Giugno 2016 - Cgil Venezia

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Giugno 2016 - Cgil Venezia
LAGUNA NORD EST
ANNO XIV - N. 6 - GIUGNO 2016
Lega
LAGUNA NORD EST
FAVARO VENETO • MARCON • QUARTO D’ALTINO • PORTEGRANDI
Supplemento mensile di VeneziaLavoro – Direttore responsabile Giovanni Pascoli – Direttore editoriale Ettore Vittiman – Autorizzazione Tribunale Ve n.1493 del 06.10.04
Sede: Sindacato Pensionati Italiani Cgil - Favaro Veneto via Monte Abetone, 30 - 30173. Venezia - Telefono 041 5491445 - Fax 041 5010276 - e-mail [email protected] - [email protected]
LA PROTESTA
E LA PROPOSTA
IL 19 MAGGIO I PENSIoNatI IN PIazza
di Roberto Giacomini Segretario Generale SPI Venezia Lega Laguna Nord Est
Il 19 maggio a Roma è stata una giornata memorabile per il movimento sindacale, con una partecipazione massiccia di pensionati di
cui lo SPI CGIL, insieme a FNP CISL e UILP UIL, è stato protagonista. Decine di migliaia di persone hanno invaso pacificamente
Piazza del Popolo, sventolando le loro bandiere unitarie con i loro
colori, con un’imponente macchia di rosso che dominava la piazza.
Migliaia di pensionati provenienti da tutto lo Stivale, isole comprese, rivendicavano la loro piattaforma, facendo rilevare a chi politicamente prenderà le decisioni che i pensionati sono decisi a
continuare fino ad ottenere l’adeguamento della perequazione, gli
arretrati, la modifica del fisco, gli 80 euro per le pensioni più basse
e la flessibilità articolata e sostenibile in uscita dal lavoro.
Il nostro Segretario Generale dal palco rivolgendosi al Governo e
illustrando le nostre rivendicazioni ha affermato “se chi di dovere
continua ad non ascoltarci arriveremo allo Sciopero Generale”.
Questa manifestazione è il risultato di grossi sacrifici da parte di
tutti gli attori, partendo dagli organizzatori. A tutti i partecipanti
vada un plauso e in particolare a quei pensionati, seppur avanti con
l'età, che continuano a percorrere la penisola macinando centinaia
e centinaia di chilometri, chi in treno, chi in pullman, per esserci,
per lottare oltre che per loro anche per i loro figli e nipoti, tenendo
alta la bandiera della democrazia e della partecipazione, difendendo
i loro diritti, conquistati con tante lotte e che giorno dopo giorno
vengono erosi.
I risultati delle proclamazione di questa manifestazione sono evidenti: una convocazione unitaria da parte del Governo che dal 2014
ignorava il sindacato.
Il primo confronto governo-sindacati registra, secondo il Ministro
Poletti, un clima positivo, e Camusso giudica ciò un avvio di confronto che può essere una buona partenza. Il merito però è tutto da
costruire. “La notizia è che oggi, dopo lungo tempo, il governo ha
proposto di avviare un confronto di merito su due grandi temi: previdenza e lavoro” afferma Camusso, e continua “è il risultato della
nostra iniziativa, innanzitutto quella sulla piattaforma delle pensioni,
e di aver tenuto sempre alta la pressione. Non è una novità da poco”.
Spiegando, però, che “il confronto di oggi è stato sostanzialmente
sulla compilazione dell'agenda che verrà poi discussa. Il Ministro
si è impegnato a convocare successivi incontri in cui misureremo
anche se il confronto si traduce in una effettiva disponibilità a costruire soluzioni o si limita all'ascolto”, ha aggiunto.
Un Paese che non
crede nella ripresa
E i dati oggettivi del lavoro confermano
che ce ne sono le ragioni
In occasione del 1° maggio l’osservatorio di Demetra ha lanciato i risultati di un suo sondaggio
i cui risultati sono preoccupanti. Il documento
completo è reperibile su www.agcom.it.
Per il 72% degli intervistati l’occupazione in Italia
non è ripartita, sul Jobs act quasi la metà (47%)
ritiene non abbia prodotto effetti o addirittura
abbia peggiorato la situazione, il futuro del lavoro viene visto o più o meno uguale ad oggi
(57%) o addirittura peggiore (18%), la diffusione
del lavoro precario e nero viene ritenuto aumentato dal 68% per quanto attiene al lavoro nero e
dal 73% per quanto attiene al lavoro precario.
Il futuro dei giovani è visto o peggiore (45%) o
più o meno uguale (26%); per il 75% è molto
preoccupante il futuro previdenziale dei nati
dopo il 1980; in generale il futuro è incerto e carico di rischi per il 66%: il 73% dei giovani intervistati ritiene che sia meglio andare all’estero.
segue a pag. 2
70 anni fa nacque la Repubblica
Viva l’Italia, Viva la Repubblica,
Viva la nostra Costituzione
Prima pagina del quotidiano Corriere della Sera, edizione del 6 giugno
1946, che dichiarava la vittoria del voto repubblicano a seguito della proclamazione dei risultati del referendum istituzionale del 2 e 3 giugno.
prenditori stessi osannano ad una forte ripresa degli arrivi
turistici.
Ma allora perché questa contraddizione? Il Paese si troverà
costretto tra un paio di decenni ad una moltitudine di anziani che non avranno una pensione se non simbolica,
vista la ricaduta modestissima e del tutto marginale della
contribuzione compresa nei voucher, l’INPS avrà casse depauperate ancor più depauperate. a ciò si aggiunge una
completa assenza di diritti contrattuali di quei lavoratori.
C’è a questo punto c’è una amara riflessione da fare: forse
la più amara.
Che Paese è un Paese i cui giovani non hanno speranza?
Che non ritengono la loro Patria in grado di garantire il loro
futuro? Che non vedono messi a frutto i loro sforzi e quelli
delle proprie famiglie per farli studiare?
Cosa rischia socialmente un Paese così?
Dispiace che il Governo e i suoi rappresentanti continuino,
invece che prendere atto di ciò e dei dati che, oggettivamente, vengono da più fonti, a individuare tra questa moltitudine di dati, magari, una un po’ meno nera e su questa
facciano leva per “cantare vittoria”, cercando di stimolare
consensi, ma illudendo tutti.
Questo atteggiamento è assai pericoloso. Negare l’evidenza, non tener conto delle opinioni scientificamente registrate, rischia di fare peggio del peggio. (e.v.)
Segue dalla prima pagina
I dati oggettivi, che diverse fonti registrano, confermano
queste opinioni. La diminuzione delle convenienze per le
assunzioni a tempo indeterminato hanno avuto come risultato un abbattimento di questo tipo di rapporto di lavoro;
la ripresa dell’economia, peraltro timida e basata più su
fattori esterni che su valide iniziative di rilancio interno,
danno risultati men che modesti; l’aumento poderoso
dell’utilizzo dei voucher, specie in quei settori che, invece,
hanno avuto uno sviluppo importante come il turismo è
generalizzato e le proiezioni per il 2016 basate su dati oggettivi del loro utilizzo nel primo segmento di anno, sono
ancora peggiori.
Su quest’ultima questione quanto esposto dall’INPS e Veneto Lavoro nel recente convegno del 16 Maggio a Venezia, alla presenza del Presidente Boeri, sono eloquenti (le
tavole sono consultabili sul sito www.inps.it e www.veneto
lavoro.it ).
C’è una grandissima parte di una generazione di lavoratori
che a 25 anni non ha ancora sul suo estratto conto contributivo un contributo da lavoratore dipendente. E ciò non
riguarda solo zone del Paese tradizionalmente arretrate
(anche se la Sicilia spicca al primo posto), ma nel 2015 il
Veneto, per citare un esempio a noi vicino, è al secondo
posto in Italia per l’utilizzo di voucher e, di contro, gli im-
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14 ANNI FA NASCEVA IL NOSTRO GIORNALE
Giugno 2003. Era allora niente altro che
un “foglio informativo interno”. Poi Giovanni Pascoli, Responsabile dell’Ufficio
Stampa della Camera del Lavoro Metropolitana, con grande generosità ci propose di trasformarlo in giornale e di
dirigerlo.
È stato anche a ciò che anno dopo anno
questo organo è cresciuto. Grazie a ciò
e anche a tante compagne e compagne
che lo redigono.
Noi lasciamo ogni valutazione a voi.
Riportiamo qui uno stralcio dell’allora
numero “zero”. Scorretelo e poi scorrete il numero di questo mese. La differenza è data da tanto lavoro, da tante
intuizioni e intelligenze. Ma è data anche
dai tanti lettori che lo prelevano nelle
nostre sedi, che lo ricevono online e
che, spesso, ci manifestano la loro soddisfazione e gradimento.
Il Direttore ringranzia i grafici, Ennio
Marchesini e Stefania.
Grazie a tutti
A LUCIANO LAMA
Il 31 maggio sono trascorsi 20 anni dalla scomparsa del compagno Luciano Lama, indimenticato segretario generale della CGIL. Luciano Lama è stato un personaggio che ha attraversato da protagonista la vita del Paese in
anni difficili della nostra storia repubblicana. Una storia che lui ha dedicata agli altri con la sua capacità di vivere
l’impegno politico al servizio del mondo del lavoro e della democrazia. Del grande uomo: partigiano, politico, sindacalista vorrei ricordare il suo inesauribile impegno profuso al raggiungimento dell’unità
sindacale. Possiamo affermare che l’attività di
Luciano Lama sia stata quella di un leader sindacale che ha dedicato gran parte della sua vita
alla guida di una organizzazione sociale di
massa, la CGIL, legata anch’essa ai valori fondativi della Repubblica: il lavoro e l’antifascismo, che sono alla base della nostra
Costituzione e che da sempre ha svolto la sua
funzione con pratiche tese ad elevare i cittadini
e i lavoratori, a conferire loro un ruolo attivo
nella vita civile e democratica del nostro
Paese.
Un uomo di tale spessore e valore umano difficilmente può essere dimenticato.
(g.c.)
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Canone RAI
CHI DEVE PAGARE
CHI NO
PIU UTENZE ELETTRICHE INTESTATE ALLO STESSO SOGGETTO
Nel caso in cui un contribuente sia titolare di
più utenze di tipo domestico residenziale non
rischia il doppio addebito: il canone viene addebitato, infatti, su una sola utenza elettrica.
UN SOLO CANONE
TRA MOGLIE E MARITO
Se la moglie ha sempre pagato l'abbonamento
tv mentre l'utenza elettrica residenziale è intestata al marito, ed entrambi appartengono alla
stessa famiglia anagrafica, il canone dovrà essere pagato una sola volta e non sarà necessario
presentare alcuna dichiarazione sostitutiva.
L'addebito, infatti, sarà fatto solo sulla fattura
per la fornitura di energia elettrica intestata al
marito e lo sportello SAT procederà alla voltura del canone nei confronti del marito stesso.
NUOVE UTENZE ELETTRICHE
Chi attiva un'utenza elettrica per la prima volta
nel corso dell'anno, e non è già titolare di un'altra utenza residenziale nell'anno di attivazione,
è esonerato dal pagamento del canone solo se
presenta la dichiarazione entro la fine del mese
successivo alla data di attivazione.
