Disciplinare per la qualificazione
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Disciplinare per la qualificazione
MARCHIO “IO MANGIO LUCANO” DISCIPLINARE PER LA QUALIFICAZIONE DELL’OFFERTA RISTORATIVA NELLA PROVINCIA DI POTENZA Agosto 2012 Camera di Commercio di Potenza Disciplinare MARCHIO DI QUALITA’ “IO MANGIO LUCANO” Rev.00 del 02/08/12 Indice 1 Premessa.................................................................................................................... 3 2 Scopo 3 3 Campo di applicazione.............................................................................................. 3 4 Normativa di riferimento........................................................................................... 4 5 Termini e definizioni................................................................................................. 5 6 Caratteristiche garantite al consumatore....................................................................5 7 Requisiti.....................................................................................................................6 7.1 La selezione dei prodotti..........................................................................................6 7.1.1 I prodotti tipici..................................................................................................6 7.1.2 Le bevande........................................................................................................6 7.1.3 Gli oli di oliva...................................................................................................6 7.2 L’offerta dei piatti tipici locali.................................................................................7 7.2.1 Le ricette tipiche............................................................................................... 7 7.2.2. La carta............................................................................................................ 7 7.3 La struttura ricettiva e il servizio.............................................................................8 7.3.1. Ambiente......................................................................................................... 8 7.3.2. Mise en place...................................................................................................8 7.3.3. Servizio ...........................................................................................................8 8 I requisiti igienico sanitari......................................................................................... 9 9 Rilascio del marchio ................................................................................................. 9 10 Logo 10 12 Appendice I- Prodotti tipici da somministrare tal quali o come ingredienti di ricette tipiche lucane............................................................................................11 13 Appendice II- Vini e bevande................................................................................15 14 Appendice III- Ricette e piatti tipici della provincia di Potenza........................... 16 15 Appendice IV- Ricette e piatti tipici della provincia di Potenza rivisitati e piatti della cucina moderna con prodotti del territorio................................................. 17 2 di 19 Camera di Commercio di Potenza Disciplinare MARCHIO DI QUALITA’ “IO MANGIO LUCANO” Rev.00 del 02/08/12 1 Premessa La Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Potenza e la Legambiente Basilicata Onlus, in collaborazione con l’Associazione Cuochi Potentini, si fanno interpreti dell’esigenza di identificare e tutelare le imprese di ristorazione che vogliono differenziarsi per la tipicità dell’offerta, istituendo un apposito marchio per far conoscere e valorizzare la gastronomia tipica di qualità. La finalità è di sensibilizzare gli operatori della ristorazione all’utilizzo dei prodotti tipici lucani al fine di caratterizzare la propria offerta enogastronomica, di garantire al cliente una trasparenza sulla provenienza e sui metodi di produzione della materia prima e al tempo stesso favorire lo sviluppo di un importante canale commerciale per i produttori. 