l`angelo di forni di sopra
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L'ANGELO DI FORNI DI SOPRA N. 49 - Pasqua 2003 Bollettino Parrocchiale Spedizione in abbonamento postale, art. 2, comma 20, lettera c, Legge n. 662/96 filiale 33100 Udine TAXE PERQUE - TASSA RISCOSSA Juì UDINE-ITALIA irr-• • CllL^TO E \'ERAl\iEN'm IILSO l^rO - ALLELUMi; AMICI CARISSIMI, 1tempo stringe e perciò sono obbliga to a chiudere 'il bollettino' se vogliamo che a Pasqua esca puntuale come ogni anno. Non vi nascondo tuttavia la dif ficoltà che provo in questo momento nel rivolgermi a Voi. La situazione mondiale che viviamo non è rosea. Andiamo verso una Pasqua con una grande 'angoscia' nel cuore. Che auguri ci possiamo allora scambiare in questa Pasqua di guerra? quello dell'Umanità. E lì per indicarci che la 'risurrezione' arriverà per tutti. Mons. Tonino Bello ci aiuta a riflettere su questo: "C'è una frase immensa, che riassume la sembrare che dinanzi a queste situazioni, tragedia del creato alla morte di Cristo: 'Da mezzogiorno alle tre del pomeriggio, si fece gran buio su tutta la terra Forse è la frase più scura di tutta la Bibbia. Per me è una delle più luminose. Proprio per quella riduzione di orario che stringe, come due paletti invalicabili, il tempo in fine dei tempi!". Gesù continua a dirci: "Non abbiate paura; lo ho vinto il Male!" cui è concesso al buio di infierire sulla La vita è un momento che ci è stato dato dal Creatore che ci Invita ad luia!" Che cosa allora temiamo? terra. Ecco le sponde che delimitano il fiume delle lagrime umane. Ecco le sara cinesche che comprimono in spazi circo Pensando ai prossimi giorni in cui ricorderemo la vittoria del Figlio di Dio scritti tutti i rantoli della terra. Ecco le barriere entro cui si consumano tutte le avvenuta appunto con la Sua risurrezione, agonie dei figli dell'uomo". Non possiamo ignorare che vivia Prima di tutto ci diciamo e proclamiamo a voce alta: "Cristo è veramente risorto, alle vedendo ciò che accade in Medio Oriente senza dimenticare le altre zone del nostro pianeta dove si continua a morire e a sof frire causa le guerre, mi viene in mente appunto la Risurrezione di Cristo. Cristo è in mezzo a noi che ci aiuta ad andare avanti nel nostro personale Calvario e in AUGURI mo veramente in un momento cruciale della storia de! nostro mondo. Le conse guenze che ne deriveranno saranno pesanti. Nessuno vuole lo scontro di 'civiltà': ma già si respira nell'aria questo immane pericolo. A noi potrebbe anche non c'è nulla da fare. Però ci diciamo ancora una volta: Gesù è risorto. Gesù continua a dirci: "lo sarò con voi fino alla Penso allora che sia arrivato 11 'momento' di unirci gli uni gli altri per aiutarci a crede re che Gesù di Nazareth è veramente il Figlio di Dio. Che la 'risurrezione' è il termi ne del nostro 'cammino di passione'. unirci a Lui, a Gesù: Dio si ama camminan do nella fatica, lavorando nei quotidiano, soffrendo e morendo se è necessario. E dandoci Gesù, Dio è come se ci dicesse: fatevi condurre da Lui, seguitelo fino al cal vario. Abbiate fede: il terzo giorno risor gerà. Ancora Mons. Tonino ci dice: "Coraggio fratello che soffri. C'è anche per te una deposizione dalla croce. Ecco già una mano forata che schioda dal legno la tua. Ecco un volto amico, intriso di sangue e coronato di spine, che sfiora con un bacio la tua fronte. Ecco un grem bo di donna che ti avvolge di tenerezza. Coraggio! Mancano pochi istanti alle tre del tuo pomeriggio. Tra poco, il buio cederà il posto alla luce, la terra riacqui sterà i suoi colori e il sole di Pasqua irromperà tra le nuvole in fuga". Dio infatti vince; come vince l'amo re: soffrendo! Non perdiamo tempo in una sterile attesa di un domani che sarà sem pre come oggi, se non decidiamo noi di rinnovarlo. L'importante è di capire come Nicodemo (vedi 4^ domenica di Quaresima) che sono veramente un 'uomo' dinanzi al mio Dio e non "Dio". Per questo accettiamo l'invito insi stente e supplichevole del Papa di pregare per la 'pace', operando nella nostra vita nella giustizia e nella verità. Fradis e sùrs, Buine Pasche! Padre Renzo ]] rilanda la ]))X#icra dd ^anto rof^ajìo ))cr la paco c])CJ^ la iwm^m Misteri del dolore Ai misteri del dolore di Cristo i Vangeli danno grande rilievo. Da sempre la pietà cri stiana, specialmente nella Quaresima, attraver \ so la pratica della Via Crucis, si è soffermata sui singoli momenti della Passione, intuendo che è qui il culmine della rivelazione dell'amore ed è qui la sorgente della nostra salvezza. Il Rosario sceglie alcuni momenti della Passione, L'ascolto della parola di Dio Per dare fondamento biblico e maggior profondità alla meditazione, è utile che l'enuncia zione del mistero sia seguita dalla proclamazione di un passo biblico corrispondente, che, a seconda delle circostanze, può essere più o meno ampio. Le altre parole, infatti, non raggiungono mai inducendo l'orante a fissarvi lo sguardo del l'efficacia propria della parola ispirata. Questa va cuore e a riviverli. (...) ascoltata con la certezza che è Parola di Dio, pronunciata per l'oggi e "per me". (...) Misteri della gloria "La contemplazione del volto di Cristo non può fermarsi all'immagine di Lui crocifisso. Egli è il Risorto!" Da sempre il Rosario esprime questa consapevolezza della fede, invitando il credente ad andare oltre il buio della Passione, per fissare lo sguardo sulla gloria di Cristo nella Risurrezione e nell'Ascensione. Riprendiamo la lettera che il Papa ha scritto l'anno scorso per invitarci ad una riflessio ne più appropriata quando recitiamo il Rosario. Misteri della gioia Il primo ciclo, quello dei "misteri gaudio si", è effettivamente caratterizzato dalla gioia che irradia dall'evento dell'Incarnazione. Ciò è evidente fin dall'Annunciazione, dove il saluto di Gabriele alla Vergine di Nazareth si riallaccia all'invito della gioia messianica: "Rallegrati, Maria". A questo annuncio approda tutta la storia della salvezza, anzi, in certo modo, la storia stessa del mondo. Contemplando il Risorto il cristiano risco pre le ragioni della propria fede (cfr 1 Cor 15,14), e rivive la gioia non soltanto di coloro ai quali Cristo si manifestò - gli Apostoli, la Figlio glorificato. (...) innalzi verso il Padre. Gesù, in ciascuno dei La via di assimilazione del mistero La meditazione dei misteri di Cristo è proposta nel Rosario con un metodo caratteri stico, atto per sua natura a favorire la loro assi milazione. Èil metodo basato sulla ripetizione. Ciò vale innanzitutto per l'Ave Maria, ripetuta per ben dieci volte ad ogni mistero. Se si guarda superficialmente a questa ripetizione, si potrebbe essere tentati di ritenere il Rosario Maria per renderla Madre del suo Figlio. A sua persona amata con effusioni che, pur simili volta, tutta l'umanità è come racchiusa nel fiat nella manifestazione, sono sempre nuove per il con cui Ella prontamente corrisponde alla volontà di Dio. (...) sentimento che le pervade. (...) una pratica arida e noiosa. Ben altra conside cinque momenti significativi - misteri "lumino che essi possano essere opportunamente indi viduati: 1. nel suo Battesimo ai Giordano, 2. nella sua autorivelazione alle nozze di Cana, 3. nell'annuncio del regno di Dio con l'invito alla conversione, 4. nella sua Trasfigurazione e. Infine, 5. nell'istituzione dell'Eucaristia, espres sione sacramentale del mistero pasquale. (...) È questo l'elemento più corposo del Rosario e insieme quello che ne fa una pre ghiera mariana per eccellenza. Ma proprio alla luce dell'Ave Maria ben compresa, si avverte con chiarezza che il carattere mariano non solo non si oppone a quello cristologico, ma anzi lo sottolinea e lo esalta. (...) Il baricentro dell' Ave Maria, quasi cernie ra tra la prima e la seconda parte, è il nome di Gesù. Talvolta, nella recitazione frettolosa, templando. Ma è proprio dall'accento che si modo di essere della nostra natura e i suoi pur conoscendo le forme più sublimi del silen si" - di questa fase della vita di Cristo, ritengo Le dieci "Ave Maria" questo baricentro sfugge, e con esso anche luce". In realtà, è tutto il mistero di Cristo che è Volendo indicare alla comunità cristiana suoi misteri, ci porta sempre al Padre, a cui Egli continuamente si rivolge, perché nel suo 'seno' riposa (cfr. Gv 1,18). Nell'intimità del Padre, Egli ci vuole intro durre, perché diciamo con Lui: "Abbà, Padre" (Rm 8,15; Gal 4,6). (...) Che il rapporto con Cristo possa valersi anche dell'aiuto di un metodo non deve stupi re. Iddio si comunica all'uomo rispettando il ritmi vitali. Per questo la spiritualità cristiana, annuncia il vangelo del Regno. Dopo l'ascolto della Parola e la focalizza- Un metodo valido no chiamare, a titolo speciale, "misteri della luce. Egli è «la luce del mondo» (Gv 8,12). Ma questa dimensione emerge particolarmente negli anni della vita pubblica, quando Egli e della meditazione. (...) zione del mistero è naturale che l'animo si di quell'amore che non si stanca di tornare alla plazione ci porta su quei misteri che si posso per un congruo periodo di tempo ci si fermi a fissare lo sguardo sul mistero meditato, prima di iniziare la preghiera vocale. La riscoperta del valore del silenzio è uno dei segreti per la pratica della contemplazione non meno intensa della nuova esistenza del dal divino favore con cui il Padre si china su Nazareth alla vita pubblica di Gesù, la contem del mistero e la proclamazione della Parola, Il "Padre nostro" razione, invece, si può giungere ad avere della Corona, se la si considera come espressione Passando dall'infanzia e dalla vita di L'ascolto e la meditazione si nutrono di silenzio. È opportuno che, dopo l'enunciazione Maddalena, i discepoli di Emmaus -, ma anche la gioia di Maria, che dovette fare un'esperienza Se infatti il disegno del Padre è di ricapi tolare in Cristo tutte le cose (cfr. Ef 1,10), è l'in tero universo che in qualche modo è raggiunto Misteri della luce 11 silenzio l'aggancio al mistero di Cristo che si sta con dà al nome di Gesù e al suo mistero che si contraddistingue una significativa e fruttuosa recita del Rosario. (...) zio mistico, nel quale tutte le immagini, le paro Il "Gloria- le e i gesti sono come superati dall'intesità di una unione ineffabile dell'uomo con Dio, è nor malmente segnata dal coinvolgimento totale La dossologia trinitaria è il traguardo della contemplazione cristiana. Cristo é infatti della persona, nella sua complessa realtà psico-fisica e relazionale. (...) la via che ci conduce al Padre nello Spirito. Se percorriamo fino in fondo questa via, ci ritroviamo continuamente di fronte al mistero delle tre Persone divine da lodare, adorare, rin L'enunciazione del mistero Enunciare il mistero, e magari avere l'op portunità di fissare contestualmente un'icona che lo raffiguri, è come aprire uno scenario su cui concentrare l'attenzione. Le parole guidano l'immaginazione e l'animo a quel determinato episodio 0 momento della vita di Cristo. (...) graziare. È importante che il Gloria, culmine della contemplazione, sia messo bene in evi denza nel Rosario. Nella recita pubblica potrebbe essere cantato, per dare opportuna enfasi a questa prospettiva strutturale e qualificante di ogni preghiera cristiana, (...) La sottosezionzedell'UNITALSl di Udine con il suo Presidente Comm. Gerardo Maieron (attivo dal 1964} ha organizzato un Pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo (da San Pio da Pietrelcina) nei giorni 17-18-19 marzo 2003, Hanno partecipato tra ammalati, 'barellieri', 'sorelle' e fedeli, 150 persone provenienti da tutto il Friuli e anche dalla vicina Sappada (che appartiene all'Arcidiocesi di Udine) distribuiti su tre corriere della S.A.F. Prima tappa (17 marzo) il santuario di Seconda tappa (sempre il 17 marzo) a Lanciano dove sono conservate le reliquie del primo Miracolo Eucaristico. Il prodigio si è verifi cato nelI'VIir secolo d.G. nella piccola chiesa di San Legonziano, per il dubbio di un monaco Basiliano sulla presenza reale di Gesù nell'Eucaristia. Durante la celebrazione della Santa Messa, fatta la doppia consacrazione, l'o stia diventò Carne viva e il vino si mutò in Sangue vivo, raggrumandosi con il tempo in cin que globuli irregolari e diversi per forma e gran Loreto che conserva, secondo un'antica tradizio dezza. Le reliquie sono consen/ate in un calice di ne, (oggi comprovata dalle ricerche storiche e archeologiche) la casa nazarena della Madonna. cristallo per il Sangue ed in un ostensorio per la Carne, che si trovano esposte solennemente L'abitazione della Madonna era costituita da due nella stessa chiesa dove avvenne il miracolo. Gli esami scientifici danno come risultato La distribuzione nel tempo 11 Rosario può essere recitato integral che la carne è una parte considerevole di cuore ed il sangue appartiene al gruppo AB, lo stesso mente ogni giorno, e non manca chi lodevol mente lo fa. Esso viene così a riempire di ora presente nella Sacra Sindone di Torino. Terza tappa (18 marzo) San Giovanni Rotondo con la Via Crucis, la Santa Messa, la zione le giornate di tanti contemplativi, o tener compagnia ad ammalati e anziani che dispon visita alla cripta dove è deposto il corpo di San gono di tempo abbondante. Ma è ovvio - e ciò Pio e la visita alla cella ed al museo. vale a maggior ragione, se si aggiunge il nuovo ciclo dei mysteria lucis - che molti non potran no recitare che una parie, secondo un certo bricato della casa Sollievo della Sofferenza e L'esterno è dominato dall'imponente fab dalla nuova grande Chiesa (quasi ultimata) dove in settembre sarà traslata la salma del Santo. ordine settimanale. Questa distribuzione setti Quarta tappa, (di pomeriggio del 18) visita a Monte Sant'Angelo (altitudine 820 m. s.l.m.) alla Basilica di San Michele Arcangelo con la caratteristica e affascinante grotta sotterranea (60 gradini di discesa). Quinta tappa (19 marzo) di nuovo a Loreto dove abbiamo festeggiato San Giuseppe e quin manale finisce per dare alle varie giornate della settimana un certo 'colore' spirituale, analoga mente a quanto la Liturgia fa con le varie fasi dell'anno liturgico. Secondo la prassi corrente, il lunedì e il giovedì sono dedicati ai "misteri della gioia", il di il rientro. martedì e venerdì ai "misteri del dolore", il mer coledì, il sabato e la domenica ai "misteri della ficile a descriversi. Regnava serenità, devozione: gloria". Dove inserire i "misteri della luce"? Considerando che i misteri gloriosi sono ripro posti di seguito il sabato e la domenica e che il sabato è tradizionalmente un giorno a forte carattere mariano, sembra consigliabile spo gnazione e la riconoscenza dei malati: l'acco glienza avuta in ogni tappa del viaggio da parte dei rappresentanti unitalsiani del posto. Ma per comprendere il tutto bisogna vivere di persona quei momenti. È stata un'esperienza irrepetibile che è dif la dedizione dei 'barellieri' e 'sorelle'; la rasse È stato un pellegrinaggio quaresimale: arri stare al sabato la seconda meditazione setti vati a Loreto nella Casa della Madonna, da Lei manale dei misteri gaudiosi, nei quali la pre senza di Maria è più pronunciata. Il giovedì sta così libero proprio per la meditazione dei misteri della luce. Questa indicazione non intende tuttavia limitare una conveniente libertà nella medita parti: da una grotta scavata nella roccia, tuttora zione personale e comunitaria, a seconda delle esigenze spirituali e pastorali e soprattutto delle coincidenze liturgiche che possono sug venerata nella Basilica dell'Annunziata a Nazareth e da una camera in muratura antistante mente importante è che il Rosario sia sempre concepito e sperimentato come itinerario con templativo. Attraverso di esso, in modo com composta di tre pareti a chiusura della grotta. Queste tre pareti, secondo la tradizione, furono trasportate "per ministero angelico" (poi identificato con trasporto a mezzo della nave dalla nobile Famiglia Angeli a servizio dell'Imperatore di Bisanzio) prima in llliria e quin plementare a quanto si compie nella Liturgia, di a Loreto. gerire opportuni adattamenti. Ciò che è vera nica, giorno della Risurrezione, diventa un Cristo, e questi si afferma, nella vita dei suoi discepoli, come Signore del tempo e della stoGiovanni Paolo II Una simpatica parentesi èstato rincontro ^ con un fornese d.o.c., il Maresciallo Alessio De Santa, Ave, 0 vergine, us saludi comel'agnul ancjejo; ave, 0piene diogni gracie, ilSignor alè cunvó. Daimi daimi une cjaìde cun chel vóli plen d'amor, 0gran mari inmacolade, 0 colombe dal Signor. Biele l'albe matutine, biel un agnui dal Signor, ma vó Vergine divine, 'o sès bielepiai dilór Fàisi dongje o cjare mari, cun chel vuestri biel bambin, che lu cjali, che tu tocj, che lu bussi chel ninin. terrena. Valeva la pena lasciare per tre giorni Forni e la montagna (anche se si giungeva ad un'altra. Monte Sant'Angelo, quel giorno ancora in parte coperta di neve) per vivere ed esperimentare momenti particolari di grazia e di vita comunitaria tra tanti fratelli e sorelle di fede. R Renzo. Armando. Ines e Rina la settima del cristiano, incardinata sulla dome cammino attraverso i misteri della vita di inviati in quella del Mistero Eucaristico (Gesù) a Lanciano: in compagnia di Loro siamo andati a visitare i luoghi della Santità (San Pio e San Michele Arcangelo) per terminare il tutto di nuovo a Loreto nella casa (parte di essa) dove San Giuseppe e Maria hanno vissuto la loro esistenza I figlio di Claudio "Daco", I comandante della "volante" di San Giovanni Rotondo. . C^] X))'] f1ca ì)ci) "oc-cJ ))a)c ci i 70 Aiì)ìì 'ì Ben poche volte la nostra vasta Chiesa te superate dalla realtà. Fino all'uscita della processione la Parrocchiale è stata letteralmente gremita di fedeli come quest'anno durante le Chiesa appariva nel suo aspetto ordinario. principali funzioni del tempo pasquale. Se da una parte ciò è spiegato dal fatto che quasi tutti i nostri uomini sono ancora a casa per mancan za di emigrazione, dall'altra bisogna pur ricono scere che per i parrocchiani tutti sono stati mossi principalmente da un vivo sentimento di fede che sentono profondamente radicato nel cuore. Lo dicono le numerosissime Comunioni di tutti i giorni ed il contegno devoto e raccolto sempre tenuto. tite grazie, si potè fare, alla luce del magnesio, la fotografia della scena che abbiamo il piacere di riprodurre su queste pagine. Essa può dare Ritornata in Chiesa trovò il coro velato da un un'idea della visione. Si capisce che la realtà grande sipario che impediva la vista di quanto nel frattempo era stato preparato. Si potè cosi chiuderla ed impartire la benedizione con la S. Reliquia della Croce senza distrazioni che aveva un' aspetto molto più toccante per la distribuzione uniforme della luce che eliminava ogni ombra, ed i colori che davano un marcato risalto alla plasticità del complesso scenico. avrebbero turbato la serietà della sacra cerimo nia. Terminata questa, ecco che le luci della navata si chiudono, il sipario cala e la visione del Calvario appare in un mare di luce, mentre un canto sommesso echeggia da lontano al Dio 'liwrwi Trascorsa in santa letizia la solennissi- ma festa di Pasqua, celebrammo nel domani devotamente l'annuale Giornata Eucaristica. Ottimo concorso dei fedeli, ed edificante la pietà ed il raccoglimento tenuto durante tutte le funzioni e fuori, dinanzi all'altare tutto luce e splendori; su cui troneggiava l'Ostia Santa che velava la presenza reale di Gesù redentore del mondo. Alla chiusura, prima che l'inno di rin graziamento si sprigionasse da tutti i petti, tenne un'ascoltatissimo discorso il Rev.mo Pievano di Forni di Sotto. La domenica dell ottava chiuse degna mente il ciclo delle memorande giornate. Dal suo trono l'immagine del Sacro Cuore e nostro Redentore Divino, con le braccia aperte, acco glieva con compiacenza i nostri omaggi e le nostre fervide preghiere e sembrava volesse stringere tutti a Sé per inebriarci del suo amore e ricolmarci di sue grazie. Nel pomeriggio la cara immagine accompagnata da imponente, devota e ordinatissima processione, decorata dallo sventolio » delle tante bandiere , fiamme e gagliardetti delle Associazioni religiose, politiche ed economiche, passò benedicente per le nostre vie in un L'omaggio a Gesù Redentore nel XIX centenario di sua immolazione sopra la Croce, Crocifisso. Poi, dopo alcuni momenti di silenzio raccolto, il canto del Christus vincit, Christus non poteva essere più sentito, più sincero, più commosso e più largo. Gradita sorpresa e soave impressione regnat, Christus imperat, il sipario tolglie alla vista di tutti la suggestiva scena. Ma nessuno accennava ad uscire. Fu giocoforza ripeterla ha destato il quadro vivente della scena della Crocifissione dato la sera del Venerdì Santo al per qualche minuto. ritorno della processione. Tutti ne sapevano già qualcosa, ma le previsioni sono state largamen- Tanti hanno let o, ma pochi sanno che cos'è. Queste quattro righe per spiegarlo. È un gruppo di sostegno per le persone che hanno avuto problemi alcolcorrelati, per persone che li hanno e non li vogliono più e per persone che hanno parenti o amici con tali pro blemi e li vogliono aiutare. Benvenuto chi desi dera farne parte con discrezione! Per conclude re: una relazione scritta da un ex alcolista che purtroppo non è più tra noi. Occasione di rifles sione per tutti. "Come si diventa alcolisti. Più ci penso e più, dentro di me, si fa strada la domanda: come mai non tutti diventano alcolisti? Per tutti, intendo coloro ctie, frequentando gli ambienti sociali, seguono usi e costumi di massa che poi sono comuni sia nella città che neipic coli centri di provincia. In quella sera stessa, grazie alla gentile prestazione del Sig. Dottore Anzoletti e del Sig. Maestro Perissutti ai quali porgiamo le più sen- trionfo che raramente