I nuovi martiri del III° Millennio

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I nuovi martiri del III° Millennio
Autore: Mariangela Sedda
Titolo : I nuovi martiri del 3° millennio
Un giorno della scorsa primavera passando con l’autobus in Via Roma nei pressi
della chiesa di San Francesco da Paola, io ed altre persone presenti nell’autobus, in
segno di rispetto e devozione abbiamo fatto il segno della croce, come si conviene
passando davanti ad un luogo sacro.
Sull’autobus c’erano alcuni turisti sbarcati da una nave da crociera che stupiti dal
nostro gesto non riuscivano a capirne il significato.
Poco più il là della chiesa di San Francesco da Paola, nel palazzo del Consiglio
Regionale c’era uno striscione con una bellissima foto di Rossella Urru con in
braccio un bambino di colore, con la scritta Rossella Urru libera ; una turista
vedendo che io ed altre persone guardavamo lo striscione con uno sguardo
commosso e riverente, come avevamo fatto di fronte alla chiesa di San Francesco da
Paola, fece il segno della croce.
Alcune persone risero e la turista ci rimase male, si avvicinò a me per chiedermi chi
fosse quella persona ritratta nello striscione ed il perché avevo fatto il segno della
croce davanti alla chiesa e non anche davanti alla foto di Rossella.
Feci uno sforzo immane, con mio inglese non molto fluido, per spiegare alla turista
che i cattolici credenti e praticanti si fanno il segno della croce passando innanzi ad
una chiesa, ad un cimitero, una cappella e ovunque ci sia un’immagine sacra.
Per non far restare male la turista le dissi che non aveva fatto alcun errore, ma che
aveva soltanto anticipato i tempi, perché speravamo che Rossella fosse viva e
tornasse al più presto dai suoi cari, e giocando un po’ coi concetti le spiegai che
aveva fatto bene ad onorarla col segno della croce, perché Rossella incarna il
prototipo dei nuovi martiri, in quanto fare volontariato esponendosi al rischio di
perdere la vita è un fatto meritevole di riverenza, poiché i volontari come Rossella
sono persone mosse da un grandissimo senso di umanità, che credenti in Dio o no,
cattolici o no, svolgono un compito caritatevole quanto quello delle persone
santificate.
Di fronte a questo discorso alcuni dei presenti che avevano riso per il gesto della
turista, si ricredettero e concordarono con me per le spiegazioni fornite alla turista e,
implicitamente con la turista stessa.
Personalmente ho molto pregato per la liberazione di Rossella ed il giorno della
festa Della Madonna Del Carmine ho indossato la maglietta con la sua immagine
acquistata in Piazza San Cosimo dal comitato di Samugheo che si è occupato per la
sua liberazione, e quando il Padre Carmelitano mi ha messo addosso lo scapolare,
ho voluto che assieme allo scapolare benedisse anche l’immagine della maglietta,
auspicando che ciò fosse propizio alla liberazione di Rossella.
Due giorni dopo Rossella fu liberata: che ci crediate o no ho attribuito il fatto
soprattutto alla volontà della Madonna, visto che lo stesso risultato non si ebbe in
altre occasioni nelle quali indossai la maglietta in segno di buon auspicio, quali la
visita a Cagliari del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che certamente
si sarà adoperato molto per il buon esito della vicenda, o durante lo svolgimento del
Festival Letterario L’Isola Delle Storie, che si svolge a fine giugno a Gavoi, mio
paese natale, ove illustri ospiti hanno elogiato l’operato e fatto i migliori auguri per
la buona conclusione della vicenda di cui Rossella è stata protagonista.
Ora che Rossella è libera mi auguro che l’attività svolta da Rossella, da Ainhoa
Fernandez e da Enric Gonnyalons de Rincon e tantissimi altri come loro, possa
servire da stimolo e riflessione alla chiesa, ai laici e a tutti coloro che operano nelle
istituzioni nazionali ed internazionali, che sia l’imput al riconoscimento dei nuovi
martiri del 3° millennio: i volontari che rischiano la vita per il bene degli altri.