il banchetto vinterviken e il palazzo delle sculture

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il banchetto vinterviken e il palazzo delle sculture
IL BANCHETTO
Dopo la consegna dei premi, i membri della famiglia reale, i
premiati e gli invitati si recano al Municipio di Stoccolma, una
delle più importanti opere architettoniche della Svezia in stile
romantico, dove si tiene la cena, accompagnata da intrattenimenti
particolari, in un salone abbellito dai fiori donati da San Remo,
città in cui Alfred Nobel abitò per molti anni.
Le imponenti pareti esterne del Municipio sono costituite da
almeno otto milioni di mattoni. L’architetto Ragnar Östberg,
ispirandosi ai palazzi rinascimentali italiani, fece costruire il
municipio intorno a due ”piazze” – Borgargården (il cortile
municipale) e Blå hallen (il salone blu).
Quest’ultimo è il salone per i ricevimenti più grande del municipio
e doveva originariamente essere dipinto di blu, ma poi venendo
colpito dalla bellezza del mattone rosso Östberg cambiò idea
e volle che le pareti rimanessero di colore rosso; il nome è
comunque rimasto. Il fastoso salone ospita uno degli organi più
grandi del Nord Europa, con circa 10.000 canne e 138 registri.
Una volta che tutti i premi Nobel hanno concluso i loro discorsi
di ringraziamento, la festa si ravviva con le danze nel Salone
d’Oro (Gyllene Salen), un salone per ricevimenti ornato con
circa 18 milioni di tessere di mosaico fatte di pasta vitrea e oro,
ad opera del famosissimo artista e designer Einar Forseth.
VINTERVIKEN E IL PALAZZO DELLE
SCULTURE (SKULPTURENS HUS)
La prima fabbrica di esplosivi, Nitroglycerin Aktiebolaget, fu
fondata da Alfred Nobel e da suo fratello Emil nella zona di
Vinterviken a Stoccolma. Ora questa fabbrica è stata trasformata
nel Palazzo delle Sculture (Skulpturens hus), dove si tengono
interessanti esposizioni d’arte di giovani artisti per sostenerne
la creatività e la voglia di novità.
ASSAPORATE UN MENÙ
Tutti coloro che visitano Stoccolma possono assaporare la
cena dei Nobel al ristorante Stadshuskällaren, posto in un angolo
del Municipio, dove si può scegliere tra i menù che sono stati
serviti nel corso degli anni ai Nobel. Il menù dei festeggiamenti
per l’anniversario dei 100 anni, che sicuramente sarà qualcosa
di eccezionale, potrà essere ordinato a partire dal 10 dicembre.
IL PREMIO NOBEL
PER LA LETTERATURA
All’inizio di ottobre, l’Accademia di Svezia (Svenska Akademien)
annuncia il premio Nobel per la letteratura, uno dei grandi
avvenimenti per i media di tutto il mondo, che fanno a gara per
assicurarsi la prima intervista con il premio Nobel. Tra i premiati
ritroviamo l’italiano Dario Fo, nel 1997.
IL TESTAMENTO
L’idea di istituire con un testamento una fondazione internazionale
tormentò Nobel per molti anni. Il suo testamento è costituito
da una sola pagina e con questa, oltre al lascito in favore dei
familiari, esprime la volontà che il resto del suo patrimonio sia
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distribuito ogni anno a coloro che hanno reso i maggiori servigi
all’umanità, nel campo della fisica, della chimica, della fisiologia
e medicina, delle lettere e della pace.
Alfred Nobel morì per un attacco cardiaco il 10 dicembre 1896
nella sua casa di San Remo in Italia. Ha lasciato non meno di
355 brevetti e grazie a questi, Alfred Nobel fondò 90 fabbriche
in 20 Paesi del mondo.
PENSIERI
SULLA GUERRA E SULLA PACE
Si è detto spesso che Alfred Nobel istituì la fondazione a causa
del rimorso che provava per aver contribuito allo sviluppo
dell’industria delle armi. Però questo è confutato dal fatto che
le sue scoperte sugli esplosivi non furono mai sfruttate in guerra
durante la sua vita. Furono invece i suoi contatti con la pacifista
Bertha von Suttner che lo portarono ad impegnarsi nei lavori
per la pace e a diventare membro dell’Associazione pacifista
austriaca a cui donò anche dei fondi. Queste vicende giustificano
anche l’istituzione nel testamento del premio per la pace. Bertha
von Suttner fu insignita del premio per la pace nel 1905. Tra i
più famosi ad aver ricevuto il premio per la pace negli ultimi
anni ritroviamo Martin Luther King 1964, Willy Brant 1971,
Madre Teresa di Calcutta 1979, Nelson Mandela e Fredrik Willem
de Klerk 1993.