Lavoro e Welfare Integrativo - Giornata Nazionale della Previdenza
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Lavoro e Welfare Integrativo - Giornata Nazionale della Previdenza
Lavoro e welfare IL LAVORO E IL WELFARE INTEGRATIVO AZIENDALE Non c’è welfare se manca il lavoro. Generare nuove forme di lavoro che possano competere con i cambiamenti mondiali è un obiettivo che può essere raggiunto solo con l’impegno di tutti: occorre creatività, inventarsi nuovi lavori, tornare su vecchi mestieri artigiani, ideare tecnologia ma anche ritornare alla natura. Da solo lo Stato può dare indirizzi, creare precondizioni, ed è già tanto, ma non di più. La ricerca del lavoro un tempo era compiuta soprattutto dai giovani al termine del proprio percorso formativo, oggi invece riguarda tutti, non solo i cosiddetti lavoratori flessibili o “precari”, ma anche gli artigiani i commercianti, i liberi professionisti, e tutti i lavoratori “individuali” e professionali senza albi di riferimento. Si tratta di oltre 9 milioni di lavoratori su un totale di 23,5 milioni (quasi il 40%) la cui attività subisce la crisi del nostro tempo rendendo il loro lavoro precario e incerto come coloro che svolgono un lavoro flessibile. Il lavoro lo ricercano, come frequentemente accade, coloro e sono tanti, che lo hanno perso a causa di questa crisi epocale che ha letteralmente cambiato gli equilibri e i rapporti di produzione del mondo. Quali sono dunque i canali per trovare un lavoro? Intermediazione e servizi: dove andare per cercare lavoro o per ottenere sussidi Siamo ancora in attesa del cosiddetto “fascicolo personale” di ciascun lavoratore che si doveva realizzare negli scorsi anni nell’ambito della “anagrafe dei lavoratori attivi”; questo strumento, operativo in molti Paesi tra cui l’Australia, consente la messa in rete sull’intero territorio nazionale (disponibile quindi in tutti gli uffici pubblici dell’impiego e privati) di tutte le posizioni suddivise per categorie e per zone geografiche il che consente quindi un corretto incontro tra domanda e offerta di lavoro. Oggi ricercare un impiego è un poco più complicato: ci sono molte realtà che forniscono informazioni e proposte e che lentamente stanno creando una rete. Eccole di seguito. Intermediazione e servizi AGENZIE PER R ILL LAVORO (APL) APL) Incontro Domanda/Offerta Servizi alle imprese Incontro Domanda/Offerta Gestione Politiche Attive Accesso ai servizi per l’impiego Funzioni amministrative PATRONATI CAF E PATRO CENTRI PER L’IMPIEGO (CPI) Certificazione Funzioni amministrative Servizi alle Persone Fondazione dei Consulenti del Lavoro CCIA UNIVERSITÀ Incontro Domanda/Offerta Servizi alle imprese SCUOLE S CU Formazione Orientamento Formazione Orientamento Incontro Domanda/ Offerta Servizi alle imprese Servizi all’autoimpiego e imprenditorialità Intermediazione (tramite sportelli FILO) I Centri per l’impiego sono le strutture pubbliche che, per conto delle Regioni e delle Province, favoriscono sul territorio l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, informando, orientando e dando consulenza gratuita a chi cerca un’occupazione. Svolgono anche attività amministrative come l’iscrizione alle liste di mobilità e agli elenchi e graduatorie delle categorie protette, la registrazione delle assunzioni, le trasformazioni e cessazioni dei rapporti di lavoro presso aziende private ed enti pubblici. Lavoro e welfare Centri per l’impiego pubblici in ogni provincia e sul territorio Agenzie per il lavoro private Le Agenzie per il Lavoro (art. 4 del decreto 276/2003) sono operatori privati (società di persone, di capitali, e cooperative) che devono essere iscritte all’Albo informatico del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, previa autorizzazione. Possono così svolgere attività di somministrazione di lavoro di tipo generalista e di tipo specialista, intermediazione, ricerca e selezione di personale, e supporto alla ricollocazione professionale. Altri operatori pubblici e privati per trovare impiego I soggetti (di cui all’art. 6 del decreto 276/2003) autorizzati alla sola attività di intermediazione sono: Università pubbliche e private, Istituti di scuola secondaria superiore, Comuni, Camere di Commercio, Associazioni dei datori di lavoro e Sindacati, Enti bilaterali e Patronati, Onlus che hanno come scopo la tutela del lavoro, l’assistenza e la promozione di attività imprenditoriali e la tutela della disabilità, Consulenti del lavoro, Gestori di siti Internet. link! Per coloro che invece desiderano fare esperienze di lavoro all’estero esistono dei canali specializzati: eccone alcuni. CLICLAVORO Iniziative e opportunità Il portale del Ministero del lavoro dedicato all’incontro tra domanda e offerta, alle opportunità per cittadini e imprese e all’attualità del mondo del lavoro. www.cliclavoro.gov.it EURES Il lavoro senza confini Portale europeo della mobilità del lavoro. Domanda e offerta, orientamento sul lavoro all’estero, opportunità formative transnazionali. http://ec.europa.eu/eures EUROPASS Studio e lavoro in Europa Strumenti e risorse per accedere alle opportunità di formazione e lavoro in Europa. Curriculum europeo, formazione all’estero, riconoscimento dei titoli di studio. http://europass.cedefop.europa.eu/it LEONARDO Mobilità nella formazione professionale Sito del Programma Leonardo. Mobilità rivolta a persone in formazione professionale. Tirocini transnazionali in imprese o organismi di formazione. Mobilità per professionisti. www.programmaleonardo.net E per chi decide di mettersi in gioco da sé e diventare imprenditore? Da dove può cominciare? Le libere professioni in Italia Anche presso gli ordini professionali si possono trovare tutte le informazioni per entrare nelle libere professioni. Lavoro e welfare Le informazioni sui settori maggiormente promettenti per creare una nuova attività, ma anche per subentrare e migliorane una precedente, si possono trovare presso le maggiori università, le Camere di Commercio e le associazioni di categoria. Ci sono molti “incubatori” di nuove attività, fondi di private equity e altri strumenti tra cui i “prestiti d’onore” che possono consentire a chi ha buone idee e buona volontà di creare nuova impresa. Spesso non occorrono grandi capitali; a volte basta uno scantinato e una buona idea, altre volte prendere in affitto, a quasi zero euro, zone collinari o semi montane per fare attività biologiche e creare prodotti alimentari di qualità; infine, ma ci sarebbero migliaia di esempi, anche una buona idea può creare turismo con il solo possesso di storia e cultura. LE TUTELE: L’articolo 38 della Costituzione La fonte delle principali tutele sul lavoro che pure erano in parte previste dagli ordinamenti pre repubblicani, è certamente la costituzione e segnatamente l’art. 38: prendi nota “Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all’assistenza sociale. I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria. Gli inabili ed in minorati hanno diritto all’educazione e all’avviamento professionale. Ai compiti previsti in questo articolo provvedono organi ed istituti predisposti o integrati dallo Stato. L’assistenza privata è libera.” Quindi un lavoro regolare prevede: la sicurezza sul lavoro al fine di tutelare la salute dei lavoratori negli ambienti e nelle attività produttive; la disponibilità di ammortizzatori sociali, cioè misure, programmi e azioni per la tutela del reddito del lavoratore anche quando si creano momenti di disoccupazione involontaria; ed infine, assai importante, la previdenza cioè la possibilità di disporre quando non si potrà più lavorare, di un reddito certo che aiuterà nella parte anziana della vita; previdenza obbligatoria ma anche complementare per assicurare un futuro sereno al lavoratore. Il lavoro nero utile! Il lavoro occasionale, i voucher lavoro Ed ecco un modo innovativo e regolare per affrontare i “primi lavoretti” per magari pagarsi la scuola o l’università; oppure per pagarsi le vacanze e mettere da parte qualche soldo. Lavoro e welfare info Il lavoro nero è quella attività svolta senza un regolare contratto, senza contribuzione sociale e garanzie assicurative; in altri termini è il lavoro irregolare. È utile sapere che è sempre meglio optare per un lavoro regolare perché si è protetti contro eventuali infortuni sul lavoro ma soprattutto si è iscritti al sistema pensionistico pubblico; queste due condizioni sono fondamentali sia per l’intera vita lavorativa (se ci si fa male sul lavoro si ottengono le migliori cure, la riabilitazione e tutte le tutele necessarie) sia per quella parte della vita nella quale non si lavora più: si è in pensione. E non è neppure vero che il lavoro “irregolare” è più pagato; infatti a parità di soldi netti in busta paga facendo un lavoro in nero si perde oltre il 40% di denaro che invece verrebbe accantonato dall’azienda e dal lavoratore stesso, per garantire la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro e la pensione per se stessi ma soprattutto per la propria famiglia. E questi soldi accantonati e non perduti come qualcuno pensa, tornano tutti nella tasche del lavoratore regolare sotto forma di servizi o di rendita; con il lavoro nero restano invece nelle tasche di quelli che offrono un lavoro non corretto. I Buoni Lavoro (o voucher) sono un sistema diretto per il pagamento di servizi di breve durata da parte di tutti i datori di lavoro, aziende, privati e pubblici. Vantaggi Per il datore di lavoro (committente) • Prestazioni nella più completa legalità senza dover stipulare alcun tipo di contratto • Semplificazione degli adempimenti a proprio carico • Esonero delle registrazioni su Libro Unico e CO • Copertura previdenziale INPS - Copertura assicurativa INAIL per eventuali infortuni sul lavoro Per il lavoratore (prestatore) • Aumento delle proprie entrate economiche regolari • Nessuna imposizione fiscale e nessun impatto sullo stato di disoccupato o inoccupato • Accantonamento previdenziale INPS - Copertura assicurativa INAIL • Possibilità di cumulo con i trattamenti pensionistici e con le prestazioni integrative del salario • Computo ai fini della determinazione del reddito necessario per i rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno Chi può utilizzarli Le prestazioni occasionali possono essere richieste da qualsiasi committente, sia pubblico che privato, tra cui: Datori di lavoro privati • Famiglie - Singole persone - Enti senza fini di lucro • Aziende - Imprese familiari - Imprenditori agricoli - Liberi professionisti Datori di lavoro pubblici • Enti pubblici - Enti locali (comuni, province) - Scuole, università o consorzi • Camere di Commercio - Uffici giudiziari Valore e limiti economici Il buono lavoro ha un valore nominale di 10 €, che comprende sia la retribuzione sia la contribuzione previdenziale e assicurativa. Il valore di 10 € corrisponde ad un’ora di lavoro, salvo che nel settore agricolo, dove vale il parametro del contratto di riferimento. Il valore netto per il lavoratore è di 7,50 € I lavoratori che intendono svolgere attività di lavoro occasionale possono ricevere compensi non superiori a 5.000 € netti complessivi all’anno, e non possono percepire più di 2.000 € netti da ogni singolo datore di lavoro (salvo per l’agricoltura e il settore pubblico). Il welfare integrativo aziendale E una volta che ho trovato un lavoro (regolare!)… Ma il lavoro regolare oltre alle tutele che abbiamo sinteticamente esaminato, offre molte altre opportunità ai lavoratori quali: la possibilità di conciliare i tempi di vita con quelli lavorativi, la flessibilità dell’orario lavorativo, i fondi pensionistici integrativi, l’assistenza sanitaria, il benessere psicofisico, l’integrazione sociale e linguistica dei lavoratori extracomunitari, la sensibile riduzione della spesa per gli spostamenti casa-ufficio, per il vitto e per le tasse scolastiche dei figli. Tutto questo, o una parte, è possibile grazie alla adozione di politiche di Welfare Integrativo Aziendale agevolate fiscalmente dallo Stato. Con Welfare Integrativo Aziendale intendiamo quell’insieme di attività, beni e servizi posti in essere dalle imprese per migliorare il benessere e la qualità di vita dei propri dipendenti, dei loro familiari e di tutti coloro che hanno rapporti con l’azienda in generale. Ma il Welfare Aziendale non è una novità degli ultimi anni! Al contrario, ha radici antiche e nel corso del tempo ha progressivamente cambiato pelle, passando da un ruolo sostitutivo (quando non esisteva alcuna forma di Stato Sociale) a un ruolo aggiuntivo e per certi versi marginale (forse un poco in disarmo nel trentennio di sviluppo vorticoso del Welfare di Stato) per arrivare a un ruolo complementare ma importante e sempre più fondamentale oggi in coincidenza con l’attuale situazione economica del Paese e con l’inevitabile quanto dolorosa riduzione delle prestazioni e dei servizi pubblici. Lavoro e welfare ! Che cos’è il WIA? Come funziona? Le misure intraprese fino a questo momento sono varie e diversificate e riguardano specialmente: la creazione di asili nido aziendali per facilitare la vita dei dipendenti, soprattutto delle donne con bambini piccoli; l’istituzione di mense aziendali; la stipula di convenzioni per migliorare il benessere psico fisico dei dipendenti e dei loro famigliari (con palestre, piscine, centri benessere, laboratori diagnostici, ambulatori sanitari e odontoiatrici, etc.) nonché l’istituzione delle casse sanitarie aziendali; la realizzazione di strumenti di previdenza complementare per aumentare le future pensioni; il car-sharing, il telelavoro, il maggiordomo aziendale che si sostituisce al dipendente per il disbrigo di alcune incombenze quotidiane. A queste vanno aggiunte anche alcune iniziative di sostegno al reddito come ad esempio i buoni per l’acquisto dei testi scolastici, il supporto economico per il pagamento delle tasse universitarie, le borse di studio per i figli dei dipendenti, la possibilità di richiedere dei prestiti agevolati per l’acquisto di automobili, mutui immobiliari, e così via. Tuttavia, non sono solo i dipendenti (e le loro famiglie) a godere dei benefit e delle iniziative di welfare privato, ma anche le stesse aziende, perché è ormai un dato di fatto che al benessere dei lavoratori corrisponde anche quello dell’impresa soprattutto in termini di rendimento e crescita interna. Inoltre, bisogna tener conto che numerosi dei benefit concessi dall’azienda sono fiscalmente esenti. Meno pensieri, meno stress e più tempo per se stessi Asilo Aziendale, Colonie Estive, Maggiordomo Aziendale, Orario Flessibile, Part-time, Telelavoro, Baby sitting. Sostegno al reddito Un appoggio concreto alle spese familiari Acquisto testi scolastici, pagamento tasse universitarie, assegni familiari integrativi, carrello della spesa, mutui immobiliari Sanità e salute Innanzitutto la salute dei dipendenti e dei loro familiari Convenzioni con ambulatori specialistici e laboratori diagnostici, convenzioni con centri benessere, palestre e piscine, casse sanitarie aziendali, assistenza psicologica, Wellness ed esercizio fisico, campagne informative sull’alimentazione Formazione e cultura Un impegno costante per la crescita dei dipendenti e per il futuro dei loro figli Campus estivi, borse di studio, iniziative per la transizione dal sistema educativo al mondo del lavoro, convenzioni con teatri, cinema, mediatori culturali, corsi di lingua italiana per dipendenti extracomunitari etc. Sostegno al lavoratore Il benessere comincia in azienda... Mensa aziendale, buono pasto, car-sharing, aree relax. Previdenza ....ma non finisce in azienda Fondi pensione aziendali, assicurazioni. Lavoro e welfare Conciliazione dei tempi lavoro/famiglia Questa guida è stata realizzata dal Team GNP2013 in collaborazione con la Casa del Welfare (Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Inps, Inail, Covip, Italia Lavoro e Isfol) e la Fondazione Umberto Veronesi. Grafica e stampa Gi&Gi - www.giegisrl.it one i Terza Ediz 16, 17 e 18 Maggio 2013 Borsa Italiana, Piazza Affari, Milano