ItaliaOggi7, Negli studi sempre più in rosacrescono le donne leader

Transcript

ItaliaOggi7, Negli studi sempre più in rosacrescono le donne leader
II
Lunedì 24 Settembre 2012
STUDI & CARRIERE
Sale il numero di partner al femminile nelle law firm, ma c’è ancora molta strada da fare
Negli studi sempre più in rosa
crescono le donne leader
DI
Pagine a cura
MARIA CHIARA FURLÒ
li studi legali d’affari
sono sempre più tinti
di rosa. La maggior
parte dei grandi studi,
infatti, ormai investe molto nelle politiche di genere, cioè quelle dedicate alla diversity, e nei
progetti che riguardano il ruolo
delle donne nel lavoro e nella
società, attività che vanno molto oltre rispetto alle forse ormai
anacronistiche disquisizioni su
quote rosa e pari opportunità.
D’altronde i numeri parlano
chiaro: gli avvocati donna rappresentano all’incirca il 40%
dei professionisti, percentuale
che però diminuisce se si contano quelle al vertice degli studi
stessi.
Le donne, comunque, nelle law
firm sono generalmente ben rappresentate nei ruoli di responsabilità, hanno gli stessi livelli di
retribuzione e, pare, «quasi» le
stesse possibilità di carriera dei
loro colleghi uomini.
AvvocatiOggi ha fatto il punto
sulla loro situazione negli studi
d’affari, raccogliendo numeri,
testimonianze e commenti dalle
dirette interessate, le professioniste legali, che hanno fatto carriera negli studi e che ricoprono
posizioni d’apice all’interno degli
stessi.
G
Obiettivo: raggiungere
un gender balance a studio
Molti studi tengono molto alle
politiche di genere al proprio interno. Un valido esempio è quello dello studio legale internazionale Clifford Chance: «Il nostro
obiettivo è assicurare un adeguato gender balance all’interno dello studio, gruppo dei soci incluso.
Per questa ragione abbiamo reso
pubblica la nostra ambizione di
raggiungere almeno il 30% di soci
donna a livello globale nei prossimi anni, rimanendo però fedeli ai
criteri altamente selettivi e meritocratici dello studio», spiega
David Childs, global managing
partner di Clifford Chance. «Un
risultato rappresentativo della
direzione che stiamo seguendo
è quello, per esempio, del 75%
di soci donna tra le più recenti
nomine a Londra quest’anno.
Tuttavia siamo consapevoli che
abbiamo da compiere ancora molti i passi e per questa ragione la
nostra attenzione a questi temi
rimane alta».
L’italiano Gianni Origoni
Grippo Cappelli & Partners
si distingue per il trattamento
riservato alla maternità, particolarmente favorevole nel panorama degli studi legali nazionali.
Infatti, prevede un periodo di congedo retribuito a cui hanno diritto
le professioniste per una durata
di 20 settimane durante le quali
viene corrisposta una retribuzione pari all’80% del compenso, a
integrazione
del trattamento
che viene riconosciuto dalla
Cassa Avvocati. Gabriella
Covino socio
responsabile
dell’area restructuring di
Gogp conferma: «Abbiamo
una policy maternità volta
a tutelare le
lavoratrici madri; un sistema
di part-time
Gabriella Covino
soprattutto
per coloro che,
con figli piccoli, intendono avere
in tutto il mondo e certamente
maggiore tempo libero e ci sono
riusciranno a diventarlo altre.
efficaci strumenti che consentoQuesta riflessione sembra conno di lavorare da casa, anche se
trastare un po’ con il fatto che in
non sempre la nostra tipologia di
questo momento, nel nostro malavoro consente di farlo».
nagement a livello globale, vi è
un’assoluta preponderanza
di uomini. Ritengo però si
tratti di una situazione dipendente dal tipo di sviluppo
che ha avuto lo studio negli
ultimi dieci anni: il nostro
è uno studio relativamente
giovane, soprattutto al di
fuori della Germania. Negli ultimi anni molte donne
sono state nominate partner
e quindi ritengo che in un
prossimo futuro potranno
avere un ruolo ancora più
pregnante».
AvvocatiOggi ha chiesto
alle professioniste intervistate se ci sia ancora bisogno
di fare ancora un discorso di
David Childs
«genere» nelle law firm o se
si possa considerarlo ormai
«Per quanto riguarda invece il
anacronistico. Leah Dunlop
sistema delle retribuzioni», conmanaging partner dello studio
tinua l’avvocato Covino, «non c’è
italiano di Hogan Lovells e renessuna differenza con i colleghi
sponsabile del dipartimento di
uomini. Sicuramente c’è, ad oggi,
corporate in Italia, ritiene che il
una maggiore percentuale di uodiscorso relativo al «genere» si
mini nella partnership e nei coinserisca un contesto più ampio
mitati direttivi ma da alcuni anni
relativo alla diversity intesa non
solo da un punto di vista di utile donne hanno responsabilità rilità sociale, ma anche nell’ottica
levanti sia come responsabili di
di business, nell’attenzione che lo
practice areas sia nell’ambito di
studio ha per le esigenze del clienalcuni comitati, tipo quello comte: «Ad esempio, in Hogan Lovells
pensi e valutazione associates».
esiste un comitato internazionale
Anche secondo Alessandra
preposto alla diversity, che comMari, nominata il 5 luglio scorprende e coordina le iniziative dei
so, partner di Roedl & Partner,
diversi comitati presenti in ogni
in Italia la condizione delle donpaese. Gli obiettivi del Comitato
ne nella partnership degli studi
sono diversi e seguono tutti i valolegali andrà migliorando: «Oggi
ri della firm: attenzione al recruitla presenza delle donne nelle riment, alla formazione e all’HR con
unioni con i clienti o nelle aule
particolare attenzione alla crescigiudiziarie è un fatto consolidato
ta degli studenti più meritevoli dei
in moltissimi campi, e si avvia
trainee ed avvocati, così come alle
ad esserlo persino nel mio camproblematiche del personale di
po privilegiato di azione (il diritstaff. Coinvolgimento dei profesto amministrativo), che per oltre
sionisti in tutte le iniziative proun secolo è stato dominio assolugrammate nei vari paesi nell’amto dei soli uomini. Ho contribuito
bito delle diversity, controllo sulle
alla fondazione dello studio di
policy di studio, per assicurarsi
Roma e sono riuscita a diventare
che la valorizzazione dei singoli
partner anche in questo studio,
individui, del loro lavoro sia da
e in tempi abbastanza brevi, così
soli che in team, del valore agcome sono riuscite a diventarlo,
prima di me, altre colleghe, sia
giunto del professionista e della
loro produttività. Organizzazione
in Italia che negli studi un po’
Leah Dunlop
Alessandra Mari
di eventi dedicati e partecipazione ad awards che evidenziano il
continuo impegno del comitato e
dello studio in questo ambito».
Fra le iniziative portate avanti
dagli studi legali a sostegno della
diversity c’è la realizzazione di un
sondaggio interno di Simmons &
Simmons rivolto a comprendere
dinamiche, rapporti ed equilibri
interni allo studio, Laura Orlando responsabile del dipartimenti
IP e co-head del Life Sciences ha
sottolineato: «Dal sondaggio è
emerso un quadro positivo, che
sembra riflettere l’attenzione
che lo studio ha posto sul tema
delle pari opportunità in tutti i
suoi aspetti. Attualmente vi sono
tre donne che siedono nel Board
internazionale dello studio e il
nuovo business plan per il triennio 2012-2015 identifica specificamente tra gli impegni dello studio
quello di aumentare significativamente la proporzione di partner
di sesso femminile.Ritengo che il
«gender balance» a tutti i livelli
sia importante e che le iniziative
volte a migliorare la situazione
(anche se si tratta già di una situazione virtuosa) siano sempre
da appoggiare».
Anche Orrick Herrington
& Sutcliffe porta avanti molte
iniziative che riguardano la pre-
L’esperienza di Valore D,
nelle grandi aziende italiane,
Valore D «Donne al Vertice per l’Azienda di Domani» è la
prima associazione di grandi imprese creata in Italia per
sostenere la leadership femminile in azienda. La sua missione è aumentare la rappresentanza dei talenti femminili ai
vertici delle aziende italiane e sostenerne la partecipazione
alle dinamiche d’impresa attraverso azioni tangibili e concrete. Linklaters è tra i soci sostenitori dell’associazione, in
particolare Claudia Parzani, personalmente impegnata dal
2007 nella promozione del ruolo professionale delle donne,
in qualità di membro del direttivo di Valore D è coautrice di
due programmi sulle quote rosa: «Board Membership Kit»,
primo corso per sostenere le donne nel percorso verso il
vertice aziendale e «In the Boardroom», il nuovo corso per
la formazione delle future consigliere di amministrazione
che avrà inizio a settembre 2012, organizzato da Linklaters,
con Valore D, Egon Zehnder International e GE Capital.
