l`angelo di forni di sopra

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l`angelo di forni di sopra
L'ANGELO
DI
FORNI DI SOPRA
N. 49 - Pasqua 2003
Bollettino Parrocchiale
Spedizione in abbonamento postale, art. 2,
comma 20, lettera c, Legge n. 662/96 filiale
33100 Udine
TAXE PERQUE - TASSA RISCOSSA
Juì
UDINE-ITALIA
irr-•
•
CllL^TO E \'ERAl\iEN'm IILSO l^rO - ALLELUMi;
AMICI CARISSIMI,
1tempo stringe e perciò sono obbliga
to a chiudere 'il bollettino' se vogliamo
che a Pasqua esca puntuale come
ogni anno. Non vi nascondo tuttavia la dif
ficoltà che provo in questo momento nel
rivolgermi a Voi. La situazione mondiale
che viviamo non è rosea. Andiamo verso
una Pasqua con una grande 'angoscia' nel
cuore. Che auguri ci possiamo allora
scambiare in questa Pasqua di guerra?
quello dell'Umanità. E lì per indicarci che la
'risurrezione' arriverà per tutti. Mons.
Tonino Bello ci aiuta a riflettere su questo:
"C'è una frase immensa, che riassume la
sembrare che dinanzi a queste situazioni,
tragedia del creato alla morte di Cristo:
'Da mezzogiorno alle tre del pomeriggio,
si fece gran buio su tutta la terra Forse
è la frase più scura di tutta la Bibbia. Per
me è una delle più luminose. Proprio per
quella riduzione di orario che stringe,
come due paletti invalicabili, il tempo in
fine dei tempi!". Gesù continua a dirci:
"Non abbiate paura; lo ho vinto il Male!"
cui è concesso al buio di infierire sulla
La vita è un momento che ci è
stato dato dal Creatore che ci Invita ad
luia!" Che cosa allora temiamo?
terra. Ecco le sponde che delimitano il
fiume delle lagrime umane. Ecco le sara
cinesche che comprimono in spazi circo
Pensando ai prossimi giorni in cui
ricorderemo la vittoria del Figlio di Dio
scritti tutti i rantoli della terra. Ecco le
barriere entro cui si consumano tutte le
avvenuta appunto con la Sua risurrezione,
agonie dei figli dell'uomo".
Non possiamo ignorare che vivia
Prima di tutto ci diciamo e proclamiamo a
voce alta: "Cristo è veramente risorto, alle
vedendo ciò che accade in Medio Oriente
senza dimenticare le altre zone del nostro
pianeta dove si continua a morire e a sof
frire causa le guerre, mi viene in mente
appunto la Risurrezione di Cristo. Cristo è
in mezzo a noi che ci aiuta ad andare
avanti nel nostro personale Calvario e in
AUGURI
mo veramente in un momento cruciale
della storia de! nostro mondo. Le conse
guenze che ne deriveranno saranno
pesanti. Nessuno vuole lo scontro di
'civiltà': ma già si respira nell'aria questo
immane pericolo. A noi potrebbe anche
non c'è nulla da fare. Però ci diciamo
ancora una volta: Gesù è risorto. Gesù
continua a dirci: "lo sarò con voi fino alla
Penso allora che sia arrivato 11 'momento'
di unirci gli uni gli altri per aiutarci a crede
re che Gesù di Nazareth è veramente il
Figlio di Dio. Che la 'risurrezione' è il termi
ne del nostro 'cammino di passione'.
unirci a Lui, a Gesù: Dio si ama camminan
do nella fatica, lavorando nei quotidiano,
soffrendo e morendo se è necessario. E
dandoci Gesù, Dio è come se ci dicesse:
fatevi condurre da Lui, seguitelo fino al cal
vario. Abbiate fede: il terzo giorno risor
gerà. Ancora Mons. Tonino ci dice:
"Coraggio fratello che soffri. C'è anche
per te una deposizione dalla croce. Ecco
già una mano forata che schioda dal
legno la tua. Ecco un volto amico, intriso
di sangue e coronato di spine, che sfiora
con un bacio la tua fronte. Ecco un grem
bo di donna che ti avvolge di tenerezza.
Coraggio! Mancano pochi istanti alle tre
del tuo pomeriggio. Tra poco, il buio
cederà il posto alla luce, la terra riacqui
sterà i suoi colori e il sole di Pasqua
irromperà tra le nuvole in fuga".
Dio infatti vince; come vince l'amo
re: soffrendo! Non perdiamo tempo in una
sterile attesa di un domani che sarà sem
pre come oggi, se non decidiamo noi di
rinnovarlo. L'importante è di capire come
Nicodemo (vedi 4^ domenica di
Quaresima) che sono veramente un 'uomo'
dinanzi al mio Dio e non "Dio".
Per questo accettiamo l'invito insi
stente e supplichevole del Papa di pregare
per la 'pace', operando nella nostra vita
nella giustizia e nella verità.
Fradis e sùrs, Buine Pasche!
Padre Renzo
]]
rilanda la ]))X#icra dd ^anto rof^ajìo ))cr la paco c])CJ^ la iwm^m
Misteri del dolore
Ai misteri del dolore di Cristo i Vangeli
danno grande rilievo. Da sempre la pietà cri
stiana, specialmente nella Quaresima, attraver
\
so la pratica della Via Crucis, si è soffermata
sui singoli momenti della Passione, intuendo
che è qui il culmine della rivelazione dell'amore
ed è qui la sorgente della nostra salvezza. Il
Rosario sceglie alcuni momenti della Passione,
L'ascolto della parola di Dio
Per dare fondamento biblico e maggior
profondità alla meditazione, è utile che l'enuncia
zione del mistero sia seguita dalla proclamazione
di un passo biblico corrispondente, che, a
seconda delle circostanze, può essere più o
meno ampio.
Le altre parole, infatti, non raggiungono mai
inducendo l'orante a fissarvi lo sguardo del
l'efficacia propria della parola ispirata. Questa va
cuore e a riviverli. (...)
ascoltata con la certezza che è Parola di Dio,
pronunciata per l'oggi e "per me". (...)
Misteri della gloria
"La contemplazione del volto di Cristo non
può fermarsi all'immagine di Lui crocifisso.
Egli è il Risorto!" Da sempre il Rosario esprime
questa consapevolezza della fede, invitando il
credente ad andare oltre il buio della Passione,
per fissare lo sguardo sulla gloria di Cristo nella
Risurrezione e nell'Ascensione.
Riprendiamo la lettera che il Papa ha scritto
l'anno scorso per invitarci ad una riflessio
ne più appropriata quando recitiamo il
Rosario.
Misteri della gioia
Il primo ciclo, quello dei "misteri gaudio
si", è effettivamente caratterizzato dalla gioia
che irradia dall'evento dell'Incarnazione. Ciò è
evidente fin dall'Annunciazione, dove il saluto
di Gabriele alla Vergine di Nazareth si riallaccia
all'invito della gioia messianica: "Rallegrati,
Maria". A questo annuncio approda tutta la
storia della salvezza, anzi, in certo modo, la
storia stessa del mondo.
Contemplando il Risorto il cristiano risco
pre le ragioni della propria fede (cfr 1 Cor
15,14), e rivive la gioia non soltanto di coloro ai
quali Cristo si manifestò - gli Apostoli, la
Figlio glorificato. (...)
innalzi verso il Padre. Gesù, in ciascuno dei
La via di assimilazione del mistero
La meditazione dei misteri di Cristo è
proposta nel Rosario con un metodo caratteri
stico, atto per sua natura a favorire la loro assi
milazione. Èil metodo basato sulla ripetizione.
Ciò vale innanzitutto per l'Ave Maria,
ripetuta per ben dieci volte ad ogni mistero. Se
si guarda superficialmente a questa ripetizione,
si potrebbe essere tentati di ritenere il Rosario
Maria per renderla Madre del suo Figlio. A sua
persona amata con effusioni che, pur simili
volta, tutta l'umanità è come racchiusa nel fiat
nella manifestazione, sono sempre nuove per il
con cui Ella prontamente corrisponde alla
volontà di Dio. (...)
sentimento che le pervade. (...)
una pratica arida e noiosa. Ben altra conside
cinque momenti significativi - misteri "lumino
che essi possano essere opportunamente indi
viduati: 1. nel suo Battesimo ai Giordano, 2.
nella sua autorivelazione alle nozze di Cana, 3.
nell'annuncio del regno di Dio con l'invito alla
conversione, 4. nella sua Trasfigurazione e.
Infine, 5. nell'istituzione dell'Eucaristia, espres
sione sacramentale del mistero pasquale. (...)
È questo l'elemento più corposo del
Rosario e insieme quello che ne fa una pre
ghiera mariana per eccellenza. Ma proprio alla
luce dell'Ave Maria ben compresa, si avverte
con chiarezza che il carattere mariano non solo
non si oppone a quello cristologico, ma anzi lo
sottolinea e lo esalta. (...)
Il baricentro dell' Ave Maria, quasi cernie
ra tra la prima e la seconda parte, è il nome di
Gesù. Talvolta, nella recitazione frettolosa,
templando. Ma è proprio dall'accento che si
modo di essere della nostra natura e i suoi
pur conoscendo le forme più sublimi del silen
si" - di questa fase della vita di Cristo, ritengo
Le dieci "Ave Maria"
questo baricentro sfugge, e con esso anche
luce". In realtà, è tutto il mistero di Cristo che è
Volendo indicare alla comunità cristiana
suoi misteri, ci porta sempre al Padre, a cui
Egli continuamente si rivolge, perché nel suo
'seno' riposa (cfr. Gv 1,18).
Nell'intimità del Padre, Egli ci vuole intro
durre, perché diciamo con Lui: "Abbà, Padre"
(Rm 8,15; Gal 4,6). (...)
Che il rapporto con Cristo possa valersi
anche dell'aiuto di un metodo non deve stupi
re. Iddio si comunica all'uomo rispettando il
ritmi vitali. Per questo la spiritualità cristiana,
annuncia il vangelo del Regno.
Dopo l'ascolto della Parola e la focalizza-
Un metodo valido
no chiamare, a titolo speciale, "misteri della
luce. Egli è «la luce del mondo» (Gv 8,12).
Ma questa dimensione emerge particolarmente
negli anni della vita pubblica, quando Egli
e della meditazione. (...)
zione del mistero è naturale che l'animo si
di quell'amore che non si stanca di tornare alla
plazione ci porta su quei misteri che si posso
per un congruo periodo di tempo ci si fermi a
fissare lo sguardo sul mistero meditato, prima
di iniziare la preghiera vocale.
La riscoperta del valore del silenzio è uno
dei segreti per la pratica della contemplazione
non meno intensa della nuova esistenza del
dal divino favore con cui il Padre si china su
Nazareth alla vita pubblica di Gesù, la contem
del mistero e la proclamazione della Parola,
Il "Padre nostro"
razione, invece, si può giungere ad avere della
Corona, se la si considera come espressione
Passando dall'infanzia e dalla vita di
L'ascolto e la meditazione si nutrono di
silenzio. È opportuno che, dopo l'enunciazione
Maddalena, i discepoli di Emmaus -, ma anche
la gioia di Maria, che dovette fare un'esperienza
Se infatti il disegno del Padre è di ricapi
tolare in Cristo tutte le cose (cfr. Ef 1,10), è l'in
tero universo che in qualche modo è raggiunto
Misteri della luce
11 silenzio
l'aggancio al mistero di Cristo che si sta con
dà al nome di Gesù e al suo mistero che si
contraddistingue una significativa e fruttuosa
recita del Rosario. (...)
zio mistico, nel quale tutte le immagini, le paro
Il "Gloria-
le e i gesti sono come superati dall'intesità di
una unione ineffabile dell'uomo con Dio, è nor
malmente segnata dal coinvolgimento totale
La dossologia trinitaria è il traguardo
della contemplazione cristiana. Cristo é infatti
della persona, nella sua complessa realtà
psico-fisica e relazionale. (...)
la via che ci conduce al Padre nello Spirito.
Se percorriamo fino in fondo questa via, ci
ritroviamo continuamente di fronte al mistero
delle tre Persone divine da lodare, adorare, rin
L'enunciazione del mistero
Enunciare il mistero, e magari avere l'op
portunità di fissare contestualmente un'icona
che lo raffiguri, è come aprire uno scenario su
cui concentrare l'attenzione. Le parole guidano
l'immaginazione e l'animo a quel determinato
episodio 0 momento della vita di Cristo. (...)
graziare. È importante che il Gloria, culmine
della contemplazione, sia messo bene in evi
denza nel Rosario.
Nella recita pubblica potrebbe essere
cantato, per dare opportuna enfasi a questa
prospettiva strutturale e qualificante di ogni
preghiera cristiana, (...)
La sottosezionzedell'UNITALSl di Udine con il
suo Presidente Comm. Gerardo Maieron
(attivo dal 1964} ha organizzato un
Pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo (da San
Pio da Pietrelcina) nei giorni 17-18-19 marzo 2003,
Hanno partecipato tra ammalati, 'barellieri',
'sorelle' e fedeli, 150 persone provenienti da
tutto il Friuli e anche dalla vicina Sappada (che
appartiene all'Arcidiocesi di Udine) distribuiti su
tre corriere della S.A.F.
Prima tappa (17 marzo) il santuario di
Seconda tappa (sempre il 17 marzo) a
Lanciano dove sono conservate le reliquie del
primo Miracolo Eucaristico. Il prodigio si è verifi
cato nelI'VIir secolo d.G. nella piccola chiesa di
San Legonziano, per il dubbio di un monaco
Basiliano sulla presenza reale di Gesù
nell'Eucaristia. Durante la celebrazione della
Santa Messa, fatta la doppia consacrazione, l'o
stia diventò Carne viva e il vino si mutò in
Sangue vivo, raggrumandosi con il tempo in cin
que globuli irregolari e diversi per forma e gran
Loreto che conserva, secondo un'antica tradizio
dezza. Le reliquie sono consen/ate in un calice di
ne, (oggi comprovata dalle ricerche storiche e
archeologiche) la casa nazarena della Madonna.
cristallo per il Sangue ed in un ostensorio per la
Carne, che si trovano esposte solennemente
L'abitazione della Madonna era costituita da due
nella stessa chiesa dove avvenne il miracolo.
Gli esami scientifici danno come risultato
La distribuzione nel tempo
11 Rosario può essere recitato integral
che la carne è una parte considerevole di cuore
ed il sangue appartiene al gruppo AB, lo stesso
mente ogni giorno, e non manca chi lodevol
mente lo fa. Esso viene così a riempire di ora
presente nella Sacra Sindone di Torino.
Terza tappa (18 marzo) San Giovanni
Rotondo con la Via Crucis, la Santa Messa, la
zione le giornate di tanti contemplativi, o tener
compagnia ad ammalati e anziani che dispon
visita alla cripta dove è deposto il corpo di San
gono di tempo abbondante. Ma è ovvio - e ciò
Pio e la visita alla cella ed al museo.
vale a maggior ragione, se si aggiunge il nuovo
ciclo dei mysteria lucis - che molti non potran
no recitare che una parie, secondo un certo
bricato della casa Sollievo della Sofferenza e
L'esterno è dominato dall'imponente fab
dalla nuova grande Chiesa (quasi ultimata) dove
in settembre sarà traslata la salma del Santo.
ordine settimanale. Questa distribuzione setti
Quarta tappa, (di pomeriggio del 18) visita
a Monte Sant'Angelo (altitudine 820 m. s.l.m.)
alla Basilica di San Michele Arcangelo con la
caratteristica e affascinante grotta sotterranea
(60 gradini di discesa).
Quinta tappa (19 marzo) di nuovo a Loreto
dove abbiamo festeggiato San Giuseppe e quin
manale finisce per dare alle varie giornate della
settimana un certo 'colore' spirituale, analoga
mente a quanto la Liturgia fa con le varie fasi
dell'anno liturgico.
Secondo la prassi corrente, il lunedì e il
giovedì sono dedicati ai "misteri della gioia", il
di il rientro.
martedì e venerdì ai "misteri del dolore", il mer
coledì, il sabato e la domenica ai "misteri della
ficile a descriversi. Regnava serenità, devozione:
gloria". Dove inserire i "misteri della luce"?
Considerando che i misteri gloriosi sono ripro
posti di seguito il sabato e la domenica e che il
sabato è tradizionalmente un giorno a forte
carattere mariano, sembra consigliabile spo
gnazione e la riconoscenza dei malati: l'acco
glienza avuta in ogni tappa del viaggio da parte
dei rappresentanti unitalsiani del posto. Ma per
comprendere il tutto bisogna vivere di persona
quei momenti.
È stata un'esperienza irrepetibile che è dif
la dedizione dei 'barellieri' e 'sorelle'; la rasse
È stato un pellegrinaggio quaresimale: arri
stare al sabato la seconda meditazione setti
vati a Loreto nella Casa della Madonna, da Lei
manale dei misteri gaudiosi, nei quali la pre
senza di Maria è più pronunciata. Il giovedì sta
così libero proprio per la meditazione dei
misteri della luce.
Questa indicazione non intende tuttavia
limitare una conveniente libertà nella medita
parti: da una grotta scavata nella roccia, tuttora
zione personale e comunitaria, a seconda delle
esigenze spirituali e pastorali e soprattutto
delle coincidenze liturgiche che possono sug
venerata nella Basilica dell'Annunziata a
Nazareth e da una camera in muratura antistante
mente importante è che il Rosario sia sempre
concepito e sperimentato come itinerario con
templativo. Attraverso di esso, in modo com
composta di tre pareti a chiusura della grotta.
Queste tre pareti, secondo la tradizione,
furono trasportate "per ministero angelico" (poi
identificato con trasporto a mezzo della nave
dalla nobile Famiglia Angeli a servizio
dell'Imperatore di Bisanzio) prima in llliria e quin
plementare a quanto si compie nella Liturgia,
di a Loreto.
gerire opportuni adattamenti. Ciò che è vera
nica, giorno della Risurrezione, diventa un
Cristo, e questi si afferma, nella vita dei suoi
discepoli, come Signore del tempo e della stoGiovanni Paolo II
Una simpatica parentesi
èstato rincontro ^
con un fornese d.o.c.,
il Maresciallo
Alessio De Santa,
Ave, 0 vergine, us saludi
comel'agnul ancjejo;
ave, 0piene diogni gracie,
ilSignor alè cunvó.
Daimi daimi une cjaìde
cun chel vóli plen d'amor,
0gran mari inmacolade,
0 colombe dal Signor.
Biele l'albe matutine,
biel un agnui dal Signor,
ma vó Vergine divine,
'o sès bielepiai dilór
Fàisi dongje o cjare mari,
cun chel vuestri biel bambin,
che lu cjali, che tu tocj,
che lu bussi chel ninin.
terrena.
Valeva la pena lasciare per tre giorni Forni
e la montagna (anche se si giungeva ad un'altra.
Monte Sant'Angelo, quel giorno ancora in parte
coperta di neve) per vivere ed esperimentare
momenti particolari di grazia e di vita comunitaria
tra tanti fratelli e sorelle di fede.
R Renzo. Armando. Ines e Rina
la settima del cristiano, incardinata sulla dome
cammino attraverso i misteri della vita di
inviati in quella del Mistero Eucaristico (Gesù) a
Lanciano: in compagnia di Loro siamo andati a
visitare i luoghi della Santità (San Pio e San
Michele Arcangelo) per terminare il tutto di nuovo
a Loreto nella casa (parte di essa) dove San
Giuseppe e Maria hanno vissuto la loro esistenza
I
figlio di Claudio "Daco", I
comandante
della "volante"
di San Giovanni Rotondo. .
C^] X))'] f1ca ì)ci) "oc-cJ ))a)c ci i 70 Aiì)ìì 'ì
Ben poche volte la nostra vasta Chiesa
te superate dalla realtà.
Fino all'uscita della processione la
Parrocchiale è stata letteralmente gremita
di fedeli come quest'anno durante le
Chiesa appariva nel suo aspetto ordinario.
principali funzioni del tempo pasquale. Se da
una parte ciò è spiegato dal fatto che quasi tutti
i nostri uomini sono ancora a casa per mancan
za di emigrazione, dall'altra bisogna pur ricono
scere che per i parrocchiani tutti sono stati
mossi principalmente da un vivo sentimento di
fede che sentono profondamente radicato nel
cuore. Lo dicono le numerosissime Comunioni
di tutti i giorni ed il contegno devoto e raccolto
sempre tenuto.
tite grazie, si potè fare, alla luce del magnesio,
la fotografia della scena che abbiamo il piacere
di riprodurre su queste pagine. Essa può dare
Ritornata in Chiesa trovò il coro velato da un
un'idea della visione. Si capisce che la realtà
grande sipario che impediva la vista di quanto
nel frattempo era stato preparato. Si potè cosi
chiuderla ed impartire la benedizione con la S.
Reliquia della Croce senza distrazioni che
aveva un' aspetto molto più toccante per la
distribuzione uniforme della luce che eliminava
ogni ombra, ed i colori che davano un marcato
risalto alla plasticità del complesso scenico.
avrebbero turbato la serietà della sacra cerimo
nia. Terminata questa, ecco che le luci della
navata si chiudono, il sipario cala e la visione
del Calvario appare in un mare di luce, mentre
un canto sommesso echeggia da lontano al Dio
'liwrwi
Trascorsa in santa letizia la solennissi-
ma festa di Pasqua, celebrammo nel domani
devotamente l'annuale Giornata Eucaristica.
Ottimo concorso dei fedeli, ed edificante la
pietà ed il raccoglimento tenuto durante tutte le
funzioni e fuori, dinanzi all'altare tutto luce e
splendori; su cui troneggiava l'Ostia Santa che
velava la presenza reale di Gesù redentore del
mondo.
Alla chiusura, prima che l'inno di rin
graziamento si sprigionasse da tutti i petti,
tenne un'ascoltatissimo discorso il Rev.mo
Pievano di Forni di Sotto.
La domenica dell ottava chiuse degna
mente il ciclo delle memorande giornate. Dal
suo trono l'immagine del Sacro Cuore e nostro
Redentore Divino, con le braccia aperte, acco
glieva con compiacenza i nostri omaggi e le
nostre fervide preghiere e sembrava volesse
stringere tutti a Sé per inebriarci del suo amore
e ricolmarci di sue grazie.
Nel pomeriggio la cara immagine
accompagnata da imponente, devota e ordinatissima processione, decorata dallo sventolio
»
delle tante bandiere , fiamme e gagliardetti delle
Associazioni religiose, politiche ed economiche,
passò benedicente per le nostre vie in un
L'omaggio a Gesù Redentore nel XIX
centenario di sua immolazione sopra la Croce,
Crocifisso. Poi, dopo alcuni momenti di silenzio
raccolto, il canto del Christus vincit, Christus
non poteva essere più sentito, più sincero, più
commosso e più largo.
Gradita sorpresa e soave impressione
regnat, Christus imperat, il sipario tolglie alla
vista di tutti la suggestiva scena. Ma nessuno
accennava ad uscire. Fu giocoforza ripeterla
ha destato il quadro vivente della scena della
Crocifissione dato la sera del Venerdì Santo al
per qualche minuto.
ritorno della processione. Tutti ne sapevano già
qualcosa, ma le previsioni sono state largamen-
Tanti hanno let o, ma pochi sanno che
cos'è. Queste quattro righe per spiegarlo.
È un gruppo di sostegno per le persone
che hanno avuto problemi alcolcorrelati, per
persone che li hanno e non li vogliono più e per
persone che hanno parenti o amici con tali pro
blemi e li vogliono aiutare. Benvenuto chi desi
dera farne parte con discrezione! Per conclude
re: una relazione scritta da un ex alcolista che
purtroppo non è più tra noi. Occasione di rifles
sione per tutti.
"Come si diventa alcolisti.
Più ci penso e più, dentro di me, si fa strada la
domanda: come mai non tutti diventano alcolisti?
Per tutti, intendo coloro ctie, frequentando gli
ambienti sociali, seguono usi e costumi di massa
che poi sono comuni sia nella città che neipic
coli centri di provincia.
In quella sera stessa, grazie alla gentile
prestazione del Sig. Dottore Anzoletti e del Sig.
Maestro Perissutti ai quali porgiamo le più sen-
trionfo che raramente ci è stato vedere.
Ai Sigg. Sergio De Dona, organista, Ticò
Gabriele e Ticò Alfonso violinisti, ai cantori tutti,
ci sentiamo in dovere di porgere il nostro grazie
vivissimo per l'efficace contributo che hanno
dato perché le singole funzioni riuscissero più
devote e solenni.
