di Filippo Miglior e Fabiola Canavesi

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BOVINI DA LATTE E RICERCA
IN NORD AMERICA
di Filippo Miglior e Fabiola Canavesi
A fine luglio a Denver, Stati
Uniti, si • tenuto il Convegno
Annuale dellÕAmerican Dairy
Science Association.
QuestÕanno il congresso •
stato molto ricco di
interessanti presentazioni,
anche perchŽ era un convegno
congiunto con lÕAnimal
Society of Animal Science.
Inoltre il Convegno • stato
abbinato a due avvenimenti
molto importanti: il Seminario
Internazionale di Biologia
della Lattazione e il Simposio
sulla Clonazione. Infine vi •
stata una sessione dedicata
allÕinsegnamento e alla
divulgazione delle tematiche di
miglioramento genetico.
I
l Convegno Annuale dellÕAmeri-
can Dairy Science Association
(ADSA) • un appuntamento annuale per i ricercatori nordamericani
del settore zootecnico del latte. QuestÕanno si • svolto in congiunzione
con il congresso annuale dellÕAmerican Society of Animal Science
(ASAS), che si occupa pi• in generale
degli aspetti zootecnici legati alla
produzione di carne. Questo articolo
presenta una selezione degli argomenti pi• interessanti discussi al
Congresso: transgenesi, clonazione e
nuovi metodi didattici.
La mammella
come un bioreattore
La transgenesi • un intervento di
ingegneria genetica che prevede lÕinserimento di uno o pi• geni di un
determinato individuo nel DNA cellulare di un altro organismo, anche
di diversa specie. LÕanimale transgenico • quindi lÕanimale in cui • stato
trasferito materiale genetico clonato.
Si • parlato di transgenesi e delle sue
applicazioni in campo animale e
umano durante la prima giornata del
Convegno dedicata al 4¡ seminario
internazionale sulla biologia della lattazione. In particolare due interventi
sono apparsi molto interessanti: uno
del Dr. Bill Drohan della Croce Rossa Americana e lÕaltro del Dr. Dave
Ayares della PPL Therapeutics.
LÕapplicazione in campo di interventi di ingegneria genetica quali la
transgenesi, che sembrava essere dilatata nel tempo, ha sub“to invece recentemente unÕaccelerazione progressiva sotto la spinta delle esigenze dellÕindustria farmaceutica. Per esempio,
geni umani vengono correntemente
inseriti negli embrioni di topi da laboratorio. I topi transgenici vengono
poi usati per testare diversi nuovi far-
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maci allo scopo di osservare eventuali effetti sui geni umani. La tecnologia transgenica • anche testata per inserire geni umani negli ovini, caprini,
suini e bovini, nella speranza che
questi animali, utilizzati come bioreattori, possano iniziare a produrre
proteine umane nel loro latte. Queste
proteine, una volta estratte, dovrebbero essere molto utili per trattare
molte malattie umane come lÕenfisema e la fibrosi cistica. La mammella
della vacca da latte, come quella di
altre specie, rappresenta indubbiamente un laboratorio naturale di
grandi potenzialitˆ, con in pi• il vantaggio, soprattutto in una razza molto produttiva come quella Frisona, di
rendere minimo il numero richiesto
di capi per produrre per esempio il
fabbisogno annuo di albumina, fibrinogeno e di alcuni fattori di coagulazione del sangue per la popolazione
umana degli Stati Uniti.
UnÕaltra applicazione della transgenesi, molto pi• vicina al nostro mondo, • quella nutrizionale nellÕindustria lattiero casearia e pi• in generale in quella agroalimentare. Da una
parte infatti si potranno ottenere bovine transgeniche il cui latte conterrˆ
un maggior livello di k-caseina, la
proteina che aumenta la resa in caseificazione, dallÕaltra si potranno modificare i componenti nutritivi del
latte per renderlo anallergico nelle
persone intolleranti al lattosio.
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La clonazione nel miglioramento
genetico animale
Tra tutti i termini coniati dagli
scienziati ed entrati nel vocabolario
comune, la parola clone • diventata
quella che suscita pi• emotivitˆ e diffidenza. Si definisce clone uno o pi•
individui originati da un singolo progenitore; la composizione genetica
del clone • identica a quella del progenitore. Si • discusso della clonazione nel miglioramento genetico animale in un simposio del convegno
americano. In particolare tre relatori
hanno contribuito al successo del
simposio: il Dr. Woolliams, del Roslin Institute - Universitˆ di Edinburgo, il Dr. VanVleck, USDA, e il Dr.
Thompson, Universitˆ di Purdue,
Usa.
