Principi transmedia storytelling Jenkins

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Principi transmedia storytelling Jenkins
JENKINS E I 7 PRINCIPI DEL
TRANSMEDIA STORYTELLING
a.a. 2015-2016
A cura di L. Ferraro, S. Leonzi
Jenkins e i 7 principi del transmedia storytelling
Jenkins individua 7
principi descrittivi delle
pratiche transmediali allo
scopo di individuare le
caratteristiche principali
del fenomeno in
contrapposizione ad altre
forme narrative
Jenkins e i 7 principi del transmedia storytelling
«L’unicorno origami rimane per me
l’emblema dei principi chiave che danno
forma a quello che chiamo transmedia
storytelling, il santo protettore di una
comunità sempre più appassionata di
artisti, narratori, marchi, game designer e
critici/accademici, per cui il transmedia è
diventato la forza trainante della vita
creativa e intellettuale»
http://www.minimaetmoralia.it/wp/la-vendetta-dellunicorno-origami/
I 7 principi di Jenkins: una cronologia
Novembre 2009:
- Conferenza “Futures of Entertainment 4”, presso il MIT
(Massachusetts Institute of Technology)
Dicembre 2009:
- Articolo The Revenge of the Origami Unicorn: Seven Principles of
Transmedia Storytelling, blog “Confessions of an Aca-Fan”
(http://henryjenkins.org).
I 7 principi di Jenkins
1. Spreadability vs. Drillability
2. Continuity vs. Multiplicity
3. Immersion vs. Extractability
4. Worldbuilding
5. Seriality
6. Subjectivity
7. Performance
I 7 principi di Jenkins
1.
Spreadability vs. Drillability
“Spreadability refered to the capacity of the public to engage actively in the circulation of
media content through social networks and in the process expand its economic value
and cultural worth”
H. Jenkins, The Revenge of the Origami Unicorn: Seven Principles of Transmedia Storytelling, 2009
“Perhaps we need a different metaphor to describe viewer engagement with narrative
complexity. We might think of such programs as drillable rather than spreadable. They
encourage a mode of forensic fandom that encourages viewers to dig deeper, probing beneath
the surface to understand the complexity of a story and its telling. Such programs create
magnets for engagement, drawing viewers into the storyworlds and urging them to drill down
to discover more…The opposition between spreadable and drillable shouldn’t be thought of as a
hierarchy, but rather as opposing vectors of cultural engagement. Spreadable media
encourages horizontal ripples, accumulating eyeballs without necessarily encouraging more
long-term engagement. Drillable media typically engage far fewer people, but occupy more of
their time and energies in a vertical descent into a text’s complexities.”
J. Mittel, To Spread or To Drill, justtv.wordpress.com, febbraio 2009, in H. Jenkins, The Revenge of the Origami Unicorn:
Seven Principles of Transmedia Storytelling, 2009
I 7 principi di Jenkins
1.
Spreadability vs. Drillability
“Spreadability si riferisce alla capacità del pubblico di impegnarsi attivamente nella
circolazione dei contenuti mediali attraverso i social network e nell’espansione del loro valore
economico e culturale.”
H. Jenkins, The Revenge of the Origami Unicorn: Seven Principles of Transmedia Storytelling, 2009
“Forse abbiamo bisogno di una metafora diversa per descrivere l’interazione degli spettatori
con la complessità narrativa. Possiamo pensare che alcuni programmi, più che spreadable,
siano drillable. Incoraggiano infatti gli spettatori a scavare nel profondo, indagando sotto la
superfice per capire la complessità della storia e del suo racconto. Questi programmi creano
un’attrazione, trascinando gli spettatori all’interno dell’universo narrativo e incitandoli a
scoprire sempre di più. L’opposizione tra spreadable e drillable non dovrebbe essere pensata
come gerarchica, bensì come disposta su vettori opposti del coinvolgimento culturale.
Un media spreadable incoraggia un movimento orizzontale, accumulando le visualizzazioni
senza incoraggiare necessariamente un interesse a lungo termine.
Un media drillable solitamente coinvolge meno persone ma occupa una quantità maggiore
del loro tempo e delle loro energie in una discesa verticale nella complessità del testo.”
J. Mittel, To Spread or To Drill, justtv.wordpress.com, febbraio 2009, in H. Jenkins, The Revenge of the Origami Unicorn:
Seven Principles of Transmedia Storytelling, 2009
I 7 principi di Jenkins
1.
Spreadability vs. Drillability
Spreadability
TOP
DOWN
S. Ford, J. Green, H. Jenkins, Spreadable Media: I media tra condivisione, circolazione, partecipazione, Apogeo
Education, Milano, 2013
SPREADABLE MEDIA
Caratteristiche principali:
BOTTOM
UP
1 Vasta diffusione
3 Basso investimento da parte degli utenti
2 Generalmente limitato nel tempo
4 Alto riscontro da parte degli utenti
La diffusione immediata e capillare può trasformarsi in un interesse a lungo termine
da parte degli utenti
I 7 principi di Jenkins
1.
Spreadability vs. Drillability
Spreadability: nella dimensione on line  viralità
BOTTOM
UP
[…]
D. Chieffi, Online crisis management. Strategie ai tempi dei social media, Apogeo Education, Milano, 2013
TOP
DOWN
I 7 principi di Jenkins
1.
Spreadability vs. Drillability
Spreadability: format televisivi
The voice
• Blind audition di Suor Cristina
• Quarto video più visualizzato su YouTube nel 2014
Masterchef
• Servizio di Striscia la notizia nel 2015
• Accusa di violazione del regolamento nei
confronti del vincitore della quarta stagione
Stefano Callegaro
• Diffusione rapida e capillare della notizia
• Vicenda dimenticata in breve tempo
http://www.internazionale.it/notizie/2014/12/10/i-dieci-video-piu-visti-su-youtube-nel-2014
I 7 principi di Jenkins
1.
Spreadability vs. Drillability
Spreadability: editoria
Fumetto
ZeroCalcare
• Pseudonimo di Michele Reich
• Pubblicazione di sei libri a fumetti a partire dal 2011
• Ristampe frequenti
• Viralità di alcune vignette
• Realizzazione di un film tratto da La Profezia
dell’armadillo, diretto da Valerio Mastandrea.
Letteratura
50 sfumature di grigio
• Primo di una trilogia di romanzi pubblicati tra il
2011 e il 2012
• Scritto da E. L. James
• Libro più venduto degli ultimi venti anni su
Amazon statunitense
• Secondo film più visto in Italia nel 2015
TOP
DOWN
BOTTOM
UP
I 7 principi di Jenkins
1.
Spreadability vs. Drillability
SPREADABILITY: web-serie
The Pills
• Web-serie creata nel 2005 da Matteo Corradini, Luigi Di
Capua, Luca Vecchi
• Descrive in maniera comica alcune problematiche
affrontate dai trentenni romani. Nonostante il prodotto
sia piuttosto “romanocentrico”, la web-serie ha avuto una
grande diffusione.
• Il film, uscito nel 2016, non ha ottenuto lo stesso
successo
Gli effetti di Gomorra sulla gente
• Web-serie creata nel 2014 da The Jackal, società di
produzione napoletana.
• Parodia di Gomorra che, nei tre video, ha ottenuto una
media superiore a quattro milioni di visualizzazioni.
TOP
DOWN
BOTTOM
UP
I 7 principi di Jenkins
1.
Spreadability vs. Drillability
I 7 principi di Jenkins
1.
Spreadability vs. Drillability
Drillability
Capacità di un contenuto di essere approfondito e quindi, in parte, co-creato
(G. Xhaet, Le nuove professioni del web. Fate del vostro talento una professione,
Hoepli, Milano, 2012)
DRILLADABLE MEDIA
Caratteristiche principali:
1 Meno diffuso dello spreadable media
2 Alto investimento di tempo ed energia
3 Gli utenti scandagliano la storia nel profondo
I 7 principi di Jenkins
1.
Spreadability vs. Drillability
Drillability: enciclopedia partecipativa
Wikia – The home of fandom
http://fandom.wikia.com
• Fondata nel 2006 da Jimmy Wales
• Contiene più 360.000 comunità
• Ha più di 190 milioni di
visualizzazioni al mese
• Dà ai fan la possibilità di creare vere
e proprie enciclopedie
• È visitata da chi vuole approfondire
le proprie conoscenze sull’universo
narrativo
BOTTOM
UP
I 7 principi di Jenkins
1.
Spreadability vs. Drillability
Drillability: approfondimenti creati dall’alto
Gli animali fantastici: dove trovarli
• Scritto nel 2001 da J. K. Rowling sotto lo pseudonimo
di Newt Scamandro
• È uno pseudobiblium
• Descrive alcuni animali presenti nei libri di Harry
Potter
• Ha ispirato una futura trilogia dei film
• Il primo film uscirà a novembre 2016
Twin Peaks: An Access Guide to the Town
• Realizzata nel 1991 da David Lynch
• Guida turistica della cittadina di Twin Peaks, in cui è
ambientata la serie televisiva I segreti di Twin Peaks
• Comprende le mappe della città, le ricette tipiche e
la selezione di canzoni del jukebox presente in un
locale
TOP
DOWN
I 7 principi di Jenkins
1.
Spreadability vs. Drillability
Drillability: pseudobiblia
A cura di S. Basile, Il Necronomicon - Storia di un libro che non c'è, Fanucci Editore, Roma, 2014
I 7 principi di Jenkins
1.
Spreadability vs. Drillability
SPREADABILITY & DRILLABILITY
ESAMI – La Serie
• Web-serie sugli esami universitari
• Realizzata nel 2014 da Edoardo Ferrario
• Ogni puntata è incentrata su una determinata
facoltà.
• Il personaggio di Filippo “Er Pips” De Angelis è nato
all’interno del programma “La Prova dell’otto” di
Caterina Guzzanti
• Dopo il successo ottenuto grazie alla web-serie, è
stato ospitato anche all’interno di altre trasmissioni.
Spreadability
Rapida diffusione dei video attraverso la condivisione
tra gli spettatori/utenti
Drillability
Possiblità, per chi vuole, di approfondire l’universo
narrativo
• Cercando le apparizioni dei personaggi in altre
piattaforme
• Visitando le pagine create su Facebook
IADAP - ISTITUTO ARTE,
DESIGN, ARREDAMENTO E
PRESABBENE
I 7 principi di Jenkins
1.
Spreadability vs. Drillability
I 7 principi di Jenkins
2.
Continuity vs. Multiplicity
“[…] the idea of a “unified experience” which is “systematically” developed across
multiple texts is certainly the case that many transmedia franchises do indeed seek
to construct a very strong sense of “continuity” which contributes to our
appreciation of the “coherence” and “plausibility” of their fictional worlds and that
many hardcore fans see this kind of “continuity” as the real payoff for their
investment of time and energy in collecting the scattered bits and assembling them
into a meaningful whole.”
“Multiplicity allows fans to take pleasure in alternative retellings, seeing the
characters and events from fresh perspectives, and comics publishers trust their
fans to sort out not only how the pieces fit together but also which version of the
story any given work fits within.”
H. Jenkins, The Revenge of the Origami Unicorn: Seven Principles of Transmedia Storytelling, 2009
I 7 principi di Jenkins
2.
Continuity vs. Multiplicity
“[…] L’idea di un’“esperienza unificata”, sviluppata “sistematicamente” attraverso
testi multipli è valida per quei franchise transmediali che cercano di costruire un
forte senso di “continuità”, che ce li fa lodare per la “coerenza” e “plausibilità” del
loro mondo finzionale, così come è importante per i fan hardcore che interpretano
questa continuità come l’unico valore che può ripagarli dell’investimento di tempo
ed energie necessario a raccogliere i pezzetti sparsi e ad assemblarli in un tutto
dotato di senso.”
“La molteplicità permette ai fan di provare piacere per ri-racconti alternativi, dove i
personaggi e gli eventi si vedono in prospettive nuove. E gli editori si fidano del fatto
che i loro fan sappiano non solo in che modo i pezzi stanno insieme, ma anche in che
modo ogni elemento sta dentro a una specifica versione della storia.”
http://www.minimaetmoralia.it/wp/la-vendetta-dellunicorno-origami
I 7 principi di Jenkins
2.
Continuity vs. Multiplicity
Continuity
K. Lawrence, ‪Building Your Story: A Guide to Structure and Plot‪, John
Hunt Publishing, Alresford, 2014
Caratteristiche principali:
1 Universo narrativo plausibile
2
Vari frammenti della storia compongono un insieme coeso
3 Fan gratificati dalla coerenza dell’universo narrativo
I 7 principi di Jenkins
2.
Continuity vs. Multiplicity
Continuity
Nel 2000, a causa delle possibili
inesattezze e incongruenze che
inevitabilmente il gran numero di
testi relativi alla saga di Star Wars
avrebbe potuto creare, la Lucas Film
decise di riorganizzare i prodotti
dell'universo di Guerre stellari. A tale
scopo la produzione decise di creare
un database della saga denominato
«Holocron» per rispettare il principio
della continuità (coerenza e non
contraddittorietà) e attenersi al
canone stabilito.
I 7 principi di Jenkins
2.
Continuity vs. Multiplicity
Continuity
The Pixar Theory
• Teoria sviluppata da Jon Negroni
• Articolo pubblicato nel suo blog nel 2013
• Libro pubblicato nel 2015
https://jonnegroni.com/2013/07/11/the-pixar-theory
«Secondo questa teoria film come «Cars» e «Brave»
e gli altri sarebbero tutti collegati da un unico filo
conduttore e avrebbero luogo nello stesso universo
narrativo rispettando una sequenza temporale.
