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qwertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwerty MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE 19812013 uiopasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasd fghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjklzx cvbnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbnmq wertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyui opasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfg hjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjklzxc vbnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbnmq wertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyui opasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfg hjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjklzxc vbnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbnmq wertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyui opasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfg hjklzxcvbnmrtyuiopasdfghjklzxcvbn mqwertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwert yuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopas dfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjklz 1 xcvbnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbnm qwertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwerty IL GRUPPO ABELE ATTRAVERSO IL NOTIZIARIO DELL’ANSA 1999 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE CRIMINALITA': DON CIOTTI, NON GRIDARE 'AL LUPO' (ANSA) - ROMA, 7 GEN - ''Gridare troppo spesso 'al lupo', anziche' prevenire gli attacchi della criminalita' con strategie durature e complessive o dividersi sull'interpretazione dei dati statistici, puo' rischiare di distoglierci da un impegno, magari silenzioso ma quotidiano''. Don Luigi Ciotti interviene cosi' nel dibattito sull'emergenza criminalita' sottolineando l' importanza di ''reagire con lucidita' alle offensive sanguinose. ''Uno degli obiettivi non secondari degli attacchi delittuosi delle mafie e della criminalita' organizzata - afferma don Ciotti - e' quello di suscitare timore: ovvero di dare di se' un'immagine di forza, di capacita' di colpire sempre e comunque, di presenza e efficacia militare''. ''Un'immagine che viene sapientemente utilizzata dai criminali per indurre lo Stato e le istituzioni a reazioni poco lucide (sull'onda del nervosismo, delle divisioni e delle spinte emotive dell'opinione pubblica) in modo da spostare tutta l'attenzione e le risorse investigative e repressive sul piano militare, preservando cosi' le reti e le complicita' a livello economico e politico''. Per don Ciotti, dunque, e' importante agire con lucidita', ''con una politica, un' organizzazione giudiziaria, investigativa, di controllo del territorio, di complessiva ed efficiente presenza dello Stato''.(SEGUE). AU 07-GEN-99 17:48 CRIMINALITA': DON CIOTTI, NON GRIDARE 'AL LUPO' (2) (ANSA) - ROMA, 7 GEN - ''Lealta', giustizia, sicurezza devono diventare una condizione normale - sostiene il fondatore del gruppo Abele - tanto piu' efficace quanto piu' sottratta alla, pur legittima e comprensibile emotivita'''. ''Per far questo - secondo don Ciotti - occorre avere, appunto, una strategia che non si faccia condizionare dagli avvenimenti, sia pure da quelli gravi e tragici che, proprio in questi giorni, hanno insanguinato alcune citta'''. ''Occorre non confondere - avverte - piccola e grande criminalita': entrambe vanno contrastate, ma diversi sono gli strumenti e le modalita'''. ''Occorre insomma - conclude - guardare in avanti e tenere i nervi saldi. Impedire che l'obiettivo delle organizzazioni criminali (far perdere la lucidita', frammentare la risposta dello Stato, aprire conflitti tra le istituzioni, indurre a risposte episodiche) ottenga risultati e' compito delle istituzioni e delle scelte politiche del Governo, ma anche della societa' civile e particolarmente degli operatori dell' informazione''. (ANSA). AU 07-GEN-99 17:48 2 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE USURA: ON VIOLANTE A VIGEVANO PER CONSEGNA BENI CONFISCATI (ANSA) - VIGEVANO (PAVIA), 13 GEN - Vigevano, la prima citta' in Italia dove e' stata applicata la legge 109/96, quella che toglie alle organizzazioni criminali, per darli allo Stato, i beni acquisiti grazie ad attivita' illecite,ospitera' venerdi' il presidente della Camera, Luciano Violante, e don Luigi Ciotti, presidente di 'Libera'. L'occasione sara' rappresentata dalla cerimonia ufficiale di consegna al Servizio Francescano di un ex bar, il 'Giada', del valore di mezzo miliardo, appartenuto al clan dei Valle, di origine calabrese, i cui componenti sono stati condannati con sentenze definitive ad un totale di circa 40 anni di reclusione per estorsioni ed usura. Il bar, che si trova sulla statale 494 Milano-Alessandria, ed una delle lussuose ville appartenute al clan, sono ormai patrimonio del Comune di Vigevano, mentre allo Stato sono andati un'altra villa e tre appartamenti. L'ex bar 'Giada', che fungeva da quartier generale dei Valle, diventera' ora una casa per i senzatetto. Prima della consegna ufficiale, Violante e don Ciotti parteciperanno ad un convegno sull' 'Uso sociale dei beni confiscati alla mafia'. (ANSA). YHY-TC/FF 13-GEN-99 18:43 3 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: VIOLANTE E DON CIOTTI, BISOGNA PORTAR VIA I 'PICCIOLI' (DELL' INVIATO LUCIANO CLERICO) (ANSA) - VIGEVANO (PAVIA), 15 GEN - Il denaro e' il male. La mafia esiste solo e soltanto per quello. Togliete i 'piccioli' ai mafiosi e i mafiosi saranno colpiti a morte. Parola di Luciano Violante. Questo il messaggio che il presidente della Camera e don Luigi Ciotti hanno portato oggi a Vigevano, dove lo Stato ha fisicamente riconsegnato alla citta' un immobile confiscato a una famiglia mafiosa. L'atto di riconsegna dell' ex Bar Giada, confiscato a suo tempo alla famiglia Valle poi condannata per mafia che e' stato oggi donato dal Comune di Vigevano alla associazione 'Servizio Francescano', e' stato l' occasione per Violante e don Ciotti per affrontare in un incontro pubblico il tema 'L' uso sociale dei beni confiscati alla mafia'. E' il principio informatore della legge 109 del '96, che consente appunto di confiscare a un mafioso tutti i suoi beni. ''Solo cosi' si intacca il suo prestigio - ha detto Violante - un prestigio che gli deriva soltanto dal suo potere. Per quanto migliorabile, questa legge ha dato buoni frutti. Pensate cosa significa per la gente di Corleone vedere oggi che la casa di Toto Riina e' una scuola. Prima chiunque passasse li' davanti si toglieva il cappello. Oggi quella casa e' della collettivita' e i figli dei corleonesi ci vanno a studiare''. Oggi anche a Corleone, ha spiegato, comincia a farsi strada l' idea non solo che la lotta alla mafia e' possibile, ma addirittura che e' conveniente. (SEGUE). (ANSA) - VIGEVANO (PAVIA), 15 GEN - ''E' proprio questo il punto - ha precisato l' ex presidente della Commissione antimafia -: la lotta alla mafia e' possibile se si riesce a far scattare il meccanismo della convenienza. Bisogna far vedere che non solo si arresta e si confisca, ma che quei beni vengono restituiti alla legalita'. Non possiamo chiedere a tutti un interesse di tipo ideale. Ma se quest' interesse diventa reale, concreto, se una denuncia sa tradursi grazie alla legge in una scuola o in un parco, allora la lotta alla mafia e' possibile''. Lo ha sottolineato anche don Ciotti: ''Bisogna essere tutti piu' testardi - ha detto il presidente di 'Libera' -. Tutti, dai sindaci ai politici ai cittadini devono credere che il loro impegno non e' vano. Questa giornata di Vigevano lo dimostra: una famiglia mafiosa qui e' stata denunciata, condannata, e oggi i suoi beni tornano alla citta'''. E' il denaro, ha affermato don Ciotti, la chiave di volta di tutta la mafia: ''E i 17 mila morti per droga in Italia dal '73 ad oggi non sono altro che un'unica spaventosa strage di mafia''. ''Anche l' ultimo spacciatore, che e' a sua volta vittima, non e' che un tassello di uno stesso sistema tenuto insieme dal denaro''. ''Per questo - ha concluso Violante - sono da sempre convinto che e' molto meglio un mafioso senza una lira fuori, piuttosto che un mafioso con tutti i suoi beni dentro''. (ANSA) CLE/GT 15-GEN-99 20:00 4 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MALATO, VIVEVA SOLO, MUORE E NESSUNO SE NE ACCORGE (ANSA) - VARESE, 22 GEN - Era ammalato da tempo, e' morto in casa ma per oltre due settimane nessuno se ne e' accorto. Il dramma della solitudine e' avvenuto a Varese, in una palazzina a ridosso del centro della citta'. Il cadavere di Antonio F., 53 anni, originario di Taranto, e' stato scoperto oggi dai vigili del fuoco e dagli agenti della squadra mobile della questura di Varese. L'uomo, un ex cuoco, affetto da tumore (per la malattia si era licenziato ritirandosi a vivere in solitudine), non era sposato e non aveva parenti a Varese. A causa dell' aggravarsi della malattia negli ultimi tempi non era quasi piu' autosufficiente e veniva assistito dai volontari del gruppo Abele e dai servizi sociali del comune. E' stato proprio uno dei volontari a dare oggi l'allarme dopo che di Antonio F. non si avevano piu' notizie da una ventina di giorni. I poliziotti e i vigili del fuoco hanno cosi' sfondato la porta dell' abitazione trovandolo morto. Il decesso risalirebbe a un paio di settimane e sarebbe avvenuto per cause naturali. (ANSA). YSL-RB/TP 22-GEN-99 20:26 5 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE KOSOVO: APPELLO SETTIMANALE MOVIMENTI CATTOLICI (ANSA) - ROMA, 26 GEN - Con la parola d' ordine ''fermiamo l massacro'' il settimanale ''Segno nel mondo sette'', espressione dell' Azione cattolica italiana lancia, oggi, un appello, sulla situazione in Kosovo, sottoscritto da altri movimenti cattolici. Esso ''dopo gli ultimi tragici episodi'' e' destinato ''alle istituzioni nazionali e internazionali e a tutta la societa' civile'' perche' ''sia fatto il possibile per salvaguardare i diritti della persona, per far tacere la logica delle armi e ristabilire la pace'' dando attuazione al principio dell' autodeterminazione dei popoli e ''garantendo, nel rispetto del diritto internazionale, l' autonomia del popolo albanese''. All' appello hanno aderito i movimenti