(Dall'Angelo n" 5 del Maggio 1933)
Club 374
La birra con il panino, l'aperitivo prima
dei pasti, il bicchiere di vino durante gli stessi, il
digestivo, solo per citare alcune tappe, oserei
dire, obbligatorie e che si distinguono nei diversi
strati sociali solo per la qualità, che una persona
qualunque giornalmente si trova a dividere con i
propri parenti o con i propri amici.
Ora c'è da chiedersi: come maiqualcu
no, anche nel tempo, si standardizza ad una
certa quantità che gli consente di mantenere
riflessi e lucidità inalterati, mentre altri sentono il
bisogno di aumentare progressivamente la
quantità fino a farsi prendere la mano e non
S/ fanno delle ipotesi, alcune condivise
dalle stesse interessate, ma se guardiamo bene
a fondo i fatti fin dall'inizio, difficilmente trovere
mo un perché. I perché, che poi sono scuse,
escono dopo, quando cioè uno è già dipenden
te. Tirando le somme, e questo è il mio punto di
vista, alcolisti non si diventa, si è già; dopo, le
occasioni, l'ambiente famigliare, le compagnie
che si frequentano, siano determinanti allo svi
luppo della malattia, sono più che d'accordo. Mi
resta comunque il dubbio che uno è alcolista
prima ancora di essere dipendente".
poterne più fare a meno?
Siparlamolto diambienti più o meno a rìschio.
E con le casalinghe, come la mettia
mo? Si sa che bevono e purtroppo si sa che
sono anche molte; come e perché abbiano ini
ziato a farlo è difficile sapere.
Ringraziamo
la
Redazione
del
Bollettino per la disponibilità dimostrata e per
averci concesso questo spazio.
I
On.ippo Alpìtìl
di
di sSoDi'a
LA.N.A. inizia l'anno sociale con la Santa
Messa e la benedizione del nuovo gagliardetto
// 78 gennaio ha avuto luogo l'assemblea ordi
naria dei soci, come da direttive della Sezione
A.N.A. Carnica e da regolamento. Come con
suetudine l'assemblea è stata preceduta dalla
funzione religiosa celebrata da P. Renzo Bon, par
roco di Forni di Sopra, che all'omelia ha avuto
parole di simpatia e di stima per gliAlpini, sempre
pronti a dare una mano ai meno abbienti. Durante
il rito non è mancato ilricordo deglialpini defunti,
!..
i
comprendendo in questo termine, i caduti in
guerra e tutti coloro che per cause naturali sono
andati avanti raggiungendo il paradiso del gene
rale Cantore.
Per una decorosa presentazione alle
cerimonie ufficiali, il gruppo si è dotato di un
nuovo gagliardetto non dimenticando che "ban
diera vecchia fa l'onore del capitano" e che il vec
chio vessillo verrà religiosamente custodito in
sede. Il nuovo con la scritta in filigrana dorata
"Gruppo di Forni di Sopra" e sul retro la bandiera
nazionale, è stato benedetto durante la Santa
Messa con l'assistenza della madrina Signora
Cecilia De Santa alla quale va il sentito ringrazia
mento del gruppo.
Terminato il rito religioso con la lettura
della 'Preghiera dell'Alpino' gli associati sono
sciamati in sede per l'espletamento del tessera
mento e per dare inizio ai lavori dell'assemblea
ordinaria. La relazione morale ed organizzativa
2002 è stata tenuta dal segretario Elvio
Antoniacomi che, in particolare, ha messo in evi
denza l'impegno dei soci per la preparazione del
raduno sezionale che ha avuto svolgimento a
Forni nelle giornate 13 e 14 luglio. Ha messo inol
tre in evidenza la partecipazione di una qualificata
rappresentanza all'assemblea dei capi gruppo
che ha avuto luogo a Ravascletto l'S dicembre.
Unanimi i consensi ed approvazione ha
avuto il ricordo della partecipazione farnese
all'Adunata Nazionale di Catania, tanto numerose
da considerarsi un buon auspicio per la prossima
adunata di Aosta.
Non è mancato il saluto ed il plauso del
panti quel giusto tono di allegria e quell'accordo
canoro necessario all'intonazione delle canzoni
della montagna.
L'assemblea è stata la prova della
serietà organizzativa del gruppo e del suo capo
Comoretto che ha già in programma una nutrita
serie di manifestazioni per l'annata in corso.
Fioravante Bucco
CIRCOLO FILATELICO NUMISMATICO E
DEL COLLEZIONISMO DEI FORNI SAVORGNANI
Ha avuto il battesimo nel Rifugio Giàf il neo costituito "Circolo Filatelico Numismatico edel
Collezionismo dei Forni Savorgnani -ONLUS-" ed annovera già una ventina di Soci. Sono stati
designati alla carica di Consigliere Fachin Olivo, Coradazzi Armando "Mandulin", Antoniacomi
Mario "Tinela", De Santa Luca "Monco" e Petarin Angelo: a quelle di Revisori Anziutti Alfio "Timilin" e
Pavoni Renzo "Biorcia";a Segretario De Santa Gianluigi.
Lo scopo dell'Associazione ha carattere culturale con l'intento principale di diffonderela passione
filatelica, numismatica e del collezionismo in genere.
Il programma per l'anno in corso prevede, in collaborazione con vari Enti locali, una
Manifestazione filatelico-numismatica e del collezionismo per l'S giugno, in occasione della Festa delle
Erbe di Primavera. In tale circostanza è previsto un annullo filatelico speciale, in collaborazione con le
Signor Sindaco Enzo Pavoni, sempre entusiasti
camente presente alle cerimonie ed alle riunioni
Poste Italianee la premiazione dei disegni deglistudenti delle Scuole Medie. I lavori migliori saranno l'og
getto delle cartolinedel secondo annullo che avverrà con la Festa delle Erbe del 2004.
degli Alpini.
Con il rinnovo delle cariche sociali per il
triennio 2003-2006 sono stati eletti: Capo Gruppo
poggio del Gnjppo Filatelico di Montagna che ha lasede presso ilC.A.I. di Auronzo di Cadore.
Verrà anche allestita una Mostra tematica sulla montagna, sempre nel mese di giugno, con l'ap
Olivo Fachin
Comoretto Dante; segretario Antoniacomi Elvio;
consiglieri: Cappellari David, Sacchetti Verio,
Anziutti Gino, Antoniacomi Fabio, Clerici Pietro,
D'Andrea Teodoro e Piano Luciano. A tutti l'augu
rio di buon lavoro per le fortune e gli impegni del
Gruppo Alpini di Forni di Sopra.
Evidentemente com'era nei programmi
non è mancata la cena, chiamarla militarmente
'rancio' sarebbe un diminutivo, preparata con
esperienza e maestria dalla Signora Anita Cella e
servita dalle numerose signore sue collaboratrici.
Un tono di rusticità paesana è stato dato dalla
polenta sapientemente rimestata nel paiolo dall'ormai specialista Teodoro DAndrea. Tutte le
numerose portate sono state annaffiate dal vino,
buono e abbondante, che ha creato nei parteci-
Cartolina f
per l'annullo L
filatelico speciale I
Quadro pittorico t]
di Fabiola Perìssutti I
Il presepio allestito con originale fantasia
nella Chiesa parrocchiale dai bambini delle
scuole materna, elementare e media di
Forni di Sopra con il coordinamento delle
catechiste. non è stato presentato nel
Bollettino di Natale per motivi tecnici.
Da qui ora ricordiamo la nascita del
Redentore e la Sua Risurrezione. Ecco l'ini
ziativa del presepio;
"Nell'anno internazionale 2002 dedica
to alla montagna, abbiamo voluto celebrare il
nostro magnifico panorama con un presepe
I
disegnato su sassi. Suquesto materiale speciale
dalle varie forme, misure e colori abbiamo raffi
gurato le figure tipiche della tradizione natalizia,
con colori tenui non per cambiare, bensi per
esaltare i più evanescenti riflessi, grigi, argentei,
gialli e seppia delle pietre, rifacendoci al Salmo
'Sopra la pietra mi esaltasti' (Sai.50,3). Col
casa di Acu" e interpretato da Aurelia Cella ,
mosaico risultante abbiamo cercato di copiare
Lino D'Andrea, Valentino D'Andrea e dai due
la linea architettonica naturale ed elegante della
meravigliosi astri nascenti Sharon Lucchini e
forcella Giàf, tra i gruppi montani del Cridola e
dei Monfalconi. Omaggio alla fortuna nostra per
Lorenzo D'Andrea.
questo sfondo da sempre alla nostra portata di
vista, lodiamo il Signore Iddio Creatore di tutte
le cose, nel giorno del Suo Natale".
Ci sono state tre rappresentazioni: due
a Forni di Sopra ed una cortesemente richiesta
a Forni di Sotto.
Si tratta sempre di situazioni semplici
di vita quotidiana, senza alcuna pretesa che il
pubblico, specialmente quello di una certa età,
ha apprezzato. Forse perché, oltre a rispecchia
1
re l'ambiente fornese di una volta, ha anche
mantenuto la parlata fornese.
A coronamento dei tutto, le simpatiche
parentesi della "Lollo" fornese (la Geniuta) con
le sue barzellette, la pubblicità con Sharon e
Lorenzo e l'oroscopo con Silvia Pavoni, anche
Il presepio in San Giacomo, invece, voleva solo
richiamare il fatto che la nascita del Figlio di Dio
nella condizione umana, era unicamente in fun
zione della salvezza dell'Umanità attraverso il
sacrifico della Croce.
loatio
Il gruppo teatrale fornese ha mantenuto il con
sueto appuntamento per le feste di Natale.
Questa volta i lavori erano due: il primo di
carattere patetico, ma con risvolto a lieto fine,
per dimostrare che il Natale può anche essere
prodigioso. Il titolo infatti era proprio "11 miracolo
di Natale".
Il secondo lavoro in chiave comica (già
interpretato negli anni 70 dal magistrale
"Melas" Primo Anziutti), dal titolo "Un giorno in
lei al suo esordio. Naturalmente non poteva
mancare la presentatrice la maestra Annamaria
Turchetti, la suggeritrice Anna Clerici ed i due
"navigatori" dietro le quinte Jonathan Colombo
e Daniel Sticotti.
È stato chiesto che queste esperienze
pluriennali di teatro fornese possano essere
ripetute. Siamo favorevoli, ma, siccome vedia
mo le stesse solite facce, sarebbe bene che chi
ritiene di potersi dedicare a questo sacrificio, o
come autore o come attore, possa dare la sua
disponibilità.
Un anticipato ringraziamento a chi
vorrà collaborare e, sperando in un esito positi
vo, vi diciamo, se possibile, un sincero "Mandi"
al prossimo Natale.
A. C.
Il Santo Floriano -taluni lo vogliono soldato,
altri funzionario romano - di stanza nel
norìco dell'impero, fu affogato nell'affluente
del Donau. nei pressi di Linz, nel 304 a causa
della sua manifesta fede Cristiana.
Quel martirio si fissò nel cuore della
popolazione di quel contado sin dai primordi
della loro evangelizzazione. I testimoni del
vangelo accumunavano la figura di Floriano
alla predicazione. Così, strada facendo, veni
va conosciuto anche il nostro santo, dal
popoli di lingua tedesca, slava e latina.
Nel sito del martirio, sulle vestigia della
chiesa primordiale a Lui dedicata, nel 1071 i
canonici agostiniani fondarono l'abbazia.
Nel 1751 fu ampliamente rimaneggia
ta in pregevole barocco e da allora è divenuta
punto di notevole riferimento anche culturale.
Sin dalla sua beatificazione le popo
lazioni che ebbero modo di conoscere per
tradizione orale il suo martirio, lo vollero
quale intercessore presso l'Altissimo per la
protezione dagli incendi e dalle calamità
naturali delle inondazioni. Anche la popola
zione fornese, esigua nel milletrecento, lo
volle tale e vi eresse una prima chiesuola.
La Fraterna di Battuti, gruppo di per
sone dedito alle opere di misericordia e alla
testimonianza del vangelo, presente nel
paese sin dalla fine del milleduecento, si
prese in consegna il primo segno di riferi
mento di San Floriano. Con l'impegno popo
lare, dei lasciti e delle offerte dei pellegrini,
alla fine del quattrocento l'ampliò e la dotò
dei contenuti artistici che ancora oggi ammi
riamo. La custodì fino all'inizio dell'ottocento
quando lo straniero ne decretò il suo sciogli
mento.
Nel seguito del discorso conoscia
mo le sue opere d'arte ed i personaggi di
quelle pennellate.
particolare nel figurativo extrapresbiterio;
Pietro Fulutto da Tolmezzo, Giovanni Antonio
de Sacchis da Pordenone, altri, forse!
Queste preziosità saranno ulterior
mente valorizzate il prossimo anno quando la
comunità parrocchiale, unita al resto della
Carnia, parteciperà alle iniziative in ricordo
Era meta di pellegrinaggi di fedeli
Camici e Cadorini, in particolare il 4 maggio
che era festa solenne della sua ricorrenza.
Quella tradizione si spense alla metà
del secolo scorso e da allora San Floriano viene
del 1700 - anno del martirio del Santo
ricordato solo nella Santa Messa del giorno.
Nel prossimo numero di questo
periodico ragguaglieremo sul programma
Floriano. Il nostro tempietto è stato dichiara
to Monumento Nazionale dal Regio Governo
saranno attuate nel 2004 in Carnia.
nel 1905.
Intanto, mandi!
delle iniziative sacre, storiche e culturali che
...
„ •
Isidoro Perissutti
"Andrea di Bortolotto, detto il
Bellunello a causa del suo natale in quel di
Belluno (nel 1430) e trasferitosi giovane a
San Vito al Tagliamento".
"Gianfrancesco del Zotto, di un
casato di Socchieve, nato nel 1450 e chia
mato comunemente da Tolmezzo per via del
l'accasamento".
"Andrea ha impreziosito la chiesa
con il polittico d'altare. Nello scomparto cen
trale si ammira la figura intera del Santo
Floriano nelle vesti di milite romano, con ves
sillo e nella mano destra un castello in fiam
me. In fondo leggiamo la sua firma e la data.
"Opera di Andrea Belunelo de San Vido
MCCCCLXXX".
Nelle tavolette sono raffigurati anche
alcuni santi della devozione popolare fornese
antica. Quella devozione ha aiutato anche
l'arte. Nella cornice è riportato il nome del
committente: "Questa ancona ha fatto fare
maistro Nicolò Pilizaro de Forno de Sora per
sua devoclone".
Gianfrancesco l'ha affrescata.
La penna lo immagina mentre trac
ciava lo schema dell'impianto pittorico e lo
scorrere disinvolto dello stiletto sull'intonaco.
Era un buon disegnatore.
Per il riempimento coloristico, non
tutto suo, si è fatto aiutare dagli allievi, in
Una stagione invernale gratificante
Mentre ai primi di marzo Forni salutava
gli ultimi ospiti, si provvedeva a stilare
un bilancio conclusivo della stagione
invernale sul cui esito positivo hanno inciso
molteplici fattori tra cui le condizioni climatiche
favorevoli. Il lavoro di coordinamento svolto dal
Consorzio Servizi Turistici per la presentazione
di un prodotto turistico frutto dell'integrazione
tra le varie realtà, servizi e risorse del territorio
(attività sportive: programmi didattici, ambien
tali, culturali; attività ricreative) ha rappresentato
la formula vincente e portato ad ottenere una
buona risposta, in termine di presenze nell'area,
di gruppi d'istituti scolastici durante la settima
na e di sci club e famiglie nei 'fine-settimana'.
Le condizioni del Self Service Varmost, nono
stante non ne fosse stata prevista la gestione
fino a pochi giorni prima del Natale, e del
Centro Sportivo, sono state discrete pur consi
derando le difficoltà legate all'incidenza dei
costi fissi.
Vi è stato inoltre un apprezzabile inte
resse per i soggiorni verdi riscontrabile dall'in
cremento di domande per tale tipo di proposte.
Per quanto concerne l'estate, si elen
cano i principali eventi promozionali e sportivi in
programma: Festa delle Erbe di Primavera (fine-
settimana 8-15-22 giugno) a cui vengono abbi
nati un torneo valido per qualificazione
Campionato Italiano Basket 3 Contro 3 (finesettimana 8 giugno), la Festa Nazionale del
Touring Junior (fine-settimana 22 giugno) ed un
Raduno d'auto e moto d'epoca (22 giugno):
Snaidero Camp Basket (giugno): Carnia
Dov^nhill - Campionato Italiano (20 luglio): Gara
di Coppa del Mondo di Sci d'erba (1-03 ago
sto): Forni, funghi e ... gastronomia (fine-setti
mana 14 e 21 settembre).
Si confida che le azioni svolte e quelle
in fase di attuazione possano contribuire, tra
l'altro, al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
divulgazione delle nostre proposte in territorio
internazionale: prolungamento delle stagioni
lavorative per gli operatori: opportunità di fare
conoscere all'utente la zona, durante gli appun
tamenti promozionali, per valutare l'eventualità
di un futuro soggiorno: utilizzo delle strutture
disponibili e, più in generale, delle risorse del
territorio: continuità nello sviluppo dei program
mi con conseguente maggior visibilità e cresci
ta di qualità del prodotto Forni di Sopra.
Un augurio di Buona Pasqua a voi tutti!
Consorzio Servizi Turistici - Forni di Sopra
7
lontano dal traffico e dallo smog), per poter
correre con i cani nella stagione che va dalla
vendemmia ai primi caldi primaverili. Di fatto,
in climi quali il nostro, l'uso del carrello è
impiegato dai musher (la persona più o meno
esperta, alla guida della slitta o del carrello)
per effettuare l'allenamento dei cani ma
anche per scopi puramente dimostrativi
come, ad esempio, gare dei vari clubs, oppu
re dimostrazioni in occasioni di feste di paese
e per far conoscere, in questo modo, l'uso
del cane da slitta come compagno per lo
sport.
La slitta comunque rimane la regina
del mondo dello sleddog. Chi la pratica è già
da considerarsi un "musher" (conduttore di
slitte con cani: un vocabolo di origine franco
canadese che deriva dall'imperativo "mar-
V
chez" gridato ai cani; comando che è stato
m
sostituito). La slitta mette veramente a dura
prova lo sportivo perché guidare una muta di
cani, anche se di due o tre oppure dai dieci in
su, è molto impegnativo: sia per lo sforzo fisi
co, sia per l'impegno psichico-mentale che
comporta guidare un veicolo trainato dai cani.
Il musher, infatti, non utilizza altro che la
conoscenza dei propri cani, e cioè il rapporto
^
Gara a Cortina d'Ampezzo
che riesce a costruire con loro nel tempo.
Denis Pavoni
Non vengono utilizzate assolutamente né fru
ste né briglie (anche perché comporterebbe
ro, dopo un certo arco di tempo, una reazione
"Categoria due cani" - 4 Km.
Come musherpiù giovane 1" classificato
IL CANE DA SLITTA D'UN TEMPO E D'OGGI
Tra i cani da lavoro, quelli classificati
come "atti al traino delle slitte" sono: i
Samoiedo,
gli
Alaskan
Malamut,
Groenlandesi, i Siberian Husky e gli ALA
SKAN HUSKY: quest'ultimi vengono riputati i
veri cani da slitta.
Classificazione mette in risalto quella
che un tempo era la destinazione di questi
preziosi animali: trainare dei carichi in condi
zioni ambientali estreme, essere animali doci
li, coraggiosi, intelligenti e affidabili.
Queste sono infatti le caratteristiche
che questi cani conservano ancora oggi
anche se, pur non svolgendo quelle mansioni,
sono utilizzati dall'uomo come animale da
compagnia o, assecondando maggiormente
la loro istintività, per fare dell'escursionismo o
delle attività sportive.
Scegliere un cane da slitta implica
farsi un po' condizionare dal carattere e dalla
predisposizione dell'animale. Ma se si è
amanti, oltre che del cane, dell'ambiente
sionalità. In certo senso parlare di sport coi
cani da slitta non rende giustizia all'altra spe
cialità tipica di questo sport: la pulka.
Il traino della pulka è un tipico impie
go del cane molto diffuso in Scandinavia: il
cane, munito di un'imbragatura, traina uno
slittino al quale è allacciato uno sciatore che
segue con gli sci da fondo.
La pulka è un'attività altamente spet
tacolare e semplice allo stesso tempo (anche
se richiede una certa maestria con gli sci) che
meriterebbe molti più appassionati di quanti
non ne abbia ora, anche per colpa, si può
dire, del mito rappresentato dalla slitta.
Implicitamente ci siamo finora riferiti
agli sport con cani da slitta sottintendendo
alla quale sono attaccati tutti i cani) e con gli
altri cani perché, in tal modo, può provocare
litigi tra un cane e l'altro. In definitiva non è
GLI SPORT CON I CANI DA SLITTA
Lo sport con i cani da slitta è pratica
to in tutti i Paesi del mondo che conoscono la
quest'ultima viene conservata la non profes-
cane di testa o "leader") si grida "com-gee"
(pronunciato "com-gii") se si vuole far capire
al "leader" che deve girare completamente a
destra per poi procedere dalla parte opposta;
si grida "com-haw/" (pronunciato "com-hàa")
se si vuole far capire al "leader" che deve
la slitta con un carrello a tre o quattro ruote.
In tal modo è possibile utilizzare un qualsiasi
stradello, nei boschi o in pianura (ma sempre
Un altro modo di utilizzare il cane da
cani da slitta.
non solo di un'attività hobbistica, anche se di
Ci sono ulteriori comandi che richie
dono più tempo e molto più impegno per
essere insegnati al proprio cane (in questo al
slitta senza la neve è costituito dal sostituire
le: un terreno pianeggiante coperto di neve.
è predisposti ad avvicinarsi allo sport con i
centinaia di clubs e i praticanti sono migliaia).
Si tratta, come detto, di uno sport e
ai cani di fermarsi.
girare completamente a sinistra per poi pro
cedere dalla parte opposta; durante questa
operazione il "leader" non deve assolutamen
te andare ad interferire con la linea (la "corda"
che essi siano svolti nel loro ambiente natura
incontaminato, della tranquillità dei boschi di
montagna e se si anela anche ad una attività
che impegni il proprio essere in un'impresa
che ben può richiamarsi ai miti delle grandi
pianure ghiacciate del grande Nord, allora si
neve, dal nord America (in Alaska è lo sport
nazionale, come da noi il calcio) ed all'Europa
continentale (in Francia ed in Germania,
nazioni "storiche" per questo sport, vi sono
brusca del cane) per condurre la slitta, ma
solamente la voce per dare ai cani i comandi
necessari: si grida "gee" (pronunciato "gii")
per comunicare ai cani di girare a destra: si
grida "haw" (pronunciato "hàa") per comuni
care ai cani di girare a sinistra; si grida
"whoa" (pronunciato "uòo") per comunicare
Mi
IV
can°ericonLcr^
metterli a trainare una slitta.
L'ORGANIZZAZIONE SPORTIVA DELLO
ORGANIZZAZIONE DELLE GARE
SLEDDOG
Per far chiarezza sui mondo deilo
sieddog bisogna innanzitutto precisare che
esiste una contrapposizione profonda tra due
modi di conoscere lo sport coi cani da siitta.
Questa divisione attraversa coloro che si
dicono iegati a questo sport in tutte le parti
del mondo dove esso viene praticato. Essa
riguarda i più elementari elementi costitutivi di
®
scopi
da 400 a 600 Km divise in tappe giornaliere
da circa 60 a 110 Km per una durata da 6 a 7
giorni. Sono gare molto selettive a numero
Sono presenti due tipi di gare; lo
sprint e la lunga distanza. Le prime si svolgo
no con diverse categorie: pulka con uno o due
cani in un percorso di 6 Km; slitta con due
cani in un percorso da 8 a 12 Km; slitta con
quattro cani in un percorso da 6 a 8 Km; slitta
a sei cani in un percorso da 8 a 12 Km; slitta
chiuso di 60 concorrenti. Vengono accettati
esclusivamente concorrenti esperti e cono
sciuti. Si svolgono con due categorie: una da
8 cani ed una da 12 cani con lo stesso chilo
metraggio dì tappa.
In Europa, la gara di lunga distanza
più importante è l'Alpen Trail che si svolge in
Svizzera, Austria ed Italia.
con otto cani in un percorso da 12 a 18 Km.
Le seconde si svolgono su percorsi
Enzo, Elena, Denis Pavoni
Italia Società Sì)0)-(i va ]^0rr]c,9c
IL 23 MARZO CON LA PREMIAZIONE
DELLA GARA SOCIALE SI È CHIUSA LA
parazione meticolosa hanno raccolto dei bei
STAGIONE INVERNALE 2002/2003
successi.
