[campania - vii] eci_sud/07 06/05/13

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[campania - vii] eci_sud/07 06/05/13
MEZ Z O G I O RN OECO NO MIA
LUNEDÌ 6 MAGGIO 2013
VII
AZIENDE & PERSONE
Produzione
& business
Buona partenza Oltre 153 mila passeggeri imbarcati in tutta Italia dal 25 aprile al 5 maggio, con un incremento del 15% sul 2012
Msc Crociere «al largo» dalla crisi
giorni a Napoli e Sorrento. Ancora meglio
è andato lo scalo di Bari che da solo ha visto transitare circa 20 mila passeggeri della
Compagnia imbarcati su Divina e Fantasia
che hanno come direzione il Mediterraneo
orientale. In base a questi grandi numeri
gli 8.925 passeggeri che si sono imbarcati o
sono scesi al porto di Messina potrebbero
quasi sembrar pochi ma effettivamente se
si pensa che sono transitati in appena poco
più di 10 giorni il dato fa riflettere.
«Abbiamo avuto un inverno molto soddisfacente e i due ponti di primavera confermano il trend positivo. Devo dire — continua Massa — che il settore turistico è comunque in ripresa e sembra essere molto
Brasile per poi tornare a un itinerario storico come quello del Mar Rosso. «Il segmento crociere continua a crescere. Ed è un segno positivo, nonostante la crisi. Anzi, paradossalmente, se il settore turistico va meglio, quello crocieristico va anche meglio,
nonostante fino a pochi anni fa fosse ritenuto di élite. Però per fare ciò abbiamo dovuto trovare delle soluzioni ad hoc, in modo
da superare le difficoltà. Ci siamo presentati, infatti, nel 2013 con una serie di proposte varie e di qualità che ricoprono un target di clientela di ogni età e nazionalità.
Con, tra l’altro, differenze nettissime di budget. E così c’è la crociera in associazione
con radio 105 verso Ibiza e Palma di Maiorca pensata per i ragazzi. Poi c’è quella per i
tifosi che tra i passeggeri annovera lo staff
e gli atleti del calcio Napoli, di cui noi siamo sponsor. Si sale a bordo e ci si trova in
Su Preziosa e Lirica,
a Napoli e Sorrento,
16 mila turisti
A Bari in 20 mila
su Divina e Fantasia
Massa: «Tocchiamo 45
Paesi ma siamo italiani,
italiani del Sud: il 70%
dei nostri equipaggi
è napoletano»
molto propositivo. E Napoli e l’Italia meridionale sono davvero al centro del mercato
turistico grazie alle nostre bellezze, alla cucina e a professionalità e idee tagliate per
questo settore. Tra l’altro noi di Msc, e io
in primis, siamo comunque napoletani nel
cuore. È vero, tocchiamo 45 Paesi diversi.
Ma la sede centrale è rimasta a Napoli. Il
management è in gran parte legato alla regione, o comunque ci lavora. Anche i nostri
equipaggi sono per il 70% napoletani. Diciamo che spesso ci definiamo italiani e lo siamo, anche con un certo orgoglio, ma volendo essere più precisi restiamo campani. E
quando ci definiamo italiani, comunque,
specifichiamo che veniamo dal Sud». Quarantacinque Paesi che toccano davvero tutto il mondo, dall’Europa ai Caraibi e alle
Antille Francesi, fino all’Africa del Sud e al
viaggio con loro con tanto di consulenze
dello staff tecnico e "Junior Camp" per i
bambini, con la speranza di trovare qualche campione di calcio del futuro». Così la
Msc sparpaglia 12 navi solo tra Nord Europa e Mediterraneo, andando dalle crociere
classiche alle microcrociere di pochi giorni
per chi non vuole rinunciare allo sfizio dei
imbarcarsi stando però attento a non sforare il proprio budget. «È questo il segreto
— conclude Massa — diversificare l’offerta. Permettere di andare in crociera non solo al crocierista patentato che si vede in
film e tv, ma anche al vacanziere che non è
mai salito su una nave e vuole farlo spendendo poco più di 300 euro. Tutto quello
che devono fare è salire a bordo e partire.
Al divertimento pensiamo noi».
Tutto esaurito nei primi «ponti» del 2013 che hanno anticipato la stagione estiva
DI PAOLA CACACE
F
ar registrare il fully booked durante un periodo di crisi come questo
può sembrar strano ma la flotta di
Msc crociere sembra che si sia specializzata nel riempire le sue navi e portare
i suoi passeggeri in giro tra Mediterraneo e
Nord Europa tra divertimenti e scivoli giganti. E così per i ponti appena passati,
quelli del 25 e del primo maggio, la compagnia ha registrato il tutto esaurito con oltre
153 mila passeggeri imbarcatisi in tutta Italia dal 25 aprile al 5 maggio, con un incremento di circa il 15 per cento di passeggeri
in più rispetto allo stesso periodo dell’anno
scorso. E siamo solo all’inizio della bella stagione che ha visto l’anteprima nell’inaugurazione della nuova ammiraglia della flotta
«La Preziosa». La nave, 333 metri e 140 mila tonnellate, può ospitare ogni settimana
4.345 passeggeri con circa 1.390 membri
dell’equipaggio. Sui suoi ponti ci sono 9 ristoranti, Spa, un teatro di 1.600 posti, negozi e il bowling. E poi 4 piscine e un acquapark, con uno scivolo da guinness dei primati, «Vertigo» di 120 metri. «Direi —
commenta Leonardo Massa, Country Manager del mercato Italia della compagnia
dell’armatore sorrentino Gianluigi Aponte
— che più che una nave da crociera la nostra nuova ammiraglia è una meta per le
vacanze. È effettivamente questa la forza
di Msc. Da anni non ci rivolgiamo al classico crocierista. Ma al turista, dagli zero ai
novanta, in viaggio solo, con gli amici o con
la famiglia. Che sceglie una delle nostre navi per passarci le vacanze, non per arrivare
da un posto all’altro. Le escursioni a terra
sono solo parte dell’intrattenimento e della
vacanza. Ma non lo scopo del viaggio. È il
viaggio stesso il divertimento». Divertimento che a quanto pare piace molto soprattutto al Sud Italia. La compagnia, infatti, ha visto più di 16 mila turisti imbarcarsi
sulla Preziosa e sulla Lirica negli ultimi 15
Country Manager
Leonardo Massa sovrintende
al mercato Italia di Msc Crociere
L’AMNIOCENTESI
U
no dei principali obiettivi dell’ ostetricia moderna è
quello di monitorare lo stato di salute e il benessere
del feto durante il corso della gravidanza per diagnosticare precocemente le patologie fetali su base genetica, infettiva, iatrogena o ambientale. La metodica più nota
ed oramai consolidata è certamente l'amniocentesi (dal
greco amnion = liquido e kentesis = prelievo) che consiste,
in un prelievo di liquido amniotico mediante una puntura
trans addominale effettuata sotto guida ecografica.
La prima descrizione di un’amniocentesi risale alla fine del
secolo XIX. In quell’occasione fu usata a
scopo terapeutico, per ridurre una quantità
eccessiva di liquido amniotico.
All'inizio degli anni '60 fu scoperto che le cellule presenti nel liquido amniotico, i cosiddetti
“amniociti”, permettono la determinazione del
sesso fetale attraverso la ricerca della cromatina sessuale, con conseguenze rilevanti nello
studio delle malattie ereditarie legate al cromosoma X (emofilia, distrofie muscolari ...). In
seguito, venne scoperto, che le cellule contenute nel liquido amniotico potevano essere coltivate con successo dando la possibilità di ottenere un cariotipo fetale completo. In quegli
anni il prelievo veniva effettuato "alla cieca"
dal ginecologo, dal momento che l'ecografia
non era ancora disponibile. Per questo motivo
sussisteva un rischio piuttosto elevato di andare incontro a complicazioni fetali e materne.
L'amniocentesi a secondo dell’epoca di gestazione in cui viene effettuata si classifica in precoce e tardiva.
