Numero 22 Settembre Ottobre 2013

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Numero 22 Settembre Ottobre 2013
SETTEMBRE-OTTOBRE 2013
NUMERO XXII
LE CLASSI IN DIRETTA
L'editoriale
La scuola giapponese
Uno stradivari a Milano
Pro & contro della TV
a pagina 9
a pagina 10
a pagina 11
a pagina 2
Energia solare... per
tutto... anche per ridere!
a pagina 7 e 8
Un'esperienza che
aiuta a crescere
Mi ricordo Anna
Frank
a pagina 12
a pagina 13
La trilogia di Matched
a pagina 14
Primo campo di reparto
a pagina 3 e 4
Inno alla studio
La mia famiglia ed altri
animali
La poesia della
settimana
a pagina 16
a pagina 17
a pagina 15
Alla scoperta di
Londra
a pagina 5
Ricordate l'indirizzo della redazione!
Inviate i vostri articoli a:
[email protected]
Anche io sono stata a
2400 metri d'altezza!
a pagina 6
LE CLASSI IN DIRETTA
SETTEMBRE-OTTOBRE 2013
L'editoriale
Ciao a tutti!!!
Quest'anno sono fiera di assumere io l'incarico che mi è stato assegnato:
diventare la responsabile del giornalino della scuola.
Non sono, però, ancora in grado di dirvi pienamente come ci si senta ad
essere la redattrice perchè questo è comunque il mio primo giornalino, ma
farò di tutto per essere all'altezza dell'incarico e cercherò di non deludere le
aspettative di chi mi ha scelto e messo alla prova.
Certo non è facile e comunque devo riconoscere che dovrò in ogni caso
spendere del tempo e impegnarmi per far sì che venga fuori qualcosa di bello
che possa anche dimostrare la presenza del contributo di tutti quelli che
scelgono di partecipare a quest'iniziativa.
Ringrazio quindi tutti coloro che scrivono e scriveranno per rendere migliore
il nostro giornalino.
Aspetto i vostri numerosi articoli =)
Vittoria C.
IIIC
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LE CLASSI IN DIRETTA
SETTEMBRE-OTTOBRE 2013
Il mio primo campo di reparto
Ciao sono Carolina. Forse qualcuno di voi mi conosce già. Sono una scout e vorrei raccontarvi del mio primo
campo estivo di reparto. Siamo partiti il 17 luglio per la base scout di Spettine.
Le sorprese sono iniziate quando ho scoperto che in squadra eravamo solo in 3. Non un buon numero per
battere le altre 3 squadre da circa 6 persone!
Appena arrivati abbiamo iniziati a costruire le sopraelevate su cui avremmo dovuto dormire.
Questa era la nostra, alta 3 m.
Le costruzioni durarono tre o quattro giorni… e ressero per tutto il campo!
Ogni giorno una squadra doveva svolgere un “lavoro” diverso: giornale, bivacco e legna, pulizia campo e
catechesi. Di questi lavori il mio preferito era il bivacco perché mi divertiva organizzare giochi per tutti i miei
amici.
Bivacco
Tutti i giorni c’era un programma simile a questo: sveglia , ginnastica, alza bandiera, colazione, progetto/gioco,
pranzo (cucinavamo noi all’aperto con il fuoco), pausa, progetto/gioco, catechesi, cena e bivacco.
Ma la cosa in assoluto più divertente del campo è stata l'organizzazione di scherzi come la leggendaria faida
Pantere-Aquile e gli scherzi dei capi. Una volta 2 capi sono andati dalle Antilopi e si sono messi ad urlare:
”Gioco notturno! Gioco notturno!” Dovevano recarsi nella camera del capo e svegliarlo per ricevere da lui
istruzioni sull’indizio del gioco. Le Antilopi convinte andarono dal capo ignaro di tutto e lo svegliarono. Lui
appena le vide iniziò a sgridarle per averlo svegliato alle 3 di notte!
A proposito di scherzi c’erano anche i cambu quelli che ci fornivano la materia prima per cucinare e che
preparavano la colazione mettendoci di tutto e di più nei panini. Il povero Nicola si è perfino ritrovato una fetta
di salame extra piccante!