^
iella stessa occasione sono stati pre-
gli mondo
atleti cheHnome
hannodiporta1l\l
^ to in giro peril
Forni
e della Fornese ed hanno raccolto successi
quasi inaspettati. Roberta De Santa ha sor
preso un po' tutti a partire dai suoi genitori
(giustamente emozionati a vederla sul gradi
no più alto dopo tanti sacrifici) portando a
casa il titolo di Campionessa Italiana e
Regionale in due diverse specialità e assieme
al fratello Flavio che ha occupato per impor
tanza i primi posti dello sci regionale e nazio
nale. Ma questo è stato il nuovo assieme ai
nuovissimi entrati Luca Michieli e Luca
un autunno di intensi allenamenti ed una pre
Olivo si è piazzato al 98° posto nella
Marcialonga (su S.ooo partecipanti), terzo
nella 30 Km. TC ai Campionati Zonali vinti dal
Campione del Mondo Englaro e nono ai
Campionati Mondiali Master disputati in
Austria.
Stefania ha vinto quasi tutte le gare
regionali e si è piazzata molto bene ai
Campionati Mondiali di SkiArch.
Tutto questo è frutto della buona
affluenza ai corsi di sci a cui hanno parteci
pato anche i bambini delle scuole materne. È
una premessa positiva che ci fa sperare in
una ripresa dello sport fornese.
Per concludere la parentesi invernale
5?^ 9 r
*1
Cedolin che iniziano a mostrare la loro valen
dobbiamo relazionare su un altro evento
za e si prenotano per dimostrare il prossimo
anno loro potenzialità.
Una parola di stima e di ammirazione
D'Andrea e Liuta per lo 'sci di fondo', Giulio
Cedolin e Giulio Perissutti per la discesa.
Anche questi hanno continuato ad iscrivere il
proprio nome negli albi regionali e nazionali e
meritano di essere indicati ai giovanissimi
come un esempio sportivo da imitare.
sportivo che si è svolto l'ultima settimana di
gennaio. Si è concretizzato il progetto di
rimettere sugli sci 1 bambini dell'Istituto
Omnicomprensivo di Ampezzo dopo anni di
inattività. Centoquindici bambini che sono
venuti a Forni per riprendere a praticare lo sci
da fondo e da discesa e che poi, sull'onda
dell'entusiasmo, hanno continuato per altri 5
venerdì. Ne è derivato un buon successo per
la partecipazione e per i risultati: il tutto, con
pista perfettamente innevata e una buona
organizzazione che ci ha permesso di riceve
Degni di vera nota poi Olivo
grande soddisfazione dei genitori, dei docenti
re le felicitazioni di molti.
e della Direzione distrettuale.
Una buona parte di queste iniziative
le abbiamo potuto fare con il concreto aiuto
va anche ai nostri inossidabili, Teodoro
Antoniacomi e Stefania D'Andrea che dopo
Roberta De Santa
Questo progetto continuerà pure
durante l'estate e il prossimo inverno con l'o
biettivo di incrementare il numero dei parteci
panti e di prepararli all'agonismo.
Si è portata anche a termine la clas
sica gara di fondo " Trofei Antoniacomi e
Antoniutti" in uno scenario invidiabile con la
finanziario dell'Amministrazione Comunale ed
il sostegno di privati ed aziende che ci hanno
permesso di portare a termine un programma
che ci ha tenuto impegnati per 4 mesi di
seguito.
Non resta nemmeno il tempo di
riflettere che già la stagione estiva è alle
porte e che nuovamente ci vedrà impegnati
nel prossimo Campionato Carnico di Calcio
dei Grandi e dei Pulcini.
'i
.Mi
^
i
Quest'anno ci si aspetta dalla squa
dra di calcio una migliore prestazione dello
scorso anno anche perché, nella rosa dei
giocatori, ci sono 3-4 nuovi soggetti che pos
sono dare al gruppo un buon impulso.
Resta poi la 30^ edizione della
"Cjaminada" e una prova di "Coppa del
Mondo di Sci d'erba" agli inizi del mese d'a
gosto.
Ci serve tanto aiuto, soprattutto di
braccia, che ci diano sostegno per questi
impegni che ci attendono ed entusiasmo per
sentirci più motivati e vicini alla squadra di
calcio di grandi e piccoli.
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Molti si sono divertiti altrove; hanno
naggi lontani i quali ricevono i saluti da questa
pagina.
scelto l'opportunità di socializzare
Alla mezzanotte l'addio al carnevale
carnevalescamente nelle realtà vici
niori ove l'abbigliamento e la maschera fanno
2003 è stato vivacizzato dalla scena dialogata
parte di una tradizione radicata. Ed hanno
accolto anche gli applausi, quelli carenti nel
proprio paese.
di due maschere in contrapposizione: del car
nevale e della quaresima; approdando al
testo del poeta friulano Ermes di Colloredo
(conte).
Le sorelle Cella, Aurelia e Anita,
conosciute dalla voce, hanno sostenuto egre
Il carnevale fornese quest'anno è
passato quasi in sordina. La manifestazione
coreografica lungo le vie delle frazioni, di
adulti e bambini, ed il trovarsi in piazza fra
pochi spettatori s'è limitata al solo martedì.
Il giro per le osterie, proponendo un
momento di allegria e la serata conclusiva alla
quaresima in quelle di una montanara emacia
Stube hanno caratterizzato il nostro carneva
ta dall'astinenza e vita ritirata.
le. Del solito gruppo, pilotato come si suole
dire dalle "3C" che stà per Cella Aurelia, Delia
ra svegli e il gruppetto dei turisti. È stata la
e Anita.
manifestazione dell'arrivederci.
giamente tutto il lungo colloquio de!
Colloredo, in distinto friulano. Del carnevale,
nelle vesti di un friulano ben pasciuto e della
Ha divertito tutti, grandi, piccini anco
Le frazioni di Cella e Andrazza un
Il dialogo "Carnavàl e cuarèsime" si
trova fra le più belle pagine del nostro poeta
friulano Conte Ermes di Colloredo, pubblicate
dalla Società Filologica Friulana nel 1924.
tempo non tanto prossimo andavano per la
maggiore per le iniziative di carnevale, di una
certa caratura, le quali impegnavano !a prepa
razione gran parte dell'inverno.
Quest'anno mancavano alcuni perso-
LA 13 [CE ([iN A DA
Ormai èdiventata una tradizione.
Grazie alla precisa organizzazione di
Luigino Menele e la tenacia collabo
razione di Lucio Timilin e di tanti altri, anche
quest'anno, seppur in ritardo a causa della
neve, si è svolta la "Bichinada di Duvies".
modo di legare il "righin".
Tutti avvertivamo la tensione per la
Conoscendo bene l'attività di volon
discesa; la pista, infatti presentava qualche
tariato di Luigino Menele presso le Missioni
cattoliche dell'India e Nepal, lo stesso ha
passaggio particolarmente insidioso, sul
ghiaccio vivo, col baratro di San Antonio a
voluto aiutare i missionari, anche attraverso
questa folcloristica manifestazione, conse
pochi metri...; ma la maestria dei 'piloti', dai
più giovani ai più anziani, ha fatto superare
ogni timore e tutti sono scesi, a valle, inden
gnando a tutti i partecipanti un singolare
oggetto in pietra di agra acquistato in India
ni (tranne un paio di 'bichinas' che si sono
disintegrate per strada).
Dimenticati, ben sapendo che il ricavato va
in aiuto a tanta gente meno fortunata di noi.
Per completare l'azione generosa e
Tutto è andato per il meglio, a
cominciare dai numerosi partecipanti. Al via,
infatti, c'erano ben 13 squadre composte da
2 persone più la intramontabile bichina.
Il tracciato di gara partiva dalla piaz
za centrale di Forni di Sopra (Vico) a quota
I tempi dei cronometristi hanno poi
fatto il resto per l'assegnazione del "trofeo"
in memoria di Antoniacomi Dino Menele,
persona carismatica dei bei tempi con la
907 m., per arrivare allo stavolo di Luigino
Sindaco, Luigino giustificava l'assenza del
Menele, a Duvies, quota 1400 m.
Dopo la salita, più o meno veloce e
Parroco impegnato nelle funzioni liturgiche
il carico della propria slitta con quell'altrui,
sfornando battute d'ogni genere, fermo
paggio composto da Lidio Dorigo e Loris
restando che le battute più classiche con
medio precedentemente determinato dalla
bichina su e giù da Duvies.
Alla premiazione, presente il sig.
tramite la Fondazione P. Alessi Fratelli
divertente per tutti noi, si precisa, per quei
pochi bontemponi, che la legna trasportata
a valle con la bichina, oramai da cinque
anni, non è finita in Guof..., ma è sempre
stata devoluta in beneficenza ad altrettanti
bisognosi.
E sempre come ogni anno, anche
del sabato sera, e dopo aver ricordato ai questa volta le quote di iscrizione incassate
un'abbondante pranzo con menu vario (la presenti, rivolgendosi in particolar modo ai da Luigino Menele, sono state devolute in
polenta di Doro non è mancata nemmeno più giovani ed ai villeggianti l'utilità della
offerta alla nostra Parrocchia.
questa volta) per i partecipanti, collaboratori, bichina nei tempi passati, si passava alla
A questo punto non ci resta che
soccorritori, ecc., si è cominciato a caricare premiazione vera e propria con l'ausilio delle
sperare per il prossimo Natale in una buona
le slitte con la legna per la discesa. Come simpatiche battute dell'instancabile Lino
e abbondante nevicata per continuare sem
sempre, questo è uno dei momenti più Nassivera.
pre
cosi e meglio di così nel nostro saper
intensi della giornata, dove tutti confrontano
vertono sempre sul carico di legna e sul
II 'trofeo' è stato assegnato all'equi
Tomat che hanno sommato il miglior tempo
giuria.
divertirsi in modo semplice e soprattutto per
non far dimenticare quando con la 'bichina'
si andava per necessità.
Una bella giornata di sport, solida
rietà ed allegria. Grazie Luigino Menele.
"•• v^a: ;• w;,V; --1 • ''-k"
Ir
^
ùassi^é^: :.{
50 anni
Perissutti Antonio eClerici Ziià'hariijó f0^ég[g0o ^
V'•
rs gennaio 2003
Uir eij10 gfa. a. J^"o rri f df ,9opr'a
A
f eppure la laicizzazione dell'era moder-
almeno una reliquia a cui fosse legata la
/ \/
®
brusca rottura col passato
V hanno cancellato la nostra connatura
memoria di Terra Santa.
ta necessità del trascendente ed ora l'età
gia ed ogni pellegrino ritornava da
Gerusalemme con un ricordo 'benedetto';
f
post-moderna lo sta provando ad abbundantiam. Certamente é mutato il concetto di
Da allora si formò la cultura dell'eulo-
non si tratta di un souvenir, bensi d'un segno
sacralità e di conseguenza ben altri sono oggi tangibile della fede nell'Incarnazione, un
i segni del sacro. Eppure ci si emoziona oggetto dalla matrice spirituale, quale a noi
ancora di fronte a certe familiari 'immagini forse oramai riesce difficile comprendere.
sacre' che sono state il frutto di una partico
L'esperienza di fede e di mistero del pellegri
j|pP|PPppy^
Fedele Alin e Coradazzi Manuela
uniti in matrimonio nella chiesa
di San Giacomo il 27 luglio 2002.
lare forma di religiosità dai risvolti anche arti
stici. Forni di Sopra ne possiede un mirabile
esempio nella chiesa di San Floriano, dove
quella fuga di volti quotidiani e allo stesso
tempo ieratici dei Santi, dipinti da Andrea di
Bortolotto, detto il Bellunello, ed affrescati da
naggio in Terra Santa ha conservato nei secoli
la cultura dell'eulogia e Forni di Sopra ne
possiede un delizioso esempio: un'esile croce
di 36 cm X 9,5 x 5,5, intagliata in legno di
ebano, intarsiata di madreperla, con il
Crocifisso e alla base l'Addolorata, disegnati
Gianfrancesco da Tolmezzo, testimonia una
a china su madreperla. "Questo tipo di realiz
lenta accumulazione di consuetudini culturali.
zazione è caratteristico del tardo '600 e veni
Si, perché coloro che li hanno voluti tra la fine
del '400 e gli inizi del '500 e coloro che li
hanno consen/ati, hanno espresso e trasmes
va frequentemente acquistato dai pellegrini in
so una particolare cultura che l'oblio non
deve vanificare.
Allo stesso ambito di trascendenza
religiosa appartiene quel segno del sacro
denominato "reliquia" (reliquus 'ciò che rima
ne') e che da sempre ha informato di sé la
cultura cristiana, fin da quando nel 11° secolo
il culto delle reliquie dei martiri della fede
sostituì quello greco-romano prestato ai resti
degli eroi. Ben presto a quella venerazione si
associarono le reliquie della vita terrena di
Gesù Cristo. Dal diario di viaggio della spa
gnola Eteria, preziosa testimonianza scritta
del suo pellegrinaggio a Gerusalemme nel IV°
secolo, sappiamo che perfino l'uomo qualun
que ambiva ritornare dalla Terra di Gesù con
l'eulogia (letteralmente 'bene-dizione'), ossia,
con una memoria concreta dei luoghi santifi
cati dalla presenza del Cristo. Otto secoli
dopo, all'epoca delle Crociate, non ci fu
luogo di culto In Europa che non possedesse
Terra Santa" recita la scheda del Centro
regionale per la Catalogazione dei Beni
Artistici (G. Bucco).
È un "dono votivo di riconoscen
za...per la salute fisica che, nonostante i
grandi pericoli di perderla, ci è stata conser
vata, ... umile omaggio che vuol essere sim
bolo del sacrificio santificato dalla fede",
hanno scritto nell'atto di donazione i 23 firma
tari, tutti emigranti per lavoro in Persia, 21
sono fornesi e 2 friulani, di Pradis e
Castelnuovo. Era il 9 febbraio del 1935. A
memoria della famiglia Antoniacomi (Canova)
la Croce sarebbe opera di un loro avo, ma, se
cosi è stato, i materiali (ebano e madreperla)
ed il tipo di lavorazione devono essere stati
acquistati in Medio Oriente, meta stagionale
di lavoro nonostante fosse lontanissima per
quei tempi. Acquistata già finita o assemblata
a Forni, comunque, la Croce è un'eulogia di
"Fede e Lavoro" come quei 23 "umili operai"
hanno intitolato l'atto di donazione.
Teresa M. Rossi
LAUREA
li 4 marzo 2003 Lucia Antoniacomi ha
conseguito presso l'Università di Udine la
laurea in Lingue e Letterature straniere con
Piatti Paolo e D'Andrea Marina
uniti in matrimonio nella Parrocchiale
il 21 settembre 2002.
voto 110/110.
Relatore: Prof. Anton Reininger.
Tesi: Ha svolto la traduzione dal tedesco all'i
taliano di un testo teatrale dell'autrice austria
ca Elfriede Jelinek.
La redazione porge a Lucia i complimenti e i
voti augurali per il suo avvenire professionale.
Mandi!
OFFERTE
RICORDIAMO I NOSTRI C4RI
Qui di seguito, e se ci sono degli errori
segnalateceli, troverete le offerte che sono
state consegnate dal 10 dicembre 2002 al
5 aprile 2003. Un grazie a tutti, grande
come la vostra generosità.
Manuali
NN in mem. defunti De Santa Pepe 30.00
- Pavoni Rosetta e figli per Caritas.
Seminario e Missioni 50.00 - I famigliari in
mem. di Antoniacomi Giannina 55.00 "La bichinada" 130.00.
di anni 56
Maresia Giovanna
di anni 79
deceduta il 14 ottobre 2002
deceduta il 17 gennaio 2003
Di Gallo Alda
Per hi Chiesa della Madonna della
Salute
Pavoni Rica e Anna 50.00 - 1 coscritti
classe 1923 100,00 - I coscritti classe
1943 136.00 - D.P. 25.00 - NN 75.00 Cella Maria Ticò
20.00 - Pavoni
Margherita 20.00 - Pam. Cappellari
Giobatta Saco 50.00 - NN in occasione del
matrimonio di Piatti Paolo con D'Andrea
Marina
200.00 - I coscritti classe 1923 in
mem. di Maresia Giovanna 50,00 - Agnese
Eleonora 50.00.
Per la Chiesa di S. Giacomo
NN 50.00.
Per il Bollettino Parrocchiale
Rossi
Maria Teresa
50.00 -
Pavoni
De Santa Giovanni Battista
Antoniacomi Giannina
(Guido) di anni 93
di anni 89
di anni 50
deceduto il 5 febbraio 2003
deceduta il 26 febbraio 2003
deceduto 1' 11 marzo 2003
Berto Franco
Margherita 20,00 - Bianco Marcello 50.00
D'Andrea Alice 25,00 Bucco
Fioravante 10.00 - Cella Maria Ticò 5,00 Ticò Sara 25.00 - NN 40.00 - P.V. 20,00
- Furlan Lucia 29.00 - Sonato Walter
25.00 -- Pavoni Bruno 25.00 - Ferigo
Agnese 5.00 - Agnese Eleonora 50.00 Antoniacomi Anna Maria 25.00 - NN
20,00 - Anziutti Lina 50.00 - Candotti
Luciano 25.00 - Bianco Marcello 10.00 -
Coradazzi Ermes 30.00 - Spangaro Benito
25,00 - Antoniacomi Lucia 50,00 - De
Bona
Clara
10.00
Marinatto
Piergiuseppe 20,00 - Ticò Silvio 10.
ifflOTSÉrfii ©affi
ccc
"La testimonianza dell'evangelista vivacizzata In tre incontri dai presbiteri della Foranla"
Quando siparla di Marco, uno dei quattro, il pensiero percorre itempi della sua testimo
nianza evangelica. Il nostro evangelista non ebbe modo ed opportunità di conoscere a
fondo Gesù, per cui si appoggiò a Pietro per la stesura della figura dell'uomo e del
Signore predicatore. Ne uscì un racconto, per modo di dire, succinto, ma pregnante di significati
e di messaggi.
Leggendolo è come se ascoltassimo le risposte ai quesiti che via via l'uomo si è posto sul
suo destino nel corso dei due millenni. Le risposte sono giunte, per via di quei messaggi, dal cielo,
da Colui che siede alla destra del Padre.
a
Marco lo immaginiamo seduto accanto a Pietro mentre lo stà interrogando sulla vita diGesù,
mentre lostà ascoltando per redigere i brani evangelici.
Nelle tre serafe organizzate dalla Foranla di Ampezzo durante il pehodo quaresimale, il lavoro
di Marco lo abbiamo ascoltato dalla viva voce di Don Primo Degano, di Mons. Pietro Piller, fora
neo e di Padre Renzo Bon, rispettivamente parroci di Maiaso, Ampezzo e Forni di Sopra.
Le comunità dei due Forni, ove hanno avuto luogo gli incontri, invitate a partecipare alla
testimonianza di Marco, hanno risposto in modo alquanto tiepido.
Il nostro evangelista ha avuto durante il suo transito terreno anche le delusioni per le quali ha
sbattuto isandali sulle porte di case, di borghi e villaggi, ma non per questo sm/se di testimoniare.
Il nostro essere, omeglio chiamarci Cristiani, ci viene dall'esito, in primis, della predicazione
di Marco che, o Lui, o i suoi seguaci, o la sua chiesa di Alessandria, oppure gli inviati di questa
chiesa, arrivò ad Aquileia.
IP.
/ nostri piccoli cantori
BOLLEniNO PARROCCHIALE
FORNI DI SOPRA
Quadrimestrale
Edito dall'Azione Cattolica di Udine
Direttore responsabile: Mons. Dott. Duilio Corgnali
Redazione: Parrocchia di S, Maria Assunta
Progetto grafico: Isidoro Perissulti
Slampa: Tipografia Ivloro Andrea
Tolmezzo (Ud) v. Torre Picotta, 2
Autorizzazione Tribunale di Udine n, 13del20,10.1948
12
Giornata mondiale del malato
- nel nostro piccolo -
Distribuzione dei messaggi
della parrocchia
L'ANGELO
DI
FORNI DI SOPRA
N. 50 - Assunta 2003
Bollettino Parrocchiale
Spedizione in abbonamento postale, art. 2,
comma 20, lettera c, Legge n. 662/96 filiale
33100 Udine
TAXE PERQUE - TASSA RISCOSSA
UDINE-ITALIA
1
* VOLONTÀ DI PACE
AMICI CARISSIMI,
APasqua, ne! rivolgere il mio saiuto ed
vere, se vogliamo scorgere anche noi, pur
innanzi con gli anni, un avvenire migliore,
sereno, di pace.
potrà ricostruire in una regione che vede il
partito Baas (al potere a Baghdad e a
Damasco) diviso fra Iraq e Siria, il ritorno alla
moschea in Turchia, l'impazienza armata dei
Curdi, i fenomeni 'carsici' in Iran, In Egitto, in
Giordania, i problemi nell'Arabia Saudita e,
augurio in occasione di quella solennità,
vi scrivevo con una "grande angoscia",
causa la "situazione di guerra nel medio
oriente". Scrivendovi, non sapevamo nem
meno se a Pasqua la guerra sarebbe termi
nata. Ma oggi, come oggi, possiamo dire che
è terminata? Quante "parole" sono state
dette prima, durante e dopo ii conflitto in
Iraq. Ed ora a che punto siamo? E noi cristia
ni come reagiamo alia situazione internazionaie che si è creata dopo ii "così detto
annuncio" che la guerra era terminata? Non
possiamo lasciarci ingannare dalle afferma
zioni 'pacifiste' di persone che pensano di
governare da sole e a loro piacimento il
mondo! Come cristiani non possiamo tacere.
Ci aiuti in questo la riflessione del gior
nalista Igor Man, apparsa su Famiglia
Cristiana proprio quando iniziava la guerra in
Iraq. Non vogliamo fare della politica.
Solamente capire come tante persone {per
ché non è solamente il nostro giornalista Igor)
vedono la possibilità di una soluzione all'intri
La nostra riflessione e la nostra convinta pre
miracolo - il volontario esilio di Saddam -
ghiera devono orientarci su vie nuove, quelle
potrebbe scongiurare la guerra. In pratica,
E questo sarà possibile se la disprezzata
'vecchia' Europa da scialba comprimaria 0, a
seconda dei casi, permalosa antagonista
Bush ha dato lo sfratto al 'macellaio di
dell'America, riuscirà a diventare utile amica
Bagdad' e questi non può subirlo: esiste un
last but not least, il feroce scontro fra Israele
e palestinesi.
Ma la missione del Papa continua.
Quello ch'egli non è riuscito a strappare a
cato problema:
Bush e a Saddam è un armistizio che con
"La strada contro il disordine mondiale indi
aver reciso l'esile pianticella della pace
messa a dimora con tenace pietà da Giovanni
sentisse alla 'dróle de guerre'di mutarsi in
una pausa di riflessione. Il Papa punta sulla
lunga distanza, il suo obiettivo è ambizioso.
Poiché, nella storia, dal grembo insanguinato
della guerra è sempre nata la pace, Giovanni
Paolo II ci affida la pace bambina, affinché
Paolo II.
cresca sana e santa.
cato dal Papa. La vera alternativa è la Nuova
Europa".
L'ultimatum di Bush a Saddam sembra
Ora come ora, soltanto un insperabile
ne ha uno. E poco importa che sia immensa
profonda di quel Paese amico.
Le differenze che turbano i rapporti degli
Usa e Gran Bretagna con il resto degli alleati
mente diverso dal nostro.
occidentali sono, a ben vedere, differenze di
A Baghdad dicono da sempre che peg
gio di Saddam c'è soltanto la guerra, temo
che ci si debba proprio rassegnare al peggio.
Epperò sarebbe improprio dire che abbia
prevalso l'interventismo di Gorge Bush sulla
volontà di pace di Karol Woltyia.
La ' dottrina della guerra preventiva'
improvvisata da Bush con la certezza di esse
re giusto, è semplicemente un segno impe
riale che ha, soprattutto, il torto di sorvolare
sul 'dopo'. Su quello che sarà l'Area del
petrolio dopo la devastante 'guerra breve'
garantita dalla Casa Bianca; in che modo si
metodo. La lotta al terrorismo islamista figlio
di un 'Medioevo del microchip' è prioritaria.
'codice d'onore ' della mafia, anche Saddam
Il terrorismo, tuttavia, non si stronca coi
B52, ma con l'intelligence, e magari sporcan
dosi le mani puntando al bersaglio grosso.
