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45 Corriere della Sera Sabato 5 Maggio 2012 Le tecnologie raccontate Fenomeni sul web Internet è il terzo canale di conoscenza più comune fra le coppie eterosessuali. Il logaritmo delle affinità C’è un messaggino (d’amore) per te Cambiano le regole dell’incontro, i siti di dating online come social network A Meetic Conta 7 milioni di iscritti in Italia e 42 in tutta Europa Onedate Gli utenti registrati nel mondo sono circa 8 milioni Nirvam Attivo dal 2005, gli iscritti in Italia sono oltre 2 milioni Incontri SuperEva La sezione per i single del portale SuperEva Blendr Permette di selezionare gli utenti più vicini per incontrarli OkCupid Gratuito, si basa su un algoritmo che seleziona i profili ntonio ed Elisa si sposeranno il 30 giugno. Lui è piacentino e ha 33 anni, lei 36 e viene da Napoli, stanno insieme dal 2008. Quando gli amici domandano come si sono conosciuti, spiegano: «Su Internet». La risposta esatta sarebbe: «Su un sito di dating online», uno dei portali che — a seconda dello slogan — promettono di aiutare gli utenti a «incontrare gente nuova», «condividere momenti romantici», «iniziare una storia d’amore». Il sito che li ha fatti conoscere, Meetic.it, conta sette milioni di iscritti in Italia e 42 in tutta Europa, registra in media 2.500 nuovi single al giorno e sostiene di contribuire alla nascita di 300 nuove coppie alla settimana. Ma ce ne sono dozzine, per lo più a pagamento: Onedate, Nirvam, SuperEva, Blendr. E poi: il gratuito OkCupid, Grindr per gli uomini gay, Zoosk, che si appoggia a Facebook, e infine Flirt- trui e scegliere quelli che più gli piacciono. Ogni giorno il sistema ne suggerisce sei compatibili: Antonio ed Elisa si sono conosciuti così. A quel punto ci si può inviare messaggi: l’obiettivo è arrivare quanto prima a un incontro di persona. «Dov’è Piacenza?» è stato il primo messaggio che Elisa ha spedito ad Antonio. Dopo due mesi si sono incontrati a Roma, a metà strada tra le rispettive residenze. L’ultima generazione di siti per il dating online cerca di ovviare all’inconveniente della distanza e delle lunghe attese, grazie ad applicazioni per i telefonini che geo-localizzano i profili compatibili. Tra i primi (è nato nel novembre 2009) c’è l’italiano FlirtMaps, che conta 200 mila utenti nel nostro Paese, con una media di mille iscrizioni al giorno e 25 mila persone online che si scambiano quasi 100 mila messaggi. «Il nostro servizio si rivolge principalmente ai giovani fra 20 e 30 anni, che vogliono uno strumento capace di trovare al volo qualcuno nelle vicinanze con cui prendere un drink», spiega Marco Franciosa di FlirtMaps. La app rivela la posizione dell’utente e mostra chi tra i profili compatibili è disponibile in zona, a quel punto basta un messaggio per trovarsi. La distanza è approssimata di qualche decina di meL’identikit in una frase Donne, bugie, relazioni: le quattro «verità» che emergono dai siti di dating Le donne mentono soprattutto sul peso (lo alleggeriscono) Gli italiani si differenziano dagli europei perché cercano in base al cap Maps, che sfrutta la geo-localizzazione sui cellulari. Negli Stati Uniti, già nel 2009 Internet era il terzo canale di conoscenza più comune tra le coppie eterosessuali, praticamente alla pari con gli incontri nei locali («tramite amici comuni» era il primo). Anche nel nostro Paese sono sempre di più le coppie che si incontrano online, grazie da un lato alla crescente familiarità degli italiani con Internet, dall’altro all’evoluzione dei siti di dating. Che assomigliano sempre più ai social network a cui (quasi) tutti sono abituati, si affidano ad algoritmi per identificare le persone compatibili e permettono persino di individuare i potenziali partner a distanza di una camminata. Il funzionamento di Meetic è semplice: si caricano online le proprie foto (dovranno essere validate dallo staff, che blocca quelle offensive), si sceglie un nickname e ci si descrive in base a 84 criteri, fisici e caratteriali. Il sito è gratuito per le donne, mentre gli uomini pagano un abbonamento. L’utente può navigare i profili al- Le coppie che al primo incontro hanno risposto allo stesso modo alla domanda «ti piacciono i film horror?» hanno maggiori possibilità di durare Ami la birra? Le donne che rispondono «sì» sono le più disponibili Tecno(il)logica di Giulia Ziino U FlirtMaps Sfrutta i sistemi di geolocalizzazione sui cellulari Elena Tebano © RIPRODUZIONE RISERVATA di Federica Seneghini Rushdie preso all’amo. A chi toccherà oggi? Zoosk Social network «romantico» che si appoggia a Facebook L’assunto è che il partner migliore sia quello più affine. Eppure uno studio del 2010 dello William Smith Colleges di Geneva (Usa), realizzato su 20 mila persone, mostra che le coppie con personalità simili tendono a essere più felici delle altre solo nello 