Mentre lÕimpatto della clonazione
• immenso per le applicazioni biomediche, la sua significativitˆ • meno
chiara nel miglioramento genetico
animale. Rimane infatti da stabilire se
la clonazione pu˜ aumentare il progresso genetico senza penalizzare la
biodiversitˆ: a) variabilitˆ genetica tra
riproduttori entro razza, b) variabilitˆ genetica tra individui entro azienda.
Per quanto riguarda il primo punto, esistono delle metodologie che
permettono il confronto di diversi
schemi di selezione, allo stesso livello
annuale di consanguineitˆ, per misurare il tasso di progresso genetico
con o senza lÕuso di cloni. Un uso
razionale della clonazione sembra
quindi produrre un progresso genetico pi• elevato, pur mantenendo un
grado adeguato di variabilitˆ entro
razza. Il secondo punto necessita risposte specifiche per quantificare
lÕimportanza della variabilitˆ genetica
entro azienda nella resistenza a diverse malattie: se un individuo • suscettibile ad una determinata malattia,
tutti i suoi cloni avranno lo stesso
grado di suscettibilitˆ alla stessa malattia.
DÕaltra parte lÕuguaglianza tra individui clonati • solo a livello genetico.
Quando si parla di caratteri quantitativi, che sono il risultato dellÕeffetto
combinato di fattori genetici e ambientali, la clonazione garantisce lÕuguaglianza degli effetti genetici, ma
non quella degli effetti ambientali
che saranno invece specifici per ciascun soggetto. Quindi lÕidenticitˆ a
livello genetico non garantisce lÕuguaglianza delle produzioni.
Ma, quando si parla di clonazione,
non bisogna dimenticare alcuni
aspetti etici. Innanzi tutto gli scienziati devono dimostrare che la clonazione non • pericolosa per la salute e
il benessere del clone. Bisogna poi
prevedere un mercato per i prodotti
di animali clonati che ottenga il consenso del consumatore. Infine i genetisti animali devono considerare i
possibili effetti indiretti della loro ricerca su questioni etiche pi• importanti che riguardano la clonazione
umana.
Divulgazione ed insegnamento
Il prof. Pollak e il prof. Oltenacu
dellÕUniversitˆ di Cornell e Carol
Lohuis dellÕUniversitˆ di Guelph
hanno dato vita ad unÕinteressante
sessione dedicata ai nuovi metodi di
insegnamento e divulgazione che
sfruttano al meglio le nuove tecnolo-
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gie a disposizione di chi vuole imparare.
Hanno parlato di open learning,
ovvero, corsi e lezioni i cui contenuti
non sono definiti da una istituzione
o da una scuola, ma dagli ÇstudentiÈ
stessi attraverso specifiche richieste e
di distance education, ovvero, lÕeducazione a distanza fatta utilizzando le
nuove tecnologie di trasmissione di
una lezione fatta da un professore in
tempo reale in un altro luogo e interazione attraverso domande, messaggi di posta elettronica.
AllÕUniversitˆ di Cornell • giˆ stata sperimentata lÕofferta di un corso
a distanza agli studenti dellÕUniversitˆ di Stato di New York e allÕUniversitˆ di Stato della Pennsylvania
utilizzando sistemi di videoconferenza e di collegamento audio per permettere agli studenti non presenti fisicamente a Cornell di intervenire e
fare domande.
Il programma per il futuro • di allargare il numero di corsi e lezioni
offerti a distanza su argomenti quali
a) la salvaguardia genetica delle piccole popolazioni; b) i programmi di
miglioramento genetico nelle specie
animali; c) i nuovi sviluppi nel campo della genetica molecolare. NellÕambito dello stesso progetto sono
stati sviluppati anche CD ROM didattici che per esempio insegnano
cosÕ• il Body Condition Score e come si valuta; tale CD ROM • facilissimo a utilizzarsi per chiunque abbia
dimestichezza con un computer e le
pagine di Internet.
LÕUniversitˆ di Guelph ha presentato invece unÕesperienza di corsi di
aggiornamento professionale sviluppati per i tecnici dei centri di fecondazione artificiale (dai tecnici di
campo ai manager) che sviluppavano
le tematiche legate al miglioramento
genetico, la selezione a livello nazionale e la competizione a livello internazionale cercando di rispondere alle
specifiche richieste ed esigenze degli
iscritti e partecipanti. Anche in questo caso si sono utilizzate tutte le
moderne tecnologie per prevedere
materiale di studio e per esercitazioni
pratiche anche per migliorare le capacitˆ dei partecipanti di accesso alle
informazioni su Internet, pagine Web
etc.
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