ci è stato vedere. Ai Sigg. Sergio De Dona, organista, Ticò Gabriele e Ticò Alfonso violinisti, ai cantori tutti, ci sentiamo in dovere di porgere il nostro grazie vivissimo per l'efficace contributo che hanno dato perché le singole funzioni riuscissero più devote e solenni. (Dall'Angelo n" 5 del Maggio 1933) Club 374 La birra con il panino, l'aperitivo prima dei pasti, il bicchiere di vino durante gli stessi, il digestivo, solo per citare alcune tappe, oserei dire, obbligatorie e che si distinguono nei diversi strati sociali solo per la qualità, che una persona qualunque giornalmente si trova a dividere con i propri parenti o con i propri amici. Ora c'è da chiedersi: come maiqualcu no, anche nel tempo, si standardizza ad una certa quantità che gli consente di mantenere riflessi e lucidità inalterati, mentre altri sentono il bisogno di aumentare progressivamente la quantità fino a farsi prendere la mano e non S/ fanno delle ipotesi, alcune condivise dalle stesse interessate, ma se guardiamo bene a fondo i fatti fin dall'inizio, difficilmente trovere mo un perché. I perché, che poi sono scuse, escono dopo, quando cioè uno è già dipenden te. Tirando le somme, e questo è il mio punto di vista, alcolisti non si diventa, si è già; dopo, le occasioni, l'ambiente famigliare, le compagnie che si frequentano, siano determinanti allo svi luppo della malattia, sono più che d'accordo. Mi resta comunque il dubbio che uno è alcolista prima ancora di essere dipendente". poterne più fare a meno? Siparlamolto diambienti più o meno a rìschio. E con le casalinghe, come la mettia mo? Si sa che bevono e purtroppo si sa che sono anche molte; come e perché abbiano ini ziato a farlo è difficile sapere. Ringraziamo la Redazione del Bollettino per la disponibilità dimostrata e per averci concesso questo spazio. I On.ippo Alpìtìl di di sSoDi'a LA.N.A. inizia l'anno sociale con la Santa Messa e la benedizione del nuovo gagliardetto // 78 gennaio ha avuto luogo l'assemblea ordi naria dei soci, come da direttive della Sezione A.N.A. Carnica e da regolamento. Come con suetudine l'assemblea è stata preceduta dalla funzione religiosa celebrata da P. Renzo Bon, par roco di Forni di Sopra, che all'omelia ha avuto parole di simpatia e di stima per gliAlpini, sempre pronti a dare una mano ai meno abbienti. Durante il rito non è mancato ilricordo deglialpini defunti, !.. i comprendendo in questo termine, i caduti in guerra e tutti coloro che per cause naturali sono andati avanti raggiungendo il paradiso del gene rale Cantore. Per una decorosa presentazione alle cerimonie ufficiali, il gruppo si è dotato di un nuovo gagliardetto non dimenticando che "ban diera vecchia fa l'onore del capitano" e che il vec chio vessillo verrà religiosamente custodito in sede. Il nuovo con la scritta in filigrana dorata "Gruppo di Forni di Sopra" e sul retro la bandiera nazionale, è stato benedetto durante la Santa Messa con l'assistenza della madrina Signora Cecilia De Santa alla quale va il sentito ringrazia mento del gruppo. Terminato il rito religioso con la lettura della 'Preghiera dell'Alpino' gli associati sono sciamati in sede per l'espletamento del tessera mento e per dare inizio ai lavori dell'assemblea ordinaria. La relazione morale ed organizzativa 2002 è stata tenuta dal segretario Elvio Antoniacomi che, in particolare, ha messo in evi denza l'impegno dei soci per la preparazione del raduno sezionale che ha avuto svolgimento a Forni nelle giornate 13 e 14 luglio. Ha messo inol tre in evidenza la partecipazione di una qualificata rappresentanza all'assemblea dei capi gruppo che ha avuto luogo a Ravascletto l'S dicembre. Unanimi i consensi ed approvazione ha avuto il ricordo della partecipazione farnese all'Adunata Nazionale di Catania, tanto numerose da considerarsi un buon auspicio per la prossima adunata di Aosta. Non è mancato il saluto ed il plauso del panti quel giusto tono di allegria e quell'accordo canoro necessario all'intonazione delle canzoni della montagna. L'assemblea è stata la prova della serietà organizzativa del gruppo e del suo capo Comoretto che ha già in programma una nutrita serie di manifestazioni per l'annata in corso. Fioravante Bucco CIRCOLO FILATELICO NUMISMATICO E DEL COLLEZIONISMO DEI FORNI SAVORGNANI Ha avuto il battesimo nel Rifugio Giàf il neo costituito "Circolo Filatelico Numismatico edel Collezionismo dei Forni Savorgnani -ONLUS-" ed annovera già una ventina di Soci. Sono stati designati alla carica di Consigliere Fachin Olivo, Coradazzi Armando "Mandulin", Antoniacomi Mario "Tinela", De Santa Luca "Monco" e Petarin Angelo: a quelle di Revisori Anziutti Alfio "Timilin" e Pavoni Renzo "Biorcia";a Segretario De Santa Gianluigi. Lo scopo dell'Associazione ha carattere culturale con l'intento principale di diffonderela passione filatelica, numismatica e del collezionismo in genere. Il programma per l'anno in corso prevede, in collaborazione con vari Enti locali, una Manifestazione filatelico-numismatica e del collezionismo per l'S giugno, in occasione della Festa delle Erbe di Primavera. In tale circostanza è previsto un annullo filatelico speciale, in collaborazione con le Signor Sindaco Enzo Pavoni, sempre entusiasti camente presente alle cerimonie ed alle riunioni Poste Italianee la premiazione dei disegni deglistudenti delle Scuole Medie. I lavori migliori saranno l'og getto delle cartolinedel secondo annullo che avverrà con la Festa delle Erbe del 2004. degli Alpini. Con il rinnovo delle cariche sociali per il triennio 2003-2006 sono stati eletti: Capo Gruppo poggio del Gnjppo Filatelico di Montagna che ha lasede presso ilC.A.I. di Auronzo di Cadore. Verrà anche allestita una Mostra tematica sulla montagna, sempre nel mese di giugno, con l'ap Olivo Fachin Comoretto Dante; segretario Antoniacomi Elvio; consiglieri: Cappellari David, Sacchetti Verio, Anziutti Gino, Antoniacomi Fabio, Clerici Pietro, D'Andrea Teodoro e Piano Luciano. A tutti l'augu rio di buon lavoro per le fortune e gli impegni del Gruppo Alpini di Forni di Sopra. Evidentemente com'era nei programmi non è mancata la cena, chiamarla militarmente 'rancio' sarebbe un diminutivo, preparata con esperienza e maestria dalla Signora Anita Cella e servita dalle numerose signore sue collaboratrici. Un tono di rusticità paesana è stato dato dalla polenta sapientemente rimestata nel paiolo dall'ormai specialista Teodoro DAndrea. Tutte le numerose portate sono state annaffiate dal vino, buono e abbondante, che ha creato nei parteci- Cartolina f per l'annullo L filatelico speciale I Quadro pittorico t] di Fabiola Perìssutti I Il presepio allestito con originale fantasia nella Chiesa parrocchiale dai bambini delle scuole materna, elementare e media di Forni di Sopra con il coordinamento delle catechiste. non è stato presentato nel Bollettino di Natale per motivi tecnici. Da qui ora ricordiamo la nascita del Redentore e la Sua Risurrezione. Ecco l'ini ziativa del presepio; "Nell'anno internazionale 2002 dedica to alla montagna, abbiamo voluto celebrare il nostro magnifico panorama con un presepe I disegnato su sassi. Suquesto materiale speciale dalle varie forme, misure e colori abbiamo raffi gurato le figure tipiche della tradizione natalizia, con colori tenui non per cambiare, bensi per esaltare i più evanescenti riflessi, grigi, argentei, gialli e seppia delle pietre, rifacendoci al Salmo 'Sopra la pietra mi esaltasti' (Sai.50,3). Col casa di Acu" e interpretato da Aurelia Cella , mosaico risultante abbiamo cercato di copiare Lino D'Andrea, Valentino D'Andrea e dai due la linea architettonica naturale ed elegante della meravigliosi astri nascenti Sharon Lucchini e forcella Giàf, tra i gruppi montani del Cridola e dei Monfalconi. Omaggio alla fortuna nostra per Lorenzo D'Andrea. questo sfondo da sempre alla nostra portata di vista, lodiamo il Signore Iddio Creatore di tutte le cose, nel giorno del Suo Natale". Ci sono state tre rappresentazioni: due a Forni di Sopra ed una cortesemente richiesta a Forni di Sotto. Si tratta sempre di situazioni semplici di vita quotidiana, senza alcuna pretesa che il pubblico, specialmente quello di una certa età, ha apprezzato. Forse perché, oltre a rispecchia 1 re l'ambiente fornese di una volta, ha anche mantenuto la parlata fornese. A coronamento dei tutto, le simpatiche parentesi della "Lollo" fornese (la Geniuta) con le sue barzellette, la pubblicità con Sharon e Lorenzo e l'oroscopo con Silvia Pavoni, anche Il presepio in San Giacomo, invece, voleva solo richiamare il fatto che la nascita del Figlio di Dio nella condizione umana, era unicamente in fun zione della salvezza dell'Umanità attraverso il sacrifico della Croce. loatio Il gruppo teatrale fornese ha mantenuto il con sueto appuntamento per le feste di Natale. Questa volta i lavori erano due: il primo di carattere patetico, ma con risvolto a lieto fine, per dimostrare che il Natale può anche essere prodigioso. Il titolo infatti era proprio "11 miracolo di Natale". Il secondo lavoro in chiave comica (già interpretato negli anni 70 dal magistrale "Melas" Primo Anziutti), dal titolo "Un giorno in lei al suo esordio. Naturalmente non poteva mancare la presentatrice la maestra Annamaria Turchetti, la suggeritrice Anna Clerici ed i due "navigatori" dietro le quinte Jonathan Colombo e Daniel Sticotti. È stato chiesto che queste esperienze pluriennali di teatro fornese possano essere ripetute. Siamo favorevoli, ma, siccome vedia mo le stesse solite facce, sarebbe bene che chi ritiene di potersi dedicare a questo sacrificio, o come autore o come attore, possa dare la sua disponibilità. Un anticipato ringraziamento a chi vorrà collaborare e, sperando in un esito positi vo, vi diciamo, se possibile, un sincero "Mandi" al prossimo Natale. A. C. Il Santo Floriano -taluni lo vogliono soldato, altri funzionario romano - di stanza nel norìco dell'impero, fu affogato nell'affluente del Donau. nei pressi di Linz, nel 304 a causa della sua manifesta fede Cristiana. Quel martirio si fissò nel cuore della popolazione di quel contado sin dai primordi della loro evangelizzazione. I testimoni del vangelo accumunavano la figura di Floriano alla predicazione. Così, strada facendo, veni va conosciuto anche il nostro santo, dal popoli di lingua tedesca, slava e latina. Nel sito del martirio, sulle vestigia della chiesa primordiale a Lui dedicata, nel 1071 i canonici agostiniani fondarono l'abbazia. Nel 1751 fu ampliamente rimaneggia ta in pregevole barocco e da allora è divenuta punto di notevole riferimento anche culturale. Sin dalla sua beatificazione le popo lazioni che ebbero modo di conoscere per tradizione orale il suo martirio, lo vollero quale intercessore presso l'Altissimo per la protezione dagli incendi e dalle calamità naturali delle inondazioni. Anche la popola zione fornese, esigua nel milletrecento, lo volle tale e vi eresse una prima chiesuola. La Fraterna di Battuti, gruppo di per sone dedito alle opere di misericordia e alla testimonianza del vangelo, presente nel paese sin dalla fine del milleduecento, si prese in consegna il primo segno di riferi mento di San Floriano. Con l'impegno popo lare, dei lasciti e delle offerte dei pellegrini, alla fine del quattrocento l'ampliò e la dotò dei contenuti artistici che ancora oggi ammi riamo. La custodì fino all'inizio dell'ottocento quando lo straniero ne decretò il suo sciogli mento. Nel seguito del discorso conoscia mo le sue opere d'arte ed i personaggi di quelle pennellate. particolare nel figurativo extrapresbiterio; Pietro Fulutto da Tolmezzo, Giovanni Antonio de Sacchis da Pordenone, altri, forse! Queste preziosità saranno ulterior mente valorizzate il prossimo anno quando la comunità parrocchiale, unita al resto della Carnia, parteciperà alle iniziative in ricordo Era meta di pellegrinaggi di fedeli Camici e Cadorini, in particolare il 4 maggio che era festa solenne della sua ricorrenza. Quella tradizione si spense alla metà del secolo scorso e da allora San Floriano viene del 1700 - anno del martirio del Santo ricordato solo nella Santa Messa del giorno. Nel prossimo numero di questo periodico ragguaglieremo sul programma Floriano. Il nostro tempietto è stato dichiara to Monumento Nazionale dal Regio Governo saranno attuate nel 2004 in Carnia. nel 1905. Intanto, mandi! delle iniziative sacre, storiche e culturali che ... „ • Isidoro Perissutti "Andrea di Bortolotto, detto il Bellunello a causa del suo natale in quel di Belluno (nel 1430) e trasferitosi giovane a San Vito al Tagliamento". "Gianfrancesco del Zotto, di un casato di Socchieve, nato nel 1450 e chia mato comunemente da Tolmezzo per via del l'accasamento". "Andrea ha impreziosito la chiesa con il polittico d'altare. Nello scomparto cen trale si ammira la figura intera del Santo Floriano nelle vesti di milite romano, con ves sillo e nella mano destra un castello in fiam me. In fondo leggiamo la sua firma e la data. "Opera di Andrea Belunelo de San Vido MCCCCLXXX". Nelle tavolette sono raffigurati anche alcuni santi della devozione popolare fornese antica. Quella devozione ha aiutato anche l'arte. Nella cornice è riportato il nome del committente: "Questa ancona ha fatto fare maistro Nicolò Pilizaro de Forno de Sora per sua devoclone". Gianfrancesco l'ha affrescata. La penna lo immagina mentre trac ciava lo schema dell'impianto pittorico e lo scorrere disinvolto dello stiletto sull'intonaco. Era un buon disegnatore. Per il riempimento coloristico, non tutto suo, si è fatto aiutare dagli allievi, in Una stagione invernale gratificante Mentre ai primi di marzo Forni salutava gli ultimi ospiti, si provvedeva a stilare un bilancio conclusivo della stagione invernale sul cui esito positivo hanno inciso molteplici fattori tra cui le condizioni climatiche favorevoli. Il lavoro di coordinamento svolto dal Consorzio Servizi Turistici per la presentazione di un prodotto turistico frutto dell'integrazione tra le varie realtà, servizi e risorse del territorio (attività sportive: programmi didattici, ambien tali, culturali; attività ricreative) ha rappresentato la formula vincente e portato ad ottenere una buona risposta, in termine di presenze nell'area, di gruppi d'istituti scolastici durante la settima na e di sci club e famiglie nei 'fine-settimana'. Le condizioni del Self Service Varmost, nono stante non ne fosse stata prevista la gestione fino a pochi giorni prima del Natale, e del Centro Sportivo, sono state discrete pur consi derando le difficoltà legate all'incidenza dei costi fissi. Vi è stato inoltre un apprezzabile inte resse per i soggiorni verdi riscontrabile dall'in cremento di domande per tale tipo di proposte. Per quanto concerne l'estate, si elen cano i principali eventi promozionali e sportivi in programma: Festa delle Erbe di Primavera (fine- settimana 8-15-22 giugno) a cui vengono abbi nati un torneo valido per qualificazione Campionato Italiano Basket 3 Contro 3 (finesettimana 8 giugno), la Festa Nazionale del Touring Junior (fine-settimana 22 giugno) ed un Raduno d'auto e moto d'epoca (22 giugno): Snaidero Camp Basket (giugno): Carnia Dov^nhill - Campionato Italiano (20 luglio): Gara di Coppa del Mondo di Sci d'erba (1-03 ago sto): Forni, funghi e ... gastronomia (fine-setti mana 14 e 21 settembre). Si confida che le azioni svolte e quelle in fase di attuazione possano contribuire, tra l'altro, al raggiungimento dei seguenti obiettivi: divulgazione delle nostre proposte in territorio internazionale: prolungamento delle stagioni lavorative per gli operatori: opportunità di fare conoscere all'utente la zona, durante gli appun tamenti promozionali, per valutare l'eventualità di un futuro soggiorno: utilizzo delle strutture disponibili e, più in generale, delle risorse del territorio: continuità nello sviluppo dei program mi con conseguente maggior visibilità e cresci ta di qualità del prodotto Forni di Sopra. Un augurio di Buona Pasqua a voi tutti! Consorzio Servizi Turistici - Forni di Sopra 7 lontano dal traffico e dallo smog), per poter correre con i cani nella stagione che va dalla vendemmia ai primi caldi primaverili. Di fatto, in climi quali il nostro, l'uso del carrello è impiegato dai musher (la persona più o meno esperta, alla guida della slitta o del carrello) per effettuare l'allenamento dei cani ma anche per scopi puramente dimostrativi come, ad esempio, gare dei vari clubs, oppu re dimostrazioni in occasioni di feste di paese e per far conoscere, in questo modo, l'uso del cane da slitta come compagno per lo sport. La slitta comunque rimane la regina del mondo dello sleddog. Chi la pratica è già da considerarsi un "musher" (conduttore di slitte con cani: un vocabolo di origine franco canadese che deriva dall'imperativo "mar- V chez" gridato ai cani; comando che è stato m sostituito). La slitta mette veramente a dura prova lo sportivo perché guidare una muta di cani, anche se di due o tre oppure dai dieci in su, è molto impegnativo: sia per lo sforzo fisi co, sia per l'impegno psichico-mentale che comporta guidare un veicolo trainato dai cani. Il musher, infatti, non utilizza altro che la conoscenza dei propri cani, e cioè il rapporto ^ Gara a Cortina d'Ampezzo che riesce a costruire con loro nel tempo. Denis Pavoni Non vengono utilizzate assolutamente né fru ste né briglie (anche perché comporterebbe ro, dopo un certo arco di tempo, una reazione "Categoria due cani" - 4 Km. Come musherpiù giovane 1" classificato IL CANE DA SLITTA D'UN TEMPO E D'OGGI Tra i cani da lavoro, quelli classificati come "atti al traino delle slitte" sono: i Samoiedo, gli Alaskan Malamut, Groenlandesi, i Siberian Husky e gli ALA SKAN HUSKY: quest'ultimi vengono riputati i veri cani da slitta. Classificazione mette in risalto quella che un tempo era la destinazione di questi preziosi animali: trainare dei carichi in condi zioni ambientali estreme, essere animali doci li, coraggiosi, intelligenti e affidabili. Queste sono infatti le caratteristiche che questi cani conservano ancora oggi anche se, pur non svolgendo quelle mansioni, sono utilizzati dall'uomo come animale da compagnia o, assecondando maggiormente la loro istintività, per fare dell'escursionismo o delle attività sportive. Scegliere un cane da slitta implica farsi un po' condizionare dal carattere e dalla predisposizione dell'animale. Ma se si è amanti, oltre che del cane, dell'ambiente sionalità. In certo senso parlare di sport coi cani da slitta non rende giustizia all'altra spe cialità tipica di questo sport: la pulka. Il traino della pulka è un tipico impie go del cane molto diffuso in Scandinavia: il cane, munito di un'imbragatura, traina uno slittino al quale è allacciato uno sciatore che segue con gli sci da fondo. La pulka è un'attività altamente spet tacolare e semplice allo stesso tempo (anche se richiede una certa maestria con gli sci) che meriterebbe molti più appassionati di quanti non ne abbia ora, anche per colpa, si può dire, del mito rappresentato dalla slitta. Implicitamente ci siamo finora riferiti agli sport con cani da slitta sottintendendo alla quale sono attaccati tutti i cani) e con gli altri cani perché, in tal modo, può provocare litigi tra un cane e l'altro. In definitiva non è GLI SPORT CON I CANI DA SLITTA Lo sport con i cani da slitta è pratica to in tutti i Paesi del mondo che conoscono la quest'ultima viene conservata la non profes- cane di testa o "leader") si grida "com-gee" (pronunciato "com-gii") se si vuole far capire al "leader" che deve girare completamente a destra per poi procedere dalla parte opposta; si grida "com-haw/" (pronunciato "com-hàa") se si vuole far capire al "leader" che deve la slitta con un carrello a tre o quattro ruote. In tal modo è possibile utilizzare un qualsiasi stradello, nei boschi o in pianura (ma sempre Un altro modo di utilizzare il cane da cani da slitta. non solo di un'attività hobbistica, anche se di Ci sono ulteriori comandi che richie dono più tempo e molto più impegno per essere insegnati al proprio cane (in questo al slitta senza la neve è costituito dal sostituire le: un terreno pianeggiante coperto di neve. è predisposti ad avvicinarsi allo sport con i centinaia di clubs e i praticanti sono migliaia). Si tratta, come detto, di uno sport e ai cani di fermarsi. girare completamente a sinistra per poi pro cedere dalla parte opposta; durante questa operazione il "leader" non deve assolutamen te andare ad interferire con la linea (la "corda" che essi siano svolti nel loro ambiente natura incontaminato, della tranquillità dei boschi di montagna e se si anela anche ad una attività che impegni il proprio essere in un'impresa che ben può richiamarsi ai miti delle grandi pianure ghiacciate del grande Nord, allora si neve, dal nord America (in Alaska è lo sport nazionale, come da noi il calcio) ed all'Europa continentale (in Francia ed in Germania, nazioni "storiche" per questo sport, vi sono brusca del cane) per condurre la slitta, ma solamente la voce per dare ai cani i comandi necessari: si grida "gee" (pronunciato "gii") per comunicare ai cani di girare a destra: si grida "haw" (pronunciato "hàa") per comuni care ai cani di girare a sinistra; si grida "whoa" (pronunciato "uòo") per comunicare Mi IV can°ericonLcr^ metterli a trainare una slitta. L'ORGANIZZAZIONE SPORTIVA DELLO ORGANIZZAZIONE DELLE GARE SLEDDOG Per far chiarezza sui mondo deilo sieddog bisogna innanzitutto precisare che esiste una contrapposizione profonda tra due modi di conoscere lo sport coi cani da siitta. Questa divisione attraversa coloro che si dicono iegati a questo sport in tutte le parti del mondo dove esso viene praticato. Essa riguarda i più elementari elementi costitutivi di ® scopi da 400 a 600 Km divise in tappe giornaliere da circa 60 a 110 Km per una durata da 6 a 7 giorni. Sono gare molto selettive a numero Sono presenti due tipi di gare; lo sprint e la lunga distanza. Le prime si svolgo no con diverse categorie: pulka con uno o due cani in un percorso di 6 Km; slitta con due cani in un percorso da 8 a 12 Km; slitta con quattro cani in un percorso da 6 a 8 Km; slitta a sei cani in un percorso da 8 a 12 Km; slitta chiuso di 60 concorrenti. Vengono accettati esclusivamente concorrenti esperti e cono sciuti. Si svolgono con due categorie: una da 8 cani ed una da 12 cani con lo stesso chilo metraggio dì tappa. In Europa, la gara di lunga distanza più importante è l'Alpen Trail che si svolge in Svizzera, Austria ed Italia. con otto cani in un percorso da 12 a 18 Km. Le seconde si svolgono su percorsi Enzo, Elena, Denis Pavoni Italia Società Sì)0)-(i va ]^0rr]c,9c IL 23 MARZO CON LA PREMIAZIONE DELLA GARA SOCIALE SI È CHIUSA LA parazione meticolosa hanno raccolto dei bei STAGIONE INVERNALE 2002/2003 successi. ^ iella stessa occasione sono stati pre- gli mondo atleti cheHnome hannodiporta1l\l ^ to in giro peril Forni e della Fornese ed hanno raccolto successi quasi inaspettati. Roberta De Santa ha sor preso un po' tutti a partire dai suoi genitori (giustamente emozionati a vederla sul gradi no più alto dopo tanti sacrifici) portando a casa il titolo di Campionessa Italiana e Regionale in due diverse specialità e assieme al fratello Flavio che ha occupato per impor tanza i primi posti dello sci regionale e nazio nale. Ma questo è stato il nuovo assieme ai nuovissimi entrati Luca Michieli e Luca un autunno di intensi allenamenti ed una pre Olivo si è piazzato al 98° posto nella Marcialonga (su S.ooo partecipanti), terzo nella 30 Km. TC ai Campionati Zonali vinti dal Campione del Mondo Englaro e nono ai Campionati Mondiali Master disputati in Austria. Stefania ha vinto quasi tutte le gare regionali e si è piazzata molto bene ai Campionati Mondiali di SkiArch. Tutto questo è frutto della buona affluenza ai corsi di sci a cui hanno parteci pato anche i bambini delle scuole materne. È una premessa positiva che ci fa sperare in una ripresa dello sport fornese. Per concludere la parentesi invernale 5?