Noi e gli Altri - Ulss 3
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Noi e gli Altri - Ulss 3
CENTRO DIURNO PER PERSONE DISABILI “NOI E GLI ALTRI” PRESENTAZIONE DELLA STRUTTURA La mission del Centro Diurno è quella di garantire il benessere psicofisico degli ospiti, in un ambiente idoneo, volto a stimolare e consolidare le loro abilità residue, tenendo conto delle predisposizioni del singolo. Inoltre, essere sostegno e un punto di riferimento per le famiglie. Il servizio semiresidenziale supporta la famiglia, fornendo un intervento condiviso, pur mantenendo la diversità dei ruoli e delle funzioni di entrambe le parti. Il centro assicura momenti di respiro alla famiglia che diventano preziose occasioni per consentire una ripresa delle energie da parte dei familiari. E’ tenuto in massima cura il colloquio informativo con le famiglie da parte del Coordinatore e degli operatori del centro. EQUIPE E SEDE Dirigente Responsabile U.O. Disabilità: Dott.ssa Annalisa Menegolo Educatore Coordinatore del Centro Diurno: Sergio Moresco Tel. 0424 885815 Mail: [email protected] Il Centro diurno è sito in Via Rosmini, 40 a Bassano del Grappa (Palazzina minore – fronte strada) Il Centro è aperto in media 215 gg. all’anno, dal lunedì al venerdì, con orario dalle 9.00 alle 16.00 ed è in gestione diretta dell’Az. San. ULSS n. 3. E’ in funzione un Servizio Trasporto (casa- Centro e ritorno) dalle 7.30 alle 9.30 e dalle 16.00 alle 17.30 circa. Inoltre, nel mese di Agosto è garantita l’apertura con il progetto “ Agosto sicuro”, per ospiti con famiglie in particolari condizioni di difficoltà OFFERTA DI PRESTAZIONI Il Centro assicura ai propri ospiti i servizi illustrati di seguito: - COORDINAMENTO: gestione e coordinamento del personale assegnato alla struttura attraverso un Coordinatore Educatore dell’Azienda Ulss. Aggiornamento settembre 2010 - ATTIVITA’ ASSISTENZIALE: assistenza di base durante l’arco delle ore di permanenza al centro. Tale servizio è fornito da operatori socio-sanitari - ATTIVITA’ EDUCATIVE e di INCLUSIONE SOCIALE: attività interne ed esterne finalizzare a mantenere e sviluppare percorsi di identità personale tesi alla partecipazione sociale e alla massima autonomia. - CONSULENZA INFERMIERISTICA SETTIMANALE: l’infermiera del D.S.S. che opera all’interno dei Centri è responsabile dell’assistenza infermieristica generale, svolge attività di prevenzione, salvaguardia della salute individuale ed educazione sanitaria, ponendo attenzione alla globalità della persona e alle sue specifiche esigenze. -SUPPORTO ALLA FAMIGLIA: dialogo e coinvolgimento della famiglia in un progetto personale di mantenimento e crescita per la persona. Altresì, la famiglia viene supportata per particolari esigenze, soprattutto, legate all'aspetto sanitario (in occasione di visite neurologiche, fisiatriche, psichiatriche, oppure, per prestazioni odontoiatriche, presso gli ambulatori dell’azienda), all’aspetto giuridico a relazioni con altri Enti. - VITTO: pranzo fornito dall’Azienda ULSS n. 3 secondo i criteri HACCP e il manuale di qualità ISO 2000 del servizio cucina dell’Azienda. Il vitto è a scelta personale nell’ambito di una disponibilità programmata ed è adattato alle esigenze dietetiche individuali degli ospiti. -TRASPORTO: l’azienda garantisce il servizio di trasporto di andata e ritorno da/a domicilio dell’utente tutti i giorni di apertura del Centro. Il servizio trasporto è convenzionato è provvisto di mezzi idonei, mentre è l’ULSS che garantisce il servizio di assistenza con personale oss qualificato. - SERVIZIO DI SANIFICAZIONE AMBIENTALE: la sanificazione ambientale è appaltata ad una ditta esterna che provvede ad assicurare in ogni momento il perfetto stato dei locali, degli arredi e delle attrezzature in uso. I lavori quotidiani sono eseguiti in ore pomeridiane, dopo la partenza degli ospiti. I prodotti utilizzati sono rispondenti alle normative vigenti. Le attrezzature utilizzate per l’esecuzione dei lavori di pulizia sono conformi alle prescrizioni antiinfortunistiche vigenti. -ATTIVITA DI ACCOGLIENZA DI TIROCINANTI E VOLONTARI: possibilità di svolgere tirocini e stages formativi delle Agenzie educative del territorio in collaborazione con l’Uff. Formazione dell’Azienda. Il Centro accoglie volontari di Associazioni e/o gruppi con i quali concorda un progetto mirato. Si fa carico di guidare e sostenere l’inserimento e verificare ogni singola progettualità. I volontari possono fruire di occasioni di dialogo e supervisione personale relativa all’esperienza che stanno conducendo. ALTRE INFORMAZIONI UTILI L’OSPITE AL CENTRO Gli interventi educativi si concretizzano nel progetto personale del quale ogni utente è protagonista. Il lavoro si proietterà nell'azione possibile invece di soffermarsi sul problema in sè e sarà caratterizzato da una sorta di pensiero positivo che guarda ai punti di forza più che alle carenze. In base al concetto di funzionamento globale e multidimensionale adottato dall'OMS lo strumento principe di ogni azione educativa diventa l'attività progettuale. Verrà posta attenzione sull’identità reale (che va oltre la categorizzazione e l’aspetto patologico) costituita dalla biografia personale fatta di avvenimenti, passioni, successi, hobby, situazioni problematiche. Tali conoscenze danno la possibilità di individuare un bisogno educativo reale, legato al quotidiano e allo stesso tempo proiettato sui “possibili” su cui investire. L’approccio è quindi globale, rivolto alla persona nella sua totalità e complessità, come insieme correlato di aspetti cognitivi, emotivo-affettivi, sociali e delle autonomie. In questo lavoro di conoscenza, prezioso risulta l’apporto della famiglia, dei Servizi, della rete formale e Aggiornamento settembre 2010 informale. Nella dimensione processuale del progettare educativo, idee, azioni e risultati sono in relazione tra loro in modo complesso e colui che ne tiene le fila, l'educatore, deve essere in grado di leggere questa complessità e governarla in itinere. Il progettare è sempre un lavoro condiviso e partecipato tra i soggetti coinvolti e tende a ricostruire non un profilo clinico ma una biografia completa e viva della persona, una storia che si arricchisce e disvela sempre nuovi significati nel procedere del cammino educativo. Nel progetto personale vengono formulati gli obiettivi possibili, le attività proposte e i loro ritmi, le modalità operative e relazionali che verranno condivise in equipe e con la famiglia. L’accettazione e la valorizzazione delle diversità personali insieme alla capacità di instaurare una relazione positiva è premessa e requisito fondamentale per gli operatori per affrontare qualsiasi progetto. Nella progettazione quanto più la persona ha parte attiva nel curare i propri bisogni e desideri tanto più sarà nelle condizioni di esperire benessere. Aiutare vuol dire anche riconsegnare al soggetto la sua libertà e la sua responsabilità, credere in un possibile che è ancora latente. La persona disabile è aiutata nelle sue motivazioni personali e la programmazione dell'attività sia individuali che di gruppo viene discussa e verificata anche con la persona. Le azioni svolte alla ricerca di una migliore qualità della vita partono dai bisogni e dai desideri della persona stessa e il raggiungimento del benessere globale si realizza attraverso l'acquisizione di un maggior livello di autonomia e di integrazione sociale. Nell’ambito del progetto personale ci si avvale di strumenti oggettivi, quali la scheda SVaMDi, la scheda Vineland, l’indice di Barthel e di strumenti che valutano l’autonomia sociale. Il Centro Diurno offre una molteplice opportunità di aderire ad attività e progetti finalizzati ad un percorso di mantenimento e crescita personale. Da un punto di vista organizzativo sono stati formati 2 sottogruppi di base che vengono gestiti da un educatore in collaborazione con gli operatori di assistenza che fungono anche da referenti sulle singole progettualità. Il sottogruppo consente una comunicazione più veloce e fluida ed una decisionalità efficace nel quotidiano in quanto più aderente ai bisogni emergenti e alle contingenze. I due gruppi hanno un’ora settimanale di incontro per predisporre il piano di attività settimanale. Tutto il gruppo si trova per un’ora di riunione che funge da raccordo, collaborazione,proposta, valutazione, verifica su obiettivi generali o specifici riferibili, al Centro, all’utenza, al Servizio. Ad ogni singola progettualità personale viene formulato dall’ E.p. in collaborazione con l’equipe un calendario di attività e progetti che possono comprendere: ATTIVITA’ ESTERNE Il Centro diurno Noi e gli Altri promuove la crescita di una cultura della solidarietà e di valorizzazione della diversità come risorsa con particolare attenzione all’integrazione tra Servizi, Enti, gruppi, associazioni del territorio di riferimento. Nella programmazione viene posta particolare attenzione ad attività ed iniziative che coinvolgano il territorio e favoriscano l’incontro con la disabilità. Il Centro Diurno con il supporto dell’U.O. Disabilità, di altri CC.DD. e del Servizio di Prevenzione dell’Azienda promuove e/o aderisce ad iniziative di formazione e sensibilizzazione culturale (“Altrocinema”), di animazione ( “La città dei ragazzi”), di festa,di Sport (“ Sport Incontro”) di collaborazione con le Ass. di volontariato, con le Scuole di ogni ordine, con gli Enti locali. Su tali iniziative viene pensata e realizzata dall’equipe una programmazione specifica. Le attività esterne risultano essere di notevole importanza nel raggiungimento di obiettivi personali di inclusione e partecipazione sociale. Nella programmazione tali esperienze occupano per tutti più del 60-70% delle attività complessive che la struttura offre. Tale frequenza caratterizza e da identità al Centro Diurno. Tali attività chiedono il coinvolgimento degli ospiti anche in occasione della scelta o nell’acquisto di materiali grezzi presso ditte o negozi del territorio. Si realizzano uscite presso altre botteghe artigiane o visite a mostre, fiere, mercati, dove, il saper fare degli altri diventa stimolo nella ricerca di nuove tecniche, opportunità di confronto e crescita .Altresì, le persone che frequentano i laboratori. esterni fruiscono della mensa dell’Az. Ospedaliera per il pranzo. Complessivamente le molteplici opportunità sono occasioni di possibili miglioramenti nell’immagine di sé Nel periodo estivo usualmente vengono organizzate delle uscite a finalità ricreative in ambienti caratteristici ( mare, montagna, laghi…) o in città d’arte. Le attività che ci vedono impegnati in questo periodo( tutte le mattine) all'esterno del centro, avvengono in modo regolare o a seconda delle progettualità concordate con le agenzie del territorio in questo periodo sono: Laboratorio artigianale “Filo filò” Il laboratorio esterno Filo filò è ubicato all'interno delle mura del centro storico di Bassano. Posizione strategica che permette di essere in continuo dialogo con il territorio, dove i cittadini possono ammirare manufatti prodotti da persone con disabilità. Infatti i prodotti esposti ( arazzi, tendaggi, tappeti ecc. ) diventano occasione di nuove conoscenze e di opportunità di sperimentazione e gratificazione. Le proposte sono modulate sulle autonomie degli ospiti, per cui in questo laboratorio trova spazio sia chi prepara il Aggiornamento settembre 2010 gomitoli, sia chi compie complesse lavorazioni a telaio. Si è cercato quindi di valorizzare le capacità artigianale di ciascun tessitore, promuovendo un maggior contatto con l'esterno. Laboratorio “La Bottega del Mastro” Il Laboratorio situato in centro città è uno spazio dedicato ad un’artigianalità creativa che si realizza a seconda della disponibilità di “mastri artigiani” (ceramisti, sarti, falegnami..ecc.) che mettono volontariamente a disposizione le loro competenze professionali. Il loro contributo, in veste di esperti, viene finalizzato alla realizzazione di manufatti e “oggettistica ricordo” diversi a seconda degli eventi ( adunata alpini, la città dei ragazzi,..) o delle ricorrenze (battesimi, presepi natalizi…). Le attività si concretizzano per singoli progetti o commesse (di Enti, Associazioni, gruppi,privati) che vengono coordinate e seguite dagli operatori che accompagnano e seguono gli ospiti sotto la supervisione tecnica di questi “speciali volontari”. Il laboratorio è occasione per poter assistere e partecipare a processi artigianali sempre diversi e di essere partecipi di una progettualità che ha una utilità sociale. Cooperativa Avvenire Presso la cooperativa Avvenire, con sede a Campese ogni giorno un gruppo di cinque ospiti accompagnati da un educatore e un operatore oss sono impegnati nella realizzazione di piccoli manufatti di legno senza l'uso di particolari attrezzature. L'attività è molto apprezzata da un gruppo di maschi anche se non mancano le ragazze in quanto per loro sono previsti “percorsi” più legati al bricolage. Il laboratorio di falegnameriabricolage ricavato in uno spazio della cooperativa, permette lo scambio con gli ospiti della cooperativa e viceversa. Frequentemente capita,che gli ospiti del centro collaborino nelle diverse attività di assemblaggio e nell'esecuzione di semplici lavori di riordino. Cooperativa Apostrofo Siamo presenti in cooperativa due volte la settimana con sette ospiti che si alternano. Colpisce subito l'ambiente tranquillo, accogliente, sereno. Il gruppo degli ospiti della cooperativa è formato da una maggioranza di persone giovani che vivono l’esperienza con entusiasmo e che ci hanno permesso di instaurare da subito una relazione aospitica e vera. In tale sede si svolgono essenzialmente lavori di assemblaggio su commissione di ditte esterne (cartoni per vini, inserimento sorprese uova Pasquali, assemblaggio particolari di biciclette) e lavori di tessitura a mano, L’esperienza è vissuta dal gruppo con entusiasmo e partecipazione. STANDARD DI QUALITA’ IMPEGNI E PROGRAMMI In questa sezione sono riportati gli impegni sulle caratteristiche di qualità (standard di qualità) dei servizi forniti dal Centro diurno, gli strumenti di verifica adottati per controllarne il rispetto, i programmi di miglioramento della qualità del servizio da attivare nel corso del periodo di validità della carta. Nel seguito sono quindi riportati solamente gli standard di qualità relativi ad alcuni dei fattori .Il livello di qualità raggiunto nei rimanenti fattori sarà pertanto valutato sia mediante i questionari di gradimento del servizio distribuiti ai familiari con cadenza almeno annuale, sia attraverso gli incontri con i familiari e/o le figure di riferimento sia durante gli incontri con le Associazioni di volontariato dell’area della disabilità. STANDARD DI QUALITÀ Fattori e Standard di qualità generali Qualità per il cittadino è Soddisfazione del servizio da parte delle famiglie degli utenti Personalizzazione dell’intervento L’Azienda Sanitaria garantisce Non meno del l’80% di famiglie soddisfatte - - Aggiornamento settembre 2010 l’individuazione dell’operatore responsabile del PP; presenza di un Progetto Educativo Individualizzato e, per chi ne necessita, di un piano di assistenza Individualizzato la formalizzazione del PP con la descrizione delle attività specifiche, dei tempi indicativi di realizzazione, la frequenza e la titolarità degli interventi; la realizzazione di attività di verifica sul PP (procedure, tempi, strumenti) Adeguatezza delle sedi operative Rapporto e collaborazione con la famiglia Assenza di barriere architettoniche L’informazione e il coinvolgimento della famiglia nella definizione del Progetto personalizzato. Viene organizzata almeno un’ assemblea plenaria con i familiari. E’ possibile richiedere incontri individualizzati con il coordinatore o con l’educatore referente dei casi per singole problematiche. l centro diurno ha una propria Carta del servizio che riporta le attività svolte, i servizi offerti, le modalità di accesso e gli standard di qualità garantiti. Professionalità degli Operatori L’èquipe è composta da Educatori professionali e da Operatori Socio Sanitari ed è coordinata da un Educatore Professionale Coordinatore. Il Personale si incontra ogni settimana e svolge attività di formazione, progettazione, verifica su