2 Scopo Obiettivo del disciplinare è definire i requisiti per la valorizzazione delle strutture ristorative della provincia di Potenza che puntano sulla tipicità e sulla trasparenza della proposta enogastronomica. 3 Campo di applicazione Il presente disciplinare è applicabile a tutte le imprese di ristorazione della provincia di Potenza che siano interessate a promuovere la cucina tipica lucana assicurando anche un adeguato livello qualitativo nel servizio. A questo scopo il documento prende in esame il processo di selezione delle materie prime e dei prodotti, l’esecuzione delle ricette, la presentazione dei piatti e il servizio con l’obiettivo di garantire al consumatore un’offerta che risponda il più possibile alle tradizioni e alle specificità locali. I requisiti sono raggruppati in tre categorie cui corrispondono altrettante sezioni del disciplinare (§ 7): I) offerta dei prodotti tipici; II) offerta di piatti tipici; III) struttura ricettiva e servizio. Nella prima parte sono elencati i prodotti tradizionali del territorio offerti tal quali che, in percentuale minima prefissata, devono essere presenti nel menù. La seconda definisce le caratteristiche dei piatti tipici locali suddivisi per categoria che, a scelta dell’impresa di ristorazione, devono essere presenti nella carta. Inoltre sono descritti i requisiti della carta menù e dell’elenco dei vini. Nella terza sezione sono specificati i requisiti riguardanti l’ambiente e l’atmosfera del locale, la mise en place ed il servizio. Infine al paragrafo 8 sono riportati i requisiti igienico sanitari che l’impresa di ristorazione deve assicurare. 3 di 19 Camera di Commercio di Potenza Disciplinare MARCHIO DI QUALITA’ “IO MANGIO LUCANO” Rev.00 del 02/08/12 Nelle appendici sono elencati i prodotti tipici da servire tal quali (I), i vini (II), i piatti tipici locali (III), piatti tipici rivisitati e piatti della cucina moderna con l’utilizzo di prodotti del territorio (IV). 4 Normativa di riferimento • Legge 25 agosto 1991, n. 287 Aggiornamento della normativa sull'insediamento e sull'attività dei pubblici esercizi. • Reg. 852/2004 del 29.04.2004, sull’igiene dei prodotti alimentari (GUCE del 25.06.2004). • Decreto Ministeriale 18 luglio 2000 “Elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali” e successive rettifiche. • Regolamento (CE) n. 510/06 relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni di origine dei prodotti agricoli e alimentari. • D.Lgs. n. 61/2010 relativo alle denominazioni di origine e alle indicazioni geografiche dei vini. • Regolamento (CE) n. 834/07 del Consiglio del 28 giugno 2007 relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici e successive modifiche. 4 di 19 Camera di Commercio di Potenza Disciplinare MARCHIO DI QUALITA’ “IO MANGIO LUCANO” Rev.00 del 02/08/12 5 Termini e definizioni • Miglioramento continuo: attività ricorrente mirata ad accrescere la capacità di soddisfare i requisiti. (ISO 9000:2005). • Prodotto tradizionale: prodotto alimentare tipico della tradizione locale (vini esclusi) che si trova inserito nell’elenco dei prodotti tradizionali di cui al DM 18 luglio 2000 e successivi aggiornamenti. Anche i prodotti tradizionali della provincia di Potenza e segnalati dalla CCIAA di Potenza sono considerati ai fini del presente disciplinare come “prodotto tipico”. • Prodotto