PRESENTARE LA DICHIARAZIONE
I titolari di utenza elettrica ad uso domestico
residenziale possono presentare una dichiarazione di non detenzione tramite l'applicazione
web disponibile sul sito di Agenzia delle Entrate o tramite gli intermediari abilitati. Inoltre,
è possibile presentarla anche in forma cartacea,
mediante spedizione postale alla Agenzia delle
Entrate, Ufficio di Torino 1 – S.A.T Sportello
Abbonamenti tv, Casella Postale 22, Cap
10121, Torino. per plico raccomandato senza
busta insieme a una copia di un valido documento di riconoscimento.
MOGLIE EREDE
La moglie in qualità di erede può presentare la
dichiarazione sostitutiva per l’esenzione dal
pagamento del canone, in bolletta, compilando
il quadro A del modello.
I CONIUGI che hanno già presentato, nel
2015, la disdetta per cessione dell’apparecchio
tv e che non sono venuti in possesso di ulteriori
apparecchi televisivi, devono presentare la dichiarazione sostitutiva.
Per ulteriori informazioni rivolgetevi alle nostre
sedi SPI.
Pasquale Graziano
Riceviamo e pubblichiamo
LA TELENOVELA DELLE PENSIONI
Dalla “controriforma previdenziale Monti - Fornero” non c’è giorno che
l’opinione pubblica non sia inondata da tante astratte parole sulle criticità previdenziali. Dal 2012, milioni di persone sono “ingabbiate” nelle
difficoltà determinate dalla perdita (circa il 30% negli ultimi dieci anni)
del potere d’acquisto delle pensioni; nelle penalizzanti cancellazioni
(colpiscono soprattutto le donne) delle flessibilità per accedere alla
pensione; nelle preoccupanti incertezze previdenziali per i giovani (gli
anziani di domani).
In tutto questo caos sociale il Governo e il Presidente dell’INPS (a volte
in disaccordo anche tra loro) snocciolano dati economici preoccupanti
sulla tenuta del bilancio dell’Istituito Previdenziale e propongono generiche proposte per cercare di tranquillizzare una situazione in forte ebollizione politica.
Dopo l’ultima manifestazione nazionale (Roma 19 maggio 2016) dei
Sindacati Pensionati di Cgil Cisl Uil, il Governo, invece di accelerare e
concretizzare la concertazione, limita la sua azione ad annunci spot,
lasciando allibite le persone e le famiglie con redditi alla soglia della
povertà (meno di mille euro il mese).
Proporre, come fa il Governo, l’aumento del valore delle pensioni
basse, a un primo impatto mediatico, richiama favorevolmente l’attenzione dei possibili beneficiari. Però, se non si entra nel merito delle oggettive motivazioni che hanno determinato quel basso trattamento
previdenziale (da non confondersi con gli assegni sociali), potrebbero
verificarsi delle sperequazioni tra coloro che hanno regolarmente versato i contributi e altri, invece, che non sono stati altrettanto scrupolosi.
Inoltre, qual è la quota per stabilire se una pensione è bassa? Il calcolo
su quante volte il minimo previdenziale sarà fatto (circa 650 € lordi
mensili moltiplicati per due o per tre)? Se questi quesiti non troveranno
i dovuti chiarimenti, sarà problematico fissare una soglia di equità per
il riconoscimento degli ottanta euro mensili.
abbinata all’incremento (per il momento tutto da definire) delle pensioni
basse, c’è la proposta di ridurre il trattamento pensionistico per quelle
lavoratrici e per quei lavoratori che dovessero anticipare, di qualche
anno, la loro uscita dal lavoro, anche per poter dare ai giovani delle opportunità occupazionali con il turnover.
Se fosse questa la posizione del Governo, sarebbe un’inaccettabile forzatura nei confronti di persone (con età molto avanzata) che comunque
alle spalle hanno almeno 35/40 anni di lavoro e con il calcolo contributivo che già abbassa notevolmente il valore delle loro pensioni (mediamente il 35% in meno rispetto al calcolo retributivo).
Su tutta questa complicata materia, è auspicabile che alla confusione
prevalgano: buon senso, disponibilità al dialogo e definizione di una
condivisa riforma previdenziale innovativa, per i pensionati di “oggi” e
per quelli di “domani”.
La realtà pensionistica 2016 (dati INPS nazionale) in provincia di VENEzIa è la seguente.
Pensioni Settori Privati
totale pensioni 246.790 Importo medio mensile lordo 915, 09 €
Maschi 114.011 Importo medio mensile lordo 1.277, 02 €
Femmine 142.779
Importo medio mensile lordo 626, 09 €
Pensioni Comparti Pubblici
totale pensioni 39.765 Importo medio mensile lordo1.703, 28 €
Maschi 17.108
Importo medio mensile lordo 2.128, 06 €
Femmine 10.969
Importo medio mensile lordo 1.613, 32 €
Mediamente ogni pensionato/a percepisce 1,4 pensioni.
Franco Piacentini Presidente regionale AUSER
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Venezia:
Bed and Breakfast,
due su tre abusivi!
UN’INTESA
IMPORTANTE
Questa volta però non si tratta di un’intesa con un interlocutore istituzionale (una controparte, talvolta verrebbe di affermare), ma esattamente il contrario.
Recentemente c’è stato un cambio importante di direzione nella Lega Mestrina: il Compagno Pino albanese
ha passato il testimone al Compagno Luciano Favaro.
Luciano ha una vita sindacale di tutto rispetto. Segretario Generale della FILt, Segretario della FILCEa, Segretario della Camera del Lavoro di Venezia, tanto per
citare alcuni dei suoi incarichi. Ed ora è passato, da
pensionato allo SPI, assumendo in prima persona la
direzione della Lega Mestrina. Una lega importante
per la sua ampiezza, per il numero dei suoi iscritti, per
le potenziali politiche che può sviluppare.
Una della prime cose che ha ritenuto giusto fare è
quella di chiedere alla Segreteria della Lega Laguna
un incontro per esaminare insieme la possibilità di sinergie tra le due Leghe.
