Giugno 2016 - Cgil Venezia
Transcript
Giugno 2016 - Cgil Venezia
LAGUNA NORD EST ANNO XIV - N. 6 - GIUGNO 2016 Lega LAGUNA NORD EST FAVARO VENETO • MARCON • QUARTO D’ALTINO • PORTEGRANDI Supplemento mensile di VeneziaLavoro – Direttore responsabile Giovanni Pascoli – Direttore editoriale Ettore Vittiman – Autorizzazione Tribunale Ve n.1493 del 06.10.04 Sede: Sindacato Pensionati Italiani Cgil - Favaro Veneto via Monte Abetone, 30 - 30173. Venezia - Telefono 041 5491445 - Fax 041 5010276 - e-mail [email protected] - [email protected] LA PROTESTA E LA PROPOSTA IL 19 MAGGIO I PENSIoNatI IN PIazza di Roberto Giacomini Segretario Generale SPI Venezia Lega Laguna Nord Est Il 19 maggio a Roma è stata una giornata memorabile per il movimento sindacale, con una partecipazione massiccia di pensionati di cui lo SPI CGIL, insieme a FNP CISL e UILP UIL, è stato protagonista. Decine di migliaia di persone hanno invaso pacificamente Piazza del Popolo, sventolando le loro bandiere unitarie con i loro colori, con un’imponente macchia di rosso che dominava la piazza. Migliaia di pensionati provenienti da tutto lo Stivale, isole comprese, rivendicavano la loro piattaforma, facendo rilevare a chi politicamente prenderà le decisioni che i pensionati sono decisi a continuare fino ad ottenere l’adeguamento della perequazione, gli arretrati, la modifica del fisco, gli 80 euro per le pensioni più basse e la flessibilità articolata e sostenibile in uscita dal lavoro. Il nostro Segretario Generale dal palco rivolgendosi al Governo e illustrando le nostre rivendicazioni ha affermato “se chi di dovere continua ad non ascoltarci arriveremo allo Sciopero Generale”. Questa manifestazione è il risultato di grossi sacrifici da parte di tutti gli attori, partendo dagli organizzatori. A tutti i partecipanti vada un plauso e in particolare a quei pensionati, seppur avanti con l'età, che continuano a percorrere la penisola macinando centinaia e centinaia di chilometri, chi in treno, chi in pullman, per esserci, per lottare oltre che per loro anche per i loro figli e nipoti, tenendo alta la bandiera della democrazia e della partecipazione, difendendo i loro diritti, conquistati con tante lotte e che giorno dopo giorno vengono erosi. I risultati delle proclamazione di questa manifestazione sono evidenti: una convocazione unitaria da parte del Governo che dal 2014 ignorava il sindacato. Il primo confronto governo-sindacati registra, secondo il Ministro Poletti, un clima positivo, e Camusso giudica ciò un avvio di confronto che può essere una buona partenza. Il merito però è tutto da costruire. “La notizia è che oggi, dopo lungo tempo, il governo ha proposto di avviare un confronto di merito su due grandi temi: previdenza e lavoro” afferma Camusso, e continua “è il risultato della nostra iniziativa, innanzitutto quella sulla piattaforma delle pensioni, e di aver tenuto sempre alta la pressione. Non è una novità da poco”. Spiegando, però, che “il confronto di oggi è stato sostanzialmente sulla compilazione dell'agenda che verrà poi discussa. Il Ministro si è impegnato a convocare successivi incontri in cui misureremo anche se il confronto si traduce in una effettiva disponibilità a costruire soluzioni o si limita all'ascolto”, ha aggiunto. Un Paese che non crede nella ripresa E i dati oggettivi del lavoro confermano che ce ne sono le ragioni In occasione del 1° maggio l’osservatorio di Demetra ha lanciato i risultati di un suo sondaggio i cui risultati sono preoccupanti. Il documento completo è reperibile su www.agcom.it. Per il 72% degli intervistati l’occupazione in Italia non è ripartita, sul Jobs act quasi la metà (47%) ritiene non abbia prodotto effetti o addirittura abbia peggiorato la situazione, il futuro del lavoro viene visto o più o meno uguale ad oggi (57%) o addirittura peggiore (18%), la diffusione del lavoro precario e nero viene ritenuto aumentato dal 68% per quanto attiene al lavoro nero e dal 73% per quanto attiene al lavoro precario. Il futuro dei giovani è visto o peggiore (45%) o più o meno uguale (26%); per il 75% è molto preoccupante il futuro previdenziale dei nati dopo il 1980; in generale il futuro è incerto e carico di rischi per il 66%: il 73% dei giovani intervistati ritiene che sia meglio andare all’estero. segue a pag. 2 70 anni fa nacque la Repubblica Viva l’Italia, Viva la Repubblica, Viva la nostra Costituzione Prima pagina del quotidiano Corriere della Sera, edizione del 6 giugno 1946, che dichiarava la vittoria del voto repubblicano a seguito della proclamazione dei risultati del referendum istituzionale del 2 e 3 giugno. prenditori stessi osannano ad una forte ripresa degli arrivi turistici. Ma allora perché questa contraddizione? Il Paese si troverà costretto tra un paio di decenni ad una moltitudine di anziani che non avranno una pensione se non simbolica, vista la ricaduta modestissima e del tutto marginale della contribuzione compresa nei voucher, l’INPS avrà casse depauperate ancor più depauperate. a ciò si aggiunge una completa assenza di diritti contrattuali di quei lavoratori. C’è a questo punto c’è una amara riflessione da fare: forse la più amara. Che Paese è un Paese i cui giovani non hanno speranza? Che non ritengono la loro Patria in grado di garantire il loro futuro? Che non vedono messi a frutto i loro sforzi e quelli delle proprie famiglie per farli studiare? Cosa rischia socialmente un Paese così? Dispiace che il Governo e i suoi rappresentanti continuino, invece che prendere atto di ciò e dei dati che, oggettivamente, vengono da più fonti, a individuare tra questa moltitudine di dati, magari, una un po’ meno nera e su questa facciano leva per “cantare vittoria”, cercando di stimolare consensi, ma illudendo tutti. Questo atteggiamento è assai pericoloso. Negare l’evidenza, non tener conto delle opinioni scientificamente registrate, rischia di fare peggio del peggio. (e.v.) Segue dalla prima pagina I dati oggettivi, che diverse fonti registrano, confermano queste opinioni. La diminuzione delle convenienze per le assunzioni a tempo indeterminato hanno avuto come risultato un abbattimento di questo tipo di rapporto di lavoro; la ripresa dell’economia, peraltro timida e basata più su fattori esterni che su valide iniziative di rilancio interno, danno risultati men che modesti; l’aumento poderoso dell’utilizzo dei voucher, specie in quei settori che, invece, hanno avuto uno sviluppo importante come il turismo è generalizzato e le proiezioni per il 2016 basate su dati oggettivi del loro utilizzo nel primo segmento di anno, sono ancora peggiori. Su quest’ultima questione quanto esposto dall’INPS e Veneto Lavoro nel recente convegno del 16 Maggio a Venezia, alla presenza del Presidente Boeri, sono eloquenti (le tavole sono consultabili sul sito www.inps.it e www.veneto lavoro.it ). C’è una grandissima parte di una generazione di lavoratori che a 25 anni non ha ancora sul suo estratto conto contributivo un contributo da lavoratore dipendente. E ciò non riguarda solo zone del Paese tradizionalmente arretrate (anche se la Sicilia spicca al primo posto), ma nel 2015 il Veneto, per citare un esempio a noi vicino, è al secondo posto in Italia per l’utilizzo di voucher e, di contro, gli im- 2 14 ANNI FA NASCEVA IL NOSTRO GIORNALE Giugno 2003. Era allora niente altro che un “foglio informativo interno”. Poi Giovanni Pascoli, Responsabile dell’Ufficio Stampa della Camera del Lavoro Metropolitana, con grande generosità ci propose di trasformarlo in giornale e di dirigerlo. È stato anche a ciò che anno dopo anno questo organo è cresciuto. Grazie a ciò e anche a tante compagne e compagne che lo redigono. Noi lasciamo ogni valutazione a voi. Riportiamo qui uno stralcio dell’allora numero “zero”. Scorretelo e poi scorrete il numero di questo mese. La differenza è data da tanto lavoro, da tante intuizioni e intelligenze. Ma è data anche dai tanti lettori che lo prelevano nelle nostre sedi, che lo ricevono online e che, spesso, ci manifestano la loro soddisfazione e gradimento. Il Direttore ringranzia i grafici, Ennio Marchesini e Stefania. Grazie a tutti A LUCIANO LAMA Il 31 maggio sono trascorsi 20 anni dalla scomparsa del compagno Luciano Lama, indimenticato segretario generale della CGIL. Luciano Lama è stato un personaggio che ha attraversato da protagonista la vita del Paese in anni difficili della nostra storia repubblicana. Una storia che lui ha dedicata agli altri con la sua capacità di vivere l’impegno politico al servizio del mondo del lavoro e della democrazia. Del grande uomo: partigiano, politico, sindacalista vorrei ricordare il suo inesauribile impegno profuso al raggiungimento dell’unità sindacale. Possiamo affermare che l’attività di Luciano Lama sia stata quella di un leader sindacale che ha dedicato gran parte della sua vita alla guida di una organizzazione sociale di massa, la CGIL, legata anch’essa ai valori fondativi della Repubblica: il lavoro e l’antifascismo, che sono alla base della nostra Costituzione e che da sempre ha svolto la sua funzione con pratiche tese ad elevare i cittadini e i lavoratori, a conferire loro un ruolo attivo nella vita civile e democratica del nostro Paese. Un uomo di tale spessore e valore umano difficilmente può essere dimenticato. (g.c.) 3 Canone RAI CHI DEVE PAGARE CHI NO PIU UTENZE ELETTRICHE INTESTATE ALLO STESSO SOGGETTO Nel caso in cui un contribuente sia titolare di più utenze di tipo domestico residenziale non rischia il doppio addebito: il canone viene addebitato, infatti, su una sola utenza elettrica. UN SOLO CANONE TRA MOGLIE E MARITO Se la moglie ha sempre pagato l'abbonamento tv mentre l'utenza elettrica residenziale è intestata al marito, ed entrambi appartengono alla stessa famiglia anagrafica, il canone dovrà essere pagato una sola volta e non sarà necessario presentare alcuna dichiarazione sostitutiva. L'addebito, infatti, sarà fatto solo sulla fattura per la fornitura di energia elettrica intestata al marito e lo sportello SAT procederà alla voltura del canone nei confronti del marito stesso. NUOVE UTENZE ELETTRICHE Chi attiva un'utenza elettrica per la prima volta nel corso dell'anno, e non è già titolare di un'altra utenza residenziale nell'anno di attivazione, è esonerato dal pagamento del canone solo se presenta la dichiarazione entro la fine del mese successivo alla data di attivazione. PRESENTARE LA DICHIARAZIONE I titolari di utenza elettrica ad uso domestico residenziale possono presentare una dichiarazione di non detenzione tramite l'applicazione web disponibile sul sito di Agenzia delle Entrate o tramite gli intermediari abilitati. Inoltre, è possibile presentarla anche in forma cartacea, mediante