^ 9 r *1 Cedolin che iniziano a mostrare la loro valen dobbiamo relazionare su un altro evento za e si prenotano per dimostrare il prossimo anno loro potenzialità. Una parola di stima e di ammirazione D'Andrea e Liuta per lo 'sci di fondo', Giulio Cedolin e Giulio Perissutti per la discesa. Anche questi hanno continuato ad iscrivere il proprio nome negli albi regionali e nazionali e meritano di essere indicati ai giovanissimi come un esempio sportivo da imitare. sportivo che si è svolto l'ultima settimana di gennaio. Si è concretizzato il progetto di rimettere sugli sci 1 bambini dell'Istituto Omnicomprensivo di Ampezzo dopo anni di inattività. Centoquindici bambini che sono venuti a Forni per riprendere a praticare lo sci da fondo e da discesa e che poi, sull'onda dell'entusiasmo, hanno continuato per altri 5 venerdì. Ne è derivato un buon successo per la partecipazione e per i risultati: il tutto, con pista perfettamente innevata e una buona organizzazione che ci ha permesso di riceve Degni di vera nota poi Olivo grande soddisfazione dei genitori, dei docenti re le felicitazioni di molti. e della Direzione distrettuale. Una buona parte di queste iniziative le abbiamo potuto fare con il concreto aiuto va anche ai nostri inossidabili, Teodoro Antoniacomi e Stefania D'Andrea che dopo Roberta De Santa Questo progetto continuerà pure durante l'estate e il prossimo inverno con l'o biettivo di incrementare il numero dei parteci panti e di prepararli all'agonismo. Si è portata anche a termine la clas sica gara di fondo " Trofei Antoniacomi e Antoniutti" in uno scenario invidiabile con la finanziario dell'Amministrazione Comunale ed il sostegno di privati ed aziende che ci hanno permesso di portare a termine un programma che ci ha tenuto impegnati per 4 mesi di seguito. Non resta nemmeno il tempo di riflettere che già la stagione estiva è alle porte e che nuovamente ci vedrà impegnati nel prossimo Campionato Carnico di Calcio dei Grandi e dei Pulcini. 'i .Mi ^ i Quest'anno ci si aspetta dalla squa dra di calcio una migliore prestazione dello scorso anno anche perché, nella rosa dei giocatori, ci sono 3-4 nuovi soggetti che pos sono dare al gruppo un buon impulso. Resta poi la 30^ edizione della "Cjaminada" e una prova di "Coppa del Mondo di Sci d'erba" agli inizi del mese d'a gosto. Ci serve tanto aiuto, soprattutto di braccia, che ci diano sostegno per questi impegni che ci attendono ed entusiasmo per sentirci più motivati e vicini alla squadra di calcio di grandi e piccoli. • 11 rP ° . jfi P Ti 0 E ( r c i\^ * T~' \ ' * st-' - A ,- Molti si sono divertiti altrove; hanno naggi lontani i quali ricevono i saluti da questa pagina. scelto l'opportunità di socializzare Alla mezzanotte l'addio al carnevale carnevalescamente nelle realtà vici niori ove l'abbigliamento e la maschera fanno 2003 è stato vivacizzato dalla scena dialogata parte di una tradizione radicata. Ed hanno accolto anche gli applausi, quelli carenti nel proprio paese. di due maschere in contrapposizione: del car nevale e della quaresima; approdando al testo del poeta friulano Ermes di Colloredo (conte). Le sorelle Cella, Aurelia e Anita, conosciute dalla voce, hanno sostenuto egre Il carnevale fornese quest'anno è passato quasi in sordina. La manifestazione coreografica lungo le vie delle frazioni, di adulti e bambini, ed il trovarsi in piazza fra pochi spettatori s'è limitata al solo martedì. Il giro per le osterie, proponendo un momento di allegria e la serata conclusiva alla quaresima in quelle di una montanara emacia Stube hanno caratterizzato il nostro carneva ta dall'astinenza e vita ritirata. le. Del solito gruppo, pilotato come si suole dire dalle "3C" che stà per Cella Aurelia, Delia ra svegli e il gruppetto dei turisti. È stata la e Anita. manifestazione dell'arrivederci. giamente tutto il lungo colloquio de! Colloredo, in distinto friulano. Del carnevale, nelle vesti di un friulano ben pasciuto e della Ha divertito tutti, grandi, piccini anco Le frazioni di Cella e Andrazza un Il dialogo "Carnavàl e cuarèsime" si trova fra le più belle pagine del nostro poeta friulano Conte Ermes di Colloredo, pubblicate dalla Società Filologica Friulana nel 1924. tempo non tanto prossimo andavano per la maggiore per le iniziative di carnevale, di una certa caratura, le quali impegnavano !a prepa razione gran parte dell'inverno. Quest'anno mancavano alcuni perso- LA 13 [CE ([iN A DA Ormai èdiventata una tradizione. Grazie alla precisa organizzazione di Luigino Menele e la tenacia collabo razione di Lucio Timilin e di tanti altri, anche quest'anno, seppur in ritardo a causa della neve, si è svolta la "Bichinada di Duvies". modo di legare il "righin". Tutti avvertivamo la tensione per la Conoscendo bene l'attività di volon discesa; la pista, infatti presentava qualche tariato di Luigino Menele presso le Missioni cattoliche dell'India e Nepal, lo stesso ha passaggio particolarmente insidioso, sul ghiaccio vivo, col baratro di San Antonio a voluto aiutare i missionari, anche attraverso questa folcloristica manifestazione, conse pochi metri...; ma la maestria dei 'piloti', dai più giovani ai più anziani, ha fatto superare ogni timore e tutti sono scesi, a valle, inden gnando a tutti i partecipanti un singolare oggetto in pietra di agra acquistato in India ni (tranne un paio di 'bichinas' che si sono disintegrate per strada). Dimenticati, ben sapendo che il ricavato va in aiuto a tanta gente meno fortunata di noi. Per completare l'azione generosa e Tutto è andato per il meglio, a cominciare dai numerosi partecipanti. Al via, infatti, c'erano ben 13 squadre composte da 2 persone più la intramontabile bichina. Il tracciato di gara partiva dalla piaz za centrale di Forni di Sopra (Vico) a quota I tempi dei cronometristi hanno poi fatto il resto per l'assegnazione del "trofeo" in memoria di Antoniacomi Dino Menele, persona carismatica dei bei tempi con la 907 m., per arrivare allo stavolo di Luigino Sindaco, Luigino giustificava l'assenza del Menele, a Duvies, quota 1400 m. Dopo la salita, più o meno veloce e Parroco impegnato nelle funzioni liturgiche il carico della propria slitta con quell'altrui, sfornando battute d'ogni genere, fermo paggio composto da Lidio Dorigo e Loris restando che le battute più classiche con medio precedentemente determinato dalla bichina su e giù da Duvies. Alla premiazione, presente il sig. tramite la Fondazione P. Alessi Fratelli divertente per tutti noi, si precisa, per quei pochi bontemponi, che la legna trasportata a valle con la bichina, oramai da cinque anni, non è finita in Guof..., ma è sempre stata devoluta in beneficenza ad altrettanti bisognosi. E sempre come ogni anno, anche del sabato sera, e dopo aver ricordato ai questa volta le quote di iscrizione incassate un'abbondante pranzo con menu vario (la presenti, rivolgendosi in particolar modo ai da Luigino Menele, sono state devolute in polenta di Doro non è mancata nemmeno più giovani ed ai villeggianti l'utilità della offerta alla nostra Parrocchia. questa volta) per i partecipanti, collaboratori, bichina nei tempi passati, si passava alla A questo punto non ci resta che soccorritori, ecc., si è cominciato a caricare premiazione vera e propria con l'ausilio delle sperare per il prossimo Natale in una buona le slitte con la legna per la discesa. Come simpatiche battute dell'instancabile Lino e abbondante nevicata per continuare sem sempre, questo è uno dei momenti più Nassivera. pre cosi e meglio di così nel nostro saper intensi della giornata, dove tutti confrontano vertono sempre sul carico di legna e sul II 'trofeo' è stato assegnato all'equi Tomat che hanno sommato il miglior tempo giuria. divertirsi in modo semplice e soprattutto per non far dimenticare quando con la 'bichina' si andava per necessità. Una bella giornata di sport, solida rietà ed allegria. Grazie Luigino Menele. "•• v^a: ;• w;,V; --1 • ''-k" Ir ^ ùassi^é^: :.{ 50 anni Perissutti Antonio eClerici Ziià'hariijó f0^ég[g0o ^ V'• rs gennaio 2003 Uir eij10 gfa. a. J^"o rri f df ,9opr'a A f eppure la laicizzazione dell'era moder- almeno una reliquia a cui fosse legata la / \/ ® brusca rottura col passato V hanno cancellato la nostra connatura memoria di Terra Santa. ta necessità del trascendente ed ora l'età gia ed ogni pellegrino ritornava da Gerusalemme con un ricordo 'benedetto'; f post-moderna lo sta provando ad abbundantiam. Certamente é mutato il concetto di Da allora si formò la cultura dell'eulo- non si tratta di un souvenir, bensi d'un segno sacralità e di conseguenza ben altri sono oggi tangibile della fede nell'Incarnazione, un i segni del sacro. Eppure ci si emoziona oggetto dalla matrice spirituale, quale a noi ancora di fronte a certe familiari 'immagini forse oramai riesce difficile comprendere. sacre' che sono state il frutto di una partico L'esperienza di fede e di mistero del pellegri j|pP|PPppy^ Fedele Alin e Coradazzi Manuela uniti in matrimonio nella chiesa di San Giacomo il 27 luglio 2002. lare forma di religiosità dai risvolti anche arti stici. Forni di Sopra ne possiede un mirabile esempio nella chiesa di San Floriano, dove quella fuga di volti quotidiani e allo stesso tempo ieratici dei Santi, dipinti da Andrea di Bortolotto, detto il Bellunello, ed affrescati da naggio in Terra Santa ha conservato nei secoli la cultura dell'eulogia e Forni di Sopra ne possiede un delizioso esempio: un'esile croce di 36 cm X 9,5 x 5,5, intagliata in legno di ebano, intarsiata di madreperla, con il Crocifisso e alla base l'Addolorata, disegnati Gianfrancesco da Tolmezzo, testimonia una a china su madreperla. "Questo tipo di realiz lenta accumulazione di consuetudini culturali. zazione è caratteristico del tardo '600 e veni Si, perché coloro che li hanno voluti tra la fine del '400 e gli inizi del '500 e coloro che li hanno consen/ati, hanno espresso e trasmes va frequentemente acquistato dai pellegrini in so una particolare cultura che l'oblio non deve vanificare. Allo stesso ambito di trascendenza religiosa appartiene quel segno del sacro denominato "reliquia" (reliquus 'ciò che rima ne') e che da sempre ha informato di sé la cultura cristiana, fin da quando nel 11° secolo il culto delle reliquie dei martiri della fede sostituì quello greco-romano prestato ai resti degli eroi. Ben presto a quella venerazione si associarono le reliquie della vita terrena di Gesù Cristo. Dal diario di viaggio della spa gnola Eteria, preziosa testimonianza scritta del suo pellegrinaggio a Gerusalemme nel IV° secolo, sappiamo che perfino l'uomo qualun que ambiva ritornare dalla Terra di Gesù con l'eulogia (letteralmente 'bene-dizione'), ossia, con una memoria concreta dei luoghi santifi cati dalla presenza del Cristo. Otto secoli dopo, all'epoca delle Crociate, non ci fu luogo di culto In Europa che non possedesse Terra Santa" recita la scheda del Centro regionale per la Catalogazione dei Beni Artistici (G. Bucco). È un "dono votivo di riconoscen za...per la salute fisica che, nonostante i grandi pericoli di perderla, ci è stata conser vata, ... umile omaggio che vuol essere sim bolo del sacrificio santificato dalla fede", hanno scritto nell'atto di donazione i 23 firma tari, tutti emigranti per lavoro in Persia, 21 sono fornesi e 2 friulani, di Pradis e Castelnuovo. Era il 9 febbraio del 1935. A memoria della famiglia Antoniacomi (Canova) la Croce sarebbe opera di un loro avo, ma, se cosi è stato, i materiali (ebano e madreperla) ed il tipo di lavorazione devono essere stati acquistati in Medio Oriente, meta stagionale di lavoro nonostante fosse lontanissima per quei tempi. Acquistata già finita o assemblata a Forni, comunque, la Croce è un'eulogia di "Fede e Lavoro" come quei 23 "umili operai" hanno intitolato l'atto di donazione. Teresa M. Rossi LAUREA li 4 marzo 2003 Lucia Antoniacomi ha conseguito presso l'Università di Udine la laurea in Lingue e Letterature straniere con Piatti Paolo e D'Andrea Marina uniti in matrimonio nella Parrocchiale il 21 settembre 2002. voto 110/110. Relatore: Prof. Anton Reininger. Tesi: Ha svolto la traduzione dal tedesco all'i taliano di un testo teatrale dell'autrice austria ca Elfriede Jelinek. La redazione porge a Lucia i complimenti e i voti augurali per il suo avvenire professionale. Mandi! OFFERTE RICORDIAMO I NOSTRI C4RI Qui di seguito, e se ci sono degli errori segnalateceli, troverete le offerte che sono state consegnate dal 10 dicembre 2002 al 5 aprile 2003. Un grazie a tutti, grande come la vostra generosità. Manuali NN in mem. defunti De Santa Pepe 30.00 - Pavoni Rosetta e figli per Caritas. Seminario e Missioni 50.00 - I famigliari in mem. di Antoniacomi Giannina 55.00 "La bichinada" 130.00. di anni 56 Maresia Giovanna di anni 79 deceduta il 14 ottobre 2002 deceduta il 17 gennaio 2003 Di Gallo Alda Per hi Chiesa della Madonna della Salute Pavoni Rica e Anna 50.00 - 1 coscritti classe 1923 100,00 - I coscritti classe 1943 136.00 - D.P. 25.00 - NN 75.00 Cella Maria Ticò 20.00 - Pavoni Margherita 20.00 - Pam. Cappellari Giobatta Saco 50.00 - NN in occasione del matrimonio di Piatti Paolo con D'Andrea Marina 200.00 - I coscritti classe 1923 in mem. di Maresia Giovanna 50,00 - Agnese Eleonora 50.00. Per la Chiesa di S. Giacomo NN 50.00. Per il Bollettino Parrocchiale Rossi Maria Teresa 50.00 - Pavoni De Santa Giovanni Battista Antoniacomi Giannina (Guido) di anni 93 di anni 89 di anni 50 deceduto il 5 febbraio 2003 deceduta il 26 febbraio 2003 deceduto 1' 11 marzo 2003 Berto Franco Margherita 20,00 - Bianco Marcello 50.00 D'Andrea Alice 25,00 Bucco Fioravante 10.00 - Cella Maria Ticò 5,00 Ticò Sara 25.00 - NN 40.00 - P.V. 20,00 - Furlan Lucia 29.00 - Sonato Walter 25.00 -- Pavoni Bruno 25.00 - Ferigo Agnese 5.00 - Agnese Eleonora 50.00 Antoniacomi Anna Maria 25.00 - NN 20,00 - Anziutti Lina 50.00 - Candotti Luciano 25.00 - Bianco Marcello 10.00 - Coradazzi Ermes 30.00 - Spangaro Benito 25,00 - Antoniacomi Lucia 50,00 - De Bona Clara 10.00 Marinatto Piergiuseppe 20,00 - Ticò Silvio 10. ifflOTSÉrfii ©affi ccc "La testimonianza dell'evangelista vivacizzata In tre incontri dai presbiteri della Foranla" Quando siparla di Marco, uno dei quattro, il pensiero percorre itempi della sua testimo nianza evangelica. Il nostro evangelista non ebbe modo ed opportunità di conoscere a fondo Gesù, per cui si appoggiò a Pietro per la stesura della figura dell'uomo e del Signore predicatore. Ne uscì un racconto, per modo di dire, succinto, ma pregnante di significati e di messaggi. Leggendolo è come se ascoltassimo le risposte ai quesiti che via via l'uomo si è posto sul suo destino nel corso dei due millenni. Le risposte sono giunte, per via di quei messaggi, dal cielo, da Colui che siede alla destra del Padre. a Marco lo immaginiamo seduto accanto a Pietro mentre lo stà interrogando sulla vita diGesù, mentre lostà ascoltando per redigere i brani evangelici. Nelle tre serafe organizzate dalla Foranla di Ampezzo durante il pehodo quaresimale, il lavoro di Marco lo abbiamo ascoltato dalla viva voce di Don Primo Degano, di Mons. Pietro Piller, fora neo e di Padre Renzo Bon, rispettivamente parroci di Maiaso, Ampezzo e Forni di Sopra. Le comunità dei due Forni, ove hanno avuto luogo gli incontri, invitate a partecipare alla testimonianza di Marco, hanno risposto in modo alquanto tiepido. Il nostro evangelista ha avuto durante il suo transito terreno anche le delusioni per le quali ha sbattuto isandali sulle porte di case, di borghi e villaggi, ma non per questo sm/se di testimoniare. Il nostro essere, omeglio chiamarci Cristiani, ci viene dall'esito, in primis, della predicazione di Marco che, o Lui, o i suoi seguaci, o la sua chiesa di Alessandria, oppure gli inviati di questa chiesa, arrivò ad Aquileia. IP. / nostri piccoli cantori BOLLEniNO PARROCCHIALE FORNI DI SOPRA Quadrimestrale Edito dall'Azione Cattolica di Udine Direttore responsabile: Mons. Dott. Duilio Corgnali Redazione: Parrocchia di S, Maria Assunta Progetto grafico: Isidoro Perissulti Slampa: Tipografia Ivloro Andrea Tolmezzo (Ud) v. Torre Picotta, 2 Autorizzazione Tribunale di Udine n, 13del20,10.1948 12 Giornata mondiale del malato - nel nostro piccolo - Distribuzione dei messaggi della parrocchia L'ANGELO DI FORNI DI SOPRA N. 50 - Assunta 2003 Bollettino Parrocchiale Spedizione in abbonamento postale, art. 2, comma 20, lettera c, Legge n. 662/96 filiale 33100 Udine TAXE PERQUE - TASSA RISCOSSA UDINE-ITALIA 1 * VOLONTÀ DI PACE AMICI CARISSIMI, APasqua, ne! rivolgere il mio saiuto ed vere, se vogliamo scorgere anche noi, pur innanzi con gli anni, un avvenire migliore, sereno, di pace. potrà ricostruire in una regione che vede il partito Baas (al potere a Baghdad e a Damasco) diviso fra Iraq e Siria, il ritorno alla moschea in Turchia, l'impazienza armata dei Curdi, i fenomeni 'carsici' in Iran, In Egitto, in Giordania, i problemi nell'Arabia Saudita e, augurio in occasione di quella solennità, vi scrivevo con una "grande angoscia", causa la "situazione di guerra nel medio oriente". Scrivendovi, non sapevamo nem meno se a Pasqua la guerra sarebbe termi nata. Ma oggi, come oggi, possiamo dire che è terminata? Quante "parole" sono state dette prima, durante e dopo ii conflitto in Iraq. Ed ora a che punto siamo? E noi cristia ni come reagiamo alia situazione internazionaie che si è creata dopo ii "così detto annuncio" che la guerra era terminata? Non possiamo lasciarci ingannare dalle afferma zioni 'pacifiste' di persone che pensano di governare da sole e a loro piacimento il mondo! Come cristiani non possiamo tacere. Ci aiuti in questo la riflessione del gior nalista Igor Man, apparsa su Famiglia Cristiana proprio quando iniziava la guerra in Iraq. Non vogliamo fare della politica. Solamente capire come tante persone {per ché non è solamente il nostro giornalista Igor) vedono la possibilità di una soluzione all'intri La nostra riflessione e la nostra convinta pre miracolo - il volontario esilio di Saddam - ghiera devono orientarci su vie nuove, quelle potrebbe scongiurare la guerra. In pratica, E questo sarà possibile se la disprezzata 'vecchia' Europa da scialba comprimaria 0, a seconda dei casi, permalosa antagonista Bush ha dato lo sfratto al 'macellaio di dell'America, riuscirà a diventare utile amica Bagdad' e questi non può subirlo: esiste un last but not least, il feroce scontro fra Israele e palestinesi. Ma la missione del Papa continua. Quello ch'egli non è riuscito a strappare a cato problema: Bush e a Saddam è un armistizio che con "La strada contro il disordine mondiale indi aver reciso l'esile pianticella della pace messa a dimora con tenace pietà da Giovanni sentisse alla 'dróle de guerre'di mutarsi in una pausa di riflessione. Il Papa punta sulla lunga distanza, il suo obiettivo è ambizioso. Poiché, nella storia, dal grembo insanguinato della guerra è sempre nata la pace, Giovanni Paolo II ci affida la pace bambina, affinché Paolo II. cresca sana e santa. cato dal Papa. La vera alternativa è la Nuova Europa". L'ultimatum di Bush a Saddam sembra Ora come ora, soltanto un insperabile ne ha uno. E poco importa che sia immensa profonda di quel Paese amico. Le differenze che turbano i rapporti degli Usa e Gran Bretagna con il resto degli alleati mente diverso dal nostro. occidentali sono, a ben vedere, differenze di A Baghdad dicono da sempre che peg gio di Saddam c'è soltanto la guerra, temo che ci si debba proprio rassegnare al peggio. Epperò sarebbe improprio dire che abbia prevalso l'interventismo di Gorge Bush sulla volontà di pace di Karol Woltyia. La ' dottrina della guerra preventiva' improvvisata da Bush con la certezza di esse re giusto, è semplicemente un segno impe riale che ha, soprattutto, il torto di sorvolare sul 'dopo'. Su quello che sarà l'Area del petrolio dopo la devastante 'guerra breve' garantita dalla Casa Bianca; in che modo si metodo. La lotta al terrorismo islamista figlio di un 'Medioevo del microchip' è prioritaria. 