Si è sottoscritta così un’intesa che stabilisce incontri
periodici delle due segreterie, un coordinamento della
negoziazione di Lega e altre tematiche comuni.
Ci troveremo infatti insieme al consueto appuntamento a fine Giugno per “Un pomeriggio insieme” e
lì discuteremo le prossime iniziative.
Noi siamo sicuri che questi comuni intenti diventeranno davvero un’opportunità importante per sempre
più alti traguardi da raggiungere per tutelate i diritti
della gente e per chiedere sempre maggiori servizi
territoriali.
Quasi il 40 % delle strutture ricettive private senza
servizi dichiarate alla Regione Veneto: 141 a Mestre
e 1.067 nella città insulare.
La mappa che mostra la differenza tra le strutture dichiarate e quelle effettivamente sul mercato è sul sito
Resetvenezia.it
Mostra la cartina di Venezia, dove ogni puntino equivale a un alloggio o a una camera, che presto passa
ad essere un’unica chiazza di colore. La lettura è che
metà delle locazioni turistiche non sono dichiarate.
L’attività è stata liberalizzata dall’ultima legge regionale sul turismo e l’unico requisito richiesto al proprietario è di registrare l’attività al Comune, che potrà
esigere la tassa di soggiorno. L’elenco a Ca’ Farsetti
è sguarnito e pure poco reperibile: «Venezia è un
enorme albergo diffuso una casa su 20 è per i turisti,
ad amsterdam la proporzione è di una a cento».
L’operazione verità, come la chiama il sindaco, deve
essere lanciata verso la massa di cittadini che consapevolmente affittano in nero e lamentano pubblicamente degrado e disservizi salvo poi guadagnarci.
La legge regionale permette a chiunque, anche senza
nessuna professionalità di fare impresa della propria
seconda casa senza dichiarare nulla a nessuno. La
sanzione per l’abuso è di 5mila euro; quella per non
aver permesso ai vigili di fare la verifica è solo di
500». La tassa di soggiorno è facilmente evasa. F.P.
Lino Toffolo ci ha lasciati
La notte del 17 maggio è scomparso Lino Toffolo: autore,
cantautore, cabarettista era considerato l’ambasciatore della
venezianità nel mondo dello spettacolo. Ha iniziato giovanissimo a comporre canzoni in lingua veneziana e rivela sin da
ragazzo un’inclinazione per la musica e la recitazione.
Toffolo era un notissimo volto della televisione e del cinema.
Dopo i primi passi alla Rai, dove scrisse la sigla del programma radiofonico El Liston, l’artista veneto debutta nel
tempio milanese del cabaret a fianco di Enzo Jannacci, Cochi Ponzoni, Renato Pozzetto, Massimo Boldi e
tanti altri. Lunga anche la sua carriera cinematografica ricordiamo i film Culastrisce nobile veneziano con
Marcello Mastroianni e Brancaleone alle crociate con Vittorio Gassman. Lavorò spesso con Salvatore Samperi e Pasquale Festa Campanile mentre Dino Risi lo volle nel cast di Telefoni Bianchi.Tra le sue canzoni celebri vogliamo ricordare: ‘Na brombola impissada, Gastu mai pensà, L’imbriago, Ie Ie polenta e schie, Oh
Nina, Johnny Bassotto e molte altre che hanno riscosso un ampio successo di pubblico sia adulto che giovane.
Riposa nel cimitero di Murano dov’era nato, 82 anni fa e dove ha vissuto da vero signore veneziano. (g.c).
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La negoziazione sociale
delle Leghe SPI
Un paio di mesi fa, su “Rassegna Sindacale” un bell’articolo di Gaetano Satteriale, titolava così: La nuova frontiera
dei diritti si chiama contrattazione territoriale. Nell’articolo
enucleava poi tutto il valore di questo livello di contrattazione e sottolineava che ogni anno circa mille intese unitarie vengono firmate nel nostro Paese tra le
Organizzazioni Sindacali e in particolare dai sindacati dei
pensionati e le istituzioni, specie con i Comuni.
Lo SPI, ormai da decenni, specie nell’Articolo 19 del suo
Statuto sancisce tutto il valore di questo livello di confronto
e demanda in particolare alle Leghe questa titolarità, ovviamente per quanto riguarda gli Enti e Istituzioni che insistono nel territorio di loro competenza (…..la Lega è
titolare di diritti di contrattazione...recita il citato articolo).
con e con quello di Quarto d’Altino, con le tre case di riposo, con la Direzione del Distretto Socio Sanitario, dove
i Sindacati dei Pensionati di questo territorio hanno avuto
un ruolo determinante per la conquista di una nuova sede
e per il mantenimento dei presidi territoriali di Marcon e
Quarto d’Altino. Puntualmente abbiamo elaborato una
piattaforma rivendicativa “quadro” unitaria, articolandola
poi nei segmenti di territorio di competenza e anche aggiornandola a seconda delle esigenze della gente con la
quale ci siamo sovente confrontati; abbiamo chiesto incontri preventivi a tutti gli interlocutori, discusso con loro,
prima che prendessero le loro decisioni e poi, raggiunta
un’intesa, abbiamo firmato, sempre, relativi verbali, verificando costantemente che ciò che avevamo concordato
fosse applicato.
E questo è il vero ruolo di un Sindacato, senza esercitare il
quale…semplicemente esso è altra cosa. Indiscutibilmente
può (anzi deve) essere di supporto per esigenze di servizio
o quant’altro, ma solo se svolge la sua azione perché vengano soddisfatti quei bisogni collettivi della gente, specie
se anziana, per quanto ci riguarda, si qualifica come tale.
I bilanci di previsione dei Comuni, le rette e i servizi della
Case di Riposo, l’utilizzo delle risorse messe finora a disposizione della Municipalità devono (e per la Lega Laguna sono state e sono) essere passate al setaccio e
verificato se ciò che si prevede sia confacente ai bisogni
degli anziani (ma più in generale della popolazione dei
fruitori di servizi) e, semmai, rivendicarne un utilizzo diverso.