spedizione postale alla Agenzia delle Entrate, Ufficio di Torino 1 – S.A.T Sportello Abbonamenti tv, Casella Postale 22, Cap 10121, Torino. per plico raccomandato senza busta insieme a una copia di un valido documento di riconoscimento. MOGLIE EREDE La moglie in qualità di erede può presentare la dichiarazione sostitutiva per l’esenzione dal pagamento del canone, in bolletta, compilando il quadro A del modello. I CONIUGI che hanno già presentato, nel 2015, la disdetta per cessione dell’apparecchio tv e che non sono venuti in possesso di ulteriori apparecchi televisivi, devono presentare la dichiarazione sostitutiva. Per ulteriori informazioni rivolgetevi alle nostre sedi SPI. Pasquale Graziano Riceviamo e pubblichiamo LA TELENOVELA DELLE PENSIONI Dalla “controriforma previdenziale Monti - Fornero” non c’è giorno che l’opinione pubblica non sia inondata da tante astratte parole sulle criticità previdenziali. Dal 2012, milioni di persone sono “ingabbiate” nelle difficoltà determinate dalla perdita (circa il 30% negli ultimi dieci anni) del potere d’acquisto delle pensioni; nelle penalizzanti cancellazioni (colpiscono soprattutto le donne) delle flessibilità per accedere alla pensione; nelle preoccupanti incertezze previdenziali per i giovani (gli anziani di domani). In tutto questo caos sociale il Governo e il Presidente dell’INPS (a volte in disaccordo anche tra loro) snocciolano dati economici preoccupanti sulla tenuta del bilancio dell’Istituito Previdenziale e propongono generiche proposte per cercare di tranquillizzare una situazione in forte ebollizione politica. Dopo l’ultima manifestazione nazionale (Roma 19 maggio 2016) dei Sindacati Pensionati di Cgil Cisl Uil, il Governo, invece di accelerare e concretizzare la concertazione, limita la sua azione ad annunci spot, lasciando allibite le persone e le famiglie con redditi alla soglia della povertà (meno di mille euro il mese). Proporre, come fa il Governo, l’aumento del valore delle pensioni basse, a un primo impatto mediatico, richiama favorevolmente l’attenzione dei possibili beneficiari. Però, se non si entra nel merito delle oggettive motivazioni che hanno determinato quel basso trattamento previdenziale (da non confondersi con gli assegni sociali), potrebbero verificarsi delle sperequazioni tra coloro che hanno regolarmente versato i contributi e altri, invece, che non sono stati altrettanto scrupolosi. Inoltre, qual è la quota per stabilire se una pensione è bassa? Il calcolo su quante volte il minimo previdenziale sarà fatto (circa 650 € lordi mensili moltiplicati per due o per tre)? Se questi quesiti non troveranno i dovuti chiarimenti, sarà problematico fissare una soglia di equità per il riconoscimento degli ottanta euro mensili. abbinata all’incremento (per il momento tutto da definire) delle pensioni basse, c’è la proposta di ridurre il trattamento pensionistico per quelle lavoratrici e per quei lavoratori che dovessero anticipare, di qualche anno, la loro uscita dal lavoro, anche per poter dare ai giovani delle opportunità occupazionali con il turnover. Se fosse questa la posizione del Governo, sarebbe un’inaccettabile forzatura nei confronti di persone (con età molto avanzata) che comunque alle spalle hanno almeno 35/40 anni di lavoro e con il calcolo contributivo che già abbassa notevolmente il valore delle loro pensioni (mediamente il 35% in meno rispetto al calcolo retributivo). Su tutta questa complicata materia, è auspicabile che alla confusione prevalgano: buon senso, disponibilità al dialogo e definizione di una condivisa riforma previdenziale innovativa, per i pensionati di “oggi” e per quelli di “domani”. La realtà pensionistica 2016 (dati INPS nazionale) in provincia di VENEzIa è la seguente. Pensioni Settori Privati totale pensioni 246.790 Importo medio mensile lordo 915, 09 € Maschi 114.011 Importo medio mensile lordo 1.277, 02 € Femmine 142.779 Importo medio mensile lordo 626, 09 € Pensioni Comparti Pubblici totale pensioni 39.765 Importo medio mensile lordo1.703, 28 € Maschi 17.108 Importo medio mensile lordo 2.128, 06 € Femmine 10.969 Importo medio mensile lordo 1.613, 32 € Mediamente ogni pensionato/a percepisce 1,4 pensioni. Franco Piacentini Presidente regionale AUSER 4 Venezia: Bed and Breakfast, due su tre abusivi! UN’INTESA IMPORTANTE Questa volta però non si tratta di un’intesa con un interlocutore istituzionale (una controparte, talvolta verrebbe di affermare), ma esattamente il contrario. Recentemente c’è stato un cambio importante di direzione nella Lega Mestrina: il Compagno Pino albanese ha passato il testimone al Compagno Luciano Favaro. Luciano ha una vita sindacale di tutto rispetto. Segretario Generale della FILt, Segretario della FILCEa, Segretario della Camera del Lavoro di Venezia, tanto per citare alcuni dei suoi incarichi. Ed ora è passato, da pensionato allo SPI, assumendo in prima persona la direzione della Lega Mestrina. Una lega importante per la sua ampiezza, per il numero dei suoi iscritti, per le potenziali politiche che può sviluppare. Una della prime cose che ha ritenuto giusto fare è quella di chiedere alla Segreteria della Lega Laguna un incontro per esaminare insieme la possibilità di sinergie tra le due Leghe. Si è sottoscritta così un’intesa che stabilisce incontri periodici delle due segreterie, un coordinamento