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MERCOLEDÌ 6 MARZO 2013
CULTURA E SPETTACOLI
IL GIORNO - il Resto del Carlino - LA NAZIONE
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Ferrara, la chitarra
che accompagna il jazz
Ferrara, i paladini ariosteschi
nell’‘Orlando furioso’ di Vivaldi
Alle 21.30 al Jazz Club Ferrara è
‘Talkin’ About!’. L’incontro, a ingresso
gratuito, su ‘L’evoluzione
dell’accompagnamento chitarristico da
Charlie Christian a Bill Frisell’, è
coordinato da Antonio Cavicchi e
Giovanni Bertelli con esempi in musica
Torna in scena l’opera barocca al Teatro
Comunale di Ferrara. Alle 20 è in
programma la prima ripresa moderna
dell’‘Orlando Furioso’, scritta da Vivaldi
su libretto attribuito al ferrarese Grazio
Braccioli. La serata è diretta da Roberto
Zarpellon dell’Orchestra da Ponte (foto)
TEATRO LO SPETTACOLO DI ANTONIO LATELLA
Rossella O’ Hara
val bene una maratona
IN SCENA
Tre attrici
ricoprono il
ruolo della
protagonista
di ‘Via col
vento’
domenica
alle Passioni
di Modena
dalle 15,30 a
mezzanotte
DAL
L
’
AL
BAALTRAMONTO
1
CASALGRANDE h. 21
2 MODENA h. 21,15
3
MIRANDOLA h. 20,30
Volti di donna
dalle caverne a oggi
Romanze e canzoni
per tenore e soprano
Il Teatro De Andrè di
Casalgrande (Reggio Emilia) in
occasione della Festa della
Donna presenta “Donne che
corrono dietro ai lupi” con
Debora Villa e Rafel Didoni. Un
viaggio tra storia antica e
recente per provare a capire
qual è la situazione della donna
A Villa Tagliata di Mirandola
“Donne in concerto” e
“Sintomi di felicità” con
Cristina Barbieri (foto), Elena
Serra, Tiziana Scaciga Della
Silva e l’intervento del tenore
Marco Voleri della Scala di
Milano che presenta il suo libro
sulla sclerosi multipla
Il Novecento storico
con violino e piano
Musica del Novecento nel
concerto del Teatro delle
Passioni. Livio Troiano (foto) e
Alberto Carnevali Ricci
presentano una panoramica
sulla produzione per violino e
pianoforte con tre capolavori
assoluti come le Sonate di
Bartók, Janácek, Ravel
4
BOLOGNA h. 18
5 BOLOGNA h. 18
6
CESENA h. 17,30
Il cinema muto
e l’opera lirica
La storia delle terre
terremotate
Alle 18, nel Foyer Respighi del
Teatro Comunale di Bologna, si
terrà la conferenza “L’opera
muta: derivazioni operistiche
nel cinema senza parole”
organizzata e presentata dal
compositore Fabrizio Festa sul
rapporto tra opera lirica e film
Si apre il 6 marzo alla Chiesa
dello Spirito Santo in via Milani
l’esposizione ‘Architetture
padane’, per investigare come è
stata gestita l’emergenza
terremoto in questi mesi e per
raccontare la storia del
territorio colpito
Quegli scavi
che danno i brividi
Marcello Fois (foto) dialoga con
Luigi Bernardi, autore di
‘Crepe’ alla libreria
Ambasciatori (via Orefici 19). I
lavori per l’Alta Velocità
procurano crepe a una
palazzina e ai suoi abitanti
35 il caffè
Claudio Cumani
· Modena
NON SOLO pop e grottesco. Si
muove su più fronti ‘Francamente me ne infischio’, la lettura che
Antonio Latella dà di ‘Via col
vento’, il romanzo di Margaret
Mitchell resa noto al grande pubblico grazie alla versione cinematografica datata 1939 con protagonista Vivien Leight. Spettacolo tribolato (l’anno passato il debutto nel Reggiano fu rinviato a
causa del terremoto ma il pubblico modenese aveva potuto assistere a due dei cinque movimenti che compongono la creazione
già nell’ottobre 2011) che va ora
in scena in prima nazionale domenica al Teatro delle Passioni
(poi il 16 e 17 a Teatri di Vita di
Bologna) con una maratona che
parte alle 15,30 e finisce a notte
inoltrata. Tre attrici (Caterina
Carpio, Candida Nieri e Valentina Vacca) per un solo ruolo, quello di Rossella O’ Hara. E cinque
allestimenti che mutano di volta
in volta nella scenografia e nei costumi a seconda della rilettura
drammaturgica per dire che «domani è un altro giorno».
NEL PRIMO ‘Twins’ i gemelli
Tarleton interrompono la corsa
di Rossella verso l’amore; nel secondo ‘Atlanta’ il paesaggio è abitato da sciami di mosche che simboleggiano la morte che tutto circonda; ‘Black’ mostra paura e ossessioni di Rossella sullo sfondo
di un’America che avanza verso
l’industrializzazione. E ancora
‘Match’, che ruota attorno agli
uomini di Rossella in un mondo
in mutamento e ‘Tara’, il ritorno
a casa e alle radici. Ma perché
uno dei maestri del teatro contemporaneo europeo (che peraltro aveva già compiuto dodici
studi diversi su Amleto) si è avvicinato a una materia così magmatica, dopo il grande successo del
pluripremiato ‘Un tram che si
chiama desiderio’? «‘Via col vento’ - risponde Latella - è il biglietto da visita che racconta l’America e che ha abbagliato i nostri padri e le nostre madri. I cinque allestimenti sono un percorso attraverso il Novecento per decrivere
gli Stati Uniti».
Cosa l’affascina di più in
questa operazione?
«La bellezza di cambiare il rapporto con il tempo inseguendo
lo sguardo femminile».
E come cambia nel suo spettacolo rispetto al libro?
«Lo dirà il pubblico. Io sostengo
che l’affresco storico contenuto
nel romanzo è molto più doloroso di quello cinematografico e
che Rossella non risulta per niente simpatica».
Chi è Rossella per lei?
«Una metafora: è la donna
dell’800 che diventa donna del
’900 , arrivando a dimenticare se
stessa».
Il titolo che lei ha usato cita
la frase che Rhett Butler,
nel film Clark Gable, rivolge a Rossella. Perché?
«Per dire che le cose non si possono cambiare e per testimoniare
un’epopea: la corsa americana a
diventare statua della libertà e
del capitalismo».