Comunicato-65-2011 01 - Comune di Romano d`Ezzelino
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Comunicato-65-2011 01 - Comune di Romano d`Ezzelino
COMUNE DI ROMANO D’EZZELINO DECORATO AL VALOR MILITARE Via G. Giardino, 1 - 36060 Romano d’Ezzelino (VI) 4 novembre 2011 Il Sindaco risponde alla lettera di Antonio Guerra pubblicata dal Gazzettino in data odierna “Chi polemizza sulla cerimonia del 4 novembre non ne ha capito il senso” “Libertà. Pace. Ricordo dei caduti, di quanti hanno sacrificato la loro vita per il nostro futuro fatto di cittadinanza e diritti. Ricordo di quanti anche oggi si espongono in prima persona nelle missioni di pace, in nome di quei valori della Patria che rischiano di venire appannati dai nostri giorni. Tutto questo è il 4 novembre: è sì ricordo e celebrazione di un’ideale nel quale crediamo ancora, oggi più che mai, a 150 anni dall’Unità della nostra Nazione, ma è anche, appunto, unione. Chi si permette di fare sterili polemiche sulla manifestazione del 4 novembre non ne ha capito né il senso, né tantomeno i valori che stanno alla base.” Risponde così il Sindaco di Romano d’Ezzelino Rossella Olivo alla lettera scritta dal reduce Antonio Guerra che punta il dito su una cerimonia “a rotazione” che tocca le diverse frazioni comunali piuttosto che scegliere ogni anno di fare una commemorazione nel suo monumento di fronte al municipio. “Il Comune di Romano d’Ezzelino è composto da quattro frazioni, ciascuna con il suo monumento ai caduti. Dal mio punto di vista di Sindaco di tutto il Comune, e dunque di ogni frazione, ogni monumento ha pari dignità. Si tratta della nostra gente, dei nostri caduti, che siano di San Giacomo, Fellette, Sacro Cuore o Romano. Non possiamo e non dobbiamo fare distinzioni e mi stupisce e sorprende il denigrare proprio da parte di un reduce di guerra, che ha vissuto sulla sua pelle le atrocità del conflitto, un monumento che non sia il suo. Cosa vogliamo celebrare? I martiri di guerra o noi stessi?” Stupore da parte del Sindaco anche nell’apprendere il contenuto della lettera dai giornali, e non personalmente come invece sembrava essere nelle intenzioni iniziali. ““Più si allontana il momento storico che stiamo commemorando (ad oggi sono passati 93 anni) più diventa importante avvicinarne la memoria ai giovani perché sappiano apprezzarne il valore e trasmetterne il senso anche alle generazioni future.” Ho pronunciato questa frase nel discorso di questa mattina di fronte al monumento di Romano. Sono convinta che sia fondamentale trasmettere questi valori di pace e libertà ai nostri giovani e ragazzi. Una cerimonia “a rotazione” com’è stata definita, che di volta in volta tocchi una frazione diversa, permette anche alle scuole elementari di ciascuna frazione di partecipare in modo attivo nell’anno in cui la commemorazione tocca il loro paese. Questa è unione, è questo ciò che unisce il Comune, e non il pensare che un monumento sia più importante di un altro.” “E se la cerimonia viene ospitata da un monumento è vero anche che la corona viene invece deposta su tutti i monumenti comunali, quello di fronte al municipio compreso. Questa mattina a deporre la corona di fronte al municipio io c’ero, ma il signor Guerra, dov’era?” “La scelta del luogo della celebrazione tuttavia è stata condivisa con le associazioni combattentistiche che ringrazio sentitamente assieme ai ragazzi della scuola elementare Dante Alighieri. Non si è trattato di una scelta dell’amministrazione. Ciò che stupisce è come alla riunione organizzativa fosse presente anche il signor Guerra.” COMUNE DI ROMANO D’EZZELINO DECORATO AL VALOR MILITARE Via G. Giardino, 1 - 36060 Romano d’Ezzelino (VI) E questo aspetto apre altri scenari che si nascondono dietro ad una lettera: “Temo l’intervento non sia da attribuirsi al reduce- conclude il Sindaco- Qualcuno sicuramente l’ha voluto strumentalizzare per fini politici. Chi ha buon tempo per polemizzare non ha capito il senso del 4 novembre. Ma io su queste futili polemiche a sfondo politico non ci voglio entrare.”