Fiavet Sardegna News
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Fiavet Sardegna News Indice News Attualità News Agenzie di Viaggio News Trasporti News Statistiche pag. 1 pag. 6 pag. 7 pag. 7 News Sardegna News Sardegna Attualità News Sardegna Trasporti News Sardegna Eventi News Sardegna Bandi News Sardegna Statistiche pag. 8 pag. 8 pag. 9 pag. 10 pag. 10 pag. 10 Fiavet Sardegna Via Dante, 30 08100 Nuoro Tel/Fax: 0784.39249 NEWS ATTUALITA’ Fiavet: "Cresce la quota di mercato delle adv ma non il fatturato" www.fiavetsardegna.it [email protected] Chiusura d'anno con il segno meno per il 2012 per il turismo italiano. I dati diffusi da Fiavet registrano un mercato in calo, ma non manca una nota positiva: l'aumento dello share delle vendite intermediate. Un segno al rialzo che però non è sufficiente a far registrare anche un incremento sul fronte del giro d'affati delle agenzie. Lo scenario fotografato dai dati dell'Osservatorio nazionale imprese viaggio e turismo di Fiavet, raccolti in collaborazione con l'Isnart, è desolante. "Non possiamo che accogliere con sconforto l'analisi dei dati sui movimenti turistici degli italiani" commenta Fortunato Giovannoni, presidente Fiavet. Le cause, secondo Giovannoni, sono da ravvisarsi "nell'incertezza economica e nell'aumento delle tasse, che ha avuto una ricaduta sensibile sui consumi degli italiani". Il trend negativo si conferma anche per le prossime festività. "Nel periodo natalizio - afferma Maurizio Maddaloni, presidente Isnart - si metteranno in viaggio circa 10 milioni di italiani". Numeri in linea con quelli del 2011, ma a diminuire sarà ancora una volta la spesa media dei viaggiatori, "che passerà da 576 euro a 549 euro procapite" precisa Maddaloni. In aumento, invece, il ricorso alla distribuzione, che ha segnato un incremento del 2,6 per cento rispetto al 2011. Ma la contrazione dei consumi non permette il rispettivo aumento di fatturato, che è invece sceso del 25,6 per cento, passando da 11,8 miliardi a 8,8 miliardi di euro. "Anche di fronte a prospettive di mancata crescita commenta Giovannoni -, il ritorno dei turisti in agenzia è un dato importante, perché è segno che la professionalità e la qualità degli operatori viene ancora oggi riconosciuta". Fiavet Sardegna News 01/13 - 03 gennaio 2013 Fiavet ai blocchi di partenza per ricominciare. I flussi a -15% e riduzione del fatturato. Ma si deve tornare in agenzia I dati sono in calo ma l’intermediazione ha un valore. Fiavet si prepara al 2013 pensando al Marchio di qualità con l’Isnart, alla collaborazione con le altre associazioni e ai rinnovati rapporti con i fornitori a vantaggio delle agenzie. Ambiziosi i progetti della Fiavet che si prepara ad affrontare il nuovo anno con una grinta rinnovata e maggiore concretezza. “Abbiamo l’obiettivo di essere più uniti , soprattutto a fronte della situazione difficile che stiamo tutti vivendo – ha commentanto Fortunato Giovannoni , presidente Fiavet, nel corso della conferenza stampa di fine anno di Roma, supportato dal presidente onorario Giuseppe Cassarà e dal presidente Isnart Maurizio Maddaloni- abbiamo cooptato nella Giunta Andrea Costanzo, presidente Fiavet Lazio, che si unisce a tutti noi per lavorare in squadra. Adesso ridistribuiremo le deleghe al nostro interno per riequilibrare le cariche”. Punto focale i risultati portati a casa nel corso dell’anno a cominciare dal rapporto con i fornitori “con i quali vogliamo avere un rapporto assolutamente paritario e con i quali ci stiamo incontrando”. In agenda c’è una forte voglia di riconoscere il ruolo di intermediario “abbiamo in programma una seria risposta ad Air France sulla commissione zero ribadendo ancora una volta che il nostro ruolo deve essere riconosciuto, anche sul piano economico, il ruolo che svolge l’agenzia di viaggi nei confronti della clientela”. Passi importanti sono stati fatti anche sulla questione fideiussione con Trenitalia. “Ci sono buone prospettive – ha osservato ancora Giovannoni- di chiudere il problema con le assicurazioni che al momento non intendono più dare fideiussioni”. Un altro obiettivo importante per il management Fiavet è l’allargamento della base associativa non solo sul fronte agenziale ma della filiera, ed è stato ricordato l’ingresso di enti del turismo come Egitto, Croazia e Messico, e altre società attinenti al comparto. La formazione non manca e infatti co sono stati più di 20 seminari per tutti gli associati in relazioni alle tematiche più urgenti del settore. I progetti del 2013 Il nuovo anno comincia subito dal rinnovo del Contratto collettivo “che speriamo si riveli aderente alle esigenze delle imprese nel nome della flessibilità. E ancora nell’agenda 2013 interesse per la sostenibilità ambientale, la conferma dell’impegno nell’ECTAA, l’ulteriore allargamento di Fiavet Servizi, la piena collaborazione con l’Isnart per la concretizzazione di un vero e proprio Marchio di Qualità per le agenzie che abbia una funzione vera e propria di certificazione. La collaborazione con le altre associazioni, una campagna unica per far tornare i clienti in agenzia Ma soprattutto, un progetto che sembra veramente utile e che era stato auspicato e suggerito già molto tempo fa dagli editoriali di questa testata, anche dopolo scorso No Frills è la collaborazione con tutte le altre associazione del settore turismo (Astoi, Ainet, Federviaggio, Federturismo….) “pur mantenendo salde le proprie sigle – come ha spiegato nuovamente Giovannoni” per mettere in piedi un’azione comune urgente per far tornare il cliente in agenzia puntanto sulla sicurezza e qualità e contro la pubblicità ingannevole della dicitura delle “quote a partire da”, per puntare alla trasparenza e combattere al tempo stesso le tariffe stravaganti che propone il web”. Un altro obiettivo è rientrare nel Codice Ateco per le agenzie (“sarebbe la prima cosa che chiederei al ministro- ha detto Giovannoni); c’è infine attesa per conoscere il Piano strategico del turismo sul quale l’associazione ha avuto un incontro con gli analisti che collaborano al progetto. Tra gli impegni anche l’ incontro con il neo direttore generale dell’Enit Babbi per capire l’evolizione del nuovo Portale Italia e soprattutto la sua funzione di promo-commercializzazione: l’associazione vuole assolutamente chiarire e le agenzie di viaggio devono essere coinvolte su questo tema. Dati in flessione, ma il turismo è un “bisogno sociale” L’ Isnart ha fornito i dati sul turismo 2012 e sul trend di Natale. Per quanto riguarda il 2012, la flessione del movimento turistico è netta con un calo dei vacanzieri italiani del 15%: mentre l’outgoing mostrauna discreta tenuta, è il turismo interno a crollare con un calo del 18% rispetto al 2011. Sembra che siain aumento il ricorso alle agenzie di viaggi : il mercato organizzato pesa infatti per il 15,1% per un incremento del 2,6%. Non si evidenzia un aumento del fatturato per una contrazione dei consumi: il volume d’affari stimato diminuisce del 25,6%, passando da 11,8 miliardi a 8,8 miliardi di euro. Anche per il periodo natalizio i viaggi calano . “ Per le feste- ha detto Maurizio Maddaloni- quasi 10 milioni di italiani si metteranno in viaggio generando circa 11 milioni di vacanze, concentrando il proprio soggiorno tra Capodanno ed Epifania, privilegiando la montagna (45%) e le città d’arte all’estero (63,5%). In diminuzione la spesa media, non oltre 550 euro”. Cassara’: seria preoccupazione. Solo in Sicilia hanno chiuso il 32% delle agenzie di viaggio “Dobbiamo reagire”. Il presidente Cassarà ha espresso una seria preoccupazione per la crisi e per il calo a due cifre registrate commentando che ormai il consumatore è guidato solo dal prezzo. Per il presidente onorario si deve assolutamente regolamentare il web, la questione IVA, il coordinamento nazionale, il