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Torino
Teatro Vittoria
International Ebony Trio
e
Ensemble di sassofoni
del Conservatorio Giuseppe Verdi
di Torino
Mercoledì 23.IX.2015
ore 18
36
°
Wolfgang Amadeus Mozart
(1756-1791)
Divertimento n. 1 in fa maggiore KV 439b per tre clarinetti
(con clarinetto basso)
Allegro
Menuetto. Trio
Adagio
Menuetto. Trio
Rondò
Pëtr Il’ič Čajkovskij
(1840-1893)
Brani dallo Schiaccianoci adattati per trio di clarinetti
Danza araba
Danza della Fata Confetto
Danza russa
Valzer dei fiori
Ouverture miniature
Scott Joplin
(1868-1917)
The entertainer
The favorite
The easy winners
Robert Truillard
Travelling
International Ebony Trio
del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino
Francesco Django Barbieri,
Takayo Hiramatsu,
Davide Goegan, clarinetti
Scuola di clarinetto di Vittorio Muò
3
Andrea Ravizza
(1971)
Turin 2015 (brano vincitore del concorso Inno Torino 2015
Capitale Europea dello Sport)
Giovanni Gabrieli
(1557-1612)
Canzona XV
Gioachino Rossini
(1792-1868)
Ouverture da L’Italiana in Algeri
Giuseppe Ratti
(1965)
Sovrapposizioni, suite in un tempo solo
Marco Martoia
(1970)
The Owl
Luigi Denza
(1846-1922)
Funiculì Funiculà
Ensemble di sassofoni
del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino
Pietro Marchetti, direttore
Scuola di sassofono di Pietro Marchetti
Luca Manassi
Flavio Bertoni
sassofono sopranino sassofono contralto
Lorenzo De Cilladi
Elias Di Stefano
sassofono soprano
sassofono contralto
Elisa Ughetto
Fiorenzo Pereno
sassofono soprano
sassofono tenore
Elena Marchi
Pierpaolo Morgante
sassofono contralto
sassofono tenore
In collaborazione con
Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino
4
Domenico Gugliotta
sassofono tenore
Agnese Garufi
sassofono baritono
Han Zheng
sassofono baritono
Alberto Cavazzini
sassofono basso
La prima parte del concerto, affidata all’International Ebony Trio,
trio di clarinetti, si svolge all’insegna del viaggio, una tematica
che finisce con l’esser sottolineata dal titolo della composizione
finale, Travelling, di Robert Truillard. Si parte dal brano originale di Mozart per passare attraverso l’adattamento dell’arcifamosa
partitura cajkovskiana dello Schiaccianoci in alcuni dei numeri
più popolari ed evocativi e approdare quindi all’arrangiamento di
tre ragtime di Scott Joplin. Un viaggio che si colora di esotismo e
che ci condurrà, nella seconda parte del concerto, a un’intenzione
marcatamente modernista, riportando lo sguardo verso l’oggi, il
sound odierno: il fagocitamento del tempo come tempo cronologico, come consapevolezza del diacronico, in favore di uno “sguardo” acustico che privilegia la contemporaneità assoluta, sciolta
dai legami con la tradizione. Ovvero: la tradizione è presente, ma
come neutra fornitrice di materiali sonori che vengono rivissuti
attraverso le ance dei clarinetti e dei sassofoni. Una dialettica solo
apparente tra uno strumento pressoché ottocentesco, il clarinetto,
e uno strumento pressoché novecentesco, il sassofono. L’impasto
sonoro infatti nega questa suggestione diacronica: si tratta di due
whole consorts, qualcosa di fortemente straniante rispetto ai modelli musicali rivisitati.
Eppure il programma dei clarinetti finisce per ammiccare nei confronti di un universo Altro rispetto alla musica eurocolta: il tratto
orientalista di Čajkovskij, l’esotismo della negritudine, dell’americano, il protojazzistico di Scott Joplin, il leggero a tutti i costi di
Truillard.
Con l’ensemble di sassofoni ecco il modernismo e il postmodernismo, che pur nella loro critica al Romanticismo, non prescindono
da una visione autoreferenziale, eurocentrica. Si appropriano di
elementi esotici in quanto estranei (Gabrieli, Rossini, ma anche
Denza), deprivandoli anche di ogni possibile relazione con il proprio ambiente, fin dove possibile. In questo modo fagocitano questi elementi e li fanno propri, li decontestualizzano fino all’estremo, tanto da renderli materiale anonimo, materiale neutro, ma
“diverso”, che nutre una nuova scelta timbrica. Fino a prendere
atto della molteplicità come dato di fatto del mondo; e la diversità
è connessa a molteplicità e complessità dell’esistente. Marco Martoia propone un sound swingato alla maniera delle big band degli
anni Quaranta, Ratti una suite in un unico tempo, Ravizza un
Inno per Torino 2015 Capitale Europea dello Sport, francamente
e giustamente holliwoodiano. Qui la funzione dell’ascolto è di riconoscimento di tale molteplicità, di una serie di apparenti estraneità, che tali non sono se ci poniamo ad ascoltarle con orecchie
non viziate, non predisposte all’ascolto musicale tradizionale.
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L’Altro deve stimolare il nostro desiderio (nel bene come nel male),
deve permetterci di riconoscerci come diversi dal diverso, dunque
giusti e regolari, sani e superiori.
Ecco la possibilità di nullificare l’esotico come non eurocolto, potendolo assumere come “altro dal noi consueto”, evidenziandolo
proprio come altro da noi, ma rompendo, nell’ascolto del molteplice, le gerarchie dell’ascolto canalizzato.
Stefano A.E. Leoni
Formatosi circa un anno fa l’International Ebony Trio del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino ha già partecipato a importanti stagioni concertistiche a partire dal concerto “Aspettando
Mozart in piazza” tenutosi a Palazzo Civico a Torino a luglio 2014.
Nel mese di agosto dello stesso anno ha partecipato alla serie di
concerti “Altenote nella via lattea”, svoltasi sul colle del Sestriere,
e a settembre ha partecipato a MITO per la Città. Al termine di
MITO il Trio ha avuto l’opportunità di suonare nella Sala della
Musica della Reggia della Venaria Reale per l’evento “Il Bello da
Sentire” e al Cortile Ottagonale dei Musei Vaticani, ospite del medesimo evento a Roma.
L’Ensemble di Sassofoni del Conservatorio Giuseppe Verdi di
Torino è una delle pochissime formazioni nel suo genere presenti
in Italia. L’organico racchiude in sé i principali componenti della
grande famiglia strumentale dei sassofoni: dal piccolo sax sopranino sino all’imponente sax basso. Un’orchestra di sassofoni formata da 12 strumentisti, preparati e diretti da Pietro Marchetti,
titolare della cattedra di sassofono istituita presso il Conservatorio
del capoluogo piemontese nel 1997.
Costituito nel 2011, questo Ensemble ha avuto modo di esibirsi e
farsi apprezzare in occasione di numerosi concerti ed eventi musicali di prestigio: “Concerti a Palazzo Civico”, “Summer Winds”,
“Concerti alla Reggia della Venaria Reale”, Concerto nel Salone
d’Onore dell’Accademia Albertina, MITO SettembreMusica 2013,
concerto presso i Musei Vaticani.
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