Adolf Loos - materiale per progetto stradale

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Adolf Loos - materiale per progetto stradale
ADOLF LOOS 1870-1933
NISTA LUCIA 2a A/C.A.T. a.s. 2012/13
BIOGRAPHY
Adolf Loss was born in 1870.
Son of sculptor, from 1885 Loss studied at the School of Art and Crafts in Reichenberg and the
Technical University of Dresden.
In 1892 he went to the United States first he lived in Philadelphia than he moved to New York,
where he did add jobs, to earn a living. He was a dishwasher designer, a builder, a reporter.
He visited in 1893 International Exhibition in Chicago, where he discovered the American
architecture and he was particularly by Louis Sullivan.
In 1896, after short period, he moved to Vienna. Became a friend of some of the protagonist of
European avant-garde art.
He completely broke with the traditional architecture of the past and he started a new simple
style without any ornaments, which in his opinion, had to mirrow the real life of this time.
Loss founded a magazine called “Das Andere”. He thought that architecture is direct expression of
the culture of the people. Hence, his moral need to eliminate every ornament of style, which
represents the fashion of the past. Loos died of the age 62 of Kalsburg in 1933 after becoming
completely deaf first he movemove lived in New York then he moved to New York.
CITAZIONI
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L'uomo ama tutto ciò che serve alla sua comodità e odia tutto ciò che lo infastidisce e vuole
strapparlo dalla posizione sicura che ha raggiunto. È per questo che ama la casa e odia
l'arte.
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L'evoluzione della civiltà è sinonimo dell'eliminazione dell'ornamento dall'oggetto d'uso.
-
Se in un bosco troviamo un tumulo, lungo sei piedi e largo tre, disposto con la pala a forma
di piramide, ci facciamo seri e qualcosa dice dentro di noi: qui è sepolto qualcuno. Questa
è architettura.
-
Cercare la bellezza nella sola forma e non farla dipendere dall’ornamento: questa è la meta
a cui tende l’umanità.
OPERE
NEL 1910 REALIZZA LA CASA LOOS HAUS IN PIAZZA MICHAELERPLATZ,A VIENNA. Edificio più
famoso dell’architetto. Costruito soprattutto per scopi commerciali, è sviluppato su quattro piani,
solo l’ultimo residenziale.
LA LOOS HAUS STRUTTURALMENTE COSTITUITA DA UNA STRUTTURA IN CEMENTO ARMATO, HA
UNA DISTRIBUZIONE DEGLI SPAZI INTERNI FLESSIBILE GRAZIE AI MURI NON PORTANTI, SU TUTTA
LA FACCIATA DELLA PIAZZA (LUNGA 14 METRI CIRCA) VI E’ UNA CORNICE DI CEMENTO ARMATO
SORRETTA DA QUATTRO COLONNE DI MARMO NON PORTANTI.
PROGETTO DELLA CASA LOSS HAUS IN PIAZZA MICHAELERPLATZ. Loos sostiene che
il bello di questo progetto è nella forma stessa e non nell’ornamento, aveva
l’obiettivo di tendere alla semplicità e per questo fu criticato dai suoi colleghi che
vedevano la bellezza negli ornamenti.
TRA IL 1928 E IL 1930 REALIZZA LA VILLA MULLER, A PRAGA. Costruita in un
quartiere residenziale ai margini della città, su un terreno in pendenza.
PROGETTO DELLA VILLA MULLER DISEGNATO NEI PARTICOLARI.
PROGETTO DELLA VILLA MULLER.
VITA
1870 Adolf Loos nacque il 10 dicembre 1870 a Brunn / Brno in Moravia (oggi Repubblica Ceca),
primogenito di uno scultore scalpellino. Crebbe nel laboratorio di marmi del padre, stabilendo fin
da bambino un primo importante contatto con i mestieri legati alla costruzione.
1880-89 La sua formazione scolastica si svolse nei licei di Melk, Iglau / Jihlava, Reichenberg /
Liberec e Brùnn / Brno, dove ottenne il diploma di studi superiori presso la k.k.
Staatsgewerbeschule, un liceo tecnico-professionale frequentato negli stessi anni anche da Josef
Hoffmann.
1889-93 Si trasferì a Dresda per studiare architettura presso la Königlich-Sächsische Technische
Hochschule. Tra il 1890 e il 1891 trascorse un primo breve periodo a Vienna, che divenne in
seguito sua città d'adozione.
1893-96 Deciso a visitare l'esposizione universale di Chicago, Loos partì per un prolungato
soggiorno negli Stati Uniti d'America, durante il quale visse a Boston e a New York, mantenendosi
con umili impieghi e con recensioni di spettacoli pubblicate da riviste locali in lingua tedesca. La
permanenza americana avrebbe profondamente influenzato la sua concezione della vita dell'uomo
moderno.
1896 Tornato a Vienna, venne assunto come collaboratore dallo studio dell'architetto Cari
Mayreder. Nella capitale asburgica entrò a contatto con l'avanguardia intellettuale e artistica, e
prese a frequentare una cerchia di industriali e imprenditori emancipati e culturalmente esigenti,
che presto divennero suoi committenti.
1898-99 Le sue prime autonome realizzazioni furono il Café Museum e il salone di moda maschile
Goldman & Salatsch sul Graben.
1902 Il 21 luglio sposò in chiesa Lina Obertimpfler, per la quale arredò il loro appartamento in
Giselastrasse; tre anni più tardi, Lina chiese ed ottenne il divorzio. Nel 1919 sposò Elsie Altamann
una diciannovenne ebraica.
1903 In autunno uscì abbinato alla rivista bisettimanale "Kunst" di Peter Altenberg il primo
numero del supplemento "Das Andere" interamente curato da Adolf Loos, al quale seguì la
pubblicazione autonoma del secondo e ultimo numero. Lo stesso anno, il celebre fisiologo
viennese Theodor Beer incarica Loos di trasformare in una sontuosa villa la sua casa sul Lago di
Ginevra. L'edificio, chiamato "villa Karma", permetterà all'architetto di mettere in pratica per la
prima volta in una costruzione importante la propria concezione di confort moderno e la sua
sensibilità nell'utilizzo di materiali preziosi.
1908-12 Nel corso della prima decade del XX secolo, ebbe occasione di costruire alcuni dei suoi
interventi più noti, suscitando un immenso scalpore nella società viennese conservatrice,
soprattutto in relazione al cantiere dell'immobile commerciale Goldman & Salatsch sorto sulla
Michaelerplatz (1909-12). Negli ultimi anni che precedono la Prima Guerra Mondiale Loos
costruisce a Vienna una serie di importanti case unifamiliari: le ville Steiner (1910), Horner (1912)
e Scheu (1912).
1913-14 La carica programmatica del suo approccio in architettura, oltre, portarono Loos a
fondare una scuola di avviamento professionale per architetti, la "Adolf Loos- Bauschule", nella
quale si formarono i suoi più affiatati collaboratori.
1919 In estate sposò Elsie Altmann, una ballerina diciannovenne di origine ebrea conosciuta due
anni prima.
1920 Riprese l'attività della sua scuola di architettura, interrotta durante gli anni di guerra. In uno
dei frequenti viaggi che intraprendeva con Elsie diretto ad Occidente, venne a contatto con
l'ambiente vivace di Parigi, che gli riservò una calorosa e promettente accoglienza.
1921 Venne nominato Architetto Capo dell'Ufficio per l'edilizia popolare della municipalità di
Vienna, senza tuttavia che questo riconoscimento gli procurasse adeguate soddisfazioni
professionali. In autunno uscì a Parigi e Zurigo la sua prima raccolta di scritti, intitolata "Ins Leere
Gesprochen" (Parole nel vuoto).
1922 Durante i suoi sempre più frequenti soggiorni in Francia, Loos disegna alcuni progetti non
realizzati per la costruzione della sede amministrativa del "Chicago Tribune", uno dei maggiori
quotidiani americani, proponendo un grattacielo a forma di colonna dorica rivestita di granito
nero. L'anno seguente elabora due progetti di grandi dimensioni - per il municipio di Città del
Messico e per il Grand Hotel Babylone - per i quali prevede un'ingegnosa interpretazione di
strutture piramidali a gradoni.
1923-27 Invitato nel 1923 a partecipare al Salon d'Automne, la prestigiosa esposizione d'arte e
architettura francese, Loos prese in considerazione l'eventualità di spostarsi definitivamente a
Parigi, dove si trasferì con Elsie nel 1925. Sperò, senza tuttavia riuscirci, di dare principio ad una
nuova fortunata fase della propria carriera, contando l'appoggio della ballerina Josephine Baker e
il poeta dadaista Tristan Tzara, per il quale realizzò una delle sue più celebri residenze. Pur
soggiornando a Parigi, accetta l'incarico di realizzare alcuni edifici a Vienna, tra cui la villa Moller
(1927 ) che va considerata uno dei capolavori della sua maturità.
1928 Tornato a Vienna da solo - Elsie due anni prima aveva ottenuto il divorzio e si era trasferita a
lavorare a New York - riprese a vivere nell'appartamento di Giselastrasse.
1929 Contro il parere della famiglia di lei, sposò Claire Beck, la figlia di un suo committente
cecoslovacco.
1930-33 Negli ultimi anni di vita, salvo le due case modello della Werkbundsiedlung e lo chalet
Khuner nelle montagne a sud di Vienna, condusse la propria attività professionale quasi
esclusivamente in Cecoslovacchia, dove portò a compimento il suo ultimo capolavoro: la villa
Muller a Praga.
1933 Sempre più isolato dalla sordità ormai assoluta e dai ricoveri in case di cura, Loos si spense in
una clinica di Kalksburg all'età di 62 anni, il 23 settembre 1933.
NEL 1928 A VIENNA REALIZZA CASA MOLLER DOVE L’ASSENZA DELL’ORNAMENTO SI PUO’ NOTARE
GIA’ DALL’ESTERNO. LE FINESTRE SONO PORTATE ALL’ESSENZIALE E NEL PROSPETTO
PRINCIPALE NON SONO SIMMETRICHE E NEMMENO MESSE NELLA STESSA
POSIZIONE.
PROGETTO DELLA VILLA MOLLER
NEL 1910 A VIENNA REALIZZA LA VILLA STEINER CHE SI TROVA NEL QUARTIERE
HEITZING, NELLA PERIFERIA DELLA CITTA’. E’ CARATTERIZZATO DA UNA NOTEVOLE
COPERTURA E DA UNA ASSOLUTA ASSENZA DI DECORAZIONI NELLE PARETI ESTERNI
DELL’EDIFICIO.
PROGETTO DELLA VILLA STEINER