Se basta un bel paesaggio (virtuale) ad alleviare il mal di testa

Transcript

Se basta un bel paesaggio (virtuale) ad alleviare il mal di testa
Neuroscienze
Home
<
Opinioni
NEUROSCIENZE
Cerca
IL MIO COMUNE
Economia
Cultura
Spettacoli
Sport
Salute
Le città
Tecnologia
Scienze
Motori
Viaggi
SCLEROSI MULTIPLA
Corriere della Sera > Salute > Neuroscienze > Se basta un bel paesaggio (virtuale)ad alleviare il mal di testa
LA STIMOLAZIONE VISIVA MODULA LA PERCEZIONE DEL DOLORE
Se basta un bel paesaggio (virtuale)
ad alleviare il mal di testa
Studio su persone affette da emicrania, invitate a indossare
speciali occhiali che li «trasportavano» su una bella spiaggia
MILANO - Nel film di
fantascienza "Atto di Forza" le
abitazioni del futuro hanno
finestre virtuali che offrono a
comando una gamma infinita di
possibili paesaggi, dalle colline
invernali innevate alle spiagge
vergini e assolate. Averle oggi a
casa propria sarebbe un motivo in più per rientrare presto dal
lavoro, giusto per dare un’occhiata virtuale capace di rilassarci
molto meglio della tv. Questo tipo di stimolo agisce infatti anche
su malattie complesse come l’emicrania: l’ha dimostrato uno
studio pubblicato su Pain Research & Treatment dal gruppo di
ricercatori dell’Università di Bari diretti da Marina De Tommaso
secondo il quale l’esposizione a un paesaggio virtuale rilassante
come una spiaggia è un’idea vincente nel mal di testa.
LO STUDIO - Quando i pazienti, tutti affetti da emicrania
cronica e con un’età compresa fra 20 e 44 anni, arrivavano in
ospedale, invece di trovarsi davanti al solito freddo e scarno
muro bianco dell’ambulatorio, prima della visita dovevano
indossare per circa mezz’ora speciali occhiali da realtà virtuale
che li portavano a navigare su una splendida spiaggia del
Salento. «La stimolazione visiva indotta da uno stimolo
ambientale virtuale - racconta la professoressa De Tommaso - è
in grado di modulare la percezione del dolore perché va ad agire
sulle aree corticali associative dove vengono integrati gli input
dolorifici e le esperienze emotive, come a dire che un mal di
testa in riva al mare fa meno male di quello che ci coglie in
mezzo al traffico cittadino in un’uggiosa giornata invernale». Per
confermare ulteriormente questa ipotesi i ricercatori hanno
anche sottoposto i pazienti e i soggetti sani di controllo a un
stimolo doloroso indipendente, il calore generato da un piccolo
fascio laser sulla pelle e hanno visto che chi guardava la spiaggia
lo percepiva meno di chi guardava una spoglia stanza
d’ospedale.
COLORI - E al di là delle impressioni soggettive riportate dai
pazienti tramite scale di disabiltà come il MIDAS, la conferma
oggettiva del fenomeno è venuta dalla valutazione dei loro
tracciati elettroencefalografici tradotti da una speciale
apparecchiatura di tomografia a bassa risoluzione
elettromagnetica chiamata Loreta che ha disegnato la mappa del
loro cervello, evidenziando la diversa attivazione di queste aree
cerebrali negli emicranici che guardavano la spiaggia virtuale
rispetto a chi invece vedeva la solita stanza spoglia dell’ospedale.
Finora questi risultati si erano visti nel bambino - conclude la De
Tommaso -, ma questo studio dimostra che lo stesso processo si
verifica anche nell’adulto. Sull’onda di queste scoperte abbiamo
organizzato presso il presidio ospedaliero pediatrico di Bari
Giovanni XXIII° un ambulatorio solare e colorato, per adulti e
bambini con cefalea e dolore cronico. Le pareti della sala
d’aspetto sono rosa e le stanze dei nostri pazienti hanno i colori
di Gauguin».
Cesare Peccarisi
8 febbraio 2013 | 10:53
© RIPRODUZIONE RISERVATA
3
2
1
10
3
Mi piace
NOTIZIE CORRELATE
FORUM - Mal di testa
OGGI IN
neuroscienze >
Se basta un bel paesaggio
(virtuale)
ad alleviare il mal di testa
5
La donna de «L'origine del mondo»
27ora