Pof - Istituto Comprensivo di Fara Filiorum Petri

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Pof - Istituto Comprensivo di Fara Filiorum Petri
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
Fara Filiorum Petri (Ch)
Via San Nicola , 2 C.A.P. 66010 Tel. 0871/70126 Fax 0871/79665 C.F. 80002270694
WWW.ICFARAFPETRI.GOV.IT
e-mail [email protected] [email protected]
PRETORO
CASACANDITELLA
RAPINO
FARA FILIORUM PETRI
ROCCAMONTEPIANO
CASALINCONTRADA
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2015/2016
DOVE
SIAMO?
ISTITUTO COMPRENSIVO
FARA FILIORUM PETRI
[2]
DOVE SIAMO?
[3]
INTRODUZIONE
L’anno scolastico 2015-16 rappresenta un periodo di transizione tra quanto
previsto dalla legge 107/2015 (cd. BUONA SCUOLA) e le norme precedenti
stabilite dalla L.59/97 e segg., riguardanti le procedure di pianificazione del Piano
dell’Offerta Formativa di ciascuna Istituzione Scolastica.
Negli anni a venire la programmazione delle scuole non sarà più annuale, bensì
triennale e andrà di pari passo con il processo di autovalutazione messo in atto
dalle singole scuole.
Si rende, pertanto, necessario, per l’anno scolastico in corso, allineare il Pof
annuale 2015/2016 con il Pof triennale 2016/2017; 2017/2018; 2018/2019.
Nelle more della definizione del Pof Triennale, si imposta il presente Pof annuale
che tiene conto delle linee guida elaborate dal Consiglio di istituto per l’anno
2015-2016 e, allo stesso tempo, delle risultanze del Rapporto di autovalutazione
definito dal nucleo di autovalutazione di istituto e del Piano di miglioramento ad
esso collegato, che è in fase di redazione, documenti anch’essi suscettibili di
modifiche su suggerimento degli organi collegiali della Scuola.
In particolare il POf 2015/16 risente delle riflessioni emerse dai tavoli di lettura
del RAV avviati ad inizio anno scolastico in questa Istituzione cui ha partecipato il
Collegio dei Docenti nella sua totalità.
Le maggiori novità introdotte in questo anno scolastico sono relative a:
PIANO DI FORMAZIONE
PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE
ORGANICO POTENZIATO
[4]
CONTESTO TERRITORIALE e SOCIO-ECONOMICO
Il nostro Istituto Comprensivo è costituito dalle Scuole dell’Infanzia, le Scuole
Primarie e Secondarie di 1° grado di sei Comuni di cui: 3 fanno parte dell Ambito
Territoriale n. 27 (ex Comunità Montana “LA MAIELLETTA”): Pretoro, Rapino,
e Roccamontepiano, e 3 dell’Ambito Territoriale 29 (ex “FORO ALENTO”): Fara
Filiorum Petri, Casacanditella, Casalincontrada, per un totale di 17 plessi, 762
alunni e 96 insegnanti.
I nostri comuni si sono sempre caratterizzati per attività artigianali quali il ferro
battuto, la lavorazione del legno, la ceramica, la pietra, nonché per le colture di
prodotti agricoli: la cipolla bianca (Fara), gli ulivi, le viti, i cereali e gli ortaggi di
vario genere.
Alcune di queste attività sono ancora praticate, mentre altre vengono via via
soppiantate da più moderni settori come l’edilizia e l’industria.
Ad oggi sono attive industrie metalmeccaniche per la lavorazione di
componentistica di precisione, industrie alimentari (biscottifici, pastifici e
lavorazione delle carni), lavorazione del legno, produzione di porcellane, piccole
attività artigianali a conduzione familiare (ceramica).
I settori alberghiero e della ristorazione sono in crescita.
Tali attività hanno favorito e favoriscono, oltre all’impiego di residenti, anche
l’insediamento di famiglie provenienti da altre località o dall’estero. Si registra,
pertanto, la presenza di immigrati di prima e seconda generazione. Il flusso
migratorio, nell’ultimo periodo, è divenuto più altalenante.
A livello ricreativo, è aumentata la disponibilità di strutture sportive costituite da
palestre, da campi da tennis, piscina, campi di calcio, alcuni a carattere privato,
altri a carattere pubblico e frequentati da un numero elevato di bambini. Sono
presenti anche strutture di tipo culturale: biblioteche, ludoteche, scuole di musica,
centri scout, gruppi parrocchiali, associazioni ambientalistiche e di volontariato.
La nostra realtà pur non presentando una percentuale allarmante di fenomeni
delinquenziali, né tantomeno forme di criminalità organizzata registra un disagio
diffuso e fenomeni di devianza sociale che sfociano in dimostrazioni di
microcriminalità, espressione evidente di un malessere più vasto e diffuso che
trova le sue origini nella famiglia e si ripercuote sulla scuola e quindi sulla società.
Negli ultimi anni, a causa della crisi economica, molte famiglie che si dedicavano
alle attività tradizionali su elencate si sono ritrovate a rischio disoccupazione.
Inoltre, anche molti immigrati di prima generazione che avevano scelto i nostri
luoghi come residenza abitativa e lavorativa fanno ritorno in patria, ovvero si
trasferiscono in altri luoghi d’Italia alla ricerca di un lavoro. Ciò sta determinando
una certa mobilità in uscita della popolazione studentesca straniera.
La scuola spesso nei piccoli comuni rappresenta la prima concreta presenza dello
Stato, insieme ai pochi altri Enti e agenzie presenti sul territorio: il primo baluardo
in cui si incontrano e confrontano allievi con bisogni molto diversi e con storie
personali cui è difficile dare una risposta educativa adeguata in quanto non
[5]
sempre si è provvisti di mezzi e risorse necessari per realizzare una completa
accoglienza e inclusione.
In considerazione di tutto ciò, accanto a percorsi formativi standardizzati, la scuola
cerca di offrire percorsi educativi individualizzati e personalizzati, sia in orario
antimeridiano che pomeridiano, per prevenire fenomeni di dispersione e
abbandono.
Ciò anche attraverso la collaborazione con le altre agenzie presenti sul territorio.
La Scuola
- è particolarmente attenta al rapporto con le famiglie per istituire una
collaborazione fattiva fondamentale nel processo di formazione dei ragazzi.
- Si caratterizza come ambiente in cui stare bene, differenziando i percorsi di
apprendimento, per sviluppare le capacità individuali e trasformarle in
competenze spendibili in contesti non solo scolastici.
- Promuove l’orientamento mediante l’autovalutazione, la conoscenza di sé e
la relazione con gli altri; per affrontare con consapevolezza i problemi
quotidiani di convivenza civile.
- Valorizza la dimensione relazionale e affettiva, sottolineando l’importanza del
reciproco rispetto, dell’impegno responsabile, della solidarietà e della
tolleranza;
- Favorisce l’integrazione di ciascuno nella vita della classe, garantendo
l’accoglienza e la valorizzazione delle differenze quale occasione di
reciproco arricchimento.
- Considera la valutazione come strumento di formazione e di orientamento.
La sede centrale di Fara F. Petri e 3 delle sezioni staccate di Scuola Secondaria di
1° grado: (Casacanditella, Rapino e Roccamontepiano) sono dotate di laboratori
linguistici con 24 postazioni in rete, forniti in comodato d’uso dalla Regione
(P.O.R. Abruzzo Ob. 3, F.S.E. Misure C1). Inoltre, tutte le sedi di Scuola Primaria
e Secondaria di 1° Grado sono dotate di un’aula multimediale, in ogni classe è
presente un computer portatile e ogni plesso di Scuola Primaria e Secondaria di 1°
grado è dotata di una LIM. Nell’Istituto si dispone complessivamente di 10 LIM.
E' in quest'ottica che nell’Istituto, per soddisfare i bisogni formativi degli allievi e
nel rispetto della normativa vigente, è stato approntato il Piano dell'Offerta
Formativa che, oltre a presentare gli aspetti organizzativi previsti dalla Carta dei
Servizi e dal Regolamento interno, si articola in Progetti didattici applicativi
dell'Autonomia.
[6]
FARA FILIORUMPETRI
Configurazione
territoriale
 Estensione
17 kmq 

 Altitudine 230 m

 Frazioni
7


 Distanza max

tra frazioni
4 km
 Popolazione 2000
ca
 Distribuzione
Demografica
omogenea
 Rete di
comunicazione molto
sviluppata
Situazione
socioculturale:
RISORSE
Biblioteca
palestra
scuola di calcio
scuola di musica
scuola di ballo
protezione civile
Situazione economica
Situazione scolastica
 Attività artigianali
- ferro battuto,
- prodotti alimentari,
- antiquariato,
- falegnameria
- sartoria
- officine meccaniche
- calzaturificio
- lavorazione della
plastica
- industria
metalmeccanica di
precisione
 Scuola dell’Infanzia
 Attività commerciali
di vario tipo
 Agricoltura sviluppata
 Attività terziaria
n. sezioni
n. alunni
2
52
Insegnanti. n. 4
Collaboratori n. 2 + 2
LSU forniti dal
Comune
cuoca
 Scuola Primaria
n. classi
n. alunni
5
92
Insegnanti
n. 8
Ins. Sostegno n. 3
Religione
n. 1
Ass. ad pers. n. 1
Collaboratori n. 2
Per la mensa n 3 LSU
 ScuolaSecondaria
di 1° grado
n. classi
n. alunni
3
56
Insegnanti
n. 12
Ins. Sostegno n. 1
Collaboratori n. 1
[7]
CASACANDITELLA
Configurazione
territoriale




Estensione 13 kmq
Altitudine 433 m
Frazioni 4
Distanza max
tra frazioni
4 km
 Popolazione 1423 ca
 Distrib. demografica
non omogenea
 Rete di comunicazione
sviluppata
Situazione socioculturale:
RISORSE
 Pro Loco
 Campo Sportivo
 Associazione pesca e
caccia
 Società sportiva
 Palestra comunale
 Associazione “Robinia”
 Biblioteca Comunale
 Protezione civile
Situazione economica
 Attività industriali:
- tessile,
- carpenteria
metallica
- ferro battuto
- produzione vini
 Attività artigianali:
- falegnameria
- ricamo corredi
 Attività commerciali
di vario tipo
 Attività Agricola
 Attività terziaria
Situazione scolastica
Scuola dell’Infanzia
Capoluogo
n. sezioni n. alunni
2
31
Insegnanti.
n. 3
Ins. Rel. Cat. n. 1
Collaboratori n. 1
cuoca
Scuola Primaria
n. classi
n. alunni
4
52
Insegnanti
n. 7
Ins. Sostegno n. 1
Ins. L2
n. 1
Collaboratorin.1
ScuolaSecondaria
di 1° grado
n. classi
n. alunni
3
45
Insegnanti
n. 10
Ins. Sostegno n. 2
Collaboratori n. 1
[8]
CASALINCONTRADA
Configurazione
territoriale






Estensione 15
kmq
Altitudine 333
m.s.l.m
Frazioni 16
Popolazione
3143
Distrib.
demografica non
omogenea
Rete di
comunicazione
sviluppata
Situazione
socioculturale:
RISORSE
 Scuola calcio
Casalincontrada
 Bocciodromo
comunale
 Scuola di musica
ACAM
 Centro di
Educazione
ambientale
 Associazione di
volontariato
Situazione economica

Attività
industriali:
Produzioni del miele,
lavorazione del marmo,
luminarie


Situazione scolastica
 Scuola dell’Infanzia
n. sezioni n. alunni
3
Attività
agricole
Attività
commerciali
78
Insegnanti:
n. 6
Ins. IRC:
n.1
Ins.sostegno:
n. 1
Collaboratori: n. 2
Cuoco

Scuola Primaria
n. classi
5
n. alunni
103
Insegnanti: n. 8
Ins.
L2
n. 1
Ins ICR
n. 1
Ins. Sost
n.1
Collaboratori: n 1

Scuola Secondaria
n. classi
3
n. alunni
49
Insegnanti:
n. 10
Ins. di sost.:
n. 1
Collaboratori: n. 1
[9]
PRETORO
Configurazione
territoriale
Situazione socioculturale:
RISORSE
 Estensione 26 kmq
 Altitudine da 300 m
a 1900 m (Comune di
montagna)
 Frazioni 4
 Distanza max
tra frazioni
20 km
 Popolazione 1100 ca
 Distrib. demografica
non omogenea
 Rete di comunicazione
sviluppata
 Biblioteca Comunale
 G. S.Podismo
 G.S.Libertas
 Sporting club
 Scuola calcio
 Centro Educazione
Ambientale “il grande
faggio”
 Protezione civile
[10]
Situazione economica
Situazione scolastica
 Attività industriali:
- lavorazione del legno,
- alimentari
 Attività artigianali:
- lavorazione e
decorazione legno
 Attività commerciali
di vario tipo
 Attività agricola
 Attività terziarie legate
al turismo
 Scuola dell’Infanzia
n. sezioni
n. alunni
1
16
Insegnanti.
n. 2
Collaboratori n. 1
Cuoca
RAPINO
Configurazione
territoriale
Situazione socioculturale:
RISORSE
Situazione economica
Biblioteca Comunale
G. S. Podismo
Società sportiva
Palestra comunale
Ludoteca
Teatro Auditorium
Coro Folkloristico
Centro Educazione
Ambientale “il riccio e
la castagna”
Ass. “Amici di Rapino”
Ass. “Portaperta”
 Attività industriali:
- produzione
porcellana,
- tessile,
- lavorazione
legnami,
- cave
 Attività artigianali:
- ceramica,
- falegnameria,
- antiquariato
 Attività
commerciali
di vario tipo
 Attività agricola
 Attività terziaria
Situazione scolastica
 Scuola dell’Infanzia
 Estensione 20 kmq
 Altitudine da 435 m
a 1900 m. (Comune di
montagna)
 Frazioni
8
 Distanza max
tra frazioni 4 km
 Popolazione 1500 ca
 Distrib. demografica
non omogenea
 Rete di comunicazione
buona










n. sezioni
n. alunni
1
26
Insegnanti.
n. 2
Collaboratori n. 1
cuoca
 Scuola Primaria
n. classi
n. alunni
4
34
Insegnanti
Ins. L2
Ins IRC
n. 4
n. 1
n. 1
Collaboratori n. 1
 ScuolaSecondaria
di 1° grado
n. classi
n. alunni
2
22
Insegnanti
n. 10
Collaboratori n. 1
.
[11]
ROCCAMONTEPIANO
Configurazione
territoriale
Situazione
socioculturale:
RISORSE
Situazione economica
Pro Loco
Sci club
 Attività industriali:
trasformazione
cellulosa
Situazione scolastica
Scuola dell’Infanzia
 Estensione 18 kmq
 Altitudine 458msl a
1500 (Comune di
montagna)
 Frazioni
9
 Distanza max

tra frazioni
9 km
 Popolazione 2000 ca
 Distrib. demografica
sparsa sul territorio
 Rete di comunicazione
disagevole per la
morfologia