'codice d'onore ' della mafia, anche Saddam Il terrorismo, tuttavia, non si stronca coi B52, ma con l'intelligence, e magari sporcan dosi le mani puntando al bersaglio grosso. Che rimane Bin Laden, 0 uno dei suoi cloni, mentre Saddam IHussein è quel poco di buono che se fosse stato rimosso 12 anni fa oggi non farebbe più notizia. Bush padre lo risparmiò almeno per due motivi: per salvare Gorbaclov, ostaggio dell'Armata Rossa edificatrice dell'lrak postindustriale; per timore del 'dopo' non pianificato e dunque gravido di pesanti incognite. Oggi. Dabiiù Bush, il figlio presidente, impadronitosi del proscenio internazionale, parla pressoché tutti i giorni. Ma non spiega. Con le sceneggiate non si fa la storia; la pace ALLA SCUOLA DI MARIA DONNA EUCARISTICA Ii I na vita "eucarìstica". Il titolo di questo articolo è desunto dal si costruisce sui fatti, non con i sogni. Il Papa, con la sua ostinata azione-predi- capitolo VI, l'ultimo della lettera enciclica emanata da cazione a tutto campo, ha mobilitato, lui che Giovanni Paolo ir il 17 aprile scorso, giovedì santo: Ecclesia de Eucaristia (la Chiesavive di Eucaristia, nn. non ha 'divisioni', un innumerovele esercito di volontari pacificatori. Giovanni Paolo II agisce nella speranza profetica non già di convertire il presidente degli Stati Uniti (che rivendica di essere stato 'chiamato' a dirigere il mondo), bensì di edificare un'alternativa realistica all'attuale disordine mondiale. Codesta alternativa ha un nome: "Nuova Europa". Non più una banca dai burocratici sportelli, ma Nazione delle Nazioni, ricca d'e sperienza e di pazienza. Guidata dagli uomini giusti, vegliata dal più Giusto di loro: Karol Wojtyla. Certamente non tutti tra voi saranno d'accordo con questa visione/riflessione. Ma ci sono altre alternative per noi cristiani che abbiamo alle spalle duemila anni di civiltà greco-romana-cristiana? L'augurio che ci fac ciamo, è almeno che ci mettiamo dinanzi al Signore e con umiltà Gli chiediamo: "Da pacem Domine in diebus nostris" e che lo Spirito illumini la mente e riscaldi il cuore di coloro che governano il mondo. Mandi! Padre Renzo " RITOCCHI " Un questa occasione vorremmo segnalare alcuni 'ritocchi'compiuti nella nostre chiese riguardantile 'suppellettili' delle mede sime. A Cella, nella parrocchiale, il ridimen sionamento dell'altare ligneo (in presbiterio) rivolto verso il popolo; la sede del presidente delle celebrazioni liturgiche; l'ambone per la proclamazione della Parola di Dio; la rimessa buio della chiesa. Sopra il "fonte" è stato collocato il Crocifisso del 1400 che prima si trovava sulla parete sinistra (entrando) della Chiesa e che non era messo in "risalto". Anche nella chiesa di San Giacomo è stato provveduto alla realizzazione dell'ambo ne e della sedia del sacerdote. Da queste righe vorremmo ringraziare Corrado Clerici che con la sua 'abilità creati va' ha realizzato le 'sedie', gli amboni, i sup porti delle Croci poste accanto agli altari (di Cella, San Giacomo e San Vito) e l'altare ligneo per la celebrazione della messa nella chiesa di Andrazza. Giovanni, anch' egli nascosto nel grembo materno, trasale di gioia. In quella circostanza, dal cuore della Vergine- 53-58). Il Pontefice ricorda di aver inserito nella Lettera apostolica sull'anno del Rosario, Rosarium Virginia fvlariae pubblicata 11 16 ottobre 2002, tra i nuovi "misteri della luce", anche "l'Istituzione dell'Eucaristia" e afferma che "Maria ci può guidare verso questo santissimo sacramento, perché ha con esso una relazione profonda. (...) Il rapporto di Maria con l'Eucaristia si può indirettamente delineare a par tire dal suo atteggiamento interiore. Maria è donna "eucaristica"con l'interasua vita. La Chiesa, guardan do a Lei come a suo modello, è chiamata a imitarla anche nel suo rapporto con questo Mistero santissi mo" (n° 53). Madre erompe il cantico più sublime della Bibbia: il Magnificat inno specificatamente eucaristico (il termi ne greco Eucaristia significa appunto rendimento di grazie), un canto di riconoscenza a Dio per le meravi glie operate In Lei e nella storia della salvezza, secon do la promessa fatta ai padri e alla loro discendenza (cfr Le 1, 46-55). Dimensione sacrificale L'Eucaristia è il memoriale del sacrificio di Cristo e della Chiesa, suo Corpo mistico. Nessuna creatura come Maria fece sua, con tutta la vita accan to a Cristo e non soltanto sul Calvario, la dimensione Vediamo insieme quanto dice il papa al riguardo nella nuova enciclica, con alcuni giustamente redazio nali. cercando di rimanere fedeli al suo pensiero, cosi •/k • aderente alla Parola di Dio. Mistero di fede Se l'Eucaristia rappresenta il mistero della fede per eccellenza, in quanto supera tanto la nostra intelli genza da costringerci alla più assoluta fiducia In Dio, nessuna creatura come Maria può sostenerci e gui darci in tale atteggiamento. L'invito eucaristico di Gesù rivolto agli apostoli nell'ultima Cena, di mutare il pane e il vino naturale nel suo Corpo e Sanguedivino: "Fate questoin memoria di me!" (Le 22,19), si accom pagna con quello indirizzato da Maria al servitori delle nozze di Cana, quando l'acqua si cambiò in vino: "Fate quello che(Gesù) vi dirà" 5gv 2,5). La Madre di Dio ha esercitato la sua fede euca ristica prima ancora che l'Eucaristia fosse istituita? sacrificale dell'Eucaristia. Portò al tempio il piccolo Gesù per offrirlo al Signore (Le 2,22) e si sentì predire dall'anziano Simeone che quell'innocente sarebbe Ha, infatti, offerto il suo grembo verginale per l'incar nazione del Verbo di Dio, ha concepito avuto l'anima trapassata da una spada (cfr Le 2,34- (nell'Annunciazione) il Figlio divino nella verità anche fisica del corpo e del sangue, anticipando in sé ciò che si realizza sacramentalmente in ogni credente che divenuto "segno di contraddizione" e che Lei avrebbe 35). riceve il Corpo e il Sangue del Signore, nel segno del Preparata giorno dopo giorno al sacrificio supremo del Calvario, Maria vive un lungo quotidiano di Eucaristia anticipata, una sorta di "comunione spih- pane e del vino. tuale" di desiderio e di offerta, che troverà il suo com "Fiat" e "Amen" pimento unendosi con la passione del Figlio e che si esprimerà, dopo la risurrezione, nella sua partecipa in evidenza del "fonte battesimale" nel suo luogo naturale in una chiesa parrocchiale. Per il "fonte" si tratta di un'opera che data del "1584 AD. 12Agosto - PB ~ CP". E poi non poteva rimanere nascosto in un 'angolino' ancora Invisibile agli occhi umani, si concede all'ado razione dell'anziana parente, che esclama: "Beata colei che ha creduto!" (Le 1,45), mentre il nascituro AMaria fu chiesto, dall'arcangelo Gabriele, di credere che colui che avrebbe concepito "per opera dello Spirito Santo" era il "Figlio di Dio" (cfr Le 1,30- 35). Lei rispose con un sì risoluto, fondato sull'onnipo zione alla celebrazione eucaristica, presieduta dagli apostoli, quale memoriale della passione del Figlio. Nazareth e Gerusalemme tenza e fedeltà dell'Altissimo, che non può ingannarsi La modesta abitazione di Nazareth e il cenacolo né ingannare. In continuità con la fede della Vergine, di Gerusalemme, addobbato per l'ultima cena del nel mistero eucaristico ci viene chiesto di credere che Signore, passeranno alla storia come primi santuari eucaristici del cristianesimo, proprio grazie a quel quello stesso Gesù, Figlio di Dio e di Maria, si rende presente con l'intero suo essere divino-umano nei segni del pane e del vino. Così, il fedele, nel ricevere il Corpo del Signore, deve necessariamente rispondere con un risoluto Amen, credo! Il primo tabernacolo Nel mistero dell'Incarnazione, Maria ha antici pato anche la fede della Chiesa. Visitando Elisabetta, ella compie II primo pellegrinaggio eucaristico della storia. Il Verbo umanato che porta in grembo I' ha già resa "il primo tabernacolo", nel quale il Figlio di Dio, primo tabernacolo del Figlio di Dio. E le parole indirizzate da Maria all'arcangelo. nell'Annunciazione, "Avvenga a me secondo la tua parola", si accompagneranno sempre alle parole pro nunciate da Gesù, la sera dell'ultima cena, nell'immi nenza della morte e risurrezione e ripetute con effica cia pasquale dagli apostoli di ogni tempo: "Questo èil mio corpo"! Il corpo generato da Maria Vergine. Antonio Rosso (dal n° 7de "La Madonna di Castelmonte" luglio 2003) L'UMANO IN CLASSE Ottobre 2002 - Ottobre 2003 Irosario, se riscoperto nel suo pieno significato, porta al cuore stesso della vita cristiana ed offre un ordinaria quanto feconda opportunità spiri tuale e pedagogica per la contemplazione perso nale, la formazione del popolo di Dio e la nuova evangelizzazione. Il motivo più importante per riproporre con forza la pratica del rosario è il fatto che esso costituisce un mezzo validissimo per favorire tra i fedeli quell'impegno di contemplazione del miste ro cristiano che è vera e propria pedagogia della santità. Il rosario è preghiera tipicamente meditati va e corrisponde alla 'preghiera del cuore', 'pre ghiera di Gesù'. A proposito delio " scandalo " del Crocifisso nei luoghi pubblici, presentiamo una riflessio ne dei noto vaticanista Domenico Del Rio che ci ha lasciato il gennaio scorso e che aveva pubblicato su 'Avvenire'il 17 settembre 2002. A un mondo distratto, gaudente, nono stante tutte le sue disgrazie, a un mondo che vuole togliere i crocifissi dai luoghi pubblici, Papa Wojtyla ha osato ricor dare, domenica, il valore e la presenza visibile delta croce: la croce di Cristo. Un discorso "folle", direbbe san Paolo, "folle" per il mondo. Si può proporre al mondo di onorare Giovanni Paolo II un segno di dolore? E, tuttavia, è proprio que fede di un cristiano è quello che si è rivelato sulla croce: non tanto la sofferenza di Cristo, non tanto il suo urlo finale di dolore, ma l'in tenzione di Dio di donare all'uomo la reden zione. La convinzione di fede è che la salvez za viene per mezzo di un avvenimento, la croce, che non è una insignificante peripezia nello svolgersi della storia. Che Dio lo ama, il cristiano lo sa defini tivamente solo attraverso Cristo. Solo attra verso il Cristo crocifisso sa che Dio ama per donando. Da che il suo Signore è morto sulla croce. Il cristiano sa che tutto è mutato. Sa che è avvenuto qualcosa "per" gli uomini. Diceva Karl Bart che la differenza tra Cristo e noi è che Cristo è "uomo per gli uomini", "0 Maria, siamo qui per imparare da Te mentre ognuno di noi è "uomo con gli uomi la grande lezione della vita. Tu ci guardi come solo una madre ni". sa guardare i suol figli. costruito tutto una "teologia della croce". È Sul "legno" cristiano san Paolo ha evidente che "croce" è qui 1' "avvenimento" Cristo e tutto ciò che esso rappresenta di La Santa Casa * custodisce il ricordo della tua quotidiana fatica redenzione, ma anche di contestazione alla e del lavoro umile di Gesù e Giuseppe; aiutaci a lavorare con cuore puro affinché il nostro lavoro sia libero dall'egoismo, civiltà mondana. Dice san Paolo, con la sua veemenza, nella prima lettera ai Corinti: "lo libero dall'ingiustizia e dalla violenza. non so altra cosa se non Gesù Cristo e que sto crocifisso ... Il linguaggio della croce è Davanti a Te, Madre, follia per quelli che si perdono, ma per noi è potenza di Dio ... Noi predichiamo Cristo cro tante mamme hanno pregato e ti hanno presentato con fiducia i loro figli, come cifisso, scandalo per i giudei e follia per i greci, ma egli è potenza di Dio e sapienza di Dio. Poiché la follia di Dio è più sapiente degli uomini e la debolezza di Dio è più forte degli Tu un giorno presentasti Gesù nelTempio. Oggi le nostre famiglie si stringono attorno a te: uomini. Non ha forse Dio reso stolta la riporta nelle nostre case la preghiera sapienza di questo mondo?". che illumina e genera fraternità, unendo genitori e figli in una festa di fede. Aiutaci a guardare in Alto per scoprire il nostro vero volto La croce di Cristo è dunque giudizio sul l'uomo e sul mondo, è scoprimento della mise ria dell'uomo, dell'impotenza a realizzare il pro prio destino in termini di umanesimo solitario. È la contestazione di ogni impostazione mon nel Volto di Dio. Cammina sempre con noi perché viviamo donando generosamente noi stessi come ha fatto Gesù, figlio del Tuo sì. Salvatore di ogni uomo, sto segno che continua ad essere prezioso per la fede di un cristiano. Ciò che c'è di più saldo, infatti, per la meta della nostra vita. Amen." dana della potenza, del prestigio, dell'arrogan za. Forse che un simile monito non merita di stare "appeso" in ogni aula di scuola? ogc) (Mons. Angelo Comastri, Arcivescovo di Loreto) * La Santa Casa di Loreto "Trovata così per caso su un ritaglio di Assònghe far al Signor Giornale". Stimiamo novembre o dicembre che I sa ben al so mestier. 2000. Parchè l'è vero 1 ne avèa mandà che le maestà dei Signor le ghe riva da par tut. Marne, el frut al cìr! an bon Pastor Marne, al dis il vecjo tal ultim respiri Son lis peraulis pui santis che i'omp al dis fra tantls. bonazòn e savaiòt. Al parléa cossi ben e I soridèa ancora mèlo. Ettore Candeago INIZIATIVE DEL PROGETTO " SAN FLORIANO 2004" L'era gusto vardarlo, l'era gusto scoltarlo. Il di al è lusint, il mont lè tant firvint Nel numero di Pasqua abbiamo presentato San Floriano, la chiesa fornese a lui dedicata e la ricorren ma la peraule plui biele jè Marne, la me stele. Se avèa subito capì che I ne voléa ben. Passion, dolor, lavor, son pe marne un grani amor. Ma i ne lo ha apena mostrà. Se avèa fat an cin de conoscenza, za, nel 2004, dei 1700 anni del suo martirio. Il Comitato, costituito dal nostro Arcivescovo, Mons. Pietro Brollo, presenta, attraverso il presidente Mons. Angelo Zanelle, Arcidiacono di Tolmezzo, le prime iniziative culturali quale premessa agli eventi del Dut te vite si distache e ades al torna tra i so fradèl. quant che l'anime jè strache, Coi furlàn al ciacarà prossimo anno. Il 5 ottobre il convegno dedicato al Santo sotto l'egida della Deputazionedi Storia Patria del Friuli. Il 6 dicembre. Convegno internazionale su San Floriano. Sedici studiosi porteranno il fmtto delle loro ma col cor al resta qua. ricerche. Quant che il fi al è un torment che l'è bèlche in partenza. el so cur al è dolent. L'è nassest tra i carnièi ma il nestri cur al brame dome une per aule: Mame. Maurizia Tomasin Intant noi spetòn che ne rive an altro paròn. Il programma dell'importante ricon-enza occu perà uno spazio speciale del Bollettino di Natale. Mandi. perché tormentarci pensando e perché perdere tempo a riflettere. Purtroppo i ragazzi rischiano di essere le prime vittime di simili pensieri e rischiano di percepire tutto come allettante e facile, dimenti cando che all'agire corrispondono delle conse guenze e che a determinate scelte giovanili cor risponderà una determinata vita adulta. Senza condannare nulla di quanto noi oggi fortunatamente possediamo, durante gli incontri settimanali di Catechismo abbiamo riflettuto di ciò con i ragazzi per ricordare a loro ed a noi che l'uomo, dotato di raziocinio e di libero arbitrio, può decidere liberamente che impronta dare alla propria esistenza e che la scelta consapevole di una vita improntata ai dettami della Fede cristiana è ben lontana dal bigottismo e dalla retorica, non chiede di rinun ciare alle comodità e non è scontata, così come potrebbe apparire a chi non conosce il messag gio cristiano o non si sofferma a riflettere su di esso. Questo messaggio è, infatti, innanzitutto per i più giovani un appello alla consapevolezza ed alla riflessione sul valore della vita e della loro unicità, anche e soprattutto nel mondo im :< d'oggi, per non essere belli ed inconsapevoli come i fiori citati dall'Arcivescovo. Le catechiste Simona De Paul! e Marisa Caldart Domenica1giugno 2003, nove dei nostri ragazzi hanno ricevuto il Sacramento della Cresima. Calligaro Marco, Cappellari Maicol, De Santa Marta, De Santa Roberta, Dorigo Elena, Dorigo Isabel, Lombardo Giuseppe, Sacchetti Edi e Veritti D'Andrea Irene hanno rinnovato la loro promessa a Dio nella consapevolezza di compiere un passo impor tante nel loro cammino di fede. Proprio sulla libertà e sulla consapevolezza ha posto l'accen to l'Arcivescovo, Mons. Pietro Brollo, durante l'omelia: dal Battesimo attraverso la Prima Comunione il giovane cristiano giunge infatti al momento della Cresima acquisendo maggior consapevolezza e diventando sempre più libero nelle proprie scelte. Un fiore, diceva Mons. Brollo in chiesa, è bello e fresco come i ragazzi nell'età adolescen ziale, ma non ha la coscienza di esistere, né può decidere come crescere, poiché dipende dalla mano dell'uomo o dalle condizioni climati che del luogo in cui si è trovato a crescere il suo seme. L'uomo invece, per quanto giovane, può decidere come crescere, quale strada percorre re e come ovviare ai propri limiti intrinsechi. Domande sulla vita e sulla condizione umana travagliano l'uomo dall'antichità, dall'an tichità ai giorni nostri hanno trovato ovviamente Cappellari Marco, D'Andrea Lorenzo, De Santa Jessica, Ferigo Arianna, Pacorig Mara, Perissutti Denise, Somvilia Claudio, Strizzolo Nicole, Tommase/// Bis e Vocale Vincenzo. risposte diverse, che possono risultare più o BACIO DELLE GiiOC'J meno congruenti ed a volte perfino buffe ai nostri occhi; tutte però sono accomunate dal tentativo di comprendere ed ovviare il fatto che Nella festa dell'Ascensione l'uomo è un essere limitato. in San Pietro in luglio Il mondo d'oggi offre un'infinita gamma Carnico accomunata la di soluzioni per superare ogni limite: ad ogni difetto c'è soluzione, ogni esigenza materiale Croce astile della nostra Chiesa Parrocchiale" trova soddisfazione, il mercato ci chiede solo di comunicare di cosa abbiamo bisogno per far sempre e comunque ciò che più ci aggrada e per rimediare facilmente - se necessario - alle conseguenze. Ciò è quanto ha prodotto il pro gresso ed è sicuramente una grande conquista, ma non è sufficiente per trovare risposta alle domande di cui sopra, anzi rischia di farci dimenticare quegli interrogativi: abbiamo tutto, AValentino DAndrea Ionore dell accosfare la nostra Croce per il 'Bacio di Fede' con una sorel la carnica. MAliCO D'AVIAi^fO PliOCLAMM'OlEMf'O) Testimone carisniQtico della parola conse gnata - Potente diplomatico - Artefice delia liberazione di Vienna, Buda e Belgrado dagli unghioni ottomani". Il 27 aprile 2003 la Chiesa lo aggiunge nel novero dei Beati". Generoso eintrepido, Padre Marco seppe difendere energicamente, casati dei potenti, nelle regge e corti; ed è lì che il suo carisma di consigliere, conciliatore e diplomatico fecero centro. si rifugiò nella confidenza con Maria che in quel giorno ricorreva la festa della Sua L'Europa era ancora pervasa dalla nota crisi del seicento, morale, sociale, eco pe giunsero sull'altura della città assediata. nomica e politica. Era anche minata dalla sopraffazione da parte dei Turchi. Correva l'anno Domini 1682. Leopoldo della Cliiesa e delle popolazioni inermi dalle sopraffazioni dei potenti e dalle vessazioni 1° imperatore d'Austria e Giovanni Sobieski re di Polonia leggevano allora due missive minacciose inviate loro dal sultano ottoma no. Le leggiamo anche noi. "lo ho in animo degli ingiusti". di Invadere la vostra regione. Condurrò con anctie a costo di persecuzioni, I diritti Questa riflessione del Cardinale Albino Luciani (poi Papa Giovanni Paolo 1°), vuole essere di prefazione al breve tratteggio sercito si raccolse in preghiera. Padre Marco Natività. Anche Roma pregava. U11 le trup Lo spettacolo che si presentava ai loro occhi era terrificante. Gli attendamenti ottomani si perdevano a vista d'occhio. Quell'esercito era valutato di 150.ooo uomini ben armati. Il nostro appena della metà. Il 12 dopo la santa messa ed impartita la benedizione si mosse mentre Padre Marco pregava. Nella piana si scatenava l'inferno. me tredici re con soldati, cavallerie e fanteria Il comando di Sobieski dopo un accerchiamento che ha dell'incredibile - i documenti storici lo descrivono nei partico lari - riuscì ad impossessarsi del vessillo sacro, della mezzaluna. A quella vista gli agiografico del Beato Marco d'Aviano. Che incomincia dalla pedemontana pordenone se. ottomani si ritennero disfatti e si diedero alla Il 17 novembre 1631 a VillottaSomprado, Rosa Zanoni diede alla luce il nostro personaggio. Che veniva subito bat tezzato nel Duomo di Aviano con i nomi di fuga abbandonando, come si suol dire, armi e bagagli. La preda di guerra fu inestimabile. Nel prosieguo del tempo, il nostro Personaggio si adoperò per favorire l'allean za Absburgica con il regno di Polonia e la Carlo Domenico. Cristofori era il suo cogno me. Pasquale il papà. La sua famiglia borghese lo crebbe di saldi principi cristiani. Fatti inspiegabili cir Serenissima. La nuova coalizione liberò Buda, oppressa da oltre un secolo di domi nazione turca. In breve toccò a Belgrado. Il nostro Padre Marco era lì, dove la preghiera infondeva coraggio. condavano il bambino, come presagi di essere destinato a costruire, per modo di dire, cose grandi nella vigna del Signore. La storia ecclesiastica, sempre pru dente nel giudicare il soprannaturale, pren deva le distanze e semplicemente li asseriva provenienti dall'alto. Poco è dato di sapere dei suoi tra scorsi in famiglia, tranne quello del tenore di vita dei suoi che gli ha permesso di accede re alla cultura. Nei primi passi dell'apprendimento lo troviamo presso il parroco di S. Leonardo