cattolici delle Acli, dei beati costruttori di pace, del Gruppo Abele, dei Volontari della Federazione organismi cristiani di servizio internazionale volontario (Focsiv) oltre alle associazioni ''Azad-liberta' per il popolo curdo'', il Centro interconfessionale per la promozione della pace, il coordinamento nazionale delle comunita' di accoglienza e 'Senza confine'. (ANSA). XDI/GDL 26-GEN-99 16:14 6 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: FRATELLI VITTIMA FANNO SCIOPERO FAME CHIEDENDO LAVORO (ANSA) - NISCEMI (CALTANISSETTA), 28 GEN - E' ancora sott' osservazione nell' ospedale di Niscemi ''Suor Cecilia Basarocco'', Salvatore Montalto, uno dei due fratelli che da otto giorni protestano, facendo lo sciopero della fame, davanti al Municipio per avere un posto di lavoro secondo quanto prevedono le norme sui familiari delle vittime della mafia. Salvatore e Filippo Montalto sono i fratelli di Giuseppe, 8 anni, ucciso alcuni anni fa, insieme ad un coetaneo Rosario Cutroneo, per strada durante un agguato di mafia. L' obiettivo dei sicari era un pregiudicato. Filippo Montalto continua la sua manifestazione in piazza e oggi pomeriggio a lui si unira' la moglie Loredana Cona, 25 anni. Anche lei e' decisa ad incatenarsi e a digiunare fino a quando non verranno accolte le richieste del marito e del cognato. Il sindaco di Niscemi, Salvatore Liardo, ha messo in contatto Salvatore Montalto con don Luigi Ciotti che ha promesso di interessarsi al suo caso. (ANSA). P04-FK/GIU 28-GEN-99 14:45 7 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE GIUSTIZIA: CASSAZIONE; DEL TURCO 'DIFENDE' CASELLI (ANSA) - TORINO, 29 GEN - Ottaviano Del Turco, presidente della Commissione Antimafia, 'prende le difese' del procuratore capo di Palermo, Giancarlo Caselli, a proposito delle sue affermazioni sulle recenti sentenze della Corte di Cassazione in materia di giudici e testimoni nei processi e sulle scarcerazioni (quest' ultima risalente al giugno scorso). ''Caselli - ha spiegato, dialogando con i giornalisti oggi a Torino - mi ha detto che non era sua intenzione criticare le sentenze, ma porne in evidenza le conseguenze. Cosi' facendo ha toccato problemi che sono sotto gli occhi di tutti. Per quel che riguarda la sentenza sui processi, Caselli teme un ingolfamento insopportabile dall' apparato giudiziario e io auspico che per i procedimenti in corso siano evitati il piu' possibile i trasferimenti, garantendo inalterata la composizione delle corti giudicanti. La sentenza sulle scarcerazioni ha suscitato l' allarme del procuratore di Palermo perche' scatterebbero scadenze nei termini di custodia per reati gravi come l' estorsione. Ritengo che sarebbe utile un provvedimento del ministro Diliberto''. Del Turco ha concluso la sua visita a Torino incontrando don Luigi Ciotti, presso la comunita' ''L' oasi'' del Gruppo Abele. ''Abbiamo rafforzato - ha detto - la collaborazione tra la commissione antimafia e 'Libera', l' associazione di don Ciotti che organizzera' il 21 marzo, a Corleone, la giornata della legalita'''. (ANSA). MOA 29-GEN-99 16:47 8 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE GIOIA TAURO: MANI 'NDRANGHETA SUL PORTO, INCHIESTA NARCOMAFIE (ANSA) - TORINO, 16 FEB - Le infiltrazioni mafiose nel porto di Gioia Tauro, oggetto di un' indagine sfociata in un processo e nell' emissione di 31 ordinanze di custodia cautelare in carcere per mafiosi e impreditori, sono al centro di una lunga inchiesta che compare sul prossimo numero di 'Narcomafie', il mensile del Gruppo Abele diretto da don Luigi Ciotti. La rivista affronta la storia del potere della 'ndrangheta nella zona, della famiglia Piromalli, di cui ricostruisce un ramificato albero genealogico, per dimostrarne i legami con personaggi del mondo mafioso, racconta le vicende che hanno portato alla costruzione del porto-containers piu' grande del Mediterraneo, fornisce un' interpretazione economica dei fatti, intervista il sindaco diessino di Gioia Tauro, Aldo Alessio, e il presidente della Medcenter (la societa' che gestisce il porto), Marco Vitale. ''Lo Stato in realta' non esiste'', dice all' intervistatore Vitale, che domenica scorsa ha parlato al Tg3 dei tentativi di estorsione che la Medcenter avrebbe subito. ''L' impegno dello Stato - prosegue - e' alterno, differenziato, talvolta sconcertante. Esistono diverse amministrazioni, alcune buone, altre cattive, altre a intermittenza. La polizia ci e' sempre stata vicina e ci ha guidato con saggezza''. (SEGUE). PL 16-FEB-99 19:43 GIOIA TAURO: MANI 'NDRANGHETA SUL PORTO, INCHIESTA NARCOMAFIE (2) (ANSA) - TORINO, 16 FEB - Nell' intervista Vitale lancia anche uno strale contro la ''forte disattenzione che era subentrata piu' o meno a far tempo dal governo Prodi. La malavita - afferma - e' pronta ad aggredire chi viene percepito in polemica con il governo''. Di diverso avviso il sindaco Alessio: ''Alcuni dirigenti della Medcenter - dice nell' intervista a Narcomafie - hanno lavorato per mesi, anni, su doppi tavoli, e ci hanno fatto credere che quello istituzionale fosse l' unico tavolo di discussione, e contemporanemente c' era il tavolo della 'ndrangheta. Questo e' gravissimo. Noi siamo arrivati a dire che a Gioia Tauro si puo' investire, che l' imprenditore e' garantito, l' importante e' che faccia una scelta chiara di campo, o con lo Stato con la criminalita'. E - conclude portavamo ad esempio la Medcenter''. (ANSA). PL 16-FEB-99 19:43 9 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE RELIGIONE: MAPPA DELLE NUOVE 'OPERE DI MISERICORDIA' (ANSA) -ROMA, 17 FEB - '' Donare il sangue, trovare lavoro ai disoccupati, accogliere gli immigrati''. Ecco tre nuovi tipi di ''opere di misericordia'' ai quali i cristiani sono chiamati. Tale novita' risulta da un sondaggio telematico, pubblicato oggi, dal settimanale ''Segno Sette'', espressione dell'Azione Cattolica Italiana svolto tra i propri iscritti e nell'ambito di gruppi di volontariato. Resistono anche le ''opere di misericordia'' tradizionali come vestire gli ignudi, dare da magiare agli affamati e da bere agli assetati, perdonare le offese ricevute e pregare Dio per i vivi e i morti. In ribasso, invece, il visitare i carcerati ''ormai e' possibile solo per preti e per poche altre persone''. Tra i testimoni piu' gettonati di queste opere di misericordia: don Luigi Di Liegro, ex direttore della Caritas diocesana romana, Madre Teresa di Calcutta, don Luigi Ciotti fondatore del Gruppo Abele, Raoul Follerau l'apostolo della lotta alla lebbra, don Helder Camara, il vescovo ''rosso'' brasiliano di Olinda-Recife, don Lorenzo Milani l'ispiratore di ''Lettera a una professoressa'', Giorgio La Pira, il sindaco ''santo'' di Firenze e il comboniano padre Alex Zanotelli, di recente, nominato direttore di ''Mosaici di Pace'', il mensile della sezione italiana di ''Pax Christi Internationalis''. (ANSA). XDI 17-FEB-99 17:15 10 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE OCALAN: 23 E 24 MANIFESTAZIONI A ROMA (ANSA) - ROMA, 20 FEB - Veglia la sera del 23, corteo l' indomani mattina cui seguira' un meeting nel pomeriggio, con la partecipazione di migliaia di curdi. Sono le manifestazioni previste a Roma la prossima settimana n segno di solidarieta' con il popolo curdo e con il suo leader. La veglia con una fiaccolata e' stata indetta dal Consiglio italiano per i rifugiati (i cui associati sono le organizzazioni Migrantes, Federazione chiese evangeliche, Caritas, Comunita' di Sant' Egidio, Acli, Arci, Cgil, Cisl e Uil) alla vigilia dell' udienza fissata dal Tribunale di Roma per discutere la domanda di asilo politico nei confronti del presidente del Pkk. La manifestazione comincera' alle 20,00 in piazza del Campidoglio. Un comitato promotore si e' costituito per la manifestazione del 24; ad esso hanno gia' aderito 35 organizzazioni tra le quali Gruppo Abele, Chiama l' Africa, Unione degli Studenti, partiti e gruppi ambientalisti e della sinistra. Il corteo partira' alle 10,00 da piazza Vittorio aperto dai circa 3000 curdi attesi a Roma, per concludersi in piazza Celimontana, dove sara' montato un palco e si susseguiranno interventi politici e musicali, ribattezzata nel novembre scorso piazza Kurdistan. ''Quella del 24 - ha detto Giampiero Cioffredi, dell' esecutivo nazionale dell' Arci - sara' la manifestazione a favore dei curdi piu' importante d' Europa, l'unica in cui i curdi non sono soli, ci attendiamo almeno 10mila persone''. (ANSA). COM-DO 20-FEB-99 19:32 11 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: A CORLEONE, IL 31 MARZO, 'PER NON DIMENTICARE' (ANSA) - ROMA, 22 FEB - Per non dimenticare e per reagire, per rinnovare la lotta dei cittadini contro la mafia. A questo dovra' servire la quarta ''Giornata della memoria e dell' impegno'', che si terra' il 21 marzo a Corleone, ''una citta' - afferma il sindaco, Giuseppe Cipriani - dove Cosa Nostra e' forte e radicata, ma dove e' altrettanto forte anche la volonta' di combatterla''. L' iniziativa - promossa dal Comune, dal network di associazioni ''Libera'' e dagli enti locali e Regioni riuniti in ''Avviso pubblico'' - vuole ricordare le vittime delle mafie: oltre 400, negli ultimi 50 anni, i cui nomi verranno tutti letti in piazza Falcone e Borsellino. ''Un elenco di morti lungo, ma riduttivo, perche' molte vittime innocenti, purtroppo, vengono spesso dimenticate'', afferma Rita Borsellino, sorella del magistrato ucciso e vicepresidente di ''Libera''. Alla presentazione dell' iniziativa, svoltasi a Roma, nella sede dell' Associazione della stampa estera, c' era anche il procuratore capo di Palermo, Gian Carlo Caselli, che ha ricordato l' impegno della citta' di Corleone ''perche' si superi nell' immaginario collettivo il binomio 'Corleone uguale mafia'. C'e' un numero impressionante di associazioni, piccole e grandi, che insieme alle istituzioni si battono contro la mafia e la cultura mafiosa. E la societa' civile che si organizza contro la criminalita' organizzata - ha aggiunto - e' certo la carta decisiva e vincente''. (SEGUE). (ANSA) - ROMA, 22 FEB - Secondo Caselli, infatti, ''la mafia va letta non solo in chiave criminale, ma soprattutto politica e sociale. Arrestare 100 boss non basta, se a questo non si accompagna un impegno civile e una cultura