IBRIDAZIONE DIAMANTE GRAFITE
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IBRIDAZIONE DIAMANTE GRAFITE
Ibridazione del (C (C ) Orbitali ibridi e geometria molecolare Il carbonio appartiene al II periodo e al IV gruppo con elettronegatività 2,5 , ha configurazione elettronica 1s2 2s2 2p2 . La disposizione elettronica del (C) allo STATO FONDAMENTALE comporta il totale riempimento del 1^ livello energetico, del sottolivello (2s) ed il parziale riempimento del sottolivello (2p) poiché soltanto gli orbitali (2px) e (2py) contengono un elettrone ciascuno, mentre l’orbitale (2pz) risulta vuoto . hh Se eccitiamo l’atomo di (c) fornendogli energia sotto forma di calore, esso subisce il fenomeno dell’ibridazione. Si possono avere tre tipi di ibridazione:sp3, sp2 ed sp. Nel caso dell‘IBRIDAZIONE sp3 il carbonio forma sempre quattro legami. Affinché ciò sia possibile, occorre che siano coinvolti tutti e quattro gli elettroni dello strato esterno e cioè che tutti e quattro siano spaiati, in modo da poter essere accoppiati ciascuno con un elettrone di un altro atomo; questa condizione si può realizzare promuovendo un elettrone dall’orbitale 2s nell’orbitale 2p vuoto(eccitazione), così da assumere una configurazione elettronica di tipo: 2s 2p3. La molecola in cui il (C) presenta la ibridazione di tipo sp3 presenta una geometria TETRAEDRICA cioè gli assi dei 4 orbitali ibridi, formano una figura tetraedrica; gli orbitali ibridi sp3 si dispongono fra loro formando angoli di 109,5 °, cioè lungo i vertici di un tetraedro regolare, essendo questa la figura geometrica che permette la massima distanza tra i 4 orbitali e quindi la massima stabilità. La situazione appena descritta, l’ibridazione sp3, caratterizza gli ALCANI, ossia idrocarburi in cui il carbonio possiede degli orbitali ibridi . Il composto più semplice di questa famiglia è il metano, CH4, che è anche il più semplici dei composti organici. Forma tetraedrica con il (C) al centro ed i 4 atomi di ( H ) ai vertici. Nell’ IBRIDAZIONE sp2 si passa da uno stato fondamentale a uno stato eccitato sotto forma di calore; vengono ibridati l’orbitale 2s e solo due orbitali 2p, in modo da formare tre orbitali ibridi equivalenti che hanno un maggior contenuto energetico rispetto a quelli presenti allo stato fondamentale. La geometria quindi è planare- triangolare. L’orbitale 2p che non partecipa all’ibridazione è disposto in maniera perpendicolare al piano sul quale giacciono gli orbitali ibridi. Abbiamo supposto che l’orbitale che non ha partecipato all’ibridazione è 2py. Pertanto, i tre orbitali ibridi complanari formano legami sigma con angoli di 120°, mentre l’orbitale 2py non ibridato forma il legame π con un orbitale 2py di un altro atomo di carbonio. Il carbonio presenta questo tipo di ibridazione nelle molecole degli ALCHENI che presentano una geometria planare. Un esempio di geometria planare è l’Etene. Se forniamo energia all’atomo di carbonio sotto forma di calore si passa dallo STATO FONDAMENTALE ad uno STATO ECCITTATO subendo il fenomeno dell’IBRIDAZIONE. Se vengono interessati solo gli orbitali di tipo 2s e 2pz il fenomeno dell’IBRIDAZIONE è di tipo sp. Il DIAMANTE e il GRAFITE hanno identica composizione chimica ma a causa del diverso ambiente in cui si sono cristallizzati, presentano delle caratteristiche fisiche e chimiche e fisiche diverse tra loro; infatti differiscono per: - tipo di reticolo cristallino - diversa ibridazione degli orbitali dell’atomo di carbonio (sp3 per il diamante, sp2 per il grafite) Il diamante è un minerale durissimo è incolore che richiede temperatura e pressione elevatissime per la sua formazione. Nel suo reticolo cubico gli atomi di carbonio sono molto vicini tra loro e ognuno di essi si allunga ad altri 4 atomi formando una struttura continua e tridimensionale costituita da tanti tetraedri . La grafite, invece, è un minerale nero, tenerissimo e untuoso al tatto che si forma nella crosta terrestre a pressione e temperatura molto più bassa. Nel suo reticolo esagonale, gli atomi di carbonio sono disposti su dei piani dove ognuno di essi si lega agli altri formando degli esagoni con uno spazio vuoto al centro. Ogni piano è unito al soprastante e al sottostante da deboli legami chimici che spiegano la facilità con cui il minerale si sbriciola dividendosi in foglietti. Questi legami deboli sono le forze di Van der Walls. Lavoro eseguito dalle alunne: Arcangela BUONSANTO classe IV sez. G Valeria CASTAGNA classe IV sez. G Simona GALLIANI classe V sez. C