«Sette giorni in Polonia come a casa»

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«Sette giorni in Polonia come a casa»
14 Sondrio
LA PROVINCIA
LUNEDÌ 8 AGOSTO 2016
«Sette giorni in Polonia come a casa»
L’esperienza. Centinaia i ragazzi valtellinesi che hanno partecipato alla Giornata mondiale della gioventù
Il gruppo del vicariato di Sondrio ha incontrato anche il rettore maggiore della Congregazione salesiana
ALBERTO GIANOLI
C’erano anche centinaia di valtellinesi e valchiavennaschi tra i due milioni e
mezzo di pellegrini che domenica scorsa hanno affollato la
distesa di Campus Misericordiae a Brzegi, alle porte di Cracovia, in occasione della celebrazione conclusiva della
trentunesima Giornata mondiale della gioventù.
«Potranno giudicarvi dei
sognatori - si sono sentiti dire,
durante l’omelia da Papa Francesco -, perché credete in una
nuova umanità, che non accetta l’odio tra i popoli, non vede i
confini dei Paesi come delle
barriere e custodisce le proprie tradizioni senza egoismi e
risentimenti. Non scoraggiatevi: col vostro sorriso e con le
vostre braccia aperte voi predicate speranza e siete una benedizione per l’unica famiglia
umana, che qui così bene rappresentate».
Incontri e appuntamenti
Quella trascorsa in Polonia è
stata proprio una settimana
familiare, di incontri con giovani provenienti da tutto il
mondo, con in comune l’unica
fede cristiana. Tanti gli appuntamenti e gli eventi intensi vissuti. A partire dal viaggio di avvicinamento a Cracovia, che
per molti giovani della nostra
provincia ha coinciso, lunedì
25 luglio, con la visita ai campi
di sterminio di Auschwitz e Birkenau.
La Gmg è stata ufficialmente aperta martedì 26 dal cardinal Stanisław Dziwisz, arcivescovo di Cracovia e storico se-
! Il viaggio
di avvicinamento
ha coinciso
con la visita
ai campi di sterminio
! Sabato i giovani
hanno trascorso
la notte all’aperto
in attesa
della Messa finale
gretario di San Giovanni Paolo
II. Durante la Messa, celebrata
al parco di Błonia, ai giovani è
giunto anche dal cardinale un
invito alla pace e alla concordia: «Che la fiamma dell’amore
avvolga tutto il nostro mondo,
che respinga l’egoismo, la violenza e l’ingiustizia, così che si
rafforzi sulla terra la civiltà del
bene, della riconciliazione,
dell’amore e della pace».
Mercoledì 27 è stata la volta
del pellegrinaggio ai santuari
dedicati a San Giovanni Paolo
II e dalla Divina Misericordia.
Dopo il passaggio della porta
santa in quest’ultimo, il cardinale Angelo Bagnasco ha presieduto la Messa per gli oltre
centomila giovani italiani presenti, il gruppo più numeroso
dopo quello dei polacchi. «Di
fronte ai fatti e alle barbarie di
questi ultimi giorni - ha affermato il presidente della Conferenza Episcopale Italiana -,
voi siete una risposta permanente. Siete la risposta alla valanga di odio e Gesù Cristo è la
soluzione a cui tutti si possono
avvicinare. È la speranza per la
nostra Europa, il nostro occidente, per il mondo. Non dimentichiamolo mai». L’invito
rivolto dal cardinale ai giovani
si è tradotto anche nella serata
di festa, che ha visto salire sul
palco allestito nei presi del
santuario, diversi artisti - tra
cui i Nomadi, il rapper Moreno
e Renzo Arbore - per parlare di
pace con i loro brani musicali.
I ragazzi dell’oratorio Maccani e Sacro Cuore insieme a quelli della Valmalenco e di Livigno
La panoramica della Messa del cardinal Bagnasco
Le giornate di giovedì 28 e
mercoledì 29 sono cominciate
per i giovani della nostra provincia con la colazione, le catechesi e la Messa nelle parrocchie che li hanno accolti. Il
gruppo del vicariato di Sondrio ha avuto l’opportunità di
incontrare don Ángel Fernández Artime, rettor maggiore
della Congregazione salesiana.
«Dobbiamo vivere la fraternità ed essere profeti di riconciliazione. Noi dobbiamo essere testimoni che stare insieme
agli altri è bello - ha affermato
il sacerdote -. E da questa esperienza dobbiamo tornare a casa riconciliati con Dio e con gli
altri».
Dell’importanza della ri-
conciliazione e della misericordia ha parlato anche Papa
Francesco, in occasione della
cerimonia di accoglienza nel
parco di Błonia, giovedì pomeriggio. Il Santo Padre ha invitato i giovani a non essere né noiosi né annoiati, oltre che a
non essere «“pensionati” prima del tempo».
Venerdì pomeriggio il Papa
ha presieduto la Via Crucis,
quindi sabato la grande serata
di veglia a Campus Misericordiae, dove poi i giovani hanno
trascorso la notte all’aperto in
attesa della Messa conclusiva.
Il Papa ha messo in guardia
dalla “divano-felicità”, invitando i giovani a non essere
«intontiti, imbambolati, addormentati, ma mai liberi».
LA DENUNCIA UN LETTORE SCANDALIZZATO
Le aree di sosta invase dai rifiuti
Un puzzolente biglietto da visita
ono un vostro assiduo lettore che percorre quasi ogni giorno la Super 36. E
quello che vedo da mesi lo
devo segnalare tramite “La
Provincia di Sondrio” .
Dapprima, pensavo ad un
disguido, ad un ritardo,ma poi
potendo controllare de visu
quasi giornalmente la situazione delle aree di servizio
S
Il santuario di Giovanni Paolo II
L’opportunità
della statale 36 nelle due direzioni, mi sono reso conto che la raccolta delle montagne di spazzatura che si sono accumulate nei
bidoni stracolmi di spazzatura
maleodorante e marcescente è
un problema che nessuno gestisce e affronta.
Parliamo di una strada statale
percorsa giornalmente da tanta
gente, tanti turisti esteri che entrano in Italia dalla Valtellina o
ritornano nel nord Europa
uscendo dai passi della Valtellina. Quindi noi lombardi, lecchesi, valtellinesi, che critichiamo
e assistiamo sconcertati all’indecente situazione della spazzatura giacente nelle strade di Roma
capitale , certo non siamo da meno, avendo anche noi lo stesso
problema in province che dovrebbero essere governate bene
e in modo efficiente , e non certo
La ragazza morta
Nessuna allerta meningite
Mai passati per Casa Italia
In settimana ha destato preoccupazione tra i pellegrini di ritorno
dalla Giornata Mondiale della
Gioventù la notizia della morte, a
causa di meningite, di Susanna
Rufi, ventenne romana che si è
sentita male dopo la Messa di
domenica scorsa. Di ritorno verso
l’Italia, la giovane è spirata all’ospedale di Vienna e la Cei,
stringendosi al cordoglio dei
familiari, ha invitato chi fosse
transitato da Casa Italia, dove era
stata Susanna, a ricorrere a una
profilassi per la meningite e a
recarsi immediatamente in ospedale in caso di sintomi quali
febbre alta, mal di testa o di gola,
problemi di vista o perdita di
conoscenza.
Si è poi appreso che la giovane era
stata a Casa Italia mercoledì 27
luglio per una catechesi. Informazione che ha fatto tirare un sospiro di sollievo a diversi gruppi
della nostra diocesi, recatisi nella
struttura in altri giorni o addirittura, come nel caso del gruppo del
come è accaduto finora nella Capitale d’Italia.
Considerazioni a parte, ma chi
è responsabile di questo schifoso
scempio ? Governatori di regione? Amministratori di Provincia? Dirigenti apicali dell’Anas?
Chi lo sa? Credo che, siccome
questo problema non è nuovo e
si è ripetuto anche in passato, ci
sia uno scaricabarile del grave
problema tra i vari enti. Così salta la raccolta regolare e certa
della spazzatura che si accumula
nelle aree di servizio. I responsabili come sempre si trincerano
dietro la solita scusa degli appalti
della raccolta che non sono ancora stati assegnati.
Intanto mi chiedo se tutti
questi signori politici di zona e
dirigenti Anas competenti non
provino un po’ di vergogna per
questa situazione che evidentemente non sanno gestire, mentre
noi li paghiamo profumatamente per fare questo. È impossibile
fermarsi in queste aree di servizio piene di spazzatura e maleodoranti ed in più (visto dal sottoscritto) con il caldo di questo
giorni anche abitate da topi grandi come un cane di media taglia.
Meglio non fermarsi e tirare diritto, sperando di non bucare mai
una gomma.
È un puzzolente biglietto da
visita che lecchesi, comaschi e
valtellinesi proprio non meriterebbero di presentare a chi transita su questa strada.
Carlo Parini - Lecco-
vicariato di Sondrio, non avendola visitata affatto. Il delegato
diocesano per la Pastorale Giovanile, don Rossano Quercini, avendo come primo pensiero la preghiera di suffragio per Susanna e
la sua famiglia, ha voluto comunque fornire un chiarimento ai
pellegrini dopo aver contattato la
Cei. «Tutti mi hanno tranquillizzato - ha spiegato ai responsabili dei
gruppi -, visto che la ragazza è
transitata per Casa Italia mercoledì nel locale della catechesi, e
nessuno di noi era presente. Per
sicurezza, se lo ritenete opportuno, vi invito a consigliare ai vostri
ragazzi di sentire il loro medico
sul da farsi». A.GIA.
Lo spettacolo rifiuti in 36