contratto collettivo, e la a mortalità di impresa. Solo in Sicilia hanno chiuso il 32% delle aziende, oltre 500 agenzie. Pagina 2 Fiavet Sardegna News 01/13 - 03 gennaio 2013 Consuntivo Fiavet 2012: calo del 18% del turismo nazionale Giovannoni: “Il volume d'affari è diminuito del 25,6%, passando da 11,8 a 8 miliardi di euro. Il sommerso nel settore dell'intermediazione pesa per due miliardi e per un mancato gettito all'erario di 382 milioni” E' negativo il bilancio presentato oggi dalla Fiavet relativo all'anno in corso, così come negative sono le previsioni per le prossime festività. “Il volume d'affari è diminuito del 25,6%, passando da 11,8 mld a 8 mld di euro, mentre il turismo nazionale è calato del 18% rispetto allo scorso anno”, ha sottolineato il presidente Fiavet, Fortunato Giovannoni, durante il suo intervento. Il presidente ha poi puntato il dito, ancora una volta, contro il sommerso nel settore, che pesa per due miliardi di euro e che costituisce un mancato gettito all'erario per 382 mln. Nelle previsioni per le prossime festività, dal rapporto Isnart illustrato dal suo presidente, Maurizio Maddaloni, si evince che quasi dieci mln di italiani si metteranno in viaggio con una spesa media pro capite di 550 euro, con un calo del 5% pari a circa 6 mld di euro. Le vacanze previste saranno 11 mld rispetto agli 11,4 del 2011. Un Natale in linea con il 2012: il peggiore in assoluto dall’inizio della crisi economica A volte si avrebbe voglia di non alzare quella serranda o di non aprire la porta della propria agenzia. Ci sono alcuni giorni nei quali, al solo pensiero di andare al lavoro, si prova una fitta allo stomaco e si vorrebbe rimanere a letto e non iniziare una delle solite deludenti giornate. Da tempo, ormai, si prova un enorme sconforto pensando alle giornate da trascorrere dentro i propri uffici “girandosi i pollici” o rispondendo a preventivi che, al 99,9 per cento dei casi, non verranno mai concretizzati. C’è veramente da aver paura, non sul futuro di questo settore, ma sul domani. Sì, proprio il domani, perché è da troppo tempo che, nella stragrande maggioranza dei casi, le agenzie perdono soldi. Ne escono, infatti, più di quanti ne entrano. E quel magro incasso estivo, per chi lo ha avuto, sta andando a “farsi benedire” sotto gli occhi desolati degli agenti. Sono tante, troppe, le telefonate che ricevo da ADV demotivati e stanchi di aspettare che qualcosa cambi. Che ci sia quella benedetta inversione di tendenza che tutti auspicano ma della quale non si vede neppure l’ombra.. Sui Social Network quali Facebook, sui quali scrivono gli ADV, è così evidente questo stato di gravissima crisi e di depressione generale, così come è evidente che nessuno ha “l’asso” giusto fra le mani da “calare” sul tavolo. Le agenzie –e di conseguenza anche i T.O. – lavorano poco e lo stato d’animo di chi opera nel turismo non è sicuramente dei migliori, anzi, direi che è fra i peggiori che abbia mai avuto. E le ragioni ci sono tutte! E poi, quali sono le prospettive per il 2013? C’è qualche schiarita all’orizzonte? C’è da poter essere ottimisti o le previsioni danno ancora un anno ancora negativo per il turismo? Da come si prospettano le cose, l’anno che sta per arrivare farà ancora versare lacrime amare… UN 2013 ANCORA NERO? L’aumento del costo della vita, la stangata dell’Imu, la perdita del posto di lavoro di tante persone, la chiusura di tante aziende, non lasceranno tanti soldi nelle tasche degli italiani. E le priorità in una famiglia sono ben altre che un viaggio, che può essere benissimo sacrificato e rimandato a tempi migliori. La caduta del Governo, per ciò che riguarda il turismo, non toccherà minimamente il settore. Chiunque si sia dovuto occupare di Turismo, Ministro o altro “personaggio” politico, ha sempre fallito. L’ultimo, addirittura, è stato addirittura inesistente e sono sicura che pochissimi si ricordano il suo volto, così come lo ricordo a malapena anche io. La cosa che mi fa più arrabbiare è che ho l’impressione che il settore sia entrato in un tunnel il quale, anziché far vedere un po’ di luce laddove finisce, diventa sempre più stretto impedendo a chi opera nel turismo di poter uscire e vedere un po’ di chiarore. I media, e qualche giornale di settore poco informato, hanno riferito di un certo movimento di persone partite per le feste natalizie. Siamo abituati a sentir raccontare frottole, ma non si riesce a capire perché si dicano sempre inesattezze sul settore. A volte vengono dati veramente i numeri, ma non si capisce perché vengano dati soprattutto quando si Pagina 3 parla di turismo. Forse è proprio questo comparto a ispirare le persone a raccontare “pallonate”. I SONDAGGI… Il nostro è il paese dei sondaggi. Stiamo facendo diventare milionarie le società che si occupano di intervistare le persone le quali, si sa, molto spesso, pur di togliersi “dalle scatole” il sondaggista, sarebbero disposte a dichiarare qualsiasi scemenza o a inventarsi di avere i soldi per fare il giro del mondo! Per fare un sondaggio sul turismo, anziché intervistare gli agenti di viaggio o gli operatori , si intervistano telefonicamente – a campione – persone che sono a casa e, come ho già detto prima, sono tutt’altro che attendibili! Mi viene in mente che il turismo è uno sconosciuto del quale si parla poco, male e a sproposito, giornalisti del settore compresi, i quali, invece, dovrebbero fare interviste personalmente e non affidarsi ai risultati diffusi dalle società che si occupano di sondaggi. Tranne chi ci lavora, e non parlo della stampa, di solito nessuno conosce la categoria e chi ne fa parte. Nessuno può mai porre l’accento su quanto sacrificio personale si regga questa industria che, solo se venisse gestita bene a livello legislativo e governativo, consentirebbe all’Italia di vivere bene quasi soltanto sfruttando le sue risorse archeologiche, storiche, culturali, paesaggistiche e di accoglienza. Un tempo eravamo maestri proprio nel senso dell’ospitalità, un’arte che oggi è andata in soffitta come l’educazione e il rispetto per il prossimo. INCOMING: COME VIVERE DI SOLO TURISMO… Quando si parla di industria, di lavoro e di lavoratori, il turismo non viene mai menzionato come se fosse un settore inesistente o non fosse un’importante industria per il paese. E invece lo è, anzi, se avessimo gente intelligente e lungimirante al Governo (antichi romani dove siete!!!) dovrebbero interessarsene e considerarla per quello che rappresenta: la principale industria italiana. E allora diciamolo chiaramente perché ne abbiamo le scatole piene…ma quale industria automobilistica! Ma quale industria siderurgica! Ma quale industria manifatturiera! Oggi queste industrie devono competere con paesi dove gli operai e gli impiegati guadagnano veramente una cifra molto bassa rispetto a quanto prendono i nostri lavoratori, ma più o meno equa per vivere nei loro paesi, e, quindi, tutto ciò che produciamo non è competitivo. Questo determina la chiusura di grosse e piccole aziende, con i lavoratori che si trovano da un giorno all’altro senza lavoro e incominciano a fare scioperi della fame o azioni eclatanti per avere visibilità. Ma questo è ciò che accade anche nel nostro settore, solo che non fa notizia: nessuno fa lo sciopero della fame, nessuno va dal Papa per farsi notare dai media, nessuno sale sul Colosseo o su qualche altro monumento minacciando di buttarsi di sotto. Il nostro è proprio un settore sempre più invisibile che sta morendo lentamente! Intervistati dai giornalisti televisivi, i “disperati” dichiarano tutti di avere una famiglia da mantenere ed è per questo che sono disposti a sacrificarsi per loro. Fiavet Sardegna News 01/13 - 03 gennaio 2013 Ma pensate un po’, nel turismo, invece, sono tutti single. Nessuno “tiene famiglia” e tutto rimane nell’ombra, solo