 Attività artigianali:
falegnameria
ceramica
tessile
alimentare
piccole imprese a
conduzione
familiare(edili)
 Attività commerciali
di vario tipo
 Attività agricola
 Attività terziaria
n. sezioni
n. alunni
1
28
Insegnanti. n. 2
Collaboratori n. 1
cuoca
Scuola Primaria
n. classi
n. alunni
5
46
Insegnanti
Ins. L2
Ins. ICR
n. 7
n. 1
n. 1
Collaboratori
n. 1
ScuolaSecondaria
di 1° grado
n. classi
n. alunni
3 di cui 1
pluric.
32
Insegnanti
n.11
Collaboratori n. 1
[12]
[13]
ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA:
MODI E TEMPI
INIZIO ANNO SCOLASTICO: 14 settembre 2015,
FINE ANNO SCOLASTICO: SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO 7 giugno 2016
SCUOLA PRIMARIA
7 giugno 2016
SCUOLA DELL’INFANZIA 30 giugno 2016
SOSPENSIONI:
Calendario delle festività
 tutte le domeniche;
 il 1° novembre, festa di tutti i Santi;
 l'8 dicembre, Immacolata Concezione;
 il 25 dicembre, Natale;
 il 26 dicembre;
 il 1° gennaio, Capodanno;
 il 6 gennaio, Epifania;
 il giorno di lunedì dopo Pasqua;
 il 25 aprile, Anniversario della Liberazione;
 il 1° maggio, festa del Lavoro;
 il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica;
 la festa del Santo Patrono
FESTA DEL PATRONO
- 17/01/2016
- 03/09/2015
- 3/08/2015
- primo sabato di maggio 2016
- 10/08/2016
- 04/11/2015
VACANZE NATALIZIE
-
S’Antonio Abate
San Gregorio Magno
Santo Stefano
San Domenico
San Lorenzo
San Carlo
FARA FILIORUM PETRI
CASACANDITELLA
CASALINCONTRADA
PRETORO
RAPINO
ROCCAMONTEPIANO
dal 24 dicembre 2015 al 6 gennaio 2016 compresi
Le lezioni riprenderanno giovedì 7 gennaio 2016
VACANZE PASQUALI
- dal 24 marzo al 30 marzo 2016 compresi
SUDDIVISIONE ANNO SCOLASTICO IN QUADRIMESTRI
- Primo quadrimestre: dal 14 settembre 2015 al 30 gennaio 2016
- Secondo quadrimestre: dal 1febbraio 2016 all’ 7 giugno 2016
- SCRUTINII si effettueranno secondo il piano annuale delle attività Collegiali che viene allegato
Primo quadrimestre:
Scuola Primaria
Casalincontrada
Roccamontepiano
Rapino
Fara F. Petri
Casacanditella
Scuola Primaria
Fara F. Petri
Casacanditella
Casalincontrada 1^,2^, 3^
4^ 5^
Rapino
Roccamontepiano 1^ 2^
3^, 4^, 5^
Scuola Secondaria di 1° grado
1 febbraio
Fara F. Petri
2 febbraio
2 febbraio
Casacanditella
3 febbraio
3 febbraio
Casalincontrada
4 Febbraio
4 febbraio
Rapino
5 febbraio
5 Febbraio
Roccamontepiano
6 febbraio
Secondo quadrimestre
Scuola Secondaria di 1° grado
3 giugno pom Casalincontrada
7 giugno pom
6 giugno pom Rapino
8 giugno matt
4giugno matt Roccamontepiano
8 giugno pom
7 giugno pom
7 giugno pom Fara F. Petri
9 giugno matt
4 giugno matt Casacanditella
9 giugno pom
8 giugno matt
(1 ora per classe)
ESAMI DI STATO 3^ MEDIA dal 13 giugno 2016 al 27 giugno 2016 (come indicato nel Piano
Annuale delle Attività)
[14]
FUNZIONIGRAMMA
DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO
1° Collaboratore: Responsabile della gestione organizzativa
d’istituto:
- funzioni vicarie in assenza del dirigente
- assenze alunni
- assenze e sostituzioni personale
- adattamenti orari
- redazione e gestione Piano annuale visite/viaggi
- sistema di valutazione
- coordinamento rilevazione prove INVALSI
- Coordinamento attività del POF
FANELLA
ROSANNA
AREA ORGANIZZATIVA
PASSI
ANGELA
Nota Bene
Tutti gli incarichi previsti nel
funzionigramma sono
assegnabili indifferentemente
a personale chiamato a
collaborare con il dirigente o
assegnatario di funzioni
strumentali al POF, tramite
incarico formale con
indicazione di obiettivi,
sistema di monitoraggio,
risultati attesi, compensi
definiti in sede negoziale
2° Collaboratore: Responsabile per scambi culturali e progetti
- Funzioni vicarie in assenza del 1° collaboratore
- Funzione di segretaria nelle riunioni collegiali
TATONE
PALMINA
3° Collaboratore: Referente Scuola Dell’Infanzia
- Funzione di segretaria nelle riunioni collegiali
INFANZIA
OTTAVIANO
PIERFELICE
PORRECA.
RANIERI
TATONE
BASCELLI
n. 17 Responsabili della gestione organizzativa di plesso:
- assenze alunni
- assenze e sostituzioni personale
- adattamenti orari
- richiami agli alunni
PRIMARIA
ROSANO A.
NACCARELLA
DE SANCTIS – DI
PAOLO
FERRARA
D’URBANO
- relazioni con le famiglie
- preposti al sistema di prevenzione e protezione
- Coordinamento interclasse/intersezione
- Utilizzo nuove tecnologie e sussidi per la documentazione
SECONDARIA 1°
SCIULLI
VECCHIOTTI
PALTERA
DELFINO
RICCI M..R.
n. 14 Coordinatori di classe:
Fara F. Petri
Casacanditella
Casalincontrada
Rapino
Roccamontepiano
[15]
n. 3
n. 3
n. 3
n. 2
n. 3
n. 1Responsabile per il raccordo didattico d’istituto:
ROSANO
FILOMENA
- curricolo verticale
- rapporti con reti di scuole e università per il curricolo
- Raccordo per il POF
DELLA PELLE
ENRICA
n. 1 Responsabile per le attività di formazione in servizio
- Gruppo sport CONI
- Coordinamento dipartimenti per la salute
MICUCCI PAOLA
AREA DIDATTICA
MARRONE
CINZIA
- Coordinamento attività progettuali e lingua straniera (coor.
Ref.Trinity)
- Coordinamento CERTIPASS
- Contatti con la stampa (archivio)
- Coordinazione progetti ambiente
-
ROSANO
ANTONELLA
Responsabile
per integrazione alunni DSAe BES
- Integrazione alunni stranieri (piano di inclusione)
-- compensazione: progetto Recupero e Potenziamento
VECCHIOTTI
CHIARA
Responsabile per integrazione alunni PDH
- creazione archivio buone prassi;
- organizzazione attività di formazione
- BES
- Coordinamento gruppi H
- Creazione archivio buone prassi
- Rapporti con reti, Università e convenzioni
-
SCIULLI MARIA
GINA
rapporti con l’extra scuola
viaggi d’istruzione S. M.
dipartimento di matematica S. P. /S. M.
responsabile plesso Fara F.P.
Responsabile per le attività di orientamento in uscita
GUALTIERI
ANNAMARIA
e continuità
- responsabile dei rapporti con l’extrascuola e viaggi
- sito web area didattica
- progetti lettura (iniziative)
- CERTIPASS (in collaborazione con Marrone)
n. 7 gruppi di lavoro
AREA COMUNICAZIONE
Responsabile del sito web d’istituto
- Cura degli strumenti didattiche informatici
- Registro elettronico
Fanella
Rosanna
Annamaria
Gualtieri
sito web area didattica
Sito web area acquisti
Rapporti con Enti Locali
Rapporti con Enti Locali
[16]
- Unità di valutazio
- Coordinamento gruppo qualità
Ferrara G.
AREA QUALITA’
Caprara R.
CAPRARA
ROSANNA
Referente Qualità area amministrativa
Direttore dei servizi generali e amministrativi
AREA AMMINISTRATIVA
TARABORRELLI F.
DI MEO M PIA
INS. TARABORRELLI P
DI CRESCENZO ERALDA
PRIMAVERA SILVANA
COLLABORATORI SCOLASTICI
SEDE
COGNOME E NOME
Taraborrelli F.
Funzioni vicarie in
assenza del DSGA
Area personale di ruolo e
non di ruolo
Primavera Silvana.
contabile
Di Crescenzo Eralda
Area personale
Taraborrelli P.
Protocollo
Affari generali
SALVATORE ANGELINO
SALVATORE LUCIANA
DI PRINZIO KATIA
SCUOLA DELL’INFANZIA
FARA FILIORUM PETRI
TORTO LINA – OLIVIERI
FILOMENA
CASACANDITELLA
PICCIRILLI ROBERTA
CASALINCONTRADA
BASCIANI ANTONIO –
MALANDRA GABRIELLA
PRETORO
DE MARINIS MARIA
ROCCAMONTEPIANO
DI NARDO CARMELA
RAPINO
DI PAOLA KATIA
Di Meo M. Pia
Area Alunni e Sicurezza
SEGRETERIA
Lavoratore LSU
Rosati Graziella
Scuola Infanzia Fara F. Petri
SCUOLA PRIMARIA
FARA FILIORUM PETRI
BRATTELLA FRANCO- FEBBO
NUNZIATA
CASACANDITELLA
CALABRESE CONCETTA
RAPINO
ROCCAMONTEPIANO
BUFFONE ANNA
CASALINCONTRADA
DE LEONARDIS FLORIANA
D’Angelo Daniela
Maio Masci Franco
Scuola Primaria per la mensa
SCUOLA SECONDARIA DI I°
FARA FILIORUM PETRI
D’AMARIO CLAUDIO
CASACANDITELLA
ROSATI ANTONIO
RAPINO
MAMMARELLA MARIA ASSUNTA
ROCCAMONTEPIANO
BUFFONE BRUNO
CASALINCONTRADA
NACCI FERNANDA
[17]
Area
n. 1 Responsabile servizio prevenzione e protezione
Davide
Antonelli
Di Meo M. Pia
Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
AREA SICUREZZA
Micucci Paola
Caprara R.
Di Millo R
Passi A.
Coordinatore per la sicurezza
n. 3 preposti alla Sicurezza
n. 17 addetti primo intervento sulla fiamma (coll. Scol.)
n. x addetti primo soccorso (coll. Scol. + ins. formati)
[18]
COSA FACCIAMO?
AREA ORGANIZZATIVA
Dirigente
Scolastico
 Rappresenta l'Istituto; dirige, coordina, promuove, valorizza
le risorse umane e professionali; gestisce le risorse
finanziarie e strumentali con connesse responsabilità
relativamente ai risultati.
 Promuove la realizzazione del Piano dell'Offerta Formativa
sia sotto il profilo didattico che organizzativo e finanziario.
 Persegue l'obiettivo della qualità del servizio scolastico secondo i
e dell'efficacia.
SCUOLA DELL'INFANZIA criteri dell'efficienza
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA DI
1° GRADO
Ins. Tatone Palmina
3°Collaboratore:
- Raccoglie le
problematiche comuni,
organizza progetti,
stabilisce raccordi con
altri ordini di scuola.
- Accoglie i nuovi docenti
Prof. Passi Angela
Ins. Fanella Rosanna
1° Collaboratore
- Sostituisce il Dirigente in
sua assenza, raccoglie le
problematiche comuni,
organizza progetti,
stabilisce raccordi con
altri ordini di scuola.
- Accoglie i nuovi docenti
2° Collaboratore
- Raccoglie le
problematiche comuni,
organizza progetti,
stabilisce raccordi con
altri ordini di scuola.
- Accoglie nuovi docenti
-
COLLABORATORI DI PLESSO
Presiedono, su delega, gli OO.CC. di plesso.
Portano a conoscenza dei colleghi circolari e materiali vari dei
quali curano l’archiviazione.
Favoriscono il raccordo tra i docenti durante la
programmazione di plesso e la comunicazione tra Dirigente e
docenti.
Si Collaboratori
occupano dell’organizzazione dei servizi all’interno del
Plesso.
Si occupano del controllo e della tenuta dei sussidi.
[19]
STAFF DEL
DIRIGENTE SCOLASTICO
POF
 Coordina,
agevola, controlla la progettazione d’Istituto;
promuove l’interdisciplinarietà e le scelte metodologiche;
individua e realizza gli strumenti per l’autovalutazione.
 Promuove l’interdisciplinarità e le scelte metodologiche
 Sostiene i docenti nelle procedure della programmazione, della
verifica e della valutazione.
 Individua e realizza gli strumenti per l’autovalutazione
 Promuove la continuità didattica tra i diversi cicli ed i diversi
ordini di scuola sia in ordine alle metodologie che alla didattica.
 Contribuisce alla progettazione di attività didattiche e
laboratoriali e ne verifica l’adeguata corrispondenza con i
curricoli per l’orientamento e i rapporti con l’extrascuola.
 Sostiene la crescita della “cultura della memoria”
 Favorisce la diffusione delle informazioni
1° Collaboratore
Rosanna Fanella
 Coordina le scelte dell’Istituto a diversi livelli di operatività
individuate dal Collegio
 Individua le strategie idonee per la valutazione degli standard
formativi e la qualità del servizio scolastico
 Individua strategie adatte a rendere proficuo il rapporto
scuola/famiglia
 Svolge funzioni di rappresentanza nel caso di assenza del Capo
d’Istituto
 Accoglie i nuovi docenti
[20]
Funzioni Strumentali al Piano
dell’Offerta Formativa
AREA 1:
GESTIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA
FORMATIVA
Ins. Rosano Filomena
Della Pelle Enrica
AREA 2:
SOSTEGNO
AL LAVORO DEI DOCENTI
Ins. Micucci Paola
Marrone Cinzia
 Coordinamento attività del Piano Offerta
Formativa
 Valutazione dell’attività del Piano Offerta
Formativa
 Produzione dei materiali didattici
 Utilizzo delle nuove tecnologie
 Coordinamento della progettazione
Curricolare
 Attività di coordinamento dipartimenti
disciplinari
 Analisi dei bisogni formativi e
Gestione del Piano di formazione
aggiornamento
 Coordinamento Progetti Sport
 Euro-progettazione
 L2
AREA 3:
INTERVENTI E SERVIZI PER GLI
STUDENTI
AREA 4:
REALIZZAZIONE ATTIVITA’
INTER ED EXTRASCOLASTICHE
Ins.
Ins. Gualtieri Annamaria
Rosano Antonella
Sciulli Maria GIna
Vecchiotti Chiara
Coordinamento delle attività
 Coordinamento BES e DSA
 Coordinamento attività di compensazione,
integrazione e recupero
 Ricerca e sperimentazione di procedure per
migliorare l’offerta formativa, le
competenze possedute, gli standard
apprenditivi
 Cura della documentazione educativa
extracurriculari
 Coordinamento del sistema formativo
scolastico con gli altri presenti sul
territorio (reti polo, scambi,
convenzioni)
 Coordinamento e gestione delle attività
di continuità, di orientamento e
tutoraggio
 Produzione di materiali didattici
 Attività para extra scolastica
Ins. Ferrara Giuseppina:
 RAV (Rapporto di Autovalutazione),
 Monitoraggio dei progetti
 Accoglienza nuovi progetti
[21]
GRUPPI DI LAVORO – GRUPPI DI PROGETTO
DIPARTIMENTI
GRUPPO
 CURRICOLO
 SPERIMENTAZIONE
COMPETENZE e UDA
COORDINATORE
ROSANO FILOMENA
Di istituto
 SPERIMENTAZIONE
COMPETENZE e UDA
Gruppo progettazione di RETE
PALTERA ANNA (REFERENTE)
 GRUPPO POF
FANELLA ROSANNA
SPERIMENTATORI
ROSANO ANTONELLA
FERRARA GIUSEPPINA
GIAMPIETRO RAFFAELLA
DI PAOLO LINDA
D’URBANO FERNANDA
SCIULLI MARIA GINA
MUCCI GRAZIA
MANZINI CECILIA
PTZIANTI PAOLO
PRESIDE
 DIPARTIMENTI L1
 DIPARTIMENTI ANTROPOLOGICI
COMPONENTI
DONATUCCI GIUSEPPINA
ROSANO ANTONELLA
DE SANCTIS LUCIA
GUALTIERI ANNAMARIA
DELLA PELLE ENRICA
RICCI MARIA ROSARIA
ROSANNA FANELLA
DONATUCCI GIUSEPPINA
ROSANO ANTONELLA
DI PAOLO LINDA
GUALTIERI ANNAMARIA
DELLA PELLE ENRICA
ROSANNA FANELLA
TATONE PALMINA
MANCINI LUIGI
PALTERA ANNA
PASSI ANGELA
SCIULLI MARIA GINA
ROSANO FILOMENA
DELLA PELLE ENRICA
ENRICA DELLA PELLE
[22]
MUCCI GRAZIA
DELLA PELLE
VECCHIOTTI
ROSANO A.
ROSANO F.
GUALTIERI
SCIULLI
MARRONE
MICUCCI
PASSI
TATONE
ALCUNI
INSEGNANTIDELL’INFANZIA +
INSEGNANTI DI LINGUA
ITALIANA DELLA PRIMARIA +
INSEGNANTI DI LINGUA
ITALIANA DELLA SECONDARIA
ALCUNI
INSEGNANTIDELL’INFANZIA +
INSEGNANTI DI AREA
ANTROPOLOGICA DELLA
PRIMARIA + INSEGNANTI DI
AREA ANTROPOLOGICA DELLA
SECONDARIA +
SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI- L2 – SPORT - EUROPROGETTAZIONE
GRUPPO
 GRUPPO SPORT- CONI
COORDINATORE
MICUCCI PAOLA
 DIPARTIMENTO PER LA SALUTE
 GRUPPO L2 -TRINITY
MARRONE CINZIA
 AMBIENTE
COMPONENTI
ALCUNI INSEGNANTI
DELL’INFANZIA + INSEGNANTI
DI ED. FISICA PRIMARIA + INS.
DI ED. FISICA SECONDARIA
INS. ED. FISICA + INS. DI
SCIENZE DEI TRE ORDINI
ORSINI
DONATANGELO
ROSANO F.
ROSANO A.
GALLO V.
GUALTERI
CAPETOLA
SANTOVITO
PARCA
MANZINI
NACCARELLA
INS.TI DI SCIENZE DEI TRE
ORDINI
 RAPPORTI CON LA STAMPA
INTERVENTI A FAVORE DEGLI STUDENTI
GRUPPO BES – DSA- STRANIERI
GRUPPO OPERATIVO DI
ISTITUTO
PER ALUNNI DIVERSAMENTE
ABILI
ROSANO ANTONELLA
VECCHIOTTI CHIARA
[23]
SANTOVITO GIUSEPPINA
CINOSI ERNESTINA
PALTERA ANNA
ORSINI PAOLA
DI PAOLO LINDA
TORACCHIO GABRIELLA
FERRARA DANIELA
CATAVITELLO MARTA
RICCI M. ROSARIA
DE LUCA CATIA ASSUNTA
MUCCI GRAZIA
CARABELLA JOHANNA
DIODATO BRIGIDA
DONATUCCI GIUSEPPINA
FALASCA DEBORA
FRONTINI STEFANIA
MALANDRA ROMINA
DINARDO MARIA
BRUNO MICHELA
FERRI VALENTINA
DI MILLO ROMANO
SCIPIONE FILOMENA
GRUPPO
VIAGGI S. SECONDARIA
COORDINATORE
SCIULLI
DIPARTIMENTO DI
MATEMATICA
VIAGGI PRIMARIA
DIPARTIMENTO DI
MATEMATICA
GUALTIERI
PROGETTI LETTURA
INSEGNANTI DI MATE
SECONDARIA
FANELLA ROSANNA
FERRARA GIUSEPPINA
D’URBANO FERNANDA
LINDA DI PAOLO
INZANZIA:
Pierfelice Giselda
Salvatore Rita/Ciampella Adele
PRIMARIA:
Ferrara Giuseppina
De Luca Mariella
Di Paolo Linda
Giampietro Raffaella
Di Fulvio Assunta
SECONDARIA:
Sciulli Maria Gina
Ferrara Daniela
Ricci Maria Rosaria
Verri Carmen
Pitzianti Paolo
INSEGNANTI L1 DEI TRE
ORDINI
MARRONE CINZIA
PASSI ANGELA
ROSANO ANTONELLA
ROSANO ANTONELLA
D’URBANO FERNANDA
MICUCCI PAOLA
DE SANCTIS LUCIA
MARRONE CINZIA
ROSANO ANTONELLA
FANELLA ROSANNA
CERTIPASS
TEATRO per Scuola Primaria e
Scuola Infanzia
SITO NELLA PARTE DIDATTICA
UNITA’ DI AUTOVALUTAZIONE
COMPONENTI
MANCINI
PASSI
PALTERA
DELFINO
COORDINATORE
FERRARA GIUSEPPINA
MONITORAGGIO DEI PROGETTI
[24]
COMPONENTI
ROSANNA CAPRARA
LUCIA DE SANCTIS
ROSANNA FANELLA
ANNAMARIA GUALTIERI
PAOLA MICUCCI
CINZIA MARRONE
ANGELA PASSI
FILOMENA ROSANO
ANTONELLA ROSANO
BASCELLI MARIA GRAZIA
MARIA GINA SCIULLI
PALMINA TATONE
ROCCO IEZZI
REFERENTI DI PLESSO
GRUPPO ORIENTAMENTO
PASSI ANGELA
….
TATONE PALMINA
….
CONTINUITÀ
TEATRO per la Scuola Secondaria
ACCOGLIENZA NUOVI
DOCENTI
Scuola Secondaria
CONTINUITA’ Scuola Infanzia
Scuola Primaria
ACCOGLIENZA NUOVI
DOCENTI
Scuola Secondaria
ACCOGLIENZA NUOVI
DOCENTI
Scuola Primaria
GRUPPO POF
FANELLA ROSANNA
[25]
PARTECIPAZIONE IN RETE
Il nostro Istituto Comprensivo, aderisce per l’anno scolastico 2015 – 2016 alle
seguenti reti
“AZIONE PEGASO” 2015
Istituto Capofila” ITCG “ATERNO-MANTHONÈ” PESCARA
RETE LEGALITA’ “LIBERA”
Istituto Capofila IST. MAGISTRALE “I. GONZAGA” CHIETI
SCUOLE PARTECIPANTI: L.S. “De Titta “ Lanciano, I.I.S. “L. di Savoia” Chieti, I.I.S. “E.
Mattei” Vasto, I.I.S. “G.B. Vico” Chieti, I.T.C.G. “Galiani De Sterlich” Chieti, Convitto Naz.
G.B. Vico Chieti, I.C. 1 Chieti, I.C. 4 Chieti, I.C. Bucchianico, I.C. “Buonarroti” Ripa Teatina,
I.C. “Galilei” S.Giovanni Teatino, I.C. Fara F. Petri
MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
Istituto Capofila I.C. 1 CHIETI
SCUOLE PARTECIPANTI: I.C. Orsogna, I.C. Fara F. Petri, I.C. 3 Chieti Scalo, I.C.
Bucchianico
PIANO DI MIGLIORAMENTO: “INNOVARE PER MIGLIORARE” (D.M. 435 Art. 25 Lett. A)
Istituto Capofila I.C. 4 CHIETI SCALO
SOLIDARIETÀ PER L’AFRICA: “UNA SCUOLA DI ARCOBALENI”
Istituto Capofila: I.I.S. ALGERI MARINO CASOLI
MUSICA PER VIVERE: “PROMOZIONE DELLA CULTURA MUSICALE NELLA SCUOLA”
Istituto Capofila I.C. 1 CHIETI
CYBERBULLISMO
Istituto Capofila: I.I.S. ALGERI MARINO CASOLI
UNA SCUOLA ACCOGLIENTE
ERASMUS “JOB SHADOWING FOR SCHOOL EVALUATION”
Istituto Capofila: USR Abruzzo
SUOLE PARTECIPANTI IN ABRUZZO:
IC Collecorvino (PE); IC Pianella (PE); IC N. 10 (PE); IC Penne (PE); IST. Manthonè (PE); IC
Fara F. Petri (CH).
[26]
SCUOLE PARTNER EUROPEE: Agrupamento de Escolas do forte da Casa Portugal;
St.Ignatius Secondary Girls College Malta; Gymnàzium a Jazykovà skola spràvem stàtni
jazykovè zkousky Zlin Czech Republic; Escola Tecnos Agrupaciò Pedagògica Tecnos SCCL
08221 Spain; Zespol Szkol nr.16 w Torunlu Poland; Linnakosken Iukio Finland; I.E.S.O.”
Miguel de Unamuno” Spain.
Oltre alle iniziative in Rete, all’interno dell’Istituto si affronteranno le tematiche di
seguito riportate:








INDICAZIONI PER IL CURRICOLO
DIDATTICA E LABORATORI
AUTOANALISI D’ISTITUTO – VALUTAZIONE – RAV
LINGUA STRANIERA
PERSONALE ATA
SICUREZZA
INFORMATICA E MULTIMEDIALITA’ (nell’ Istituto o con il MIUR)
FORMAZIONE- AGGIORNAMENTO RELATIVO AI CURRICOLI
DELLE DISCIPLINE
 ORIENTAMENTO
[27]
PIANO DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEI
DOCENTI
La normativa prevede per il docente, oltre che i compiti connaturati con la
funzione, la disponibilità al cambiamento sul piano organizzativo e didattico.
Per un miglior servizio scolastico, i docenti si impegnano a :
 lavorare costantemente in gruppo
 condividere i piani di lavoro
 progettare
 verificare
 valutare
 auto valutare i processi ed i risultati
 autoaggiornamento/esperti esterni
Si rende indispensabile un’attività di aggiornamento degli insegnanti da realizzare
come esperienza professionale, autorizzata e finanziata dall’Amministrazione
scolastica. Essa sarà in linea con le direttive ministeriali che invitano i docenti a
riflettere sul cambiamento delle loro responsabilità professionali.
Il presente Piano di Formazione viene stilato in base alle risultanze del Rapporto
di Autovalutazione di istituto avviato nell’anno 2014/15, dal quale emergono le
seguenti aree di formazione individuate come prioritarie da parte del Collegio dei
Docenti:





CURRICOLO E DISCIPLINE (prioritariamente italiano e matematica)
METODOLOGIA E DIDATTICA INNOVATIVA (flipped classroom, studio del
materiale)
VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI (studio risultati INVALSI)
VALUTAZIONE INTERNA E AUTOVALUTAZIONE (RAV)
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE (legge 107/2015)
 TECNOLOGIE INFORMATICHE E LORO APPLICAZIONE ALL’ATTIVITÀ
DIDATTICA (flipped classroom, uso delle TIC nella didattica)

ASPETTI NORMATIVI (legge 107/2015)
 INCLUSIONE ( PSP, BES, DSA, H);
 UDA;
 ORIENTAMENTO.
La formazione in servizio dei docenti potrà giovarsi della esperienza di un
censimento dei bisogni oggettivi e soggettivi della comunità.
Per arricchire le conoscenze richieste dal censimento, la formazione rappresenta il
mezzo più idoneo per valorizzare le figure professionali che hanno la
responsabilità di qualificare l’offerta formativa e di promuovere al meglio il
processo scolastico: personale docente, amministrativo, tecnico, direttivo,
ausiliario.
Oltre alle attività di formazione organizzate dalle Reti, si prevedono altre iniziative
gestite autonomamente dalla SCUOLA:
[28]





Informatica di 1° - 2° e 3° livello
Uso della Lim
Uso Registro Elettronico
Corso di formazione per l’uso del Laboratorio Linguistico
Personale ATA (compiti, ACCOGLIENZA, RELAZIONI CON IL
PUBBLICO ecc…)
 Sicurezza (pronto soccorso, ANTINCENDIO ecc…)
[29]
PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE
ART. 1 COMMI DA 56 A 62 LEGGE 107 DEL 13 LUGLIO 2015
La scuola adotta tutte le iniziative che si rendono disponibili in sinergia con la
programmazione europea, nazionale e regionale e con il progetto strategico
nazionale per banda ultralarga, alfine di sviluppare e migliorare le competenze
digitali degli studenti e di rendere la tecnologia digitale uno strumento didattico di
costruzione delle competenze.
Il presente Piano digitale viene stilato in base alle risultanze del Rav 2014/15 e
prevede azioni coerenti per l’anno scolastico in corso, i cui obiettivi sono:
 Innovazione curricolare: sviluppo delle competenze digitali trasversali degli
studenti, anche attraverso la collaborazione con università, associazioni,
imprese;
 Acquisizione di software didattici predisposti in ambienti didattici inclusivi
che permettano all’alunno con disabilità di interagire a tutto tondo con
docenti e compagni, allo scopo di accrescere autostima e autonomia;
 Potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali atti a sostenere
processi di innovazione metodologico-didattica;
 Adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance,
la trasparenza e la condivisione dei dati, lo scambio di informazioni;
 Formazione dei docenti per l’innovazione didattica e sviluppo della cultura
digitale.
 Formazione del DSGA e degli Assistenti amministrativi e tecnici per
l’innovazione digitale nell’amministrazione.
 Potenziamento delle infrastrutture di rete con particolare riferimento alla
connettività nei plessi;
 Valorizzazione delle migliori esperienze attraverso la promozione di reti
con centri di ricerca e formazione (Certipass);
 Definizione dei criteri e delle finalità per l’adozione di testi didattici in
formato digitale, per la produzione e la diffusione di opere e materiali per la
didattica.
La scuola individua nell’ambito dell’organico dell’autonomia un docente a cui
affidare i laboratori multimediali e a cui potrà essere affiancato un insegnante
tecnico-pratico.
Per favorire lo sviluppo della didattica laboratoriale la scuola può richiedere la
partecipazione e il finanziamento a enti pubblici e associazioni presenti sul
territorio.
L’apertura della scuola al territorio comporta la possibilità di utilizzo dell’edificio
scolastico e degli spazi anche al di fuori dell’orario scolastico.
I soggetti esterni che usufruiscono degli spazi scolastici sono responsabili della
sicurezza e della pulizia.
[30]
CERTIPASS
La scuola ha aderito al progetto “Junior for school” dell’Ente certificatore
Certipass . verranno certificati 20 alunni di classe quinta.
L’Istituto è stato riconosciuto “Eicenter” e nel corso dell’anno scolastico corrente
verrà designato come sede per gli esami di certificazione informatica EIPASS
riconosciuti come crediti formativi nel mondo del lavoro.
E’ un centro “open” cioè i corsi sono aperti al personale interno (Docenti – ATA),
al personale esterno e a studenti, sia dell’istituto che esterni
[31]
ORGANICO POTENZIATO
In base alla l.107/2015 la scuola è chiamata già dal presente anno scolastico a
richiedere il potenziamento del proprio organico per meglio ottemperare al proprio
mandato istituzionale che si concretizza nel successo formativo dei propri studenti.
In base alle risultanze del RAV e in ottemperanza a quanto deliberato dal Collegio
dei Docenti, si richiedono, per il corrente anno scolastico figure di potenziamento
nelle seguenti aree:
1. POTENZIAMENTO SCIENTIFICO
2. POTENZIAMENTO LINGUISTICO
3. POTENZIAMENTO ARTISTICO MUSICALE
4. POTENZIAMENTO LABORATORIALE
5. POTENZIAMENTO UMANISTICO
6. POTENZIAMENTO MOTORIO
[32]
PRINCIPI ISPIRATORI DEL SERVIZIO
SCOLASTICO
I principi di ogni azione educativa e didattica a cui si ispira il nostro servizio
scolastico, mirano a garantire i fondamentali diritti della persona e costituiscono
una risposta ai bisogni formativi del territorio.
Tali principi sono esplicitati nella Carta dei Servizi e vengono qui sinteticamente
riportati.
 UGUAGLIANZA
 relativamente a razza, sesso,
religione
 IMPARZIALITA’ E
REGOLARITA’
 intese come garanzia di regolarità
e continuità del servizio.
 ACCOGLIENZA E
INTEGRAZIONE
 intese come impegno a prevenire
situazioni di disagio soprattutto
nel passaggio degli alunni fra i
diversi ordini di scuola e
nell’inserimento degli alunni stranieri
e/o alunni portatori di handicap
 DIRITTO DI SCELTA, OBBLIGO  intesi come prevenzione della
SCOLASTICO, FREQUENZA
dispersione e/o evasione scolastica,
controllo della frequenza, controllo
di un regolare svolgimento delle
attività programmate
 PARTECIPAZIONE,
TRASPARENZA, EFFICIENZA,
EFFICACIA
 per favorire incontri tra insegnanti;
insegnanti – alunni; alunni–alunni;
insegnanti-genitori;
 per arricchire l’offerta formativa
collaborando con Enti ed associazioni
presenti sul territorio;
 per far sì che la scuola dia risposte
efficaci con attività, strategie
organizzative, metodologiche e
didattiche adatte alle esigenze
dell’utenza.
[33]
UFFICI AMMINISTRATIVI:
APERTURA AL PUBBLICO
L’ Istituto scolastico individua, fissandone gli standard e garantendone altresì
l’osservanza ed il rispetto, i seguenti fattori di qualità dei servizi amministrativi:
 Celerità delle procedure: le pratiche sono normalmente evase con celerità, nel
rispetto dei tempi fissati dall’Ufficio scolastico provinciale per quelle interne e
nel rispetto dei limiti fissati dalla legge 7 agosto 1990, n. 241 e relativi
regolamenti attuativi per quelle che prevedono un rapporto con l’utenza.
 Trasparenza: viene assicurata in ottemperanza a quanto stabilito dalla legge 7
agosto 1990, n. 241, dai relativi regolamenti attuativi e dal recente D.lg
33/2013
 Informatizzazione dei servizi di segreteria.
 Flessibilità degli orari degli uffici a contatto con il pubblico
Ai fini di un miglior servizio per l’utenza si può derogare dagli standard prefissati
UFFICI AMMINISTRATIVI : APERTURA AL PUBBLICO
 SEGRETERIA :
 dal lunedì al sabato, ore 10,00/12,00
compatibilmente con il lavoro in atto
durante l’intero Orario di funzionamento
(8.00- 14.00);
 lunedì e mercoledì, aperto anche di
pomeriggio dalle ore15,00/18,00,
riceve il pubblico dalle ore15,30 /17,30
 Chiusi nei prefestivi durante
l’interruzione delle Attività didattiche e
nelle giornate di sabato dei mesi di luglio
e agosto
 DIRIGENTE
SCOLASTICO
riceve il pubblico nelle ore indicate, in
apposita comunicazione, secondo il
seguente calendario:
 mercoledì dalle ore 10.00 alle ore
12.00
 Giovedì dalle ore 10.00 alle ore 12.00
*È
possibile concordare appuntamenti in giorni diversi da quelli indicati
contattando il n. 087170126
[34]
GESTIONE UNITA’ SCOLASTICA
Le norme, riguardanti la disciplina interna dell’Istituto, sono esplicitate nel
REGOLAMENTO INTERNO depositato presso gli uffici di segreteria e
comprendente le seguenti voci :
 L’accesso all’edificio scolastico da parte di alunni, genitori e persone
estranee
 La vigilanza degli alunni
 Le modalità di giustificazione in caso di assenze
 L’uscita anticipata o l’entrata posticipata degli alunni
 Modalità dell’intervallo delle lezioni
 Modalità degli incontri con i genitori
 Modalità di svolgimento delle riunioni degli Organi Collegiali
 Obbligo Scolastico
 Integrazione
 Attività di formazione
 Norme da rispettare in caso di sciopero
 Criteri generali per l’igiene degli alimenti provenienti dall’esterno
 Viaggi d’Istruzione
 Attività di apertura al territorio
 Procedure e criteri per la scelta degli esperti esterni
 Norme e criteri di utilizzo dell’edificio scolastico
[35]
SANZIONI DISCIPLINARI
ENTITA’ DELLA
PUNIZIONE
1) Ammonizione privata o
in classe
MOTIVI PER I QUALI PUO’ AUTORITA’
ESSERE INFLITTA
COMPETENTE AD
INFLIGGERLA
 Per mancanza ai doveri
Docente
scolastici
 Per negligenza abituale
 Per comportamenti poco
rispettosi
2) Ammonizione e/o
risarcimento/riparazione
danno provocato
 Deterioramento volontario
materiale ed attrezzature
scolastiche
Docente o Dirigente scolastico
3) Comunicazione scritta
alla famiglia
 Per comportamenti di
indisciplina grave
 Per negligenza continuata
Docente
4) sospensione dalle lezioni
fino a 5 giorni
 Comportamento scorretto,
offensivo, ricorso a linguaggio
blasfemo e provocatorio nei
confronti dei compagni, del
personale della scuola
 sottrazione indebita di beni
della scuola, del personale,
degli studenti o di persone e
strutture esterne
Dirigente scolastico sentito il
Consiglio di
Interclasse/classe
Collegio Docenti
 Per comportamenti
irriguardosi e/o offensivi nei
confronti di compagni o
docenti (uso improprio del
cellulare)
È severamente vietato l’uso del cellulare o di altri
dispositivi elettronici in tutti gli spazi scolastici. Alla prima infrazione: ritiro
temporaneo del cellulare; dopo tre infrazioni o per aver fotografato compagni ed
insegnanti: allontanamento dalle lezioni per tre giorni; per riprese che ledono la
dignità personale: allontanamento dalle lezioni per cinque giorni;
USO DEL CELLULARE:





Le sanzioni disciplinari inflitte direttamente dal Docente saranno annotate nel registro di
classe e comunicate alle famiglie
I fatti e i comportamenti che richiedono gli altri tipi di punizioni dovranno essere
segnalati al Dirigente Scolastico dal Docente in servizio al momento, con comunicazione
scritta, nella quale dovrà essere descritto l’episodio e proposta la punizione disciplinare
ritenuta opportuna
Nei periodi di allontanamento deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto con
lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica
L’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche
quando vi sia pericolo per l’incolumità di persone. In tal caso la durata
dell’allontanamento è commisurata alla gravità dell’episodio ovvero al permanere della
situazione di pericolo. Si applica per quanto possibile il disposto del comma precedente
Avverso i provvedimenti adottati è possibile ricorso all’Organo Interno di Garanzia,
istituito ai sensi dell’art. 5 della Legge 24 -6 -1998 n. 249 e successive
[36]
ORGANIZZAZIONE ATTIVITA’ DIDATTICA
Le Scuole di ogni ordine e grado facenti parte dell’Istituto Comprensivo di Fara F.
Petri (Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado) mirano alla formazione dell'uomo
e del cittadino secondo i principi affermati dalla Costituzione della Repubblica
Pertanto le scuole dell’Istituto intendono:






Aiutare il bambino a superare punti di vista egocentrici e soggettivi
Favorire la conquista di autonomia di giudizio, assunzione di impegno e di
responsabilità
Sviluppare spirito di comprensione multirazziale e multiculturale
Sensibilizzare al rispetto di sé e dell'ambiente
Promuovere l’alfabetizzazione culturale
Sviluppare la potenziale creatività.
Le presenti Indicazioni sono state elaborate ai sensi dell’articolo 1, comma 4, del Decreto del
Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, numero 89, secondo i criteri indicati nella C.M.
numero 31 del 18 aprile 2012 e nel rispetto delle linee guida emanate dal MIUR in data 4/9/2012
Le Scuole dell’Istituto Comprensivo,
tenendo conto di quanto indicato nelle Progettazioni Didattiche di Istituto, stilate a
parte come documenti completi e autonomi,
propongono:
- per la Scuola dell’Infanzia e Primaria una progettazione di Plesso redatta dai
docenti di ogni scuola sulla base delle valutazioni finali del precedente anno
scolastico, in cui sia la progettazione delle discipline curriculari che quelle delle
attività miranti all’ampliamento dell’offerta formativa, cercheranno di rispondere alle
richieste espresse dagli alunni, dalle famiglie ed eventualmente dagli Enti quali
Comune, Provincia e Regione per la quota oraria loro spettante.
A conclusione del precedente anno le valutazioni finali degli alunni delle Scuole
Primarie dell’intero istituto hanno rilevato che circa il 100% ( 324 su 326) ha
raggiunto un livello medio alto, 0 % circa ( 2 su 326) si attesta su una valutazione
sufficiente.
- Per la Scuola Secondaria di 1° grado una Progettazione Didattica delle singole
discipline
Per quanto detto sopra nelle programmazioni di plesso/classe saranno esplicitati:
 abilità e competenze, da conseguire con le progettazioni curriculari e non.
 progetti integrativi del curricolo di base
 laboratori
 attività integrative/aggiuntive
 prima alfabetizzazione di Lingua inglese nella scuola materna
 articolazione flessibile del gruppo classe con la costituzione di gruppi
omogenei ed eterogenei
 uscite ed escursioni sul territorio
 collaborazione con gli Enti Territoriali
Le valutazioni finali degli alunni delle Scuole Secondarie di 1° grado dell’intero
Istituto hanno rilevato che 92% ( 217 su 235) ha raggiunto un livello medio alto,
l’8 % ( 18 su 235) si attesta su una valutazione sufficiente.
[37]
CULTURA SCUOLA PERSONA
LA SCUOLA NEL NUOVO SCENARIO
L’attuale società è caratterizzata da molteplici cambiamenti e discontinuità, da ciò
scaturisce una maggiore ricchezza di stimoli culturali, ma anche il rischio di
frammentarietà. Alla scuola spetta il compito di fornire supporti adeguati affinché
ogni persona sviluppi un’identità consapevole e aperta.
-
Promuovere negli
studenti la capacità di
elaborare metodi e
categorie che siano in
grado di far da bussola
negli itinerari
personali
Far sì che gli studenti
acquisiscano gli
strumenti di pensiero
necessari per
apprendere e selezionare
le informazioni
Finalità
specifiche
:
Favorire l’autonomia di
pensiero degli studenti,
orientando la propria
didattica alla costruzione
dei saperi a partire da
concreti bisogni formativi
Offrire agli studenti
occasioni di
apprendimento dei
saperi e dei linguaggi
di base
La scuola realizza appieno la propria funzione pubblica impegnandosi, in questa
prospettiva, per il successo scolastico di tutti gli studenti, con una particolare
attenzione al sostegno delle varie forme di diversità, di disabilità o di svantaggio,
con la finalità sancita dalla nostra Costituzione di - garantire e di promuovere la
dignità e l’uguaglianza di tutti gli studenti “senza distinzione di sesso, di razza, di
lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali” e
impegnandosi a rimuovere gli ostacoli di qualsiasi natura che possano impedire
“il pieno sviluppo della persona umana”.
[38]
CENTRALITA’ DELLA PERSONA
Il punto di partenza è l’alunno come persona, che deve essere considerata nella sua
singolarità, complessità, identità, capacità, fragilità e aspirazioni.
cognitivi
affettivi
spirituali
religiosi
LO STUDENTE E’
POSTO AL CENTRO
relazionali
DELL’AZIONE
EDUCATIVA IN TUTTI
I SUOI ASPETTI :
etici
corporei
estetici
“In questa prospettiva, i docenti dovranno pensare e realizzare i loro progetti
educativi e didattici non per individui astratti, ma per persone che vivono qui e
ora, che sollevano precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca di
orizzonti di significato”
[39]
PER UNA NUOVA CITTADINANZA
La scuola, in reciproca collaborazione con le famiglie e le comunità educative del
territorio trasmette le regole del vivere e del convivere.
Pertanto, oltre ad “insegnare ad apprendere” mira ad “insegnare ad essere” cittadini
italiani, europei e del mondo.
valorizza le
diverse
identità
-
valorizza i beni
culturali presenti sul
territorio
Il cittadino
rispetta
l’ambiente
Il cittadino
sviluppa uno
spirito di
solidarietà e
comprensione
È necessario che la scuola aiuti gli studenti/ cittadini a mettere in
relazione le molteplici esperienze culturali emerse nei diversi spazi e nei
diversi tempi della storia europea e della storia dell’umanità. La scuola è
luogo in cui il presente è elaborato nell’intreccio tra passato e futuro, tra
memoria e progetto
[40]
PER UN NUOVO UMANESIMO
Tutto ciò che accade nel mondo influenza la vita di ogni persona e ogni persona ha
una propria responsabilità nei confronti di chi e di ciò che ci circonda.
Promuovere la capacità
di cogliere gli aspetti
essenziali dei problemi
Insegnare a ricomporre i grandi
oggetti della conoscenza
LA SCUOLA
SI PROPONE
DI:
Diffondere la
consapevolezza che i
grandi temi dell’umanità
possono essere affrontati
e risolti a cominciare dal
proprio contesto
valutare i limiti e le
possibilità della
conoscenza
[41]
L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
L’Istituto persegue le finalità assegnategli organizzandosi come contesto idoneo a
promuovere apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo per
tutti gli alunni.
Una buona scuola si costituisce come un contesto idoneo a promuovere
apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo per tutti gli alunni.
A tal fine è possibile indicare, nel rispetto dell’autonomia delle scuole e della
libertà di insegnamento, alcuni principi metodologici che contraddistinguono
un’efficace azione formativa
L’acquisizione dei saperi richiede un uso flessibile degli spazi, a partire dalla stessa
aula scolastica.
Particolare importanza assume la biblioteca scolastica, anche in una prospettiva
multimediale, da intendersi come luogo privilegiato per la lettura e la scoperta di
una pluralità di libri e di testi, che sostiene lo studio autonomo e l’apprendimento
continuo.
Valorizzare l’esperienza e le
conoscenze degli alunni
Attuare interventi adeguati nei
riguardi delle diversità, per fare in
modo che non diventino
disuguaglianze
.
Promuovere la consapevolezza
del proprio modo di
apprendere, al fine di
“imparare ad apprendere”.
LA
SCUOLA
DEVE
Favorire l’esplorazione e la scoperta, al
fine di promuovere il gusto per la ricerca di
nuove conoscenze.
Incoraggiare
l’apprendimento
collaborativo.
Realizzare attività didattiche informa
di laboratorio, per favorire
l’operatività e allo stesso tempo il
dialogo e la riflessione su quello che
si fa.
In definitiva la “Scuola” è intesa come “Luogo” in cui l’alunno viene accolto e valorizzato
per le proprie competenze e capacità e in cui si sente partecipe, interessato, attivo.
[42]
INSEGNARE PER COMPETENZE
Introduzione
Lavorare per competenze significa concretamente:
- stimolare i ragazzi a cercare connessioni fra ciò che imparano a scuola e ciò
che vivono quotidianamente;
- offrire loro l’opportunità di cimentarsi con situazioni e problemi reali in cui
possano esercitare responsabilità (decidere cosa, quando e come fare,
rispondendo delle conseguenze di tali scelte) e autonomia (procedere
gradualmente senza la guida di un adulto, regolando il proprio
comportamento sulla situazione da affrontare);
- tener presenti e stimolare l’acquisizione di tutte e tre le componenti
essenziali che costituiscono il comportamento competente (conoscenza dei
contenuti che sono alla base della competenza da sollecitare; abilità che è la
capacità di applicare operativamente le conoscenze; motivazione che è il
mettere in atto abilità e conoscenze possedute per affrontare un problema).
LE OTTO COMPETENZE CHIAVE
Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui
tendere il quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente
definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea
(Raccomandazione del 18 dicembre 2006) che sono:
1) comunicazione nella madrelingua;
2) comunicazione nelle lingue straniere;
3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
4) competenza digitale;
5) imparare a imparare;
6) competenze sociali e civiche;
7) spirito di iniziativa e imprenditorialità;
8) consapevolezza ed espressione culturale.
Queste sono il punto di arrivo di un vasto confronto scientifico e culturale sulle
competenze utili per la vita al quale l’Italia ha attivamente partecipato.
Nell’ambito del costante processo di elaborazione e verifica dei propri obiettivi
e nell’attento confronto con gli altri sistemi scolastici europei, le Indicazioni
nazionali intendono promuovere e consolidare le competenze culturali basilari e
irrinunciabili tese a sviluppare progressivamente, nel corso della vita, le
competenze-chiave europee.
L’identificazione delle competenze chiave è una delle tappe del percorso di
realizzazione della prospettiva dell’”apprendimento per l’arco di tutta la vita”.
Descrizione delle otto competenze-chiave (Raccomandazione del Parlamento
europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006: 2006/962/CE).
[43]
1) La comunicazione nella madrelingua è la capacità di esprimere e
interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia
scritta (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed
espressione scritta) e di interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano
linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali, quali istruzione e
formazione, lavoro, vita domestica e tempo libero.
2) La comunicazione nelle lingue straniere condivide essenzialmente le
principali abilità richieste per la comunicazione nella madrelingua. La
comunicazione nelle lingue straniere richiede anche abilità quali la mediazione
e la comprensione interculturale. Il livello di padronanza di un individuo varia
inevitabilmente tra le quattro dimensioni (comprensione orale, espressione
orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e tra le diverse lingue e a
seconda del suo retroterra sociale e culturale, del suo ambiente e delle sue
esigenze ed interessi.
3) La competenza matematica e la competenza di base in scienza e
tecnologia è l’abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico per
risolvere una serie di problemi in situazioni quotidiane. Partendo da una solida
padronanza delle competenze aritmetico-matematiche, l’accento è posto sugli
aspetti del processo e dell’attività oltre che su quelli della conoscenza. La
competenza matematica comporta, in misura variabile, la capacità e la
disponibilità a usare modelli matematici di pensiero (pensiero logico e spaziale)
e di presentazione (formule, modelli, schemi, grafici, rappresentazioni). La
competenza in campo scientifico si riferisce alla capacità e alla disponibilità a
usare l’insieme delle conoscenze e delle metodologie possedute per spiegare il
mondo che ci circonda sapendo identificare le problematiche e traendo le
conclusioni che siano basate su fatti comprovati. La competenza in campo
tecnologico è considerata l’applicazione di tale conoscenza e metodologia per
dare risposta ai desideri o bisogni avvertiti dagli esseri umani. La competenza in
campo scientifico e tecnologico comporta la comprensione dei cambiamenti
determinati dall’attività umana e la consapevolezza della responsabilità di
ciascun cittadino.
4) La competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e
spirito critico le tecnologie della società dell’informazione per il lavoro, il
tempo libero e la comunicazione. Essa implica abilità di base nelle tecnologie
dell’informazione e della comunicazione (TIC): l’uso del computer per reperire,
valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonché per
comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet.
5) Imparare a imparare è l’abilità di perseverare nell’apprendimento, di
organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del
tempo e delle informazioni, sia a livello individuale sia in gruppo.
Questa competenza comprende la consapevolezza del proprio processo di
apprendimento e dei propri bisogni, l’identificazione delle opportunità
disponibili e la capacità di sormontare gli ostacoli per apprendere in modo
efficace. Questa competenza comporta l’acquisizione, l’elaborazione e
l’assimilazione di nuove conoscenze e abilità come anche la ricerca e l’uso delle
[44]
opportunità di orientamento. Il fatto di imparare a imparare fa sì che i discenti
prendano le mosse da quanto hanno appreso in precedenza e dalle loro
esperienze di vita per usare e applicare conoscenze e abilità in tutta una serie di
contesti: a casa, sul lavoro, nell’istruzione e nella formazione. La motivazione e
la fiducia sono elementi essenziali perché una persona possa acquisire tale
competenza.
6) Le competenze sociali e civiche includono competenze personali,
interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme di comportamento che
consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita
sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società sempre più diversificate,
come anche a risolvere i conflitti ove ciò sia necessario. La competenza civica
dota le persone degli strumenti per partecipare appieno alla vita civile grazie
alla conoscenza dei concetti e delle strutture sociopolitici e all’impegno a una
partecipazione attiva e democratica.
7) Lo spirito di iniziativa e imprenditorialità concernono la capacità di una
persona di tradurre le idee in azione. In ciò rientrano la creatività, l’innovazione
e l’assunzione di rischi, come anche la capacità di pianificare e di gestire
progetti per raggiungere obiettivi. E` una competenza che aiuta gli individui,
non solo nella loro vita quotidiana, nella sfera domestica e nella società, ma
anche nel posto di lavoro, ad avere consapevolezza del contesto in cui operano e
a poter cogliere le opportunità che si offrono ed è un punto di partenza per le
abilità e le conoscenze più specifiche di cui hanno bisogno coloro che avviano o
contribuiscono ad un’attività sociale o commerciale. Essa dovrebbe includere la
consapevolezza dei valori etici e promuovere il buon governo.
8) Consapevolezza ed espressione culturale riguarda l’importanza
dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni in un’ampia varietà di
mezzi di comunicazione, compresi la musica, le arti dello spettacolo, la
letteratura e le arti visive.
[45]
LE PAROLE CHIAVE
Le competenze chiave sono alla base dei curricoli della scuola dell’infanzia e del
primo ciclo e costituiscono la continuità verticale in tutti i cicli di istruzione e
richiedono una cultura organizzativa che si esplica nelle pratiche quotidiane e nei
metodi di insegnamento, attraverso l’elaborazione del curricolo di Istituto.
Per la formulazione del documento è necessario che si condividano le parole
chiave che costituiscono i concetti fondanti delle Indicazioni nazionali, a cui tutti i
docenti fanno riferimento e sono le seguenti:
 Competenza:
comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali,
sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo
professionale e personale. Nel Quadro europeo sono descritte in termini di
responsabilità e autonomia. Si tratta di un sapere agito che si può vedere solo
in atto (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del
23/04/2008)
 Competenze specifiche di base:
competenze riferite alla struttura propria della disciplina (nuclei fondanti) Linee guida per i piani provinciali della provincia di Trento.
 Traguardi per lo sviluppo delle competenze:
rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli insegnanti, indicano piste
culturali e didattiche da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo
sviluppo integrale dell’allievo. Nella scuola del primo ciclo i traguardi
costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese e, nella loro
scansione temporale, sono prescrittivi (Indicazioni nazionali per il Curricolo
2012).
 Obiettivi di apprendimento:
individuano abilità ritenute indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per
lo sviluppo delle competenze. Gli obiettivi sono organizzati in nuclei tematici e
definiti in relazione a periodi didattici lunghi: l’intero quinquennio della scuola
primaria, l’intero triennio della scuola secondaria di primo grado (Indicazioni
nazionali per il Curricolo 2012).
 Nuclei fondanti:
per nuclei fondanti si intendono quei concetti fondamentali che ricorrono in
vari punti dello sviluppo di una disciplina e hanno, perciò, valore strutturante e
generativo di conoscenze. I nuclei fondanti sono concetti, nodi epistemologici e
metodologici che strutturano una disciplina; i contenuti ne sono l’oggetto, le
conoscenze sono il frutto di tutto il processo di costruzione del sapere. La
definizione dei nuclei fondanti dell’apprendimento non è una operazione
disciplinare ma multidisciplinare.
 Abilità:
capacità di applicare le conoscenze e di usare Know-how per portare a termine
il compito e risolvere problemi. Nel contesto del Quadro Europeo delle
[46]
qualifiche sono descritte come cognitive (comprendenti l’uso del pensiero
logico intuitivo e creativo) o pratiche (comprendenti l’abilità manuale e l’uso di
metodi, materiali, strumenti). Le abilità corrispondono agli Obiettivi di
apprendimento delineati nelle Nuove Indicazioni per il Curricolo
(Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23.04.2008;
Nuove Indicazioni 2012).

Microabilità:
declinazione graduale e dettagliata delle abilità in riferimento ai contenuti.
 Conoscenze:
risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento.
Le conoscenze sono un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative a un
settore di lavoro o di studio. Nel contesto del Quadro Europeo delle qualifiche
le conoscenze sono descritte A
 Evidenze:
Azioni, prestazioni essenziali e/o comportamenti sentinella che rendono
manifesta la competenza, da declinare in livelli di padronanza. In base alle
evidenze si costruiscono compiti significativi (compiti di realtà o in situazione).
Le evidenze fanno riferimento ai Traguardi per lo sviluppo delle competenze
previsti nelle Nuove indicazioni nazionali per il Curricolo.
[47]
IL NOSTRO CURRICOLO VERTICALE
Introduzione
Le attuali Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del
primo ciclo d’istruzione, sono state emanate con decreto n. 254 del 16 novembre
2012 e presentano un modello di scuola impegnativo, che costituisce un punto di
riferimento obbligatorio, pur nel rispetto della libera iniziativa didattica degli
insegnanti e nell’esercizio dell’autonomia progettuale delle singole scuole.
Fin dalla scuola dell’Infanzia, nella Scuola primaria e nella Scuola Secondaria di I
grado, l’attività didattica è orientata alla qualità dell’apprendimento di ciascuno
alunno e non ad una sequenza lineare di contenuti disciplinari. I docenti, in stretta
collaborazione, promuovono attività significative nelle quali gli strumenti e i
metodi caratteristici delle discipline si confrontano e si intrecciano tra loro: si evita
così di trattare argomenti distanti dall’esperienza e frammentati in nozioni da
memorizzare.
Le discipline, così come noi le conosciamo, sono state storicamente separate l’una
dall’altra da confini convenzionali che non hanno alcun riscontro con l’unitarietà
tipica dei processi di apprendimento. Ogni persona, a scuola come nella vita,
impara, infatti, attingendo liberamente dalla sua esperienza, dalle conoscenze o
dalle discipline, elaborandole con un’attività continua e autonoma. Bisogna,
quindi, superare le rigide separazioni disciplinari ragionando per vaste aree di
connessione per rafforzare la trasversalità e l’interconnessione unitaria
dell’insegnamento; le aree tematiche, che superano il concetto di disciplina, sono le
seguenti:
TEMATICHE TRASVERSALI
-
DISCIPLINE

CULTURA SCUOLA PERSONA
PROFILO DELLO STUDENTE
CURRICOLO VERTICALE
DIDATTICA PER COMPETENZE
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE
CITTADINANZA E COSTITUZIONE
INCLUSIONE
COMPETENZE DIGITALI
COMUNITÀ EDUCATIVA E
PROFESSIONALE










[48]
CAMPI DI ESPERIENZA (SCUOLA
DELL’INFANZIA)
ITALIANO
LINGUA INGLESE E/O SECONDA
LINGUA
STORIA
GEOGRAFIA
MATEMATICA
SCIENZE
MUSICA
ARTE E IMMAGINE
EDUCAZIONE FISICA
TECNOLOGIA
CURRICOLO VERTICALE
Le Indicazioni rappresentano la base di partenza per la costruzione del curricolo di
scuola. Esse sono “un testo aperto, che la comunità professionale è chiamata ad
assumere e a contestualizzare, elaborando specifiche scelte relative a contenuti,
metodi, organizzazione e valutazione coerenti con i traguardi formativi previsti dal
documento nazionale. La presenza, sempre più diffusa, degli istituti comprensivi
consente la progettazione di un unico curricolo verticale e facilita il raccordo con il
secondo ciclo del sistema di istruzione e formazione”.
La verticalità del curricolo è un impegno che ciascuna scuola si assume per
costruire percorsi di apprendimento progressivi e coerenti, che sappiano
ottimizzare i tempi della didattica e stimolare la motivazione degli alunni. È
fondamentale partire dalla costruzione del curricolo come autentico progetto di
scuola, che contiene, organizza e finalizza tutte le possibili attività e proposte
racchiuse nei cosiddetti progetti didattici o nelle diverse “educazioni”, in modo da
assicurare un curricolo finalizzato alla centralità dello studente e allo sviluppo
integrale della persona.
Le competenze
Un aspetto molto innovativo rispetto ai Programmi del passato è rappresentato
dall’impianto curricolare centrato sulle competenze. Per i campi di esperienza della
scuola dell’infanzia e per ogni disciplina del primo ciclo sono previsti traguardi di
sviluppo delle competenze che sono prescrittivi. I docenti esprimono il bisogno di
essere aiutati a reperire le modalità didattiche attraverso cui promuovere sviluppare
e valutare le competenze. Diversamente l’attività didattica rimane centrata sui
contenuti dell’apprendimento e l’innovazione è solo formale e non sostanziale.
Ѐ importante sottolineare che molte competenze sono trasversali e non strettamente
disciplinari; in particolare tutte le discipline devono concorrere a sviluppare le
competenze-chiave per l'apprendimento permanente definite dal Parlamento e dal
Consiglio europeo e assunte dalle Indicazioni come “orizzonte di riferimento verso
cui tendere”.
Esempi di Curricolo Verticale
Il nostro Istituto ha partecipato ad una Rete di scuole, denominata FOR.MATE.,
all’interno della quale i docenti, attraverso azioni di formazione, ricerca e
aggiornamento costante, hanno elaborato e sperimentato uno schema di curricolo
verticale per le competenze .
Il curricolo verticale d’Istituto è stato elaborato dal gruppo designato ed è allegato
al presente Pof, del quale costituisce parte integrante.
Ogni plesso dispone di una copia del curricolo per la programmazione delle attività
didattiche.
[49]
STRUTTURA DELL’UDA
Introduzione:
Vista la necessità di dare concreta realizzazione alle Indicazioni Nazionali in
merito alla costruzione dell’UDA, il Collegio Docenti, attraverso le Funzioni
Strumentali preposte allo studio dei Curricoli, ha lavorato per stabilire, concordare
e condividere i criteri della sua realizzazione in forma sperimentale.
Quest’anno la scuola decide di lavorare su tre UDA d’Istituto.
I tre ordini di scuola hanno elaborato un percorso comune e stabilito la
realizzazione di un prodotto finale come compito di realtà.
Gli Insegnanti hanno elaborato un modello di UDA che al momento prevede:
 Individuazione delle competenze chiave europee e di quelle specifiche ad
esse riferite;
 Declinazione delle competenze in abilità e conoscenze;
 Descrizione delle attività in fasi con particolare attenzione per quelle degli
anni ponte;
 Scelta dei tempi di realizzazione e delle sezioni e classi partecipanti.
Vedi format dell’UdA allegato al presente documento
CHE COS’E’ L’UDA
L’UDA (Unità di Apprendimento) è da intendersi come strumento di costruzione
delle competenze attraverso la realizzazione di un prodotto, materiale o
immateriale, in un contesto esperienziale.
L’UDA è, dunque, centrata sulle competenze degli alunni e sulla loro azione
autonoma. Essa contiene un apparato di verifica e valutazione delle competenze,
abilità e conoscenze, attraverso l’analisi del processo, del prodotto e la riflessionericostruzione da parte dell’alunno. Molto importante nella realizzazione dell’UDA
è l’attività di gruppo condotta dagli studenti con il supporto e la mediazione
dell’insegnante.
L’UDA può essere molto complessa ed articolata e coinvolgere gran parte degli
insegnanti del Consiglio di classe e mettere a fuoco diverse competenze e
distribuirsi in un tempo relativamente lungo, oppure può essere più contenuta,
coinvolgere alcuni insegnanti e mettere a fuoco solo alcune competenze,
distribuendosi in un tempo ridotto.
Le grandi UDA che coinvolgono molti docenti, hanno come focus principale le
competenze sociali e civiche, come ad esempio la realizzazione di percorsi di
educazione ambientale o storico-sociale.
[50]
A CHE SERVE L’UDA
L’UDA, quindi, mira allo sviluppo delle competenze, ma, essendo queste costituite
da abilità e conoscenze, serve anche a verificare e valutare il profitto. Uno dei
vantaggi dell’UDA è che abilità e conoscenze sono contestualizzate ed agite e
pertanto l’alunno ha maggiore opportunità di ricordarle e consolidarle.
Attraverso l’UDA, l’insegnante ha l’opportunità non soltanto di valutare se
l’allievo ha acquisito le conoscenze e le abilità, ma soprattutto se le sa impiegare,
se sa mettersi in relazione con altri per portare a termine un compito, se sa agire
con autonomia e responsabilità
COME SI IMPOSTA UN’UDA
Per la realizzazione dell’UDA, modulo formativo di apprendimento, l’insegnante o
gli insegnanti:
1 selezionano, dal curricolo d’Istituto, le competenze da promuovere ed esercitare
negli alunni, facendo riferimento anche alla normativa specifica, in particolare
alle Indicazioni Nazionali;
2 articolano le competenze in conoscenze e abilità; queste ultime, per quanto
riguarda la scuola primaria e la secondaria di primo grado, possono essere
desunte dagli obiettivi riferiti ai Traguardi di competenze delle Indicazioni
Nazionali;
3 mettono in relazione le competenze di base con le competenze chiave europee e
queste con i campi di esperienza (scuola dell’infanzia) e le discipline (scuola
primaria/secondaria di primo grado). In questo modo le competenze di base
diventano modi per perseguire le competenze chiave europee che rappresentano
il fine di tutto il processo di apprendimento;
4 definiscono i livelli di padronanza delle competenze, cioè descrivono “come”
l’alunno gestisce le abilità e le conoscenze e con quale grado di autonomia e
responsabilità egli “agisce” le sue competenze. I livelli non vengono riferiti
all’età o alla classe, ma a grandi tappe del percorso scolastico;
5 predispongono i “compiti significativi” che servono a mettere in evidenza la
capacità degli alunni ad “agire” la competenza in autonomia e responsabilità in
un contesto esperienziale;
6 elaborano criteri e strumenti per la verifica, valutazione, documentazione e
certificazione dei risultati dell’apprendimento
[51]
COLLEGAMENTI CON LA PROGETTAZIONE CURRICULARE
Le UDA non sono l’esplicazione di “programmi”; questi ultimi non esistono
più e sono stati sostituiti dalla Indicazioni Nazionali che rendono prescrittivi
traguardi di competenza (di apprendimento), distribuiti su archi temporali
medio-lunghi. Il collegio docenti ha il compito di individuare e definire, nella
progettazione curricolare, i saperi essenziali e i contenuti irrinunciabili
indispensabili alla costruzione di abilità e competenze, perché non si può
imparare tutto e molte conoscenze vengono acquisite anche attraverso agenzie
educative diverse dalla scuola. Pertanto, è indispensabile che la progettazione
curricolare si concentri su conoscenze e abilità essenziali, ma anche su
strategie, metodi per imparare, organizzare e dare significato alle conoscenze,
lasciando così spazio al sapere agito. Quindi, la progettazione curricolare è
costruita facendo perno sulle competenze e di conseguenza le UDA sono la
realizzazione pratica di parti o segmenti di tale progettazione.
[52]
PROGETTAZIONE CURRICULARE
PROFILO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI
ISTRUZIONE
Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio
personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità,
 È in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita
tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue
dimensioni.
 Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di
conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse
identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.
 Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo
consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del
bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per
portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.
 Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere
enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un
registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.
 è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una
comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua
europea.
 Riesce ad utilizzare una lingua europea nell’uso delle tecnologie dell’informazione e
della comunicazione.
 È in grado di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi
quantitative e statistiche proposte da altri.
 È capace di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere
consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non
si prestano a spiegazioni univoche.
 Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso;
osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.
 Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione
per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da
quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con
soggetti diversi nel mondo.
 Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di
ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi
apprendimenti anche in modo autonomo.
 Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il
senso e la necessità del rispetto della convivenza civile.
 Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui
questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica
del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà,
manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.
 Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede
aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.
 Si impegna, in relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento, in campi espressivi,
motori ed artistici che gli sono congeniali.
 È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.
[53]
ORGANIZZAZIONE ATTIVITA’ DIDATTICA
SCUOLA DELL’INFANZIA
Le attività si articoleranno come segue:
CALENDARIO: dal 14 - 09 -2015 al 30 - 09-2015 (25 ore settimanali, solo turno
antimeridiano)
dall’ 1-10-2015 al 24-06-2016 (40 ore settimanali) per un totale di 38 settimane
dal 27-06-2016 al 30-06-2016 (25 ore settimanali, solo turno antimeridiano)
(36 x 40 ore settimanali e 3 per 25 ore settimanali), orario annuo complessivo n.
1.490 ore
ORARIO DI FUNZIONAMENTO dalle ore 8.30 alle ore 16.30
Durante le ore settimanali obbligatorie saranno svolte attività per l’acquisizione di
competenze e abilità, relative ai campi di esperienza:
-
IL SÉ E L’ALTRO
IL CORPO E IL MOVIMENTO
IMMAGINI, SUONI, COLORI
I DISCORSI E LE PAROLE
LA CONOSCENZA DEL MONDO: *OGGETTI FENOMENI E VIVENTI
*NUMERO E SPAZIO
Tenendo conto delle esigenze e degli interessi dei bambini saranno allestiti dei
laboratori mirati all’approfondimento delle varie attività:
Linguistiche – Espressive – Psicomotorie – Manipolative.
Alle ore curriculari verranno affiancate ore aggiuntive per la realizzazione dei vari
progetti che i singoli Plessi attueranno.
Per la Scuola dell’Infanzia, per sopperire alla carenza di organico (posti assegnati
n. 18) e garantire a tutti i plessi il funzionamento della Scuola per l’intero orario
(antimeridiano e pomeridiano).
E’ stato predisposto un progetto di flessibilità oraria per permettere una
compresenza delle insegnanti nell’ora di maggiore intensificazione dell’attività
didattica.
**Le progettazioni didattiche vengono stilate a parte
[54]
OBIETTIVI FORMATIVI
La Scuola dell’Infanzia si pone la finalità di promuovere lo sviluppo dell’identità,
dell’autonomia, della competenza, della cittadinanza.
AUTONOMIA