di comprovata sostenibilità ambientale: prodotto proveniente da aree protette (parchi regionali o nazionali) presenti in Regione o da aziende, con certificazione da agricoltura biologica ai sensi del Regolamento (CE) n. 834/07, situate in ambito regionale. • Prodotto DOP/IGP: prodotto iscritto nell’elenco dei prodotti a denominazione di origine controllata o indicazione geografica protetta ai sensi del Regolamento (CE) n. 510/06. • Qualità: grado in cui un insieme di caratteristiche soddisfa i requisiti (ISO 9000:2005). • Referenza: identifica univocamente una specifica variante di prodotto. • Requisito: esigenza o aspettativa che può essere espressa, generalmente implicita o cogente. (ISO 9000:2005). • Requisito essenziale: requisito di un documento normativo che deve essere necessariamente osservato per conformarsi al documento stesso. (UNI CEI EN 45020:2006). • Ristorante: esercizio di preparazione e somministrazione al pubblico di alimenti e bevande come definito dalla lettera a dell’art. 5 comma 1 della legge 25 agosto 1991, n. 287. • Verifica: conferma sostenuta da evidenze oggettive, del soddisfacimento di requisiti specificati. (ISO 9000:2005). 6 Caratteristiche garantite al consumatore Il marchio “Io Mangio Lucano” garantisce al consumatore i seguenti elementi: 1. menù con selezione dei prodotti tipici locali; 2. trasparenza sulla provenienza e i metodi di produzione della materia prima; 3. menù costituito da piatti tipici ottenuti con ricette tradizionali; 4. offerta di vini e di oli extravergini di oliva provenienti dalla regione; 5. accoglienza attenta e cordiale. 5 di 19 Camera di Commercio di Potenza Disciplinare MARCHIO DI QUALITA’ “IO MANGIO LUCANO” Rev.00 del 02/08/12 7 Requisiti 7.1 La selezione dei prodotti 7.1.1 I prodotti tipici a. I prodotti inseriti nella carta e offerti tal quali (es. salumi, conserve, frutta, verdura) devono rappresentare le tipicità locali del territorio. Almeno il 50% dei prodotti indicati nel menù deve essere costituito da prodotti tradizionali riconosciuti e da almeno due dei prodotti DOP/IGP così come indicati in appendice 1. Dalle percentuali minime indicate sono escluse le ricette che sono disciplinate al punto 7.2. Costituirà un requisito di premialità la “comprovata sostenibilità ambientale” dei prodotti. b. L’approvvigionamento dei prodotti tradizionali deve essere compiuto presso fornitori qualificati dalla struttura stessa. Per quanto riguarda i prodotti DOP/IGP è necessario verificarne l’autenticità. c. Nell’offerta dei prodotti tipici deve essere rispettata la stagionalità, in particolare la verdura e la frutta, devono essere servite solo di stagione. I prodotti trasformati (es. sott’olio) possono essere presenti in menù tutto l’anno. d. Il miele e le marmellate utilizzate per l’accompagnamento delle portate devono essere di provenienza locale. 7.1.2 Le bevande a. La selezione dei vini e degli alcolici deve essere coerente con il menù offerto; la scelta deve privilegiare le denominazioni e le aziende locali (almeno il 50 %). b. La carta dei vini deve comunque offrire almeno due tipologie di vino (bianco e rosso). c. La lista dei liquori e dei distillati deve comprendere almeno una referenza per almeno tre fra le bevande alcoliche locali elencate nell’appendice II. d. Per le acque è qualificante l’offerta al cliente di “acqua del rubinetto” al naturale o con aggiunta di gas e di acque minerali del Vulture. La scelta dell’acqua del rubinetto, per costituire un valore aggiunto per il ristoratore, dovrà essere accompagnata da una efficace campagna di comunicazione “Imbrocchiamola”). 7.1.3 Gli oli di oliva a. L’offerta deve comprendere oli extravergini di oliva prodotti nella regione Basilicata. b. È qualificante la possibilità per il cliente di poter scegliere fra più oli extravergini di oliva prodotti nella regione Basilicata, le cui caratteristiche sono descritte in una specifica carta. 