L’amniocentesi precoce ha lo scopo di individuare anomalie cromosomiche e genetiche ed
è generalmente effettuata tra la 16° e la 18° settimana di
gestazione. L’amniocentesi tardiva invece, si esegue dopo la
venticinquesima settimana e ha lo scopo di studiare la maturità fetale per evidenziare un'eventuale immunizzazione
antieritrocitaria fetale cioè Incompatibilità del sistema
Rh (allele D) con madre Rh- e feto Rh+.
L'esame viene eseguito introducendo un ago che attraversa la parete anteriore dell'addome e dell'utero. Si raggiunge
una sufficiente sacca di liquido amniotico e lo si preleva
aspirandolo in una siringa. Normalmente l'esame viene eseguito ambulatorialmente sotto guida ecografica e senza
effettuare alcun tipo di anestesia. Dura circa un minuto ed è
praticamente indolore se eseguito da mani esperte. Prima
dell’amniocentesi è necessario effettuare una ecografia per
rilevare la vitalità fetale, l’epoca gestazionale, per escludere
gravidanze plurime, per la localizzazione placentare, e cosa
molto importante, per la quantità del liquido amniotico.
Dopo l’esame la paziente può tranquillamente tornare a
sono delle sostanze presenti nel liquido amniotico in grandi
quantità qualora il feto risulta affetto da un'anomalia del
tubo neurale (anencefalia, spina bifida, encefalocele, onfalocele, mielomeningocele) Sebbene l’amniocentesi sia la
più affidabile tra le analisi citogenetiche che si possono
effettuare in gravidanza, comporta dei rischi per la vita del
feto. I Principali sono:
Aborto in circa 1% dei casi.
Rischio d'infezione o perdita di liquido amniotico.
Rischio anche se bassissimo, di anomalie ortopediche del
feto dovute a briglie amniotiche.
Rischio di immunizzazione materno-fetale, per
madri RH negative con feto RH positivo. In
questi casi se le donne non sono immunizzate
si somministra una dose di 200 microgrammi
intramuscolo di immunoglobulina anti D.
Rischio di ematomi placentari qualora la placenta fosse allocata sulla parete anteriore.
L'esame viene proposto alle pazienti giudicate
ad elevato rischio di anomalie cromosomiche,
come:
donne di età superiore ai 35 anni
pazienti con familiarità per anomalie cromosomiche
pazienti che in epoca precedente hanno effettuato il dual test e che ha evidenziato un alto
indice di rischio.
Pazienti in cui si è riscontrata ecograficamente
una anomalia fetale
Pazienti che hanno contratto malattie infettive
(citomegalovirus, parvovirus B19, toxoplasmosi, rosolia etc. )
Le alternative proponibili sono:
in foto il dott. Luigi Stradella
Non far nulla: nei casi in cui la paziente, per
motivi morali e religiosi, rifiutasse comunque un aborto
ma c'è anche solo un gruppo di tre cromosomi, si fa diagnoterapeutico
si di trisomia. L'analisi del cariotipo quindi, è una rappreEseguire il prelievo dei villi coriali o villocentesi, che consentazione ordinata del corredo cromosomico di un indivisiste nell’aspirazione di una piccola quantità
duo. Il responso dell’amniocentesi è fornito alla paziente
di tessuto coriale Tale metodica pur presentando il vantagdopo 15-20 giorni.
gio di poter essere effettuata precocemente, tra la 10° e la
L’amniocentesi consente di individuare:
12°settimana di gestazione, comporta un maggiore rischio
possibili alterazioni numeriche dei cromosomi: come la triabortivo.
somia 21, ai più nota come sindrome di Down, la trisomia
Eseguire la traslucenza nucale, ossia un esame ecografico
18 (sindrome di Edward) e la trisomia 13 (sindrome di
che mette in luce lo spessore della plica nucale e il riconoPatau).
scimento delle ossa nasali, possibili markers di sindrome di
Determinazione del sesso fetale: importante nelle malattie
Down. Questi dati, vengono messi in correlazione con l'età
legate ad alterazione numeriche (sindrome di Turner e
della paziente e con il valore di alcuni analiti che vengono
Klinefelter) e strutturali dei cromosomi sessuali.
dosati con un semplice prelievo di sangue cioè il così detto
Inoltre, attraverso indagini di biologia molecolare più sofiDual Test. Bisogna tener presente che sebbene l’analisi sia
sticate è possibile ricercare mutazioni geniche, responsabimeno invasiva dell’amniocentesi, ha una affidabilità minoli di numerose patologie genetiche come la Fibrosi cistica,
re, si basa su dati statistici e va ad indagare solo la sindrome
l’X-fragile, la sordità congenita e la distrofia muscolare di
di Down, non valutando altre aberrazioni cromosomiche
Duchenne.
possibili
Dosaggio dell'alfafetoproteina o dell'acetilcolinesterasi che
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casa ma è preferibile che stia a riposo per le 12-24 ore successive.
Il liquido amniotico prelevato è ricco di cellule fetali che
vengono isolate e analizzate in un laboratorio di citogenetica. Dopo una lunga e complessa metodica viene isolato e
analizzato il cariotipo fetale che è dato da uno schema dei
cromosomi dal più grande al più piccolo, e riordinati e
numerati a due a due dal primo fino al 23 con dei simboli
(X-Y) Maschi = XY Femmine = XX . È molto importante
che ci siano solo delle coppie di cromosomi. Se nello sche-
Mercoledì 20 Marzo presso il teatro “Newton” della Città della
Scienza si è tenuta la manifestazione “Buona sanità 2013” organizzata dall’ associazione presieduta dalla dott.ssa Maria Rosaria
Rondinella. Non a caso la manifestazione si è tenuta alla Città della
Scienza. Il segnale è forte, infatti il fuoco non è riuscito ad annullare
la grande voglia di ricostruzione che arde nelle pieghe dell’animo
della nostra bella città. La cerimonia organizzata anche dal comando
dei vigili del fuoco e patrocinata dalla Regione Campania,
dall’Ordine dei Medici di Napoli, dalla Provincia e dalla Curia arcivescovile, ha premiato numerosi professionisti del settore sanitario,
che si sono distinti per meriti professionali. Tanti i big della medicina che hanno ricevuto il premio, scienziati, ricercatori, direttori sanitari, Manager. Dal prof. Persico, Prof. Mario Muto, Prof. Calise per i
trapianti di fegato, il Prof. Cartenì per l’oncologia, il Prof. Carmine
Malzoni, Prof. Giulio Tarro, il Prof. Maurizio D’Amora e tanti altri.
Per la ginecologia è stato premiato il dott. Luigi Stradella con la
seguente motivazione:” ginecologo di grande lustro che si adopera
con grande impegno ed umanità in progetti a favore della popolazione di Haiti, diffondendo ed educando alla cultura della prevenzione
all’assistenza della gravidanza e del parto in quelle zone dove portare alla luce una vita è altamente rischioso a causa della mancanza di
idonea assistenza.” “un premio per chi opera secondo scienza e
coscienza, ricordando quanti si operano quotidianamente lavorando
per distruggere il male per fare del bene.” come ha dichiarato la
dott.ssa Rondinella.
Il dott. Stradella ha dedicato il premio, una bellissima statuetta di una
donna alata, alla sua famiglia che lo ha sempre supportato, ai tanti
bambini che nascono ogni giorno nella sofferenza e nella povertà ma,
soprattutto alle 260.000 vittime di un sisma che ha messo in ginocchio Haiti. Ha anche ricordato, però, che a distanza di tre anni
350.000 persone secondo una stima di Amnesty International vivono ancora in 496 campi distribuiti sul territorio Haitiano. Non c’è
acqua, luce elettrica, servizi igienici, circostanze che fanno diffondere gravi malattie come il colera. Il dott. Stradella quindi ha lanciato
un appello affinché i riflettori non si spengano su tale tragedia intervenendo con finanziamenti e assistenza continua.