Questo ruolo è ancora più importante quando i tagli che i
Comuni hanno subito sono stati molto marcati e quando,
stante la crisi che ormai da un decennio attanaglia il Paese
è stata ridotta al lumicino la capacità di spesa dei cittadini.
Meno risorse quindi, equivale ad un impegno più alto nel
contrattare come si utilizzano quelle stesse risorse pubbliche e non viceversa.
Chiedere e ottenere che i Comuni non aumentino le tariffe
e le imposte, che diamo maggiori servizi, che la sanità territoriale sia più efficace, che le Case di Riposo abbiano servizi congrui e rette non esose e comunque che non
lievitino, Municipalità che pur nel limitato loro ruolo (che
invece va riaffermato, essendo l’istanza più vicina ai cittadini) rendano il territorio più vivibile e eroghino sostegni
ai più bisognosi in modo equilibrato, è un vero fatto di progresso, che tutto il sindacato, e ancor più le Leghe, devono
perseguire.
Ma di più. Quando la “politica” si sente unica rappresentante, ignorando, spesso come un suo principio, le istanze
di rappresentanza intermedia, quali in primis il sindacato,
ecco che esso deve affermare, con ancor più forza, il suo
ruolo e, insieme alla gente, deve ricordare, nei fatti e non
con le enunciazioni, che laddove c’è un bisogno, una necessità esso è presente e attivo. Ettore Vittiman
E ciò richiama tutti ad uno dei doveri di un sindacato: laddove si manifesta un bisogno, quale che sia, laddove c’è
un soggetto che può soddisfarlo, là il sindacato deve esserci
per rivendicare il soddisfacimento di quel bisogno. Pare
quasi un’ovvietà che sia superfluo ricordare, ma nella
prassi poi di esercitare quella “titolarità” (…la Lega è titolare...) si registrano marcate assenze.
Certo il merito spesso si intreccia con ruoli di livello confederale, ma anche questo è appunto il ruolo che il Sindacato dei Pensionati della CGIL ha e cioè quello di
interagire con la Confederazione di cui fa parte (... è parte
integrante del ricollocamento territoriale della CGIL, cita
l’art…… dello Statuto).
La Lega Laguna Nord Est, da sempre, esercita questa titolarità, come dire, “a tappeto”.
Sono ben 135 i verbali d’intesa unitari in 14 anni che ha
firmato con la Municipalità di Favaro Veneto (e prima
anche con quella di Mestre Centro, quando il territorio di
sua competenza sconfinava fino lì), con il Comune di Mar-
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LA RESISTENZA NEL NOSTRO TERRITORIO
ALVARO BARI
Alvaro Giordano Bruno Bari detto Giordano e Cristallo (Venezia, 8 agosto 1917 – Lentiai, 5 agosto
1944) è stato un aviatore e partigiano italiano.
Tenente pilota del 47 Stormo bombardieri di Forlì.
Dopo l'8 settembre 1943 partecipò alla lotta di liberazione nazionale nel Feltrino. Fu uno dei non molti ufficiali della Regia Aeronautica che aderirono alla
Resistenza e uno dei primi partigiani, assieme a Giorgio Gherlenda, uccisi dai nazifascisti nel Feltrino.
Dopo aver frequentato le scuole a Venezia completò
gli studi di ragioneria nel 1938 presso lo storico Istituto Commerciale Colotti di Feltre. Nello stesso anno
vinse il bando di arruolamento e iniziò a frequentare
il corso allievi piloti presso la Regia Accademia Aeronautica di Caserta.
Negli anni successivi mantenne il rapporto con Feltre.
Nel 1942 si fidanzò con una figlia di una storica famiglia della città. Come tenente pilota in spe degli aerei
bombardieri Savoia-Marchetti S.M.79 combatté nello
scacchiere del Mare Mediterraneo fino all'8 settembre
1943. Abbandonato l'aeroporto di Ghedi si trasferì direttamente a Feltre dove, il 15 settembre, richiese ed ottenne la residenza anagrafica. Fin dal novembre
successivo partecipò alle attività della Resistenza feltrina nella Brigata Feltre. Era una formazione partigiana
organizzata, tra la fine del 1943 al giugno 1944, dal tenente colonnello degli alpini Angelo Giuseppe Zancanaro. Dopo l'uccisione dello stesso nella tragica notte
di Santa Marina (18-19 giugno 1944) Alvaro operò con
la Brigata Garibaldi "Antonio Gramsci" (Feltre) nella
zona di Croce d'Aune, frazione di Sovramonte, come
comandante della compagnia Fratelli Cairoli.
