Saggio e sommario del volume a cura di Francesco Asso

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Saggio e sommario del volume a cura di Francesco Asso
Emma Perodi, Roma Italiana, 1870-1895, Roma, Bontempelli, 1896
PREMESSA
È un’opera che può essere considerata insolita per l’autrice, più nota come scrittrice per l’infanzia, scrittrice di novelle (famose quelle della nonna). Ma la Perodi era anche una brava giornalista e
fu a Roma dal 1881 al 1902, nel primo periodo di assestamento, cruciale per la nuova e naturale
capitale d’Italia a lungo sognata dai patrioti e a lungo contestata anche dopo la proclamazione del
Regno (1861) e il trasferimento dalla capitale da Torino a Firenze (1864). Infatti i conservatori, i
clericali, quelli che non volevano pestare i piedi al Papa, per di più protetto dalla Francia di Napoleone III, si sarebbero adattati ad un’Italia con un ... buco nella pancia, ben tutto il Lazio, residuo
ultimo dello Stato della Chiesa.
Questi conservatori non avevano letto evidentemente, o non avevano dato importanza a
quanto Napoleone, lungimirante, quasi profetico, aveva scritto nell’esilio di Sant’Elena:
LAZIO
Ma, tuttoché il mezzogiorno per la sua situazione sia
separato dal settentrione, l'I t a l i a è u n a s o l a n a zio n e . L'unità di costumi, di lingua, di letteratura deve, in un avvenire più o meno lontano, riunire finalmente i suoi abitanti in un solo governo. (...). Le opinioni sono divise sul luogo che sarebbe più atto per la
capitale. Gli uni designano Venezia (...). Altri per ragioni storiche e per antiche reminiscenze propendono
per R o m a (...) che ha sopra tutto per sé il fascino e la
nobiltà del suo nome. Così, ancorché non abbia tutte
le qualità volute, è, senza contestazione, l a c a p i t a l e
c h e g l i i t a l i a n i s c e g l i e r a n n o u n g io r n o
(NAPOLEONE 1869, p. 206).
ROMA
Il Regno d’Italia dal 1861 al 1870
con il “buco nella pancia”
E nemmeno Massimo D’Azeglio l’aveva capito: ancora nel giugno 1861, un anno prima del tentativo di Garibaldi fermato sull’Aspromonte, scriveva al cognato Bista, Giovan Battista Giorgini:
Se poi, contro ogni probabilità, la Francia [Napoleone III] abbandona il Papa [Pio IX] (vorrei vedere anche questa!)
in mano di Garibaldi e Ci., allora poi bisogna prendere un partito chiaro e preciso. Se si vuole seguire il programma
di Garibaldi, la più spiccia è di chiamare lui al ministero: se no, bisogna m o s t r a r g l i i d e n t i , e viva Dio! Alla fin fine questa sua grande potenza non è mai arrivata a 30 m. uomini! Saranno diavoli da doverne avere tanta paura? Il governo si appoggi alla vera buona maggiorità del paese, e vedrà che t u t t i s i a d a t t e r a n n o a v i v e r e a n c h e s e n z a R o m a e senza dichiararla capitale necessaria! (AZEGLIO 1935, lettera LI, da Cannero,
29 giugno 1861 a G.B. Giorgini a Torino).
La sconfitta di Napoleone III, prigioniero dei Prussiani, e la fine del secondo Impero francese
avevano portato ineluttabilmente l’Italia a Roma nel 1870, anche se in certo qual modo riluttante:
Oh l’entrata in Roma! Il governo d’Italia salì per la via trionfale come fosse la scala santa, ginocchioni, con la fune
al collo, facendo delle braccia croce a destra e sinistra, e gridando mercé - Non posso fare a meno, non posso fare a
meno: mi ci hanno spinto a calci di dietro (Carducci, prefazione ai Giambi ed Epodi, Bologna, Zanichelli, 1882, poi
in CARDUCCI ED.NAZ., XXIV, p. 153).
e con la prospettiva di dover affrontare gli enormi problemi di coesistenza tra Stato e Chiesa risolti formalmente solo quasi sessant’anni dopo.
I primi venticinque anni di Roma capitale, di Roma italiana, sono contenuti in questa cronaca
della Perodi, molto attenta ai fatti politici e parlamentari ma contenente anche la vita mondana, i
pettegolezzi, la vita teatrale eccetera. Il lavoro fu preparato in fretta, leggendo e interrogando,
sfogliando giornali e consultando persone, per le celebrazioni del XX Settembre 1895, quando tale
1
giornata fu solennemente dichiarata festa nazionale. Venticinque capitoli, usciti a fascicoli di cui i
primi erano già in vendita il giorno della ricorrenza, e gli altri seguirono a ruota, poi riuniti in volume.
Data la tirannia del tempo, come la stessa Perodi ci precisa nella prefazione, il lavoro uscì in
forma definitiva, mentre sarebbe stato meglio una prima pubblicazione in un giornale e, valendosi
delle rettifiche dei lettori, correggere i capitoli prima di pubblicarli in volume. L’autrice comunque
chiede ai lettori di indicarle gli errori per una nuova edizione, che però non vide mai la luce.
Una preziosa indicazione degli argomenti dei singoli anni è il sommario all’inizio di ciascun capitolo, che peraltro non è riportato nell’indice. Abbiamo ritenuto utile trascrivere tali sommari e
compilare un indice dei nomi dei personaggi e dei luoghi ivi contenuti, correggendo solamente gli
errori più vistosi; in attesa che qualche editore coraggioso assuma l’iniziativa di una riedizione
secondo gli intendimenti di Emma Perodi.
Francesco Asso
Poggio Tempesti, 9 agosto 2010
BIBLIOGRAFIA
AZEGLIO 1935 = Massimo D’Azeglio, Dal carteggio di G.B. Giorgini, Cinquantasette lettere di […], con prefazione e
note di Mario Puccioni, Vallecchi, Firenze, 1935
BARGELLINI GUARNIERI 1978 = Piero Bargellini, Ennio Guarnieri, Le strade di Firenze, 4 voll., Bonechi Editore,
Firenze, 1978
BIGAZZI 1887 = Francesco Bigazzi, Iscrizioni e memorie della città di Firenze, per i tipi dell'Arte della Stampa, Firenze,
1887
CARDUCCI ED.NAZ. = Giosuè Carducci, Edizione Nazionale delle opere di [...], Nicola Zanichelli Editore, (Bologna),
1935-1940, 30 voll.
CROCE 1932 = Benedetto Croce, Storia d'Europa nel secolo decimonono, ottava edizione, Bari, Gius. Laterza & Figli,
Tipografi - Editori - Librai, 1953
LETTURE RISORGIMENTO 1896-97= Letture del Risorgimento Italiano scelte e ordinate da Giosuè Carducci - prima serie
1749-1830, seconda serie 1831-1870 - Bologna, Zanichelli, 1896-97. Nel 1912, a cinque anni dalla morte del Carducci, uscì, sempre per Zanichelli, una Edizione compendiata (1749-1870), in un solo volume, comprendente solo 77 dei
135 brani dell'edizione del 1896-97 (senza indicazione di chi abbia fatto la scelta), cui si riferisce la citazione nel testo
NAPOLEONE 1869 = Napoleone Bonaparte, La penisola italica, dalle Oeuvres de Napoléon I à Sainte-Hélène; Campagnes d'Italie, ch. I; pubblicate sul testo originale corretto dalla mano di Napoleone (Correspondence de Napoléon I,
1869: tomo XXIX); inserito nelle LETTURE RISORGIMENTO 1896-97, p. 188
TOURING FIRENZE 1937 = L.V. Bertarelli, Firenze e dintorni, Guida d’Italia della Consociazione Turistica Italiana,
Milano, 1937 (XV), terza edizione
TOURING FIRENZE 1974 = Firenze e dintorni, Guida d’Italia del Touring Club Italiano, Milano, 1974, sesta edizione
SOMMARI RIPORTATI ALL’INIZIO DI CIASCUN CAPITOLO
IL 1870
p. 3
Agitazioni per l’acquisto di Roma - Partenza dei francesi - Provvedimenti del Governo italiano per occupare Roma Forze pontificie - Gli zampitti - Il Corpo d’osservazione - La missione Ponza di S. Martino -Il proclama di Cadorna agli
italiani delle provincie romane - Il passaggio del confine - La resa di Civitavecchia - La missione Arnim Gl’intendimenti del General Cadorna - La breccia di Porta Pia - L’ingresso delle truppe - Incidenti in città - Nino Costa
al Campidoglio - La partenza dei prigionieri - Il comizio al Colosseo - La Giunta del General Cadorna - Primi atti della
Giunta - Il plebiscito - Una parte del patriziato dal Papa - Feste e feste - La deputazione del plebiscito a Firenze L’arrivo di Lamarmora - Le commemorazioni patriottiche - L’inaugurazione del Liceo «Ennio Quirino Visconti» - La
Guardia Nazionale Romana - Il primo Parlamento con i rappresentanti di Roma - Agitazioni - I preparativi per
l’ingresso del Re - L’inondazione
IL 1871
p. 47
Vittorio Emanuele a Roma - Augurii al Quirinale e al Vaticano - Il processo per i fatti di 8 dicembre - Il principe Doria Soccorsi agli inondati - La venuta dei Principi Reali - Feste pubbliche e ricevimenti del patriziato - Il Carnevale Prediche e dimostrazioni - I professori vecchi-cattolici - La festa del 14 marzo - La legge delle Guarentigie - Lo Statuto
- La Capitale a Roma - Le sedi dei ministeri - Il pellegrinaggio dal Papa - Il ritorno dei Principi Reali e del Re
IL 1872
p. 70
Il censimento - Opposizione dei clericali - Discussioni teologiche al palazzo dei Sabini - Ricevimenti e diserzioni dal
campo nero - Visite principesche - Incidente delle bande musicali al Colosseo - Utilità delle visite - Il signor Fournier
viene a Roma ministro della Repubblica Francese - Le petizioni dei cattolici francesi - Il trionfo della politica estera