dell' antimafia''. L' iniziativa del 21 marzo, alla quale e' prevista la presenza, tra gli altri, di Mattarella e Violante, ''non vuole essere solo una formale ricorrenza, ma un gesto di impegno concreto'', ha detto don Luigi Ciotti, presidente di ''Libera''. E il sindaco di Corleone, Cipriani, ha spiegato che, per l' occasione, verra' inaugurato un centro multimediale riservato ai giovani, ci sara' l' assegnazione di una cooperativa confiscata ai nipoti di Liggio e il recupero di un' altra struttura. Sempre nell' ambito della ''Giornata'' ci sara' un incontro sull' andamento dell' ''Agenzia per l' uso sociale dei beni confiscati alle mafie'' che si terra' proprio nella villa appartenuta ad alcuni prestanome di Toto' Riina, oggi sede di una scuola: fino al 31 dicembre scorso i beni confiscati sono stati 262, per un valore di circa 104 miliardi. ''Cosa nostra e' intelligente e confiscarne i beni non e' facile'', ha detto Caselli, che ha auspicato a questo riguardo degli aggiustamenti normativi. Rita Borsellino ha infine fatto un bilancio dell' attivita' di ''Libera'' per quanto riguarda l' ''educazione alla legalita' democratica'': in tre anni i progetti educativi sono stati 500, 800 le scuole e 800.000 i ragazzi coinvolti. (ANSA). SV 22-FEB-99 15:29 12 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE RAI: LA SETTIMANA DE 'IL GRILLO' (ANSA) - ROMA, 27 FEB - ''Il disagio giovanile'' e' il tema degli appuntamenti della settimana prossima de ''Il Grillo'', in onda da lunedi a venerdi' su Raiuno alle 24.30. Nella puntata di lunedi' Alessandro Dal Lago, docente universitario, discutera' con gli studenti del Liceo Classico ''Plauto'' di Roma. Con loro parlera' dell'esperienza esistenziale di Paul Nizan, autore del romanzo ''Aden, Arabia''. ''Il valore dello studio'' sara' il tema della puntata di martedi' con il filosofo del linguaggio Tullio De Mauro. Don Luigi Ciotti, del Gruppo Abele, sara' ospite dell'appuntamento di mercoledi sul tema ''Il silenzio e il dialogo''. Perche' i giovani sono poco interessati alla politica? A questa e altre domande rispondera' il professor Biagio De Giovanni nella puntata di giovedi' dal titolo ''I giovani e l'arte della politica''. ''Modelli e miti'' si intitola la puntata di venerdi'. La sociologa Chiara Saraceno e i liceali del 'Plauto' si chiederanno se esiste, oggi, un mito giovanile paragonabile a quello che fu Ernesto ''Che'' Guevara per i giovani degli Anni Sessanta.(ANSA). XGA 27-FEB-99 13:46 13 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE STUPEFACENTI: 'SPINELLO LIBERO'; AN POLEMIZZA CON DON CIOTTI (V. 'STUPEFACENTI: 'SPINELLO LIBERO'; DON CIOTTI... DELLE 18,20) (ANSA) - ROMA, 3 MAR - An polemizza con Don Ciotti sulla questione della depenalizzazione delle droghe leggere. ''Quella di Don Ciotti - ha detto il responsabile di An per le politiche della famiglia Riccardo Pedrizzi - e' una posizione gravissima, in aperto contrasto con il magistero della Chiesa, la quale rifiuta ogni forma di legalizzazione, di depenalizzazione, di normalizzazione o di convivenza con la droga''. Secondo Pedrizzi Don Ciotti dovrebbe prendere esempio da Don Gelmini, da Don Benzi o da Don Picchi, ''cioe' dai preti che perseguono il recupero e il reinserimento del tossicodipendente e non il suo mantenimento, vita natural durante, nello stato di dipendenza''. (ANSA). DEL/GG 03-MAR-99 20:25 STUPEFACENTI: 'SPINELLO LIBERO'; DON CIOTTI, SERVE PER EDUCARE (V.'SENATO: 'SPINELLO QUASI LIBERO' DIVIDE...' DELLE 12,46) (ANSA) - ROMA, 3 MAR - ''Depenalizzare il semplice consumo non solo e' giusto (per evitare una criminalizzazione che aumenta i danni, l'emarginazione e le difficolta' di chi consuma cannabis o altre sostanze) ma e' anche la precondizione per educare''. A sostenerlo e' don Luigi Ciotti secondo il quale ''le scelte del Senato di oggi rischiano di comporre e scomporre schieramenti, senza una vera attenzione alla vita, alle esigenze e alle difficolta' dei giovani e delle famiglie in vario modo toccate dal problema droga''. ''Scegliere la scorciatoia della punizione - afferma don Ciotti - e' una resa di fronte alla fatica e alla responsabilita' dell'educare, e' un'implicita e drammatica dichiarazione di fallimento davanti alla necessita' di investire in nuove politiche rivolte ai giovani e alle loro famiglie, falsamente rassicurate da questa scorciatoria e poi lasciate sole a gestire i problemi''. Per don Ciotti il problema droga, ancora una volta, ''e' stato mandato in coda delle agende e degli impegni politici, ricacciato in quei polverosi cassetti dove giacciono tutte le proposte emerse alla Conferenza di Napoli''. ''La questione droga come il carcere e i detenuti malati di Aids sono sempre, dunque, motivo di lacerazioni e litigi e mai di urgenze, di concretezze, di scelte''. (ANSA). AU 03-MAR-99 18:21 14 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE BANCHE: CON 16 MLD DI CAPITALE APRE I BATTENTI LA POPOLARE ETICA (ANSA) - PADOVA, 8 MAR - Esordisce con un capitale sociale di 16 miliardi e due prodotti di raccolta in euro, con tassi di interesse inferiori a quelli di mercato per permettere la concessione di prestiti ad un tasso vicino al prime rate Abi. E' la Banca Popolare Etica, il primo istituto italiano nato per investire le proprie risorse a favore delle associazioni di volontariato e del terzo settore attive sui fronti dell' assistenza e della promozione delle fasce piu' deboli della popolazione, che ha aperto oggi i battenti con un'unica sede di rappresentanza a Padova. In tutto il resto d'Italia sara' possibile diventare soci e clienti della banca attraverso gli sportelli di tre istituti convenzionati, la Banca Popolare di Milano, l'Ambroveneto e la Banca Popolare dell'Emilia Romagna. Grazie ad un accordo con Federcasse, si potranno anche utilizzare le filiali delle Banche di Credito Cooperativo. Soci fondatori dell'istituto sono, tra gli altri, Acli, Agesci, Arci, Gruppo Abele e diverse cooperative impegnate nel commercio equo e solidale con il terzo mondo. Disponibili da oggi, i certificati di deposito della Banca Popolare Etica sono in tagli da 1.000, 2.000, 2.500 euro e loro multipli e hanno una durata da 6 mesi a 5 anni. Il primo prestito obbligazionario sara' invece lanciato il 15 marzo, mentre entro l'anno dovrebbero arrivare anche i conti correnti. (ANSA) COM-CO 08-MAR-99 15:10 15 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: DILIBERTO, ''E' QUESTIONE DEMOCRATICA EUROPEA'' (ANSA) - FAVARA (AGRIGENTO), 9 MAR - ''La mafia non e' piu' solo una questione siciliana e italiana, ma e' questione democratica europea''. Lo ha detto il ministro della Giustizia Oliviero Diliberto intervenendo al dibattito su ''Costruiamo la vita Piu''' che ha concluso una serie di manifestazioni organizzate dai giovani della parrocchia di San Giuseppe. ''Abbiamo chiesto - ha aggiunto il ministro - di porre la questione della circolazione dei capitali al consiglio dei ministri della giustizia europea. La mafia ormai investe i grossi capitali in Europa''. Secondo il ministro per sconfiggere la mafia ''e' necessario costruire un sistema di alleanze in politica evitando cadute di continuita' e quardando avanti misurandosi con le nuove sfide internazionali che la mafia ci pone''. ''Bisogna trovare - ha detto - una maggioranza affinche' i provvedimenti che metteremo in campo vengano approvati. Possiamo trovarla costruendo un clima che ci consenta di rompere le difficolta' che abbiamo in Parlamento''. Rivolgendosi alla platea che affollava la sala del ''Boccone del povero'' Diliberto ha detto: ''Non siete soli, non c' e' il mare tra Roma e Palermo, se in passato c' e' stato lo abbiamo colmato''. Alla manifestazione hanno partecipato anche il procuratore generale di Palermo Vincenzo Rovello, il vescovo di Agrigento Carmelo Ferraro, Don Luigi Ciotti, fondatore del gruppo Abele e dell' associazione Libera e il Pm Franca Imbergamo. (ANSA) FK/GIU 09-MAR-99 20:12 16 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE CRIMINALITA': SAN SALVARIO; PORTO D'ARMI, PARERI DISCORDI/ANSA (ANSA) - TORINO, 11 MAR - Spacca la citta', ma anche con posizioni non del tutto scontate, l' inizativa annunciata ieri dai componenti del Comitato spontaneo di San Salvario di Torino di chiedere al Prefetto il porto d' armi per difendersi dalla microcriminalita' del quartiere. C' e' chi la giudica un' idea ''sciagurata'' e chi invece, ritenedola una ''provocazione'', dimostra comprensione per i problemi sollevati. E, intanto, il prefetto, Mario Moscatelli, precisa: ''Esamineremo una per una le 48 richieste, ma ricordo che i criteri per concedere il porto d' armi sono molto restrittivi. Va dimostrato lo stato di bisogno, che non si identifica soltanto col fatto di abitare a San Salvario''. ''E' un quartiere - aggiunge - in cui le cose stanno migliorando, anche perche' e' la zona piu' presidiata dalle forze dell 'ordine''. Il parere non trova ovviamente d' accordo i promotori dell' iniziativa, ma non e' neppure condiviso del tutto da alcuni esponenti del mondo del volontariato. Lucio Scatolero, che coordina il ''Centro di mediazione dei conflitti'', organizzato da dicembre dal Gruppo Abele, ammette: ''Problemi a San Salvario ve ne sono, di disagio, di ordine pubblico, di presenza di spacciatori. Resta uan questione non risolta''. Il centro ha accolto un centinaio di persone: non solo italiani, pero', anche extracomunitari truffati da mediatori di immobili. (SEGUE). (ANSA) - TORINO, 11 MAR - Sulla stessa lunghezza d' onda don Sergio Baravalle, direttore della Caritas: ''non ci puo' essere integrazione senza rispetto delle leggi''. Tra gli abitanti del quartiere c' e' Maurizio Laudi, Procuratore aggiunto: ''Quella del Comitato e' una provocazione - dice - che pero' sarebbe sbagliato valutare solo con ironia''. ''Non credo che la richiesta di porto d' armi possa venire accolta - aggiunge -, ma comunque occorre coglierne il senso, il disagio in quel quartiere esiste perche' molta gente vi si guadagna da vivere con i reati''. Non sottovaluta la questione, ma teme un ''inutile strumentalizzazione del problema sicurezza, che va considerato piu' seriamente'', il questore, Nicola Izzo. ''La situazione nel quartiere mi sembra migliorata - aggiunge -; d' altronde la militarizzazione non