Viaggio in Canada
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Viaggio in Canada
Viaggio in Canada fra primati e contrasti anada, terra immensa, terra dei primati della natura! Canada, il più grande Paese dell'emisfero occidentale e il secondo nel mondo, eppure quasi disabitato: conta solo 26 milioni di abitanti, a causa del clima rigido dell'Artico che riduce al 12% la superficie coltivabile. Terra dei grandi ghiacchi, di folte foreste e vaste pianure, terra di oceani e salmoni guizzanti, terra con le cicatrici della natura e delle origini dell'uomo, ma anche misteriosa terra dell'incontro di razze e popoli. Terra dei parchi più belli del mondo e di grandi e piccoli laghi. Terra di grotte e gole calcaree, di baie e isole, di cascate e fiumi. Terra delle Montagne Rocciose e delle gole profonde dei canyon. Terra che nasconde sotto la sua scorza rocciosa molti giacimenti di petrolio, gas e potassio e inesplorate miniere di metalli preziosi quali oro, argento, zinco, rame e uranio. Terra del gelo ma anche ricca di sorgenti di acque calde, befiche alla salute. Terra di estesi depositi di fossili di dinosauro e di altre incredibili varietà risalenti a più di 530 milioni di anni fa. Terra con antichissime rocce di gneiss e granito, risalenti a 3 miliardi e mezzo di anni, ma non priva di altre rocce giovani di recentissima formazione vulcanica. Terra di balene, delfini e foche, terra di milioni di uccelli marini, di aironi, gabbiani e picchi, paradiso degli ornitologi. Terra di spettacolari stelle marine, granchi, alghe, spugne, conchiglie, piante acquatiche, pesci colorati e anemoni di mare. Terra di alci e daini, di cervi e coyoti, di pecore e capre montane, di orsi bruni e castori, di marmotte e scoiattoli, di visoni e martore. Terra ricchissima di flora, la più varia del mondo: licheni, muschi, funghi, e una moltitudine di fiori selvatici. Terra di betulle gialle, cedri rossi, aceri, abeti e pini, alberi che celebrano il trionfo dei colori autunnali nell’estate indiana. Terra dello zucchero e dello sciroppo estratti dall'acero, secondo un’antica ricetta dei popoli indigeni, leccornia delle colazioni canadesi. Terra dei ranch e dei cavalli, delle Giubbe Rosse e dei pionieri, segni viventi della sua recente conquista ed esplorazione. Terra in cui le vie portano il nome di chi le abita poiché la vastità degli spazi permette ad ogni casa di avere la propria via, con giardino e prato non cintati, come nei disegni e nei sogni dei bambini. Terra affascinante dove si alzano al cielo, slanciati ed eleganti come guglie o robusti e possenti come torri, i totem degli indiani, a indicare il primato dell’uomo sulla natura, spesso disegnando nel vento croci inquietanti e magiche che stupiscono e interrogano sulla storia pluriculturale e plurilingue del popolo indiano e sulle sue persecuzioni. Terra forse unica al mondo ad avere un ministero per il multiculturalismo e i problemi razziali, con una legge che proclama e difende i valori delle diverse etnie, in particolare della cultura indigena dei nativi, dei meticci e degli inuiti, e delle loro antiche lingue, il Cree, l'Ojibway e l'Inuktituit. Per la sua origine recente e l’afflusso notevole di emigranti il Canada è popolato da circa 10 milioni di canadesi che non discendono da inglesi e francesi, le due comunità più grandi, ma da altri europei, da amerindi, cinesi, asiatici, ebrei, indo-pachistani e africani. È un crogiolo di razze che fa del Canada un vero e prorpio laboratorio politico per le difficoltà a fare convivere popoli, culture e forme di governo così diverse tra loro. Perciò è un interessante e prezioso oggetto di ricerca da parte della scienza antropologica, etnica e giuridica. L'originalità del Canada sta anche nelle sue istituzioni. È infatti una monarchia costituzionale con a capo un rappresentante della Corona d'Inghilterra, e insieme una federazione di 10 province e due territori. C La Colombia Britannica in 500 km V isitare questo paese è un'esperienza indimenticabile ed esaltante. La Colombia Britannica è la provincia più occidentale del Canada, la porta sul Pacifico e l'Asia, con il clima più mite di tutto il Canada e un’estrema varietà topografica: miriadi di isole, incuneate tra fiordi sinuosi che frastagliano la parete delle Montagne Costiere, foresta tropicale del Pacific Rim sull'Isola di Vancouver, poi montagne e conifere ingioiellate di laghi nella zona di Whistler, per non dire dei più di 300 parchi. E’, inoltre, una regione giovanissima, con molti insediamenti e musei di nativi. Scoperta dagli spagnoli nel 1774 ed esplorata, 4 anni dopo, da Capitano James Cook, che la colonizzò per conto dell'Inghilterra, il suo sviluppo inizia alla fine dell'Ottocento, per fiorire solo dopo la Seconda Guerra mondiale. Adesso è in una fase di grandi trasformazioni e di ammodernamento tecnologico, ma nel rispetto della natura e del suo fragile equilibrio, nonostante operazioni eccessive e contestate di taglio delle foreste per l’industria cartiera. La suggestione di questa terra stà anche nella tranquillità dei suoi abitanti, lettori tra i più assidui del mondo, che puoi incontrare, seduti sul prato, sul selciato o nell'auto ferma al