obiettivi generali o specifici riferibili: agli ospiti, al Centro, al Servizio STRUMENTI DI VERIFICA PER IL RISPETTO DEGLI STANDARD DI QUALITÀ Standard di qualità relativi: • all’accoglienza nel Centro : indicatore tempo max per l’accoglienza programmata • alla permanenza nel Centro indicatore tempo max riverifica progetti individuali Su situazioni e/o problematiche su un cambiamento rilevante tempo max rivalutazione generale individuale tempo max di risposta per colloqui con i familiari tempo max tra incontri collegiali con familiari • al gradimento del Servizio: indicatore tempo max tra compilazioni del questionario tempo max di risposta al reclamo standard 30 gg strumenti di verifica rilevazione sistematica dei tempi ogni 6 mesi standard 10gg strumenti di verifica rilevazione sistematica dei tempi ogni 6 mesi 1 anno 10 gg rilevazione sistematica dei tempi ogni anno rilevazione sistematica dei tempi ogni 6 mesi 1 anno rilevazione sistematica dei tempi ogni anno standard 1 anno 30 g strumenti di verifica rilevazione sistematica dei tempi ogni anno rilevazione sistematica dei tempi ogni6 mesi I risultati statistici delle rilevazioni sono discussi durante gli incontri collegiali con i familiari. IMPEGNI E PROGRAMMI SULLA QUALITÀ DEL SERVIZIO Il centro garantisce, in particolare, a tutti gli ospiti e ai loro familiari e alle Associazioni di volontariato: • di considerare il coinvolgimento delle famiglie degli ospiti e delle Associazioni di volontariato un momento fondamentale per il miglioramento della qualità del Servizio; • la personalizzazione dei programmi educativi e assistenziali; • il coinvolgimento e la partecipazione dei familiari e/o figure di riferimento nella definizione e aggiornamento del P.p.; • l’applicazione delle procedure e dei protocolli assistenziali ed organizzativi codificati dall’Azienda ULSS n.3; Aggiornamento settembre 2010 • di fornire la massima informazione riguardo ai servizi offerti, alle modalità di erogazione degli stessi e alle prestazioni qualitative ottenute. PARTECIPAZIONE DEI FAMILIARI E VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DEI SERVIZI In questa sezione sono indicate le modalità di partecipazione dei familiari degli Ospiti alle attività previste nel Centro . Sono inoltre riportate le modalità di verifica degli impegni assunti nelle sezioni precedenti e di intervento per il miglioramento dei servizi e l’adeguamento alle esigenze degli Ospiti e delle loro famiglie. MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE DEI FAMILIARI La mission del Centro prevede di favorire la migliore partecipazione alla vita sociale degli Ospiti, con particolare riguardo al coinvolgimento della rete familiare negli eventi della vita quotidiana, consentendo l’espressione e la conservazione degli affetti utili al mantenimento del senso di appartenenza alla propria famiglia e al radicamento al proprio ambiente di origine. A questo fine, i familiari costituiscono un punto di riferimento fondamentale per la raccolta delle informazioni utili sull’Ospite e per la ricostruzione della sua storia di vita. La condivisione e il dialogo costante con gli Ospiti e le loro famiglie concretizza il valore della partecipazione. Il coinvolgimento dei familiari viene pertanto promosso fin da prima dell'ingresso al Centro tramite la presentazione delle caratteristiche dei servizi e successivamente tramite contatti diretti o colloqui telefonici con il Coordinatore e/o educatore referente del caso per la presentazione di eventuali richieste, segnalazioni o chiarimenti. VALUTAZIONE DELLA SODDISFAZIONE DEGLI OSPITI E DELLE LORO FAMIGLIE Il Centro assume l’impegno del miglioramento continuo della qualità dei servizi offerti attraverso l’adozione di standard di qualità. Nella consapevolezza che l’obiettivo primario è quello di fornire una risposta adeguata ai bisogni e alle aspettative degli ospiti e delle loro famiglie, si ritiene di importanza fondamentale la valutazione del loro grado di soddisfazione. Tale valutazione viene effettuata mediante la distribuzione – con cadenza annuale – di questionari di Customer satisfaction riguardanti la qualità percepita relativa a tutti i servizi offerti. La compilazione del questionario da parte dell’Ospite, quando è possibile, o del suo familiare/tutore risulta anonima. In calce al questionario è prevista la possibilità di aggiungere osservazioni positive e/o negative, dare motivazioni, formulare proposte di miglioramento. Tale sistema di valutazione garantisce il dialogo sulle specificità dei servizi e si configura come strumento per recepire le istanze degli Ospiti e dei loro familiari, fornendo impulso al miglioramento continuo della qualità dei servizi offerti. I dati ottenuti dai questionari sono infatti utilizzati per cogliere le eventuali criticità del sistema e per migliorare ogni fase dei processi di programmazione e di erogazione del servizio. La gestione della qualità dei servizi offerti è inoltre intesa come un processo dinamico di gestione partecipata. I dati ottenuti dai questionari sono infatti condivisi e discussi sia con i familiari, durante la prima riunione collegiale utile, sia con gli operatori in sede di riunione di équipe, al fine di elaborare strategie organizzative atte a migliorare la qualità dei servizi. PROCEDURE DI RECLAMO Il centro garantisce la funzione di tutela nei confronti degli ospiti anche attraverso la possibilità, per la famiglia di quest'ultimo, di sporgere reclamo a seguito di disservizio, atto o comportamento che abbiano negato o limitato la fruibilità delle prestazioni. Eventuali reclami devono essere presentati al Coordinatore dei Direttori di Distretto o all’Uff. di relazioni per il pubblico e per conoscenza al Dirigente dell’U.O. Disabilità e al Coordinatore del Centro. Non possono essere fatte rimostranze direttamente al personale in servizio. Il Centro garantisce la verifica dell'attuazione degli standard sopra definiti e dei livelli di qualità percepita derivanti dai questionari compilati dalle famiglie degli Ospiti. A tale scopo viene redatta una relazione annuale sui risultati conseguiti e su eventuali reclami avanzati dai familiari. Tale relazione, di norma redatta verso la fine dell’anno in corso, viene discussa con le famiglie degli Ospiti durante la prima riunione collegiale successiva, al fine di verificare l’andamento della qualità dei servizi e il suo costante miglioramento. Sulla base dei risultati ottenuti e dei suggerimenti emersi durante la discussione con le famiglie, la Direzione dell’U.O. Disabilità con il Coordinatore del Centro provvede quindi all’aggiornamento della Carta dei Servizi. La relazione annuale, assieme a un resoconto sulla discussione con le famiglie e alle modifiche proposte per la Carta dei Servizi, vengono inviate alla Direzione Generale dell’Azienda ULLS n.3 e alle Associazioni di volontariato dell’area della disabilità, che ne risultino interessate. Aggiornamento settembre 2010 In accordo con la Direzione Generale e con le suddette Associazioni, la relazione annuale può essere oggetto di analisi da parte della Conferenza dei Servizi Sanitari convocata almeno annualmente dalla stessa Direzione Generale. Aggiornamento settembre 2010 Aggiornamento settembre 2010 ACCESSO PRIMO CONTATTO /ACCOGLIENZA FASE DI INGRESSO TRASPORTO CASA/ CENTRO PRESTAZIONI DEL CENTRO QUALITA’ DEL CENTRO DIURNO FREQUENZA DIURNA ASSISTENZA SOCIOEDUCATIVA/RIABILITATIVA RELAZIONI CON IL PERSONALE RELAZIONI CON I FAMILIARI VERIFICA OBIETTIVI ASPETTI AMMINISTRATIVI REVISIONE/RINNOVO /DIMISSIONE RACCOLTA VALUTAZIONE DEGLI UTENTI - informazioni generali sulla struttura, servizi, orari , disponibilità - cortesia, ascolto - raccolta delle aspettative - valutazione di ingresso - elaborazione e condivisione progetto individuale - informazione sugli interventi previsti - definizione e comunicazione orari - adeguati mezzi di trasporto ed assistenza - pulizia degli ambienti - confort sale occupazionali, ricreative e di terapia+ - vitto - sicurezza e igiene - rispetto del progetto individuale - informazioni/coinvolgimento - utente/famiglia – condivisione - ambienti attrezzati per le attività - formazione e aggiornamento - umanizzazione e personalizzazione - completezza e chiarezza delle informazioni - rispetto della privacy e dignità umana - informazioni, ascolto, sostegno - tutela dei diritti - verifica periodica e finale del progetto individuale - eventuale riformulazione/rinnovo del progetto individuale - eventuali dimissioni - semplicità dei vari adempimenti amministrativi - chiarezza e disponibilità di questionari di soddisfazione - semplicità di inoltro del reclamo e tempo di risposta Aggiornamento settembre 2010 richiesta accoglienza valutazione richiesta permanenza • U.V.M.D. ingresso • Documentazione necessaria Alloggio e Servizi igienici • Procedura igiene ambientale. Vitto qualità del servizio • Procedura di presentazione della domanda di accoglienza. • Procedura HACCP. • Procedura scelta/distribuzione menù Contatti con il mondo esterno • Procedura uscita ospiti per gite e visite specialistiche. Visite mediche ed accertamenti • Programmazione concordata con il MMG Trattamenti terapeutici Assistenza alla persona • Grafica integrata; protocolli assistenziali, organizzativi e terapeutici. • P.A.I. • U.O.I. a cadenza mensile • P.p.. Attività educativa integrata Partecipazione dei familiari • Incontri settimanali programmati e personalizzati • Incontri semestrali con tutti i familiari • Questionari di gradimento • Procedura reclami Reclami • Relazione di dimissione con allegato ultimo verbale di UVDM dimissione Aggiornamento settembre 2010 MODALITÀ DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI L’accoglienza della persona con disabilità al Centro avviene dopo la valutazione da parte dell’UVMD competente per territorio. Per presentare la domanda di accoglienza presso il Cento è necessario rivolgersi all’Assistente Sociale dell’U. O. Disabilità referente per territorio: Tel 0424/883019/28 Bassano (ex distretto 1): Marostica (ex distretto 2): Tel 0424/888251 Romano (ex distretto 3): Tel 0424/885719 Asiago (ex distretto 4): Tel.0424/884430 L’Assistente sociale si occupa della raccolta dei documenti necessari (vedi paragrafo successivo) e della valutazione della situazione sociale del nucleo familiare. L’Assistente sociale provvede inoltre a richiedere la convocazione dell’Unità Valutativa Multidisciplinare Distrettuale (U.V.M.D.) composta da una èquipe che deciderà in merito all’accoglienza all’interno del Centro, compatibilmente a criteri di possibile e adeguata convivenza del gruppo nel suo complesso ed in base alla disponibilità di posti nello specifico periodo. L’inizio della frequenza al Centro è graduale ed è finalizzata all’osservazione del soggetto per favorire la conoscenza reciproca. Viene predisposto il Progetto personale che viene presentato ai familiari per la condivisione degli obiettivi. La documentazione necessaria per la presentazione della domanda La domanda di accoglienza deve essere corredata dalla seguente documentazione: 1. Domanda di inserimento da parte della persona interessata o di un suo tutore. 2. Certificato di invalidità civile. 3. Certificato dello stato di gravità (L.104/92). 4. Consenso al trattamento dei dati personali da parte dell’ospite o del tutore legale. La documentazione necessaria all’ingresso Al momento dell’ingresso al Centro, l’Ospite deve fornire: • La Tessera sanitaria e l‘eventuale esenzione dal ticket. • La Carta di identità o altro documento equipollente. • La fotocopia del codice fiscale. • La Certificazione medica indicante la diagnosi e l’eventuale terapia farmacologica in atto. • I recapiti telefonici e di abitazione del Tutore e di almeno un altro parente. -------------------------- Gli utenti possono sporgere reclamo o segnalazione per disservizi o comportamenti che abbiano negato o limitato la fruibilità delle prestazioni. Queste segnalazioni (anch'esse utili per migliorare) dovranno essere presentate o inviate a: Ufficio per le Relazioni con il Pubblico Ospedale di Bassano del Grappa Via dei Lotti, 40 – 36061 Bassano del Grappa (VI) Tel. 0424-888556 - 7 e-mail: [email protected] Aggiornamento settembre 2010