Il 4 agosto 1944 fu inviato in missione a Fiera di Primiero con Giorgio Gherlenda e Gastone Velo. La zona
di Primiero era sotto lo stretto controllo della gendarmeria nazista comandata dal sottoufficiale Hans Vollach e dal CST Corpo di sicurezza trentino. Mentre al
mattino Bari e Velo incontrarono i cinque patrioti di
Primiero soci fondatori del locale CLN (Antonio Simion, “Mari” (democristiano) , Giovanni Cemin,
“Giulio” (comunista), Augusto Toffol, “Tirolo” (Partito d'Azione), Michele Gadenz “Petronio (Partito Democratico del Lavoro), Giovanni Volcan “Lorenzo”
(socialista) , Giorgio Gherlenda si organizzò, noleggiando a Imer una Balilla per andare a San Martino di
Castrozza a liberare la moglie (una nobile ) di un alto
ufficiale tedesco agli arresti sembra perché coinvolto
nell'attentato a Hitler del 20 luglio 1944. Ci fu un contrattempo e la seconda missione non si realizzò. Il pomeriggio fu drammatico per i tre giovani partigiani
garibaldini perché tre abitanti di Fiera di Primiero (due
studenti universitari e un professore, già gerarca fascista) li denunciarono alla gendarmeria nazista. Furono
portati a Feltre presso la Caserma Zannettelli (già sede
del 7º Reggimento alpini) occupata dai nazi fascisti i
quali, agli ordini del maresciallo delle SS Willy Niedermayer, li torturarono per
carpire i nomi dei componenti
del CLN di Fiera di Primiero
e il motivo del noleggio dell'auto. I tre non cedettero alle
sevizie e salvarono così la vita
ai cinque patrioti di Primiero
e non pregiudicarono l'organizzazione della Brigata partigiana. Verso mezzanotte Gastone Velo riuscì ad evadere dalla prigione. Niedermayer
ordinò l'immediato trasferimento di Alvaro Bari e di Giorgio Gherlenda presso il ponte sul Piave tra Busche di Cesiomaggiore e Cesana di Lentiai dove furono trucidati
all'alba del 5 agosto 1944 e gettati per disprezzo nelle
acque del Piave. I loro due corpi furono recuperati alla distanza di alcuni chilometri da alcuni ragazzi di Cesana. I
loro amici partigiani li fotografarono dopo il ritrovamento
prima che fossero sepolti provvisoriamente, come sconosciuti, nel cimitero di Lentiai.
Ricerca a cura di Giuliano Zanetti
Evviva al nuovo sindaco di Londra
Dopo otto anni nelle mani dei conservatori, Londra ha
un sindaco “Labour”, Sadiq Khan un avvocato che si è
speso per i diritti umani, nato in Gran Bretagna, di origine pakistana e di fede musulmana.
Europeista convinto, figlio di un autista di bus e di una
rammendatrice, ha conquistato i Londinesi con la sua
proposta politica e con la ferma condanna del terrorismo.La sua storia sembra il romanzo del giovane povero che si fa strada in un mondo nuovo, molto diverso
da quello dei suoi genitori, segno tangibile che la globalizzazione ed il multiculturalismo di una vera democrazia possono produrre progresso ed integrazione.
I nostri più sentiti auguri a questo sindaco coraggioso
che da sempre combatte contro i pregiudizi razziali e
sociali che, ahinoi, stanno crescendo in Europa.
Bruna Busso
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Il diritto soggettivo
P
parti del rapporto sarà ritenuto preminente perché giustificato da un atto giuridico (compravendita, ecc.); l’interesse dell’altra parte del rapporto dovrà soccombere a
fronte dell’interesse del primo; l’uno sarà titolare di un
diritto, l’altro avrà un obbligo giuridico.
Un diritto soggettivo si risolve, dunque, nella situazione
in cui si trova quella delle parti di un rapporto giuridico
che ha l’interesse preminente, a fronte del quale l’interesse dell’altra parte del rapporto deve soccombere.
La signora che va al mercato da un fruttivendolo a comperare un melone stipula un contratto di compravendita,
in conseguenza del quale:
1. La proprietà del melone si trasferisce dal fruttivendolo
alla signora (l’interesse della signora ad avere il melone è preminente rispetto a quello del fruttivendolo
di conservare la disponibilità del melone stesso);
2. Inoltre l’interesse del fruttivendolo a trattenere il melone dovrà soccombere a fronte dell’interesse della signora di ottenere materialmente la consegna del
frutto;
3. Viceversa, quanto al prezzo, è l’interesse della signora
a dover cedere di fronte all’interesse del fruttivendolo
ad avere il compenso.
Un fatto giuridicamente rilevante come una nascita fa
sorgere in capo al neonato tutta una serie di diritti quali
il diritto alla vita, all’integrità fisica, a vivere una vita
libera e dignitosa, e altri, forse, non del tutto riconosciuti
dal nostro sistema.
Infine chi viola un diritto altrui va incontro a sanzioni
che variano dalla condanna al pagamento della somma
dovuta, dallo sfratto per morosità, alla chiusura della finestra abusiva che non rispetta le distanze, al licenziamento per mancanze, ecc.
oiché trattiamo spesso di diritti, è, forse, opportuno illustrare, sia pur in maniera estremamente
sommaria ed approssimativa, ma il più semplice
possibile, cosa sia un diritto soggettivo e cosa siano gli
atti che costituiscono, modificano o estinguono i diritti
soggettivi.
Si è scritto di diritti soggettivi perché esistono anche diritti oggettivi: quello civile, quello penale, quello amministrativo, ecc.
È semplice definire cos’è il diritto oggettivo: è la somma
di tutte le leggi, di tutte le norme che regolano una determinata materia giuridica: il diritto commerciale, il diritto di famiglia, oltre a quello sopraindicato, ecc. ecc.
Più complesso definire cosa sia un diritto soggettivo:
Tizio è proprietario di un libro, Caio è creditore di una
somma, ecc.
Gli uomini hanno una serie di bisogni: di nutrirsi, di riscaldarsi, di svagarsi, ecc.
Ci sono nel mondo delle cose che hanno la caratteristica
di soddisfare i bisogni degli uomini: l’aria che respiriamo, i vestiti per proteggere dal freddo, il pane per nutrire, la musica per distrarsi, ecc.
Queste cose si dicono: utili. Se, oltre ad essere utili sono
anche scarse si chiamano: beni.
Se uno ha molta fame e vede un pezzo di pane, ha interesse a prenderselo e a mangiarlo, per sopravvivere.
Se sono in due ad avere fame ed ad aver visto quel pezzo
di pane, può accadere che si prendano a pugni per impossessarsene: fra i due si instaura un rapporto di conflittualità ed il più forte si mangerà il panino. Ma può
accadere che uno dei contendenti si trovi in una particolare condizione rispetto a quel panino; perché lo ha comperato o lo ha ereditato o glielo hanno regalato, ecc.