di Campagna, borgo prossimo a Maniago. Era suo zio. I Gesuiti di Gorizia, del Sant'Ignazio, lo ebbero nel loro collegio. Nel 1648 i Cappuccini di Conegliano accolsero il nostro giovane ed ivi cambiò il nome in "fra Marco d'Aviano" e si caricò dei voti di povertà, castità ed obbedienza. Il giorno della sua ordinazione sacer dotale, 18 settembre 1655, fece solenne promessa di sacrificare la sua vita per Dio e per la salvezza della anime. In breve ricevet te anche la patente di predicatore. Lo accolsero le piazze di mezza Europa ove testimoniò il vangelo in modo convincente. I documenti custoditi nelle sedi curiali le descrivono stipate all'inverosimile anche da persone del popolo e di alto lignaggio che si trovavano nella posizione, per scelta o per educazione, della riforma (protestante). In seguito, tanti e con corag gio optarono per la chiesa cattolica. La sua fama veniva anche dalle guarigioni spirituali Da allora si dedicò con rinnovato per schiacciare il vostro insignificante paese. Lo distruggerò con il ferro e con il fuoco. Soprattutto ti comando (o imperatore) di attendermi nella tua residenza, perché possa tagliarti la testa". Quei momento storico centralizzato sull'assedio di Vienna da parte dei Turchi non tardò. Padre Marco utilizzò le sue La vita di Padre Marco d'Aviano è entrata nei grande libro della storia e nei testi scolastici camente e non solo, anche con la forza cari smatica che le era propria, troni e ducati, combatté le forze del male annidate in quei casati. Anche il principe delle tenebre che dell'Austria ove lo si studia con interesse. gioiva per l'approssimarsi del funerale dell'Europa cristiana. Che sarebbe stato ... celebrato dal sultano ottomano Maometto IV° e dal comandante del suo esercito il Gran Visir Kora Mustafà. Padre Marco seppe essere convin cente per coalizzare le forze e dirimere le focosità degli animi, di chi voleva la supre mazia per il comando dell'esercito unificato del regno Absburgico, dì Polonia, dei ducati re lungo le strade europee non si fermava solo nelle piazze e chiese. Entrava anche nei Il 27 aprile 2003, intanto, in piazza San Pietro, gremitissima, troneggiava la sua raffi gurazione, quella che pubblichiamo. Nel pigiato di quel vasto slargo berniniano si parlava il friulano 'misclizzàt' di tutte le sue latitudini, unitamente alle lingue dell'impero. E non solo. Il Sommo Pontefice Giovanni Paolo IT numericamente inferiore, sia di mezzi che di di Rizzios a Calalzo di Cadore. di sottobanco con il sultano invasore che che cercava l'ombra. Da allora il suo incede delicate. uomini, di quello turco. Era, però, carico di penitente al frate friulano. Beato) il quale lo caricò di una grande responsabilità quale legato pontificio. Lui Ai tempo nostri eccolo, finalmente. Beato fra i Beati. Le vicissitudini storico-poli tiche della Chiesa sulla sua tardiva procla mazione sono complesse ed anche molto lo ha proclamato Beato. Il Friuli ora ha un altro intercessore presso l'Altissimo. Da qui ricordiamo che le vesti sacer dotali: la pianeta, la stola e il manipolo indossati da fra Marco d'Aviano nella prima Santa Messa celebrata a Vienna dopo la sua liberazione, quella del grande ringraziamen to, sono custodite gelosamente nella chiesa nella folla e nel singolo che si accostava Giunse anche a papa Innocenzo xr ( Quella tomba, da allora, è visitata devo zionalmente non solo dal popolo austriaco. migliori energie. Responsabilizzò diplomati di Lorena. Sassonia e Baviera. Ad esso si annodarono le risorse degli interventisti ita liani volontari. Mentre Luigi XIV° "Re Sole" se ne stava in disparte ammiccando accordi e fisiche che otteneva da nostro Signore: ardore apostolico nella missione fra il popolo e i potenti. Per promuovere le alleanze di pace. Fino al suo transito avvenuto il 13 agosto 1699. Al suo capezzale si trovavano l'imperatore Leopoldo 1° e la consorte Eleonora i quali ricevettero l'ultimo saluto ed ebbero l'onore di chiudergli gli occhi. Per disposizioni imperiali lo si volle riposare nella cripta della chiesa dei Cappuccini, accanto alle tombe degli Absburgo. Nella capitale che Lui aveva sal vato e con essa l'Europa. voleva le donne d'Europa tutte in burqka. L'esercito così messo assieme era motivazioni che Padre Marco infondeva. Siamo nel 1683. L'otto settembre l'e Isidoro Perissutti RISPOLVERATA ... LA ROGAZIONE DI SAN MARCO dai momenti di preghiera e di raccoglimento durante la processione del 25 aprile, che solca per modo di dire i campi in dissodamento e dei tre giorni precedenti l'Ascensione che li vede distinti nei loro prodotti rigogliosi. Agli albori della Cristianità gli uomini hanno abbandonato gli dei per il Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe. Il Dio conquistato e profuso dai testimoni del vangelo, martiri, illuminati e per sone semplici, viene giorno dopo giorno abban donato con insipienza. Si sta percorrendo la stra da a ritroso, non per altri dei, ma per nessun dio. Questo dacché è mondo dalla venuta di Colui La cenere dell'agnosticismo copre da tempo anche le nostre tradizioni secolari del sacro. Tante e custodite nel dettagli solo negli scri gni delle memorie. Tre anni fa è bastato un alito su quel mucchio freddo per togliere dal sopito un brano, per così dire, delle antiche rogazioni, di quella cultura spentasi negli anni ottanta in un momento storico distinto, volto alla ricerca della mera completezza nel materiale. Una filosofia di vita ampliatasi nel tempo. Da quel brano, ecco apparire la rogazione del 25 aprile. Di San Marco, che un tempo non tanto lontano vedeva un gruppo numeroso ince dere lungo le strade della campagna datrice di speranze comuni per un abbondante raccolto. I campi attendevano le braccia che li dissodassero e di accogliere il seme nel loro seno materno. Erano fatiche preminentemente femminili in quanto l'uomo aveva lasciato il focolare, era via pel mondo per il pane quotidiano che le occupa santa messa. La rogazione appena rispolverata attende lo spirito partecipativo d'un tempo. Il suo itinera rio, nuovo e breve, lo si vorrebbe distinto da un paio di crocifissi quale ricordo della tradizione sono raccolte nel volume: 'L'Incerto confine - caratterizzare la vita e la cultura del Cristiano. In Simboli, luoghi, itinerari di religiosità nella monta tante realtà la catechesi non ha tenuto in debito gna conto la religiosità popolare, nella fattispecie la vitalità espressiva delle rogazioni che scaturisce dall'Associazione della Carnla Amici dei Musei e Giacomo. le fogge geometriche dei suoi campi divisi dai "ruois" (passaggi di servizio che sul finire di aprile borgo fornese si perde nel lontano. associata. A Lui ci si rivolgeva e ci si rivolge cono scendo la fama di grande taumaturgo e la gran Le tappe marcavano le litanie dei santi e le della sua morte, transito che ha avuto luogo nel convento dell'Arcella a Padova il 13 giugno 1231. - tra una predica e l'altra ai pesci - e attende Il cuculo, quest'anno, scandiva il suo canto monotono. La gente ricordava il detto anti co. Quant ca al cuc al cianta sula rama nuda a ven una bieia isuda", (quando il cucù canta all'i nizio della bella stagione sui rami degli alberi ancora spogli è assicurata una bella primavera). Così è successo! Le campane interrompevano quel canto, dell'Arte". sua canonizzazione avvenuta l'anno successivo a peste fame et bello, ut fructus terrae dare et conservare digneris". Seguiva la benedizione col lustrale. edito fede che percorsero la valle già agli albori della Aveva 36 anni. dir si voglia. Anche con l'aspersione dell'acqua 8 dezza di conciliatore. Il Santo si è fatto conoscere ai nostri predecessori tramite i testimoni della invocazioni che in antico erano cantate più volte: "A fulgore et tempestate, a flagello terraemotus, il crocifisso astile della chiesa parrocchiale nella direzione dei quattro venti o punti cardinali che n.° A Lui si chiedevano e si chiedono le inter Quel chiedere in ascesa iniziava, nei tempi nostri, in questi tre anni della riscoperta, dalla suo corso. Quaderno cessioni volte al superamento degli scogli della vita quotidiana, taluni irti e difficoltosi, per il ricu pero della salutefisica e spirituale. Anche di quel li morali che insidiano gli affetti famigliari e la vita ascendente di segni e preghiere volte al Cuore di Nostro Signore. chiesa della Madonna della Salute; al calar del friulana'. La devozione al Santo dei Miracoli nel erano distinti di verde). sole, la processione prendeva volto lungo lastradicciola della sponda del Tagliamento, che solca il prativo ricavato dalle opere di regimazione del "I percorsi del sacro, le origini delle rogazioni, le rogazioni a Forni di Sopra, le rogazioni in Forania Durante la settimana che principia con il 13 campagna prendeva tutto il fondo valle; mostrava rimasto pur sempre integro il suo significato Isidoro Perissutti Le rogazioni costituiscono il prolunga mento dell'azione liturgica della chiesa e dove quelle espressioni sono ordinate e mantenute nella loro essenzialità espressiva non mancano di giugno la festività universale di San Antonio da Padova viene ricordata con l'e sposizione della sua statua nella chiesa di San scrigni di tante memorie, è stato modificato. È collaborazione. antica. zioni de! paese non garantivano tutto l'anno. Il paese, allora, - si continua a parlare degli anni cinquanta e giù di lì - era raccolto e la Quell'incedere rogazionale, marcato negli che salva , non era mai accaduto. Qui si potreb be parlare di mammona. Solo! L'incommensurabile disegno di Dio, che si rinnova ogni anno attorno a noi nel ripetibile pro digio della creazione attende la nostra spontanea 11 taumaturgo ci guarda fiducioso e benigno paziente, francescanamente, la risposta dei testi moni del terzo millennio. Di essere da loro chia mato in aiuto. Chi chiama, infatti, conosce il suo interlocutore! In aiuto per il superamento dell'a gnostico e per farci conoscere il suo dottrinale per il trionfo del vangelo, della pace nei cuori dei componenti la comunità fornese e di quella uni PELLEGRINAGGIO Anche quest'anno è in programma, il 21 settembre, il Pellegrinaggio alla Basilica di Maria Luggau in Austria, con partenza da Forni di Sopra; con tappe a Sauris, Sappada e ritorno, in versale. 1113 di giugno la tiepida partecipazione alla Santa Messa devozionale ha pregato anche per coloro che il Santo dei Miracoli ... predica ai pesci. invitavano ad annodare la processione per la l.R sei giorni di marcia per i monti comuni. I coordinatori sono Marino De Santa Pitaciu' e Olivo Fachin. Attendiamo ovviamente, l'adesione in tempo e per motivi logistici bisogna allenarsi in modo adeguato e poi munirsi di "pan e gaban". FOREXTRA PEI BiliAGINI Forextra ha presentato una elaborazione personale di :«Le allegre mogli della contea di Windsor »di W. Shakespeare i Nella contea di Windsor, Falstaff [Herbert Caposassi) cavaliere grasso e bevitore, accompa gnato da Pistola {Graziella Urso), alloggia all'oste scortato da sua zia lady Shallow {Angela De Santa) e da suor Orsola [Charlotte l/Vyss). ria della giarrettiera (Osfe Paola Moro) dove è deb itore. Per rimpinguare le sue casse, crede di sedurre lady Page {Patrizia Pavoni) e lady Alice Ford [Daniela Clerici), inviando loro due identiche Annetta dal canto suo d'un certo Fenton {Francesco Tonello) è innamorata. I tre pretendenti con l'aiuto di Pierina [Mariola Pierucci) e Giovannina [Noris Gei) si rivolgono a Monna Pressa [Fiorella Carrozza) che per guadag narci sopra promette a tutti Annetta. Intanto lady Meg e lady Alice per le lettere di Falstaff si vendi cano dandogli più di qualche tormento ... Esperimento della tribù sempre più lettere d'amore. La madre invece la vuole con dottor Caius [Massimo Puce) maritata; numerosa e più Forextra che mai, con attori da Forni di Sotto. Ampezzo e dintorni. Tanta fatica per un'unica esibizione messa su in fretta e furia, con attori reclutati all'ultimo momento, senz'altro da replicare! I coniugi Ford non hanno figli e lui [David Polo) è molto geloso. BAR H I Page invece cercano per loro figlia Annetta [Lorella Lerussi) un degno sposo: il padre [Mino Candotti) la vuole sposata con mastro Slender [Mauro Zanier), La Promotur ha dotato di un punto di ris toro e servizi l'area sportiva e di svago oltre il ponte della segheria. La redazione di questo periodico è lieta di porgere ai giovani gestori Michela Coiman e Stefano Lozza gli auguri di un proficuo lavoro. Mandi! 7 Tx!jTJM0iHJiVN2fi F'TJidMSI iNfiLLE MIjjJONJ IN INDIA &NEM Realizzazioni della Fondazione R Alessi "Fratelli dimenticati". Lucio Anziut i 'Timilin' eLuca De Santa ma 'Monco', hanno voluto seguire Luigino Antoniacomi 'Menele' in uno dei suoi viag gi nelle missioni Indiane e Nepalesi, per poter testimoniare concretamente e realmente, quan to la Fondazione Padre Alessi - Fratelli dimenti cati - (ONLUS) sta realizzando nelle missioni gestite dai nostri missionari, 'Suore e Sacerdoti cattolici poveri tra poveri', con gli aiuti attraver so i sostegni a distanza, lasciti di proprietà, offerte varie e opere di volontariato dei tanti nostri benefattori che sostengono la i -TTy-. Fondazione. Durante il viaggio sono state visitate le seguenti Missioni per verificare l'esecuzione e/o lo stato di avanzamento dei progetti finanziati. famiglie che risiedevano in altrettante capanne Nuova Delhi (India) Visitato lo "Shalaiam" ovvero "Casa della speranza", costruita dalla Fondazione nel 1998, che ospita circa 400 bambini di strada abban donati, raccolti, accuditi ed istruiti da giovani sacerdoti salesiani sotto la diretta sorveglianza di un grande missionario friulano Padre Dino di Casarsa, che vanta ben 52 anni di apostolato in varie missioni dell'India. Biratnagar (Nepal) Un grande cantiere dove è in corso di costruzione una scuola primaria capace di ospi tare, a breve termine, 600 bambini sostenuti a di paglia e fango. Questa missione, pressoché di nuova istituzione, sorge su di un fondo di circa 100.000 mq; di proprietà della Fondazione ed in essa, appena saranno raccolti i fondi suffi cienti, è previsto il completamento del primo piano della scuola e del convento, la costruzio ne degli ostelli maschile e femminile, per ospita re durante la settimana i bambini, che per veni re a scuola devono camminare per più di due ore nella foresta e altrettante per ritornare al loro villaggio. D'importanza vitale poi, è prevista la costruzione di una buona scuola agraria con possibilità di insegnare loro a coltivare il terreno, non solo a riso, ma anche a prodotti ortofrutti distanza dai nostri benefattori (compresi alcuni Fornesi), che attualmente frequentano come scuola alcune baracche in lamiera e eternit pre cedentemente adibite al ricovero di maiali, coli. capre, ecc. Madre Teresa di Kalcutta. Visitato pure il suo ospedale del 'moribondi' raccolti per strada, ospedale che è gestito 'meravigliosamente' La scuola, per ovvie ragioni sismiche, si sviluppa su due piani, terra e primo, con 20 aule, servizi igienici e direzionali su di un fondo agricolo di circa 8000 mq. Ciakargati ( Nepal ) Visitata la parte di scuola costruita nel 1997, nella quale un'aula è intestata alla memo ria di 'Claudia Carosello', il convento delle Ranagat ( India ) Venne accertato l'ultimazione dei lavori di costruzione di un refettorio per bambini adia cente alla scuola e lo stato di avanzamento dei lavori della nuova cucina con dispensa ed alcu ne stanze per ospitare i volontari. Krìsnagar ( India ) Questa Missione è gestita da una altro missionario friulano Padre Luciano, attore di numerose opere finanziate dalla Fondazione, tra le quali abbiamo potuto accertare la gestione dell'ultima opera completata e adibita a scuola di bambini minorati ed handicappati. Maliapota ( India ) In questa Missione condotta da Padre Kalcutta ( India ) dai tanti giovani volontari, occidentali e orientali, che a turno si dividono i compiti di amore e carità verso gli ospiti malati, non solo di questo Abram, reduce tra l'altro di una grave aggres sione con rapina da parte di una trentina di fanatici religiosi induisti, proprio durante la cele brazione della Santa messa serale della Vigilia di Natale, abbiamo inaugurato 32 casette per altrettante famiglie bisognose. Inoltre, sempre in questa Missione, abbiamo posato la prima pie tra per la costruzione dell'ostello per i bambini abbandonati o emarginati, sostenuti a distanza ospedale, ma anche di altri centri di assistenza dalla Fondazione. Visitata la Casa Madre e la tomba di dalie sue consorelle Missionarie della Carità e ai poveri , gestiti sempre dalla Suore di Madre Teresa. Barala ( India ) che gestiscono la Missione assieme ad un mis sionario laico Vincem Pokarel dei Marinisti di Barasat ( India ) dell'Ospedale per lebbrosi da parte delle Suore Roma e le prime 35 casette costruite per le di costruzione di una scuola primaria. Suore "Apostole di Padre Giuseppe D'Susa" È stata accertata la regolare gestione È stato verificato l'effettivo inizio dei lavori di S. Anna. Queste Suore avrebbero chiesto una Jeep o altra macchina per raggiungere il più vicino centro urbano che dista a non meno di 3/4 ore di cammino. Monigram ( India) In questa Missione la Fondazione gesti sce assieme alle Suore e ad un medico volonta rio, un dispensario per tubercolotici. Tra le con tinue richieste di materiale sanitario, in questa occasione ci è stata manifestata l'esigenza di una macchina per i raggi allo scopo di accertare subito l'esistenza o meno della malattia e la sua Una^arte dei bambini di Ciakargati Illa Fondazione gravità, perché l'attuale situazione di rivolgersi d'urgenza ad un centro governativo, per una radiografia senza soldi, è pressoché impossibi le, non solo a causa delle grandi distanze, ma anche perché l'assistenza sanitaria per i poveri, in India, non esiste. Veloly ( India ) Anche in questa Missione abbiamo accertato il buon funzionamento di un grande complesso socio - sanitario che ospita bambini malati ed emarginati dalle loro famiglie e dalla società perché affetti da lebbra. AIDS e altre malattie, che secondo la loro cultura sono riser vate a persone dannate e condannate dalla loro divinità. Le Suore che gestiscono questo centro e tanti altri in giro per l'India, oltre al loro grande impegno di gestirlo con amore e trasmettere sollievo ai malati, debbono difendersi anche dagli attacchi di altri gruppi religiosi indiani che non condividono queste opere di carità. Bombay ( India ) Fummo ospitati nel convento delle Sorelle Heips of Mary e ci siamo dedicati ad una giornata turistica di relax e di visita alla città. Il giorno dopo abbiamo affrontato il viag gio di ritorno in Italia. ci fanno vedere, ma la realtà toccata con mano è un'altra cosa. Un plauso va alla Fondazione P. Alessi - Fratelli dimenticati - seguita fattivamente anche da Luigino Antoniacomi, ma se pensiamo a quello che fanno i nostri missionari laici e reli giosi per questa gente, alle condizioni di vita disagiate in cui vivono ed alle ripercussioni poli tiche e religiose che giornalmente devono com battere per difendersi e nello stesso tempo mantenere sempre il sorriso per alleviare le sof ferenze dei poveri, dei malati e dei bambini in particolare, sono veramente encomiabili ed impareggiabili. Lucio Anziutti e Luca De Santa LA MOSTRA La Mostra della Fondazione P. Alessi "Fratelli Il viaggio è stato lungo e difficoltoso, ma utile e interessante per capire l'enorme divisio ne del mondo a cui apparteniamo, perché, è vero che i giornali e la televisione ci informano e dimenticati" sarà presente nel nostro paese solo in Agosto. Verrà ospitata nel consueto edificio di Aldo Antoniacomi 'Menele' in Piazza del Municipio. mmc Prima dell'alba, nella penombra mattutina sono seduto sullo zaino, ho la schiena sorretta da un larice solitario, che svetta sopra i mughi radicati su un cocuzzolo in mezzo al "Ciadin dala Vali". Sono lì in attesa del rugolare maschile dei Galli forcelli, il loro canto mi aiuterà ad indivi duarli e censirli. In quel silenzio d'alta quota al limite della foresta alpina d'oriente, la concentrazione è massima e quasi subito percepisco il primo sof fio seguito dal tipico rugolio del tetraonide. Alle spalle abbastanza distante, mi disturba però un calpestio di ghiaie smosse. Forse un camoscio penso. All'inizio non do peso e attendo il fischio d'allarme dell'animale che sicuramente si è già accorto di me. Niente, il fischio non viene, solo la brezza fresca e friz zante mi veicola a onde d'intensità diverse quello sciacquio ghiaioso, (non conosco una definizione appropriata). La curiosità pretende un 180 gradi ed ora osservo la possente bastionata dolomitica dello zoccolo del "Ciarescons" . Luci tenui e sfilac ciate percorrono la parete, questa è diventata filigrana sensibile e come foto nel bagno di tULVi stampa manifesta lentamente i chiaroscuri del l'immagine, così l'insistente cicaleccio che mi giunge, si manifesta essere un rivolo d'acqua che precipita a grandi balzi lungo la eroda stra piombante. Il flusso di portata incostante impatta sui terrazzini rocciosi e si frantuma in minuscole stille generando una nube opale scente di luce irreale, che magicamente si dis solve per riapparire sui terrazzini del balzo suc Sì; cessivo. Ascolto con maggiore attenzione quel bisbiglio lontano, le parole biascicate vengono meglio scandite e mutano in frasi comprensibili al mio orecchio: "Sono più vecchia del tempo, più antica delle valli generose e delle montagne, originata da nube remota secondo un disegno perfetto e geniale, che mi ha riservato l'onore di ospitare la vita primigenia. Ho avuto il privilegio di purifi care l'onta dell'Eden, di diluire la sporcizia metafisica, di abbellire la terra nei miei modi di essere: liquido di mari immensi, di fiumi sinuosi, di cascate fragorose. Solido