della negoziazione di Lega e altre tematiche comuni. Ci troveremo infatti insieme al consueto appuntamento a fine Giugno per “Un pomeriggio insieme” e lì discuteremo le prossime iniziative. Noi siamo sicuri che questi comuni intenti diventeranno davvero un’opportunità importante per sempre più alti traguardi da raggiungere per tutelate i diritti della gente e per chiedere sempre maggiori servizi territoriali. Quasi il 40 % delle strutture ricettive private senza servizi dichiarate alla Regione Veneto: 141 a Mestre e 1.067 nella città insulare. La mappa che mostra la differenza tra le strutture dichiarate e quelle effettivamente sul mercato è sul sito Resetvenezia.it Mostra la cartina di Venezia, dove ogni puntino equivale a un alloggio o a una camera, che presto passa ad essere un’unica chiazza di colore. La lettura è che metà delle locazioni turistiche non sono dichiarate. L’attività è stata liberalizzata dall’ultima legge regionale sul turismo e l’unico requisito richiesto al proprietario è di registrare l’attività al Comune, che potrà esigere la tassa di soggiorno. L’elenco a Ca’ Farsetti è sguarnito e pure poco reperibile: «Venezia è un enorme albergo diffuso una casa su 20 è per i turisti, ad amsterdam la proporzione è di una a cento». L’operazione verità, come la chiama il sindaco, deve essere lanciata verso la massa di cittadini che consapevolmente affittano in nero e lamentano pubblicamente degrado e disservizi salvo poi guadagnarci. La legge regionale permette a chiunque, anche senza nessuna professionalità di fare impresa della propria seconda casa senza dichiarare nulla a nessuno. La sanzione per l’abuso è di 5mila euro; quella per non aver permesso ai vigili di fare la verifica è solo di 500». La tassa di soggiorno è facilmente evasa. F.P. Lino Toffolo ci ha lasciati La notte del 17 maggio è scomparso Lino Toffolo: autore, cantautore, cabarettista era considerato l’ambasciatore della venezianità nel mondo dello spettacolo. Ha iniziato giovanissimo a comporre canzoni in lingua veneziana e rivela sin da ragazzo un’inclinazione per la musica e la recitazione. Toffolo era un notissimo volto della televisione e del cinema. Dopo i primi passi alla Rai, dove scrisse la sigla del programma radiofonico El Liston, l’artista veneto debutta nel tempio milanese del cabaret a fianco di Enzo Jannacci, Cochi Ponzoni, Renato Pozzetto, Massimo Boldi e tanti altri. Lunga anche la sua carriera cinematografica ricordiamo i film Culastrisce nobile veneziano con Marcello Mastroianni e Brancaleone alle crociate con Vittorio Gassman. Lavorò spesso con Salvatore Samperi e Pasquale Festa Campanile mentre Dino Risi lo volle nel cast di Telefoni Bianchi.Tra le sue canzoni celebri vogliamo ricordare: ‘Na brombola impissada, Gastu mai pensà, L’imbriago, Ie Ie polenta e schie, Oh Nina, Johnny Bassotto e molte altre che hanno riscosso un ampio successo di pubblico sia adulto che giovane. Riposa nel cimitero di Murano dov’era nato, 82 anni fa e dove ha vissuto da vero signore veneziano. (g.c). 5 La negoziazione sociale delle Leghe SPI Un paio di mesi fa, su “Rassegna Sindacale” un bell’articolo di Gaetano Satteriale, titolava così: La nuova frontiera dei diritti si chiama contrattazione territoriale. Nell’articolo enucleava poi tutto il valore di questo livello di contrattazione e sottolineava che ogni anno circa mille intese unitarie vengono firmate nel nostro Paese tra le Organizzazioni Sindacali e in particolare dai sindacati dei pensionati e le istituzioni, specie con i Comuni. Lo SPI, ormai da decenni, specie nell’Articolo 19 del suo Statuto sancisce tutto il valore di questo livello di confronto e demanda in particolare alle Leghe questa titolarità, ovviamente per quanto riguarda gli Enti e Istituzioni che insistono nel territorio di loro competenza (…..la Lega è titolare di diritti di contrattazione...recita il citato articolo). con e con quello di Quarto d’Altino, con le tre case di riposo, con la Direzione del Distretto Socio Sanitario, dove i Sindacati dei Pensionati di questo territorio hanno avuto un ruolo determinante per la conquista di una nuova sede e per il mantenimento dei presidi territoriali di Marcon e Quarto d’Altino. Puntualmente abbiamo elaborato una piattaforma rivendicativa “quadro” unitaria, articolandola poi nei segmenti di territorio di competenza e anche aggiornandola a seconda delle esigenze della gente con la quale ci siamo sovente confrontati; abbiamo chiesto incontri preventivi a tutti gli interlocutori, discusso con loro, prima che prendessero le loro decisioni e poi, raggiunta un’intesa, abbiamo firmato, sempre, relativi verbali, verificando costantemente che ciò che avevamo concordato fosse applicato. E questo è il vero ruolo di un Sindacato, senza esercitare il quale…semplicemente esso è altra cosa. Indiscutibilmente può (anzi deve) essere di supporto per esigenze di servizio o quant’altro, ma solo se svolge la sua azione perché vengano soddisfatti quei bisogni collettivi della gente, specie se anziana, per quanto ci riguarda, si qualifica come tale. I bilanci di previsione dei Comuni, le rette e i servizi della Case di Riposo, l’utilizzo delle risorse messe finora a disposizione della Municipalità devono (e per la Lega Laguna sono state e sono) essere passate al setaccio e verificato se ciò che si prevede sia confacente