Che rimane Bin Laden, 0 uno dei suoi cloni,
mentre Saddam IHussein è quel poco di
buono che se fosse stato rimosso 12 anni fa
oggi non farebbe più notizia. Bush padre lo
risparmiò almeno per due motivi: per salvare
Gorbaclov, ostaggio dell'Armata Rossa edificatrice dell'lrak postindustriale; per timore del
'dopo' non pianificato e dunque gravido di
pesanti incognite.
Oggi. Dabiiù Bush, il figlio presidente,
impadronitosi del proscenio internazionale,
parla pressoché tutti i giorni. Ma non spiega.
Con le sceneggiate non si fa la storia; la pace
ALLA SCUOLA DI MARIA DONNA EUCARISTICA
Ii I na vita "eucarìstica".
Il titolo di questo articolo è desunto dal
si costruisce sui fatti, non con i sogni.
Il Papa, con la sua ostinata azione-predi-
capitolo VI, l'ultimo della lettera enciclica emanata da
cazione a tutto campo, ha mobilitato, lui che
Giovanni Paolo ir il 17 aprile scorso, giovedì santo:
Ecclesia de Eucaristia (la Chiesavive di Eucaristia, nn.
non ha 'divisioni', un innumerovele esercito di
volontari pacificatori. Giovanni Paolo II agisce
nella speranza profetica non già di convertire
il presidente degli Stati Uniti (che rivendica di
essere stato 'chiamato' a dirigere il mondo),
bensì di edificare un'alternativa realistica
all'attuale disordine mondiale.
Codesta alternativa ha un nome: "Nuova
Europa". Non più una banca dai burocratici
sportelli, ma Nazione delle Nazioni, ricca d'e
sperienza e di pazienza. Guidata dagli uomini
giusti, vegliata dal più Giusto di loro: Karol
Wojtyla.
Certamente non tutti tra voi saranno
d'accordo con questa visione/riflessione. Ma
ci sono altre alternative per noi cristiani che
abbiamo alle spalle duemila anni di civiltà
greco-romana-cristiana? L'augurio che ci fac
ciamo, è almeno che ci mettiamo dinanzi al
Signore e con umiltà Gli chiediamo: "Da
pacem Domine in diebus nostris" e che lo
Spirito illumini la mente e riscaldi il cuore di
coloro che governano il mondo.
Mandi!
Padre Renzo
" RITOCCHI "
Un questa occasione vorremmo segnalare
alcuni 'ritocchi'compiuti nella nostre
chiese riguardantile 'suppellettili' delle mede
sime.
A Cella, nella parrocchiale, il ridimen
sionamento dell'altare ligneo (in presbiterio)
rivolto verso il popolo; la sede del presidente
delle celebrazioni liturgiche; l'ambone per la
proclamazione della Parola di Dio; la rimessa
buio della chiesa.
Sopra il "fonte" è stato collocato il
Crocifisso del 1400 che prima si trovava sulla
parete sinistra (entrando) della Chiesa e che
non era messo in "risalto".
Anche nella chiesa di San Giacomo è
stato provveduto alla realizzazione dell'ambo
ne e della sedia del sacerdote.
Da queste righe vorremmo ringraziare
Corrado Clerici che con la sua 'abilità creati
va' ha realizzato le 'sedie', gli amboni, i sup
porti delle Croci poste accanto agli altari (di
Cella, San Giacomo e San Vito) e l'altare
ligneo per la celebrazione della messa nella
chiesa di Andrazza.
Giovanni, anch' egli nascosto nel grembo materno,
trasale di gioia.
In quella circostanza, dal cuore della Vergine-
53-58).
Il Pontefice ricorda di aver inserito nella Lettera
apostolica sull'anno del Rosario, Rosarium Virginia
fvlariae pubblicata 11 16 ottobre 2002, tra i nuovi
"misteri della luce", anche "l'Istituzione
dell'Eucaristia" e afferma che "Maria ci può guidare
verso questo santissimo sacramento, perché ha con
esso una relazione profonda. (...) Il rapporto di Maria
con l'Eucaristia si può indirettamente delineare a par
tire dal suo atteggiamento interiore. Maria è donna
"eucaristica"con l'interasua vita. La Chiesa, guardan
do a Lei come a suo modello, è chiamata a imitarla
anche nel suo rapporto con questo Mistero santissi
mo" (n° 53).
Madre erompe il cantico più sublime della Bibbia: il
Magnificat inno specificatamente eucaristico (il termi
ne greco Eucaristia significa appunto rendimento di
grazie), un canto di riconoscenza a Dio per le meravi
glie operate In Lei e nella storia della salvezza, secon
do la promessa fatta ai padri e alla loro discendenza
(cfr Le 1, 46-55).
Dimensione sacrificale
L'Eucaristia è il memoriale del sacrificio di
Cristo e della Chiesa, suo Corpo mistico. Nessuna
creatura come Maria fece sua, con tutta la vita accan
to a Cristo e non soltanto sul Calvario, la dimensione
Vediamo insieme quanto dice il papa al riguardo
nella nuova enciclica, con alcuni giustamente redazio
nali. cercando di rimanere fedeli al suo pensiero, cosi
•/k •
aderente alla Parola di Dio.
Mistero di fede
Se l'Eucaristia rappresenta il mistero della fede
per eccellenza, in quanto supera tanto la nostra intelli
genza da costringerci alla più assoluta fiducia In Dio,
nessuna creatura come Maria può sostenerci e gui
darci in tale atteggiamento. L'invito eucaristico di
Gesù rivolto agli apostoli nell'ultima Cena, di mutare il
pane e il vino naturale nel suo Corpo e Sanguedivino:
"Fate questoin memoria di me!" (Le 22,19), si accom
pagna con quello indirizzato da Maria al servitori delle
nozze di Cana, quando l'acqua si cambiò in vino:
"Fate quello che(Gesù) vi dirà" 5gv 2,5).
La Madre di Dio ha esercitato la sua fede euca
ristica prima ancora che l'Eucaristia fosse istituita?
sacrificale dell'Eucaristia. Portò al tempio il piccolo
Gesù per offrirlo al Signore (Le 2,22) e si sentì predire
dall'anziano Simeone che quell'innocente sarebbe
Ha, infatti, offerto il suo grembo verginale per l'incar
nazione del Verbo di Dio, ha concepito
avuto l'anima trapassata da una spada (cfr Le 2,34-
(nell'Annunciazione) il Figlio divino nella verità anche
fisica del corpo e del sangue, anticipando in sé ciò
che si realizza sacramentalmente in ogni credente che
divenuto "segno di contraddizione" e che Lei avrebbe
35).
riceve il Corpo e il Sangue del Signore, nel segno del
Preparata giorno dopo giorno al sacrificio
supremo del Calvario, Maria vive un lungo quotidiano
di Eucaristia anticipata, una sorta di "comunione spih-
pane e del vino.
tuale" di desiderio e di offerta, che troverà il suo com
"Fiat" e "Amen"
pimento unendosi con la passione del Figlio e che si
esprimerà, dopo la risurrezione, nella sua partecipa
in evidenza del "fonte battesimale" nel suo
luogo naturale in una chiesa parrocchiale. Per
il "fonte" si tratta di un'opera che data del
"1584 AD. 12Agosto - PB ~ CP". E poi non
poteva rimanere nascosto in un 'angolino'
ancora Invisibile agli occhi umani, si concede all'ado
razione dell'anziana parente, che esclama: "Beata
colei che ha creduto!" (Le 1,45), mentre il nascituro
AMaria fu chiesto, dall'arcangelo Gabriele, di
credere che colui che avrebbe concepito "per opera
dello Spirito Santo" era il "Figlio di Dio" (cfr Le 1,30-
35). Lei rispose con un sì risoluto, fondato sull'onnipo
zione alla celebrazione eucaristica, presieduta dagli
apostoli, quale memoriale della passione del Figlio.
Nazareth e Gerusalemme
tenza e fedeltà dell'Altissimo, che non può ingannarsi
La modesta abitazione di Nazareth e il cenacolo
né ingannare. In continuità con la fede della Vergine,
di Gerusalemme, addobbato per l'ultima cena del
nel mistero eucaristico ci viene chiesto di credere che
Signore, passeranno alla storia come primi santuari
eucaristici del cristianesimo, proprio grazie a quel
quello stesso Gesù, Figlio di Dio e di Maria, si rende
presente con l'intero suo essere divino-umano nei
segni del pane e del vino. Così, il fedele, nel ricevere il
Corpo del Signore, deve necessariamente rispondere
con un risoluto Amen, credo!
Il primo tabernacolo
Nel mistero dell'Incarnazione, Maria ha antici
pato anche la fede della Chiesa. Visitando Elisabetta,
ella compie II primo pellegrinaggio eucaristico della
storia. Il Verbo umanato che porta in grembo I' ha già
resa "il primo tabernacolo", nel quale il Figlio di Dio,
primo tabernacolo del Figlio di Dio.
E le parole indirizzate da Maria all'arcangelo.
nell'Annunciazione, "Avvenga a me secondo la tua
parola", si accompagneranno sempre alle parole pro
nunciate da Gesù, la sera dell'ultima cena, nell'immi
nenza della morte e risurrezione e ripetute con effica
cia pasquale dagli apostoli di ogni tempo: "Questo èil
mio corpo"! Il corpo generato da Maria Vergine.
Antonio Rosso
(dal n° 7de "La Madonna di Castelmonte" luglio 2003)
L'UMANO IN CLASSE
Ottobre 2002 - Ottobre 2003
Irosario, se riscoperto nel suo pieno significato,
porta al cuore stesso della vita cristiana ed offre
un ordinaria quanto feconda opportunità spiri
tuale e pedagogica per la contemplazione perso
nale, la formazione del popolo di Dio e la nuova
evangelizzazione.
Il motivo più importante per riproporre con
forza la pratica del rosario è il fatto che esso
costituisce un mezzo validissimo per favorire tra i
fedeli quell'impegno di contemplazione del miste
ro cristiano che è vera e propria pedagogia della
santità. Il rosario è preghiera tipicamente meditati
va e corrisponde alla 'preghiera del cuore', 'pre
ghiera di Gesù'.
A proposito delio " scandalo " del Crocifisso
nei luoghi pubblici, presentiamo una riflessio
ne dei noto vaticanista Domenico Del Rio che
ci ha lasciato il gennaio scorso e che aveva
pubblicato su 'Avvenire'il 17 settembre 2002.
A un mondo distratto, gaudente, nono
stante tutte le sue disgrazie, a un
mondo che vuole togliere i crocifissi dai
luoghi pubblici, Papa Wojtyla ha osato ricor
dare, domenica, il valore e la presenza visibile
delta croce: la croce di Cristo. Un discorso
"folle", direbbe san Paolo, "folle" per il
mondo. Si può proporre al mondo di onorare
Giovanni Paolo II
un segno di dolore? E, tuttavia, è proprio que
fede di un cristiano è quello che si è rivelato
sulla croce: non tanto la sofferenza di Cristo,
non tanto il suo urlo finale di dolore, ma l'in
tenzione di Dio di donare all'uomo la reden
zione. La convinzione di fede è che la salvez
za viene per mezzo di un avvenimento, la
croce, che non è una insignificante peripezia
nello svolgersi della storia.
Che Dio lo ama, il cristiano lo sa defini
tivamente solo attraverso Cristo. Solo attra
verso il Cristo crocifisso sa che Dio ama per
donando. Da che il suo Signore è morto sulla
croce. Il cristiano sa che tutto è mutato. Sa
che è avvenuto qualcosa "per" gli uomini.
Diceva Karl Bart che la differenza tra Cristo e
noi è che Cristo è "uomo per gli uomini",
"0 Maria, siamo qui per imparare da Te
mentre ognuno di noi è "uomo con gli uomi
la grande lezione della vita.
Tu ci guardi come solo una madre
ni".
sa guardare i suol figli.
costruito tutto una "teologia della croce". È
Sul "legno" cristiano san Paolo ha
evidente che "croce" è qui 1' "avvenimento"
Cristo e tutto ciò che esso rappresenta di
La Santa Casa * custodisce il ricordo
della tua quotidiana fatica
redenzione, ma anche di contestazione alla
e del lavoro umile di Gesù e Giuseppe;
aiutaci a lavorare con cuore puro affinché
il nostro lavoro sia libero dall'egoismo,
civiltà mondana. Dice san Paolo, con la sua
veemenza, nella prima lettera ai Corinti: "lo
libero dall'ingiustizia e dalla violenza.
non so altra cosa se non Gesù Cristo e que
sto crocifisso ... Il linguaggio della croce è
Davanti a Te, Madre,
follia per quelli che si perdono, ma per noi è
potenza di Dio ... Noi predichiamo Cristo cro
tante mamme hanno pregato e ti hanno
presentato con fiducia i loro figli, come
cifisso, scandalo per i giudei e follia per i
greci, ma egli è potenza di Dio e sapienza di
Dio. Poiché la follia di Dio è più sapiente degli
uomini e la debolezza di Dio è più forte degli
Tu un giorno presentasti Gesù nelTempio.
Oggi le nostre famiglie si stringono
attorno a te:
uomini. Non ha forse Dio reso stolta la
riporta nelle nostre case la preghiera
sapienza di questo mondo?".
che illumina e genera fraternità,
unendo genitori e figli in una festa di fede.
Aiutaci a guardare in Alto
per scoprire il nostro vero volto
La croce di Cristo è dunque giudizio sul
l'uomo e sul mondo, è scoprimento della mise
ria dell'uomo, dell'impotenza a realizzare il pro
prio destino in termini di umanesimo solitario.
È la contestazione di ogni impostazione mon
nel Volto di Dio.
Cammina sempre con noi perché viviamo
donando generosamente noi stessi
come ha fatto Gesù, figlio del Tuo sì.
Salvatore di ogni uomo,
sto segno che continua ad essere prezioso
per la fede di un cristiano.
Ciò che c'è di più saldo, infatti, per la
meta della nostra vita.
Amen."
dana della potenza, del prestigio, dell'arrogan
za. Forse che un simile monito non merita di
stare "appeso" in ogni aula di scuola?
ogc)
(Mons. Angelo Comastri, Arcivescovo di Loreto)
* La Santa Casa di Loreto
"Trovata così per caso su un ritaglio di
Assònghe far al Signor
Giornale". Stimiamo novembre o dicembre
che I sa ben al so mestier.
2000.
Parchè l'è vero
1 ne avèa mandà
che le maestà dei Signor
le ghe riva da par tut.
Marne, el frut al cìr!
an bon Pastor
Marne, al dis il vecjo tal ultim respiri
Son lis peraulis pui santis
che i'omp al dis fra tantls.
bonazòn e savaiòt.
Al parléa cossi ben
e I soridèa ancora mèlo.
Ettore Candeago
INIZIATIVE DEL PROGETTO
" SAN FLORIANO 2004"
L'era gusto vardarlo,
l'era gusto scoltarlo.
Il di al è lusint,
il mont lè tant firvint
Nel numero di Pasqua abbiamo presentato San
Floriano, la chiesa fornese a lui dedicata e la ricorren
ma la peraule plui biele
jè Marne, la me stele.
Se avèa subito capì
che I ne voléa ben.
Passion, dolor, lavor,
son pe marne un grani amor.
Ma i ne lo ha apena mostrà.
Se avèa fat an cin de conoscenza,
za, nel 2004, dei 1700 anni del suo martirio.
Il Comitato, costituito dal nostro Arcivescovo,
Mons. Pietro Brollo, presenta, attraverso il presidente
Mons. Angelo Zanelle, Arcidiacono di Tolmezzo, le
prime iniziative culturali quale premessa agli eventi del
Dut te vite si distache
e ades al torna tra i so fradèl.
quant che l'anime jè strache,
Coi furlàn al ciacarà
prossimo anno.
Il 5 ottobre il convegno dedicato al Santo sotto
l'egida della Deputazionedi Storia Patria del Friuli.
Il 6 dicembre. Convegno internazionale su San
Floriano. Sedici studiosi porteranno il fmtto delle loro
ma col cor al resta qua.
ricerche.
Quant che il fi al è un torment
che l'è bèlche in partenza.
el so cur al è dolent.
L'è nassest tra i carnièi
ma il nestri cur al brame
dome une per aule: Mame.
Maurizia Tomasin
Intant noi spetòn
che ne rive an altro paròn.
Il programma dell'importante ricon-enza occu
perà uno spazio speciale del Bollettino di Natale.
Mandi.
perché tormentarci pensando e perché perdere
tempo a riflettere.
Purtroppo i ragazzi rischiano di essere le
prime vittime di simili pensieri e rischiano di
percepire tutto come allettante e facile, dimenti
cando che all'agire corrispondono delle conse
guenze e che a determinate scelte giovanili cor
risponderà una determinata vita adulta.
Senza condannare nulla di quanto noi
oggi fortunatamente possediamo, durante gli
incontri settimanali di Catechismo abbiamo
riflettuto di ciò con i ragazzi per ricordare a loro
ed a noi che l'uomo, dotato di raziocinio e di
libero arbitrio, può decidere liberamente che
impronta dare alla propria esistenza e che la
scelta consapevole di una vita improntata ai
dettami della Fede cristiana è ben lontana dal
bigottismo e dalla retorica, non chiede di rinun
ciare alle comodità e non è scontata, così come
potrebbe apparire a chi non conosce il messag
gio cristiano o non si sofferma a riflettere su di
esso. Questo messaggio è, infatti, innanzitutto
per i più giovani un appello alla consapevolezza
ed alla riflessione sul valore della vita e della
loro unicità, anche e soprattutto nel mondo
im :<
d'oggi, per non essere belli ed inconsapevoli
come i fiori citati dall'Arcivescovo.
Le catechiste Simona De Paul! e Marisa Caldart
Domenica1giugno 2003, nove dei nostri
ragazzi hanno ricevuto il Sacramento
della Cresima. Calligaro Marco,
Cappellari Maicol, De Santa Marta, De Santa
Roberta, Dorigo Elena, Dorigo Isabel, Lombardo
Giuseppe, Sacchetti Edi e Veritti D'Andrea Irene
hanno rinnovato la loro promessa a Dio nella
consapevolezza di compiere un passo impor
tante nel loro cammino di fede. Proprio sulla
libertà e sulla consapevolezza ha posto l'accen
to l'Arcivescovo, Mons. Pietro Brollo, durante
l'omelia: dal Battesimo attraverso la Prima
Comunione il giovane cristiano giunge infatti al
momento della Cresima acquisendo maggior
consapevolezza e diventando sempre più libero
nelle proprie scelte.
Un fiore, diceva Mons. Brollo in chiesa, è
bello e fresco come i ragazzi nell'età adolescen
ziale, ma non ha la coscienza di esistere, né
può decidere come crescere, poiché dipende
dalla mano dell'uomo o dalle condizioni climati
che del luogo in cui si è trovato a crescere il suo
seme. L'uomo invece, per quanto giovane, può
decidere come crescere, quale strada percorre
re e come ovviare ai propri limiti intrinsechi.
Domande sulla vita e sulla condizione
umana travagliano l'uomo dall'antichità, dall'an
tichità ai giorni nostri hanno trovato ovviamente
Cappellari Marco, D'Andrea Lorenzo, De Santa Jessica, Ferigo Arianna, Pacorig Mara, Perissutti
Denise, Somvilia Claudio, Strizzolo Nicole, Tommase/// Bis e Vocale Vincenzo.
risposte diverse, che possono risultare più o
BACIO DELLE GiiOC'J
meno congruenti ed a volte perfino buffe ai
nostri occhi; tutte però sono accomunate dal
tentativo di comprendere ed ovviare il fatto che
Nella festa dell'Ascensione
l'uomo è un essere limitato.
in San Pietro in luglio
Il mondo d'oggi offre un'infinita gamma
Carnico accomunata la
di soluzioni per superare ogni limite: ad ogni
difetto c'è soluzione, ogni esigenza materiale
Croce astile della nostra
Chiesa Parrocchiale"
trova soddisfazione, il mercato ci chiede solo di
comunicare di cosa abbiamo bisogno per far
sempre e comunque ciò che più ci aggrada e
per rimediare facilmente - se necessario - alle
conseguenze. Ciò è quanto ha prodotto il pro
gresso ed è sicuramente una grande conquista,
ma non è sufficiente per trovare risposta alle
domande di cui sopra, anzi rischia di farci
dimenticare quegli interrogativi: abbiamo tutto,
AValentino DAndrea Ionore dell accosfare la nostra Croce per il 'Bacio di Fede' con una sorel
la carnica.
MAliCO D'AVIAi^fO PliOCLAMM'OlEMf'O)
Testimone carisniQtico della parola conse
gnata - Potente diplomatico - Artefice delia
liberazione di Vienna, Buda e Belgrado dagli
unghioni ottomani".
Il 27 aprile 2003 la Chiesa lo aggiunge nel
novero dei Beati".
Generoso eintrepido, Padre Marco
seppe difendere energicamente,
casati dei potenti, nelle regge e corti; ed è lì
che il suo carisma di consigliere, conciliatore
e diplomatico fecero centro.
si rifugiò nella confidenza con Maria che in
quel giorno ricorreva la festa della Sua
L'Europa era ancora pervasa dalla
nota crisi del seicento, morale, sociale, eco
pe giunsero sull'altura della città assediata.
nomica e politica. Era anche minata dalla
sopraffazione da parte dei Turchi.
Correva l'anno Domini 1682. Leopoldo
della Cliiesa e delle popolazioni inermi dalle
sopraffazioni dei potenti e dalle vessazioni
1° imperatore d'Austria e Giovanni Sobieski
re di Polonia leggevano allora due missive
minacciose inviate loro dal sultano ottoma
no. Le leggiamo anche noi. "lo ho in animo
degli ingiusti".
di Invadere la vostra regione. Condurrò con
anctie a costo di persecuzioni, I diritti
Questa riflessione del Cardinale
Albino Luciani (poi Papa Giovanni Paolo 1°),
vuole essere di prefazione al breve tratteggio
sercito si raccolse in preghiera. Padre Marco
Natività. Anche Roma pregava. U11 le trup
Lo spettacolo che si presentava ai loro occhi
era terrificante. Gli attendamenti ottomani si
perdevano a vista d'occhio. Quell'esercito
era valutato di 150.ooo uomini ben armati. Il
nostro appena della metà. Il 12 dopo la
santa messa ed impartita la benedizione si
mosse mentre Padre Marco pregava. Nella
piana si scatenava l'inferno.
me tredici re con soldati, cavallerie e fanteria
Il comando di Sobieski dopo un
accerchiamento che ha dell'incredibile - i
documenti storici lo descrivono nei partico
lari - riuscì ad impossessarsi del vessillo
sacro, della mezzaluna. A quella vista gli
agiografico del Beato Marco d'Aviano. Che
incomincia dalla pedemontana pordenone
se.
ottomani si ritennero disfatti e si diedero alla
Il 17 novembre 1631 a VillottaSomprado, Rosa Zanoni diede alla luce il
nostro personaggio. Che veniva subito bat
tezzato nel Duomo di Aviano con i nomi di
fuga abbandonando, come si suol dire, armi
e bagagli. La preda di guerra fu inestimabile.
Nel prosieguo del tempo, il nostro
Personaggio si adoperò per favorire l'allean
za Absburgica con il regno di Polonia e la
Carlo Domenico. Cristofori era il suo cogno
me. Pasquale il papà.
La sua famiglia borghese lo crebbe di
saldi principi cristiani. Fatti inspiegabili cir
Serenissima. La nuova coalizione liberò
Buda, oppressa da oltre un secolo di domi
nazione turca. In breve toccò a Belgrado. Il
nostro Padre Marco era lì, dove la preghiera
infondeva coraggio.
condavano il bambino, come presagi di
essere destinato a costruire, per modo di
dire, cose grandi nella vigna del Signore.
La storia ecclesiastica, sempre pru
dente nel giudicare il soprannaturale, pren
deva le distanze e semplicemente li asseriva
provenienti dall'alto.
Poco è dato di sapere dei suoi tra
scorsi in famiglia, tranne quello del tenore di
vita dei suoi che gli ha permesso di accede
re alla cultura.
Nei primi passi dell'apprendimento lo
troviamo presso il parroco di S. Leonardo di
Campagna, borgo prossimo a Maniago. Era
suo zio. I Gesuiti di Gorizia, del Sant'Ignazio,
lo ebbero nel loro collegio. Nel 1648 i
Cappuccini di Conegliano accolsero il nostro
giovane ed ivi cambiò il nome in "fra Marco
d'Aviano" e si caricò dei voti di povertà,
castità ed obbedienza.
Il giorno della sua ordinazione sacer
dotale, 18 settembre 1655, fece solenne
promessa di sacrificare la sua vita per Dio e
per la salvezza della anime. In breve ricevet
te anche la patente di predicatore.
Lo accolsero le piazze di mezza
Europa ove testimoniò il vangelo in modo
convincente. I documenti custoditi nelle sedi
curiali le descrivono stipate all'inverosimile
anche da persone del popolo e di alto
lignaggio che si trovavano nella posizione,
per scelta o per educazione, della riforma
(protestante). In seguito, tanti e con corag
gio optarono per la chiesa cattolica. La sua
fama veniva anche dalle guarigioni spirituali
Da allora si dedicò con rinnovato
per schiacciare il vostro insignificante paese.
Lo distruggerò con il ferro e con il fuoco.
Soprattutto ti comando (o imperatore) di
attendermi nella tua residenza, perché
possa tagliarti la testa".
Quei momento storico centralizzato
sull'assedio di Vienna da parte dei Turchi
non tardò. Padre Marco utilizzò le sue
La vita di Padre Marco d'Aviano è entrata nei
grande libro della storia e nei testi scolastici
camente e non solo, anche con la forza cari
smatica che le era propria, troni e ducati,
combatté le forze del male annidate in quei
casati. Anche il principe delle tenebre che
dell'Austria ove lo si studia con interesse.
gioiva per l'approssimarsi del funerale
dell'Europa cristiana. Che sarebbe stato ...
celebrato dal sultano ottomano Maometto
IV° e dal comandante del suo esercito il
Gran Visir Kora Mustafà.
Padre Marco seppe essere convin
cente per coalizzare le forze e dirimere le
focosità degli animi, di chi voleva la supre
mazia per il comando dell'esercito unificato
del regno Absburgico, dì Polonia, dei ducati
re lungo le strade europee non si fermava
solo nelle piazze e chiese. Entrava anche nei
Il 27 aprile 2003, intanto, in piazza San
Pietro, gremitissima, troneggiava la sua raffi
gurazione, quella che pubblichiamo. Nel
pigiato di quel vasto slargo berniniano si
parlava il friulano 'misclizzàt' di tutte le sue
latitudini, unitamente alle lingue dell'impero.
E non solo.
Il Sommo Pontefice Giovanni Paolo IT
numericamente inferiore, sia di mezzi che di
di Rizzios a Calalzo di Cadore.
di sottobanco con il sultano invasore che
che cercava l'ombra. Da allora il suo incede
delicate.
uomini, di quello turco. Era, però, carico di
penitente al frate friulano.
Beato) il quale lo caricò di una grande
responsabilità quale legato pontificio. Lui
Ai tempo nostri eccolo, finalmente.
Beato fra i Beati. Le vicissitudini storico-poli
tiche della Chiesa sulla sua tardiva procla
mazione sono complesse ed anche molto
lo ha proclamato Beato. Il Friuli ora ha un
altro intercessore presso l'Altissimo.
Da qui ricordiamo che le vesti sacer
dotali: la pianeta, la stola e il manipolo
indossati da fra Marco d'Aviano nella prima
Santa Messa celebrata a Vienna dopo la sua
liberazione, quella del grande ringraziamen
to, sono custodite gelosamente nella chiesa
nella folla e nel singolo che si accostava
Giunse anche a papa Innocenzo xr (
Quella tomba, da allora, è visitata devo
zionalmente non solo dal popolo austriaco.
migliori energie. Responsabilizzò diplomati
di Lorena. Sassonia e Baviera. Ad esso si
annodarono le risorse degli interventisti ita
liani volontari. Mentre Luigi XIV° "Re Sole"
se ne stava in disparte ammiccando accordi
e fisiche che otteneva da nostro Signore:
ardore apostolico nella missione fra il popolo
e i potenti. Per promuovere le alleanze di
pace. Fino al suo transito avvenuto il 13
agosto 1699. Al suo capezzale si trovavano
l'imperatore Leopoldo 1° e la consorte
Eleonora i quali ricevettero l'ultimo saluto ed
ebbero l'onore di chiudergli gli occhi.
Per disposizioni imperiali lo si volle
riposare nella cripta della chiesa dei
Cappuccini, accanto alle tombe degli
Absburgo. Nella capitale che Lui aveva sal
vato e con essa l'Europa.
voleva le donne d'Europa tutte in burqka.
L'esercito così messo assieme era
motivazioni che Padre Marco infondeva.
Siamo nel 1683. L'otto settembre l'e
Isidoro Perissutti
RISPOLVERATA ... LA ROGAZIONE DI SAN MARCO
dai momenti di preghiera e di raccoglimento
durante la processione del 25 aprile, che solca
per modo di dire i campi in dissodamento e dei
tre giorni precedenti l'Ascensione che li vede
distinti nei loro prodotti rigogliosi.
Agli albori della Cristianità gli uomini
hanno abbandonato gli dei per il Dio di Abramo,
Isacco e Giacobbe. Il Dio conquistato e profuso
dai testimoni del vangelo, martiri, illuminati e per
sone semplici, viene giorno dopo giorno abban
donato con insipienza. Si sta percorrendo la stra
da a ritroso, non per altri dei, ma per nessun dio.
Questo dacché è mondo dalla venuta di Colui
La cenere dell'agnosticismo copre da tempo
anche le nostre tradizioni secolari del sacro.
Tante e custodite nel dettagli solo negli scri
gni delle memorie. Tre anni fa è bastato un alito
su quel mucchio freddo per togliere dal sopito un
brano, per così dire, delle antiche rogazioni, di
quella cultura spentasi negli anni ottanta in un
momento storico distinto, volto alla ricerca della
mera completezza nel materiale. Una filosofia di
vita ampliatasi nel tempo.
Da quel brano, ecco apparire la rogazione
del 25 aprile. Di San Marco, che un tempo non
tanto lontano vedeva un gruppo numeroso ince
dere lungo le strade della campagna datrice di
speranze comuni per un abbondante raccolto. I
campi attendevano le braccia che li dissodassero
e di accogliere il seme nel loro seno materno.
Erano fatiche preminentemente femminili in
quanto l'uomo aveva lasciato il focolare, era via
pel mondo per il pane quotidiano che le occupa
santa messa.
La rogazione appena rispolverata attende
lo spirito partecipativo d'un tempo. Il suo itinera
rio, nuovo e breve, lo si vorrebbe distinto da un
paio di crocifissi quale ricordo della tradizione
sono raccolte nel volume: 'L'Incerto confine -
caratterizzare la vita e la cultura del Cristiano. In
Simboli, luoghi, itinerari di religiosità nella monta
tante realtà la catechesi non ha tenuto in debito
gna
conto la religiosità popolare, nella fattispecie la
vitalità espressiva delle rogazioni che scaturisce
dall'Associazione della Carnla Amici dei Musei e
Giacomo.
le fogge geometriche dei suoi campi divisi dai
"ruois" (passaggi di servizio che sul finire di aprile
borgo fornese si perde nel lontano.
associata.
A Lui ci si rivolgeva e ci si rivolge cono
scendo la fama di grande taumaturgo e la gran
Le tappe marcavano le litanie dei santi e le
della sua morte, transito che ha avuto luogo nel
convento dell'Arcella a Padova il 13 giugno 1231.
- tra una predica e l'altra ai pesci - e attende
Il cuculo, quest'anno, scandiva il suo
canto monotono. La gente ricordava il detto anti
co. Quant ca al cuc al cianta sula rama nuda a
ven una bieia isuda", (quando il cucù canta all'i
nizio della bella stagione sui rami degli alberi
ancora spogli è assicurata una bella primavera).
Così è successo!
Le campane interrompevano quel canto,
dell'Arte".
sua canonizzazione avvenuta l'anno successivo
a peste fame et bello, ut fructus terrae dare et
conservare digneris". Seguiva la benedizione col
lustrale.
edito
fede che percorsero la valle già agli albori della
Aveva 36 anni.
dir si voglia. Anche con l'aspersione dell'acqua
8
dezza di conciliatore. Il Santo si è fatto conoscere
ai nostri predecessori tramite i testimoni della
invocazioni che in antico erano cantate più volte:
"A fulgore et tempestate, a flagello terraemotus,
il crocifisso astile della chiesa parrocchiale nella
direzione dei quattro venti o punti cardinali che
n.°
A Lui si chiedevano e si chiedono le inter
Quel chiedere in ascesa iniziava, nei tempi
nostri, in questi tre anni della riscoperta, dalla
suo corso.
Quaderno
cessioni volte al superamento degli scogli della
vita quotidiana, taluni irti e difficoltosi, per il ricu
pero della salutefisica e spirituale. Anche di quel
li morali che insidiano gli affetti famigliari e la vita
ascendente di segni e preghiere volte al Cuore di
Nostro Signore.
chiesa della Madonna della Salute; al calar del
friulana'.
La devozione al Santo dei Miracoli nel
erano distinti di verde).
sole, la processione prendeva volto lungo lastradicciola della sponda del Tagliamento, che solca
il prativo ricavato dalle opere di regimazione del
"I percorsi del sacro, le origini delle rogazioni, le
rogazioni a Forni di Sopra, le rogazioni in Forania
Durante la settimana che principia con il 13
campagna prendeva tutto il fondo valle; mostrava
rimasto pur sempre integro il suo significato
Isidoro Perissutti
Le rogazioni costituiscono il prolunga
mento dell'azione liturgica della chiesa e dove
quelle espressioni sono ordinate e mantenute
nella loro essenzialità espressiva non mancano di
giugno la festività universale di San
Antonio da Padova viene ricordata con l'e
sposizione della sua statua nella chiesa di San
scrigni di tante memorie, è stato modificato. È
collaborazione.
antica.
zioni de! paese non garantivano tutto l'anno.
Il paese, allora, - si continua a parlare
degli anni cinquanta e giù di lì - era raccolto e la
Quell'incedere rogazionale, marcato negli
che salva , non era mai accaduto. Qui si potreb
be parlare di mammona. Solo!
L'incommensurabile disegno di Dio, che si
rinnova ogni anno attorno a noi nel ripetibile pro
digio della creazione attende la nostra spontanea
11 taumaturgo ci guarda fiducioso e benigno
paziente, francescanamente, la risposta dei testi
moni del terzo millennio. Di essere da loro chia
mato in aiuto. Chi chiama, infatti, conosce il suo
interlocutore! In aiuto per il superamento dell'a
gnostico e per farci conoscere il suo dottrinale
per il trionfo del vangelo, della pace nei cuori dei
componenti la comunità fornese e di quella uni
PELLEGRINAGGIO
Anche quest'anno è in programma, il 21
settembre, il Pellegrinaggio alla Basilica di Maria
Luggau in Austria, con partenza da Forni di
Sopra; con tappe a Sauris, Sappada e ritorno, in
versale.
1113 di giugno la tiepida partecipazione alla
Santa Messa devozionale ha pregato anche per
coloro che il Santo dei Miracoli ... predica ai
pesci.
invitavano ad annodare la processione per la
l.R
sei giorni di marcia per i monti comuni.
I coordinatori sono Marino De Santa
Pitaciu' e Olivo Fachin.
Attendiamo ovviamente, l'adesione in
tempo e per motivi logistici bisogna allenarsi in
modo adeguato e poi munirsi di "pan e gaban".
FOREXTRA PEI BiliAGINI
Forextra ha presentato una elaborazione personale di :«Le allegre mogli della contea di Windsor »di W. Shakespeare
i
Nella contea di Windsor, Falstaff [Herbert
Caposassi) cavaliere grasso e bevitore, accompa
gnato da Pistola {Graziella Urso), alloggia all'oste
scortato da sua zia lady Shallow {Angela De Santa)
e da suor Orsola [Charlotte l/Vyss).
ria della giarrettiera (Osfe Paola Moro) dove è deb
itore. Per rimpinguare le sue casse, crede di
sedurre lady Page {Patrizia Pavoni) e lady Alice
Ford [Daniela Clerici), inviando loro due identiche
Annetta dal canto suo d'un certo Fenton
{Francesco Tonello) è innamorata.
I tre pretendenti con l'aiuto di Pierina [Mariola
Pierucci) e Giovannina [Noris Gei) si rivolgono a
Monna Pressa [Fiorella Carrozza) che per guadag
narci sopra promette a tutti Annetta. Intanto lady
Meg e lady Alice per le lettere di Falstaff si vendi
cano dandogli più di qualche tormento ...
Esperimento della tribù sempre più
lettere d'amore.
La madre invece la vuole con dottor Caius
[Massimo Puce) maritata;
numerosa e più Forextra che mai, con attori da
Forni di Sotto. Ampezzo e dintorni. Tanta fatica
per un'unica esibizione messa su in fretta e furia,
con attori reclutati all'ultimo momento, senz'altro
da replicare!
I coniugi Ford non hanno figli e lui [David Polo) è
molto geloso.
BAR H
I Page invece cercano per loro figlia Annetta
[Lorella Lerussi) un degno sposo: il padre [Mino
Candotti) la vuole sposata con mastro Slender
[Mauro Zanier),
La Promotur ha dotato di un punto di ris
toro e servizi l'area sportiva e di svago oltre il
ponte della segheria.
La redazione di questo periodico è lieta di
porgere ai giovani gestori Michela Coiman e
Stefano Lozza gli auguri di un proficuo lavoro.
Mandi!
7
Tx!jTJM0iHJiVN2fi F'TJidMSI iNfiLLE MIjjJONJ IN INDIA &NEM
Realizzazioni della Fondazione R Alessi "Fratelli
dimenticati".
Lucio Anziut i 'Timilin' eLuca De Santa
ma
'Monco', hanno voluto seguire Luigino
Antoniacomi 'Menele' in uno dei suoi viag
gi nelle missioni Indiane e Nepalesi, per poter
testimoniare concretamente e realmente, quan
to la Fondazione Padre Alessi - Fratelli dimenti
cati - (ONLUS) sta realizzando nelle missioni
gestite dai nostri missionari, 'Suore e Sacerdoti
cattolici poveri tra poveri', con gli aiuti attraver
so i sostegni a distanza, lasciti di proprietà,
offerte varie e opere di volontariato dei tanti
nostri benefattori che sostengono la
i
-TTy-.
Fondazione.
Durante il viaggio sono state visitate le
seguenti Missioni per verificare l'esecuzione e/o
lo stato di avanzamento dei progetti finanziati.
famiglie che risiedevano in altrettante capanne
Nuova Delhi (India)
Visitato lo "Shalaiam" ovvero "Casa della
speranza", costruita dalla Fondazione nel 1998,
che ospita circa 400 bambini di strada abban
donati, raccolti, accuditi ed istruiti da giovani
sacerdoti salesiani sotto la diretta sorveglianza
di un grande missionario friulano Padre Dino di
Casarsa, che vanta ben 52 anni di apostolato in
varie missioni dell'India.
Biratnagar (Nepal)
Un grande cantiere dove è in corso di
costruzione una scuola primaria capace di ospi
tare, a breve termine, 600 bambini sostenuti a
di paglia e fango. Questa missione, pressoché
di nuova istituzione, sorge su di un fondo di
circa 100.000 mq; di proprietà della Fondazione
ed in essa, appena saranno raccolti i fondi suffi
cienti, è previsto il completamento del primo
piano della scuola e del convento, la costruzio
ne degli ostelli maschile e femminile, per ospita
re durante la settimana i bambini, che per veni
re a scuola devono camminare per più di due
ore nella foresta e altrettante per ritornare al
loro villaggio. D'importanza vitale poi, è prevista
la costruzione di una buona scuola agraria con
possibilità di insegnare loro a coltivare il terreno,
non solo a riso, ma anche a prodotti ortofrutti
distanza dai nostri benefattori (compresi alcuni
Fornesi), che attualmente frequentano come
scuola alcune baracche in lamiera e eternit pre
cedentemente adibite al ricovero di maiali,
coli.
capre, ecc.
Madre Teresa di Kalcutta. Visitato pure il suo
ospedale del 'moribondi' raccolti per strada,
ospedale che è gestito 'meravigliosamente'
La scuola, per ovvie ragioni sismiche, si
sviluppa su due piani, terra e primo, con 20
aule, servizi igienici e direzionali su di un fondo
agricolo di circa 8000 mq.
Ciakargati ( Nepal )
Visitata la parte di scuola costruita nel
1997, nella quale un'aula è intestata alla memo
ria di 'Claudia Carosello', il convento delle
Ranagat ( India )
Venne accertato l'ultimazione dei lavori di
costruzione di un refettorio per bambini adia
cente alla scuola e lo stato di avanzamento dei
lavori della nuova cucina con dispensa ed alcu
ne stanze per ospitare i volontari.
Krìsnagar ( India )
Questa Missione è gestita da una altro
missionario friulano Padre Luciano, attore di
numerose opere finanziate dalla Fondazione, tra
le quali abbiamo potuto accertare la gestione
dell'ultima opera completata e adibita a scuola
di bambini minorati ed handicappati.
Maliapota ( India )
In questa Missione condotta da Padre
Kalcutta ( India )
dai tanti giovani volontari, occidentali e orientali,
che a turno si dividono i compiti di amore e
carità verso gli ospiti malati, non solo di questo
Abram, reduce tra l'altro di una grave aggres
sione con rapina da parte di una trentina di
fanatici religiosi induisti, proprio durante la cele
brazione della Santa messa serale della Vigilia
di Natale, abbiamo inaugurato 32 casette per
altrettante famiglie bisognose. Inoltre, sempre in
questa Missione, abbiamo posato la prima pie
tra per la costruzione dell'ostello per i bambini
abbandonati o emarginati, sostenuti a distanza
ospedale, ma anche di altri centri di assistenza
dalla Fondazione.
Visitata la Casa Madre e la tomba di
dalie sue consorelle Missionarie della Carità e
ai poveri , gestiti sempre dalla Suore di Madre
Teresa.
Barala ( India )
che gestiscono la Missione assieme ad un mis
sionario laico Vincem Pokarel dei Marinisti di
Barasat ( India )
dell'Ospedale per lebbrosi da parte delle Suore
Roma e le prime 35 casette costruite per le
di costruzione di una scuola primaria.
Suore "Apostole di Padre Giuseppe D'Susa"
È stata accertata la regolare gestione
È stato verificato l'effettivo inizio dei lavori
di S. Anna. Queste Suore avrebbero chiesto
una Jeep o altra macchina per raggiungere il
più vicino centro urbano che dista a non meno
di 3/4 ore di cammino.
Monigram ( India)
In questa Missione la Fondazione gesti
sce assieme alle Suore e ad un medico volonta
rio, un dispensario per tubercolotici. Tra le con
tinue richieste di materiale sanitario, in questa
occasione ci è stata manifestata l'esigenza di
una macchina per i raggi allo scopo di accertare
subito l'esistenza o meno della malattia e la sua
Una^arte dei bambini di Ciakargati
Illa Fondazione
gravità, perché l'attuale situazione di rivolgersi
d'urgenza ad un centro governativo, per una
radiografia senza soldi, è pressoché impossibi
le, non solo a causa delle grandi distanze, ma
anche perché l'assistenza sanitaria per i poveri,
in India, non esiste.
Veloly ( India )
Anche in questa Missione abbiamo
accertato il buon funzionamento di un grande
complesso socio - sanitario che ospita bambini
malati ed emarginati dalle loro famiglie e dalla
società perché affetti da lebbra. AIDS e altre
malattie, che secondo la loro cultura sono riser
vate a persone dannate e condannate dalla loro
divinità. Le Suore che gestiscono questo centro
e tanti altri in giro per l'India, oltre al loro grande
impegno di gestirlo con amore e trasmettere
sollievo ai malati, debbono difendersi anche
dagli attacchi di altri gruppi religiosi indiani che
non condividono queste opere di carità.
Bombay ( India )
Fummo ospitati nel convento delle
Sorelle Heips of Mary e ci siamo dedicati ad
una giornata turistica di relax e di visita alla
città. Il giorno dopo abbiamo affrontato il viag
gio di ritorno in Italia.
ci fanno vedere, ma la realtà toccata con mano
è un'altra cosa.
Un plauso va alla Fondazione P. Alessi -
Fratelli dimenticati - seguita fattivamente anche
da Luigino Antoniacomi, ma se pensiamo a
quello che fanno i nostri missionari laici e reli
giosi per questa gente, alle condizioni di vita
disagiate in cui vivono ed alle ripercussioni poli
tiche e religiose che giornalmente devono com
battere per difendersi e nello stesso tempo
mantenere sempre il sorriso per alleviare le sof
ferenze dei poveri, dei malati e dei bambini in
particolare, sono veramente encomiabili ed
impareggiabili.
Lucio Anziutti e Luca De Santa
LA MOSTRA
La Mostra della Fondazione P. Alessi "Fratelli
Il viaggio è stato lungo e difficoltoso, ma
utile e interessante per capire l'enorme divisio
ne del mondo a cui apparteniamo, perché, è
vero che i giornali e la televisione ci informano e
dimenticati" sarà presente nel nostro paese
solo in Agosto.
Verrà ospitata nel consueto edificio di Aldo
Antoniacomi 'Menele' in Piazza del Municipio.
mmc
Prima dell'alba, nella penombra mattutina
sono seduto sullo zaino, ho la schiena
sorretta da un larice solitario, che svetta
sopra i mughi radicati su un cocuzzolo in mezzo
al "Ciadin dala Vali".
Sono lì in attesa del rugolare maschile dei
Galli forcelli, il loro canto mi aiuterà ad indivi
duarli e censirli.
In quel silenzio d'alta quota al limite della
foresta alpina d'oriente, la concentrazione è
massima e quasi subito percepisco il primo sof
fio seguito dal tipico rugolio del tetraonide.
Alle spalle abbastanza distante, mi
disturba però un calpestio di ghiaie smosse.
Forse un camoscio penso. All'inizio non do
peso e attendo il fischio d'allarme dell'animale
che sicuramente si è già accorto di me. Niente,
il fischio non viene, solo la brezza fresca e friz
zante mi veicola a onde d'intensità diverse
quello sciacquio ghiaioso, (non conosco una
definizione appropriata).
La curiosità pretende un 180 gradi ed ora
osservo la possente bastionata dolomitica dello
zoccolo del "Ciarescons" . Luci tenui e
sfilac
ciate percorrono la parete, questa è diventata
filigrana sensibile e come foto nel bagno di
tULVi
stampa manifesta lentamente i chiaroscuri del
l'immagine, così l'insistente cicaleccio che mi
giunge, si manifesta essere un rivolo d'acqua
che precipita a grandi balzi lungo la eroda stra
piombante. Il flusso di portata incostante
impatta sui terrazzini rocciosi e si frantuma in
minuscole stille generando una nube opale
scente di luce irreale, che magicamente si dis
solve per riapparire sui terrazzini del balzo suc
Sì;
cessivo.
Ascolto con maggiore attenzione quel
bisbiglio lontano, le parole biascicate vengono
meglio scandite e mutano in frasi comprensibili
al mio orecchio:
"Sono più vecchia del tempo, più antica delle
valli generose e delle montagne, originata da
nube remota secondo un disegno perfetto e
geniale, che mi ha riservato l'onore di ospitare
la vita primigenia. Ho avuto il privilegio di purifi
care l'onta dell'Eden, di diluire la sporcizia
metafisica, di abbellire la terra nei miei modi di
essere: liquido di mari immensi, di fiumi sinuosi,
di cascate fragorose. Solido di ghiacciai eterni e
nevi immacolate. Gassoso di nubi che disper
dono la pioggia.
Ancora adesso nel moto perpetuo delle stagio
ni, sono parte essenziale ed insostituibile in
tutte le forme della vita, da quelle più semplici,
fino all'evoluzione massima: l'uomo.
L'uomo che mi sfrutta, che mi spreca, che mi
inquina per interessi sciagurati che a lungo
andare conducono su strade divergenti dalla
vita. Eppure su questo pianeta io sono la vita,
perciò spero {la speranza è l'ultima a morire) in
un ravvedimento fra il genere umano, a comin
ciare dai potenti, affinchè si ritrovi la diritta via".
Questo duemilatre proclamato dalla
Comunità internazionale "Anno dell'acqua" sia
di buon auspicio per la risoluzione de! problema
prospettato dal rivolo del "Ciarescons".
nJITTnWinSiJnjWén^»]»!
IUCCA DI Ii^fI2IA'iT/xi
Il bilancio estivoèsicuramente positivo. Lasta
gione è vissuta intensamente a partire dalla
d'Arte Piero Moda" e la
mostra
mercato
di
Li .
"Festa del bambino". La "Festa delle erbe di
primavera" ha riscontrato notevole successo con
S
"Tappeti orientali e quadri
I
di
"Municipio Vecchio" ha
la ristorazione locale, l'esposizione delle erbe
^
spontanee, la mostra mercato, la mostra filatelica
organizzata dal Circolo Numismatico Filatelico ed
ospitato "Pietra viva"
V ti
?
Hobbistico dei Fornì Savorgnani. le escursioni
^
Chiar^ Cesc^ o^ ^ e
(lavori e attrezzature degli
scalpellini locali), la suggestiva di
guidate nel Parco, gli incontri di approfondimento
sull'ambiente e l'animazione.
Nel fine settimana del 22 giugno la "Festa
nazionale del Touring Junior" e la prima edizione
di "Auto e moto d'epoca in mostra" con la Fiera
pittura di
di Trieste, che ha visto la presenza di numerose
"signore" antiche giunte a Forni grazie alla dispo
nibilità del Cav. Gino Tonutti, titolare dell'omoni
mo Museo Storico di Remanzacco.
La presenza di atleti italiani, spagnoli, finlandesi
e sloveni dello "Snaidero Camp Basket", la prima
edizione del "Milan Junior Camp di Calcio", il
"Torneo Graffiti 3 on 3", i ragazzi della "Fiorentina
calcio giovanile", gli allenamenti della Nazionale
Slovena di Sci Alpino, maschile e femminile,
hanno vivacizzato l'estate, sportiva.
La "Caccia allo gnomo" ed il "Mary Poppins"
hanno intrattenuto i bambini. Il 4 luglio "Grande
festa d'estate" rallegrata dal noto presentatore
Alex Bini e dall'esibizione del gruppo folcloristico
austriaco.
Dal 18 luglio al 20 agosto le manifestazioni
estive si sono trasferite al tendone in località
Santaviela per le "Notaladas Fornesas" iniziate
con la "Grande festa tirolese", e proseguite con il
cinema all'aperto, grigliate e musica sotto le stel
le.
Entusiasmante successo del Campionato
Italiano "Carnia Dovi/nhill". Dall'I al 3 agosto
spettacolari discese per la "Coppa del Mondo di
Sci d'Erba".
Non sono mancati gli appuntamenti con l'arte e
l'artigianato: la mostra permanente dello "Studio
lA MOSTRA FILATELICO-NUMISMATICA
E DEL COLLEZIONISMO DEI FORNI SAVORGNANI
Da un'idea di Armando Coradazzi
"Mandulin", caldeggiata da Angelo Petarin,
Sopra. Molto disegni meritevoli di segnalazione
sono stati esposti nella Mostra del Collezionismo
"ONLUS". L'Associazione ha carattere culturale e
intende promuovere fra gli associati la passione -
"Prova Trofeo Carnia in Mountain Bike".
Ferragosto con la "Tombola parrocchiale".
Tutta l'estate, con l'A.i.a.t. della Carnia e Carnia
Welcome, "giraCarnia"... e Austria.
Ultimi sabati d'agosto in piazza con "Note
sotto le stelle". Week-end del 14 e 21 settembre
"Forni, Funghi e ... Gastronomia" con escursioni
e mostra micologica.
Anche da qui grazie a coloro che hanno colla
borato nelle iniziative ed arrivederci agli appunta
menti invernali!
Consorzio Servizi Turistici
tore tra gli studenti della Scuola Media di Forni di
disegnata da Alfio Anziutti "Timilin" e con
cretizzata da Olivo Fachin, è nato, il mese di feb
braio del 2002, il Circolo Filatelico - Numismatico
e del Collezionismo dei Forni Savorgnani
escursioni nel Parco e quelle del C.A.I. Anche i
concerti con Note in Rifugio (Assorifugi FV.G.), le
Feste Alpine in Malga Tartoi e Tragonia, quella
della Montagna al Rifugio Giàf e la "Marcia
dell'Amicizia" e "Par i truois" (G.S. Stella Alpina),
"La Ciaminada" (Società Sportiva Fornese) e la
in occasione delle tre domeniche della Festa delle
Erbe. Notevoli sono stati gli apprezzamenti sui
lavori svolti da parte della giuria esaminatrice,
composta da Maria Bresciani, Mario Perissutti,
ùiuim
Sempre pronti apartecipare ai vari eventi
cultura filatelico - numismatica e del collezionismo
Fabio Colombo, Donatella Carraio e Alfio Anziutti.
Il taglio del nastro della Mostra è stato effet
in genere. In quest'ottica ha organizzato una
tuato dal Sindaco di Forni di Sopra, signor Enzo
Mostra, nella cornice della Festa delle Erbe di
Pavoni e alla cerimonia sono intervenuti, oltre ad
un discreto pubblico, anche il dirigente scolastico
dell'Istituto comprensivo di Ampezzo, dott. Fabio
fetta "dalla laguna ai monti" del Gruppo Marciatori
Pellizzari ed ilPresidente del Circolo che ha ringra
Carpenedo di Venezia, che arrivano a Forni attra
Primavera ed un annullo postale, il giorno 8 giu
gno, sul tema dei fiori di montagna.
Quest'anno la cartolina dell'annullo postale
è stata tratta da un quadro pittorico di Fabiola
Perissutti; per la prossima edizione la realizzazione
si è ispirata dal disegno di Enrico Sacchetti, vinci-
ziato insegnanti e studenti per la collaborazione
prestata, volta alla riuscita della manifestazione
Olivo Fachin
sportivi, noi della Società Sportiva Fornese
portiamo il nostro entusiasmo sotto forma di
collaborazione ;
come nella sedicesima edizione della staf
verso il Passo della Mauria, dove un gruppetto di
nostri podisti, con quelli del Gruppo Sportivo
Stella Alpina, li accompagnano all'ingresso del
paese;
'èj]::C3' IJ
S
2
ia_ f
p
8 °
p
I 1
J L l-
1"'] mZ
come ancora nella Coppa del Mondo di sci
d'erba del 2 e 3 agosto con le specialità di slalom
gigante e super gigante sulle piste di Davost, dove
siamo a fianco dello Sci Club 70 di Trieste:
come, infine, nella organizzazione de "La
Ciaminada", marcia non competitiva di ferragosto,
doppiamente impegnativa quest'anno visto che è
alla trentesima edizione, e perciò la nostra richie
sta di collaborazione alle altre 'associazioni fornesi
senza scopo di lucro' per festeggiare questo com
pleanno insieme.
Per quelli che ricordano il percorso della
prima edizione, peraltro ideata dal gruppo Habitat,
nella persona del "Giaguaro" Franco Berto, al
quale va il nostro più sincero ricordo, quest'anno
come allora, partenza ed arrivo in Piazza Centrale
dove alla fontana potremo ristorarci ora ... come
allora.
Società Sportiva Fornese
MATRIMONI
Hmm
Anagrafe parroc-dirafó ^
BATTESIMI
Angelè Loris e Perissutti Uaria
Chinese Ivan e Antoniaoomi Alexia
uniti in matrimonio nella Parrocchiale
uniti in matrimonio nella Parrocchiale il
il 24 maggio 2003.
14 giugno 2003.
nuto opportuno leggere alcuni libri forniti dal par
roco e si sono Impegnate a ripescare nella memo
ria i cardini ed i principidella fede appresi nei ser
moni domenicali. Hanno pure partecipato a dei
hanno profuso per edificare "a pluovit".
Insegnanti ed allievi si sono soffermatiad
ossen/are con attenzione anche i dipinti splendidi
e gli altari scolpiti nel legno che le chiese custodi
nato a Tolmezzo il 5 settembre 2002
corsi di formazione tenuti da sacerdoti con sei
e battezzato il 27 aprile 2003.
lezioni a Tolmezzo, due ad Ampezzo ed una a
Forni di Sotto con II parroco.
I temi trattati negli Incontri non avevano
certamente la presunzione di affrontare in un
scono. Per tutti è stato un momento emozionante;
l'animo umano apprezza sempre il bene e il bello.
Aurelia Cella, la 'padrona di casa' della par
Inaugurata la cappella
del Fonte Battesimale
Colmdn Lorenzo di Pierino e Grosso Silvia
nato a Tolmezzo il 2 febbraio 2002
e battezzato il 27 aprile 2003.
Lozza Mattia di Luca e Nassivera Barbara
lasso di tempo cosi limitato, la storia, la filosofia
ed i principi della Religione Cattolica, ma erano
tesi a tracciare le linee guida per un corretto,
moderno e piacevole insegnamento del
Catechismo.
Le catechiste si sono avvicinate ai giovani
di Forni di Sopra con l'esperienza di una madre,
ma con l'emozione di un'Insegnante neofita. Nel
corso dell'anno hanno svolto il programma teori
co cercando, anche, di dare risposte coerenti alla
mille domande dei ragazzi. Non è stato facile per
ché i giovani mettono tutto in discussione e, per
U» ,Wi
I ìmm>^
-W
De Santa Anna di Eric-Paolo e Mario
Eugenia nata a Pieve di Cadore
apprendere, hanno bisogno di certezze. Essi pon
gono quesitiche alle volte sembrano trabocchetti.
Per completare il mandato le catechiste
hanno ritenuto di accompagnare gli alunni a visi
tare le chiese del paese ed li patrimonio artistico
in esse custodito; percorrendo le pagine del libro
il 27 dicembre 2002
scritto da Isidoro Perissutti, hanno raccontato ai
e battezzata il 18 maggio 2003.
ragazzi quando le opere sono state costnjite ed
hanno decantato i pregi architettonici evidenzian
do le fatiche, la genialità che i fornesi di un tempo
So[/ente siprendono impegnisull'onda del
l'entusiasmo senza riflettere e soppesare le
proprie capacità. La molla cheha spinto un
piccolo gruppo di donne farnesi ad accettare l'in
carico diinsegnare la "dutrina" è di tutt'altra natu
ra; si fonda principalmente sulle fede In Cristo
vero Dio e vero uomo, sul convincimento della
Verità enunciata nei Vangeli e, da ultimo, sul desi
derio di tramandare i principi cristiani delpadri.
La prima dote di un insegnate è senz'altro
la conoscenza della materia che si va ad esporre;
non sipuò travasare II buon vino in altri contenito
ri da una botte vuota. Le catechista, consce che
la buona volontà non basta per affrontare un
compito Importante ed impegnativo, hanno rite-
Slrmaggio 2003
rocchiale, ha permesso agli ospiti di vedere i
paramenti sacri ed ha spiegato la loro funzione ed
il motivo per cui si usano colori diversi durante
l'anno liturgico. Con tanta attenzione ed un pizzi
co d'orgoglio, Aurelia ha esibito anche lo stru
mento che nel tempi passati si usava per fare le
ostie (le particole).
A Natale i ragazzi di Forni hanno costailto
un "presepio" utilizzando I sassi raccolti nel greto
del fiume; il risultato è stato apprezzato da tutti,
paesani ed ospiti.
Le insegnanti si sono prodigate anche per
costruire un coro di bambini e per coadiuvare
nella preparazione dei ricordini con l'effigie della
Madonna della Salute, completati a mano dal
ragazzi, in occasione dellagiornata dell'ammalato.
Le catechiste hanno messo tutta la buona
volontà ed anche il cuore e sperano, con l'aiuto
dello Spirito Santo, di aver Inculcato e rafforzato
nei giovani allievi il seme della fede nella Religione
Cattolica.
A nome delle Catechiste,
la Catechista anziana
OFFERTE
RICORDIAMO I NOSTRI CARI DEFUNTI
Qui di seguito, e se ci sono degli errori
segnalateceli, troverete le offerte che sono
state consegnate dai 5 aprile 2003 al 24
luglio 2003. Un grazie a tutti, grande come
la vostra generosità.
Manuali/ €
NN 50,00 - Fam. Perissutti Aldo 25.00 Coscritti anno 1974 in mem. di Boris
35.00 - Per il Battesimo di Lozza Mattia
100.00 - Per il Battesimo di Coiman
Lorenzo 50.00 - In occasione del matrimo
nio di Ilaria i famigliari 70 - In mem. di
Dorigo Denis, mamma Lucia e sorella
Ferigo Celso
De Pauli Adalgisa
Clerici Ciro
di anni 69
di anni 63
®
deceduto il 26 dicembre 2002
deceduta il 5 marzo 2003
di anni 82
deceduto il 6 aprile 2003
Dorigo Elio
Tabacclii Dania
Cedolin Velia
di anni 81
di anni 65
di anni 94
deceduto il 22 aprile 2003
deceduta il 13 maggio 2003
deceduta il 15 maggio 2003
Anziutti Antonio
D'Andrea Luigi
Anziutti Bruno
di anni 60
di anni 72
di anni 74
deceduto il 15 maggio 2003
deceduto il 5 giugno 2003
deceduto il 7 giugno 2003
Lidia. 20.00 - In occasione del matrimonio
di Alexia e Ivan Chinese 75.00 - I famiglia
ri in mem. di D'Andrea Luigi 150.00 - In
mem. di Pagliari Margherita 50.00 - NN
100.00.
Per la Chiesa della Madonna della
SaIute/€
Antoniacomi Mario e Cristina in occasione
del 25° di matrimonio di Enzo e Caterina
50,00 - Anziutti Gino e Ferigo Graziella in
occasione dei 30 anni di matrimonio
100.00
40.00 30.00 55.00 -
- De Santa Gina 20.00 - NN
In mem. di De Pauii Elisabetta
In mem. di Tabacchi Dania Maria
D'Andrea Mercedes in mem. del
marito Ticò Eugenio 100.00.
Per la Chiesa di San Vito/€
Fam. Ferigo Benito 15.00.
Per il Bollettino Parrocchiale/€
Cedolin Silvio 20.00 -
Coradazzi Maria
10,00 - Tabacchi Benedetto 20,00 Candotti Perissutti Elisabetta 20,00 D'Andrea Pierina 10.00.
CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE
Lunedì 26 maggio si ècostituito il nuovo
Consiglio Pastorale Parrocchiale. Ne fanno
parte Anna Maria Antontoniutti, Anna Luigia
Anziutti, Marisa Caldart, Aurelia Cella, Daniela
Clerici, Dante Comoretto, Marina D'Andrea, Dino
De Santa, Marino De Santa, Olivo Fachin, Davide
Cappellari, Daniela Pilosio e Claudia Lozza.
L'Arcivescovo, in occasione del suo arrivo
trjnii-tti TI i n
" Scampanotadòrs " il dì dell'Ascensione:
Roberto Comis, Valentino D'Andrea e
Orlando Pavoni... con Aurelia Cella
BOLLEniNO PARROCCHIALE
FORNI Di SOPRA
Quadrimestrale
Edito dall'Azione Cattolica di Udine
Direttore responsabile :
Mons. Dott. Duilio Corgnali
Redazione : Parrocchia di S. Maria Assunta
Progetto grafico : Isidoro Perissutti
Stampa : Tipografia Moro Andrea
Tolmezzo (Ud) v. Torre Picotta, 2
Autorizzazione Tribunale di Udine n, 13 dei 25.10.1948
12
a Forniper impartire la Cresima ai nostri ragazzi,
pastorale e la preparazione di ciascuno di noi su
un singolo compito: chi si prenderà cura dei bam
bini al catechismo, chi dei futuri sposi, chi dei
genitori che vogliono battezzare il loro bimbo, chi
dei canti per ogni ricorrenza ... Tutto questo pro
grammato unitamente alla Forania di Ampezzo,
dove ogni parroco segue una singola attività
(pastorale, giovani, catechismo, carità, liturgia).
Terzo obiettivo è la missione: testimoniare il
portandoci il suo saluto, ci ha fatto presente l'im
Vangelo non solo con le parole ma soprattutto
portanza del nostro lavoro motivato anche e
soprattutto per venir incontro alla mancanza di
con i fatti.
sacerdoti ed in particolar modo per costruire
ranno anni, nel frattempo con ottimismo iniziamo
assieme una cosa più bella: una Chiesa nuova
il nostro lavoro prendendoci il periodo estivo
fatta di pietre vive, con le nostre forze, la nostra
disponibilità e la nostra fede.
Mons. Arcivescovo ci ha indicato alcuni
obiettivi. Il primo è la comunione: cercare e crea
re l'accordo ed un'intesa tra di noi con tale entu
siasmo da coinvolgere anche glialtri fedeli. Senza
comunione, ha detto, è impossibile iniziare qual
siasilavoro per una partecipazione cristiana.
Secondo obiettivo è la corresponsabilità
(che parolona) cioè la programmazione dell'anno
Per raggiungere questi obiettivi occorre
come occasione di riflessione.
Claudia Lozza, direttore del C.RR
TEATRO FORNESE
Nell'articolo " Teatro", apparso a pagina 6
dei Bollettino di Pasqua sono sfuggiti gli interpreti
de! primo lavoro " Il miracolo di Natale
Li leggiamo da qui: Francesco Bellina,
Tiziana Perissutti e Armando Clerici.
Al prossimo appuntamento. Intanto, Mandi!
L'ANGELO
DI
FORNI DI SOPRA
N. 51 'Natale 2003
Bollettino Parrocchiale
Spedizione in abbonamento postale, ari. 2,
comma 20, lettera c, Legge n. 662/96 filiale
33100 Udine
TAXE PERQUE - TASSA RISCOSSA
UDINE-ITALIA
li
Purtroppo il forno crematorio di... non è
ancor pronto". Affermazioni di un onorevole
senatore della nostra Repubblica Italiana. Dette
vecchio Papa che anche Lui con il sorriso appe
na abbozzato sulle labbra ci ripete ancora dopo
25 anni: " Non abbiate paura! Aprite le porte a
Voi amici di Forni, vicini e lontani, per por
da una persona, si certamente, ma che rispec
Cristo!"
gervi gli auguri di "Buon Natale". È sconta
chia la nuova mentalità in cui noi ci troviamo. E
AMICI CARISSIMI,
Blaquinta volta chemirivolgoperil Natale a
to che si entri in quel clima particolare che la
tali, quando ci si riscopre, almeno per un
momento, 'più buoni, più disponibili, più dispo
magari questa 0 queste persone vanno a prega
re in chiesa. Mi chiedo, a che fare? Ci si prende
in giro, lo dico, che chi parla cosi, non conosce
chi è Gesù ed è inutile che poi difenda i valori
sti al bene'.
del cristianesimo!
festa crea, almeno nei nostri ambienti occiden
Non vorrei sembrare un 'bastian contra
Non so, ma io vedo ancora una volta un
rio' dicendo che nonostante tutto, il "mondo" va
anziano Pontefice che oramai curvo e sofferente
avanti ugualmente seguendo la sua logica infer
nale: guerre, ingiustizie, terrorismi, vendette,
odi, corsa agli armamenti, diluvi di parole per la
pace, accuse reciproche con scontri al vetriolo,
protagonismi di persone pubbliche che si cre
dono degli inviati speciali per salvare il mondo,
ma che continuano a pensare che solo le armi
portano la soluzione...Ed ora diventiamo spetta
tori anche del razzismo che prende sempre più
piede nella nostra società fino a dire pubblica
mente: "L'immigrato non è mio fratello, ha un
colore della pelle diverso" e " cosa facciamo
ci prende per mano e ci porta insieme ad ingi
nocchiarci davanti alla 'grotta di Betlemme',
perché nel silenzio e nella contemplazione fis
siamo lo sguardo su quel Bambino inerme,
umile, povero, che nel suo silenzio ci fa capire le
degli immigrati che sono rimastiin strada?
Croce. Tutto lì. E accanto a Lui, c'è ancora il
nostre limitatezze, la nostra superbia, la nostra
manchevolezza, la 'stupidità' del tanto nostro
agire umano. Quel Bambino che "Figlio di Dio"
ci indica la via da percorrere per un vivere di
pace e di concordia non solo tra noi, ma tra tutti
Resta pur vero il fatto che dovremmo
tutti cercare di cambiare sistema di vita. Tutti:
grandi e meno grandi, adulti e piccoli, sani e
sofferenti, ricchi e meno ricchi...
Ho letto in questi giorni su un quotidia
no: "I politici passano poco tempo in ginocchio
a pregare, sono convinto che se lo facessero
farebbero molto meglio il loro lavoro". Frase
detta dalla Beata Teresa di Calcutta, ma ripresa
e fatta sua da un noto politico italiano durante
un dibattito pubblico. Come quella di un parro
co della diocesi di Milano che rifacendosi all'o
melia del Cardinale Martini davanti ai suoi preti il
Giovedì Santo 1999 richiama un passaggio dì
quel discorso: "Lavorate meno, lavorate meglio,
lavorate più uniti, pregate di più!". Continua quel
parroco: "È una regola saggia e coraggiosa per
tutte le parrocchie, mentre ai nostri giorni la ten
i popoli. Utopia? Non vedete: il Bambino sorri
tazione di fare il contrario è forte e deleteria".
de, ma con la sua piccola mano ci indica la
Una riflessione per tutti: sia per il settore
'civile' sia per quello 'ecclesiale'; ma c'è un
denominatore comune: la preghiera.
Per il "mondo" non ci sono altre soluzio
ni se da 'parte cristiana' non si riscopre questa
realtà: a tutti i livelli, sia quelli personali che
comunitari.
Penso che siamo ancora inginocchiati
con il vecchio Papa davanti al Presepio e che
ci teniamo ancora 'per mano': cominciamo
dunque a pregare, 0 se volete, riscopriamo la
preghiera e senza tanto chiasso diciamoci:
Buon Natale!
Padre Renzo
ìuon Natale e Buon Anno anche a tutti gli
ìamici di Forni di Sopra che solitamente
\vengono a passare con noi il periodo
latalizio e altri tempi dell'anno.
GiO^//\iNi^Q PAOLO li
UN PENSIERO MISSIONARIO SUL PAPA,
Il 16 ottobre di venticinque anni fa
Karol Wojtyla diventava papa
"HOMO VIATOR" IN NOME DEL VANGELO
Aggiungere altro inchiostro al fiume di articoli
per i 25 anni di pontificato di Giovanni Paolo
ll°? La tentazione di tacere e ringraziare il
Padreterno per il dono di un Papa così grande è
forte. Ma ho il timore che, nel mare magnum dei
commenti e delle immancabili rievocazioni, quanto
Karol Wojtyla hadetto e ha fatto, quandoogni giorno
dice e fa per la missione finisca in ombra, sopraffatto
forse da letture geopolitiche (quanto ha contato) o
intraecclesiali (che oggi conta di più o di meno gra
zie a lui... ). Temo in altre parole, che si dimentichi il
dinamismo che la vita e il magistero di Giovanni
Paolo ir hanno impresso alla missione.
Questo Papa ha dato alla Chiesa Cattolica talvolta attardata in discussioni non decisive, in altri
\ rm /
Abbiamo assistito alle celebrazioni in
che suonano_ insieme al "Totu tuus" dello stemma-
sommovimenti politici provocati, direttamente o no,
segnante Caterina Zito, hanno voluto far
dal Papa "venuto da lontano". Lascio agli esperti
stabilire quanto il mondo, un quarto di secolo dopo
giungere a Giovanni Paolo 11° sotto forma di
quel 16 ottobre 1978, sia cambiato grazie a un uomo
poesia. Eccolo:
che fu "l'atleta di Dio" e oggi commuove per la sua
indomita fragilità.
Certo, non è possibile sottovalutare quanto
dalla Polonia a Te Cara
vicini e lontani
di tutta la terra
condannando la guerra,
pronunciando parole di pace
ai potentie a tutte le genti.
Pellegrino d'amore
prima con le parole - il comando evangelico:
"Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad
ogni creatura", Giovanni Paolo ir l'ha fatto. Sfidando
le contestazioni (come in India), le strumentalizzazio
ni (quando in Sudamerica strinse mani di dittatori,
risolte prima dell'arrivo dell'illustre ospite.
l'ha sospinta, con coraggio, sulle strade del mondo.
Del resto, questo è un Papa che ci ha abitua
ti a non avere mezze misure: fin dalla prima ora, le
sue parole furono un imperativo e, insieme, un
appello consolante: "Non abbiate paura!". Parole
per il Vangelo.
Ebbene, altri si affaticheranno a descrivere i
Cittadino del mondo
hai varcato confini
Ma il Papa che più mi commuove è il viag
giatore instancabile, che ricorda a tutti- visivamente
un autentico scossone. Uno scossone salutare. Che
come il leit motiv di una vita animata dalla passione
e hai amato l'Italia.
di popolazioni inermi. Fossero vittime dell'Aids, di
carestie o di una delle numerose guerre dimenticate
che insanguinano il pianeta.
cosciente del rischio) o talune difficoltà della Chiesa
locale che la prudenza ecclesiastica avrebbe voluto
anni di ministero come Capo della
Chiesa. Mi permetto di attirare sulla vostra
Sei venuto
distratta o troppo impegnata nel fare affari, i drammi
casi impaurita davanti all'entità delle sfide in gioco -
onore del Papa nel ricordo dei suoi 25
attenzione ciò che un gruppo di ragazzi di un
piccolo paese del Grossetano, guidati dall'in
modanti. Così come profetica e - non di rado - sco
moda, ha fatto risuonare la sua voce per richiamare,
all'attenzione di una comunità internazionale spesso
significativa sia la battaglia condotta da Papa
Non possiamo cancellare dalla memoria il
Wojtyla assediato dalie folle africane, osannato dai
giovani nelle Giornate mondiali da lui inventate come
indimenticabili 'happening' (eventi) della fede, così
come non si archivia facilmente l'immagine dell'or
mai anziano pontefice che prende la via
dell'Azerbaigian pur di incontrare la sparuta comu
nità cattolica locale (esperienza che avrebbe voluto
ripetere, "ma non era nei disegni della Provvidenza",
l'estate scorsa in Mongolia).
