Scarica il programma di sala in formato PDF

Transcript

Scarica il programma di sala in formato PDF
MITO SettembreMusica Settima edizione
Un progetto di
Torino Milano
Festival Internazionale
della Musica
04 _ 21 settembre 2013
Settima edizione
Realizzato da
Settembre
Musica
Con il sostegno di
I Partner del Festival
Partner Istituzionale
Torino
Teatro Vittoria
Ensemble di sassofoni
del Conservatorio
Giuseppe Verdi di Torino
Pietro Marchetti direttore
Venerdì 20.IX.2013
ore 18
Roost
Fauré
Bernstein
Sakai
Alessandrini
Morricone
Rota
Partner Istituzionale
Sponsor
Media partner
Sponsor tecnici
Milano Torino unite per il 2015
-2
Jan van der Roost
(1956)
Arsenal – Concert march
Gabriel Fauré
(1845-1924)
Pavane op. 50
Leonard Bernstein
(1918-1990)
Ouverture da Candide
Itaru Sakai
(1970)
The Seventh Night of July
Pierluigi Alessandrini
(1955)
Blues for Brass
Ennio Morricone
(1928)
Deborah’s Theme da C’era una volta in America
Nino Rota
(1911-1979)
La Passerella d’addio da 8 ½
Leonard Bernstein
(1918-1990)
Selezione da West Side Story
Ensemble di sassofoni del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino
Pietro Marchetti, direttore
Scuola di sassofono di Pietro Marchetti
In collaborazione con
Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino
Seguiteci in rete
facebook.com/mitosettembremusica.official
twitter.com/mitomusica
youtube.com/mitosettembremusica
flickr.com/photos/mitosettembremusica pinterest.com/mitomusica
Sassofoni, Novecento, cinema, melodia
Ci sono strumenti che hanno una storia lunghissima alle spalle,
e strumenti che si sono affacciati alla ribalta musicale in tempi a
noi assai vicini, come il sassofono: nato negli anni ’40 dell’Ottocento, ma diffusosi capillarmente soprattutto nel corso del secolo
scorso. È dunque del tutto ovvio che il programma odierno sia
fortemente connotato in senso novecentesco.
Infatti l’unico brano che risalga al XIX secolo (1887, per la precisione) è la celeberrima Pavane di Gabriel Fauré, originariamente
concepita per orchestra con l’aggiunta di un coro. Ma in realtà ci
sono almeno due fili rossi che possiamo utilizzare per “leggere”
questo concerto e che vanno oltre la collocazione cronologica delle
composizioni presentate. C’è una forte presenza di musica usata
in relazione all’immagine, al cinema, dunque ricca di suggestioni, di potere descrittivo anche. Proprio iniziando dalla Pavane
di Fauré, che s’è avuto modo recentemente di ascoltare nella
colonna sonora del controverso Il Divo. E poi i due massimi autori italiani di musica per film, Rota e Morricone, rispettivamente
con la graffiante, sardonica “Passerella” da 8 ½ di Fellini e con il
delicatissimo e struggente “Tema di Deborah” da C’era una volta
in America. Ma possiamo anche accostare a queste partiture i due
pezzi di Leonard Bernstein, geniale compositore americano dalla
proteiforme produzione: se il Candide è un’opera, nel senso più
tradizionale del termine, West Side Story è certamente uno dei
musical più celebrati della storia di questo genere, a casa nostra
recepito di solito attraverso le immancabili versioni cinematografiche. In questo caso il film segue di soli quattro anni (1961)
l’esordio dello spettacolo a Broadway e rappresenta una delle pellicole ancor oggi considerate cult nella storia del teatro musicale
americano. È poi presente un dato che ancora di più amalgama
insieme tutti i brani del programma: la focalizzazione assoluta
dell’elemento tematico-melodico, il più delle volte declinato in
senso fortemente cantabile. La melodia è immancabile e sovrasta
ogni altra dimensione compositiva, la pone in secondo piano,
anche là dove la tessitura è articolata e densa, come in Bernstein o
in Morricone; ancor più in pezzi decisamente sbilanciati in senso
melodico, come The Seventh Night of July di Itaru Sakai, scritta
per la festa del Tanabata, la festa delle stelle (Vega e Altair), tradizionalmente legata al sentimento amoroso. Ma ciò vale anche per
la composizione che Jan van der Roost dedicò al cinquantesimo
anniversario dell’Harmonie van het Spoorwegarsenaal, o al Blues
for Brass di Pierluigi Alessandrini, eclettico sassofonista, anima
del Duke Ellington Trio, sempre in bilico tra sassofono jazz e sassofono “classico”. Con Alessandrini abbiamo una conferma indiretta del filo che per primo s’è teso nella lettura del programma
di sala: da quasi un ventennio questo musicista è attivo anche con
la Hollywood Movie’s Orchestra, votata all’esecuzione di colonne
sonore cinematografiche di grandi film internazionali.
Stefano A.E. Leoni
L’Ensemble di Sassofoni del Conservatorio Giuseppe Verdi di
Torino è una delle poche formazioni del genere presenti in Italia.
L’organico racchiude in sé i principali componenti della grande
famiglia strumentale dei sassofoni: dal piccolo sax sopranino sino
all’imponente sax basso. Un’orchestra formata da dodici strumentisti, preparati e diretti da Pietro Marchetti, titolare della cattedra
di sassofono istituita presso il Conservatorio del capoluogo piemontese nel 1997. Nonostante sia stato costituito da poco tempo,
questo Ensemble ha avuto modo di esibirsi e di farsi apprezzare
in numerosi concerti svoltisi a Torino e provincia. Tra i più significativi citiamo: i concerti al Palazzo Civico di Torino, alla Reggia di
Venaria Reale, nel Salone d’Onore dell’Accademia Albertina, al 39°
congresso della C.I.S.M. (Commissione Italiana di Storia Militare),
nella Rassegna “Summer Winds”. Nel mese di luglio l’Ensemble si è
esibito in un pregevole concerto all’interno delle prestigiose sale dei
Musei Vaticani.
Filippo Ansaldi, sassofono sopranino
Lorenzo De Filladi, sassofono soprano
Manuela Blessent, sassofono soprano
Marco Guerra, sassofono contralto
Elena Marchi, sassofono contralto
Elisa Ughetto, sassofono contralto
Fiorenzo Pereno, sassofono tenore
Flavio Bretoni, sassofono tenore
Pierpaolo Morgante, sassofono tenore
Riccardo Berutti, sassofono baritono
Gabriele Fissore, sassofono baritono
Elias Di Stefano, sassofono basso
Pietro Marchetti ha studiato pianoforte e strumentazione per banda
e si è diplomato in sassofono presso il Conservatorio di Bologna,
dove ha iniziato la propria attività didattica e concertistica. Ha inoltre
studiato con Raffaele Annunziata e partecipato ai corsi di perfezionamento tenuti da Jean-Marie Londeix, Eugene Rousseau e Claude
Delangle; con quest’ultimo nel 2011 si è esibito in un concerto con
composizioni per due sassofoni e orchestra. Ha collaborato con
numerose orchestre italiane, tra cui l’Orchestra Sinfonica Nazionale
della Rai, l’Orchestra del Teatro Regio di Torino e l’Orchestra
Sinfonica Giovanile del Piemonte. È stato fondatore del quartetto di
sassofoni Fiatinsieme Sax Quartet, con il quale continua a svolgere
un’attività professionale che, a partire dal 1999, lo ha visto impegnato in numerosi concerti sia in Italia sia in molti paesi europei
e nella realizzazione di incisioni discografiche. Ha collaborato con
diversi compositori tra i quali Timothy Bert e Greg Bartholomew alla
realizzazione di brani per sassofono e alla stesura di pubblicazioni
didattiche. Viene spesso invitato quale componente di giuria in concorsi internazionali; la sua attività didattica comprende anche corsi e
masterclass organizzati principalmente in Italia. Dal 1999 è direttore
artistico dell’Orchestra Filarmonica Bosconerese e dal 1997 è titolare
della cattedra di sassofono al Conservatorio di Torino.
Videoimpaginazione e stampa: ITALGRAFICA Novara