serve mai a nulla''. Critiche altre voci. Don Gallo, parroco di San Salvario, tra i primi a denunciare il disagio per l' arrivo in massa degli extracomunitari (oggi tra il 15 e il 20% dei residenti), ritiene l' iniziativa ''sciagurata'', ''Ricorda la tolleranza-zero di Giuliani a New York''. Per l' iman della moschea di via Baretti, Bouriki Bouchta ''Armare la gente porterebbe all' aumento della violenza''. Tra gli intellettuali che hanno scelto il quartiere, c' e' lo scrittore Luca Rastello: ''Ho una moglie e una figlia che girano tranquille anche di sera, sono stufo di questi professionisti della tensione''. (ANSA). BEC 11-MAR-99 19:30 17 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: LIBERA, 21 MARZO A CORLEONE GIORNATA DELLA MEMORIA (ANSA) - ROMA, 12 MAR - L' inizio della Primavera a Corleone corrispondera' alla IV Giornata della memoria e dell' impegno in ricordo di tutte le vittime delle mafie. La giornata organizzata da Libera (l' associazione di Luigi Ciotti che riunisce oltre 700 gruppi nazionali e locali contro le mafie) il 21 marzo prossimo, si svolgera', secondo il programma, alla presenza del Capo dello Stato, Oscar Luigi Scalfaro, del vice presidente del Consiglio dei Ministri, Sergio Mattarella e del presidente della Camera, Luciano Violante. ''E' una manifestazione che non intende essere solo una formale ricorrenza, ma un gesto di impegno rivolto al presente, al passato - in Piazza Falcone e Borsellino saranno letti tutti i nomi delle vittime di mafia - al futuro. Organizzarla il primo giorno di primavera - si legge in un comunicato - e' un messaggio simbolico di cambiamento e di rinascita in un territorio segnato dal fenomeno mafioso ma dove e' forte il senso di riscossa dell' opinione pubblica''. In tal senso un capitolo importante e' la legge sull' uso sociale dei beni confiscati: finora 228 beni immobili per un valore di oltre 90 miliardi di lire, riferisce Libera, sono stati trasformati in scuole, parchi, centri sociali e uffici pubblici. Tra gli esempi la villa dei prestanome di Toto' Riina divenuta un istituto tecnico agrario dove, il 21 marzo, Libera presentera' il bilancio della legge. (ANSA) COM-GU 12-MAR-99 12:57 18 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE COLPI PISTOLA CONTRO CASA RESPONSABILE SERT, NESSUN FERITO (ANSA) - SAN SEVERO (FOGGIA), 15 MAR - Per la terza volta negli ultimi anni una azione intimidatoria e' stata compiuta nei confronti del responsabile del Servizio per le tossicodipendenze (Sert) di San Severo, Fernando Antonio D' Angelo, di 48 anni, che e' anche il presidente pugliese della ''Lila'' (Lega italiana per la lotta contro l' Aids) ed esponente locale dell' associazione ''Libera'' (organizzazione delle associazioni contro la mafia). Numerosi colpi di pistola sono stati sparati contro la sua abitazione, in via Cantatore. I colpi hanno frantumato i vetri di una finestra dell' appartamento e si sono conficcati in un mobile ed in una parete, sfiorando alcuni famigliari di D' Angelo: nessuno e' stato ferito. Sull' accaduto sono in corso indagini degli agenti del commissariato di San Severo. D' Angelo - si sottolinea in una nota della Lila al riguardo - da tempo chiede pubblicamente e attraverso esposti alla magistratura che si indaghi sugli appalti della Ausl di San Severo. Gia' nel 1992 alcuni colpi di pistola furono sparati ad una finestra dell' abitazione di D' Angelo; nel '95 ricevette alcune minacce di morte anonime ed un attentato dinamitardo distrusse l' autovettura di un suo collaboratore. Dopo l' attentato della scorsa notte, le associazioni Libera e Lila hanno organizzato per il 29 marzo a San Severo una giornata di solidarieta', alla quale e' prevista la partecipazione di don Luigi Ciotti. (ANSA) B11-AME/BR 15-MAR-99 17:08 19 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE CRIMINALITA': UN 'APPELLO' CONTRO IL 'PACCHETTO' GOVERNO (ANSA) - ROMA, 17 MAR - ''Non e' con simili atti e proclami che questo governo e la sua maggioranza renderanno un servizio al paese e alla sua politica di giustizia''. Si conclude cosi' l' appello, firmato da vari intellettuali, tra cui i premi Nobel Dario Fo e Rita Levi Montalcini, e poi Franca Rame, Rossana Rossanda, Vittorio Borraccetti, Luigi Ciotti, Giacomo Marramao, Grazia Zuffa, Mauro Palma, nel quale, intervenendo sulle misure di sicurezza che il governo sta per varare, si afferma tra l' altro che ''non basta la garanzia prestata da un governo di centro-sinistra. Non e' la progettualita' che preoccupa, la tendenza alla criminalizzazione e la mania custodialista''. ''In questo strano paese - si legge nell' appello -, dominato da ogni genere di emergenza criminale, tutti, da destra o da sinistra, dicono di essere per il 'diritto penale minimo', per la riduzione drastica e regolata dei tipi di reato sottoposti a sanzione penale. Cosi' anche il nostro Governo. Ma poi seguono fatti che vanno in tutt'altra direzione. Non curante dei piu' accreditati studi, che vedono la criminalita' nel nostro paese in diminuzione, il Governo sembra intenzionato a presentare un 'pacchetto anticrimine' all' insegna dell' inasprimento delle pene, dell' aumento dei poteri della polizia giudiziaria e della diminuzione delle garanzia per i cittadini''. (ANSA). CAV 17-MAR-99 19:35 20 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE CRIMINALITA': CENTO (VERDI), PROPOSTA INUTILE E LIBERTICIDA (ANSA) - ROMA, 18 MAR - E' una proposta ''inutile, demagogica e con esasperazioni liberticide'' quella approvata oggi dal Consiglio dei ministri sulla sicurezza, secondo il Verde Paolo Cento che annuncia ''battaglia'' in Parlamento. ''Ancora una volta -dice- si affronta il dramma della criminalita' con strumenti emergenziali, si reintroduce nella sostanza il fermo di polizia, si aumentano a dismisura le sanzioni penali, senza alcuna volonta', invece, di recidere il rapporto tra manovalanze giovanili e criminalita' e nessuna decisione capace di rendere rapida e certa l' esecutivita' della pena''. In questo 'pacchetto anticrimine', secondo Cento, ''il Governo di centrosinistra rincorre le proposte giustizialiste e forcaiole della destra e non tiene conto dell' allarme lanciato nei giorni scorsi da Vittorio Borraccetti, Luigi Ciotti, Luigi Ferraioli, Rossana Rossanda, Daio Fo e Rita Levi Montalcini''. (ANSA). TAM 18-MAR-99 18:51 21 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: LA VOGLIA DI CORLEONE DI LIBERARSI DALLA VERGOGNA (ANSA) - CORLEONE (PALERMO), 20 MAR - Per liberare il paese dalla vergogna di un' appartenenza divenuta in tutto il mondo sinonimo di mafiosita', ha provato di tutto: dalla riscoperta minuziosa, filologica della storia locale alla manipolazione spregiudicata, ambiziosa del mondo massmediologico. E oggi Pippo Cipriani, 37 anni, sindaco di centro-sinistra, il primo negli annali paesani, si dichiara soddisfatto e lo dira' domani al Presidente della Repubblica Oscar Lugi Scalfaro, ai presidenti della Camera, Luciano Violante, e dell' Antimafia, Ottaviano Del Turco, attesi alla manifestazione antimafia organizzata da ''Libera'' di don Luigi Ciotti. Perche' oggi Corleone, 12 mila abitanti, piu' di 40 chiese, un minuscolo presepe di cemento armato nascosto alla falde della Rocca Busambra, a 54 chilometri da Palermo e a 600 metri di altezza, ''non e' piu', o almeno non e' piu' soltanto la 'Tombstone city' consegnata all' immaginario collettivo come la culla della mafia siciliana''. Cipriani e' sindaco dal dicembre del '93, deputato Ds al parlamento siciliano dal '96, ed intende ''liberare Corleone dalla vergogna e dal peso di essere additato solo e soltanto come metafora di mafia''. Per ''vincere'' Cipriani lavora da cinque anni: prima ha incaricato Oliviero Toscani di reinventare un' immagine di affidabilita' al paese di Riina, Provenzano, Bagarella, ideologi dello stragismo che ha minacciato le istituzioni democratiche del paese. (SEGUE). (ANSA) - CORLEONE (PALERMO), 20 MAR - Poi, promuovendo decine di commemorazioni, ha voluto far riemergere la memoria - ormai sepolta - di un passato di ''gloriose'' lotte contadine per la liberta' e la democrazia. ''Quella di Corleone - racconta Cipriani - e' la storia di un grande movimento contadino: per questo era importante ripercorrere le vicende dei sindacalisti Bernardino Verro e Placido Rizzotto, che hanno pagato con la vita la loro testimonianza di liberta'''. Questa e' la memoria che ha restituito orgoglio e dignita' alla gente di Corleone, che ha consentito al paese di intitolare la piazza principale ai martiri dell' antimafia Falcone e Borsellino, e la palestra comunale a Pio La Torre, ex segretario del Pci assassinato da Cosa nostra. E' una piccola rivoluzione culturale, che promette anche lavoro e benessere. Corleone e' oggi uno dei 20 comuni del patto territoriale Alto Belice, finanziato dall' Unione europea con 100 miliardi. Una speranza concreta per quel 50 % dei residenti iscritto al collocamento, in attesa di un lavoro. ''Siamo fiduciosi - dice Cipriani - anche se questo e' un paese che resta comunque segnato dalla presenza della mafia''. Puo' dirsi sconfitta, insomma, quell' impossibilita' di essere ''normali'' che affliggeva i corleonesi dal volto pulito? ''Non del tutto, ma oggi e' possibile - ammette Cipriani - essere un po' diversi rispetto al passato''. Ed e' gia' qualcosa. (ANSA) KNL 20-MAR-99 11:05 22 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE RAI:A 'PINOCCHIO' SI PARLERA' DI BENI SEQUESTRATI ALLA MAFIA (ANSA) - ROMA, 20 MAR - In primo piano nella puntata di lunedi' di ''Pinocchio'', la trasmissione in onda alle 2305 su Raidue, i beni sequestrati alla mafia e la loro destinazione a uso sociale. Per il dibattito collegamento a Corleone, dall'ex-villa di un prestanome di Toto' Riina ora Istituto di Agraria, dove interverranno Don Luigi Ciotti, presidente di 'Libera' il network che riunisce 700 associazioni contro le mafie; Antonino Ingroia, sostituto procuratore della Repubblica di Palermo; Giuseppe Cipriani, sindaco di Corleone; cittadini di Corleone.