dell’Italia - Ire di Luigi Veuillot - Il Vaticano rifiuta di accettare l’ambasciatore di Germania, cardinal Hohenlohe - Le
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due diplomazie - Morte del general Cugia - Dolore dei Principi di Piemonte per questa morte - Esequie religiose - I
patrizi escono dai pubblici uffici - Funerali di Giuseppe Mazzini - L’Internazionale fa capolino - La commemorazione
degli studenti morti nel 1848-49 - Mania delle lapidi - Il Congresso Operaio all’«Argentina» - Ostilità della Capitale
contro il Congresso - Il meeting di protesta al Corea - L’Università Romana - Le idee dei professori Tommasi-Crudeli e
Blaserna - Errori del Correnti - Campagna del Bonghi per la riforma universitaria e contro l’abolizione della facoltà di
Teologia - Correnti deve dimettersi - Il Sella protegge l’Università Romana - I Principi di Piemonte a Berlino - Cortesie
con l’Austria - L’incidente alla partenza del Principe Umberto per Berlino - Proibizione di dimostrazioni sul Gianicolo Guardia Nazionale e papalini - Le scuole laiche - Roma si ripulisce - Costruzioni - Recrudescenza di malattie - I clericali alle urne - Professione di fede di Francesco Crispi - Trionfo dei liberali sui clericali - Misure dello Scialoja contro
gl’Istituti clericali - Proteste del Cardinal Vicario - Il Suffragio Universale e gli scopi del comizio al Colosseo - La
legge sulla soppressione delle corporazioni religiose - L’incidente dell’«Orénoque» e il ritiro del signor Bourgoing
IL 1873
p 86
Il Re e gli augurii del popolo per il Capodanno - Le dimissioni del duca di Sermoneta - La Camera e Napoleone III - I
funerali dell’ex-Imperatore - Telegramma del Papa trattenuto - Ancora l’«Orénoque» - Dimostrazioni clericali al de
Courcelles - I Principi di Piemonte e l’aristocrazia bianca - Conquiste delle idee liberali nel campo dell’insegnamento Il tempio americano - La legge sulla soppressione delle Corporazioni religiose - Intolleranze clericali e indirizzi di
pellegrini francesi al Papa - Nuova petizione dei romani alla Camera contro i gesuiti - Dimostrazioni contro il Ministero
- Minghetti aggredito - La Camera vota la soppressione delle Corporazioni religiose - Proteste - L’Associazione elettorale politica della Sinistra parlamentare - L’abdicazione di Amedeo I - Il duca di Sermoneta è eletto deputato - Sue
tenerezze coi democratici - Risveglio intellettuale e artistico di Roma - Abbellimento della città - Visite principesche L’Imperatrice di Russia - Funerali di Urbano Rattazzi - I fulmini vaticani - Dimostrazioni per il viaggio del Re a Vienna
e a Berlino - Satire popolari - Il ritorno dell’esercito francese ... di carta - Applicazione della legge sulla soppressione
delle Corporazioni religiose
IL 1874
p. 104
La morte del colonnello de la Haye e i soliti attriti fra Stato e Chiesa - L’Istituto «Margherita» per i ciechi - Il caro dei
viveri e il comizio allo Sferisterio - Il partito di Destra indebolito - Il rigetto della legge sulla istruzione obbligatoria e le
dimissioni del ministro Scialoja - Lavori al Colosseo - Le proteste e i pellegrinaggi per la profanazione del Colosseo - Il
XXV anniversario del Regno di Vittorio Emanuele - Gl’indirizzi al Re e le dimostrazioni - Cortesie del signor de
Noailles, ministro francese a Roma, verso il governo italiano - Ancora l’«Orénoque» - La missione conciliatrice di don
Bosco - Le cucine economiche - I lavori alla Camera - Il sindaco pericolante - Bilancio compilato all’impazzata - Le
dimissioni del Sindaco - Sella al Campidoglio - La morte di monsignor de Merode - Scappavia vaticanesco per evitare
agli acquirenti dei beni ecclesiastici la scomunica - Scuole nuove e nuovi istituti - Lo scioglimento della Camera e il
lavori per le elezioni - Il Governo è battuto a Roma in quattro collegi - Giuseppe Luciani alla Camera - L’elezione di lui
è annullata - La dotazione a Garibaldi - Minghetti cavaliere dell’Annunziata - L’«Orénoque» parte da Civitavecchia La cospirazione carlista a Roma - I nuovi quartieri della città
IL 1875
p. 122
L’«Anno Santo» - Garibaldi a Roma - Le dimostrazioni - Garibaldi raccomanda l’ordine - Il giuramento di Garibaldi Vittorio Emanuele e Garibaldi - Il pranzo al Corea - Il principe Torlonia al Quirinale - La medaglia d’oro per le bonifiche del Fucino - L’Osservatore Cattolico e il principe Torlonia - I lavori del Tevere propugnati da Garibaldi - Il prestito
dei 100 milioni - Garibaldi alla Camera - Le leggi militari - La vita elegante di Roma - Pio IX in San Pietro L’inaugurazione della sede della Massoneria - L’uccisione di Raffaello Sonzogno - Gl’Imperatori d’Austria e di Germania non vengono a Roma - Le faccende del Municipio - Le idee del Sella sullo sviluppo di Roma - I provvedimenti
per le scuole - Decadenza del partito ministeriale
IL 1876
p. 137
Parole reali e timori di guerra - La nuova potenza della Sinistra - Il riscatto delle ferrovie - Il ministero in pericolo - La
coalizione dei toscani con la Sinistra - La mozione Morana - Il Minghetti brucia le ultime cartuccie - Il voto del 18
marzo - La Sinistra al potere - I lavori del Municipio - La chiusura della Università Vaticana - L’inaugurazione della
Cassazione - Vita elegante - Sovrani e principi a Roma - Garibaldi accetta il dono della Nazione - Le ire contro di lui
dei repubblicani - Le vicende del progetto per i lavori del Tevere - Il ritorno del cardinale Hohenlohe - Un vescovo in
Senato - Le elezioni parziali amministrative - Depretis e Minghetti - Nicotera come uomo di Stato - Il discorso di
Stradella - Le elezioni generali - La morte del cardinale Antonelli - I napoleonidi a Roma - La morte di Erminia FuaFusinato
IL 1877
p. 156
Il Parlamentarismo - Il processo contro la Gazzetta d’Italia - Interpellanze alla Camera - Il prudente allontanamento
dell’on. Nicotera - Deputati-prefetti e l’indiscrezioni del ministro dell’Interno - Il Cantelli si difende al senato - La
sottomissione del partito di Governo - L’istruzione obbligatoria - La legge sugli abusi del Clero e le suo conseguenze L’allocuzione papale infiamma i clericali - I nuovi cardinali - La morte di monsignor Nardi - Il canonico Audisio - Doni
dei pellegrini al Papa - Il duca d’Aosta e Pio IX - Il trentesimo anniversario della promulgazione dello Statuto - Indirizzi
e dimostrazioni al Re - Le proibizioni del Nicotera - Vittorio Emanuele e i pellegrini Savoiardi - Lavori e case operaie Il tram per Ponte Molle - L’Imperatore del Brasile a Roma - Ricevimenti e balli - Le elezioni amministrative - Fra l’on
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Pierantoni e Albanese - L’Associazione della Stampa - Il medico del Papa - Come Pio IX celebrava la messa - La
commemorazione repubblicana del 20 settembre - Le convenzioni ferroviarie e il ritiro dell’on. Zanardelli - Francesco
Crispi al ministero - L’ultimo concistoro del Papa e l’ultimo viaggio del Re
IL 1878
p. 173
Il re ammalato - La cura della malattia - Gli ultimi momenti di Vittorio Emanuele - La desolazione di Roma - Tentativo
del Papa per ottenere in punto di morte una ritrattazione del Re - La morte - Il dolore della Famiglia Reale e della Corte
- L’impressione della notizia a Roma - Le dimostrazioni di dolore e d’affetto - I proclami di Umberto I - I manifesti del
Governo e del Sindaco - L’imbalsamazione della Salma - L’atto di morte di Vittorio Emanuele - Il giuramento delle
truppe al nuovo Re - I pellegrinaggi al Quirinale - L’arrivo della Regina Maria Pia - I principi stranieri - L’Italia al
Padre della Patria - Il trasporto della Salma al Pantheon - Il giuramento del Re alla Camera - Il principe imperiale di
Germania e il principe di Napoli - Il Consiglio Comunale di Brusselles al Re - Beneficenza reale - La morte di Vittorio
Emanuele e i preti - La malattia e la morte di Pio IX - Le esequie nella Sistina - Il trasferimento della salma in San
Pietro - Il pellegrinaggio nella Basilica - Il seppellimento del Papa - Pio IX e alcuni giudizi su di lui - L’opera di Crispi
durante il Conclave - L’elezione di Leone XIII - La caduta del ministero Depretis - Crispi - L’onorevole Cairoli al
Governo - L’attentato di Passanante - Le dimostrazioni al Re - L’on. Cairoli deve lasciare il potere - Il ministero Depretis n.° 3
IL 1879
p. 224
L’alcomia generale - Il Concorso Governativo e la sospensione dei lavori - Malattie funeste - La memoria di Vittorio
Emanuele - Il partito conservatore - Le mene degli intransigenti - Leone XIII sconfessa i conservatori ricevendo i
giornalisti cattolici - Balli, ricevimenti e vita elegante - La festa dell’Archeologia - Le corse a Villa Ada e Radicoli Apatia della Camera - Gruppi e gruppetti - Il giornalismo di Sinistra - Voti di fiducia al ministero - Il progetto del