6 di 19 Camera di Commercio di Potenza Disciplinare MARCHIO DI QUALITA’ “IO MANGIO LUCANO” Rev.00 del 02/08/12 7.2 L’offerta dei piatti tipici locali 7.2.1 Le ricette tipiche a. I piatti tradizionali devono rappresentare almeno il 50% dell’offerta gastronomica. Le ricette devono essere scelte tra quelle tipiche della provincia di Potenza inserite nell’elenco (appendice III) o comunque risultare da fonti idonee a caratterizzarle come tradizionali. In alternativa, possono essere scelte ricette tipiche rivisitate e piatti della cucina moderna che utilizzano prodotti tipici del territorio (appendice IV). b. L’offerta delle ricette tipiche deve essere legata alla stagionalità dei prodotti. In particolare è escluso l’utilizzo di ingredienti fuori stagione e/o congelati. c. La preparazione dei piatti tradizionali deve essere fatta utilizzando tendenzialmente ingredienti di origine locale o regionale. Qualora non fosse possibile reperire tutti gli ingredienti dalla zona, questi possono avere anche una diversa provenienza. d. Se la ricetta prevede espressamente l’utilizzo di un particolare ingrediente “tipico” è richiesto esattamente l’utilizzo del prodotto tipico indicato in ricetta. 7.2.2. La carta a. La carta menù è lo strumento attraverso il quale il ristoratore comunica la propria offerta enogastronomica. La carta deve descrivere i piatti offerti, essere chiara nelle condizioni d’acquisto. La carta può prevedere un breve commento anche sulle origini storiche, la tradizione, le innovazioni resesi necessarie per adeguare il piatto agli attuali gusti della clientela. Una carta curata aiuta a dare un’immagine positiva del ristorante. Al contrario quando la carta manifesta carenze, non è chiaramente leggibile, o non rispecchia la reale offerta, l’immagine della struttura sarà percepita negativamente con effetti indesiderati sull’attrattività del locale. b. Il menù deve essere suddiviso per categoria, aggiornato nelle proposte, in buone condizioni con i prezzi per ogni portata e in numero sufficiente per tutti i tavoli. Ai fini promo-pubblicitari sarebbe opportuno adottare una grafica di qualità. I prodotti e le ricette tipiche devono essere evidenziati, ne devono essere descritti gli ingredienti principali e vanno accompagnati, come già richiamato al precedente punto a, da un breve commento. Ai fini della trasparenza sarebbe opportuno indicare l’area di provenienza e l’azienda agricola produttrice della materia prima. c. Le carte devono essere scritte nella lingua della clientela principale. d. La scelta di non avere la carta menù può rappresentare una possibilità interessante, se ben gestita, e perseguibile se l’offerta è contenuta, il personale di sala preparato, cordiale e disponibile alla spiegazione dei piatti. 7 di 19 Camera di Commercio di Potenza Disciplinare MARCHIO DI QUALITA’ “IO MANGIO LUCANO” Rev.00 del 02/08/12 e. La carta può anche essere sostituita da informazioni scritte e visibili a tutti i tavoli (esempio lavagna) e le informazioni aggiuntive relative ai piatti possono essere fornite direttamente dal personale. f. Qualunque sia la scelta, il menù con il dettaglio dei prezzi delle singole portate deve essere obbligatoriamente presente all’ingresso del locale. g. La carta dei vini deve essere aggiornata tenuto conto della provvista di cantina, priva di cancellature e ben tenuta. Le informazioni minime che devono essere presenti sono: il nome della referenza, il nome della denominazione e della cantina/produttore, la tipologia (bianco, rosso, rosato) ed il prezzo. 