Acquisire la capacità di interpretare e governare il proprio corpo.
Partecipare alle attività nei diversi contesti.
Avere fiducia in se e negli altri
Esprimere con diversi linguaggi sentimenti ed emozioni
Esplorare la realtà e comprendere le regole della vita quotidiana
Assumere atteggiamenti responsabili.
Partecipare alle decisioni esprimendo opinioni personali
IDENTITÀ
 Imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove
esperienze
 Imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica
e irripetibile
 Sperimentare diversi ruoli e forme di identità (figlio, alunno,
cittadino, appartenente a un gruppo..ecc)
COMPETENZA
 Imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione,
l’osservazione e l’esercizio al confronto.
 Ascoltare e comprendere narrazioni e discorsi
 Descrivere e narrare la propria esperienza utilizzando diversi
linguaggi
 Sviluppare l’attitudine a fare domande e a riflettere.
CITTADINANZA
 Scoprire l’altro da sé e attribuire importanza agli altri e ai loro
bisogni
 Scoprire l’importanza delle regole e saperle rispettare
 Scoprire, rispettare gli altri e l’ambiente circostante.
[55]
CAMPI D’ESPERIENZA
La scuola dell’Infanzia è articolata per Campi di Esperienza, questi sono luoghi del fare e
dell’agire del bambino orientati dall’azione degli insegnanti.
Gli insegnanti accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei
bambini e creano occasioni di apprendimento per favorire l’organizzazione di ciò che questi
vanno scoprendo.
L’esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori, permettono al bambino,
opportunamente guidato, di approfondire e sistematizzare gli apprendimenti.
Ogni campo di esperienza offre un insieme di oggetti, situazioni, immagini e linguaggi, riferiti ai
sistemi simbolici della nostra cultura, capaci di evocare, stimolare, accompagnare apprendimenti
progressivamente più sicuri.
Nella scuola dell’infanzia i traguardi per lo sviluppo della competenza suggeriscono
all’insegnante orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare piste di lavoro per organizzare
attività ed esperienze volte a promuovere la competenza, che a questa età va intesa in modo
globale e unitario.
[56]
IL SÉ E L’ALTRO
I bambini formulano tanti perché sulle questioni concrete, sugli eventi della vita quotidiana, sulle
trasformazioni personali e sociali, sull’ambiente e sull’uso delle risorse, sui valori culturali, sul
futuro vicino e lontano, spesso a partire dalla dimensione quotidiana della vita scolastica. Al
contempo pongono domande di senso sul mondo e sull’esistenza umana. I molti perché
rappresentano la loro spinta a capire il significato della vita che li circonda e il valore morale
delle loro azioni. Nella scuola hanno molte occasioni per prendere coscienza della propria
identità, per scoprire le diversità culturali, religiose, etniche, per apprendere le prime regole del
vivere sociale, per riflettere sul senso e le conseguenze delle loro azioni.
Negli anni della scuola dell’infanzia il bambino osserva la natura e i viventi, nel loro nascere,
evolversi ed estinguersi.
Osserva l’ambiente che lo circonda e coglie le diverse relazioni tra le persone;







Ascolta le narrazioni degli adulti, le espressioni delle loro opinioni e della loro spiritualità e
fede;
È testimone degli eventi e ne vede la rappresentazione attraverso i media;
Partecipa alle tradizioni della famiglia e della comunità di appartenenza, ma si apre al
confronto con altre culture e costumi;
Si accorge di essere uguale e diverso nella varietà delle situazioni, di poter essere accolto o
escluso, di poter accogliere o escludere.
Raccoglie discorsi circa gli orientamenti morali, il cosa è giusto e cosa è sbagliato, il valore
attribuito alle pratiche religiose.
Si chiede dov’era prima di nascere e se e dove finirà la sua esistenza.
Pone domande sull’esistenza di Dio, la vita e la morte, la gioia e il dolore
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
 Acquisisce e sviluppa il senso dell’identità personale
 Percepisce e acquisisce consapevolezza delle proprie esigenze e dei propri sentimenti
controllandoli ed esprimendoli in modo adeguato
 Conosce la storia personale e della famiglia
 Conosce le tradizioni del proprio ambiente di appartenenza
 Riconosce la propria identità all’interno di una pluralità di culture
 Acquisisce atteggiamenti che favoriscono l’integrazione del “diverso”
 Matura il senso di giustizia e sa rinunciare a farsi giustizia da sé
 Comprende e tiene conto dei comportamenti umani e sociali propri e degli altri
 Ascolta gli altri e da spiegazioni sul proprio comportamento
 Partecipa alle discussioni confrontando ipotesi e procedure
 Gioca e lavora con gli altri bambini
 Rispetta l’adulto, le regole di comportamento; si assume le proprie responsabilità
[57]
IL CORPO E IL MOVIMENTO
I bambini prendono coscienza del proprio corpo, utilizzandolo fin dalla nascita come strumento
di conoscenza di sé nel mondo.
Muoversi è il primo fattore di apprendimento: cercare, scoprire, giocare, saltare, correre a scuola
è fonte di benessere e di equilibrio psico-fisico. L’azione del corpo fa vivere emozioni e
sensazioni piacevoli, di rilassamento e di tensione, ma anche la soddisfazione del controllo dei
gesti, nel coordinamento con gli altri; consente di sperimentare potenzialità e limiti della propria
fisicità, sviluppando nel contempo la consapevolezza dei rischi di movimenti incontrollati.
I bambini “portano” a scuola il loro corpo, ci giocano e lo rappresentano, comunicano, si
esprimono con la mimica, si travestono, si mettono alla prova, anche in questi modi percepiscono
la completezza del proprio sé, consolidando autonomia e sicurezza emotiva.
Il corpo ha potenzialità espressive e comunicative che si realizzano in un linguaggio
caratterizzato da una propria struttura e da regole che il bambino impara a conoscere attraverso
specifici percorsi di apprendimento: le esperienze motorie consentono di integrare i diversi
linguaggi, di alternare la parola e i gesti, di accompagnare la fruizione musicale, di
accompagnare narrazioni, di favorire la costruzione dell’immagine di sé e l’elaborazione dello
schema corporeo.
Le attività informali, di routine e di vita quotidiana, la vita e i giochi all’aperto sono altrettanto
importanti dell’uso di piccoli attrezzi e strumenti, del movimento libero o guidato in spazi
dedicati, dei giochi psicomotori e possono essere occasione per l’educazione alla salute
attraverso una sensibilizzazione alla corretta alimentazione e all’igiene personale.
La scuola dell’infanzia mira a sviluppare gradualmente nel bambino la capacità di leggere e
interpretare i messaggi provenienti dal corpo proprio e altrui, rispettandolo e avendone cura. La
scuola dell’infanzia mira altresì a sviluppare la capacità di esprimersi e di comunicare attraverso
il corpo per giungere ad affinarne le capacità percettive e di conoscenza degli oggetti, la capacità
di orientarsi nello spazio, di muoversi e di comunicare secondo fantasia e creatività.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze







Raggiunge una buona autonomia nell’alimentarsi e nel vestirsi.
Conosce il proprio corpo e le differenze anatomiche.
Conosce le diverse parti del corpo e lo rappresenta sia in stasi che in movimento.
Riconosce le esigenze del corpo.
Cura l’igiene personale in modo autonomo.
Esegue gli esercizi psicomotori sia negli spazi interni che all’esterno.
Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di
movimento, nella danza, nella comunicazione espressiva.
[58]
IMMAGINI, SUONI, COLORI
I bambini esprimono pensieri ed emozioni con immaginazione e creatività: l’arte orienta questa
propensione, educando al piacere del bello e al sentire estetico. L’esplorazione dei materiali a
disposizione consente di vivere le prime esperienze artistiche, che sono in grado di stimolare la
creatività e contagiare altri apprendimenti.
I linguaggi a disposizione dei bambini, come la voce, il gesto, la drammatizzazione, i suoni, la
musica, la manipolazione dei materiali, le esperienze grafico-pittoriche, i mass-media, vanno
scoperti ed educati perché sviluppino nei piccoli il senso del bello, la conoscenza di se stessi,
degli altri e della realtà.
L’incontro dei bambini con l’arte è occasione per guardare con occhi diversi il mondo che li
circonda. I materiali esplorati con i sensi, le tecniche sperimentate e condivise nell’atelier della
scuola, le osservazioni di luoghi (piazze, giardini, paesaggi) e di opere (quadri, musei,
architetture) aiuteranno a migliorare le capacità percettive, coltivare il piacere della fruizione,
della produzione e dell’invenzione e ad avvicinare alla cultura e al patrimonio artistico.
La musica è un’esperienza universale, carica di emozioni e ricca di tradizioni culturali. Il
bambino, interagendo con il paesaggio sonoro, sviluppa le proprie capacità cognitive e
relazionali, impara a percepire, ascoltare, ricercare e discriminare i suoni all’interno di contesti di
apprendimento significativi. Esplora le proprie possibilità sonoro-espressive e simbolicorappresentative, accrescendo la fiducia nelle proprie potenzialità. L’ascolto delle produzioni
sonore personali lo apre al piacere di fare musica e alla condivisione di repertori appartenenti a
vari generi musicali.
Il bambino si confronta con i nuovi media e con i nuovi linguaggi della comunicazione, come
spettatore e come attore. La scuola può aiutarlo a familiarizzare con l’esperienza della
multimedialità (la fotografia, il cinema, la televisione, il digitale), favorendo un contatto attivo
con i “media” e la ricerca delle loro possibilità espressive e creative.
Traguardi per lo sviluppo della competenza
Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il
linguaggio del corpo consente.
 Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre
attività manipolative;
 Utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative;
 Esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie.
 Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di
animazione ...); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere
d’arte.
 Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale
utilizzando voce, corpo e oggetti.
 Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoromusicali.
 Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per
codificare i suoni percepiti e riprodurli.
[59]
I DISCORSI E LE PAROLE
La lingua, in tutte le sue funzioni e forme, è uno strumento essenziale per comunicare e
conoscere, per rendere via via più complesso e meglio definito, il proprio pensiero, anche grazie
al confronto con gli altri e con l’esperienza concreta e l’osservazione. E il mezzo per esprimersi
in modi personali, creativi e sempre più articolati. La lingua materna è parte dell’identità di ogni
bambino, ma la conoscenza di altre lingue apre all’incontro con nuovi mondi e culture.
I bambini si presentano alla scuola dell’infanzia con un patrimonio linguistico significativo, ma
con competenze differenziate, che vanno attentamente osservate e valorizzate. In un ambiente
linguistico curato e stimolante i bambini sviluppano nuove capacità quando interagiscono tra di
loro, chiedono spiegazioni, confrontano punti di vista, progettano giochi e attività, elaborano e
condividono conoscenze.
I bambini imparano ad ascoltare storie e racconti, dialogano con adulti e compagni, giocano con
la lingua che usano, provano il piacere di comunicare, si cimentano con l’esplorazione della
lingua scritta.
La scuola dell’infanzia ha la responsabilità di promuovere in tutti i bambini la padronanza della
lingua italiana, rispettando l’uso della lingua di origine. La vita di sezione offre la possibilità di
sperimentare una varietà di situazioni comunicative ricche di senso, in cui ogni bambino diventa
capace di usare la lingua nei suoi diversi aspetti, acquista fiducia nelle proprie capacità
espressive, comunica, descrive, racconta, immagina.
Appropriati percorsi didattici sono finalizzati all’estensione del lessico, alla corretta pronuncia di
suoni, parole e frasi, alla pratica delle diverse modalità di interazione verbale (ascoltare, prendere
la parola, dialogare, spiegare), contribuendo allo sviluppo di un pensiero logico e creativo.
L’incontro e la lettura di libri illustrati, l’analisi dei messaggi presenti nell’ambiente
incoraggiano il progressivo avvicinarsi dei bambini alla lingua scritta, e motivano un rapporto
positivo con la lettura e la scrittura.
I bambini vivono spesso in ambienti plurilingui e, se opportunamente guidati, possono
familiarizzare con una seconda lingua, in situazioni naturali, di dialogo, di vita quotidiana,
diventando progressivamente consapevoli di suoni, tonalità, significati diversi.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze






Padroneggia l’uso della lingua italiana.
Arricchisce il proprio vocabolario.
Comunica agli altri le proprie emozioni.
Usa il linguaggio verbale per formulare domande, fare ragionamenti ed esprimere pensieri.
Ascolta, comprende, inventa e racconta storie.
Usa il linguaggio per interagire con gli altri, definire regole e comunicare esperienze
vissute.
 Esperimenta e confronta lingue diverse.
 Usa le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura.
[60]
LA CONOSCENZA DEL MONDO
I bambini esplorano continuamente la realtà e imparano a riflettere sulle proprie esperienze
descrivendole, rappresentandole, riorganizzandole con diversi criteri. Pongono così le basi per la
successiva elaborazione di concetti scientifici e matematici che verranno proposti nella scuola
primaria.
La curiosità e le domande sui fenomeni naturali, su se stessi e sugli organismi viventi e su storie,
fiabe e giochi tradizionali con riferimenti matematici, possono cominciare a trovare risposte
guardando sempre meglio i fatti del mondo, cercando di capire come e quando succedono,
intervenendo per cambiarli e sperimentando gli effetti dei cambiamenti.
Si avviano così le prime attività di ricerca che danno talvolta risultati imprevedibili, ma che
costruiscono nel bambino la necessaria fiducia nelle proprie capacità di capire e di trovare
spiegazioni. Esplorando oggetti, materiali e simboli, osservando la vita di piante ed animali, i
bambini elaborano idee personali da confrontare con quelle dei compagni e degli insegnanti.
Imparano a fare domande, a dare e a chiedere spiegazioni, a lasciarsi convincere dai i punti di
vista degli altri, a non scoraggiarsi se le loro idee non risultano appropriate. Possono quindi
avviarsi verso un percorso di conoscenza più strutturato, in cui esploreranno le potenzialità del
linguaggio per esprimersi e l’uso di simboli per rappresentare significati.
Oggetti, fenomeni, viventi
I bambini elaborano la prima “organizzazione fisica” del mondo esterno attraverso attività
concrete che portano la loro attenzione sui diversi aspetti della realtà, sulle caratteristiche della
luce e delle ombre, sugli effetti del calore. Osservando il proprio movimento e quello degli
oggetti, ne colgono la durata e la velocità, imparano a organizzarli nello spazio e nel tempo e
sviluppano una prima idea di contemporaneità.
Toccando, smontando, costruendo e ricostruendo, affinando i propri gesti, i bambini individuano
qualità e proprietà degli oggetti e dei materiali, ne immaginano la struttura e sanno assemblarli in
varie costruzioni; riconoscono e danno un nome alle proprietà individuate, si accorgono delle
loro eventuali trasformazioni. Cercano di capire come sono fatti e come funzionano macchine e
meccanismi che fanno parte della loro esperienza, cercando di capire anche quello che non si
vede direttamente: le stesse trasformazioni della materia possono essere intuite in base a
elementari modelli di strutture “invisibili”.
Il proprio corpo è sempre oggetto di interesse, soprattutto per quanto riguarda i processi nascosti,
e la curiosità dei bambini permette di avviare le prime interpretazioni sulla sua struttura e sul suo
funzionamento.
Gli organismi animali e vegetali, osservati nei loro ambienti o in microambienti artificiali,
possono suggerire un “modello di vivente” per capire i processi più elementari e la varietà dei
modi di vivere. Si può così portare l’attenzione dei bambini sui cambiamenti insensibili o vistosi
che avvengono nel loro corpo, in quello degli animali e delle piante e verso le continue
trasformazioni dell’ambiente naturale.
Numero e spazio
La familiarità con i numeri può nascere a partire da quelli che si usano nella vita di ogni giorno;
poi, ragionando sulle quantità e sulla numerosità di oggetti diversi, i bambini costruiscono le
prime fondamentali competenze sul contare oggetti o eventi, accompagnandole con i gesti
dell’indicare, del togliere e dell’aggiungere. Si avviano così alla conoscenza del numero e della
struttura delle prime operazioni, suddividono in parti i materiali e realizzano elementari attività
di misura. Gradualmente, avviando i primi processi di astrazione, imparano a rappresentare con
simboli semplici i risultati delle loro esperienze.
[61]
Muovendosi nello spazio, i bambini scelgono ed eseguono i percorsi più idonei per raggiungere
una meta prefissata scoprendo concetti geometrici come quelli di direzione e di angolo. Sanno
descrivere le forme di oggetti tridimensionali, riconoscendo le forme geometriche e
individuandone le proprietà (ad esempio, riconoscendo nel “quadrato” una proprietà dell’oggetto
e non l’oggetto stesso).
Operano e giocano con materiali strutturati, costruzioni, giochi da tavolo di vario tipo.
Traguardi per lo sviluppo della competenza
Il bambino
 Raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune
proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle;
 Esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata.
 Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana.
 Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un
futuro immediato e prossimo.
 Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni
naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti.
 Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi.
 Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia con quelle
necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità.
 Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come
avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc;
 Segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.
[62]
L’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA NELLA
SCUOLA DELL’INFANZIA
Le attività relative all’insegnamento della Religione Cattolica, per coloro che se ne
avvalgono, offrono occasioni per lo sviluppo integrale della personalità dei
bambini,
aprendo alla dimensione religiosa e valorizzandola, promuovendo la riflessione sul
loro patrimonio di esperienze e contribuendo a rispondere al bisogno di significato
di cui anch’essi sono portatori. Per favorire la loro maturazione personale, nella
sua globalità, i traguardi relativi all’IRC sono distribuiti nei vari campi di
esperienza.
Di conseguenza ciascun campo di esperienza viene integrato come segue:
Il sé e l’altro
- Relativamente alla religione cattolica: Scopre nei racconti del Vangelo la
persona e
l’insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di tutti e che la Chiesa è
la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per sviluppare un positivo
senso
di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti
tradizioni culturali e religiose.
Il corpo e il movimento
- Relativamente alla religione cattolica: Riconosce nei segni del corpo l’esperienza
religiosa propria e altrui per cominciare a manifestare anche in questo modo la
propria interiorità, l’immaginazione e le emozioni.
Immagini, Suoni, Colori
- Relativamente alla religione cattolica: Riconosce alcuni linguaggi simbolici e
figurativi caratteristici delle tradizioni e della vita dei cristiani (segni, feste,
preghiere,
canti, gestualità, spazi, arte), per poter esprimere con creatività il proprio vissuto
religioso.
I discorsi e le parole
- Relativamente alla religione cattolica: Impara alcuni termini del linguaggio
cristiano,
ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i
linguaggi
appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso.
La conoscenza del mondo
- Relativamente alla religione cattolica: Osserva con meraviglia ed esplora con
curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono
di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della
realtà, abitandola con fiducia e speranza.
[63]
DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA
ALLA SCUOLA PRIMARIA
Ogni campo di esperienza offre specifiche opportunità di apprendimento, ma contribuisce allo
stesso tempo a realizzare i compiti di sviluppo pensati unitariamente per i bambini dai tre ai sei
anni, in termini di identità (costruzione del sé, autostima, fiducia nei propri mezzi), di autonomia
(rapporto sempre più consapevole con gli altri), di competenza (come elaborazione di
conoscenze, abilità, atteggiamenti), di cittadinanza (come attenzione alle dimensioni etiche e
sociali).
Al termine del percorso triennale della scuola dell’infanzia, è ragionevole attendersi che ogni
bambino abbia sviluppato alcune competenze di base che strutturano la sua crescita personale.
 Riconosce ed esprime le proprie emozioni, è consapevole di desideri e paure, avverte gli
stati d’animo propri e altrui.
 Ha un positivo rapporto con la propria corporeità,
 Ha maturato una sufficiente fiducia in sé, è progressivamente consapevole delle proprie
risorse e dei propri limiti, quando occorre sa chiedere aiuto.
 Manifesta curiosità e voglia di sperimentare, interagisce con le cose, l’ambiente e le
persone, percependone le reazioni ed i cambiamenti.
 Condivide esperienze e giochi, utilizza materiali e risorse comuni, affronta gradualmente
i conflitti e ha iniziato a riconoscere le regole del comportamento nei contesti privati e
pubblici.
 Ha sviluppato l’attitudine a porre e a porsi domande di senso su questioni etiche e morali.
 Coglie diversi punti di vista, riflette e negozia significati, utilizza gli errori come fonte di
conoscenza.
 Sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute, comunica e si esprime
con una pluralità di linguaggi, utilizza con sempre maggiore proprietà la lingua italiana.
 Padroneggia prime abilità di tipo logico, inizia ad interiorizzare le coordinate spaziotemporali e ad orientarsi nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media, delle
tecnologie.
 Rileva le caratteristiche principali di eventi, oggetti, situazioni, formula ipotesi, ricerca
soluzioni a situazioni problematiche di vita quotidiana.
 E’ attento alle consegne, si appassiona, porta a termine il lavoro, diventa consapevole dei
processi realizzati e li documenta.
 Si esprime in modo personale, con creatività e partecipazione, è sensibile alla pluralità di
culture, lingue, esperienze
Partendo dal proprio vissuto il bambino comincia a costruire competenze trasversali come:
o
o
o
o
o
o
o
osservare,
manipolare,
interpretare simboli,
chiedere spiegazioni,
riflettere,
ipotizzare,
discutere.
[64]
ORGANIZZAZIONE ATTIVITA’ DIDATTICA
Scuola Primaria
Alcuni recenti interventi legislativi e successive disposizioni ( L.28-3-03, Decr. Leg.vo 19-2-04
n.59, CM 29 del 5-3-04) hanno introdotto nella Scuola aspetti innovativi fra i quali si
evidenziano:
 l’introduzione nell’attività didattica di Piani di Studio Personalizzati;
 l’adattamento degli obiettivi Specifici di Apprendimento degli insegnamenti e delle
attività alle capacità e alle attitudini dei singoli alunni (Piani di Studio Personalizzati);
 la scelta dei contenuti disciplinari adeguati alla realtà di un mondo che cambia e che
diventa sempre più “villaggio globale”;
 la necessità di educare i ragazzi al “ pensare globale e all’agire locale” con l’acquisizione
di competenze ed abilità adeguate;
 un tempo-scuola di 891 ore annuali (pari a 27 ore settimanali) per attività curriculari
(classi 1^, 2^, e 99 ore annuali (pari a 3 ore settimanali) per attività laboratoriali per le
classi 3^, 4^ e 5^
 durante le 27 ore settimanali obbligatorie saranno svolte attività per l’acquisizione di
competenze ed abilità in
1^
2^
3^
4^
5^
t.n. t.p. t.n. t.p. t.n. t.p.
LINGUA ITALIANA
7
8
6
7
6
8
6
6
MATEMATICA
5
6
5
6
4
5
4
4
SCIENZE
2
2
2
2
2
2
2
2
STORIA
2
3
2
3
2
3
2
2
GEOGRAFIA
1
2
1
2
1
2
1
1
ARTE E IMMAGINE
2
2
2
2
2
2
2
2
MUSICA
2
2
2
2
2
2
2
2
SCIENZE MOT E SPORT
2
2
2
2
2
2
2
2
I.R.C.
2
2
2
2
2
2
2
2
TECNOLOGIA E INFORMATICA
1
1
1
1
1
1
1
1
LINGUA INGLESE
1
1
2
2
3
3
3
3
TOTALE
27
27
27
27
27
Laboratorio linguistico
2
2
1
2
1
1
Laboratorio storico- ambientale
1
1
1
1
1
1
Laboratorio manipolativo-creativo
1
1
1
1
1
1
Mensa
5
27* 40
5
5
27*
40
30*
40
30
30
* 27 ore settimanali le classi 1^ e 2^, Casacanditella,
*30 ore settimanali le classi 3^. 4^, 5^ di Fara F. Petri, Rapino, Roccamontepiano Casacanditella,
2^ di Fara F. Petri e Rapino, 4^ e 5^ di Casalincontrada
*40 ore (Tempo Pieno) le classi 1^ e 2^ di Casalincontrada e Roccamontepiano, 1^ di Fara F.
Petri, 3^ di Casalincontrada
 EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA (interdisciplinare)