Racconterebbero cioè l’evoluzione di un mondo in cui
le macchine sono diventate intelligenti, gli esseri
umani si sono estinti e gli animali sono diventati
esseri senzienti.»
www.repubblica.it
I 7 principi di Jenkins
2.
Continuity vs. Multiplicity
Retroactive continuity
‪T. Dowd, Transmedia: One Story--Many Media, Focal Press, ‪Abingdon, 2015
Caratteristiche principali:
1 La continuità precedentemente stabilita viene alterata
2 Consente di integrare nuovi elementi
3 Permette di giustificare quelli che altrimenti sarebbero stati considerati degli errori di continuità
I 7 principi di Jenkins
2.
Continuity vs. Multiplicity
Retroactive continuity
Sherlock Holmes
Arthur Conan Doyle nel 1983 termina il
racconto intitolato “Il Problema Finale”
con la morte di Sherlock Holmes. Nel
1903, per poter continuare a scrivere
del celebre investigatore, pubblica il
racconto “La Casa Vuota”, nel quale
spiega come Holmes avesse in realtà
solamente finto di essere morto.
I 7 principi di Jenkins
2.
Continuity vs. Multiplicity
Multiplicity
“Multiplicity replicates recognisable
characters and motifs across
multiple platforms.”
E. Beddows, Buffy the Transmedia Hero
Caratteristiche principali:
1 Ripetizioni o versioni alternative
3 Più filoni narrativi possibili
della storia
2 Personaggi ed eventi visti da nuove
prospettive
4 I fan possono scegliere quello che
ritengono più adeguato
I 7 principi di Jenkins
2.
Continuity vs. Multiplicity
Robert Pratten, Getting Started with Transmedia Storytelling, 2nd ed 2015
I 7 principi di Jenkins
2.
Continuity vs. Multiplicity
Multiplicity: supereroi Marvel Comics
Spiderm-Man
• Personaggio nato nel 1962
• Storia sviluppata attraverso vari mezzi di
comunicazione
• Storia trasportata in universi narrativi paralleli
2000
2004
2005
Capitan America
• Personaggio nato nel 1941
• Realizzato in altre versioni, tra cui quelle in
cui
• Si fonde con Superman
• È un veterano novantenne
• È uno zombi
Marvel Zombi House of M
2005
2005
Super Soldato
1996
I 7 principi di Jenkins
2.
Continuity vs. Multiplicity
Continuity & Multiplicity
James Bond
L’universo narrativo di James Bond si sviluppa a partire dai
romanzi scritti da Ian Fleming e comprende anche:
• Film canonici
• Film apocrifi
• Romanzi scritti da altri autori con protagonista James Bond
da adulto
• Romanzi su James Bond da giovane
• Romanzi sul nipote di James Bond
• Romanzi incentrati sulla figura di Miss Moneypenny
• Serie televisive
• Videogiochi
• Giochi di ruolo
I 7 principi di Jenkins
3.
Immersion vs. Extractability
“In immersion, then, the consumer enters into
the world of the story, while in extractability,
the fan takes aspects of the story away with
them as resources they deploy in the spaces of
their everyday life.”
H. Jenkins, The Revenge of the Origami Unicorn: Seven Principles of Transmedia Storytelling, 2009
I 7 principi di Jenkins
3.
Immersion vs. Extractability
“Nell’immersione, quindi, il consumatore entra nel
mondo della storia, mentre nell’estraibilità il fan
prende con sé alcuni aspetti della storia e li disloca
all’interno della propria vita quotidiana.”
http://www.minimaetmoralia.it/wp/la-vendetta-dellunicorno-origami
I 7 principi di Jenkins
3.
Immersion vs. Extractability
Immersion
“Just as people wished to make
pictures move, they wished to
look inside a different world.
They yearned to enter a story
or travel to a faraway land.”
‪ . Fontana‪, J. Sassoon, R. Soranzo, Marketing Narrativo. Usare lo storytelling nel marketing
A
contemporaneo, FrancoAngeli, Milano, 2010‪
Hayao Miyazki, Studio Ghibli Museum, Tokyo
Caratteristiche principali:
1 Ingresso dello spettatore all’interno della storia
2 Sospensione dell’incredulità e totale adesione all’universo narrativo
I 7 principi di Jenkins
3.
Immersion vs. Extractability
Immersion: Cosplay
L. Vanzella, Cosplay Culture. Fenomenologia dei players italiani, Tunuè, 2005
I 7 principi di Jenkins
3.
Immersion vs. Extractability
Immersion: Environmental Storytelling
D. Carson ,Environmental Storytelling: Creating Immersive 3D Worlds Using Lessons Learned from the Theme Park industry, Gamasutra.com, 2000
Caratteristiche principali:
1 Gli elementi della storia sono inseriti all’interno dello spazio fisico
2 Il colore, la luce e la struttura del luogo influiscono sulle sensazioni dei visitatori
I 7 principi di Jenkins
3.
Immersion vs. Extractability
Immersion: parchi a tema
Disneyland
Nato in California nel 1955 e attualmente
anche in Francia, Florida e Cina.
Universal Studios
Aperto in California nel 1964, in Florida nel
1990 e a Singapore nel 2010.
• Possibilità di immergersi nell’universo
narrativo
• Dimensione ludica
I 7 principi di Jenkins
3.
Immersion vs. Extractability
Immersion: studio tour
Studio tour
Warner Bros
Paramount Pictures
• Non comprendono un parco di
divertimenti
• Offrono ai visitatori la visita dei set in
cui sono stati girati i film
• Permettono di vedere dal vivo costumi
e oggetti di scena
I 7 principi di Jenkins
3.
Immersion vs. Extractability
Extractability
“Characters in Transmedia projects have to come to life
and actually live alongside the viewer in an emotionally
real and connected way”
N. Bernardo The producer’s guide to transmedia, beActive Books, Lisbona,2011
Caratteristiche principali:
1 Estrapolazione di alcuni elementi dalla storia
2 Integrazione di questi elementi nella vita quotidiana
I 7 principi di Jenkins
3.
Extractrability: gadget
Immersion vs. Extractability
I 7 principi di Jenkins
3.
Immersion vs. Extractability
Extractrability: reverse product placement
P. Bensi, R. P. Nelli, Il product placement nelle strategie di convergenza della marca nel settore
dell'intrattenimento, Vita e Pensiero, Milano, 2007
I 7 principi di Jenkins
3.
Immersion vs. Extractability
Immersion & Extractability
Giochi
Tratti da Film
• Giochi già commercializzati e utilizzati
realizzati di volta in volta in una versione
speciale, collegata ad un determinato film
Tratti da programmi televisivi
• Il gioco nasce a partire da un
programma televisivo e ne riproduce il
format
• Consente agli spettatori di
sperimentare i quiz e di vivere
un’esperienza simile a quella dei
concorrenti reali
I 7 principi di Jenkins
3.
Immersion vs. Extractability
Immersion & Extractability
Il museo dell’innocenza
• Libro scritto da Orhan Pamuk e pubblicato nel 2008
• Racconta la storia d’amore tra Kemal e Fusun
• Menziona la presenza di un museo allestito per
ricordare la storia tra i due
Extractability:
• Nel 2012 viene aperto il museo di cui si parla nel libro
• Gli elementi degli 83 capitoli vengono “estratti” dalle
pagine ed esposti in altrettante teche
Immersion
• Gli spettatori entrano nella casa che secondo la
finzione del romanzo era appartenuta alla famiglia
Fusun
• Visitano il museo
• Ripercorrono la storia e vedono dal vivo oggetti di cui
si parla nel libro.
I 7 principi di Jenkins
4.
Worldbuilding
“This concept of world building is closely linked to
what Janet Murray has called the “encyclopedic”
impulse behind contemporary interactive fictions – the
desire of audiences to map and master as much as
they can know about such universes, often through the
production of charts, maps, and concordances.”
H. Jenkins, The Revenge of the Origami Unicorn: Seven Principles of Transmedia Storytelling, 2009
I 7 principi di Jenkins
4.
Worldbuilding
“La costruzione di mondi è strettamente legata all’impulso
“enciclopedico” che sta dietro alle fiction interattive
contemporanee, come definito da Janet Murray: il
desiderio del pubblico di mappare e padroneggiare il più
possibile questi universi, spesso mediante la realizzazione
di grafici, mappe e concordanze.”
http://www.minimaetmoralia.it/wp/la-vendetta-dellunicorno-origami
I 7 principi di Jenkins
4.
Worldbuilding
“World-building, however, often results in data,
exposition, and digression that provide information
about a world, showing down narrative or even
bringing it to a halt temporarily, yet much of the
excess detail and descriptive richness can be an
important part of the audience’s experience. World
information that does not actively advance the story
may still provide mood and atmosphere, or further
form our image of characters, places, and events .”
M. J.P. Wolf, Building Imaginary Worlds: The Theory and History of Subcreation, Routledge,
New York, 2014
“You need to set out the
parameters of your world.
This is helpful to the reader
of your bible, as they will
need to gain an accurate
sense of the limits of what
can be done and achieved in
your storyworld.”
N. Bernardo The producer’s guide to transmedia, beActive Books,
Lisbona,2011
Caratteristiche principali:
Costruzione di un complesso
universo narrativo
3
L’audience è portata ad esplorare il mondo in
lungo e in largo
2 Creazione di grafici e mappe
4
Gli spettatori capiscono cosa aspettarsi dalla storia
1
I 7 principi di Jenkins
4.
Worldbuilding
Il meraviglioso mago di Oz
Romanzo scritto nel 1900 da Lyman Frank
Baum
Trasportata da un tornado in un altro regno,
Dorothy deve superare vari ostacoli prima di
riuscire a tornare a casa.
Mappa di Nonestica
Il complesso e particolareggiato
universo creato da Baum è stato
ulteriormente espanso attraverso
• Serie di libri
• Numerosi film
• Fumetti
• Serie televisive
I 7 principi di Jenkins
5.
Seriality
“The story refers to our mental construction of what happened which
can be formed only after we have absorbed all of the available chunks of
information. The plot refers to the sequence through which those bits of
information have been made available to us. A serial, then, creates
meaningful and compelling story chunks and then disperses the full
story across multiple installments.”
H. Jenkins, The Revenge of the Origami Unicorn: Seven Principles of Transmedia Storytelling, 2009
I 7 principi di Jenkins
5.
Seriality
“La storia fa riferimento alla nostra costruzione mentale di quanto è
accaduto, che si forma solo dopo che abbiamo assorbito tutti i
frammenti di informazione disponibile. La trama è invece la
sequenza con cui quei pezzetti di informazioni ci vengono messi a
disposizione. Un serial crea pezzetti di storia significativi e
coinvolgenti, e poi disperde la storia intera in molteplici occorrenze.”
http://www.minimaetmoralia.it/wp/la-vendetta-dellunicorno-origami
I 7 principi di Jenkins
5.
Seriality
G. Bettetini, P. Braga, A. Fumagalli, Le logiche della televisione, FrancoAngeli, Milano, 2004
Caratteristiche principali:
1
Storia sviluppata attraverso più puntate
2 Storia sviluppata attraverso più canali
I 7 principi di Jenkins
5.
Seriality
Battlestar Galactica
Media franchise creato da Glen Larson nel 1978
La civiltà umana vive su un gruppo di pianeti noti come
le Dodici Colonie, su cui si è trasferita dopo aver
abbandonato il mondo nativo di Kobol. Le Dodici
Colonie sono in conflitto da decenni con la razza
cibernetica dei cyloni, il cui obiettivo è lo sterminio
della specie umana….
• Serie televisive
Galactica – 1 stagione, 24 episodi (1978)
Galactica – 1 stagione, 10 episodi (1980)
Battlestar Galactica – 4 stagioni, 73 episodi (20042009) [remake]
• Miniserie televisiva
Battlestar Galactica – 2 puntate (2003)
• Film
Battaglie nella galassia (1978)
Conquest of the Earth (1981)
• Film televisivi
Galactica: l'attacco dei Cylon (1979)
Battlestar Galactica: Razor (2004)
Battlestar Galactica: The Plan (2009)
Battlestar Galactica: Blood & Chrome (2012)
• Mediometraggio
Battlestar Galactica: The Second Coming (1998)
• Webserie
Battlestar Galactica – 3 serie, 27 episodi (20062009)
• Spin-off
Caprica – 1 stagione, 18 episodi (2010)
I 7 principi di Jenkins
5.
Seriality
Buffy l'ammazzavampiri
• Ideato da Joss Whedon
• Film (1992)
• Serie televisiva – 7 stagioni, 144 episodi (1997-2003)
I 7 principi di Jenkins
6.
Subjectivity
“A function of transmedia extensions may be to show us the
experiences and perspectives of secondary characters. […]
Extensions tap into longstanding readers interest in
comparing and contrasting multiple subjective experiences
of the same fictional events.”
H. Jenkins, The Revenge of the Origami Unicorn: Seven Principles of Transmedia Storytelling, 2009
I 7 principi di Jenkins
6.
Subjectivity
“Una funzione delle estensioni transmediali è quella di
mostrarci la prospettiva dei personaggi secondari. […]
Questi tipi di estensioni attingono al classico interesse
dei lettori nel comparare e confrontare molteplici
esperienze soggettive degli stessi eventi finzionali.”
http://www.minimaetmoralia.it/wp/la-vendetta-dellunicorno-origami
I 7 principi di Jenkins
6.
Subjectivity
E. Branigan, ‪Point of View in the Cinema: A Theory of Narration and Subjectivity in
Classical Film, Mouton Publishers, Berlino, 1984
“You will need to turn to your characters and set about defining them. You will have to
provide insights into who they are, what they like/dislike, what motivates them and what
they want to achieve. […] You will have to be expansive in your view of the people you are
creating, not defining them solely in terms of one particular platform.”
N. Bernardo The producer’s guide to transmedia, beActive Books, Lisbona,2011
Caratteristiche principali:
1 Soggettività multipla
3 Personaggi definiti attraverso più piattaforme
2 Approfondimenti su personaggi secondari 4 Più prospettive attraverso le quali guardare la storia
I 7 principi di Jenkins
6.
Subjectivity
Videoblog
The Lizzie Bennet Diaries
• Web-serie ideata da Hank Green e Bernie Su
• Puntate diffuse tra tra il 2012 – 2013
• Ispirata dal romanzo di Jane Austen Orgoglio e Pregiudizio.
• Ha come protagonista Lizzie, che realizza dei video in cui
racconta vicende della sua vita
• Comprende spin-off nei quali altri personaggi parlano di sé in
prima persona
Skins
• Serie televisiva ideata da Jamie Brittain e Bryan Elsley
• In onda tra il 2007 e il 2013 su Channel 4
• Ha come protagonisti dei ragazzi di Bristol
• Include dei video blog che offrono approfondimenti sui
personaggi principali e ampliano la storia di quelli secondari.
I 7 principi di Jenkins
6.
Subjectivity
SOCIAL NETWORK
El Barco
• Serie televisiva spagnola trasmessa tra il 2011 e il 2013
• Ha come protagonista un gruppo di studenti e insegnanti
che a seguito di un cataclisma vengono trasportati
insieme alla loro barca in un mondo post-apocalittico nel
quale sono costretti ad adattarsi per sopravvivere
• I personaggi della serie hanno i loro account su Twitter e
li utilizzano per diffondere informazioni in prima persona
I 7 principi di Jenkins
7.
Performance
“Increasingly, producers are being asked to think about what fans are going
to do with their series and to design in spaces for their active participation.
[…]
In my original talk, I refer to “fan performance” but it was pointed out
through these discussions that producers are also “performing” their
relationship to both the text and the audience through their presence online
or through director’s commentary. We typically think of these director
commentaries as “nonfiction” or “documentary” breaking down the fiction to
show us the behind the scenes production process, yet some authors deploy
these platforms to expand our understanding of the fictional worlds, the
characters, and depicted events, suggesting that they may also be
understood as an expansion of the narrative and not simply an exposition on
its conditions of production.”
H. Jenkins, The Revenge of the Origami Unicorn: Seven Principles of Transmedia Storytelling, 2009
I 7 principi di Jenkins
7.
Performance
“Sempre più spesso i produttori devono pensare a cosa i fan faranno
con la loro serie e a progettare spazi per la loro partecipazione attiva.
[…]
Molte discussioni alla conferenza Futures of Entertainment del 2009 si
concentravano sui modi in cui i produttori possono coinvolgere i fan,
supportando, “coltivando” o facendo chiudere i loro contributi creativi.
[…]. Anche i produttori “mettono in scena” la loro relazione con il testo
e con il pubblico, con la loro presenza online e i commenti del regista.
Solitamente pensiamo ai commenti del regista come a dei documentari
che abbattono la finzione per mostrarci il dietro le quinte dei processi di
produzione, ma alcuni autori utilizzano tali spazi per espandere la
comprensione dei mondi finzionali, dei personaggi, degli eventi
rappresentati, facendoci capire che possono essere considerati anche
come un’espansione della storia e non soltanto come un’esposizione
delle condizioni della sua produzione.”
http://www.minimaetmoralia.it/wp/la-vendetta-dellunicorno-origami
I 7 principi di Jenkins
7.
Performance
Producers performance
Attraverso la loro presenza online, i produttori
instaurano una relazione sia con il testo che con
l’audience.
Contenuti speciali
Interviste a registi, produttori, attori
• Coloro che hanno lavorato nella realizzazione
del film raccontano dei particolari su eventi e
personaggi che il pubblico non ha potuto
vedere
Scene tagliate
• Le scene girate e poi eliminate dai film spesso
offrono ampliamenti della narrazione
I 7 principi di Jenkins
7.
Performance
Fan performance: fan fiction
D. Barisone, Fanfiction, un fandom per ghermirli e nel buio incatenarli, 40k Unofficial, 2013
I fan si muovono attivamente all’interno dello spazio che i
produttori gli riservano.
Gossip Girl
Twilight
I 7 principi di Jenkins
7.
Performance
Fan performance: fan che diventa producer
Basette
• Cortometraggio realizzato da Gabriele Mainetti
nel 2008
Antonio tenta una rapina in banca insieme ai suoi
complici Tony e Franco ma, all’arrivo della polizia, i tre
vengono colpiti nel corso di una sparatoria. Prima di
morire, Antonio immagina un finale alternativo, in cui
lui e i suoi amici sono in realtà i personaggi del manga
Lupin III.
Darth Maul: Apprentice
• Cortometraggio realizzato da Shawn Bu nel 2016
• Incentrato sul Darth Maul, personaggio di Star
Wars.
I 7 principi di Jenkins
7.
Performance
Tradizionale
Feedback previsto sotto forma di una scelta tra le opzioni disponibili
Librogame
M. Ghilardi, I. Salerno, Giochi di ruolo. Estetica e immaginario di un nuovo scenario giovanile, Tunuè, Latina, 2007
I 7 principi di Jenkins
7.
Performance
Negoziata
Per decidere come portare aventi la storia, viene
espressamente chiesta l’opinione del pubblico
Nella saga di Batman Una morte in famiglia
(1988-1989), per decidere se far morire Robin o
meno la DC Comics decide di effettuare un
sondaggio tra i lettori tramite televoto.
Il sondaggio si conclude con 5343 voti favorevoli
alla morte di Robin e 5271 contrari.
L. Bertuzzi, La storia della morte di Robin, decisa da un sondaggio telefonico, 2016
I 10 comandamenti di Gomez
1. Know the Essence of Your Brand and Never Stray From It
Bisogna conoscere a fondo l’essenza dell’universo narrativo e capire quali sono gli
elementi che più incontrano il favore dell’audience.
2. The Story World is Unstoppable and Rules Over All
La salute, l’integrità e la proliferazione della storia hanno la priorità su tutto e su tutti.
3. Franchise Visionaries Must Put Up Tent Poles Now, Even If They Have to Move Them
Later
È importante effettuare una pianificazione a lungo termine dell’universo narrativo. Anche
se poi i piani cambieranno, i riferimenti tracciati saranno un’utile guida, non degli ostacoli.
4. Studio & Producers Must Secure Best Possible Talent for the Job, But Talent Must
Never Roadblock Ongoing Story World
Tutti coloro che lavorano nella realizzazione di un singolo prodotto devono
comprendere che sono anche al servizio della storia nel suo complesso.
5. Create Highly Organized Resources for Canon and Assets
Definita la storia, è importante creare un documento che racchiuda in sé i suoi elementi
principali e che sia consultabile da tutti coloro che lavorano al suo sviluppo.
J. Gomez, The 10 Commandments Of 21st Century Franchise Production, 2012
http://www.businessinsider.com/10-commandments-of-21st-centuryfranchise-production-2012-10?IR=T&page=1
I 10 comandamenti di Gomez
6. Studios & Producers Must Establish a Franchise Clearinghouse and Regular Cross-Divisional
Meetings in Support of the Story World
I componenti dei vari dipartimenti devono incontrarsi regolarmente per aggiornarsi a vicenda sugli
sviluppi dei prodotti.
7. Stakeholders Must Be Incentivized to Support the Strategy Behind the Rollout of the Story World
Coloro che lavorano nella realizzazione del prodotto devono cooperare per far sì che il
consumatore/partecipante continui a fruire del prodotto.
8. Franchise Visionaries and Story World Implementation Must Validate & Celebrate Audience
Participation
Il prodotto deve soddisfare, attraverso ogni piattaforma, le aspettative dei fan. Bisogna rivelare
all’audience le informazioni in modo chiaro e divertente, così che possano assemblare i pezzi
dell’universo narrativo e discuterne.
9. Licensing, Merchandising & Marketing Must Nurture and Expand the Story World
I prodotti non devono essere costruiti individualmente ma devono essere ben collegati tra loro, in
maniera tale da rendere possibile esplorare nuove sfaccettature della storia. Ogni prodotto deve
sembrare, agli occhi degli spettatori, come un’importante aggiunta al canone.
10. Story World Must Be Accessible Across An Array of Digital & Traditional Media Portals, Each
Piece Adding to the Narrative Whole
Ci devono essere più punti di accesso alla narrazione. Un canone consistente e in continuo sviluppo
favorisce una relazione più stretta con l’audience e quindi una maggiore fedeltà, che consente al
franchise di diventare intramontabile.
J. Gomez, The 10 Commandments Of 21st Century Franchise Production, 2012
http://www.businessinsider.com/10-commandments-of-21st-century-franchise-production-2012-10?IR=T&page=1
I 7 principi di Jenkins + I 10 comandamenti di Gomez
Seven Tenets Of Future Storyworlds
R.Pratten, Getting Started with Transmedia Storytelling, 2nd ed 2015