Concorso Governativo per Roma - Il macinato alla Camera - I lavori d’iniziativa privata - Il ponte Ripetta e le costruzioni in Prati - Il teatro Costanzi - Garibaldi a Roma e la visita al Quirinale - Il Fascio della Democrazia - Garibaldi ad
Albano - Le occupazioni del Re - Il sentimento materno della Regina - I nuovi cardinali - La lentezza dei lavori del
Tevere - Scoperte - Il Fanfulla della Domenica - Il processo Fadda e la poesia del Carducci - Scuole municipali - Il
Museo Agrario - Monumento a Vittorio Emanuele - Alessandro di Battenberg a Roma - La vita nei caffè - Crisi ministeriale - Malattia della Regina
IL 1880
p. 248
Il Conservatore e l’accoglienza che ebbe - La salute della Regina e il ritorno di lei a Roma - Le agitazioni della «Irredenta» - La verità e le smentite che provocò - La debolezza del ministero Cairoli e le sue cagioni - Il conflitto fra
Camera e Senato per il macinato - La morte del general Carini - Il Carini a Parigi - Il Papa e il Carini - Pellegrinaggi alla
tomba del Gran Re - La terza sessione della XIII legislatura - Il Ministero è bersagliato da tutti i lati - Lo scioglimento
della Camera e le elezioni del maggio - Nuova Camera e nuove ostilità al Ministero - La quistione d’Africa spunta
sull’orizzonte - Corsi e Veglioni - Convenzione fra Sindaco e Ministro per il Concorso Governativo - L’inchiesta per la
biblioteca Vittorio Emanuele - L’attività del Papa - La commemorazione di Mazzini in Campidoglio - L’arresto del
Fratti - Il Kedivè a Roma - La visita della contessa di Lingen - Cesare Orsini e l’Esposizione Mondiale - L’Esposizione
Artistica di Torino e il malcontento degli artisti - Il Sindaco Ruspoli e il Palazzo della Belle Arti - Pettegolezzi artistici Il concorso per il monumento a Vittorio Emanuele - Garibaldi depone il mandato ricevuto dagli elettori del 1° collegio Il Congresso Pedagogico e l’insegna-mento religioso - Dazio Consumo - Discussioni parlamentari ed inaugurazioni Monsignor Massaia torna dall’Africa - Il rifiuto di lui - I granduchi di Russia alla Villa Sciarra - Il Papa e il corredo
dell’Infante
IL 1881
p. 277
Guido Baccelli ministro - La partenza dei Sovrani per la Sicilia - «Avanti sempre, Savoia!» - Le accoglienze al ritorno Prime scaramuccie contro il Baccelli - Le vicende del concorso governativo per Roma - La Camera lo approva, mercé la
difesa del Sella - L’abolizione del corso forzoso - La complicazione tunisina - Le dichiarazione del Presidente del
Consiglio - Burrasca e crisi - Il ministero resta tale e quale - Il comizio dei comizii per il suffragio universale - Mazziniani ed evoluzionisti - Le divisioni cessano - La dimostrazione non può recarsi al Campidoglio - Il comizio allo Sferisterio - Balli e pettegolezzi - I granduchi di Russia a villa Sciarra - La carità per Casamicciola - Il sor Cencio Iacovacci
muore - Lo scompiglio dell’Apollo - Ballerine e coristi al Campidoglio - Pantalone, cioè il Comune, paga - Elezione di
don Augusto Ruspoli e rielezione di Guido Baccelli - Voto di fiducia al ministero - Il trattato del Bardo cagiona la crisi La Sinistra impedisce al Sella di formare il Gabinetto - Depretis presidente del Consiglio - La caccia agli italiani a
Marsiglia e le interpellanze alla Camera - Si evita un voto - La legge elettorale divisa dallo scrutinio di lista è approvata
- Il prestito per l’abolizione del corso forzoso - La medaglia d’oro a Magliani - Il trasporto della salma di Pio IX - I
disordini - Agitazioni contro le leggi delle guarentigie - Menotti Garibaldi e gli allievi volontari - La morte di Pietro
Cossa - L’abiura di monsignor Enrico di Campello - La furia di costruire - Le disgrazie - Le illusioni dell’avvenire di
Roma - I lavori - Il viaggio dei Sovrani a Vienna - L’isolamento dell’Italia - Le solennità vaticane - Morti dolorose - Il
Baccelli conferisce solennità agli studi e ne cura l’incremento
IL 1882
p. 294
Il Censimento - Il piccone - Il pellegrinaggio dei Veterani - Rivoluzione giornalistica - Legge elettorale e scrutinio di
lista - La Camera morente vota tutti i progetti di legge - La morte di Giovanni Lanza e i pettegolezzi clericali - Lutti e
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lutti - La corsa dei barberi - Nuovi attacchi contro il Baccelli - Viene in iscena lo Sbarbaro - Scandali e processi - I
progetti per il monumento a Vittorio Emanuele - Il premio a un francese - La politica nell’arte - Campidoglio o Esedra
di Termini - La Camera e il monumento - Il processo per la Vittorio Emanuele - Il sindaco Pianciani e la sua epistola ai
Romani - Il comizio all’Alhambra spodesta il Consiglio comunale - Dimostrazioni - Pianciani si dimette - Don Leopoldo Torlonia assessore anziano dà prova di attività - Il Consiglio comunale e l’Esposizione mondiale - S’incominciano le
costruzioni in piazza Vittorio Emanuele - La morte di Garibaldi - Il lutto di Roma - Il Re e Menotti - L’on. Farini alla
Camera - Esodo a Caprera - Le disposizioni testamentarie di Garibaldi non sono rispettate - La salma non è arsa, ma
imbalsamata - Da piazza del Popolo al Campidoglio - Panico e borseggi - Ringraziamento della famiglia Garibaldi - La
Santa Sede e la Prussia - Franceso Coccapieller e il Carro di Checco - La tragedia di via Vittoria - Le elezioni generali
politiche - Coccapieller deputato - I socialisti non giurano - Il caso Falleroni - Depretis ha un voto politico - Coccapieller alla Camera - Attentato contro l’Ambasciatore Austriaco presso il Vaticano - Muore don Michelangiolo Caetani Aspettativa per l’Esposizione Artistica
IL 1883
p. 310
Agitazioni irredentiste - La inaugurazione del busto di Oberdan - Coccapieller al Quirinale - Il fiasco di lui alla Camera
- Il processo per i fatti di via Vittoria - Coccapieller e l’esposizione - La valentia oratoria del tribuno - L’arresto - La
primavera artistica - L’Esposizione di Belle Arti e le feste degli artisti - Il centenario di Raffaello - Depretis si butta a
Destra - I Pentarchi - Lavori di Roma - Tommaso e Isabella di Savoia e le feste per il loro matrimonio - Nuovi deputati Nasce la Tribuna - Il nuovo disastro di Casamicciola - I parenti di Leone XIII - Le rivendicazioni degli eredi di Pio IX Ferrovia abruzzese - Il Congresso Geodetico - Il Principe Imperiale a Roma - Inaugurazioni - I preparativi per il grande
pellegrinaggio al Pantheon
IL 1884
p. 324
Il grande pellegrinaggio nazionale al Pantheon - La morte di Quintino Sella - Il concorso per il monumento a Vittorio
Emanuele - Dissensi in Campidoglio - Il rimpasto del Gabinetto - Il Derby reale - Il Consiglio dell’ammiragliato L’attentato al treno reale - Propaganda Fide e i dissidi col Vaticano - Morte di Cardinali - Nuove costruzioni - La
camorra per i terreni - Il concorso per il Policlinico - La morte di Giovanni Prati - Le elezioni amministrative e i disordini alla chiesa della Minerva - Le Forche Caudine - Alfredo Baccelli e Sbarbaro - La condanna di Sbarbaro - Le
dimissioni del ministro Ferracciù - Il colera - Il Re a Napoli - Il ritorno del Re - Onori al Re in Campidoglio - La legge
per Napoli - Il Principe di Napoli alla Scuola di Guerra - Il Concistoro - L’arresto di Pietro Sbarbaro
IL 1885
p. 336
La prima spedizione d’Africa - Dimostrazioni ai soldati partenti - Le battaglie al ministro Mancini - Altre spedizioni L’occupazione di Massaua - La Tribuna e la politica coloniale - La riconoscenza delle provincie meridionali per il Re La benedizione delle bandiere della brigata «Roma» - La prima pietra del monumento a Vittorio Emanuele - Le Esposizioni - Forche Caudine e gli altri giornale del Sommaruga - L’arresto del Sommaruga - L’arresto di Tommaso Lopez Processo de Dorides-de Vecchi - La questione di villa Borghese - La famiglia Garibaldi al Quirinale - Dimissione del
Gabinetto - Mancini è sacrificato e Depretis assume l’interim degli esteri - I venerdì della Tribuna - I morti d’Africa La conferenza sanitaria - I Lincei al palazzo Corsini - Giornali che muoiono - La mediazione per le isole Caroline Rovine e rovine - Il conte Robilant ministro degli esteri - Lavori e scoperte archeologiche - La liberazione di Sbarbaro
IL 1886
p. 349
La spedizione Pozzolini - Sbarbaro, i discorsi e la Penna - La libertà di lui minacciata - La Camera concede do procedere contro di lui - La fuga di Sbarbaro e la Penna d’oro falso - Il Governo diminuisce il prezzo del sale - Il bilancio
comunale per l’Istruzione - L’Associazione della Stampa e il Re - La morte di Pietro Pericoli - Le cortesie fra la Germania e il Vaticano - La perequazione fondiaria alla Camera - Il pareggio andato in fumo - Lo scioglimento della
Camera - Lavori e sventure - Critiche contro la nuova Roma - La morte di don Alessandro Torlonia - Il funerali ai SS.