 per il corrente anno scolastico, durante le 3 ore dedicate alle attività di laboratorio,
tenendo conto degli interessi e delle esigenze degli alunni, saranno organizzate,
seguendo la metodologia Laboratoriale, le seguenti attività :
 linguistico - espressive
 storico – ambientale
[65]
 manipolativo – espressive
 l’anticipo delle iscrizioni dei bambini nati entro il 30 aprile
 l’orario settimanale distribuito su sei giorni per tutti, tranne che per le classi 1^ 2^ e 3^ di
Casalincontrada, 1^ e 2^ di Roccamontepiano e per la classe 1^ di Fara F. Petri che
effettueranno un orario di 40 ore distribuito su cinque giorni (Tempo Pieno)
 un più stretto raccordo tra Scuola e territorio, Scuola ed Istituzioni che agiscono sul
territorio stesso.
SCUOLA PRIMARIA
La scuola primaria mira all'acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei
diritti costituzionali. Ai bambini e alle bambine che la frequentano offre l'opportunità di
sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose e di
acquisire i saperi irrinunciabili. Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti
caratteristici di ciascuna disciplina, permette di esercitare differenti stili cognitivi, ponendo così
le premesse per 1o sviluppo del pensiero riflessivo e critico. Per questa via si formano cittadini
consapevoli e responsabili a tutti i livelli, da quello locale a quello europeo.
La padronanza degli strumenti culturali di base è ancor più importante per bambini che vivono in
situazioni di svantaggio: più solide saranno le capacità acquisite nella scuola primaria, maggiori
saranno le probabilità di inclusione sociale e culturale attraverso il sistema dell'istruzione.
La scuola quindi deve:
 Fornire all’alunno le occasioni per capire se stesso e per prendere consapevolezza delle
sue potenzialità rendendolo autonomo nella costruzione del suo sapere al fine di imparare
ad apprendere.
 Favorire lo sviluppo delle capacità necessarie per imparare a leggere le proprie emozioni
e a gestirle.
 Promuovere il senso di responsabilità che si traduce nel far bene il proprio lavoro e nel
portarlo a termine, nell’avere cura di sé, degli oggetti e degli ambienti che si frequentano.
 Sollecitare gli alunni ad una attenta riflessione sui comportamenti di gruppo, al fine di
individuare quegli atteggiamenti che violano la dignità della persona e il rispetto
reciproco.
 Sperimentare contesti di relazione dove sviluppare atteggiamenti positivi e realizzare
pratiche collaborative.
 Facilitare le condizioni di fruizione e produzione della comunicazione tra coetanei e dei
messaggi provenienti dalla società.
 Riflettere per comprendere che il proprio corpo è un bene da rispettare e tutelare.
 Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità, attraverso la progettazione e la
realizzazione di percorsi didattici specifici rispondenti ai bisogni educativi degli allievi,
al fine di evitare che si trasformino in disuguaglianze.
 Favorire l’esplorazione e la scoperta mediante la problematizzazione al fine di
promuovere la passione verso nuove conoscenze
 Trovare stimoli al pensiero analitico e critico, coltivare la fantasia e il pensiero
divergente.
E’ compito peculiare di questo ciclo scolastico porre le basi per l’esercizio della cittadinanza
attiva, attraverso il confronto libero e pluralistico.
L’Educazione alla Cittadinanza viene promossa attraverso esperienze significative che
consentano di apprendere il concreto prendersi cura di sé, degli altri e dell’ambiente, attraverso
la cooperazione e la solidarietà.
Gli obiettivi principali dell’educazione alla cittadinanza sono :
 La costruzione del senso di legalità.
[66]
 Lo sviluppo di un’etica della responsabilità.
 Per favorire lo sviluppo della persona la Scuola ha bisogno di stabilire con i genitori
rapporti non episodici o dettati dall’emergenza ma costruiti dentro un progetto educativo
condiviso e continuo.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA L’ALUNNO
ITALIANO











Partecipa a scambi comunicativi con compagni e docenti attraverso messaggi semplici,
chiari e pertinenti, formulati in un registro il più adeguato alla situazione
Ascolta e comprende testi orali “diretti” o “trasmessi” dai media cogliendone il senso,
le informazioni principali e lo scopo.
Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso
globale e le informazioni principali , utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi.
Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per
l'apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza in funzione
anche dell'esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica.
Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l'infanzia, sia a voce alta
sia in lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali
Scrive testi corretti nell'ortografia, chiari e coerenti, legati all'esperienza e alle diverse
occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli,
trasformandoli.
Capisce e utilizza nell'uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso.
Capisce e utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio.
Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche
del lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di
situazioni comunicative.
È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue
differenti (plurilinguismo).
Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative
all'organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o
categorie lessicali) e ai principali connettivi.
[67]
LINGUA INGLESE




Comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari.
Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del
proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.
Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi
memorizzate, in \\scambi di informazioni semplici e di routine.
Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall'insegnante,
chiedendo eventualmente spiegazioni.

Esplora e scopre
Acquisisce l’informazione
Individua collegamenti e relazioni
Risolve problemi
Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della
lingua straniera.
MATEMATICA











Si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare
l'opportunità di ricorrere a una calcolatrice.
Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si
trovano in natura oche sono state create dall'uomo.
Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne
determina misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo.
Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni
strumenti di misura (metro, goniometro...).
Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici).
ricava informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici
Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza.
Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici.
Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo
sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. descrive il procedimento seguito e riconosce
strategie di soluzione diverse dalla propria.
Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi
con il punto di vista di altri.
Riconosce e :utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali,
frazioni, percentuali, scale di riduzione, ...).
Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze
significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato
ad utilizzare siano utili per operare nella realtà.
[68]
STORIA










Riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita.
Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel
territorio e comprende l'importanza del patrimonio artistico e culturale.
Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare
successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni.
Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali.
Organizza le informazioni e le conoscenze,tematizzando e usando le concettualizzazioni
pertinenti.
Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche.
Usa carte geo-storiche, anche con l'ausilio di strumenti informatici.
Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali.
Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato
la storia dell'umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di
apertura e di confronto con la contemporaneità.
Comprende aspetti fondamentali del passato dell' Italia dal paleolitico alla fine
dell’impero romano d'occidente con possibilità di apertura e di confronto con la
contemporaneità.
GEOGRAFIA







Si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti
topologici e punti cardinali.
Utilizza il linguaggio della geograficità per interpretare carte geografiche e globo
terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e
itinerari di viaggio.
Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari,
tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie).
Riconosce e denomina i principali "oggetti" geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste,
colline, laghi, mari, oceani, ecc.)
Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici,
ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani, e individua analogie e differenze con i
principali paesaggi europei e di altri continenti.
Coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate
dall'uomo sul paesaggio naturale.
Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi
fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza.
[69]
SCIENZE









Sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che 1o stimolano a
cercare spiegazioni di quello che vede succedere.
Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l'aiuto dell'insegnante, dei
compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande,
anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti.
Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati
significativi, identifica relazioni spazio/temporali.
Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni. produce rappresentazioni
grafiche e schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli.
Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali.
Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi
organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi
e ha cura della sua salute.
Ha atteggiamenti di cura verso l'ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta
e apprezza il valore dell'ambiente sociale e naturale.
Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato.
Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni
sui problemi che lo interessano.
ARTE E IMMAGINE




Utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie
tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e
rielaborare. in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti
(grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali).
È in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d’arte,
fotografie, manifesti fumetti, ecc) e messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip,
ecc.)
Individua i principali aspetti formali dell'opera d'arte; apprezza le opere artistiche
provenienti da culture diverse dalla propria.
Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta
sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia
[70]
MUSICA







L'alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo,
spaziale e in riferimento alla loro fonte.
Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali,
imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o
codificate.
Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le
esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia
informatica.
Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare
tecniche e materiali.
Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e
culture differenti, utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti.
Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale.
Ascolta. interpreta e descrive brani musicali di diverso genere
EDUCAZIONE FISICA







Acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la
padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili
spaziali e temporali contingenti.
Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati
d'animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali e
coreutiche.
Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di giocosport anche come orientamento alla futura pratica sportiva.
Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse
gestualità tecniche.
Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che
nell'uso degli attrezzi e trasferisce tale competenza nell'ambiente scolastico ed
extrascolastico.
Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla
cura del proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell'uso di
sostanze che inducono dipendenza.
Comprende, all'interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e
l’importanza di rispettarle
[71]
TECNOLOGIA







Riconosce e identifica nell'ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo
artificiale.
È a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e
del relativo impatto ambientale.
Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di
descriverne la funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento.
Sa ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo
etichette, volantini o altra documentazione tecnica e commerciale.
Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a
seconda delle diverse situazioni.
Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando
elementi del disegno tecnico o strumenti multimediali.
Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della
tecnologia attuale.
[72]
RELIGIONE CATTOLICA

Riflette su Dio creatore e padre

Riflette sugli elementi fondamentali della vita di Gesù e saper collegare i contenuti
principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui si vive

Riconosce il significato cristiano del Natale e della pasqua traendone motivo per
interrogarsi sul modo in cui viene percepito tali festività

Riconosce nella bibbia, libro sacro per ebrei e cristiani, un documento fondamentale della
cultura occidentale, distinguendola da altre tipologie di testi tra cui quelli di altre religioni

Identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico, farsi accompagnare nell’analisi
delle pagine più accessibili per collegarle alla propria esperienza culturale ed esistenziale

Confronta la propria esperienza religiosa con quella di altre persone e distinguere la
specificità della proposta di salvezza del cristianesimo

Identifica nella chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù cristo e cercano di
mettere in pratica il suo insegnamento

Coglie il valore specifico dei sacramenti e interrogarsi sul significato che essi hanno nella
vita dei cristiani.
ALUNNI CHE NON SI AVVALGONO
DELL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA
Per gli alunni che non si avvalgono dell’Insegnamento della Religione Cattolica
viene stilato un Progetto di Attività Alternative mirato a “Sviluppare un’iniziale
consapevolezza dei valori della vita e della convivenza civile” dal titolo: “NOI
NEL MONDO” ; questo costituisce parte integrante del presente Piano
dell’Offerta Formativa ed è conservato agli atti della scuola, rinnovato di anno in
anno.
[73]
ORGANIZZAZIONE ATTIVITA’ DIDATTICA
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
Il quadro orario settimanale delle discipline della scuola secondaria di I grado, definito tenendo
conto dei nuovi piani di studio è così determinato:(D. M. n. 37 del 26 marzo 2009)
DISCIPLINE O GRUPPI DI
DISCIPLINE
I classe
II classe
III classe
9
9
9
Approfondimento
1
1
1
Matematica e Scienze
6
6
6
Tecnologia
2
2
2
Inglese
3
3
3
Seconda lingua comunitaria
2
2
2
Arte e immagine
2
2
2
Educazione fisica
2
2
2
Musica
2
2
2
Religione cattolica
1
1
1
Totale orario settimanale
30
30
30
Materie letterarie
(Italiano, Storia,cittadinanza e
Costituzione, Geografia)
*MATERIE LETTERARIE: La cattedra di Lettere nelle classi è così suddivisa:
- Italiano 5 ore + 1 ora di approfondimento
- Storia
2 ore
- Geografia 2 ore
**L’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” è inserito nell’area
disciplinare storico- geografica.
[74]
Valorizza le esperienze
dei ragazzi e ne
apprezza il patrimonio
culturale
Dà a tutti le
medesime
opportunità e
promuove, al tempo
stesso, il massimo
Propone esperienze
motivanti all’origine di
apprendimenti
consapevoli e
competenti
sviluppo possibile
delle potenzialità di
ciascuno.
Si avvale delle
Considera la
valutazione come
strumento di
formazione e di
orientamento
potenzialità offerte dal
territorio, per
sviluppare nell’alunno il
senso di appartenenza al
proprio ambiente e
rafforzarne l’identità.
LA NOSTRA
SCUOLA
(Secondaria di
1° grado)
Promuove
l’orientamento come
processo educativo,
fondato sullo sviluppo
degli interessi, delle
attitudini, delle
capacità
Investe nella dimensione
relazionale e affettiva
attraverso l’esperienza
del reciproco rispetto,
dell’impegno responsabile,
della solidarietà e della
tolleranza.
Favorisce l’integrazione
Promuove la
partecipazione di
tutti
i soggetti
– docenti, famiglie,
studenti –
al “Progetto
Educativo”
[75]
di ciascuno nella vita
della classe garantendo
l’accoglienza e la
rivalutazione delle
differenze, quale
occasione di reciproco
arricchimento
TRAGUARDI DISCIPLINARI PER LO SVILUPPO DELLE
COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA
DI 1° GRADO
ITALIANO
L’alunno













Interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità
dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura la consapevolezza che
il dialogo, oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e
lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti
vari ambiti culturali e sociali.
Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio nella realizzazione
di giochi o prodotti, nell'elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su
problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.
Ascolta e comprende testi di vario tipo "diretti" e "trasmessi" dai media, riconoscendone
la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l'intenzione dell’emittente.
Espone oralmente all'insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche
avvalendosi di supporti specifici. (schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.).
Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti) nelle
attività di studio personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e rielaborare dati
informazioni e concetti; costruisce sulla base di quanto letto testi o presentazioni con
l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici.
Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne
un'interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti.
Scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo,
argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario.
Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l'accostamento dei linguaggi
verbali con quelli iconici e sonori.
Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base (fondamentale;
di alto uso; di alta disponibilità).
Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso.
Adatta opportunamente il registro informale e formale in base alla situazione
comunicativa e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate.
Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso
nello spazio geografico, sociale e comunicativo.
Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al
lessico, alla morfologia, all'organizzazione logico-sintattica della frase semplice e
complessa, ai connettivi testuali; utilizza le conoscenze metalinguistiche per
comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per correggere i propri
scritti.
[76]
STORIA
L'alunno
 Si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l’uso di risorse
digitali.
 Produce informazioni storiche con fonti di vario genere - anche digitali - e le sa
organizzare in testi.
 Comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio,
 Espone oralmente e con scritture anche digitali - le conoscenze storiche acquisite
operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni
 Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende
opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo.
 Comprende aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della storia italiana dalle forme
di insediamento e di potere medioevali alla formazione dello stato unitario alla nascita
della Repubblica anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico,
 Conosce aspetti e processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e
contemporanea, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico.
 Conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione
neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione.
 Conosce aspetti e processi essenziali della storia del suo ambiente.
 Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell'umanità e li sa mettere in
relazione con i fenomeni storici studiati
GEOGRAFIA
L’alunno




Lo studente si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali
e alle coordinate geografiche; sa orientare una carta geografica a grande scala facendo
ricorso a punti di riferimento fissi.
Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d'epoca, immagini da
telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi
geografici per comunicare efficacemente informazioni spaziali.
Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani,
gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come
patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare.
Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e
valuta gli effetti di azioni dell'uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche.
[77]
INGLESE E FRANCESE
(I traguardi sono riconducibili al Livello Al del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le
lingue del Consiglio d'Europa)
L'alunno







Comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari.
Comunica oralmente in attività che richiedono solo uno scambio di informazioni
semplice e diretto su argomenti familiari e abituali.
Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del
proprio ambiente.
Legge brevi e semplici testi con tecniche adeguate allo scopo.
Chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera
dall'insegnante.
Stabilisce relazioni tra semplici elementi linguistico-comunicativi e culturali propri delle
lingue di studio.
Confronta i risultati conseguiti in lingue diverse e le strategie utilizzate per imparare.
MATEMATICA
L’alunno











L'alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne
padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato
di operazioni.
Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne
coglie le relazioni tra gli elementi.
Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e
prendere decisioni.
Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro
coerenza.
Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul
processo risolutivo,sia sui risultati.
Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare
da un problema specifico a una classe di problemi.
Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite (ad esempio sa
utilizzare i concetti di proprietà caratterizzante e di definizione).
Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e contro esempi adeguati e utilizzando
concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le
conseguenze logiche di una argomentazione corretta.
Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni ...) e
ne coglie il rapporto col linguaggio naturale.
si orienta nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana, giochi ...) con valutazioni di
probabilità.
Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze
significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte
situazioni per operare nella realtà.
[78]
SCIENZE
L'alunno







Esplora e sperimenta, in laboratorio e all'aperto, 1o svolgersi dei più comuni
fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi,
utilizzando le conoscenze acquisite.
Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo,
quando è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni.
Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e
microscopici, è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti.
Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel
tempo; riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i
modi di soddisfarli negli specifici contesti ambientali.
È consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle
risorse, nonché dell'ineguaglianza dell'accesso a esse, e adotta modi di vita
ecologicamente responsabili.
Collega 1o sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell'uomo.
Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all'uso della scienza nel
campo dello sviluppo scientifico e tecnologico.
TECNOLOGIA
L'alunno









Riconosce nell'ambiente che 1o circonda i principali sistemi tecnologici e le molteplici
relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali.
Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e
riconosce le diverse forme di energia coinvolte.
È in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo
tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi.
Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di
classificarli e di descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai
materiali.
Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la
realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale.
Ricava dalla lettura e dall'analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi
disponibili sul mercato, in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo
diverso.
Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione ed è in grado
di farne un uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e
socializzazione.
Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera
metodica e razionale, compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con
i compagni.
Progetta e realizza rappresentazioni grafiche o infografiche, relative alla struttura e al
funzionamento di sistemi materiali o immateriali, utilizzando elementi del disegno
tecnico o altri linguaggi multimediali e di programmazione
[79]
ARTE E IMMAGINE
L'alunno





Realizza elaborati personali e creativi sulla base di un'ideazione e progettazione
originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo
funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’ integrazione di più media e codici
espressivi.
Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati
di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali.
Legge le opere più significative prodotte nell'arte antica, medievale, moderna e
contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali;
riconosce il valore culturale di immagini,di opere e di oggetti artigianali prodotti in
paesi diversi dal proprio.
Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del
proprio territorio ed è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione.
Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il
linguaggio appropriato.
MUSICA
L'alunno





Partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l'esecuzione
e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti.
Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, al1'analisi e alla riproduzione di
brani musicali.
È in grado di ideare e realizzare, anche attraverso l’ improvvisazione o partecipando a
processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto
critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando anche sistemi
informatici.
Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche
in relazione alla propria esperienza musicale e ai diversi contesti storico-culturali.
Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali,
servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica.
[80]
EDUCAZIONE FISICA
L'alunno






È consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza sia nei limiti.
Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione.
Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio motorio per entrare in
relazione con gli altri,praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair - play) come
modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regole.
Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti di promozione dello "star bene"
in ordine a un sano stile di vita e alla prevenzione.
Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli altri.
E’ capace di integrarsi nel gruppo. di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il
bene comune.
RELIGIONE
L’alunno








È aperto alla sincera ricerca della verità
Sa interrogarsi sul trascendente e porsi domande di senso compiuto, cogliendo
l’intreccio tra dimensione religiosa e culturale.
Sa interagire, a partire dal contesto in cui vive, con persone di religione differente,
sviluppando un’identità capace di accoglienza, confronto e dialogo.
Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della storia della
salvezza, della vita e dell’insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle origini.
Ricostruisce gli elementi fondamentali della storia della Chiesa e li confronta con le
vicende della storia civile passata e recente, elaborando criteri per avviarne una
interpretazione consapevole.
Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti …), ne individua le
tracce presenti in ambito locale, italiano, europeo e nel mondo imparando ad apprezzarli
dal punto di vista artistico, culturale e spirituale.
Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di riflessione in vista
di scelte di vita progettuali e responsabili.
Inizia a confrontarsi con la complessità dell’esistenza e impara a dare valore ai propri
comportamenti, per relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri, con il
mondo che lo circonda
ALUNNI CHE NON SI AVVALGONO DELL’INSEGNAMENTO
DELLA RELIGIONE CATTOLICA
Per gli alunni che non si avvalgono dell’Insegnamento della Religione Cattolica
viene stilato un Progetto di Attività Alternative mirato a “Sviluppare un’iniziale
consapevolezza dei valori della vita e della convivenza civile” dal titolo: “NOI
NEL MONDO” ; questo costituisce parte integrante del presente Piano
dell’Offerta Formativa ed è conservato agli atti della scuola, rinnovato di anno in
anno.
[81]
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
ESAMI DI STATO
CRITERI DI AMMISSIONE AGLI ESAMI DI STATO
Ai fini dell’ammissione all’esame è necessario che l’alunna/o abbia frequentato tre
quarti (3/4) dell’orario obbligatorio, come specifica l’art. 11 del D. L.vo n° 59 del
19/02/2004: Ai fini della validità dell’anno, per la valutazione degli allievi è
richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato di
cui ai commi 1 e 2 dell’articolo 10. Per casi eccezionali, le istituzioni scolastiche
possono autonomamente stabilire motivate deroghe al suddetto limite.
Nel comma 10 dell’art. 2 dello schema di regolamento concernente
“coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori
modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto legge 1°
Settembre 2008, n° 137, convertito con modificazioni dalla legge 30 Ottobre 2008
n° 169, troviamo la seguente integrazione: [ … ] le motivate deroghe in casi
eccezionali, previsti dal medesimo comma 1, sono deliberate dal collegio docenti a
condizione che le assenze complessive non pregiudichino la possibilità di
procedere alla valutazione stessa. L’impossibilità di accedere alla valutazione
comporta la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale del ciclo.
Tali circostanze sono oggetto di preliminare accertamento da parte del consiglio
di classe e debitamente verbalizzate.
Oltre che per il mancato raggiungimento del monte ore di frequenza obbligatoria, il
Consiglio di classe può non ammettere una/un alunna/o alla classe successiva o
all’esame finale del primo ciclo anche per motivi legati ad un comportamento
insufficiente e al non raggiungimento degli obiettivi prefissati. Il comma 3 dell’art.
2 della L. 169/2008 precisa:
La votazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente (ossia a
maggioranza) dal consiglio di classe concorre alla valutazione complessiva delle
studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo
anno di corso e all’esame conclusivo del ciclo.
L’art. 3 della L. 169/2008 aggiunge: nella scuola secondaria di primo grado, sono
ammessi alla classe successiva, ovvero all’esame di Stato a conclusione del ciclo,
gli studenti che hanno ottenuto, con decisione assunta a maggioranza del consiglio
di classe, un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di
discipline.
[82]
La Circolare ministeriale n° 48 del 31 Maggio 2012 recita inoltre:
L’ammissione degli alunni interni, previo accertamento della prescritta frequenza
ai fini della validità dell’anno scolastico (art. 3, c. 2, DPR n° 122/2009), è disposta,
con decisione assunta a maggioranza dal consiglio di classe, nei confronti
dell’alunno che ha conseguito una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna
disciplina o gruppo di discipline (valutate queste con un unico voto) e un voto di
comportamento non inferiore a sei decimi. Il giudizio di idoneità è espresso in
decimi, considerando il percorso scolastico complessivo compiuto dall’allievo
nella scuola secondaria di primo grado: in caso di valutazione negativa, viene
espresso un giudizio di non ammissione all’esame medesimo, senza attribuzione di
voto.
La decisione relativa all’ammissione agli esami appartiene al consiglio di classe,
presieduto dal dirigente scolastico (o da un suo delegato), a garanzia della
uniformità dei giudizi sia all’interno della classe, sia nell’ambito di tutto l’istituto.
L’esito della valutazione è pubblicato all’albo dell’Istituto sede d’esame, con
indicazione “Ammesso”, seguito dal voto in decimi attribuito al giudizio di
ammissione, ovvero “Non ammesso”. In caso di non ammissione all’esame, le
istituzioni scolastiche adottano idonee modalità di comunicazione preventiva alle
famiglie.
Giudizio di idoneità (percorso triennale)
La valutazione periodica annuale, affidata ai docenti, ha accertato il
raggiungimento degli obiettivi formativi ai fini del passaggio al periodo scolastico
successivo, valutando anche il comportamento degli alunni, e ferma restando la
possibilità di non ammettere all’anno successivo in caso di accertate gravi carenze.
La valutazione deve essere:
 finalizzata a sostenere, motivare, orientare, valorizzare la crescita e
l’apprendimento;
 tesa alla promozione e alla valorizzazione delle capacità e delle
caratteristiche individuali;
 relazionale, condivisa, realizzata nello scambio comunicativo tra docenti e
alunni;
 comunicata agli alunni nei suoi valori positivi e nelle sue intenzioni
costruttive.
[83]
La valutazione deve avere funzioni di:




verifica degli apprendimenti individuali;
promozione della motivazione;
mezzo di formazione;
comunicazione d’informazione agli alunni.
Durante i tre anni sono stati individuati metodologie e strumenti diversi:





prove oggettive;
questionari;
osservazioni in itinere;
relazioni;
produzioni orali e scritte.
In definitiva, la valutazione fornisce informazioni sui risultati, ha funzioni di
bilancio, di orientamento, di conoscenza di sé, di valorizzazione delle capacità.
Perciò, pur non essendo facile racchiudere in un voto il complesso processo
valutativo, abbiamo comunque cercato di far corrispondere al “voto di idoneità”
una serie di rilevazioni che tengano conto di queste voci: comportamento ( ),
impegno, partecipazione, attenzione e apprendimento, esperienze ed evoluzione.
Voto Giudizio sintetico
10
Eccellente
Caratteristiche per il giudizio di idoneità
Impegno serio, costante, accurato, responsabile; partecipazione
attiva, continua, interessata e propositiva; attenzione costante e
produttiva; metodo di lavoro efficace, autonomo, con personale
orientamento di studio; apprendimento rapido, consolidato,
sicuro, con conoscenze approfondite/bagaglio culturale notevole,
anche rielaborato in modo critico e/o personale; partecipazione
costruttiva ad esperienze opzionali o extrascolastiche; positiva e
costante sviluppo degli atteggiamenti e degli apprendimenti e
miglioramento costante e progressivo anche rispetto alla buona
situazione di partenza. Il comportamento ( )
[84]
9
Ottimo
8
Distinto
7
6
Buono
Sufficiente
Impegno serio, accurato e costante; partecipazione attiva,
coerente, personale e significativa; attenzione costante; metodo
di lavoro produttivo ed efficace, emergenza di interessi
personali;
apprendimento sicuro e criticamente appreso; partecipazione
costruttiva e propositiva ad esperienze opzionali o extrascolastiche; sviluppo positiva degli atteggiamenti e degli
apprendimenti, e della capacità di rielaborare esperienze e
conoscenze, con miglioramento significativo della situazione di
partenza. Il comportamento ( )
Impegno serio e adeguato; partecipazione attiva, costruttiva e
coerente; attenzione costante; metodo di lavoro preciso,
autonomo e ordinato; apprendimento soddisfacente, in qualche
caso da approfondire; partecipazione collaborativa e interessata
a esperienze opzionali o extrascolastiche;
Il comportamento ( )
Impegno accettabile / costante ma dispersivo;
partecipazione interessata, ma non sempre collaborativa / ma
selettiva o discontinua; attenzione adeguata solo in alcune
discipline / non sempre adeguata; metodo di lavoro poco
preciso / a volte disordinato / non del tutto consolidato;
apprendimento soddisfacente ma ripetitivo / mnemonico / poco
approfondito; partecipazione discontinua / non adeguata / a
esperienze opzionali o extrascolastiche;
Il comportamento ( )
Impegno adeguato / adeguato in alcune discipline d’interesse,
partecipazione da sollecitare;
attenzione
saltuaria, non produttiva;
metodo di lavoro accettabile / accettabile ma guidato;
apprendimento a volte superficiale / sufficiente nelle
discipline d’interesse;
Il comportamento ( )
[85]
5
Non sufficiente
4
Gravemente
insufficiente
Impegno saltuario, discontinuo, non adeguato alle richieste;
partecipazione limitata/ superficiale/ da sollecitare; attenzione
discontinua/ non sempre adeguata/ non produttiva/ mancante
nella maggior parte delle discipline; metodo di lavoro
disordinato/ poco preciso/ non autonomo/ meccanico/
bisognoso di guida costante; apprendimento difficoltoso/
frammentario/ con molte lacune;
Il comportamento ( )
Impegno superficiale/ discontinuo/ mancante; partecipazione
superficiale/ con scarso interesse/ senza contributi personali/
nemmeno se sollecitato o guidato; attenzione mancante;
metodo di lavoro disordinato/ improduttivo/ mancante;
apprendimento difficoltoso/ non ha appreso nuove conoscenze
o acquisito abilità; non ha partecipato a nessuna delle
esperienze opzionali o extrascolastiche/ oppure è stato in esse
elemento di disturbo. Il comportamento ( )
[86]
CRITERI PER LA CONDUZIONE DELL’ESAME DI STATO
CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO
PROVE SCRITTE: CRITERI GENERALI
(ai sensi della Circolare ministeriale del 31 Maggio 2012)
Italiano
Saranno proposte tre tracce relative a:
1. esperienze reali o del proprio immaginario, con libera scelta della tipologia
testuale (lettera personale, diario, racconto, racconto autobiografico,
cronaca).
2. argomento di interesse di interesse culturale o sociale (testo argomentativo
e/o espositivo argomentativo).
3. relazione su un argomento di studio attinente a qualsiasi disciplina o a una
esperienza di tipo progettuale svolta nel triennio.
1^ lingua comunitaria: Inglese
Questionario relativo a un brano; composizione di una lettera su traccia
2^ lingua comunitaria: Francese
Questionario relativo a un brano; composizione e/o completamento di una lettera
su traccia, di una cartolina, di una email, o un dialogo
Matematica ed elementi di scienze
Quattro quesiti con soluzioni indipendenti l’una dall’altra
Le tracce saranno identiche per tutte le sezioni, sebbene non si escluda la
possibilità di somministrare prove diverse in presenza di particolari e documentate
esigenze.
[87]
Prova nazionale Invalsi
Secondo le direttive del MIUR e le eventuali esigenze dell’Istituto
ALUNNI STRANIERI
ALUNNI CON DSA
DISTURBO SPECIFICO
DELL’APPRENDIMENTO
(dislessia, discalculia …)
Gli alunni con cittadinanza non italiana (al di là del loro
livello linguistico e dal tempo di permanenza in Italia)
saranno sottoposti alla prova nazionale come gli altri alunni
(si dovrà barrare - per meri fini statistici - nel modulo Invalsi
la voce “alunno straniero”)
Solo gli alunni che possono contare su una certificazione di
disturbo specifico dell’apprendimento hanno diritto ad avere
a disposizione un tempo maggiore per svolgere la prova
nazionale (15’ in più rispetto ai compagni) e ad utilizzare
durante la prova nazionale strumenti dispensativi e
compensativi (calcolatrice, tavola pitagorica, computer con
programma di sintesi vocale, computer con programma di
correzione automatica …).
L’INVALSI predispone una versione informatizzata della
prova nazionale per i candidati con disturbo specifico di
apprendimento per i quali ciascuna istituzione scolastica
abbia
fatto richiesta all’INVALSI in tempo utile e, comunque, non
oltre il giorno precedente la prova.
La sottocommissione valuta la possibilità di adattare la prova
nazionale compatibilmente con il PEI dell’alunno con
disabilità.
ALUNNI CON DISABILITA’
ALUNNI IN DIFFICOLTÀ
MA NON CERTIFICATI
PESO DELLA
PROVA NAZIONALE NEL
VOTO FINALE D’ESAME
N.B. se l’alunno non ha sostenuto la prova nazionale bensì
una prova personalizzata il foglio risposte va compilato solo
per la parte anagrafica.
Gli alunni in difficoltà ma non certificati saranno sottoposti
alla prova nazionale come gli altri alunni.
La C.M. n.46 del 26/05/2011 conferma che:
Il voto finale è costituito dalla media dei voti in decimi
ottenuti
nelle singole prove e nel giudizio di idoneità, arrotondata
all’unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5
La Circolare ministeriale del 31 Maggio 2012 ricorda che: Le prove dell’esame conclusivo del
primo ciclo sono sostenute anche con l’uso di attrezzature tecniche e sussidi didattici, nonché di
altra forma di ausilio tecnico necessario.
I candidati con disturbi specifici di apprendimento, di cui alla legge n. 170/2010, possono
utilizzare per le prove scritte gli strumenti compensativi previsti dal piano didattico
personalizzato (PDP) o da altra documentazione, redatta ai sensi dell’art. 5 del D.M. 12 luglio
2011.
La stessa Circolare prevede quanto segue per i ragazzi con DSA:
I candidati con disturbo specifico di apprendimento (DSA) che, ai sensi dell’art. 6, comma 6, del
DM 12 luglio 2011, hanno seguito un percorso didattico differenziato, con esonero
[88]
dall’insegnamento della/e lingua/e straniera/e, e che sono stati valutati dal consiglio di classe
con l’attribuzione di voti relativi unicamente allo svolgimento di tale piano, possono sostenere
prove differenziate, coerenti con il percorso svolto, finalizzate al solo rilascio dell'attestazione di
cui all'art. 13 del D.P.R. n. 323/1998. Per detti candidati, il riferimento all’effettuazione delle
prove differenziate va indicato unicamente nell’attestazione e non nei tabelloni affissi all’albo
dell’istituto.
Per i candidati con diagnosi di disturbo specifico di apprendimento (DSA), che hanno seguito un
percorso didattico ordinario, con la sola dispensa dalle prove scritte ordinarie di lingua/e
straniera/e, la commissione sottopone i candidati medesimi a prova orale sostitutiva delle prove
scritte. La commissione, sulla base della documentazione fornita dal consiglio di classe,
stabilisce
modalità e contenuti della prova orale sostitutiva, che ha luogo nei giorni destinati allo
svolgimento delle prove scritte di lingua straniera, al termine delle stesse, o in un giorno
successivo, purché compatibile con il calendario delle prove orali.
COLLOQUIO PLURIDISCIPLINARE
Il colloquio pluridisciplinare tenderà ad accertare la maturità globale del candidato.
Il quale dovrà dare prova di possedere conoscenze adeguate, abilità di
organizzazione logica e capacità di rielaborazione delle informazioni e dei
concetti, da trasferire in situazioni e contesti diversi (competenze).
Verificherà, inoltre, il raggiungimento degli obiettivi perseguiti dall’alunno,
tenendo conto della situazione di partenza.
Accerterà, in particolare:
 il livello di conoscenze acquisite
 la chiarezza espositiva
 la capacità di analisi e sintesi
 l’uso idoneo degli strumenti disciplinari (cartine, grafici, schemi …)
 la capacità di stabilire relazioni tra diversi ambiti disciplinari
 la capacità di esprimere giudizi personali
IL CONSIGLIO DI CLASSE SI ATTERRA’ AI SEGUENTI CRITERI
 creare un clima sereno e distensivo
 avviare il colloquio partendo dall’esperienza dell’alunna/o oppure
dall’esposizione del percorso organizzato mediante strumenti diversi
(ipertesti, grafici, cartine, mappe concettuali, schemi, fotografie, immagini di
opere d’arte, brani musicali, testi poetici …)
 proporre quesiti adeguati al grado di abilità sviluppato dall’alunna/o, per
valorizzarne la personalità, privilegiando le aree a lei/lui più congeniali
 evitare che l’esame si riduca a una sequenza di domande e risposte, ma far sì
che la/il candidata/o conduca il colloquio con organicità e coerenza
[89]
DESCRITTORI PER LA VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE
Elaborati sulla base delle Indicazioni ministeriali e in modo conforme agli obiettivi
di apprendimento fissati.
PROVA SCRITTA DI ITALIANO
 Coerenza e organicità di pensiero
 Capacità di espressione personale
 Corretto e appropriato uso della lingua
PROVA SCRITTA DI LINGUA STRANIERA: INGLESE, FRANCESE
Questionario
 Comprensione del testo
 Produzione della lingua
 Uso di lessico, funzioni e strutture linguistiche
Testo su traccia (lettera, email, cartolina, dialogo)
 Rispetto e sviluppo della traccia
 Produzione della lingua (efficacia comunicativa)
 Uso di lessico, funzioni e strutture linguistiche
PROVA SCRITTA DI MATEMATICA E SCIENZE
 Applicazione delle tecniche operative
 Risoluzione dei problemi
 Uso dei linguaggi specifici
PROVA NAZIONALE INVALSI
Descrittori ministeriali
[90]
Coerenza e organicità di pensiero
Griglia di valutazione per lo scritto di italiano
10
9
8
7
6
5
4
In maniera
pertinente e
completa in
tutte le sue
richieste
Esauriente,
ottime
capacità
di rielaborazio ne
personale
critica,
introspezione
descrizione
Esposte in
modo logico
ben articolato
In maniera
Completa in
quasi tutte le
sue
In maniera
pertinente
In maniera
complessivamente
pertinente
In
maniera
piuttosto
corretta
In maniera
parziale
Non
rispettate
Esauriente,
buone
capacità di
rielaborazione personale,
introspezione,
descrizione
Esauriente,
con buoni
spunti
personali
Esauriente,
articolato,
ben organizzato
Semplice
poco
articolato,
da
ampliare
Superficiale,
inadeguato,
poco sviluppato
Del tutto
Inadeguato
In modo
logico e ben
organizzato
In modo
logico e
organizzato
In modo
logico
In modo
ordinato
In modo
confuso
In modo
confuso,
senza filo
logico
Utilizzo del
lessico
Appropriato,
ampio e specifico
Appropriato e
ricco
Appropriato
e vario
Inadeguato,
povero,
ripetitivo
Del tutto
inadeguato
Ortografia
Senza errori
Senza errori
5 o 6 errori
Sintassi
Corretta,
frasi
strutturate in
modo appropriato, collegate da
punteggiatura
e connettivi
adeguati.
Uso corretto
concordanza
dei tempi
verbali
Corretta,
scorrevole,
uso
appropriato
della punteggiatura e dei
tempi verbali
Pochissimi
errori
Corretta,
scorrevole,
buon uso
della
punteggiatura e dei
tempi
verbali
Semplice
ma
appropriato
3o4
errori
Corretta,
periodi
brevi e
poco
articolati
Più di sei
errori
Scorretta,
frasi
confuse e
contorte
Rispetto di
traccia e
tipologia
testuale
Contenuto
Capacità di
esperienza
personale
Organizzazione delle idee
Corretto e appropriato uso della lingua
contenuto
Pochissimi
errori
Scorrevole,
con punteggiatura
essenziale,
ma corretta
Non
corretta,
periodi
brevi
confusi
L’elaborato rispetta [ … ] la traccia (e, ma non, in parte la tipologia testuale; il contenuto risulta
[ … ] e le idee sono esposte in modo [ … ]. Il lessico è [ … ]. L’elaborato risulta
ortograficamente
[ … ] e (ma) la sintassi [ … ]
[91]
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
PROVA SCRITTA DI LINGUA STRANIERA (INGLESE E FRANCESE)
Alunno/a:
Data:
Scuola:
Sede:
1) QUESTIONARIO
Indicatori
Comprensione del
testo
Punteggio
massimo
4 punti
Produzione della
lingua
3 punti
Uso di lessico,
funzioni e
strutture
linguistiche
3 punti
Descrittori
4 Completa
3 Buona
2 Essenziale
1 Limitata
Punteggio
assegnato
…………..
Risposte:
3 Appropriate
2 Accettabili / Molto aderenti al testo
1Inappropriate
3 Corretto
2 Essenziale
1 Poco corretto
…………
…………
Punteggio ottenuto
Valutazione della prova (in decimi)
……….
……….
2) TESTO SU TRACCIA (LETTERA, EMAIL, CARTOLINA, COMPLETAMENTO DIALOGO)
Indicatori
Rispetto e sviluppo
della traccia
Produzione della
lingua (efficacia
comunicativa)
Uso di lessico,
funzioni e
strutture
linguistiche
Punteggio
massimo
3 punti
4 punti
3 punti
Descrittori
3 Completo
2 Sostanziale
1 Limitato
4 Personale / originale
3 Buona
2 Essenziale
1Parzialmente adeguata
3 Corretto
2 Essenziale / accettabile
1 Poco corretto
Punteggio ottenuto
Valutazione della prova (in decimi)
[92]
Punteggio
assegnato
…………..
…………
…………
……….
……….
ISTITUTO COMPRENSIVO FARA FILIORUM PETRI
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVA SCRITTA DI MATEMATICA
ALUNNO:
INDICATORI
DESCRITTORI
Applica in modo accurato/con ordine e precisione
Applica in modo quasi completo e lineare
Applica in modo corretto, con qualche inesattezza
APPLICAZIONE DI
REGOLE,
PROCEDIMENTI E
PROPRIETA’
Applica in modo per lo più corretto, con qualche errore
Applica in modo essenziale
Applica con incertezza/in modo impreciso
Applica in modo lacunoso e con gravi errori
Risolve con sicurezza e precisione
Risolve in modo coerente ed esaustivo
Risolve in modo corretto
RISOLUZIONE DEI
PROBLEMI
Risolve in modo abbastanza corretto con qualche imprecisione
Risolve sommariamente e con qualche errore
Risolve in modo lacunoso
Risolve in modo confuso e incerto
Utilizza i termini specifici con padronanza ed in modo appropriato
Utilizzo i termini specifici in modo chiaro e preciso
Utilizza i termini in modo corretto
USO DEI LINGUAGGI
SPECIFICI
Utilizza i termini specifici in modo abbastanza corretto
Utilizza i termini specifici con essenziale chiarezza
Utilizza i termini specifici in modo incerto/impreciso
Utilizza i termini specifici in modo scorretto e con difficoltà
MEDIA INDICATORI - VALUTAZIONE FINALE
FIRMA:___________________________________
[93]
VOTO
10
9
8
7
6
5
4
10
9
8
7
6
5
4
10
9
8
7
6
5
4
Griglia di valutazione per il colloquio orale
Voto
10
Giudizio sintetico
Caratteristiche per la valutazione
Eccellente
Conoscenze complete, approfondite, sicure, capacità di
applicazione delle conoscenze anche in contesti diversi; uso
sicuro e controllato dei linguaggi specifici e di quelli non
verbali; espressione ricca, controllo dei vari strumenti di
comunicazione; collegamenti interdisciplinari sicuri e
autonomi.
Conoscenze approfondite e capacità di utilizzo in contesti
diversi, con
9
Ottimo
elaborazione personale; espressione sicura, uso del
linguaggio
corretto e preciso; capacità di argomentazione e di
collegamenti interdisciplinari sicuri e autonomi.
8
7
6
5
Distinto
Buone conoscenze e capacità di esporre con chiarezza i
contenuti, o di farne una sintesi efficace; spunti di
elaborazione personale; linguaggio appropriato nelle scelte
lessicali; sicurezza nei collegamenti interdisciplinari
Buono
Conoscenza analitica dei contenuti essenziali, espressi con
linguaggio globalmente appropriato; esposizione chiara, con
qualche spunto personale e capacità di semplici
collegamenti interdisciplinari
Sufficiente
Non sufficiente
Gravemente
4
insufficiente
Conoscenza dei contenuti fondamentali e [su percorso
proposto dal candidato] capacità di evidenziare l’aspetto
pluridisciplinare, anche con riferimenti non sempre puntuali
o solo se guidato o solo per alcune discipline; terminologia
accettabile, esposizione non ancora ben organizzata
Conoscenze superficiali o lacunose; terminologia
semplificata o ridotta, esposizione incerta, difficoltà nei
collegamenti disciplinari e interdisciplinari
Conoscenza fortemente lacunose anche in presenza di
percorso proposto dal candidato; gravi difficoltà a
focalizzare argomenti o problemi; linguaggio improprio,
stentato, esposizione non strutturata
[94]
Giudizio complessivo d’esame
La C.M. n.48 del 31/05/2012 conferma che:
“Sia l’art. 3, comma 6, del D.P.R. 122/09, che la CM 49/10 ribadiscono che il voto finale
dell’esame conclusivo del I ciclo ‘è costituito dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole
prove e nel giudizio di idoneità arrotondata all’unità superiore per frazione pari o superiore a
0,5’.
Per media dei voti deve intendersi la media aritmetica, in quanto la volontà del legislatore è stata
quella di attribuire a tutte le prove d’esame uguale peso.”
In questo modo:
il GIUDIZIO DI IDONEITÀ vale 1/7 del voto totale
la valutazione del COLLOQUIO vale 1/7 del voto totale
il voto della prova di MATEMATICA vale 1/7 del voto totale
il voto della prova di ITALIANO vale 1/7 del voto totale
il voto della prova di INGLESE vale 1/7 del voto totale
il voto della prova di FRANCESE vale 1/7 del voto totale
il voto INVALSI vale 1/7 del voto totale
Attribuzione della lode
La C.M. n.49 del 20/05/2010, confermata dalla C.M. n.48 del 31/05/2012, prevede che:
A coloro che conseguono un punteggio di dieci decimi in tutte le prove d’esame può essere
assegnata la lode da parte della commissione esaminatrice con decisione assunta all’unanimità.
[95]
DIDATTICA LABORATORIALE
In tutte le scuole dell’Istituto sono presenti attività laboratoriali sia con discipline
curriculari che progettuali.
La metodologia laboratoriale, insieme a tutte le altre metodologie quali la lezione
frontale, problem-solving e la ricerca oltre a favorire il pensiero divergente, a
valorizzare la diversità e il pensiero creativo è utilizzata quale metodologia
privilegiata nella didattica laboratoriale e nelle discipline curriculari in quanto:




rende l’apprendimento più piacevole
favorisce le attività legate al vissuto dell’alunna/o
favorisce forme di collaborazione
favorisce l’integrazione dell’alunno in difficoltà e lo aiuta a maturare sul
piano dell’autonomia
Tutti i Plessi dell’Istituto sono dotati di laboratorio multimediale ( stampanti,
scanner, masterizzatore, videoproiettore, collegamento internet …) con postazioni
sufficienti a garantire l’acquisizione della prima alfabetizzazione informatica.
Le attività di recupero e sviluppo degli apprendimenti offrono la possibilità di
intervenire sulle singole discipline a vari livelli di apprendimento e rispondono ad
una
forte
riflessione
pedagogica.
Poiché non tutti i ragazzi necessitano di tempi uguali, né godono delle stesse
opportunità familiari ed ambientali per acquisire le competenze indicate nel PSP,
occorre utilizzare uno strumento flessibile come l’attività laboratoriale che
consenta di personalizzare i processi di apprendimento e di maturazione, nella
piena consapevolezza che spesso non è necessario agire sulla quantità, ma sulla
qualità e sul metodo.
Sia durante le attività curriculari che durante quelle laboratoriali, il modello
organizzativo è flessibile: si attivano forme di aggregazione diverse e diverse
tipologie di interventi:
 lavoro in classe
 lavoro in piccoli gruppi di livello
 lavoro in gruppo allargato
 lavoro personalizzato
 lavoro a coppia (tutoraggio)
 lavoro a classi aperte
[96]
METODOLOGIA
I criteri metodologici seguiti per la realizzazione del “Piano educativo” si
fonderanno su alcuni principi fondamentali:
 La scelta delle attività sarà guidata dalla motivazione ad apprendere
 Si metteranno in atto opportune strategie per facilitare l’apprendimento
Di conseguenza le scelte metodologiche verranno effettuate in modo da:
 Valorizzare l’esperienza e la conoscenza degli alunni
 Ancorare l’attività alle esperienze pregresse
 Richiamare, esplorare, problematizzare
 Attuare interventi adeguati alle diversità
 Valorizzare le diversità di apprendimento, di inclinazione, affettiva ed
emozionale mediante percorsi scolastici specifici
 Favorire l’integrazione degli stranieri mediante una padronanza
crescente della lingua italiana
 Favorire l’integrazione degli alunni diversamente abili utilizzando la
flessibilità oraria e le nuove tecnologie
 Favorire l’esplorazione e la ricerca
 Ricercare, problematizzare, elaborare percorsi cognitivi per trovare
soluzioni originali
 Incoraggiare l’apprendimento collaborativo
 Favorire la formazione di gruppi di lavoro omogenei ed eterogenei
 Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere
 Comprendere le ragioni di un insuccesso
 Conoscere i propri punti di forza
 Riconoscere le difficoltà incontrate
 Imparare le strategie per superarle
 Conoscere il proprio stile di apprendimento
 Comprendere il compito assegnato
 Realizzare percorsi attraverso attività laboratoriali
 Favorire l’operatività il dialogo e la riflessione
 Incoraggiare la progettualità e la sperimentazione
 Condividere e partecipare
 Valorizzare il territorio come risorsa per l’apprendimento
 Allestire e utilizzare la biblioteca scolastica per favorire ascolto,
lettura e scoperta dei libri
[97]
PIANO DEGLI INTERVENTI
A FAVORE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
Per identificare con precisione chi sono gli studenti con Bisogni Educativi Speciali
bisogna fare un riferimento alla Direttiva MIUR del 27 dicembre 2012.
Sono studenti disabili: gli ipovedenti, i non vedenti, gli audiolesi, gli ipoacusici, gli
affetti da autismo; i cerebrolesi o con insufficienza mentale grave, gli studenti con
due o più disturbi in comorbilità.
Sono in possesso di una certificazione sanitaria rilasciata da una Commissione
medica del Servizio Sanitario Nazionale, in base alla legge 104/92 che identifica la
disabilità facendo riferimento ai parametri dell’Organizzazione Mondiale della
Sanità.
L’orientamento attuale è quello di considerare la “disabilità come il risultato
dell’interazione tra persone con menomazioni e barriere comportamentali ed
ambientali, che impediscono la loro piena ed effettiva partecipazione alla società,
su base di uguaglianza con gli altri”. Tale definizione contenuta nella Convenzione
Onu per i diritti delle persone con disabilità, ratificata dal P Parlamento Italiano
(Legge n.18/2009) è importante perché:
 Supera un approccio focalizzato solo sui deficit psichici o fisici della persona
con disabilità;
 Accoglie il modello sociale della disabilità, dove il contesto socio-culturale
incide in modo determinante nel definire il grado di qualità della vita;
 Introduce i principi di non discriminazione, pari opportunità, Autonomia per
conseguire la piena inclusione sociale con il coinvolgimento delle stesse
persone disabili e delle loro famiglie
Il contesto socio-culturale, inteso come ambienti, procedure, strumenti educativi e
ausili, è fondamentale nel determinare i livelli di disabilità: un contesto ricco
consentirà livelli di autonomia ottimali, contesti deprivati saranno causa di
discriminazione.
La convenzione ONU impegna gli stati firmatari a prevedere forme di integrazione
scolastica in classi comuni, garantendo un sistema di istruzione inclusivo a tutti i
livelli ed un apprendimento continuo lungo tutto l’arco della vita finalizzati:
- al pieno sviluppo del potenziale umano, del senso di dignità e dell’autostima e
al rafforzamento del rispetto dei diritti umani, delle libertà fondamentali e
della diversità;
- allo sviluppo, delle persone disabili, della propria personalità, dei talenti e
della creatività, delle proprie abilità mentali e fisiche, sino alle massime
potenzialità;
- a porre i disabili in condizione di partecipare effettivamente ad una società
libera.
[98]
La Legge 104/92 raccoglie e integra gli interventi legislativi successivi alla 517/77,
amplia il principio d’integrazione e impegna lo Stato a rimuovere le condizioni che
ne limitano lo sviluppo sia sul piano della partecipazione sociale sia su quello dei
deficit fisici; pone attenzione all’integrazione scolastica sottolineando che il
percorso formativo individualizzato deve coinvolgere famiglia, docenti, esperti
ASL, personale del Comune, servizio sociale; indica gli strumenti per
l’integrazione (Diagnosi Funzionale, Profilo Dinamico Funzionale, Piano
Educativo Individualizzato)
Nell’Istituto sono inseriti alunni diversamente abili seguiti dagli insegnanti di
sostegno, dall’equipe multidisciplinare della ASL di Chieti, dalle Assistenti Sociali
dei vari Comuni, dagli psicologici scolastici e dagli Assistenti Educativo
Scolastici.
Annualmente viene redatto un Piano Educativo Individualizzato con lo scopo di
seguire la crescita globale dell’alunno, sia dal punto di vista dell’apprendimento,
che psico-fisico ed affettivo-relazionale.
Con scadenza trimestrale vengono convocati i Gruppi “H” operativi, ai quali
prendono parte tutte le figure professionali che operano intorno all’alunno e i
genitori dello stesso, per monitorare il suo percorso scolastico.
Inoltre all’inizio e alla fine delle attività didattiche si riunisce il gruppo di lavoro
sull’handicap di Istituto, composto da tutti i membri dei vari Gruppi “H” operativi,
che affronta le problematiche relative all’inserimento e alla partecipazione alle
attività didattiche, degli alunni diversamente abili, e propone attività alternative da
realizzare attraverso Progetti e/o Laboratori.
Per quanto concerne l’organizzazione didattica, per questi alunni sono
programmate esperienze dentro e fuori la scuola, così da creare utili occasioni che
li stimolino ad arricchire il linguaggio e ad instaurare rapporti positivi con gli altri
e con l’ambiente.
La progettazione è sempre attenta al contesto educativo, ricercando strumenti e
mezzi indispensabili al raggiungimento dell’autonomia personale e al superamento
degli ostacoli fisici che l’ambiente presenta.
Le attività dell’insegnante di sostegno e degli insegnanti di classe si svolgono
prevedendo l’utilizzo di ausili tecnici e di materiali strutturati. In considerazione
della Programmazione di classe vengono estrapolati gli obiettivi minimi, le
competenze e le abilità da sviluppare, in funzione delle potenzialità dei singoli
alunni, in una programmazione individualizzata, fondata su una tempestiva
valutazione iniziale e finalizzata al pieno utilizzo di tutte le forme di flessibilità
previste dall’ordinamento scolastico.
Molta importanza è data alla motivazione nello svolgimento delle attività proposte.
La diversità dei modi di apprendere, affinché diventi risorsa e non problema, viene
affrontata attraverso la strutturazione di modalità di lavoro interno al gruppo,
valorizzando le differenze e facendole incontrare ed interagire costruttivamente.
[99]
Questo consente di rispettare le caratteristiche peculiari di ciascuno, i tempi e le
modalità di apprendimento all’interno di una dimensione di gruppo che realizza
una complementarità proficua. Si ragiona così in termini di classe e non di singolo
soggetto diversamente abile, riuscendo a far incontrare le diverse esigenze,
competenze, difficoltà in modo sinergico.
Qualora vi siano alunni che presentano disagio o gravi difficoltà sia sul piano del
comportamento sia su quello dell’apprendimento, il Consiglio d’Intersezione, di
Interclasse o di Classe, ne prende atto e predispone percorsi individualizzati( BES
e DSA),chiedendo la collaborazione della famiglia, della Asl e dell’Ente Locale,
attraverso le figure professionali presenti nella scuola, per attivare eventuali
sostegni educativi e didattici all’esterno e all’interno della scuola. Gli insegnanti
hanno incontri periodici con gli altri operatori per concordare le attività, per
monitorarne i risultati e per verificarne l’efficacia.
Per i BES il gruppo di lavoro sta predisponendo la modulistica relativa. Il lavoro è
in fieri e, per il momento, si rimanda al PDP fornito tra gli allegati al presente
POF.
ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
La Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con
bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”
delinea e precisa la strategia inclusiva della scuola italiana al fine di realizzare
appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione
di difficoltà.
L’inclusione scolastica vuole essere il processo attraverso il quale gli impedimenti
vengono rimossi in modo che ciascun individuo possa essere valorizzato,
incontrando le condizioni per esprimere al meglio le proprie potenzialità.
Ciò non significa negare il fatto che ognuno di noi è diverso o negare la presenza
di disabilità che devono essere trattate in maniera adeguata, ma vuol dire spostare
l’analisi e l’intervento dalla persona al contesto, per individuarne gli ostacoli e
operare per la loro rimozione.
Pertanto sulla base dell’analisi del tessuto sociale il nostro Istituto si propone un
progetto mirato, atto a ricevere in modo adeguato alunni con bisogni educativi
speciali offrendo a ciascuno una reale e fattiva integrazione. Da qui matura
l’esigenza di sviluppare e approfondire percorsi specifici che, inseriti in un
progetto scolastico, possono anche diventare occasione di formazione per i docenti.
La nostra realtà scolastica accoglie alunni provenienti da un ambiente socioculturale medio, con nuclei familiari attenti alla crescita affettiva e psico-sociale
dei figli; dall’altra si trova ad operare anche con alunni in situazione di disagio
[100]
familiare e/o sociale. Questi provengono da un ambiente socio-culturale ed
economico modesto e deprivato. A seguito degli ultimi Consigli di Classe, emerge
una situazione in cui alcuni alunni, pur essendo provo di certificazione, si
caratterizzano come soggetti BES in quanto denotano cali motivazionali nel
percorso di apprendimento, difficoltà di integrazione, ristretto codice linguistico,
scarso interesse della famiglia alla vita scolastica dei figli e, rari casi, atteggiamenti
di aggressività fisica e verbale.
I BES nel nostro Istituto riguardano, dunque:







Alunni con disabilità
Alunni con DSA (Disturbo Specifico dell’Apprendimento)
Alunni con deficit del linguaggio
Alunni con disturbo oppositivo provocatorio
Alunni con disturbo della condotta in adolescenza
Alunni con disagio socio-culturale
Alunni stranieri non alfabetizzati
Come previsto dalla C.M. n.8 del 6/03/2013 del MIUR ogni scuola è chiamata ad
elaborare una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività (PAI) riferito a tutti gli
alunni con BES.
Il PAI del nostro Istituto indica le scelte metodologiche finalizzate all’attuazione di
percorsi capaci di favorire pari opportunità per tutti gli alunni e si propone di
individuare strategie didattiche ed organizzative che favorendo il percorso di
apprendimento dei soggetti con BES, risulti capace di offrire loro un contesto più
efficace.
FINALITA’
Il nostro Istituto Comprensivo si pone come finalità prioritaria quella di
un’integrazione globale attraverso la sperimentazione di percorsi formativi in
grado di assicurare continuità nel passaggio tra i vari ordini di scuola e in quello
indispensabile tra il mondo della scuola e quello sociale inteso nel senso più
ampio. E inoltre:
 Finalizzare tutta l’attività educativa, formativa e riabilitativa ad un “progetto
di vita“ che tenga conto del ruolo attivo che l’individuo dovrà svolgere
all’interno della società;
 Elaborare tre aspetti determinanti del processo di formazione: accoglienza,
integrazione, orientamento
[101]
OBIETTIVI GENERALI
 Favorire negli alunni processi di apprendimento e di acquisizione di
competenze
 Rendere il soggetto diversamente abile il più autonomo possibile
 Passare da un modello di crescita “protettivo” ad uno di “crescita autonoma”
facendo sì che l’alunno possa sperimentare, il più possibile, attività svolte
autonomamente
OBIETTIVI SPECIFICI
 Attivazione dei G.L.I (Gruppo di Lavoro Inclusione) per redigere e
monitorare il Piano di Integrazione inserito nel POF e per coordinare la
programmazione dei servizi scolastici con quelli sanitari, socio assistenziali
ecc.
 Attivazione del G.L.I. per ciascun alunno disabile, al fine di favorire contatti
e passaggi di informazioni tra le scuole e tra Scuola e territorio.
 Formulazione del Piano Educativo Individualizzato (concordato in sede di
GLI con gli appartenenti al gruppo di lavoro) e della programmazione
didattico-educativa finalizzata all’integrazione.
 Organizzazione di spazi capaci di garantire comunicazione, socializzazione,
collaborazione e quindi motivazione, attraverso l’organizzazione di attività
ludico-laboratoriali che consentano il recupero di opportunità di
apprendimento anche attraverso l’uso di linguaggi non verbali.
[102]
IL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
Il DM n. 5669 del 2011, attuativo della Legge n.170/2010 e le Linee guida
annesse, definiscono il Piano didattico Personalizzato come lo strumento attraverso
cui realizzare l’inclusione scolastica degli studenti con disturbi specifici
dell’apprendimento.
All’art.5 del decreto ministeriale sopracitato, si legge infatti:” La scuola garantisce
ed esplicita nei confronti degli alunni DSA, interventi didattici individualizzati e
personalizzati, anche attraverso la redazione di un Piano Didattico Personalizzato
con l’indicazione degli strumenti compensativi e delle misure dispensative”.
La compilazione del PDP deve seguire il seguente iter:
1 FASE: acquisizione della certificazione, redatta dagli operatori sanitari del
servizio pubblico o convenzionato, in cui sia presente la diagnosi di disturbo
specifico dell’apprendimento. Se è in corso il Consiglio deve anticipare le tutele
previste dalle norme vigenti, adottando strategie didattiche e interventi
personalizzati. Per gli alunni con certificazione di struttura privata si raccomanda
di adottare preventivamente le misure previste dalla 170/2010, qualora il Consiglio
di classe o il team docente riscontri, sulla base delle considerazioni
psicopedagogiche e didattiche, carenze riconducibili al disturbo. Negli anni
terminali di ciascun ciclo scolastico, in ragione degli adempimenti relativi agli
Esami di Stato, le certificazioni dovranno essere presentate entro il 31 marzo.
2 FASE: incontri fra docenti di classe, Dirigente Scolastico o suo delegato,
referente DSA, genitori dell’alunno, operatori sanitari per raccogliere informazioni
necessarie per predisporre il PDP.
3 FASE: predisposizione del PDP da parte dei docenti sulla base della
documentazione sanitaria, delle informazioni raccolte nei colloqui e delle
considerazioni didattiche espresse all’interno del consiglio di classe. Il PDP deve
essere redatto con modulistica elaborata dal Collegio docenti su modelli offerti dal
MIUR e compilato dal docente referente per la gestione dell’alunno, individuato
dal Consiglio di classe.
4 FASE: elaborato il PDP e approvato dal Consiglio di classe, va presentato ai
genitori per essere esaminato, condiviso, modificato nell’ambito delle riunioni
convocate dal Dirigente e firmato da tutti i partecipanti alla riunione.
Queste operazioni vanno compiute nei primi due mesi di scuola quando esiste una
diagnosi o un forte sospetto o in corso d’anno scolastico quando ci sono scarsi
dubbi.
Cosa contiene:
 dati personali dell’alunno e informazioni sul contesto familiare;
 notizie sul curriculum scolastico fino al momento seguito e difficoltà
evidenziate;
 caratteristiche del disturbo diagnosticato e i deficit conseguenti;
[103]
 Interventi sanitari e di riabilitazione attivati dalla ASL;
 Obiettivi di apprendimento da conseguire nelle aree compromesse
specificando quali rientrano nella programmazione di classe e quali adattati;
 Attività da svolgere e i metodi usati per il loro raggiungimento: si deve
precisare se c’è dispensa dalle prove scritte di lingua straniera;
 Strumenti dispensativi e misure dispensative da adottare;
 Criteri e modalità di valutazione delle conoscenze, abilità, competenze
maturate dello studente;
 Accordi con la famiglia per integrare interventi della scuola con quelli
dell’extra scuola;
 Tempi e modalità di verifica del PDP e del processo d’inclusione
Una volta approvato il PDP va attuato e verificato nel corso dell’anno per
apportare eventuali modifiche e ampliamenti. A giugno devono essere valutati i
risultati, evidenziati problemi rimasti aperti e criticità. Il gruppo deve indicare
risorse umane e finanziarie per l’anno successivo che vanno indirizzate al
gruppo per l’inclusività che le includerà nel Piano d’Inclusione da inviare agli
Uffici scolastici territoriali per l’assegnazione del personale e per far conoscere
le risorse messe in atto dalla scuola per includere studenti con BES.
ORGANISMI DI GESTIONE E SUPPORTO
I Consigli di Classe nella Scuola Secondaria di I grado e gli incontri dell’Equipe
pedagogica per la Scuola Primaria e dell’Infanzia sono supportati dal seguente
organismo interno che ne orienta gli interventi individualizzati per gli alunni
diversamente abili:
GRUPPO DI LAVORO HANDICAP (GLIS)
I componenti del Gruppo “H” sono i seguenti:
 Preside o un suo delegato
 Funzione strumentale
 Psicologo e Neuropsichiatria dell’Unità multidisciplinare della ASL di
Chieti
 Insegnante di sostegno
 Coordinatore della classe per ciascun alunno diversamente abile
 Docenti di classe
 Psicologo scolastico
 Assistente Sociale del Comune
 Genitori
 Assistente Educativo Scolastico
 Eventuali Terapisti della Riabilitazione
OBIETTIVI DEL GLH
 Creare condizioni favorevoli all’inserimento e all’ integrazione degli alunni
diversamente abili;
 Orientare gli interventi individualizzati;
[104]
 Creare una rete di informazione e di sensibilizzazione;
 Indicare i criteri e verificare le procedure per la realizzazione del P.E.I.
redatto in relazione al P.D.F. e altri documenti eventualmente esistenti.
FUNZIONI DEL GLH
 Analizzare le risorse del territorio;
 Individuare spazi e sussidi utili per svolgere le attività didattiche in modo
proficuo, proponendo l’acquisto del materiale didattico o tecnologico
necessario;
 Calibrare i progetti didattici elaborati dai Consigli di classe e dall’Equipe
pedagogica e verificarne l’attuazione;
 Programmare le riunioni del GLH in seno ai Consigli di classe per
permettere a tutti i docenti di conoscere le problematiche, le modalità di
apprendimento e le strategie per armonizzare al meglio gli interventi
didattico-educativi;
 Raccordare la scuola con le Agenzie del territorio per ampliare una rete di
servizi di supporto all’alunno diversamente abile;
 Supportare il lavoro dei Consigli di classe durante l’intero corso dell’anno
scolastico.
Interventi educativi di prevenzione e individuazione precoce del disagio infantile
ed elaborazione di risposte adeguate agli eventuali problemi emersi sono attuati
attraverso incontri calendarizzati con gli psicologi dell’equipe psico-pedagogica
presenti nei vari plessi scolastici in orari prestabiliti; si tratta di sportelli aperti a
tutti gli alunni, ai docenti e ai genitori.
GRUPPO DI LAVORO OPERATIVO H (GLHO)





Preside o suo delegato
Funzionzione strumentale
Insegnanti di sostegno
Assistente educativo
Psicologo
[105]
PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE
Nel 2009 il MIUR ha emanato le Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con
disabilità che introducono il concetto di scuola inclusiva che non lasci indietro nessuno.
Alla base di questa impostazione c’è la considerazione dell’importanza rivestita dalla scuola e
dal contesto di vita in cui lo studente è inserito, per consentirgli di superare le difficoltà causate
dal deficit e sviluppare le potenzialità possedute.
Tale considerazione fa riferimento al concetto di funzionamento della persona introdotto
dall’ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento della disabilità e della Salute)
secondo cui " l’individuo non si qualifica per le sue menomazioni ma per gli aspetti positivi che
emergono nel rapporto con l’ambiente sociale, culturale e personale in cui vive” e considera le
differenze individuali come punti di forza per costruire percorsi didattici più efficaci, rispetto a
quelli tradizionali.
La Legge n. 170 del 2010 relativa agli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento, le
Linee guida per attuare il processo di inclusione scolastica del 2011, la Direttiva sui Bisogni
Educativi Speciali (BES) del 2012 e le Indicazioni Nazionali considerano l’accoglienza delle
diversità come un valore irrinunciabile.
La C.M. n.8 del 6 marzo 2013 declina una scuola che assume il principio dell’inclusività come
valore fondante della propria azione educativa e didattica e indica le strategie attraverso cui dare
vita ad una pedagogia inclusiva, in cui non esistono minoranze svantaggiate da integrare, ma
Bisogni Educativi Speciali: al loro interno vanno ricondotti gli studenti con svantaggio
derivante da disabilità, da disturbi evolutivi, da difficoltà socio- economiche o dall’appartenenza
ad altre culture a cui si riconducono studenti stranieri di recente immigrazione e non italofoni.
La scuola, è chiamata a sviluppare strategie didattiche in grado di dare risposte ai loro Bisogni
Educativi Speciali in quanto, solo così, si può realizzare una piena integrazione ed evitare
fallimenti e dispersione scolastica. Tali strategie devono diventare il modo di fare scuola di tutti i
docenti.
Le linee di azione per costruire una didattica realmente inclusiva possono essere:
-Sviluppare in clima positivo nella classe
-Costruire percorsi di studio partecipati
-Partire dalle conoscenze e dalle abilità già possedute dagli studenti
-Contestualizzare l’apprendimento, favorire la ricerca e la scoperta
-Attuare interventi didattici personalizzati nei confronti delle diversità
- Realizzare attività didattiche basate sulla cooperazione
-Potenziare attività di laboratorio
- Sviluppare negli studenti competenze meta cognitive
L’Istituto Comprensivo, a partire da questo anno scolastico, avvia un percorso di inclusione
rivolto a tutti i BES. Nel fare ciò si parte da un’attenta analisi dei limiti presenti e delle
potenzialità riscontrate all’interno di ciascuna classe e si predispongono PDP (Percorsi Didattici
Personalizzati) in cui sono definiti gli obiettivi di studio e di crescita, le modalità di lavoro, i
contenuti dell’ apprendimento, gli strumenti compensativi e le misure dispensative, adeguate
forme di verifica e valutazione, utili per facilitare lo studio e pervenire ai risultati attesi.
Nella definizione dei percorsi, elaborati dal team docenti o dai Consigli di Classe, sono coinvolti
la famiglia, le istituzioni del territorio chiamate ad attuare il percorso di riabilitazione quali ASL,
Enti locali, servizi sociali divenendo così un patto tra i vari soggetti coinvolti.
Un’ attenzione particolare va agli studenti non italofoni, per i quali vanno elaborati Percorsi
Didattici Personalizzati in cui sia prevista la frequenza di corsi di alfabetizzazione per
l’apprendimento della lingua parlata e della lingua specifica delle varie discipline, necessari
adattamenti dei programmi d’insegnamento, attività individualizzate e di gruppo, criteri da
seguire nella valutazione sommativa
[106]
PIANO DEGLI INTERVENTI
A FAVORE DEGLI ALUNNI STRANIERI
Nell’Istituto sono inseriti molti alunni provenienti da diversi paesi della Comunità Europea e non.
Gli alunni extracomunitari,quando arrivano alla scuola dell’obbligo, presentano evidenti difficoltà
a causa della scarsa conoscenza della lingua italiana e dei percorsi scolastici svolti nei paesi di
origine, che difficilmente possono essere ricostruiti o equiparati a quelli della scuola italiana
La scuola, pertanto, ha predisposto un progetto di accoglienza, inserimento e scolarizzazione degli
alunni stranieri.
Le finalità del progetto sono quelle di:
 favorire la conoscenza della lingua italiana ai fini di un migliore inserimento scolastico:
 promuovere l'acquisizione di una buona competenza nell'italiano scritto e parlato
Gli alunni stranieri, al momento del loro arrivo, si devono confrontare con due diverse strumentalità
linguistiche:
1. la lingua per comunicare – 2. la lingua dello studio”
Sulla base di tali presupposti le attività che la scuola pone in essere per i propri alunni sono
diversificate, in base al livello di competenza linguistica e possono essere sinteticamente riassunte
in questo modo:
1.
Conversazioni di lingua italiana per gli alunni stranieri su tematiche varie
2.
Corsi intensivi di Italiano L2
3. Progettazione e realizzazione di attività di educazione alla multiculturalità
 istituire relazioni umane che facilitino all’interno della scuola il processo di insegnamentoapprendimento;
 integrare le diversità;
 migliorare il rapporto tra le scuole e le famiglie degli alunni di origine straniera;
 valorizzare il territorio di provenienza.
Sono previsti incontri con mediatori culturali ( come da accordi fissati con l’Ambito Territoriale
n.29 Foro – Alento) che predispongono e gestiscono delle attività didattiche da realizzare nelle
classi interessate.
107
INIZIATIVE DI CONTINUITA’
TRA CICLI SCOLASTICI
In collaborazione con la Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado si attuano progetti
di continuità, stabilendo i primi contatti con gli alunni quando essi frequentano il primo
quadrimestre dell’ultimo anno di Scuola dell’Infanzia, della classe quinta di Scuola Primaria e della
terza classe di Scuola Secondaria di 1° grado allo scopo di esplicitare la tipologia e le aree di
intervento possibili.
Successivamente alla preiscrizione nella classe prima della Scuola Primaria o Secondaria di I grado,
si attivano percorsi di accoglienza articolati in incontri con i docenti, la famiglia, l’alunno ed
eventualmente gli operatori esterni interessati.
I familiari hanno modo di visitare gli spazi dell’Istituto e l’alunno può partecipare ad alcune attività,
che di norma si svolgono con le classi prime.
Tali iniziative vanno anche espletate per gli alunni in uscita e in collaborazione con le Scuole
Secondarie di II° grado.
Gli incontri devono essere formalizzati ed eseguiti durante il 1° e 2° Quadrimestre dell’anno
scolastico in corso.
[108]
VALUTAZIONE
La valutazione è una modalità di controllo e di validazione delle ipotesi formulate
nella progettazione e dovrà essere sempre connessa a quella del sistema scolastico,
(Valutazione esterna), e a quella del percorso didattico e dei risultati ottenuti
(Valutazione interna).
La valutazione esterna sarà realizzata dall’INVALSI e riguarderà:
 la valutazione degli elementi strutturali di Sistema;
 la valutazione dei livelli di padronanza da parte degli allievi della Scuola
Primaria delle conoscenze e delle abilità indicate negli OSA per le classi
seconde e quinte;
 la valutazione delle conoscenze degli alunni della Scuola Secondaria di 1°
grado come una delle prove dell’Esame di Stato
La valutazione interna riguarderà:
 l’autovalutazione di Istituto rispetto al Sistema ( Gruppo Qualità)
 la valutazione diagnostica, formativa e sommativa, periodica, annuale e
biennale dei singoli allievi ( equipe pedagogica) per la Scuola Primaria
 la valutazione diagnostica, formativa, sommativa, orientativa annuale per la
Scuola Secondaria di 1° grado
 valutazione dell’efficacia del processo di insegnamento
I docenti collegialmente, in gruppo o singolarmente individueranno prove, collegate
alle Unità di Apprendimento, per verificare i contenuti disciplinari, altre prove che,
invece, verificheranno l’acquisizione di competenze e abilità trasversali.
Le prove di verifica somministrate saranno diversificate anche per tipologia:
- colloqui/interrogazioni
- conversazioni /dibattiti
- esercitazioni individuali e a coppia
- esercitazioni di gruppo
- relazioni scritte/orali
- testi scritti di varia tipologia
- test strutturati di tipo oggettivo
- test semi-strutturati e/o a risposta aperta di tipo non oggettivo
- prove tecniche
- prove grafiche
- prove grafico-pittoriche
- attività varie di laboratorio
La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da
intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a
[109]
termine. Assume una preminente funzione formativa di accompagnamento dei
processi formativi e di stimolo al miglioramento continuo.
Di conseguenza la valutazione dovrà essere:
 FORMATIVA, che ha lo scopo di accertare, negli alunni, la capacità di
utilizzare in modo integrato le conoscenze e le competenze che hanno acquisito
durante il loro itinerario di apprendimento
 SOMMATIVA che ha lo scopo di fornire un’informazione continua e analitica
circa il modo in cui ciascun allievo procede nell’itinerario di apprendimento;
essa si colloca all’interno delle attività didattiche e concorre a determinarne lo
sviluppo successivo
 COMPARATIVA, quale misurazione dell’eventuale distanza degli
apprendimenti degli alunni dallo standard di riferimento
 TRASPARENTE E CONDIVISA, sia nei fini che nelle procedure, come
sistematica verifica della programmazione per eventuali correzioni e modifiche
 ORIENTATIVA, come impulso alla costruzione di un realistico concetto di sé
e all’orientamento verso le scelte future
VALUTAZIONE DELLE ATTIVITÀ ALTERNATIVE ALL’ IRC
Le attività alternative all’Insegnamento della Religione Cattolica verranno valutate
con il giudizio (ottimo, distinto, buono, sufficiente, insufficiente)
Per il corrente anno scolastico si useranno come riferimento gli obiettivi disciplinari
inseriti nel registro elettronico, alcuni dei quali sono riportate nel documento di
valutazione.
Per la valutazione delle competenze disciplinari e comportamentali gli insegnanti si
atterranno alla griglia di seguito riportata.
[110]
PARAMETRI E GRIGLIA DI VALUTAZIONE
Scuola Primaria
CONOSCENZE
Incomplete e
superficiali
Essenziali
Discretamente
ampie e
ordinate
COMPETENZE
CAPACITA'
 Applicazione solo
guidata delle conoscenze
minime.
 Inesattezze nell'uso del
linguaggio (vocabolario
semplice, difficoltà
espressive).
 Utilizzo di schemi motori
essenziali.
 Sufficiente sicurezza
nella costruzione di una
procedura risolutiva
semplice
 Sufficiente correttezza
nell'uso del linguaggio
 Sufficienti doti
coordinative
 Discreta abilità
nell'impostare una
procedura risolutiva
semplice, qualche
incertezza di
applicazione in contesti
complessi.
 Solo qualche lieve
imperfezione nell'uso del
linguaggio.
 Discreta abilità di
adattamento a nuove
situazioni motorie.
 Correttezza nella
costruzione di procedure
risolutive anche
complesse.
 Linguaggio: preciso.
 Buona destrezza motoria.
 Qualche difficoltà nella
individuazione dei concetti
chiave.
 Incertezze di analisi e di
sintesi.
 Difficoltà nei
collegamenti.
 Abilità sufficiente di
analisi e di sintesi
 Incertezze lievi nei
collegamenti
 Memorizzazione di
sequenze motorie
 Chiara focalizzazione dei
concetti chiave.
 Capacità di analisi e
sintesi.
 Abilità nell'operare
collegamenti.
 Comprensione di regole e
di tecniche.
 Partecipazione: alterna
e dispersiva.
 Impegno: superficiale
 Metodo: mnemonico e
poco organizzato
 Mancanza di rispetto
delle regole
 Partecipazione: corretta
 Impegno: abbastanza
continuativo
 Metodo:
prevalentemente
mnemonico
 Superficiale rispetto
delle regole
 Partecipazione: attiva
 Impegno:
soddisfacente
 Metodo: abbastanza
organizzato
 Rispetto delle regole in
molte situazioni, a
volte necessità di
richiamo
VALUTAZIONE
FINO A 5
6
7
 Partecipazione:
consapevole e
interessata
 Impegno: responsabile
8
 Metodo: organizzato
 Generale rispetto delle
regole, disponibilità a
modificare in positivo
il comportamento
Ampie ed
 correttezza nella
 Evidenti capacità di analisi  Partecipazione:
articolate
costruzione di procedure
e di sintesi.
consapevole e
risolutive sempre più
interessata
 Sicurezza nell'operare
9
complesse.
collegamenti significativi.  Impegno: responsabile
 Linguaggio: preciso e
 Comprensione di regole e  Metodo: organizzato
ricco
di tecniche.
 Rispetto delle regole in
 Buona destrezza motoria. Via via più complesse
tutte le situazioni
In situazioni via via più
complesse
 Autonomia nella
 Ottime capacità di analisi e  Partecipazione:
costruzione di procedure
di sintesi.
consapevole
risolutive.
interessata e costruttiva
 Sicurezza e originalità
10
 Linguaggio ricco e
nell'operare collegamenti
 Impegno: rilevante
preciso.
significativi.
 Metodo: ben organizzo
 Ottima destrezza
 Comprensione di regole e
e autonomo
motoria.
di tecniche.
La Valutazione nelle schede e nei registri verrà espressa in decimi (D.L. n.137 del 01/09/2008). Si terrà ovviamente
conto di successive disposizioni emanate dal M.I.U.R
Ampie ed
articolate
 Buone capacità di analisi e
di sintesi.
 Sicurezza nell'operare
collegamenti significativi.
 Comprensione di regole e
di tecniche.
COMPORTAMENTO
[111]
TABELLA DI CORRISPONDENZA TRA GIUDIZI SINTETICI E
VALUTAZIONI NUMERICHE DECIMALI, AI FINI DELLA
VALUTAZIONE DELLE PROVE OGGETTIVE E NON OGGETTIVE
Scuola Secondaria di 1° grado
VERIFICHE SCRITTE STRUTTURATE DI TIPO OGGETTIVO
Giudizi sintetici di riferimento utili
esclusivamente per l’autovalutazione
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono
Distinto
Ottimo
Il punteggio
proporzione.
Valutazione numerica in scala decimale
3-4
(3 = valore minimo di valutazione, indipendentemente dal
risultato numerico ottenuto nella prova)
5
6
7
8
9
10
grezzo ottenuto in ogni singola prova sarà espresso in scala decimale mediante
TABELLA RELATIVA ALLE VERIFICHE SCRITTE, ORALI E PRATICHE
DI TIPO NON OGGETTIVO
Indicatori base
Valutazione numerica
in decimi
4
5
6
7
8
9
10
Concettualizzazione : comprensione, analisi, sintesi, induzione,
deduzione, rielaborazione; conoscenze; organizzazione;
procedimento/esecuzione; esposizione.
Descrittori
L’alunno consegue risultati inadeguati rispetto alle conoscenze e alle abilità
richieste; presenta numerosi e gravi errori concettuali, di procedimento, di
organizzazione; l’ esposizione è stentata e frammentaria
L’alunno consegue risultati incompleti e approssimativi rispetto alle
conoscenze e alle abilità di base richieste, pertanto la preparazione è
superficiale
L’alunno consegue risultati semplici, essenziali,poco approfonditi, ma
complessivamente adeguata alle conoscenze e alle abilità di base richieste.
L’alunno consegue risultati rispondenti agli obiettivi richiesti, con alcuni
errori di ordine concettuale, formale, organizzativo, l’ esposizione è piuttosto
corretta e pertinente
L’alunno consegue risultati positivi rispetto a tutti gli obiettivi, con rare
incertezze formali, procedurali, organizzative; l’esposizione è sicura e
accurata
L’ alunno consegue risultati positivi e completai rispetto a tutti gli obiettivi,
con esposizione sicura, accurata, corretta da un punto di vista sintattico e
lessicale
L’alunno consegue risultati completi e approfonditi a livello personale, con
collegamenti logici, interdisciplinari e utilizzo di conoscenze e abilità
complesse in contesti nuovi e diversi.
[112]
ATTIVITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE DEL POF
La verifica e la valutazione del POF si effettueranno tenendo conto dei seguenti
ambiti di riferimento:
Esiti dell’attivazione dell’Autonomia
 Attività per innalzare il tasso di successo scolastico
 Potenziamento delle azioni di orientamento
 Sviluppo dell’insegnamento delle lingue comunitarie
Esiti dei rapporti con l’esterno:
 Enti Locali, ASL, Scuole dell’infanzia, Scuole medie; Enti e Associazioni,
Imprese, genitori
Esiti attivazione Progetti
Modalità di gestione e utilizzo delle risorse:
 Aule multimediali, aule video, biblioteche, palestre
Modalità di partecipazione alla vita scolastica:
 Comportamento collettivo degli alunni, esercizio della collegialità
Formulazione di indicatori e descrittori per definire i livelli di raggiungimento degli
obiettivi prestabiliti
Formulazione di indicatori e descrittori di efficienza ed efficacia della complessa
azione scolastica
Strumenti:
 Questionari, griglie, fogli informativi
RIFERIMENTI NORMATIVI
In materia di autonomia scolastica e di elaborazione del POF si fa riferimento:
- alla legge n, 59 del 1997,
- alle disposizioni di cui alla nota del M.P.I. prot. n. 7265 del 31/08/2006,
- al DPR n. 275/1999
- al DM139/2007
- al D.L. n 137 del 1/09/2008
E successive disposizioni.
[113]
QUALITA’ DEL SERVIZIO
La valutazione della qualità del servizio scolastico è l’atto più qualificante del
processo educativo.
Il nostro Istituto ha attivato un gruppo di studio che lavorerà sui fattori , gli indicatori
e gli standard di qualità.
La valutazione viene articolata in cinque fasi:
1. QUALITA’ ATTESA
Verranno elaborati e sottoposti a genitori e
alunni, questionari riguardanti i bisogni
dell’utenza
2.
QUALITA’ PROGETTATA
Terrà conto della qualità attesa per trovare
i punti di “forza” e di “debolezza” in modo
da individuare gli elementi che
costituiranno il servizio (questa
valutazione verrà ripetuta ogni anno)
3.
QUALITA’ EROGATA
Il monitoraggio sarà continuo per
evitare che la qualità progettata si
allontani dagli standard nazionali
4.
QUALITA’ PERCEPITA
Verranno somministrati a fine anno
scolastico test alle famiglie e agli alunni,
per conoscere le attese e le esperienze in
modo da aggiornare il POF.
5.
QUALITA’
PARAGONATA
L’Istituto provvederà a paragonare i
propri standard di qualità con quelli
stabiliti a livello nazionale.
[114]
[115]
AREE DI PROGETTO
Il nostro Istituto, oltre alle normali attività curricolari e laboratoriali, propone progetti
atti a promuovere l’acquisizione di competenze personali per ogni singolo alunno,
favorendo la diversificazione delle esperienze possibili nel proprio territorio.
Per ricondurre ad unitarietà la vasta gamma di offerta formativa destinata ai nostri
alunni, i progetti vengono raccolti nelle seguenti aree tematiche, al coordinamento
delle quali si dedica un referente di progetto di istituto:
AREA DI PROGETTO
ITINERARI
Scuola
dell’Infanzia
AMBIENTE
(ECOLOGICO)
- STAGIONI
- ALIMENTAZIONE
- … LA NATURA….
- OSSERVO E
RACCONTO
Scuola Primaria
BIODIVERSITA’
ENERGIA
ALIMENTAZIONE
FRUTTA NELLE SCUOLE
SALVIAMO IL NOSTRO
AMBIENTE
- PROGETTI REGIONALI:
SCUOLA E SALUTE
- ANATOMIA
- PICCOLI ESPLORATORI
- GLI ARTIGIANI DEL
NOSTRO TERRITORIO
- ALLA SCOPERTA DEL
TERRITORIO
- P. MAIA
- PIETRE DELLA
MEMORIA
- GLI AMICI DEL CUORE
- PROFESSIONE
BOTANICO
- ENERGIA
- ALLA SCOPERTA DEL
CORPO UMANO
LEGGERE L’AMBIENTE
LA FRANCE EN POCHE
FARA E LE FARCHIE
LIBRI-AMO
UNA STORIA TIRA
L’ALTRA
- LEGGERE L’AMBIENTE
- LETTO-SCRITTURA TI
CAMBIO IL FINALE
- UN LIBRO PER
SOGNARE
- ALLA SCOPERTA DEL
MONDO LATINO
- SPAGNOLO
- SCRIVERE IL MIO
PAESE
-
AMBIENTE
(ANTROPOLOGICO)
CASE DI TERRA
LETTURA
LETTURA PER BAMBINI
DI 5 ANNI
-
MUSICA
- MUSICAL DI NATALE
- CANTI E MUSICA
DELLA TRADIZIONE
- MUSICHE DI NATALE
- IL MIO AMICO FLAUTO
- APPROCCIO ALLO
STRUMENTO
- MINI BANDA DI
ISTITUTO
- CORO D’ISTITUTO
MUSICA
Scuola Secondaria
[116]
- MUSICA D’INSIEME
- MUSICHE DI NATALE
- MINI-BANDA DI
ISTITUTO
- CORO DI ISTITUTO
- APPROCCIO ALLO
STRUMENTO
Scuola
dell’Infanzia
SPORT
Scuola Primaria
- MINI OLIMPIADI
- LA PALLAMANO NELLA
SCUOLA
- CRESCERE CON LA
PALLAVOLO
- SCI
- SPORT DI CLASSE
(ministeriale)
ED. STRADALE
PIANO DI EVACUAZIONE
SICUREZZA
LEGALITA’
TEATRO
-
TEATRO: NATALE
RACCONTO UN ANNO
GIOCA TEATRANDO
CONTINUITA’
TEATRO
TIC
WEBQUEST
FORMAZIONE
REGISTRO
ELETTRONICO
INCLUSIONE
ITALIANO L2
LINGUA 2
-
LEARN AND PLAY
TOGETHER
ANCHE LE MAMME
PARLANO INGLESE
ACCOGLIENZA
ACCOGLIENZA DI
BAMBINI E GENITORI
CONTINUITA’
SCUOLA INFANZIA PRIMARIA
ORIENTAMENTO
VALES – INVALSI –
QUALITA’
Scuola Secondaria
-
-
ESPRESSIONE
CORPOREA E
COMICITA’ FISICA
VIVERE LO SPORT
CAMPIONATI
STUDENTESCHI
ED. STRADALE
- SENTIRE LA GIUSTIZIA
- EDUCAZIONE ALLA
LEGALITA’
- SENTIRE LA GIUSTIZIA
- NON CADERE
NELLA…RETE
- NATALE
- PRESEPE VIVENTE
-
WEBQUEST
APP IN CLASSE
EIPASS
FLIPPED CLASSROOM
E-TWINNING
JUNIOR FOR SCHOOL
E-TWINNING
ITALIANO L2
PORTE APERTE
ACCOGLIENZA
TRINITY
E-TWINNING
CAMPUS (SCUOLA
APERTA)
TEATRO IN
LINGUA
- IL VALORE
DELL’AMICIZIA
- TUTORAGGIO
- BENVENUTI E DI
NUOVO INSIEME
PRIMARIA - SECONDARIA
APPROCCIO ALLO
STRUMENTO
PRESEPE VIVENTE
SIMURGH
E ORA TUTTI IN
SCENA
- CINEFORUM
- LABORATORIO
TEATRALE
- CINELAB
WEBQUEST
APP IN CLASSE
EIPASS
FLIPPED CLASSROOM
CLASSE VIRTUALE
E-TWINNING
ITALIANO L2
PORTE APERTE
- TRINITY
- READ ON
- CAMPUS (SCUOLA
APERTA)
- TEATRO IN LINGUA
ACCOGLIENZA
CONOSCERE E
CONOSCERSI PER
ORIENTARSI
APPROCCIO ALLO
STRUMENTO
VALUTIAMO I NOSTRI PROGETTI
[117]
RECUPERO
E POTENZIAMENTO
IO VOGLIO CRESCERE
RECUPERO
BIBLIOTECA
RECUPERO
MATEMATICA/ITALIANO
TRINITY
BIBLIOTECA
GEMELLAGGIO CON
SCUOLA ITALIANA A
BUENOS AIRES
*** I Progetti Didattici indicano
- itinerari,
- finalità,
- obiettivi,
- destinatari,
- tempi, ecc;
essi saranno attuati previa approvazione del Consiglio di Interclasse/intersezione/ classe e
del Dirigente Scolastico e restano agli atti della Scuola.
PROGETTO TRINITY
Dal 2003 il nostro Istituto è centro esami Trinity: (Ente certificatore britannico
riconosciuta dal MIUR).
E’ un centro “open” possono recarsi a sostenere gli esami anche candidati esterni.
Dallo scorso anno sono stati attivati corsi di preparazione anche per candidati esterni.
Si possono sostenere esami “GESE”(graded examination in spoken english) e
ISE(interated skills examination) che testa le quattro abilità.
Il Trinity è una certificazione riconosciuta negli altri gradi di istruzione, nelle
Università e nel mondo del lavoro.
[118]
PROGETTI CURRICULARI
“VIVIAMO IL TERRITORIO E IL NOSTRO TEMPO”
COMPETENZA:Ricostruisce eventi di storia contemporanea che hanno contribuito a determinare
le caratteristiche civili, culturali economiche e socio-politiche per dare valore alle ricorrenze del
calendario
EVENTI
PERIODO
27 GENNAIO SHOA’
GENNAIO
16 FEBBRAIO FOIBE
FEBBRAIO
SOLIDARIETA’
NATALE
DICEMBRE
APPARTENENZA
4 NOVEMBRE
OTTOBRE
INTERCULTURA
9 MAGGIO GIORNATA EUROPEA
APRILE
DEMOCRAZIA E
LIBERTA’
25 APRILE
APRILE
2 GIUGNO
MAGGIO
TOLLERANZA
USI E COSTUMI,
EDUCAZIONE
STRADALE E
SICUREZZA
ALIMENTAZIONE
CONVIVENZA CIVILE
“CITTADINANZA E
COSTITUZIONE”
FESTE E TRADIZIONI DEL PROPRIO (A SECONDA DEL
PAESE
PAESE)
EDUCAZIONE STRADALE
2° QUADRIMESTRE
Scuola primaria
FRUTTA NELLE SCUOLE
INTERO ANNO
EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’
INTERO ANNO
PROGETTO IMMIGRAZIONE/
INTEGRAZIONE
ATTIVA … MENTE CITTADINI
* In ogni Progettazione di Plesso saranno esplicitate modalità e tempi di attuazione
dei Progetti in parola.
[119]
VIAGGI D’ISTRUZIONE
(gli itinerari sono puramente indicativi, le mete sono da
definire a cura del gruppo specifico)
SCUOLA
CLASSI
PRIMARIA
***
1^
2^
3^
ITINERARI




LUNGHEZZA: IL CASTELLO
OASI NATURALISTICA
OASI NARURALISTICA
CENTRO STUDI ALTO VASTESE
 ITALIA IN MINIATURA
 ZOOMARINE
4^
 ITALIA IN MINIATURA
 ZOOMARINE
5^




ROMA IMPERIALE
TIVOLI
URBINO
SAN MARINO
*** I viaggi d’istruzione organizzati dalla Scuola Primaria avranno la
durata di un giorno
SCUOLA
1^
SECONDARIA
1° GRADO
2^
****
3^




SUBIACO
AGNONE
TIVOLI
CIVITELLA DEL TRONTO
CAMPLI
 VERONA- LAGO DI GARDA
 BOLOGNA- FOSSOLI
 LONDRA
****I Viaggi d’istruzione organizzati dalla Scuola Secondaria
di 1° grado
Rispetteranno i seguenti criteri:
- classi 1^ e 2^ avranno la durata di un giorno
- classi 3^ avranno la durata di tre giorni, in casi eccezionali di quattro.
[120]
PIANO DELLE ATTIVITA’ INTEGRATIVE
SCUOLE DELL’INFANZIA
SCUOLE PRIMARIE
e SCUOLE SECONDARIE DI 1° GRADO
TUTTI I PLESSI DELL’ISTITUTO
[121]
SCUOLA PRIMARIA
SCHEDA RIASSUNTIVA AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA PROGETTI ANNO SCOLASTICO 2015 - 2016
PROGETTI PLESSI
FARA F. PETRI
CASACANDITELL
A
AMBIENTE
ECOLOGIA
X
X
SPORT
X
X
CASALINCONTRA
DA
RAPINO
ROCCAMONTEPIA
NO
X
X
X
X
SCI
FARE PER
IMPARARE
FARE PER IMP
“COSTRUIAMO IL
PRESEPE” E GLI
ADDOBBI”
CERAMICA
X
MUSICA
X
X
X
X
X
SICUREZZA
PIANO DI
EVACUAZIONE
PROVA DI
EVACUAZIONE
PROVA DI
EVACUAZIONE
PROVA DI
EVACUAZIONE
PROVA DI
EVACUAZIONE
LETTURA
Lettura del territorio:
FARA E LE
FARCHIE
NATALE
X
BIBLIOTECA
SHOAH
E
APPARTENENZA
PROGETTO
GIORNO DELLA
MEMORIA
cl.5^
PROGETTO
GIORNO DELLA
MEMORIA
cl.5^
PROGETTO
GIORNO DELLA
MEMORIA
cl.5^
TUTORAGGIO
X
AMBIENTE
STORIA
ACCOGLIENZA
CONTINUITA’
X
X
RECUPERO E
POTENZIAMENTO
RECUPERO
LEGALITA’
“VORREI UNA
LEGGE CHE…”
L2
TRINITY
CLASSE 5^
TRINITY
CLASSE 5^
SOLIDARIETA’
LE PIANTINE
DELLA
SOLIDARIETÀ
LE PIANTINE
DELLA
SOLIDARIETÀ
PROGETTO
GIORNO DELLA
MEMORIA
cl.5^
PROGETTO GIORNO
DELLA MEMORIA
cl.5^
X
PRESEPE VIVENTE
CONTINUITA’ SS
TEATRO
X
X
X
X
X
TRINITY
CLASSE 5^
TRINITY
CLASSE 5^
TRINITY
CLASSE 5^
LE PIANTINE
DELLA
SOLIDARIETÀ
UNA SCUOLA DI
ARCOBALENI
LE PIANTINE
DELLA
SOLIDARIETÀ
UNA SCUOLA DI
ARCOBALENI
ATTIVITA’
ALTERNATIVA
INS. RELIGIONE
CATTOLICA
CERTIFICAZIONE
INFORMATICA
X
X
X
GEOMETRICA…ME
NTE
PROGETTO NATALE
[122]
SCUOLA SECONDARIA DI 1° G.
SCHEDA RIASSUNTIVA AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVAPROGETTI DA ATTIVARE NELL’ ANNO SCOLASTICO 2015 - 2016
PROGETTI PLESSI
FARA F. PETRI
CASACANDITELLA
CASALINCONTRA
DA
AMBIENTE
ECOLOGIA
MUSICA
SPORT
RAPINO
NATURA IN
MOVIMENTO
ROCCA
MONTEPIANO
NATURA IN
MOVIMENTO
CONCERTO DI
NATALE
CONCERTO DI
NATALE
CONCERTO DI
NATALE
CONCERTO
CONCERTO
CONCERTO DI FINE
ANNO
CONCERTO DI FINE
ANNO
CONCERTO DI
FINE ANNO
PALLAMANO
PALLAMANO
PALLAMANO
PROGETTO SPORT
PROGETTO SPORT
PALLAVOLO
PALLAVOLO
PALLAVOLO
READ ON
(PROGETTO LETTURA
IN LINGUA INGLESE)
READ ON
(PROGETTO LETTURA
IN LINGUA INGLESE)
READ ON
(PROGETTO
LETTURA IN
LINGUA INGLESE)
LIBRIAMOCI
LIBRIAMOCI
LAB FOTOGRAFIA E
LETTURA CREATIVA
LAB FOTOGRAFIA E
LETTURA CREATIVA
PROGETTO
BIBLIOTECA
IL GIORNO DELLA
MEMORIA
IL GIORNO DELLA
MEMORIA
IL GIORNO DELLA
MEMORIA
IL GIORNO DELLA
MEMORIA
CONOSCERE E
CONOSCERSI PER
ORIENTARSI
CONOSCERE E
CONOSCERSI PER
ORIENTARSI
CONOSCERE E
CONOSCERSI PER
ORIENTARSI
CONOSCERE E
CONOSCERSI PER
ORIENTARSI
APPROCCIO ALLO
STRUMENTO
APPROCCIO ALLO
APPROCCIO ALLO
STRUMENTO
STRUMENTO
PRESEPE VIVENTE
APPROCCIO ALLO
STRUMENTO
SICUREZZA
LETTURA
SHOAH
ORIENTAMENTO
AVVIAMENTO ALLO
STUDIO DEL LATINO
CONTINUITA’
TEATRO
RECUPERO E
POTENZIAMENTO
LEGALITA’
TEATRO IN L2
TEATRO IN L2
TEATRO IN L2
TEATRO IN L2
TEATRO IN L2
ITALIANO
ITALIANO
ITALIANO
ITALIANO
ITALIANO
MATEMATICA
MATEMATICA
MATEMATICA
MATEMATICA
MATEMATICA
X
INCONTRI CON I
MAGISTRATI
INCONTRI CONI
MAGISTRATI
L2
TRINITY
TRINITY
SOLIDARIETA’
LE PIANTINE DELLA
SOLIDARIETÀ
LE PIANTINE DELLA
SOLIDARIETÀ
UNA SCUOLA DI
ARCOBALENI
UNA SCUOLA DI
ARCOBALENI
PERCORSI DI
LEGALITA’
TRINITY PER LA
CL. 2^
LE PIANTINE
DELLA
SOLIDARIETÀ
LAB FOTOGRAFIA E
LETTURA CREATIVA
I LUOGHI E LE
STORIE
[123]
PERCORSI DI
LEGALITA’
TRINITY
UNA SCUOLA DI
ARCOBALENI
TRINITY
LE PIANTINE DELLA
SOLIDARIETÀ
UNA SCUOLA DI
ARCOBALENI
UNA SCUOLA DI
ARCOBALENI
LABORATORIO
CINEMATOGRAFIC
O
X
LAB FOTOGRAFIA E
LETTURA CREATIVA
AMBIENTE E STORIA
IL GIORNO DELLA
MEMORIA
PROGETTO TEATRO
VORREI UNA LEGGE
CHE…
CINEFORUM
READ ON
READ ON
(PROGETTO
(PROGETTO LETTURA
LETTURA IN
IN LINGUA INGLESE)
LINGUA INGLESE)
LETTURA
KANGAROO
LA NOSTRA
LAB FOTOGRAFIA
BIBLIOTECA
E LETTURA
CREATIVA
PROGETTANDO IL
DOMANI
LAB FOTOGRAFIA
E LETTURA
CREATIVA
SCUOLA DELL’INFANZIA
SCHEDA RIASSUNTIVA AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVAPROGETTI DA ATTIVARE NELL’ ANNO SCOLASTICO 2015 - 2016
PROGETTI PLESSI
FARA F. PETRI
AMBIENTE
ECOLOGIA
X
CASACANDITELLA
CASALINCONTRADA
PRETORO
ACCOGLIENZA
X
X
ANTINCENDIO
ANTINCENDIO
ANTINCENDIO
ANTINCENDIO
ANTINCENDIO
ANTINCENDIO
TERREMOTO
TERREMOTO
TERREMOTO
TERREMOTO
TERREMOTO
TERREMOTO
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
ALIMENTAZIONE
LETTURA
ROCCA
MONTEPIANO
X
MUSICA
SICUREZZA
RAPINO
x
X
X
X
X
X
X
CONTINUITA’
TEATRO
X
L2
X
X
[124]
NUMERI UTILI
SEGRETERIA e DIRIGENZA
SCUOLE DELL’INFANZIA
SCUOLE PRIMARIE
SCUOLE SECONDARIE DI
1° GRADO
Tel. 0871.70126 Fax 0871.79665
FARA FILIORUM PETRI
0871.70447
CASACANDITELLA
0871807336
CASALINCONTRADA
3488133857
PRETORO
0871.898103
RAPINO
087184536
ROCCAMONTEPIANO
087177580
FARA FILIORUM PETRI
087170126
CASACANDITELLA
0871807116
CASALINCONNTRADA
0871370128
RAPINO
087184426
ROCCAMONTEPIANO
087177511
FARA FILIORUM PETRI
087179605
CASACANDITELLA
0871807595
CASALINCONTRDA
0871370128
RAPINO
087184426
ROCCAMONTEPIANO
087177147
[125]
ALLEGATI:











CERTIFICATO DELLE COMPETENZE SCUOLA PRIMARIA
CERTIFICATO DELLE COMPETENZE SCUOLA SECONDARIA DI 1° G.
SCHEDA DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA
SCHEDA DI VALUTAZIONE SCUOLA SECONDARIA 1°G.
REGOLAMENTO D’ISTITUTO
CARTA DEI SERVIZI
PIANO ANNUALE ATTIVITA’ COLLEGIALI
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
CURRICOLO D’ISTITUTO
FORMAT UDA
FASCICOLO TRINITY.
GLI ALLEGATI FANNO PARTE INTEGRANTE DEL PRESENTE DOCUMENTO E SONO
DEPOSITATI AGLI ATTI DELL’ISTITUTO
[126]
INDICE
AREA RICOGNITIVA: IL TERRITORIO
Dove siamo?
Introduzione
Contesto territoriale e socio-economico
FARA FILIORUM PETRI
CASACANDITELLA
1
4
5
7
8
CASLINCONTRADA
9
PRETORO
10
RAPINO
ROCCAMONTEPIANO
Organizzazione scolastica: modi e tempi
STRUTTURA DELL’ISTITUTO
Funzionigramma
Cosa facciamo? (area organizzativa-pedagogico/didattica)
Funzioni Strumentali
Gruppi di lavoro- Gruppi di progetto- Dipartimenti
Partecipazione in rete
Piano di formazione e aggiornamento dei docenti
Piano nazionale scuola digitale
Certipass
Organico potenziato
Principi ispiratori del servizio scolastico
I TEMPI E L’ORGANIZZAZIONE
Uffici amministrativi
Gestione unità scolastica
Sanzioni disciplinari
LA DIDATTICA
Organizzazione attività didattica
Cultura scuola persona
Centralità della persona
11
12
14
Per una nuova cittadinanza
Per un nuovo umanesimo
L’ambiente di apprendimento
40
41
42
Insegnare per competenze
43
Il nostro curricolo verticale
48
Struttura dell’UDA
50
[127]
15
19
21
22
26
28
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
Progettazione curricolare: Profilo delle competenze al termine del 53
Primo Ciclo D’istruzione
La Scuola dell’Infanzia
Organizzazione attività didattica Scuola dell’Infanzia
Dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Primaria
La Scuola Primaria
Organizzazione attività didattica Scuola Primaria
Traguardi per lo sviluppo delle competenze Scuola Primaria
La Scuola Secondaria di 1° grado
Organizzazione attività didattica Scuola Secondaria di 1° grado
Traguardi alla fine della classe 3^ Scuola
Secondaria di 1°
grado
Esami di Stato
54
64
65
67
74
76
82
Didattica laboratoriale
96
Metodologia
97
AVVIO PIANO ANNUALE INCLUSIVITÀ
Piano interventi a favore degli alunni diversamente abili
Piano Annuale per l’Inclusione
Piano degli interventi a favore degli alunni stranieri
Iniziative di continuità tra cicli scolastici
VALUTAZIONE
Valutazione Interna ed esterna (INVALSI)
Parametri e griglie di valutazione
Attività di verifica e valutazione POF
QUALITA’
Qualità del servizio scolastico
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Ampliamento offerta formativa (Aree di Progetto)
Progetto Trinity
Progetti curriculari (Viviamo il territorio)
98
106
107
108
109
111
113
114
Viaggi d’Istruzione
Piano attività dei Plessi
116
118
119
120
121
Numeri utili
Allegati
125
126
[128]