle entrate, ma deve invece
contenere tutto quanto interessi al fallimento (in modo da costituire un primo strumento di controllo
della condotta del curatore) ivi compreso l’aggiornamento costante sulle cause eventualmente
iscritte al ruolo contenzioso che parallelamente possono svolgersi, ad esempio eventuali
revocatorie, tardive, rivendiche, azioni di responsabilità, controversie fiscali e così via.
I primi elementi che seguono definiscono appunto le cause iscritte a ruolo nel registro del
Contenzioso Civile, nel seguito vengono definiti gli elementi identificati in analisi e per ognuno di
essi verrà definita la tipologia di esito.
Rivendicazione
Elemento per la rappresentazione delle domande di rivendicazione, restituzione e separazione di
beni mobili, ex art. 103 l.f.
Revocazione
Elemento per la rappresentazione delle istanze di revocazione contro crediti ammessi allo stato
passivo, ex art. 102 l.f.
Tardiva
Elemento per la definizione delle dichiarazioni tardive di credito, ex art. 101 l.f.
Opposizioni
Elemento per la definizione delle opposizioni dei creditori esclusi o ammessi con riserva, ex art.
98 l.f.
Impugnazioni
Elemento per la definizione dell’impugnazione di crediti ammessi, ex art. 100 l.f.
Revocatorie
Elemento per la definizione delle azioni revocatorie ordinarie, ex art. 66 l.f..
Atti Titolo Gratuito
Elemento per la definizione degli atti a titolo gratuito, ex art. 64 l.f.
Controversie Fiscali
Elemento per la definizione delle controversie fiscali.
Contenzioso recupero crediti
Elemento per la definizione del contenzioso per recupero crediti.
Azioni Di Responsabilità
Elemento per la definizione delle azioni di responsabilità, ex art. 146 l.f.
Dove:
Responsabilità può assumere i seguenti valori:
enumeration
enumeration
enumeration
enumeration
enumeration
Amministratori
DirettoriGenerali
Sindaci
Liquidatori
AmmDiFatto
Norma può assumere i seguenti valori:
enumeration
enumeration
enumeration
ResponsabilitàVersoSocietà
AzioneSocialeDiResponsabilità
ResponsabilitaVersoCreditoriSociali
Altre Azioni
Elemento per la definizioni di azioni generiche con effetti sull’attivo. L’esito prevede la
possibilità di imputare al fallimento Diritti, Crediti ed Attivo.
Rendiconto
L’elemento Rendiconto permette di specificare le entrate e le uscite del periodo in modo tale da
tenere aggiornata l’entità libretto del sistema informativo. Di seguito vengono descritte le possibile
entrate e le possibili uscite.
Entrate
Movimenti contabili di entrata nel libretto della procedura.
Il riferimento nelle entrate mobiliari è opzionale per il caso della vendita in massa dei beni
mobiliari.
Nel caso di entrata generica l’elemento testo Note è obbligatorio.
Uscite
Nella presente sezione sono descritte le diverse tipologie di uscita, si noti che eventuali riparti
vengono definiti come movimenti di uscita.
Si noti che per la ripartizione occorre specificare il progetto di riparto (chiave alternativa per
entità riparto) ed il codice fiscale del creditore in oggetto.
Dove Tipo può assumere i seguenti valori:
enumeration
enumeration
enumeration
enumeration
enumeration
PeritiImmobiliari
Pubblicità
DecretiTrasferimento
Assicurazioni
SpeseCondominiali
enumeration
enumeration
enumeration
enumeration
ICI-INVIM-ImposteIpotecarie
RestituzioneSommeAggiudicatari
SpeseLegali
Altro
Dove Tipo può assumere i seguenti valori:
enumeration
enumeration
enumeration
enumeration
enumeration
enumeration
CompensiPeriti
CompensoCancelliere
CompensiNotarili
SpesePubblicitàCommerciale
SpeseLegali
SpeseCoadiutori
Dove Tipo può assumere i seguenti valori:
enumeration
enumeration
enumeration
enumeration
enumeration
enumeration
enumeration
SpeseLegali
SpeseConsulenti
AccontoCompensoCuratore
CondonoFiscale
SpeseBancarie-RitenuteFiscali
SpeseAmministrazione
Altro
Inventario
La prima fase della procedura fallimentare è diretta all’apprensione ed alla conservazione del
patrimonio del fallito.
Dopo, infatti, l’apposisione dei sigilli, che è un provvedimento temporaneo, consegue “nel più
breve tempo possibile” (art. 87 l.f.) la loro rimozione e la redazione dell’inventario ad opera del
curatore.
L’inventario è redatto in doppio originale dal curatore, con l’assistenza del cancelliere, e deve
contenere: 1) la descrizione degli immobili con indicazione dei dati catastali e censuari dei confini e
della loro natura e situazione; 2) la descrizione e la stima dei mobili; 3) la specificazione di ogni
altra attività del fallito.
Uno dei due originali dell’inventario va depositato in cancelleria per poter essere consultato da
chiunque vi abbia interesse.
Funzione dell’inventario è quella di individuare esattamente i beni del fallito e farli prendere in
consegna dal curatore (art. 88 l.f.).
Si noti che si può usare analoga struttura per integrare l’inventariazione in un secondo tempo,
l’elemento DataInventariazione indica la data in cui l’inventariazione viene eseguita.
Particolare attenzione và posta sell’elemento Riferimento, tale elemento deve essere univoco
(all’interno di un fascicolo) e deve rimanere tale per tutta la vita del fascicolo. Occorre che il
curatore lo memorizzi nel proprio sistema informativo.
L’elemento BeneTerzo rappresenta beni inventariati (e confiscati) di proprietà di terzi, a sua
volta è così composto:
Le successive figure dettaglieranno ulteriormente gli elementi BeneMobile e BeneImmobile.
Più precisamente si definiscono un numero (l’attributo Misura indica l’unità dii misura per
l’attributo Numero) di diritti omogenei su un singolo bene mobile. Opzionalmente si può specificare
Stima e Classificazione.
Nella definizione di un bene mobile occorre indicare il diritto reale sul bene nella forma Diritto su
Frazione/TotFrazioni del bene, anche in questo caso sono opzionali Stima e Classificazione.