di ghiacciai eterni e nevi immacolate. Gassoso di nubi che disper dono la pioggia. Ancora adesso nel moto perpetuo delle stagio ni, sono parte essenziale ed insostituibile in tutte le forme della vita, da quelle più semplici, fino all'evoluzione massima: l'uomo. L'uomo che mi sfrutta, che mi spreca, che mi inquina per interessi sciagurati che a lungo andare conducono su strade divergenti dalla vita. Eppure su questo pianeta io sono la vita, perciò spero {la speranza è l'ultima a morire) in un ravvedimento fra il genere umano, a comin ciare dai potenti, affinchè si ritrovi la diritta via". Questo duemilatre proclamato dalla Comunità internazionale "Anno dell'acqua" sia di buon auspicio per la risoluzione de! problema prospettato dal rivolo del "Ciarescons". nJITTnWinSiJnjWén^»]»! IUCCA DI Ii^fI2IA'iT/xi Il bilancio estivoèsicuramente positivo. Lasta gione è vissuta intensamente a partire dalla d'Arte Piero Moda" e la mostra mercato di Li . "Festa del bambino". La "Festa delle erbe di primavera" ha riscontrato notevole successo con S "Tappeti orientali e quadri I di "Municipio Vecchio" ha la ristorazione locale, l'esposizione delle erbe ^ spontanee, la mostra mercato, la mostra filatelica organizzata dal Circolo Numismatico Filatelico ed ospitato "Pietra viva" V ti ? Hobbistico dei Fornì Savorgnani. le escursioni ^ Chiar^ Cesc^ o^ ^ e (lavori e attrezzature degli scalpellini locali), la suggestiva di guidate nel Parco, gli incontri di approfondimento sull'ambiente e l'animazione. Nel fine settimana del 22 giugno la "Festa nazionale del Touring Junior" e la prima edizione di "Auto e moto d'epoca in mostra" con la Fiera pittura di di Trieste, che ha visto la presenza di numerose "signore" antiche giunte a Forni grazie alla dispo nibilità del Cav. Gino Tonutti, titolare dell'omoni mo Museo Storico di Remanzacco. La presenza di atleti italiani, spagnoli, finlandesi e sloveni dello "Snaidero Camp Basket", la prima edizione del "Milan Junior Camp di Calcio", il "Torneo Graffiti 3 on 3", i ragazzi della "Fiorentina calcio giovanile", gli allenamenti della Nazionale Slovena di Sci Alpino, maschile e femminile, hanno vivacizzato l'estate, sportiva. La "Caccia allo gnomo" ed il "Mary Poppins" hanno intrattenuto i bambini. Il 4 luglio "Grande festa d'estate" rallegrata dal noto presentatore Alex Bini e dall'esibizione del gruppo folcloristico austriaco. Dal 18 luglio al 20 agosto le manifestazioni estive si sono trasferite al tendone in località Santaviela per le "Notaladas Fornesas" iniziate con la "Grande festa tirolese", e proseguite con il cinema all'aperto, grigliate e musica sotto le stel le. Entusiasmante successo del Campionato Italiano "Carnia Dovi/nhill". Dall'I al 3 agosto spettacolari discese per la "Coppa del Mondo di Sci d'Erba". Non sono mancati gli appuntamenti con l'arte e l'artigianato: la mostra permanente dello "Studio lA MOSTRA FILATELICO-NUMISMATICA E DEL COLLEZIONISMO DEI FORNI SAVORGNANI Da un'idea di Armando Coradazzi "Mandulin", caldeggiata da Angelo Petarin, Sopra. Molto disegni meritevoli di segnalazione sono stati esposti nella Mostra del Collezionismo "ONLUS". L'Associazione ha carattere culturale e intende promuovere fra gli associati la passione - "Prova Trofeo Carnia in Mountain Bike". Ferragosto con la "Tombola parrocchiale". Tutta l'estate, con l'A.i.a.t. della Carnia e Carnia Welcome, "giraCarnia"... e Austria. Ultimi sabati d'agosto in piazza con "Note sotto le stelle". Week-end del 14 e 21 settembre "Forni, Funghi e ... Gastronomia" con escursioni e mostra micologica. Anche da qui grazie a coloro che hanno colla borato nelle iniziative ed arrivederci agli appunta menti invernali! Consorzio Servizi Turistici tore tra gli studenti della Scuola Media di Forni di disegnata da Alfio Anziutti "Timilin" e con cretizzata da Olivo Fachin, è nato, il mese di feb braio del 2002, il Circolo Filatelico - Numismatico e del Collezionismo dei Forni Savorgnani escursioni nel Parco e quelle del C.A.I. Anche i concerti con Note in Rifugio (Assorifugi FV.G.), le Feste Alpine in Malga Tartoi e Tragonia, quella della Montagna al Rifugio Giàf e la "Marcia dell'Amicizia" e "Par i truois" (G.S. Stella Alpina), "La Ciaminada" (Società Sportiva Fornese) e la in occasione delle tre domeniche della Festa delle Erbe. Notevoli sono stati gli apprezzamenti sui lavori svolti da parte della giuria esaminatrice, composta da Maria Bresciani, Mario Perissutti, ùiuim Sempre pronti apartecipare ai vari eventi cultura filatelico - numismatica e del collezionismo Fabio Colombo, Donatella Carraio e Alfio Anziutti. Il taglio del nastro della Mostra è stato effet in genere. In quest'ottica ha organizzato una tuato dal Sindaco di Forni di Sopra, signor Enzo Mostra, nella cornice della Festa delle Erbe di Pavoni e alla cerimonia sono intervenuti, oltre ad un discreto pubblico, anche il dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo di Ampezzo, dott. Fabio fetta "dalla laguna ai monti" del Gruppo Marciatori Pellizzari ed ilPresidente del Circolo che ha ringra Carpenedo di Venezia, che arrivano a Forni attra Primavera ed un annullo postale, il giorno 8 giu gno, sul tema dei fiori di montagna. Quest'anno la cartolina dell'annullo postale è stata tratta da un quadro pittorico di Fabiola Perissutti; per la prossima edizione la realizzazione si è ispirata dal disegno di Enrico Sacchetti, vinci- ziato insegnanti e studenti per la collaborazione prestata, volta alla riuscita della manifestazione Olivo Fachin sportivi, noi della Società Sportiva Fornese portiamo il nostro entusiasmo sotto forma di collaborazione ; come nella sedicesima edizione della staf verso il Passo della Mauria, dove un gruppetto di nostri podisti, con quelli del Gruppo Sportivo Stella Alpina, li accompagnano all'ingresso del paese; 'èj]::C3' IJ S 2 ia_ f p 8 ° p I 1 J L l- 1"'] mZ come ancora nella Coppa del Mondo di sci d'erba del 2 e 3 agosto con le specialità di slalom gigante e super gigante sulle piste di Davost, dove siamo a fianco dello Sci Club 70 di Trieste: come, infine, nella organizzazione de "La Ciaminada", marcia non competitiva di ferragosto, doppiamente impegnativa quest'anno visto che è alla trentesima edizione, e perciò la nostra richie sta di collaborazione alle altre 'associazioni fornesi senza scopo di lucro' per festeggiare questo com pleanno insieme. Per quelli che ricordano il percorso della prima edizione, peraltro ideata dal gruppo Habitat, nella persona del "Giaguaro" Franco Berto, al quale va il nostro più sincero ricordo, quest'anno come allora, partenza ed arrivo in Piazza Centrale dove alla fontana potremo ristorarci ora ... come allora. Società Sportiva Fornese MATRIMONI Hmm Anagrafe parroc-dirafó ^ BATTESIMI Angelè Loris e Perissutti Uaria Chinese Ivan e Antoniaoomi Alexia uniti in matrimonio nella Parrocchiale uniti in matrimonio nella Parrocchiale il il 24 maggio 2003. 14 giugno 2003. nuto opportuno leggere alcuni libri forniti dal par roco e si sono Impegnate a ripescare nella memo ria i cardini ed i principidella fede appresi nei ser moni domenicali. Hanno pure partecipato a dei hanno profuso per edificare "a pluovit". Insegnanti ed allievi si sono soffermatiad ossen/are con attenzione anche i dipinti splendidi e gli altari scolpiti nel legno che le chiese custodi nato a Tolmezzo il 5 settembre 2002 corsi di formazione tenuti da sacerdoti con sei e battezzato il 27 aprile 2003. lezioni a Tolmezzo, due ad Ampezzo ed una a Forni di Sotto con II parroco. I temi trattati negli Incontri non avevano certamente la presunzione di affrontare in un scono. Per tutti è stato un momento emozionante; l'animo umano apprezza sempre il bene e il bello. Aurelia Cella, la 'padrona di casa' della par Inaugurata la cappella del Fonte Battesimale Colmdn Lorenzo di Pierino e Grosso Silvia nato a Tolmezzo il 2 febbraio 2002 e battezzato il 27 aprile 2003. Lozza Mattia di Luca e Nassivera Barbara lasso di tempo cosi limitato, la storia, la filosofia ed i principi della Religione Cattolica, ma erano tesi a tracciare le linee guida per un corretto, moderno e piacevole insegnamento del Catechismo. Le catechiste si sono avvicinate ai giovani di Forni di Sopra con l'esperienza di una madre, ma con l'emozione di un'Insegnante neofita. Nel corso dell'anno hanno svolto il programma teori co cercando, anche, di dare risposte coerenti alla mille domande dei ragazzi. Non è stato facile per ché i giovani mettono tutto in discussione e, per U» ,Wi I ìmm>^ -W De Santa Anna di Eric-Paolo e Mario Eugenia nata a Pieve di Cadore apprendere, hanno bisogno di certezze. Essi pon gono quesitiche alle volte sembrano trabocchetti. Per completare il mandato le catechiste hanno ritenuto di accompagnare gli alunni a visi tare le chiese del paese ed li patrimonio artistico in esse custodito; percorrendo le pagine del libro il 27 dicembre 2002 scritto da Isidoro Perissutti, hanno raccontato ai e battezzata il 18 maggio 2003. ragazzi quando le opere sono state costnjite ed hanno decantato i pregi architettonici evidenzian do le fatiche, la genialità che i fornesi di un tempo So[/ente siprendono impegnisull'onda del l'entusiasmo senza riflettere e soppesare le proprie capacità. La molla cheha spinto un piccolo gruppo di donne farnesi ad accettare l'in carico diinsegnare la "dutrina" è di tutt'altra natu ra; si fonda principalmente sulle fede In Cristo vero Dio e vero uomo, sul convincimento della Verità enunciata nei Vangeli e, da ultimo, sul desi derio di tramandare i principi cristiani delpadri. La prima dote di un insegnate è senz'altro la conoscenza della materia che si va ad esporre; non sipuò travasare II buon vino in altri contenito ri da una botte vuota. Le catechista, consce che la buona volontà non basta per affrontare un compito Importante ed impegnativo, hanno rite- Slrmaggio 2003 rocchiale, ha permesso agli ospiti di vedere i paramenti sacri ed ha spiegato la loro funzione ed il motivo per cui si usano colori diversi durante l'anno liturgico. Con tanta attenzione ed un pizzi co d'orgoglio, Aurelia ha esibito anche lo stru mento che nel tempi passati si usava per fare le ostie (le particole). A Natale i ragazzi di Forni hanno costailto un "presepio" utilizzando I sassi raccolti nel greto del fiume; il risultato è stato apprezzato da tutti, paesani ed ospiti. Le insegnanti si sono prodigate anche per costruire un coro di bambini e per coadiuvare nella preparazione dei ricordini con l'effigie della Madonna della Salute, completati a mano dal ragazzi, in occasione dellagiornata dell'ammalato. Le catechiste hanno messo tutta la buona volontà ed anche il cuore e sperano, con l'aiuto dello Spirito Santo, di aver Inculcato e rafforzato nei giovani allievi il seme della fede nella Religione Cattolica. A nome delle Catechiste, la Catechista anziana OFFERTE RICORDIAMO I NOSTRI CARI DEFUNTI Qui di seguito, e se ci sono degli errori segnalateceli, troverete le offerte che sono state consegnate dai 5 aprile 2003 al 24 luglio 2003. Un grazie a tutti, grande come la vostra generosità. Manuali/ € NN 50,00 - Fam. Perissutti Aldo 25.00 Coscritti anno 1974 in mem. di Boris 35.00 - Per il Battesimo di Lozza Mattia 100.00 - Per il Battesimo di Coiman Lorenzo 50.00 - In occasione del matrimo nio di Ilaria i famigliari 70 - In mem. di Dorigo Denis, mamma Lucia e sorella Ferigo Celso De Pauli Adalgisa Clerici Ciro di anni 69 di anni 63 ® deceduto il 26 dicembre 2002 deceduta il 5 marzo 2003 di anni 82 deceduto il 6 aprile 2003 Dorigo Elio Tabacclii Dania Cedolin Velia di anni 81 di anni 65 di anni 94 deceduto il 22 aprile 2003 deceduta il 13 maggio 2003 deceduta il 15 maggio 2003 Anziutti Antonio D'Andrea Luigi Anziutti Bruno di anni 60 di anni 72 di anni 74 deceduto il 15 maggio 2003 deceduto il 5 giugno 2003 deceduto il 7 giugno 2003 Lidia. 20.00 - In occasione del matrimonio di Alexia e Ivan Chinese 75.00 - I famiglia ri in mem. di D'Andrea Luigi 150.00 - In mem. di Pagliari Margherita 50.00 - NN 100.00. Per la Chiesa della Madonna della SaIute/€ Antoniacomi Mario e Cristina in occasione del 25° di matrimonio di Enzo e Caterina 50,00 - Anziutti Gino e Ferigo Graziella in occasione dei 30 anni di matrimonio 100.00 40.00 30.00 55.00 - - De Santa Gina 20.00 - NN In mem. di De Pauii Elisabetta In mem. di Tabacchi Dania Maria D'Andrea Mercedes in mem. del marito Ticò Eugenio 100.00. Per la Chiesa di San Vito/€ Fam. Ferigo Benito 15.00. Per il Bollettino Parrocchiale/€ Cedolin Silvio 20.00 - Coradazzi Maria 10,00 - Tabacchi Benedetto 20,00 Candotti Perissutti Elisabetta 20,00 D'Andrea Pierina 10.00. CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE Lunedì 26 maggio si ècostituito il nuovo Consiglio Pastorale Parrocchiale. Ne fanno parte Anna Maria Antontoniutti, Anna Luigia Anziutti, Marisa Caldart, Aurelia Cella, Daniela Clerici, Dante Comoretto, Marina D'Andrea, Dino De Santa, Marino De Santa, Olivo Fachin, Davide Cappellari, Daniela Pilosio e Claudia Lozza. L'Arcivescovo, in occasione del suo arrivo trjnii-tti TI i n " Scampanotadòrs " il dì dell'Ascensione: Roberto Comis, Valentino D'Andrea e Orlando Pavoni... con Aurelia Cella BOLLEniNO PARROCCHIALE FORNI Di SOPRA Quadrimestrale Edito dall'Azione Cattolica di Udine Direttore responsabile : Mons. Dott. Duilio Corgnali Redazione : Parrocchia di S. Maria Assunta Progetto grafico : Isidoro Perissutti Stampa : Tipografia Moro Andrea Tolmezzo (Ud) v. Torre Picotta, 2 Autorizzazione Tribunale di Udine n, 13 dei 25.10.1948 12 a Forniper impartire la Cresima ai nostri ragazzi, pastorale e la preparazione di ciascuno di noi su un singolo compito: chi si prenderà cura dei bam bini al catechismo, chi dei futuri sposi, chi dei genitori che vogliono battezzare il loro bimbo, chi dei canti per ogni ricorrenza ... Tutto questo pro grammato unitamente alla Forania di Ampezzo, dove ogni parroco segue una singola attività (pastorale, giovani, catechismo, carità, liturgia). Terzo obiettivo è la missione: testimoniare il portandoci il suo saluto, ci ha fatto presente l'im Vangelo non solo con le parole ma soprattutto portanza del nostro lavoro motivato anche e soprattutto per venir incontro alla mancanza di con i fatti. sacerdoti ed in particolar modo per costruire ranno anni, nel frattempo con ottimismo iniziamo assieme una cosa più bella: una Chiesa nuova il nostro lavoro prendendoci il periodo estivo fatta di pietre vive, con le nostre forze, la nostra disponibilità e la nostra fede. Mons. Arcivescovo ci ha indicato alcuni obiettivi. Il primo è la comunione: cercare e crea re l'accordo ed un'intesa tra di noi con tale entu siasmo da coinvolgere anche glialtri fedeli. Senza comunione, ha detto, è impossibile iniziare qual siasilavoro per una partecipazione cristiana. Secondo obiettivo è la corresponsabilità (che parolona) cioè la programmazione dell'anno Per raggiungere questi obiettivi occorre come occasione di riflessione. Claudia Lozza, direttore del C.RR TEATRO FORNESE Nell'articolo " Teatro", apparso a pagina 6 dei Bollettino di Pasqua sono sfuggiti gli interpreti de! primo lavoro " Il miracolo di Natale Li leggiamo da qui: Francesco Bellina, Tiziana Perissutti e Armando Clerici. Al prossimo appuntamento. Intanto, Mandi! L'ANGELO DI FORNI DI SOPRA N. 51 'Natale 2003 Bollettino Parrocchiale Spedizione in abbonamento postale, ari. 2, comma 20, lettera c, Legge n. 662/96 filiale 33100 Udine TAXE PERQUE - TASSA RISCOSSA UDINE-ITALIA li Purtroppo il forno crematorio di... non è ancor pronto". Affermazioni di un onorevole senatore della nostra Repubblica Italiana. Dette vecchio Papa che anche Lui con il sorriso appe na abbozzato sulle labbra ci ripete ancora dopo 25 anni: " Non abbiate paura! Aprite le porte a Voi amici di Forni, vicini e lontani, per por da una persona, si certamente, ma che rispec Cristo!" gervi gli auguri di "Buon Natale". È sconta chia la nuova mentalità in cui noi ci troviamo. E AMICI CARISSIMI, Blaquinta volta chemirivolgoperil Natale a to che si entri in quel clima particolare che la tali, quando ci si riscopre, almeno per un momento, 'più buoni, più disponibili, più dispo magari questa 0 queste persone vanno a prega re in chiesa. Mi chiedo, a che fare? Ci si prende in giro, lo dico, che chi parla cosi, non conosce chi è Gesù ed è inutile che poi difenda i valori sti al bene'. del cristianesimo! festa crea, almeno nei nostri ambienti occiden Non vorrei sembrare un 'bastian contra Non so, ma io vedo ancora una volta un rio' dicendo che nonostante tutto, il "mondo" va anziano Pontefice che oramai curvo e sofferente avanti ugualmente seguendo la sua logica infer nale: guerre, ingiustizie, terrorismi, vendette, odi, corsa agli armamenti, diluvi di parole per la pace, accuse reciproche con scontri al vetriolo, protagonismi di persone pubbliche che si cre dono degli inviati speciali per salvare il mondo, ma che continuano a pensare che solo le armi portano la soluzione...Ed ora diventiamo spetta tori anche del razzismo che prende sempre più piede nella nostra società fino a dire pubblica mente: "L'immigrato non è mio fratello, ha un colore della pelle diverso" e " cosa facciamo ci prende per mano e ci porta insieme ad ingi nocchiarci davanti alla 'grotta di Betlemme', perché nel silenzio e nella contemplazione fis siamo lo sguardo su quel Bambino inerme, umile, povero, che nel suo silenzio ci fa capire le degli immigrati che sono rimastiin strada? Croce. Tutto lì. E accanto a Lui, c'è ancora il nostre limitatezze, la nostra superbia, la nostra manchevolezza, la 'stupidità' del tanto nostro agire umano. Quel Bambino che "Figlio di Dio" ci indica la via da percorrere per un vivere di pace e di concordia non solo tra noi, ma tra tutti Resta pur vero il fatto che dovremmo tutti cercare di cambiare sistema di vita. Tutti: grandi e meno grandi, adulti e piccoli, sani e sofferenti, ricchi e meno ricchi... Ho letto in questi giorni su un quotidia no: "I politici passano poco tempo in ginocchio a pregare, sono convinto che se lo facessero farebbero molto meglio il loro lavoro". Frase detta dalla Beata Teresa di Calcutta, ma ripresa e fatta sua da un noto politico italiano durante un dibattito pubblico. Come quella di un parro co della diocesi di Milano che rifacendosi all'o melia del Cardinale Martini davanti ai suoi preti il Giovedì Santo 1999 richiama un passaggio dì quel discorso: "Lavorate meno, lavorate meglio, lavorate più uniti, pregate di più!". Continua quel parroco: "È una regola saggia e coraggiosa per tutte le parrocchie, mentre ai nostri giorni la ten i popoli. Utopia? Non vedete: il Bambino sorri tazione di fare il contrario è forte e deleteria". de, ma con la sua piccola mano ci indica la Una riflessione per tutti: sia per il settore 'civile' sia per quello 'ecclesiale'; ma c'è un denominatore comune: la preghiera. Per il "mondo" non ci sono altre soluzio ni se da 'parte cristiana' non si riscopre questa realtà: a tutti i livelli, sia quelli personali che comunitari. Penso che siamo ancora inginocchiati con il vecchio Papa davanti al Presepio e che ci teniamo ancora 'per mano': cominciamo dunque a pregare, 0 se volete, riscopriamo la preghiera e senza tanto chiasso diciamoci: Buon Natale! Padre Renzo ìuon Natale e Buon Anno anche a tutti gli ìamici di Forni di Sopra che solitamente \vengono a passare con noi il periodo latalizio e altri tempi dell'anno. GiO^//\iNi^Q PAOLO li UN PENSIERO MISSIONARIO SUL PAPA, Il 16 ottobre di venticinque anni fa Karol Wojtyla diventava papa "HOMO VIATOR" IN NOME DEL VANGELO Aggiungere altro inchiostro al fiume di articoli per i 25 anni di pontificato di Giovanni Paolo ll°? La tentazione di tacere e ringraziare il Padreterno per il dono di un Papa così grande è forte. Ma ho il timore che, nel mare magnum dei commenti e delle immancabili rievocazioni, quanto Karol Wojtyla hadetto e ha fatto, quandoogni giorno dice e fa per la missione finisca in ombra, sopraffatto forse da letture geopolitiche (quanto ha contato) o intraecclesiali (che oggi conta di più o di meno gra zie a lui... ). Temo in altre parole, che si dimentichi il dinamismo che la vita e il magistero di Giovanni Paolo ir hanno impresso alla missione. Questo Papa ha dato alla Chiesa Cattolica talvolta attardata in discussioni non decisive, in altri \ rm / Abbiamo assistito alle celebrazioni in che suonano_ insieme al "Totu tuus" dello stemma- sommovimenti politici provocati, direttamente o no, segnante Caterina Zito, hanno voluto far dal Papa "venuto da lontano". Lascio agli esperti stabilire quanto il mondo, un quarto di secolo dopo giungere a Giovanni Paolo 11° sotto forma di quel 16 ottobre 1978, sia cambiato grazie a un uomo poesia. Eccolo: che fu "l'atleta di Dio" e oggi commuove per la sua indomita fragilità. Certo, non è possibile sottovalutare quanto dalla Polonia a Te Cara vicini e lontani di tutta la terra condannando la guerra, pronunciando parole di pace ai potentie a tutte le genti. Pellegrino d'amore prima con le parole - il comando evangelico: "Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura", Giovanni Paolo ir l'ha fatto. Sfidando le contestazioni (come in India), le strumentalizzazio ni (quando in Sudamerica strinse mani di dittatori, risolte prima dell'arrivo dell'illustre ospite. l'ha sospinta, con coraggio, sulle strade del mondo. Del resto, questo è un Papa che ci ha abitua ti a non avere mezze misure: fin dalla prima ora, le sue parole furono un imperativo e, insieme, un appello consolante: "Non abbiate paura!". Parole per il Vangelo. Ebbene, altri si affaticheranno a descrivere i Cittadino del mondo hai varcato confini Ma il Papa che più mi commuove è il viag giatore instancabile, che ricorda a tutti- visivamente un autentico scossone. Uno scossone salutare. Che come il leit motiv di una vita animata dalla passione e hai amato l'Italia. di popolazioni inermi. Fossero vittime dell'Aids, di carestie o di una delle numerose guerre dimenticate che insanguinano il pianeta. cosciente del rischio) o talune difficoltà della Chiesa locale che la prudenza ecclesiastica avrebbe voluto anni di ministero come Capo della Chiesa. Mi permetto di attirare sulla vostra Sei venuto distratta o troppo impegnata nel fare affari, i drammi casi impaurita davanti all'entità delle sfide in gioco - onore del Papa nel ricordo dei suoi 25 attenzione ciò che un gruppo di ragazzi di un piccolo paese del Grossetano, guidati dall'in modanti. Così come profetica e - non di rado - sco moda, ha fatto risuonare la sua voce per richiamare, all'attenzione di una comunità internazionale spesso significativa sia la battaglia condotta da Papa Non possiamo cancellare dalla memoria il Wojtyla assediato dalie folle africane, osannato dai giovani nelle Giornate mondiali da lui inventate come indimenticabili 'happening' (eventi) della fede, così come non si archivia facilmente l'immagine dell'or mai anziano pontefice che prende la via dell'Azerbaigian pur di incontrare la sparuta comu nità cattolica locale (esperienza che avrebbe voluto ripetere, "ma non era nei disegni della Provvidenza", l'estate scorsa in Mongolia). Èquesto, il Papa che proclama ai quattro angoli del mondo II Cristo Redemptor hominis, quel lo che sentiamo più vicino: il Papa che cento volte si è fatto pellegrino, homo viator in nome del Vangelo. Non di turismo o folclore, però, si tratta, né di visite frutto di mere alchimie diplomatico-polìtiche. Wojtyla per la pace o per i diritti autenticamente Viaggiare, andare 'oltre' - sembra dire il moto perpetuo di Wojtyla - è mestiere connaturale umani. all'apostolo. Applaudire il Papa e starsene comodi in Che si trattasse, come alla Conferenza del Cairo, di arginare la deriva secolarista, per cui l'abor to veniva contrabbandato come diritto alla riprodu poltrona è, perciò, un controsenso.C'è un'umanità, sulle strade, che aspetta, Eun Dio che chiama. zione oppure di ribadire, in polemica con i totalitari smi di qualsiasi colore, la centralità della libertà reli Gerolamo Fazzini da MISNA 13.09.03, giosa come cardine imprescindibile di una civiltà, Giovanni Paolo 11° è mai sceso a compromessi acco hai offerto il Tuo cuore, haiportato ilsorriso e la gioia --/JlVJPEGi fO i IELLA VI Gì LA e addolcito le pene di molti animi stanchi. Il mondo ti ammira. I giovani ti vogliono bene. yi Ila famiglia del sagrestano e a tutte le Carlo Cappellah pronto a sostituirlo gratuita spontanee collaboratrici della parroc- E noi bimbi? / I chia giungono anche ... dall'Angelo ipiù Noi bimbi vivi ringraziamenti per l'impegno nel tenere linde vogliamo augurarti con voce sincera e in ordine lenostre chiese e i loro arredi. Mandi e ogni ben! che Tu esista ancora Gli alunni della classe terza di Cinigiano Le vetrate vanno controllate e cosi gli impianti tecnologici e le serrature. Tanti lavori eseguti dal volontariato attento di David Cappellah, Mario Cedolin, Oresfe Cappellah, per tanti e tanti anni. Sii "forte", Giovanni! mente con un artistico per farlo combinare bene con Iacquaioantico della Chiesa Parrocchiale. Le Chiese abbisognano, come le case, di tante attenzioni. Cè il rubinetto che spande ed ecco Danilo Perissutti e Luca De Santa. Sono impegni che fanno onore! Che vanno ringraziati come di deve. Vive grazie ...e ogni bene! F'Eo'I'A DELLA iVIADOLILfA BELLA jALLTìE della Salute è narrata nel bollettino di Natale del l'anno scorso. i , I 1 : Attualmente la conta dei pellegrini o devoti, che dirsi voglia, si è alquanto assottigliata. Abbiamo salutato i saurani, che si danno appuntamento da immemore, e non di meno quelli di Cima Maurla, del Cadore e di Forni di Sotto. Quest'anno la Santa Messa Grande è stata celebrata da mons. Pietro Piller, Parroco di Ampezzo e di Sauris; nostro vicario foraneo. A Lui è indirizzato, anche da quest'angolo di stampa, un vivo grazie per averci onorato della sua presenza alla nostra particolare festività Mariana. "21 novembre - Presentazione della Beata Vergine Maria" "Salus infirmorum ora prò nobis". Anche con questa invocazione antica, tolta dalle litanie, il popolo Cristiano si presenta a Colei che ha cullato nel suo seno il Verbo. A ritroso nel tempo, molto a ritroso, i nostri predecessori si raccoglievano davanti all'oratorio campestre dedicato alla Vergine Maria a titolo "Della Salute", costruito nel 1515 per onorare il voto fatto quattro anni prima per la protezione dal contagio della peste. Conteneva la sacra immagine della Madonna con il bambino e ai suoi lati quelle dei Santi "Roc e Bastiàn" (Rocco e Sebastiano) della devozione popolare fornese. La notizia del sacello votivo arrivò nel vicino Cadore e nei paesi limitrofi della Carnia e dell'alta valle Tramontina. Si parlava di Forni di Sopra come punto di riferimento di devozione Mariana e i pellegrini vi giungevano numerosiper una semplice preghiera, per un'invocazione d'aiuto celeste e per un "gra zie" che scioglieva un voto. La storia della cappelletta e del trasferimento dell'affresco nell'attuale Chiesa della Madonna I partecipanti alla Messa hanno manifestato l'apprezzamento al coro dei bambini il quale ha armonizzato la liturgia con l'accompagnamento della chitarra di Graziella Urso. Sentite grazie a loro e alle catechiste che li hanno ben preparati. II piazzale della chiesa era stipato di veicoli per la consueta benedizione. Dopo la Santa Messa si va al mercato. Sin dal 1887, anno della sua istituzione. Un tempo si provvedeva agli acquisti impor tanti per la casa e per le attività lavorative. Per i bambini c'erano i divertimenti e le leccornie ed avevano di che dire nell'attesa di un'altro 21 di novembre. Ora quell'attività commerciale si stà spegnen do, la possiamo chiamare "mercatino"; per i bam bini non c'è più niente. Hanno tutto in casa. Forse! La penna attinge l'inchiostro per concludere, con una nota: La Parrocchia ha chiesto due volte l'aiuto alla Regione per il restauro generale della Chiesa. Che è molto oneroso. Anche quest'anno l'Ente Regione ha le tasche vuote. Ha invitato a ripetere l'istanza. L'impegno finanziario, alquanto elevato, non permette di affrontare quei lavori con i soli mezzi della Fabbriceria, un pò alla volta. E' improponibile di ingabbiare la Chiesa in un cantiere... sine die. Isidoro Perissutti SAGGEZZA Ai^^ri'ICA "u un Uomo saggio, predicava la tolleranza e la — pace, la giustizia e l'umiltà, soprattutto l'amo re. quello che scalda l'anima, quello che vince la debolezza del potere, della superbia e dell'ira, quello che gratifica quando si donasenza interesse. Nessuna mente razionale può disconoscere I nostri avi hanno infatti posto il legno della loro convinzione sulle cime più alte della valle, affin chè fosse chiaro a tutti la loro inclinazione morale. Le ingiurie meteoriche e del tempo hanno spesso abbattuto quel segno, ma puntualmente è stato ricollocato al suo posto. forza e validità di questi principi, ancorché difficili IL NARRATO da mettere in pratica. Nessuna mente evoluta può accettare pas sivamente il fatalismo della natura, o addirittura semisfera azzurra del cielo, si insinuava oltre le ulti me lontanissime cime; di alcune si distinguevano i In quella splendida giornata d'autunno la esasperarlo, se non colui che si crede più forte, ghiacciai scintillanti, di altre i giochi d'ombre pale ovvero chi coltiva la convinzione di essere un gradi no più in alto. A questo stampo di persona sicuramente quell'Uomo saggio da fastidio, cosi questa si lascia tentare volentieri da altri messaggeri che ostentano verità similari e per questa ragione in onore di una presunta giustizia sociale, o piuttosto per riservarsi l'attenzione della cronaca, estromette con un giudi zio a dire poco "leggero" l'emblema del nostro patrimonio di conoscenza. Ovvia dunque l'indignazione della piccola comunità presa di mira, che gelosa e convinta del proprio credo virtuoso, come in una nuova confer mazione, ribadisce il suo feeling ancestrale al Saggio defenestrato e resiste alla "giustizia?", all' uopo va ricordato che la nostra gente fornese, come la gente di tutti i villaggi alpini, ha messo da tempo le mani avanti per scongiurare bizzarrie ana loghe. savano torri e quinte di roccia grigia, altre ancora colonizzate dalla vegetazione , sfoggiavano la veste multicolore della stagione. Catene di monti una dietro l'altra, disposte a spirale come stelle e sistemi solari nelle galassie. Al centro stavano in attesa i carnefici del terzo millen nio. II giudizio sempre lo stesso, ora come allo ra; "Colpevole". Ogni giorno inconsciamente l'uo mo replica con le proprie azioni la condanna. Un brontolio lontano risaliva le pendici del monte, aumentava di intensità, poi il vento, quasi un uragano, annunciò l'epilogo imminente. Anche in quella occasione il cireneo ha pre stato la spalla:-una turbina, un disco rotore, una fusoliera-. Al baricentrico dell'elicottero era appesa la Croce, in poco tempo tutto fu compiuto. Sul Clap da Varmost e in Somaguda si è dunque perpetuato il "Disonor del Golgota" e la tra dizione antica della nostra cultura. Ora il sole mat tutino e dei vespri riflette da quelle insegne cristiane sul paese, la potenza della parola dell'Uomo sag gio: Essa non teme il graffio di Ofena. DCCUR[iO /\LPI^[0 T'OTiMI UT ti Mei 2003 sono stati sette gli interventi f\Mdi soccorso in montagna effettuati I V dalla Stazione CNSA di Forni di Sopra: 3 a Sauris, 2 ad Ampezzo, 1 a Forni di Sotto e 1 a Forni di Sopra. fa l'esercitazione regionale di ricerca disper si al passo Pura. In collaborazione con il CAI ed alcuni volontari fornesi a settembre sono state ripristinate le Croci di vetta sui monti L'esercitazione estiva sul monte Cridola ha avuto come obiettivo la creazione Cimacuta e Clap Varmost, abbattute dal di una serie di ancoraggi di servizio lungo la via normale (kugy). In ottobre é stata ospita- Le due Croci hanno una lunga tradi zione; Danilo Perissutti "Pani", oltre ad aver le costruite praticamente tutte, ne ha tenuta vento e dalla neve lo scorso inverno. Giovanni, Clerici Italo, Clerici Licia, Clerici Maria, Clerici Nicola, Coiman Elio, Coradazzi Armando, Coradazzi Mose', Coradazzi Primo e Marida, Coradazzi Vito, Cristina, D'Andrea Romano e Marina, D'Andrea Valentino e Lorenzo, De Santa Marco, De Santa Massimo e Lucia, De Santa Renato, Dorigo Edy, Fachin Olivo, Falegnameha Fornese, Fam. Alga, Perissutti, Zanus, Fam. memoria: le Croci di Cimacuta dal 1969: 1969 (nuova) - 1978 (nuova) -1983 (nuova) 1985 (riparazione) - 1994 (riparazione) 2003 (nuova); le Croci del Clap Varmost dal 1970: 1970 (nuova) - 1992 (restauro) - 2003 (nuova). Le nuove Croci, molto robuste e pesanti, sono state costruite in paese e tra sportate sulle due cime con l'elicottero. Tutte le spese sostenute sono state K completamente coperte grazie alle generose offerte della popolazione; i fondi raccolti ci permetteranno di ripristinare anche la picco la Croce del monte Pramaggiore ridotta a pezzi da un fulmine qualche anno fa. Si ringraziano fraternamente il parro co che si è fatto messaggero della sottoscri zione, la parrocchia e tutte le persone che hanno contribuito offrendo denaro e mano dopera. Ci sembra doveroso elencare di r... seguito i nomi dei generosi collaboratori; lista al 7-12-03: Antoniacomi Clara, Cimacuta 1969 Antoniacomi Mario, Antoniacomi Sergio, Antoniutti Nicolino, Anziutti Annaluigia, Anziutti Lucio, Banca C.C.C, Cappellari Dina, Cappellari Oreste, Cappellari Bruno, Cappellari David, Cedolin Mario, Clerici Varmost 1970 # ALLA EAJILICA DI MAKIA LUGGAU 'Un pellegrinaggio ... senza confini' Anche quest'anno un piccolo gruppo di persone di Forni di Sopra, con gli amici ci accolgono e ospitano perché lo fanno sem pre con grande generosità e affetto. Un ringraziamento inoltre va a tutti colo ro che così calorosamente ci hanno atteso a di Pozzaie e di Sauris, si è unito al pelle grinaggio che da Sappada porta alla Basilica Mariana di Luggau e che si svolge ogni anno la Tiviei ed accompagnato in chiesa per la Messa terza domenica di settembre. delle mie compagne di coro: un segnale che in Chi partecipa già da diversi anni, ha rivissuto, tramite i nuovi pellegrini fornesi Nino e che chiudeva i sei giorni di cammino; emozio nante, per me, è stato essere accolti dai canti questi anni un piccolo seme è germogliato... Quest'anno la sensazione del supera Silvano Coiman, le intense sensazioni che dà la mento dei campanilismi è stata molto forte: prima volta, il condividere con altre persone quel percorso lungo e faticoso. Percorrere con altre persone stupendi sentieri di montagna, pregando e meditando in uno scenario unico, permette di cercare un contatto diretto con la propria fede, liberi dalle c'era grande accettazione dei vari gruppi, che sono diventati un vero fiume di cinquecento persone unite nella preghiera, con gioia,dirette alla Basilica di Maria Luggau. Il prossimo anno Sappada festeggerà 1 duecento anni da quando iniziò II pellegrinag mille incombenze, difficoltà e pensieri del quoti gio. L'Arcivescovo, Mons. Pietro Brollo, ha diano vivere. indetto per l'occasione "l'Anno Mariano per Sappada", che è iniziato domenica 21 settem È un percorso di pace e serenità, dove avere accesso al "giardino segreto" delle perso ne che ti accompagnano, ti assistono e sosten gono nei momenti di difficoltà; dove "dare e ricevere" diventa un tesoro prezioso, che raffor za l'animo e ti rende testimone, che compiere un percorso spirituale così particolare ti trasfor ma, ti rafforza e ti rende sicuramente molto più disponibile nei rapporti con gli altri. Chi, per vari motivi, non può percorrere il cammino con noi, ci segue con il cuore e que st'anno molti sono venuti alla Basilica per salu tarci e vederci partire per il ritorno a casa. Un grazie sentito a tutte le comunità che 'rurJjJilD bre 2003 e si concluderà la domenica 19 set tembre 2004. Il mio augurio è quello di vedere un mag gior numero di persone partire da Forni di Sopra e attenderò con trepidazione lo scorrere del tempo fino al nuovo appuntamento del prossimo anno, come tutti quelli che vi hanno partecipato una volta e continueranno a farlo finché potranno, perché le parole non possono esprimere tutto quello che si prova un questi sei giorni di cammino, è necessario vivere l'espe rienza di persona. Daniela Pilosio li naiììiiìio di ILQìI C^lidrij fJrlidri +10,+18,+9: temperature di un'estate record? No! Si tratta del dati sulle presenze alberghie re a Forni di Sopra nel trimestre giugno-agosto 2003, il risultato di un fresco cocktail "naturauomo"; clima ed ambiente favorevoli, lavoro di gruppo, panorami suggestivi, idonea promozione e programmazione, organizzazione di eventi, animazione, servizi ed iniziative collaterali. Tutto questo ha contribuito al positivo bilancio turistico della bella stagione. Nel contesto di una crisi generale, attraverso una condivisa ed unitaria azione di sviluppo, ci si propone di conti nuare a perseguire il comune obiettivo di serenità e reciproco proficuo interesse. Mentre quindi ci apprestiamo ad affrontare 1 caratteristici mesi dell'Inverno fornese che. confidiamo essere, ancor una volta, tinti di un luccicante bianco ed avvolti di turchese, auguriamo 7 Mosetti e Fiorii, Fam. Corisello Eligio, Ferigo Dina e Milva, Franceschi Loretta, Gruppo A.N.A., Legnolandia, Leoni Luigi, Lucchini Luciano, Bar Tarandan, Mion Mario, Musco Virgilio, Parrocchia Forni di Sopra, Pavoni Gisella, Perissutti Danilo, Pieli Iride, Prataviera Costante, Rifugio Giàf, Ristorante Al Gris "Cella" , Schlaulini Enza, Società' Idroelettrica. Grazie a tutti! Tra gli appuntamenti del prossimo inverno, merita ricordare la seconda edizio a Voi tutti un Santo Natale ed un Gioioso Anno 2004 ricco di Pace ed Armonia! Consorzio Servizi Turistici Forni di Sopra SAN SALVO - FORNI DI SOPRA "Festa per Emanuele e Gisella" Alla redazione dell'Angelo è pen/enuta una simpa tica fotografia. Raffigura i sorrisi... di Gisella Pavoni di 85 anni e di Emanuele Fanciullo di 5 mesi... ben coccolato. E' stata colta in occasione della festa di mezza estate che ha visto, per modo di dire, cinque gene razioni assieme. Andando a ritroso abbiamo: ne della SKI-KRONO VARMOST gara sci- - Emanuele che abita a San Salvo in provincia di alpinistica in notturna (sabato 14 febbraio 2004) e la quinta edizione della gara sci-alpi - i genitori Romina e Luciano; nistica - PECOLI "Memorial Claudia Corisello", (domenica 21 marzo 2004). Tutti i bambini, invece, sono invitati ad attendere, sotto il campanile, la tradizionale "Befana Cui Firàl" il 5 gennaio a Cella dopo la S. Messa serale. David Cappellari Chieti; i nonni Alina e Gianni; i bisnonni Anita Cella e ... Bnjno Anziutti che lo ricordiamo; - infine zia Gisella, sorella della trisnonna Emma. Ai due festeggiati: 'Augurs diogni ben da cheichi scrif l'Angelo". Mandi! i/i Di ]R'M® Domani, per modo di dire, il narrativo si soffer merà su due nuovi contenitori culturali i quali daranno l'ospitalità al Museo etnografico, che la penna indica semplicemente: "Museo della Civiltà Fornese" e alla sala polifunzionale che il Comune ha in programma di costruire, in breve, sullo spa zio della casa vecchia detta "dala busa". Manca la fontana, la quale faceva compagnia alla Chiesa di San Floriano, cantava le nenie ai bambini che vi giocavano attorno e ascoltava le notizie del paese raccontate dalle donne mentre Cella attingevano al suo zampillo per le necessità quoti diane delia casa e della stalla. primi evangelizzatori del Fumo Superiore veniva no ed erano mandati da Aquileia, Non è arduo pensare che avessero stabilito il loro punto di riferimento nella centralità dei tre borghi, fra le casupole di Cella. Nelle citazioni antiche troviamo una località chiamata Cella, 'ae', come un'altra Vico che stà a vicus "villaggio". La difficoltà del comunicare venne di certo supplita dall'ausilio delle immagini. Del suo nobile passato resta solo il pavimento in pietra e l'erogatore che si trova in bella mostra nel bivio "dala Crous" (nel bivio delle vie Nazionale i- e Udine). La premessa a cielo aperto si conclude sul sagrato della Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta, disseminato di lapidi murali dell'antico cimitero. Da qui la penna attinge nel tempo per ricorda re la prima menzione, nel duecento, di una chiesa dedicata a Santa Maria e per il tempo per organiz zare le visite brevi in ogni singola realtà storico- Fonte battesimale con il Crocifisso del XV° secolo artistica. La chiesa, dai primordi, è stata rimaneggiata più volte e per ultimo nell'ampliamento del 183541. Completato durante la curazia di don Nicolò Sala, nativo di Forni di Sotto e con noi dal 1840 al 1874. L'interno è sobrio e solenne. L'altare maggiore, al quale e volta la prima attenzione, è uscito dalla mente creativa dell'archi tetto friulano Ella d'Aronco e dal laboratorio del co, appartiene al secondo altare giustamente denominato. L'ancona, da sola, costituiva l'altare maggiore fino alla data deirincorniciatura e cosi fino al 1757. La terza ospita l'altare del Rosario, a motivo dei 15 medaglioni che rappresentano la vita di Gesù; mostra la pala pittorica della Pietà con 1due Santi Giovanni: il Battista e l'Evangelista. Il terzo altare, in senso orario, è dedicato ai state plasmate dallo scultore fiorentino Celestino Santi martiri Fabiano Papa e Sebastiano. Altrimenti chiamato di San Teodoro per via che nella vetrinetta della mensa è esposta la figura cerea di un bambino contenente le sue spoglie Pochero. mortali. Venne completato alla fine del 1900, benedet to da don Fortunato De Santa, parroco del paese del seicento e sono di mano Comuzziana. lapicida udinese Pietro Gregorutti. Lo stesso dires se le maestranze fornesi nella messa in opera. Le due statue in marmo che lo arredano sono natio dal 1895 al 1906, e dallo stesso consacrato nel 1931. Allora era vescovo della diocesi campa Questi due ultimi si inseriscono nel bel mezzo Gli altari lignei sono usciti recentemente dalle... cliniche dei restauri ed ora si mostrano nel loro na di Sessa Aurunca. Altare maggiore della Chiesa parrocchiale Già nel primo punto di riferimento Cristiano, che Immaginario Identifica in una capanna, l'ico nografia, rozza quanto mai, primi rudimenti dell'ar te sacra, facilitava il racconto evangelico, parlava come una guida con un modo espressivo sensibile a Dio. Il figurativo con il pennello e la sgoiba giunse più tardi. Nel villaggio fornese la Gloria del Creatore venne sublimata dalla vena artistica che principia nel quattrocento, Nell'economia del racconto oggi cogliamo gli esempi di quell'arte quattrocentesca nella Chiesa di San Floriano e negli accostamenti costruttivi, elementari che dir si voglia, ma significativi, "dala ciasa dal mùnic" (della casa del sagrestano), la più antica del paese fra le tante vetustà. Giunse il cinque-seicento e gli effetti artistici si fissarono nell'attigua Chiesa Parrocchiale e suc cessivamente nella torre campanaria. Alzando gli occhi all'emiciclo dell'abside cogliamo la raffigurazione dell'Assunta, (La Patrona del paese). E' opera di fine ottocento del veneziano Giuseppe Micolini. Sulla volta del presbiterio sono affrescati quat tro santi della devozione popolare. Nelle ampie pareti laterali si configurano due scene bibliche del vecchio e nuovo Testamento: La promulgazione delle "Tavole della Legge" e Gesù che proclama le "Beatitudini" sulle rive del lago di Genezaret. Il pennello di Fred Pittino vi lavorò nel 1946. Il racconto continua nella navata. La prima cappella a sinistra accoglie il fonte battesimale in pietra scolpito nel 1584 e il crocifis so ligneo del quattrocento. La seconda mostra l'altare di San Giuseppe, così denominato alla fine dell'ottocento. L'esito scultoreo gotico, che lo si vuole della bottega di Domenico daTolmezzo (1500), è incor niciato in barocco piacevole da Gerolamo Comuzzo e figli di Gemona del Friuli 1quali si fir mano e datano il lavoro 1646. La statua centrale, delta Madonna del Rosario, non fa parte dell'impostazione artistica del politti- Altare di San Giuseppe splendore originale. le campane del paese per le sue fonderie belliche. Il silenzio durò fino al 3 agosto 1924, data di Quello di marmo della quinta cappella, in senso orario, datato 1757 è di poco pregio; era consacrazione dei nuovi bronzi. dedicato a Santa Maria Assunta e costituiva l'alta re maggiore fino al 1900. Prima di chiudere l'uscio della Parrocchiale L'orologio antico venne sostituito nel 1929 e fece buon servizio fino al 1986, misurando il tempo sui nuovi quadranti verso Andrazza e Vico. Prese il suo posto uno strumento elettronico diamo una occhiata all'organo, pregevole stru mento della bottega di Beniamino Zanin di Camino ... senza anima. di Codroipo, ora Camino al Tagliamento. Lo strumento è stato inaugurato il 13 di otto bre del 1895, con la stupenda Messa dell'Haller, in W L'orologio meccanico è stato revisionato nella sua casa paterna dei Solari, a Pesariis di Prato Carnico e da allora si trova nell'angolo della nava occasione del possesso spirituale della Parrocchia ta della Chiesa di San Floriano, in bella mostra, di don Fortunato De Santa. Per stavolta è tutto! La penna va a conoscere brevemente la chiesa posta sul piccolo davanzale che guarda la valle, dedicata a San Floriano protettore dagli incendi e dalle calamità naturali. Si raccoglie davanti al presbiterio, custodito Altare di San Sebastiano conflitto mondiale. All'inizio di maggio del 1996 l'arcivescovo Alfredo Battisti informava tutti i suoi parroci che aveva scelto San Floriano quale Patrono della e Protezione Civile del Friuli. Per Forni è un vanto! « La penna lascia un pò di spazio alla fotografia e formula una proposta: di dedicare la navata del tempietto ad un piccolo, ma significativo "Museo 0 dell'Arte Sacra". Eccoci di nuovo sul sagrato della Chiesa Parrocchiale dal quale si ammira il portamento del campanile, su su, fino alla cupola che fa amicizia Guarda la Valle con il cielo. Nel concio di chiave del portale leggiamo due date: "A. D.1776" della costruzione e "R 1860" Altare del Rosario dal cancello dell'arcosoglio e dialoga, per modo come un apparecchio da museo. Infatti lo è! Dal 1995 al 2001 il campanile è stato oggetto di un complesso radicale restauro. Dopo la Naturalpe di Faedis, che ha operato sulla sommità, è entrata la mano artigiana di Orlando Pavoni. L'esisto è pregevole! Due passi attraverso il... "Corso Patriarcale" - di dire, con i due artisti che diedero lustro al tem Via Udine - ed ecco la casa "dal mùnic". L'edificio pietto: con Andrea di Bortolotto, detto "il Bellunel- storico, da poco restaurato, porta visibile nella lo" e con Gianfrancesco del Zotto, chiamato "da trave del colmo la sua data di nascita: "1479". Tolmezzo". Solo con lui, il maestro, giacché gli aiuti stanno da parte rispettosi. In quel contenitore troneggia la pala d'altare Damòs. incrocio della famosa "Strada Regia", con L'antico Corso collegava il Catubrium; da lulium Carnicum. del primo, firmata e datata 1480, mentre del Ecco un'altra proposta: il cambio della deno secondo ammiriamo il cenacolo degli affreschi completati il 17 aprile 1500. minazione della Via Udine in "Corso Patriarcale" o La fede ha aiutato anche l'arte ed ha lasciato il Possiamo ben dire, a motivo, che la frazione suo segno che leggiamo: "Questa ancona a fatto di Cella ospita un patrimonio notevole nel quale si specchia l'identità del popolo fornese. "Strada Patriarcàl". fare maistro Nicolò Pilizaro de Forno de Sora per sua devocione"(del Bellunello). Andando per note storiche, la chiesa, del due cento è stata rimaneggiata alcune volte. Era il punto di riferimento spirituale della Polittico del "Bellunello" "Fraterna dei Battuti" la quale si dedicava nel paese con le opere di misericordia, e ai pellegrini del rifacimento del piano delia lanterna e della per l'ospitalità. cupola, Quest'ultima crollò il 28 febbraio 1834. Così scriveva l'amanuense fornese nella pre messa della relazione del restauro: "una impres Ebbe cura della chiesa sino al 1806, allor quando Napoleone la soppresse assieme alle consorelle sparse un pò ovunque. Nel 1903 la chiesa venne dichiarata "Monumento Nazionale" ed iscritta nel libro d'oro, pagine "A", delle opere d'arte del Regno d'Italia. Nell'agendina tascabile "11 Strolich Pizzul di Il merito di tale attribuzione è del comm. Pieri Zorutt Giornale e lunario per l'anno bisestile Gregorio Valle deputato friulano al Regio 1860" Gio Batta Chiap, nipote dell'abate Nicolò Parlamento. La porta si chiude lasciando alle spalle le meraviglie del nostro piccolo "Monumento". La campana è stata fusa nel 1925 e nel suo portamento sono riportati i nomi dei dieci militi di Cella che si sono immolati per la patria nel primo 1' sionantissima bufferà guastò la sommità del cam panile e la rovesciò" (la cupola). Chiap, cosi annotava il tempo e gli avvenimenti "Ciàsa dal munic" (Casa del sagrestano) del 27 settembre: "Semisereno. Il 27 7bre fu posta La penna aggiunge al toponimo antico di Cella ... "Capitale di Forni di Sopra dell'arte e della cul sul Campanile la nuova Croce in luogo di quella che fu rovesciata dal vento li 28 febbraio 1834". Nel maggio del 1918 arrivò la mano requisito ria dell'esercito austroungarico la quale tolse tutte tura". Intanto mandi! Isidoro Perissuttì 2004 AjMMO di 3AM i'LOliiAi^fO Nel bollet ino dì Pasqua abbiamo parteci pato che la nostra Parrocchia si unirà al resto della Gamia per ricordare San Floriano di Lorch nel XVM centenario del suo martirio. Santo venerato nell'Europa centrale, titolare dell'antica Pieve di lllegio e della Chiesa - monumento nazionale - di Forni di Sopra. La chiesa friulana, per commemorare l'anniversario del suo martirio con eventi cultu rali e spirituali di alta levatura e di risonanza internazionale, ha riconosciuto in lllegio la "capi tale" europea degli eventi previsti nel 2004 ed ha costituito il Comitato di San Floriano, deputato a progettare le manifestazioni in contatto e colla borazione con numerosi soggetti, tra cui la Diocesi di Linz, l'Abbazia di St. Florian in Alta Austria, la Soprintendenza per i Beni Culturali del Friuli - Venezia Giulia, l'Oberòsterreichische Landesmuseum di Linz e la Deputazione di Storia Patria del Friuli; tutto ciò in interazione con le locali Istituzioni e coinvolgendo anche la Presidenza dell'Unione Europea e la sede arci vescovile di Cracovia, custode delle reliquie del Santo. Con le iniziative progettate la chiesa friu lana si propone come protagonista nella vita culturale locale e del centro Europa, in qualità di erede della storia del Patriarcato di Aquileia, che è da sempre simbolo di interculturalità nella CÀIiMIA • Il "Congresso per l'Europa", in cui interver ranno un Cardinale della santa Sede, il Presidente dell'Unione Europea e una figura di alto profilo dell'Est europeo, a confronto pace tra i popoli cristiani. Il 2004 è il momento giusto per un pro getto del genere: è l'anno dell'ingresso del paesi dell'Est europeo nell'Unione Europea. sui temi delle radici cristiane dell'Europa e delle grandi sfide che ci attendono; • Le campagne di scavi archeologici nel terri torio della Pieve di San Floriano e di lllegio, i 11 Friuli, in questo delicato momento sto rico, rilancerà il tema del come costruire l'Europa dei popoli oggi, ritrovando insieme il proprio ruolo strategico nel cuore del vecchio continente e della sua circolazione di beni, di genti, di cultura, di fede. Tutto ciò è anche un messaggio della Carnia e alla Carnia: un esempio di intrapren denza propositiva per rilanciare le sorti dei paesi di montagna; si è periferia inerte solo laddove si decide di esserlo. 1 momenti fondamentali nell'anno venturo mese di marzo, annunciano importanti svi luppi; • 11 Cardinale di Cracovia, Franz Maharski, donerà una reliquia di San Floriano alla Pieve di lllegio e presiederà una importante cele brazione. Tutto sarà integrato da un programma di appuntamenti culturali, che durante l'estate del prossimo anno faranno da richiamo per gli appassionati e per i turisti. La Chiesa del Santo Floriano, di Forni di saranno; • cui primi risultati, già effettuati nello scorso Una importante Mostra d'Arte su San Floriano in Europa, con un centinaio di capo lavori da Vienna, Strasburgo, Norimberga, Firenze, Lubiana, Praga e da molte altre località {lllegio, 30 aprile - 30 settembre Sopra, all'inizio di primavera sarà oggetto di un importante restauro di risanamento dall'umidità da parte della Soprintendenza per i beni cultura li, sede di Udine. Isidoro Perissutti 2004); UN SERVIZIO PER LA CULTURA E IL TURISMO Dopo le Sante Messe celebrate nella Parrocchiale viene aperto l'uscio dell'attigua Chiesa monumentale di San Floriano per le visite. Nel corso dell'anno, in altri orari, anche per quelle guidate di gruppo, sempre numerose. È\ liK Il servizio viene svolto da Oreste Cappellari e Aurelia Cella (famiglia del sagrestano). Alla loro disponibilità va un ringraziamento pubblico particola- Lunedi 17 novembre 2003 con le classi quinta elementare, prima e seconda media, abbiamo fatto 'dottrina' nella nostra meravigliosa chiesetta di San Floriano. L'argomento affrontato da Isidoro Perissutti era naturalmente la vita di San Floriano. Abbiamo cosi appreso che il santo, soldato romano nella legione norica, martire sotto Diocleziano, è protettore contro alluvio ni ed incendi. Naturalmente tre quarti d'ora, sono bastati al nostro collaboratore per illustrarci anche il fascino del polittico del Bellunello datato 1480 e degli affreschi di Gianfrancesco da Tolmezzo del 1500, mentre la costruzione della chiesetta, monumento nazionale, risale al XV secolo. 1^ \41l L'/V1<£A AiiCBEOLOGJCA DEI i'OKjMl jAVOliGNAm Il 25 ottobre presso la nuova sala del rendere visibile la fornace da calce in loca Centro Visite del Parco delle Dolomiti lità Davàrs. Friulane si è svolto un incontro organiz Il coinvolgimento del Comune di Forni di Sopra nelle attività svolte dal Comitato zato dai Comuni di Forni di Sopra e Forni di Sotto con la collaborazione del Comitato Por da Difendi" sul tema: "L'area archeo logica dei Forni Savorgnani". ha portato ad un interessamento generale alla questione e le disponibilità dell'archeo logo Dottor Fabio Piuzzi a seguire questi Ospiti dell'Incontro l'assessore alla cul ricuperi con la collaborazione di varie Università, che utilizzano le ultime metodo logie informatiche di ricerca, ha fatto ben sperare in un progetto ambizioso: creare, tura della Comunità Montana della Carnia, Carlo Cimenti, l'architetto Valerio Puicher, che ha seguito 1 rilievi archeologici dell'a rea di Raveo e la Dottoressa Gloria Vannacci Lunazzi, coordinatrice della sezione carnica della Società Friulana di Archeologia. Grazie al Comitato "For da Difendi" si grazie anche alla collaborazione con il Comune di Forni di Sotto espressa dal suo primo cittadino, un Parco archeologico dell'Alta Val Tagliamento - luogo di studio aperto a tutti gli studiosi del settore, che potrebbe diventare anche un notevole sta cercando di creare l'interesse verso la nostra realtà in campo archeologico. richiamo turistico. Il Comitato, sorto nel 1999, e formato da un gruppo di volontari, si è dato come L'incontro ha offerto notevoli spunti per delle ipotesi sul passato di Forni di Sopra e obiettivo il conservare le memorie storiche un particolare interesse per Ciastel Sacuidic, che potrebbe essere l'unico caso conosciuto di un fortilizio di epoca tardo- sul territorio; la sua prima azione è stata quella di ripulire dalla vegetazione e mette Fortilizio di Sacuidic. re in sicurezza il sito di Ciastel Sacuidic ad Opere provvisorie di sostegno di una parte di romana abitato fin nel Medioevo. Andrazza ed in seguito di ristrutturare e Daniela Pilosio DI Ui lA Ai ri'iCA _PDPj TACE no spezzone di cultura della Comunità U in bella mostra grazie all'impegno del Comitato For da difiendi" Sulle fornaci della calce, fatiscenti, si può parlare tanto o poco. Dipende dall'inter locutore. Tanto, per l'interesse culturale dimo strato a loro dal gruppo di fornesi del Comitato "For da difiendi", che in primis le ha censite. Sono disseminate dal piano al monte ed hanno prodotto il legante delie murature e il bianco degli intonaci fino agli anni cinquanta e da allora sono diventate storia anzitempo. In seguito i volontari del gruppo accen ha permesso di realizzare l'importante ripristi no. Così, anche da questo angolo di stampa, viene ringraziata per la disponibilità. Il Comune, edotto dell'iniziativa, ha for nito il materiale necessario per il riatto. Il primo intervento operativo ha visto le braccia faticare attorno alle pertinenze del manufatto per togliere la vegetazione che era cresciuta e per preparare il minuscolo cantie re. Indi sono passate allo svuotamento del forno che negli anni era diventato il ricettaco lo dei rifiuti più impensabili. La bocca da fuoco ad arco e il cratere si sono presentati agli operatori in buono stato conservativo. di Ricordavano, per modo di dire, i giorni "Davàras", posta lungo la strada che mena al rifugio Giàf e più a portata di mano. La proprietaria della fornace e delle calcare dolomitico confricato raccolto lungo adiacenze della stessa, Anna Maria Cubeddu, Con quella calce, preziosa e di ottima nato hanno restaurato la fornace antichi e fumanti; il tempo che cuocevano il l'alveo del vicino torrente. ' 1 ' • •/ qualità idraulica, facevano bella figura anche gli imbianchini. Allora non c'erano pitture chi miche e la calce era l'optimum per un bianco pulito e... profumato. Il programma culturale dei restauratori prevede anche l'approntamento di una eco- piazzola ove porre i materiali per la cottura, gli attrezzi d'uso e il corredo didattico delle spe cifiche del funzionamento. cielo aperto. Per un museo a In seguito, quando particolari situazioni lo richiederanno, verranno programmate le osservazioni pratiche, dalla carica del forno alla cottura, fino all'amalgama in calce d'uso. Il fuochista che alimenterà quel forno vorace, initerrottamente per un centinaio d'ore, sarà disponibile per le spiegazioni cul turali. Il gruppo del restauro di "For da difien di" viene valorizzato anche da questo reda zionale per il lavoro che svolge a favore della cultura e del turismo. Intanto mandi! Isidoro Perissutti LAUREE Il 10 luglio 2003 Luca Maresia 'classe 1976' ha conseguito presso l'Università degli Studi di Udine la Laurea in Ingegneria Gestionale con votazione 95/110. Tesi: "Innovazione nella Normativa dei SGQ - Progetto di Certificazione della Qualità secondo Vision 2000 della Friul Terges s.r.L". Relatore: dott. Ing. Roberto Panizzolo. Correlatore: dott. Roberto Menazzi. Il fratello Roberto 'classe 1973' il 13 marzo 1999 si è laureato presso la stessa Università degli Studi in Economia e Commercio riportando la votazione107/110. Tesi: "Riprogettazione del Sistema di Controllo e Gestione in un azienda di formazione del perso nale: il caso I.A.L. FGV". Relatore: dott. Carlo Bagnoli. La redazione partecipa alla felicità della famiglia e formula a Luca e a Roberto i voti augurali per il loro avvenire professionale. Mandi, mandi! I 27 ottobre 2003 Paola De Pauli 'classe 1981' ha conseguito presso l'Università degli Studi di Udine, "Facoltà di fvledicina e Chirurgia", la Laurea in "Scienze Motorie" riportando la vota zione 98/110. Tesi: "Arrampicata: Movimento naturale. Influenze sulla motricità in età prescolare". Relatore: Prof. Paolo Veronese. La redazione dell'Angelo si unisce alla gioia della famiglia e porge a Paola i migliori voti augurali per il suo avvenire professionale. Avvenire già iniziato, promettente, con numerosi impegni ed esperienze professionali. Invia alla famiglia De Pauli in Cividale del Friuli un caloroso mandi e un pinsiei dì ogni ben! Natale Ma quando facevo ilpastore allora ero certo del tuo Natale. inrd ' - 1 I campi bianchi di brina, i campi rotti al gracidio dei corvi nel mio Friuli sotto la montagna, erano il giusto spazio alla calata delle genti favolose. I tronchi degli alberi parevano creature piene di ferite; mia madre era parente della Vergine, tutta in faccende finalmente serena. lo portavo lepecore fino alsagrato e sapevo d'essere uomo vero del tuo regale presepio. David Maria Turoldo ArmiCel a hi ne^lato al 'Angelo una^o^fia itlva'^Pliq-in guardava la valle e1prati falciati di Sotciavàl, di Val di Laur edi Ciàbifs r •yiYifiirTtlB /uìafg'fìfc-panxìodijale-^ BATTESIMI Antoniacomi Nicola di Marco e Carnio Federica nato a Tolmezzo il 5 gennaio 2003 e battezzato ii 26 ottobre 2003. LA PMT^/IA CEi Ti'Ei I/UìIaV D'I _P01{T<rJ ? inconsueta animazione domenica 28 settembre presso la Casa di riposo di Tolmezzo. L'occasione una I volta tanto èlieta: icento anni di Da Rin Olinta nata aVigo di Cadore il 17 settembre 1903, sposata I con Coradazzi Antonio. La comunità era rappresentata nella persona delSindaco, Enzo Pavoni, che ha portato i saluti e gli auguri ditutta la popolazione fornese e da un gruppo di parrocchiane le quali hanno animato la Santa Messa celebrata per l'occasione da don Aldo Lenarduzzi. Il pomeriggio siè concluso in allegria con musica e iltaglio dell'immancabile torta. Olinta, circondata dal figlio Pietro, dal genero, dai nipoti, dagli ospiti compaesani e della casa di riposo, lei stessa sorpresa del traguardo raggiunto, ha dato a tutti la ricetta per vivere cosi a lungo: lavo ro, impegno e semplicità di vita. P.DGAZIDi IS DELLA PACE |/ Gruppo Sportivo "Stella Alpina" ha organizzato il 21 sef(embre la prima marcia denominata I "Rogasiòn dala Pàs", da Forni di Sopra alla Basilica Mariana di Luggau in Carinzia. Pleii Kaila di PierLuigi e Cella Mascia nata a Tolmezzo il 10 giugno 2003 e battezzata il 30 novembre 2003. Brlgandì Giulia di Francesco e di Calabrese Rosita nata a Tolmezzo II 25 aprile 2003 e battezzata il 30 novembre 2003. L'iniziativa sportiva, di non comune impegno fisico, siè svolta lungo un itinerario di alta montagna di 53 chilometri. La distanza che separa le due località alpine d'Italia e dell'Austria è stata superata in nove ore. Ipartecipanti, ben allenati, si contano: Antonino Cella, Vito Coradazzi, Denis Zanantonio, Severino De Monte, Lorenzo Cappellari, Walter Biasizzo, Remo Neukomm, Pierino Coiman, Mario Cedolin e Valentino Boezio. Con un arrivederci al prossimo anno il Gruppo Sportivo "Stella Alpina' augura a tutti un Buon 2004 . Dalsuo presidente Remo Neukomm OFFERTE RICORDIAMO I NOSTRI CARI IJE113HTI Qui di seguito, e se ci sono degli errori segnalateceli, troverete le offerte che sono L'eterno riposo dona a loro, o Signore, state consegnata dal 25 luglio al 6 dicembre 2003. Un grazie a tutti, grande come la e splenda ad essi vostra generosità. Mamiali € la luce perpetua. NN in mem. di Antoniacomi Elisabetta 55.00 - in occasione della Madonna della Riposino in pace. Amen. Neve 30.00 - I famigliari in mem. di Coradazzi Ida 155.00 - I genitori in occa sione del Battesimo di Elisa 25.00 - UNINTESA in occasione della benedizione della Zilii Mario di anni 65 deceduto il 22 luglio 2003 Casa Ongjar 50.00 - 1 genitori in occasione del Battesimo di Nicola 100.00 - Ticò Silvio in mem. del fratello Valentino 40.00 - Ticò Alida in mem. del fratello Valentino 20.00 - In mem. di Antoniacomi Mario r 15.00 - I famigliari in mem. di Coradazzi Elisabetta 30.00 - I genitori in occasione del Battesimo di Pieli Kaila 50.00 - I geni tori in occasione del Battesimo di Brigandi Giulia 150.00. Per la Chiesa della Madonna della Salute '€ P.GCF 50.00 - Cappeilari Bruna 15.00 Ticò Vito e Cappeilari Luigia nel 50° di Cappeilari Lilia De Santa Anna Coradazzi Greta di anni 94 di mesi 6 di anni 85 deceduta il 25 agosto 2003 deceduta il 27 agosto 2003 deceduta il 25 settembre 2003 Coradazzi Elisabetta De Santa Livia "Monco" di anni 71 di anni 62 di anni 74 deceduta il 19 ottobre 2003 deceduta il 7 novembre 2003 deceduto il 12 novembre 2003 matrimonio 100.00 - De Santa Giovanna 40.00 - Antoniacomi Angela 20.00 - Pam. Caposassi Maria in mem. dei suoi defunti 20.00 - Rossato Antonietta 100.00 - Le figlie in mem. della mamma Cappeilari Lilia 155.00 - NN 40.00 - Benedetti Silvana 25.00. Per la Chiesa di San Vito/€ Ticò Luisa 40.00. Per la Chiesa di San Giacomo / € Pam. De Pauli Carlo 50.00. Per il Bollettino Parrocchiale / € D'Andrea Pierina 10,00 - Delli Zotti Adriano 50,00 - Vettori Edda 25,00 - ì Antoniacomi Mario Cella Moret Anna 20,00 - Perigo Lino 25.00 - La Rosa Alfio 5.00 - D'Andrea Alice 20.00 - Cella Renzo e Cella Valda 125.00 - Cappeilari Bruna 15.00 - Celia Orfeo 30,00 - Pavoni Driussi Nives 25.00 - NN 25.00 - Anziutti Enza 15,00 - Volpi Mario 15.00 - Cremaschi Anna 50.00 Moratti Luciano 50,00 - Ticò Luisa 20. 00 - Anziutti Giovanni Patugo 15,00 Rossato Antonietta 25.00 - Bianco Marcello 10,00 - Bucco Fioravante 15.00 - De Santa Mario 15.00 - Agostinis Gobbi Lea 20,00 - Benedetti Silvana 25,00 Sacchetti Clara 15.00 - Turrini Pina 25,00 - Rodaro Nino 10,00 - Corisello Di Bernardo Valentina 10.00 - Schiaulini Vittorino 30.00 - Dorigo Ezio 40.00. BOLLEniNO PARROCCHIALE FORNI DI SOPRA Quadrimestrale Edito dall'Azione Cattolica di Udine Direttore responsabile : Mons. Dott. Duilio Corgnali Redazione : Parrocchia di S. Maria Assunta Progetto grafico : Isidoro Perissutti Stampa : Tipografia Moro Andrea Tolmezzo (Ud) v. Torre Picolta, 2 Autorizzazione Tribunale di Udine n, 13 del 25.10.1948 12 4^usi"Tnin memoria delta zia Maresia Giovanna. Giuseppe Crocifisso re a lato dell'altare. del pulpito. Collocato nel posto d'ono-