VAL PESIO

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VAL PESIO
VAL PESIO
Sentiero Natura Certosa-Pian delle Gorre
Cascate del Sault e Gias Sottano di Sestrera
Sabato
Escursione con le ciaspole!! Evviva!!!
In auto arriviamo fin davanti alla
Certosa
di
Chiusa
Pesio,
nel
parcheggione che c’è davanti al bar.
Quanta neve! Eh già, qui c’è una
bellissima pista di fondo.
Ehi! Non è che ci cammineremo sopra? Come minimo gli sciatori ci danno una randellata
in testa come fa il topo Jerry al gatto Tom!!
Ah no, c’è proprio un itinerario per pedoni e ciaspole che passa parallelo, meno male!
Si passa davanti all’ingresso della Certosa e invece di seguire a destra la pista di fondo si
prosegue dritti costeggiando il muro di pietra.
Solo quando finisce il muro di
cinta si attraversa verso destra
il torrente, su di un ponte di
pietra. Subito dopo c’è una
casetta diroccata e proprio
prima di questa il cartello ci
manda sulla traccia a sinistra. Meno male, finora il tracciato era su pista di fondo e quindi
un po’ ghiacciata. Adesso, invece, c’è una bella neve morbida!
Si entra nel bosco. Cosa sono queste impronte? Mamma guarda e dice che le sembrano di
cinghiale. Ma và! E invece… Dieci passi dopo ecco il primo dei cartelli didattici del
Percorso natura che parla di cinghiali, e le impronte sono proprio quelle!!!! Che paura!
“Paura? Sono i cinghiali che devono aver paura di te, Nora…” dice Papi (… chissà cosa
intende dire, mah…).
Si prosegue un po’ nel bosco,
poi si sbuca su un pezzo di
strada ghiacciata, probabilmente
un altro pezzo di pista di fondo.
Si gira a destra, in discesa, per
un pezzetto e poi i cartelli ci
mandano finalmente a sinistra
su sentiero.
Altro pezzo nel bosco un po’ a sali-e-scendi e si sbuca sulla pista di fondo
in uno slargo, dove c’è una bella fontana di legno (Pian Dompè).
Adesso si prende a destra e si scende verso il torrente fino a raggiungere una specie di
fontana bassa bassa, e si risale verso la pista di fondo, accanto ad una casa del Parco. I
cartelli ci fanno di nuovo attraversare la pista di fondo per farci andare a sinistra nel bosco.
Si scende decisi verso il torrente che si attraversa su di un ponte. Si passa per un pezzo
lungo il torrente e poi nel bosco e infine si gira a sinistra per ri-attraversare l’acqua e salire
al rifugio dove dormiremo stanotte. Eccoci arrivati. Che bello!
Cena
nella
verandona
che
sembra di mangiare nella neve
e poi a nanna nelle camerette
da quattro posti con due letti a
castello che mi affascinano
tanto e vorrei dormire di sopra
ma mamma e papà dicono di
no perché non ci sono spondine. Ma dai, solo perché sono precipitata giù mentre giocavo
con il mio peluches preferito? Ma non mi sono fatta nulla… dai, posso…?
Domenica
La vista dalla finestra è bellissima ed il tempo non è così brutto come previsto, e allora si va
a fare colazione e poi via! Meta: Gias Sottano di Sestrera.
Si imbocca la strada che c’è a sinistra e si sale in modo graduale. Questa non è più pista di
fondo ma ci sono comunque tracce di sci. Ne incontreremo di ogni tipo: da fondo e da
escursionismo.
Al bivio si tiene la sinistra, salendo in modo continuo e tranquillo sulla pistona battuta,
fino ad arrivare ad uno slargo dove finisce la strada e dove si trova un bel pannello
didattico e l’inizio di due sentieri. I cartelli dicono che a destra ci sono solo dieci minuti
per le Cascate del Sault, e allora noi ci andiamo.
Bel tratto su neve dove si
sprofonda. Bisogna tenere la
destra e passare sopra il ponte,
e poi subito a sinistra e così si
arriva
ad
un
parapetto
panoramico. Che freddo, però!
La cascata è piena di ghiaccio,
meglio
troppo!
non
soffermarsi
Torniamo al bivio e prendiamo il sentiero dalla parte opposta (a sinistra per chi arriva dal
rifugio). Si sale subito in modo abbastanza deciso nel bosco con tornanti. Ma non è un
tratto molto lungo. Siamo presto all’aperto e dopo aver passato un ponte siamo
praticamente arrivati alla meta: il Gias Sottano di Sestrera.
Bel pianorone con neve soffice e sotto la mole delle montagne. Un ottimo posto per far
merenda se il tempo, oggi, lo permette. Io comincio a pregustarmi i miei bastoncini
salati…
E poi giù, in volata chè cosìarriviamo in tempo per la polenta di pranzo al rifugio!!
Dopo la polenta arriva il mio dolce preferito: una tazza colma di panna fresca che la
signora del rifugio dice essere solo per me. Ma… perché mamma e papà impugnano i
cucchiaini e tentano di distrarmi???
Info Sentiero Naturalistico Certosa-Pian delle Gorre
Motivi d’interesse: un bel sentiero naturalistico attrezzato che ci porta dalla Certosa di Chiusa Pesio al rifugio di
Pian delle Gorre attraverso un tranquillo ambiente boschivo.
Itinerario in breve:
località di partenza e di arrivo: Certosa di Chiusa Pesio (859 mslm) – Pian delle Gorre (1044 mslm)
difficoltà: E/2 biberon
dislivello e distanza: 185 metri – 4 km solo andata
tempo di percorrenza: 1,30 ore d’inverno – 1 ora d’estate
tipologia di percorso e segnaletica: sentiero, tratti di pista battuta (sterrata d’estate) – segnavia bianco-rossi,
cartelli
acqua e punti di appoggio: fontane alla Certosa, lungo il sentiero e al rifugio – Rifugio Pian delle Gorre
www.rifugiopiandellegorre.it (apertura annuale, chiuso tutti i mercoledì ed il mese di novembre)
periodo consigliato: tutto l’anno, d’estate su sentiero, d’inverno con le ciaspole
cartografia: IGC n°8 “Alpi Marittime e Liguri”
dove e come arrivare: Val Pesio – Autostrada A6 Torino-Savona uscita Mondovì, seguire la SP564 CuneoMondovì direzione Cuneo, quindi indicazioni verso sud per Chiusa Pesio e poi per 10 km direzione
Certosa. parcheggio di fronte la Certosa. D’estate è previsto un servizio navetta da e per il Pian delle
Gorrre.
info: Valle Pesio www.vallepesio.it – Certosa di Chiusa Pesio: www.certosadipesio.org
A passo di bimbo: All’interno della Certosa si trova anche un piccolo museo missionario con animali
impagliati. Specificate subito ai piccoli curiosi non si tratta di peluches…
Il consiglio fotografico: Se pernottate al rifugio non perdete la possibilità di fotografie notturne alla magnifica
stelata ch si presenterà ai vostri occhi. Anche se i risultati tecnicamente non sono all’altezza vi rimarrà sempre e
comunque il ricordo dell’immensità che vi ha circondato. Come dice il poeta. “La mia anima viene da mondi
migliori, e ho un’inguaribile nostalgia delle stelle” (Nikos Kazantzakis, 1883-1957).
L’itinerario: Dal parcheggio si passa il ponte verso il fronte della Certosa, quindi si prende a destra passando
rasenti le mura lungo una sterrata, traslasciando la pista di fondo (strada asfaltata d’estate) che risale la vallata.
Poco dopo si trova un ponte che ci fa girare verso destra e poco prima dei ruderi di una casa si gira a sinistra
lungo il sentiero naturalistico, segnalato da cartelli. Ci si inoltra nel bosco, lungo un percorso scandito da
pannelli didattici. Sbucati su una pista battuta (una sterrata d’estate) la si segue per un pezzetto in discesa verso
destra, piegando poi al secondo bivio a sinistra, poco prima di scendere sulla pista di fondo. Il tracciato prosegue
nel bosco per poi buttarci sulla pista battuta al Pian Dompè (fontana e d’estate area pic-nic). Si lascia la pista per
scendere a destra, verso il torrente, e raggiunta una fonte si risale verso una casa del Parco (d’estate area pic-nic
Ardua). Si attraversa nuovamente la pista di fondo prendendo questa volta a sinistra, a monte, ed inoltrandosi
nuovamente nel bosco. Qualche sali e scendi e ci si trova di nuovo ad attraversare la pista. Si scende quindi
rapidamente al livello del torrente che viene valicato da un ponte. Giunti ad un bivio vi è una possibile variante:
d’estate, a destra, in circa 20 minuti si raggiunge l’Osservatorio Faunistico (un recinto per la reintroduzione del
cervo). A sinistra, invece, si riattraversa il torrente arrivando alla radura del Pian delle Gorre. Variante: Anziché
scendere al primo ponte che attraversa il Pesio, si può abbreviare il sentiero di quasi 1 km percorrendo la strada.
Si tenga conto, però, che d’inverno spesso è chiusa per rischio valanghe, mentre d’estate è strada asfaltata e
aperta al traffico
Info Gias Sottano di Sestrera
Motivi d’interesse: facile passeggiata alla scoperta di affascinanti cascate ed un arioso pianoro con vista sul
gruppo del Massiccio del Marguareis.
Itinerario in breve:
località di partenza e di arrivo: Pian delle Gorre (1044 mslm) – Gias Sottano Sestrera (1331 mslm)
difficoltà: E/2 biberon
dislivello e distanza: 287 metri – 2,5 km circa solo andata
tempo di percorrenza: 1 ora d’inverno – 50 minuti d’estate (più venti minuti totali per la variante alle Cascate
del Saut)
tipologia di percorso e segnaletica: pista battuta (sterrata d’estet) e sentiero – segnavia bianco-rossi e cartelli
in legno
acqua e punti di appoggio: fontana a Pian delle Gorre e al Gias Sottano di Sestrera – Rifugio Pian delle Gorre
www.rifugiopiandellegorre.it (apertura annuale, chiuso tutti i mercoledì ed il mese di novembre)
periodo consigliato: tutto l’anno, d’estate su sentiero, d’inverno con le ciaspole
cartografia: IGC n°8 “Alpi Marittime e Liguri”
dove e come arrivare: Val Pesio – Autostrada A6 Torino-Savona uscita Mondovì, seguire la SP564 CuneoMondovì direzione Cuneo, quindi indicazioni verso sud per Chiusa Pesio e poi per 10 km direzione
Certosa. parcheggio di fronte la Certosa. D’estate è previsto un servizio navetta da e per il Pian delle
Gorrre.
info: Valle Pesio www.vallepesio.it – Certosa di Chiusa Pesio: www.certosadipesio.org
A passo di bimbo: Itinerario facile, un po’ impegnativo nel tratto in salita ma che porta ad un magnifico pianoro
in cui scorre l’acqua fresca e invitante di una rustica fontana.
Il consiglio fotografico: La facile digressione alle Cascate del Sault saranno lo punto per magnifiche immagini
di salti d’acqua molto spettacolari.
L’itinerario: Dal Pian delle Gorre si prende la pista battuta (sterrata d’estate) che sale in modo graduale lungo il
vallone del Sault. Giunti ad uno spiazzo, evidenziato da un pannello didattico, si prende a sinistra il sentiero che
sale abbastanza ripidamente nel bosco e che ci porta in breve all’aperto. Passato un ponte, siamo giunti al
pianorone del Gias Sottano di Sestrera. Variante: Dallo slargo al termine della sterrata, prima di affrontare la
salita al Gias, è possibile una deviazione verso destra in direzione delle Cascate del Sault (10 minuti).
Fortemente consigliata!
Franco Voglino/Annalisa Porporato
www.madotao.it

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