ai bisogni degli anziani (ma più in generale della popolazione dei fruitori di servizi) e, semmai, rivendicarne un utilizzo diverso. Questo ruolo è ancora più importante quando i tagli che i Comuni hanno subito sono stati molto marcati e quando, stante la crisi che ormai da un decennio attanaglia il Paese è stata ridotta al lumicino la capacità di spesa dei cittadini. Meno risorse quindi, equivale ad un impegno più alto nel contrattare come si utilizzano quelle stesse risorse pubbliche e non viceversa. Chiedere e ottenere che i Comuni non aumentino le tariffe e le imposte, che diamo maggiori servizi, che la sanità territoriale sia più efficace, che le Case di Riposo abbiano servizi congrui e rette non esose e comunque che non lievitino, Municipalità che pur nel limitato loro ruolo (che invece va riaffermato, essendo l’istanza più vicina ai cittadini) rendano il territorio più vivibile e eroghino sostegni ai più bisognosi in modo equilibrato, è un vero fatto di progresso, che tutto il sindacato, e ancor più le Leghe, devono perseguire. Ma di più. Quando la “politica” si sente unica rappresentante, ignorando, spesso come un suo principio, le istanze di rappresentanza intermedia, quali in primis il sindacato, ecco che esso deve affermare, con ancor più forza, il suo ruolo e, insieme alla gente, deve ricordare, nei fatti e non con le enunciazioni, che laddove c’è un bisogno, una necessità esso è presente e attivo. Ettore Vittiman E ciò richiama tutti ad uno dei doveri di un sindacato: laddove si manifesta un bisogno, quale che sia, laddove c’è un soggetto che può soddisfarlo, là il sindacato deve esserci per rivendicare il soddisfacimento di quel bisogno. Pare quasi un’ovvietà che sia superfluo ricordare, ma nella prassi poi di esercitare quella “titolarità” (…la Lega è titolare...) si registrano marcate assenze. Certo il merito spesso si intreccia con ruoli di livello confederale, ma anche questo è appunto il ruolo che il Sindacato dei Pensionati della CGIL ha e cioè quello di interagire con la Confederazione di cui fa parte (... è parte integrante del ricollocamento territoriale della CGIL, cita l’art…… dello Statuto). La Lega Laguna Nord Est, da sempre, esercita questa titolarità, come dire, “a tappeto”. Sono ben 135 i verbali d’intesa unitari in 14 anni che ha firmato con la Municipalità di Favaro Veneto (e prima anche con quella di Mestre Centro, quando il territorio di sua competenza sconfinava fino lì), con il Comune di Mar- 6 LA RESISTENZA NEL NOSTRO TERRITORIO ALVARO BARI Alvaro Giordano Bruno Bari detto Giordano e Cristallo (Venezia, 8 agosto 1917 – Lentiai, 5 agosto 1944) è stato un aviatore e partigiano italiano. Tenente pilota del 47 Stormo bombardieri di Forlì. Dopo l'8 settembre 1943 partecipò alla lotta di liberazione nazionale nel Feltrino. Fu uno dei non molti ufficiali della Regia Aeronautica che aderirono alla Resistenza e uno dei primi partigiani, assieme a Giorgio Gherlenda, uccisi dai nazifascisti nel Feltrino. Dopo aver frequentato le scuole a Venezia completò gli studi di ragioneria nel 1938 presso lo storico Istituto Commerciale Colotti di Feltre. Nello stesso anno vinse il bando di arruolamento e iniziò a frequentare il corso allievi piloti presso la Regia Accademia Aeronautica di Caserta. Negli anni successivi mantenne il rapporto con Feltre. Nel 1942 si fidanzò con una figlia di una storica famiglia della città. Come tenente pilota in spe degli aerei bombardieri Savoia-Marchetti S.M.79 combatté nello scacchiere del Mare Mediterraneo fino all'8 settembre 1943. Abbandonato l'aeroporto di Ghedi si trasferì direttamente a Feltre dove, il 15 settembre, richiese ed ottenne la residenza anagrafica. Fin dal novembre successivo partecipò alle attività della Resistenza feltrina nella Brigata Feltre. Era una formazione partigiana organizzata, tra la fine del 1943 al giugno 1944, dal tenente colonnello degli alpini Angelo Giuseppe Zancanaro. Dopo l'uccisione dello stesso nella tragica notte di Santa Marina (18-19 giugno 1944) Alvaro operò con la Brigata Garibaldi "Antonio Gramsci" (Feltre) nella zona di Croce d'Aune, frazione di Sovramonte, come comandante della compagnia Fratelli Cairoli. Il 4 agosto 1944 fu inviato in missione a Fiera di Primiero con Giorgio Gherlenda e Gastone Velo. La zona di Primiero era sotto lo stretto controllo della gendarmeria nazista comandata dal sottoufficiale Hans Vollach e dal CST Corpo di sicurezza trentino. Mentre al mattino Bari e Velo incontrarono i cinque patrioti di Primiero soci fondatori del locale CLN (Antonio Simion, “Mari” (democristiano) , Giovanni Cemin, “Giulio” (comunista), Augusto Toffol, “Tirolo” (Partito d'Azione), Michele Gadenz “Petronio (Partito Democratico del Lavoro), Giovanni Volcan “Lorenzo” (socialista) , Giorgio Gherlenda si organizzò, noleggiando a Imer una Balilla per andare a San Martino di Castrozza a liberare la moglie (una nobile ) di un alto ufficiale tedesco agli arresti sembra perché coinvolto nell'attentato a Hitler del 20 luglio 1944. Ci fu un contrattempo e la seconda missione non si realizzò. Il pomeriggio fu drammatico per i tre giovani partigiani garibaldini perché tre abitanti di Fiera di Primiero (due studenti universitari e un professore, già gerarca fascista) li denunciarono alla gendarmeria nazista. Furono portati a Feltre presso la Caserma