7.3 La struttura ricettiva e il servizio 7.3.1. Ambiente a. Il marchio “Io Mangio Lucano” vuole comunicare al consumatore l’idea di tradizione e di tipicità dell’offerta enogastronomica; la struttura e l’atmosfera dei locali, pertanto, ne devono rispecchiare il messaggio in particolare attraverso gli arredi interni. b. L’accessibilità deve essere garantita attraverso una buona segnalazione ed un’adeguata illuminazione. Eventuali informazioni pubblicitarie sul ristorante devono trovare riscontro nella struttura. c. Il locale deve essere ben tenuto e pulito. Gli esterni devono essere curati. Gli interni devono far percepire al consumatore l’idea di un’atmosfera calda accogliente e soprattutto tradizionale. 7.3.2. Mise en place a. La mise en place deve, nel limite del possibile, rispecchiare il gusto e le tradizioni locali e coerente con la tipologia di servizio e il menù offerto. b. Le attrezzature di sala e in particolare la tovaglieria, la posateria e i bicchieri devono essere in buone condizioni e perfettamente puliti. In particolare i bicchieri devono essere presenti in numero adeguato ed essere idonei alle tipologie di vino, liquori, distillati, presenti in carta. c. La biancheria da tavola deve essere in linea con l’ambiente delle sale, deve essere pulita, in ordine senza rammendi e presentare la tovaglia e il copri tovaglia o tovagliette. 7.3.3. Servizio a. Il personale di sala deve essere in numero sufficiente rispetto ai coperti, deve essere in divisa o in alternativa indossare una tipologia di abbigliamento che lo identifichi. b. Il personale deve essere disponibile, gentile, adeguatamente formato sull’offerta dei piatti proposti e, ove necessario, in grado di comunicare con la clientela di lingua straniera. c. Per quanto riguarda i prodotti e piatti tipici, il personale deve essere in grado di illustrare le principali caratteristiche e l’abbinamento con i vini offerti. Il servizio al tavolo deve essere discreto, rapido e attento. d. Il conto deve presentare distintamente tutte le voci di spesa. 8 di 19 Camera di Commercio di Potenza e. Per il pagamento credito/bancomat. Disciplinare MARCHIO DI QUALITA’ “IO MANGIO LUCANO” vengono accettate Rev.00 del 02/08/12 le principali carte di 8 I requisiti igienico sanitari a. Per l’ottenimento del marchio “Io Mangio Lucano”, il rispetto della normativa cogente in materia igienico sanitaria è considerato un prerequisito. b. Tutte le aree comuni devono essere perfettamente pulite e in ordine ed in particolare i servizi igienici devono presentare un buon livello d’igiene generale e assenza di odori sgradevoli. Preferibilmente i servizi devono essere differenziati tra uomini e donne e l’accesso deve essere protetto per impedirne la vista dalla sala ristorante. c. La cucina deve essere separata dalla sala ristorante. d. La gestione della cucina deve rispecchiare i requisiti inseriti nel manuale HACCP dell’azienda, l’ambiente deve essere pulito, l’attrezzatura della cucina in buono stato, i frigoriferi in ordine. Assenti cattivi odori. I prodotti a maggiore rischio igienico-sanitario devono essere mantenuti separati dagli altri nelle fasi dello stoccaggio, conservazione in frigorifero e lavorazione. e. Il personale addetto alla cucina deve presentare un abbigliamento consono alla mansione svolta. 9 Rilascio del marchio a. Il marchio è rilasciato da un’apposita commissione costituita dai membri della partnership: un rappresentante della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura della Provincia di Potenza, un rappresentante di Legambiente Basilicata Onlus e un rappresentante dell’Associazione Cuochi Potentini. A questi potranno affiancarsi un rappresentante del mondo della produzione agricola, un rappresentante dei consumatori e un docente esperto dell’Università degli Studi della Basilicata. b. Le strutture considerate idonee possono usufruire della vetrofania riportante la dicitura marchio “Io Mangio Lucano” e del logo, che potrà essere altresì stampato anche sui menù. Le attività di ristorazione selezionate saranno inserite in una vera e propria “rete” con lo scopo di incentivare e pubblicizzare l’iniziativa. c. L’attività di controllo ai fini del rilascio del marchio “Io Mangio Lucano” è svolta da un ente, terzo ed indipendente, che opera in conformità alla norma EN 45011, incaricato dalla Camera di Commercio. Le condizioni e le modalità cui devono attenersi le strutture che vogliano ottenere il marchio, nonché le modalità di svolgimento della valutazione sono disciplinate da uno specifico regolamento. 9 di 19 Camera di Commercio di Potenza Disciplinare MARCHIO DI QUALITA’ “IO MANGIO LUCANO” Rev.00 del 02/08/12 10 Logo Il marchio “io mangio lucano” è costituito da un logotipo che riporta la dicitura “io mangio lucano” scritto con il font “lobster two – bold. Il colore della dicitura è il pantone “187-C”. In sostituzione della lettera “a” all’interno della scritta “lucano” è utilizzata la silouette della Basilicata. La parte del logotipo costituita dalla parole “io” ha una grandezza che è di 1/3 maggiore rispetto al resto del logotipo. Al di sopra della parola “io” sono presenti 4 linee aventi uno spessore pari ad 8/10 della prima gamba della “m” della parola “mangio”. La lunghezza delle 4 linee, raffiguranti i 4 rebbi di una forchetta, hanno una lunghezza pari a due volte e ½ la lunghezza della prima gamba della “m”. In basso, al di sotto della parola “io” è presente un semicerchio avente lo stesso spessore dei cerchi ed un diametro pari alla lunghezza di 2 volte la prima gamba della lettera “m” della parola “mangio”. Il marchio è composto dalle 4 linee (che rappresentano i rebbi di una forchetta ma anche una toque), dalla parola “io” (che rappresenta due occhi in posizione ammiccante – occhiolino), da un semicerchio (rappresenta un bicchiere ed un sorriso). 10 di 19 Camera di Commercio di Potenza Disciplinare MARCHIO DI QUALITA’ “IO MANGIO LUCANO” Rev.00 del 02/08/12 11 12 Appendice I- Prodotti tipici da somministrare tal quali o come ingredienti di ricette tipiche lucane 1. Prodotti DOP/IGP Formaggi 1. Caciocavallo Silano (DOP) - Reg. CE n. 1263 del 01.07.96 (GUCE L. 163 del 02.07.96) e Reg. CE n. 1204 del 04.07.03 2. Pecorino di Filiano (DOP) - Reg. CE n. 1485 del 14.12.07 (GUCE L. 330 del 15.12.07) 3. Canestrato di Moliterno (IGP) - Reg. UE n. 441 del 21.05.10 (GUUE L. 126 del 22.05.10) Ortofrutticoli e cereali 1. Fagiolo di Sarconi (IGP) - Reg. CE n. 1263 del 01.07.96 (GUCE L. 163 del 02.07.96 ) 2. Peperone di Senise (IGP) - Reg. CE n. 1263 del 01.07.96 (GUCE L. 163 del 02.07.96) 3. Melanzana Rossa di Rotonda (DOP) - Reg. UE n. 624 del 15.07.10 (GUUE L. 182 del 16.07.10) 4. Fagioli bianchi di Rotonda (DOP) - Reg. UE n. 240 del 11.03.11 (GUUE L.66/13 del 12.3.2011) Olii e grassi 1. Olio extravergine di oliva Vulture (DOP) - Reg. UE n. 21 del 11.01.2012 (GUUE L. 9/1 del 13.01.2012) 5. Prodotti di Panetteria 1. Pane di Matera (IGP) Reg. CE n. 160 del 21.2.2008 2. Prodotti tradizionali Il termine "prodotti tradizionali " identifica quei prodotti agroalimentari le cui metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura risultino consolidate nel tempo, omogenee per tutto il territorio interessato, secondo regole tradizionali, per un periodo non inferiore ai venticinque anni. I prodotti tradizionali sono regolamentati dal decreto del 18 luglio 2000. Carni (e frattaglie) fresche e loro preparazioni - Agnello delle dolomiti lucane Capocollo Carne podolica lucana Gelatina di maiale Involtini di cotenna Lardo 11 di 19 Camera di Commercio di Potenza - Disciplinare MARCHIO DI QUALITA’ “IO MANGIO LUCANO” Rev.00 