nell’ambito del settore e basta. Denunce, lamentele, tutto rimane lettera morta e non esce al di fuori dei Social Network. Perché accade questo? Perché se un negozio apre abusivamente gli altri negozianti sono pronti a denunciare l’abusivo, mentre nel turismo gli abusivi imperversano, togliendo lavoro e soldi a chi invece è dotato di regolare licenza, e, nonostante le denunce non accade mai niente? VIGE L’ANARCHIA PIU’ ASSOLUTA Dalle associazioni senza scopo di lucro, ai Cral, alle chiese, ai singoli “praticoni”, ognuno fa il “porco” comodo proprio senza che nessuno li tocchi. L’Italia è proprio la terra dell’anarchia, nel senso peggiore della parola, però! E gli ADV subiscono senza mai alzare la testa!!! Ma se gli altri settori in crisi hanno alle spalle tutti i sindacati, chi dovrebbe esserci dietro i lavoratori del turismo? Da chi dovrebbe partire e chi dovrebbe organizzare manifestazioni “importanti” per portare all’attenzione dei giornali e delle televisioni la “paralisi” di questo settore che ha già visto la chiusura di tanti tour operator grandi e piccoli e agenzie di viaggio in ogni regione italiana? Pensiamoci bene, ma nel 2012 oltre 500 agenzie di viaggio hanno chiuso i battenti nella sola Sicilia! Ma questo non interessa a nessuno. I lavoratori del turismo sono di serie B e non meritano attenzione! Anche se c’è qualcuno che continua a dare la colpa ai T.O. e agli agenti di viaggio per gli errori commessi – (ma chi non ne ha mai commessi?) – e perché non sono stati al passo coi tempi che cambiavano velocemente, ormai non si tratta più di addossare responsabilità a tizio o a caio ma di venire fuori da queste “sabbie mobili” che rischiano di inghiottire tutto il settore che comprende T.O. e ADV dettaglianti. Un anno da dimenticare Sono cambiati i tempi, e ne siamo tutti consapevoli. Sono cambiate le regole del gioco, e ne siamo consapevoli. E’ cambiato il modo di fare turismo, e ne siamo consapevoli. Non basta più solo la professionalità, e ne siamo consapevoli. Internet ha ribaltato tutto il modo di intendere il turismo. Si è sostituito alle persone, e di questo ne siamo consapevoli. Oltre ad una campagna di controinformazione, come ho già scritto altre volte, e come detto al presidente Astoi Nardo Filippetti nel corso di No Frills, c’è bisogno anche di un ritorno al passato, di un ritorno al contatto umano, all’essere nuovamente i consulenti di fiducia di una volta. E’ strano, ma anche in tempi di crisi c’è ancora chi riesce a lavorare con i gruppi perché riesce a coccolarli, a farli sentire importanti, a stabilire un rapporto di cordialità con le persone che, però, paga. E per queste persone fidelizzate non c’è Internet che tenga. IL CLIENTE E’ SACRO… E’ la personalizzazione, oltre alla bravura, a mantenere intatto per anni un rapporto di fiducia con i clienti. Peccato che molti se lo siano dimenticato ed abbiano demandato solo ai propri impiegati i contatti con i clienti. E questo non piace alla clientela, soprattutto se ha una certa età. In tempi di magra bisogna ripensare al proprio modo di lavorare, bisogna “spremersi le meningi” ed escogitare qualcosa di nuovo per riportare i vecchi clienti in agenzia. Se non c’è nessun aiuto da parte del Ministro e delle Associazioni di categoria, se ci si vuol salvare, l’unico sistema è quello di rimboccarsi le maniche e ricominciare da capo o reinventarsi il proprio mestiere. Se l’unione fa la forza, ma non è il caso degli agenti di viaggio perché non conoscono la parola “unità”, bisogna andare avanti da soli, altrimenti il fallimento non è solo un’ ipotesi, ma una realtà. E neppure troppo lontana! L'anno più lungo dei tour operator Un difficile 2012 per i t.o. tra uscite di scena e calo dei Bisogna chiudere in fretta il libro del 2012 perché raccoglie troppi drammi e uscite di scena. Però alcuni capitoli vanno tenuti in memoria, altrimenti si rischia grosso e le previsioni per il prossimo anno non sembrano fantastiche. Inutile dare ancora retta ad alcuni tour operator che ‘sparano’ aumenti a due cifre sul Mar Rosso, senza specificare il perimetro utilizzato e la disponibilità posti offerta. Le tasse hanno condizionato il mercato con vendite sempre sottodata e tanti problemi in più per le agenzie di viaggi. I tour operator hanno sforbiciato l’offerta in ogni angolo del mondo per cercare di ridurre i rischi. Ora a fine anno si vende bene il solito e mai domo Mar Rosso e poco altro. Sul lungo raggio i seggiolini messi in pista da operatori e vettori charter sono ormai ridotti al lumicino, malgrado qualcuno racconti di voli aggiuntivi. Basta prendere in mano la programmazione di due anni fa per capire che la domanda ha ormai ridotto il budget in maniera importante. I passeggeri da 2mila euro vengono accolti in agenzia con la banda musicale. Inutile raccontare storie. In mezzo a tutto questo resta da capire come si muoveranno nei prossimi mesi gli operatori ferroviari e le compagnie aeree. I primi sembrano oggi quelli più sensibili e Tutto il contrario di una guerra lampo. Il 2012 dei vicini alle agenzie di viaggi, mentre le linee aeree lanciano proclami e tagliano tour operator è stato un vero e proprio anno di trincea, commissioni a tutto gas, salvo poi precisare, rettificare e cercare accordi con i singoli combattuto con il coltello tra i denti, contro un nemico network. potente e multiforme. Servirebbe più chiarezza da parte di tutti, anche da parte di quelli che sostengono che i Si tratta dell'ormai consueta crisi, che si è fatta ancor dettaglianti valgono ancora il 70 per cento delle Didascalia vendite totali. più tentacolare, della domanda, calo dei che descrive l'immaginetra o contrazione la foto. Un piccolo passo avanti lo ha fatto Alpitour con la recente convention di Premium. Dopo consensi verso il turismo organizzato e una policy aver spiegato piani e progetti ha incontrato la stampa trade, con il presidente Gabriele fiscale che ha condito il tutto, impattando Burgio in prima fila. Un modo per sgombrare il campo da equivoci e la voglia chiara di pesantemente sulle aziende. Si è così generato un mettersi in gioco, senza limitarsi alla solita nota stampa. effetto domino che ha portato un grande gruppo come Speriamo che altri seguano l'esempio del leader, senza nascondersi dietro comunicati, Alpitour ad avviare un'importante trasformazione, ma inaugurazioni di nuove navi o programmazione rinnovata. Serve qualcosa in più. Pagina 4 Fiavet Sardegna News 01/13 - 03 gennaio 2013 Risarcimento del danno da vacanza rovinata. E’ sempre colpa dell’agenzia? E’uscita la nuova guida per la tutela del turista. Focus sull’intermediazione E’ uscita la terza edizione del volume “Risarcimento del danno da vacanza rovinata” edita da Maggioli, aggiornata con il nuovo Codice del turismo. Occhi puntati su tutti gli adetti al settore che devono essere sempre più preparati sulla tutela del turista in ogni aspetto, patrimoniale e sulla vacanza quale bene in sé e saper fronteggiare la richiesta dei danni. Anche per sapersi difendere dal “danno inventato” o presunto da parte di numerosi turisti scontenti a prescindere sempre e comunque. Conforme al diritto vigente il volume esplica le questioni legali sull’interpretazione e l’esecuzione dei contratti turistici , sull’inesatto adempimento delle prestazioni convenute e sulle fattispecie di responsabilità e di risarcimento dei danni a persone e cose, nel dettaglio di sei capitoli. Il Capitolo I è dedicato alla La tutela dei diritti del viaggiatore e del turista e al codice del turismo. Nel Capitolo II vengono affrontati i contratti di trasporto di persone e la responsabilità del vettore (Il contratto di trasporto di persone in generale, La responsabilità del vettore per ritardo, per danni alle persone e ai bagagli secondo la disciplina generale, Il contratto di trasporto marittimo, Il contratto di trasporto aereo, La responsabilità del vettore aereo per danni alle persone, ai bagagli e per ritardo, La risarcibilità delle lesioni personali e la limitazione della normativa convenzionale alle bodily incurie, La disciplina in materia di compensazione ed assistenza ai passeggeri in caso di negato imbarco, cancellazione del volo e ritardo prolungato , Cenni sui servizi di assistenza a terra (cd. handling), La responsabilità del vettore (o dell’impresa esercente servizi di handling?) durante le operazioni di imbarco e sbarco, trasporto ferroviario , Alcuni casi di responsabilità del gestore per danni subiti dal passeggero all’interno della struttura (nella stazione ferroviaria; in aeroporto; nella stazione della metropolitana), Il contratto di seggiovia e il contratto di risalita in sciovia (skilift): differenze in ordine alla responsabilità per danni alla persona e La responsabilità del gestore di impianto sciistico Nel Capitolo III ci sono i Contratti e responsabilità nei confronti del viaggiatore dal contratto di albergo, alla Conformità della stanza alla categoria di albergo o ai servizi promessi o pubblicizzati, ai bed & breakfast e contratto di ormeggio turistico. La figura dell’intermediario Fondamentale il IV capitolo dedicato alle attività di organizzazione del viaggio e nel dettaglio:1. L’intermediazione dell’agenzia viaggi: il ridimensionamento della figura di intermediario in seguito al d.lgs. 111/1995 2. Il contratto di organizzazione di viaggio nella C.C.V. 3. I pacchetti turistici nel codice del turismo 4. Segue – La responsabilità dell’organizzatore o dell’intermediario 5. L’organizzazione o la vendita del viaggio da parte di associazioni senza scopo di lucro 6. Il contratto di crociera turistica 7. L’intermediazione dell’agenzia viaggi: dalla vendita dei biglietti del mezzo di trasporto alla prenotazione dell’alloggio. Tutto il Capitolo V vede centrale il danno da vacanza rovinata: 1. La risarcibilità dei danni da cd. vacanza rovinata , 2. La “finalità turistica” e i “presupposti estrinseci” del pacchetto turistico, 3. Altri casi pratici di “vacanza rovinata”. Il “danno da vacanza rovinata” nel codice del turismo, 4. La pubblicità ingannevole e 5. Le clausole vessatorie. Non manca il formulario con i fac simile di reclamo, diffida o richiesta di compesanzione. “Il risarcimento del danno da vacanza rovinata” è stato scritto dall’Avvocato R. Di Napoli. ha anche costretto attori minori, presenti comunque sul mercato da decenni, a uscire mestamente di scena. I colossi del tour operating internazionale hanno dovuto fare un passo indietro dal mercato della Penisola e un brand simbolo come Valtur ha visto andare sostanzialmente deserta la prima gara che metteva sul piatto il patrimonio. Rivoluzione Alpitour Il primo operatore nazionale si appresta ad archiviare il 2012 come uno degli anni più significativi della propria storia. La cessione di Exor ai fondi Wise e J. Hirsch, sotto la newco Seagull e la nomina di Gabriele Burgio alla guida dell'azienda sono stati solo i primi giorni della nuova era. Dopo qualche mese di silenzio il presidente è infatti uscito allo scoperto con un coup de théâtre dietro l'altro sino al culmine raggiunto nel corso della convention Premium: "Il cliente 2013 di Alpitour sarà migliore di quello del 2012" e una promessa, "apriamo l'azienda al mercato e superiamo questa fase difficile per tornare a crescere". Nel frattempo i fatturati del Gruppo si sono assottigliati e due volti storici dell'azienda, Massimo Broccoli prima e Sergio Testi poi, hanno lasciato la squadra di cui erano bandiere da anni. Stranieri in fuga Anche per i grandi nomi del tour operating europeo non sono mancati i momenti difficili. Un colosso come Kuoni ha avviato il disimpegno dai mercati giudicati "non più redditizi", tra cui, in prima fila, l'Italia. Impossibile tenere un piede in un bacino incapace di portare utili nelle casse anche per Travelplan: il tour operator del gigante spagnolo Globalia ha infatti concluso la sua esperienza nella Penisola dopo poco più di due anni di lavoro. Dai big player alle realtà più locali la musica non ha trovato nuovi accordi. Dopo una stagione estiva di grandi sofferenze, Polycastrum ha annunciato di essere costretto a sospendere la propria attività. Stesso destino è toccato anche a MyTravel. Il 2012 non passerà inosservato neanche in casa Valtur. Se da una parte il tour operator ha visto, sotto la guida dei commissari straordinari, un positivo andamento delle vendite, dall'altra, nessuno dei pretendenti si è fatto poi avanti nel momento della verità, ovvero con la gara per l'acquisto degli asset aziendali. Un altro inverno con i commissari e un nuovo bando la cui gara si concluderà il prossimo gennaio. Perugia, cambia il regolamento per la tassa di soggiorno Si pagherà da un minimo di 50 centesimi per notte fino a un massimo di 5 euro Cambia il regolamento della tassa di soggiorno a Perugia. Venerdì la commissione Bilancio del capoluogo umbro esaminerà le modifiche apportate al balzello economico approvato nell'aprile scorso. La modifica principale è l'abbassamento dell'aliquota minima a 50 centesimi per notte (a persona), quando prima era di un euro. I ricavi serviranno "a finanziare interventi in materia di turismo, nonché interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali locali, oltre ai relativi servizi pubblici locali", si Pagina 5 legge in una nota. Queste modifiche arrivano dopo un ulteriore confronto con le associazioni di categoria dove è emerso, si legge ancora nella nota, "una generalizzata inquietudine degli operatori per la difficile congiuntura economica e, in particolare, per la conseguente contrazione registratasi nelle presenze turistiche nel territorio". Fiavet Sardegna News 01/13 - 03 gennaio 2013 NEWS AGENZIE DI VIAGGIO Il 2012 delle agenzie tra vettori e Governo Commenti, sfoghi, opinioni. Il portale di TTG Italia si è dimostrato essere, nel corso di quest’anno, una finestra aperta dalla quale gli agenti di viaggi si sono più volte affacciati per gridare tutto il loro disagio, porre domande, innescare dibattiti a distanza. Dal trasporto aereo ai provvedimenti fiscali, sono stati numerosi i fatti di cronaca che hanno scatenato la reazione immediata e rabbiosa dei dettaglianti. È il caso, a inizio marzo, della notizia dell’accordo stipulato tra Alitalia e Lottomatica, che ha introdotto la possibilità di pagare i biglietti aerei nelle ricevitorie. Certo, si trattava sostanzialmente del pagamento dell’importo del biglietto e non dell’emissione di un titolo di viaggio. Ma, visti anche i difficili rapporti tra la distribuzione e il trasporto aereo, le agenzie non sono state propense a fare troppi ‘distinguo’. La polemica passa dal web La polemica ha preso il volo velocemente e il sito ttgitalia.com è stato teatro della protesta degli agenti che hanno commentato l’annuncio di Alitalia. “Ancora una volta scavalcati dalle compagnie aeree” è stata, in sostanza, la loro reazione. La risposta di Alitalia non si è fatta attendere e l’allora direttore vendite, distribuzione e customer care, Marco Sansavini, ha cercato di gettare acqua sul fuoco ribattendo sul sito di TTG Italia: “Le ricevitorie Lottomatica non rappresentano un canale distributivo alternativo alla rete agenziale”. A meno di un giorno dall’annuncio, la compagnia aerea è intervenuta per spiegare con maggiori dettagli l’operazione. Tuttavia gli adv si sono mostrati comunque molto preoccupati e c’è stato anche chi, come Vito Topputo, si è interrogato sul futuro: “Visto che la gente ormai cerca di prenotare le vacanze con i siti dedicati e la biglietteria è acquistabile altrove, noi cosa dobbiamo fare? Non siamo alla frutta, ma al digestivo”. “A pagare siamo sempre noi” Altra notizia che ha scatenato la reazione immediata degli agenti di viaggi è il provvedimento governativo che introduce l’obbligatorietà di accettare i pagamenti effettuati con il bancomat. Per le agenzie il problema del bancomat non è una questione di principio: è matematica pura. Se, infatti, la commissione riconosciuta dal cliente all’adv è del 2 per cento e quella riconosciuta dall’adv alla banca è più o meno altrettanto, il saldo finale è: lavoro gratis per l’agente di viaggi. Numerosi i commenti alla notizia inviati tramite Facebook. “Basta immaginare un biglietto del treno comprato con carta di credito: il 2 per cento che mi dà Trenitalia lo giro direttamente a CartaSì… un vero affare!”. Questa l’opinione arrivata dall’account Facebook de ‘IMiglioriviaggi Le Marmotte’ di Roma, ma sintetizza il pensiero dei molti agenti di viaggi che hanno partecipato alla discussione. Tutti hanno sottolineato la medesima idea: perché i costi della diffusione della moneta digitale devono ricadere sulle agenzie? “I pagamenti elettronici vanno benissimo, che se li paghino i clienti i costi delle transazioni” evidenzia Mike Bonugli. Altrettanto drastica l’idea di Manrico Mammucari, che propone di “obbligare le banche ad abbassare le commissioni su carte e bancomat”. Altra soluzione: far pagare una percentuale in più ai clienti che usano il Pos. Una via che, sottolineano molti, in Italia non è ancora praticabile a causa della legislazione. Una cosa è certa: i commenti postati tramite Facebook sul sito di TTG Italia tratteggiano l’immagine inequivocabile di una categoria messa sempre più alle strette. I proclami a favore dei dettaglianti non si contano più, ma non bastano a motivarli nel loro lavoro e loro, oggi più che mai, si dimostrano sensibili agli attacchi e alle insinuazioni che giungono da più parti . Sono, dunque, bastate le semplici parole “Al centro del mirino” (questo il titolo dell’editoriale del direttore Remo Vangelista scritto il 26 novembre) per accendere immediatamente la discussione nella categoria. Distribuzione sotto attacco Juan Pablo Grando di Trieste afferma che le compagnie aeree “ormai ci trattano come servi”. Non meno severa Emanuela Costanzo (che si qualifica come responsabile presso Agenzia di Viaggi Cadmo): “Lo 0,1 per cento non può essere considerato un compenso per un lavoro svolto”. E ricorda anche il caso della rivolta dei dettaglianti Usa dopo la proposta di taglio alle commissioni da parte del trasporto aereo. “Ci vorrebbe un’associazione di categoria con un minimo di forza” invoca Costanzo. Hakanub Viaggi Antistress usa toni ancora più decisi: “Ridicoli noi e le nostre associazioni di categoria!”. Anche perché “non vedere l’accanimento praticato nei confronti dell’intera categoria è un pochino miope” commenta Grillo Sparlante, la stessa firma che sigla i post sul blog di Autotutela. Iata, Air France, tour operator e, perché no, anche network: le notizie negative arrivano da diversi fronti. Difendersi da tutti, per le agenzie di viaggi, non sarà affatto semplice. A meno di non ricordarsi che non sono solo i dettaglianti ad aver bisogno dei fornitori: anzi, il più delle volte è vero proprio il contrario. I professori in agenzia Diversi provvedimenti, anche se non rivolti al turismo, hanno toccato i dettaglianti Anche senza nessun affondo diretto, il Governo dei professori non ha mancato di condizionare la vita delle agenzie di viaggi. Forse anche più di quanto non abbiano fatto gli esecutivi prevedenti. Se il 2011 è stato l'anno del varo delle nuove norme sui contanti, il 2012 è stato quello dell stretta vera e propria. Le regole sono entrate nel vivo e, dopo i primi ‘esperimenti', sono arrivate le buone e le cattive notizie: da un lato i chiarimenti (che in alcuni casi hanno Pagina 6 allentanto la pressione), dall'altro gli effetti sulle prenotazioni. Che, stando agli agenti di viaggi, non sono stati sicuramente positivi. Pagamenti tracciabili I nodi da risolvere Il primo dubbio, forse il più pressante per le agenzie, sono state le liste nozze. Se l'importo totale (come è facile che sia) supera i 1.000 euro, ogni quota (anche da poche decine di euro) può essere versata in contanti? La domanda non era semplice e infatti, nel corso dei mesi, sono state date diverse risposte. La soluzione, salomonica, è arrivata poi in autunno: le quote possono essere versate in contanti, con debita ricevuta, che l'adv deve conservare per 5 anni (come, del resto, tutti i documenti fiscali). Nel complesso, dunque, la regola sui contanti appariva assolutamente semplice: nonostante questo, non sono mancate le discussioni. Fiavet Sardegna News 01/13 - 03 gennaio 2013 Le scadenze fiscali di metà ottobre Quello dei viaggi di nozze infatti non è stato il solo nodo da sciogliere per il comparto turistico alle prese con i pagamenti in contanti. Anche i gruppi avevano suscitato qualche perplessità. Se l'acquisto è effettuato da un unico soggetto che ha ricevuto il denaro in contante da diversi partecipanti (con quote inferiori alla soglia dei 1.000 euro), l'importo complessivo può essere versato sul conto dell'agenzia di viaggi o del tour operator a fronte dell'emissione di un'unica fattura con tutti i nomi dei partecipanti. In alternativa, la somma può essere versata in contanti a fronte dell'emissione di diverse fatture intestate ognuna a un singolo partecipante. Altro aspetto importante, quello degli acconti: la legge prevede infatti il versamento dell'importo totale in diverse tranche. Una pratica che, dunque, non può essere vista come ‘artificiosa'. Ma come comportarsi per acconti o saldi inferiori ai 1.000 euro a fronte di valori pratica complessivi superiori alla fatidica soglia? La questione ora è chiarita e, a norma di legge, il cliente può pagare in contanti le tranche di importo inferiore ai 1.000 euro. A gettare ulteriori domande sul comparto è intervenuta anche la riforma voluta dal ministro del lavoro Elsa Fornero, che ha modificato l'associazione in partecipazione introducendo il limite di tre associati per ogni attività. Una breve precisazione che però è stata in grado di far drizzare le antenne alle agenzie di viaggi italiane. Per Il Sole 24 Ore, il modo in cui il ministro ha messo mano alle norme rappresenta in realtà una vera e propria riscrittura dell'associazione in partecipazione. Ovvero, della forma contrattuale che negli ultimi anni ha maggiormente contribuito alla diffusione della distribuzione organizzata. Se nei primi anni del fenomeno network, infatti, buona parte della sfida era stata giocata sul campo del franchising, la partita ultimamente si era spostata sull'associazione in partecipazione. Ora il comparto attende le conseguenze della nuova normativa. Cambia la legislazione: i rischi per il comparto Anche la revisione dei meccanismi della pensione, però, non ha mancato di lasciare la sua traccia in agenzia. A gennaio scatterà la nuova riforma delle pensioni voluta dal Governo Monti. Per gli adv italiani non si tratterà solo di ricalcolare i tempi che li separano dal meritato riposo. Il turismo, infatti, dovrà imparare a contare leggermente meno su un bacino di utenza che negli scorsi anni ha riservato più di qualche soddisfazione. Basterebbe, in fondo, dare un'occhiata alle date di nascita dei documenti compilati in agenzia. Poi depennare tutte (o quasi tutte) le partenze in bassa stagione dei clienti over 70. Ciò che resta sarà, grosso modo, il giro d'affari sul quale le agenzie potranno contare dal prossimo anno. Certo, la legge prevede la possibilità di uscita a 66 anni e 3 mesi. Ma dal 2013 sarà molto più facile restare al lavoro fino a 70 anni; e anche molto più conveniente, visti i nuovi calcoli dell'importo delle pensioni. NEWS TRASPORTI NEWS STATISTICHE Il contratto Costa cambia così L’agenzia passa da mandataria a intermediaria, l’articolo 6 sull’insolvenza del cliente, il 16 sulla variazione delle commissioni: chiariamo i primi elementi di un accordo ampiamente discusso e per il quale è stato determinante il confronto con le associazioni di categoria Con l’approvazione delle associazioni di categoria come Fiavet ed Ainet il contratto di Costa Crociere sembra avere trovato la quadra dopo essere apparso ampiamente contestato, in particolare per l’articolo 6, con il quale il crocierista tenta di tutelarsi rispetto ai mancati pagamenti dei clienti, manlevando l’agenzia dall’ottenere il saldo in caso si manifesti una criticità. Dopo che sui social media era esploso il “caso” e alcuni agenti di viaggi si erano lamentati diffusamente su Pagina 7 questo dettaglio, ponendo l’accento sul fatto che Costa cancellava la commissione sulla parte di saldo mancato, è stata fatta chiarezza. Con il nuovo contratto, Costa assegna all’agenzia il ruolo di intermediario e non più di mandatario, ciò fa sì che la compagnia non si rivalga più sull’agenzia e si rivolga direttamente al cliente per avere la parte mancante della pratica. All’adv spetta la commissione sull’acconto. Ma questo articolo dell’accordo, cavalcato come il più scandaloso, e che Costa ha rivisto grazie al confronto con le associazioni di categoria (ognuna delle quali ha avuto un importante ruolo, da qualcuna comunicato piuttosto rapidamente, ndr), non è il solo ad essere stato modificato. Almeno un altro è di rilievo: l’articolo 16 Ex 13 nella prima bozza). Costa aveva scritto che si riservava di variare la commissione in caso di variazioni di andamento di mercato e/o del fatturato dell’agenzia. Su questo punto la variazione è stata apportata eliminando l’eventualità di mutamento del mercato e tenuta solamente quella di significativa diminuzione del volume di vendita da parte dell’agenzia: in questo caso Costa valuterà se decurtare la fee. Riepilogando, fin qui, sono tre le importanti variazioni del contratto di cui tenere conto: il passaggio per l’adv da mandatario a intermediario, l’articolo 6 che limita la responsabilità dell’agenzia in caso d’insolvenza del cliente, infine l’articolo 16 sui ritocchi delle commissioni in caso di variazioni di fatturato. Ci riserviamo di approfondire l’argomento su Guida Viaggi settimanale e in seguito su questa agenzia di stampa online. In termini di fatturato il segmento rappresenta ben il 9,1% dell'intero settore turistico nazionale Dopo cinque anni di crescita consecutiva, con quote annue d'incremento variabili dal 2% al 5%, frenata del turismo del lusso nel 2011 con un incremento rispetto all'anno precedente inferiore all'1%. Nel 2012 il segmento del turismo del lusso italiano ha segnato un incremento in termini di quota/mercato di circa 2 punti percentuali, ma una riduzione della spesa pro-capite (che nel 2011 era pari a 4.380,00 euro, contro i 4.250,00 del 2012), raggiungendo quota 4 miliardi 90 milioni di euro di fatturato. I dati arrivano dall'Osservatorio Nazionale Turismo del Lusso e sono frutto di analisi ed elaborazioni della società JFC su dati Unwto (Organizzazione mondiale del turismo), Eurobarometer, Iperceptions ed interviste ad un campione composto da 676 tra imprese ospitali di lusso (hotel, resort, b&b Fiavet Sardegna News 01/13 - 03 gennaio 2013 NEWS SARDEGNA NEWS SARDEGNA ATTUALITA’ Cagliari, nuovo home port dei crocieristi A Cagliari 180 mila passeggeri in meno nel 2012, oggi la prima crociera Accordo per gestione del molo Rinascita Via alla trasformazione del molo Rinascita di Cagliari per l'arrivo delle navi da crociera e il decollo dell'home port. E' stato firmato il contratto di 15 anni, per la realizzazione del nuovo quartier generale delle imbarcazioni con i turisti al molo Rinascita, fra il presidente dell'Autorità portuale di Cagliari, Piergiorgio Massidda, e l'amministratore delegato della srl Cagliari cruise port, Antonio Di Monte. La formula era già nota dal bando di gara: più turisti in Sardegna con gli imbarchi alle navi da crociera e meno spese per il concessionario. La svolta è gia iniziata: avviata la sistemazione dei gazebo e dei banchi per il ricevimento dei turisti per essere pronti per il primo arrivo del prossimo anno, il 2 gennaio. "Un cambiamento epocale - ha detto Massidda - che può calamitare a Cagliari, portando benefici anche a tutta l'isola, turisti da tutto il mondo: ci sono anche buone prospettive nel mercato asiatico. Per la prima volta potremo avvalerci dei professionisti del settore". Turisti, ma anche posti di lavoro. "Per il 2 gennaio - ha anticipato Massidda - lavoreranno otto persone in più fra servizi di pulizia e guardiania. Per la Sardegna non è poco se moltiplichiamo questa situazione per il numero di attracchi". Il vero decollo, però, sarà nel 2014: "Il 2013 - ha detto Di Monte - sarà un anno di rodaggio e di gestione in una condizione provvisoria. Stamattina cominciamo con i banchi del check in, i gazebo e le dotazioni normalmente in uso. Nel corso della stagione avremo modo di capire su che cosa lavorare. Abbiamo già cominciato con la promozione a Marsiglia e ripeteremo questa esperienza a marzo a Miami. In questo settore la programmazione si effettua a due anni: primi effetti cospicui si vedranno nel 2014". Porto di Cagliari in posizione strategica: "Nel giro di qualche anno contiamo di incrementare gli imbarchi - ha continuato Di Monte - mettendo a frutto la vicinanza dell'aeroporto, davvero a pochi minuti di distanza: una condizione non comune rispetto ad altri scali. Cagliari si può candidare anche per il mercato remoto (centro Europa, est Europa, America): un tipo di turismo per il quale la crociera nel Mediterraneo è il massimo". Pagina 8 Primo sbarco per una nave da crociera al molo Rinascita del porto di Cagliari. Questa mattina è arrivata in città la Costa Pacifica ma proprio nello stesso giorno la Capitaneria di Porto del capoluogo elenca gli arrivi dei passeggeri nel 2012: 180 mila in meno. CAGLIARI - Sono esattamente 179 mila 409 i passeggeri che nel 2012 sono mancati all'appello degli arrivi del porto di Cagliari. Il dato è stato fornito questa mattina dal comandante della Guardia Costiera di Cagliari, Vincenzo Di Marco, durante una conferenza stampa riguardante l'operazione "Mekong". Stando ai numeri si è passati dai 437 mila 814 passeggeri del 2011 ai 258 mila 405 del 2012. Secondo i vertici della Guardia Costiera il dato va collocato all'interno dell'anno di crisi vissuto dal settore delle crociere soprattutto dopo il naufragio della Costa Concordia. Ma i numeri riguardano anche i passeggeri delle navi di linea. Nonostante ciò il 2013 per Cagliari potrebbe essere l'anno della svolta: oggi al molo Rinascita ha attraccato la Costa Pacifica che ha portato in città circa 3500 crocieristi e a questo primo sbarco se ne aggiungeranno altri 59 già in programma fino a dicembre 2013. Al molo Rinascita in futuro sorgerà un nuovo terminal, in grado di accogliere le grandi navi da crociera, gestito dalla società Cagliari Cruise Port per quindici anni. di charme, etc.), tour operator che si occupano del prodotto lusso e agenti di viaggio. Il settore del turismo del lusso rappresenta, in Italia, una quota pari al 4,8% dell'intero prodotto turistico nazionale. In questo ambito non rientrano solo le strutture alberghiere 5 stelle, 5 stelle lusso ed il 7 stelle di Milano, ma anche un'alta quota di relais, hotel di charme e qualche agriturismo e B&B, che si caratterizzano proprio per qualità del servizio e 'great prices'. "Nella loro totalità queste strutture rappresentano solo l'1,7% dell'intera offerta ospitale italiana - spiega Massimo Feruzzi, amministratore unico di JFC e responsabile dell'Osservatorio del Turismo del Lusso - il turismo del lusso è, quindi, per la maggior parte (3,1%), costituito da prodotti e destinazioni oltre confine. Molto più alta della quota di mercato è invece l'incidenza del fatturato generato dal segmento del lusso sul fatturato complessivo del settore turistico: il turismo del lusso, infatti, rappresenta - in termini di fatturato - ben il 9,1%". A livello mondiale i turisti del lusso sono stati, nel 2012, ben 26 milioni 125mila, per una spesa complessiva che, a fine anno, supererà di poco i 121 miliardi di euro. La spesa procapite di ogni turista del lusso italiano si assesta a 4 mila e 250 euro, contro i 4.820 euro dei tedeschi. La spesa media procapite degli europei è pari a 4.760 euro. La Sinfonia farà scalo nel porto della Gallura ogni settimana Msc Crociere nel 2013 torna ad Olbia Nel 2013 MSC Crociere torna ad Olbia con 5 navi: MSC Lirica, MSC Opera, MSC Orchestra, MSC Poesia e MSC Sinfonia. Quest’ultima unità farà scalo nel porto della Gallura ogni settimana per tutta la stagione estiva, dal 5 maggio fino al 9 novembre. Tutti i sabati MSC Sinfonia partirà da Olbia alla volta di Salerno, Genova, Saint Tropez e le isole Baleari Palma de Mallorca e Mahon. Nel 2013 le navi MSC Crociere effettueranno ad Olbia ben 32 scali, movimentando circa 80.000 passeggeri. Il ritorno in Sardegna di MSC è reso possibile grazie all’imminente arrivo della nuova ammiraglia MSC Preziosa. MSC Sinfonia, l’unità che sarà posizionata ad Olbia, è una nave di ultima generazione ed è dotata di tutti i comfort che consentono ai passeggeri di vivere vacanze all’insegna del divertimento: un teatro da 580 posti, 4 ristoranti, 8 bar, un grande Fiavet Sardegna News 01/13 - 03 gennaio 2013 NEWS SARDEGNA TRASPORTI Porti, Cagliari perde 180mila passeggeri centro benessere balinese con talassoterapy-room, hammam, sauna e palestra, un centro sportivo, campi da basket, volley e tennis, shuffleboard, percorso jogging e mini-golf, discoteca, casinò, mini-club, card room, una library e – per convention e meeting aziendali – il Business Center da 200 posti. La nave, inoltre, è l’unica unità della Compagnia ad ospitare a bordo un simulatore di golf. CAGLIARI Per il porto commerciale della città quello che si è appena concluso è sicuramente un anno da dimenticare. Infatti, sul fronte del traffico passeggeri c'è stato un vero e proprio flop, con un calo di circa il 40%. Ovvero, dai 437.814 dei dodici mesi precedenti ai 258.405 del 2012, con una perdita secca di 180mila passeggeri, uno più, uno meno. Va subito chiarito che è un dato complessivo perché ingloba sia il movimento relativo alle navi da crociera, sia quello delle navi di linea, dove si è registrata comunque una considerevole diminuzione che non è escluso possa essere addebitata alla crisi economica: «Sicuramente ha inciso il calo dei movimenti nelle crociere legato all'incidente della Concordia…», ha sottolineato durante il consuntivo di fine anno il capitano di vascello Vincenzo Di Marco, comandante della Direzione marittima di Cagliari, da cui dipendono la Capitaneria di Oristano; gli Uffici circondariali marittimi di Bosa, Arbatax, Carloforte e Sant'Antioco, la sezione staccata di Sarroch e quella stagionale di Villasimius. Calo, quello dei passeggeri, che non sembra aver impressionato il presidente dell'Autorità portuale, Piergiorgio Massidda, che dice d'essere invece ottimista sulla possibilità di un'imminente ripresa dello scalo cittadino. Però non tutto è perduto, si potrebbe dire, visto che per quanto riguarda invece il movimento delle merci (porto canale compreso, ovviamente, dove avviene la movimentazione dei container) ha registrato numeri confortanti, in controtendenza al resto d'Italia. Confortanti nella loro negatività, comunque, perché un leggero calo (4.376.690 tonnellate, contro le 4.624.765 del 2011) c'è stato ma tutto sommato insignificante rispetto a quanto accaduto negli altri porti. Ma l'attività della della Capitaneria di portoguardia costiera non è fatta solo di numeri e algide statistiche, bensì anche e soprattutto di attività operativa sul campo: «Salvare qualcuno a mare da morte certa gratifica più dei numeri e di ogni altra cosa», ha commentato il comandante Di Marco, che ha posto l'accento sul minor numero di vittime nell'anno appena concluso, probabile risultato di una costante campagna di prevenzione portata avanti anche con la collaborazione dei Comuni costieri, che hanno destinato parte delle loro modeste risorse alle iniziative per la sicurezza sulle spiagge. Così come gli “uomini in blu” (esattamente 244, divisi in turni), si sono dati un gran daffare anche durante le festività di fine anno, passando al setaccio i mercati cittadini e i ristoranti per controllare se i prodotti ittici proposti nei menù del Cenone rispondessero ai criteri di freschezza, salubrità e provenienza certa e non fossero piuttosto “antichi” surgelati tirati fuori per l’occasione: «La tutela del consumatore rientra tra i nostri compiti, in collaborazione ovviamente con gli altri enti – ha aggiunto il capitano Di Marco –. Infatti, lavoriamo per la gente e la gente ci ha riconosciuto questo ruolo». E in proposito non è certo un caso che nel mese di dicembre, nel contesto dell’operazione nazionale denominata “Mekong”, gli uomini della Capitaneria abbiano sequestrato quasi 600 chili di prodotti ittici, tra crostacei e pesci, perché pescati illegalmente o di dubbia provenienza. Prodotti che in buona parte, dopo il controllo dell’Asl, sono poi finiti nelle cucine delle mense gestite dai volontari. NEWS SARDEGNA EVENTI Continuità dei voli? Il Costa Smeralda a Natale ha chiuso OLBIA Deserto, silenzioso, inanimato. Il Costa Smeralda è più immobile delle statue di un presepe. Un aeroporto senza aerei. Un controsenso. Sembra impossibile, ma a Natale lo scalo ha chiuso per le feste. O meglio per l’assenza della materia prima. I voli. Per oltre un giorno la pista d’atterraggio è rimasta silenziosamente deserta, come fosse un banale nastro d’asfalto la mattina dopo la festa del paese. Neanche uno sgangherato jet ha planato incerto sul Costa Smeralda. Le poche attività che la mattina del 25 che hanno provato ad aprire hanno trovato solo pochi intimi. L’aeroporto è rimasto un gigante inanimato. Gli schermi che segnalano arrivi e partenze non hanno dato segni di vita per tutto il giorno. Ma c’è anche chi non si meraviglia e minimizza lo stop. «Non c’è nulla di strano – spiega l’amministratore delegato della Geasar, la società che gestisce lo scalo, Silvio Pippobello –. È vero il giorno di Natale non c’erano voli. Anche questo è un segno della crisi internazionale che ha colpito un po’ Pagina 9 tutte le compagnie. Se si levano i grandi hub e gli aeroporti internazionali come Roma e Milano il resto degli scali italiani è rimasto più o meno chiuso. Non c’è troppo da stupirsi, le compagnie valutano con attenzione cosa fare in giorni di traffico scarso. Questa non è una novità assoluta. Tutti gli anni il giorno di Natale le compagnie riducono i voli al minimo. Il 25 dicembre è difficile trovare qualcuno che prenda l’aereo. Ma è uno stop di appena 24 ore in un periodo abbastanza vivo. In questi giorni il traffico di voli e passeggeri è buono. Ci sono anche diversi turisti che hanno scelto di trascorrere Natale e Capodanno in Sardegna. A questi vanno aggiunti i tanti emigrati che ritornano per le feste. Il Costa Smeralda non è deserto. Sì, a parte il giorno di Natale. Già oggi ci sono decine di voli, molti pieni di persone che trascorreranno il Capodanno all’estero. Non drammatizzerei un fatto del tutto fisiologico e occasionale». L’ultimo volo dal Costa Smeralda è partito alle 20,30 del 24 dicembre, un Easyjet direzione Malpensa. Il primo del 26 dicembre che ha rullato in pista alle 8 del mattino era un AirBerlin in arrivo da Stoccarda. In mezzo un buco di oltre 24 ore in cui l’aeroporto è rimasto inattivo. Ma c’è anche chi non ha gradito lo stop. «Andremo a fondo a questa situazione – dice il presidente della commissione regionale trasporti, il gallurese Matteo Sanna –. Appena tutti torneranno dalle vacanze chiederemo una audizione dell’assessore regionale Cristian Solinas. Non me la prendo con Meridiana o le altre compagnie. C’è una questione di fondo che non è stata ancora affrontata e riguarda la continuità territoriale. C’è un modello che deve essere riconsiderato. Se dei 7 milioni di passeggeri atterrati nell’isola oltre 5 milioni sono arrivati con compagnie low cost c’è qualcosa che non va. Se la continuità non riesce a garantire che ci sia un volo il giorno di Natale, qualcosa non funziona». Pubblicato il calendario delle fiere Turistiche L’Assessorato regionale del Turismo ha pubblicato l’elenco delle fiere turistiche all’estero alle quali parteciperà nel corso del 1° semestre 2013: REISELIV - OSLO 1113 gennaio; FITUR – MADRID 30 gennaio3 febbraio; SALON DE VACANCES – BRUXELLES 31 gennaio- 4 febbraio; F.RE.E. – MONACO 20-24 febbraio; ITB – BERLINO 6-10 marzo; MITT – MOSCA 20-23 marzo. Requisiti e modalità per la partecipazione. Sono ammesse a partecipare nello stand della Regione le imprese ubicate in Fiavet Sardegna News 01/13 - 03 gennaio 2013 NEWS SARDEGNA BANDI Bandi professioni turistiche, Crisponi: "Una nuova opportunità di lavoro" "È una risposta – ha affermato l’assessore Crisponi durante la conferenza di presentazione del provvedimento - alle istanze dei territori ‘vocati’ a figure di alta specializzazione e al mercato che richiede qualità e professionalità dell’offerta. Con l’iscrizione all’albo regionale tanti giovani potenziali professionisti di valore avranno l’occasione di proporsi nel settore". CAGLIARI, 21 DICEMBRE 2012 – Per garantire nuove opportunità lavorative nel turismo, dopo 5 anni tornano gli esami di abilitazione all’esercizio di guida turistica, guida ambientale – escursionistica e direttore tecnico di agenzia di viaggi. L’assessore regionale del Turismo Luigi Crisponi ha avviato con decreto i bandi di concorso per l’accertamento dei requisiti di qualificazione delle tre professioni (previste dalla L.R. 20 del 18 dicembre 2006). Gli esami precedenti erano iniziati nel 2007, il provvedimento assessoriale, pertanto, ‘copre’ l’esigenza di dare immediato e massimo accesso alle professioni e garantisce semplificazione e speditezza dell’azione amministrativa. "È una risposta – ha affermato l’assessore Crisponi durante la conferenza di presentazione del provvedimento - alle istanze dei territori ‘vocati’ a figure di alta specializzazione e al mercato che richiede qualità e professionalità dell’offerta. Con l’iscrizione all’albo regionale tanti giovani potenziali professionisti di valore avranno l’occasione di proporsi nel settore". ISCRIZIONI SINO AL 31 GENNAIO. L’organizzazione e l’espletamento delle prove si svolgeranno in collaborazione con le Università di Cagliari e Sassari (e consorzi collegati). Le convenzioni con esse prevedono l’obbligo di completare le prove, che si svolgeranno a Oristano, per guida turistica, a Nuoro, per guida ambientale – escursionista, e a Olbia, per direttore tecnico, entro tre mesi dal ricevimento dell’elenco degli ammessi agli esami. I termini per la presentazione delle domande di partecipazione si apriranno il prossimo 30 dicembre e si Pagina 10 chiuderanno il 31 gennaio 2013. "Novità di rilievo è la dislocazione compresi arte, folk e gastronomia; alle territoriale differenziata degli esami, GAE si richiedono specifiche coerente con le competenze dei conoscenze su ambienti terrestri o consorzi universitari convenzionati, acquatici, parchi e aree protette, sulle che contribuirà alla velocizzazione peculiarità scientifiche, geografiche, ambientali, dell’iter di abilitazione alla naturalistiche, faunistiche, professione, che sarà di soli 4 paesaggistiche, geologiche e mesi". Le commissioni d’esame, botaniche, nominate dall’assessorato, saranno speleologiche della Sardegna e costituite da docenti universitari ed precise competenze in materia di esperti individuati dalle Università orientamento e uso degli strumenti e, in sede di prova orale, da tecnologici appositi (novità di rilievo docenti di lingua straniera o previste dal bando); per quanto riguarda, infine, il direttore tecnico di madrelingua. REQUISITI PER IL CONCORSO. I agenzia, sono richieste specifiche requisiti minimi richiesti per guida conoscenze in materia di geografia specie isolana, e turistica (GT) e direttore tecnico turistica, tecnica di (DT) comprendono il diploma di legislazione, scuola media superiore più almeno amministrazione e organizzazione un anno, anche non continuativo, di delle agenzie di viaggio. La prova comprovata esperienza ‘sul orale, alla quale saranno ammessi i campo’, ossia nel settore attinente candidati che avranno superato la allo specifico profilo professionale prova scritta, consisterà in un per il quale si concorre: per GT, colloquio vertente su materie della attività di accompagnamento o di prova scritta e sulle lingue straniere guida in affiancamento; per DT prescelte dal candidato: due per le (‘manager’ d’agenzia), esperienza, guide, una per il direttore tecnico a anche sotto forma di tirocinio, in scelta tra inglese, francese, spagnolo, agenzie di viaggio o di direzione tedesco, russo, arabo, cinese, tecnica in affiancamento. Per giapponese, portoghese. La guida partecipare al concorso di turistica abilitata in altre Regioni o abilitazione a guida ambientale – Paesi dell’UE, per iscriversi nei escursionistica è necessario, registri della Sardegna (al quale invece, un titolo rilasciato da attualmente risultano iscritte 1454 organismi riconosciuti che attestino guide turistiche e 645 ambientali) la frequenza di corsi sulle attività dovrà sostenere un esame integrativo connesse all’escursionismo con oggetto peculiarità storiche, ambientale, più tre mesi, anche archeologiche, monumentali, museali non continuativi, di tirocinio e naturalistiche sarde. operativo. PROVE D’ESAME. La prova scritta consisterà nello svolgimento di NEWS SARDEGNA STATISTICHE quesiti a risposta multipla per VIAGGI DI CAPODANNO ED accertare in tutt’e tre le categorie le EFFETTO CRISI: PER FIAVET UN conoscenze di cultura generale, di CALO DEL 10% legislazione turistica regionale, di deontologia professionale e le competenze sul primo soccorso. Video: Nello specifico, alle GT, sono http://www.videolina.it/video/ser richieste nozioni su opere d’arte, vizi/37948/viaggi-digallerie, musei, mostre, capodanno-ed-effetto-crisi-permonumenti, scavi archeologici, complessi architettonici e fiavet-un-calo-del-10.html urbanistici, città e insediamenti umani, beni demo – antropologici, testimonianze e storia regionali, Sardegna e in attività al momento della presentazione dell’adesione: strutture ricettive alberghiere regolarmente autorizzate 3, 4 e 5 stelle, catene alberghiere, consorzi turistici, consorzi e associazioni di B&B, aziende ricettive all’aria aperta, tour operator e agenzie di viaggio incoming, società di servizi turistici, bus operator, società di gestione aeroportuali, compagnie aeree e di navigazione. Modalità di presentazione della domanda di partecipazione. Per aderire allo Stand della Regione occorre compilare l’apposita scheda che dovrà essere poi inoltrata esclusivamente tramite fax al numero 070 606 7599. Le schede, una per ogni singola manifestazione, dovranno essere trasmesse entro e non oltre 7 giorni prima dell’inizio di ciascuna fiera. La quota intera di partecipazione ad ogni singola manifestazione è di 100,00 euro per azienda. L'Assessorato comunicherà tempestivamente via mail o via fax, l'ammissione alla partecipazione alla manifestazione, o l’eventuale esclusione, alle imprese che hanno inviato la scheda di adesione entro i termini. Fiavet Sardegna News 01/13 - 03 gennaio 2013