Zannettelli (già sede del 7º Reggimento alpini) occupata dai nazi fascisti i quali, agli ordini del maresciallo delle SS Willy Niedermayer, li torturarono per carpire i nomi dei componenti del CLN di Fiera di Primiero e il motivo del noleggio dell'auto. I tre non cedettero alle sevizie e salvarono così la vita ai cinque patrioti di Primiero e non pregiudicarono l'organizzazione della Brigata partigiana. Verso mezzanotte Gastone Velo riuscì ad evadere dalla prigione. Niedermayer ordinò l'immediato trasferimento di Alvaro Bari e di Giorgio Gherlenda presso il ponte sul Piave tra Busche di Cesiomaggiore e Cesana di Lentiai dove furono trucidati all'alba del 5 agosto 1944 e gettati per disprezzo nelle acque del Piave. I loro due corpi furono recuperati alla distanza di alcuni chilometri da alcuni ragazzi di Cesana. I loro amici partigiani li fotografarono dopo il ritrovamento prima che fossero sepolti provvisoriamente, come sconosciuti, nel cimitero di Lentiai. Ricerca a cura di Giuliano Zanetti Evviva al nuovo sindaco di Londra Dopo otto anni nelle mani dei conservatori, Londra ha un sindaco “Labour”, Sadiq Khan un avvocato che si è speso per i diritti umani, nato in Gran Bretagna, di origine pakistana e di fede musulmana. Europeista convinto, figlio di un autista di bus e di una rammendatrice, ha conquistato i Londinesi con la sua proposta politica e con la ferma condanna del terrorismo.La sua storia sembra il romanzo del giovane povero che si fa strada in un mondo nuovo, molto diverso da quello dei suoi genitori, segno tangibile che la globalizzazione ed il multiculturalismo di una vera democrazia possono produrre progresso ed integrazione. I nostri più sentiti auguri a questo sindaco coraggioso che da sempre combatte contro i pregiudizi razziali e sociali che, ahinoi, stanno crescendo in Europa. Bruna Busso 7 Il diritto soggettivo P parti del rapporto sarà ritenuto preminente perché giustificato da un atto giuridico (compravendita, ecc.); l’interesse dell’altra parte del rapporto dovrà soccombere a fronte dell’interesse del primo; l’uno sarà titolare di un diritto, l’altro avrà un obbligo giuridico. Un diritto soggettivo si risolve, dunque, nella situazione in cui si trova quella delle parti di un rapporto giuridico che ha l’interesse preminente, a fronte del quale l’interesse dell’altra parte del rapporto deve soccombere. La signora che va al mercato da un fruttivendolo a comperare un melone stipula un contratto di compravendita, in conseguenza del quale: 1. La proprietà del melone si trasferisce dal fruttivendolo alla signora (l’interesse della signora ad avere il melone è preminente rispetto a quello del fruttivendolo di conservare la disponibilità del melone stesso); 2. Inoltre l’interesse del fruttivendolo a trattenere il melone dovrà soccombere a fronte dell’interesse della signora di ottenere materialmente la consegna del frutto; 3. Viceversa, quanto al prezzo, è l’interesse della signora a dover cedere di fronte all’interesse del fruttivendolo ad avere il compenso. Un fatto giuridicamente rilevante come una nascita fa sorgere in capo al neonato tutta una serie di diritti quali il diritto alla vita, all’integrità fisica, a vivere una vita libera e dignitosa, e altri, forse, non del tutto riconosciuti dal nostro sistema. Infine chi viola un diritto altrui va incontro a sanzioni che variano dalla condanna al pagamento della somma dovuta, dallo sfratto per morosità, alla chiusura della finestra abusiva che non rispetta le distanze, al licenziamento per mancanze, ecc. oiché trattiamo spesso di diritti, è, forse, opportuno illustrare, sia pur in maniera estremamente sommaria ed approssimativa, ma il più semplice possibile, cosa sia un diritto soggettivo e cosa siano gli atti che costituiscono, modificano o estinguono i diritti soggettivi. Si è scritto di diritti soggettivi perché esistono anche diritti oggettivi: quello civile, quello penale, quello amministrativo, ecc. È semplice definire cos’è il diritto oggettivo: è la somma di tutte le leggi, di tutte le norme che regolano una determinata materia giuridica: il diritto commerciale, il diritto di famiglia, oltre a quello sopraindicato, ecc. ecc. Più complesso definire cosa sia un diritto soggettivo: Tizio è proprietario di un libro, Caio è creditore di una somma, ecc. Gli uomini hanno una serie di bisogni: di nutrirsi, di riscaldarsi, di svagarsi, ecc. Ci sono nel mondo delle cose che hanno la caratteristica di soddisfare i bisogni degli uomini: l’aria che respiriamo, i vestiti per proteggere dal freddo, il pane per nutrire, la musica per distrarsi, ecc. Queste cose si dicono: utili. Se, oltre ad essere utili sono anche scarse si chiamano: beni. Se uno ha molta fame e vede un pezzo di pane, ha interesse a prenderselo e a mangiarlo, per sopravvivere. Se sono in due ad avere fame ed ad aver visto quel pezzo di pane, può accadere che si prendano a pugni per impossessarsene: fra i due si instaura un rapporto di conflittualità ed il più forte si mangerà il panino. Ma può accadere che uno dei contendenti si trovi in una particolare condizione rispetto a quel panino; perché lo ha comperato o lo ha ereditato o glielo hanno regalato, ecc. E’ evidente (posto che si sta parlando di compravendita, di eredità, ecc.) che a questo punto è intervenuta la legge che ha trasformato il rapporto conflittuale in un rapporto giuridico mediante la costituzione di certi atti (giuridici: compravendita, morte di qualcuno, ecc.) che regolamentano i rapporti di fatto tra le parti e li trasformano in rapporti giuridici: in particolare l’interesse di una delle due Conclusioni. Il diritto è un organismo in continua evoluzione che dovrebbe adeguarsi al continuo mutare delle condizioni economiche, sociali e politiche di una determinata società, tese ad avvicinarsi sempre di più ad un ideale di giustizia mai raggiunto. Avv. Giorgio Morisi Già Giudice On. Agg.to Tribunale di Venezia 8 AGATHA CHRISTIE LA SIGNORA IN GIALLO Agatha Mary Clarissa Miller nasce a Torquay in Inghilterra il 15 settembre 1890. Giallista di fama mondiale, curò sempre i suoi romanzi con grande abilità, creando un’atmosfera intrigante attraverso personaggi ed ambienti di facile riconoscibilità. Tra i suoi personaggi più celebri ci sono l’investigatore belga Hercule Poirot e la simpatica vecchietta, nonché acuta indagatrice, Miss Marple. Ancora oggi i suoi romanzi sono pubblicati in tutto il mondo; è la scrittrice inglese più tradotta e nella lingua originale e in almeno 44 lingue differenti i suoi libri contano complessivamente all’incirca due miliardi di copie vendute. Figlia di padre statunitense e madre britannica, Agatha cresce in una famiglia borghese e non frequenta alcuna scuola ma viene istruita dalla madre nonché dalla nonna e dalle governanti di casa. Il padre Fred Miller, agente di cambio, muore nel 1901; Agatha trascorrerà l’adolescenza tra lo studio e la vita di società all’interno della famiglia. Nel frattempo si appassiona alla musica e, nel 1906, va a Parigi per studiare canto, ma gli studi non le danno molte soddisfazioni e decide così di ritornare in Inghilterra. Conosce Archibald Christie, colonnello della Royal Flyng Corps con cui si sposa con una cerimonia semplice e da questo matrimonio nascerà nel 1919 la sua unica figlia Rosalind. L’ idea del suo primo romanzo giallo le viene lavorando in un ospedale come assistente nel dispensario a contatto con i veleni. Ma il primo successo arrivò nel 1926 con “Dalle nove alle dieci”. Dopo la morte della madre e l’abbandono del marito di cui dopo il divorzio conservò il cognome per ragioni unicamente commerciali, Agatha scompare e dopo una ricerca condotta in tutto il paese viene ritrovata ad Harrogate nell’Inghilterra settentrionale sotto l’effetto di un’amnesia. Per due-tre anni soffre di depressione, scrisse romanzi decisamente inferiori alle sue opere più riuscite, fino a che un viaggio in treno a Bagdad le ispirò “Assassinio sull’ OrientExpress” e la fece innamorare di Max Mallowan che sposò nel 1930. Nel 1947 il suo successo è talmente radicato che la Regina Mary, al compimento dei suoi ottant’anni chiede alla scrittrice, come regalo di compleanno, la composizione di una commedia. La Christie assai lusingata della richiesta stende il racconto “Tre topolini ciechi” che la regina dimostrò di gradire moltissimo. Ma anche il pubblico ha sempre dimostrato di gradire le sue opere tradotte in 103 lingue. Nel 1971 le viene assegnata la massima onoreficenza dalla Gran Bretagna ad una donna: il D.B.E. (Dama dell’impero Britannico). Nel Natale del 1975 nel romanzo “Sipario” la Christie decise di far morire l’ormai celeberrimo investigatore Hercule Poirot mentre il 12 gennaio 1976, all’età di 85 anni, muore anche lei nella sua villa di campagna a Wallinford. È sepolta nel cimitero del villaggio di Choisey nel Oxfordshire. A tutt’oggi, Agatha Christie è una certezza per gli editori che pubblicano i suoi romanzi, essendo uno degli autori Ricerca a cura di Giancarlo Centazzo più venduti al mondo. 9 SETTANT’ANNI FA NASCEVA LA REPUBBLICA E CON ESSA IL DIRITTO DI VOTO PER LE DONNE Il 1946 fu un anno trionfale per le donne e non solo. Iniziarono a vedere i frutti delle loro lotte, ottenendo per la prima volta il diritto al voto, come elettrici e come eleggibili, anche se in ritardo rispetto ad altri paesi in Europa. Oggi non ci si può rendere conto del significato che avevano allora queste conquiste, quando non tutto era dovuto e le donne erano sì considerate esseri inferiori, però erano anche contrastate per il loro pensiero innovativo, sia nella società che in famiglia. Segno dei tempi, quando Enzo Biagi scrisse: assieme alla Repubblica nasce anche “Miss Italia”, una conquista per la democrazia, infatti ci fu il primo concorso, dopo che era stato sospeso per la guerra, che si svolse a Stresa sul lago Maggiore. Un segno tangibile che era l’inizio di un'altra epoca. Sulle spiagge apparvero i primi bikini. Da allora le donne hanno cambiato l’Italia a cominciare dal diritto di voto per arrivare fino alle ultime lotte contro il femminicidio. Le leggi sulla famiglia e sul lavoro, la parità salariale dei lavoratori, il diritto al congedo parentale e il sostegno alla maternità furono tra le basi della società moderna. Ci vollero anni di lotta e interventi della magistratura, per ottenere vittorie come quella del 1968 combattuta da Franca Viola, che denunciò coloro che l’avevano rapita e poi violentata. Fu un primo passo contro la norma che dichiarava estinto un reato in presenza di un matrimonio riparatore. Successivamente questa norma di legge decadde e venne trasformata in reato contro la persona. Le donne poterono usare il loro cognome anche dopo il matrimonio, solo però a partire dal 1976, e ancora intraprendere la carriera di magistrato, ma dovettero aspettare fino al 1963. Ciò grazie alla determinazione di tante donne italiane, scese in politica e legislatrici, a partire dalle 21 donne presenti all’Assemblea Costituente. Ripercorrendo le tappe delle conquiste delle donne, non ci si riferisce solo di divorzio e all’ aborto, che fra l’altro sono leggi ancora oggi molto discusse, acquisite dopo anni di lotte e sofferenze e anche dopo due tornate referendarie, rispettivamente del 1974 e 1981. Ci si riferisce anche alla grande conquista, soprattutto delle donne, che a partire dal 19 maggio 1975 è la riforma del diritto di famiglia (legge n. 151), basata sul principio di uguaglianza morale e giuridica dei coniugi. È una riforma che nel 2015 ha compiuto quarant’anni con riforme e aggiustamenti. Come taluno ebbe a dire: non si può guarire un malato per decreto. E adesso, come sempre, bisogna lottare per far sì che queste leggi vengano applicate integralmente. Giannina Faraon 10 EVASIONE FISCALE STORIE DI ORDINARIA CONSUETUDINE falsa residenza all’estero, anche sulla base dei dati forniti dall’Anagrafe Tributaria e dalle risposte ai questionari inviati ai soggetti economici che avevano intrattenuto rapporti commerciali con l’impresa. Il risultato ha portato al sequestro di beni per un ammontare equivalente alle imposte evase: 2,8 milioni di euro appunto. Un conosciuto ex titolare d’azienda fallita, è stato arrestato per fatturazioni false. Viveva da signore, in hotel di lusso e viaggiava in Ferrari F40 cabrio, ma dal 2006 non faceva la denuncia dei redditi e dichiarava fatture emesse per 8 milioni di euro: l’ uomo, 44 anni con residenza a Noale è stato arrestato. L’ex imprenditore che possedeva anche altre grosse auto, viveva in ricche dimore, frequentava golf club e faceva viaggi frequenti. Era inoltre molto noto in locali di tendenza del veneziano e padovano e spesso si accompagnava a piacenti amiche offrendo cene e vini lussuosi: insomma faceva una vita agiata. A incuriosire la Guardia di Finanza e quindi a tradirlo, il suo continuo viaggiare in una auto super sportiva targata Repubblica di San Marino. Le fiamme gialle hanno così scoperto un accanito evasore totale già al centro di indagini per false fatturazioni emesse a compiacenti e insospettabili imprenditori veneti interessati a diminuire i redditi e a versare minori imposte. Evasione fiscale nei primi mesi del 2016 50 evasori totali (e sette parziali) nei primi mesi del 2016 nella nostra provincia mentre in tutto il Veneto nello stesso periodo gli evasori totali sono 180 e quelli parziali 29. Nella provincia veneziana l’evasione si attesta in questi primi mesi ad oltre sessantasei milioni di euro. In Italia sono già 2000 gli evasori per un importo da capogiro: oltre sei miliardi di euro. A livello nazionale l’evasione maggiore la fanno i commercianti che primeggiano con il loro 25% sul totale, le costruzioni edili (22 per cento) le attività manifatturiere (11 per cento) e le professioni (5 per cento). Nella nostra provincia è la zona del portogruarese che si fa notare particolarmente: si passa da un rivenditore di ricambi d’auto che non dichiarava i suoi redditi causando un danno per l’erario di circa 350.000 euro, al fotografo professionista con all’attivo oltre 200 servizi matrimoniali ma che ha rilasciato regolare ricevuta per l’intero importo solo per 35. Dopo indagini fiscali si è certificata la sua evasione per oltre 80.000 euro. A Cavarzere un circolo culturale è risultato essere un night club, accertata evasione per migliaia di euro mentre, una Srl non avendo dichiarato 6 milioni di euro si è scoperta con un milione di IVA evasa. A Chioggia infine una attività commerciale ha evaso IVA per due milioni. E questo è quanto in soli quattro mesi. Sequestrati 2 milioni di euro Miss Riccione e Modella Domani a Miss Italia 2007, sono tra i denunciati per evasione fiscale dalla Guardia di Finanza che ha eseguito un sequestro di 2 milioni e 800mila euro per reati tributari. Anche qui coinvolta un’ azienda “inesistente” per il fisco almeno dal 2009 al 2014, anni in cui nessuna dichiarazione dei redditi è stata fatta dai titolari della SpA in questione. Il Nucleo di Polizia Tributaria ha indagato due riminesi, madre e figlia, amministratrici di fatto e di diritto di una azienda del settore della distribuzione automatica, con sede a San Marino, ma con stabile organizzazione in Italia La società era sospettata di “estero vestizione” cioè di Filippo Alessandro Nappi 11 Continua la raccolta di firme per una proposta di legge popolare per una Carta dei diritti universali del lavoro e per tre referendum abrogativi La raccolta di firme sta avendo un grande successo anche analizzando l’età dei firmatari; la maggioranza di questi firmatari sono persone non più giovani, che si fanno carico, seppur non direttamente interessate, del futuro dei loro figli e nipoti. È un grande esempio di solidarietà intergenerazionale che va fortemente esaltato. La raccolta di firme continuerà fino al 20 giugno 2016 e si invitano quindi tutti cittadini, giovani e non più giovani, donne e uomini a venire nelle nostre sedi ad apporre le loro firme per queste nuove conquiste da realizzare per tutto il Paese. chiuso in redazione il 30 maggio 2016