Cuore di bambola - Comune di Mondoví
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Cuore di bambola - Comune di Mondoví
cuore.di.bambola una_soffitta_aperta_al_cielo una_soffitta_aperta_al_cielo Premessa Cuore di bambola. La pièce Il 31 agosto 1870 con la battaglia di Sedan lo scontro decisivo della prima fase della guerra franco-prussiana si concluse con il totale accerchiamento e la resa dell'armata francese. A causa della catastrofe a Parigi venne rapidamente decisa la deposizione dell'imperatore e la fine del Secondo Impero. Otto mesi dopo la Francia in poche settimane aveva raccolto i cinque miliardi di indennità per la Germania. Emergeva così in Europa una nuova borghesia, la nuova aristocrazia del denaro. Nell'eccitato ritmo di grandezza di quegli anni nasceva un nuovo tipo di eroe, in cui la sfrenata ambizione era congiunta alla fredda tenacia, una via di mezzo tra l'avventuriero e il banchiere. Per descrivere questo nuovo scenario era necessario tracciare una nuova carta geografica ed Henrik Ibsen la creò. La pièce segue una sceneggiatura liberamente tracciata sui passi del testo originario con una particolare attenzione all'interpretazione che ne fece Lou Andreas-Salomé nel libro Figure di donne pubblicato nel 1892 e alla riduzione a fumetto intitolata Nora creata da Cinzia Ghigliano nel 1978. L'ambientazione è spostata ai nostri giorni in una località immaginaria della Riviera in occasione del Ferragosto e l'atmosfera e la recitazione sono ispirate a quelle fortemente enfatiche ovvero atonali, meccaniche de I segreti di Twin Peaks di David Lynch. Una vena di umorismo si insinua in un'atmosfera satura di interferenze, talvolta oniriche, mentre le caratteristiche campy dei ritratti melodrammatici dei personaggi, in alcuni momenti quasi da soap opera, creano un effetto bizzarro in cui il dramma si accosta all'ironia attraverso i filtri del fumetto - il teatro fatto di carta e inchiostro - e del serial televisivo - il teatro che entra in tutte le case. Ibsen, esule attraverso l'Europa, era destinato ad esprimere i problemi sociali più importanti della sua generazione: la democrazia, l'eredità del passato, la donna (il suffragio, la famiglia). Egli iniziò a scrivere a Roma nel 1870 una prima versione in prosa del suo primo dramma borghese: Casa di bambola. La pièce fu rappresentata il 21 dicembre 1879 a Copenaghen e fu subito scandalo. Per il soggetto di Casa di bambola Ibsen, già influenzato dal famoso articolo di Stuart Mill sull'emancipazione della donna, aveva tratto l'ispirazione da una notizia apparsa su un giornale: una donna sposata aveva speso molto per abbellire la casa ed aveva falsificato delle cambiali all'insaputa di suo marito. Questo banale fatto di cronaca diventa il dramma di Nora e Nora Helmer diventa la prima figura di Ibsen psicologicamente ricca, una creatura che vive nei lati, negli angoli del sottosuolo della sua anima, non è definita, è un istinto, sotto cui c'è la possibilità di un carattere. È il diritto dell'individualità che si fa avanti e il problema della donna ne è una necessaria conseguenza. Cuore di Bambola Una soffitta aperta al cielo con Ilenia Massa, Luca Armando, Mariella Caporaso Valter Abbà, Antonella Audisio, Marta Mattalia Musiche in scena Marta Mattalia, Danilo Dardanelli, Federico Bersia Cuore di Bambola - www.lecerclerouge.org - [email protected] Regia: Costantino Sarnelli Drammaturgia: Laura Chiotasso Assistente alla regia: Laura Alpa Foto(sceno)grafie: Barbara Forneris Costumi: Maura Campagno