menconi 18 12 15

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menconi 18 12 15
Infestazione da ectoparassiti
(Trematoda, Monogenea) in
specie ittiche dulciacquicole
Dott. Vasco Menconi
Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte Liguria e Valle d'Aosta
Introduzione
I parassiti trematodi Monogenei sono vermi piatti ermafroditi, ectoparassiti di vertebrati, in
particolare di pesci ossei e cartilaginei, anfibi e rettili acquatici. Ad oggi risultano descritte circa
1500 specie di Monogenei, in natura hanno una notevole specificità d’ospite, riferita a specie,
genere o famiglia. In allevamento sotto la spinta di fattori condizionanti, ad esempio il
sovraffollamento, questa specificità può essere persa .
Introduzione
Un primo approccio alla classificazione dei Monogenei riguarda la valutazione della forma
dell’opisthaptor, in base alla quale distinguiamo i Monopisthocotylea, che comprendono:
Dactylogyridae e Gyrodactylidae, caratterizzati da una singola unità d’attacco
Dactylogyridae
Gyrodactylidae
Introduzione
I Polypisthocotylea, nei quali invece
l’opisthohaptor è costituito da una serie di
piccole tenaglie
Introduzione
I parassiti trematodi Monogenei contano numerose specie in specie ittiche sia d’acqua dolce che
salata; queste parassitosi hanno una diffusione cosmopolita, presentandosi a qualsiasi temperatura
Introduzione
I due generi presentano importanti differenze a livello morfologico e biologico, fondamentali
per:
•
l’identificazione tra i due generi
•
impostare la diagnosi e la profilassi
Per queste problematiche parassitarie, in Italia a differenza di altri paesi europei non sono
ancora disponibili terapie, autorizzate dal Sistema Sanitario Nazionale.
Gyrodactylidae
Morfologia
Presentano una forma allungata, appiattita dorso ventralmente con una lunghezza che a seconda
della specie può variare da 0,3 ad 1 mm.
Morfologia
Caratterizzati da organo di attacco chitinoso denominato opistahaptor, costituito da due robusti
uncini chiamati hamuli e 16 ulteriori piccoli uncini marginali.
UNCINI
MARGINALI
OPISTHAPTOR
HAMULI
Riproduzione
Essendo organismi vivipari, internamente si osserva sempre almeno un embrione che a sua
volta può albergare un altro embrione.
EMBRIO
NE
Ciclo biologico dei Gyrodactylidae
Ciclo diretto: trasmissione spt. per
contatto tra pesci. I parassiti che si
distaccano dall’ospite hanno scarsa
capacità natatoria ma possono rimanere
sospesi nella colonna d’acqua per un
breve periodo o aderire ai substrati
sommersi, attaccandosi ad un nuovo
ospite qualora ne vengano a contatto.
Patogenesi e lesioni anatomo-patologiche
L'infestazione si localizza a livello cutaneo dove arriva a distruggere gli strati epidermici con
lesioni caratterizzate da necrosi ed ulcere. L’organo di attacco tramite gli uncini provoca
microlesioni nelle aree epiteliali colpite, in alcuni casi perciò possono insorgere infezioni
secondarie sistemiche e/o localizzate.
Diagnosi
La diagnosi prevede: l'esame microscopico di raschiati cutanei a piccolo ingrandimento.
IDENTIFICAZIONE
L’identificazione a livello di specie viene effettuata tramite l’osservazione e la misurazione degli organi
uncini chitinosi con l’ausilio di appositi software.
PROFILASSI
La profilassi impone frequenti controlli degli animali, mantenere bassi livelli di densità dei
pesci in vasca e ridurre il carico organico dell'acqua. Tra questi parassiti viste le importanti
problematiche di carattere sanitario in cui è coinvolto è doveroso annoverare. Gyrodacylus
salaris, il quale ha dimostrato un’elevata patogenicità per il salmone atlantico (Salmo salar),
per tanto è inserito nell’Elenco III dell’Allegato A della Direttiva 91/67/CEE.
GYRODACTYLUS SALARIS
Gyrodacylus salaris, ha dimostrato un’elevata patogenicità per il salmone atlantico (Salmo
salar), causando ingenti danni in allevamento, per tanto è inserito nell’Elenco III
dell’Allegato A della Direttiva 91/67/CEE. Nel Nord Europa questa problematica è soggetta
a programmi di controllo e “managment”.
GYRODACTYLUS SALARIS
In italia è presente nella trota iridea (Oncorhynchus mykiss), la quale è stata descritta come ospite
asintomatico o sub-clinico di G. salaris , considerata perciò un serbatoio ideale del parassita.
DACTYLOGYRIDAE
Morfologia
Morfologicamente appaiono con forma allungata, appiattita dorso ventralmente la lunghezza può
variare da 0,3-2 mm, sono caratteristiche due paia di macchie oculari nella porzione anteriore del
corpo. L' organo di attacco chitinoso è formato da 2 uncini denominati hamuli, sono presenti
inoltre 14 piccoli uncini marginali nella porzione posteriore.
MACCHIE
OCULARI
HAMULI
14 PICCOLI UNCINI
MARGINALI
Ciclo biologico
Il suo ciclo biologico diretto, è caratterizzato da una riproduzione che avviene per oviparità,
mostrando all'interno del corpo numerose uova. Le uova emesse dall’adulto presente sulle
branchie vanno sul fondo. All’interno dell’uovo matura l'oncomiracidio , emerge, nuota
attivamente per raggiungere un ospite a cui attaccarsi
Patogenesi e lesioni anatomo-patologiche
Nella patogenesi gioca un ruolo fondamentale l’attacco degli uncini all’epitelio branchiale (sede
elettiva) che provoca una reazione iperplastica ed un iperproduzione di muco, con perdita di
funzionalità ed integrità dell’epitelio branchiale/respiratorio. Nel sito di attacco si possono
manifestare emorragie e microlesioni che divengono la sede d’impianto per patogeni secondari.
Diagnosi
La diagnosi prevede un esame microscopico di porzioni branchiali osservate a piccolo
ingrandimento.
Identificazione
L'dentificazione di specie avviene mediante uno studio morfometrico degli uncini / hamuli,
tramite l’osservazione microscopica e l’utilizzo di appositi software per il rilevamento delle
misure.
Identificazione
L’identificazione a livello specie comprende inoltre tecniche di biologia molecolare.
Profilassi
La profilassi richiede una frequente pulizia del fondo delle vasche ed il vuoto sanitario con
disinfezione delle superfici delle vasche.
RINGRAZIAMENTI
GRAZIE PER L’ATTENZIONE!
Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte Liguria e Valle d'Aosta
Dott. Vasco Menconi