Èquesto, il Papa che proclama ai quattro
angoli del mondo II Cristo Redemptor hominis, quel
lo che sentiamo più vicino: il Papa che cento volte si
è fatto pellegrino, homo viator in nome del Vangelo.
Non di turismo o folclore, però, si tratta, né
di visite frutto di mere alchimie diplomatico-polìtiche.
Wojtyla per la pace o per i diritti autenticamente
Viaggiare, andare 'oltre' - sembra dire il
moto perpetuo di Wojtyla - è mestiere connaturale
umani.
all'apostolo. Applaudire il Papa e starsene comodi in
Che si trattasse, come alla Conferenza del
Cairo, di arginare la deriva secolarista, per cui l'abor
to veniva contrabbandato come diritto alla riprodu
poltrona è, perciò, un controsenso.C'è un'umanità,
sulle strade, che aspetta, Eun Dio che chiama.
zione oppure di ribadire, in polemica con i totalitari
smi di qualsiasi colore, la centralità della libertà reli
Gerolamo Fazzini
da MISNA 13.09.03,
giosa come cardine imprescindibile di una civiltà,
Giovanni Paolo 11° è mai sceso a compromessi acco
hai offerto il Tuo cuore,
haiportato ilsorriso e la gioia
--/JlVJPEGi fO i IELLA VI Gì LA
e addolcito le pene
di molti animi stanchi.
Il mondo ti ammira.
I giovani ti vogliono bene.
yi Ila famiglia del sagrestano e a tutte le Carlo Cappellah pronto a sostituirlo gratuita
spontanee collaboratrici della parroc-
E noi bimbi?
/ I chia giungono anche ... dall'Angelo ipiù
Noi bimbi
vivi ringraziamenti per l'impegno nel tenere linde
vogliamo augurarti
con voce sincera
e in ordine lenostre chiese e i loro arredi.
Mandi e ogni ben!
che Tu esista ancora
Gli alunni della classe terza di Cinigiano
Le vetrate vanno controllate e cosi gli
impianti tecnologici e le serrature. Tanti lavori
eseguti dal volontariato attento di David
Cappellah, Mario Cedolin, Oresfe Cappellah,
per tanti e tanti anni.
Sii "forte", Giovanni!
mente con un artistico per farlo combinare bene
con Iacquaioantico della Chiesa Parrocchiale.
Le Chiese abbisognano, come le case, di
tante attenzioni.
Cè il rubinetto che spande ed ecco
Danilo Perissutti e Luca De Santa.
Sono impegni che fanno onore! Che
vanno ringraziati come di deve. Vive grazie ...e
ogni bene!
F'Eo'I'A DELLA iVIADOLILfA BELLA jALLTìE
della Salute è narrata nel bollettino di Natale del
l'anno scorso.
i
,
I
1
:
Attualmente la conta dei pellegrini o devoti,
che dirsi voglia, si è alquanto assottigliata.
Abbiamo salutato i saurani, che si danno
appuntamento da immemore, e non di meno
quelli di Cima Maurla, del Cadore e di Forni di
Sotto.
Quest'anno la Santa Messa Grande è stata
celebrata da mons. Pietro Piller, Parroco di
Ampezzo e di Sauris; nostro vicario foraneo.
A Lui è indirizzato, anche da quest'angolo di
stampa, un vivo grazie per averci onorato della
sua presenza alla nostra particolare festività
Mariana.
"21 novembre - Presentazione
della Beata Vergine Maria"
"Salus infirmorum ora prò nobis". Anche con
questa invocazione antica, tolta dalle litanie, il
popolo Cristiano si presenta a Colei che ha cullato
nel suo seno il Verbo.
A ritroso nel tempo, molto a ritroso, i nostri
predecessori si raccoglievano davanti all'oratorio
campestre dedicato alla Vergine Maria a titolo
"Della Salute", costruito nel 1515 per onorare il
voto fatto quattro anni prima per la protezione dal
contagio della peste.
Conteneva la sacra immagine della Madonna
con il bambino e ai suoi lati quelle dei Santi "Roc
e Bastiàn" (Rocco e Sebastiano) della devozione
popolare fornese.
La notizia del sacello votivo arrivò nel vicino
Cadore e nei paesi limitrofi della Carnia e dell'alta
valle Tramontina.
Si parlava di Forni di Sopra come punto di
riferimento di devozione Mariana e i pellegrini vi
giungevano numerosiper una semplice preghiera,
per un'invocazione d'aiuto celeste e per un "gra
zie" che scioglieva un voto.
La storia della cappelletta e del trasferimento
dell'affresco nell'attuale Chiesa della Madonna
I partecipanti alla Messa hanno manifestato
l'apprezzamento al coro dei bambini il quale ha
armonizzato la liturgia con l'accompagnamento
della chitarra di Graziella Urso. Sentite grazie a
loro e alle catechiste che li hanno ben preparati.
II piazzale della chiesa era stipato di veicoli per
la consueta benedizione.
Dopo la Santa Messa si va al mercato. Sin dal
1887, anno della sua istituzione.
Un tempo si provvedeva agli acquisti impor
tanti per la casa e per le attività lavorative. Per i
bambini c'erano i divertimenti e le leccornie ed
avevano di che dire nell'attesa di un'altro 21 di
novembre.
Ora quell'attività commerciale si stà spegnen
do, la possiamo chiamare "mercatino"; per i bam
bini non c'è più niente. Hanno tutto in casa. Forse!
La penna attinge l'inchiostro per concludere,
con una nota:
La Parrocchia ha chiesto due volte l'aiuto alla
Regione per il restauro generale della Chiesa. Che
è molto oneroso.
Anche quest'anno l'Ente Regione ha le tasche
vuote. Ha invitato a ripetere l'istanza.
L'impegno finanziario, alquanto elevato, non
permette di affrontare quei lavori con i soli mezzi
della Fabbriceria, un pò alla volta. E' improponibile
di ingabbiare la Chiesa in un cantiere... sine die.
Isidoro Perissutti
SAGGEZZA Ai^^ri'ICA
"u un Uomo saggio, predicava la tolleranza e la
— pace, la giustizia e l'umiltà, soprattutto l'amo
re. quello che scalda l'anima, quello che vince
la debolezza del potere, della superbia e dell'ira,
quello che gratifica quando si donasenza interesse.
Nessuna mente razionale può disconoscere
I nostri avi hanno infatti posto il legno della
loro convinzione sulle cime più alte della valle, affin
chè fosse chiaro a tutti la loro inclinazione morale.
Le ingiurie meteoriche e del tempo hanno spesso
abbattuto quel segno, ma puntualmente è stato
ricollocato al suo posto.
forza e validità di questi principi, ancorché difficili
IL NARRATO
da mettere in pratica.
Nessuna mente evoluta può accettare pas
sivamente il fatalismo della natura, o addirittura
semisfera azzurra del cielo, si insinuava oltre le ulti
me lontanissime cime; di alcune si distinguevano i
In quella splendida giornata d'autunno la
esasperarlo, se non colui che si crede più forte,
ghiacciai scintillanti, di altre i giochi d'ombre pale
ovvero chi coltiva la convinzione di essere un gradi
no più in alto.
A questo stampo di persona sicuramente
quell'Uomo saggio da fastidio, cosi questa si lascia
tentare volentieri da altri messaggeri che ostentano
verità similari e per questa ragione in onore di una
presunta giustizia sociale, o piuttosto per riservarsi
l'attenzione della cronaca, estromette con un giudi
zio a dire poco "leggero" l'emblema del nostro
patrimonio di conoscenza.
Ovvia dunque l'indignazione della piccola
comunità presa di mira, che gelosa e convinta del
proprio credo virtuoso, come in una nuova confer
mazione, ribadisce il suo feeling ancestrale al
Saggio defenestrato e resiste alla "giustizia?", all'
uopo va ricordato che la nostra gente fornese,
come la gente di tutti i villaggi alpini, ha messo da
tempo le mani avanti per scongiurare bizzarrie ana
loghe.
savano torri e quinte di roccia grigia, altre ancora
colonizzate dalla vegetazione , sfoggiavano la veste
multicolore della stagione.
Catene di monti una dietro l'altra, disposte a
spirale come stelle e sistemi solari nelle galassie. Al
centro stavano in attesa i carnefici del terzo millen
nio.
II giudizio sempre lo stesso, ora come allo
ra; "Colpevole". Ogni giorno inconsciamente l'uo
mo replica con le proprie azioni la condanna.
Un brontolio lontano risaliva le pendici del
monte, aumentava di intensità, poi il vento, quasi
un uragano, annunciò l'epilogo imminente.
Anche in quella occasione il cireneo ha pre
stato la spalla:-una turbina, un disco rotore, una
fusoliera-. Al baricentrico dell'elicottero era appesa
la Croce, in poco tempo tutto fu compiuto.
Sul Clap da Varmost e in Somaguda si è
dunque perpetuato il "Disonor del Golgota" e la tra
dizione antica della nostra cultura. Ora il sole mat
tutino e dei vespri riflette da quelle insegne cristiane
sul paese, la potenza della parola dell'Uomo sag
gio: Essa non teme il graffio di Ofena.
DCCUR[iO /\LPI^[0 T'OTiMI UT
ti
Mei 2003 sono stati sette gli interventi
f\Mdi soccorso in montagna effettuati
I V dalla Stazione CNSA di Forni di
Sopra: 3 a Sauris, 2 ad Ampezzo, 1 a Forni
di Sotto e 1 a Forni di Sopra.
fa l'esercitazione regionale di ricerca disper
si al passo Pura.
In collaborazione con il CAI ed alcuni
volontari fornesi a settembre sono state
ripristinate le Croci di vetta sui monti
L'esercitazione estiva sul monte
Cridola ha avuto come obiettivo la creazione
Cimacuta e Clap Varmost, abbattute dal
di una serie di ancoraggi di servizio lungo la
via normale (kugy). In ottobre é stata ospita-
Le due Croci hanno una lunga tradi
zione; Danilo Perissutti "Pani", oltre ad aver
le costruite praticamente tutte, ne ha tenuta
vento e dalla neve lo scorso inverno.
Giovanni, Clerici Italo, Clerici Licia, Clerici
Maria, Clerici Nicola, Coiman Elio, Coradazzi
Armando, Coradazzi Mose', Coradazzi
Primo e Marida, Coradazzi Vito, Cristina,
D'Andrea Romano e Marina, D'Andrea
Valentino e Lorenzo, De Santa Marco, De
Santa Massimo e Lucia, De Santa Renato,
Dorigo Edy, Fachin Olivo, Falegnameha
Fornese, Fam. Alga, Perissutti, Zanus, Fam.
memoria: le Croci di Cimacuta dal 1969:
1969 (nuova) - 1978 (nuova) -1983 (nuova) 1985 (riparazione) - 1994 (riparazione) 2003 (nuova); le Croci del Clap Varmost dal
1970: 1970 (nuova) - 1992 (restauro) - 2003
(nuova).
Le nuove Croci, molto robuste e
pesanti, sono state costruite in paese e tra
sportate sulle due cime con l'elicottero.
Tutte le spese sostenute sono state
K
completamente coperte grazie alle generose
offerte della popolazione; i fondi raccolti ci
permetteranno di ripristinare anche la picco
la Croce del monte Pramaggiore ridotta a
pezzi da un fulmine qualche anno fa.
Si ringraziano fraternamente il parro
co che si è fatto messaggero della sottoscri
zione, la parrocchia e tutte le persone che
hanno contribuito offrendo denaro e mano
dopera. Ci sembra doveroso elencare di
r...
seguito i nomi dei generosi collaboratori;
lista al 7-12-03: Antoniacomi Clara,
Cimacuta 1969
Antoniacomi Mario, Antoniacomi Sergio,
Antoniutti Nicolino, Anziutti Annaluigia,
Anziutti Lucio, Banca C.C.C, Cappellari
Dina, Cappellari Oreste, Cappellari Bruno,
Cappellari David, Cedolin Mario, Clerici
Varmost 1970
#
ALLA EAJILICA DI MAKIA LUGGAU
'Un pellegrinaggio ... senza confini'
Anche quest'anno un piccolo gruppo di
persone di Forni di Sopra, con gli amici
ci accolgono e ospitano perché lo fanno sem
pre con grande generosità e affetto.
Un ringraziamento inoltre va a tutti colo
ro che così calorosamente ci hanno atteso a
di Pozzaie e di Sauris, si è unito al pelle
grinaggio che da Sappada porta alla Basilica
Mariana di Luggau e che si svolge ogni anno la
Tiviei ed accompagnato in chiesa per la Messa
terza domenica di settembre.
delle mie compagne di coro: un segnale che in
Chi partecipa già da diversi anni, ha
rivissuto, tramite i nuovi pellegrini fornesi Nino e
che chiudeva i sei giorni di cammino; emozio
nante, per me, è stato essere accolti dai canti
questi anni un piccolo seme è germogliato...
Quest'anno la sensazione del supera
Silvano Coiman, le intense sensazioni che dà la
mento dei campanilismi è stata molto forte:
prima volta, il condividere con altre persone
quel percorso lungo e faticoso.
Percorrere con altre persone stupendi
sentieri di montagna, pregando e meditando in
uno scenario unico, permette di cercare un
contatto diretto con la propria fede, liberi dalle
c'era grande accettazione dei vari gruppi, che
sono diventati un vero fiume di cinquecento
persone unite nella preghiera, con gioia,dirette
alla Basilica di Maria Luggau.
Il prossimo anno Sappada festeggerà 1
duecento anni da quando iniziò II pellegrinag
mille incombenze, difficoltà e pensieri del quoti
gio. L'Arcivescovo, Mons. Pietro Brollo, ha
diano vivere.
indetto per l'occasione "l'Anno Mariano per
Sappada", che è iniziato domenica 21 settem
È un percorso di pace e serenità, dove
avere accesso al "giardino segreto" delle perso
ne che ti accompagnano, ti assistono e sosten
gono nei momenti di difficoltà; dove "dare e
ricevere" diventa un tesoro prezioso, che raffor
za l'animo e ti rende testimone, che compiere
un percorso spirituale così particolare ti trasfor
ma, ti rafforza e ti rende sicuramente molto più
disponibile nei rapporti con gli altri.
Chi, per vari motivi, non può percorrere il
cammino con noi, ci segue con il cuore e que
st'anno molti sono venuti alla Basilica per salu
tarci e vederci partire per il ritorno a casa.
Un grazie sentito a tutte le comunità che
'rurJjJilD
bre 2003 e si concluderà la domenica 19 set
tembre 2004.
Il mio augurio è quello di vedere un mag
gior numero di persone partire da Forni di
Sopra e attenderò con trepidazione lo scorrere
del tempo fino al nuovo appuntamento del
prossimo anno, come tutti quelli che vi hanno
partecipato una volta e continueranno a farlo
finché potranno, perché le parole non possono
esprimere tutto quello che si prova un questi sei
giorni di cammino, è necessario vivere l'espe
rienza di persona.
Daniela Pilosio
li naiììiiìio di ILQìI C^lidrij fJrlidri
+10,+18,+9: temperature di un'estate record? No! Si tratta del dati sulle presenze alberghie
re a Forni di Sopra nel trimestre giugno-agosto 2003, il risultato di un fresco cocktail "naturauomo"; clima ed ambiente favorevoli, lavoro di gruppo, panorami suggestivi, idonea promozione e
programmazione, organizzazione di eventi, animazione, servizi ed iniziative collaterali.
Tutto questo ha contribuito al positivo bilancio turistico della bella stagione. Nel contesto di
una crisi generale, attraverso una condivisa ed unitaria azione di sviluppo, ci si propone di conti
nuare a perseguire il comune obiettivo di serenità e reciproco proficuo interesse.
Mentre quindi ci apprestiamo ad affrontare 1 caratteristici mesi dell'Inverno fornese che.
confidiamo essere, ancor una volta, tinti di un luccicante bianco ed avvolti di turchese, auguriamo
7
Mosetti e Fiorii, Fam. Corisello Eligio, Ferigo
Dina e Milva, Franceschi Loretta, Gruppo
A.N.A., Legnolandia, Leoni Luigi, Lucchini
Luciano, Bar Tarandan, Mion Mario, Musco
Virgilio, Parrocchia Forni di Sopra, Pavoni
Gisella, Perissutti Danilo, Pieli Iride,
Prataviera Costante, Rifugio Giàf, Ristorante
Al Gris "Cella" , Schlaulini Enza, Società'
Idroelettrica. Grazie a tutti!
Tra gli appuntamenti del prossimo
inverno, merita ricordare la seconda edizio
a Voi tutti un Santo Natale ed un Gioioso Anno 2004 ricco di Pace ed Armonia!
Consorzio Servizi Turistici
Forni di Sopra
SAN SALVO - FORNI DI SOPRA
"Festa per Emanuele e Gisella"
Alla redazione dell'Angelo è pen/enuta una simpa
tica fotografia.
Raffigura i sorrisi... di Gisella Pavoni di 85 anni e
di Emanuele Fanciullo di 5 mesi... ben coccolato.
E' stata colta in occasione della festa di mezza
estate che ha visto, per modo di dire, cinque gene
razioni assieme.
Andando a ritroso abbiamo:
ne della SKI-KRONO VARMOST gara sci-
- Emanuele che abita a San Salvo in provincia di
alpinistica in notturna (sabato 14 febbraio
2004) e la quinta edizione della gara sci-alpi
- i genitori Romina e Luciano;
nistica
-
PECOLI
"Memorial
Claudia
Corisello", (domenica 21 marzo 2004). Tutti i
bambini, invece, sono invitati ad attendere,
sotto il campanile, la tradizionale "Befana
Cui Firàl" il 5 gennaio a Cella dopo la S.
Messa serale.
David Cappellari
Chieti;
i nonni Alina e Gianni;
i bisnonni Anita Cella e ... Bnjno Anziutti che lo
ricordiamo;
- infine zia Gisella, sorella della trisnonna Emma.
Ai due festeggiati: 'Augurs diogni ben da cheichi
scrif l'Angelo".
Mandi!
i/i Di
]R'M®
Domani, per modo di dire, il narrativo si soffer
merà su due nuovi contenitori culturali i quali
daranno l'ospitalità al Museo etnografico, che la
penna indica semplicemente: "Museo della Civiltà
Fornese" e alla sala polifunzionale che il Comune
ha in programma di costruire, in breve, sullo spa
zio della casa vecchia detta "dala busa".
Manca la fontana, la quale faceva compagnia
alla Chiesa di San Floriano, cantava le nenie ai
bambini che vi giocavano attorno e ascoltava le
notizie del paese raccontate dalle donne mentre
Cella
attingevano al suo zampillo per le necessità quoti
diane delia casa e della stalla.
primi evangelizzatori del Fumo Superiore veniva
no ed erano mandati da Aquileia, Non è arduo
pensare che avessero stabilito il loro punto di
riferimento nella centralità dei tre borghi, fra le
casupole di Cella.
Nelle citazioni antiche troviamo una località
chiamata Cella, 'ae', come un'altra Vico che stà a
vicus "villaggio".
La difficoltà del comunicare venne di certo
supplita dall'ausilio delle immagini.
Del suo nobile passato resta solo il pavimento
in pietra e l'erogatore che si trova in bella mostra
nel bivio "dala Crous" (nel bivio delle vie Nazionale
i-
e Udine).
La premessa a cielo aperto si conclude sul
sagrato della Chiesa Parrocchiale di Santa Maria
Assunta, disseminato di lapidi murali dell'antico
cimitero.
Da qui la penna attinge nel tempo per ricorda
re la prima menzione, nel duecento, di una chiesa
dedicata a Santa Maria e per il tempo per organiz
zare le visite brevi in ogni singola realtà storico-
Fonte battesimale con il Crocifisso del XV° secolo
artistica.
La chiesa, dai primordi, è stata rimaneggiata
più volte e per ultimo nell'ampliamento del 183541. Completato durante la curazia di don Nicolò
Sala, nativo di Forni di Sotto e con noi dal 1840 al
1874.
L'interno è sobrio e solenne.
L'altare maggiore, al quale e volta la prima
attenzione, è uscito dalla mente creativa dell'archi
tetto friulano Ella d'Aronco e dal laboratorio del
co, appartiene al secondo altare giustamente
denominato.
L'ancona, da sola, costituiva l'altare maggiore
fino alla data deirincorniciatura e cosi fino al 1757.
La terza ospita l'altare del Rosario, a motivo
dei 15 medaglioni che rappresentano la vita di
Gesù; mostra la pala pittorica della Pietà con 1due
Santi Giovanni: il Battista e l'Evangelista.
Il terzo altare, in senso orario, è dedicato ai
state plasmate dallo scultore fiorentino Celestino
Santi martiri Fabiano Papa e Sebastiano.
Altrimenti chiamato di San Teodoro per via che
nella vetrinetta della mensa è esposta la figura
cerea di un bambino contenente le sue spoglie
Pochero.
mortali.
Venne completato alla fine del 1900, benedet
to da don Fortunato De Santa, parroco del paese
del seicento e sono di mano Comuzziana.
lapicida udinese Pietro Gregorutti. Lo stesso dires
se le maestranze fornesi nella messa in opera.
Le due statue in marmo che lo arredano sono
natio dal 1895 al 1906, e dallo stesso consacrato
nel 1931. Allora era vescovo della diocesi campa
Questi due ultimi si inseriscono nel bel mezzo
Gli altari lignei sono usciti recentemente dalle...
cliniche dei restauri ed ora si mostrano nel loro
na di Sessa Aurunca.
Altare maggiore della Chiesa parrocchiale
Già nel primo punto di riferimento Cristiano,
che Immaginario Identifica in una capanna, l'ico
nografia, rozza quanto mai, primi rudimenti dell'ar
te sacra, facilitava il racconto evangelico, parlava
come una guida con un modo espressivo sensibile
a Dio.
Il figurativo con il pennello e la sgoiba giunse
più tardi.
Nel villaggio fornese la Gloria del Creatore
venne sublimata dalla vena artistica che principia
nel quattrocento,
Nell'economia del racconto oggi cogliamo gli
esempi di quell'arte quattrocentesca nella Chiesa
di San Floriano e negli accostamenti costruttivi,
elementari che dir si voglia, ma significativi, "dala
ciasa dal mùnic" (della casa del sagrestano), la più
antica del paese fra le tante vetustà.
Giunse il cinque-seicento e gli effetti artistici si
fissarono nell'attigua Chiesa Parrocchiale e suc
cessivamente nella torre campanaria.
Alzando gli occhi all'emiciclo dell'abside
cogliamo la raffigurazione dell'Assunta, (La
Patrona del paese). E' opera di fine ottocento del
veneziano Giuseppe Micolini.
Sulla volta del presbiterio sono affrescati quat
tro santi della devozione popolare.
Nelle ampie pareti laterali si configurano due
scene bibliche del vecchio e nuovo Testamento:
La promulgazione delle "Tavole della Legge" e
Gesù che proclama le "Beatitudini" sulle rive del
lago di Genezaret. Il pennello di Fred Pittino vi
lavorò nel 1946.
Il racconto continua nella navata.
La prima cappella a sinistra accoglie il fonte
battesimale in pietra scolpito nel 1584 e il crocifis
so ligneo del quattrocento.
La seconda mostra l'altare di San Giuseppe,
così denominato alla fine dell'ottocento.
L'esito scultoreo gotico, che lo si vuole della
bottega di Domenico daTolmezzo (1500), è incor
niciato in barocco piacevole da Gerolamo
Comuzzo e figli di Gemona del Friuli 1quali si fir
mano e datano il lavoro 1646.
La statua centrale, delta Madonna del Rosario,
non fa parte dell'impostazione artistica del politti-
Altare di San Giuseppe
splendore originale.
le campane del paese per le sue fonderie belliche.
Il silenzio durò fino al 3 agosto 1924, data di
Quello di marmo della quinta cappella, in
senso orario, datato 1757 è di poco pregio; era
consacrazione dei nuovi bronzi.
dedicato a Santa Maria Assunta e costituiva l'alta
re maggiore fino al 1900.
Prima di chiudere l'uscio della Parrocchiale
L'orologio antico venne sostituito nel 1929 e
fece buon servizio fino al 1986, misurando il
tempo sui nuovi quadranti verso Andrazza e Vico.
Prese il suo posto uno strumento elettronico
diamo una occhiata all'organo, pregevole stru
mento della bottega di Beniamino Zanin di Camino
... senza anima.
di Codroipo, ora Camino al Tagliamento.
Lo strumento è stato inaugurato il 13 di otto
bre del 1895, con la stupenda Messa dell'Haller, in
W
L'orologio meccanico è stato revisionato nella
sua casa paterna dei Solari, a Pesariis di Prato
Carnico e da allora si trova nell'angolo della nava
occasione del possesso spirituale della Parrocchia
ta della Chiesa di San Floriano, in bella mostra,
di don Fortunato De Santa.
Per stavolta è tutto!
La penna va a conoscere brevemente la chiesa
posta sul piccolo davanzale che guarda la valle,
dedicata a San Floriano protettore dagli incendi e
dalle calamità naturali.
Si raccoglie davanti al presbiterio, custodito
Altare di San Sebastiano
conflitto mondiale.
All'inizio di maggio del 1996 l'arcivescovo
Alfredo Battisti informava tutti i suoi parroci che
aveva scelto San Floriano quale Patrono della
e
Protezione Civile del Friuli. Per Forni è un vanto!
«
La penna lascia un pò di spazio alla fotografia
e formula una proposta: di dedicare la navata del
tempietto ad un piccolo, ma significativo "Museo
0
dell'Arte Sacra".
Eccoci di nuovo sul sagrato della Chiesa
Parrocchiale dal quale si ammira il portamento del
campanile, su su, fino alla cupola che fa amicizia
Guarda la Valle
con il cielo.
Nel concio di chiave del portale leggiamo due
date: "A. D.1776" della costruzione e "R 1860"
Altare del Rosario
dal cancello dell'arcosoglio e dialoga, per modo
come un apparecchio da museo. Infatti lo è!
Dal 1995 al 2001 il campanile è stato oggetto
di un complesso radicale restauro.
Dopo la Naturalpe di Faedis, che ha operato
sulla sommità, è entrata la mano artigiana di
Orlando Pavoni. L'esisto è pregevole!
Due passi attraverso il... "Corso Patriarcale" -
di dire, con i due artisti che diedero lustro al tem
Via Udine - ed ecco la casa "dal mùnic". L'edificio
pietto: con Andrea di Bortolotto, detto "il Bellunel-
storico, da poco restaurato, porta visibile nella
lo" e con Gianfrancesco del Zotto, chiamato "da
trave del colmo la sua data di nascita: "1479".
Tolmezzo". Solo con lui, il maestro, giacché gli
aiuti stanno da parte rispettosi.
In quel contenitore troneggia la pala d'altare
Damòs. incrocio della famosa "Strada Regia", con
L'antico Corso collegava il Catubrium; da
lulium Carnicum.
del primo, firmata e datata 1480, mentre del
Ecco un'altra proposta: il cambio della deno
secondo ammiriamo il cenacolo degli affreschi
completati il 17 aprile 1500.
minazione della Via Udine in "Corso Patriarcale" o
La fede ha aiutato anche l'arte ed ha lasciato il
Possiamo ben dire, a motivo, che la frazione
suo segno che leggiamo: "Questa ancona a fatto
di Cella ospita un patrimonio notevole nel quale si
specchia l'identità del popolo fornese.
"Strada Patriarcàl".
fare maistro Nicolò Pilizaro de Forno de Sora per
sua devocione"(del Bellunello).
Andando per note storiche, la chiesa, del due
cento è stata rimaneggiata alcune volte.
Era il punto di riferimento spirituale della
Polittico del "Bellunello"
"Fraterna dei Battuti" la quale si dedicava nel
paese con le opere di misericordia, e ai pellegrini
del rifacimento del piano delia lanterna e della
per l'ospitalità.
cupola,
Quest'ultima crollò il 28 febbraio 1834.
Così scriveva l'amanuense fornese nella pre
messa della relazione del restauro: "una impres
Ebbe cura della chiesa sino al 1806, allor
quando Napoleone la soppresse assieme alle
consorelle sparse un pò ovunque.
Nel 1903 la
chiesa venne dichiarata
"Monumento Nazionale" ed iscritta nel libro d'oro,
pagine "A", delle opere d'arte del Regno d'Italia.
Nell'agendina tascabile "11 Strolich Pizzul di
Il merito di tale attribuzione è del comm.
Pieri Zorutt Giornale e lunario per l'anno bisestile
Gregorio Valle deputato friulano al Regio
1860" Gio Batta Chiap, nipote dell'abate Nicolò
Parlamento.
La porta si chiude lasciando alle spalle le
meraviglie del nostro piccolo "Monumento".
La campana è stata fusa nel 1925 e nel suo
portamento sono riportati i nomi dei dieci militi di
Cella che si sono immolati per la patria nel primo
1'
sionantissima bufferà guastò la sommità del cam
panile e la rovesciò" (la cupola).
Chiap, cosi annotava il tempo e gli avvenimenti
"Ciàsa dal munic" (Casa del sagrestano)
del 27 settembre: "Semisereno. Il 27 7bre fu posta
La penna aggiunge al toponimo antico di Cella
... "Capitale di Forni di Sopra dell'arte e della cul
sul Campanile la nuova Croce in luogo di quella
che fu rovesciata dal vento li 28 febbraio 1834".
Nel maggio del 1918 arrivò la mano requisito
ria dell'esercito austroungarico la quale tolse tutte
tura".
Intanto mandi!
Isidoro Perissuttì
2004 AjMMO di 3AM i'LOliiAi^fO
Nel bollet ino dì Pasqua abbiamo parteci
pato che la nostra Parrocchia si unirà al
resto della Gamia per ricordare San
Floriano di Lorch nel XVM centenario del suo
martirio. Santo venerato nell'Europa centrale,
titolare dell'antica Pieve di lllegio e della Chiesa
- monumento nazionale - di Forni di Sopra.
La chiesa friulana, per commemorare
l'anniversario del suo martirio con eventi cultu
rali e spirituali di alta levatura e di risonanza
internazionale, ha riconosciuto in lllegio la "capi
tale" europea degli eventi previsti nel 2004 ed ha
costituito il Comitato di San Floriano, deputato a
progettare le manifestazioni in contatto e colla
borazione con numerosi soggetti, tra cui la
Diocesi di Linz, l'Abbazia di St. Florian in Alta
Austria, la Soprintendenza per i Beni Culturali
del Friuli - Venezia Giulia, l'Oberòsterreichische
Landesmuseum di Linz e la Deputazione di
Storia Patria del Friuli; tutto ciò in interazione
con le locali Istituzioni e coinvolgendo anche la
Presidenza dell'Unione Europea e la sede arci
vescovile di Cracovia, custode delle reliquie del
Santo.
Con le iniziative progettate la chiesa friu
lana si propone come protagonista nella vita
culturale locale e del centro Europa, in qualità di
erede della storia del Patriarcato di Aquileia, che
è da sempre simbolo di interculturalità nella
CÀIiMIA
• Il "Congresso per l'Europa", in cui interver
ranno un Cardinale della santa Sede, il
Presidente dell'Unione Europea e una figura
di alto profilo dell'Est europeo, a confronto
pace tra i popoli cristiani.
Il 2004 è il momento giusto per un pro
getto del genere: è l'anno dell'ingresso del paesi
dell'Est europeo nell'Unione Europea.
sui temi delle radici cristiane dell'Europa e
delle grandi sfide che ci attendono;
• Le campagne di scavi archeologici nel terri
torio della Pieve di San Floriano e di lllegio, i
11 Friuli, in questo delicato momento sto
rico, rilancerà il tema del come costruire
l'Europa dei popoli oggi, ritrovando insieme il
proprio ruolo strategico nel cuore del vecchio
continente e della sua circolazione di beni, di
genti, di cultura, di fede.
Tutto ciò è anche un messaggio della
Carnia e alla Carnia: un esempio di intrapren
denza propositiva per rilanciare le sorti dei paesi
di montagna; si è periferia inerte solo laddove si
decide di esserlo.
1 momenti fondamentali nell'anno venturo
mese di marzo, annunciano importanti svi
luppi;
•
11 Cardinale di Cracovia, Franz Maharski,
donerà una reliquia di San Floriano alla Pieve
di lllegio e presiederà una importante cele
brazione.
Tutto sarà integrato da un programma di
appuntamenti culturali, che durante l'estate del
prossimo anno faranno da richiamo per gli
appassionati e per i turisti.
La Chiesa del Santo Floriano, di Forni di
saranno;
•
cui primi risultati, già effettuati nello scorso
Una importante Mostra d'Arte su San
Floriano in Europa, con un centinaio di capo
lavori da Vienna, Strasburgo, Norimberga,
Firenze, Lubiana, Praga e da molte altre
località {lllegio, 30 aprile - 30 settembre
Sopra, all'inizio di primavera sarà oggetto di un
importante restauro di risanamento dall'umidità
da parte della Soprintendenza per i beni cultura
li, sede di Udine.
Isidoro Perissutti
2004);
UN SERVIZIO PER LA CULTURA
E IL TURISMO
Dopo le Sante Messe celebrate
nella Parrocchiale viene aperto
l'uscio dell'attigua Chiesa
monumentale di San Floriano per le
visite.
Nel corso dell'anno, in altri orari,
anche per quelle guidate di gruppo,
sempre numerose.
È\
liK
Il servizio viene svolto da Oreste
Cappellari e Aurelia Cella (famiglia del
sagrestano). Alla loro disponibilità va
un ringraziamento pubblico particola-
Lunedi 17 novembre 2003 con le classi
quinta elementare, prima e seconda
media, abbiamo fatto 'dottrina' nella
nostra meravigliosa chiesetta di San Floriano.
L'argomento affrontato da Isidoro
Perissutti era naturalmente la vita di San
Floriano. Abbiamo cosi appreso che il santo,
soldato romano nella legione norica, martire
sotto Diocleziano, è protettore contro alluvio
ni ed incendi.
Naturalmente tre quarti d'ora, sono
bastati al nostro collaboratore per illustrarci
anche il fascino del polittico del Bellunello
datato 1480 e degli affreschi di
Gianfrancesco da Tolmezzo del 1500, mentre
la costruzione della chiesetta, monumento
nazionale, risale al XV secolo.
1^
\41l
L'/V1<£A AiiCBEOLOGJCA DEI i'OKjMl jAVOliGNAm
Il 25 ottobre presso la nuova sala del
rendere visibile la fornace da calce in loca
Centro Visite del Parco delle Dolomiti
lità Davàrs.
Friulane si è svolto un incontro organiz
Il coinvolgimento del Comune di Forni
di Sopra nelle attività svolte dal Comitato
zato dai Comuni di Forni di Sopra e Forni
di Sotto con la collaborazione del Comitato
Por da Difendi" sul tema: "L'area archeo
logica dei Forni Savorgnani".
ha portato ad un interessamento generale
alla questione e le disponibilità dell'archeo
logo Dottor Fabio Piuzzi a seguire questi
Ospiti dell'Incontro l'assessore alla cul
ricuperi con la collaborazione di varie
Università, che utilizzano le ultime metodo
logie informatiche di ricerca, ha fatto ben
sperare in un progetto ambizioso: creare,
tura della Comunità Montana della Carnia,
Carlo Cimenti, l'architetto Valerio Puicher,
che ha seguito 1 rilievi archeologici dell'a
rea di Raveo e la Dottoressa Gloria
Vannacci Lunazzi, coordinatrice della
sezione carnica della Società Friulana di
Archeologia.
Grazie al Comitato "For da Difendi" si
grazie anche alla collaborazione con il
Comune di Forni di Sotto espressa dal suo
primo cittadino, un Parco archeologico
dell'Alta Val Tagliamento - luogo di studio
aperto a tutti gli studiosi del settore, che
potrebbe diventare anche un notevole
sta cercando di creare l'interesse verso la
nostra realtà in campo archeologico.
richiamo turistico.
Il Comitato, sorto nel 1999, e formato
da un gruppo di volontari, si è dato come
L'incontro ha offerto notevoli spunti per
delle ipotesi sul passato di Forni di Sopra e
obiettivo il conservare le memorie storiche
un particolare interesse per Ciastel
Sacuidic, che potrebbe essere l'unico caso
conosciuto di un fortilizio di epoca tardo-
sul territorio; la sua prima azione è stata
quella di ripulire dalla vegetazione e mette
Fortilizio di Sacuidic.
re in sicurezza il sito di Ciastel Sacuidic ad
Opere provvisorie di sostegno di una parte di
romana abitato fin nel Medioevo.
Andrazza ed in seguito di ristrutturare e
Daniela Pilosio
DI Ui lA Ai ri'iCA _PDPj TACE
no spezzone di cultura della Comunità
U
in bella mostra grazie all'impegno del
Comitato For da difiendi"
Sulle fornaci della calce, fatiscenti, si
può parlare tanto o poco. Dipende dall'inter
locutore.
Tanto, per l'interesse culturale dimo
strato a loro dal gruppo di fornesi del
Comitato "For da difiendi", che in primis le ha
censite. Sono disseminate dal piano al monte
ed hanno prodotto il legante delie murature e
il bianco degli intonaci fino agli anni cinquanta
e da allora sono diventate storia anzitempo.
In seguito i volontari del gruppo accen
ha permesso di realizzare l'importante ripristi
no. Così, anche da questo angolo di stampa,
viene ringraziata per la disponibilità.
Il Comune, edotto dell'iniziativa, ha for
nito il materiale necessario per il riatto.
Il primo intervento operativo ha visto le
braccia faticare attorno alle pertinenze del
manufatto per togliere la vegetazione che era
cresciuta e per preparare il minuscolo cantie
re. Indi sono passate allo svuotamento del
forno che negli anni era diventato il ricettaco
lo dei rifiuti più impensabili.
La bocca da fuoco ad arco e il cratere
si sono presentati agli operatori in buono
stato conservativo.
di
Ricordavano, per modo di dire, i giorni
"Davàras", posta lungo la strada che mena al
rifugio Giàf e più a portata di mano.
La proprietaria della fornace e delle
calcare dolomitico confricato raccolto lungo
adiacenze della stessa, Anna Maria Cubeddu,
Con quella calce, preziosa e di ottima
nato
hanno
restaurato
la
fornace
antichi e fumanti; il tempo che cuocevano il
l'alveo del vicino torrente.
'
1
' •
•/
qualità idraulica, facevano bella figura anche
gli imbianchini. Allora non c'erano pitture chi
miche e la calce era l'optimum per un bianco
pulito e... profumato.
Il programma culturale dei restauratori
prevede anche l'approntamento di una eco-
piazzola ove porre i materiali per la cottura, gli
attrezzi d'uso e il corredo didattico delle spe
cifiche del funzionamento.
cielo aperto.
Per un museo a
In seguito, quando particolari situazioni
lo richiederanno, verranno programmate le
osservazioni pratiche, dalla carica del forno
alla cottura, fino all'amalgama in calce d'uso.
Il fuochista che alimenterà quel forno
vorace, initerrottamente per un centinaio
d'ore, sarà disponibile per le spiegazioni cul
turali.
Il gruppo del restauro di "For da difien
di" viene valorizzato anche da questo reda
zionale per il lavoro che svolge a favore della
cultura e del turismo.
Intanto mandi!
Isidoro Perissutti
LAUREE
Il 10 luglio 2003 Luca Maresia 'classe 1976' ha
conseguito presso l'Università degli Studi di
Udine la Laurea in Ingegneria Gestionale con
votazione 95/110.
Tesi: "Innovazione nella Normativa dei SGQ -
Progetto di Certificazione della Qualità secondo
Vision 2000 della Friul Terges s.r.L".
Relatore: dott. Ing. Roberto Panizzolo.
Correlatore: dott. Roberto Menazzi.
Il fratello Roberto 'classe 1973' il 13 marzo 1999
si è laureato presso la stessa Università degli
Studi in Economia e Commercio riportando la
votazione107/110.
Tesi: "Riprogettazione del Sistema di Controllo e
Gestione in un azienda di formazione del perso
nale: il caso I.A.L. FGV".
Relatore: dott. Carlo Bagnoli.
La redazione partecipa alla felicità della famiglia e
formula a Luca e a Roberto i voti augurali per il
loro avvenire professionale.
Mandi, mandi!
I 27 ottobre 2003 Paola De Pauli 'classe 1981'
ha conseguito presso l'Università degli Studi di
Udine, "Facoltà di fvledicina e Chirurgia", la
Laurea in "Scienze Motorie" riportando la vota
zione 98/110.
Tesi: "Arrampicata: Movimento naturale. Influenze
sulla motricità in età prescolare".
Relatore: Prof. Paolo Veronese.
La redazione dell'Angelo si unisce alla gioia della
famiglia e porge a Paola i migliori voti augurali
per il suo avvenire professionale.
Avvenire già iniziato, promettente, con numerosi
impegni ed esperienze professionali.
Invia alla famiglia De Pauli in Cividale del Friuli un
caloroso mandi e un pinsiei dì ogni ben!
Natale
Ma quando facevo ilpastore
allora ero certo del tuo Natale.
inrd
'
- 1
I campi bianchi di brina,
i campi rotti al gracidio dei corvi
nel mio Friuli sotto la montagna,
erano il giusto spazio alla calata
delle genti favolose.
I tronchi degli alberi parevano
creature piene di ferite;
mia madre era parente
della Vergine,
tutta in faccende
finalmente serena.
lo portavo lepecore fino alsagrato
e sapevo d'essere uomo vero
del tuo regale presepio.
David Maria Turoldo
ArmiCel a hi ne^lato al 'Angelo una^o^fia itlva'^Pliq-in
guardava la valle e1prati falciati di Sotciavàl, di Val di Laur edi Ciàbifs
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•yiYifiirTtlB
/uìafg'fìfc-panxìodijale-^
BATTESIMI
Antoniacomi Nicola di Marco e Carnio Federica nato a Tolmezzo il 5 gennaio 2003 e
battezzato ii 26 ottobre 2003.
LA PMT^/IA CEi Ti'Ei I/UìIaV D'I _P01{T<rJ ?
inconsueta animazione domenica 28 settembre presso la Casa di riposo di Tolmezzo. L'occasione una
I volta tanto èlieta: icento anni di Da Rin Olinta nata aVigo di Cadore il 17 settembre 1903, sposata
I con Coradazzi Antonio.
La comunità era rappresentata nella persona delSindaco, Enzo Pavoni, che ha portato i saluti e
gli auguri ditutta la popolazione fornese e da un gruppo di parrocchiane le quali hanno animato la Santa
Messa celebrata per l'occasione da don Aldo Lenarduzzi.
Il pomeriggio siè concluso in allegria con musica e iltaglio dell'immancabile torta.
Olinta, circondata dal figlio Pietro, dal genero, dai nipoti, dagli ospiti compaesani e della casa di
riposo, lei stessa sorpresa del traguardo raggiunto, ha dato a tutti la ricetta per vivere cosi a lungo: lavo
ro, impegno e semplicità di vita.
P.DGAZIDi IS DELLA PACE
|/ Gruppo Sportivo "Stella Alpina" ha organizzato il 21 sef(embre la prima marcia denominata
I "Rogasiòn dala Pàs", da Forni di Sopra alla Basilica Mariana di Luggau in Carinzia.
Pleii Kaila
di PierLuigi e Cella Mascia
nata a Tolmezzo il 10 giugno 2003
e battezzata il 30 novembre 2003.
Brlgandì Giulia
di Francesco e di Calabrese Rosita
nata a Tolmezzo II 25 aprile 2003
e battezzata il 30 novembre 2003.
L'iniziativa sportiva, di non comune impegno fisico, siè svolta lungo un itinerario di alta montagna di
53 chilometri.
La distanza che separa le due località alpine d'Italia e dell'Austria è stata superata in nove ore.
Ipartecipanti, ben allenati, si contano:
Antonino Cella, Vito Coradazzi, Denis Zanantonio, Severino De Monte, Lorenzo Cappellari, Walter
Biasizzo, Remo Neukomm, Pierino Coiman, Mario Cedolin e Valentino Boezio.
Con un arrivederci al prossimo anno il Gruppo Sportivo "Stella Alpina' augura a tutti un Buon 2004 .
Dalsuo presidente Remo Neukomm
OFFERTE
RICORDIAMO I NOSTRI CARI IJE113HTI
Qui di seguito, e se ci sono degli errori
segnalateceli, troverete le offerte che sono
L'eterno riposo
dona a loro, o Signore,
state consegnata dal 25 luglio al 6 dicembre
2003. Un grazie a tutti, grande come la
e splenda ad essi
vostra generosità.
Mamiali
€
la luce perpetua.
NN in mem. di Antoniacomi Elisabetta
55.00 - in occasione della Madonna della
Riposino in pace.
Amen.
Neve 30.00 - I famigliari in mem. di
Coradazzi Ida 155.00 - I genitori in occa
sione del Battesimo di Elisa 25.00 - UNINTESA in occasione della benedizione della
Zilii Mario
di anni 65
deceduto il 22 luglio 2003
Casa Ongjar 50.00 - 1 genitori in occasione
del Battesimo di Nicola 100.00 - Ticò
Silvio in mem. del fratello Valentino 40.00
- Ticò Alida in mem. del fratello Valentino
20.00 - In mem. di Antoniacomi Mario
r
15.00 - I famigliari in mem. di Coradazzi
Elisabetta 30.00 - I genitori in occasione
del Battesimo di Pieli Kaila 50.00 - I geni
tori in occasione del Battesimo di Brigandi
Giulia 150.00.
Per la Chiesa della Madonna della
Salute '€
P.GCF 50.00 - Cappeilari Bruna 15.00 Ticò Vito e Cappeilari Luigia nel 50° di
Cappeilari Lilia
De Santa Anna
Coradazzi Greta
di anni 94
di mesi 6
di anni 85
deceduta il 25 agosto 2003
deceduta il 27 agosto 2003
deceduta il 25 settembre 2003
Coradazzi Elisabetta
De Santa Livia "Monco"
di anni 71
di anni 62
di anni 74
deceduta il 19 ottobre 2003
deceduta il 7 novembre 2003
deceduto il 12 novembre 2003
matrimonio 100.00 - De Santa Giovanna
40.00 - Antoniacomi Angela 20.00 - Pam.
Caposassi Maria in mem. dei suoi defunti
20.00 - Rossato Antonietta 100.00 - Le
figlie in mem. della mamma Cappeilari Lilia
155.00 - NN 40.00 - Benedetti Silvana
25.00.
Per la Chiesa di San Vito/€
Ticò Luisa 40.00.
Per la Chiesa di San Giacomo / €
Pam. De Pauli Carlo 50.00.
Per il Bollettino Parrocchiale / €
D'Andrea Pierina 10,00 - Delli Zotti
Adriano 50,00 - Vettori Edda 25,00 -
ì
Antoniacomi Mario
Cella Moret Anna 20,00 - Perigo Lino
25.00 - La Rosa Alfio 5.00 - D'Andrea
Alice 20.00 - Cella Renzo e Cella Valda
125.00 - Cappeilari Bruna 15.00 - Celia
Orfeo 30,00 - Pavoni Driussi Nives 25.00
- NN 25.00 - Anziutti Enza 15,00 - Volpi
Mario 15.00 - Cremaschi Anna 50.00 Moratti Luciano 50,00 - Ticò Luisa 20. 00
- Anziutti Giovanni Patugo 15,00 Rossato Antonietta 25.00 - Bianco
Marcello 10,00 - Bucco Fioravante 15.00
- De Santa Mario 15.00 - Agostinis Gobbi
Lea 20,00 - Benedetti Silvana 25,00 Sacchetti Clara 15.00 - Turrini Pina 25,00
- Rodaro Nino 10,00 - Corisello Di
Bernardo Valentina 10.00 - Schiaulini
Vittorino 30.00 - Dorigo Ezio 40.00.
BOLLEniNO PARROCCHIALE
FORNI DI SOPRA
Quadrimestrale
Edito dall'Azione Cattolica di Udine
Direttore responsabile :
Mons. Dott. Duilio Corgnali
Redazione : Parrocchia di S. Maria Assunta
Progetto grafico : Isidoro Perissutti
Stampa : Tipografia Moro Andrea
Tolmezzo (Ud) v. Torre Picolta, 2
Autorizzazione Tribunale di Udine n, 13 del 25.10.1948
12
4^usi"Tnin memoria delta zia Maresia Giovanna.
Giuseppe Crocifisso
re a lato dell'altare.
del pulpito. Collocato nel posto d'ono-