traghetto, coll'immancabile libro in mano, serenamente intenti alla lettura. Scopriamo le carte del nostro viaggio. E' un itinerario inusitato e attraente, adatto agli amanti della natura selvaggia e incontaminata e a chi vuole porsi sulle orme degli indiani, visitando la loro terra e riscoprendo la loro antica cultura e le loro opere d'arte, un itinerario che tocca le montagne e l'oceano, le foreste di conifere secolari e gli scogli, i parchi e le spiagge di alcune isole selvagge e solitarie. E' possibile percorrerlo in caravan, auto, moto, bicicletta e a piedi, con tempi diversi di percorrenza, secondo il mezzo prescelto che si può facilmente noleggiare in loco presso una delle numerose società di noleggio. In bicicletta è una vera avventura, ma noi, impigriti dalle comodità e dal lavoro sedentario, abbiamo preferito l'auto. Un auto enorme, americana e automatica, dal comfort invidiabile e dalla guida dolce e maneggevole. E' indispensabile salire sui traghetti della British Columbia Ferry Corporation, mastodontici e troneggianti, da cui godere l'invidiabile vista dell'oceano e dei rocciosi fiordi ricoperti da estese conifere, al vento pungente della corrente marina. Chi vuole potrà usare l'aereo NanaimoVancouver o il suggestivo treno dei monti Vancover-Whistler. Dalla città di Vancouver, percorrendo la Costa del Sole, si traghetterà sull'Isola di Vancouver, e su Denman, l'isola degli artisti e poi su Hornby, perle sull'oceano. Visitare la Città dei Totem di Duncan, quindi tour a Whistler, stazione sciistica in pieno sviluppo, con la più lunga pista del Nord America, ornata di laghi e parchi, attrezzata per ogni sorta di attività sportiva e immersa nella natura, come in un'oasi di verde. Prima di tornare in Italia, visita alla città di Vancouver. Ogni estate, gruppi di indiani in tutto il Canada ospitano i powwows, celebrazioni spettacolari come le riunioni annuali che tenevano un tempo. Le tappe 1 La Costa del Sole Partenza: Vancouver (Horseshoe Bay) Arrivo: Powell River Difficoltà: facile, strada asfaltata n. 101 e due traghetti Durata: 2 giorni per riprendersi dal volo dall'Italia Il traghetto Horseshoe Bay-Langdale dura 40' quello Earls Cove-Saltery Bay dura 50' con partenze ogni 2 ore circa e 8 corse Distanza: 135 Km comprese le traversate Da Vancouver, in cui sarà bene fermarsi una notte per riprendersi dal volo e dal fuso orario, recarsi a nord, a Horse-shoe Bay dove imbarcarsi sul traghetto per Langdale, quindi attraverso la panoramica strada n. 101, che si snoda sulla costa e tra alte conifere, si prosegue per Sechelt, Pender Harbour e Earls Cove, dove un altro traghetto vi porterà a Saltery Bay. Fermarsi a Sechelt per chi ama gli sport acquatici. A Saltery Bay vi è il parco omonimo con 42 posti camper attrezzati. Nei pressi c'è una riserva indiana e un altro parco, Porpose Bay, con 86 posti. Poi di nuovo sull'asfalto per Powell River, dove si può pernottare in uno degli hotel del luogo. Lo scenario più aperto e romantico si ha lungo la baia e il porticciolo di Powell River punteggiato di casette bianche come le conchiglie sulla spiaggia. Qui nel 1912 fiorì l'industria della carta, a cui è dedicato un museo, un tour e l'archivio storico della cittadina. A Powell River ci sono vari campeggi privati. D'obbligo una visita a Lund, la punta estrema della Costa del Sole, dov'è il parco Okeover Arm attrezzato per il campeggio, la pesca, il nuoto e con 4 itinerari escursionistici. Gli abitanti originari della Colombia Britannica furono i primi a sviluppare una delle più ricche e complesse culture indigene a nord del Messico, come testimoniato dai totem. 2 L'Isola degli artisti Partenza: Powell River Arrivo: Isole di Denman e Hornby Difficoltà: nessuna, strada n. 19 e traghetto Durata: 3 giorni per escursioni sulle isole Il traghetto Powell River-Little River dura 1,15' per 13 Km I traghetti per le piccole isole durano ciascuno 15 minuti Distanza: 30 Km Si parte dal porticciolo di Powell River con il traghetto per Comox, attracco a Little River, sull'Isola di Vancouver che è la più grande del Pacifico, con forti contrasti di paesaggio e di clima. Si va dalle montagne innevate alla foresta semitropicale e dalle spiagge sabbiose ai campi da sci. Quindi si prosegue a sud lungo la strada n. 19 sulla costa orientale, per salpare in battello, partenze ad ogni ora circa, dalla località di Buckley Bay, verso l'isoletta di Denman. L'unicità delle isole di Denman e di Hornby sta nella solitudine del paesaggio e nella magnifica vista panoramica di montagne e mari, tra alti scogli, anguste spiagge, secolari conifere e frutteti ben coltivati. La bicicletta è il mezzo ideale per recarsi facilmente in ogni angolo delle isole e per rispettare la fragile natura ancora incontaminata. Le coste e le spiagge si dovranno percorrere a piedi. Sono, infatti, accessibili solo così. Soffermarsi al Parco Fillongley dal prato luminoso e con una foresta secolare, attrezzato per 10 posti caravan. Recarsi a piedi sulla punta Boyle Point, a nord-est, per osservare i voli dei gabbiani e l'isolotto di Chrome, con la bianca casetta del faro posta in un fazzoletto di verde su ispidi scogli accarezzati dalle onde del Pacifico. Un vero incanto! Converrà sostare un paio di giorni a Denman negli accoglienti alloggi offerti dalla gente del luogo, e poi raggiungere Hornby, più turistica in alta stagione, ma con 4 campeggi privati. Per gli appassionati del mare e del sole è Hornby il posto ideale per bagni sulle spiagge, solo qui sabbiose e dalle insenature esotiche, Tribune Bay e Whaling Station Bay. D'obbligo una visita all'Helliwell Park, sulla punta a nord-est dell'isola, paradiso dei naturalisti. Armati della loro proverbiale pazienza, i cacciatori di foto potranno anche avvistare e fotografare foche e leoni marini, certamente non gli sfuggiranno una miriade di uccelli acquatici. Attenzione : sulle isole non ci sono né banca né bancomat, munirsi di liquidi o carta di credito Master Card o Visa. Ci sono però il servizio medico e l'ambulanza, il centro shopping e la polizia. Le due isole contano circa 800 persone ognuna. Interessante l'artigianato locale. [Cfr. mappa dettagliata] Non distruggere le ostriche, frutto di anni di coltivazione. Con la bassa marea è facile calpestarle. Sono protette da leggi locali. La raccolta della spazzatura va fatta da ogni persona dell'isola e consegnata al Centro di Riciclo locale. Deviazione opzionale a nord per Campbell River dove visitare il museo e la riserva degli indiani Kwagiulthe. Altre attrazioni sono i musei della miniera e della pesca del salmone. 3 Orario traghetti Buckley-Denman Per Denman 7.00 3.00 7.45 4.00 8.30 5.00 9.00 6.00 10.00 7.00 11.15 8.25 12.00 9.15 1.00 10.00 Per Buckley 6.45 2.30 7.30 3.30 8.00 4.30 8.50 5.30 9.30 6.30 10.30 8.00 11.30 8.50 12.35 9.35 Orario dei traghetti Denman-Hornby Per Hornby Per Denman 8.00 1.35 7.30 1.00 8.40 2.35 8.20 2.00 9.35 3.35 9.00 3.00 10.35 4.35 10.00 4.00 11.50 5.35 11.00 5.00 12.35 6.35 12.00 6.00 Solo Venerdì 7.35 7.00 9.50 9.00 La Città dei Totem Partenza: Isola di Denman Arrivo: Duncan Difficoltà: nessuna Durata: 2 giorni per visite locali, eventualmente dedicare un giorno per vedere Vittoria, capitale della British Columbia Distanza: 110 Km Dall'isola di Denman si traghetta per Buckley Bay e ci si immette sulla strada orientale dell'Isola di Vancouver che porta a sud, a Vittoria. Si può sostare a Parksville, dove c'è un ottimo parco, Rathtrevor Beach, attrezzato per 174 posti roulotte e per escursioni, e visitare più a sud la riserva indiana di Nanoose e il parco Arbutus Grove. A Parksville, chi ha tempo può deviare per Port Alberni a ovest, porto caratteristico con magnifiche cascate, fare un pic nic in riva al lago Cameron nell'omonimo parco con 94 posti campeggio, e godersi il fresco di una foresta secolare con più di 600 anni d vita. Fare tappa a Nanaimo, cittadina con significativa presenza di indiani e caratteristica per le vie a saliscendi, bei negozi e ghiotti ristoranti per gli appassionati della cucina internazionale. A Duncan, nei cui pressi è la riserva indiana di Cowichan, bisogna fermarsi un paio di giorni, ci sono anche dei campeggi attrezzati e vari hotel, per una visita attenta al parco dei totem e al museo Native Heritage Centre tenuto dagli stessi indiani. Oltre alla sala libreria e boutique, si può osservare dal vivo il perfetto lavoro d'intaglio e scalpello dei totem da parte degli indiani della riserva e assistere alla proiezione singolare in multivisione di un filmato sulla vita e la storia degli indiani, da loro stessi prodotto. All'interno del museo, ben organizzato e costruito con massicce travi di legno, si può pranzare con piatti tipici della cucina indiana e parlare direttamente con qualche nativo indiano, sempre disponibile a spiegazioni e a battute scherzose e simpatiche. Molto interessanti sono i racconti delle vicende indiane e della loro organizzazione sociale basata su un sistema di doni e condivisione delle risorse in tutta la tribù che non faceva distinzioni di sorta, caratteristica di molti popoli di antica civiltà. Percorrere a pedi le vie principali per osservare da vicino i totem che fanno bella mostra sulle strade e ad ogni angolo della città. Ecco perché Duncan è detta la Città dei Totem. Visitare, in centro città, il Cowichans Valleys Museum, situato nella piccola caratteristica stazione delle locomotive a vapore, incoronata da un giardino fiorito. Questo mueso racconta l'altra storia, quella dei primi coloni stabilitisi nella zona, conservando e ricostruendo i loro ambienti di vita. Il museo della Foresta è a pochi minuti a nord di Duncan. Raccoglie testimonianze del lavoro e dello sfruttamento della foresta da parte dell'uomo, mostrando vecchie macchine e seghe per il taglio dei tronchi e la lavorazione del legno. Tutta questa zona fa parte dell'Ecomuseo all'aperto, grande circa 40 Kmq e con 53 mila residenti. E' il museo dell'ambiente e dell'attività dell'uomo che viveva sulla costa est dell'isola di Vancouver, nella valle Cowichan e Chemoinus. In questa città si possono ammirare caratteristiche pitture murali opera di artisti di tutto il mondo, mentre a Cowichan Bay da non perdere un tipico villaggio di pescatori. Prima di traghettare per il ritorno a Vancouver, consigliamo una sosta a Vittoria, distante 30 Km, nei cui pressi è il parco Goldstream con 150 posti caravan, servito di docce. Vittoria è la capitale della British Colombia, con magnifiche testimonianze architettoniche della civiltà canadese e molti negozi. Da vedere i giardini Butchart gardens e il Royal British Columbia Museum, dove non mancano superbi antichi totem. La città merita una visita, se il tempo lo permette, ma resta una classica città all’inglese e non riserva le stesse sorprese di altri paesaggi sconosciuti, perle della natura canadese. 4 La Cortina d'Ampezzo del Canada Partenza: Duncan Arrivo: Whistler Difficoltà: impegnativo, saliscendi, dislivello di 600 m. Durata: 3 giorni per escursioni e sport Il traghetto Nanaimo-Vancouver dura 1 ora e 35' con partenze ogni due ore circa, dalle ore 7 a.m. Distanza: 200 Km, con traversata del mare di 25 Km circa (Nanaimo-Vancouver), possible anche con volo aereo Da Duncan si risale a Nanaimo sulla medesima strada n. 19 dell'andata per poco più di 130 Km. Poco oltre la città di Nanaimo si traghetta per Vancouver. Se il tempo è bello si tratta di una splendida traversata, in cui godersi un comodo relax al sole e all'aria salubre dell'oceano, oppure si può stare beatamente in cabina a sorseggiare un caffè o una bibita e a leggere il giornale, un romanzo o un libro di viaggi e avventure oppure una guida di Vancouver o anche la mappa delle escursioni che ci attendono a Whistler. Sarà contagioso osservare i canadesi sempre così intenti alla lettura. Difficilmente si starà con le mani in mano, a meno che l'appisolarsi non sia rimedio alle fatiche passate e viatico per altre imprese. Da Vancouver, puntare a nord e immettersi sulla strada n. 99 che tocca Lyons Bay, Britannia Beach, Squamish, il centro più grande, Garibaldi Highlands, Brackendale e Cheekye prima di giungere in vista della grande conca in cui si distende Whistler, il gioiello delle montagne della Colombia Britannica. Tutto il viaggio è una lunga passeggiata nel parco. Agli inizi la vista sul mare e un fiordo sinuoso è davvero impagabile. Fermarsi, all'andata o al ritorno, alle cascate Shannon, sottili tra le rocce e tra le più alte del mondo. Erano un luogo sacro delle tribù indiane che avevano immaginato le cascate opera di un serpente a due teste. Nei pressi di Cheekwye si trova il parco Alice Lake con 95 posti attrezzati per le roulotte, appena dopo la riserva indiana di Squamish. Poco prima di Whistler, sul lago Daisy, c'è il parco Brandywine Falls attrezzato per 15 roulotte e, più a nord di Whistler, il parco Nairn Falls con 88 posti. A Whistler si può pernottare in uno dei tanti accoglienti hotel o Bed & Breakfast, con classico caminetto centrale e arredamento in legno per un ambiente caldo e romantico. La città, nata solo nel 1980, è ancora in sviluppo, ma le nuove costruzioni sono ben mimetizzate tra i boschi e l'insieme si estende come è inimmaginabile per gli europei abituati ai ristretti spazi delle vallate alpine. Per le escursioni in montagna e nel parco Garibaldi, interessante perché porta i segni di una geologicamente recente attività vulcanica, ci sono ben 196 itinerari a piedi e in tenda sui laghi e il fiume Cheakamus, adatti anche ai bambini. Per lo sport c'è solo l'imbarazzo della scelta e la buona volontà di affrontare una delle innumerevoli proposte. Il centro del villaggio offre, oltre a vari ristoranti, alcuni in edifici in legno e pietra caratteristici dell'architettura alpina, anche bei negozi e occasioni di svago e relax. Può anche capitare di assistere a un festival di musica, poiché in estate sono numerose le iniziative turistiche. Sarà bene dotarsi di una mappa della zona, reperibile anche alla stazione di benzina, per organizzare le proprie gite all'aria aperta e scoprire da sé la bellezza delle montagne canadesi di Whistler e Blachomb. Fotografare animali di montagna e di bosco, uccelli acquatici, aironi e aquile, nelle zone selvagge e riservate, sarà un vero piacere. Al ritorno a Vancouver, potreste anche tentare un'arrampicata sulla parete della montagna, paradiso degli scalatori e palestra di roccia tra le più belle al mondo, a sud di Whistler. Chi lo desidera può salire sullo storico treno Royal Hudson con spettacolari paesaggi di rocce, fiordi tra gallerie e ponti sulla vallata. [Vedere mappa dettagliata] 5 La Porta sull'Asia Partenza: Whistler Arrivo: Vancouver Difficoltà: nessuna Durata: 2 giorni per visita della città Distanza: 124 Km Vancouver merita certamente una visita. Estesissima, si perde a vista d'occhio, poichè il suo sviluppo è avvenuto in orizzontale, tranne al centro dove si ergono grattacieli eleganti e dai riflessi lucenti e dove il cemento armato ben si lega all'acciaio e al vetro di ardite architetture, distrubuite a corona sulla baia di Burrard Iniet e Stanley Park, baluardo verde tra l'oceano, il magnifico ponte in acciaio di Lions Gate Bridge e la terra ferma. Ha poco più di 1 milione e 300 mila abitanti ed è vivibilissima per le strade ampie, i parchi, i giardini, i bei negozi e il traffico disciplinato e tranquillo. Lasciamo alla fantasia e agli interessi dei visitatori la scelta di cosa vedere, seguendo le ricche guide della città. Segnaliamo, però, il già citato Stanley Park dove poter accarezzare scoiattoli e altri numerosi animali allo stato libero, visitare la zona dei totem, l'Acquarium, il porto colorato con i delicati pastelli delle barche a vela e dei giardini sempre fioriti. Dal parco si può ammirare la città dei grattacieli, magari girovangando in rampichino, all'alba o al tramonto, quando le luci del cielo e del mare si riflettono sui riquadri dei vetri metallici o quando i grattacieli si specchiano l'un l'altro, novelli narcisi, con venature di argenti e smeraldi, di topazi e argilla, creando geometrie e disegni animati come su fondale d’acqua mosso dalla brezza. Il Museo Antropologico e Capilano Suspension Bridge and Park, con il brivido della camminata su un ponticello di corda sospeso a centinaia di metri dal torrente, ci possono suggerire altre conoscenze della civiltà indiana. Per gli appassionati di flora ci sono un ricco giardino botanico e uno tra i più bei giardini cinesi al mondo. Prima di concludere il viaggio, fermarsi nelle strada sempre fiorita di Gastown per fare gli ultimi acquisti di souvenir, ammirare il grande orologio a pendolo della via e ascoltarlo affascinati mentre sbuffa e fischia come una vecchia locomotiva, quando i rintocchi delle ore segnaleranno che è ora di tornare a casa. Richiedere i cataloghi illustrativi e gli elenchi degli alloggi al Consolato Canadese in Italia, presso l’ufficio turistico a Roma tel. o all'Uff. Turismo a Vancouver P.O. Box 49296 tel. (604)683-2000 Per informazioni ed emergenze: Whistler Resort, tel. (604)932-4222, fax (604)932-7231 Ambulanza, 932-4233 Polizia, 932-3044 Vigili del Fuoco, 932-3044 NOTA Conservare le ricevute dei pagamenti per alloggio e acquisto di beni soggetti alla tassa GST (Goods and Services Tax), con esclusione di bevande e cibi. Si può essere rimborsati di questa tassa, con puntualità e precisione, entro due mesi e per spese maggiori di 100 dollari canadesi. Richiedere negli uffici turistici la guida Tax Refund e spedire la documentazione di quanto speso a Revenue Canada, Customs and Excise, Visitors Rebate, OTTAWA, Ontario, Canada, K1A 1J5. (Tel. 1-800-66-VISIT) Gli indiani del Canada più di 440 mila on una storia vecchia migliaia di anni, gli indiani del Canada rappresentano, nel bene e nel male, un momento importante della storia della civiltà umana. Il nome gli venne erroneamente assegnato da Cristoforo Colombo, convinto di essere sbarcato nelle Indie. Gli antenati degli indiani nordamericani giunsero in Canada dalla Siberia, attraverso lo Stretto di Bering, probabilmente 25 mila anni fa. I vari gruppi indigeni di indole guerriera o pacifica, secondo l'ambiente, vivevano allo stato nomade o in insediamenti, praticando la caccia, la pesca o l'agricoltura. Tutti avevano e hanno ancora in comune un rapporto profondo e spirituale con la terra e le forme di vita ad essa legate. Gli anziani tramandavano oralmente credenze, cerimonie e cultura che purtroppo sono state contaminate e spesso distrutte in modo violento dalla civiltà europea dei coloni a partire dal 1600, che con le merci europee, portarono anche le malattie e le epidemie che si diffusero decimando la popolazione. La nuova religione cristiana, indebolì l’antica fede spisrituale e rese più facile la colonizzazione bianca e il traffico delle merci. Dopo avere preso il controllo del Nord America nel 1760 e della Colombia Britannica nel 1778, ad opera del capitano James Cook, l'Inghilterra emise il Proclama Reale che riservava territori per i nativi e prescriveva che l'unico interlocutore in materia di terra dovesse essere il governo. Ciò portò le tribù a cedere molte terre e a rinunciare ai loro diritti su specifici territori in cambio di pagamenti forfettari in contanti e di altri benefici. Dal 1830 cominciarono sotto sorveglianza governativa gli insediamenti nelle riserve del Canada orientale che continuarono nell'Ontario settentrionale e nelle province occidentali fino al 1923. Con la nascita della Confederazione Canadese nel 1867, il nuovo governo federale assunse autorità legislativa sugli "indiani e le riserve di terra indiana". L'approvazione della prima legge per gli indiani nel 1876 dette al governo ampi poteri nel controllo degli insediamenti nelle riserve. Il tentativo di assimilare gli indiani al mondo dell'uomo bianco, continuato in questo secolo, portò ulteriore devastazione attraverso l'affrancamento che, in cambio di benefici quali il diritto al voto, gli strappò il diritto all terra. Alla fine degli anni '40 e '50 il tasso di mortalità infantile tra i nativi era alto e la vita breve, a causa delle pessime condizioni abitative e alimentari delle riserve, della disoccupazione e dell'alcolismo. Per combattere droga e alcolismo si è fatto ricorso a pratiche e credenze tradizionali, su consiglio dei vecchi indiani, che ancora svolgono un ruolo vitale e prezioso da anello di congiunzione tra le generazioni. Negli anni '60 si incrementò l'assistenza sanitaria e aumentò il numero dei ragazzi indiani che accedeva agli studi superiori, ma, solo alla fine del decennio, i nativi ottennero un alloggio e i pieni diritti politici e legali. Negli anni '80 diverse leggi regionali, concedendo varie forme di autogoverno, gli consentirono il controllo delle loro terre e risorse, dei servizi sanitari e sociali, dell'istruzione e dei tributi locali. Nel 1985 la Carta Canadese dei Diritti e delle Libertà ha emendato la Legge per gli Indiani, nota come Legge C-31, che ha permesso a circa 90 mila indiani, tra donne e bambini, di essere reintegrati nel loro status originale o registrati per la prima volta. Inoltre questa legge ha eliminato ogni forma di affrancamento e ha dato alle tribù la possibilità di assumere il controllo sulle regole del gruppo di appartenenza. Oggi, pur partecipando a tutte le professioni e ad ogni livello governativo, il tasso di disoccupazione è ancora elevato rispetto al resto della popolazione e la situazione logistica in molte riserve è insoddisfacente, ma il governo canadese e i capi tribù stanno operando congiuntamente per la soluzione dei vari problemi. Le richieste indiane di terre, di autonomia governativa e di difesa della propria cultura sono riconducibili al legittimo desiderio di essere riconosciuti come abitanti originali del Canada, come la Prima Nazione del Paese, come i nativi, nome con cui rivendicano orgogliosamente e giustamente la loro identità per valorizzare il loro popolo, ridotto ormai a poco più di 440 mila unità. C Gli indiani Cowichan Gli indiani dell'isola di Vancouver, che incontreremo nel viaggio, si chiamano Cowichan perché abitanti nella valle del fiume omonimo. Costruivano capanne di legno e non tende, erano dediti alla caccia e alla pesca del salmone e traevano le loro risorse dal fiume di cui avevano un sacro rispetto e tante volte narrato nelle loro leggende. Così importante era l’acqua per loro, come per gli antichi popoli primitivi, da rapprensentare l’origine della vita umana sulla terra dopo un fragoroso temporale. Le rituali riunioni della tribù con gli anziani intorno al fuoco erano il momento fondamentale per la vita della comunità: la trasmissione del sapere attraverso la memoria dei vecchi e le loro sagge parole. Avevano una rara conoscenza delle erbe e del loro uso alimentare e medico. Usavano anche erbe ritenute tossiche come il Sambuco canadensis, la Polygala senega e il Menispermum canadense, o velenose come il Solanum nigrum, l'Apocynum cannabinum, il Podophyllum peltatum, simile al fiore europeo della Mandragora, sapendole opportunamente dosare per cure mediche e per la caccia. Il cedro, sacro per loro, era il legno preferito per le travi della grande abitazione comune, per le sottili canoe e per la scultura dei totem. Il totem è il re della foresta canadese dei cedri. Per inciderlo si usavnao un tempo i cedri più giovani con piccolo sviluppo di anelli. Bastavano per inciderli un coltello, una scure a manico corto, un’accetta e uno scalpello. Ispirate dalle credenze religiose, dai miti leggendari e dai rituali tribali, le figure simboliche dei totem raccontano di spiriti sacri a cui il popolo indiano affidava aspirazioni e speranze. La balena e il lupo sono due forme dello stesso animale. Secondo la leggenda, a Cowichan cè una roccia dove le balene vanno a strofinarsi per essere trasformate in lupi e potere cacciare sulla terra ferma. L’uccello del tuono, il mitico Thunderbird, rappresenta la salvezza della tribù dalla fame, catturando la balena killer. Lui solo può svettare maestoso e solenne in cima ai totem. monarca dei cieli della Costa del Pacifico, poiché l’uccello scolpito sulla sommmità del totem significa potere. La rana rappresenta la guida locale dei nativi ad una grotta asciutta nel piodo delle inondazioni e alluvioni. Il castoro simboleggia il lavoro duro e accanito. Gli occhi incisi nelle ali, nelle piume e nelle code dei vari simboli scolpiti sui totem, creano un’impressionante vitlità di queste parti del corpo che assumono così vigore e una propria identità. Oggetti di culto e libri di storia incisi nella polpa legnosa, i totem sono l’espressione più tipica dell'arte indiana. Purtroppo sono pochi i totem del XIX secolo ancora integri, poiché molti andarono in rovina col tempo, altri vennero distrutti dagli indiani stessi o dai bianchi, in particolare vicino all'Alaska nell'inverno 1917-1918, altri semplicemente scomparvero. Dal 1860 furono anche prelevati per adornare molti musei d'America (cfr. "Art of the totem", Marius Barbeau, Hancock House, 1984, Surrey, B.C. V4P 1M7). I totem vengono ancora oggi costruiti, con invenzione, pazienza e abilità di scultori del legno, dagli indiani. Possiamo vederli all'opera nel museo di Duncan del nostro itinerario, intenti a rinnovare la testimonianza dell'antica cultura simbolica dei nativi e vengono commissionati da università, musei, istituzioni pubbliche e private di tutto il mondo. Possono essere richiesti al museo di Duncan, dove i nativi Cowichan saranno ben lieti di costruire un totem per voi. B LOCK NOTES traghetti e in riva all'oceano il vento è piuttosto forte. Utile un binocolo per osservazioni dai traghetti, sulle isole e in montagna. La zona di Whistler è più variabile e piovosa, ma offre il meglio per chi programmasse vacanze invernali sugli sci. Come arrivare Attrezzatura fotografica In aereo. Diverse compagnie effettuano scali a Vancouver: ALITALIA, British Airways, Lufthansa e altre. E' meglio prenotare con anticipo, specie in alta stagione. A Vancouver si può noleggiare il caravan, l'auto, la moto o il rampichino, tutti mezzi utilizzabili per l'itinerario proposto. In loco le agenzie sono moltissime a prezzi interessanti. Attenzione alle tasse locali, alla patente, ai limiti di velocità e al rispetto del codice stradale. Apparecchi reflex con zoom e ottiche intercambiabili. Per gli appassionati di paesaggio e di animali un teleobiettivo, filtri e un cavalletto. Le pellicole e le batterie si possono acquistare sul posto. Periodo consigliato e clima Da aprile a ottobre, con temperature medie massime tra i 14° e i 23°. In luglio e agosto piove pochissimo, ma c'è più turismo. Il clima è mite e gradevole, mai caldo né afoso. In ottobre piove di più, ma, se il tempo lo concede, i colori dell'estate indiana sono memorabili. Cosa comprare I negozi di souvenir sono numerosi. Interessanti quelli situati nei musei. Gli acquisti migliori di oggetti indiani si possono fare presso il Native Heritage Centre di Duncan, tra cui i tradizionali mocassini e ornamenti. Per il resto i gusti vanno dal salmone allo sciroppo Maples di acero, dai tessuti simpatici e colorati, agli oggetti in legno dell'artigianato canadese. Bibliografia Lingua Sul Canada è molta e sono buone anche le guide locali e degli uffici del turismo. Richiedere alla rappresentanza consolare del Canada in Italia materiale illustrativo e cartografico. A Denman, a Duncan e a Whistler, chiedere le mappe locali utili per le escursioni e la visita di musei e parchi. Sugli indiani d'America appena pubblicato, I Pellerossa, popolo delle praterie di Philippe Jacquin, Electa/Gallimard, pp. 178. Art of the totem di Marius Barbeau, Hancock House, 1984, 19313 Zero Avenue, Surrey, B.C. V4P 1M7 Guide to Indian Herbs di Raymond Stark, Hancock House, 1981, 19313 Zero Avenue, Surrey, B.C. V4P 1M7 Canada: i grandi spazzi della natura, National Geographic Society Canada, dall’Atlantico al Pacifico, Touring Periodici Canada, Rouge Guide S.Lonaro, P.Mollteni, Canada, Moizzi 1994 D.Witney, B.D.Johnson, Canada la scoperta di un continente, Silvana Editoriale Guide Api, Canada, Zanfi Editore Guide automobilistiche, Itinerari in Canada, TCI, 1992 Guide del mondo, Canada, TCI, 1993 L'inglese è la lingua della British Columbia, ma anche il francese è parlato, poiché lingua del Quebec. Sono le due lingue ufficiali del Canada. Indirizzi utili Fuso orario Meno nove ore rispetto all'Italia. Documenti necessari Passaporto in corso di validità e fotocopia da portare con sé. Patente internazionale rilasciata dall'apposito ufficio in Prefettura per la quale servono foto e marche. Valuta Il dollaro canadese vale all'incirca 1.100 lire. E' molto utile possedere delle carte di credito che semplificano i pagamenti. Facilmente negoziabili sono i travell chèque, che si possono ritirare in molti uffici postali italiani chiedendoli in anticipo. Corrente elettrica Voltaggio di 110 volt con prese di corrente di tipo inglese. Se necessario, munirsi di convertitore e di adattatori. Mance E' buona norma offrire delle mance per alberghi, ristoranti, taxi e parrucchieri. Per il trasporto del bagaglio si offre un dollaro a collo. Dove dormire La sistemazione più economica è data dai "Bed & Breakfast", reperibili ovunque. I costi variano dalle 35.000 alle 70.000 lire. Abbondanti, alla maniera anglosassone, le colazioni. Molto diffusi sono alberghi e campeggi, naturalmente a prezzi diversi in base al comfort offerto. Ci sono anche numerosi parchi attrezzati per le roulotte e le tende. Non si rimane per strada, ma occorre prenotare o giungere sul posto prima di cena. Si consigliano le guide "British Columbia Accomodations" e "British Columbia Bed & Breakfast Directory" da richiedere ad uffici turistici a Vancouver o direttamente al Consolato Canadese in Italia con sede a Roma, che le può spedire per posta. Cosa mangiare La cucina è internazionale, per cui si possono assaggiare ricette di tutto il mondo scegliendo con cura i ristoranti. Ottima la cucina francese a Whistler, ma da non perdere quella indiana a Duncan presso il museo omonimo, a base di carne di bisonte. Diffusa anche la cucina statunitense ed asiatica, tra cui quella giapponese da circo equestre e dalle ricche ed esotiche portate con sapori spesso piccanti. Doverosa la colazione con sciroppo Maples, tradizione nazionale. Cosa portare Indumenti adatti a un clima mite e fresco e non certamente caldo, anche a luglio e agosto. Necessaria una giacca a vento impermeabile, poiché sui Tourism British Columbia, Ministry of Tourism & Culture, Parliament Buldings, Victoria, B.C. V8V 1X4. Tel. (604)387-1428 o 1-800-663-6000 Tourism Vancouver, Plaza Level, Waterfornt Centre, 200 Burrand Strett, Vancouver, B. C. V6C 3L6, tel. (604)683-2000, fax (604)683-2601. Tourism Victoria, 812 Warf Strett, Victoria, British Columbia, V8W 1T3, tel. (604)382-2127, fax (604)382-6539. Per informazioni sui traghetti della British Columbia Vancouver, 669-1211, 685-102; Victoria, 386-3431, 656-0757 Nanaimo, 753-6626 Per informazioni sulle strade Vancouver, 525-4997; Victoria, 380-4997; Whistler, 938-4997 Altre zone, 1-800-663-4997 Per gli aerei locali con volo da Nanaimo a Vancouver Vancouver Island Air, 683-5551 Per servizio di bus Maverick Coachlines, Vancouver, 662-8051 (Vancouver-Nanaimo) Pacific Coachlines, Vancouver, 385-5731 (Vancouver-Victoria) Island Coachlines, 385-4411 (Isola di Vancouver) Per emergenze A Vancouver, 732-8965; in altre zone, 1-800-663-2222 Informazioni per la Costa del Sole Bus, 1-800-972-6301; sport e pesca, 1-800-633-9333 Informazioni sulle isole di Denman e Hornby Tourist Services, Denman I., B.C. VOR 1TO - Tel. (604)335-2293 Quanto costa Un volo di A/R da Milano a Vancouver si aggira sui 2 milioni di lire in alta stagione. Ci sono occasioni per prezzi più economici. Un viaggio di 12 giorni in economia può costare per alloggio, cibi e trasporti circa un milione e mezzo di lire. Il costo della vita è simile a quello italiano. Tra i tour operator che organizzano viaggi in Canada: a MIlano Gastaldi Tours (tel. 02-668121), Canadian Sports & Fishing (tel. 02-874231) e Canadian Discount (tel. 02-33600886). Prefissi Dall'Italia: 001+604 Dalla British Columbia: 011 39+prefisso senza lo zero Fotografie 1. Cartello di indicazioni turistiche della Costa del Sole a Pender Harbour. Simili cartelli sono numerosi lungo le strade e ben predisposti come tutto il servizio turistico canadese. 2. Powell River, il porticciolo. 3. Powell River, l'imbarco del traghetto e il porto. Sullo sfondo la foresta canadese delle Montagne Costiere. 4. Isola di Denman, la lunga spiaggia isolata e ricca di tronchi, alghe e conchiglie, doni dell'alta marea. 5. Punto "Boyle" a est di Denman Island. Ideale per l'osservazione degli uccelli su una scogliera a strapiombo sul Pacifico e con vista della casetta del faro sull'isolotto di Chrome. Romanticissimo. 6. La spiaggia di Denman Island con la bassa marea si copre di un manto tempestato di conchiglie bianche e alghe a perdita d'occhio. L'alta marea rapidamente ricoprirà la pelle candida della terra per il sonno della notte. 7. Hornby Island, baia di Tribune Bay con spiaggia sabbiosa: un angolo di paradiso nell'oceano Pacifico canadese. 8. Una stella marina sul fondo dell'oceano, presso l'imbarco del traghetto a Hornby Island. 9. Un altra stella marina sul fondale limpidissimo del mare. Trasparenze d'oceano nell'isola di Hornby. 10-14 La Città dei Totem, Duncan. Eretti nelle strade principali, si trovano più di 80 totem che riprendono temi cari agli indiani e spesso ricordano problemi, fatti e imprese recenti della società moderna, come un tempo celebravano quelli delle loro tribù. 15. Totem scolpito nel 1988 per celebrare la spedizione di Rick Hansen's "Man in Motion World Tour" (Uomo in movimento nel mondo). 16. L'angolo del fuoco per le riunioni della tribù Cowichan. Sulla palizzata è disegnata la mappa del fiume Cowichan con i primitivi insediamenti indiani, al museo Native Heritage Centre di Duncan. 17. Totem del laboratorio di scultura nel museo indiano di Duncan. Balene, orsi, castori, salmoni, aquile, corvi e capre sono i protagonisti dei films visibili sui totem, mentre comparse sono gli uomini, le travi portanti della casa, la ruota per tessere, e altri oggetti della vita della tribù. 18. Totem in una fase di lavorazione. I grandi musei, le università, i parchi e i centri culturali di tutto il mondo commissionano agli indiani la costruzione dei totem, indicando il soggetto desiderato. 19. Il totem, in fase di finitura, rappresenta la maternità, tema assai caro agli indiani d'America e a tutti i popolo primitivi. 20. Gli strumenti di lavoro - scalpelli e schizzo di un totem, ben allineati su un grande tronco di cedro. E' il tavolo di lavoro degli indiani Cowichan. 21. L'officina dei totem. Sono visibili 4 totem in lavorazione. 22. Emblema di capo indiano Cowichan, indiani del nord-est del Canada. 23. La targa della porta d'ingresso dell'archivio del museo "Cowichan Valley", sulla storia dei pionieri a Duncan. 24. Interno del museo dei pionieri, ricostruzione del soggiorno di una casa di coloni con arredamento d'epoca, tutto originale. Notare l'armonium in primo piano invece del più classico pianoforte. 25. Interno di un negozio d'epoca, con scaffali colmi di scatole e recipienti, tutti rigorosamente originali al Museo Cowichan Valley. 26. Dalla fantasia dei canadesi, popolo di esploratori e artigiani del legno, prototipo di casa su furgone, con canoa sul tetto, dedicata ai viaggi degli esploratori senza frontiera. 27. Museo Antropologico a Vancouver: l'aquila e altri manufatti simbolici dell'arte primordiale indiana. Il totem più vecchio, qui conservato, data intorno al 1860. 28. Scultura celebrativa indiana al Museo Antropologico di Vancouver. 29. Ristorante italiano a Vancouver, nel gioco di specchi e linee dei grattacieli. Vicino c'è Harbour Centre Tower, centro commerciale e grattacielo di 167 m, con piattaforma spaziale in cima costituita da tre anelli a torta rovesciata. Si può godere il più bel panorama di tutto l'orizzonte di Vancouver e mangiare al ristorante girevole. Edificio e idea davvero singolari. 30. Le vie cittadine di Vancouver, ampie, fiorite e tranquille. 31. Relax in piscina in uno dei numerosi hotel di Vancouver. 32. Copia del biglietto per il museo dei Nativi di Duncan. 33. Un simbolo indiano, la capra a un corno, dalla grafica stilizzata.