(ANSA). TS 20-MAR-99 16:27 23 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE SCALFARO: RIPARTITO DA NOMADELFIA PER LA SICILIA (ANSA) - NOMADELFIA (GROSSETO), 21 MAR - Il presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro ha lasciato alle 13.30 Nomadelfia (Grosseto) diretto a Corleone, in Sicilia, dove concludera' la manifestazione ''Giornata della memoria e dell' impegno'' promossa dall' associazione ''Libera'' presieduta da don Luigi Ciotti. Il presidente, che in mattinata era stato ricevuto presso la prefettura di Grosseto e che successivamente era andato ad inaugurare il museo archeologico appena restaurato, era arrivato a Nomadelfia verso le 11.30 dove ha assistito alla Messa che ha aperto ufficialmente le celebrazioni del centenario della nascita di don Zeno, celebrata dal vescovo di Grosseto, Mons. Giacomo Babini, che ha tenuto l' omelia. Terminata la Messa, Scalfaro ha ricevuto i saluti del presidente della comunita' di Nomadelfia, Francesco, di don Enzo, il successore di don Zeno, di 'mamma' Irene e del presidente della Regione Toscana, Vannino Chiti, che ha ringraziato il Presidente della Repubblica, affermando: ''Ci e' stato vicino in questi sette anni nei momenti di dolore: dalla bomba che in via dei Georgofili spezzo' vite e attento' al nostro patrimonio artistico, alla tragica alluvione che colpi' la Versilia e la Garfagnana''. (ANSA). CF/FG 21-MAR-99 14:25 24 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: CORLEONE, DA CAPITALE BOSS A SIMBOLO RISCATTO/ANSA (ANSA)- CORLEONE (PALERMO), 21 MAR - Da oggi, forse, Corleone non sara' piu' definita la capitale della mafia: ragazzi, boy scout, contadini, uomini e donne hanno partecipato a viso aperto, con consapevolezza e con entusiamo alla quarta giornata della memoria e dell' impegno nel ricordo di tutte le vittime delle mafie, organizzata dalle associazione ''Libera'' e ''Avviso pubblico'' e dal Comune. La paura che aveva segnato questo paese negli anni scorsi e' stata dissolta in una domenica di sole che ha segnato anche l' ingresso della primavera. La manifestazione nella piazza Falcone e Borsellino (una intitolazione che fu traumatica, con la lapide frantumata subito dopo la sua installazione) si e' aperta dopo che il procuratore Gian Carlo caselli, Rita Borsellino, sorella di Paolo, e Saveria Antiochia, madre di Roberto, agente di polizia ucciso con Ninni Cassara, hanno terminato di leggere il lungo elenco delle vittime delle organizzazioni criminali. Soltanto un nudo elenco di nomi: ma ciascuno conteneva una storia, ed il silenzio che ha accompagnato quello scandire di storie umane spezzate, sottolineava come ciascuno e tutti quei martiri fossero ben presenti all' uditorio. Sono intervenuti alla manifestazione, tra gli altri, il presidente della Camera Luciano Violante, il vicepresidente del Consiglio Sergio Mattarella. (SUGUE). (ANSA)- CORLEONE (PALERMO), 21 MAR - Ed ancora il presidente dell' Antimafia, Ottaviano Del Turco, il procuratore nazionale Antimafia Pier Luigi Vigna, il direttore della Dia, generale Carlo Alfiero, il presidente della Regione Sicilia Angelo Capodicasa e numerose altre autorita'. L' arrivo del presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro e' stato salutato dal lungo applauso di oltre tremila persone, riunite in piazza. Poi e' seguito un minuto di raccoglimento in silenzio. ''Noi siamo qui - ha detto don Luigi Ciotti, fondatore di Libera - non per festeggiare la liberazione dalla mafia, ma per rinnovare l' impegno ad andare avanti nel percorso che abbiamo cominciato''.Per don Ciotti ''la politica deve essere meno ansiosa di consegnare alla storia la stagione della lotta alla corruzione ed alla mafia''. Il segnale di cambiamento che viene da questo paese, terra dei boss, che hanno governato Cosa nostra per decenni, e' stato ribadito dal presidente della Regione, Capodicasa: ''la mafia ha perso terreno -ha detto - sono lontani i tempi dell' omerta', della paura, delle collusioni tra mafia ed istituzioni''. Il sindaco Pippo Cipriani ha ricordato che ''la volonta' di riscatto dei corleonesi viene da lontano : dai 'fasci dei lavoratori' e dalle lotte contadine''. Un messaggio di Antonino Caponnetto e' stato letto da una studentessa: 'consideratemi con voi - ha scritto il magistrato- il mio cuore batte all' unisono con i vostri, per gli stessi ideali'.(ANSA). KS 21-MAR-99 20:11 25 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: ''GIORNATA DELLA MEMORIA'' A CORLEONE (ANSA) - CORLEONE (PALERMO), 21 MAR - L' hanno chiamata ''Giornata della memoria e dell' impegno''. Stamattina a Corleone la manifestazione si e' aperta con la lettura dei nomi di 394 vittime della mafia e sara' conclusa nel pomeriggio da interventi del Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, del Presidente della Camera dei Deputati Luciano Violante, del vice Presidente del Consiglio Sergio Mattarella e di Ottaviano Del Turco Presidente della commissione parlamentare antimafia. Come le tre precedenti, la giornata e' stata promossa dall' associazione ''Libera'' presieduta da don Luigi Ciotti che raggruppa oltre 700 associazioni dichiaratamente schierate contro le mafie. ''Libera'' ha promosso fra l' altro la legge 109 sulla destinazione a scopi sociali dei beni confiscati ai boss che al 15 marzo (sei giorni fa) risultano 274 per un valore complessivo di oltre 102 miliardi di lire: un livello considerato del tutto insoddisfacente da ''Libera''. ''Questo 21 marzo in memoria di tutte le vittime della mafia - afferma don Ciotti - non e' solo testimonianza, non e' semplicemente un gesto e un sentimento di gratitudine e riconoscenza per quanti hanno perso la vita. E' tutto questo. Ma anche qualcosa di piu': e' una dichiarazione d' impegno per la giustizia, di lotta per la dignita' dell' uomo, per i diritti dei piu' deboli. Perche' questo sia possibile, pero', non basta avere memoria: occorre coltivarla e trasmetterla''. (SEGUE). MAFIA: ''GIORNATA DELLA MEMORIA'' A CORLEONE (2) (ANSA) - CORLEONE (PALERMO), 21 MAR - ''Libera'' ha deciso proprio per questo di tenere a Corleone la cerimonia. L' intendimento principale e' ''di contribuire alla svolta, portando insieme la memoria e la proposta e offrendo un contributo a quello che e' l' impegno dei corleonesi perche' si superi nell' immaginario collettivo il binomio Corleone-mafia''. Nel paese nel quale sono nati numerosi dei piu' spietati boss di Cosa Nostra, da Luciano Liggio a Toto' Riina, oggi la gente ha accolto con larga partecipazione gli intervenuti. E sono nelle strade e nelle piazze anche tanti bambini e ragazzi. Fra i primi giunti nella piazza intitolata a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e' stato il procuratore della Repubblica di Palermo Gian Carlo Caselli. ''Questo primo giorno della primavera 1999 - dice il sindaco di Corleone Giuseppe Cipriani che e' anche deputato regionale dei Ds - sara' sempre ricordato da noi come un momento alto dell' impegno e della solidarieta' dello Stato e della societa' civile nei confronti della nostra comunita'''. (ANSA) FI 21-MAR-99 11:41 26 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE GIOIA TAURO: LIBERA, EUROMOTEL PIROMALLI VA RESTITUITO A COMUNE V. ''COMUNI: GIOIA TAURO; DIMISSIONI ...'' DELLE 15.35 (ANSA) - ROMA, 25 MAR - Appresa ''con sconcerto'' la notizia delle dimissioni di 11 consiglieri del Comune di Gioia Tauro, l' associazione Libera, guidata da Don Ciotti, assicura che ''si impegnera' affinche' l' Euromotel confiscato al Boss Piromalli venga restituito alla collettivita' attraverso l' applicazione della legge 109 sull' uso sociale dei beni confiscati alle mafie''. ''E' impossibile -commenta, in una nota, Don Ciotti- non mettere in correlazione queste dimissioni con la definitiva assegnazione al comune dell' euromotel, per la quale l' amministrazione e Libera si erano fortemente impegnate''. L' associazione assicura quindi che, ''qualunque siano le condizioni di funzionalita' del comune calabrese, si impegnera' per restituite l' Euromotel alla collettivita' '' e lancia un appello a ''tutte le forze sociali e istituzionali, locali e nazionali, al fine di far prevalere la legalita' sulle intimidazioni e la prepotenza mafiosa''. ''Apprezziamo in questo senso -conclude Don Ciotti- l' immediata risposta del presidente della commissione antimafia Ottaviano Del Turco, che ha deciso di recarsi personalmente sabato prossimo a Reggio calabria''. (ANSA) TAM 25-MAR-99 18:32 27 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE GIOIA TAURO: SU CONFISCA A PIROMALLI SI 'SCIOGLIE' COMUNE (ANSA) - GIOIA TAURO (REGGIO CALABRIA), 25 MAR - Il Comune di Gioia Tauro utilizza un bene confiscato ai potentissimi Piromalli? Ecco allora pronte le dimissioni della maggioranza dei consiglieri, innescando cosi' il meccanismo dello scioglimento anticipato del comune. L' inquietante ipotesi e' stata avanzata dal sindaco, il diessino Aldo Alessio, di fronte alle dimissioni di undici consiglieri comunali (tre della sua maggioranza ed uno del suo stesso partito), giunte all' improvviso nella tarda mattinata di oggi e variamente motivate. Alessio, infatti, non ha avuto dubbi a mettere in relazione le dimissioni della maggioranza dei consiglieri con la consegna al Comune, due giorni fa, di un immobile (l' Euromotel) che era stato confiscato dalla magistratura alla cosca dei Piromalli. L' Amministrazione comunale guidata da Alessio aveva deciso immediatamente di utilizzare l' Euromotel per iniziative socioculturali. ''Quell' immobile - ha detto ancora Alessio - lo avevamo voluto come Amministrazione comunale ma qui la 'ndrangheta ancora comanda tutto. Si pone chiaramente un problema di democrazia e di liberta'''. Di tutt' altro avviso i consiglieri dell' opposizione dimissionari: Franco Costa (An) ha detto che sul problema della lotta alla mafia non c' e' differenziazione con Alessio e le dimissioni riguardano la capacita' della Giunta sull' ordinaria amministrazione. (SEGUE). (ANSA) - GIOIA TAURO (REGGIO CALABRIA), 25 MAR - Il grido di allarme di Alessio, in ogni caso, non e' andato disperso: pronte le reazioni del mondo politico locale e nazionale. Il presidente della Commissione antimafia, Del Turco, ha affermato che ''ci sono comuni che vengono sciolti per infiltrazioni di mafia ed e' difficile che un comune possa essere sciolto per una infiltrazione dell' antimafia''. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Marco Minniti, ha parlato di fatto assai grave e di un ''servizio alla mafia che non ha mai tollerato la presenza e l' attivita' del sindaco Alessio''. Ugualmente indignate le reazioni del presidente e del vicepresidente della Regione, Meduri e Bova, per i quali ''inquieta l' obiettiva contestualita' che ha l' inqualificabile azione con l' assegnazione dei beni confiscati ad una potente famiglia mafiosa''. Su quest' aspetto si sofferma anche l' associazione ''Libera'', guidata da don Ciotti, che assicura un impegno affinche' l' Euromotel venga restituito al Comune, mentre gli altri sindaci della Piana di Gioia Tauro rilevano come ci si trovi in presenza di una offensiva ''eversiva''. Il tutto mentre e' in discussione il contratto d' area di Gioia Tauro, con le polemiche innescate dalla mancata firma della Cgil cui e' tornato a rivolgersi il presidente del Comitato per Gioia Tauro di Palazzo Chigi, Soriero, per il quale ''la mafia non puo' e non deve prevalere''. (ANSA) VF/MED 25-MAR-99 19:30 28 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE ATLETICA: VIVICITTA'; BENVENUTI, IN CORSA ANCHE CONTRO DOPING (ANSA) - ROMA, 25 MAR - Ha avuto come testimonial il campione europeo 1994 degli 800 Andrea Benvenuti, che ha firmato anche la campagna dell'Uisp contro il doping 'Siamo sportivi, giochiamo pulito', la presentazione della 16/a edizione di 'Vivicitta'', la gara podistica che si corre in contemporanea in tutto il mondo. ''Sono felice di essere stato chiamato per una manifestazione cosi' importante, che coniuga lo sport con l'impegno sociale e la lotta al doping. Dimostra che la mia e' l'immagine di un atleta pulito - ha affermato l'ottocentista azzurro - per combattere il fenomeno serve una volonta' precisa di andare in un'altra direzione: l'atleta comunque non e' mai vittima del sistema, ma complice''. Andrea Benvenuti, che ha corso spesso il Vivicitta' a Verona, su una distanza che non e' la sua, e' ora fermo da tre settimane per una lesione tendinea al piede: ''Per me l'obiettivo e' tornare in forma e partecipare ai prossimi Mondiali''. Diciassette le citta' straniere e 45 le italiane protagoniste dell'edizione 1999 del Vivicitta', che si svolgera' l'11 aprile in Italia e il 18 negli altri paesi. E' slittato a domani invece il prologo agonistico in programma ad Algeri: in piena campagna elettorale per le elezioni presidenziali nella capitale del paese nordafricano al via ci saranno oltre ai circa 2.200 uomini e piu' di 200 donne, anche i ragazzi delle scuole. (SEGUE). YZK/FV 25-MAR-99 15:38 ATLETICA: VIVICITTA'; BENVENUTI, IN CORSA ANCHE CONTRO DOPING (2) (ANSA) - ROMA, 25 MAR - Anche quest'anno il Vivicitta' sara' presente in 15 istituti penitenziari e otto minorili. ''Una corsa per crescere liberi'' lo slogan della manifestazione, che anche per l'edizione 1999 corre in collaborazione con 'Libera', l'associazione di 700 associazioni contro le mafie, presieduta da don Luigi Ciotti, che dara' il via alla gara. (ANSA). YZK/FV 25-MAR-99 15:38 29 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE KOSOVO: SCIOPERO SIMBOLICO METALMECCANICI NOVARA (ANSA) - TORINO, 26 MAR - Le fabbriche metalmeccaniche di Novara si fermeranno, un quarto d' ora, martedi' 30 marzo, dalla 10 alle 10,15, per dire ''no all' uso delle armi per risolvere le controversie internazionali''. La protesta e' stata indetta da Fim, Fiom e Uilm di Novara che, in un comunicato, chiedono al governo ''di intervenire per sospendere ogni azione militare di aggressione, di impedire l' uso delle basi aeree e navali sul territorio italiano come elemento di offesa, di intervenire per risolvere la contesa aperta nel Kossovo in sede Onu''. Un appello per dire ''basta con i bombardamenti Nato e con l' attacco della Serbia al Kosovo'' e' stato firmato da alcuni esponenti della segreteria della Camera del lavoro di Torino e della Cgil Piemonte. Oggi la Federazione torinese dei Comunisti Italiani ha organizztao una manifestazione al Teatro Carignano di Torino, mentre domani ci sara' quella di Rifondazione Comunista (con un corteo da piazza Solferino a piazza Vittorio Veneto) ''contro la follia della guerra'', alla quale hanno aderito la Fiom, consigli di fabbrica, centri sociali, gruppo Abele La Cub Scuola (Confederazione Unitaria di base) ha aderito alla manifestazione studentesca che si terra' il 30 marzo, alle 9, a partire da piazza Arbarello e ha proclamato, per lo stesso giorno, lo sciopero della prima ora nelle scuole. (ANSA). ANG 26-MAR-99 18:28 30 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: CASELLI SPIEGA COME BATTERLA AGLI STUDENTI DI BONDENO (ANSA) - BONDENO (FERRARA), 27 MAR - Se c' e' un esempio di quello che puo' fare la societa' civile per dare una mano a magistratura e forze dell' ordine contro la mafia, e' quello di don Luigi Ciotti e di ''Libera'', l' associazione capace, grazie alla tenacia di quel prete, di fare approvare a un senato in scadenza la legge che da 3 anni consente di destinare ad utilita' sociali i beni sequestrati ai mafiosi. E' una delle tante risposte del procuratore di Palermo Giancarlo Caselli alle domande degli studenti delle scuole di Bondeno, che lo hanno chiamato a discutere con loro nel cinema cittadino sul tema ''educazione alla liberta'''. Il Pm non si e' risparmiato, dividendo in tre parti il suo intervento: una ieri sera, rivolta a tutta la cittadinanza, e due stamani, per gli studenti piu' giovani e poi per quelli delle superiori. E non mancando di chiarire come al peso di una vita di sacrificio, blindata, che non gli consente ''di portare in bicicletta il nipotino per Torino'', corrisponda pero' la soddisfazione di fare qualcosa puo' portare a risultati: ''Basta organizzarsi contro la mafia, diceva Falcone - ha detto Caselli - ma non solo lo Stato deve farlo ed esempi come quello di Libera hanno portato a trasformare in una scuola, consegnata domenica alla citta' di Corleone, la villa che fu del boss dei boss, Salvatore Riina. La mafia si puo' battere. Ma, anche se la legge dopo sette anni va cambiata, non senza i collaboratori di giustizia''. (ANSA) MR 27-MAR-99 12:41 31 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE GIUSTIZIA: CASELLI, IL MINISTRO E LA TRATTATIVA / ANSA (ANSA) - PALERMO, 30 MAR - Sorpresa: gli unici ad avere avuto sentore di un possibile trasferimento a via Arenula di Gian Carlo Caselli erano stati glii autisti giudiziari. Il ''tamtam'' era partito dalle auto blindate, palermitane e romane, ma quando gli autisti avevano accennato, a Palermo, alla questione erano stati snobbati dal ''Palazzo''. Oggi fanno a gara nel dire ai loro 'superiori': ''ve lo avevamo annunciato...''. Tra i magistrati, infatti, solo stizziti sussurri nei corridoi, solo due o tre sostituti erano stati informati. La ''trattativa'' tra il procuratore ed il ministro, in corso da oltre un mese, si sarebbe conclusa, dopo 10 giorni di riflessione. Il consenso al nuovo incarico sarebbe motivato anche dalla stima che lega Caselli ad un Guardasigilli, interessato ad aggiungere al suo staff il magistrato simbolo della lotta alla mafia. Tra Caselli e Diliberto ''la simpatia e' scattata a prima vista'', sin da quando, appena nominato ministro, il Guardasigilli' venne in visita a palazzo di Giustizia. Alla vigilia di Natale vi fu un secondo incontro. L' idea del nuovo incarico era forse gia' delineata, quando Diliberto, un mese fa, incontro' Caselli alla manifestazione antimafia di Favara, presente anche don Luigi Ciotti. A marzo Caselli si sarebbe recato a Roma due volte e con Diliberto avrebbe discusso a fondo il contesto del nuovo incarico. La decisione, infine, sarebbe di pochi giorni fa.(ANSA) YRO-KNL 30-MAR-99 15:48 32 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE TMC: INTERVISTE A CASELLI E BONINO A 'TRENTA MINUTI' (ANSA) - ROMA, 30 MAR - ''Il mio canto libero''. E' il titolo del reportage di Silvia Resta realizzato a Corleone, dopo la visita del presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, che sara' proposto domani, con interviste a Giancarlo Caselli, Don Luigi Ciotti e al sindaco di Corleone, a ''Trenta minuti'', il magazine settimanale del Telegiornale in onda alle 22,45 su Tmc. In primo piano: un gruppo di ragazzi di Corleone che cantano il gospel e fanno da guida nella vita quotidiana della citta'. Servizio sui radicali del 2000. Chi sono e quali programmi hanno le nuove leve del partito, con interviste a Emma Bonino, Adele Faccio e al nuovo cordinatore Marco Cappato. In scaletta: reportage sulla crisi dell'ippica e il punto sul futuro assetto economico del settore. (ANSA). XCU 30-MAR-99 17:20 33 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE GIUSTIZIA: CASELLI; CHI E' ALESSANDRO MARGARA (ANSA) - ROMA, 1 APR - Alessandro Margara, 69 anni, toscano, arrivo' alla direzione del Dap nel luglio del '97 dal tribunale di sorveglianza di Firenze. La sua carriera in magistratura era iniziata nella pretura di Prato, poi era stato giudice istruttore a Firenze, quindi giudice di sorveglianza. A chiamarlo alla guida delle carceri italiane era stato l'allora guardasigilli Flick per sostituire Michele Coiro. La scelta di Margara aveva avuto il plauso dell'intera sinistra e delle associazioni e dei movimenti di volontariato che si occupano di carceri: dalla Lila, ad Antigone, da Don Ciotti a Folena. Un appoggio che era continuato quando, sin dall'inizio del suo mandato, erano iniziate le contestazioni da parte dei sindacati della polizia penitenziaria, prima, e dell'intera destra, poi. La polemica aveva raggiunto l'apice nel febbraio del '98 quando, a sequestro Soffiantini in corso, An ne aveva chiesto il ''licenziamento'' poiche' era stato Margara a firmare il permesso premio al sardo Farina, detenuto per sequestri, permesso approfittando del quale Farina si era reso uccel di bosco ed aveva oragnizzato il rapimento dell'industriale bresciano. Qualche mese piu' tardi, nel giugno, nuove polemiche per l'ammorbidimento del carcere duro per i boss di mafia, avevano indotto il ministero a modificare le diposizioni date dal direttore del Dap. (ANSA). CZ 01-APR-99 20:51 34 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE KOSOVO: DOMANI A ROMA MANIFESTAZIONE PER LA PACE (ANSA) - ROMA, 2 APR - Pacifisti, associazioni umanitarie e religiose, centri sociali, rappresentanti di partiti politici, esponenti di organizzazioni omosessuali parteciperanno domani a Roma alla manifestazione per la pace e il rispetto dei diritti umani in Kosovo alla quale e' prevista la partecipazione di ventimila persone. Il presidente del Consorzio italiano solidarieta' Giulio Marcon, parlera' a nome del comitato promotore. Sono previsti gli interventi di Pietro Ingrao e Don Luigi Ciotti. Alle 16.30 tutti i partecipanti al corteo si sdraieranno a terra mentre risuonera' una sirena d'allarme antiaereo. (ANSA). KOA 02-APR-99 17:50 35 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE KOSOVO: MANIFESTAZIONE ROMA; INGRAO 'PERCHE' L'ONU NON PARLA?' (ANSA) - ROMA, 3 APR - ''Come puo' vivere ancora l'Onu se non parla oggi? Cosa significa il suo silenzio, se non a screditarla dinanzi al trono della Nato e di Clinton?''