Cav. Dott. PRIMO BOSELLI

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Cav. Dott. PRIMO BOSELLI
Cav. Dott. PRIMO BOSELLI
Nasce a Pieve di Coriano (MN) il 27 aprile 1908.
Nel febbraio 1909, la famiglia emigra a Quistello (MN) dove Primo rimane fino al 1934, quando si
sposta definitivamente a Firenze.
Studia come Perito Elettrotecnico a Vicenza dove consegue la licenza nel 1929; successivamente
lavora in Algeria come tecnico per l'elettrificazione dell'allora colonia francese e si diploma
Ingegnere elettrotecnico in Svizzera.
Nel 1933 viene rimpatriato e inizia a lavorare nelle Ferrovie diventandone in breve un alto
dirigente, anche grazie alla laurea in Economia e Commercio conseguita a Bologna nel giugno del
1940.
Appassionato radio amatore fin dalla prima giovinezza, ha dedicato tutta la sua vita al radioascolto.
Il Prof. Spartaco Pedrazzoli, nella «Gazzetta di Mantova» di giovedì 8 novembre 1984, così lo
ricorda... «Trovandosi agli inizi degli anni Venti a Ferrara, come studente e collegiale, si era
aggregato ad un gruppetto di compagni di scuola per dedicare il tempo libero allo studio delle
ricezioni radiofoniche e poi per dare inizio alla costruzione di apparecchi a galena, sperimentando le
più strane antenne.
Tornato a Quistello per le estive vacanze, nel giugno del 1923 costruì nella sua casa in località Ca'
Vecchia un apparecchio radio ricevente a pile, a tre valvole; una vera rarità per quei tempi. Indi
pose il filo d'antenna fra il Caseificio del padre e la casa di fronte, dei contadini della stessa corte.
Poi fu «il miracolo», come si diceva allora: l'apparecchio funzionò e furono lacrime di gioia per il
giovane Primo, ancora ragazzo imberbe, e per i genitori, che invero, pur nutrendo stima e fiducia
per il proprio figliolo, sempre intento agli studi ed alle prese con quella indecifrabile tecnologia, si
mostravano un po' scettici. In un baleno la voce che a corte Ca' Vecchia «ci si sentiva» si sparse per
il paese e per la zona e fu tutto un accorrere di gente curiosa ed incredula!
Con questo atto il Cav. Boselli aveva inoltre sfatato l'errata credenza di quegli anni che a godere
della radio sarebbero stati solo i pochi fortunati le cui case erano dotate di corrente elettrica e
telefono, giacche tutti sapevano e potevano constatare che a Ca' Vecchia non esisteva ne l'una ne
l'altro».
Per i suoi indubbi meriti e la cieca passione nella radio, è stato, fin dalla fondazione, il Presidente
Onorario dell' A.I.R. -Associazione Italiana Radioascolto (tratto dall'introduzione de "II Museo
della Radio" di P. Boselli, Ed. Medicea 1989).
Muore 1'8 dicembre 1993, a 85 anni.
Per onorare la memoria di questo grande studioso, I'A.I.R. ha istituito il premio "Primo Boselli" che
viene assegnato, ogni anno, a radio appassionati, residenti in Italia oppure all'estero, che hanno
promosso la cultura della radio.
BIBLIOGRAFIA
Tutte le radio del mondo minuto per minuto, P. Boselli, Ed. Eurografica, Firenze (prima edizione:
1974);
Il Museo della Radio, P. Boselli, Ed. Medicea, Firenze 1989
Radioricevitori d'epoca 1882- 1970, P. Boselli, Ed. Medicea, Firenze 1993
Una vita perla radio, P. Boselli, Ed. Medicea, Firenze 1999 (postumo)
Le notizie biografiche sono state tratte dal volume Il Museo della Radio, P. Boselli, Ed. Medicea,
Firenze 1989 e dal volume Una vita per la radio, P. Boselli, Ed. Medicea, Firenze 1999.