del 02/08/12 'ncandarata Pancetta Pezzente Prosciutto crudo Salsiccia Salsiccia a catena Soppressata Ungrattnoat Formaggi - Caciocavallo Cacioricotta Caprino Casieddo o casieddu Falagone Manteca Mozzarella Padraccio Pecorino Pecorino misto Scamorza Toma Treccia dura Paste fresche e prodotti di panetteria, pasticceria, biscotteria e confetteria - Biscotti glassati Biscotto a otto di Latronico Calzoni di ceci Carchiola Cicerata Gelatina dolce di maiale Gugliaccio di san costantino albanese La strazzata Migliaccio Mostaccioli Pane di germana "iermana" Picciddat castelluccese Pizza con i cingoli di maiale Pizza rustica (cazzola, scarcedda, cuzzola) Polenta di nemoli Raskatiell di legumi di fardella Ravioli Rosacatarra Sanguinaccio Shtridhla 12 di 19 Camera di Commercio di Potenza - Disciplinare MARCHIO DI QUALITA’ “IO MANGIO LUCANO” Rev.00 del 02/08/12 Timpallo rustico del pollino U’pastizz rtunnar U'zuzumagliu Prodotti di origine animale (miele, prodotti lattiero caseari di vario tipo escluso il burro) - Miele lucano (r'miel) Ricotta Ricotta forte Ricotta salata Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati - Fagiolo di muro lucano Fagiolo di san gaudioso Fagiolo zeminelle Farina di germana "iermana" Farina di granone “quarantino” Farina di mischiglio Farina di carosella Fasulo rosso(scritt) Lampascioni Lenticchia di potenza Lupino del pollino Ndussa Oliva da forno di ferrandina Olive nere secche Patata rossa di terranova del pollino Peperoni cruschi Pomodori sott'olio Pomodoro secco "cietta'icale" di tolve Pomodori sott’olio Rafano Rappascione di viggianello Riscicola 3. Altri prodotti tipici della Basilicata non compresi negli elenchi precedenti (1. - 2.) - Si riportano di seguito alcuni esempi. L’elenco non è esaustivo, tali prodotti possono anche essere scelti da fonti idonee a caratterizzarli come tipici della Basilicata. Pane lucano ottenuto con farina di grano duro, lievito madre ed eventualmente cotto a legna Mela dell’Alta Val d’Agri Olio extravergine di oliva di Montemurro Olio extravergine di oliva del Sauro 13 di 19 Camera di Commercio di Potenza - Disciplinare MARCHIO DI QUALITA’ “IO MANGIO LUCANO” Rev.00 del 02/08/12 Marroncino di Melfi 4. Prodotti per i quali la Camera di Commercio di Potenza ha intrapreso iniziative di valorizzazione - Cavolfiore della Valle dell’Ofanto(prodotto a marchio geografico collettivo) - Lucanica di Picerno 5. Presidi slow food - Caciocavallo Podolico Melanzana rossa di Rotonda Oliva infornata di Ferrandina Pezzente della montagna materana 14 di 19 Camera di Commercio di Potenza Disciplinare MARCHIO DI QUALITA’ “IO MANGIO LUCANO” Rev.00 del 02/08/12 13 Appendice II- Vini e bevande Vini a Denominazione di origine controllata e garantita - Aglianico del Vulture Superiore - Vini a Denominazione di origine controllata Aglianico del Vulture Grottino di Roccanova Matera Terre dell’Alta Val d’Agri Vini ad Indicazione Geografica Tipica - Basilicata Altri vini ed liquori tradizionali della provincia di Potenza L’elenco non è esaustivo, tali prodotti possono anche essere scelti da fonti idonee a caratterizzarli come tipici della Basilicata. - Moscato passito di saracena - Liquore di sambuco di chiaromonte (prodotto agroalimentare tradizionale) - Liquore di alloro - Liquore di finocchietto selvatico - Liquore di fragoline di bosco - Liquore di liquirizia - Liquore di more selvatiche - Liquore di rosa canina Acque minerali del Vulture 15 di 19 Camera di Commercio di Potenza Disciplinare MARCHIO DI QUALITA’ “IO MANGIO LUCANO” Rev.00 del 02/08/12 14 Appendice III- Ricette e piatti tipici della provincia di Potenza - Primi piatti Cavatelli lunghi con cime di zucca Farro e salsiccia lucanica Fusilli al sughetto di baccalà Fusilli alla rafanata Fusilli con