Focus su Elbasan Maggio-Agosto 2005

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Focus su Elbasan Maggio-Agosto 2005
INTERREG III A ITALIA-ALBANIA
2000-2006
“BiblioDoc-Inn”
Focus su Elbasan
Albanologia – Le attività giovanili
Maggio-Agosto 2005
Redazione
Indice
INTERREG III A ITALIA - ALBANIA
Redattori: Steliana Sinani, Ornela Bardhi, Alba Abazi, Manola Lleshanaku
Traduttore: Marsida Jashari
Elaborazione digitale: Valter Messore
Direttrice della Biblioteca Pubblica di Elbasan “Qemal Baholli”: Drita Cankja
Affiancamento consulenziale: Paola Grimaldi
Partner: Cooperativa Servizi Culturali Ninive
Un ruolo importante nella beneficenza di Elbasan è rappresentato dal nome del commerciante
Nazif Baholli, il quale ha reso onore alla propria persona con il prezioso dono che ha fatto alla
città di Elbasan, la grande biblioteca. La città di Elbasan della Normalia, con allievi e
insegnanti, in quel momento aveva bisogno immediato di una biblioteca e questo lo ha reso
possibile il nobile commerciante, il quale ha saputo riconoscere il valore dell’insegnamento e
della cultura. Questa biblioteca pubblica è stata battezzata con il nome del figlio “Qemal
Baholli”. I suoi fondi all’inizio contavano circa 1000 volumi.
Indice
Albanologia (monografie)
Le attività giovanili (quotidiani e periodici)
Il fondo biblioteconomico utilizzato per l’elaborazione di questo materiale appartiene alla
Biblioteca “Qemal Baholli” di Elbasan.
INTERREG III A ITALIA - ALBANIA 1
“Promozione e sviluppo di modelli innovativi di cooperazione tra le biblioteche e centri di
documentazione italo-albanesi”
“BiblioDoc-Inn”
Asse IV – Misura 4.1 – Azione 4 – Sub Azione 4.1
Finanziato dall’Unione Europea, il progetto concretizza la cooperazione istituzionale delle
biblioteche italo-albanesi. Il progetto promuove modelli di cooperazione transnazionale, crea
possibilità di conoscere le due culture e di integrare le biblioteche albanesi con quelle europee. A
questo progetto partecipano oltre alla Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia “Teca del
Mediterraneo”, quale Partner Project Leader, la Biblioteca Nazionale d’Albania, la Biblioteca
pubblica di Elbasan “Qemal Baholli” e la Biblioteca pubblica di Shkodra “Marin Barleti”.
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Gli obiettivi del progetto sono:
Accesso all’informazione a beneficio di tutti i cittadini, garantito dalla Unione Europea;
Agevolazione del processo d’integrazione europea tramite un’ informazione precisa sulle
problematiche dell’Unione con particolare interesse per la cooperazione transfrontaliera;
Riduzione del “digital divide” tramite la diffusione della tecnologia infotelematica
nell’amministrazione pubblica a beneficio delle zone meno sviluppate;
Promozione della conoscenza del patrimonio biblio-documentale, in particolare quello di
valore culturale;
Modernizzazione dell’amministrazione, miglioramento qualitativo del management e dei
servizi offerti al pubblico.
Per raggiungere questi obiettivi, il progetto prevede fra l’altro la realizzazione di un programma per
la redazione di bollettini tematici periodici bilingue in formato elettronico da consultare on line
all’indirizzo www.bcr.puglia.it/pem/bibliodocinn.htm, ma anche in formato cartaceo adeguato ai
servizi tradizionali delle biblioteche partecipanti al progetto; inoltre prevede anche la realizzazione
di un programma di redazione di schede catalografiche riguardanti le pubblicazioni professionali
per i bibliotecari.
1
Nelle due giornate di lavoro tenutesi a Bari nei giorni 11-12 ottobre 2001, organizzate nell’ambito del programma
Interreg II Italia-Albania, misura 7.1 emerse la grave situazione delle biblioteche pubbliche albanesi. Il modo più sicuro
ed efficace per lo sviluppo della cooperazione e per migliorare la gestione bibliotecaria è il coinvolgimento diretto di
alcune delle biblioteche pubbliche e centri di documentazione albanesi quali strutture-pilota.
Biblioteca di Elbasan “Qemal Baholli”- Albanologia
Albanologia
Camaj, Martin
Dranja. Roma : [s. n. ], 1981. - 103 p. ; 21 cm.
Questo libro è stato iniziato intorno al 1975 e completato nel 1979. La sorte del poeta stesso è
uguale a quello di Dranja, la tartaruga mitizzata nei suoi madrigali, l’idea del ricordo uscito dalla
Terra. La “Dranja” pur non essendo nei versi come il madrigale tradizionale, appartiene per
contenuto a questo genere e come tale si contrappone alle altre forme letterarie impiegate fino ad
oggi nella lingua albanese. Durante la lettura, possibilmente lenta, bisogna tenere conto che la
forma esteriore e la storia della tartaruga sono collegate, attraverso sottointesi simbolici, con altre
parole, attraverso l’elaborazione del contenuto oppure quella del “teorema”. Importante per l’autore
è la bellezza della parola poetica, e s’impegna affinché la lingua si adatti a qualsiasi situazione. La
“Dranja” è una nuova forma letteraria per la cultura scritta albanese. Dato che l’opera è
profondamente simbolica, i madrigali che la compongono possono esistere anche singolarmente.
DDC: 981.98
Collocazione: C18
Camaj, Martin
L’uomo in disparte e altri. Munchen : [ s. n ], 1978. - 99 p. ; 21 cm.
Attraverso il libro “L’uomo in disparte e altri”, la poesia di Camaj aumenta il suo carattere
metaforico e simbolico ed amplia le forme dell’espressione linguistica.
Tra la luce e l’oscurità per l’uomo conta di più la sua ombra, la quale non ha sensi ma soltanto gli
occhi per se stessa. La mancanza del fuoco conduce l’uomo alla morte; la mancanza della luce porta
il tempo verso la morte. I temi come quelli del contrasto tra l’antico ed il nuovo, l’affermazione
della novità e la situazione della gente nel mondo moderno sono riportati attraverso i motivi
tradizionali ed i simboli (i sassi, gli uccelli, le fate, ecc). In questo volume sono raccolte le poesie
Biblioteca di Elbasan “Qemal Baholli”- Albanologia
che rappresentano le persone secondo le idee di Camaj. Emergono i temi dell’indifferenza, della
solitudine, dell’emigrazione.
La lirica di Camaj è caratterizzata fin dall’inizio dalla partecipazione alle disgrazie della gente, ma
anche dalla speranza nella vitalità delle loro esigenze, come nell’opera “ La paura a causa del lungo
inverno” in cui si dice: “ non voglio essere come il brutto tempo”. La sofferenza è presentata spesso
attraverso un’ironia sottile prima di trasformarsi in disperazione. La poesia viena vista come una
forma per sconfiggere il tragico. Attraverso la sensibilità piena di contraddizioni e i contrasti della
vita, la lirica di Camaj assume un carattere espressivo drammatico. La lingua di Camaj acquista la
sua capacità espressiva attraverso le figure retoriche, in particolar modo attraverso le metafore e le
metonomie. Il poeta ricorre ai simboli del mondo animale (il serpente, la tartaruga, il corvo) per
creare dei motivi universali paralleli a quelli del mondo umano. Il rapporto tra la vita e la morte
umana si unisce con il rapporto che esiste tra la vita e la morte degli animali, che rendono più vicina
l’idea esistenziale della vita dell’uomo stesso. Una particolare caratteristica della poetica di Camaj è
il suo interesse verso la figura linguistica-formale che egli rende tematica nella forma attraverso una
semplificazione particolare, usando con maestria le varianti linguistiche.
DDC: 891,983
Collocazione: C18
Camaj, Martin
Cerchi. Munchen : [ s. n ], 1978. - 317 p. ; 21 cm.