. E' uno dei passaggi dell' intervento di Pietro Ingrao dal palco di Porta San Paolo, intervenuto dopo Giulio Marcon, uno dei promotori della manifestazione. ''Siamo in un momento in cui - ha proseguito il termine 'pace' coincide con la tutela e la salvezza del principio della vita. Vediamo dolorosamente quale rischio siano state le basi straniere posate in terra italiana. Oggi e' solo l' inizio, l'avanguardia di una battaglia. Non ci rassegniamo, lo sappia il Governo: la posta e' troppo alta. Questa imperiosa domanda di pace la porteremo in tutta Italia, nelle fabbriche, nelle chiese, nel Parlamento''. Dopo aver definito i pacifisti ''praticatori della pace'' e ''aggregatori di vite umane'', Ingrao ha parlato dello ''spavento e allarme'' che questa guerra suscita e ha scatenato l' applauso dei manifestanti quando ha lanciato con energia il messaggio al Governo guidato da D'Alema. Ha concluso don Luigi Ciotti, secondo il quale ''solo con una tregua si puo' ripartire con le trattative diplomatiche per i Balcani''. Don Ciotti ha chiesto che nel Kosovo sia ''dispiegata una forza di interposizione per assicurare la pace e il rispetto degli accordi. La pace e la giustizia si conquistano, passo dopo passo, e quel che non si e' fatto prima lo si puo' fare ora''. (ANSA). KOA-DO/MB 03-APR-99 18:34 (ANSA) - ROMA, 3 APR - ''Occorre ridare possibilita' alla pace non solo perche' e' giusto, ma perche' e' necessario e urgente'' ha aggiunto don Ciotti, il quale e' stato applaudito quando ha affermato che una trattativa piu possibilista avrebbe reso piu' difficile il rifiuto serbo. ''A volte e' parso - ha detto - che l'interesse prevalente fosse di mostrare la forza della Nato, piu' che risolvere la tragedia del Kosovo''. Infine don Ciotti ha invitato a non usare il nome di Dio ''per rendere anche solo possibile la guerra. Siamo stanchi di conflitti in nome del Dio vero. Nessun Dio abita nelle nostre guerre. Nessun popolo puo' ritenere di avere per se' - ha affermato - un Dio che manda alla guerra gli uni contro gli altri. Dio e' lontano dalla nostra violenza. Nessun Dio benedice una guerra, Dio e' dalla parte dei profughi, delle vittime, dei perdenti, delle popolazioni sfinite dalla guerra e ingannate da chi, usando invano il nome di Dio, legittima guerre e violenze con l'uso delle religioni''. (ANSA). KOA-DO/MB 03-APR-99 19:07 36 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE KOSOVO: MANIFESTAZIONE ROMA; IN 100 MILA: 'FERMATE LA GUERRA' (ANSA) - ROMA, 3 APR - ''Fermate la guerra'': e' l'imperativo della manifestazione per la pace che nel pomeriggio ha radunato a Roma, secondo gli organizzatori, oltre centomila persone e alla quale hanno aderito oltre 400 associazioni di diversa natura. La foto di D'Alema, accanto a quella di Clinton, oltre agli attacchi ai mezzi di informazione e al Pdci di Cossutta, hanno costituito i momenti piu' significativi del lungo corteo, che, una volta giunto nelle vicinanze del Colosseo, ha dedicato un minuto di silenzio alle vittime della guerra: tutti i manifestanti si sono sdraiati per terra, mentre una sirena d'allarme si e' messa a suonare simulando quelle che risuonano nelle vie delle citta' in guerra. I giovani di Rifondazione comunista hanno sfilato dietro a uno striscione rosso, seguiti da una camionetta su cui era raffigurato un teschio all'interno del quale si intravvedevano le immagini di Clinton, D'Alema e Cossutta sorridenti. Dietro la camionetta, tre giovani mascherati da soldati americani, avevano al collo un coltello con la scritta: ''Rai-1'', ''Rai-2'', ''Rai-3'', ''Tg-5'' arruolate. Una ragazza, imbavagliata e vestita di bianco, rappresentava, invece, la Costituzione italiana. Su un missile in cartone erano poi rappresentati i simboli di alcuni partiti e un' immagine di Cossutta con la scritta: ''sono un politico Nato''.(SEGUE). (ANSA) - ROMA, 3 APR - Molti i parlamentari che hanno preso parte alla manifestazione:Fausto Bertinotti ha sfilato in testa al corteo; c'erano poi Gianni Mattioli, Mauro Paissan e Carla Rocchi dei Verdi;Giorgio Mele (ds),la deputata dei comunisti italiani, Maura Cossutta, la parlamentare dei cristiani-sociali, Marcella Lucidi, l'ex presidente del PPI e capogruppo dei popolari alla commissione esteri della camera, Giovanni Bianchi. Tra gli slogan scanditi durante il corteo, alcuni sono stati rivolti alle forze dell'ordine, che hanno presidiato in modo massiccio l'ambasciata americana: ''Digos boia'', ''brutti, brutti, brutti e neri, neri, neri''. ''Assassini'', ''Pds SS'': sono stati, invece, gli slogan scelti dagli autonomi che hanno partecipato alla manifestazione e che hanno lanciato pomodori e uova contro il palco.''Siamo pronti a firmare se cessano i bombardamenti'' ha detto un gruppo di serbi che ha sfilato nel corteo con una grande bandiera jugoslava. La manifestazione si e' conclusa con gli interventi di Pietro Ingrao e Don Ciotti. Il primo ha avvertito il governo che la mobilitazione non si fermera' e ha accusato la Nato del suo silenzio. Don Ciotti si e' detto favorevole ad una forza di interposizione nel Kosovo per assicurare la pace e il rispetto degli accordi. (ANSA). DO-KOA 03-APR-99 20:26 37 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE CRIMINALITA': COMUNE PIOLTELLO ASSICURA CITTADINI (ANSA) - PIOLTELLO (MILANO), 6 APR - Due settimane fa, dopo la morte di un barista, colto da crisi cardiaca durante una rapina, il sindaco di Pioltello, Mario De Gasperi (Ulivo), aveva lanciato l'allarme criminalita', chiedendo tra l'altro al governo l'istituzione di un commissariato di polizia da affiancare ai 16 carabinieri della stazione e alla ventina di vigili urbani. Adesso il sindaco, che ha promosso per domani sera a Milano un convegno sulla criminalita' e ha commissionato al Gruppo Abele di Torino uno studio sull'espansione della criminalita' nel comune, ha pronta una nuova iniziativa: assicurare tutti i cittadini di Pioltello. L'iniziativa, anticipata oggi dalla Stampa, costera' alle casse comunali 65 milioni di lire. L'assicurazione, stipulata con una societa' elvetica del gruppo Ras, coprira' i danni relativi a furti e scippi, e sara' operativa gia' dal giugno prossimo. L'assicurazione non prevede il risarcimento dei danni ma una serie di interventi a tutela della vittime di furti e scippi: saranno gratuiti gli interventi di fabbri e falegnami per la sostituzione di serrature violate e tapparelle divelte dai ladri. Ma la speciale polizza prevede, in caso di furto in appartamento, l'intervento di una colf per riordinare la casa, e di uno psicologo per aiutare le vittime a superare lo schoc. (SEGUE). (ANSA) - PIOLTELLO (MILANO), 6 APR - ''Con la legge che ha istituito l'elezione diretta - spiega De Gasperi - i sindaci hanno la responsabilita' della sicurezza pubblica. I casi sono due davanti all'emergenza criminalita': o si polemizza o si cerca di fare qualche cosa di utile. Noi abbiamo polemizzato quando e' stato necessario e abbiamo chiesto l'istituzione di un commissariato di polizia. Poi abbiamo studiato questa iniziativa perche' riteniamo necessaria un'azione che non sia solo repressiva''. Una risposta alla parola d'ordine contro la criminalita' 'Tolleranza zero'?: ''No - spiega il sindaco perche' sono convinto che il momento repressivo sia necessario e infatti stiamo lavorando per il potenziamento delle forze dell' ordine nel nostro comune. Pero' la 'tolleranza zero', cioe' solo la repressione, non basta perche' molti cittadini i furti non vanno neppure piu' a denunciarli. Vogliamo aiutare concretamente queste persone''. Pioltello, un comune di 34 mila abitanti, a est di Milano, cresciuto a dismisura negli anni del boom economico a causa dell'immigrazione dal sud, ora fa i conti con la malavita extracomunitaria, soprattutto albanese, che ha scalzato la mafia e la 'ndrangheta. ''Pioltello pero' - dice il sindaco - non e' solo emergenza criminalita', noi almeno stiamo facendo tutto il possibile perche' sia o torni ad essere una citta' vivibile''. (ANSA). BAB 06-APR-99 13:19 38 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE KOSOVO: VIVICITTA'; UISP INVIERA' FONDI A CAMPI PROFUGHI (ANSA) - ROMA, 6 APR - Lo sport si mobilita per i profughi del Kosovo. L'Unione italiana sport per tutti (Uisp) sara' presente in sei campi di accoglienza allestiti in Albania: Burrel, Rubik, Golem, Durazzo, Valona e Korce sono le localita' in cui l'ente di promozione sportiva inviera' fondi e generi di prima necessita'. L'iniziativa, messa a punto insieme all'Ics (Consorzio italiano di solidarieta') di cui l'Uisp fa parte, avra' la prima eco con la corsa podistica del ''Vivicitta''', in programma domenica prossima in 47 citta' italiane. Sara' Don Luigi Ciotti, presidente di ''Libera'', l'associazione contro le mafie che anche quest'anno affianchera' il ''Vivicitta''', a rivolgere l'appello per la raccolta di fondi e generi di prima necessita'. A Genova, sempre in occasione della gara, sara' allestita una centrale operativa per portare aiuti concreti ai profughi del Kosovo. Sono gia' 6 mila i volontari dell'Ics presenti in Albania, a cui presto di aggiungeranno altri operatori anche dell'Uisp. (ANSA). YZK/GG 06-APR-99 20:15 39 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE CRIMINALITA': PIOLTELLO; I DATI SENTENZIANO, NON E' IL BRONX (ANSA) - MILANO, 7 APR - Alcune settimane fa, dopo la morte di un barista, colto da malore durante una rapina, si era gridato all' allarme criminalita', ma Pioltello non e' il Bronx dove la malavita detta