Vento largo (39) - zig zag libri cd

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Vento largo (39) - zig zag libri cd
Vento largo (39)
presenta
“Uno scrittore che ancora sa come si chiamano le cose ha salva metà dell'anima”. (Gabriel Garcia Marquez).
Ci piace pensare che questo numero di Vento largo sia un augurio agli amici di SpazioMusica con cui siamo
orgogliosi di festeggiare, il prossimo sabato 5 marzo, i venticinque anni di intensa attività. Con loro
condividiamo la stessa passione per quella cultura che rende la vita civile e di cui di seguito trovate qualche
piccolo esempio in forma di libri e dischi.
(libri)
Paul Harding, L’ultimo inverno, Neri Pozza
Un viaggio nella memoria alla scoperta di un padre in gran parte sconosciuto: Paul Harding indaga, con una
voce che scandaglia le profondità dell’animo umano almeno quanto le contorsioni degli eventi e degli
ambienti naturali, un legame segnato dall’incedere del tempo e dalle sue bizzarre deviazioni di percorso
nonché da lampi di dolore. Originale, coraggioso, affascinante e, non a caso, premio Pulitzer dello scorso
anno.
Gay Talese, Frank Sinatra ha il raffreddore, Rizzoli
La scrittura di Gay Talese è sospesa in un limbo che assume dalle forme della narrativa quello che non può
avere dagli strumenti del giornalismo, e viceversa. Questa simbiosi, ormai rara, gli permette di raccontare
Frank Sinatra senza averlo mai visto, oppure di tratteggiare New York come un essere vivente. Lo fa con
grande equilibrio e con una classe indiscutibile. Consigliatissimo.
Ed McBain, L’universo del crimine, Einaudi
Un’antologia di racconti che è un’ottima introduzione al grande e cupo mondo di Ed McBain. In gran parte
inediti, in parte ripescate nella sua straordinaria bibliografia queste short stories sono la conferma concreta
che “ha saputo fondere con grande successo realismo e romanzo di genere, e ha insegnato a un'intera
generazione a scrivere storie insieme divertenti e capaci di rispecchiare con autenticità un’epoca e una
cultura”. Parola di Stephen King, non uno qualsiasi.
Viola di Grado, Settanta acrilico trenta lana, E/O
Un legame tra madre e figlia segnato da un trauma e da una vita bucolica: Camelia traduce manuali di
istruzioni per le lavatrici per sbarcare il lunario, la madre fissa le sue ossessioni in ogni buco. Vivono in una
vecchia casa a Leeds, umida e fredda, e della speranza non c’è traccia, poi Camelia incontra l’enigmatico
Wen e prende forma un bel romanzo d’esordio. Da scoprire.
Thomas Pynchon, Vizio di forma, Einaudi
Thomas Pynchon sceglie le atmosfere care a Raymond Chandler per raccontare le fosche tinte della
California alla fine dell’era dell’acquario, dei giorni del vino e delle rose e dell’estate dell’amore. Sulla porta
di Doc Sportello, investigatore privato, c’è scritto LSD acronimo che sta per Localizzazione, Sorveglianza,
Discrezione e grazie alla richiesta di una vecchia conoscenza si trova ben presto in un turbine che comprende
Charles Manson e le Pantere Nere. Splendido.
(dischi)
Lucinda Williams, Blessed, Universal
Frutto di un felice e ispirato momento personale, Blessed è uno dei migliori dischi in assoluto di Lucinda
Williams che conferma le due caratteristiche fondamentali del suo stile: è rock’n’roll dall’inizio alla fine e sa
scrivere ballate con il cuore in mano. Qui dentro si trovano tutte (compresa una straordinaria Soldier’s Thing)
prodotte (tra gli altri) da Don Was che aggiunge un tocco di classe in più.
The Decemberist, The King Is Dead, Capitol
Un viaggio alle radici del rock’n’roll pescando nelle sonorità folkie le atmosfere autunnali e crepuscolari
di ballate che hanno molte madri e altrettanti padri, ma che sono proiettate nell’attualità e persino nel
futuro da un’interpretazione fresca, coinvolgente, trascinante che traccia e ripercorre una linea comune
che idealmente collega la Band con i R.E.M. (qui invitati speciali con Peter Buck).
Anna Calvi, Anna Calvi, Domino
L’esordio di Anna Calvi sta suscitando molte aspettative: la voce profonda e affascinante, coraggiosa
nel confrontarsi l’anno scorso con una canzone (Jezebel) già nel repertorio di Edit Piaf e capace di
misurarsi con un produttore come Rob Ellis (già con Nick Cave, tra gli altri) è lì da sentire e ha tutte le
possibilità per diventare una protagonista in futuro. Intanto, senza eccedere, salutiamo un ottimo
debutto, perché cominciare bene è sempre importante.
Renaud Garcia-Fons, Mediterranees, Enja
Un viaggio musicale che prende forma seguendo le coste del Mediterraneo, dalla Spagna al Libano, nel
tentativo di tracciare un collegamento tra culture che hanno convissuto e commerciato e combattuto
per secoli. Lo straordinario bassista scopre così, attraverso la magia della musica, il suo “buon vicino”
come scrive Josip Osti dalle macerie di Sarajevo e in questi giorni sono tanti quelli che dovrebbero
rileggerlo e sentire questo disco.
North Mississippi All Stars, Keys To The Kungdom, Songs Of The South
L’eloquente, e toccante, dedica al padre, scomparso l’anno scorso, esprime molto, se non tutto il contenuto di
Keys To The Kingdom. Prodotto per Jim Dickinson c’è scritto in calce (eravamo abituati a vedere “prodotto da”
Jim Dickinson) e l’etica famigliare di Cody e Luther Dickinson è tale da attrarre ospiti di tutto riguardo come
Ry Cooder e Mavis Staples (ma non sono gli unici) e di firmare il lavoro più maturo e completo dei North
Mississippi All Stars.
(promemoria)
Ricordiamo il prossimo appuntamento: sabato 19 marzo, Luca Milani presenterà il suo nuovo album, Sin
Train. Non mancate!
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