In questo romanzo, scritto in un periodo di 15 anni, viene presentata una serie di eventi legati l’uno
all’altro in un tempo indeterminato. Questa è solamente la faccia esteriore del romanzo “I Cerchi”,
ma per l’autore rimane importante l’osservazione di se stesso in diversi stati attivi, non tanto come
rappresentante di una classe o di una corrente ideologica, quanto come un uomo in se stesso – un
mondo in disparte.
Tra gli aspetti principali si distingue la persona di uno scrittore che lentamente si distanzia dal
cerchio sociale fino ad entrare in un sonno letargico. Si sveglia dopo alcuni anni per guardare in
quale pozzanghera di solitudine e di dimenticanza è caduto. Nell’intreccio delle vicende, il
significato simbolico ricopre un ruolo importante ed è per questo che il lettore del romanzo “I
Cerchi” non deve partire dal pregiudizio di avere a che fare con un’opera letteraria semplicemente
realistica.
a)
L’ambientazione delle vicende, l’io narrante e le circostanze sono tutte inventate.
Biblioteca di Elbasan “Qemal Baholli”- Albanologia
b)
In questa opera, l’autore si affida alle tendenze principali dell’unificazione della lingua
albanese letteraria.
Il linguaggio del romanzo “I Cerchi” è diverso dalla lingua letteraria albanese e lascia molto spazio
all’uso delle varianti linguistiche conosciute. Le comparazioni popolari, i fraseologismi, il
dizionario scelto, sono caratteristiche della sua lingua. Il romanzo “I Cerchi” è stato valutato come
il primo romanzo psicologico albanese. L’essenza del racconto consiste in un ricco monologo
interiore vivace. La tendenza del romanzo è quella di raccontare il modo in cui gli umani sono legati
ai diversi cerchi sociali e metafisici, all’interno dei quali si trovano i simboli: l’acqua, il fuoco ed il
sangue. I temi in generale sono: la natura, la solitudine, la perdita della tradizione, la ricerca della
fortuna e del successo, il legame con le proprie radici. La prevalenza dei caratteri poetici letterari e
il commento sui problemi della lingua della letteratura e dell’arte in generale, possono costituire
inoltre i sottotemi dell’opera e della letteratura.
DDC: 891,983
Collocazione: C12
Cabej, Eqrem
Studi etimologici nel campo dell’albanese. Tirana : Mihal Duri, 1982. - 180 p. ; 21 cm.
L’opera “Studi etimologici nel campo dell’albanese” si presenta sotto forma di una serie di studi
pubblicati durante il 1960 nel periodico “Il Bollettino dell’Università Statale di Tirana”. All’inizio
fu pubblicata la serie “Scienze sociali” ed in seguito gli “Studi filologici”. Questa opera è frutto
della conoscenza della lingua madre, della generalizzazione del sapere e dell’esperienza dell’autore
nel campo storico-linguistico albanese, in quello della balcanologia e dell’indoeuropeistica.
Attraverso una valutazione critica del lavoro svolto fino ad oggi da parte di altri studiosi nel campo
della lingua, il professor E. Cabej ha respinto una serie di analisi sbagliate a causa della mancanza
della conoscenza necessaria della lingua albanese, e perché si è fatto uso di metodi non appropriati
per perseguire gli obiettivi desiderati. D’altra parte una materia linguistica ricca e mai sfruttata
prima, la conoscenza dei fatti linguistici, il duro metodo scientifico seguito sistematicamente
dall’autore con comparazioni interne ed esterne sotto il profilo balcanico ed indoeuropeo, hanno
dato la possibilità all’autore di raggiungere dei risultati importanti per un’analisi etimologia più
esatta e diretta. Grazie a tali osservazioni ed a questo studio, sono state analizzate molte radici
etimologiche che prima erano considerate inspiegabili, oppure venivano interpretate in maniera
sbagliata. Molte parole, considerate all’inizio forestierismi, sono state restituite alla lingua albanese,
Biblioteca di Elbasan “Qemal Baholli”- Albanologia
arricchendo così il fondo autoctono della nostra lingua ed evidenziandone la ricchezza, la vivacità e
l’originalità. Una parte importante di questi studi è mirata a rendere noto che l’albanese, in diversi
periodi della sua storia ha dato alle lingue con cui è entrato in contatto molte parole ed espressioni.
Il contenuto dell’opera non si occupa solo dell’etimologia delle parole, ma segue anche la loro
evoluzione, la storia, l’ambiente in cui si formarono, la loro diffusione geografica all’interno del
territorio albanese. Tutto ciò conferisce a questa opera una grande importanza al fine di effettuare
diversi studi sulla lingua albanese non solo sul piano diacronico, ma anche su quello sincronico.
Per evidenziare l’etimologia di molte parole, E. Cabej ha usufruito anche dei dati relativi alla
cultura materiale e spirituale del nostro popolo, l’onomastica, i nomi delle tribù e delle famiglie
delle persone che hanno avuto una grande importanza nella storia della lingua e del popolo. Perciò, i
fenomeni linguistici sono stati osservati e studiati in rapporto ai dati storici, culturali, etnografici
ecc. Questo ha condotto alla possibilità di presentare argomentazioni convincenti sui fenomeni
linguistici e di offrire un aiuto per le altre scienze albanologiche legate alla storia della lingua.
DDC:491.983
Collocazione:C12
Cabej, Eqrem
Studi sulla fonetica storica della lingua albanese. Tirana : Mihal Duri, 1988. - 457 p. ; 21 cm.
Il volume “Studi sulla fonetica storica della lingua albanese” è una raccolta completa degli studi del
prof. Eqrem Cabej nel campo della fonetica storica, uno dei campi fondamentali della sua attività
scientifica. Questo volume è costituito da 12 studi, in cui sono stati ripresi i problemi principali
della fonetica storica dell’albanese. Nove di questi lavori sono stati pubblicati nelle nostre
pubblicazioni scientifiche ufficiali, ed alcuni anche in riviste straniere. L’opera intitolata “La
Fonetica storica e l’etimologia nel campo della lingua albanese” è stata pubblicata solo in tedesco,
invece in lingua albanese è stata pubblicata per la prima volta in questo volume. Questo volume
include anche dei lavori inediti. Comunque, bisogna sottolineare che l’interesse che presenta questo
volume non si concentra solo sui lavori inediti, ma anche su quelli che sono pubblicati per la prima
volta in lingua albanese. In questo volume gli studiosi troveranno tutti i lavori e gli studi compiuti
dal prof. Eqrem Cabej dedicati alla fonetica storica albanese. Il lettore troverà non solo le questioni
che riguardano la fonetica storica, ma anche i problemi generali della storia della lingua e della
morfologia storica. In modo particolare, l’opera “Studi etimologici nel campo dell’albanese” è
costituita da elementi importanti che agevolano gli studi svolti nel campo della fonetica storica.
Biblioteca di Elbasan “Qemal Baholli”- Albanologia
La raccolta contiene nelle ultime pagine degli appunti bibliografici, che raccolgono le date ed i
luoghi in cui sono stati pubblicati i lavori.
DDC: 491.983
Collocazione: C12
Demiraj, Shaban
Questioni sul sistema nominale della lingua albanese. Tirana : Mihal Duri, 1972. - 296 p. ; 21
cm.
Tenendo in considerazione la diffusione delle nostre Università e dei nostri insegnanti in quegli
anni, il prof. Shaban Demiraj ha pubblicato questo volume costituito da tre studi linguistici, in cui
vengono trattate alcune questioni di grande interesse per il sistema nominale dell’albanese. Lo
studio monografico “Il genere neutro nella nostra lingua”, che occupa la maggior parte del volume,
è pubblicato per la prima volta, mentre gli altri due studi “ Intorno alla categoria del determinativo e
dell’indeterminativo” e “Intorno alla trasformazione dei generi dei nomi al plurale nella lingua
albanese, osservati anche in rapporto con il rumeno”, sono stati pubblicati in questo volume con
delle modifiche. Nella disamina delle questioni trattate il prof. Shaban Demiraj è stato guidato dal
principio secondo il quale la forma ed il contenuto devono essere esaminati nel loro stretto legame
dialettale. Tutti e tre gli studi riportati nel volume sono accompagnati anche da una raccolta in
lingua francese per gli studiosi stranieri. Per l’argomentazione delle questioni in esame è stato
consultato una documentazione abbastanza ampia, ed in particolar modo quella relativa alle opere di
autori albanesi ed arberesh (gli albanesi d’Italia).
DDC: 491.983
Collocazione: D37
Demiraj, Shaban
La lingua albanese e la sua storia. Tirana : Mihal Duri, 1988. - 321 p. ; 21 cm.
L’opera “La lingua albanese e la sua storia” ha attratto durante gli ultimi due secoli l’attenzione
degli studiosi. Gli studi di alcune generazioni di scienziati, albanesi e stranieri, hanno reso possibile
una buona conoscenza del sistema di questa lingua e della sua storia. Era naturale che questi
tentativi dessero dei risultati completi nel campo dello studio sincronico del sistema linguistico
Biblioteca di Elbasan “Qemal Baholli”- Albanologia
dell’albanese attraverso la ricerca e la descrizione delle diverse parti costituenti di questo sistema.
Ma rilevanti progressi sono stati fatti anche nella spiegazione dell’evoluzione di questa antica
lingua balcanica, che per ragioni storiche conosciute ha cominciato a promuoversi a livello scritto
relativamente tardi.
A seguito di questi studi è stato elaborato il libro, la cui pubblicazione mira a rispondere alle
richieste di coloro i quali desiderano avere un’opera sintetica sulla lingua albanese e la sua storia.
Data l’impossibilità di trattare ampiamente tutte le questioni che riguardano il sistema della lingua
albanese e la sua evoluzione storica, nel libro sono presentate soprattutto le tematiche principali. Il
lettore troverà alla fine di ogni capitolo le indicazioni sulla bibliografia utilizzata. Partendo dall’idea
che quest’opera può essere consultata da un gran numero di lettori, vengono menzionate anche
alcune date già molto note agli specialisti.
Per agevolare gli studiosi stranieri, nelle ultime pagine dell’opera è stato aggiunto anche un
riassunto in lingua inglese.
DDC: 491.983
Collocazione: D37
Gosturani, Xheladin
La storia dell’Albanologia. Tirana : Naim Frasheri, 1999. - 304 p. ; 21 cm.
L’opera “La storia dell’Albanologia” è suddivisa in due parti:
Nella prima parte, intitolata “La lingua albanese durante i secoli”, viene presentato in un quadro
completo e molto sintetico lo sviluppo storico della lingua albanese fin dall’antichità,
considerandola come lingua indoeuropea. In seguito si parla dell’albanese come discendente
dell’illirico, presentando a questo scopo argomenti linguistici, storici, archeologici e geografici. Si
tratta delle caratteristiche principali della lingua albanese, che non rappresentano un’eredità
indoeuropea, ma si presentano come un suo sviluppo interno. In questa sezione è bene illustrato lo
scontro dell’albanese con la lingua balcanica, uno scontro che ha portato all’unificazione linguistica
balcanica, vale a dire ai balcanismi. In questo caso vengono spiegate le relazioni slavo-albanese,
greco-albanese e rumeno-albanese. In seguito viene presentato anche uno schema completo di tutti e
due i dialetti dell’albanese, si sottolinea “l’unificazione della lingua albanese”, si evidenzia la sua
aratura e l’arricchimento durante il nostro Rinascimento Nazionale, la formazione ed il
consolidamento della lingua letteraria dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Biblioteca di Elbasan “Qemal Baholli”- Albanologia
Nella seconda parte è esplicitato il pensiero scientifico circa l’origine della lingua albanese, sulla
sua struttura grammaticale e la discendenza del popolo albanese. Per renderlo più chiaro e
completo, lo studio della lingua albanese viene diviso in quattro periodi. Per ogni periodo sono state
evidenziate, attraverso un’analisi riassuntiva, le opere, gli studi, i lavori, diversi articoli degli autori
del luogo e degli arberesh stranieri, raggruppandoli, ma anche evidenziando le loro valutazioni
sull’origine della lingua albanese e degli albanesi. Nell’ultimo periodo, dopo la Seconda Guerra
Mondiale, sono stati sottolineati i risultati raggiunti della linguistica albanese, e sono stati
menzionati i Centri albanologici con i loro più importanti studiosi in tutto il mondo.
Questo libro è scritto in una lingua semplice affinché sia compreso da tutti; è il risultato degli studi
e dei lavori dedicati alla lingua albanese e dello studio di alcune opere indicate nella bibliografia
nelle ultime pagine, che servono da chiave. Tutta l’opera è una raccolta delle teorie formulate sulla
lingua ed il popolo albanese durante i secoli.
DDC: 80
Collocazione: G66
Gjevori, Mehmet
Fraseologia della lingua albanese. Prishtine : Rilindja, 1988. - 511 p. ; 21 cm.
Quella presentata è la seconda edizione del libro “Fraseologia della lingua albanese” (Prishtine
1972). Questa pubblicazione è il risultato di un lavoro continuo del prof. Mehmet Gjevori, che ha
raccolto la fraseologia, non solo dalla bocca del popolo ma anche dai giornali e da varie
pubblicazioni dei nostri scrittori, specialmente di quelli che sono nati ed hanno trascorso la loro
infanzia e la gioventù in campagna o in montagna. È lì che la fraseologia trova la propria fonte, ed
ha conservato meglio le più belle espressioni idiomatiche della nostra lingua.
In questa pubblicazione sono state usate principalmente quelle unità che sono semplici frasi della
lingua, formate da due o più parti nominali, che nell’espressione del pensiero entrano in rapporto tra
loro. Sono stati tralasciati proverbi, saggi e indovinelli, creazioni letterarie folcloristiche.
Per questa raccolta, a parte una serie di dizionari e diverse opere indicate nella bibliografia della
prima edizione, in seguito sono stati utilizzati anche questi testi:
1.
“Parole ed espressioni dell’albanese” scritto da Aleksander Xhuvani;
2.
“Fraseologia da Drenica” scritto da Halil Bogaj;
3.
“Dizionario della lingua albanese d’oggi”;
4.
“Fraseologia e nuove espressioni del popolo” di Murat Murati.
Biblioteca di Elbasan “Qemal Baholli”- Albanologia
Tutta questa documentazione sulla fraseologia, costituita da circa 15.000 unità, la maggior parte
delle quali create dal popolo, è stata ordinata secondo un criterio alfabetico.
Le unità si distinguono perché segnate in corsivo e vengono spiegate, secondo le circostanze, con
diversi colori significativi.
Pika, Pre
Un’elaborazione del metodo per esaminare i neologismi. Bukuresht : Arrësimi i popullit rumen,
1923. - 132 p. ; 21 cm.
Come possiamo capire dall’anno di pubblicazione, questa opera è stata edita nel momento in cui la
lingua albanese e la sua grammatica erano quasi ai primi passi. La lingua che l’autore ha usato è
troppo difficile per essere capita dal lettore del giorno d’oggi. Comunque anche questa opera ha la
sua importanza sia per quanto riguarda le questioni linguistiche (partendo dal punto di vista di
quegli anni), sia per quanto riguarda la lingua che usa l’autore, che essendo così viva può aiutare gli
studiosi nel loro lavoro scientifico. L’operetta (così come la chiama l’autore), nelle ultime pagine è
accompagnata da un indice che presenta tutti i neologismi che vengono studiati nel testo,
accompagnati dalla rispettiva spiegazione. Queste parole (secondo lo scrittore), sono quelle che
mancavano nella lingua albanese e così egli le presenta in tutte le lingue che conosce.
DDC: 491.983
Collocazione: P63
Shkurtaj, Govalin
Hysa, Enver
La lingua albanese per gli stranieri e gli albanesi all’estero. Tirana : [s.n.], 1996. - 442 p. ; 21
cm.
Questo libro ha l’obiettivo di offrire le cognizioni principali per poter leggere e parlare la lingua
albanese letteraria, ed è rivolto principalmente a coloro per i quali l’albanese è la lingua madre, ma
in questo momento non hanno i mezzi necessari per impararla a scuola. È rivolto inoltre a coloro i
quali desiderano imparare la lingua albanese e vogliono essere in grado di parlarla. Si è pensato di
presentare il libro con un’introduzione semplice per il lettore. Inoltre si è considerato che il testo
potesse servire ai lettori ed alla didattica dell’albanese, perciò è adatto sia agli insegnanti degli
Biblioteca di Elbasan “Qemal Baholli”- Albanologia
albanesi all’estero che agli arberesh. Il libro si apre con una serie di lezioni introduttive per
acquisire ed apprendere una quantità di espressioni principali dell’albanese letterario, comincia poi
la parte testuale costituita da 30 lezioni. Il libro presenta un profilo della lingua e della civiltà
albanese, particolarmente quello della lingua albanese e della letteratura albanese, suscitando così
nel lettore l’amore per la parola albanese e dopo, attraverso le sezioni antologiche presenti nelle
ultime pagine del libro, non solo portarlo ad apprendere ma anche ad innamorarsi della poesia
albanese e della lingua scritta e orale in generale. Inoltre, il libro è attrezzato con le tabelle complete
della declinazione dei nomi e dei pronomi, e con i paradigmi completi della coniugazione dei verbi.
C’è anche l’indice delle opere dei giovani poeti e degli scrittori albanesi e arberesh, accompagnate
da alcuni paragrafi in cui viene descritto lo stile dell’albanese, sia nell’ambito della comunicazione
di massa (la radio, la televisione, la stampa), sia in quello dei rapporti internazionali ed ufficiali. Il
libro si chiude con un piccolo dizionario delle parole e delle espressioni usate, importanti per chi
voglia leggere e parlare in albanese. È presente anche una bibliografia delle grammatiche e dei
metodi di studio dell’albanese, che servono al lettore nell’apprendimento della lingua.
DDC: 80
Collocazione: SH. 67
Xhuvani, Aleksander
Cabej, Eqrem
I suffissi della lingua albanese. Tirana : Mihal Duri, 1962. - 112 p. ; 21 cm.
In questo libro sono contenuti gli studi svolti sui suffissi della lingua albanese. Vengono presi in
esame 168 suffissi, in particolare quelli formali nominali, tralasciando i suffissi verbali. Il materiale
è costituito da moltissimi lavori ed è stato elaborato dagli stessi autori (tra i quali il linguista
arberesh Dhimiter Kamarda (1864), il console austriaco (1854) ecc.) considerando i suffissi come
elementi fondamentali delle parole. I materiali supplementari per la realizzazione di questa
pubblicazione sono stati raccolti dai contributi presenti in articoli, in cui sono stati esaminati
moltissimi suffissi, insieme alla determinazione delle loro funzioni. A questi vengono aggiunti
anche i materiali scritti dagli stessi autori sulla lingua popolare delle nuove e le antiche scritture
albanesi, e la letteratura scientifica che si trova in opere straniere. Nella bibliografia relativa ad ogni
suffisso sono citati prima gli scritti che contengono i testi, e poi gli studi.
Questo è il primo studio completo svolto su questo tema ed è mirato a porre in evidenza il metodo
di formazione delle parole attraverso i suffissi, la loro funzione e i criteri adottati. Per ogni suffisso
Biblioteca di Elbasan “Qemal Baholli”- Albanologia
si esamina inizialmente il suo aspetto nelle diverse categorie delle parole e poi la sua funzione
all’interno di ogni categoria.
Si studia, inoltre, se il suffisso all’interno della lingua sia produttivo oppure se si conservi soltanto
con una funzione di “focalizzatore” in alcune parole. Alla fine emerge la questione dell’etimologia,
se si ha a che fare con un suffisso di origine locale oppure di origine straniera. In altre parole,
l’origine geografica e lo sviluppo storico, l’estensione spaziale e temporale, l’osservazione dei
fenomeni, costituiscono per la linguistica due aspetti di una totalità, che devono essere osservati
come tali per avere un’idea più completa del sistema linguistico.
DDC: 491.983
Collocazione: XH. 97
Xhuvani, Aleksander
Studi linguistici. Tirana : Mihal Duri, 1956. - 227 p. ; 21 cm.
Questo volume raccoglie gran parte del lavoro linguistico del prof. Aleksander Xhuvani, lavoro che
poco prima della pubblicazione del libro è stato distribuito alle riviste ed ai giornali. È evidente
l’importanza del contributo di questo studioso allo studio della lingua albanese, e viene data la
possibilità agli studenti, agli insegnanti ed alle persone che si occupano di letteratura e lingua
albanese, di poter consultare dei materiali e lavori significativi.
In questa pubblicazione sono trattati problemi generali della lingua letteraria, come la sua
formazione e qualità. Ci sono inoltre contributi di valore allo studio delle questioni del lessico, della
grammatica, della storia della lingua e dell’etimologia. Gli articoli e gli studi, con qualche
eccezione, sono stati presentati esattamente così come nella prima pubblicazione, senza cambiare
neanche l’ortografia.
Il volume è accompagnato da una bibliografia degli scritti di prof. A. Xhuvani.
DDC: 491.983
Collocazione: XH.97
Cabej, Eqrem
Studi linguistici II. Prishtina : Rilindja, 1975. - 358 p. ; 21 cm.
Biblioteca di Elbasan “Qemal Baholli”- Albanologia
In questo libro viene presentato “Il dizionario etimologico della lingua albanese” di Gustav Myer,
pubblicato nel 1891. Egli ha cercato di raccogliere il lessico dell’albanese della sua epoca per
inserirlo in questo dizionario. Ha raccolto il materiale in parte da fondi scritti, da testi nuovi ed
antichi della tradizione letteraria artistica e popolare, ed in parte dalla corrispondenza che ha tenuto
con altri albanesi. Per motivi generali di carattere culturale, in quel tempo si conosceva meglio la
lingua delle colonie arberesh che quella della terra madre, quindi lo studio dei dialetti era ancora un
campo di studio non molto sviluppato.
Il dizionario è un documento del suo tempo, all’interno del quale è stato elaborato il lessico
dell’albanese fin dal 1890.
Questo dizionario, in rapporto con l’obiettivo posto dal suo autore, contiene molti lemmi dalla
lingua albanese, ma contemporaneamente anche una ricca quantità di frammenti dei dialetti
arberesh che si parlano in Italia, molto conosciuti dal nostro autore. Nel frattempo, è stata ampliata
molto di più la conoscenza del lessico popolare, attraverso il lavoro svolto in territorio albanese.
Questo lavoro è stato mandato avanti dall’Istituto statale albanese, e negli ultimi tempi soprattutto
attraverso l’attività organizzata dallo Stato nella Repubblica Popolare dell’Albania.
Attraverso uno studio metodico dell’albanese si cerca di comprendere quale parte della lingua sia
antica e quale recente. Come in tutte le lingue, anche in questo caso vi sono delle termini che
rappresentano immagini derivate da credenze popolari, oppure formazioni relativamente nuove.
DDC: 491.983
Collocazione: C12
Xhuvani, Aleksander
L’opera. I. Tirana : Mihal Duri, 1980. - 591 p. ; 21 cm.
La pubblicazione completa dell’opera del prof. Aleksander Xhuvani mira a fare conoscere bene al
pubblico tutto il lavoro di questo stimato rappresentante della nostra scuola ed il suo importante
contributo agli studi linguistici.
Si prevede che l’opera del prof. A. Xhuvani sarà suddivisa come segue:
1. La Linguistica, 2. La storia e la letteratura, 3. La scienza pedagogica e la storia della nostra
scuola, 4. Articoli politico-sociali ed epistolario.
Questo volume raccoglie gli scritti più importanti nel campo della linguistica albanese del prof. A.
Xhuvani. Sono stati inclusi studi sui problemi principali della lingua letteraria e questioni generali,
come l’alfabeto, l’ortografia, la grammatica e la formazione delle parole.
Biblioteca di Elbasan “Qemal Baholli”- Albanologia
Questo volume comprende anche due monografie elaborate dal prof. A. Xhuvani insieme al prof. E.
Cabej: “I suffissi della lingua albanese” ed “I prefissi della lingua albanese”. Sono stati inclusi
anche scritti inediti.
Il materiale è ordinato secondo il criterio problematico - tematico e secondo quello cronologico.
DDC: 491.983
Collocazione: XH 97
Le regole dell’ortografia albanese. Tirana : Mihal Duri, 1967. - 214 p. ; 21 cm.
L’opera intitolata “Le regole dell’ortografia dell’albanese” è stata elaborata dalla commissione
dell’ortografia dell’Istituto della Storia della Linguistica presso l’Università statale di Tirana. Le
regole vengono presentate come una struttura che servirà da base per una lunga e varia discussione.
L’obiettivo di questo libro è che queste regole siano di aiuto per il raggiungimento dell’unificazione
delle norme linguistiche nazionali, basandosi sulle forme comuni e conservando e sviluppando
quella tradizione scritta, che è stata utilissima all’unificazione dell’albanese letterario. La
commissione dell’ortografia ha provato che queste regole sono contemporaneamente chiare e
semplici e priva di omissioni. Le regole sono accompagnate anche da esempi.
Questo libro è il risultato di un lungo lavoro di ricerca collettiva, di discussioni ed elaborazioni. In
ogni modo bisogna rilevare che l’ortografia dell’albanese odierno, a causa delle condizioni storiche
che hanno influenzato la formazione della nostra lingua letteraria nazionale, costituisce uno dei
problemi linguistici più difficili e complessi, la cui soluzione diventa più difficile a causa della
mancanza di studi specifici e sistematici relativi alle questioni teoriche legate all’ortografia.
DDC: 491.983
Collocazione: Rr.97
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Biblioteca di Elbasan “Qemal Baholli”- Le attività giovanili
Le attività giovanili
La città di Elbasan mette i giovani grandi difficoltà per l’assenza di un sistema scolastico e per le
elevate percentuali di disoccupazione. Molti giovani si disperano per la mancanza di prospettive
nella vita, e ciò provoca l’isolamento sociale che qualche volta si trasforma in un comportamento
violento ed illegale.
Ad Elbasan sono pochi i luoghi in cui i giovani possano frequentarsi e confrontarsi sui propri
problemi. I principali luoghi di divertimento che esistono sono le sale da biliardo oppure i bar, in
cui i giovani naturalmente non trovano un ambiente che li aiuti ad affrontare una realtà sociale ed
economica particolarmente difficile.
Diversi centri giovanili come “RIEMAR” (Giovinezza, Emancipazione, Divertimento), “La Luna
Nuova”, ‘La Magia”, “Word Vision” e “CEFA”(Il Comitato Europeo per la Formazione e
Agricoltura), si propongono come luoghi di ritrovo per realizzare iniziative di carattere sociale,
culturale ed educativo che permettano ai giovani di essere allo stesso tempo apprendisti e
protagonisti delle attività stesse. Queste vengono realizzate attraverso l’aiuto degli operatori di
questi centri.
I giovani che partecipano a queste attività provengono da diverse classi sociali.
Questi centri organizzano eventi di diversi tipi, come ad esempio:
-
attività musicali (i concerti);
-
attività calcistiche (le partite, gli allenamenti);
-
gruppi di sensibilizzazione, attraverso cui i giovani organizzano diversi eventi in vari periodi
dell’anno;
-
servizi bibliotecari (incontri con scrittori e poeti, i quali trattano diversi temi su questo
argomento);
-
attività informatiche (in questo caso l’uso dei computer viene offerto ai giovani di Elbasan
dal Centro Giovanile “RIEMAR”):
-
attività sportive (giochi organizzati, sport vari, passeggiate ecc.);
-
corsi di lingue straniere ecc.
Come si può capire da ciò che è stato detto, all’interno della comunità giovanile di Elbasan sono
aumentate le opportunità di divertirsi e di fare cultura quale risultato della collaborazione tra le
diverse associazioni ed i giovani di questa città.
Biblioteca di Elbasan “Qemal Baholli”- Le attività giovanili
Una voce in più (Aprile 2002)
● Il centro Giovanile “RIEMAR”, ha organizzato il 4 marzo a Cerrik un concorso di pittura e di
poesia incentrato “Sulla sensibilizzazione dei giovani contro la droga, l’alcool e la prostituzione”.
Questa attività è stata il risultato della collaborazione tra il “Consultorio per le Donne e le Ragazze”
e il Centro Giovanile “RIEMAR”. Il concorso è stato un’occasione stimolante soprattutto per gli
allievi e le scuole vincitrici.
● Il 7 marzo il Centro Giovanile “RIEMAR” ha dato il suo contributo e il suo appoggio alle attività
organizzata presso la scuola di Lingue Straniere in occasione delle festività del 7-8 marzo. Inoltre in
questa data, gli allievi della scuola media hanno realizzato anche un concerto nei locali del centro.
● Il 12 marzo, nel centro si è tenuto un concerto sostenuto dalla Dirigenza Scolastica.
● Il 13 marzo è stato organizzato il primo festival intitolato “Don Orione 2002”, realizzato grazie
alla collaborazione tra il Centro Giovanile “RIEMAR” e il Centro Didattico “San Pio X”. In questo
festival due giovani del nostro centro hanno vinto il secondo premio.
● Il Giorno dell’Estate, il 14 marzo, la festa tradizionale del popolo di Elbasan, non poteva rimanere
inosservato dal nostro centro. In collaborazione con il Municipio della città e la Direzione della
Cultura e dello Sport, il Centro Giovanile “RIEMAR” ha organizzato un evento nella zona della
collina di Krasta: un concerto con delle canzoni preparate dagli stessi giovani. È importante che ci
sia stata una grande partecipazione con il protrarsi delle attività fino al tardo pomeriggio.
● Il 16 marzo, il Centro Giovanile “RIEMAR” ha dato il suo sostegno all’iniziativa organizzata nel
parco “Gioventù” da alcune associazioni in aiuto dei bambini. La stessa sera i giovani del centro
hanno realizzato un concerto nella piazza “Gensher”.
● Il 30 marzo, 40 giovani del centro hanno sostenuto la squadra della nostra città, Elbasan, in una
partita di calcio giocata a Pogradec.
Una voce in più (Giugno 2002)
● Una delle iniziative più importanti organizzate dal nostro centro è stata quella del 31 maggio in
occasione della giornata internazionale “Contro il fumo“. I giovani del gruppo di sensibilizzazione
hanno tenuto un concerto nella grande sala del cinema. Questo evento aveva come suo obiettivo la
sensibilizzazione non soltanto per quel giorno, ma anche per tutti i giorni dell’anno. I ragazzi hanno
preparato dei volantini che sono stati distribuiti in tutte le scuole medie della città ed hanno fornito
informazioni sul danno prodotto dal fumo. Inoltre, durante il concerto, gli stessi giovani hanno
Biblioteca di Elbasan “Qemal Baholli”- Le attività giovanili
trasmesso in modo chiaro il loro messaggio attraverso i ruoli da loro interpretati. Tutti i gruppi del
centro hanno cooperato (quello della musica, della pittura, della sensibilizzazione ecc). Anche il
gruppo della pittura ha presentato una piccola mostra negli ambienti del centro con il tema “No al
Fumo”. Bisogna rilevare che la partecipazione a quest’attività è stata veramente di massa.
● Un evento molto importante è stato organizzato ad Elbasan il 26 giugno 2002 in occasione della
giornata internazionale “Contro la Droga”. Sono state allestite varie iniziative con l’aiuto dei
giovani e delle diverse istituzioni statali. Precisamente, il 25 giugno si è tenuto nei locali del Centro
un dibattito televisivo sul tema “No alla Droga, Si alla Vita”. Dopo è seguito un gran concerto
organizzato in piazza “Gensher” dai giovani del gruppo della musica e da quello degli operatori. Il
concerto è stato seguito da un gran numero di persone ed è durato fino a tarda sera. Questo evento è
stato il risultato della collaborazione tra il Centro Giovanile “RIEMAR” e il Municipio della città. È
stato realizzato anche un poster sullo stesso tema.
Una voce in più (Luglio 2002)
Nel mese di luglio, il Centro Giovanile “RIEMAR” ha organizzato alcune importanti attività:
Il 2 luglio alcuni giovani hanno realizzato un concerto all’interno dei locali del Centro “Balash”.
Il 26 luglio i giovani del Centro Giovanile “RIEMAR” hanno tenuto un concerto live nella piazza
“Gensher”, a cui partecipava anche un amico venuto dall’Italia, il quale ha cantato e recitato in
lingua albanese. Un altro concerto è stato organizzato sulla collina di Krasta per la gioia di tutti i
bambini del Centro Giornaliero “La Magia”, che hanno concluso le loro vacanze nel campeggio
estivo.
La manifestazione è terminata verso mezzogiorno. Bisogna sottolineare però anche la grande
partecipazione dei giovani di questo centro che hanno dato e continuano a dare il loro contributo,
senza dimenticare il lavoro di tutto lo staff.
In ogni caso questo centro continuerà ad organizzare nel futuro spettacoli e concerti, che non solo
diano vita alla città ma offrano la possibilità ai giovani di rimanere lontano da fenomeni negativi ed
di socializzare con gli altri, poiché è di questo che la gioventù di oggi ha più bisogno.
Biblioteca di Elbasan “Qemal Baholli”- Le attività giovanili
Una voce in più (Settembre 2003)
● In quanto membri dello staff del Centro Giovanile “RIEMAR” abbiamo cercato di dare
informazioni esatte circa i problemi dei giovani, ma siamo coscienti che molti giovani ancora non ci
conoscono e non conoscono le attività da noi svolte. Per questo è necessario illustrare in breve le
attività che si organizzano presso il Centro Giovanile “RIEMAR”. Durante questi 5 anni, molti
giovani e adolescenti di Elbasan hanno frequentato i locali del nostro centro. A “RIEMAR”
troverete il divertimento e le occupazioni adatte alla vostra età. Una sala giochi attrezzata con
campo di calcio e ping-pong è a vostra disposizione gratuitamente. Se avete il desiderio di
dipingere, disegnare oppure occuparvi di lavori artigianali, vi siamo vicini mettendovi a
disposizione il materiale di base. Inoltre, organizziamo attività sportive per i giovani di 15-18 anni,
e se desiderate essere membri della nostra squadra di calcio, a settembre sarete i benvenuti, poiché
comincia il campionato della nostra città. Un musicista è a vostra disposizione per incidere le vostre
canzoni, che potrete presentare in occasione degli eventi musicali organizzati dal nostro centro. Nei
locali del centro si trova una biblioteca attrezzata con libri scolastici ed anche testi di autori albanesi
e stranieri. Ogni giovane può iscriversi compilando una scheda predisposta dal centro. Disponiamo
di computer dei quali potete usufruire quasi ogni giorno, anche con l’aiuto dei nostri operatori.
Offriamo anche corsi di formazione professionale per meccanici ed idraulici della durata di quattro
mesi articolati in 3 fasi, in cui, a parte la teoria e la pratica, il nostro centro vi fornisce
l’assicurazione sociale, ed in base alla vostra correttezza professionale vi sarà dato anche un salario
che può essere un incoraggiamento per ogni giovane.
Comunque non ci fermiamo qui. Ogni vostra opinione o idea è considerata come una proposta e
frequentando il Centro Giovanile “RIEMAR” osserverete da vicino che il vostro tempo libero e la
vostra vita cambieranno moltissimo.
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L’opera rock “Jesus Christ Superstar”, composta nel 1971 in collaborazione da Andrew Lloyd
Webber e Timothy Rice (considerata come l’opera più eseguita in molti paesi del mondo), è stata
riproposta questa estate nella nostra città con una messinscena particolare da parte di un gruppo di
giovani scout italiani. L’opera ha valicato i confini degli Stati Uniti ed è stata tradotta in 11 lingue
straniere e rappresentata in più di 22 paesi. Il grande merito di questa opera è che alcuni aspetti
principali della vita di Gesù vengono presentati in forma artistica moderna. Il gruppo dei giovani
“AGESCI” (Associazione Giovani e Scout Cattolici Italiani) è stato ospitato da “CEFA” e dal
Centro Giovanile “RIEMAR”, con la collaborazione dei quali è stata possibile la realizzazione e la
Biblioteca di Elbasan “Qemal Baholli”- Le attività giovanili
presentazione nella piazza “Gensher” il 29 luglio. Inoltre vi è stata anche una grande partecipazione
dei giovani del centro giovanile, i quali hanno vissuto una meravigliosa esperienza. Il gruppo degli
scout era costituito da giovani tra i 15 ed i 21 anni. Il loro obiettivo era l’inserimento dei giovani
albanesi in un’esperienza importante, che ha regalato loro un piacere particolare. La permanenza dei
giovani italiani nella nostra città ha reso possibile l’amicizia e poi l’instaurarsi di una fitta
corrispondenza tra loro ed i giovani albanesi.
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● Il Centro Giovanile “RIEMAR” ha dato vita ad un programma veramente meraviglioso, per
quanto riguarda l’organizzazione delle vacanze estive con tutti i suoi componenti. Fin dal mese di
giugno il C.G.R. (Centro Giovanile RIEMAR) aveva pianificato un periodo di un mese al servizio
di tutti i suoi membri. Grazie all’impegno degli operatori, tre gruppi del centro, quello della
sensibilizzazione, della musica e del calcio, hanno fatto una vacanza di 10 giorni presso la località
di Spille a Kavaja. Inoltre, il C.G.R. si è occupato anche della scelta del posto e della sistemazione.
È stata un’esperienza molto bella, tenendo presente il fatto che eravamo circondati soltanto dai
nostri compagni. Non possiamo dimenticare i giochi divertenti e le chiacchierate che duravano fino
alle ore piccole, e tutti noi credevamo di essere in un bel sogno dal quale ci siamo svegliati dopo 10
giorni. Per tutto ciò bisogna ringraziare l’iniziativa del Centro Giovanile “RIEMAR”, che ha voluto
offrire maggiori possibilità di divertimento ai giovani.
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● Il 17, il 18 e il 19 settembre, dalla piazza “Kozma Naska”, lungo il viale “Qemal Stafa”,
attraverso la piazza “Gensher”, fino al parco “Rinia” e il quartiere “Il Volontario”, gli abitanti della
nostra città hanno potuto assistere ad un grande avvenimento. Il Municipio di Elbasan, “CEFA” e il
C.G.R. hanno reso possibile la presenza del gruppo teatrale “Il Teatro di due mondi”, che ha
presentato qualcosa di veramente diverso da ciò che siamo abituati ad immaginare quando si parla
di teatro.
La differenza sta nel fatto che lo spettacolo si tiene all’aperto e che i materiali usati sono veramente
speciali: gli abiti, le maschere e le decorazioni artigianali sono lavorati dagli stessi membri del
gruppo teatrale. Un’altra caratteristica è l’uso di campanellini che servono ad attirare l’attenzione
del pubblico. Il gruppo teatrale è costituito da 8 membri, tre uomini e cinque donne ed è stato
fondato nel 1978. Durante l’estate del 2003, hanno fatto una turné in molti paesi dell’Europa:
Biblioteca di Elbasan “Qemal Baholli”- Le attività giovanili
Belgio, Germania ecc. Sono stati qui in Albania, a Scutari, 2 anni fa. Si sono dedicati a questa
professione perché, come dice Tanja, uno dei membri del gruppo, “Anche se si guadagna meno che
nelle altre professioni, si tratta di qualcosa che ci regala un immenso piacere”. Tutto viene preparato
da loro stessi, così sono allo stesso tempo attori e registi, organizzatori ma anche addetti alle pulizie,
perché nutrono una grande passione per questa forma di teatro.
Il dramma “Fiesta” anche se a prima vista dà l’impressione di essere un’opera in maschera, in realtà
si basa sul racconto di Gabriel Garcia Marquez. Si tratta di un pezzo molto importante considerando
che è molto diverso dal teatro tradizionale ed è un’attività culturale che viene presentata per la
prima volta agli abitanti di Elbasan.
Una voce in più (Ottobre 2003)
● I nostri problemi e le nostre preoccupazioni aumentano ogni giorno che passa. La scuola è
cominciata da 2 mesi e fin dal primo giorno ci hanno assicurato che il convitto della scuola di
Lingue Straniere sarà trasferito presso il convitto della scuola di musica e che le condizioni saranno
migliorate attraverso la sponsorizzazione da parte di un impresa privata.
Abbiamo pensato che tutto fosse vero e siamo rimasti in silenzio, ma i giorni passavano e niente
stava cambiando, per questo abbiamo deciso di inoltrare una richiesta al direttore. In una riunione
tenutasi nella mensa del convitto, alcuni dei nostri giovani hanno presentato delle richieste, tra le
quali le più importanti erano:
1.
Avremo una sala di studio adeguata?
2.
Avremo delle prese di corrente, poiché non si parla neanche di riscaldamento?
3.
Sarà migliorata la cucina della mensa, dato che il cibo che ci forniscono non è sufficiente?
Una voce in più (Novembre-Dicembre 2003)
● Durante il mese di novembre, il Centro Giovanile “RIEMAR” ha organizzato alcune attività in
alcuni locali pubblici e nei locali del centro.
Un avvenimento molto importante si è tenuto in occasione del terzo anniversario della fondazione
della biblioteca del Centro Giovanile “RIEMAR”. Si è trattato di un dibattito letterario tra i giovani,
gli insegnanti di letteratura ed alcuni poeti della città di Elbasan. Hanno partecipato molti poeti
come Mihal Disho e Milanov Kallupi (presidente della lega degli scrittori di Elbasan). Tra gli
Biblioteca di Elbasan “Qemal Baholli”- Le attività giovanili
insegnanti invitati c’erano il prof. Gjegj Juncaj della scuola “Ahmet Dakli” e molti giovani
appassionati di lettura. L’incontro ha assunto la forma di un dibattito libero durante il quale sono
state presentate molte idee, analisi e conclusioni. Si è discusso in particolar modo sui problemi
principali della letteratura albanese al giorno d’oggi. I poeti di Elbasan hanno recitato alcune poesie
del loro repertorio che hanno suscitato una grande emozione nei presenti, inoltre hanno regalato alla
biblioteca del centro anche 15 libri scritti da loro.
Ha partecipato anche l’operatrice del nostro centro che si occupa della biblioteca, la sig.ra Aneta
Miraka, la quale ha fatto un breve resoconto per quanto riguarda i soci della biblioteca, i quartieri in
cui vivono questi giovani, la loro età, le scuole in cui studiano, i libri e gli autori che leggono
maggiormente. Vogliamo evidenziare alcune delle questioni principali: 170 sono i giovani iscritti
alla biblioteca del centro; una parte viene frequentata da giovani dell’età di 15-18 anni delle scuole
medie e particolarmente della scuola “Ahmet Dakli”, poiché è molto vicina al centro; in parte viene
frequentata dagli studenti dell’Università “Aleksander Xhuvani”. Usufruiscono di questo servizio
gli allievi della scuola elementare “Abdyl Myzyri”. Coloro che frequentano regolarmente la
biblioteca sono i giovani che abitano vicino al centro come quelli che provengono dal quartiere
“Haxhias”, il “Volontario”, “11 Novembre” ecc. La maggior parte dei giovani appartiene a nuclei
familiari di classe media, ma ci sono anche giovani che provengono da classi disagiate. Nella
biblioteca del nostro centro si trovano circa 700 libri, di cui 500 romanzi, novelle e racconti che
trattano il tema dell’amore, scritti da autori albanesi e stranieri; una parte dei libri è di poesia, ma si
trovano anche libri di informatica e di filosofia. Non possiamo non menzionare i 200 libri in lingua
straniera, sia in italiano che in inglese.
L’incontro è durato circa 2 ore ed alla fine è stato organizzato anche un cocktail con la presenza del
gruppo della musica, e tutti i giovani hanno vissuto un’esperienza davvero unica.
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● Il 29 novembre, presso il Centro “RIEMAR”, è stato ospitato il gruppo degli scout italiani, che
ormai conosciamo dal luglio di questo anno, quando hanno realizzato uno spettacolo in piazza
“Gensher”.
Questa volta il gruppo teatrale era costituito da 14 membri intenzionati a raggiungere un obiettivo
preciso: dare uno spettacolo nella città di Roma con un tema molto interessante per il popolo
italiano. Volevano presentare l’Albania così come loro l’hanno conosciuta... Il loro obiettivo era
quello di imparare alcune canzoni nella nostra lingua ed alcuni dei balli tradizionali di alcune
regioni albanesi. Volevano conoscere la storia del nostro popolo e riuscire a comunicare, anche se
Biblioteca di Elbasan “Qemal Baholli”- Le attività giovanili
poco, in lingua albanese. Hanno anche cercato del materiale sulla vita dei giovani che frequentano i
centri, le relazioni all’interno delle famiglie, i loro problemi, il desiderio di continuare oppure no gli
studi all’estero ed anche sulla storia del regime comunista nel nostro paese. Il gruppo è rimasto ad
Elbasan per 3 giorni, il 29 e 30 novembre ed il primo di dicembre. Questi 3 giorni sono stati pieni di
lavoro, diviso in 3 fasi per diminuire le difficoltà.
Alla prima fase hanno partecipato 7 giovani italiani, che dovevano imparare le canzoni albanesi
preparate dal nostro collega di musica, il sig. Dritan Tare. Tra le canzoni scelte c’erano:
“L’Ortensia”, “L’Inno della bandiera”, “Ho preso il mandolino”, “Le montagne coperte di verde”,
ecc. Bisogna ricordare anche l’aiuto dato dal gruppo della musica del centro per la pronuncia dei
testi delle canzoni.
Nella seconda fase, 4 giovani italiani e da 9 giovani del gruppo della sensibilizzazione, dovevano
imparare le danze popolari delle diverse regioni del nostro paese.
Nella terza fase, 2 giovani italiani si sono occupati della lettura e della traduzione dei materiali
esistenti dall’albanese all’italiano. Il gruppo si è occupato delle leggende antiche, che rappresentano
la nostra tradizione e cultura, ed anche dei cambiamenti e dei fatti accaduti con l’avvento della
democrazia.
Non dobbiamo dimenticare infine l’ospitalità che hanno dimostrato i giovani albanesi nei confronti
degli italiani invitandoli nelle loro case per gustare la nostra cucina tradizionale. Speriamo che nel
futuro vi sarà ancora una collaborazione e non solo con questo gruppo ma anche con gruppi di altri
paesi.
Una voce in più (Marzo 2004)
Il 5 marzo del 2004, nei locali della Casa della Cultura è stato organizzato uno spettacolo teatrale,
grazie alla collaborazione tra il Centro Giovanile “RIEMAR” e l’associazione dei Giovani Artisti
del Palco ed al sostegno della Balkan Children Youth Foundation.
Questo gruppo ha cominciato ora la turné di spettacoli che continuerà anche in altre città albanesi.
Questo nuovo genere teatrale chiamato “Teatro della Strada”, arriva per la prima volta in Albania
dopo un’esperienza di 6 anni.
Alla realizzazione di questo spettacolo hanno contribuito i giovani che rappresentano le diverse
scuole della nostra città e particolarmente la scuola media “Ahmet Dakli”. Questo spettacolo, a
parte alcune sezioni chiamate “etyde”, è costituito anche da elementi musicali, diverse coreografie
ed alcuni brani umoristici. Le “etyde” trattano alcuni temi sociali più vicini all’età ed ai problemi
Biblioteca di Elbasan “Qemal Baholli”- Le attività giovanili
dei giovani, tra i quali: “La Prostituzione”, “La Droga”, “L’Ambiente”, “La Disoccupazione” ecc.
Per ottenere un risultato dignitoso i giovani hanno provato per 7 giorni consecutivi nei locali del
centro giovanile. Una particolarità di questo spettacolo è che i giovani hanno trasmesso il loro
messaggio al pubblico attraverso i gesti, ed è per questo motivo che si parla di “Teatro della
Strada”.
Lo spettacolo è durato un’ora e tutti i presenti hanno trascorso veramente dei bellissimi momenti,
uscendo così della monotonia di tutti i giorni.
Una voce in più (Novembre-Dicembre 2004)
● In occasione della festa della Proclamazione dell’Indipendenza e del Sessantesimo anniversario
della Liberazione del nostro paese, nella città di Elbasan, diverse scuole hanno organizzato attività
culturali, sportive e musicali. Ogni scuola ha cercato di celebrare in modo originale questa festa.
La scuola media di “Lingue Straniere”, durante il mese di novembre, ha organizzato un evento
culturale-musicale per la festa della Proclamazione dell’Indipendenza della città di Elbasan. Vi
hanno preso parte i giovani della scuola media grazie all’aiuto della Direzione della scuola, ed in
particolare della sig.ra. Rukie Kila, del sig. Arian Gani e dell’insegnante, la sig.ra Lida Zyko.
Vi hanno partecipato circa 150 giovani, allievi di questa scuola, ed anche ragazzi che frequentano i
servizi offerti dal C.G.R., i quali hanno cantato e recitato in lingua albanese ed in lingua straniera.
La scuola media “Ahmet Dakli”, nel mese di novembre, ha organizzato diverse attività sportive e
culturali. Sotto la guida dell’insegnante della ginnastica è stata promossa una corsa di massa i cui
concorrenti sono stati suddivisi in 4 gruppi:
Il primo gruppo ha iniziato la corsa dalla scuola “A.Dakli” ed ha consegnato la bandiera nella
scuola “B. Popa”;
Il secondo gruppo ha iniziato la corsa dalla scuola “B. Popa” ed ha consegnato la bandiera nella
piazza principale della città;
Il terzo gruppo ha iniziato la corsa dalla piazza principale della città ed ha consegnato la bandiera
nella piazza “Dinamo”;
Il quarto gruppo ha preso la bandiera nella piazza “Dinamo” e l’a consegnata alla scuola “A. Dakli”.
La scuola media “Dhaskal Todri”, in occasione delle festività del mese di novembre, ha organizzato
una serie di attività con la piena partecipazione dei suoi allievi. Il 25 novembre, nella scuola si è
Biblioteca di Elbasan “Qemal Baholli”- Le attività giovanili
tenuto un incontro con il prof. Kujtim Bevapi. Vi hanno partecipato gli insegnanti e gli allievi di
questa scuola e si è discusso sul ruolo avuto dalla città di Elbasan nella liberazione e
nell’indipendenza, sottolineando il contributo dei patrioti come Jorgji Dilo ecc.
Anche il 29 novembre è stato organizzato un programma artistico con canzoni e poesie di respiro
patriottico.
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● È terminato anche per questo anno il campionato di pallacanestro maschile tra le scuole medie
della nostra città. I vincitori sono stati i ragazzi della scuola media di Lingue Straniere “Mahmut e
Ali Cungu”.
Dopo aver battuto nei quarti di finale i giovani della scuola “Sali Ceka”, hanno giocato con i
giovani della scuola media “Dhaskal Todri”. In entrambi gli incontri i ragazzi della scuola di Lingue
Straniere hanno vinto, mentre in finale hanno avuto come avversari i giovani della scuola media
“Kostandin Kristoforidhi”. L’incontro è stato organizzato nel palazzo dello sport “Tomorr Sinani” il
25 novembre del 2004. Nel gioco dei ragazzi della scuola vincitrice è risultato evidente un efficace
gioco di squadra, il cui merito va soprattutto al professore, il sig. Arben Xhyra, che è anche il
capitano della prima squadra di pallacanestro della città di Elbasan. Dopo la vittoria della scuola di
Lingue Straniere c’era un’atmosfera di delirio al palazzo dello sport. Ancora una volta lo sport ha
dimostrato che non bastano le parole per vincere, ma lo si può fare soltanto attraverso il duro
lavoro, cosa che i giovani di questa scuola hanno dimostrato con la loro vittoria. L’indomani presso
la scuola vincitrice si è tenuta la cerimonia di premiazione con il trofeo, in cui la Direzione della
scuola ha ringraziato i ragazzi, dichiarandoli l’orgoglio della scuola.
Drita Cankja, Direttore della Biblioteca Pubblica “Qemal Baholli”.
Zane, Hyqmet. I bambini incontrano Andersen. Il Giornale “Sot”, domenica 10 aprile 2005, p. 7;
Zane, Hyqmet. Si commemora il duecentesimo anniversario di Andersen. R.D, sabato 30 aprile
2005, p 10.;
Cankja, Drita. L’esperienza meritata della Biblioteca Pubblica “Qemal Baholli” Elbasan. Il
Giornale “Sot”, 17 maggio 2005, p 17.;
Cankja, Drita. L’esperienza da Londra. Il Giornale “Elbasani”, maggio 2005, p 7.
● Per sviluppare attività con i bambini e la gioventù ed avvicinarli ai libri, la Biblioteca Pubblica
“Qemal Baholli” ha organizzato molte inizitive di grande valore culturale. In occasione del 23
Biblioteca di Elbasan “Qemal Baholli”- Le attività giovanili
aprile, il Giorno Mondiale del Libro, nella sala della biblioteca si è ricordato il duecentesimo
anniversario di Andersen. I bambini che hanno partecipato, come Martin Dakli, Adela Karaj, Iglini
Gjata, Ira Pupuleku etc., avevano preparato diversi pezzi tratti dal repertorio di Andersen.
Un’attività altrettanto interessante è stata organizzato negli ambienti della biblioteca, sempre per il
Giorno Mondiale del Libro, per promuovere il libro intitolato “Fjongo Dielli” di Anxhela Mazhi.
Non possiamo non menzionare qui anche la presentazione del libro più letto dell’anno “Harry
Potter”, gli incontri con gli scrittori per i bambini Astrit Bishqemi, Beatrice Ballici etc. Durante
questi incontri, avendo presente il motto, regala un fiore, regala una bella parola, regala un libro,
sono stati regalati alcuni libri ai lettori migliori e a coloro che partecipano alle iniziative della
biblioteca, inoltre per accogliere i nuovi poeti sono state lette alcune poesie. Con questi incontri e
attività, nella nostra biblioteca insegniamo all’allievo l’amore per il libro ed il ruolo importante che
svolge la biblioteca nella vita culturale della città. Una bella sorpresa è stata per la biblioteca ed il
lettore, il libro fantastico “Elsa bom 3113” scritto dall’allieva della scuola “Jorgji Dilo” Griselda
Qosja. La presentazione di questo libro è stato veramente emozionante. Va riconosciuto anche il
merito degli insegnanti: Mereme Kreka, Jakov Ziu, Ylvije Kolla, Drita Molloholli, i quali sono stati
presenti in ogni momento della scrittura. Nella Biblioteca Pubblica “Qemal Baholli” la vita
culturale è molto viva. Si organizzano incontri con la gioventù per contribuire alla loro educazione,
ad esempio:
● Lotta contro la droga, la più brutta piaga del secolo;
● Lotta contro la prostituzione e le cattive abitudini della gioventù;
● Lotta contro l’inquinamento dell’ambiente, dell’acqua e della terra;
● Lotta contro il maltrattamento delle donne;
● La premura della madre verso la prole, etc.
La biblioteca ritiene di particolare importanza la conoscenza della storia della città e dei suoi
problemi in generale. Inoltre la Biblioteca Pubblica “Qemal Baholli” è stata rappresentata per la
prima volta in un grande evento in Inghilterra in occasione del Giorno Mondiale del Libro, da parte
di quattro specialisti come Manjola Hatellari catalogatrice, Drita Cankja Direttrice della biblioteca,
Pranvera Duli bibliografa, Myrvet Dhono redattrice degli schedari tradizionali. L’incontro LIS 2005
si è svolto a Birmingam. Quest’incontro internazionale è stato importante per ritornare alla
meravigliosa tradizione, i giovani sono ritornati a leggere i libri e tutto ciò costituisce una grande
vittoria della cultura contro l’ignoranza che stava aumentando nella gioventù di oggi... Speriamo
che questo comportamento porti grossi cambiamenti sociali e speriamo che la città di Elbasan abbia
cominciato già a cambiare.
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