legge. La cittadina, 34 mila abitanti, molti dei quali emigrati dal Sud negli anni del boom economico, i suoi problemi con la criminalita' li ha, ma sta cercando di governarli, e i dati segnalano che i reati sono in diminuzione. Anche se proprio ieri, per fronteggiare i primi effetti della microcriminalita', il sindaco di Pioltello, Mario De Gasoeri, ha deciso di 'assicurare' tutti i cittadini a spese del comune. L'indagine su Pioltello e' stata effettuata dal Centro studi per la legalita' del gruppo Abele di Torino, per conto della stessa Amministrazione comunale. Giovanni Colussi, coordinatore del Centro, guarda in positivo: ''Pioltello i suoi problemi li ha ma sta cercando la sua via per rendere piu' vivibile la citta' senza ricorrere a slogan come tolleranza zero o altro''. L'indagine fa emergere il dato che dal '96 al '98 tutti i reati commessi nel territorio sono diminuiti. La citta', tra l'altro, ha messo in evidenza un rapporto piu' positivo tra i cittadini e l'ambiente: sono diminuite tutte le infrazioni che vanno da quelle stradali ai tipici atti di vandalismo. (SEGUE). CRIMINALITA': PIOLTELLO; I DATI SENTENZIANO, NON E' IL BRONX (2) (ANSA) - MILANO, 7 APR - Gli abitanti di Pioltello, insomma, vivono meglio la loro citta', anche se gli anziani non nascondono le loro paure per l'azione di molti giovani che alla sera si trovano in strada, riuniti in compagnie numerose. Paure, queste, dovute soprattutto ad una certa incomunicabilita' che esiste tra quartieri e non per la presenza di bande giovanili, che in realta' non esistono. Il fenomeno della tossicodipendenza, che per 15-20 anni e' stato molto presente a Pioltello, diventato uno dei centri di spaccio per l'intera provincia, risulta in diminuzione. Mentre la mafia esiste, ma e' isolata e funziona solo come base per gli affari della famiglia mafiosa del sud. Dopo la morte del barista, qualche settimana fa era si era sentenziato che Pioltello era diventata una sorta di roccaforte della mafia albanese. Dall'indagine del Gruppo Abele di Torino e' invece emerso che gli albanesi problemi alla citta' li hanno creati, ma nello stesso tempo e' stato scoperto che gli immigrati, oltre mille, sono riusciti ad integrarsi. Pioltello e' stato paese di immigrazione, e forse proprio per questo la gente, ricordando il proprio passato, ha dimostrato maggiore tolleranza e solidarieta'. (ANSA). BAB 07-APR-99 19:31 40 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE 'VIVICITTA'': IN 4.500 A ROMA CORRONO PER LA PACE (ANSA) - ROMA, 11 APR - Sono arrivati fin dalle 9 di stamane, complice la bella giornata, nella splendida cornice del Circo Massimo, i partecipanti a Vivicitta', la manifestazione podistica internazionale , organizzata dall'Uisp, che si svolge contemporaneamente a Roma e in altre 44 citta' d'Italia. Alle 10,40 , subito dopo il messaggio di pace lanciato via radio da don Luigi Ciotti, Gianni Orlandi, presidente dell'Ama ha dato il ''via'' . ''Vivicitta' - ha detto don Ciotti - oggi deve essere Vivi il Kosovo. Bisogna creare le condizioni perche' ci sia la pace, perche' si fermi la guerra, perche' la gente possa tornare nelle proprie case''. Sono oltre due mila gli iscritti a Roma, alla gara competitiva che in un percorso di 12 km. tocca il Colosseo, via dei Fori Imperiali, piazza Venezia, via del Teatro Marcello, via della Consolazione, via del Foro Romano, per fare poi ritorno al Circo Massimo. Altri 2.500 circa gli iscritti al percorso non agonistico di quattro chilometri. Sono state organizzate raccolte di fondi e materiali in favore dei profughi della guerra dei Balcani. Sul prato del Circo Massimo e' stato adagiato uno striscione con la scritta:''No alla violenza piu' grande: la guerra''e molti hanno corso con un nastrino nero al braccio. Tra gli altri gli sportivi Giuseppe Carella, Gabriella Stramaccioni, Fulvio Cipolloni e El Makrout Abdelaziz . Secondo i vigili urbani non ci sono stati particolari disagi per il traffico cittadino.(ANSA). KOA 11-APR-99 12:01 41 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE TOSSICODIPENDENZA: DON MAZZI, AUTO E TV PEGGIO DELLA DROGA (ANSA) - ASSISI (PERUGIA), 16 APR - Automobile e televisione ''peggio della droga''. Sono le ''dipendenze pericolose indicate oggi da don Antonio Mazzi, aprendo ad Assisi il decimo ''Capitolo'' di ''Exodus'', di fronte a 400 giovani ospiti dei 25 centri della comunita' di recupero sparsi in tutta Italia. ''Dalla droga e dal disagio si esce se si da' un significato profondo alla vita'', ha detto don Mazzi, che ha posto l' accento sulla necessita' di contestare ''i valori falsi della societa' attuale, mentre occorre tornare alla semplicita'''. Secondo il religioso, ''l' automobile e' ormai diventata il nostro idolo e dipendiamo da essa''. Un' altra ''droga'' e' la televisione ''perche' siamo tutti dipendenti dagli stereotipi televisivi'', mentre esiste anche una dipendenza dai farmaci: ''quasi tutti pensiamo che la salute dipenda da essi - ha osservato don Mazzi - ma non e' vero; la salute dipende dalla grande armonia interiore''. Infine Don Mazzi ha accennato anche alla situazione nel Kosovo: ''sempre meglio una pace ingiusta - ha ribadito - che una guerra ingiusta''. Domani interverranno all' incontro anche il direttore della Caritas italiana, don Elvio Damoli, don Luigi Ciotti, del gruppo Abele di Torino, e il capo di stato maggiore dell' Esercito, generale Francesco Cervone. (ANSA). YCG-GD/AM 16-APR-99 16:50 42 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE KOSOVO: APPELLO ASSOCIAZIONE PER ACCOGLIERE PROFUGHI ITALIA (ANSA) - ROMA, 19 APR - ''E' illusorio pensare per i profughi del Kosovo ad un rientro facile ed imminente'', ''basta, dunque, alle sole risposte a situazioni di emergenza'', ''e' necessario e urgente predisporre piani di accoglienza in Italia, come negli altri stati europei''. L'appello, rivolto al presidente del Consiglio, ai ministri degli esteri, interni e solidarieta' sociale, arriva da un 'cartello' di associazioni da sempre impegnate nella difesa dei diritti degli immigrati, tra le quali: il Consorzio italiano di solidarieta', il gruppo Abele e il Consiglio italiano per i rifugiati. L'accoglienza in Italia e' complementare all'aiuto in loco, sostengono le associazioni, ed entrambi gli interventi mirano ''all'unico obiettivo di salvaguardare quanto piu' possibile l'esistenza e la dignita'del popolo kosovaro''. ''Chiediamo pertanto al governo italiano di approvare urgentemente un decreto che regoli l'ingresso dei profughi in Italia sulla base dell'art.20 del testo unico sull' immigrazione''. Secondo le associazioni il decreto dovra' indicare criteri e modalita' di rilascio dei permessi di soggiorno per motivi umanitari, le modalita' per realizzare una politica di accoglienza il piu' possibile diffusa e decentrata e dovra' specificare che gli interventi si applicano nei confronti di tutte le vittime del conflitto senza distinzione etnica. L'adesione da parte dei profughi dovra' essere volontaria.(ANSA) AU 19-APR-99 15:15 43 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE IMMIGRAZIONE: GRUPPO ABELE, 1.033.235 IMMIGRATI REGOLARI (ANSA) - TORINO, 21 APR - Al 31 dicembre di quest' anno c' erano in Italia 1.033.235 immigrati regolari, contro 1.240.000 del '97. Gli immigrati regolari potrebbero essere dunque di meno, ma nel nuovo conteggio sono stati esclusi quelli con permesso scaduto. Il dato, che sara' pubblicato nel prossimo Annuario Sociale del Gruppo Abele, e' stato anticipato oggi, a Torino, durante il seminario ''Immigrazione dal Magreb tra accoglienza e pregiudizio'', organizzato dal Gruppo Abele. La manifestazione si chiudera' sabato con l' intervento del ministro della giustizia marocchino, Omar Azmane. ''Per affrontare il fenomeno dell' immigrazione, al di la' delle logiche e delle risposte di emergenza che a nulla piu' servono, occorre andare al di la' del 'pendolarismo' emotivo, culturale e politico tra accoglienza e pregiudizio'', ha affermato don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele, aprendo i lavori del convegno. ''Al centro delle politiche immigratorie - ha aggiunto - bisogna porre il riconoscimento della dignita' delle persone, sia da parte del Governo che di ogni cittadino''. L' altalena tra il sentimento di accoglienza e i pregiudizi e' dimostrata da che cosa e' successo ''con i profughi kosovari e albanesi: prima erano gli invasori, ora si fanno politiche per accoglierli''. I marocchini sono in Italia 146.000. Il Gruppo Abele organizzera' prossimamente anche una quattro giorni sugli albanesi (94.000). (ANSA) BEC 21-APR-99 20:02 44 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE KOSOVO: MARCIA PER LA PACE A TORINO, PER SLOGAN IL SILENZIO (ANSA) - TORINO, 22 APR - Marcia per la pace nel Kosovo stasera a Torino: un migliaio di persone hanno sfilato in silenzio per le vie del centro per chiedere l'immediato cessate il fuoco nei territori balcanici. Non e' stato gridato neppure uno slogan, soltanto gli striscioni e qualche volantino distribuito ai passanti hanno spiegato i motivi della manifestazione. Decine le organizzazioni che si sono messe insieme per protestare contro la guerra, dal Gruppo Abele alle organizzazioni sindacali, dalle comunita' evangelica, romena ortodossa e cristiane alle Acli. Tutti d'accordo nel sostenere - hanno spiegato in un documento - la necessita' di fermare i bombardamenti, non procedere ad alcun atto di guerra dal territorio italiano, ''fermare Milosevic e difendere i diritti umani delle popolazioni e dei profughi'', far ripartire i negoziati per un accordo sul Kosovo, ridare ''parola e autorita' all' Onu'' e ''promuovere una conferenza di pace nei Balcani''. (ANSA) BAN 22-APR-99 22:25 45 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE KOSOVO: APPELLO MONDO DELLO SPETTACOLO CONTRO LA GUERRA (ANSA) - ROMA, 29 APR - Michele Santoro, Fabio Fazio, Piero Chiambretti, l'inventore di 'Striscia la notizia' Antonio Ricci, Antonello Venditti, Francesco De Gregori, Dario Fo e Franca Rame, lo storico Alberto Asor Rosa, la conduttrice del Tg1 Maria Luisa Busi e di 'Chi l'ha visto?' Marcella De Palma. Sono tra i firmatari di un appello per la fine immediata della guerra in Serbia e Kosovo promosso dalla trasmissione televisiva di Mediaset 'