Mad Max - Fury Road

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Mad Max - Fury Road
Recensioni cinema e film | Persinsala.it
Lorenzo
Bianchi
14 maggio 2015
A 36 anni di distanza da Interceptor e a 30 anni da Mad Max
Beyond Thunderdome, George Miller riporta in sala l’eroe
solitario che fu icona di Mel Gibson e che ora passa il testimone a
Tom Hardy. Che non delude le attese.
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Max (Tom Hardy), ex poliziotto, ora vive in solitudine in un mondo
desertico, dominato da pazzia e criminalità e dove le risorse sembrano
essere esaurite. Catturato dai seguaci di Immortan Joe (Hugh KeaysByrne), trova in Furiosa (Charlize Theron) un’alleata: lei, che fugge nel
deserto tradendo il suo leader, portando con sé le Cinque Mogli, cercando
disperatamente la salvezza.
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Più estremo, più maestoso, più spettacolare. George Miller spinge
sull’acceleratore e sin dalle prime sequenze lascia capire allo spettatore
che si trova davanti all’intrattenimento allo stato puro, con inseguimento e
cattura di Max dopo una sequenza d’apertura senza tregua. Le pause per
riprendere fiato sono poche, oasi in un deserto apocalittico che tanto
ricorda gli scenari da Ken il Guerriero, un mondo dove regna la follia più
sfrenata e dove la violenza è regina incontrastata. Gli inseguimenti,
incessanti, trovano il loro spazio ideale nello sconfinato deserto, con dei
colori accesi sicuramente di impatto, tra i valori aggiunti dell’opera di
Miller. Una pellicola in cui logicamente la trama è solo un semplice
pretesto per mettere in scena effetti visivi strabilianti ed inseguimenti,
senza tregua, anche se, va detto, la pellicola può risultare ripetitiva, una
trottola impazzita che non fa altro che girare su se stessa, e alla lunga non
sempre appaga. Come se dopo un incipit di altissimo livello estetico e
ritmico, le energie e le idee iniziassero a scarseggiare, ripiegando talvolta
su azioni già viste. Miller è apprezzabile nel dare vita ad un film al
femminile, con un’ottima e ribelle Charlize Theron a capo di una comitiva
di fuorilegge che cerca di salvare le Mogli, le madri, la vita, con l’acqua a
simbolo della carenza di risorse nel mondo. Max – Tom Hardy sempre
all’altezza – tormentato dal suo passato in maniera ossessiva, sembra
quasi una spalla, non il vero protagonista, come se l’universo femminile si
sia preso il ruolo di primo piano, rivendicando i suoi diritti, anche con la
forza e la violenza. Estrema violenza, che riprende lo stile già presente nei
tre capitoli precedenti e che in questo caso viene portata alle estreme
conseguenze. Mad Mad – Fury Road parla di donne quindi, di risorse, di
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redenzione e di rivoluzione contro un regime totalitario: temi classici,
mescolati, talvolta confusionari e persi nella frenesia, ma che
indubbiamente non possono lasciare indifferenti. Appurato questo, non
resta che sedersi e divertirsi. Ma attenzione, perché se si cerca qualcosa di
più, il rischio è una forte delusione.
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Titolo originale: Mad Max: Fury Road
Regia: George Miller
Sceneggiatura: George Miller, Nick Lathouris, Brendan McCarthy
Attori principali: Tom Hardy, Charlize Theron, Nicholas Hoult, Rosie Huntington-Whiteley, Zoe Kravitz,
Riley Keough, Nathan Jones, Hugh Keays-Byrne, Abbey Lee, Megan Gale
Fotografia: John Seale
Montaggio: Jason Ballantine, Margaret Sixel
Musica: Junkie XL
Prodotto da: George Miller, Doug Mitchell, P.J. Voeten
Distribuzione: Warner Bros
Durata: 120′
Genere: Azione, avventura, fantascienza, thriller
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