Apostoli - Il Papa investe del Toson d’Oro il Cardinal Jacobini - Si acuisce il dissidio fra Santa Sede e l’Italia - Aste e
costruzioni - Il matrimonio Torlonia-Belmonte - La lotta elettorale - I deputati di Roma - Sei mesi di esercizio provvisorio - Coccapieller deputato - Il Re gli fa la grazia - L’assoluzione dei fratelli Vecchi e del de Dorides - La fuga di
Angelo Sommaruga - Il concorso per la statua equestre di Vittorio Emanuele - La politica ecclesiastica del Governo L’ingrandimento di Roma - La commissione per il nuovo catasto - Il colera e la generosità del Re - L’inaugurazione del
teatro Drammatico Nazionale - La commemorazione di Mentana - Le dimissioni del duca Torlonia - Il fatto Turi Roma intangibile - La dimostrazione al Re - La morte di don Marcantonio Borghese e di altri patrizi - Il trattato di
navigazione con la Francia - La riapertura della Camera e la sua inerzia - La morte di Marco Minghetti - Nuovi edifizi
scolastici e nuovi lavori - Lopez ricompare sulla scena della Corte d’Assise - Gli esami del Principe di Napoli
IL 1887
p. 364
Il Principe di Napoli incomincia la sua vita ufficiale - L’incendio di palazzo Odescalchi - I Vigili e il Consiglio Comunale - Nuove scuole - La morte del principe Pallavicini - Pettegolezzi per la non avvenuta cremazione del cadavere - Il
suicidio delle sorelle Romako - La partenza del Principe di Napoli per l’oriente - La guerra parlamentare al Gabinetto «I quattro predoni» del conte di Robilant - Le ansie per la sorte dei soldato d’Africa - Nuovi rinforzi - Il disastro di
Dogali e la Camera - Il credito dei cinque milioni - Dimostrazioni - La discussione per il credito - Interrogazioni - Le
onoranze ai caduti e la carità pubblica - Lunga crisi inutile - Il gabinetto ritorna invariato alla Camera - Opposizione
aumentata - Proroga della sessione - Il giubileo sacerdotale di Leone XIII e l’esposizione Vaticana - Morte di Monsi5
gnor Marinelli e di altri cardinali - Il cardinal Iacobini segretario di Stato muore - Nuovo Concistoro e nuovi porporati
italiani - Le onoranze alla memoria di Marco Minghetti - Dimostrazioni per i delegati bulgari - Il Re e le sventure liguri
- L’esposizione di tessuti e merletti - Il richiamo del generale Gené - Il gabinetto Depretis-Crispi - L’elezione di Ricciotti Garibaldi - L’Otello a Roma - Apollo e Argentina - La partenza del signor di Keudell - L’obelisco dei cinquecento
e i superstiti di Dogali dal Re - La politica ecclesiastica dl ministero - La Camera lavora speditamente - La visita del Re
a Terni e l’ossequio del vescovo - La circolare Rampolla e la ritrattazione del padre Tosti - La partenza dell’on. Depretis
- La morte di lui - L’on. Crispi presidente del Consiglio - Il colera in Sicilia - I funzionari morti sulla breccia - Crispi e
l’infanzia abbandonata - Il Corpo d’Africa - Trattati di commercio - Ostilità francesi verso di noi - Il discorso Crispi a
Torino - La crisi e i lavori del municipio - Inaugurazione della seconda sessione parlamentare - Il programma del
Ministero - I progetti di legge - L’aggio sale e i lavori diminuiscono - La politica ecclesiastica del Ministero - I sottosegretari di Stato - La maggioranza della Camera - Le feste per il giubileo papale - Pellegrinaggi e doni - L’Esposizione
Vaticana - Onori a Minghetti - Fra sindaco e Cardinal Vicario - Decreto di revoca - Giornali nascenti e giornali spiranti
IL 1888
p. 383
La Messa d’oro - La destituzione del sindaco - La decisione della giunta - Il trattato di commercio italo-francese - Il
Papa alle deputazioni diocesane - Un’altra messa in San Pietro - Il Sultano e i principi Torlonia - La commemorazione
della morte di Vittorio Emanuele - I funerale di general Kanzler - La posa della prima pietra del policlinico - Crisi
operaia e gravi disordini - Si riprendono i lavori - Demolizione dell’Apollo e inaugurazione dell’Argentina - La salute
del Principe Imperiale di Germania e la Camera italiana - Bismark a Crispi - Morte di Guglielmo II - Il Re a Sampierdarena - Telegrammi e condoglianze - I funerali dell’Imperatore - La disgrazia del forte Tiburtino e il pericolo corso dal
principe ereditario - Le LL. MM. e S.A.R. a Bologna - L’interpellanza Bovio sulla politica estera - Il Libro verde
sull’Africa e la sua discussione alla Camera - Il nuovo Codice Penale - Le LL. MM. e S.A.R. a Bologna per l’VIII
centenario di quello Studio - Morte di Federico I - Condoglianze della Camera - Lutto della Corte - Corona del Re Legge ferroviaria - Riforma comunale e provinciale - La Camera in vacanza - L’inaugurazione della scuola «Regina
Margherita» - La linea Roma-Sulmona - I Sovrani in Romagna - Il matrimonio Aosta-Napoleone - Il ritorno della corte
a Roma - L’arrivo dell’Imperatore di Germania - Il Guiccioli ai Romani - Colazione dal signor Schloezer - Visita al
Papa - Ritorno al Quirinale - Pranzo di gala e brindisi - Rivista a Centocelle - Il ministro della guerra ai soldati - Il
ricevimento in Campidoglio - La domenica dell’Imperatore - Sovrani a Napoli - Il varo dell’«Umberto» - La rivista - A
Pompei - Ritorno alla capitale - Illuminazione al Foro - L’imperatore e i bersaglieri - Partenza - Roma d’ottobre Pizzardoni a cavallo - Congresso italiano di medicina - Il nuovo locale sanitario - Riapertura del Parlamento - Il Codice
penale e la riforma comunale e provinciale al Senato - Morte del Principe Eugenio di Carignano - Lutto dell’Italia Morte di P.S. Mancini - Una conferenza anti-schiavista - Il Papa al Sacro Collegio - Crisi ministeriale - Rimpasto - Te
Deum in San Pietro
IL 1889
p. 405
La chiusura della sessione parlamentare - Il discorso reale inaugurante la nuova - Due Libri verdi - La rivolta del giorno
8 febbraio - Le interpellanze e il voto di fiducia - La crisi ministeriale provocata dai provvedimenti finanziari - Rimpasto ministeriale con gli on. Seismit-Doda, Giolitti e Lacava - Si pone la prima pietra del palazzo di Giustizia L’esposizione di ceramica - Le prediche di padre Agostino - Il monumento di Giordano Bruno alla Camera e al Consiglio comunale - Le feste per l’inaugurazione - Le ire del Papa - L’enciclica di protesta - Le voci di partenza e le misure
del ministro dell’interno - Le discussioni sulla politica estera - La morte del cardinal Massaia e di Benedetto Cairoli - Il
viaggio del Re in Puglia - La missione scioana a Roma - Il fallimento della Banca Tiberina - Aiuti insufficienti - Le
onoranze a Benedetto Cairoli - Il deficit del bilancio comunale e di quello del piano regolatore - L’inaugurazione della
cloaca massima - Il discorso di Crispi a Palermo - Convegni di Sovrani - Le elezioni amministrative - La commissione
d’inchiesta sul Comune di Roma - Il nuovo sindaco - La IV sessione parlamentare - La partenza del degiac Makonnen La morte del cardinale Schiaffino e i pellegrini francesi - Il concorso per il palazzo del Parlamento - Il nuovo quartiere
Ludovisi - Opere pie e problema bancario
IL 1890
p. 415
Lutti e lutti - La morte del Duca d’Aosta e i funerali - Commemorazioni - L’on. Crispi parla in favore di Roma - I
documenti sull’Africa - Il voto sulla politica africana - Dimissioni di Garibaldi - Cose locali - L’inchiesta
sull’amministrazione comunale - Crisi in Campidoglio - Altra commissione per dividere i lavori spettanti allo Stato da
quelli spettanti al Comune - La propaganda anarchica - Comizio - Le conseguenze della legge comunale - Lavori
parlamentari - Le feste di maggio - I timori per il 1° maggio - Piccoli moti - I Savoia non hanno paura - La morte del
Cardinal Pecci - Don Giannetto Doria e il suo testamento - Il nuovo primo aiutante di campo del Re - Il giuoco di borsa
- L’espulsione dei corrispondenti allarmisti - Le esequie di Aurelio Saffi - Il nuovo concorso del Governo per Roma - Il
triplice conflitto per le Opere Pie - Dimissioni del Consiglio comunale e nomina del commissario regio - L’on. Finocchiaro Aprile all’opera - Fughe di cassieri - Emigrazione - Lavori - Il progetto di una esposizione nazionale - Il Principe
di Napoli a Bracciano - La mostra della città di Roma - L’elezione di Antonelli - Scioglimento di circoli - Un ministro
irredentista - Le trattative con i delegati inglesi per la zona d’influenza in Africa - Il veto della Francia all’occupazione
di Kassala - Esposizione didattica dei musei industriali - Le elezioni politiche - I deputati di Roma - Giolitti è esonerato
dal portafoglio - Le elezioni amministrative e il nuovo sindaco, Duca di Sermoneta
6
IL 1891
p. 437
Il nuovo Sindaco di Roma - La riforma in Vaticano e i pettegolezzi cittadini - Il passaggio della beneficenza dal Comune allo Stato - Una sventura e il cuore del Re - La morte di donna Eleonora Torlonia - Bonghi e Vittorio Emanuele S.E. Miraglia a riposo - L’agitazione contro lo scrutinio di lista - Banca Unica e pluralità delle Banche - Imposte nuove
oltre le economie - La discussione per i catenacci - Attrito fra Finali e Crispi - Il voto del 31 gennaio - La crisi - Il
nuovo ministero di Rudinì-Nicotera - I disordini di Palermo e l’opera di Crispi - Vita intellettuale e vita elegante - Il
Arte Libertas - L’influenza e le sue vittime - Il Nicotera come ministro dell’interno - Zanardelli contro il ministero - La
commissione mista per l’Africa - La morte del principe Napoleone - Il comizio a Santa Croce in Gerusalemme - Lo
scoppio della polveriera di Monte Verde - I tumulti del 1° maggio e il panico in città - La morte del marchese di Villamarina - Nuovi cardinali - Il Re ed i feriti per lo scoppio della polveriera - Il ritorno della commissione d’Africa L’albergo Milano sede del Governo - La lapide a Cairoli - I trattati di commercio - I fatti del 2 ottobre al Pantheon - Il
viaggio dei Sovrani in Sicilia - Le gallerie fidecommissarie romane - La relazione della commissione d’Africa e il
processo di Massaua - Agitazione contro l’Austria
IL 1892
p. 458
La questione di Roma e i disoccupati - Soccorsi insufficienti - Le dimissione del ministro Ferraris - L’on. Rudinì decorato da Francesco Giuseppe - Il duca d’Aosta e il duca degli Abruzzi a Roma - La cessione allo Stato della Galleria
Torlonia - Le accuse contro il Villari - Gl’incendi e i vigili - Il soccorso del Re - Il progetto di legge per Roma - I morti
di quell’inverno - I balli e i ricevimenti - Le interpellanze per i disoccupati - Gandolfi e Baratieri - Il conte Taverna e il
pettegolezzo per la sua nomina ad ambasciatore - Disavanzo non previsto - Le intemperanze di linguaggio alla Camera Il processo per i fatti del 1° maggio 1891 - Ambasciatori nuovi e visite principesche - Il conte di Torino e la società
romana - L’opera benefica della Regina - Dimissioni del Ministero - La crisi è scongiurata, ma scoppia subito di nuovo
- Il gabinetto Giolitti - Le precauzioni per il 1° maggio - Il comitato per le nozze d’argento dei Sovrani e la volontà del
Re - Il Congresso dei rappresentanti della Croce Rossa - Il viaggio dei Sovrani in Germania - La morte del ministro
Ellena - Sévérine al Vaticano - I clericali e Cristoforo Colombo - La festa colombiana di Genova - Il monumento al
cardinal Massaia - L’esposizione di Roma e la crisi in Campidoglio - Don Emanuele Ruspoli sindaco - Le elezioni
generali - La morte del ministro Saint-Bon - Le rivelazioni dell’on. Colaianni alle Camere sulla Banca Romana - La
commissione d’inchiesta - Preparativi di feste papali e reali
IL 1893
p. 479
Pettegolezzi e sfiducia - Guiccioli alla corte della Regina - I nuovi cardinali - Preparativi pel Torneo - Fusione di Banche - La fuga e l’arresto di Cuciniello - L’arresto del Tanlongo e del Lazzaroni - Sospetti contro gli uomini politici L’arresto del Monzilli - Rocco de Zerbi accusato - La dolorosa fine di lui - Il Comitato dei Sette - Il progetto di legge
sulle Banche di emissione - Giubileo e Nozze d’argento - Le bombe innocue - Il programma del Torneo - Il monumento
a Quintino Sella - Il plebiscito di affetto ai sovrani - Le feste - Di nuovo l’esposizione - I progetti per Roma - Il nuovo
Guardasigilli - I fatti cagionati dall’eccidio di Aigues-Mortes - Incendi e riforme nel Corpo dei vigili - Nuovi scandali
per la Banca Romana - Muoiono Ercole Rosa, Lord Vivian e il padre Guglielmotti - Un altro colpo per il ministero
Giolitti - Il funerale del Genala - Il Papa spinge i cattolici a occuparsi di faccende amministrative - Lo sciopero dei
telegrafisti - Le dimissioni del Ministero Giolitti - L’infruttuoso tentativo dell’on. Zanardelli - Il Ministero Crispi
IL 1894
p. 506
Il verdetto di Angoulême - Urbano Rattazzi lascia il Ministero della R. Casa Sicilia e Lunigiana - Il credito scosso dai
fallimenti - La presa di Agordat - Ancora l’esposizione - La sottoscrizione per Aigues-Mortes - L’inaugurazione del
Grand-Hôtel - Il duca degli Abruzzi al Senato - Il Senato e gli strascichi della Banca Romana - Le dimissioni del Presidente della Camera - L’esposizione finanziaria - Domanda di poteri straordinari - La domanda a procedere contro De
Felice - Bomba sotto Montecitorio - Le vittime - La condanna di De Felice - Altre bombe - La morte del principe
Colonna - Il Congresso medico - Il pellegrinaggio spagnolo - La morte di don Eugenio Ruspoli - I Sovrani a Milano e
fischi a Crispi - Nuova esposizione finanziaria - Il processo per la Banca Romana - Dimissioni del Gabinetto e sua
ricostituzione - L’attentato a Crispi - L’uccisione di Carnot - L’opera del Governo - I provvedimenti di pubblica sicurezza - La mission ecclesiastica nell’Eritrea - Crispi a Napoli e Carducci a San Marino - L’apertura della sessione
parlamentare - Il Giolitti presenta il plico dei documenti - L’uccisione di Suor Agostina - Zola a Roma - La notificazione della morte di Alessandro III
IL 1895
p. 519
Agitazioni grosse e piccine - La composizione del dissidio fra il Comune di Roma e il Governo tedesco per il palazzo
Caffarelli - Un brindisi dell’ambasciatore di Germania - Una festa di famiglia in casa Crispi, che si ricambia in una
dimostrazione - La chiusura della sessione parlamentare - Il comitato perla festa del XX settembre - La morte di monsignor Carini e l’uccisione del marchese Berardi - Nuove amnistie - Il VI centenario tassesco - Lo scioglimento della
Camera e le elezioni - Crispi all’Argentina - Gli eletti di Roma - Il discorso del Re - Villa presidente della Camera - Le
discussioni - La rielezione del Sindaco - I duchi d’Aosta a Roma - Il XX settembre festa nazionale - Cavallotti contro
Crispi alla Camera - Baratieri in Italia - De Felice eletto a Roma - I cattolici e la festa del XX settembre - I sovrani a
Roma - La data solenne
7
INDICE DEI NOMI CONTENUTI NEI SOMMARI
Il riferimento è all’anno, che coincide con il capitolo; corrispondenza con la pagina:
CAP.
1870
1871
1872
p.
3
47
70
CAP.
1873
1874
1875
p.
86
104
122
CAP.
1876
1877
1878
p.
137
156
173
CAP.
1879
1880
1881
p.
224
248
277
CAP.
1882
1883
1884
p.
294
310
324
CAP.
1885
1886
1887
p.
336
349
354
CAP.
1888
1889
1890
p.
383
405
415
CAP.
1891
1892
1893
p.
CAP.
437 1894
458 1895
479
p.
506
519
Clotilde di Savoia figlia di Vittorio Emanuele II, capo
dei Napoleonidi, 1891
Bonghi Ruggero (1827-1896), uomo di stato, letterato e
pubblicista, 1872, 1891
Borghese don Marcantonio, muore a Frascati, 1886
Bosco, don Giovanni (1815-1888), filantropo, sacerdote
piemontese, Beato nel 1929, Santo nel 1934, tentativo di
conciliazione fra Stato e Chiesa, 1874
Bourgoing, ambasciatore di Francia presso la Santa Sede,
1872
Bovio Giovanni (1838-1903), giurista e filosofo, 1888
Bracciano, 1890
Bruno Giordano (1550-1600), 1889
Bülow Bernardo, principe von (1849-1929), ambasciatore
di Germania a Roma, poi ministro degli Esteri, poi gran
cancelliere dell’Impero Germanico, 1895
Cadorna Raffaele (1815-1897), generale, 1870
Caetani Michelangiolo, duca di Sermoneta (1804-1882),
1882
Caetani Onorato, duca di Sermoneta (1842-1917), deputato del 5° collegio di Roma, Sindaco di Roma, 1873,
1890, 1891
Cairoli Benedetto (1825-1889), patriota e uomo politico,
1878, 1880, 1881, 1889, 1891
Campello Enrico di-, monsignore, conte, canonico della
Basilica Vaticana, abiurò al cattolicesimo per la Chiesa
evangelica metodista, 1881
Cantelli Girolamo (1815-1884), uomo politico, già ministro dell’Interno, 1877
Caprera, 1882
Carducci Giosuè (1836-1907), 1879, 1894
Carini Giacinto (1821-1880), uno dei Milla, generale,
deputato, 1880
Carini Isidoro (1845-1895), figlio di Giacinto, monsignore, vice bibliotecario di Santa Chiesa, amico di Crispi,
1895
Carnot Marie François Sadi (1837-1894), presidente delle
Repubblica Francese, 1894
Caroline, isole, 1885
Casamicciola, 1881, 1883
Cavallotti Felice (1842-1898), poeta e uomo politico, 1895
Civitavecchia, 1870, 1874
Coccapieller Francesco (1831-1901), deputato, si atteggiava a Catone e a vindice della morale conculcata, fondatore de L’eco dell’Operaio e poi di Ezio II che il popolo
chiamava il Carro di Checco, 1882, 1883, 1886
Colaianni Napoleone (1847-1921), pubblicista e letterato,
deputato, 1892
Colombo Cristoforo (1435-1506), 1892
Colonna Marcantonio, principe (....-1894), capo del ramo
primogenito, assistente al soglio pontificio, 1894
Conte di Torino, principe, di maniere franche, aveva per
primo aiutante di campo il conte Mario di Robilant,
1892
Africa, 1880, 1885, 1887, 1888, 1890, 1891
Agordat, 1894
Agostina, monaca dell’ospedale di Santo Spirito, uccisa da
un certo Bruni, 1894
Agostino, padre, predica a San Carlo al Corso, 1889
Aigues-Mortes, Francia, 1893, 1894
Albanese Fedele, redattore del Fanfulla, picchiato a
Montecitorio da Augusto Pierantoni 1877
Albano, 1879
Alessandro I di Battenberg (1857-1893), primo principe di
Bulgaria, bello, alto, simpaticissimo, 1879
Alessandro III, zar di Russia (1845-1894), 1894
Amedeo Ferdinando Maria di Savoia (1845-1890), duca
d’Aosta, re di Spagna (Amedeo I) dal 1870 al 1873,
terzogenito di Vittorio Emanuele II, 1873, 1877, sposa
in seconde nozze Laetitia Napoleone, 1888, 1890
Angoulême, 1894
Antonelli Giacomo (1806-1876), cardinale, ultimo dei
cardinali laici, segretario di Stato dal 1849, 1876
Antonelli Pietro, conte (1853-1901), viaggiatore e diplomatico, deputato, 1890
Armellini Mariano (1852-1896), archeologo, commendatore, eletto nel novembre sindaco di Roma, 1889
Arnim Suckov Harry Karl von, conte (1824-1881), ambasciatore di Prussia presso la Santa Sede dal 1864 al
1870, uomo di carattere leggero, 1870
Associazione della Stampa, costituita il 15.12.1877, primo
presidente Guglielmo De Sanctis, 1877
Audisio Guglielmo Antonio (1802-1882), oratore sacro e
scrittore, canonico di San Pietro, sostenne che Chiesa e
Stato erano due società parallele, 1877
Austria, 1872, 1891
Baccelli Alfredo (1863-1955), letterato e poeta, figlio di
Guido (Perodi: Augusto), deputato dal 1895, 1884
Baccelli Guido (1830-1916), medico, deputato, ministro
della Pubblica Istruzione, 1881, 1882
Baratieri Oreste (1841-1901), uno dei Mille, colonnello
poi generale, governatore dell’Eritrea, deputato, 1892,
1895
Bardo, Tunisi, trattato del, 1881
Berardi Filippo, marchese, ucciso da un pazzo mentre
sorvegliava i lavori del manicomio, 1895
Berlino, 1872, 1873
Bismark - Schönhausen, Ottone, principe Imperiale di
Germania, (1815-1898), 1888
Blaserna Pietro (1836-1918), professore di fisica sperimentale, 1872
Bologna, 1888
Bonaparte Eugenio Luigi, principe imperiale (1856-1879),
figlio di Napoleone III e di Eugenia di Montijo, 1876
Bonaparte Napoleone Giuseppe Carlo Girolamo, principe
(1882-1891), figlio di Girolamo fratello di Napoleone I,
soprannominato Plon Plon, sposò la principessa Maria
8
Finocchiaro Aprile Camillo (1851-1916), avvocato,
deputato, Commissario regio al Comune di Roma, 1890
Firenze, 1870
Forche Caudine, giornale del Sommaruga, 1885
Fournier, ministro della Repubblica Francese presso il
Qui1rinale, diplomatico di larghe vedute e di sentimenti
liberali, 1872
Francesco Giuseppe I d’Asburgo-Lorena (1830-1916),
imperatore d’Austria, 1875, 1892
Francia, 1886, 1890
Fratti, repubblicano, discorso per la commemorazione di
Mazzini, 1880
Fuà Fusinato Erminia (1831-1876), poetessa gentile, 1876
Fùcino, 1875
Gandolfi Antonio (1835-1902), generale, già governatore
dell’Eritrea, 1892
Garibaldi Giuseppe (1807-1882), 1874, 1875, 1876, 1879,
1880, 1882
Garibaldi Menotti (1840-1903), 1881, 1882, 1890
Garibaldi Ricciotti (1847-1924), 1887
Garibaldi, famiglia, 1882, 1885
Genala Francesco (1843-1893), deputato, ministro dei
Lavori Pubblici, 1893
Gené Carlo (1836-1890), generale, comandante dei presidi
d’Africa, 1887
Germania, 1886, 1892
Giolitti Giovanni (1842-1928), 1889, 1890, 1892, 1893,
1894
Guglielmo I, imperatore di Germania (1797-1888), 1875,
1888
Guglielmo II, imperatore di Germania (1859-1941), 1888
Guglielmotti Alberto (1912-1893), domenicano, scrittore,
1893
Guiccioli Ferdinando, marchese, cavaliere d’onore della
Regina, la madre era una Capranica, 1893
Guiccioli, marchese, ff di sindaco di Roma, 1888
Haye, de la-, Ernesto (....-1874), colonnello, addetto
militare della Repubblica Francese presso il Re d’Italia,
1874
Hohenlohe-Schillingsfürst Gustavo Adolfo (1823-1896),
cardinale, ambasciatore di Germania inviato presso Pio
IX, 1872, 1876
Hohenzollern Federico Guglielmo (1831-1888), Principe
Imperiale di Germania, futuro Federico III, 1878, 1883
Iacovacci (....-1881), impresario dell’Apollo, più conosciuto come il sor Cencio, morte, 1881
Il Conservatore, 1880
Il Fanfulla della Domenica, fondato da Ferdinando Martini, 1879
Il Nabab, giornale elegante e mondano del Sommaruga
diretto da Enrico Panzacchi, 1885
Il Suffragio Universale, giornale cortese nella forma ma
sovversivo per le idee, 1872
Maria Alexandrovna, Imperatrice di Russia, moglie di
Alessandro II dal 1841, 1873
Infanta, primogenita di re Alfonso XII, re di Spagna e
della regina Maria Cristina d’Asburgo-Lorena (seconde
nozze 1879), 1880
Isabella Luisa di Baviera, principessa, sposa Tommaso
Alberto di Savoia Duca di Genova, 1883
Correnti Cesare (1815-1888), patriota, scrittore e uomo
politico, 1872
Cossa Pietro (1830-1881), il più popolare fra i poeti
romani, 1881
Costa Giovanni (Nino) (1826-1903), pittore, volontario nel
’48 (in Lombardia e alla difesa di Roma) e nel ’59, iniziatore della rivoluzione del 2 ottobre 1867 a Roma,
1870
Courcelles = Courcel Alphonse Chodron, barone de (18351919), sostituì, non ufficialmente, Bourgoing, ambasciatore francese presso il Vaticano, dopo il richiamo di per
l’affare Orénoque, 1873 (dal 1880 direttore degli affari
politici del Quai d’Orsay, poi ambasciatore a Berlino)
Crispi Francesco (1818-1901), 1872, 1877, 1878, 1887,
1888, 1889, 1890, 1891, 1893, 1894, 1895
Cronaca Bizantina, giornale del Sommaruga, 1885
Cuciniello o Cucciniello, commendatore, direttore della
Sede di Roma del Banco di Napoli, 1893
Cugia di Sant’Orsola Efisio (1818-1872), generale, ministro, primo aiutante di campo del Principe Umberto,
1872
De Felice Giuffrida Giuseppe (1859-1920), deputato e
agitatore socialista, tra gli organizzatori dei Fasci dei
lavoratori in Sicilia, 1894, 1895
Depretis Agostino (1813-1887), di Stradella, 1876, 1878,
1880, 1881, 1882, 1883, 1885, 1887
De Zerbi Rocco (1843-1894), giornalista, deputato, 1893
Di Giacomo, Vescovo di Alife, senatore per pochi giorni,
fu sospeso a divinis e rinunciò, 1876
Dogali, 1887
Doria Pamphily don Filippo, principe, assessore anziano,
1871
Doria Pamphily don Giannetto, principe, capo della
famiglia, morte, 1890
Dorides, conte de-, corrispondente dei giornali francesi e
redattore del Journal di Rome, 1885, 1886
Ellena Vittorio (1841-1892), economista, ministro delle
Finanze, 1892
Eritrea, 1894
Eugenia Bonaparte, moglie di Napoleone III, imperatrice
di Francia (1826-1920), 1876
Savoia Eugenio Emanuele di-, principe di Carignano
(1816-1888), avo di Umberto I, prode ammiraglio d’Italia, morte, 1888
Eula L. (....-1893), senatore, ministro di Grazie e giustizia,
1893
Fadda G., capitano, ucciso dal Cardinali, mandante e
complice la moglie Raffaella Saraceni, amante del Cardinali, 1879
Falleroni, deputato di Macerata, “non giuro”, 1882
Farini Luigi Carlo (1812-1866), deputato, 1882
Federico di Prussia, Principe Imperiale di Germania, poi
Federico III imperatore di Germania (1831-1888), 1888
Ferracciù N., ministro di Grazia e Giustizia, dimissioni,
1884
Ferraris Luigi, conte di Sostegno (1813-1900), senatore,
già ministro di Grazia e Giustizia, poi ministro di Stato,
1892
Finali Gaspare (1829-1914), economista, deputato, ministro dei Lavori Pubblici, 1891
9
Merode Federico Saverio de-, (1820-1874), ministro delle
Armi e della Guerra dello Stato pontificio dal 1860 al
1865, cardinale, 1874
Milano, 1894
Minghetti Marco (1818-1886), uomo di Stato, 1873, 1874,
1876, 1886, 1887
Miraglia, S.E., primo presidente della Corte di Cassazione,
a riposo per aver raggiunto i limiti di età di 95 anni 1891
Montroy di Belmonte Eleonora, figlia del principe, sposa il
duca Torlonia, 1886
Monzilli Antonio, commendatore, funzionario del Ministero di Agricoltura e Commercio, 1893
Morana, deputato, 1876
Napoleone III, imperatore dei francesi (1808-1873), 1873
Napoli, 1884, 1888, 1894
Nardi Francesco, monsignore (1808-1877), pubblicista
difensore del potere temporale del papa, direttore della
belligera Voce della Verità, 1877
Nenot Enrico, francese, vincitore del primo concorso per il
monumento a Vittorio Emanuele II, 1882
Nicotera Giovanni, barone (1828-1894), 1876, 1877,
ministro dell’Interno, 1891
Noailles Emmanuel Henri Victurnien, duca di- (18301909), ministro francese a Roma, 1874
Oberdan Guglielmo (1858-1882), 1883
Orénoque, nave francese sempre a Civitavecchia a disposizione di Pio IX dal settembre 1870 al 1874, 1872,
1873, 1874
Orsini Cesare, cavaliere, 1880
Osservatore Cattolico di Milano, 1875
Palermo, 1889, 1891
Pallavicini di Priola Emilio, conte (1823-1901), nel 1862
colonnello, arrestò Garibaldi sull’Aspromonte e per
questo fu promosso generale, primo aiutante di campo di
Umberto I, 1890
Pallavicini Francesco, principe, primo sindaco di Roma,
1887
Paolo, granduca di Russia, 1880, 1881
Passanante Giovanni (~1849-1910), attenta alla vita di
Umberto I a Napoli, 1878
Pear, conte, ambasciatore austriaco presso il Vaticano,
1882
Pecci Giuseppe (1807-1899), gesuita, cardinale, fratello di
Leone XIII, 1890
Pedro II, imperatore del Brasile (1825-1891), figlio di
Pedro I, 1877
Pelagallo, medico del Papa, 1877
Pentarchi, così furono chiamati gli onorevoli Benedetto
Cairoli, Francesco Crispi, Alfredo Baccarini, Giuseppe
Zanardelli e Giovanni Nicotera, a capo della Sinistra
ricostituita, 1883
Pericoli Pietro, ex deputato, ex amministratore del Banco
di Santo Spirito, 1886
Pianciani Luigi, conte (1810-1890), patriota, volontario
del ‘48, deputato, primo sindaco di Roma capitale, 1874,
1882
Pierantoni Augusto (1840-1911), giureconsulto, deputato,
picchia a Montecitorio Fedele Albanese, redattore del
Fanfulla, 1877
Pio IX (1792-1878), 1870, 1871, 1873, 1875, 1877, 1878,
1881
10
Ismail Pascià (1830-1895), Kedivè, viceré dell’Egitto,
1880
Jacobini Lodovico (1832-1887), cardinale, segretario di
Stato, 1886, 1887
Kanzler Ermanno (1822-1888), generale, comandante supremo delle truppe pontificie, 1888
Kassala, 1890
Keudell Robert von (1824-1903), ambasciatore di Germania a Roma, decano del Corpo diplomatico, 1887
La Capitale, giornale dei rossi, 1872
La Gazzetta d’Italia, 1877
La Penna, giornale che doveva continuare la tradizione
funesta delle Forche caudine, 1886
La Tribuna, giornale dell’Unione Liberale, primo direttore
Luigi Roux, 1883, 1885
La Verità, 1880
Lacava Pietro (1835-1912), deputato, primo ministro delle
Poste e Telegrafi, 1889
Lamarmora Alfonso (1804-1878), generale, luogotenente
generale del Re a Roma nel 1870-71 in attesa del trasferimento della capitale, 1870
Lanza Giovanni (1810-1882), medico e uomo di Stato,
presidente del Consiglio alla presa di Roma, 1882
Lazzaroni Cesare, commendatore, della Banca Romana,
1893
Le Forche Caudine, fondato dallo Sbarbaro, strano giornale settimanale di ricatti, scritto da cima a fondo da Sbarbaro, 1884
Leone XIII papa (1810-1903), 1878, 1879, 1880, 1886,
1887, 1888, 1889, 1893
Leone XIII, parenti di-: nipote Camillo sposa donna Maria
Bueno, 1883
Lingen, contessa di-, nome assunto per mantenere
l’incognito dalla principessa ereditaria di Germania Vittoria, 1880
Lopez Filippo, fratello di Tommaso, 1886
Lopez Tommaso, l’elegante fratello di Filippo, 1885, 1886
Luciani Giuseppe (1844-1900), uomo politico, mandante
dell’assassinio di Raffaele Sonzogno, 1874
Lunigiana, 1894
Magliani Agostino (1824-1891), deputato, tre volte ministro delle Finanze, profondo economista, insigne finanziere, liberò l’Italia dalla tassa del macinato e dal corso
forzoso, 1881
Makonnen, degiac, 1889
Mancini Pasquale Stanislao (1817-1888), giurista, ministro, 1885, 1888, un ministro irredentista, 1890
Margherita di Savoia (1851-1926), regina d’Italia, moglie
di Umberto I, 1880, 1881, 1892
Maria Pia di Savoia (1847-1911), figlia di Vittorio Emanuele II e moglie di Luigi I re del Portogallo, 1878
Marinelli, cardinale, sacrista pontificio e vescovo di
Porfirio, 1887
Marsiglia, 1881
Massaia Guglielmo (1809-1889), monsignore, cappuccino,
apostolo delle missioni africane, 1880, cardinale, 1889,
1892
Massaua, 1885, 1891
Mazzini Giuseppe (1805-1872), 1872, 1880
Mentana, 1886
Pio IX, eredi di-: Contessa Mastai-Ferretti, nata del Drago,
nipote; la di lei figlia Cristina; Anna Arsilli; conti Gerolamo e Antonio Mastai-Ferretti, 1883
Pompei, 1888
Ponza di San Martino Gustavo, conte (1810-1876), inviato
in missione speciale da Vittorio Emanuele II presso Pio
IX nel settembre 1870, 1870
Pozzolini Giorgio, generale, 1886
Pozzolini, spedizione-, missione diplomatica presso il
Negus Giovanni d’Abissinia, 1886
Prati Giovanni (1814-1884), poeta, 1884
Principi di Piemonte, Principi Reali: Umberto di Savoia,
figlio di Vittorio Emanuele II e futuro Umberto I, e la
moglie Margherita, 1871, 1872, 1873
Prussia, 1882
Puglia, 1889
Raffaello Sanzio da Urbino (1483-1520), 1883
Rampolla del Tindaro Mariano (1843-1913), cardinale,
segretario di Stato, 1887
Rattazzi Urbano (1808-1873), 1873, 1894
Robilant Carlo Felice Nicolis, conte di- (1826-1888),
generale e diplomatico, ministro degli Esteri, 1885, 1887
Romagna, 1888
Romako Mary e Matilde, sorelle, 1887
Rosa Ercole, fortissimo scultore (1846-1893), 1893
Rudinì Antonio Starrabba, marchese di- (1839-1908), deputato, presidente del Consiglio e ministro degli Esteri,
1891, 1892
Ruspoli Augusto, principe (1817-1882), deputato, 1881
Ruspoli Emanuele, principe (1837-1899), sindaco di
Roma, 1878, 1880, 1892, 1895
Ruspoli Eugenio, principe, esploratore (1866-1893) 1894
Saffi Aurelio (1819-1890), 1890
Saint-Bon Antonio Simone Pecoret conte di- (1828-1892),
ammiraglio, ministro della Marina, 1892
San Marino, 1894
Savoia Emanuele Filiberto di-, duca d’Aosta (1869-1931),
1892, 1895
Savoia Laetitia Bonaparte, principessa (1866-1926), figlia
di Napoleone Giuseppe Carlo Girolamo, seconda moglie
di Amedeo duca d’Aosta, 1888
Savoia Luigi Amedeo di-, duca degli Abruzzi (18731933), 1892, 1894
Sbarbaro Pietro (1838-1893), professore, deputato e
giornalista, 1882, 1884, 1885, 1886
Schiaffino Placido Maria (1830-1889), cardinale, bibliotecario della Vaticana, 1889
Schlözer, Kurd von (1822-1894), ministro di Prussia
presso il Vaticano, 1888
Scialoja Antonio (1817-1877), economista e statista,
ministro del Pubblica Istruzione, 1872, 1874
Seismit-Doda Federico (1825-1893), ministro delle Finanze, 1889
Sella Quintino (1827-1884), 1872, sindaco di Roma 1874,
1875, 1881, 1884, 1893
Sergio, granduca di Russia (1857-1905), figlio dello zar
Alessandro II, 1880, 1881
Sévérine, amica del socialista Vallès, redattrice dei giornali parigini, 1892
Sicilia, 1881, 1887, 1891, 1894
Sommaruga Angelo, editore e giornalista (1857-1941),
1885, 1886
Sonzogno Raffaele (1829-1875), fondatore e direttore de
La Capitale, battagliero, assassinato da Pio Frezza, 1875
Stradella, 1876
Sulmona, 1888
Sultano della Turchia, 1888
Tanlongo, chiamato a Roma sor Bernardo, governatore
della Banca Romana, 1893
Tasso Torquato (1544-1595), 1895
Taverna, conte, ambasciatore d’Italia a Berlino, 1892
Terni, 1887
Tevere, 1875, 1876, 1879
Tommasi-Crudeli Corrado (1834-1900), professore, medico, 1872
Tommaso di Savoia, duca di Genova (1854-1931), sposa
la principessa Isabella di Baviera, 1883
Torino, 1880, 1887, 1893
Torlonia Alessandro, principe (1800-1886), bonificatore
del Fùcino, 1875, 1886
Torlonia Eleonora, donna, 1891
Torlonia Leopoldo, duca (1853-1918), deputato, Sindaco
di Roma, sposa Eleonora Montroy di Belmonte, 1882,
1886, 1887, 1888
Torlonia, principi, 1888
Tosti Luigi (1811-1897), benedettino, storico e patriota,
1887
Turi, capitano di vascello, 1886
Umberto di Savoia, principe di Piemonte (1844-1900),
1872, poi Umberto I re d’Italia, 1878, 1879, 1881, 1882,
1884, 1885, 1886, 1887, 1888, 1889, 1891, 1892, 1895
Umberto I, corazzata, 1888
Vecchi Augusto Vittorio (1842-1932), figlio di Candido
Augusto, fratello di Lionello, scrittore, noto con la pseudonimo Jack La Bolina, professore delle Scuole Tecniche di Livorno, 1886
Vecchi Leonardo, fratello di Augusto Vittorio, 1885
Vecchi Lionello, fratello di Augusto Vittorio, 1886
Veuillot Luigi (1813-1883), celebre pubblicista cattolico
francese, 1872
Vienna, 1873, 1881
Villa Tommaso (1832-1915), avvocato, deputato e pubblicista, presidente della Camera, 1895
Villamarina di Montereno Emanuele, marchese di-, cavaliere d’onore di Margherita di Savoia, 1891
Villari Pasquale (1826-1917), storico, uomo politico,
ministro della Pubblica Istruzione, 1892
Vittorio Emanuele di Savoia, principe di Napoli, poi re
Vittorio Emanuele III (1869-1947), 1878, 1884, 1886,
1887, 1888, 1890
Vittorio Emanuele II (1820-1878), 1870, 1871, 1872,
1873, 1874, 1875, 1878, 1879, 1880, 1882, 1884, 1885,
1886, 1888, 1891
Vivian, Lord, ambasciatore d’Inghilterra a Roma, 1893
Zampitti, abruzzesi e ciociari, quelli stessi che avevano
alimentato il brigantaggio dopo il 1860, anche tolti dalle
carceri, 1870
Zanardelli Giuseppe (1826-1903), ministro dei Lavori
Pubblici, 1877, 1891, 1893, 1894
Zola Emilio (1840-1902), romanziere, 1894
11
ALCUNI SPUNTI
Il plebiscito di Roma
p. 35 (1870): trascrizione della lapide commemorativa del plebiscito di Roma posta sotto la loggia dell’Orcagna a
Firenze (ora non c'è più):
MEMORIA AI POSTERI
CHE IL II OTTOBRE MDCCCLXX
I ROMANI
PER UNANIME VOTO
NEI PRIMI COMIZI DELLA LIBERTÀ
SOCIANDOSI AL REGNO D’ITALIA
NE COMPIRONO L’UNITÀ1
p. 60 (1871): trascrizione della lapide commemorativa del plebiscito di Roma in Campidoglio
S.P.Q.R.
QUESTA MEMORIA
RICORDERÀ NEI POSTERI
IL GIORNO II OTTOBRE MDCCCLXX
QUANDO I ROMANI
CON UN VOTO SOLENNE UNANIME
SI VOLLERO RICONGIUNTI ALL’ITALIA
SOTTO IL COSTITUZIONALE GOVERNO
DI VITTORIO EMANUELE II
E
DEI SUOI SUCCESSORI
La manìa delle lapidi
p. 75 (1872): Alla cerimonia funebre per Mazzini tenne dietro la commemorazione degli studenti caduti nelle guerre del
1848 e 1849 e fu scoperta una lapide dal general Fabrizi, quale rappresentante di Garibaldi, che avevali guidati. Questa lapide si vede ancora nel secondo arco del portico dell’università. a sinistra dell’ingresso. Un’altra ne era stata
posta nella chiesa di Santa Costanza, alla villa Potenziani, ov’erano stati sepolti dodici soldati uccisi nel 1870. Ma
queste lapidi patriottiche non erano sufficienti pei romani, presi dalla manìa di metterne in ogni luogo. Bastava che si
dicesse che in una casa aveva abitato un uomo celebre, sia d’Italia o di fuori, perché la lapide vi fosse murata. Si cominciò con quella di Goethe, dettata dallo Gnoli, che fu posta sul palazzo Rondanini al Corso, di faccia all’ambasciata
di Russia, poi se ne posero all’Alfieri alla villa Strozzi al Viminale, a Rossini, a Donizzetti, a tutti insomma i grandi
che erano stati a Roma.
p. 84 (1872): Ho parlato della mania delle lapidi. A quelle già citate aggiungo che ne furono poste alle case abitate dagli
Zuccari in via Sistina, da Vincenzo Monti, dal Leopardi. Non si poteva dimenticare Galileo e la lapide doveva essere
posta sulla Villa Medici, ove il grande scienziato trovò rifugio presso l’Ambasciatore di Firenze. Ci voleva il permesso del Governo francese, e il signor Fournier pregò il signor Venturi, funzionante da Sindaco, che dispensasse il suo
Governo dall’accordargli quel permesso. Come fosse risolto quell’incidente, lo dice il luogo ov’è collocata quella
lapide: essa non fu murata nel palazzo Medici, ma all’ingresso del Pincio, ov’è tutt’ora.
La moglie di un diplomatico ... poco diplomatica e Pio IX superstizioso
p. 88 (1873): Dopo il richiamo del signor Bourgoing, era venuto a Roma il signor del Courcelles, si diceva per sostituirlo, ma non aveva missione ufficiale; peraltro era continuamente in Vaticano e spessissimo andava a pranzo da monsignor de Merode. Il de Courcelles abitava all’albergo della Minerva ed era assediato dalle attenzioni dei clericali. Egli
aveva una moglie, che per il suo poco tatto faceva ridere tanto i neri quanto i bianchi, e provocava lo sdegno del Papa. Essa, in una udienza privata, a Pio IX, che domandavale se aveva visitato Roma e aveva veduto tutto ciò che offre
di singolare, rispose: «Si, Santità, tutto; mi rimane soltanto da vedere un conclave». Il Pontefice, superstizioso
com’era, non dimenticò mai quelle parole.
1
Trascritta in BIGAZZI 1886, p. 65-66 assieme ad altre due in ricordo delle Cinque giornate di Milano e del plebiscito del Veneto del 1866. Queste lapidi nella Loggia dell'Orcagna non ci sono più. In BARGELLINI GUARNIERI 1978, IV,
p. 71, voce Signoria, piazza della-: "Sulle pareti della Loggia vennero poi murate varie lapidi con iscrizioni di diverso
tenore. Vi si applicarono anche vistose mostre di termometri e di barometri, per la pubblica consultazione delle condizioni atmosferiche. Dopo una giusta scelta non sono rimaste, sulla parete di destra che due lapidi [quella dell'adozione
nel 1749, sotto Francesco di Lorena, del calendario in stile della Circoncisione o moderno con inizio l'1 gennaio in
luogo di quello in stile dell'Incarnazione o fiorentino, che iniziava il 25 marzo, giorno dell'Annunciazione]. L'altra
lapide rimasta riporta, a titolo d'onore e di gloria, i Caduti per l'unità e l'indipendenza dell'Italia, dal 1848 al 1876". Le
tre lapidi risorgimentali oggi sparite sono segnalate presenti in TOURING FIRENZE 1937, p. 117 assieme a quella del
calendario, mentre in TOURING FIRENZE 1974, p. 118 è rimasta solamente quest'ultima; in queste due guide non si parla
della lapide dei Caduti per l'unità d'Italia.
12
Pio IX aveva fama di iettatore
p. 164 (1877): Amedeo di Savoia, duca d’Aosta, già re del Portogallo, di indole mistica; si diceva che volesse entrare in
convento. Pochi giorni dopo che il Papa aveagli mandato la benedizione il duca d’Aosta si ribaltò di carrozza e si ferì
gravemente. Questo fatto e la morte di una signora e di due vescovi venuti in pellegrinaggio, avvalorò sempre più la
fama di jettatore che aveva Pio IX
Ancora su Pio IX
Dato che abbiamo riportato queste due battute un po’ velenose citate da Emma Perodi su Pio IX, rimasto famoso per
la sua ferma opposizione al compimento dell’Unità d’Italia che comportava la rinuncia al potere temporale della Chiesa,
riteniamo opportuno aprire una parentesi che lascia intravvedere lo spirito di italianità di cui in fondo papa Mastai
Ferretti (che nel 1848 aveva mandato le sue truppe contro gli Austriaci in aiuto di Carlo Alberto) era pervaso: «Un papa
liberale (...) Un impossibile, nella logica e nella realtà; e che a ragione il principe di Metternich diceva essere la sola
cosa alla quale egli, nella sua antiveggenza e nei suoi calcoli, non aveva mai pensato ...» (CROCE 1932, p. 138). E infatti
«quando si doveva venire alla dichiarazione di guerra all'Austria, il papa, senza saputa dei ministri, pronunziò il 29
aprile [1848] l'allocuzione che rammentava a coloro a cui era piaciuto dimenticarlo (e si direbbe anche a sé stesso) che
il capo della Chiesa cattolica non può [non possumus] prendere le armi per un popolo contro un altro popolo parimente
cattolico; al che non sarebbe tardato a seguire il corollario che i popoli e gli stati cattolici erano tenuti a sorreggerlo
contro quel popolo che gli si fosse fatto ribelle e avesse minacciato la sicurezza del suo potere temporale, come si vide
l'anno dopo nella chiamata di austriaci, francesi, spagnoli e napoletani contro gl'italiani nello stato pontificio e in Roma» (ibidem, p. 178). Anche se, in fondo «s i d i c e v a c h e a v e s s e a s s a i t e p i d a p e r s u a s i o n e c i r c a l a t e s i
p o l i t i c a c h e g l i s p e t t a v a s o s t e n e r e f i n a l l ' e s t r e m o c o n o g n i s o r t a d i m e zzi; e n e i c i r c o l i d i p lo m a t ic i s i r a c c o n t a v a in q u e g li a n n i [ d o p o il ’ 6 0 ] , c h e a lle c o n d o g lia n ze e p r o t e s t e f a t t e g li
d a u n c o s p ic u o p e r s o n a g g io t e d e s c o p e r le s o f f e r t e r a p in e it a lia n e , e g li, d o p o a v e r le a s c o lt a t e e d a c c o lt e c o l v is o c h e l'o c c a s io n e r ic h ie d e v a , v o lt o s i a c h i g li s t a v a v ic in o m o r m o r a s s e :
« Q u e s t o b e s t i o n e t e d e s c o n o n c o m p r e n d e l a g r a n d e z z a e l a b e l l e z z a d e l l ' i d e a n a z i o n a le i t a l i a n a ! »” (ibidem, p. 235).
A confermare quest’orientamento del cuore, ricordiamo che, pochi giorni dopo l’allocuzione del 29 aprile 1848
(provocata, secondo F.A. Gualterio, “dalle arti sleali di Vienna, la quale commuoveva il Clero e l’Impero, e giungeva a
farlo persino trascorrere ad una minaccia di scisma religioso”), Pio IX scrisse, a chiarimento delle sue idee, una lettera
all’Imperatore d’Austria: “... mentre abbiamo detto che rifugge il nostro cuore paterno di dichiarare una guerra, abbiamo espressamente annunziato l’ardente desiderio di contribuire alla pace. Non sia dunque discaro alla Maestà Vostra
che noi ci rivolgiamo alla sua pietà e religione esortandola con paterno affetto a far cessare le sue armi da una guerra
che, senza poter riconquistare all’Impero gli animi dei Lombardi e dei Veneti, trae con sé la funesta serie di calamità
che sogliono accompagnarle (...) C o s ì n o i c o n f i d i a m o c h e l a N a zio n e s t e s s a , o n e s t a m e n t e a l t e r a d e l la n a zio n a lit à p r o p r ia , n o n m e t t e r à l’ o n o r s u o i n s a n g u i n o s i t e n t a t i v i c o n t r o l a N a zio n e I t a l i a n a ; m a l o m e t t e r à p i u t t o s t o n e l r i c o n o s c e r l a n o b i l m e n t e p e r s o r e l l a , come entrambe sono Nostre
figliuole e al cuor nostro carissime; r i d u c e n d o s i a d a b i t a r e c i a s c u n a i s u o i n a t u r a l i c o n f i n i c o n o n o r e v o l i p a t t i e con la benedizione del Signore. (...) Datum Romae apud Sanctam Mariam Majorem, die 3 Maji, Anno
MDCCCXLVIII, Pontificatus Nostri Anno secundo, Pius Papa IX.
Un’altra conferma dell’italianità del cuore di Pio IX la troviamo nella conclusione, dopo molti anni, della Conciliazione tra stato e Chiesa avvenuta con i Patti Lateranensi sotto il suo pontificato nel 1929, come ci informa La Piccola
Treccani, voce lateranense, vol. VI, p. 551 ... ...! Si tratta ovviamente di un errore di stampa, Pio IX invece di Pio XI,
ma ripetuto ben due volte, nella seconda e nella terza colonna. Che l’anima del Papa “liberale” abbia voluto mandarci
un messaggio dall’al di là, attraverso il proto2, per ricordare?
2
Cui tradizionalmente si addossa la colpa di tutti gli errori di stampa.
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