E’
evidente (posto che si sta parlando di compravendita, di eredità, ecc.) che a questo
punto è intervenuta la legge che ha trasformato il rapporto conflittuale in un rapporto giuridico mediante la costituzione di certi atti (giuridici:
compravendita, morte di qualcuno, ecc.) che regolamentano i rapporti di fatto tra le parti e li trasformano in rapporti giuridici: in particolare l’interesse di una delle due
Conclusioni.
Il diritto è un organismo in continua evoluzione che dovrebbe adeguarsi al continuo mutare delle condizioni
economiche, sociali e politiche di una determinata società, tese ad avvicinarsi sempre di più ad un ideale di
giustizia mai raggiunto.
Avv. Giorgio Morisi
Già Giudice On. Agg.to Tribunale di Venezia
8
AGATHA CHRISTIE
LA SIGNORA IN GIALLO
Agatha Mary Clarissa Miller nasce a
Torquay in Inghilterra il 15 settembre
1890.
Giallista di fama mondiale, curò sempre
i suoi romanzi con grande abilità, creando un’atmosfera intrigante attraverso
personaggi ed ambienti di facile riconoscibilità. Tra i suoi personaggi più
celebri ci sono l’investigatore belga
Hercule Poirot e la simpatica vecchietta,
nonché acuta indagatrice, Miss Marple.
Ancora oggi i suoi romanzi sono pubblicati in tutto il mondo; è la scrittrice
inglese più tradotta e nella lingua originale e in almeno 44 lingue differenti i
suoi libri contano complessivamente
all’incirca due miliardi di copie vendute.
Figlia di padre statunitense e madre
britannica, Agatha cresce in una famiglia borghese e non frequenta alcuna
scuola ma viene istruita dalla madre
nonché dalla nonna e dalle governanti
di casa. Il padre Fred Miller, agente di cambio, muore nel 1901; Agatha trascorrerà l’adolescenza tra lo studio e la vita di società all’interno della famiglia. Nel frattempo si appassiona
alla musica e, nel 1906, va a Parigi per studiare canto, ma gli studi non le danno molte soddisfazioni e decide così di ritornare in Inghilterra.
Conosce Archibald Christie, colonnello della Royal Flyng Corps con cui si sposa con una cerimonia semplice e da questo matrimonio nascerà nel 1919 la sua unica figlia Rosalind.
L’ idea del suo primo romanzo giallo le viene lavorando in un ospedale come assistente nel
dispensario a contatto con i veleni. Ma il primo successo arrivò nel 1926 con “Dalle nove alle
dieci”. Dopo la morte della madre e l’abbandono del marito di cui dopo il divorzio conservò il
cognome per ragioni unicamente commerciali, Agatha scompare e dopo una ricerca condotta
in tutto il paese viene ritrovata ad Harrogate nell’Inghilterra settentrionale sotto l’effetto di
un’amnesia. Per due-tre anni soffre di depressione, scrisse romanzi decisamente inferiori alle
sue opere più riuscite, fino a che un viaggio in treno a Bagdad le ispirò “Assassinio sull’ OrientExpress” e la fece innamorare di Max Mallowan che sposò nel 1930.
Nel 1947 il suo successo è talmente radicato che la Regina Mary, al compimento dei suoi ottant’anni chiede alla scrittrice, come regalo di compleanno, la composizione di una commedia.
La Christie assai lusingata della richiesta stende il racconto “Tre topolini ciechi” che la regina
dimostrò di gradire moltissimo. Ma anche il pubblico ha sempre dimostrato di gradire le sue
opere tradotte in 103 lingue. Nel 1971 le viene assegnata la massima onoreficenza dalla Gran
Bretagna ad una donna: il D.B.E. (Dama dell’impero Britannico). Nel Natale del 1975 nel romanzo “Sipario” la Christie decise di far morire l’ormai celeberrimo investigatore Hercule Poirot
mentre il 12 gennaio 1976, all’età di 85 anni, muore anche lei nella sua villa di campagna a
Wallinford. È sepolta nel cimitero del villaggio di Choisey nel Oxfordshire. A tutt’oggi, Agatha
Christie è una certezza per gli editori che pubblicano i suoi romanzi, essendo uno degli autori
Ricerca a cura di Giancarlo Centazzo
più venduti al mondo.
9
SETTANT’ANNI FA NASCEVA LA REPUBBLICA
E CON ESSA IL DIRITTO DI VOTO PER LE DONNE
Il 1946 fu un anno trionfale per le donne e non solo. Iniziarono a vedere i frutti delle loro lotte, ottenendo per la
prima volta il diritto al voto, come elettrici e come eleggibili, anche se in ritardo rispetto ad altri paesi in Europa.
Oggi non ci si può rendere conto del significato che avevano allora queste conquiste, quando non tutto era dovuto e le donne erano sì considerate esseri inferiori, però
erano anche contrastate per il loro pensiero innovativo,
sia nella società che in famiglia.
Segno dei tempi, quando Enzo Biagi scrisse: assieme
alla Repubblica nasce anche “Miss Italia”, una conquista per la democrazia, infatti ci fu il primo concorso,
dopo che era stato sospeso per la guerra, che si svolse a
Stresa sul lago Maggiore. Un segno tangibile che era l’inizio di un'altra epoca. Sulle spiagge apparvero i primi
bikini. Da allora le donne hanno cambiato l’Italia a cominciare dal diritto di voto per arrivare fino alle ultime
lotte contro il femminicidio.
Le leggi sulla famiglia e sul lavoro, la parità salariale dei
lavoratori, il diritto al congedo parentale e il sostegno
alla maternità furono tra le basi della società moderna.
Ci vollero anni di lotta e interventi della magistratura,
per ottenere vittorie come quella del 1968 combattuta da
Franca Viola, che denunciò coloro che l’avevano rapita
e poi violentata. Fu un primo passo contro la norma che
dichiarava estinto un reato in presenza di un matrimonio
riparatore. Successivamente questa norma di legge decadde e venne trasformata in reato contro la persona.
Le donne poterono usare il loro cognome anche dopo il
matrimonio, solo però a partire dal 1976, e ancora intraprendere la carriera di magistrato, ma dovettero aspettare
fino al 1963. Ciò grazie alla determinazione di tante
donne italiane, scese in politica e legislatrici, a partire
dalle 21 donne presenti all’Assemblea Costituente.
Ripercorrendo le tappe delle conquiste delle donne, non
ci si riferisce solo di divorzio e all’ aborto, che fra l’altro
sono leggi ancora oggi molto discusse, acquisite dopo
anni di lotte e sofferenze e anche dopo due tornate referendarie, rispettivamente del 1974 e 1981. Ci si riferisce
anche alla grande conquista, soprattutto delle donne, che
a partire dal 19 maggio 1975 è la riforma del diritto di
famiglia (legge n. 151), basata sul principio di uguaglianza morale e giuridica dei coniugi.
È una riforma che nel 2015 ha compiuto quarant’anni
con riforme e aggiustamenti.
Come taluno ebbe a dire: non si può guarire un malato
per decreto. E adesso, come sempre, bisogna lottare per
far sì che queste leggi vengano applicate integralmente.
Giannina Faraon
10
EVASIONE FISCALE
STORIE DI ORDINARIA CONSUETUDINE
falsa residenza all’estero, anche sulla base dei dati forniti
dall’Anagrafe Tributaria e dalle risposte ai questionari
inviati ai soggetti economici che avevano intrattenuto
rapporti commerciali con l’impresa. Il risultato ha portato al sequestro di beni per un ammontare equivalente
alle imposte evase: 2,8 milioni di euro appunto.
Un conosciuto ex titolare d’azienda fallita, è stato arrestato per fatturazioni false.
Viveva da signore, in hotel di lusso e viaggiava in Ferrari F40 cabrio, ma dal 2006 non faceva la denuncia dei
redditi e dichiarava fatture emesse per 8 milioni di euro:
l’ uomo, 44 anni con residenza a Noale è stato arrestato.
L’ex imprenditore che possedeva anche altre grosse auto,
viveva in ricche dimore, frequentava golf club e faceva
viaggi frequenti. Era inoltre molto noto in locali di tendenza del veneziano e padovano e spesso si accompagnava a piacenti amiche offrendo cene e vini lussuosi:
insomma faceva una vita agiata.
A incuriosire la Guardia di Finanza e quindi a tradirlo, il
suo continuo viaggiare in una auto super sportiva targata
Repubblica di San Marino. Le fiamme gialle hanno così
scoperto un accanito evasore totale già al centro di indagini per false fatturazioni emesse a compiacenti e insospettabili imprenditori veneti interessati a diminuire i
redditi e a versare minori imposte.
Evasione fiscale nei primi mesi del 2016
50 evasori totali (e sette parziali) nei primi mesi del 2016
nella nostra provincia mentre in tutto il Veneto nello
stesso periodo gli evasori totali sono 180 e quelli parziali
29. Nella provincia veneziana l’evasione si attesta in
questi primi mesi ad oltre sessantasei milioni di euro.
In Italia sono già 2000 gli evasori per un importo da capogiro: oltre sei miliardi di euro. A livello nazionale l’evasione maggiore la fanno i commercianti che primeggiano
con il loro 25% sul totale, le costruzioni edili (22 per
cento) le attività manifatturiere (11 per cento) e le professioni (5 per cento).
Nella nostra provincia è la zona del portogruarese che si
fa notare particolarmente: si passa da un rivenditore di
ricambi d’auto che non dichiarava i suoi redditi causando
un danno per l’erario di circa 350.000 euro, al fotografo
professionista con all’attivo oltre 200 servizi matrimoniali ma che ha rilasciato regolare ricevuta per l’intero
importo solo per 35. Dopo indagini fiscali si è certificata
la sua evasione per oltre 80.000 euro.
A Cavarzere un circolo culturale è risultato essere un
night club, accertata evasione per migliaia di euro mentre, una Srl non avendo dichiarato 6 milioni di euro si è
scoperta con un milione di IVA evasa. A Chioggia infine
una attività commerciale ha evaso IVA per due milioni.
E questo è quanto in soli quattro mesi.
Sequestrati 2 milioni di euro
Miss Riccione e Modella Domani a Miss Italia 2007,
sono tra i denunciati per evasione fiscale dalla Guardia
di Finanza che ha eseguito un sequestro di 2 milioni e
800mila euro per reati tributari.
Anche qui coinvolta un’ azienda “inesistente” per il fisco
almeno dal 2009 al 2014, anni in cui nessuna dichiarazione dei redditi è stata fatta dai titolari della SpA in questione. Il Nucleo di Polizia Tributaria ha indagato due
riminesi, madre e figlia, amministratrici di fatto e di diritto di una azienda del settore della distribuzione automatica, con sede a San Marino, ma con stabile
organizzazione in Italia
La società era sospettata di “estero vestizione” cioè di
Filippo Alessandro Nappi
11
Continua la raccolta di firme
per una proposta di legge popolare
per una Carta dei diritti universali del lavoro
e per tre referendum abrogativi
La raccolta di firme sta avendo un grande successo anche analizzando l’età dei firmatari; la maggioranza di questi firmatari sono persone non più giovani, che si fanno
carico, seppur non direttamente interessate, del futuro dei loro figli e nipoti.
È un grande esempio di solidarietà intergenerazionale che va fortemente esaltato.
La raccolta di firme continuerà fino al 20 giugno 2016 e si invitano quindi tutti
cittadini, giovani e non più giovani, donne e uomini a venire nelle nostre sedi ad apporre le loro firme per queste nuove conquiste da realizzare per tutto il Paese.
chiuso in redazione il 30 maggio 2016