Pof - Istituto Comprensivo di Fara Filiorum Petri
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Pof - Istituto Comprensivo di Fara Filiorum Petri
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Fara Filiorum Petri (Ch) Via San Nicola , 2 C.A.P. 66010 Tel. 0871/70126 Fax 0871/79665 C.F. 80002270694 WWW.ICFARAFPETRI.GOV.IT e-mail [email protected] [email protected] PRETORO CASACANDITELLA RAPINO FARA FILIORUM PETRI ROCCAMONTEPIANO CASALINCONTRADA PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA A.S. 2015/2016 DOVE SIAMO? ISTITUTO COMPRENSIVO FARA FILIORUM PETRI [2] DOVE SIAMO? [3] INTRODUZIONE L’anno scolastico 2015-16 rappresenta un periodo di transizione tra quanto previsto dalla legge 107/2015 (cd. BUONA SCUOLA) e le norme precedenti stabilite dalla L.59/97 e segg., riguardanti le procedure di pianificazione del Piano dell’Offerta Formativa di ciascuna Istituzione Scolastica. Negli anni a venire la programmazione delle scuole non sarà più annuale, bensì triennale e andrà di pari passo con il processo di autovalutazione messo in atto dalle singole scuole. Si rende, pertanto, necessario, per l’anno scolastico in corso, allineare il Pof annuale 2015/2016 con il Pof triennale 2016/2017; 2017/2018; 2018/2019. Nelle more della definizione del Pof Triennale, si imposta il presente Pof annuale che tiene conto delle linee guida elaborate dal Consiglio di istituto per l’anno 2015-2016 e, allo stesso tempo, delle risultanze del Rapporto di autovalutazione definito dal nucleo di autovalutazione di istituto e del Piano di miglioramento ad esso collegato, che è in fase di redazione, documenti anch’essi suscettibili di modifiche su suggerimento degli organi collegiali della Scuola. In particolare il POf 2015/16 risente delle riflessioni emerse dai tavoli di lettura del RAV avviati ad inizio anno scolastico in questa Istituzione cui ha partecipato il Collegio dei Docenti nella sua totalità. Le maggiori novità introdotte in questo anno scolastico sono relative a: PIANO DI FORMAZIONE PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE ORGANICO POTENZIATO [4] CONTESTO TERRITORIALE e SOCIO-ECONOMICO Il nostro Istituto Comprensivo è costituito dalle Scuole dell’Infanzia, le Scuole Primarie e Secondarie di 1° grado di sei Comuni di cui: 3 fanno parte dell Ambito Territoriale n. 27 (ex Comunità Montana “LA MAIELLETTA”): Pretoro, Rapino, e Roccamontepiano, e 3 dell’Ambito Territoriale 29 (ex “FORO ALENTO”): Fara Filiorum Petri, Casacanditella, Casalincontrada, per un totale di 17 plessi, 762 alunni e 96 insegnanti. I nostri comuni si sono sempre caratterizzati per attività artigianali quali il ferro battuto, la lavorazione del legno, la ceramica, la pietra, nonché per le colture di prodotti agricoli: la cipolla bianca (Fara), gli ulivi, le viti, i cereali e gli ortaggi di vario genere. Alcune di queste attività sono ancora praticate, mentre altre vengono via via soppiantate da più moderni settori come l’edilizia e l’industria. Ad oggi sono attive industrie metalmeccaniche per la lavorazione di componentistica di precisione, industrie alimentari (biscottifici, pastifici e lavorazione delle carni), lavorazione del legno, produzione di porcellane, piccole attività artigianali a conduzione familiare (ceramica). I settori alberghiero e della ristorazione sono in crescita. Tali attività hanno favorito e favoriscono, oltre all’impiego di residenti, anche l’insediamento di famiglie provenienti da altre località o dall’estero. Si registra, pertanto, la presenza di immigrati di prima e seconda generazione. Il flusso migratorio, nell’ultimo periodo, è divenuto più altalenante. A livello ricreativo, è aumentata la disponibilità di strutture sportive costituite da palestre, da campi da tennis, piscina, campi di calcio, alcuni a carattere privato, altri a carattere pubblico e frequentati da un numero elevato di bambini. Sono presenti anche strutture di tipo culturale: biblioteche, ludoteche, scuole di musica, centri scout, gruppi parrocchiali, associazioni ambientalistiche e di volontariato. La nostra realtà pur non presentando una percentuale allarmante di fenomeni delinquenziali, né tantomeno forme di criminalità organizzata registra un disagio diffuso e fenomeni di devianza sociale che sfociano in dimostrazioni di microcriminalità, espressione evidente di un malessere più vasto e diffuso che trova le sue origini nella famiglia e si ripercuote sulla scuola e quindi sulla società. Negli ultimi anni, a causa della crisi economica, molte famiglie che si dedicavano alle attività tradizionali su elencate si sono ritrovate a rischio disoccupazione. Inoltre, anche molti immigrati di prima generazione che avevano scelto i nostri luoghi come residenza abitativa e lavorativa fanno ritorno in patria, ovvero si trasferiscono in altri luoghi d’Italia alla ricerca di un lavoro. Ciò sta determinando una certa mobilità in uscita della popolazione studentesca straniera. La scuola spesso nei piccoli comuni rappresenta la prima concreta presenza dello Stato, insieme ai pochi altri Enti e agenzie presenti sul territorio: il primo baluardo in cui si incontrano e confrontano allievi con bisogni molto diversi e con storie personali cui è difficile dare una risposta educativa adeguata in quanto non [5] sempre si è provvisti di mezzi e risorse necessari per realizzare una completa accoglienza e inclusione. In considerazione di tutto ciò, accanto a percorsi formativi standardizzati, la scuola cerca di offrire percorsi educativi individualizzati e personalizzati, sia in orario antimeridiano che pomeridiano, per prevenire fenomeni di dispersione e abbandono. Ciò anche attraverso la collaborazione con le altre agenzie presenti sul territorio. La Scuola - è particolarmente attenta al rapporto con le famiglie per istituire una collaborazione fattiva fondamentale nel processo di formazione dei ragazzi. - Si caratterizza come ambiente in cui stare bene, differenziando i percorsi di apprendimento, per sviluppare le capacità individuali e trasformarle in competenze spendibili in contesti non solo scolastici. - Promuove l’orientamento mediante l’autovalutazione, la conoscenza di sé e la relazione con gli altri; per affrontare con consapevolezza i problemi quotidiani di convivenza civile. - Valorizza la dimensione relazionale e affettiva, sottolineando l’importanza del reciproco rispetto, dell’impegno responsabile, della solidarietà e della tolleranza; - Favorisce l’integrazione di ciascuno nella vita della classe, garantendo l’accoglienza e la valorizzazione delle differenze quale occasione di reciproco arricchimento. - Considera la valutazione come strumento di formazione e di orientamento. La sede centrale di Fara F. Petri e 3 delle sezioni staccate di Scuola Secondaria di 1° grado: (Casacanditella, Rapino e Roccamontepiano) sono dotate di laboratori linguistici con 24 postazioni in rete, forniti in comodato d’uso dalla Regione (P.O.R. Abruzzo Ob. 3, F.S.E. Misure C1). Inoltre, tutte le sedi di Scuola Primaria e Secondaria di 1° Grado sono dotate di un’aula multimediale, in ogni classe è presente un computer portatile e ogni plesso di Scuola Primaria e Secondaria di 1° grado è dotata di una LIM. Nell’Istituto si dispone complessivamente di 10 LIM. E' in quest'ottica che nell’Istituto, per soddisfare i bisogni formativi degli allievi e nel rispetto della normativa vigente, è stato approntato il Piano dell'Offerta Formativa che, oltre a presentare gli aspetti organizzativi previsti dalla Carta dei Servizi e dal Regolamento interno, si articola in Progetti didattici applicativi dell'Autonomia. [6] FARA FILIORUMPETRI Configurazione territoriale Estensione 17 kmq Altitudine 230 m Frazioni 7 Distanza max tra frazioni 4 km Popolazione 2000 ca Distribuzione Demografica omogenea Rete di comunicazione molto sviluppata Situazione socioculturale: RISORSE Biblioteca palestra scuola di calcio scuola di musica scuola di ballo protezione civile Situazione economica Situazione scolastica Attività artigianali - ferro battuto, - prodotti alimentari, - antiquariato, - falegnameria - sartoria - officine meccaniche - calzaturificio - lavorazione della plastica - industria metalmeccanica di precisione Scuola dell’Infanzia Attività commerciali di vario tipo Agricoltura sviluppata Attività terziaria n. sezioni n. alunni 2 52 Insegnanti. n. 4 Collaboratori n. 2 + 2 LSU forniti dal Comune cuoca Scuola Primaria n. classi n. alunni 5 92 Insegnanti n. 8 Ins. Sostegno n. 3 Religione n. 1 Ass. ad pers. n. 1 Collaboratori n. 2 Per la mensa n 3 LSU ScuolaSecondaria di 1° grado n. classi n. alunni 3 56 Insegnanti n. 12 Ins. Sostegno n. 1 Collaboratori n. 1 [7] CASACANDITELLA Configurazione territoriale Estensione 13 kmq Altitudine 433 m Frazioni 4 Distanza max tra frazioni 4 km Popolazione 1423 ca Distrib. demografica non omogenea Rete di comunicazione sviluppata Situazione socioculturale: RISORSE Pro Loco Campo Sportivo Associazione pesca e caccia Società sportiva Palestra comunale Associazione “Robinia” Biblioteca Comunale Protezione civile Situazione economica Attività industriali: - tessile, - carpenteria metallica - ferro battuto - produzione vini Attività artigianali: - falegnameria - ricamo corredi Attività commerciali di vario tipo Attività Agricola Attività terziaria Situazione scolastica Scuola dell’Infanzia Capoluogo n. sezioni n. alunni 2 31 Insegnanti. n. 3 Ins. Rel. Cat. n. 1 Collaboratori n. 1 cuoca Scuola Primaria n. classi n. alunni 4 52 Insegnanti n. 7 Ins. Sostegno n. 1 Ins. L2 n. 1 Collaboratorin.1 ScuolaSecondaria di 1° grado n. classi n. alunni 3 45 Insegnanti n. 10 Ins. Sostegno n. 2 Collaboratori n. 1 [8] CASALINCONTRADA Configurazione territoriale Estensione 15 kmq Altitudine 333 m.s.l.m Frazioni 16 Popolazione 3143 Distrib. demografica non omogenea Rete di comunicazione sviluppata Situazione socioculturale: RISORSE Scuola calcio Casalincontrada Bocciodromo comunale Scuola di musica ACAM Centro di Educazione ambientale Associazione di volontariato Situazione economica Attività industriali: Produzioni del miele, lavorazione del marmo, luminarie Situazione scolastica Scuola dell’Infanzia n. sezioni n. alunni 3 Attività agricole Attività commerciali 78 Insegnanti: n. 6 Ins. IRC: n.1 Ins.sostegno: n. 1 Collaboratori: n. 2 Cuoco Scuola Primaria n. classi 5 n. alunni 103 Insegnanti: n. 8 Ins. L2 n. 1 Ins ICR n. 1 Ins. Sost n.1 Collaboratori: n 1 Scuola Secondaria n. classi 3 n. alunni 49 Insegnanti: n. 10 Ins. di sost.: n. 1 Collaboratori: n. 1 [9] PRETORO Configurazione territoriale Situazione socioculturale: RISORSE Estensione 26 kmq Altitudine da 300 m a 1900 m (Comune di montagna) Frazioni 4 Distanza max tra frazioni 20 km Popolazione 1100 ca Distrib. demografica non omogenea Rete di comunicazione sviluppata Biblioteca Comunale G. S.Podismo G.S.Libertas Sporting club Scuola calcio Centro Educazione Ambientale “il grande faggio” Protezione civile [10] Situazione economica Situazione scolastica Attività industriali: - lavorazione del legno, - alimentari Attività artigianali: - lavorazione e decorazione legno Attività commerciali di vario tipo Attività agricola Attività terziarie legate al turismo Scuola dell’Infanzia n. sezioni n. alunni 1 16 Insegnanti. n. 2 Collaboratori n. 1 Cuoca RAPINO Configurazione territoriale Situazione socioculturale: RISORSE Situazione economica Biblioteca Comunale G. S. Podismo Società sportiva Palestra comunale Ludoteca Teatro Auditorium Coro Folkloristico Centro Educazione Ambientale “il riccio e la castagna” Ass. “Amici di Rapino” Ass. “Portaperta” Attività industriali: - produzione porcellana, - tessile, - lavorazione legnami, - cave Attività artigianali: - ceramica, - falegnameria, - antiquariato Attività commerciali di vario tipo Attività agricola Attività terziaria Situazione scolastica Scuola dell’Infanzia Estensione 20 kmq Altitudine da 435 m a 1900 m. (Comune di montagna) Frazioni 8 Distanza max tra frazioni 4 km Popolazione 1500 ca Distrib. demografica non omogenea Rete di comunicazione buona n. sezioni n. alunni 1 26 Insegnanti. n. 2 Collaboratori n. 1 cuoca Scuola Primaria n. classi n. alunni 4 34 Insegnanti Ins. L2 Ins IRC n. 4 n. 1 n. 1 Collaboratori n. 1 ScuolaSecondaria di 1° grado n. classi n. alunni 2 22 Insegnanti n. 10 Collaboratori n. 1 . [11] ROCCAMONTEPIANO Configurazione territoriale Situazione socioculturale: RISORSE Situazione economica Pro Loco Sci club Attività industriali: trasformazione cellulosa Situazione scolastica Scuola dell’Infanzia Estensione 18 kmq Altitudine 458msl a 1500 (Comune di montagna) Frazioni 9 Distanza max tra frazioni 9 km Popolazione 2000 ca Distrib. demografica sparsa sul territorio Rete di comunicazione disagevole per la morfologia Attività artigianali: falegnameria ceramica tessile alimentare piccole imprese a conduzione familiare(edili) Attività commerciali di vario tipo Attività agricola Attività terziaria n. sezioni n. alunni 1 28 Insegnanti. n. 2 Collaboratori n. 1 cuoca Scuola Primaria n. classi n. alunni 5 46 Insegnanti Ins. L2 Ins. ICR n. 7 n. 1 n. 1 Collaboratori n. 1 ScuolaSecondaria di 1° grado n. classi n. alunni 3 di cui 1 pluric. 32 Insegnanti n.11 Collaboratori n. 1 [12] [13] ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA: MODI E TEMPI INIZIO ANNO SCOLASTICO: 14 settembre 2015, FINE ANNO SCOLASTICO: SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO 7 giugno 2016 SCUOLA PRIMARIA 7 giugno 2016 SCUOLA DELL’INFANZIA 30 giugno 2016 SOSPENSIONI: Calendario delle festività tutte le domeniche; il 1° novembre, festa di tutti i Santi; l'8 dicembre, Immacolata Concezione; il 25 dicembre, Natale; il 26 dicembre; il 1° gennaio, Capodanno; il 6 gennaio, Epifania; il giorno di lunedì dopo Pasqua; il 25 aprile, Anniversario della Liberazione; il 1° maggio, festa del Lavoro; il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica; la festa del Santo Patrono FESTA DEL PATRONO - 17/01/2016 - 03/09/2015 - 3/08/2015 - primo sabato di maggio 2016 - 10/08/2016 - 04/11/2015 VACANZE NATALIZIE - S’Antonio Abate San Gregorio Magno Santo Stefano San Domenico San Lorenzo San Carlo FARA FILIORUM PETRI CASACANDITELLA CASALINCONTRADA PRETORO RAPINO ROCCAMONTEPIANO dal 24 dicembre 2015 al 6 gennaio 2016 compresi Le lezioni riprenderanno giovedì 7 gennaio 2016 VACANZE PASQUALI - dal 24 marzo al 30 marzo 2016 compresi SUDDIVISIONE ANNO SCOLASTICO IN QUADRIMESTRI - Primo quadrimestre: dal 14 settembre 2015 al 30 gennaio 2016 - Secondo quadrimestre: dal 1febbraio 2016 all’ 7 giugno 2016 - SCRUTINII si effettueranno secondo il piano annuale delle attività Collegiali che viene allegato Primo quadrimestre: Scuola Primaria Casalincontrada Roccamontepiano Rapino Fara F. Petri Casacanditella Scuola Primaria Fara F. Petri Casacanditella Casalincontrada 1^,2^, 3^ 4^ 5^ Rapino Roccamontepiano 1^ 2^ 3^, 4^, 5^ Scuola Secondaria di 1° grado 1 febbraio Fara F. Petri 2 febbraio 2 febbraio Casacanditella 3 febbraio 3 febbraio Casalincontrada 4 Febbraio 4 febbraio Rapino 5 febbraio 5 Febbraio Roccamontepiano 6 febbraio Secondo quadrimestre Scuola Secondaria di 1° grado 3 giugno pom Casalincontrada 7 giugno pom 6 giugno pom Rapino 8 giugno matt 4giugno matt Roccamontepiano 8 giugno pom 7 giugno pom 7 giugno pom Fara F. Petri 9 giugno matt 4 giugno matt Casacanditella 9 giugno pom 8 giugno matt (1 ora per classe) ESAMI DI STATO 3^ MEDIA dal 13 giugno 2016 al 27 giugno 2016 (come indicato nel Piano Annuale delle Attività) [14] FUNZIONIGRAMMA DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO 1° Collaboratore: Responsabile della gestione organizzativa d’istituto: - funzioni vicarie in assenza del dirigente - assenze alunni - assenze e sostituzioni personale - adattamenti orari - redazione e gestione Piano annuale visite/viaggi - sistema di valutazione - coordinamento rilevazione prove INVALSI - Coordinamento attività del POF FANELLA ROSANNA AREA ORGANIZZATIVA PASSI ANGELA Nota Bene Tutti gli incarichi previsti nel funzionigramma sono assegnabili indifferentemente a personale chiamato a collaborare con il dirigente o assegnatario di funzioni strumentali al POF, tramite incarico formale con indicazione di obiettivi, sistema di monitoraggio, risultati attesi, compensi definiti in sede negoziale 2° Collaboratore: Responsabile per scambi culturali e progetti - Funzioni vicarie in assenza del 1° collaboratore - Funzione di segretaria nelle riunioni collegiali TATONE PALMINA 3° Collaboratore: Referente Scuola Dell’Infanzia - Funzione di segretaria nelle riunioni collegiali INFANZIA OTTAVIANO PIERFELICE PORRECA. RANIERI TATONE BASCELLI n. 17 Responsabili della gestione organizzativa di plesso: - assenze alunni - assenze e sostituzioni personale - adattamenti orari - richiami agli alunni PRIMARIA ROSANO A. NACCARELLA DE SANCTIS – DI PAOLO FERRARA D’URBANO - relazioni con le famiglie - preposti al sistema di prevenzione e protezione - Coordinamento interclasse/intersezione - Utilizzo nuove tecnologie e sussidi per la documentazione SECONDARIA 1° SCIULLI VECCHIOTTI PALTERA DELFINO RICCI M..R. n. 14 Coordinatori di classe: Fara F. Petri Casacanditella Casalincontrada Rapino Roccamontepiano [15] n. 3 n. 3 n. 3 n. 2 n. 3 n. 1Responsabile per il raccordo didattico d’istituto: ROSANO FILOMENA - curricolo verticale - rapporti con reti di scuole e università per il curricolo - Raccordo per il POF DELLA PELLE ENRICA n. 1 Responsabile per le attività di formazione in servizio - Gruppo sport CONI - Coordinamento dipartimenti per la salute MICUCCI PAOLA AREA DIDATTICA MARRONE CINZIA - Coordinamento attività progettuali e lingua straniera (coor. Ref.Trinity) - Coordinamento CERTIPASS - Contatti con la stampa (archivio) - Coordinazione progetti ambiente - ROSANO ANTONELLA Responsabile per integrazione alunni DSAe BES - Integrazione alunni stranieri (piano di inclusione) -- compensazione: progetto Recupero e Potenziamento VECCHIOTTI CHIARA Responsabile per integrazione alunni PDH - creazione archivio buone prassi; - organizzazione attività di formazione - BES - Coordinamento gruppi H - Creazione archivio buone prassi - Rapporti con reti, Università e convenzioni - SCIULLI MARIA GINA rapporti con l’extra scuola viaggi d’istruzione S. M. dipartimento di matematica S. P. /S. M. responsabile plesso Fara F.P. Responsabile per le attività di orientamento in uscita GUALTIERI ANNAMARIA e continuità - responsabile dei rapporti con l’extrascuola e viaggi - sito web area didattica - progetti lettura (iniziative) - CERTIPASS (in collaborazione con Marrone) n. 7 gruppi di lavoro AREA COMUNICAZIONE Responsabile del sito web d’istituto - Cura degli strumenti didattiche informatici - Registro elettronico Fanella Rosanna Annamaria Gualtieri sito web area didattica Sito web area acquisti Rapporti con Enti Locali Rapporti con Enti Locali [16] - Unità di valutazio - Coordinamento gruppo qualità Ferrara G. AREA QUALITA’ Caprara R. CAPRARA ROSANNA Referente Qualità area amministrativa Direttore dei servizi generali e amministrativi AREA AMMINISTRATIVA TARABORRELLI F. DI MEO M PIA INS. TARABORRELLI P DI CRESCENZO ERALDA PRIMAVERA SILVANA COLLABORATORI SCOLASTICI SEDE COGNOME E NOME Taraborrelli F. Funzioni vicarie in assenza del DSGA Area personale di ruolo e non di ruolo Primavera Silvana. contabile Di Crescenzo Eralda Area personale Taraborrelli P. Protocollo Affari generali SALVATORE ANGELINO SALVATORE LUCIANA DI PRINZIO KATIA SCUOLA DELL’INFANZIA FARA FILIORUM PETRI TORTO LINA – OLIVIERI FILOMENA CASACANDITELLA PICCIRILLI ROBERTA CASALINCONTRADA BASCIANI ANTONIO – MALANDRA GABRIELLA PRETORO DE MARINIS MARIA ROCCAMONTEPIANO DI NARDO CARMELA RAPINO DI PAOLA KATIA Di Meo M. Pia Area Alunni e Sicurezza SEGRETERIA Lavoratore LSU Rosati Graziella Scuola Infanzia Fara F. Petri SCUOLA PRIMARIA FARA FILIORUM PETRI BRATTELLA FRANCO- FEBBO NUNZIATA CASACANDITELLA CALABRESE CONCETTA RAPINO ROCCAMONTEPIANO BUFFONE ANNA CASALINCONTRADA DE LEONARDIS FLORIANA D’Angelo Daniela Maio Masci Franco Scuola Primaria per la mensa SCUOLA SECONDARIA DI I° FARA FILIORUM PETRI D’AMARIO CLAUDIO CASACANDITELLA ROSATI ANTONIO RAPINO MAMMARELLA MARIA ASSUNTA ROCCAMONTEPIANO BUFFONE BRUNO CASALINCONTRADA NACCI FERNANDA [17] Area n. 1 Responsabile servizio prevenzione e protezione Davide Antonelli Di Meo M. Pia Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza AREA SICUREZZA Micucci Paola Caprara R. Di Millo R Passi A. Coordinatore per la sicurezza n. 3 preposti alla Sicurezza n. 17 addetti primo intervento sulla fiamma (coll. Scol.) n. x addetti primo soccorso (coll. Scol. + ins. formati) [18] COSA FACCIAMO? AREA ORGANIZZATIVA Dirigente Scolastico Rappresenta l'Istituto; dirige, coordina, promuove, valorizza le risorse umane e professionali; gestisce le risorse finanziarie e strumentali con connesse responsabilità relativamente ai risultati. Promuove la realizzazione del Piano dell'Offerta Formativa sia sotto il profilo didattico che organizzativo e finanziario. Persegue l'obiettivo della qualità del servizio scolastico secondo i e dell'efficacia. SCUOLA DELL'INFANZIA criteri dell'efficienza SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO Ins. Tatone Palmina 3°Collaboratore: - Raccoglie le problematiche comuni, organizza progetti, stabilisce raccordi con altri ordini di scuola. - Accoglie i nuovi docenti Prof. Passi Angela Ins. Fanella Rosanna 1° Collaboratore - Sostituisce il Dirigente in sua assenza, raccoglie le problematiche comuni, organizza progetti, stabilisce raccordi con altri ordini di scuola. - Accoglie i nuovi docenti 2° Collaboratore - Raccoglie le problematiche comuni, organizza progetti, stabilisce raccordi con altri ordini di scuola. - Accoglie nuovi docenti - COLLABORATORI DI PLESSO Presiedono, su delega, gli OO.CC. di plesso. Portano a conoscenza dei colleghi circolari e materiali vari dei quali curano l’archiviazione. Favoriscono il raccordo tra i docenti durante la programmazione di plesso e la comunicazione tra Dirigente e docenti. Si Collaboratori occupano dell’organizzazione dei servizi all’interno del Plesso. Si occupano del controllo e della tenuta dei sussidi. [19] STAFF DEL DIRIGENTE SCOLASTICO POF Coordina, agevola, controlla la progettazione d’Istituto; promuove l’interdisciplinarietà e le scelte metodologiche; individua e realizza gli strumenti per l’autovalutazione. Promuove l’interdisciplinarità e le scelte metodologiche Sostiene i docenti nelle procedure della programmazione, della verifica e della valutazione. Individua e realizza gli strumenti per l’autovalutazione Promuove la continuità didattica tra i diversi cicli ed i diversi ordini di scuola sia in ordine alle metodologie che alla didattica. Contribuisce alla progettazione di attività didattiche e laboratoriali e ne verifica l’adeguata corrispondenza con i curricoli per l’orientamento e i rapporti con l’extrascuola. Sostiene la crescita della “cultura della memoria” Favorisce la diffusione delle informazioni 1° Collaboratore Rosanna Fanella Coordina le scelte dell’Istituto a diversi livelli di operatività individuate dal Collegio Individua le strategie idonee per la valutazione degli standard formativi e la qualità del servizio scolastico Individua strategie adatte a rendere proficuo il rapporto scuola/famiglia Svolge funzioni di rappresentanza nel caso di assenza del Capo d’Istituto Accoglie i nuovi docenti [20] Funzioni Strumentali al Piano dell’Offerta Formativa AREA 1: GESTIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Ins. Rosano Filomena Della Pelle Enrica AREA 2: SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI Ins. Micucci Paola Marrone Cinzia Coordinamento attività del Piano Offerta Formativa Valutazione dell’attività del Piano Offerta Formativa Produzione dei materiali didattici Utilizzo delle nuove tecnologie Coordinamento della progettazione Curricolare Attività di coordinamento dipartimenti disciplinari Analisi dei bisogni formativi e Gestione del Piano di formazione aggiornamento Coordinamento Progetti Sport Euro-progettazione L2 AREA 3: INTERVENTI E SERVIZI PER GLI STUDENTI AREA 4: REALIZZAZIONE ATTIVITA’ INTER ED EXTRASCOLASTICHE Ins. Ins. Gualtieri Annamaria Rosano Antonella Sciulli Maria GIna Vecchiotti Chiara Coordinamento delle attività Coordinamento BES e DSA Coordinamento attività di compensazione, integrazione e recupero Ricerca e sperimentazione di procedure per migliorare l’offerta formativa, le competenze possedute, gli standard apprenditivi Cura della documentazione educativa extracurriculari Coordinamento del sistema formativo scolastico con gli altri presenti sul territorio (reti polo, scambi, convenzioni) Coordinamento e gestione delle attività di continuità, di orientamento e tutoraggio Produzione di materiali didattici Attività para extra scolastica Ins. Ferrara Giuseppina: RAV (Rapporto di Autovalutazione), Monitoraggio dei progetti Accoglienza nuovi progetti [21] GRUPPI DI LAVORO – GRUPPI DI PROGETTO DIPARTIMENTI GRUPPO CURRICOLO SPERIMENTAZIONE COMPETENZE e UDA COORDINATORE ROSANO FILOMENA Di istituto SPERIMENTAZIONE COMPETENZE e UDA Gruppo progettazione di RETE PALTERA ANNA (REFERENTE) GRUPPO POF FANELLA ROSANNA SPERIMENTATORI ROSANO ANTONELLA FERRARA GIUSEPPINA GIAMPIETRO RAFFAELLA DI PAOLO LINDA D’URBANO FERNANDA SCIULLI MARIA GINA MUCCI GRAZIA MANZINI CECILIA PTZIANTI PAOLO PRESIDE DIPARTIMENTI L1 DIPARTIMENTI ANTROPOLOGICI COMPONENTI DONATUCCI GIUSEPPINA ROSANO ANTONELLA DE SANCTIS LUCIA GUALTIERI ANNAMARIA DELLA PELLE ENRICA RICCI MARIA ROSARIA ROSANNA FANELLA DONATUCCI GIUSEPPINA ROSANO ANTONELLA DI PAOLO LINDA GUALTIERI ANNAMARIA DELLA PELLE ENRICA ROSANNA FANELLA TATONE PALMINA MANCINI LUIGI PALTERA ANNA PASSI ANGELA SCIULLI MARIA GINA ROSANO FILOMENA DELLA PELLE ENRICA ENRICA DELLA PELLE [22] MUCCI GRAZIA DELLA PELLE VECCHIOTTI ROSANO A. ROSANO F. GUALTIERI SCIULLI MARRONE MICUCCI PASSI TATONE ALCUNI INSEGNANTIDELL’INFANZIA + INSEGNANTI DI LINGUA ITALIANA DELLA PRIMARIA + INSEGNANTI DI LINGUA ITALIANA DELLA SECONDARIA ALCUNI INSEGNANTIDELL’INFANZIA + INSEGNANTI DI AREA ANTROPOLOGICA DELLA PRIMARIA + INSEGNANTI DI AREA ANTROPOLOGICA DELLA SECONDARIA + SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI- L2 – SPORT - EUROPROGETTAZIONE GRUPPO GRUPPO SPORT- CONI COORDINATORE MICUCCI PAOLA DIPARTIMENTO PER LA SALUTE GRUPPO L2 -TRINITY MARRONE CINZIA AMBIENTE COMPONENTI ALCUNI INSEGNANTI DELL’INFANZIA + INSEGNANTI DI ED. FISICA PRIMARIA + INS. DI ED. FISICA SECONDARIA INS. ED. FISICA + INS. DI SCIENZE DEI TRE ORDINI ORSINI DONATANGELO ROSANO F. ROSANO A. GALLO V. GUALTERI CAPETOLA SANTOVITO PARCA MANZINI NACCARELLA INS.TI DI SCIENZE DEI TRE ORDINI RAPPORTI CON LA STAMPA INTERVENTI A FAVORE DEGLI STUDENTI GRUPPO BES – DSA- STRANIERI GRUPPO OPERATIVO DI ISTITUTO PER ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI ROSANO ANTONELLA VECCHIOTTI CHIARA [23] SANTOVITO GIUSEPPINA CINOSI ERNESTINA PALTERA ANNA ORSINI PAOLA DI PAOLO LINDA TORACCHIO GABRIELLA FERRARA DANIELA CATAVITELLO MARTA RICCI M. ROSARIA DE LUCA CATIA ASSUNTA MUCCI GRAZIA CARABELLA JOHANNA DIODATO BRIGIDA DONATUCCI GIUSEPPINA FALASCA DEBORA FRONTINI STEFANIA MALANDRA ROMINA DINARDO MARIA BRUNO MICHELA FERRI VALENTINA DI MILLO ROMANO SCIPIONE FILOMENA GRUPPO VIAGGI S. SECONDARIA COORDINATORE SCIULLI DIPARTIMENTO DI MATEMATICA VIAGGI PRIMARIA DIPARTIMENTO DI MATEMATICA GUALTIERI PROGETTI LETTURA INSEGNANTI DI MATE SECONDARIA FANELLA ROSANNA FERRARA GIUSEPPINA D’URBANO FERNANDA LINDA DI PAOLO INZANZIA: Pierfelice Giselda Salvatore Rita/Ciampella Adele PRIMARIA: Ferrara Giuseppina De Luca Mariella Di Paolo Linda Giampietro Raffaella Di Fulvio Assunta SECONDARIA: Sciulli Maria Gina Ferrara Daniela Ricci Maria Rosaria Verri Carmen Pitzianti Paolo INSEGNANTI L1 DEI TRE ORDINI MARRONE CINZIA PASSI ANGELA ROSANO ANTONELLA ROSANO ANTONELLA D’URBANO FERNANDA MICUCCI PAOLA DE SANCTIS LUCIA MARRONE CINZIA ROSANO ANTONELLA FANELLA ROSANNA CERTIPASS TEATRO per Scuola Primaria e Scuola Infanzia SITO NELLA PARTE DIDATTICA UNITA’ DI AUTOVALUTAZIONE COMPONENTI MANCINI PASSI PALTERA DELFINO COORDINATORE FERRARA GIUSEPPINA MONITORAGGIO DEI PROGETTI [24] COMPONENTI ROSANNA CAPRARA LUCIA DE SANCTIS ROSANNA FANELLA ANNAMARIA GUALTIERI PAOLA MICUCCI CINZIA MARRONE ANGELA PASSI FILOMENA ROSANO ANTONELLA ROSANO BASCELLI MARIA GRAZIA MARIA GINA SCIULLI PALMINA TATONE ROCCO IEZZI REFERENTI DI PLESSO GRUPPO ORIENTAMENTO PASSI ANGELA …. TATONE PALMINA …. CONTINUITÀ TEATRO per la Scuola Secondaria ACCOGLIENZA NUOVI DOCENTI Scuola Secondaria CONTINUITA’ Scuola Infanzia Scuola Primaria ACCOGLIENZA NUOVI DOCENTI Scuola Secondaria ACCOGLIENZA NUOVI DOCENTI Scuola Primaria GRUPPO POF FANELLA ROSANNA [25] PARTECIPAZIONE IN RETE Il nostro Istituto Comprensivo, aderisce per l’anno scolastico 2015 – 2016 alle seguenti reti “AZIONE PEGASO” 2015 Istituto Capofila” ITCG “ATERNO-MANTHONÈ” PESCARA RETE LEGALITA’ “LIBERA” Istituto Capofila IST. MAGISTRALE “I. GONZAGA” CHIETI SCUOLE PARTECIPANTI: L.S. “De Titta “ Lanciano, I.I.S. “L. di Savoia” Chieti, I.I.S. “E. Mattei” Vasto, I.I.S. “G.B. Vico” Chieti, I.T.C.G. “Galiani De Sterlich” Chieti, Convitto Naz. G.B. Vico Chieti, I.C. 1 Chieti, I.C. 4 Chieti, I.C. Bucchianico, I.C. “Buonarroti” Ripa Teatina, I.C. “Galilei” S.Giovanni Teatino, I.C. Fara F. Petri MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Istituto Capofila I.C. 1 CHIETI SCUOLE PARTECIPANTI: I.C. Orsogna, I.C. Fara F. Petri, I.C. 3 Chieti Scalo, I.C. Bucchianico PIANO DI MIGLIORAMENTO: “INNOVARE PER MIGLIORARE” (D.M. 435 Art. 25 Lett. A) Istituto Capofila I.C. 4 CHIETI SCALO SOLIDARIETÀ PER L’AFRICA: “UNA SCUOLA DI ARCOBALENI” Istituto Capofila: I.I.S. ALGERI MARINO CASOLI MUSICA PER VIVERE: “PROMOZIONE DELLA CULTURA MUSICALE NELLA SCUOLA” Istituto Capofila I.C. 1 CHIETI CYBERBULLISMO Istituto Capofila: I.I.S. ALGERI MARINO CASOLI UNA SCUOLA ACCOGLIENTE ERASMUS “JOB SHADOWING FOR SCHOOL EVALUATION” Istituto Capofila: USR Abruzzo SUOLE PARTECIPANTI IN ABRUZZO: IC Collecorvino (PE); IC Pianella (PE); IC N. 10 (PE); IC Penne (PE); IST. Manthonè (PE); IC Fara F. Petri (CH). [26] SCUOLE PARTNER EUROPEE: Agrupamento de Escolas do forte da Casa Portugal; St.Ignatius Secondary Girls College Malta; Gymnàzium a Jazykovà skola spràvem stàtni jazykovè zkousky Zlin Czech Republic; Escola Tecnos Agrupaciò Pedagògica Tecnos SCCL 08221 Spain; Zespol Szkol nr.16 w Torunlu Poland; Linnakosken Iukio Finland; I.E.S.O.” Miguel de Unamuno” Spain. Oltre alle iniziative in Rete, all’interno dell’Istituto si affronteranno le tematiche di seguito riportate: INDICAZIONI PER IL CURRICOLO DIDATTICA E LABORATORI AUTOANALISI D’ISTITUTO – VALUTAZIONE – RAV LINGUA STRANIERA PERSONALE ATA SICUREZZA INFORMATICA E MULTIMEDIALITA’ (nell’ Istituto o con il MIUR) FORMAZIONE- AGGIORNAMENTO RELATIVO AI CURRICOLI DELLE DISCIPLINE ORIENTAMENTO [27] PIANO DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEI DOCENTI La normativa prevede per il docente, oltre che i compiti connaturati con la funzione, la disponibilità al cambiamento sul piano organizzativo e didattico. Per un miglior servizio scolastico, i docenti si impegnano a : lavorare costantemente in gruppo condividere i piani di lavoro progettare verificare valutare auto valutare i processi ed i risultati autoaggiornamento/esperti esterni Si rende indispensabile un’attività di aggiornamento degli insegnanti da realizzare come esperienza professionale, autorizzata e finanziata dall’Amministrazione scolastica. Essa sarà in linea con le direttive ministeriali che invitano i docenti a riflettere sul cambiamento delle loro responsabilità professionali. Il presente Piano di Formazione viene stilato in base alle risultanze del Rapporto di Autovalutazione di istituto avviato nell’anno 2014/15, dal quale emergono le seguenti aree di formazione individuate come prioritarie da parte del Collegio dei Docenti: CURRICOLO E DISCIPLINE (prioritariamente italiano e matematica) METODOLOGIA E DIDATTICA INNOVATIVA (flipped classroom, studio del materiale) VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI (studio risultati INVALSI) VALUTAZIONE INTERNA E AUTOVALUTAZIONE (RAV) CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE (legge 107/2015) TECNOLOGIE INFORMATICHE E LORO APPLICAZIONE ALL’ATTIVITÀ DIDATTICA (flipped classroom, uso delle TIC nella didattica) ASPETTI NORMATIVI (legge 107/2015) INCLUSIONE ( PSP, BES, DSA, H); UDA; ORIENTAMENTO. La formazione in servizio dei docenti potrà giovarsi della esperienza di un censimento dei bisogni oggettivi e soggettivi della comunità. Per arricchire le conoscenze richieste dal censimento, la formazione rappresenta il mezzo più idoneo per valorizzare le figure professionali che hanno la responsabilità di qualificare l’offerta formativa e di promuovere al meglio il processo scolastico: personale docente, amministrativo, tecnico, direttivo, ausiliario. Oltre alle attività di formazione organizzate dalle Reti, si prevedono altre iniziative gestite autonomamente dalla SCUOLA: [28] Informatica di 1° - 2° e 3° livello Uso della Lim Uso Registro Elettronico Corso di formazione per l’uso del Laboratorio Linguistico Personale ATA (compiti, ACCOGLIENZA, RELAZIONI CON IL PUBBLICO ecc…) Sicurezza (pronto soccorso, ANTINCENDIO ecc…) [29] PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE ART. 1 COMMI DA 56 A 62 LEGGE 107 DEL 13 LUGLIO 2015 La scuola adotta tutte le iniziative che si rendono disponibili in sinergia con la programmazione europea, nazionale e regionale e con il progetto strategico nazionale per banda ultralarga, alfine di sviluppare e migliorare le competenze digitali degli studenti e di rendere la tecnologia digitale uno strumento didattico di costruzione delle competenze. Il presente Piano digitale viene stilato in base alle risultanze del Rav 2014/15 e prevede azioni coerenti per l’anno scolastico in corso, i cui obiettivi sono: Innovazione curricolare: sviluppo delle competenze digitali trasversali degli studenti, anche attraverso la collaborazione con università, associazioni, imprese; Acquisizione di software didattici predisposti in ambienti didattici inclusivi che permettano all’alunno con disabilità di interagire a tutto tondo con docenti e compagni, allo scopo di accrescere autostima e autonomia; Potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali atti a sostenere processi di innovazione metodologico-didattica; Adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e la condivisione dei dati, lo scambio di informazioni; Formazione dei docenti per l’innovazione didattica e sviluppo della cultura digitale. Formazione del DSGA e degli Assistenti amministrativi e tecnici per l’innovazione digitale nell’amministrazione. Potenziamento delle infrastrutture di rete con particolare riferimento alla connettività nei plessi; Valorizzazione delle migliori esperienze attraverso la promozione di reti con centri di ricerca e formazione (Certipass); Definizione dei criteri e delle finalità per l’adozione di testi didattici in formato digitale, per la produzione e la diffusione di opere e materiali per la didattica. La scuola individua nell’ambito dell’organico dell’autonomia un docente a cui affidare i laboratori multimediali e a cui potrà essere affiancato un insegnante tecnico-pratico. Per favorire lo sviluppo della didattica laboratoriale la scuola può richiedere la partecipazione e il finanziamento a enti pubblici e associazioni presenti sul territorio. L’apertura della scuola al territorio comporta la possibilità di utilizzo dell’edificio scolastico e degli spazi anche al di fuori dell’orario scolastico. I soggetti esterni che usufruiscono degli spazi scolastici sono responsabili della sicurezza e della pulizia. [30] CERTIPASS La scuola ha aderito al progetto “Junior for school” dell’Ente certificatore Certipass . verranno certificati 20 alunni di classe quinta. L’Istituto è stato riconosciuto “Eicenter” e nel corso dell’anno scolastico corrente verrà designato come sede per gli esami di certificazione informatica EIPASS riconosciuti come crediti formativi nel mondo del lavoro. E’ un centro “open” cioè i corsi sono aperti al personale interno (Docenti – ATA), al personale esterno e a studenti, sia dell’istituto che esterni [31] ORGANICO POTENZIATO In base alla l.107/2015 la scuola è chiamata già dal presente anno scolastico a richiedere il potenziamento del proprio organico per meglio ottemperare al proprio mandato istituzionale che si concretizza nel successo formativo dei propri studenti. In base alle risultanze del RAV e in ottemperanza a quanto deliberato dal Collegio dei Docenti, si richiedono, per il corrente anno scolastico figure di potenziamento nelle seguenti aree: 1. POTENZIAMENTO SCIENTIFICO 2. POTENZIAMENTO LINGUISTICO 3. POTENZIAMENTO ARTISTICO MUSICALE 4. POTENZIAMENTO LABORATORIALE 5. POTENZIAMENTO UMANISTICO 6. POTENZIAMENTO MOTORIO [32] PRINCIPI ISPIRATORI DEL SERVIZIO SCOLASTICO I principi di ogni azione educativa e didattica a cui si ispira il nostro servizio scolastico, mirano a garantire i fondamentali diritti della persona e costituiscono una risposta ai bisogni formativi del territorio. Tali principi sono esplicitati nella Carta dei Servizi e vengono qui sinteticamente riportati. UGUAGLIANZA relativamente a razza, sesso, religione IMPARZIALITA’ E REGOLARITA’ intese come garanzia di regolarità e continuità del servizio. ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE intese come impegno a prevenire situazioni di disagio soprattutto nel passaggio degli alunni fra i diversi ordini di scuola e nell’inserimento degli alunni stranieri e/o alunni portatori di handicap DIRITTO DI SCELTA, OBBLIGO intesi come prevenzione della SCOLASTICO, FREQUENZA dispersione e/o evasione scolastica, controllo della frequenza, controllo di un regolare svolgimento delle attività programmate PARTECIPAZIONE, TRASPARENZA, EFFICIENZA, EFFICACIA per favorire incontri tra insegnanti; insegnanti – alunni; alunni–alunni; insegnanti-genitori; per arricchire l’offerta formativa collaborando con Enti ed associazioni presenti sul territorio; per far sì che la scuola dia risposte efficaci con attività, strategie organizzative, metodologiche e didattiche adatte alle esigenze dell’utenza. [33] UFFICI AMMINISTRATIVI: APERTURA AL PUBBLICO L’ Istituto scolastico individua, fissandone gli standard e garantendone altresì l’osservanza ed il rispetto, i seguenti fattori di qualità dei servizi amministrativi: Celerità delle procedure: le pratiche sono normalmente evase con celerità, nel rispetto dei tempi fissati dall’Ufficio scolastico provinciale per quelle interne e nel rispetto dei limiti fissati dalla legge 7 agosto 1990, n. 241 e relativi regolamenti attuativi per quelle che prevedono un rapporto con l’utenza. Trasparenza: viene assicurata in ottemperanza a quanto stabilito dalla legge 7 agosto 1990, n. 241, dai relativi regolamenti attuativi e dal recente D.lg 33/2013 Informatizzazione dei servizi di segreteria. Flessibilità degli orari degli uffici a contatto con il pubblico Ai fini di un miglior servizio per l’utenza si può derogare dagli standard prefissati UFFICI AMMINISTRATIVI : APERTURA AL PUBBLICO SEGRETERIA : dal lunedì al sabato, ore 10,00/12,00 compatibilmente con il lavoro in atto durante l’intero Orario di funzionamento (8.00- 14.00); lunedì e mercoledì, aperto anche di pomeriggio dalle ore15,00/18,00, riceve il pubblico dalle ore15,30 /17,30 Chiusi nei prefestivi durante l’interruzione delle Attività didattiche e nelle giornate di sabato dei mesi di luglio e agosto DIRIGENTE SCOLASTICO riceve il pubblico nelle ore indicate, in apposita comunicazione, secondo il seguente calendario: mercoledì dalle ore 10.00 alle ore 12.00 Giovedì dalle ore 10.00 alle ore 12.00 *È possibile concordare appuntamenti in giorni diversi da quelli indicati contattando il n. 087170126 [34] GESTIONE UNITA’ SCOLASTICA Le norme, riguardanti la disciplina interna dell’Istituto, sono esplicitate nel REGOLAMENTO INTERNO depositato presso gli uffici di segreteria e comprendente le seguenti voci : L’accesso all’edificio scolastico da parte di alunni, genitori e persone estranee La vigilanza degli alunni Le modalità di giustificazione in caso di assenze L’uscita anticipata o l’entrata posticipata degli alunni Modalità dell’intervallo delle lezioni Modalità degli incontri con i genitori Modalità di svolgimento delle riunioni degli Organi Collegiali Obbligo Scolastico Integrazione Attività di formazione Norme da rispettare in caso di sciopero Criteri generali per l’igiene degli alimenti provenienti dall’esterno Viaggi d’Istruzione Attività di apertura al territorio Procedure e criteri per la scelta degli esperti esterni Norme e criteri di utilizzo dell’edificio scolastico [35] SANZIONI DISCIPLINARI ENTITA’ DELLA PUNIZIONE 1) Ammonizione privata o in classe MOTIVI PER I QUALI PUO’ AUTORITA’ ESSERE INFLITTA COMPETENTE AD INFLIGGERLA Per mancanza ai doveri Docente scolastici Per negligenza abituale Per comportamenti poco rispettosi 2) Ammonizione e/o risarcimento/riparazione danno provocato Deterioramento volontario materiale ed attrezzature scolastiche Docente o Dirigente scolastico 3) Comunicazione scritta alla famiglia Per comportamenti di indisciplina grave Per negligenza continuata Docente 4) sospensione dalle lezioni fino a 5 giorni Comportamento scorretto, offensivo, ricorso a linguaggio blasfemo e provocatorio nei confronti dei compagni, del personale della scuola sottrazione indebita di beni della scuola, del personale, degli studenti o di persone e strutture esterne Dirigente scolastico sentito il Consiglio di Interclasse/classe Collegio Docenti Per comportamenti irriguardosi e/o offensivi nei confronti di compagni o docenti (uso improprio del cellulare) È severamente vietato l’uso del cellulare o di altri dispositivi elettronici in tutti gli spazi scolastici. Alla prima infrazione: ritiro temporaneo del cellulare; dopo tre infrazioni o per aver fotografato compagni ed insegnanti: allontanamento dalle lezioni per tre giorni; per riprese che ledono la dignità personale: allontanamento dalle lezioni per cinque giorni; USO DEL CELLULARE: Le sanzioni disciplinari inflitte direttamente dal Docente saranno annotate nel registro di classe e comunicate alle famiglie I fatti e i comportamenti che richiedono gli altri tipi di punizioni dovranno essere segnalati al Dirigente Scolastico dal Docente in servizio al momento, con comunicazione scritta, nella quale dovrà essere descritto l’episodio e proposta la punizione disciplinare ritenuta opportuna Nei periodi di allontanamento deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica L’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando vi sia pericolo per l’incolumità di persone. In tal caso la durata dell’allontanamento è commisurata alla gravità dell’episodio ovvero al permanere della situazione di pericolo. Si applica per quanto possibile il disposto del comma precedente Avverso i provvedimenti adottati è possibile ricorso all’Organo Interno di Garanzia, istituito ai sensi dell’art. 5 della Legge 24 -6 -1998 n. 249 e successive [36] ORGANIZZAZIONE ATTIVITA’ DIDATTICA Le Scuole di ogni ordine e grado facenti parte dell’Istituto Comprensivo di Fara F. Petri (Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado) mirano alla formazione dell'uomo e del cittadino secondo i principi affermati dalla Costituzione della Repubblica Pertanto le scuole dell’Istituto intendono: Aiutare il bambino a superare punti di vista egocentrici e soggettivi Favorire la conquista di autonomia di giudizio, assunzione di impegno e di responsabilità Sviluppare spirito di comprensione multirazziale e multiculturale Sensibilizzare al rispetto di sé e dell'ambiente Promuovere l’alfabetizzazione culturale Sviluppare la potenziale creatività. Le presenti Indicazioni sono state elaborate ai sensi dell’articolo 1, comma 4, del Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, numero 89, secondo i criteri indicati nella C.M. numero 31 del 18 aprile 2012 e nel rispetto delle linee guida emanate dal MIUR in data 4/9/2012 Le Scuole dell’Istituto Comprensivo, tenendo conto di quanto indicato nelle Progettazioni Didattiche di Istituto, stilate a parte come documenti completi e autonomi, propongono: - per la Scuola dell’Infanzia e Primaria una progettazione di Plesso redatta dai docenti di ogni scuola sulla base delle valutazioni finali del precedente anno scolastico, in cui sia la progettazione delle discipline curriculari che quelle delle attività miranti all’ampliamento dell’offerta formativa, cercheranno di rispondere alle richieste espresse dagli alunni, dalle famiglie ed eventualmente dagli Enti quali Comune, Provincia e Regione per la quota oraria loro spettante. A conclusione del precedente anno le valutazioni finali degli alunni delle Scuole Primarie dell’intero istituto hanno rilevato che circa il 100% ( 324 su 326) ha raggiunto un livello medio alto, 0 % circa ( 2 su 326) si attesta su una valutazione sufficiente. - Per la Scuola Secondaria di 1° grado una Progettazione Didattica delle singole discipline Per quanto detto sopra nelle programmazioni di plesso/classe saranno esplicitati: abilità e competenze, da conseguire con le progettazioni curriculari e non. progetti integrativi del curricolo di base laboratori attività integrative/aggiuntive prima alfabetizzazione di Lingua inglese nella scuola materna articolazione flessibile del gruppo classe con la costituzione di gruppi omogenei ed eterogenei uscite ed escursioni sul territorio collaborazione con gli Enti Territoriali Le valutazioni finali degli alunni delle Scuole Secondarie di 1° grado dell’intero Istituto hanno rilevato che 92% ( 217 su 235) ha raggiunto un livello medio alto, l’8 % ( 18 su 235) si attesta su una valutazione sufficiente. [37] CULTURA SCUOLA PERSONA LA SCUOLA NEL NUOVO SCENARIO L’attuale società è caratterizzata da molteplici cambiamenti e discontinuità, da ciò scaturisce una maggiore ricchezza di stimoli culturali, ma anche il rischio di frammentarietà. Alla scuola spetta il compito di fornire supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un’identità consapevole e aperta. - Promuovere negli studenti la capacità di elaborare metodi e categorie che siano in grado di far da bussola negli itinerari personali Far sì che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per apprendere e selezionare le informazioni Finalità specifiche : Favorire l’autonomia di pensiero degli studenti, orientando la propria didattica alla costruzione dei saperi a partire da concreti bisogni formativi Offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi di base La scuola realizza appieno la propria funzione pubblica impegnandosi, in questa prospettiva, per il successo scolastico di tutti gli studenti, con una particolare attenzione al sostegno delle varie forme di diversità, di disabilità o di svantaggio, con la finalità sancita dalla nostra Costituzione di - garantire e di promuovere la dignità e l’uguaglianza di tutti gli studenti “senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali” e impegnandosi a rimuovere gli ostacoli di qualsiasi natura che possano impedire “il pieno sviluppo della persona umana”. [38] CENTRALITA’ DELLA PERSONA Il punto di partenza è l’alunno come persona, che deve essere considerata nella sua singolarità, complessità, identità, capacità, fragilità e aspirazioni. cognitivi affettivi spirituali religiosi LO STUDENTE E’ POSTO AL CENTRO relazionali DELL’AZIONE EDUCATIVA IN TUTTI I SUOI ASPETTI : etici corporei estetici “In questa prospettiva, i docenti dovranno pensare e realizzare i loro progetti educativi e didattici non per individui astratti, ma per persone che vivono qui e ora, che sollevano precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato” [39] PER UNA NUOVA CITTADINANZA La scuola, in reciproca collaborazione con le famiglie e le comunità educative del territorio trasmette le regole del vivere e del convivere. Pertanto, oltre ad “insegnare ad apprendere” mira ad “insegnare ad essere” cittadini italiani, europei e del mondo. valorizza le diverse identità - valorizza i beni culturali presenti sul territorio Il cittadino rispetta l’ambiente Il cittadino sviluppa uno spirito di solidarietà e comprensione È necessario che la scuola aiuti gli studenti/ cittadini a mettere in relazione le molteplici esperienze culturali emerse nei diversi spazi e nei diversi tempi della storia europea e della storia dell’umanità. La scuola è luogo in cui il presente è elaborato nell’intreccio tra passato e futuro, tra memoria e progetto [40] PER UN NUOVO UMANESIMO Tutto ciò che accade nel mondo influenza la vita di ogni persona e ogni persona ha una propria responsabilità nei confronti di chi e di ciò che ci circonda. Promuovere la capacità di cogliere gli aspetti essenziali dei problemi Insegnare a ricomporre i grandi oggetti della conoscenza LA SCUOLA SI PROPONE DI: Diffondere la consapevolezza che i grandi temi dell’umanità possono essere affrontati e risolti a cominciare dal proprio contesto valutare i limiti e le possibilità della conoscenza [41] L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO L’Istituto persegue le finalità assegnategli organizzandosi come contesto idoneo a promuovere apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo per tutti gli alunni. Una buona scuola si costituisce come un contesto idoneo a promuovere apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo per tutti gli alunni. A tal fine è possibile indicare, nel rispetto dell’autonomia delle scuole e della libertà di insegnamento, alcuni principi metodologici che contraddistinguono un’efficace azione formativa L’acquisizione dei saperi richiede un uso flessibile degli spazi, a partire dalla stessa aula scolastica. Particolare importanza assume la biblioteca scolastica, anche in una prospettiva multimediale, da intendersi come luogo privilegiato per la lettura e la scoperta di una pluralità di libri e di testi, che sostiene lo studio autonomo e l’apprendimento continuo. Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità, per fare in modo che non diventino disuguaglianze . Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di “imparare ad apprendere”. LA SCUOLA DEVE Favorire l’esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere il gusto per la ricerca di nuove conoscenze. Incoraggiare l’apprendimento collaborativo. Realizzare attività didattiche informa di laboratorio, per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa. In definitiva la “Scuola” è intesa come “Luogo” in cui l’alunno viene accolto e valorizzato per le proprie competenze e capacità e in cui si sente partecipe, interessato, attivo. [42] INSEGNARE PER COMPETENZE Introduzione Lavorare per competenze significa concretamente: - stimolare i ragazzi a cercare connessioni fra ciò che imparano a scuola e ciò che vivono quotidianamente; - offrire loro l’opportunità di cimentarsi con situazioni e problemi reali in cui possano esercitare responsabilità (decidere cosa, quando e come fare, rispondendo delle conseguenze di tali scelte) e autonomia (procedere gradualmente senza la guida di un adulto, regolando il proprio comportamento sulla situazione da affrontare); - tener presenti e stimolare l’acquisizione di tutte e tre le componenti essenziali che costituiscono il comportamento competente (conoscenza dei contenuti che sono alla base della competenza da sollecitare; abilità che è la capacità di applicare operativamente le conoscenze; motivazione che è il mettere in atto abilità e conoscenze possedute per affrontare un problema). LE OTTO COMPETENZE CHIAVE Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006) che sono: 1) comunicazione nella madrelingua; 2) comunicazione nelle lingue straniere; 3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4) competenza digitale; 5) imparare a imparare; 6) competenze sociali e civiche; 7) spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8) consapevolezza ed espressione culturale. Queste sono il punto di arrivo di un vasto confronto scientifico e culturale sulle competenze utili per la vita al quale l’Italia ha attivamente partecipato. Nell’ambito del costante processo di elaborazione e verifica dei propri obiettivi e nell’attento confronto con gli altri sistemi scolastici europei, le Indicazioni nazionali intendono promuovere e consolidare le competenze culturali basilari e irrinunciabili tese a sviluppare progressivamente, nel corso della vita, le competenze-chiave europee. L’identificazione delle competenze chiave è una delle tappe del percorso di realizzazione della prospettiva dell’”apprendimento per l’arco di tutta la vita”. Descrizione delle otto competenze-chiave (Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006: 2006/962/CE). [43] 1) La comunicazione nella madrelingua è la capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e di interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali, quali istruzione e formazione, lavoro, vita domestica e tempo libero. 2) La comunicazione nelle lingue straniere condivide essenzialmente le principali abilità richieste per la comunicazione nella madrelingua. La comunicazione nelle lingue straniere richiede anche abilità quali la mediazione e la comprensione interculturale. Il livello di padronanza di un individuo varia inevitabilmente tra le quattro dimensioni (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e tra le diverse lingue e a seconda del suo retroterra sociale e culturale, del suo ambiente e delle sue esigenze ed interessi. 3) La competenza matematica e la competenza di base in scienza e tecnologia è l’abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere una serie di problemi in situazioni quotidiane. Partendo da una solida padronanza delle competenze aritmetico-matematiche, l’accento è posto sugli aspetti del processo e dell’attività oltre che su quelli della conoscenza. La competenza matematica comporta, in misura variabile, la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero (pensiero logico e spaziale) e di presentazione (formule, modelli, schemi, grafici, rappresentazioni). La competenza in campo scientifico si riferisce alla capacità e alla disponibilità a usare l’insieme delle conoscenze e delle metodologie possedute per spiegare il mondo che ci circonda sapendo identificare le problematiche e traendo le conclusioni che siano basate su fatti comprovati. La competenza in campo tecnologico è considerata l’applicazione di tale conoscenza e metodologia per dare risposta ai desideri o bisogni avvertiti dagli esseri umani. La competenza in campo scientifico e tecnologico comporta la comprensione dei cambiamenti determinati dall’attività umana e la consapevolezza della responsabilità di ciascun cittadino. 4) La competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione. Essa implica abilità di base nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC): l’uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet. 5) Imparare a imparare è l’abilità di perseverare nell’apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo e delle informazioni, sia a livello individuale sia in gruppo. Questa competenza comprende la consapevolezza del proprio processo di apprendimento e dei propri bisogni, l’identificazione delle opportunità disponibili e la capacità di sormontare gli ostacoli per apprendere in modo efficace. Questa competenza comporta l’acquisizione, l’elaborazione e l’assimilazione di nuove conoscenze e abilità come anche la ricerca e l’uso delle [44] opportunità di orientamento. Il fatto di imparare a imparare fa sì che i discenti prendano le mosse da quanto hanno appreso in precedenza e dalle loro esperienze di vita per usare e applicare conoscenze e abilità in tutta una serie di contesti: a casa, sul lavoro, nell’istruzione e nella formazione. La motivazione e la fiducia sono elementi essenziali perché una persona possa acquisire tale competenza. 6) Le competenze sociali e civiche includono competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società sempre più diversificate, come anche a risolvere i conflitti ove ciò sia necessario. La competenza civica dota le persone degli strumenti per partecipare appieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture sociopolitici e all’impegno a una partecipazione attiva e democratica. 7) Lo spirito di iniziativa e imprenditorialità concernono la capacità di una persona di tradurre le idee in azione. In ciò rientrano la creatività, l’innovazione e l’assunzione di rischi, come anche la capacità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi. E` una competenza che aiuta gli individui, non solo nella loro vita quotidiana, nella sfera domestica e nella società, ma anche nel posto di lavoro, ad avere consapevolezza del contesto in cui operano e a poter cogliere le opportunità che si offrono ed è un punto di partenza per le abilità e le conoscenze più specifiche di cui hanno bisogno coloro che avviano o contribuiscono ad un’attività sociale o commerciale. Essa dovrebbe includere la consapevolezza dei valori etici e promuovere il buon governo. 8) Consapevolezza ed espressione culturale riguarda l’importanza dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni in un’ampia varietà di mezzi di comunicazione, compresi la musica, le arti dello spettacolo, la letteratura e le arti visive. [45] LE PAROLE CHIAVE Le competenze chiave sono alla base dei curricoli della scuola dell’infanzia e del primo ciclo e costituiscono la continuità verticale in tutti i cicli di istruzione e richiedono una cultura organizzativa che si esplica nelle pratiche quotidiane e nei metodi di insegnamento, attraverso l’elaborazione del curricolo di Istituto. Per la formulazione del documento è necessario che si condividano le parole chiave che costituiscono i concetti fondanti delle Indicazioni nazionali, a cui tutti i docenti fanno riferimento e sono le seguenti: Competenza: comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale. Nel Quadro europeo sono descritte in termini di responsabilità e autonomia. Si tratta di un sapere agito che si può vedere solo in atto (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23/04/2008) Competenze specifiche di base: competenze riferite alla struttura propria della disciplina (nuclei fondanti) Linee guida per i piani provinciali della provincia di Trento. Traguardi per lo sviluppo delle competenze: rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli insegnanti, indicano piste culturali e didattiche da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’allievo. Nella scuola del primo ciclo i traguardi costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese e, nella loro scansione temporale, sono prescrittivi (Indicazioni nazionali per il Curricolo 2012). Obiettivi di apprendimento: individuano abilità ritenute indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze. Gli obiettivi sono organizzati in nuclei tematici e definiti in relazione a periodi didattici lunghi: l’intero quinquennio della scuola primaria, l’intero triennio della scuola secondaria di primo grado (Indicazioni nazionali per il Curricolo 2012). Nuclei fondanti: per nuclei fondanti si intendono quei concetti fondamentali che ricorrono in vari punti dello sviluppo di una disciplina e hanno, perciò, valore strutturante e generativo di conoscenze. I nuclei fondanti sono concetti, nodi epistemologici e metodologici che strutturano una disciplina; i contenuti ne sono l’oggetto, le conoscenze sono il frutto di tutto il processo di costruzione del sapere. La definizione dei nuclei fondanti dell’apprendimento non è una operazione disciplinare ma multidisciplinare. Abilità: capacità di applicare le conoscenze e di usare Know-how per portare a termine il compito e risolvere problemi. Nel contesto del Quadro Europeo delle [46] qualifiche sono descritte come cognitive (comprendenti l’uso del pensiero logico intuitivo e creativo) o pratiche (comprendenti l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti). Le abilità corrispondono agli Obiettivi di apprendimento delineati nelle Nuove Indicazioni per il Curricolo (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23.04.2008; Nuove Indicazioni 2012). Microabilità: declinazione graduale e dettagliata delle abilità in riferimento ai contenuti. Conoscenze: risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative a un settore di lavoro o di studio. Nel contesto del Quadro Europeo delle qualifiche le conoscenze sono descritte A Evidenze: Azioni, prestazioni essenziali e/o comportamenti sentinella che rendono manifesta la competenza, da declinare in livelli di padronanza. In base alle evidenze si costruiscono compiti significativi (compiti di realtà o in situazione). Le evidenze fanno riferimento ai Traguardi per lo sviluppo delle competenze previsti nelle Nuove indicazioni nazionali per il Curricolo. [47] IL NOSTRO CURRICOLO VERTICALE Introduzione Le attuali Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, sono state emanate con decreto n. 254 del 16 novembre 2012 e presentano un modello di scuola impegnativo, che costituisce un punto di riferimento obbligatorio, pur nel rispetto della libera iniziativa didattica degli insegnanti e nell’esercizio dell’autonomia progettuale delle singole scuole. Fin dalla scuola dell’Infanzia, nella Scuola primaria e nella Scuola Secondaria di I grado, l’attività didattica è orientata alla qualità dell’apprendimento di ciascuno alunno e non ad una sequenza lineare di contenuti disciplinari. I docenti, in stretta collaborazione, promuovono attività significative nelle quali gli strumenti e i metodi caratteristici delle discipline si confrontano e si intrecciano tra loro: si evita così di trattare argomenti distanti dall’esperienza e frammentati in nozioni da memorizzare. Le discipline, così come noi le conosciamo, sono state storicamente separate l’una dall’altra da confini convenzionali che non hanno alcun riscontro con l’unitarietà tipica dei processi di apprendimento. Ogni persona, a scuola come nella vita, impara, infatti, attingendo liberamente dalla sua esperienza, dalle conoscenze o dalle discipline, elaborandole con un’attività continua e autonoma. Bisogna, quindi, superare le rigide separazioni disciplinari ragionando per vaste aree di connessione per rafforzare la trasversalità e l’interconnessione unitaria dell’insegnamento; le aree tematiche, che superano il concetto di disciplina, sono le seguenti: TEMATICHE TRASVERSALI - DISCIPLINE CULTURA SCUOLA PERSONA PROFILO DELLO STUDENTE CURRICOLO VERTICALE DIDATTICA PER COMPETENZE AMBIENTE DI APPRENDIMENTO VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE CITTADINANZA E COSTITUZIONE INCLUSIONE COMPETENZE DIGITALI COMUNITÀ EDUCATIVA E PROFESSIONALE [48] CAMPI DI ESPERIENZA (SCUOLA DELL’INFANZIA) ITALIANO LINGUA INGLESE E/O SECONDA LINGUA STORIA GEOGRAFIA MATEMATICA SCIENZE MUSICA ARTE E IMMAGINE EDUCAZIONE FISICA TECNOLOGIA CURRICOLO VERTICALE Le Indicazioni rappresentano la base di partenza per la costruzione del curricolo di scuola. Esse sono “un testo aperto, che la comunità professionale è chiamata ad assumere e a contestualizzare, elaborando specifiche scelte relative a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione coerenti con i traguardi formativi previsti dal documento nazionale. La presenza, sempre più diffusa, degli istituti comprensivi consente la progettazione di un unico curricolo verticale e facilita il raccordo con il secondo ciclo del sistema di istruzione e formazione”. La verticalità del curricolo è un impegno che ciascuna scuola si assume per costruire percorsi di apprendimento progressivi e coerenti, che sappiano ottimizzare i tempi della didattica e stimolare la motivazione degli alunni. È fondamentale partire dalla costruzione del curricolo come autentico progetto di scuola, che contiene, organizza e finalizza tutte le possibili attività e proposte racchiuse nei cosiddetti progetti didattici o nelle diverse “educazioni”, in modo da assicurare un curricolo finalizzato alla centralità dello studente e allo sviluppo integrale della persona. Le competenze Un aspetto molto innovativo rispetto ai Programmi del passato è rappresentato dall’impianto curricolare centrato sulle competenze. Per i campi di esperienza della scuola dell’infanzia e per ogni disciplina del primo ciclo sono previsti traguardi di sviluppo delle competenze che sono prescrittivi. I docenti esprimono il bisogno di essere aiutati a reperire le modalità didattiche attraverso cui promuovere sviluppare e valutare le competenze. Diversamente l’attività didattica rimane centrata sui contenuti dell’apprendimento e l’innovazione è solo formale e non sostanziale. Ѐ importante sottolineare che molte competenze sono trasversali e non strettamente disciplinari; in particolare tutte le discipline devono concorrere a sviluppare le competenze-chiave per l'apprendimento permanente definite dal Parlamento e dal Consiglio europeo e assunte dalle Indicazioni come “orizzonte di riferimento verso cui tendere”. Esempi di Curricolo Verticale Il nostro Istituto ha partecipato ad una Rete di scuole, denominata FOR.MATE., all’interno della quale i docenti, attraverso azioni di formazione, ricerca e aggiornamento costante, hanno elaborato e sperimentato uno schema di curricolo verticale per le competenze . Il curricolo verticale d’Istituto è stato elaborato dal gruppo designato ed è allegato al presente Pof, del quale costituisce parte integrante. Ogni plesso dispone di una copia del curricolo per la programmazione delle attività didattiche. [49] STRUTTURA DELL’UDA Introduzione: Vista la necessità di dare concreta realizzazione alle Indicazioni Nazionali in merito alla costruzione dell’UDA, il Collegio Docenti, attraverso le Funzioni Strumentali preposte allo studio dei Curricoli, ha lavorato per stabilire, concordare e condividere i criteri della sua realizzazione in forma sperimentale. Quest’anno la scuola decide di lavorare su tre UDA d’Istituto. I tre ordini di scuola hanno elaborato un percorso comune e stabilito la realizzazione di un prodotto finale come compito di realtà. Gli Insegnanti hanno elaborato un modello di UDA che al momento prevede: Individuazione delle competenze chiave europee e di quelle specifiche ad esse riferite; Declinazione delle competenze in abilità e conoscenze; Descrizione delle attività in fasi con particolare attenzione per quelle degli anni ponte; Scelta dei tempi di realizzazione e delle sezioni e classi partecipanti. Vedi format dell’UdA allegato al presente documento CHE COS’E’ L’UDA L’UDA (Unità di Apprendimento) è da intendersi come strumento di costruzione delle competenze attraverso la realizzazione di un prodotto, materiale o immateriale, in un contesto esperienziale. L’UDA è, dunque, centrata sulle competenze degli alunni e sulla loro azione autonoma. Essa contiene un apparato di verifica e valutazione delle competenze, abilità e conoscenze, attraverso l’analisi del processo, del prodotto e la riflessionericostruzione da parte dell’alunno. Molto importante nella realizzazione dell’UDA è l’attività di gruppo condotta dagli studenti con il supporto e la mediazione dell’insegnante. L’UDA può essere molto complessa ed articolata e coinvolgere gran parte degli insegnanti del Consiglio di classe e mettere a fuoco diverse competenze e distribuirsi in un tempo relativamente lungo, oppure può essere più contenuta, coinvolgere alcuni insegnanti e mettere a fuoco solo alcune competenze, distribuendosi in un tempo ridotto. Le grandi UDA che coinvolgono molti docenti, hanno come focus principale le competenze sociali e civiche, come ad esempio la realizzazione di percorsi di educazione ambientale o storico-sociale. [50] A CHE SERVE L’UDA L’UDA, quindi, mira allo sviluppo delle competenze, ma, essendo queste costituite da abilità e conoscenze, serve anche a verificare e valutare il profitto. Uno dei vantaggi dell’UDA è che abilità e conoscenze sono contestualizzate ed agite e pertanto l’alunno ha maggiore opportunità di ricordarle e consolidarle. Attraverso l’UDA, l’insegnante ha l’opportunità non soltanto di valutare se l’allievo ha acquisito le conoscenze e le abilità, ma soprattutto se le sa impiegare, se sa mettersi in relazione con altri per portare a termine un compito, se sa agire con autonomia e responsabilità COME SI IMPOSTA UN’UDA Per la realizzazione dell’UDA, modulo formativo di apprendimento, l’insegnante o gli insegnanti: 1 selezionano, dal curricolo d’Istituto, le competenze da promuovere ed esercitare negli alunni, facendo riferimento anche alla normativa specifica, in particolare alle Indicazioni Nazionali; 2 articolano le competenze in conoscenze e abilità; queste ultime, per quanto riguarda la scuola primaria e la secondaria di primo grado, possono essere desunte dagli obiettivi riferiti ai Traguardi di competenze delle Indicazioni Nazionali; 3 mettono in relazione le competenze di base con le competenze chiave europee e queste con i campi di esperienza (scuola dell’infanzia) e le discipline (scuola primaria/secondaria di primo grado). In questo modo le competenze di base diventano modi per perseguire le competenze chiave europee che rappresentano il fine di tutto il processo di apprendimento; 4 definiscono i livelli di padronanza delle competenze, cioè descrivono “come” l’alunno gestisce le abilità e le conoscenze e con quale grado di autonomia e responsabilità egli “agisce” le sue competenze. I livelli non vengono riferiti all’età o alla classe, ma a grandi tappe del percorso scolastico; 5 predispongono i “compiti significativi” che servono a mettere in evidenza la capacità degli alunni ad “agire” la competenza in autonomia e responsabilità in un contesto esperienziale; 6 elaborano criteri e strumenti per la verifica, valutazione, documentazione e certificazione dei risultati dell’apprendimento [51] COLLEGAMENTI CON LA PROGETTAZIONE CURRICULARE Le UDA non sono l’esplicazione di “programmi”; questi ultimi non esistono più e sono stati sostituiti dalla Indicazioni Nazionali che rendono prescrittivi traguardi di competenza (di apprendimento), distribuiti su archi temporali medio-lunghi. Il collegio docenti ha il compito di individuare e definire, nella progettazione curricolare, i saperi essenziali e i contenuti irrinunciabili indispensabili alla costruzione di abilità e competenze, perché non si può imparare tutto e molte conoscenze vengono acquisite anche attraverso agenzie educative diverse dalla scuola. Pertanto, è indispensabile che la progettazione curricolare si concentri su conoscenze e abilità essenziali, ma anche su strategie, metodi per imparare, organizzare e dare significato alle conoscenze, lasciando così spazio al sapere agito. Quindi, la progettazione curricolare è costruita facendo perno sulle competenze e di conseguenza le UDA sono la realizzazione pratica di parti o segmenti di tale progettazione. [52] PROGETTAZIONE CURRICULARE PROFILO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, È in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni. Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea. Riesce ad utilizzare una lingua europea nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. È in grado di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. È capace di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche. Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo. Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo. Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc. Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. Si impegna, in relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento, in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti. [53] ORGANIZZAZIONE ATTIVITA’ DIDATTICA SCUOLA DELL’INFANZIA Le attività si articoleranno come segue: CALENDARIO: dal 14 - 09 -2015 al 30 - 09-2015 (25 ore settimanali, solo turno antimeridiano) dall’ 1-10-2015 al 24-06-2016 (40 ore settimanali) per un totale di 38 settimane dal 27-06-2016 al 30-06-2016 (25 ore settimanali, solo turno antimeridiano) (36 x 40 ore settimanali e 3 per 25 ore settimanali), orario annuo complessivo n. 1.490 ore ORARIO DI FUNZIONAMENTO dalle ore 8.30 alle ore 16.30 Durante le ore settimanali obbligatorie saranno svolte attività per l’acquisizione di competenze e abilità, relative ai campi di esperienza: - IL SÉ E L’ALTRO IL CORPO E IL MOVIMENTO IMMAGINI, SUONI, COLORI I DISCORSI E LE PAROLE LA CONOSCENZA DEL MONDO: *OGGETTI FENOMENI E VIVENTI *NUMERO E SPAZIO Tenendo conto delle esigenze e degli interessi dei bambini saranno allestiti dei laboratori mirati all’approfondimento delle varie attività: Linguistiche – Espressive – Psicomotorie – Manipolative. Alle ore curriculari verranno affiancate ore aggiuntive per la realizzazione dei vari progetti che i singoli Plessi attueranno. Per la Scuola dell’Infanzia, per sopperire alla carenza di organico (posti assegnati n. 18) e garantire a tutti i plessi il funzionamento della Scuola per l’intero orario (antimeridiano e pomeridiano). E’ stato predisposto un progetto di flessibilità oraria per permettere una compresenza delle insegnanti nell’ora di maggiore intensificazione dell’attività didattica. **Le progettazioni didattiche vengono stilate a parte [54] OBIETTIVI FORMATIVI La Scuola dell’Infanzia si pone la finalità di promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza, della cittadinanza. AUTONOMIA Acquisire la capacità di interpretare e governare il proprio corpo. Partecipare alle attività nei diversi contesti. Avere fiducia in se e negli altri Esprimere con diversi linguaggi sentimenti ed emozioni Esplorare la realtà e comprendere le regole della vita quotidiana Assumere atteggiamenti responsabili. Partecipare alle decisioni esprimendo opinioni personali IDENTITÀ Imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze Imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile Sperimentare diversi ruoli e forme di identità (figlio, alunno, cittadino, appartenente a un gruppo..ecc) COMPETENZA Imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio al confronto. Ascoltare e comprendere narrazioni e discorsi Descrivere e narrare la propria esperienza utilizzando diversi linguaggi Sviluppare l’attitudine a fare domande e a riflettere. CITTADINANZA Scoprire l’altro da sé e attribuire importanza agli altri e ai loro bisogni Scoprire l’importanza delle regole e saperle rispettare Scoprire, rispettare gli altri e l’ambiente circostante. [55] CAMPI D’ESPERIENZA La scuola dell’Infanzia è articolata per Campi di Esperienza, questi sono luoghi del fare e dell’agire del bambino orientati dall’azione degli insegnanti. Gli insegnanti accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei bambini e creano occasioni di apprendimento per favorire l’organizzazione di ciò che questi vanno scoprendo. L’esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori, permettono al bambino, opportunamente guidato, di approfondire e sistematizzare gli apprendimenti. Ogni campo di esperienza offre un insieme di oggetti, situazioni, immagini e linguaggi, riferiti ai sistemi simbolici della nostra cultura, capaci di evocare, stimolare, accompagnare apprendimenti progressivamente più sicuri. Nella scuola dell’infanzia i traguardi per lo sviluppo della competenza suggeriscono all’insegnante orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare piste di lavoro per organizzare attività ed esperienze volte a promuovere la competenza, che a questa età va intesa in modo globale e unitario. [56] IL SÉ E L’ALTRO I bambini formulano tanti perché sulle questioni concrete, sugli eventi della vita quotidiana, sulle trasformazioni personali e sociali, sull’ambiente e sull’uso delle risorse, sui valori culturali, sul futuro vicino e lontano, spesso a partire dalla dimensione quotidiana della vita scolastica. Al contempo pongono domande di senso sul mondo e sull’esistenza umana. I molti perché rappresentano la loro spinta a capire il significato della vita che li circonda e il valore morale delle loro azioni. Nella scuola hanno molte occasioni per prendere coscienza della propria identità, per scoprire le diversità culturali, religiose, etniche, per apprendere le prime regole del vivere sociale, per riflettere sul senso e le conseguenze delle loro azioni. Negli anni della scuola dell’infanzia il bambino osserva la natura e i viventi, nel loro nascere, evolversi ed estinguersi. Osserva l’ambiente che lo circonda e coglie le diverse relazioni tra le persone; Ascolta le narrazioni degli adulti, le espressioni delle loro opinioni e della loro spiritualità e fede; È testimone degli eventi e ne vede la rappresentazione attraverso i media; Partecipa alle tradizioni della famiglia e della comunità di appartenenza, ma si apre al confronto con altre culture e costumi; Si accorge di essere uguale e diverso nella varietà delle situazioni, di poter essere accolto o escluso, di poter accogliere o escludere. Raccoglie discorsi circa gli orientamenti morali, il cosa è giusto e cosa è sbagliato, il valore attribuito alle pratiche religiose. Si chiede dov’era prima di nascere e se e dove finirà la sua esistenza. Pone domande sull’esistenza di Dio, la vita e la morte, la gioia e il dolore Traguardi per lo sviluppo delle competenze Acquisisce e sviluppa il senso dell’identità personale Percepisce e acquisisce consapevolezza delle proprie esigenze e dei propri sentimenti controllandoli ed esprimendoli in modo adeguato Conosce la storia personale e della famiglia Conosce le tradizioni del proprio ambiente di appartenenza Riconosce la propria identità all’interno di una pluralità di culture Acquisisce atteggiamenti che favoriscono l’integrazione del “diverso” Matura il senso di giustizia e sa rinunciare a farsi giustizia da sé Comprende e tiene conto dei comportamenti umani e sociali propri e degli altri Ascolta gli altri e da spiegazioni sul proprio comportamento Partecipa alle discussioni confrontando ipotesi e procedure Gioca e lavora con gli altri bambini Rispetta l’adulto, le regole di comportamento; si assume le proprie responsabilità [57] IL CORPO E IL MOVIMENTO I bambini prendono coscienza del proprio corpo, utilizzandolo fin dalla nascita come strumento di conoscenza di sé nel mondo. Muoversi è il primo fattore di apprendimento: cercare, scoprire, giocare, saltare, correre a scuola è fonte di benessere e di equilibrio psico-fisico. L’azione del corpo fa vivere emozioni e sensazioni piacevoli, di rilassamento e di tensione, ma anche la soddisfazione del controllo dei gesti, nel coordinamento con gli altri; consente di sperimentare potenzialità e limiti della propria fisicità, sviluppando nel contempo la consapevolezza dei rischi di movimenti incontrollati. I bambini “portano” a scuola il loro corpo, ci giocano e lo rappresentano, comunicano, si esprimono con la mimica, si travestono, si mettono alla prova, anche in questi modi percepiscono la completezza del proprio sé, consolidando autonomia e sicurezza emotiva. Il corpo ha potenzialità espressive e comunicative che si realizzano in un linguaggio caratterizzato da una propria struttura e da regole che il bambino impara a conoscere attraverso specifici percorsi di apprendimento: le esperienze motorie consentono di integrare i diversi linguaggi, di alternare la parola e i gesti, di accompagnare la fruizione musicale, di accompagnare narrazioni, di favorire la costruzione dell’immagine di sé e l’elaborazione dello schema corporeo. Le attività informali, di routine e di vita quotidiana, la vita e i giochi all’aperto sono altrettanto importanti dell’uso di piccoli attrezzi e strumenti, del movimento libero o guidato in spazi dedicati, dei giochi psicomotori e possono essere occasione per l’educazione alla salute attraverso una sensibilizzazione alla corretta alimentazione e all’igiene personale. La scuola dell’infanzia mira a sviluppare gradualmente nel bambino la capacità di leggere e interpretare i messaggi provenienti dal corpo proprio e altrui, rispettandolo e avendone cura. La scuola dell’infanzia mira altresì a sviluppare la capacità di esprimersi e di comunicare attraverso il corpo per giungere ad affinarne le capacità percettive e di conoscenza degli oggetti, la capacità di orientarsi nello spazio, di muoversi e di comunicare secondo fantasia e creatività. Traguardi per lo sviluppo delle competenze Raggiunge una buona autonomia nell’alimentarsi e nel vestirsi. Conosce il proprio corpo e le differenze anatomiche. Conosce le diverse parti del corpo e lo rappresenta sia in stasi che in movimento. Riconosce le esigenze del corpo. Cura l’igiene personale in modo autonomo. Esegue gli esercizi psicomotori sia negli spazi interni che all’esterno. Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella danza, nella comunicazione espressiva. [58] IMMAGINI, SUONI, COLORI I bambini esprimono pensieri ed emozioni con immaginazione e creatività: l’arte orienta questa propensione, educando al piacere del bello e al sentire estetico. L’esplorazione dei materiali a disposizione consente di vivere le prime esperienze artistiche, che sono in grado di stimolare la creatività e contagiare altri apprendimenti. I linguaggi a disposizione dei bambini, come la voce, il gesto, la drammatizzazione, i suoni, la musica, la manipolazione dei materiali, le esperienze grafico-pittoriche, i mass-media, vanno scoperti ed educati perché sviluppino nei piccoli il senso del bello, la conoscenza di se stessi, degli altri e della realtà. L’incontro dei bambini con l’arte è occasione per guardare con occhi diversi il mondo che li circonda. I materiali esplorati con i sensi, le tecniche sperimentate e condivise nell’atelier della scuola, le osservazioni di luoghi (piazze, giardini, paesaggi) e di opere (quadri, musei, architetture) aiuteranno a migliorare le capacità percettive, coltivare il piacere della fruizione, della produzione e dell’invenzione e ad avvicinare alla cultura e al patrimonio artistico. La musica è un’esperienza universale, carica di emozioni e ricca di tradizioni culturali. Il bambino, interagendo con il paesaggio sonoro, sviluppa le proprie capacità cognitive e relazionali, impara a percepire, ascoltare, ricercare e discriminare i suoni all’interno di contesti di apprendimento significativi. Esplora le proprie possibilità sonoro-espressive e simbolicorappresentative, accrescendo la fiducia nelle proprie potenzialità. L’ascolto delle produzioni sonore personali lo apre al piacere di fare musica e alla condivisione di repertori appartenenti a vari generi musicali. Il bambino si confronta con i nuovi media e con i nuovi linguaggi della comunicazione, come spettatore e come attore. La scuola può aiutarlo a familiarizzare con l’esperienza della multimedialità (la fotografia, il cinema, la televisione, il digitale), favorendo un contatto attivo con i “media” e la ricerca delle loro possibilità espressive e creative. Traguardi per lo sviluppo della competenza Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative; Utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; Esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie. Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione ...); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte. Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti. Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoromusicali. Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli. [59] I DISCORSI E LE PAROLE La lingua, in tutte le sue funzioni e forme, è uno strumento essenziale per comunicare e conoscere, per rendere via via più complesso e meglio definito, il proprio pensiero, anche grazie al confronto con gli altri e con l’esperienza concreta e l’osservazione. E il mezzo per esprimersi in modi personali, creativi e sempre più articolati. La lingua materna è parte dell’identità di ogni bambino, ma la conoscenza di altre lingue apre all’incontro con nuovi mondi e culture. I bambini si presentano alla scuola dell’infanzia con un patrimonio linguistico significativo, ma con competenze differenziate, che vanno attentamente osservate e valorizzate. In un ambiente linguistico curato e stimolante i bambini sviluppano nuove capacità quando interagiscono tra di loro, chiedono spiegazioni, confrontano punti di vista, progettano giochi e attività, elaborano e condividono conoscenze. I bambini imparano ad ascoltare storie e racconti, dialogano con adulti e compagni, giocano con la lingua che usano, provano il piacere di comunicare, si cimentano con l’esplorazione della lingua scritta. La scuola dell’infanzia ha la responsabilità di promuovere in tutti i bambini la padronanza della lingua italiana, rispettando l’uso della lingua di origine. La vita di sezione offre la possibilità di sperimentare una varietà di situazioni comunicative ricche di senso, in cui ogni bambino diventa capace di usare la lingua nei suoi diversi aspetti, acquista fiducia nelle proprie capacità espressive, comunica, descrive, racconta, immagina. Appropriati percorsi didattici sono finalizzati all’estensione del lessico, alla corretta pronuncia di suoni, parole e frasi, alla pratica delle diverse modalità di interazione verbale (ascoltare, prendere la parola, dialogare, spiegare), contribuendo allo sviluppo di un pensiero logico e creativo. L’incontro e la lettura di libri illustrati, l’analisi dei messaggi presenti nell’ambiente incoraggiano il progressivo avvicinarsi dei bambini alla lingua scritta, e motivano un rapporto positivo con la lettura e la scrittura. I bambini vivono spesso in ambienti plurilingui e, se opportunamente guidati, possono familiarizzare con una seconda lingua, in situazioni naturali, di dialogo, di vita quotidiana, diventando progressivamente consapevoli di suoni, tonalità, significati diversi. Traguardi per lo sviluppo delle competenze Padroneggia l’uso della lingua italiana. Arricchisce il proprio vocabolario. Comunica agli altri le proprie emozioni. Usa il linguaggio verbale per formulare domande, fare ragionamenti ed esprimere pensieri. Ascolta, comprende, inventa e racconta storie. Usa il linguaggio per interagire con gli altri, definire regole e comunicare esperienze vissute. Esperimenta e confronta lingue diverse. Usa le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura. [60] LA CONOSCENZA DEL MONDO I bambini esplorano continuamente la realtà e imparano a riflettere sulle proprie esperienze descrivendole, rappresentandole, riorganizzandole con diversi criteri. Pongono così le basi per la successiva elaborazione di concetti scientifici e matematici che verranno proposti nella scuola primaria. La curiosità e le domande sui fenomeni naturali, su se stessi e sugli organismi viventi e su storie, fiabe e giochi tradizionali con riferimenti matematici, possono cominciare a trovare risposte guardando sempre meglio i fatti del mondo, cercando di capire come e quando succedono, intervenendo per cambiarli e sperimentando gli effetti dei cambiamenti. Si avviano così le prime attività di ricerca che danno talvolta risultati imprevedibili, ma che costruiscono nel bambino la necessaria fiducia nelle proprie capacità di capire e di trovare spiegazioni. Esplorando oggetti, materiali e simboli, osservando la vita di piante ed animali, i bambini elaborano idee personali da confrontare con quelle dei compagni e degli insegnanti. Imparano a fare domande, a dare e a chiedere spiegazioni, a lasciarsi convincere dai i punti di vista degli altri, a non scoraggiarsi se le loro idee non risultano appropriate. Possono quindi avviarsi verso un percorso di conoscenza più strutturato, in cui esploreranno le potenzialità del linguaggio per esprimersi e l’uso di simboli per rappresentare significati. Oggetti, fenomeni, viventi I bambini elaborano la prima “organizzazione fisica” del mondo esterno attraverso attività concrete che portano la loro attenzione sui diversi aspetti della realtà, sulle caratteristiche della luce e delle ombre, sugli effetti del calore. Osservando il proprio movimento e quello degli oggetti, ne colgono la durata e la velocità, imparano a organizzarli nello spazio e nel tempo e sviluppano una prima idea di contemporaneità. Toccando, smontando, costruendo e ricostruendo, affinando i propri gesti, i bambini individuano qualità e proprietà degli oggetti e dei materiali, ne immaginano la struttura e sanno assemblarli in varie costruzioni; riconoscono e danno un nome alle proprietà individuate, si accorgono delle loro eventuali trasformazioni. Cercano di capire come sono fatti e come funzionano macchine e meccanismi che fanno parte della loro esperienza, cercando di capire anche quello che non si vede direttamente: le stesse trasformazioni della materia possono essere intuite in base a elementari modelli di strutture “invisibili”. Il proprio corpo è sempre oggetto di interesse, soprattutto per quanto riguarda i processi nascosti, e la curiosità dei bambini permette di avviare le prime interpretazioni sulla sua struttura e sul suo funzionamento. Gli organismi animali e vegetali, osservati nei loro ambienti o in microambienti artificiali, possono suggerire un “modello di vivente” per capire i processi più elementari e la varietà dei modi di vivere. Si può così portare l’attenzione dei bambini sui cambiamenti insensibili o vistosi che avvengono nel loro corpo, in quello degli animali e delle piante e verso le continue trasformazioni dell’ambiente naturale. Numero e spazio La familiarità con i numeri può nascere a partire da quelli che si usano nella vita di ogni giorno; poi, ragionando sulle quantità e sulla numerosità di oggetti diversi, i bambini costruiscono le prime fondamentali competenze sul contare oggetti o eventi, accompagnandole con i gesti dell’indicare, del togliere e dell’aggiungere. Si avviano così alla conoscenza del numero e della struttura delle prime operazioni, suddividono in parti i materiali e realizzano elementari attività di misura. Gradualmente, avviando i primi processi di astrazione, imparano a rappresentare con simboli semplici i risultati delle loro esperienze. [61] Muovendosi nello spazio, i bambini scelgono ed eseguono i percorsi più idonei per raggiungere una meta prefissata scoprendo concetti geometrici come quelli di direzione e di angolo. Sanno descrivere le forme di oggetti tridimensionali, riconoscendo le forme geometriche e individuandone le proprietà (ad esempio, riconoscendo nel “quadrato” una proprietà dell’oggetto e non l’oggetto stesso). Operano e giocano con materiali strutturati, costruzioni, giochi da tavolo di vario tipo. Traguardi per lo sviluppo della competenza Il bambino Raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle; Esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata. Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana. Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo. Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti. Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi. Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità. Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc; Segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali. [62] L’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA Le attività relative all’insegnamento della Religione Cattolica, per coloro che se ne avvalgono, offrono occasioni per lo sviluppo integrale della personalità dei bambini, aprendo alla dimensione religiosa e valorizzandola, promuovendo la riflessione sul loro patrimonio di esperienze e contribuendo a rispondere al bisogno di significato di cui anch’essi sono portatori. Per favorire la loro maturazione personale, nella sua globalità, i traguardi relativi all’IRC sono distribuiti nei vari campi di esperienza. Di conseguenza ciascun campo di esperienza viene integrato come segue: Il sé e l’altro - Relativamente alla religione cattolica: Scopre nei racconti del Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose. Il corpo e il movimento - Relativamente alla religione cattolica: Riconosce nei segni del corpo l’esperienza religiosa propria e altrui per cominciare a manifestare anche in questo modo la propria interiorità, l’immaginazione e le emozioni. Immagini, Suoni, Colori - Relativamente alla religione cattolica: Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici delle tradizioni e della vita dei cristiani (segni, feste, preghiere, canti, gestualità, spazi, arte), per poter esprimere con creatività il proprio vissuto religioso. I discorsi e le parole - Relativamente alla religione cattolica: Impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso. La conoscenza del mondo - Relativamente alla religione cattolica: Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e speranza. [63] DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA ALLA SCUOLA PRIMARIA Ogni campo di esperienza offre specifiche opportunità di apprendimento, ma contribuisce allo stesso tempo a realizzare i compiti di sviluppo pensati unitariamente per i bambini dai tre ai sei anni, in termini di identità (costruzione del sé, autostima, fiducia nei propri mezzi), di autonomia (rapporto sempre più consapevole con gli altri), di competenza (come elaborazione di conoscenze, abilità, atteggiamenti), di cittadinanza (come attenzione alle dimensioni etiche e sociali). Al termine del percorso triennale della scuola dell’infanzia, è ragionevole attendersi che ogni bambino abbia sviluppato alcune competenze di base che strutturano la sua crescita personale. Riconosce ed esprime le proprie emozioni, è consapevole di desideri e paure, avverte gli stati d’animo propri e altrui. Ha un positivo rapporto con la propria corporeità, Ha maturato una sufficiente fiducia in sé, è progressivamente consapevole delle proprie risorse e dei propri limiti, quando occorre sa chiedere aiuto. Manifesta curiosità e voglia di sperimentare, interagisce con le cose, l’ambiente e le persone, percependone le reazioni ed i cambiamenti. Condivide esperienze e giochi, utilizza materiali e risorse comuni, affronta gradualmente i conflitti e ha iniziato a riconoscere le regole del comportamento nei contesti privati e pubblici. Ha sviluppato l’attitudine a porre e a porsi domande di senso su questioni etiche e morali. Coglie diversi punti di vista, riflette e negozia significati, utilizza gli errori come fonte di conoscenza. Sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute, comunica e si esprime con una pluralità di linguaggi, utilizza con sempre maggiore proprietà la lingua italiana. Padroneggia prime abilità di tipo logico, inizia ad interiorizzare le coordinate spaziotemporali e ad orientarsi nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media, delle tecnologie. Rileva le caratteristiche principali di eventi, oggetti, situazioni, formula ipotesi, ricerca soluzioni a situazioni problematiche di vita quotidiana. E’ attento alle consegne, si appassiona, porta a termine il lavoro, diventa consapevole dei processi realizzati e li documenta. Si esprime in modo personale, con creatività e partecipazione, è sensibile alla pluralità di culture, lingue, esperienze Partendo dal proprio vissuto il bambino comincia a costruire competenze trasversali come: o o o o o o o osservare, manipolare, interpretare simboli, chiedere spiegazioni, riflettere, ipotizzare, discutere. [64] ORGANIZZAZIONE ATTIVITA’ DIDATTICA Scuola Primaria Alcuni recenti interventi legislativi e successive disposizioni ( L.28-3-03, Decr. Leg.vo 19-2-04 n.59, CM 29 del 5-3-04) hanno introdotto nella Scuola aspetti innovativi fra i quali si evidenziano: l’introduzione nell’attività didattica di Piani di Studio Personalizzati; l’adattamento degli obiettivi Specifici di Apprendimento degli insegnamenti e delle attività alle capacità e alle attitudini dei singoli alunni (Piani di Studio Personalizzati); la scelta dei contenuti disciplinari adeguati alla realtà di un mondo che cambia e che diventa sempre più “villaggio globale”; la necessità di educare i ragazzi al “ pensare globale e all’agire locale” con l’acquisizione di competenze ed abilità adeguate; un tempo-scuola di 891 ore annuali (pari a 27 ore settimanali) per attività curriculari (classi 1^, 2^, e 99 ore annuali (pari a 3 ore settimanali) per attività laboratoriali per le classi 3^, 4^ e 5^ durante le 27 ore settimanali obbligatorie saranno svolte attività per l’acquisizione di competenze ed abilità in 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ t.n. t.p. t.n. t.p. t.n. t.p. LINGUA ITALIANA 7 8 6 7 6 8 6 6 MATEMATICA 5 6 5 6 4 5 4 4 SCIENZE 2 2 2 2 2 2 2 2 STORIA 2 3 2 3 2 3 2 2 GEOGRAFIA 1 2 1 2 1 2 1 1 ARTE E IMMAGINE 2 2 2 2 2 2 2 2 MUSICA 2 2 2 2 2 2 2 2 SCIENZE MOT E SPORT 2 2 2 2 2 2 2 2 I.R.C. 2 2 2 2 2 2 2 2 TECNOLOGIA E INFORMATICA 1 1 1 1 1 1 1 1 LINGUA INGLESE 1 1 2 2 3 3 3 3 TOTALE 27 27 27 27 27 Laboratorio linguistico 2 2 1 2 1 1 Laboratorio storico- ambientale 1 1 1 1 1 1 Laboratorio manipolativo-creativo 1 1 1 1 1 1 Mensa 5 27* 40 5 5 27* 40 30* 40 30 30 * 27 ore settimanali le classi 1^ e 2^, Casacanditella, *30 ore settimanali le classi 3^. 4^, 5^ di Fara F. Petri, Rapino, Roccamontepiano Casacanditella, 2^ di Fara F. Petri e Rapino, 4^ e 5^ di Casalincontrada *40 ore (Tempo Pieno) le classi 1^ e 2^ di Casalincontrada e Roccamontepiano, 1^ di Fara F. Petri, 3^ di Casalincontrada EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA (interdisciplinare) per il corrente anno scolastico, durante le 3 ore dedicate alle attività di laboratorio, tenendo conto degli interessi e delle esigenze degli alunni, saranno organizzate, seguendo la metodologia Laboratoriale, le seguenti attività : linguistico - espressive storico – ambientale [65] manipolativo – espressive l’anticipo delle iscrizioni dei bambini nati entro il 30 aprile l’orario settimanale distribuito su sei giorni per tutti, tranne che per le classi 1^ 2^ e 3^ di Casalincontrada, 1^ e 2^ di Roccamontepiano e per la classe 1^ di Fara F. Petri che effettueranno un orario di 40 ore distribuito su cinque giorni (Tempo Pieno) un più stretto raccordo tra Scuola e territorio, Scuola ed Istituzioni che agiscono sul territorio stesso. SCUOLA PRIMARIA La scuola primaria mira all'acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti costituzionali. Ai bambini e alle bambine che la frequentano offre l'opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose e di acquisire i saperi irrinunciabili. Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti caratteristici di ciascuna disciplina, permette di esercitare differenti stili cognitivi, ponendo così le premesse per 1o sviluppo del pensiero riflessivo e critico. Per questa via si formano cittadini consapevoli e responsabili a tutti i livelli, da quello locale a quello europeo. La padronanza degli strumenti culturali di base è ancor più importante per bambini che vivono in situazioni di svantaggio: più solide saranno le capacità acquisite nella scuola primaria, maggiori saranno le probabilità di inclusione sociale e culturale attraverso il sistema dell'istruzione. La scuola quindi deve: Fornire all’alunno le occasioni per capire se stesso e per prendere consapevolezza delle sue potenzialità rendendolo autonomo nella costruzione del suo sapere al fine di imparare ad apprendere. Favorire lo sviluppo delle capacità necessarie per imparare a leggere le proprie emozioni e a gestirle. Promuovere il senso di responsabilità che si traduce nel far bene il proprio lavoro e nel portarlo a termine, nell’avere cura di sé, degli oggetti e degli ambienti che si frequentano. Sollecitare gli alunni ad una attenta riflessione sui comportamenti di gruppo, al fine di individuare quegli atteggiamenti che violano la dignità della persona e il rispetto reciproco. Sperimentare contesti di relazione dove sviluppare atteggiamenti positivi e realizzare pratiche collaborative. Facilitare le condizioni di fruizione e produzione della comunicazione tra coetanei e dei messaggi provenienti dalla società. Riflettere per comprendere che il proprio corpo è un bene da rispettare e tutelare. Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità, attraverso la progettazione e la realizzazione di percorsi didattici specifici rispondenti ai bisogni educativi degli allievi, al fine di evitare che si trasformino in disuguaglianze. Favorire l’esplorazione e la scoperta mediante la problematizzazione al fine di promuovere la passione verso nuove conoscenze Trovare stimoli al pensiero analitico e critico, coltivare la fantasia e il pensiero divergente. E’ compito peculiare di questo ciclo scolastico porre le basi per l’esercizio della cittadinanza attiva, attraverso il confronto libero e pluralistico. L’Educazione alla Cittadinanza viene promossa attraverso esperienze significative che consentano di apprendere il concreto prendersi cura di sé, degli altri e dell’ambiente, attraverso la cooperazione e la solidarietà. Gli obiettivi principali dell’educazione alla cittadinanza sono : La costruzione del senso di legalità. [66] Lo sviluppo di un’etica della responsabilità. Per favorire lo sviluppo della persona la Scuola ha bisogno di stabilire con i genitori rapporti non episodici o dettati dall’emergenza ma costruiti dentro un progetto educativo condiviso e continuo. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA L’ALUNNO ITALIANO Partecipa a scambi comunicativi con compagni e docenti attraverso messaggi semplici, chiari e pertinenti, formulati in un registro il più adeguato alla situazione Ascolta e comprende testi orali “diretti” o “trasmessi” dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo. Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le informazioni principali , utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi. Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l'apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza in funzione anche dell'esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica. Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l'infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali Scrive testi corretti nell'ortografia, chiari e coerenti, legati all'esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli. Capisce e utilizza nell'uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso. Capisce e utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio. Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative. È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti (plurilinguismo). Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all'organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi. [67] LINGUA INGLESE Comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in \\scambi di informazioni semplici e di routine. Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall'insegnante, chiedendo eventualmente spiegazioni. Esplora e scopre Acquisisce l’informazione Individua collegamenti e relazioni Risolve problemi Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera. MATEMATICA Si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l'opportunità di ricorrere a una calcolatrice. Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in natura oche sono state create dall'uomo. Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo. Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura (metro, goniometro...). Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). ricava informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza. Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici. Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria. Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista di altri. Riconosce e :utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni, percentuali, scale di riduzione, ...). Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili per operare nella realtà. [68] STORIA Riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita. Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e comprende l'importanza del patrimonio artistico e culturale. Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni. Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali. Organizza le informazioni e le conoscenze,tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti. Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche. Usa carte geo-storiche, anche con l'ausilio di strumenti informatici. Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali. Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell'umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità. Comprende aspetti fondamentali del passato dell' Italia dal paleolitico alla fine dell’impero romano d'occidente con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità. GEOGRAFIA Si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali. Utilizza il linguaggio della geograficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio. Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie). Riconosce e denomina i principali "oggetti" geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani, ecc.) Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani, e individua analogie e differenze con i principali paesaggi europei e di altri continenti. Coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate dall'uomo sul paesaggio naturale. Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza. [69] SCIENZE Sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che 1o stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l'aiuto dell'insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti. Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali. Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni. produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli. Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali. Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi e ha cura della sua salute. Ha atteggiamenti di cura verso l'ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell'ambiente sociale e naturale. Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato. Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano. ARTE E IMMAGINE Utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare. in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali). È in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d’arte, fotografie, manifesti fumetti, ecc) e messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip, ecc.) Individua i principali aspetti formali dell'opera d'arte; apprezza le opere artistiche provenienti da culture diverse dalla propria. Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia [70] MUSICA L'alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte. Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate. Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica. Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare tecniche e materiali. Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e culture differenti, utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti. Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale. Ascolta. interpreta e descrive brani musicali di diverso genere EDUCAZIONE FISICA Acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti. Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d'animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali e coreutiche. Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di giocosport anche come orientamento alla futura pratica sportiva. Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche. Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che nell'uso degli attrezzi e trasferisce tale competenza nell'ambiente scolastico ed extrascolastico. Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell'uso di sostanze che inducono dipendenza. Comprende, all'interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l’importanza di rispettarle [71] TECNOLOGIA Riconosce e identifica nell'ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale. È a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del relativo impatto ambientale. Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento. Sa ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo etichette, volantini o altra documentazione tecnica e commerciale. Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse situazioni. Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando elementi del disegno tecnico o strumenti multimediali. Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della tecnologia attuale. [72] RELIGIONE CATTOLICA Riflette su Dio creatore e padre Riflette sugli elementi fondamentali della vita di Gesù e saper collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui si vive Riconosce il significato cristiano del Natale e della pasqua traendone motivo per interrogarsi sul modo in cui viene percepito tali festività Riconosce nella bibbia, libro sacro per ebrei e cristiani, un documento fondamentale della cultura occidentale, distinguendola da altre tipologie di testi tra cui quelli di altre religioni Identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico, farsi accompagnare nell’analisi delle pagine più accessibili per collegarle alla propria esperienza culturale ed esistenziale Confronta la propria esperienza religiosa con quella di altre persone e distinguere la specificità della proposta di salvezza del cristianesimo Identifica nella chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù cristo e cercano di mettere in pratica il suo insegnamento Coglie il valore specifico dei sacramenti e interrogarsi sul significato che essi hanno nella vita dei cristiani. ALUNNI CHE NON SI AVVALGONO DELL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA Per gli alunni che non si avvalgono dell’Insegnamento della Religione Cattolica viene stilato un Progetto di Attività Alternative mirato a “Sviluppare un’iniziale consapevolezza dei valori della vita e della convivenza civile” dal titolo: “NOI NEL MONDO” ; questo costituisce parte integrante del presente Piano dell’Offerta Formativa ed è conservato agli atti della scuola, rinnovato di anno in anno. [73] ORGANIZZAZIONE ATTIVITA’ DIDATTICA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO Il quadro orario settimanale delle discipline della scuola secondaria di I grado, definito tenendo conto dei nuovi piani di studio è così determinato:(D. M. n. 37 del 26 marzo 2009) DISCIPLINE O GRUPPI DI DISCIPLINE I classe II classe III classe 9 9 9 Approfondimento 1 1 1 Matematica e Scienze 6 6 6 Tecnologia 2 2 2 Inglese 3 3 3 Seconda lingua comunitaria 2 2 2 Arte e immagine 2 2 2 Educazione fisica 2 2 2 Musica 2 2 2 Religione cattolica 1 1 1 Totale orario settimanale 30 30 30 Materie letterarie (Italiano, Storia,cittadinanza e Costituzione, Geografia) *MATERIE LETTERARIE: La cattedra di Lettere nelle classi è così suddivisa: - Italiano 5 ore + 1 ora di approfondimento - Storia 2 ore - Geografia 2 ore **L’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” è inserito nell’area disciplinare storico- geografica. [74] Valorizza le esperienze dei ragazzi e ne apprezza il patrimonio culturale Dà a tutti le medesime opportunità e promuove, al tempo stesso, il massimo Propone esperienze motivanti all’origine di apprendimenti consapevoli e competenti sviluppo possibile delle potenzialità di ciascuno. Si avvale delle Considera la valutazione come strumento di formazione e di orientamento potenzialità offerte dal territorio, per sviluppare nell’alunno il senso di appartenenza al proprio ambiente e rafforzarne l’identità. LA NOSTRA SCUOLA (Secondaria di 1° grado) Promuove l’orientamento come processo educativo, fondato sullo sviluppo degli interessi, delle attitudini, delle capacità Investe nella dimensione relazionale e affettiva attraverso l’esperienza del reciproco rispetto, dell’impegno responsabile, della solidarietà e della tolleranza. Favorisce l’integrazione Promuove la partecipazione di tutti i soggetti – docenti, famiglie, studenti – al “Progetto Educativo” [75] di ciascuno nella vita della classe garantendo l’accoglienza e la rivalutazione delle differenze, quale occasione di reciproco arricchimento TRAGUARDI DISCIPLINARI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO ITALIANO L’alunno Interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio nella realizzazione di giochi o prodotti, nell'elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. Ascolta e comprende testi di vario tipo "diretti" e "trasmessi" dai media, riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l'intenzione dell’emittente. Espone oralmente all'insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di supporti specifici. (schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.). Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti) nelle attività di studio personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e rielaborare dati informazioni e concetti; costruisce sulla base di quanto letto testi o presentazioni con l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici. Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne un'interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti. Scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario. Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l'accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori. Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base (fondamentale; di alto uso; di alta disponibilità). Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso. Adatta opportunamente il registro informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate. Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso nello spazio geografico, sociale e comunicativo. Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia, all'organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali; utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per correggere i propri scritti. [76] STORIA L'alunno Si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l’uso di risorse digitali. Produce informazioni storiche con fonti di vario genere - anche digitali - e le sa organizzare in testi. Comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio, Espone oralmente e con scritture anche digitali - le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo. Comprende aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medioevali alla formazione dello stato unitario alla nascita della Repubblica anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico, Conosce aspetti e processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico. Conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione. Conosce aspetti e processi essenziali della storia del suo ambiente. Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell'umanità e li sa mettere in relazione con i fenomeni storici studiati GEOGRAFIA L’alunno Lo studente si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle coordinate geografiche; sa orientare una carta geografica a grande scala facendo ricorso a punti di riferimento fissi. Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d'epoca, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per comunicare efficacemente informazioni spaziali. Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli effetti di azioni dell'uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche. [77] INGLESE E FRANCESE (I traguardi sono riconducibili al Livello Al del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del Consiglio d'Europa) L'alunno Comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Comunica oralmente in attività che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali. Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente. Legge brevi e semplici testi con tecniche adeguate allo scopo. Chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall'insegnante. Stabilisce relazioni tra semplici elementi linguistico-comunicativi e culturali propri delle lingue di studio. Confronta i risultati conseguiti in lingue diverse e le strategie utilizzate per imparare. MATEMATICA L’alunno L'alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni. Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli elementi. Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere decisioni. Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza. Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo,sia sui risultati. Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico a una classe di problemi. Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite (ad esempio sa utilizzare i concetti di proprietà caratterizzante e di definizione). Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e contro esempi adeguati e utilizzando concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta. Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni ...) e ne coglie il rapporto col linguaggio naturale. si orienta nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana, giochi ...) con valutazioni di probabilità. Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà. [78] SCIENZE L'alunno Esplora e sperimenta, in laboratorio e all'aperto, 1o svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite. Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni. Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici, è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti. Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo; riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di soddisfarli negli specifici contesti ambientali. È consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonché dell'ineguaglianza dell'accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili. Collega 1o sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell'uomo. Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all'uso della scienza nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico. TECNOLOGIA L'alunno Riconosce nell'ambiente che 1o circonda i principali sistemi tecnologici e le molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali. Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce le diverse forme di energia coinvolte. È in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi. Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di classificarli e di descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali. Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale. Ricava dalla lettura e dall'analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi disponibili sul mercato, in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso. Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e socializzazione. Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica e razionale, compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i compagni. Progetta e realizza rappresentazioni grafiche o infografiche, relative alla struttura e al funzionamento di sistemi materiali o immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali e di programmazione [79] ARTE E IMMAGINE L'alunno Realizza elaborati personali e creativi sulla base di un'ideazione e progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’ integrazione di più media e codici espressivi. Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali. Legge le opere più significative prodotte nell'arte antica, medievale, moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di immagini,di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio. Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio ed è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione. Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio appropriato. MUSICA L'alunno Partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l'esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti. Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, al1'analisi e alla riproduzione di brani musicali. È in grado di ideare e realizzare, anche attraverso l’ improvvisazione o partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando anche sistemi informatici. Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in relazione alla propria esperienza musicale e ai diversi contesti storico-culturali. Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica. [80] EDUCAZIONE FISICA L'alunno È consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza sia nei limiti. Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione. Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri,praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair - play) come modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regole. Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti di promozione dello "star bene" in ordine a un sano stile di vita e alla prevenzione. Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli altri. E’ capace di integrarsi nel gruppo. di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il bene comune. RELIGIONE L’alunno È aperto alla sincera ricerca della verità Sa interrogarsi sul trascendente e porsi domande di senso compiuto, cogliendo l’intreccio tra dimensione religiosa e culturale. Sa interagire, a partire dal contesto in cui vive, con persone di religione differente, sviluppando un’identità capace di accoglienza, confronto e dialogo. Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della storia della salvezza, della vita e dell’insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle origini. Ricostruisce gli elementi fondamentali della storia della Chiesa e li confronta con le vicende della storia civile passata e recente, elaborando criteri per avviarne una interpretazione consapevole. Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti …), ne individua le tracce presenti in ambito locale, italiano, europeo e nel mondo imparando ad apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale. Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di riflessione in vista di scelte di vita progettuali e responsabili. Inizia a confrontarsi con la complessità dell’esistenza e impara a dare valore ai propri comportamenti, per relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri, con il mondo che lo circonda ALUNNI CHE NON SI AVVALGONO DELL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA Per gli alunni che non si avvalgono dell’Insegnamento della Religione Cattolica viene stilato un Progetto di Attività Alternative mirato a “Sviluppare un’iniziale consapevolezza dei valori della vita e della convivenza civile” dal titolo: “NOI NEL MONDO” ; questo costituisce parte integrante del presente Piano dell’Offerta Formativa ed è conservato agli atti della scuola, rinnovato di anno in anno. [81] SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO ESAMI DI STATO CRITERI DI AMMISSIONE AGLI ESAMI DI STATO Ai fini dell’ammissione all’esame è necessario che l’alunna/o abbia frequentato tre quarti (3/4) dell’orario obbligatorio, come specifica l’art. 11 del D. L.vo n° 59 del 19/02/2004: Ai fini della validità dell’anno, per la valutazione degli allievi è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato di cui ai commi 1 e 2 dell’articolo 10. Per casi eccezionali, le istituzioni scolastiche possono autonomamente stabilire motivate deroghe al suddetto limite. Nel comma 10 dell’art. 2 dello schema di regolamento concernente “coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto legge 1° Settembre 2008, n° 137, convertito con modificazioni dalla legge 30 Ottobre 2008 n° 169, troviamo la seguente integrazione: [ … ] le motivate deroghe in casi eccezionali, previsti dal medesimo comma 1, sono deliberate dal collegio docenti a condizione che le assenze complessive non pregiudichino la possibilità di procedere alla valutazione stessa. L’impossibilità di accedere alla valutazione comporta la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale del ciclo. Tali circostanze sono oggetto di preliminare accertamento da parte del consiglio di classe e debitamente verbalizzate. Oltre che per il mancato raggiungimento del monte ore di frequenza obbligatoria, il Consiglio di classe può non ammettere una/un alunna/o alla classe successiva o all’esame finale del primo ciclo anche per motivi legati ad un comportamento insufficiente e al non raggiungimento degli obiettivi prefissati. Il comma 3 dell’art. 2 della L. 169/2008 precisa: La votazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente (ossia a maggioranza) dal consiglio di classe concorre alla valutazione complessiva delle studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso e all’esame conclusivo del ciclo. L’art. 3 della L. 169/2008 aggiunge: nella scuola secondaria di primo grado, sono ammessi alla classe successiva, ovvero all’esame di Stato a conclusione del ciclo, gli studenti che hanno ottenuto, con decisione assunta a maggioranza del consiglio di classe, un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline. [82] La Circolare ministeriale n° 48 del 31 Maggio 2012 recita inoltre: L’ammissione degli alunni interni, previo accertamento della prescritta frequenza ai fini della validità dell’anno scolastico (art. 3, c. 2, DPR n° 122/2009), è disposta, con decisione assunta a maggioranza dal consiglio di classe, nei confronti dell’alunno che ha conseguito una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline (valutate queste con un unico voto) e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi. Il giudizio di idoneità è espresso in decimi, considerando il percorso scolastico complessivo compiuto dall’allievo nella scuola secondaria di primo grado: in caso di valutazione negativa, viene espresso un giudizio di non ammissione all’esame medesimo, senza attribuzione di voto. La decisione relativa all’ammissione agli esami appartiene al consiglio di classe, presieduto dal dirigente scolastico (o da un suo delegato), a garanzia della uniformità dei giudizi sia all’interno della classe, sia nell’ambito di tutto l’istituto. L’esito della valutazione è pubblicato all’albo dell’Istituto sede d’esame, con indicazione “Ammesso”, seguito dal voto in decimi attribuito al giudizio di ammissione, ovvero “Non ammesso”. In caso di non ammissione all’esame, le istituzioni scolastiche adottano idonee modalità di comunicazione preventiva alle famiglie. Giudizio di idoneità (percorso triennale) La valutazione periodica annuale, affidata ai docenti, ha accertato il raggiungimento degli obiettivi formativi ai fini del passaggio al periodo scolastico successivo, valutando anche il comportamento degli alunni, e ferma restando la possibilità di non ammettere all’anno successivo in caso di accertate gravi carenze. La valutazione deve essere: finalizzata a sostenere, motivare, orientare, valorizzare la crescita e l’apprendimento; tesa alla promozione e alla valorizzazione delle capacità e delle caratteristiche individuali; relazionale, condivisa, realizzata nello scambio comunicativo tra docenti e alunni; comunicata agli alunni nei suoi valori positivi e nelle sue intenzioni costruttive. [83] La valutazione deve avere funzioni di: verifica degli apprendimenti individuali; promozione della motivazione; mezzo di formazione; comunicazione d’informazione agli alunni. Durante i tre anni sono stati individuati metodologie e strumenti diversi: prove oggettive; questionari; osservazioni in itinere; relazioni; produzioni orali e scritte. In definitiva, la valutazione fornisce informazioni sui risultati, ha funzioni di bilancio, di orientamento, di conoscenza di sé, di valorizzazione delle capacità. Perciò, pur non essendo facile racchiudere in un voto il complesso processo valutativo, abbiamo comunque cercato di far corrispondere al “voto di idoneità” una serie di rilevazioni che tengano conto di queste voci: comportamento ( ), impegno, partecipazione, attenzione e apprendimento, esperienze ed evoluzione. Voto Giudizio sintetico 10 Eccellente Caratteristiche per il giudizio di idoneità Impegno serio, costante, accurato, responsabile; partecipazione attiva, continua, interessata e propositiva; attenzione costante e produttiva; metodo di lavoro efficace, autonomo, con personale orientamento di studio; apprendimento rapido, consolidato, sicuro, con conoscenze approfondite/bagaglio culturale notevole, anche rielaborato in modo critico e/o personale; partecipazione costruttiva ad esperienze opzionali o extrascolastiche; positiva e costante sviluppo degli atteggiamenti e degli apprendimenti e miglioramento costante e progressivo anche rispetto alla buona situazione di partenza. Il comportamento ( ) [84] 9 Ottimo 8 Distinto 7 6 Buono Sufficiente Impegno serio, accurato e costante; partecipazione attiva, coerente, personale e significativa; attenzione costante; metodo di lavoro produttivo ed efficace, emergenza di interessi personali; apprendimento sicuro e criticamente appreso; partecipazione costruttiva e propositiva ad esperienze opzionali o extrascolastiche; sviluppo positiva degli atteggiamenti e degli apprendimenti, e della capacità di rielaborare esperienze e conoscenze, con miglioramento significativo della situazione di partenza. Il comportamento ( ) Impegno serio e adeguato; partecipazione attiva, costruttiva e coerente; attenzione costante; metodo di lavoro preciso, autonomo e ordinato; apprendimento soddisfacente, in qualche caso da approfondire; partecipazione collaborativa e interessata a esperienze opzionali o extrascolastiche; Il comportamento ( ) Impegno accettabile / costante ma dispersivo; partecipazione interessata, ma non sempre collaborativa / ma selettiva o discontinua; attenzione adeguata solo in alcune discipline / non sempre adeguata; metodo di lavoro poco preciso / a volte disordinato / non del tutto consolidato; apprendimento soddisfacente ma ripetitivo / mnemonico / poco approfondito; partecipazione discontinua / non adeguata / a esperienze opzionali o extrascolastiche; Il comportamento ( ) Impegno adeguato / adeguato in alcune discipline d’interesse, partecipazione da sollecitare; attenzione saltuaria, non produttiva; metodo di lavoro accettabile / accettabile ma guidato; apprendimento a volte superficiale / sufficiente nelle discipline d’interesse; Il comportamento ( ) [85] 5 Non sufficiente 4 Gravemente insufficiente Impegno saltuario, discontinuo, non adeguato alle richieste; partecipazione limitata/ superficiale/ da sollecitare; attenzione discontinua/ non sempre adeguata/ non produttiva/ mancante nella maggior parte delle discipline; metodo di lavoro disordinato/ poco preciso/ non autonomo/ meccanico/ bisognoso di guida costante; apprendimento difficoltoso/ frammentario/ con molte lacune; Il comportamento ( ) Impegno superficiale/ discontinuo/ mancante; partecipazione superficiale/ con scarso interesse/ senza contributi personali/ nemmeno se sollecitato o guidato; attenzione mancante; metodo di lavoro disordinato/ improduttivo/ mancante; apprendimento difficoltoso/ non ha appreso nuove conoscenze o acquisito abilità; non ha partecipato a nessuna delle esperienze opzionali o extrascolastiche/ oppure è stato in esse elemento di disturbo. Il comportamento ( ) [86] CRITERI PER LA CONDUZIONE DELL’ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO PROVE SCRITTE: CRITERI GENERALI (ai sensi della Circolare ministeriale del 31 Maggio 2012) Italiano Saranno proposte tre tracce relative a: 1. esperienze reali o del proprio immaginario, con libera scelta della tipologia testuale (lettera personale, diario, racconto, racconto autobiografico, cronaca). 2. argomento di interesse di interesse culturale o sociale (testo argomentativo e/o espositivo argomentativo). 3. relazione su un argomento di studio attinente a qualsiasi disciplina o a una esperienza di tipo progettuale svolta nel triennio. 1^ lingua comunitaria: Inglese Questionario relativo a un brano; composizione di una lettera su traccia 2^ lingua comunitaria: Francese Questionario relativo a un brano; composizione e/o completamento di una lettera su traccia, di una cartolina, di una email, o un dialogo Matematica ed elementi di scienze Quattro quesiti con soluzioni indipendenti l’una dall’altra Le tracce saranno identiche per tutte le sezioni, sebbene non si escluda la possibilità di somministrare prove diverse in presenza di particolari e documentate esigenze. [87] Prova nazionale Invalsi Secondo le direttive del MIUR e le eventuali esigenze dell’Istituto ALUNNI STRANIERI ALUNNI CON DSA DISTURBO SPECIFICO DELL’APPRENDIMENTO (dislessia, discalculia …) Gli alunni con cittadinanza non italiana (al di là del loro livello linguistico e dal tempo di permanenza in Italia) saranno sottoposti alla prova nazionale come gli altri alunni (si dovrà barrare - per meri fini statistici - nel modulo Invalsi la voce “alunno straniero”) Solo gli alunni che possono contare su una certificazione di disturbo specifico dell’apprendimento hanno diritto ad avere a disposizione un tempo maggiore per svolgere la prova nazionale (15’ in più rispetto ai compagni) e ad utilizzare durante la prova nazionale strumenti dispensativi e compensativi (calcolatrice, tavola pitagorica, computer con programma di sintesi vocale, computer con programma di correzione automatica …). L’INVALSI predispone una versione informatizzata della prova nazionale per i candidati con disturbo specifico di apprendimento per i quali ciascuna istituzione scolastica abbia fatto richiesta all’INVALSI in tempo utile e, comunque, non oltre il giorno precedente la prova. La sottocommissione valuta la possibilità di adattare la prova nazionale compatibilmente con il PEI dell’alunno con disabilità. ALUNNI CON DISABILITA’ ALUNNI IN DIFFICOLTÀ MA NON CERTIFICATI PESO DELLA PROVA NAZIONALE NEL VOTO FINALE D’ESAME N.B. se l’alunno non ha sostenuto la prova nazionale bensì una prova personalizzata il foglio risposte va compilato solo per la parte anagrafica. Gli alunni in difficoltà ma non certificati saranno sottoposti alla prova nazionale come gli altri alunni. La C.M. n.46 del 26/05/2011 conferma che: Il voto finale è costituito dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneità, arrotondata all’unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5 La Circolare ministeriale del 31 Maggio 2012 ricorda che: Le prove dell’esame conclusivo del primo ciclo sono sostenute anche con l’uso di attrezzature tecniche e sussidi didattici, nonché di altra forma di ausilio tecnico necessario. I candidati con disturbi specifici di apprendimento, di cui alla legge n. 170/2010, possono utilizzare per le prove scritte gli strumenti compensativi previsti dal piano didattico personalizzato (PDP) o da altra documentazione, redatta ai sensi dell’art. 5 del D.M. 12 luglio 2011. La stessa Circolare prevede quanto segue per i ragazzi con DSA: I candidati con disturbo specifico di apprendimento (DSA) che, ai sensi dell’art. 6, comma 6, del DM 12 luglio 2011, hanno seguito un percorso didattico differenziato, con esonero [88] dall’insegnamento della/e lingua/e straniera/e, e che sono stati valutati dal consiglio di classe con l’attribuzione di voti relativi unicamente allo svolgimento di tale piano, possono sostenere prove differenziate, coerenti con il percorso svolto, finalizzate al solo rilascio dell'attestazione di cui all'art. 13 del D.P.R. n. 323/1998. Per detti candidati, il riferimento all’effettuazione delle prove differenziate va indicato unicamente nell’attestazione e non nei tabelloni affissi all’albo dell’istituto. Per i candidati con diagnosi di disturbo specifico di apprendimento (DSA), che hanno seguito un percorso didattico ordinario, con la sola dispensa dalle prove scritte ordinarie di lingua/e straniera/e, la commissione sottopone i candidati medesimi a prova orale sostitutiva delle prove scritte. La commissione, sulla base della documentazione fornita dal consiglio di classe, stabilisce modalità e contenuti della prova orale sostitutiva, che ha luogo nei giorni destinati allo svolgimento delle prove scritte di lingua straniera, al termine delle stesse, o in un giorno successivo, purché compatibile con il calendario delle prove orali. COLLOQUIO PLURIDISCIPLINARE Il colloquio pluridisciplinare tenderà ad accertare la maturità globale del candidato. Il quale dovrà dare prova di possedere conoscenze adeguate, abilità di organizzazione logica e capacità di rielaborazione delle informazioni e dei concetti, da trasferire in situazioni e contesti diversi (competenze). Verificherà, inoltre, il raggiungimento degli obiettivi perseguiti dall’alunno, tenendo conto della situazione di partenza. Accerterà, in particolare: il livello di conoscenze acquisite la chiarezza espositiva la capacità di analisi e sintesi l’uso idoneo degli strumenti disciplinari (cartine, grafici, schemi …) la capacità di stabilire relazioni tra diversi ambiti disciplinari la capacità di esprimere giudizi personali IL CONSIGLIO DI CLASSE SI ATTERRA’ AI SEGUENTI CRITERI creare un clima sereno e distensivo avviare il colloquio partendo dall’esperienza dell’alunna/o oppure dall’esposizione del percorso organizzato mediante strumenti diversi (ipertesti, grafici, cartine, mappe concettuali, schemi, fotografie, immagini di opere d’arte, brani musicali, testi poetici …) proporre quesiti adeguati al grado di abilità sviluppato dall’alunna/o, per valorizzarne la personalità, privilegiando le aree a lei/lui più congeniali evitare che l’esame si riduca a una sequenza di domande e risposte, ma far sì che la/il candidata/o conduca il colloquio con organicità e coerenza [89] DESCRITTORI PER LA VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE Elaborati sulla base delle Indicazioni ministeriali e in modo conforme agli obiettivi di apprendimento fissati. PROVA SCRITTA DI ITALIANO Coerenza e organicità di pensiero Capacità di espressione personale Corretto e appropriato uso della lingua PROVA SCRITTA DI LINGUA STRANIERA: INGLESE, FRANCESE Questionario Comprensione del testo Produzione della lingua Uso di lessico, funzioni e strutture linguistiche Testo su traccia (lettera, email, cartolina, dialogo) Rispetto e sviluppo della traccia Produzione della lingua (efficacia comunicativa) Uso di lessico, funzioni e strutture linguistiche PROVA SCRITTA DI MATEMATICA E SCIENZE Applicazione delle tecniche operative Risoluzione dei problemi Uso dei linguaggi specifici PROVA NAZIONALE INVALSI Descrittori ministeriali [90] Coerenza e organicità di pensiero Griglia di valutazione per lo scritto di italiano 10 9 8 7 6 5 4 In maniera pertinente e completa in tutte le sue richieste Esauriente, ottime capacità di rielaborazio ne personale critica, introspezione descrizione Esposte in modo logico ben articolato In maniera Completa in quasi tutte le sue In maniera pertinente In maniera complessivamente pertinente In maniera piuttosto corretta In maniera parziale Non rispettate Esauriente, buone capacità di rielaborazione personale, introspezione, descrizione Esauriente, con buoni spunti personali Esauriente, articolato, ben organizzato Semplice poco articolato, da ampliare Superficiale, inadeguato, poco sviluppato Del tutto Inadeguato In modo logico e ben organizzato In modo logico e organizzato In modo logico In modo ordinato In modo confuso In modo confuso, senza filo logico Utilizzo del lessico Appropriato, ampio e specifico Appropriato e ricco Appropriato e vario Inadeguato, povero, ripetitivo Del tutto inadeguato Ortografia Senza errori Senza errori 5 o 6 errori Sintassi Corretta, frasi strutturate in modo appropriato, collegate da punteggiatura e connettivi adeguati. Uso corretto concordanza dei tempi verbali Corretta, scorrevole, uso appropriato della punteggiatura e dei tempi verbali Pochissimi errori Corretta, scorrevole, buon uso della punteggiatura e dei tempi verbali Semplice ma appropriato 3o4 errori Corretta, periodi brevi e poco articolati Più di sei errori Scorretta, frasi confuse e contorte Rispetto di traccia e tipologia testuale Contenuto Capacità di esperienza personale Organizzazione delle idee Corretto e appropriato uso della lingua contenuto Pochissimi errori Scorrevole, con punteggiatura essenziale, ma corretta Non corretta, periodi brevi confusi L’elaborato rispetta [ … ] la traccia (e, ma non, in parte la tipologia testuale; il contenuto risulta [ … ] e le idee sono esposte in modo [ … ]. Il lessico è [ … ]. L’elaborato risulta ortograficamente [ … ] e (ma) la sintassi [ … ] [91] GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVA SCRITTA DI LINGUA STRANIERA (INGLESE E FRANCESE) Alunno/a: Data: Scuola: Sede: 1) QUESTIONARIO Indicatori Comprensione del testo Punteggio massimo 4 punti Produzione della lingua 3 punti Uso di lessico, funzioni e strutture linguistiche 3 punti Descrittori 4 Completa 3 Buona 2 Essenziale 1 Limitata Punteggio assegnato ………….. Risposte: 3 Appropriate 2 Accettabili / Molto aderenti al testo 1Inappropriate 3 Corretto 2 Essenziale 1 Poco corretto ………… ………… Punteggio ottenuto Valutazione della prova (in decimi) ………. ………. 2) TESTO SU TRACCIA (LETTERA, EMAIL, CARTOLINA, COMPLETAMENTO DIALOGO) Indicatori Rispetto e sviluppo della traccia Produzione della lingua (efficacia comunicativa) Uso di lessico, funzioni e strutture linguistiche Punteggio massimo 3 punti 4 punti 3 punti Descrittori 3 Completo 2 Sostanziale 1 Limitato 4 Personale / originale 3 Buona 2 Essenziale 1Parzialmente adeguata 3 Corretto 2 Essenziale / accettabile 1 Poco corretto Punteggio ottenuto Valutazione della prova (in decimi) [92] Punteggio assegnato ………….. ………… ………… ………. ………. ISTITUTO COMPRENSIVO FARA FILIORUM PETRI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVA SCRITTA DI MATEMATICA ALUNNO: INDICATORI DESCRITTORI Applica in modo accurato/con ordine e precisione Applica in modo quasi completo e lineare Applica in modo corretto, con qualche inesattezza APPLICAZIONE DI REGOLE, PROCEDIMENTI E PROPRIETA’ Applica in modo per lo più corretto, con qualche errore Applica in modo essenziale Applica con incertezza/in modo impreciso Applica in modo lacunoso e con gravi errori Risolve con sicurezza e precisione Risolve in modo coerente ed esaustivo Risolve in modo corretto RISOLUZIONE DEI PROBLEMI Risolve in modo abbastanza corretto con qualche imprecisione Risolve sommariamente e con qualche errore Risolve in modo lacunoso Risolve in modo confuso e incerto Utilizza i termini specifici con padronanza ed in modo appropriato Utilizzo i termini specifici in modo chiaro e preciso Utilizza i termini in modo corretto USO DEI LINGUAGGI SPECIFICI Utilizza i termini specifici in modo abbastanza corretto Utilizza i termini specifici con essenziale chiarezza Utilizza i termini specifici in modo incerto/impreciso Utilizza i termini specifici in modo scorretto e con difficoltà MEDIA INDICATORI - VALUTAZIONE FINALE FIRMA:___________________________________ [93] VOTO 10 9 8 7 6 5 4 10 9 8 7 6 5 4 10 9 8 7 6 5 4 Griglia di valutazione per il colloquio orale Voto 10 Giudizio sintetico Caratteristiche per la valutazione Eccellente Conoscenze complete, approfondite, sicure, capacità di applicazione delle conoscenze anche in contesti diversi; uso sicuro e controllato dei linguaggi specifici e di quelli non verbali; espressione ricca, controllo dei vari strumenti di comunicazione; collegamenti interdisciplinari sicuri e autonomi. Conoscenze approfondite e capacità di utilizzo in contesti diversi, con 9 Ottimo elaborazione personale; espressione sicura, uso del linguaggio corretto e preciso; capacità di argomentazione e di collegamenti interdisciplinari sicuri e autonomi. 8 7 6 5 Distinto Buone conoscenze e capacità di esporre con chiarezza i contenuti, o di farne una sintesi efficace; spunti di elaborazione personale; linguaggio appropriato nelle scelte lessicali; sicurezza nei collegamenti interdisciplinari Buono Conoscenza analitica dei contenuti essenziali, espressi con linguaggio globalmente appropriato; esposizione chiara, con qualche spunto personale e capacità di semplici collegamenti interdisciplinari Sufficiente Non sufficiente Gravemente 4 insufficiente Conoscenza dei contenuti fondamentali e [su percorso proposto dal candidato] capacità di evidenziare l’aspetto pluridisciplinare, anche con riferimenti non sempre puntuali o solo se guidato o solo per alcune discipline; terminologia accettabile, esposizione non ancora ben organizzata Conoscenze superficiali o lacunose; terminologia semplificata o ridotta, esposizione incerta, difficoltà nei collegamenti disciplinari e interdisciplinari Conoscenza fortemente lacunose anche in presenza di percorso proposto dal candidato; gravi difficoltà a focalizzare argomenti o problemi; linguaggio improprio, stentato, esposizione non strutturata [94] Giudizio complessivo d’esame La C.M. n.48 del 31/05/2012 conferma che: “Sia l’art. 3, comma 6, del D.P.R. 122/09, che la CM 49/10 ribadiscono che il voto finale dell’esame conclusivo del I ciclo ‘è costituito dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneità arrotondata all’unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5’. Per media dei voti deve intendersi la media aritmetica, in quanto la volontà del legislatore è stata quella di attribuire a tutte le prove d’esame uguale peso.” In questo modo: il GIUDIZIO DI IDONEITÀ vale 1/7 del voto totale la valutazione del COLLOQUIO vale 1/7 del voto totale il voto della prova di MATEMATICA vale 1/7 del voto totale il voto della prova di ITALIANO vale 1/7 del voto totale il voto della prova di INGLESE vale 1/7 del voto totale il voto della prova di FRANCESE vale 1/7 del voto totale il voto INVALSI vale 1/7 del voto totale Attribuzione della lode La C.M. n.49 del 20/05/2010, confermata dalla C.M. n.48 del 31/05/2012, prevede che: A coloro che conseguono un punteggio di dieci decimi in tutte le prove d’esame può essere assegnata la lode da parte della commissione esaminatrice con decisione assunta all’unanimità. [95] DIDATTICA LABORATORIALE In tutte le scuole dell’Istituto sono presenti attività laboratoriali sia con discipline curriculari che progettuali. La metodologia laboratoriale, insieme a tutte le altre metodologie quali la lezione frontale, problem-solving e la ricerca oltre a favorire il pensiero divergente, a valorizzare la diversità e il pensiero creativo è utilizzata quale metodologia privilegiata nella didattica laboratoriale e nelle discipline curriculari in quanto: rende l’apprendimento più piacevole favorisce le attività legate al vissuto dell’alunna/o favorisce forme di collaborazione favorisce l’integrazione dell’alunno in difficoltà e lo aiuta a maturare sul piano dell’autonomia Tutti i Plessi dell’Istituto sono dotati di laboratorio multimediale ( stampanti, scanner, masterizzatore, videoproiettore, collegamento internet …) con postazioni sufficienti a garantire l’acquisizione della prima alfabetizzazione informatica. Le attività di recupero e sviluppo degli apprendimenti offrono la possibilità di intervenire sulle singole discipline a vari livelli di apprendimento e rispondono ad una forte riflessione pedagogica. Poiché non tutti i ragazzi necessitano di tempi uguali, né godono delle stesse opportunità familiari ed ambientali per acquisire le competenze indicate nel PSP, occorre utilizzare uno strumento flessibile come l’attività laboratoriale che consenta di personalizzare i processi di apprendimento e di maturazione, nella piena consapevolezza che spesso non è necessario agire sulla quantità, ma sulla qualità e sul metodo. Sia durante le attività curriculari che durante quelle laboratoriali, il modello organizzativo è flessibile: si attivano forme di aggregazione diverse e diverse tipologie di interventi: lavoro in classe lavoro in piccoli gruppi di livello lavoro in gruppo allargato lavoro personalizzato lavoro a coppia (tutoraggio) lavoro a classi aperte [96] METODOLOGIA I criteri metodologici seguiti per la realizzazione del “Piano educativo” si fonderanno su alcuni principi fondamentali: La scelta delle attività sarà guidata dalla motivazione ad apprendere Si metteranno in atto opportune strategie per facilitare l’apprendimento Di conseguenza le scelte metodologiche verranno effettuate in modo da: Valorizzare l’esperienza e la conoscenza degli alunni Ancorare l’attività alle esperienze pregresse Richiamare, esplorare, problematizzare Attuare interventi adeguati alle diversità Valorizzare le diversità di apprendimento, di inclinazione, affettiva ed emozionale mediante percorsi scolastici specifici Favorire l’integrazione degli stranieri mediante una padronanza crescente della lingua italiana Favorire l’integrazione degli alunni diversamente abili utilizzando la flessibilità oraria e le nuove tecnologie Favorire l’esplorazione e la ricerca Ricercare, problematizzare, elaborare percorsi cognitivi per trovare soluzioni originali Incoraggiare l’apprendimento collaborativo Favorire la formazione di gruppi di lavoro omogenei ed eterogenei Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere Comprendere le ragioni di un insuccesso Conoscere i propri punti di forza Riconoscere le difficoltà incontrate Imparare le strategie per superarle Conoscere il proprio stile di apprendimento Comprendere il compito assegnato Realizzare percorsi attraverso attività laboratoriali Favorire l’operatività il dialogo e la riflessione Incoraggiare la progettualità e la sperimentazione Condividere e partecipare Valorizzare il territorio come risorsa per l’apprendimento Allestire e utilizzare la biblioteca scolastica per favorire ascolto, lettura e scoperta dei libri [97] PIANO DEGLI INTERVENTI A FAVORE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Per identificare con precisione chi sono gli studenti con Bisogni Educativi Speciali bisogna fare un riferimento alla Direttiva MIUR del 27 dicembre 2012. Sono studenti disabili: gli ipovedenti, i non vedenti, gli audiolesi, gli ipoacusici, gli affetti da autismo; i cerebrolesi o con insufficienza mentale grave, gli studenti con due o più disturbi in comorbilità. Sono in possesso di una certificazione sanitaria rilasciata da una Commissione medica del Servizio Sanitario Nazionale, in base alla legge 104/92 che identifica la disabilità facendo riferimento ai parametri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. L’orientamento attuale è quello di considerare la “disabilità come il risultato dell’interazione tra persone con menomazioni e barriere comportamentali ed ambientali, che impediscono la loro piena ed effettiva partecipazione alla società, su base di uguaglianza con gli altri”. Tale definizione contenuta nella Convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilità, ratificata dal P Parlamento Italiano (Legge n.18/2009) è importante perché: Supera un approccio focalizzato solo sui deficit psichici o fisici della persona con disabilità; Accoglie il modello sociale della disabilità, dove il contesto socio-culturale incide in modo determinante nel definire il grado di qualità della vita; Introduce i principi di non discriminazione, pari opportunità, Autonomia per conseguire la piena inclusione sociale con il coinvolgimento delle stesse persone disabili e delle loro famiglie Il contesto socio-culturale, inteso come ambienti, procedure, strumenti educativi e ausili, è fondamentale nel determinare i livelli di disabilità: un contesto ricco consentirà livelli di autonomia ottimali, contesti deprivati saranno causa di discriminazione. La convenzione ONU impegna gli stati firmatari a prevedere forme di integrazione scolastica in classi comuni, garantendo un sistema di istruzione inclusivo a tutti i livelli ed un apprendimento continuo lungo tutto l’arco della vita finalizzati: - al pieno sviluppo del potenziale umano, del senso di dignità e dell’autostima e al rafforzamento del rispetto dei diritti umani, delle libertà fondamentali e della diversità; - allo sviluppo, delle persone disabili, della propria personalità, dei talenti e della creatività, delle proprie abilità mentali e fisiche, sino alle massime potenzialità; - a porre i disabili in condizione di partecipare effettivamente ad una società libera. [98] La Legge 104/92 raccoglie e integra gli interventi legislativi successivi alla 517/77, amplia il principio d’integrazione e impegna lo Stato a rimuovere le condizioni che ne limitano lo sviluppo sia sul piano della partecipazione sociale sia su quello dei deficit fisici; pone attenzione all’integrazione scolastica sottolineando che il percorso formativo individualizzato deve coinvolgere famiglia, docenti, esperti ASL, personale del Comune, servizio sociale; indica gli strumenti per l’integrazione (Diagnosi Funzionale, Profilo Dinamico Funzionale, Piano Educativo Individualizzato) Nell’Istituto sono inseriti alunni diversamente abili seguiti dagli insegnanti di sostegno, dall’equipe multidisciplinare della ASL di Chieti, dalle Assistenti Sociali dei vari Comuni, dagli psicologici scolastici e dagli Assistenti Educativo Scolastici. Annualmente viene redatto un Piano Educativo Individualizzato con lo scopo di seguire la crescita globale dell’alunno, sia dal punto di vista dell’apprendimento, che psico-fisico ed affettivo-relazionale. Con scadenza trimestrale vengono convocati i Gruppi “H” operativi, ai quali prendono parte tutte le figure professionali che operano intorno all’alunno e i genitori dello stesso, per monitorare il suo percorso scolastico. Inoltre all’inizio e alla fine delle attività didattiche si riunisce il gruppo di lavoro sull’handicap di Istituto, composto da tutti i membri dei vari Gruppi “H” operativi, che affronta le problematiche relative all’inserimento e alla partecipazione alle attività didattiche, degli alunni diversamente abili, e propone attività alternative da realizzare attraverso Progetti e/o Laboratori. Per quanto concerne l’organizzazione didattica, per questi alunni sono programmate esperienze dentro e fuori la scuola, così da creare utili occasioni che li stimolino ad arricchire il linguaggio e ad instaurare rapporti positivi con gli altri e con l’ambiente. La progettazione è sempre attenta al contesto educativo, ricercando strumenti e mezzi indispensabili al raggiungimento dell’autonomia personale e al superamento degli ostacoli fisici che l’ambiente presenta. Le attività dell’insegnante di sostegno e degli insegnanti di classe si svolgono prevedendo l’utilizzo di ausili tecnici e di materiali strutturati. In considerazione della Programmazione di classe vengono estrapolati gli obiettivi minimi, le competenze e le abilità da sviluppare, in funzione delle potenzialità dei singoli alunni, in una programmazione individualizzata, fondata su una tempestiva valutazione iniziale e finalizzata al pieno utilizzo di tutte le forme di flessibilità previste dall’ordinamento scolastico. Molta importanza è data alla motivazione nello svolgimento delle attività proposte. La diversità dei modi di apprendere, affinché diventi risorsa e non problema, viene affrontata attraverso la strutturazione di modalità di lavoro interno al gruppo, valorizzando le differenze e facendole incontrare ed interagire costruttivamente. [99] Questo consente di rispettare le caratteristiche peculiari di ciascuno, i tempi e le modalità di apprendimento all’interno di una dimensione di gruppo che realizza una complementarità proficua. Si ragiona così in termini di classe e non di singolo soggetto diversamente abile, riuscendo a far incontrare le diverse esigenze, competenze, difficoltà in modo sinergico. Qualora vi siano alunni che presentano disagio o gravi difficoltà sia sul piano del comportamento sia su quello dell’apprendimento, il Consiglio d’Intersezione, di Interclasse o di Classe, ne prende atto e predispone percorsi individualizzati( BES e DSA),chiedendo la collaborazione della famiglia, della Asl e dell’Ente Locale, attraverso le figure professionali presenti nella scuola, per attivare eventuali sostegni educativi e didattici all’esterno e all’interno della scuola. Gli insegnanti hanno incontri periodici con gli altri operatori per concordare le attività, per monitorarne i risultati e per verificarne l’efficacia. Per i BES il gruppo di lavoro sta predisponendo la modulistica relativa. Il lavoro è in fieri e, per il momento, si rimanda al PDP fornito tra gli allegati al presente POF. ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI La Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” delinea e precisa la strategia inclusiva della scuola italiana al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà. L’inclusione scolastica vuole essere il processo attraverso il quale gli impedimenti vengono rimossi in modo che ciascun individuo possa essere valorizzato, incontrando le condizioni per esprimere al meglio le proprie potenzialità. Ciò non significa negare il fatto che ognuno di noi è diverso o negare la presenza di disabilità che devono essere trattate in maniera adeguata, ma vuol dire spostare l’analisi e l’intervento dalla persona al contesto, per individuarne gli ostacoli e operare per la loro rimozione. Pertanto sulla base dell’analisi del tessuto sociale il nostro Istituto si propone un progetto mirato, atto a ricevere in modo adeguato alunni con bisogni educativi speciali offrendo a ciascuno una reale e fattiva integrazione. Da qui matura l’esigenza di sviluppare e approfondire percorsi specifici che, inseriti in un progetto scolastico, possono anche diventare occasione di formazione per i docenti. La nostra realtà scolastica accoglie alunni provenienti da un ambiente socioculturale medio, con nuclei familiari attenti alla crescita affettiva e psico-sociale dei figli; dall’altra si trova ad operare anche con alunni in situazione di disagio [100] familiare e/o sociale. Questi provengono da un ambiente socio-culturale ed economico modesto e deprivato. A seguito degli ultimi Consigli di Classe, emerge una situazione in cui alcuni alunni, pur essendo provo di certificazione, si caratterizzano come soggetti BES in quanto denotano cali motivazionali nel percorso di apprendimento, difficoltà di integrazione, ristretto codice linguistico, scarso interesse della famiglia alla vita scolastica dei figli e, rari casi, atteggiamenti di aggressività fisica e verbale. I BES nel nostro Istituto riguardano, dunque: Alunni con disabilità Alunni con DSA (Disturbo Specifico dell’Apprendimento) Alunni con deficit del linguaggio Alunni con disturbo oppositivo provocatorio Alunni con disturbo della condotta in adolescenza Alunni con disagio socio-culturale Alunni stranieri non alfabetizzati Come previsto dalla C.M. n.8 del 6/03/2013 del MIUR ogni scuola è chiamata ad elaborare una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività (PAI) riferito a tutti gli alunni con BES. Il PAI del nostro Istituto indica le scelte metodologiche finalizzate all’attuazione di percorsi capaci di favorire pari opportunità per tutti gli alunni e si propone di individuare strategie didattiche ed organizzative che favorendo il percorso di apprendimento dei soggetti con BES, risulti capace di offrire loro un contesto più efficace. FINALITA’ Il nostro Istituto Comprensivo si pone come finalità prioritaria quella di un’integrazione globale attraverso la sperimentazione di percorsi formativi in grado di assicurare continuità nel passaggio tra i vari ordini di scuola e in quello indispensabile tra il mondo della scuola e quello sociale inteso nel senso più ampio. E inoltre: Finalizzare tutta l’attività educativa, formativa e riabilitativa ad un “progetto di vita“ che tenga conto del ruolo attivo che l’individuo dovrà svolgere all’interno della società; Elaborare tre aspetti determinanti del processo di formazione: accoglienza, integrazione, orientamento [101] OBIETTIVI GENERALI Favorire negli alunni processi di apprendimento e di acquisizione di competenze Rendere il soggetto diversamente abile il più autonomo possibile Passare da un modello di crescita “protettivo” ad uno di “crescita autonoma” facendo sì che l’alunno possa sperimentare, il più possibile, attività svolte autonomamente OBIETTIVI SPECIFICI Attivazione dei G.L.I (Gruppo di Lavoro Inclusione) per redigere e monitorare il Piano di Integrazione inserito nel POF e per coordinare la programmazione dei servizi scolastici con quelli sanitari, socio assistenziali ecc. Attivazione del G.L.I. per ciascun alunno disabile, al fine di favorire contatti e passaggi di informazioni tra le scuole e tra Scuola e territorio. Formulazione del Piano Educativo Individualizzato (concordato in sede di GLI con gli appartenenti al gruppo di lavoro) e della programmazione didattico-educativa finalizzata all’integrazione. Organizzazione di spazi capaci di garantire comunicazione, socializzazione, collaborazione e quindi motivazione, attraverso l’organizzazione di attività ludico-laboratoriali che consentano il recupero di opportunità di apprendimento anche attraverso l’uso di linguaggi non verbali. [102] IL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Il DM n. 5669 del 2011, attuativo della Legge n.170/2010 e le Linee guida annesse, definiscono il Piano didattico Personalizzato come lo strumento attraverso cui realizzare l’inclusione scolastica degli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento. All’art.5 del decreto ministeriale sopracitato, si legge infatti:” La scuola garantisce ed esplicita nei confronti degli alunni DSA, interventi didattici individualizzati e personalizzati, anche attraverso la redazione di un Piano Didattico Personalizzato con l’indicazione degli strumenti compensativi e delle misure dispensative”. La compilazione del PDP deve seguire il seguente iter: 1 FASE: acquisizione della certificazione, redatta dagli operatori sanitari del servizio pubblico o convenzionato, in cui sia presente la diagnosi di disturbo specifico dell’apprendimento. Se è in corso il Consiglio deve anticipare le tutele previste dalle norme vigenti, adottando strategie didattiche e interventi personalizzati. Per gli alunni con certificazione di struttura privata si raccomanda di adottare preventivamente le misure previste dalla 170/2010, qualora il Consiglio di classe o il team docente riscontri, sulla base delle considerazioni psicopedagogiche e didattiche, carenze riconducibili al disturbo. Negli anni terminali di ciascun ciclo scolastico, in ragione degli adempimenti relativi agli Esami di Stato, le certificazioni dovranno essere presentate entro il 31 marzo. 2 FASE: incontri fra docenti di classe, Dirigente Scolastico o suo delegato, referente DSA, genitori dell’alunno, operatori sanitari per raccogliere informazioni necessarie per predisporre il PDP. 3 FASE: predisposizione del PDP da parte dei docenti sulla base della documentazione sanitaria, delle informazioni raccolte nei colloqui e delle considerazioni didattiche espresse all’interno del consiglio di classe. Il PDP deve essere redatto con modulistica elaborata dal Collegio docenti su modelli offerti dal MIUR e compilato dal docente referente per la gestione dell’alunno, individuato dal Consiglio di classe. 4 FASE: elaborato il PDP e approvato dal Consiglio di classe, va presentato ai genitori per essere esaminato, condiviso, modificato nell’ambito delle riunioni convocate dal Dirigente e firmato da tutti i partecipanti alla riunione. Queste operazioni vanno compiute nei primi due mesi di scuola quando esiste una diagnosi o un forte sospetto o in corso d’anno scolastico quando ci sono scarsi dubbi. Cosa contiene: dati personali dell’alunno e informazioni sul contesto familiare; notizie sul curriculum scolastico fino al momento seguito e difficoltà evidenziate; caratteristiche del disturbo diagnosticato e i deficit conseguenti; [103] Interventi sanitari e di riabilitazione attivati dalla ASL; Obiettivi di apprendimento da conseguire nelle aree compromesse specificando quali rientrano nella programmazione di classe e quali adattati; Attività da svolgere e i metodi usati per il loro raggiungimento: si deve precisare se c’è dispensa dalle prove scritte di lingua straniera; Strumenti dispensativi e misure dispensative da adottare; Criteri e modalità di valutazione delle conoscenze, abilità, competenze maturate dello studente; Accordi con la famiglia per integrare interventi della scuola con quelli dell’extra scuola; Tempi e modalità di verifica del PDP e del processo d’inclusione Una volta approvato il PDP va attuato e verificato nel corso dell’anno per apportare eventuali modifiche e ampliamenti. A giugno devono essere valutati i risultati, evidenziati problemi rimasti aperti e criticità. Il gruppo deve indicare risorse umane e finanziarie per l’anno successivo che vanno indirizzate al gruppo per l’inclusività che le includerà nel Piano d’Inclusione da inviare agli Uffici scolastici territoriali per l’assegnazione del personale e per far conoscere le risorse messe in atto dalla scuola per includere studenti con BES. ORGANISMI DI GESTIONE E SUPPORTO I Consigli di Classe nella Scuola Secondaria di I grado e gli incontri dell’Equipe pedagogica per la Scuola Primaria e dell’Infanzia sono supportati dal seguente organismo interno che ne orienta gli interventi individualizzati per gli alunni diversamente abili: GRUPPO DI LAVORO HANDICAP (GLIS) I componenti del Gruppo “H” sono i seguenti: Preside o un suo delegato Funzione strumentale Psicologo e Neuropsichiatria dell’Unità multidisciplinare della ASL di Chieti Insegnante di sostegno Coordinatore della classe per ciascun alunno diversamente abile Docenti di classe Psicologo scolastico Assistente Sociale del Comune Genitori Assistente Educativo Scolastico Eventuali Terapisti della Riabilitazione OBIETTIVI DEL GLH Creare condizioni favorevoli all’inserimento e all’ integrazione degli alunni diversamente abili; Orientare gli interventi individualizzati; [104] Creare una rete di informazione e di sensibilizzazione; Indicare i criteri e verificare le procedure per la realizzazione del P.E.I. redatto in relazione al P.D.F. e altri documenti eventualmente esistenti. FUNZIONI DEL GLH Analizzare le risorse del territorio; Individuare spazi e sussidi utili per svolgere le attività didattiche in modo proficuo, proponendo l’acquisto del materiale didattico o tecnologico necessario; Calibrare i progetti didattici elaborati dai Consigli di classe e dall’Equipe pedagogica e verificarne l’attuazione; Programmare le riunioni del GLH in seno ai Consigli di classe per permettere a tutti i docenti di conoscere le problematiche, le modalità di apprendimento e le strategie per armonizzare al meglio gli interventi didattico-educativi; Raccordare la scuola con le Agenzie del territorio per ampliare una rete di servizi di supporto all’alunno diversamente abile; Supportare il lavoro dei Consigli di classe durante l’intero corso dell’anno scolastico. Interventi educativi di prevenzione e individuazione precoce del disagio infantile ed elaborazione di risposte adeguate agli eventuali problemi emersi sono attuati attraverso incontri calendarizzati con gli psicologi dell’equipe psico-pedagogica presenti nei vari plessi scolastici in orari prestabiliti; si tratta di sportelli aperti a tutti gli alunni, ai docenti e ai genitori. GRUPPO DI LAVORO OPERATIVO H (GLHO) Preside o suo delegato Funzionzione strumentale Insegnanti di sostegno Assistente educativo Psicologo [105] PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE Nel 2009 il MIUR ha emanato le Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità che introducono il concetto di scuola inclusiva che non lasci indietro nessuno. Alla base di questa impostazione c’è la considerazione dell’importanza rivestita dalla scuola e dal contesto di vita in cui lo studente è inserito, per consentirgli di superare le difficoltà causate dal deficit e sviluppare le potenzialità possedute. Tale considerazione fa riferimento al concetto di funzionamento della persona introdotto dall’ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento della disabilità e della Salute) secondo cui " l’individuo non si qualifica per le sue menomazioni ma per gli aspetti positivi che emergono nel rapporto con l’ambiente sociale, culturale e personale in cui vive” e considera le differenze individuali come punti di forza per costruire percorsi didattici più efficaci, rispetto a quelli tradizionali. La Legge n. 170 del 2010 relativa agli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento, le Linee guida per attuare il processo di inclusione scolastica del 2011, la Direttiva sui Bisogni Educativi Speciali (BES) del 2012 e le Indicazioni Nazionali considerano l’accoglienza delle diversità come un valore irrinunciabile. La C.M. n.8 del 6 marzo 2013 declina una scuola che assume il principio dell’inclusività come valore fondante della propria azione educativa e didattica e indica le strategie attraverso cui dare vita ad una pedagogia inclusiva, in cui non esistono minoranze svantaggiate da integrare, ma Bisogni Educativi Speciali: al loro interno vanno ricondotti gli studenti con svantaggio derivante da disabilità, da disturbi evolutivi, da difficoltà socio- economiche o dall’appartenenza ad altre culture a cui si riconducono studenti stranieri di recente immigrazione e non italofoni. La scuola, è chiamata a sviluppare strategie didattiche in grado di dare risposte ai loro Bisogni Educativi Speciali in quanto, solo così, si può realizzare una piena integrazione ed evitare fallimenti e dispersione scolastica. Tali strategie devono diventare il modo di fare scuola di tutti i docenti. Le linee di azione per costruire una didattica realmente inclusiva possono essere: -Sviluppare in clima positivo nella classe -Costruire percorsi di studio partecipati -Partire dalle conoscenze e dalle abilità già possedute dagli studenti -Contestualizzare l’apprendimento, favorire la ricerca e la scoperta -Attuare interventi didattici personalizzati nei confronti delle diversità - Realizzare attività didattiche basate sulla cooperazione -Potenziare attività di laboratorio - Sviluppare negli studenti competenze meta cognitive L’Istituto Comprensivo, a partire da questo anno scolastico, avvia un percorso di inclusione rivolto a tutti i BES. Nel fare ciò si parte da un’attenta analisi dei limiti presenti e delle potenzialità riscontrate all’interno di ciascuna classe e si predispongono PDP (Percorsi Didattici Personalizzati) in cui sono definiti gli obiettivi di studio e di crescita, le modalità di lavoro, i contenuti dell’ apprendimento, gli strumenti compensativi e le misure dispensative, adeguate forme di verifica e valutazione, utili per facilitare lo studio e pervenire ai risultati attesi. Nella definizione dei percorsi, elaborati dal team docenti o dai Consigli di Classe, sono coinvolti la famiglia, le istituzioni del territorio chiamate ad attuare il percorso di riabilitazione quali ASL, Enti locali, servizi sociali divenendo così un patto tra i vari soggetti coinvolti. Un’ attenzione particolare va agli studenti non italofoni, per i quali vanno elaborati Percorsi Didattici Personalizzati in cui sia prevista la frequenza di corsi di alfabetizzazione per l’apprendimento della lingua parlata e della lingua specifica delle varie discipline, necessari adattamenti dei programmi d’insegnamento, attività individualizzate e di gruppo, criteri da seguire nella valutazione sommativa [106] PIANO DEGLI INTERVENTI A FAVORE DEGLI ALUNNI STRANIERI Nell’Istituto sono inseriti molti alunni provenienti da diversi paesi della Comunità Europea e non. Gli alunni extracomunitari,quando arrivano alla scuola dell’obbligo, presentano evidenti difficoltà a causa della scarsa conoscenza della lingua italiana e dei percorsi scolastici svolti nei paesi di origine, che difficilmente possono essere ricostruiti o equiparati a quelli della scuola italiana La scuola, pertanto, ha predisposto un progetto di accoglienza, inserimento e scolarizzazione degli alunni stranieri. Le finalità del progetto sono quelle di: favorire la conoscenza della lingua italiana ai fini di un migliore inserimento scolastico: promuovere l'acquisizione di una buona competenza nell'italiano scritto e parlato Gli alunni stranieri, al momento del loro arrivo, si devono confrontare con due diverse strumentalità linguistiche: 1. la lingua per comunicare – 2. la lingua dello studio” Sulla base di tali presupposti le attività che la scuola pone in essere per i propri alunni sono diversificate, in base al livello di competenza linguistica e possono essere sinteticamente riassunte in questo modo: 1. Conversazioni di lingua italiana per gli alunni stranieri su tematiche varie 2. Corsi intensivi di Italiano L2 3. Progettazione e realizzazione di attività di educazione alla multiculturalità istituire relazioni umane che facilitino all’interno della scuola il processo di insegnamentoapprendimento; integrare le diversità; migliorare il rapporto tra le scuole e le famiglie degli alunni di origine straniera; valorizzare il territorio di provenienza. Sono previsti incontri con mediatori culturali ( come da accordi fissati con l’Ambito Territoriale n.29 Foro – Alento) che predispongono e gestiscono delle attività didattiche da realizzare nelle classi interessate. 107 INIZIATIVE DI CONTINUITA’ TRA CICLI SCOLASTICI In collaborazione con la Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado si attuano progetti di continuità, stabilendo i primi contatti con gli alunni quando essi frequentano il primo quadrimestre dell’ultimo anno di Scuola dell’Infanzia, della classe quinta di Scuola Primaria e della terza classe di Scuola Secondaria di 1° grado allo scopo di esplicitare la tipologia e le aree di intervento possibili. Successivamente alla preiscrizione nella classe prima della Scuola Primaria o Secondaria di I grado, si attivano percorsi di accoglienza articolati in incontri con i docenti, la famiglia, l’alunno ed eventualmente gli operatori esterni interessati. I familiari hanno modo di visitare gli spazi dell’Istituto e l’alunno può partecipare ad alcune attività, che di norma si svolgono con le classi prime. Tali iniziative vanno anche espletate per gli alunni in uscita e in collaborazione con le Scuole Secondarie di II° grado. Gli incontri devono essere formalizzati ed eseguiti durante il 1° e 2° Quadrimestre dell’anno scolastico in corso. [108] VALUTAZIONE La valutazione è una modalità di controllo e di validazione delle ipotesi formulate nella progettazione e dovrà essere sempre connessa a quella del sistema scolastico, (Valutazione esterna), e a quella del percorso didattico e dei risultati ottenuti (Valutazione interna). La valutazione esterna sarà realizzata dall’INVALSI e riguarderà: la valutazione degli elementi strutturali di Sistema; la valutazione dei livelli di padronanza da parte degli allievi della Scuola Primaria delle conoscenze e delle abilità indicate negli OSA per le classi seconde e quinte; la valutazione delle conoscenze degli alunni della Scuola Secondaria di 1° grado come una delle prove dell’Esame di Stato La valutazione interna riguarderà: l’autovalutazione di Istituto rispetto al Sistema ( Gruppo Qualità) la valutazione diagnostica, formativa e sommativa, periodica, annuale e biennale dei singoli allievi ( equipe pedagogica) per la Scuola Primaria la valutazione diagnostica, formativa, sommativa, orientativa annuale per la Scuola Secondaria di 1° grado valutazione dell’efficacia del processo di insegnamento I docenti collegialmente, in gruppo o singolarmente individueranno prove, collegate alle Unità di Apprendimento, per verificare i contenuti disciplinari, altre prove che, invece, verificheranno l’acquisizione di competenze e abilità trasversali. Le prove di verifica somministrate saranno diversificate anche per tipologia: - colloqui/interrogazioni - conversazioni /dibattiti - esercitazioni individuali e a coppia - esercitazioni di gruppo - relazioni scritte/orali - testi scritti di varia tipologia - test strutturati di tipo oggettivo - test semi-strutturati e/o a risposta aperta di tipo non oggettivo - prove tecniche - prove grafiche - prove grafico-pittoriche - attività varie di laboratorio La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a [109] termine. Assume una preminente funzione formativa di accompagnamento dei processi formativi e di stimolo al miglioramento continuo. Di conseguenza la valutazione dovrà essere: FORMATIVA, che ha lo scopo di accertare, negli alunni, la capacità di utilizzare in modo integrato le conoscenze e le competenze che hanno acquisito durante il loro itinerario di apprendimento SOMMATIVA che ha lo scopo di fornire un’informazione continua e analitica circa il modo in cui ciascun allievo procede nell’itinerario di apprendimento; essa si colloca all’interno delle attività didattiche e concorre a determinarne lo sviluppo successivo COMPARATIVA, quale misurazione dell’eventuale distanza degli apprendimenti degli alunni dallo standard di riferimento TRASPARENTE E CONDIVISA, sia nei fini che nelle procedure, come sistematica verifica della programmazione per eventuali correzioni e modifiche ORIENTATIVA, come impulso alla costruzione di un realistico concetto di sé e all’orientamento verso le scelte future VALUTAZIONE DELLE ATTIVITÀ ALTERNATIVE ALL’ IRC Le attività alternative all’Insegnamento della Religione Cattolica verranno valutate con il giudizio (ottimo, distinto, buono, sufficiente, insufficiente) Per il corrente anno scolastico si useranno come riferimento gli obiettivi disciplinari inseriti nel registro elettronico, alcuni dei quali sono riportate nel documento di valutazione. Per la valutazione delle competenze disciplinari e comportamentali gli insegnanti si atterranno alla griglia di seguito riportata. [110] PARAMETRI E GRIGLIA DI VALUTAZIONE Scuola Primaria CONOSCENZE Incomplete e superficiali Essenziali Discretamente ampie e ordinate COMPETENZE CAPACITA' Applicazione solo guidata delle conoscenze minime. Inesattezze nell'uso del linguaggio (vocabolario semplice, difficoltà espressive). Utilizzo di schemi motori essenziali. Sufficiente sicurezza nella costruzione di una procedura risolutiva semplice Sufficiente correttezza nell'uso del linguaggio Sufficienti doti coordinative Discreta abilità nell'impostare una procedura risolutiva semplice, qualche incertezza di applicazione in contesti complessi. Solo qualche lieve imperfezione nell'uso del linguaggio. Discreta abilità di adattamento a nuove situazioni motorie. Correttezza nella costruzione di procedure risolutive anche complesse. Linguaggio: preciso. Buona destrezza motoria. Qualche difficoltà nella individuazione dei concetti chiave. Incertezze di analisi e di sintesi. Difficoltà nei collegamenti. Abilità sufficiente di analisi e di sintesi Incertezze lievi nei collegamenti Memorizzazione di sequenze motorie Chiara focalizzazione dei concetti chiave. Capacità di analisi e sintesi. Abilità nell'operare collegamenti. Comprensione di regole e di tecniche. Partecipazione: alterna e dispersiva. Impegno: superficiale Metodo: mnemonico e poco organizzato Mancanza di rispetto delle regole Partecipazione: corretta Impegno: abbastanza continuativo Metodo: prevalentemente mnemonico Superficiale rispetto delle regole Partecipazione: attiva Impegno: soddisfacente Metodo: abbastanza organizzato Rispetto delle regole in molte situazioni, a volte necessità di richiamo VALUTAZIONE FINO A 5 6 7 Partecipazione: consapevole e interessata Impegno: responsabile 8 Metodo: organizzato Generale rispetto delle regole, disponibilità a modificare in positivo il comportamento Ampie ed correttezza nella Evidenti capacità di analisi Partecipazione: articolate costruzione di procedure e di sintesi. consapevole e risolutive sempre più interessata Sicurezza nell'operare 9 complesse. collegamenti significativi. Impegno: responsabile Linguaggio: preciso e Comprensione di regole e Metodo: organizzato ricco di tecniche. Rispetto delle regole in Buona destrezza motoria. Via via più complesse tutte le situazioni In situazioni via via più complesse Autonomia nella Ottime capacità di analisi e Partecipazione: costruzione di procedure di sintesi. consapevole risolutive. interessata e costruttiva Sicurezza e originalità 10 Linguaggio ricco e nell'operare collegamenti Impegno: rilevante preciso. significativi. Metodo: ben organizzo Ottima destrezza Comprensione di regole e e autonomo motoria. di tecniche. La Valutazione nelle schede e nei registri verrà espressa in decimi (D.L. n.137 del 01/09/2008). Si terrà ovviamente conto di successive disposizioni emanate dal M.I.U.R Ampie ed articolate Buone capacità di analisi e di sintesi. Sicurezza nell'operare collegamenti significativi. Comprensione di regole e di tecniche. COMPORTAMENTO [111] TABELLA DI CORRISPONDENZA TRA GIUDIZI SINTETICI E VALUTAZIONI NUMERICHE DECIMALI, AI FINI DELLA VALUTAZIONE DELLE PROVE OGGETTIVE E NON OGGETTIVE Scuola Secondaria di 1° grado VERIFICHE SCRITTE STRUTTURATE DI TIPO OGGETTIVO Giudizi sintetici di riferimento utili esclusivamente per l’autovalutazione Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto Buono Distinto Ottimo Il punteggio proporzione. Valutazione numerica in scala decimale 3-4 (3 = valore minimo di valutazione, indipendentemente dal risultato numerico ottenuto nella prova) 5 6 7 8 9 10 grezzo ottenuto in ogni singola prova sarà espresso in scala decimale mediante TABELLA RELATIVA ALLE VERIFICHE SCRITTE, ORALI E PRATICHE DI TIPO NON OGGETTIVO Indicatori base Valutazione numerica in decimi 4 5 6 7 8 9 10 Concettualizzazione : comprensione, analisi, sintesi, induzione, deduzione, rielaborazione; conoscenze; organizzazione; procedimento/esecuzione; esposizione. Descrittori L’alunno consegue risultati inadeguati rispetto alle conoscenze e alle abilità richieste; presenta numerosi e gravi errori concettuali, di procedimento, di organizzazione; l’ esposizione è stentata e frammentaria L’alunno consegue risultati incompleti e approssimativi rispetto alle conoscenze e alle abilità di base richieste, pertanto la preparazione è superficiale L’alunno consegue risultati semplici, essenziali,poco approfonditi, ma complessivamente adeguata alle conoscenze e alle abilità di base richieste. L’alunno consegue risultati rispondenti agli obiettivi richiesti, con alcuni errori di ordine concettuale, formale, organizzativo, l’ esposizione è piuttosto corretta e pertinente L’alunno consegue risultati positivi rispetto a tutti gli obiettivi, con rare incertezze formali, procedurali, organizzative; l’esposizione è sicura e accurata L’ alunno consegue risultati positivi e completai rispetto a tutti gli obiettivi, con esposizione sicura, accurata, corretta da un punto di vista sintattico e lessicale L’alunno consegue risultati completi e approfonditi a livello personale, con collegamenti logici, interdisciplinari e utilizzo di conoscenze e abilità complesse in contesti nuovi e diversi. [112] ATTIVITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE DEL POF La verifica e la valutazione del POF si effettueranno tenendo conto dei seguenti ambiti di riferimento: Esiti dell’attivazione dell’Autonomia Attività per innalzare il tasso di successo scolastico Potenziamento delle azioni di orientamento Sviluppo dell’insegnamento delle lingue comunitarie Esiti dei rapporti con l’esterno: Enti Locali, ASL, Scuole dell’infanzia, Scuole medie; Enti e Associazioni, Imprese, genitori Esiti attivazione Progetti Modalità di gestione e utilizzo delle risorse: Aule multimediali, aule video, biblioteche, palestre Modalità di partecipazione alla vita scolastica: Comportamento collettivo degli alunni, esercizio della collegialità Formulazione di indicatori e descrittori per definire i livelli di raggiungimento degli obiettivi prestabiliti Formulazione di indicatori e descrittori di efficienza ed efficacia della complessa azione scolastica Strumenti: Questionari, griglie, fogli informativi RIFERIMENTI NORMATIVI In materia di autonomia scolastica e di elaborazione del POF si fa riferimento: - alla legge n, 59 del 1997, - alle disposizioni di cui alla nota del M.P.I. prot. n. 7265 del 31/08/2006, - al DPR n. 275/1999 - al DM139/2007 - al D.L. n 137 del 1/09/2008 E successive disposizioni. [113] QUALITA’ DEL SERVIZIO La valutazione della qualità del servizio scolastico è l’atto più qualificante del processo educativo. Il nostro Istituto ha attivato un gruppo di studio che lavorerà sui fattori , gli indicatori e gli standard di qualità. La valutazione viene articolata in cinque fasi: 1. QUALITA’ ATTESA Verranno elaborati e sottoposti a genitori e alunni, questionari riguardanti i bisogni dell’utenza 2. QUALITA’ PROGETTATA Terrà conto della qualità attesa per trovare i punti di “forza” e di “debolezza” in modo da individuare gli elementi che costituiranno il servizio (questa valutazione verrà ripetuta ogni anno) 3. QUALITA’ EROGATA Il monitoraggio sarà continuo per evitare che la qualità progettata si allontani dagli standard nazionali 4. QUALITA’ PERCEPITA Verranno somministrati a fine anno scolastico test alle famiglie e agli alunni, per conoscere le attese e le esperienze in modo da aggiornare il POF. 5. QUALITA’ PARAGONATA L’Istituto provvederà a paragonare i propri standard di qualità con quelli stabiliti a livello nazionale. [114] [115] AREE DI PROGETTO Il nostro Istituto, oltre alle normali attività curricolari e laboratoriali, propone progetti atti a promuovere l’acquisizione di competenze personali per ogni singolo alunno, favorendo la diversificazione delle esperienze possibili nel proprio territorio. Per ricondurre ad unitarietà la vasta gamma di offerta formativa destinata ai nostri alunni, i progetti vengono raccolti nelle seguenti aree tematiche, al coordinamento delle quali si dedica un referente di progetto di istituto: AREA DI PROGETTO ITINERARI Scuola dell’Infanzia AMBIENTE (ECOLOGICO) - STAGIONI - ALIMENTAZIONE - … LA NATURA…. - OSSERVO E RACCONTO Scuola Primaria BIODIVERSITA’ ENERGIA ALIMENTAZIONE FRUTTA NELLE SCUOLE SALVIAMO IL NOSTRO AMBIENTE - PROGETTI REGIONALI: SCUOLA E SALUTE - ANATOMIA - PICCOLI ESPLORATORI - GLI ARTIGIANI DEL NOSTRO TERRITORIO - ALLA SCOPERTA DEL TERRITORIO - P. MAIA - PIETRE DELLA MEMORIA - GLI AMICI DEL CUORE - PROFESSIONE BOTANICO - ENERGIA - ALLA SCOPERTA DEL CORPO UMANO LEGGERE L’AMBIENTE LA FRANCE EN POCHE FARA E LE FARCHIE LIBRI-AMO UNA STORIA TIRA L’ALTRA - LEGGERE L’AMBIENTE - LETTO-SCRITTURA TI CAMBIO IL FINALE - UN LIBRO PER SOGNARE - ALLA SCOPERTA DEL MONDO LATINO - SPAGNOLO - SCRIVERE IL MIO PAESE - AMBIENTE (ANTROPOLOGICO) CASE DI TERRA LETTURA LETTURA PER BAMBINI DI 5 ANNI - MUSICA - MUSICAL DI NATALE - CANTI E MUSICA DELLA TRADIZIONE - MUSICHE DI NATALE - IL MIO AMICO FLAUTO - APPROCCIO ALLO STRUMENTO - MINI BANDA DI ISTITUTO - CORO D’ISTITUTO MUSICA Scuola Secondaria [116] - MUSICA D’INSIEME - MUSICHE DI NATALE - MINI-BANDA DI ISTITUTO - CORO DI ISTITUTO - APPROCCIO ALLO STRUMENTO Scuola dell’Infanzia SPORT Scuola Primaria - MINI OLIMPIADI - LA PALLAMANO NELLA SCUOLA - CRESCERE CON LA PALLAVOLO - SCI - SPORT DI CLASSE (ministeriale) ED. STRADALE PIANO DI EVACUAZIONE SICUREZZA LEGALITA’ TEATRO - TEATRO: NATALE RACCONTO UN ANNO GIOCA TEATRANDO CONTINUITA’ TEATRO TIC WEBQUEST FORMAZIONE REGISTRO ELETTRONICO INCLUSIONE ITALIANO L2 LINGUA 2 - LEARN AND PLAY TOGETHER ANCHE LE MAMME PARLANO INGLESE ACCOGLIENZA ACCOGLIENZA DI BAMBINI E GENITORI CONTINUITA’ SCUOLA INFANZIA PRIMARIA ORIENTAMENTO VALES – INVALSI – QUALITA’ Scuola Secondaria - - ESPRESSIONE CORPOREA E COMICITA’ FISICA VIVERE LO SPORT CAMPIONATI STUDENTESCHI ED. STRADALE - SENTIRE LA GIUSTIZIA - EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’ - SENTIRE LA GIUSTIZIA - NON CADERE NELLA…RETE - NATALE - PRESEPE VIVENTE - WEBQUEST APP IN CLASSE EIPASS FLIPPED CLASSROOM E-TWINNING JUNIOR FOR SCHOOL E-TWINNING ITALIANO L2 PORTE APERTE ACCOGLIENZA TRINITY E-TWINNING CAMPUS (SCUOLA APERTA) TEATRO IN LINGUA - IL VALORE DELL’AMICIZIA - TUTORAGGIO - BENVENUTI E DI NUOVO INSIEME PRIMARIA - SECONDARIA APPROCCIO ALLO STRUMENTO PRESEPE VIVENTE SIMURGH E ORA TUTTI IN SCENA - CINEFORUM - LABORATORIO TEATRALE - CINELAB WEBQUEST APP IN CLASSE EIPASS FLIPPED CLASSROOM CLASSE VIRTUALE E-TWINNING ITALIANO L2 PORTE APERTE - TRINITY - READ ON - CAMPUS (SCUOLA APERTA) - TEATRO IN LINGUA ACCOGLIENZA CONOSCERE E CONOSCERSI PER ORIENTARSI APPROCCIO ALLO STRUMENTO VALUTIAMO I NOSTRI PROGETTI [117] RECUPERO E POTENZIAMENTO IO VOGLIO CRESCERE RECUPERO BIBLIOTECA RECUPERO MATEMATICA/ITALIANO TRINITY BIBLIOTECA GEMELLAGGIO CON SCUOLA ITALIANA A BUENOS AIRES *** I Progetti Didattici indicano - itinerari, - finalità, - obiettivi, - destinatari, - tempi, ecc; essi saranno attuati previa approvazione del Consiglio di Interclasse/intersezione/ classe e del Dirigente Scolastico e restano agli atti della Scuola. PROGETTO TRINITY Dal 2003 il nostro Istituto è centro esami Trinity: (Ente certificatore britannico riconosciuta dal MIUR). E’ un centro “open” possono recarsi a sostenere gli esami anche candidati esterni. Dallo scorso anno sono stati attivati corsi di preparazione anche per candidati esterni. Si possono sostenere esami “GESE”(graded examination in spoken english) e ISE(interated skills examination) che testa le quattro abilità. Il Trinity è una certificazione riconosciuta negli altri gradi di istruzione, nelle Università e nel mondo del lavoro. [118] PROGETTI CURRICULARI “VIVIAMO IL TERRITORIO E IL NOSTRO TEMPO” COMPETENZA:Ricostruisce eventi di storia contemporanea che hanno contribuito a determinare le caratteristiche civili, culturali economiche e socio-politiche per dare valore alle ricorrenze del calendario EVENTI PERIODO 27 GENNAIO SHOA’ GENNAIO 16 FEBBRAIO FOIBE FEBBRAIO SOLIDARIETA’ NATALE DICEMBRE APPARTENENZA 4 NOVEMBRE OTTOBRE INTERCULTURA 9 MAGGIO GIORNATA EUROPEA APRILE DEMOCRAZIA E LIBERTA’ 25 APRILE APRILE 2 GIUGNO MAGGIO TOLLERANZA USI E COSTUMI, EDUCAZIONE STRADALE E SICUREZZA ALIMENTAZIONE CONVIVENZA CIVILE “CITTADINANZA E COSTITUZIONE” FESTE E TRADIZIONI DEL PROPRIO (A SECONDA DEL PAESE PAESE) EDUCAZIONE STRADALE 2° QUADRIMESTRE Scuola primaria FRUTTA NELLE SCUOLE INTERO ANNO EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’ INTERO ANNO PROGETTO IMMIGRAZIONE/ INTEGRAZIONE ATTIVA … MENTE CITTADINI * In ogni Progettazione di Plesso saranno esplicitate modalità e tempi di attuazione dei Progetti in parola. [119] VIAGGI D’ISTRUZIONE (gli itinerari sono puramente indicativi, le mete sono da definire a cura del gruppo specifico) SCUOLA CLASSI PRIMARIA *** 1^ 2^ 3^ ITINERARI LUNGHEZZA: IL CASTELLO OASI NATURALISTICA OASI NARURALISTICA CENTRO STUDI ALTO VASTESE ITALIA IN MINIATURA ZOOMARINE 4^ ITALIA IN MINIATURA ZOOMARINE 5^ ROMA IMPERIALE TIVOLI URBINO SAN MARINO *** I viaggi d’istruzione organizzati dalla Scuola Primaria avranno la durata di un giorno SCUOLA 1^ SECONDARIA 1° GRADO 2^ **** 3^ SUBIACO AGNONE TIVOLI CIVITELLA DEL TRONTO CAMPLI VERONA- LAGO DI GARDA BOLOGNA- FOSSOLI LONDRA ****I Viaggi d’istruzione organizzati dalla Scuola Secondaria di 1° grado Rispetteranno i seguenti criteri: - classi 1^ e 2^ avranno la durata di un giorno - classi 3^ avranno la durata di tre giorni, in casi eccezionali di quattro. [120] PIANO DELLE ATTIVITA’ INTEGRATIVE SCUOLE DELL’INFANZIA SCUOLE PRIMARIE e SCUOLE SECONDARIE DI 1° GRADO TUTTI I PLESSI DELL’ISTITUTO [121] SCUOLA PRIMARIA SCHEDA RIASSUNTIVA AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA PROGETTI ANNO SCOLASTICO 2015 - 2016 PROGETTI PLESSI FARA F. PETRI CASACANDITELL A AMBIENTE ECOLOGIA X X SPORT X X CASALINCONTRA DA RAPINO ROCCAMONTEPIA NO X X X X SCI FARE PER IMPARARE FARE PER IMP “COSTRUIAMO IL PRESEPE” E GLI ADDOBBI” CERAMICA X MUSICA X X X X X SICUREZZA PIANO DI EVACUAZIONE PROVA DI EVACUAZIONE PROVA DI EVACUAZIONE PROVA DI EVACUAZIONE PROVA DI EVACUAZIONE LETTURA Lettura del territorio: FARA E LE FARCHIE NATALE X BIBLIOTECA SHOAH E APPARTENENZA PROGETTO GIORNO DELLA MEMORIA cl.5^ PROGETTO GIORNO DELLA MEMORIA cl.5^ PROGETTO GIORNO DELLA MEMORIA cl.5^ TUTORAGGIO X AMBIENTE STORIA ACCOGLIENZA CONTINUITA’ X X RECUPERO E POTENZIAMENTO RECUPERO LEGALITA’ “VORREI UNA LEGGE CHE…” L2 TRINITY CLASSE 5^ TRINITY CLASSE 5^ SOLIDARIETA’ LE PIANTINE DELLA SOLIDARIETÀ LE PIANTINE DELLA SOLIDARIETÀ PROGETTO GIORNO DELLA MEMORIA cl.5^ PROGETTO GIORNO DELLA MEMORIA cl.5^ X PRESEPE VIVENTE CONTINUITA’ SS TEATRO X X X X X TRINITY CLASSE 5^ TRINITY CLASSE 5^ TRINITY CLASSE 5^ LE PIANTINE DELLA SOLIDARIETÀ UNA SCUOLA DI ARCOBALENI LE PIANTINE DELLA SOLIDARIETÀ UNA SCUOLA DI ARCOBALENI ATTIVITA’ ALTERNATIVA INS. RELIGIONE CATTOLICA CERTIFICAZIONE INFORMATICA X X X GEOMETRICA…ME NTE PROGETTO NATALE [122] SCUOLA SECONDARIA DI 1° G. SCHEDA RIASSUNTIVA AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVAPROGETTI DA ATTIVARE NELL’ ANNO SCOLASTICO 2015 - 2016 PROGETTI PLESSI FARA F. PETRI CASACANDITELLA CASALINCONTRA DA AMBIENTE ECOLOGIA MUSICA SPORT RAPINO NATURA IN MOVIMENTO ROCCA MONTEPIANO NATURA IN MOVIMENTO CONCERTO DI NATALE CONCERTO DI NATALE CONCERTO DI NATALE CONCERTO CONCERTO CONCERTO DI FINE ANNO CONCERTO DI FINE ANNO CONCERTO DI FINE ANNO PALLAMANO PALLAMANO PALLAMANO PROGETTO SPORT PROGETTO SPORT PALLAVOLO PALLAVOLO PALLAVOLO READ ON (PROGETTO LETTURA IN LINGUA INGLESE) READ ON (PROGETTO LETTURA IN LINGUA INGLESE) READ ON (PROGETTO LETTURA IN LINGUA INGLESE) LIBRIAMOCI LIBRIAMOCI LAB FOTOGRAFIA E LETTURA CREATIVA LAB FOTOGRAFIA E LETTURA CREATIVA PROGETTO BIBLIOTECA IL GIORNO DELLA MEMORIA IL GIORNO DELLA MEMORIA IL GIORNO DELLA MEMORIA IL GIORNO DELLA MEMORIA CONOSCERE E CONOSCERSI PER ORIENTARSI CONOSCERE E CONOSCERSI PER ORIENTARSI CONOSCERE E CONOSCERSI PER ORIENTARSI CONOSCERE E CONOSCERSI PER ORIENTARSI APPROCCIO ALLO STRUMENTO APPROCCIO ALLO APPROCCIO ALLO STRUMENTO STRUMENTO PRESEPE VIVENTE APPROCCIO ALLO STRUMENTO SICUREZZA LETTURA SHOAH ORIENTAMENTO AVVIAMENTO ALLO STUDIO DEL LATINO CONTINUITA’ TEATRO RECUPERO E POTENZIAMENTO LEGALITA’ TEATRO IN L2 TEATRO IN L2 TEATRO IN L2 TEATRO IN L2 TEATRO IN L2 ITALIANO ITALIANO ITALIANO ITALIANO ITALIANO MATEMATICA MATEMATICA MATEMATICA MATEMATICA MATEMATICA X INCONTRI CON I MAGISTRATI INCONTRI CONI MAGISTRATI L2 TRINITY TRINITY SOLIDARIETA’ LE PIANTINE DELLA SOLIDARIETÀ LE PIANTINE DELLA SOLIDARIETÀ UNA SCUOLA DI ARCOBALENI UNA SCUOLA DI ARCOBALENI PERCORSI DI LEGALITA’ TRINITY PER LA CL. 2^ LE PIANTINE DELLA SOLIDARIETÀ LAB FOTOGRAFIA E LETTURA CREATIVA I LUOGHI E LE STORIE [123] PERCORSI DI LEGALITA’ TRINITY UNA SCUOLA DI ARCOBALENI TRINITY LE PIANTINE DELLA SOLIDARIETÀ UNA SCUOLA DI ARCOBALENI UNA SCUOLA DI ARCOBALENI LABORATORIO CINEMATOGRAFIC O X LAB FOTOGRAFIA E LETTURA CREATIVA AMBIENTE E STORIA IL GIORNO DELLA MEMORIA PROGETTO TEATRO VORREI UNA LEGGE CHE… CINEFORUM READ ON READ ON (PROGETTO (PROGETTO LETTURA LETTURA IN IN LINGUA INGLESE) LINGUA INGLESE) LETTURA KANGAROO LA NOSTRA LAB FOTOGRAFIA BIBLIOTECA E LETTURA CREATIVA PROGETTANDO IL DOMANI LAB FOTOGRAFIA E LETTURA CREATIVA SCUOLA DELL’INFANZIA SCHEDA RIASSUNTIVA AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVAPROGETTI DA ATTIVARE NELL’ ANNO SCOLASTICO 2015 - 2016 PROGETTI PLESSI FARA F. PETRI AMBIENTE ECOLOGIA X CASACANDITELLA CASALINCONTRADA PRETORO ACCOGLIENZA X X ANTINCENDIO ANTINCENDIO ANTINCENDIO ANTINCENDIO ANTINCENDIO ANTINCENDIO TERREMOTO TERREMOTO TERREMOTO TERREMOTO TERREMOTO TERREMOTO X X X X X X X X X X X X X ALIMENTAZIONE LETTURA ROCCA MONTEPIANO X MUSICA SICUREZZA RAPINO x X X X X X X CONTINUITA’ TEATRO X L2 X X [124] NUMERI UTILI SEGRETERIA e DIRIGENZA SCUOLE DELL’INFANZIA SCUOLE PRIMARIE SCUOLE SECONDARIE DI 1° GRADO Tel. 0871.70126 Fax 0871.79665 FARA FILIORUM PETRI 0871.70447 CASACANDITELLA 0871807336 CASALINCONTRADA 3488133857 PRETORO 0871.898103 RAPINO 087184536 ROCCAMONTEPIANO 087177580 FARA FILIORUM PETRI 087170126 CASACANDITELLA 0871807116 CASALINCONNTRADA 0871370128 RAPINO 087184426 ROCCAMONTEPIANO 087177511 FARA FILIORUM PETRI 087179605 CASACANDITELLA 0871807595 CASALINCONTRDA 0871370128 RAPINO 087184426 ROCCAMONTEPIANO 087177147 [125] ALLEGATI: CERTIFICATO DELLE COMPETENZE SCUOLA PRIMARIA CERTIFICATO DELLE COMPETENZE SCUOLA SECONDARIA DI 1° G. SCHEDA DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCHEDA DI VALUTAZIONE SCUOLA SECONDARIA 1°G. REGOLAMENTO D’ISTITUTO CARTA DEI SERVIZI PIANO ANNUALE ATTIVITA’ COLLEGIALI PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ CURRICOLO D’ISTITUTO FORMAT UDA FASCICOLO TRINITY. GLI ALLEGATI FANNO PARTE INTEGRANTE DEL PRESENTE DOCUMENTO E SONO DEPOSITATI AGLI ATTI DELL’ISTITUTO [126] INDICE AREA RICOGNITIVA: IL TERRITORIO Dove siamo? Introduzione Contesto territoriale e socio-economico FARA FILIORUM PETRI CASACANDITELLA 1 4 5 7 8 CASLINCONTRADA 9 PRETORO 10 RAPINO ROCCAMONTEPIANO Organizzazione scolastica: modi e tempi STRUTTURA DELL’ISTITUTO Funzionigramma Cosa facciamo? (area organizzativa-pedagogico/didattica) Funzioni Strumentali Gruppi di lavoro- Gruppi di progetto- Dipartimenti Partecipazione in rete Piano di formazione e aggiornamento dei docenti Piano nazionale scuola digitale Certipass Organico potenziato Principi ispiratori del servizio scolastico I TEMPI E L’ORGANIZZAZIONE Uffici amministrativi Gestione unità scolastica Sanzioni disciplinari LA DIDATTICA Organizzazione attività didattica Cultura scuola persona Centralità della persona 11 12 14 Per una nuova cittadinanza Per un nuovo umanesimo L’ambiente di apprendimento 40 41 42 Insegnare per competenze 43 Il nostro curricolo verticale 48 Struttura dell’UDA 50 [127] 15 19 21 22 26 28 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 Progettazione curricolare: Profilo delle competenze al termine del 53 Primo Ciclo D’istruzione La Scuola dell’Infanzia Organizzazione attività didattica Scuola dell’Infanzia Dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Primaria La Scuola Primaria Organizzazione attività didattica Scuola Primaria Traguardi per lo sviluppo delle competenze Scuola Primaria La Scuola Secondaria di 1° grado Organizzazione attività didattica Scuola Secondaria di 1° grado Traguardi alla fine della classe 3^ Scuola Secondaria di 1° grado Esami di Stato 54 64 65 67 74 76 82 Didattica laboratoriale 96 Metodologia 97 AVVIO PIANO ANNUALE INCLUSIVITÀ Piano interventi a favore degli alunni diversamente abili Piano Annuale per l’Inclusione Piano degli interventi a favore degli alunni stranieri Iniziative di continuità tra cicli scolastici VALUTAZIONE Valutazione Interna ed esterna (INVALSI) Parametri e griglie di valutazione Attività di verifica e valutazione POF QUALITA’ Qualità del servizio scolastico AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Ampliamento offerta formativa (Aree di Progetto) Progetto Trinity Progetti curriculari (Viviamo il territorio) 98 106 107 108 109 111 113 114 Viaggi d’Istruzione Piano attività dei Plessi 116 118 119 120 121 Numeri utili Allegati 125 126 [128]