Pagina 19 - Diocesi di Como

Transcript

Pagina 19 - Diocesi di Como
CRONACA
ComoScuola
IL SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI COMO - 30 GENNAIO 2010
P A G I N A
19
LE SCUOLE CATTOLICHE DELLA DIOCESI/1
L’Istituto
don Carlo
San Martino
’
L
Istituto comprensivo Paritario Don Carlo
San Martino è
sito a Lucino in
via al Monte 11. Sorge in
una casa che un tempo aveva ospitato i tanto amati ragazzi di don Carlo.
Nel corso del tempo la
scuola ha adeguato alle
necessità e alle nuove leggi le modalità del servizio,
sostituendo agli alunni educandi interni, solo alunni esterni che provengono dal territorio limitrofo. Attualmente l’Istituto di Lucino è formato
da tre ordini di scuola:
Scuola dell’Infanzia (aperta nel settembre
2009), Scuola Primaria e
Scuola Secondaria di 1°
grado. È una scuola cattolica gestita dal “Pio Istituto pei Figli della Provvidenza”, Ente Morale di
Diritto Privato con sede
legale a Milano, che opera nel territorio da molti
anni per accogliere, educare e istruire i bambini
esattamente con gli stessi ideali del suo fondatore, soprattutto l’idea principale di tenere sempre a
mente la situazione di ogni singolo ragazzo.
Le attività curriculari
chiudono tutte alle ore
16.00, con una peculiarità: che per i bambini di
prima e seconda, ogni dovere scolastico deve essere compiuto entro quell’ora. Dalle ore 16.00 alle
18.00, oltre al servizio di
doposcuola, si svolge una
serie di attività varie che
vanno dallo sport all’arte,
dalla musica al teatro,
dall’informatica alla ceramica…questi laboratori
sono tenuti da persone
specializzate. Un servizio
di mensa interna garantisce pasti caldi e puntuali. Inoltre, durante l’anno,
non mancano gli appuntamenti per corsi aperti ai
docenti e genitori sugli aspetti educativi e per una
crescita anche spirituale,
oltre che culturale, come
Inizia, da questo numero, un viaggio
dentro gli istituti di ispirazione
cattolica della provincia e dell’intera
diocesi di Como. Un cammino
che ci porterà a comprenderne
l’identità, la ricchezza e la qualità
IL FONDATORE
la S. Messa in duomo con
sua Eccellenza mons. Coletti, o la S. Messa mensile, aperta a tutti, il secondo giovedì del mese. Le
feste di Natale, e fine anno sono un momento di
incontro di tutte le famiglie che con gioia si scambiano auguri e saluti.
I PROTAGONISTI
Siamo giunti alla fine di
questa nuova rubrica sulla conoscenza delle scuole cattoliche del comasco.
Non si poteva certo concludere senza sentire qualche commento da parte
degli stessi protagonisti
della scuola: alunni, genitori e insegnanti.
“Sono contento di essere venuto in questa scuola perché ho conosciuto i
miei amici e i miei insegnanti” (S.).
“È bello stare a scuola
ma lo è ancora di più quando il pomeriggio giochiamo in ludoteca” (G.).
“Avevo visto la bellezza
della struttura che ospita
la nostra scuola, ma il
vero fascino, quella attrazione definitiva, lo percepii quando capii che tra
quelle belle mura la ricchezza non era tanto nella storia che si respirava,
ma nel valore educativo
che i bimbi vivevano ogni
giorno. Don Carlo ha ancora molto da dire, il fanciullo è ancora oggi (e mi
vien da dire soprattutto
oggi) da salvare, certo non
tanto dall’abbandono materiale, ma sicuramente
da quello spirituale. Don
Carlo ha ancora tanto da
fare e la sua eredità è ora
portata avanti con dedizione e convinzione da tutti coloro che applicano coi
nostri bimbi i suoi insegnamenti che non hanno
datazione storica perché il
cuore dell’uomo non ha
datazione storica” (R. G).
“Diciamo che far parte
di una scuola cattolica è
decidere uno stile di vita
e un modo ben preciso di
scegliere come svolgere il
proprio lavoro. Non è solo
un riempire di informazioni il cervello di un ragazzo, ma è accompagnarlo nella sua crescita, con
gli alti e i bassi che questo comporta. Come diceva il nostro fondatore ‘bisogna stare attenti alla
situazione di ogni singolo
bambino’ ed è quello che
cerchiamo di fare ogni
giorno. Certo non è facile
e non va sempre tutto per
il verso giusto, ma l’importante è provarci e metterci un sacco d’amore in ciò
che si fa. Non perché lavoro qui, ma credo che questo sia proprio uno stile
che noi applichiamo nello
svolgere il nostro lavoro”
(M. G.).
Don Carlo San Martino è nato a Milano il
17 marzo 1844 in una famiglia il cui scopo era quello di aiutare il prossimo. In questo clima d’amore don Carlo maturò la scelta di farsi prete; prese gli ordini il 22 maggio 1869 e
fu subito destinato al Riformatorio di Parabiago. Qui manifestò i suoi metodi educativi,
propose di dare ai bambini un ambiente sano
e appropriato alla loro età e alle loro esigenze
di serenità, di libertà, di salute e di dignità.
Così don Carlo volle che i bambini fossero, prima di tutto, vestiti decorosamente, anche il
cibo doveva corrispondere ai bisogni di un corpo umano in crescita, perciò si deve curarne
la quantità e la qualità. I locali puliti, areati,
spaziosi e sempre ben illuminati.
Don Carlo iniziò subito ad applicare quello
che risulterà essere il suo più grande principio: Prevenire. Non solo prevenire facendo in
modo che non ci siano fanciulli che cadessero nella delinquenza, ma prevenire anche creando le premesse perché il bambino si sviluppi sereno e
fiducioso nella vita e negli altri. La cosa non solo non piacque al Consiglio
di Amministrazione dell’Istituto (abituato a castigare i ragazzi rinchiudendoli in cella con proibizioni di vario genere), ma obbligò don Carlo a dimettersi e lasciare l’Istituto stesso. Cosa che il giovane sacerdote fece il 24 luglio 1872. Nel frattempo si delineano chiari i pensieri di don Carlo: il primo
compito del prete è quello del servizio alla Parola di Dio, per questo bisogna
conoscerla aiutandosi con la preghiera, la riflessione e lo studio. È necessario trasmetterla senza alterarla e senza tradirla (infatti preparava le prediche minuziosamente) ma soprattutto mettere in pratica la parola di Gesù
con azioni quotidiane. Per tale motivo creò un suo istituto chiamato “Pio
Istituto pei Figli della Provvidenza”. Qui furono accolti i fanciulli poveri di
cui nessuno si occupava, il personale era istruito e d’accordo con le idee di
don Carlo, il sostentamento economico era assicurato dai benefattori. Per
sensibilizzare l’opinione pubblica, ma anche per divulgarne lo spirito e le
idee, scrisse un libro “Salviamo il fanciullo” nel quale raccoglieva tutto il
suo pensiero.
Il libro fu accolto talmente bene sia dal pubblico che dalla grande stampa
tanto che don Carlo fonda anche, nel 1896, l’ “Associazione nazionale per la
difesa della fanciullezza abbandonata” portando l’intera società nazionale
e internazionale ad essere più attenta e sensibile. Riuiscì anche ad aprire
la sezione femminile il 30 maggio 1894 e la realizzazione della casa di Rigola
di Besana in Brianza, inaugurata lo stesso anno dalla regina Margherita.
Non è meraviglia se in seguito a questi successi don Carlo abbia avuto dal
governo italiano l’incarico di ispezionare i riformatori e gli istituti del territorio nazionale, e don Carlo li girò tutti!
Don Carlo fu un prete colto e amò la cultura, la sua preparazione intellettuale e la sua ampiezza di vedute era tale da concepire insieme ad altri colti
sacerdoti, un Istituto di studi religiosi che poi, per vie diverse, si concretizzò
nella creazione dell’Università Cattolica per opera del francescano Agostino
Gemelli.
Scuola Paritaria
Don Carlo San Martino
Villa Olginati
via Al Monte 11
22070 Montano Lucino (Como)
Dirigente Scolastico:
prof.ssa Simonetta Cesana
tel. 031-470113, fax. 031-470164
(da lunedì a venerdì,
ore 8,00 - 12,00; 14,00-16,00)
[email protected]
www.doncarlosanmartino.org
www.pioistituto.org