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LE CLASSI IN DIRETTA
SETTEMBRE-OTTOBRE 2013
Durante il giorno si realizzavano diversi progetti e quasi per tutti si organizzava una gara. Noi
abbiamo vinto la gara di cucina, le Aquile Olympia le costruzioni e i Cobra il gioco notturno.
Preparazione alla gara di cucina
Progetto espressione
Alla fine del campo eravamo tutti provati ma il pranzo con i genitori e con i lupetti ci ha rimesso in
forze per conoscere il vincitore del campo.
Carolina P.
IIIC
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LE CLASSI IN DIRETTA
SETTEMBRE-OTTOBRE 2013
Alla scoperta di Londra
Londra, città dai mille aspetti, città moderna, città che stupisce sempre…ma non solo. Londra infatti conserva anche
memorie del suo passato come ad esempio lo storico Buckingham Palace, residenza ufficiale della regina d’Inghilterra:
quando la bandiera sventola significa che la regina è nella sua reggia. Ma non esiste regina senza guardie, e quelle della
regina d’Inghilterra sono davvero particolari, anzi, UNICHE. Esse infatti indossano le tradizionali giubbe rosse e i colbacchi
(cappelli neri molto alti), e ogni cambio della guardia è uno spettacolo: i membri delle guardie si scambiano, accompagnati
dalla musica. Le guardie però non sono l’unica attrattiva della regina. L’interno di Buckingham Palace, vanta una stanza del
tesoro colma di opere d’arte, elementi d’arredo e oggetti senza tempo: la Queen’s Gallery.
Se visitate Londra non potete non viaggiare in una delle più famose metropolitane del mondo, l’Underground (detto anche
The Tube), e scendere a Westminster (Circle and District line) per contemplare la bellezza del monumento-simbolo della
capitale della Gran Bretagna, il Big Ben, e naturalmente la piazza del Parlamento. Oppure potete scegliere di spostarvi in
città con il famoso double-decker-bus ossia l’autobus rosso a due piani.
Londra è anche una città culturalmente ricchissima, basta ricordare il famosissimo British Museum e la rinomata National
Gallery, entrambi musei che custodiscono oggetti storici di ogni tipo e epoca.
E come dimenticare lo storico Harrods? Il “department store” più grande e famoso di tutta Londra: prima di fare shopping
non dimenticate di prendere una cartina, o rischierete letteralmente di perdervi!
Pensate che Londra sia tutta qui vero? Ebbene vi sbagliate, perché questa città non è solo popolata, sviluppata, bensì anche
una città che conserva moltissimi parchi e giardini, essa conta ben otto parchi reali più giardini botanici e riserve naturali.
Ogni parco è ben curato nei minimi dettagli, vi sono laghetti con cigni, anatre, sugli alberi corrono gli scoiattoli, a
confermare l’accuratezza degli inglesi. A chiunque voglia intraprendere un viaggio a Londra, consiglio di non mancare alla
visita di Ragent’s Park, una passeggiata nel verde con un laghetto e ponticelli di ogni tipo.
Alla conclusione della giornata, infine, dopo lunghe passeggiate per i parchi londinesi e gite guidate per la città, è bene
fermarsi da Fortnum and Maison (negozio a più piani molto rinomato, che vende cibi, bevande e prodotti di ogni tipo) per
assaporare l’afternoon tea, il famoso the delle cinque.
Come tutti sappiamo infatti, a Londra, e in tutta l’Inghilterra in generale, è diffusissimo il consumo del the, tre volte al
giorno: per il breakfast, l’high tea e l’afternoon tea.
A Londra, come nel resto della Gran Bretagna (e del mondo), è diffusa e parlata la lingua inglese, è per questo che è
importante conoscerla, per riuscire sempre a comunicare con chiunque e non sentirsi mai a disagio: è la lingua che ci
permette di parlare con tutti i ragazzi del mondo!
Camilla S.
IIIF
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LE CLASSI IN DIRETTA
SETTEMBRE-OTTOBRE 2013
Sono stata anche io a 2400 metri!
Quest'estate, sono salita sulla Grigna settentrionale, (detta anche Grignone per la sua grandezza), una grossa
montagna situata nelle zone del lago di Como. La sua altezza è di 2400m. I miei genitori, mia sorella, il suo
ragazzo ed io siamo partiti da Caglio, un paese nelle vicinanze di Como, dove anche abbiamo la casa, ognuno
con il proprio zaino in spalla e acqua a volontà. Abbiamo percorso un tragitto in macchina sino ad un luogo
chiamato Cainallo, punto di partenza di molti scalatori, e anche il nostro! Lasciata la macchina al parcheggio,
siamo partiti per arrivare con calma all'Alpe (1650m circa), dove abbiamo avvistato molte capre: stavano
tornando dal pascolo guidate da due cani e un signore con i suoi due figli. Lì si produceva latte e formaggio che
arrivava poi, tramite un asino, al rifugio Bogani (1800m circa), dove anche noi avremmo trascorso la notte. Il
signore ci ha salutato gentilmente e ci ha fatto vedere come si mungevano le capre. Ci ha anche raccontato, che
lui le mungeva quasi ogni giorno, e una capra, poverina aveva persino perso una mammella, però se la cavava
ancora bene. Sempre all'alpe abbiamo visto un grosso abbeveratoio dal quale le mucche bevevano; mio papà mi
ha fatto notare i tronchi appoggiati sopra e mi ha detto che li avevano posizionati, perché altrimenti le mucche
sarebbero potute finire dentro, annegando. Comunque, dopo la piccola pausa abbiamo continuato la nostra salita,
fino ad arrivare al rifugio Bogani, dove ci ha accolto Serena, una ragazza molto carina e giovane, che ci ha
mostrato la nostra stanza e che ci ha servito poi successivamente a tavola. La cena, era deliziosa, vi erano molti
formaggi, poi ovviamente la polenta, un piatto tipico del rifugio servito con degli speciali tortellini e naturalmente
molte altre pietanze gustose. Dopo cena siamo usciti fuori ben coperti a guardare le stelle. Erano magnifiche, uno
spettacolo del genere non lo avevo mai visto; sì va bene, lo avevo visto ma da 1000m non da quasi 2000m! Il
giorno seguente, il ragazzo di mia sorella mio papà ed io, dopo aver fatto colazione, siamo ripartiti verso la cima,
lasciando al rifugio mia mamma e mia sorella. Con calma abbiamo raggiunto la cima, superando molte difficoltà.
Durante il percorso c'erano molti tratti in cui erano presenti delle catene, dove potevi aggrapparti per tenerti!
Comunque anche se ho avuto paura, quando ero in cima ero felice e mi sentivo, "Il re del mondo", anzi “la
regina!” lassù si poteva ammirare un panorama ed un paesaggio stupendi: ero quasi più alta di tutte le altre
montagne! Su alcune si intravedeva persino la neve, ovviamente sulla cima, nel tratto finale. Era uno spettacolo
MAGNIFICO!
Dopo aver bevuto e dopo aver fatto qualche foto, siamo tornati verso il rifugio Bogani, dove mia mamma e mia
sorella ci stavano aspettando. Lì abbiamo mangiato un panino al volo, e siamo scesi verso valle con calma. Giunti
finalmente al parcheggio, appena sono salita in macchina mi sono addormentata per via della stanchezza, poi
siamo tornati verso Caglio.
Finalmente posso dire anch’io di aver fatto una piccola, grande impresa, perché in fondo, non è da tutti salire a
2400m a tredici anni!
Cristina B.
IIIC
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LE CLASSI IN DIRETTA
SETTEMBRE-OTTOBRE 2013
Energia solare... per tutto... anche per ridere!
Sulla base delle esperienze e delle evoluzioni politiche energetiche che hanno visto un crescente integrarsi delle
decisioni ambientali con quelle energetiche, l'Unione ha definito una strategia di riduzione autonoma delle
emissioni climalteranti del 20% entro il 2020, formalizzata più tardi nella direttiva 2009/28/CE del 5 giugno
2009, con specifici indirizzi relativi alle fonti rinnovabili.
Facendo riferimento alla scadenza del 2020 la strategia europea si esprime con tre obbiettivi:
1. consumi di fonti primarie ridotti del 20% rispetto alle previsioni tendenziali, mediante aumento
dell'efficienza secondo le indicazioni di una futura direttiva;
2. emissioni di gas climalteranti, ridotte del 20%, secondo impegni già presi in precedenza protocollo di
Kyoto, ETS (Emissione Trading Scheme);
3. aumento al 20% della quota di fonti rinnovabili nella copertura dei consumi finali (usi elettrici, termici e
per il trasporto).
L'uso dell'energia solare copre un sempre maggiore numero di ambiti, anche per gli oggetti più imprevedibili...
ecco qui alcuni esempi veramente simpatici!
Una collana fotovoltaica!
Un oggetto per abbellire la casa, la farfalla si muove!
Un corpetto alla moda!
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LE CLASSI IN DIRETTA
SETTEMBRE-OTTOBRE 2013
Una vera regina si riconosce dal saluto, da quel modo così elegante, riservato e austero di porgere la propria
attenzione verso gli altri.
La piccola Queen Elisabeth Solare è il perfetto esempio del saluto regale: come la vera Regina d'Inghilterra
brilla per compostezza e raffinatezza, avvolta nel suo tailluer color pastello, sarà proprio la tua perfetta
compagna di scrivania!
Questa poi è la regina limited edition versione Royal Wedding: è già! Qusto è proprio il vestito che indossava
al matrimonio del principino Williams!
All'interno della sua borsetta si trova un piccolo panello solare che, colpito dalla luce, fa muovere la mano
destra di sua Maestà, con quella fredda cordialità che solo un sangue blu può avere.
GOD SAVE THE QUEEN!
La Bibbia a energia solare!
E perché è alimentata a energia solare, a cosa serve l'energia? Semplice, ad alimentare il sistema di lettura
automatico!
La borsa a energia solare dove si può ricaricare il cellulare!
PER CONCLUDERE VI INVITIAMO A COMPORTAMENTI PIU' ECOSOSTENIBILI E A
PRENDERE COSCIENZA DEI PROBLEMI ENERGETICI MONDIALI.
ANCHE QUESTO E'... AVERE UNA CULTURA TECNOLOGICA!
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Mario C.
Guido F.
Giorgio F. IIIF
LE CLASSI IN DIRETTA
SETTEMBRE-OTTOBRE 2013
La scuola giapponese
Ciao mi chiamo Sumire sono cittadina italiana e giapponese; d'estate quando torno in
Giappone frequento la scuola per due settimane e noto molte differenze tra il sistema
scolastico italiano e quello giapponese. In Giappone si “esce” dall'asilo a 5 anni, poi
frequentano 6 anni le elementari, 3 anni la scuola media obbligatoria, 3 la scuola superiore e
4 di università. L'anno scolastico è diviso in quadrimestri ed incomincia in aprile. Un mese e
mezzo di vacanze estive, 10 giorni di vacanze invernali e 2 settimane di vacanze primaverili.
In Giappone sin dalla prima elementare, i ragazzi si recano a scuola da soli. Le classi sono
formate da 30 a 35 alunni. Le materie che si studiano sono: Giapponese, Matematica,
Scienze, Inglese, Ed. Fisica, Musica, Storia, Geografia, Arte, Economia Domestica e
Moralità. In musica si studia a leggere e a riconoscere le note, a suonare il flauto,
l'armonica, il pianoforte... Durante la lezione di economia domestica alcune volte fanno
cucinare gli alunni. La scuola giapponese è molto organizzata e ordinata. Non ci sono
commessi che puliscono le classi ma ogni classe pulisce la propria aula e una parte del
corridoio. Per entrare a scuola è necessario cambiare le scarpe che ogni settimana si portano
a casa per pulirle. Alcuni alunni incaricati, con grembiule e cuffia, vanno a prendere il cibo in
cucina e lo portano in classe, mentre gli altri unendo i banchi, preparano la tavola. Dopo la
scuola gli alunni lasciano la cartella a casa e se vogliono, possono usufruire per giocare, del
giardino della scuola che è molto grande: c'è un campo da calcio, uno da basket, i tubi
metallici per arrampicarsi, una buca con la sabbia, la sbarra per gli esercizi, la palestra di
arrampicata... Alcuni genitori volontari controllano che i ragazzi non si facciano male.
Questa è la scuola giapponese.
Sumire B.
IN
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LE CLASSI IN DIRETTA
SETTEMBRE-OTTOBRE 2013
Uno stradivari a Milano
Venerdì 20 settembre ho assistito ad un concerto di musica classica nella chiesa Santa Maria del Suffragio in
a Milano. L’evento si è svolto in occasione del centenario dell’Istituto Salesiano Maria Ausiliatrice. Il
maestro Matteo Fedeli si è esibito suonando uno Stradivari, accompagnato da un’orchestra d’archi composta
da 15 elementi e diretta da Mauro Ivano Benaglia. Prima di incominciare a suonare il violinista ha raccontato
al pubblico numeroso la storia del violino. È stato realizzato nel 1715(l’annata migliore) dal liutaio italiano
Antonio Stradivari (1644 –1737), lo strumento era il preferito da Antonio Bazzini (da questo deriva il suo
nome “ex Bazzini”) per le sue inimitabili qualità sonore. In seguito venne suonato dalla violinista italiana
Gioconda De Vito (1907 – 1994) e quando lei smise di utilizzarlo arrivò nelle mani di un collezionista
milanese che decise di affidarlo a Matteo Fedeli per diffondere il suo suono inconfondibile nel mondo. Il
violinista, infatti, avendo tenuto alcuni concerti in America con lo storico strumento è stato soprannominato
The Man of The Stradivari!
Il primo brano eseguito è stato “St. Paul’suite” di Gustav Holst (1874-1934). Dedicato dal compositore al St.
Paul Institute dove il musicista insegnava. La composizione è un insieme di brani della tradizione inglese e
irlandese dedicati al ballo.
Il secondo brano è stato “Après un rève” di Gabriel Faurè(1845-1924). Una chanson romantica che trasmette
le emozioni dell’ ”alba e risveglio”.
Poi è stato eseguito “Aus Holbergs Zeit” di Edwar Grieg(1843-1907). Compositore norvegese noto per aver
composto “Peer Grint” e al quale è stato intestato il cratere Grieg, sulla superficie di Mercurio.
L’ultimo brano, ma non per importanza, è stato “Concerto per Violino e Archi in re minore” di Felix
Mendelssohn Bartoldi(1809-1847) che compose quest’opera quando aveva solo 13 anni!
È stata una bellissima e imperdibile serata e consiglio a tutti di partecipare a iniziative simili perché si
possono imparare cose nuove e, si sa…Paganini non ripete!
Federica G.
IIIC
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LE CLASSI IN DIRETTA
SETTEMBRE-OTTOBRE 2013
Pro & contro della TV
Come tutti sanno la televisione è uno degli hobby preferito dai bambini; questa la brevettò per primo
Paul Gottlieb Nipkow nel 1884.
Ultimamente la televisione , nei paesi più ricchi, ha contribuito, purtroppo, a rendere le persone
obese perché passano più tempo davanti al monitor e non svolgono alcuna attività fisica.
I medici spesso affermano che sarebbe più corretto leggere un bel libro che guardare la TV.
Nel mondo esistono anche molte persone tra cui adulti e bambini che raramente guardano la
televisione e noi ne siamo un esempio.
Con il passare del tempo la televisione si è evoluta ma spesso si sopravvalutano gli aspetti negativi
che ne derivano da essa come quello di influenzare ragazzi che seguono programmi troppo violenti
non adatti ad un'età giovanile.
Ma non ci sono solo aspetti negativi .
La televisione può essere anche una forma di comunicazione interessante perché stimola la fantasia
delle persone narrando delle storie entusiasmanti seguendo la mentalità e la cultura di epoche
diverse.
I film che trasmettono in TV possono essere definiti anche documenti storici perché rivalutano
grandi testi letterari a volte dimenticati.
E' anche un passatempo per le persone anziane che spesso utilizzano la televisione come uno
strumento di compagnia .
La TV inoltre ci informa su fatti accaduti nel mondo e stimola culturalmente l'uomo perché lo porta
a conoscere le tradizione degli altri paesi che lo circondano.
Alissa G. Sophia C.
Carola C. IN
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LE CLASSI IN DIRETTA
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Un'esperienza che aiuta a crescere...
Quest’estate ho trascorso un mese in un camp in America. È stato molto divertente.
Eravamo un gruppo di 35 persone tutti provenienti da 12 nazioni diverse, quindi
abbiamo imparato a conoscere cultura e abitudini differenti. Per esempio gustavamo
ogni giorno piatti di origini diverse. Io ho cucinato la pizza e la pasta alla carbonara…
Oppure passavamo il tempo a leggere il capitolo di un libro a noi particolarmente caro.
L’idea di base di questo camp era infatti, l’integrazione tra nazionalità diverse.
Abitavamo in una casa di campagna enorme con a fianco un giardino dove giocavamo
tutti i giorni. Abbiamo fatto gite in tenda, giochi di gruppo, parate, gare su barche di
cartone costruite da noi…Ma non era solo puro divertimento , infatti dovevamo anche
provvedere alla pulizia delle camere! Nonostante ciò tutti insieme ci divertivamo molto.
Un’altra idea di base di questa emozionante esperienza era quella di vivere con
semplicità. All’inizio può sembrare difficile e anche noioso, ma se si è in tanti a dover
lavare vestiti, piatti o altro ci si sente importanti per il resto del gruppo quindi diventa
tutto un piacere.
È stata un’esperienza bellissima che consiglio ad ognuno di voi non solo perché grazie
ad essa ho imparato a parlare meglio l’inglese, ma anche perché mi ha aiutata a
diventare molto più indipendente e responsabile.
Irene P.
IIIC
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LE CLASSI IN DIRETTA
SETTEMBRE-OTTOBRE 2013
Mi ricordo Anna Frank
Immagino che la maggior parte di voi abbia già sentito parlare di Anna Frank, l'autrice del diario
molto famoso in tutto il mondo. Il film "Mi ricordo Anna Frank", che la mia classe ed io avevamo
iniziato a vedere già dalla lezione precedente durante l'ora di religione, parla proprio della storia di
questa ragazza ebrea costretta a vivere rinchiusa in un nascondiglio segreto all'interno di alcuni
locali adibiti a uffici, per non farsi catturare dai tedeschi. Rischiava di essere portata nei campi di
sterminio, quello che i nazisti consideravano "La soluzione finale". Anna, però, insieme alla sua
famiglia ed ad un'altra, che era nascosta con loro, venne deportata, per colpa di un lavoratore che
dopo due anni dall'inizio delle deportazioni decise di non mantenere il segreto. Venne quindi
mandata in un campo di concentramento lasciando il suo diario, che poi verrà ritrovato dal padre,
l'unico sopravvissuto della famiglia Frank. Al campo di sterminio non si sa con esattezza che cosa
accadde ad Anna però una cosa è certa: chi ci entrava perdeva ogni diritto e ogni dignità. Si veniva
considerati come un numero e non come una persona. Le donne incinte o deboli e i bambini piccoli,
poi, raramente sopravvivevano. Invece, gli uomini più forti lavoravano come schiavi nelle fabbriche.
Erano tutte diverse le persone che ci entravano eppure avevano una caratteristica comune: il così
detto “pigiama a righe”. Lì Anna rincontrò anche la sua migliore amica che riuscì a sopravvivere
perchè possedeva una dote speciale e verrà in seguito adottata dallo stesso padre di Anna.
Quest'ultima appunto non ne uscirà viva e morirà un po' per malattia, un po' per depressione e
tristezza per aver assistito alla morte della madre. Anna però non è morta realmente grazie al diario
che rimarrà per sempre.
Un film del genere è molto pesante e fa riflettere ed io non mi sentivo pronta ad affrontare una tale
prova perché sono molto sensibile. Sono andata quindi da mia madre e le ho chiesto di
giustificarmi. Alla fine ho superato questa difficoltà e sono andata a scuola il giorno dopo. Mi si
sono presentate un sacco di opportunità per scappare da quello che mi avevano costretto a fare, ma
risentivo I consigli dei miei familiari: “Guardalo ce la puoi fare.”
L'ho visto tutto. Non posso non ammettere che mi veniva da piangere, ma sono fiera di me. Mi
stupisco di come io sia riuscita a fare qualcosa che andava oltre le mie capacità emotive.
Consiglio questo film a tutti quanti, non solo per chi è un po' più fragile e ha bisogno di rafforzarsi
come me, ma anche per chi è forte, perchè possa avere la possibilità di non rimanere all'oscuro di
quello che è successo in passato ma di poter imparare dalla storia.
Vittoria C.
IIIC
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La trilogia di Matched
Oggi vi descriverò la trilogia di MATCHED di Ally Condie, una scrittrice inglese molto brava,.
Immaginatevi un mondo in cui la società decide tutto da come ti vesti a che giorno morirai. Anche chi
dovresti amare. BENVENUTI NEL MONDO DI MATCHED!
La trilogia narra di Cassia, una diciassettenne fragile e dal gran cuore. La vicenda inizia il giorno in cui
scoprirà chi sposerà all’età di ventun'anni. Lei è molto nervosa perché all’inizio lo schermo
dell’accoppiamento risulta essere nero e quindi in teoria lei è destinata a rimanere sola. Scoppia in
lacrime ma poi una funzionaria le offre di girarsi e girandosi vede che Xander, il suo migliore amico, le
sorride e subito lei capisce che sarà lui il suo promesso. Lei inizialmente è felicissima perché conosce
già il suo promesso e lo ama. Appena torna a casa però guarda la microscheda con le informazioni di
Xander ma, al posto di una sua foto, appare la foto di Ky un suo amico del distretto. Cassia decide di
indagare e scopre che il suo amico è un'aberrazione un essere che non potrà mai sposarsi né avere gli
stessi diritti degli altri, insomma un escluso.
Imparando a conoscerlo, Cassia si innamora perdutamente di Ky scoprendo così il suo mondo nuovo e
travolgente dove imparerà addirittura a scrivere. Ma, la società non è contenta dell’amore di Ky e
Cassia e cercano in tutti i modi di dividerli.
Ma c’è ancora una speranza...
E' un romanzo travolgente che vi trasmetterà emozione, ma soprattutto il messaggio che solo se puoi
scegliere puoi essere libero.
Carolina P.
IIIC
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LE CLASSI IN DIRETTA
SETTEMBRE-OTTOBRE 2013
Inno allo studio
Lo studente diligente
gran cervello intelligente
legge e studia, studia e legge
giochi e amici non li regge!
Dentro i libri è sempre immerso
di distoglierlo non c'è verso
Lo studente lazzarone
non è mai un gran secchione
ha il cervello intelligente
ma non applica la mente!
Solo il gioco concepisce
e l'impegno non capisce
Ma la giusta proporzione
porta alla perfezione
studio, impegno al punto giusto
poi lettura, gioco e amici
che dan sempre un grande gusto
e nella vita si è più felici.
Silvia A.
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LE CLASSI IN DIRETTA
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La mia famiglia ed altri animali
“La mia famiglia e altri animali” di G. Durrel mi è piaciuto davvero tanto. E’ un libro
autobiografico che narra l’infanzia del piccolo Gerry e della sua famiglia sull’isola di
Corfù. Non è assolutamente noioso, come qualcuno potrebbe pensare di
un’autobiografia, al contrario, sull’isola di Corfù le sorprese, i divertimenti e le avventure
sono sempre di casa. La cosa che più ho apprezzato sono state le bellissime descrizioni di
cui la storia è ricchissima. L’autore sa trasformare ogni frase in uno scorrevole
susseguirsi di metafore, impressioni e paragoni, usando la lingua in modo superbo.
Anche le parti di carattere più scientifico non sono mai noiose ma sempre precise e
accompagnate da espressioni personali vivaci e ironiche. I fratelli e la sorella, la madre,
gli amici, gli animali, tutti contribuiscono con le loro caratteristiche bizzarre, le loro
manie, le loro passioni e particolarità, a rendere più divertente ed entusiasmante il libro.
Insomma, questo è davvero un romanzo appassionante che non vorresti mai smettere di
leggere!
Agata V.
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LE CLASSI IN DIRETTA
SETTEMBRE-OTTOBRE 2013
Poesia della settimana
Il Lunedì, dopo un gran riposo
vedere le mie amiche
è assai meraviglioso.
Il Martedì si rientra per inglese:
imparo un’altra lingua,
non solo il milanese.
Il Mercoledì si fa gran movimento
sgambetto, corro, salto
e grande gioia sento.
Il Giovedì c’è lezione di storia:
di qualche imperatore
studierò la vittoria.
Il Venerdì molto stanchi siamo,
ma con musica e arte
un po’ ci consoliamo.
Il Sabato si sta a letto,
poi si chiaman le amiche,
si organizza un giretto.
Domenica è il dì di festa
eppure qualche ora
per studiare mi resta.
Melat K.
IIA
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