calamaretti al peperoncino Minestra di castagne di Lagonegro e fagioli di Rotonda Minestra impastata Mischiglio della Contea di Chiaromonte e marchesati di Calvera, Fardella, Teana Paparotta Pasta (tapparelle) e patate di Sirino Polenta Raviolini Rosette Tagliatelle del compare Tagliatelle e fagioli Strascinati con la menta - Secondi piatti Spigola alla malvasia lucana Agnello di Pasquetta Bollito dei pastori o dei monaci Coratella con le uova Frittata di 30 uova della Mattina di Pasqua Lumache con la menta puleggia Polpette Rafanata di Carnevale Trote ai pomodorini Legumi e cereali Ciambottella - Dolci Cartellate Crema di castagne e vino cotto Dolci di noci Fichi fritti La tortiera al forno L'imbrogliata - 16 di 19 Camera di Commercio di Potenza Disciplinare MARCHIO DI QUALITA’ “IO MANGIO LUCANO” Rev.00 del 02/08/12 15 Appendice IV- Ricette e piatti tipici della provincia di Potenza rivisitati e piatti della cucina moderna con prodotti del territorio Piatti rivisitati N Nome della ricetta Prodotto lucano 1 Baccalà con olive secche e uvetta 2 Aquasala con l’uovo 3 Rafanata con pezzente 4 Soffritto 5 Cavatelli con fagioli Olive essiccate al forno Pane casereccio lucano Salsiccia pezzente Agnello lucano Fagioli 6 Fusilli con mollica a peperoni cruschi 7 Lagana chiapputa 8 Capretto cacio e uovo 9 Sciuscillo d’agnello con asparagi e pomodori secchi Ciambotta 10 Peperoni secchi di Senise Grano duro e mosto cotto Pecorino di Filiano Pomodori essiccati Provenienza gastronomic a Tutta la regione Prodotto certificato Antipasto caldo Tutta la regione Valle dell’Agri Tutta la regione Tutta la regione Valle del Sinni Forenza, Banzi, Palazzo S.G. Potenza e paesi limitrofi Tutta la regione Tipologia di servizioi Piatto unico Presidio Slow Food Piatto unico Antipasto caldo Primo piatto IGP Primo piatto Primo piatto D.O.P. Olio D.O.P. extravergine del Vulture Elaborato in collaborazione con l’Associazione Cuochi Potentini. Secondo piatto Secondo piatto Piatto unico Piatti della cucina moderna con prodotti del territorio N Nome della ricetta Prodotto lucano 1 Finissima di baccalà all’arancia con olive nere e olio extravergine Arancia lucana 2 Millefoglie di melanzana rossa con pomodoro Olio extra vergine Vulture D.O.P. Melanzana rossa Provenienza gastronomic a Tutta la regione Prodotto certificato Tipologia di servizioi Olio extravergine del Vulture D.O.P. transitorio Antipasto freddo Pollino Presidio Slow Food Antipasto caldo 17 di 19 Camera di Commercio di Potenza Disciplinare MARCHIO DI QUALITA’ “IO MANGIO LUCANO” costoluto, scamorza e ficotto 3 Ravioli all’aglianico con peperoni secchi di Senise e mollica croccante 4 Cortecce d’ulivo con ragù bianco di podolica ed il suo provolone Spiedino di gnumariedd di Podolica con rape ripassate e bruschetta di pane casereccio Polpette di suino nero lucano su crema di fagioli di Sarconi 5 6 7 8 9 Cosciotto d’agnello farcito con salame stagionato e pecorino Carteddate con miele Aglianico del Vulture Peperoni di Senise Podolica e Provolone Podolico Pane casereccio lucano Vulture melfese Suino nero lucano Fagioli di sarconi Salame lucanica Tutta la regione Miele lucano Tutta la regione Rev.00 del 02/08/12 In corso procedura per ottenere la D.O.P. D.O.C. Primo piatto I.G.P. Tutta la regione Primo piatto Secondo piatto Secondo piatto I.G.P. Tutta la regione Mousse di castagne con flauto di ricotta Marroncino Vulture lucano Melfese Ricotta lucana 10 Tortino di mele con salsa Mele Tutta la al moscato Uva moscato regione Elaborato in collaborazione con l’Associazione Cuochi Potentini. 18 di 19 Secondo piatto In corso lo studio per ottenere l’I.G.P. Dolce Dessert Dolce Camera di Commercio di Potenza Disciplinare MARCHIO DI QUALITA’ “IO MANGIO LUCANO” 19 di 19 Rev.00 del 02/08/12