«Valore D è stato un po’ l’inizio di tutto. Quando ci hanno
chiesto di entrare a far parte dell’associazione muovevamo i
primi passi in tema di diversity e il nostro ingresso in Valore
D come soci sostenitori è stato quindi fondamentale per
prendere coscienza di questi temi», spiega Claudia Parzani.
«In questo senso posso dire che i nostri partner uomini sono
stati illuminati, il nostro managing partner, Andrea Arosio,
sostiene sempre che questa sia una delle migliori cose che
abbiamo fatto. Siamo uno studio socialmente molto attivo,
una bella realtà e avere intorno uomini che ti supportano
in queste attività è fondamentale e molto incoraggiante,
costituisce già metà del risultato».
Fra gli associati ordinari anche altre note law firm italiane e internazionali: Legance, Cleary Gottlieb Steen &
Hamilton, Withers e Gianni Origoni Grippo Cappelli &
Supplemento a cura
di ROBERTO MILIACCA
[email protected]
STUDI & CARRIERE
Laura Orlando
senza delle donne nello studio, fra
queste spicca l’Orrick’s Women’s
Initiative, il partner Anna Spanò
ha spiegato quali sono gli obiettivi
di questi programmi: «Esiste un
problema di bilanciamento tra la
vita professionale e quella personale, una questione molto più
ampia e complessa e direi, in primo luogo, culturale e sociale. La
Women’s Initiative e i diversity
programs sono diretti proprio a
cercare di migliorare tali situazioni. Tanto che Women’s Initiative si riunisce periodicamente
per monitorare la posizione delle
donne in studio, incontra inoltre
i leader di ogni sede per discutere di assunzioni, delle tendenze di
retribuzione e delle modalità in
cui si è in grado di supportare lo
sviluppo professionale dei propri
avvocati donne».
L’International women
leadership programme
Linklaters insieme ad Hogan
Lovells ha recentemente ospitato l’International Women Leadership Programme, un programma
Anna Spanò
di incontri e approfondimenti sulle tematiche della leadership al
femminile riservato ad avvocati
donne che operano nel settore legale internazionale. Lo Studio ha
ideato anche Breakfast@Linklaters, iniziativa volta a promuovere il talento femminile, dedicata
alle professioniste dello studio e
alla business community femminile.
Tra gli obiettivi del programma
c’è quello di creare un’occasione
d’incontro per confrontarsi, condividere e approfondire le rispettive
esperienze al fine di contribuire
alla crescita dei talenti femminili. L’idea è partita dal partner
Claudia Parzani: «Ad un certo
punto abbiamo avvertito il bisogno di aiutare alcune professioniste dello studio e l’idea di organizzare un ciclo di incontri mi
è sembrata vincente, soprattutto
perché permetteva all’intero studio di posizionarsi come una best
practice, un posto in cui la gente
vuole lavorare. In molti studi ci
sono soci donna, ma non sempre
disponibili a tendere la mano verso le più giovani: questa è stata
associazione di donne
che ha aperto alle law firm
Teresa Triglia
Partners la cui socia, Gabriella Covino, ha sottolineato: «La
peculiarità di Valore D è che non si tratta un’associazione di
donne ma di un’associazione che ha come obiettivo la valorizzazione del talento femminile all’interno delle diverse realtà
lavorative, quindi con il supporto sia di donne che di uomini;
insomma non è un’associazione di “genere” e questo la rende
di certo più interessante e speciale. Secondo me, la situazione
professionale di una donna in una law firm e all’interno di
un’impresa è diversa; per qualche verso in un’azienda ci sono
più attenzione e tutele “istituzionalizzate” che all’interno di
una law firm anche se, come detto prima, se una donna vuole
far carriera deve, ancora oggi, assomigliare ad un uomo, questo
sia in azienda che nelle law firms».
© Riproduzione riservata
III
Federica Greggio
ECCO I PRIMI 8 STUDI PIÙ AL FEMMINILE
Studi legali
Roedl & Partners
Hogan Lovells
Orrick Herrington & Sutcliffe
Simmons & Simmons
Linklaters
Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners
Osborne Clarke
Clifford Chance Italia
la cosa più importante e che nel
nostro caso ha fatto la differenza.
Si tratta di insegnare alle donne
a comunicare meglio: spesso, infatti, tendono a non chiedere perché non hanno la giusta dose di
coraggio, proprio questa dovrebbe
essere una delle barriere da abbattere. Sto insistendo molto su
questo argomento, è un momento
in cui bisogna chiedere, non ci si
deve vergognare».
«Sono iniziative che promuovono il concetto di networking,
di formazione», continua Teresa
Triglia, counsel in Linklaters,
«uno scambio di formazione e
consapevolezza che aiuta le donne più giovani a trovare la loro
strada e ad essere consapevoli
È LA NUOVA CO-MANAGING PARTNER NEGLI USA
Rivoluzione in Dla Piper,
promossa la Kelly
D
Claudia Parzani
Lunedì 24 Settembre 2012
la Piper nomina
per la prima volta
una donna co-managing partner
dell’area statunitense.
Anastasia Kelly, nominata pochi giorni fa comanaging partner, dal 1°
gennaio del 2013 sarà la
prima donna nella storia di
Dla Piper a ricoprire questo ruolo al vertice del business Usa della law firm.
La K elly è partner
dell’area corporate dello
studio e lavora nell’ufficio
di Washington, nel 2010
entrò nella firm col ruolo
di counsel, proveniente da
Anastasia Kelly
AIG dove era responsabile
dell’area legale, della compliance e delle relazioni istituzionali. Insieme a Michael
Poulos, partner dell’area litigation, Anastasia Kelly andrà
a sostituire Terence O’Malley, US managing partner fino
allo scorso gennaio.
In un commento sui nuovi dirigenti, O’Malley : «Stasia e
Mike sono avvocati eccellenti, ma anche ottimi business developers, efficienti nella risoluzione dei problemi e nelle relazioni
con i clienti. Abbiamo deciso di far partire i nuovi incarichi da
gennaio 2013, così da assicurare loro il tempo di prepararsi al
nuovo ruolo. La nostra leadership e la struttura di gestione
continuano ad evolversi, stiamo costruendo il nuovo leader
mondiale degli studi d’affari».
© Riproduzione riservata
Percentuale Partner
donne
donne
49%
4
44%
4
44%
2
43%
2
43%
1
40%
3
39%
2
38%
3
delle loro capacità. In Linklaters
la sensibilità per la diversity è
molto forte e si ritiene che questo genere di programmi siano
molto utili per formare le giovani
colleghe».
Un po’ diversa la situazione
dello studio legale Osborne
Clarke, dove gli avvocati Federica Greggio e Sara Miglioli
condividono lo stessa opinione sul
ruolo delle donne all’interno dello studio: «All’interno dello studio
non si è mai avvertita l’esigenza
di adottare politiche sulla diversity. Pensiamo, infatti, che l’approccio realmente paritario del nostro
studio sia anche determinato dal
fatto che OC Italia è uno studio
anagraficamente molto giovane
in cui l’età media è di 42 anni.
Non ci siamo mai sentite parte di
una minoranza all’interno dello
studio ma anzi, abbiamo sempre
riscontrato una grande fiducia e
un grande rispetto da parte dei
colleghi uomini. L’atteggiamento dei clienti può essere invece
diverso: soprattutto quando si
è molto giovani c’è sempre una
iniziale diffidenza che si può
vincere agevolmente con la
competenza e la precisione”.
© Riproduzione riservata
Ipo Avio, Fsi non è F2i
La scorsa settimana
nell’inchiesta sulle ipo,
parlando dell’operazione
Avio, correttamente si è
parlato dell’acquisizione di quote da parte del
Fondo strategico italiano
(Fsi), ma impropriamente
è stata utilizzata la sigla
F2i, Fondi italiani per le
infrastrutture, che non
c’entra nulla con l’operazione. Ce ne scusiamo
con gli interessati e con i
lettori