0,5% dei casi. Un po’ poco. «Tutte le ricerche suggeriscono che gli algoritmi non possono predire molto sulla compatibilità di lungo periodo tra due persone — dice Eli Finkel, uno psicologo della Northwestern University, negli Usa, che studia i meccanismi dell’attrazione —. Il dating online serve a incontrare partner potenziali con cui altrimenti non si potrebbe entrare in contatto. Poi è meglio giudicare di persona». L’App del sabato Grindr Dedicato ai gay, si basa sulla geolocalizzazione lisse, Grandi speranze e Cent’anni di solitudine. Sono i tre libri che Salman Rushdie «potrebbe leggere ancora e ancora senza stancarsi mai». Lo ha scritto qualche giorno fa ai suoi follower (quasi 280 mila) su Twitter. Rispondeva a una domanda di Mike Geraghty. «Marito, papà, cuoco, amante del baseball e scrittore di molte cose» — così si autodefinisce all’account @IguanaFlats —, da qualche giorno Geraghty twitta domande. «Del cast di quale show del passato, presente o futuro avreste voluto fare parte?», «qual è il vostro spuntino notturno preferito?». Ma più che le domande (le stesse per tutti), quello che salta agli occhi sono i destinatari. Da Jennifer Lopez a Bill Gates, da Katy Perry a Barack Obama, a Bret Easton Ellis, a tri per garantire privacy e sicurezza e gli utenti possono scegliere a chi rendersi invisibili. La vera battaglia tra i servizi di dating online, però, si gioca a colpi di algoritmi (il sistema di calcolo delle affinità), che infatti sono segreti. A cambiare le regole del gioco è stato il sito americano OkCupid, ribattezzato «il Google del dating online» per l’efficienza del suo meccanismo di ricerca. È solo in inglese ma accessibile anche dall’Italia. La profilazione avviene attraverso decine di domande, sviluppate da OkCupid e dagli stessi utenti. Ce ne sono di tutti i tipi, da «Sei disordinato?» a «Hai mai tradito?» a «Se atterrassi su un altro pianeta abitato da forme intelligenti dal sapore squisito, te ne ciberesti?». Oltre alla propria risposta, si scrive anche quella che si vorrebbe dal proprio partner ideale e che importanza le si attribuisce. «Assomigliano ai test di personalità e ai giochini che si fanno anche su Facebook — dice Marta, 35 anni, milanese, che sul sito ha conosciuto il suo ragazzo —. Mi sono scaricata l’applicazione sul telefono e ho iniziato a farli quando mi annoiavo». Così l’algoritmo di OkCupid acquisisce informazioni e propone una serie di single compatibili: i calcoli al computer sostituiscono gli amici che assicurano «è perfetto/a per te» Lo scrittore Il romanziere indiano Salman Rushdie, 64 anni: questa foto è quella che appare sul suo account di Twitter, all’indirizzo @SalmanRushdie Rihanna, Eminem, fino al Dalai Lama. Ami gettati nella Rete. Qualcuno, come Rushdie, ha risposto. «Ho cominciato a twittare le domande senza un motivo specifico» spiega Geraghty che si descrive come un papà casalingo. «Tre anni fa, dopo una malattia, sono diventato parzialmente disabile e ora faccio la maggior parte delle cose da casa. Per lavoro sono scrittore, editor e correttore di bozze freelance ma amo scrivere anche per piacere. Ho due blog: uno di cucina, onedadsktichen.com, e uno di scrittura creativa, theofficeofiguanaflats.com». E le domande? «Ho cominciato a farle a parenti e amici su Facebook: mi divertita e mi dava ispirazione per le storie che scrivo. Di recente ho scoperto Twitter, per stare vicino mio figlio 11enne e controllare che non si metta nei guai: mi ha colpito come avvicini le celebrità alla gente comune. Da qui l’idea delle domande». L’aver ricevuto, per ora, poche risposte non lo spaventa: «Ho appena cominciato e i vip ricevono ogni giorno moltissimi messaggi. Se le risposte arriveranno, magari potrò farne qualcosa. Per adesso va bene così». La risposta più strana arrivata finora? «Il regista Cameron Crowe, alla domanda "quale canzone rappresenta la tua vita" ha scritto che "cambia ogni giorno: oggi è Absinthe party at the fly honey warehouse dei Minus the Bear" (più o meno, party all’assenzio nel magazzino del miele, ndr). È abbastanza strano?». [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA Il gioco dei topini che insegna la musica U n grattacielo che accoglie un’orchestra al gran completo, con topini musicisti che fanno capolino dalle finestre. Per farli suonare basta un «tap». Il Grattacielo degli Strumenti Musicali è la nuova app ideata dalla start up torinese JekoLab, sviluppata in collaborazione con la facoltà di Scienze della formazione dell’Università di Torino. «L’obiettivo è permettere ai bimbi dai 3 ai 5 anni di conoscere i suoni e gli strumenti musicali divertendosi — spiega Silvia Carbotti, responsabile creativo di JekoLab —. Abbiamo dato spazio ai colori e a una navigazione intuitiva». Per iPad, iPhone e iPod Touch, su App store a 1,59 e. [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA