Fiavet Sardegna News

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Fiavet Sardegna News
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Indice
News Attualità
News Agenzie di Viaggio
News Trasporti
News Statistiche
pag. 1
pag. 6
pag. 7
pag. 7
News Sardegna
News Sardegna Attualità
News Sardegna Trasporti
News Sardegna Eventi
News Sardegna Bandi
News Sardegna Statistiche
pag. 8
pag. 8
pag. 9
pag. 10
pag. 10
pag. 10
Fiavet Sardegna
Via Dante, 30
08100 Nuoro
Tel/Fax: 0784.39249
NEWS ATTUALITA’
Fiavet: "Cresce la quota di mercato delle adv ma non il fatturato"
www.fiavetsardegna.it
[email protected]
Chiusura d'anno con il segno meno per il 2012
per
il
turismo
italiano.
I dati diffusi da Fiavet registrano un mercato in
calo, ma non manca una nota positiva:
l'aumento dello share delle vendite
intermediate. Un segno al rialzo che però non è
sufficiente a far registrare anche un incremento
sul fronte del giro d'affati delle agenzie.
Lo
scenario
fotografato
dai
dati
dell'Osservatorio nazionale imprese viaggio e
turismo di Fiavet, raccolti in collaborazione con
l'Isnart, è desolante. "Non possiamo che
accogliere con sconforto l'analisi dei dati sui
movimenti turistici degli italiani" commenta
Fortunato Giovannoni, presidente Fiavet. Le
cause, secondo Giovannoni, sono da ravvisarsi
"nell'incertezza economica e nell'aumento delle
tasse, che ha avuto una ricaduta sensibile sui
consumi
degli
italiani".
Il trend negativo si conferma anche per le
prossime festività. "Nel periodo natalizio -
afferma Maurizio Maddaloni, presidente
Isnart - si metteranno in viaggio circa 10
milioni di italiani". Numeri in linea con quelli
del 2011, ma a diminuire sarà ancora una
volta la spesa media dei viaggiatori, "che
passerà da 576 euro a 549 euro procapite"
precisa
Maddaloni.
In aumento, invece, il ricorso alla
distribuzione, che ha segnato un incremento
del 2,6 per cento rispetto al 2011. Ma la
contrazione dei consumi non permette il
rispettivo aumento di fatturato, che è invece
sceso del 25,6 per cento, passando da 11,8
miliardi a 8,8 miliardi di euro. "Anche di
fronte a prospettive di mancata crescita commenta Giovannoni -, il ritorno dei turisti
in agenzia è un dato importante, perché è
segno che la professionalità e la qualità
degli operatori viene ancora oggi
riconosciuta".
Fiavet Sardegna News 01/13 - 03 gennaio 2013
Fiavet ai blocchi di partenza per ricominciare. I flussi a -15% e riduzione del fatturato.
Ma si deve tornare in agenzia
I dati sono in calo ma l’intermediazione ha un valore. Fiavet si prepara al 2013 pensando al Marchio di qualità con l’Isnart, alla collaborazione con le
altre
associazioni
e
ai
rinnovati
rapporti
con
i
fornitori
a
vantaggio
delle
agenzie.
Ambiziosi i progetti della Fiavet che si prepara ad affrontare il nuovo anno con una grinta rinnovata e maggiore concretezza. “Abbiamo l’obiettivo di
essere più uniti , soprattutto a fronte della situazione difficile che stiamo tutti vivendo – ha commentanto Fortunato Giovannoni , presidente Fiavet,
nel corso della conferenza stampa di fine anno di Roma, supportato dal presidente onorario Giuseppe Cassarà e dal presidente Isnart Maurizio
Maddaloni- abbiamo cooptato nella Giunta Andrea Costanzo, presidente Fiavet Lazio, che si unisce a tutti noi per lavorare in squadra. Adesso
ridistribuiremo
le
deleghe
al
nostro
interno
per
riequilibrare
le
cariche”.
Punto focale i risultati portati a casa nel corso dell’anno a cominciare dal rapporto con i fornitori “con i quali vogliamo avere un rapporto
assolutamente
paritario
e
con
i
quali
ci
stiamo
incontrando”.
In agenda c’è una forte voglia di riconoscere il ruolo di intermediario “abbiamo in programma una seria risposta ad Air France sulla commissione
zero ribadendo ancora una volta che il nostro ruolo deve essere riconosciuto, anche sul piano economico, il ruolo che svolge l’agenzia di viaggi nei
confronti
della
clientela”.
Passi importanti sono stati fatti anche sulla questione fideiussione con Trenitalia. “Ci sono buone prospettive – ha osservato ancora Giovannoni- di
chiudere
il
problema
con
le
assicurazioni
che
al
momento
non
intendono
più
dare
fideiussioni”.
Un altro obiettivo importante per il management Fiavet è l’allargamento della base associativa non solo sul fronte agenziale ma della filiera, ed è
stato ricordato l’ingresso di enti del turismo come Egitto, Croazia e Messico, e altre società attinenti al comparto.
La formazione non manca e infatti co sono stati più di 20 seminari per tutti gli associati in relazioni alle tematiche più urgenti del settore.
I
progetti
del
2013
Il nuovo anno comincia subito dal rinnovo del Contratto collettivo “che speriamo si riveli aderente alle esigenze delle imprese nel nome della
flessibilità.
E ancora nell’agenda 2013 interesse per la sostenibilità ambientale, la conferma dell’impegno nell’ECTAA, l’ulteriore allargamento di Fiavet Servizi,
la piena collaborazione con l’Isnart per la concretizzazione di un vero e proprio Marchio di Qualità per le agenzie che abbia una funzione vera e
propria
di
certificazione.
La collaborazione con le altre associazioni, una campagna unica per far
tornare i clienti
in agenzia
Ma soprattutto, un progetto che sembra veramente utile e che era stato auspicato e suggerito già molto tempo fa dagli editoriali di questa testata,
anche dopolo scorso No Frills è la collaborazione con tutte le altre associazione del settore turismo (Astoi, Ainet, Federviaggio, Federturismo….)
“pur mantenendo salde le proprie sigle – come ha spiegato nuovamente Giovannoni” per mettere in piedi un’azione comune urgente per far
tornare il cliente in agenzia puntanto sulla sicurezza e qualità e contro la pubblicità ingannevole della dicitura delle “quote a partire da”, per puntare
alla
trasparenza
e
combattere
al
tempo
stesso
le
tariffe
stravaganti
che
propone
il
web”.
Un altro obiettivo è rientrare nel Codice Ateco per le agenzie (“sarebbe la prima cosa che chiederei al ministro- ha detto Giovannoni); c’è infine
attesa per conoscere il Piano strategico del turismo sul quale l’associazione ha avuto un incontro con gli analisti che collaborano al progetto.
Tra gli impegni anche l’ incontro con il neo direttore generale dell’Enit Babbi per capire l’evolizione del nuovo Portale Italia e soprattutto la sua
funzione di promo-commercializzazione: l’associazione vuole assolutamente chiarire e le agenzie di viaggio devono essere coinvolte su questo
tema.
Dati
in
flessione,
ma
il
turismo
è
un
“bisogno
sociale”
L’ Isnart ha fornito i dati sul turismo 2012 e sul trend di Natale. Per quanto riguarda il 2012, la flessione del movimento turistico è netta con un calo
dei vacanzieri italiani del 15%: mentre l’outgoing mostrauna discreta tenuta, è il turismo interno a crollare con un calo del 18% rispetto al 2011.
Sembra che siain aumento il ricorso alle agenzie di viaggi : il mercato organizzato pesa infatti per il 15,1% per un incremento del 2,6%. Non si
evidenzia un aumento del fatturato per una contrazione dei consumi: il volume d’affari stimato diminuisce del 25,6%, passando da 11,8 miliardi a 8,8
miliardi
di
euro.
Anche per il periodo natalizio i viaggi calano . “ Per le feste- ha detto Maurizio Maddaloni- quasi 10 milioni di italiani si metteranno in viaggio
generando circa 11 milioni di vacanze, concentrando il proprio soggiorno tra Capodanno ed Epifania, privilegiando la montagna (45%) e le città
d’arte
all’estero
(63,5%).
In
diminuzione
la
spesa
media,
non
oltre
550
euro”.
Cassara’:
seria
preoccupazione.
Solo
in
Sicilia
hanno
chiuso
il
32%
delle
agenzie
di
viaggio
“Dobbiamo reagire”. Il presidente Cassarà ha espresso una seria preoccupazione per la crisi e per il calo a due cifre registrate commentando che
ormai il consumatore è guidato solo dal prezzo. Per il presidente onorario si deve assolutamente regolamentare il web, la questione IVA, il
coordinamento nazionale, il contratto collettivo, e la a mortalità di impresa. Solo in Sicilia hanno chiuso il 32% delle aziende, oltre 500 agenzie.
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Fiavet Sardegna News 01/13 - 03 gennaio 2013
Consuntivo Fiavet 2012: calo del 18% del turismo nazionale
Giovannoni: “Il volume d'affari è diminuito del 25,6%, passando da 11,8 a 8 miliardi di euro. Il sommerso nel settore dell'intermediazione
pesa per due miliardi e per un mancato gettito all'erario di 382 milioni”
E' negativo il bilancio presentato oggi dalla Fiavet relativo all'anno in corso, così come negative sono le previsioni per le prossime festività. “Il volume
d'affari è diminuito del 25,6%, passando da 11,8 mld a 8 mld di euro, mentre il turismo nazionale è calato del 18% rispetto allo scorso anno”, ha
sottolineato il presidente Fiavet, Fortunato Giovannoni, durante il suo intervento. Il presidente ha poi puntato il dito, ancora una volta, contro il
sommerso nel settore, che pesa per due miliardi di euro e che costituisce un mancato gettito all'erario per 382 mln. Nelle previsioni per le prossime
festività, dal rapporto Isnart illustrato dal suo presidente, Maurizio Maddaloni, si evince che quasi dieci mln di italiani si metteranno in viaggio con una
spesa media pro capite di 550 euro, con un calo del 5% pari a circa 6 mld di euro. Le vacanze previste saranno 11 mld rispetto agli 11,4 del 2011.
Un Natale in linea con il 2012:
il peggiore in assoluto dall’inizio della crisi economica
A volte si avrebbe voglia di non alzare quella serranda o di non aprire la
porta della propria agenzia. Ci sono alcuni giorni nei quali, al solo
pensiero di andare al lavoro, si prova una fitta allo stomaco e si vorrebbe
rimanere a letto e non iniziare una delle solite deludenti giornate. Da
tempo, ormai, si prova un enorme sconforto pensando alle giornate da
trascorrere dentro i propri uffici “girandosi i pollici” o rispondendo a
preventivi che, al 99,9 per cento dei casi, non verranno mai
concretizzati. C’è veramente da aver paura, non sul futuro di questo
settore, ma sul domani. Sì, proprio il domani, perché è da troppo tempo
che, nella stragrande maggioranza dei casi, le agenzie perdono soldi.
Ne escono, infatti, più di quanti ne entrano. E quel magro incasso estivo,
per chi lo ha avuto, sta andando a “farsi benedire” sotto gli occhi desolati
degli agenti. Sono tante, troppe, le telefonate che ricevo da ADV
demotivati e stanchi di aspettare che qualcosa cambi. Che ci sia quella
benedetta inversione di tendenza che tutti auspicano ma della quale non
si vede neppure l’ombra.. Sui Social Network quali Facebook, sui quali
scrivono gli ADV, è così evidente questo stato di gravissima crisi e di
depressione generale, così come è evidente che nessuno ha “l’asso”
giusto fra le mani da “calare” sul tavolo. Le agenzie –e di conseguenza
anche i T.O. – lavorano poco e lo stato d’animo di chi opera nel turismo
non è sicuramente dei migliori, anzi, direi che è fra i peggiori che abbia
mai avuto. E le ragioni ci sono tutte! E poi, quali sono le prospettive per il
2013? C’è qualche schiarita all’orizzonte? C’è da poter essere ottimisti o
le previsioni danno ancora un anno ancora negativo per il turismo? Da
come si prospettano le cose, l’anno che sta per arrivare farà ancora
versare
lacrime
amare…
UN
2013
ANCORA
NERO?
L’aumento del costo della vita, la stangata dell’Imu, la perdita del posto
di lavoro di tante persone, la chiusura di tante aziende, non lasceranno
tanti soldi nelle tasche degli italiani. E le priorità in una famiglia sono ben
altre che un viaggio, che può essere benissimo sacrificato e rimandato a
tempi migliori. La caduta del Governo, per ciò che riguarda il turismo,
non toccherà minimamente il settore. Chiunque si sia dovuto occupare di
Turismo, Ministro o altro “personaggio” politico, ha sempre fallito.
L’ultimo, addirittura, è stato addirittura inesistente e sono sicura che
pochissimi si ricordano il suo volto, così come lo ricordo a malapena
anche
io.
La cosa che mi fa più arrabbiare è che ho l’impressione che il settore sia
entrato in un tunnel il quale, anziché far vedere un po’ di luce laddove
finisce, diventa sempre più stretto impedendo a chi opera nel turismo di
poter
uscire
e
vedere
un
po’
di
chiarore.
I media, e qualche giornale di settore poco informato, hanno riferito di un
certo movimento di persone partite per le feste natalizie. Siamo abituati
a sentir raccontare frottole, ma non si riesce a capire perché si dicano
sempre inesattezze sul settore. A volte vengono dati veramente i
numeri, ma non si capisce perché vengano dati soprattutto quando si
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parla di turismo. Forse è proprio questo comparto a ispirare le persone
a
raccontare
“pallonate”.
I
SONDAGGI…
Il nostro è il paese dei sondaggi. Stiamo facendo diventare milionarie le
società che si occupano di intervistare le persone le quali, si sa, molto
spesso, pur di togliersi “dalle scatole” il sondaggista, sarebbero disposte
a dichiarare qualsiasi scemenza o a inventarsi di avere i soldi per fare il
giro
del
mondo!
Per fare un sondaggio sul turismo, anziché intervistare gli agenti di
viaggio o gli operatori , si intervistano telefonicamente – a campione –
persone che sono a casa e, come ho già detto prima, sono tutt’altro che
attendibili! Mi viene in mente che il turismo è uno sconosciuto del quale
si parla poco, male e a sproposito, giornalisti del settore compresi, i
quali, invece, dovrebbero fare interviste personalmente e non affidarsi ai
risultati diffusi dalle società che si occupano di sondaggi.
Tranne chi ci lavora, e non parlo della stampa, di solito nessuno conosce
la categoria e chi ne fa parte. Nessuno può mai porre l’accento su
quanto sacrificio personale si regga questa industria che, solo se
venisse gestita bene a livello legislativo e governativo, consentirebbe
all’Italia di vivere bene quasi soltanto sfruttando le sue risorse
archeologiche, storiche, culturali, paesaggistiche e di accoglienza. Un
tempo eravamo maestri proprio nel senso dell’ospitalità, un’arte che oggi
è andata in soffitta come l’educazione e il rispetto per il prossimo.
INCOMING:
COME
VIVERE
DI
SOLO
TURISMO…
Quando si parla di industria, di lavoro e di lavoratori, il turismo non viene
mai menzionato come se fosse un settore inesistente o non fosse
un’importante industria per il paese. E invece lo è, anzi, se avessimo
gente intelligente e lungimirante al Governo (antichi romani dove siete!!!)
dovrebbero interessarsene e considerarla per quello che rappresenta: la
principale industria italiana. E allora diciamolo chiaramente perché ne
abbiamo le scatole piene…ma quale industria automobilistica! Ma quale
industria siderurgica! Ma quale industria manifatturiera! Oggi queste
industrie devono competere con paesi dove gli operai e gli impiegati
guadagnano veramente una cifra molto bassa rispetto a quanto
prendono i nostri lavoratori, ma più o meno equa per vivere nei loro
paesi, e, quindi, tutto ciò che produciamo non è competitivo.
Questo determina la chiusura di grosse e piccole aziende, con i
lavoratori che si trovano da un giorno all’altro senza lavoro e
incominciano a fare scioperi della fame o azioni eclatanti per avere
visibilità. Ma questo è ciò che accade anche nel nostro settore, solo che
non fa notizia: nessuno fa lo sciopero della fame, nessuno va dal Papa
per farsi notare dai media, nessuno sale sul Colosseo o su qualche altro
monumento minacciando di buttarsi di sotto. Il nostro è proprio un
settore sempre più invisibile che sta morendo lentamente! Intervistati dai
giornalisti televisivi, i “disperati” dichiarano tutti di avere una famiglia da
mantenere ed è per questo che sono disposti a sacrificarsi per loro.
Fiavet Sardegna News 01/13 - 03 gennaio 2013
Ma pensate un po’, nel turismo, invece, sono tutti single. Nessuno “tiene
famiglia” e tutto rimane nell’ombra, solo nell’ambito del settore e basta.
Denunce, lamentele, tutto rimane lettera morta e non esce al di fuori dei
Social Network. Perché accade questo? Perché se un negozio apre
abusivamente gli altri negozianti sono pronti a denunciare l’abusivo,
mentre nel turismo gli abusivi imperversano, togliendo lavoro e soldi a
chi invece è dotato di regolare licenza, e, nonostante le denunce non
accade
mai
niente?
VIGE
L’ANARCHIA
PIU’
ASSOLUTA
Dalle associazioni senza scopo di lucro, ai Cral, alle chiese, ai singoli
“praticoni”, ognuno fa il “porco” comodo proprio senza che nessuno li
tocchi. L’Italia è proprio la terra dell’anarchia, nel senso peggiore della
parola, però! E gli ADV subiscono senza mai alzare la testa!!!
Ma se gli altri settori in crisi hanno alle spalle tutti i sindacati, chi
dovrebbe esserci dietro i lavoratori del turismo? Da chi dovrebbe partire
e chi dovrebbe organizzare manifestazioni “importanti” per portare
all’attenzione dei giornali e delle televisioni la “paralisi” di questo settore
che ha già visto la chiusura di tanti tour operator grandi e piccoli e
agenzie di viaggio in ogni regione italiana? Pensiamoci bene, ma nel
2012 oltre 500 agenzie di viaggio hanno chiuso i battenti nella sola
Sicilia! Ma questo non interessa a nessuno. I lavoratori del turismo sono
di
serie
B
e
non
meritano
attenzione!
Anche se c’è qualcuno che continua a dare la colpa ai T.O. e agli agenti
di viaggio per gli errori commessi – (ma chi non ne ha mai commessi?) –
e perché non sono stati al passo coi tempi che cambiavano
velocemente, ormai non si tratta più di addossare responsabilità a tizio o
a caio ma di venire fuori da queste “sabbie mobili” che rischiano di
inghiottire tutto il settore che comprende T.O. e ADV dettaglianti.
Un anno da dimenticare
Sono cambiati i tempi, e ne siamo tutti consapevoli. Sono cambiate le
regole del gioco, e ne siamo consapevoli. E’ cambiato il modo di fare
turismo, e ne siamo consapevoli. Non basta più solo la professionalità, e
ne siamo consapevoli. Internet ha ribaltato tutto il modo di intendere il
turismo. Si è sostituito alle persone, e di questo ne siamo consapevoli.
Oltre ad una campagna di controinformazione, come ho già scritto altre
volte, e come detto al presidente Astoi Nardo Filippetti nel corso di No
Frills, c’è bisogno anche di un ritorno al passato, di un ritorno al contatto
umano, all’essere nuovamente i consulenti di fiducia di una volta. E’
strano, ma anche in tempi di crisi c’è ancora chi riesce a lavorare con i
gruppi perché riesce a coccolarli, a farli sentire importanti, a stabilire un
rapporto di cordialità con le persone che, però, paga. E per queste
persone
fidelizzate
non
c’è
Internet
che
tenga.
IL
CLIENTE
E’
SACRO…
E’ la personalizzazione, oltre alla bravura, a mantenere intatto per anni
un rapporto di fiducia con i clienti. Peccato che molti se lo siano
dimenticato ed abbiano demandato solo ai propri impiegati i contatti con
i clienti. E questo non piace alla clientela, soprattutto se ha una certa
età. In tempi di magra bisogna ripensare al proprio modo di lavorare,
bisogna “spremersi le meningi” ed escogitare qualcosa di nuovo per
riportare i vecchi clienti in agenzia. Se non c’è nessun aiuto da parte del
Ministro e delle Associazioni di categoria, se ci si vuol salvare, l’unico
sistema è quello di rimboccarsi le maniche e ricominciare da capo o
reinventarsi il proprio mestiere. Se l’unione fa la forza, ma non è il caso
degli agenti di viaggio perché non conoscono la parola “unità”, bisogna
andare avanti da soli, altrimenti il fallimento non è solo un’ ipotesi, ma
una realtà. E neppure troppo lontana!
L'anno più lungo
dei tour operator Un difficile 2012 per i
t.o. tra uscite di scena e calo dei
Bisogna chiudere in fretta il libro del 2012 perché raccoglie troppi drammi e uscite di
scena. Però alcuni capitoli vanno tenuti in memoria, altrimenti si rischia grosso e le
previsioni per il prossimo anno non sembrano fantastiche. Inutile dare ancora retta ad
alcuni tour operator che ‘sparano’ aumenti a due cifre sul Mar Rosso, senza specificare il
perimetro
utilizzato
e
la
disponibilità
posti
offerta.
Le tasse hanno condizionato il mercato con vendite sempre sottodata e tanti problemi in
più per le agenzie di viaggi. I tour operator hanno sforbiciato l’offerta in ogni angolo
del mondo per cercare di ridurre i rischi. Ora a fine anno si vende bene il solito e mai
domo
Mar
Rosso
e
poco
altro.
Sul lungo raggio i seggiolini messi in pista da operatori e vettori charter sono ormai
ridotti al lumicino, malgrado qualcuno racconti di voli aggiuntivi.
Basta prendere in mano la programmazione di due anni fa per capire che la domanda ha
ormai ridotto il budget in maniera importante. I passeggeri da 2mila euro vengono accolti
in
agenzia
con
la
banda
musicale.
Inutile
raccontare
storie.
In mezzo a tutto questo resta da capire come si muoveranno nei prossimi mesi gli
operatori ferroviari e le compagnie aeree. I primi sembrano oggi quelli più sensibili e Tutto il contrario di una guerra lampo. Il 2012 dei
vicini alle agenzie di viaggi, mentre le linee aeree lanciano proclami e tagliano tour operator è stato un vero e proprio anno di trincea,
commissioni a tutto gas, salvo poi precisare, rettificare e cercare accordi con i singoli combattuto con il coltello tra i denti, contro un nemico
network.
potente
e
multiforme.
Servirebbe più chiarezza da parte di tutti, anche da parte di quelli che sostengono che i Si tratta dell'ormai consueta crisi, che si è fatta ancor
dettaglianti valgono ancora il 70 per cento delle Didascalia
vendite totali.
più tentacolare,
della domanda, calo dei
che descrive
l'immaginetra
o contrazione
la foto.
Un piccolo passo avanti lo ha fatto Alpitour con la recente convention di Premium. Dopo consensi verso il turismo organizzato e una policy
aver spiegato piani e progetti ha incontrato la stampa trade, con il presidente Gabriele fiscale che ha condito il tutto, impattando
Burgio in prima fila. Un modo per sgombrare il campo da equivoci e la voglia chiara di pesantemente sulle aziende. Si è così generato un
mettersi
in
gioco,
senza
limitarsi
alla
solita
nota
stampa. effetto domino che ha portato un grande gruppo come
Speriamo che altri seguano l'esempio del leader, senza nascondersi dietro comunicati, Alpitour ad avviare un'importante trasformazione, ma
inaugurazioni di nuove navi o programmazione rinnovata. Serve qualcosa in più.
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Fiavet Sardegna News 01/13 - 03 gennaio 2013
Risarcimento del danno da vacanza rovinata. E’ sempre colpa
dell’agenzia? E’uscita la nuova guida per la tutela del turista. Focus
sull’intermediazione
E’ uscita la terza edizione del volume
“Risarcimento del danno da vacanza
rovinata” edita da Maggioli, aggiornata
con il nuovo Codice del turismo. Occhi
puntati su tutti gli adetti al settore che
devono essere sempre più preparati sulla
tutela del turista in ogni aspetto,
patrimoniale e sulla vacanza quale bene in
sé e saper fronteggiare la richiesta dei
danni. Anche per sapersi difendere dal
“danno inventato” o presunto da parte di
numerosi turisti scontenti a prescindere
sempre
e
comunque.
Conforme al diritto vigente il volume
esplica
le
questioni
legali
sull’interpretazione e l’esecuzione dei
contratti
turistici
,
sull’inesatto
adempimento delle prestazioni convenute
e sulle fattispecie di responsabilità e di
risarcimento dei danni a persone e cose,
nel
dettaglio
di
sei
capitoli.
Il Capitolo I è dedicato alla La tutela dei
diritti del viaggiatore e del turista e al
codice del turismo. Nel Capitolo II vengono
affrontati i contratti di trasporto di persone
e la responsabilità del vettore (Il contratto
di trasporto di persone in generale, La
responsabilità del vettore per ritardo, per
danni alle persone e ai bagagli secondo la
disciplina generale, Il contratto di trasporto
marittimo, Il contratto di trasporto aereo,
La responsabilità del vettore aereo per
danni alle persone, ai bagagli e per ritardo,
La risarcibilità delle lesioni personali e la
limitazione della normativa convenzionale
alle bodily incurie, La disciplina in materia
di compensazione ed assistenza ai
passeggeri in caso di negato imbarco,
cancellazione del volo e ritardo prolungato
, Cenni sui servizi di assistenza a terra (cd.
handling), La responsabilità del vettore (o
dell’impresa
esercente
servizi
di
handling?) durante le operazioni di
imbarco e sbarco, trasporto ferroviario ,
Alcuni casi di responsabilità del gestore
per danni subiti dal passeggero all’interno
della struttura (nella stazione ferroviaria; in
aeroporto;
nella
stazione
della
metropolitana), Il contratto di seggiovia e il
contratto di risalita in sciovia (skilift):
differenze in ordine alla responsabilità per
danni alla persona e La responsabilità del
gestore
di
impianto
sciistico
Nel Capitolo III ci sono i Contratti e
responsabilità nei confronti del viaggiatore
dal contratto di albergo, alla Conformità
della stanza alla categoria di albergo o ai
servizi promessi o pubblicizzati, ai bed &
breakfast e contratto di ormeggio turistico.
La
figura
dell’intermediario
Fondamentale il IV capitolo dedicato alle
attività di organizzazione del viaggio e nel
dettaglio:1. L’intermediazione dell’agenzia
viaggi: il ridimensionamento della figura
di intermediario in seguito al d.lgs.
111/1995 2. Il contratto di organizzazione
di viaggio nella C.C.V. 3. I pacchetti
turistici nel codice del turismo 4. Segue –
La responsabilità dell’organizzatore o
dell’intermediario 5. L’organizzazione o la
vendita del viaggio da parte di associazioni
senza scopo di lucro 6. Il contratto di
crociera
turistica
7. L’intermediazione dell’agenzia viaggi:
dalla vendita dei biglietti del mezzo di
trasporto
alla
prenotazione
dell’alloggio.
Tutto il Capitolo V vede centrale il danno
da vacanza rovinata: 1. La risarcibilità dei
danni da cd. vacanza rovinata , 2. La
“finalità turistica” e i “presupposti
estrinseci” del pacchetto turistico, 3. Altri
casi pratici di “vacanza rovinata”. Il “danno
da vacanza rovinata” nel codice del
turismo, 4. La pubblicità ingannevole e 5.
Le
clausole
vessatorie.
Non manca il formulario con i fac simile di
reclamo,
diffida
o
richiesta
di
compesanzione. “Il risarcimento del danno
da vacanza rovinata” è stato scritto
dall’Avvocato R. Di Napoli.
ha anche costretto attori minori, presenti comunque sul
mercato da decenni, a uscire mestamente di scena.
I colossi del tour operating internazionale hanno dovuto
fare un passo indietro dal mercato della Penisola e un
brand simbolo come Valtur ha visto andare
sostanzialmente deserta la prima gara che metteva sul
piatto
il
patrimonio.
Rivoluzione
Alpitour
Il primo operatore nazionale si appresta ad archiviare il
2012 come uno degli anni più significativi della propria
storia. La cessione di Exor ai fondi Wise e J. Hirsch,
sotto la newco Seagull e la nomina di Gabriele Burgio
alla guida dell'azienda sono stati solo i primi giorni della
nuova
era.
Dopo qualche mese di silenzio il presidente è infatti
uscito allo scoperto con un coup de théâtre dietro l'altro
sino al culmine raggiunto nel corso della convention
Premium: "Il cliente 2013 di Alpitour sarà migliore di
quello del 2012" e una promessa, "apriamo l'azienda al
mercato e superiamo questa fase difficile per tornare a
crescere". Nel frattempo i fatturati del Gruppo si sono
assottigliati e due volti storici dell'azienda, Massimo
Broccoli prima e Sergio Testi poi, hanno lasciato la
squadra di cui erano bandiere da anni.
Stranieri
in
fuga
Anche per i grandi nomi del tour operating europeo non
sono mancati i momenti difficili. Un colosso come
Kuoni ha avviato il disimpegno dai mercati giudicati
"non più redditizi", tra cui, in prima fila, l'Italia.
Impossibile tenere un piede in un bacino incapace di
portare utili nelle casse anche per Travelplan: il tour
operator del gigante spagnolo Globalia ha infatti
concluso la sua esperienza nella Penisola dopo poco
più
di
due
anni
di
lavoro.
Dai big player alle realtà più locali la musica non ha
trovato nuovi accordi. Dopo una stagione estiva di
grandi sofferenze, Polycastrum ha annunciato di
essere costretto a sospendere la propria attività.
Stesso destino è toccato anche a MyTravel.
Il 2012 non passerà inosservato neanche in casa
Valtur. Se da una parte il tour operator ha visto, sotto la
guida dei commissari straordinari, un positivo
andamento delle vendite, dall'altra, nessuno dei
pretendenti si è fatto poi avanti nel momento della
verità, ovvero con la gara per l'acquisto degli asset
aziendali. Un altro inverno con i commissari e un nuovo
bando la cui gara si concluderà il prossimo gennaio.
Perugia, cambia il regolamento per la tassa di soggiorno
Si pagherà da un minimo di 50 centesimi per notte fino a un massimo di 5 euro
Cambia il regolamento della tassa di soggiorno a Perugia. Venerdì la
commissione Bilancio del capoluogo umbro esaminerà le modifiche apportate
al balzello economico approvato nell'aprile scorso. La modifica principale è
l'abbassamento dell'aliquota minima a 50 centesimi per notte (a persona),
quando prima era di un euro. I ricavi serviranno "a finanziare interventi in
materia di turismo, nonché interventi di manutenzione, fruizione e recupero
dei beni culturali e ambientali locali, oltre ai relativi servizi pubblici locali", si
Pagina 5
legge
in
una
nota.
Queste modifiche arrivano dopo un ulteriore confronto con le
associazioni di categoria dove è emerso, si legge ancora nella nota,
"una generalizzata inquietudine degli operatori per la difficile
congiuntura economica e, in particolare, per la conseguente
contrazione registratasi nelle presenze turistiche nel territorio".
Fiavet Sardegna News 01/13 - 03 gennaio 2013
NEWS AGENZIE DI VIAGGIO
Il 2012 delle agenzie
tra vettori e Governo
Commenti, sfoghi, opinioni. Il portale di TTG
Italia si è dimostrato essere, nel corso di
quest’anno, una finestra aperta dalla quale gli
agenti di viaggi si sono più volte affacciati per
gridare tutto il loro disagio, porre domande,
innescare
dibattiti
a
distanza.
Dal trasporto aereo ai provvedimenti fiscali,
sono stati numerosi i fatti di cronaca che
hanno scatenato la reazione immediata e
rabbiosa dei dettaglianti. È il caso, a inizio
marzo, della notizia dell’accordo stipulato tra
Alitalia e Lottomatica, che ha introdotto la
possibilità di pagare i biglietti aerei nelle
ricevitorie. Certo, si trattava sostanzialmente del
pagamento dell’importo del biglietto e non
dell’emissione di un titolo di viaggio. Ma, visti
anche i difficili rapporti tra la distribuzione e il
trasporto aereo, le agenzie non sono state
propense
a
fare
troppi
‘distinguo’.
La
polemica
passa
dal
web
La polemica ha preso il volo velocemente e il
sito ttgitalia.com è stato teatro della protesta
degli agenti che hanno commentato
l’annuncio di Alitalia. “Ancora una volta
scavalcati dalle compagnie aeree” è stata, in
sostanza,
la
loro
reazione.
La risposta di Alitalia non si è fatta attendere e
l’allora direttore vendite, distribuzione e
customer care, Marco Sansavini, ha cercato di
gettare acqua sul fuoco ribattendo sul sito di
TTG Italia: “Le ricevitorie Lottomatica non
rappresentano un canale distributivo alternativo
alla rete agenziale”. A meno di un giorno
dall’annuncio, la compagnia aerea è intervenuta
per spiegare con maggiori dettagli
l’operazione. Tuttavia gli adv si sono mostrati
comunque molto preoccupati e c’è stato anche
chi, come Vito Topputo, si è interrogato sul
futuro: “Visto che la gente ormai cerca di
prenotare le vacanze con i siti dedicati e la
biglietteria è acquistabile altrove, noi cosa
dobbiamo fare? Non siamo alla frutta, ma al
digestivo”.
“A
pagare
siamo
sempre
noi”
Altra notizia che ha scatenato la reazione
immediata degli agenti di viaggi è il
provvedimento governativo che introduce
l’obbligatorietà di accettare i pagamenti
effettuati con il bancomat. Per le agenzie il
problema del bancomat non è una questione di
principio: è matematica pura. Se, infatti, la
commissione riconosciuta dal cliente all’adv è
del 2 per cento e quella riconosciuta dall’adv
alla banca è più o meno altrettanto, il saldo
finale è: lavoro gratis per l’agente di viaggi.
Numerosi i commenti alla notizia inviati tramite
Facebook. “Basta immaginare un biglietto del
treno comprato con carta di credito: il 2 per
cento che mi dà Trenitalia lo giro direttamente
a CartaSì… un vero affare!”. Questa l’opinione
arrivata
dall’account
Facebook
de
‘IMiglioriviaggi Le Marmotte’ di Roma, ma
sintetizza il pensiero dei molti agenti di viaggi
che hanno partecipato alla discussione. Tutti
hanno sottolineato la medesima idea: perché i
costi della diffusione della moneta digitale
devono
ricadere
sulle
agenzie?
“I pagamenti elettronici vanno benissimo, che
se li paghino i clienti i costi delle transazioni”
evidenzia Mike Bonugli. Altrettanto drastica
l’idea di Manrico Mammucari, che propone di
“obbligare le banche ad abbassare le
commissioni su carte e bancomat”. Altra
soluzione: far pagare una percentuale in più ai
clienti che usano il Pos. Una via che,
sottolineano molti, in Italia non è ancora
praticabile a causa della legislazione.
Una cosa è certa: i commenti postati tramite
Facebook sul sito di TTG Italia tratteggiano
l’immagine
inequivocabile
di una
categoria messa sempre più alle strette. I
proclami a favore dei dettaglianti non si
contano più, ma non bastano a motivarli nel
loro lavoro e loro, oggi più che mai, si
dimostrano sensibili agli attacchi e alle
insinuazioni che giungono da più parti . Sono,
dunque, bastate le semplici parole “Al
centro del mirino” (questo il titolo
dell’editoriale del direttore Remo Vangelista
scritto il 26 novembre) per accendere
immediatamente la discussione nella
categoria.
Distribuzione
sotto
attacco
Juan Pablo Grando di Trieste afferma che le
compagnie aeree “ormai ci trattano come
servi”. Non meno severa Emanuela Costanzo
(che si qualifica come responsabile presso
Agenzia di Viaggi Cadmo): “Lo 0,1 per cento
non può essere considerato un compenso
per un lavoro svolto”. E ricorda anche il caso
della rivolta dei dettaglianti Usa dopo la
proposta di taglio alle commissioni da parte
del trasporto aereo. “Ci vorrebbe
un’associazione di categoria con un minimo
di forza” invoca Costanzo. Hakanub Viaggi
Antistress usa toni ancora più decisi: “Ridicoli
noi e le nostre associazioni di categoria!”.
Anche perché “non vedere l’accanimento
praticato nei confronti dell’intera categoria è
un pochino miope” commenta Grillo
Sparlante, la stessa firma che sigla i post sul
blog
di
Autotutela.
Iata, Air France, tour operator e, perché no,
anche network: le notizie negative arrivano
da diversi fronti. Difendersi da tutti, per le
agenzie di viaggi, non sarà affatto semplice.
A meno di non ricordarsi che non sono solo i
dettaglianti ad aver bisogno dei fornitori: anzi,
il più delle volte è vero proprio il contrario.
I professori in agenzia
Diversi provvedimenti, anche se non rivolti al
turismo, hanno toccato i dettaglianti
Anche senza nessun affondo diretto, il
Governo dei professori non ha mancato di
condizionare la vita delle agenzie di viaggi.
Forse anche più di quanto non abbiano fatto
gli
esecutivi
prevedenti.
Se il 2011 è stato l'anno del varo delle nuove
norme sui contanti, il 2012 è stato quello dell
stretta vera e propria. Le regole sono entrate
nel vivo e, dopo i primi ‘esperimenti', sono
arrivate le buone e le cattive notizie: da un
lato i chiarimenti (che in alcuni casi hanno
Pagina 6
allentanto la pressione), dall'altro gli effetti sulle
prenotazioni. Che, stando agli agenti di viaggi,
non sono stati sicuramente positivi.
Pagamenti
tracciabili
I
nodi
da
risolvere
Il primo dubbio, forse il più pressante per le
agenzie, sono state le liste nozze. Se l'importo
totale (come è facile che sia) supera i 1.000
euro, ogni quota (anche da poche decine di
euro) può essere versata in contanti? La
domanda non era semplice e infatti, nel corso
dei mesi, sono state date diverse risposte. La
soluzione, salomonica, è arrivata poi in
autunno: le quote possono essere versate in
contanti, con debita ricevuta, che l'adv deve
conservare per 5 anni (come, del resto, tutti i
documenti
fiscali).
Nel complesso, dunque, la regola sui contanti
appariva
assolutamente
semplice:
nonostante questo, non sono mancate le
discussioni.
Fiavet Sardegna News 01/13 - 03 gennaio 2013
Le scadenze fiscali di metà ottobre
Quello dei viaggi di nozze infatti non è stato il
solo nodo da sciogliere per il comparto turistico
alle prese con i pagamenti in contanti. Anche i
gruppi avevano suscitato qualche perplessità.
Se l'acquisto è effettuato da un unico soggetto
che ha ricevuto il denaro in contante da diversi
partecipanti (con quote inferiori alla soglia dei
1.000 euro), l'importo complessivo può essere
versato sul conto dell'agenzia di viaggi o del
tour operator a fronte dell'emissione di un'unica
fattura con tutti i nomi dei partecipanti. In
alternativa, la somma può essere versata in
contanti a fronte dell'emissione di diverse
fatture intestate ognuna a un singolo
partecipante.
Altro aspetto importante, quello degli acconti: la
legge prevede infatti il versamento dell'importo
totale in diverse tranche. Una pratica che,
dunque, non può essere vista come ‘artificiosa'.
Ma come comportarsi per acconti o saldi
inferiori ai 1.000 euro a fronte di valori pratica
complessivi superiori alla fatidica soglia? La
questione ora è chiarita e, a norma di legge, il
cliente può pagare in contanti le tranche di
importo
inferiore
ai
1.000
euro.
A gettare ulteriori domande sul comparto è
intervenuta anche la riforma voluta dal ministro
del lavoro Elsa Fornero, che ha modificato
l'associazione in partecipazione introducendo il
limite di tre associati per ogni attività. Una breve
precisazione che però è stata in grado di far
drizzare le antenne alle agenzie di viaggi
italiane.
Per Il Sole 24 Ore, il modo in cui il ministro ha
messo mano alle norme rappresenta in realtà
una vera e propria riscrittura dell'associazione
in partecipazione. Ovvero, della forma
contrattuale che negli ultimi anni ha
maggiormente contribuito alla diffusione della
distribuzione organizzata. Se nei primi anni del
fenomeno network, infatti, buona parte della
sfida era stata giocata sul campo del
franchising, la partita ultimamente si era
spostata sull'associazione in partecipazione.
Ora il comparto attende le conseguenze della
nuova
normativa.
Cambia la legislazione: i rischi per il
comparto
Anche la revisione dei meccanismi della
pensione, però, non ha mancato di lasciare la
sua traccia in agenzia. A gennaio scatterà la
nuova riforma delle pensioni voluta dal
Governo Monti. Per gli adv italiani non si
tratterà solo di ricalcolare i tempi che li
separano dal meritato riposo. Il turismo,
infatti, dovrà imparare a contare leggermente
meno su un bacino di utenza che negli scorsi
anni ha riservato più di qualche
soddisfazione.
Basterebbe, in fondo, dare un'occhiata alle
date di nascita dei documenti compilati in
agenzia. Poi depennare tutte (o quasi tutte)
le partenze in bassa stagione dei clienti over
70. Ciò che resta sarà, grosso modo, il giro
d'affari sul quale le agenzie potranno contare
dal prossimo anno. Certo, la legge prevede la
possibilità di uscita a 66 anni e 3 mesi. Ma
dal 2013 sarà molto più facile restare al
lavoro fino a 70 anni; e anche molto più
conveniente, visti i nuovi calcoli dell'importo
delle pensioni.
NEWS TRASPORTI
NEWS STATISTICHE
Il contratto Costa cambia così
L’agenzia
passa
da
mandataria a intermediaria,
l’articolo 6 sull’insolvenza del
cliente, il 16 sulla variazione
delle commissioni: chiariamo i
primi elementi di un accordo
ampiamente discusso e per il
quale è stato determinante il
confronto con le associazioni
di categoria
Con
l’approvazione
delle
associazioni di categoria come
Fiavet ed Ainet il contratto di
Costa Crociere sembra avere
trovato la quadra dopo essere
apparso ampiamente contestato,
in particolare per l’articolo 6, con
il quale il crocierista tenta di
tutelarsi rispetto ai mancati
pagamenti
dei
clienti,
manlevando
l’agenzia
dall’ottenere il saldo in caso si
manifesti una criticità. Dopo che
sui social media era esploso il
“caso” e alcuni agenti di viaggi si
erano lamentati diffusamente su
Pagina 7
questo dettaglio, ponendo l’accento
sul fatto che Costa cancellava la
commissione sulla parte di saldo
mancato, è stata fatta chiarezza.
Con il nuovo contratto, Costa
assegna all’agenzia il ruolo di
intermediario e non più di
mandatario, ciò fa sì che la
compagnia non si rivalga più
sull’agenzia
e
si
rivolga
direttamente al cliente per avere la
parte mancante della pratica.
All’adv spetta la commissione
sull’acconto. Ma questo articolo
dell’accordo, cavalcato come il più
scandaloso, e che Costa ha rivisto
grazie al confronto con le
associazioni di categoria (ognuna
delle quali ha avuto un importante
ruolo, da qualcuna comunicato
piuttosto rapidamente, ndr), non è il
solo ad essere stato modificato.
Almeno un altro è di rilievo:
l’articolo 16 Ex 13 nella prima
bozza).
Costa aveva scritto che si riservava
di variare la commissione in
caso di variazioni di andamento
di mercato e/o del fatturato
dell’agenzia. Su questo punto la
variazione è stata apportata
eliminando
l’eventualità
di
mutamento del mercato e tenuta
solamente quella di significativa
diminuzione del volume di
vendita da parte dell’agenzia: in
questo caso Costa valuterà se
decurtare
la
fee.
Riepilogando, fin qui, sono tre le
importanti variazioni del contratto
di cui tenere conto: il passaggio
per l’adv da mandatario a
intermediario, l’articolo 6 che
limita
la
responsabilità
dell’agenzia in caso d’insolvenza
del cliente, infine l’articolo 16 sui
ritocchi delle commissioni in
caso di variazioni di fatturato. Ci
riserviamo
di
approfondire
l’argomento su Guida Viaggi
settimanale e in seguito su
questa agenzia di stampa online.
In termini di fatturato il
segmento rappresenta
ben il 9,1% dell'intero
settore turistico nazionale
Dopo cinque anni di crescita
consecutiva, con quote annue
d'incremento variabili dal 2% al 5%,
frenata del turismo del lusso nel
2011 con un incremento rispetto
all'anno precedente inferiore all'1%.
Nel 2012 il segmento del turismo
del lusso italiano ha segnato un
incremento
in
termini
di
quota/mercato di circa 2 punti
percentuali, ma una riduzione della
spesa pro-capite (che nel 2011 era
pari a 4.380,00 euro, contro i
4.250,00 del 2012), raggiungendo
quota 4 miliardi 90 milioni di euro di
fatturato.
I
dati
arrivano
dall'Osservatorio
Nazionale
Turismo del Lusso e sono frutto di
analisi ed elaborazioni della società
JFC su dati Unwto (Organizzazione
mondiale
del
turismo),
Eurobarometer, Iperceptions ed
interviste ad un campione
composto da 676 tra imprese
ospitali di lusso (hotel, resort, b&b
Fiavet Sardegna News 01/13 - 03 gennaio 2013
NEWS SARDEGNA
NEWS SARDEGNA ATTUALITA’
Cagliari, nuovo home port dei
crocieristi
A Cagliari 180 mila passeggeri
in meno nel 2012,
oggi la prima crociera
Accordo per gestione del molo Rinascita
Via alla trasformazione del molo Rinascita di
Cagliari per l'arrivo delle navi da crociera e il
decollo
dell'home
port.
E' stato firmato il contratto di 15 anni, per la
realizzazione del nuovo quartier generale delle
imbarcazioni con i turisti al molo Rinascita, fra il
presidente dell'Autorità portuale di Cagliari,
Piergiorgio Massidda, e l'amministratore delegato
della srl Cagliari cruise port, Antonio Di Monte. La
formula era già nota dal bando di gara: più turisti
in Sardegna con gli imbarchi alle navi da crociera
e meno spese per il concessionario.
La svolta è gia iniziata: avviata la sistemazione dei
gazebo e dei banchi per il ricevimento dei turisti
per essere pronti per il primo arrivo del prossimo
anno, il 2 gennaio. "Un cambiamento epocale - ha
detto Massidda - che può calamitare a Cagliari,
portando benefici anche a tutta l'isola, turisti da
tutto il mondo: ci sono anche buone prospettive
nel mercato asiatico. Per la prima volta potremo
avvalerci dei professionisti del settore".
Turisti, ma anche posti di lavoro. "Per il 2 gennaio
- ha anticipato Massidda - lavoreranno otto
persone in più fra servizi di pulizia e guardiania.
Per la Sardegna non è poco se moltiplichiamo
questa situazione per il numero di attracchi".
Il vero decollo, però, sarà nel 2014: "Il 2013 - ha
detto Di Monte - sarà un anno di rodaggio e di
gestione in una condizione provvisoria. Stamattina
cominciamo con i banchi del check in, i gazebo e
le dotazioni normalmente in uso. Nel corso della
stagione avremo modo di capire su che cosa
lavorare. Abbiamo già cominciato con la
promozione a Marsiglia e ripeteremo questa
esperienza a marzo a Miami. In questo settore la
programmazione si effettua a due anni: primi
effetti cospicui si vedranno nel 2014".
Porto di Cagliari in posizione strategica: "Nel giro
di qualche anno contiamo di incrementare gli
imbarchi - ha continuato Di Monte - mettendo a
frutto la vicinanza dell'aeroporto, davvero a pochi
minuti di distanza: una condizione non comune
rispetto ad altri scali. Cagliari si può candidare
anche per il mercato remoto (centro Europa, est
Europa, America): un tipo di turismo per il quale la
crociera nel Mediterraneo è il massimo".
Pagina 8
Primo sbarco per una nave da crociera al molo
Rinascita del porto di Cagliari. Questa mattina è
arrivata in città la Costa Pacifica ma proprio nello
stesso giorno la Capitaneria di Porto del capoluogo
elenca gli arrivi dei passeggeri nel 2012: 180 mila in
meno.
CAGLIARI - Sono esattamente 179 mila 409 i passeggeri
che nel 2012 sono mancati all'appello degli arrivi del porto
di Cagliari. Il dato è stato fornito questa mattina dal
comandante della Guardia Costiera di Cagliari, Vincenzo
Di Marco, durante una conferenza stampa riguardante
l'operazione
"Mekong".
Stando ai numeri si è passati dai 437 mila 814 passeggeri
del 2011 ai 258 mila 405 del 2012. Secondo i vertici della
Guardia Costiera il dato va collocato all'interno dell'anno
di crisi vissuto dal settore delle crociere soprattutto dopo il
naufragio della Costa Concordia. Ma i numeri riguardano
anche i passeggeri delle navi di linea.
Nonostante ciò il 2013 per Cagliari potrebbe essere
l'anno della svolta: oggi al molo Rinascita ha attraccato la
Costa Pacifica che ha portato in città circa 3500 crocieristi
e a questo primo sbarco se ne aggiungeranno altri 59 già
in programma fino a dicembre 2013. Al molo Rinascita in
futuro sorgerà un nuovo terminal, in grado di accogliere le
grandi navi da crociera, gestito dalla società Cagliari
Cruise Port per quindici anni.
di charme, etc.), tour operator
che si occupano del prodotto
lusso e agenti di viaggio.
Il settore del turismo del lusso
rappresenta, in Italia, una quota
pari al 4,8% dell'intero prodotto
turistico nazionale. In questo
ambito non rientrano solo le
strutture alberghiere 5 stelle, 5
stelle lusso ed il 7 stelle di
Milano, ma anche un'alta quota
di relais, hotel di charme e
qualche agriturismo e B&B, che
si caratterizzano proprio per
qualità del servizio e 'great
prices'. "Nella loro totalità queste
strutture rappresentano solo
l'1,7% dell'intera offerta ospitale
italiana - spiega Massimo
Feruzzi, amministratore unico di
JFC
e
responsabile
dell'Osservatorio del Turismo del
Lusso - il turismo del lusso è,
quindi, per la maggior parte
(3,1%), costituito da prodotti e
destinazioni oltre confine. Molto
più alta della quota di mercato è
invece l'incidenza del fatturato
generato dal segmento del lusso
sul fatturato complessivo del
settore turistico: il turismo del
lusso, infatti, rappresenta - in
termini di fatturato - ben il
9,1%".
A livello mondiale i turisti del
lusso sono stati, nel 2012, ben
26 milioni 125mila, per una
spesa complessiva che, a fine
anno, supererà di poco i 121
miliardi di euro. La spesa procapite di ogni turista del lusso
italiano si assesta a 4 mila e 250
euro, contro i 4.820 euro dei
tedeschi. La spesa media procapite degli europei è pari a
4.760 euro.
La Sinfonia farà scalo nel porto della Gallura ogni settimana
Msc Crociere nel 2013 torna ad Olbia
Nel 2013 MSC Crociere torna ad Olbia con 5 navi: MSC Lirica, MSC Opera, MSC Orchestra,
MSC Poesia e MSC Sinfonia. Quest’ultima unità farà scalo nel porto della Gallura ogni
settimana per tutta la stagione estiva, dal 5 maggio fino al 9 novembre. Tutti i sabati MSC
Sinfonia partirà da Olbia alla volta di Salerno, Genova, Saint Tropez e le isole Baleari Palma de
Mallorca e Mahon. Nel 2013 le navi MSC Crociere effettueranno ad Olbia ben 32 scali,
movimentando
circa
80.000
passeggeri.
Il ritorno in Sardegna di MSC è reso possibile grazie all’imminente arrivo della nuova
ammiraglia MSC Preziosa. MSC Sinfonia, l’unità che sarà posizionata ad Olbia, è una nave di
ultima generazione ed è dotata di tutti i comfort che consentono ai passeggeri di vivere
vacanze all’insegna del divertimento: un teatro da 580 posti, 4 ristoranti, 8 bar, un grande
Fiavet Sardegna News 01/13 - 03 gennaio 2013
NEWS SARDEGNA TRASPORTI
Porti, Cagliari perde 180mila
passeggeri
centro benessere balinese con talassoterapy-room, hammam, sauna e palestra, un centro
sportivo, campi da basket, volley e tennis, shuffleboard, percorso jogging e mini-golf,
discoteca, casinò, mini-club, card room, una library e – per convention e meeting aziendali –
il Business Center da 200 posti. La nave, inoltre, è l’unica unità della Compagnia ad ospitare
a bordo un simulatore di golf.
CAGLIARI Per il porto commerciale della città quello che si è appena concluso è sicuramente un anno da dimenticare. Infatti, sul fronte del traffico
passeggeri c'è stato un vero e proprio flop, con un calo di circa il 40%. Ovvero, dai 437.814 dei dodici mesi precedenti ai 258.405 del 2012, con una
perdita secca di 180mila passeggeri, uno più, uno meno. Va subito chiarito che è un dato complessivo perché ingloba sia il movimento relativo alle
navi da crociera, sia quello delle navi di linea, dove si è registrata comunque una considerevole diminuzione che non è escluso possa essere
addebitata alla crisi economica: «Sicuramente ha inciso il calo dei movimenti nelle crociere legato all'incidente della Concordia…», ha sottolineato
durante il consuntivo di fine anno il capitano di vascello Vincenzo Di Marco, comandante della Direzione marittima di Cagliari, da cui dipendono la
Capitaneria di Oristano; gli Uffici circondariali marittimi di Bosa, Arbatax, Carloforte e Sant'Antioco, la sezione staccata di Sarroch e quella stagionale
di Villasimius. Calo, quello dei passeggeri, che non sembra aver impressionato il presidente dell'Autorità portuale, Piergiorgio Massidda, che dice
d'essere invece ottimista sulla possibilità di un'imminente ripresa dello scalo cittadino. Però non tutto è perduto, si potrebbe dire, visto che per quanto
riguarda invece il movimento delle merci (porto canale compreso, ovviamente, dove avviene la movimentazione dei container) ha registrato numeri
confortanti, in controtendenza al resto d'Italia. Confortanti nella loro negatività, comunque, perché un leggero calo (4.376.690 tonnellate, contro le
4.624.765 del 2011) c'è stato ma tutto sommato insignificante rispetto a quanto accaduto negli altri porti. Ma l'attività della della Capitaneria di portoguardia costiera non è fatta solo di numeri e algide statistiche, bensì anche e soprattutto di attività operativa sul campo: «Salvare qualcuno a mare da
morte certa gratifica più dei numeri e di ogni altra cosa», ha commentato il comandante Di Marco, che ha posto l'accento sul minor numero di vittime
nell'anno appena concluso, probabile risultato di una costante campagna di prevenzione portata avanti anche con la collaborazione dei Comuni
costieri, che hanno destinato parte delle loro modeste risorse alle iniziative per la sicurezza sulle spiagge. Così come gli “uomini in blu” (esattamente
244, divisi in turni), si sono dati un gran daffare anche durante le festività di fine anno, passando al setaccio i mercati cittadini e i ristoranti per
controllare se i prodotti ittici proposti nei menù del Cenone rispondessero ai criteri di freschezza, salubrità e provenienza certa e non fossero piuttosto
“antichi” surgelati tirati fuori per l’occasione: «La tutela del consumatore rientra tra i nostri compiti, in collaborazione ovviamente con gli altri enti – ha
aggiunto il capitano Di Marco –. Infatti, lavoriamo per la gente e la gente ci ha riconosciuto questo ruolo». E in proposito non è certo un caso che nel
mese di dicembre, nel contesto dell’operazione nazionale denominata “Mekong”, gli uomini della Capitaneria abbiano sequestrato quasi 600 chili di
prodotti ittici, tra crostacei e pesci, perché pescati illegalmente o di dubbia provenienza. Prodotti che in buona parte, dopo il controllo dell’Asl, sono poi
finiti nelle cucine delle mense gestite dai volontari.
NEWS SARDEGNA
EVENTI
Continuità dei voli? Il Costa Smeralda a Natale ha chiuso
OLBIA Deserto, silenzioso, inanimato.
Il Costa Smeralda è più immobile
delle statue di un presepe. Un
aeroporto
senza
aerei.
Un
controsenso. Sembra impossibile, ma
a Natale lo scalo ha chiuso per le
feste. O meglio per l’assenza della
materia prima. I voli. Per oltre un
giorno la pista d’atterraggio è rimasta
silenziosamente deserta, come fosse
un banale nastro d’asfalto la mattina
dopo la festa del paese. Neanche uno
sgangherato jet ha planato incerto sul
Costa Smeralda. Le poche attività che
la mattina del 25 che hanno provato
ad aprire hanno trovato solo pochi
intimi. L’aeroporto è rimasto un
gigante inanimato. Gli schermi che
segnalano arrivi e partenze non
hanno dato segni di vita per tutto il
giorno. Ma c’è anche chi non si
meraviglia e minimizza lo stop. «Non
c’è nulla di strano – spiega
l’amministratore
delegato
della
Geasar, la società che gestisce lo
scalo, Silvio Pippobello –. È vero il
giorno di Natale non c’erano voli.
Anche questo è un segno della crisi
internazionale che ha colpito un po’
Pagina 9
tutte le compagnie. Se si levano i
grandi hub e gli aeroporti
internazionali come Roma e Milano il
resto degli scali italiani è rimasto più o
meno chiuso. Non c’è troppo da
stupirsi, le compagnie valutano con
attenzione cosa fare in giorni di
traffico scarso. Questa non è una
novità assoluta. Tutti gli anni il giorno
di Natale le compagnie riducono i voli
al minimo. Il 25 dicembre è difficile
trovare qualcuno che prenda l’aereo.
Ma è uno stop di appena 24 ore in un
periodo abbastanza vivo. In questi
giorni il traffico di voli e passeggeri è
buono. Ci sono anche diversi turisti
che hanno scelto di trascorrere Natale
e Capodanno in Sardegna. A questi
vanno aggiunti i tanti emigrati che
ritornano per le feste. Il Costa
Smeralda non è deserto. Sì, a parte il
giorno di Natale. Già oggi ci sono
decine di voli, molti pieni di persone
che trascorreranno il Capodanno
all’estero. Non drammatizzerei un
fatto del tutto fisiologico e
occasionale». L’ultimo volo dal Costa
Smeralda è partito alle 20,30 del 24
dicembre, un Easyjet direzione
Malpensa. Il primo del 26 dicembre
che ha rullato in pista alle 8 del
mattino era un AirBerlin in arrivo da
Stoccarda. In mezzo un buco di oltre
24 ore in cui l’aeroporto è rimasto
inattivo. Ma c’è anche chi non ha
gradito lo stop. «Andremo a fondo a
questa situazione – dice il presidente
della commissione regionale trasporti,
il gallurese Matteo Sanna –. Appena
tutti torneranno dalle vacanze
chiederemo
una
audizione
dell’assessore regionale Cristian
Solinas. Non me la prendo con
Meridiana o le altre compagnie. C’è
una questione di fondo che non è
stata ancora affrontata e riguarda la
continuità territoriale. C’è un modello
che deve essere riconsiderato. Se dei
7 milioni di passeggeri atterrati
nell’isola oltre 5 milioni sono arrivati
con compagnie low cost c’è qualcosa
che non va. Se la continuità non
riesce a garantire che ci sia un volo il
giorno di Natale, qualcosa non
funziona».
Pubblicato il
calendario delle
fiere Turistiche
L’Assessorato
regionale del Turismo
ha pubblicato l’elenco
delle fiere turistiche
all’estero alle quali
parteciperà nel corso
del 1° semestre 2013:
REISELIV - OSLO 1113 gennaio; FITUR –
MADRID 30 gennaio3 febbraio; SALON DE
VACANCES
–
BRUXELLES
31
gennaio- 4 febbraio;
F.RE.E. – MONACO
20-24 febbraio; ITB –
BERLINO 6-10 marzo;
MITT – MOSCA 20-23
marzo.
Requisiti e modalità
per la partecipazione.
Sono ammesse a
partecipare nello stand
della
Regione
le
imprese ubicate in
Fiavet Sardegna News 01/13 - 03 gennaio 2013
NEWS SARDEGNA BANDI
Bandi professioni turistiche, Crisponi:
"Una nuova opportunità di lavoro"
"È una risposta – ha affermato
l’assessore Crisponi durante la
conferenza di presentazione del
provvedimento - alle istanze dei
territori ‘vocati’ a figure di alta
specializzazione e al mercato che
richiede qualità e professionalità
dell’offerta. Con l’iscrizione all’albo
regionale tanti giovani potenziali
professionisti di valore avranno
l’occasione di proporsi nel
settore".
CAGLIARI, 21 DICEMBRE 2012 –
Per garantire nuove opportunità
lavorative nel turismo, dopo 5 anni
tornano gli esami di abilitazione
all’esercizio di guida turistica, guida
ambientale – escursionistica e
direttore tecnico di agenzia di viaggi.
L’assessore regionale del Turismo
Luigi Crisponi ha avviato con decreto i
bandi di concorso per l’accertamento
dei requisiti di qualificazione delle tre
professioni (previste dalla L.R. 20 del
18 dicembre 2006). Gli esami
precedenti erano iniziati nel 2007, il
provvedimento assessoriale, pertanto,
‘copre’ l’esigenza di dare immediato e
massimo accesso alle professioni e
garantisce
semplificazione
e
speditezza dell’azione amministrativa.
"È una risposta – ha affermato
l’assessore Crisponi durante la
conferenza di presentazione del
provvedimento - alle istanze dei
territori ‘vocati’ a figure di alta
specializzazione e al mercato che
richiede qualità e professionalità
dell’offerta. Con l’iscrizione all’albo
regionale tanti giovani potenziali
professionisti di valore avranno
l’occasione di proporsi nel settore".
ISCRIZIONI SINO AL 31 GENNAIO.
L’organizzazione e l’espletamento
delle prove si svolgeranno in
collaborazione con le Università di
Cagliari e Sassari (e consorzi
collegati). Le convenzioni con esse
prevedono l’obbligo di completare le
prove, che si svolgeranno a Oristano,
per guida turistica, a Nuoro, per guida
ambientale – escursionista, e a Olbia,
per direttore tecnico, entro tre mesi
dal ricevimento dell’elenco degli
ammessi agli esami. I termini per la
presentazione delle domande di
partecipazione si apriranno il
prossimo 30 dicembre e si
Pagina 10
chiuderanno il 31 gennaio 2013.
"Novità di rilievo è la dislocazione compresi arte, folk e gastronomia; alle
territoriale differenziata degli esami, GAE si richiedono specifiche
coerente con le competenze dei conoscenze su ambienti terrestri o
consorzi universitari convenzionati, acquatici, parchi e aree protette, sulle
che contribuirà alla velocizzazione peculiarità scientifiche, geografiche,
ambientali,
dell’iter di abilitazione alla naturalistiche,
faunistiche,
professione, che sarà di soli 4 paesaggistiche,
geologiche
e
mesi". Le commissioni d’esame, botaniche,
nominate dall’assessorato, saranno speleologiche della Sardegna e
costituite da docenti universitari ed precise competenze in materia di
esperti individuati dalle Università orientamento e uso degli strumenti
e, in sede di prova orale, da tecnologici appositi (novità di rilievo
docenti di lingua straniera o previste dal bando); per quanto
riguarda, infine, il direttore tecnico di
madrelingua.
REQUISITI PER IL CONCORSO. I agenzia, sono richieste specifiche
requisiti minimi richiesti per guida conoscenze in materia di geografia
specie
isolana,
e
turistica (GT) e direttore tecnico turistica,
tecnica
di
(DT) comprendono il diploma di legislazione,
scuola media superiore più almeno amministrazione e organizzazione
un anno, anche non continuativo, di delle agenzie di viaggio. La prova
comprovata
esperienza
‘sul orale, alla quale saranno ammessi i
campo’, ossia nel settore attinente candidati che avranno superato la
allo specifico profilo professionale prova scritta, consisterà in un
per il quale si concorre: per GT, colloquio vertente su materie della
attività di accompagnamento o di prova scritta e sulle lingue straniere
guida in affiancamento; per DT prescelte dal candidato: due per le
(‘manager’ d’agenzia), esperienza, guide, una per il direttore tecnico a
anche sotto forma di tirocinio, in scelta tra inglese, francese, spagnolo,
agenzie di viaggio o di direzione tedesco, russo, arabo, cinese,
tecnica in affiancamento. Per giapponese, portoghese. La guida
partecipare al concorso di turistica abilitata in altre Regioni o
abilitazione a guida ambientale – Paesi dell’UE, per iscriversi nei
escursionistica è necessario, registri della Sardegna (al quale
invece, un titolo rilasciato da attualmente risultano iscritte 1454
organismi riconosciuti che attestino guide turistiche e 645 ambientali)
la frequenza di corsi sulle attività dovrà sostenere un esame integrativo
connesse
all’escursionismo con oggetto peculiarità storiche,
ambientale, più tre mesi, anche archeologiche, monumentali, museali
non continuativi, di tirocinio e naturalistiche sarde.
operativo.
PROVE D’ESAME. La prova scritta
consisterà nello svolgimento di NEWS SARDEGNA STATISTICHE
quesiti a risposta multipla per
VIAGGI DI CAPODANNO ED
accertare in tutt’e tre le categorie le EFFETTO CRISI: PER FIAVET UN
conoscenze di cultura generale, di
CALO DEL 10%
legislazione turistica regionale, di
deontologia professionale e le
competenze sul primo soccorso. Video:
Nello specifico, alle GT, sono http://www.videolina.it/video/ser
richieste nozioni su opere d’arte, vizi/37948/viaggi-digallerie,
musei,
mostre,
capodanno-ed-effetto-crisi-permonumenti, scavi archeologici,
complessi
architettonici
e fiavet-un-calo-del-10.html
urbanistici, città e insediamenti
umani, beni demo – antropologici,
testimonianze e storia regionali,
Sardegna e in attività al
momento
della
presentazione
dell’adesione: strutture
ricettive
alberghiere
regolarmente autorizzate
3, 4 e 5 stelle, catene
alberghiere,
consorzi
turistici,
consorzi
e
associazioni di B&B,
aziende ricettive all’aria
aperta, tour operator e
agenzie
di
viaggio
incoming, società di
servizi turistici, bus
operator, società di
gestione
aeroportuali,
compagnie aeree e di
navigazione.
Modalità
di
presentazione
della
domanda
di
partecipazione.
Per
aderire allo Stand della
Regione
occorre
compilare
l’apposita
scheda che dovrà essere
poi
inoltrata
esclusivamente tramite
fax al numero 070 606
7599. Le schede, una per
ogni
singola
manifestazione,
dovranno
essere
trasmesse entro e non
oltre 7 giorni prima
dell’inizio di ciascuna
fiera. La quota intera di
partecipazione ad ogni
singola manifestazione è
di 100,00 euro per
azienda. L'Assessorato
comunicherà
tempestivamente via mail
o via fax, l'ammissione
alla partecipazione alla
manifestazione,
o
l’eventuale esclusione,
alle imprese che hanno
inviato la scheda di
adesione entro i termini.
Fiavet Sardegna News 01/13 - 03 gennaio 2013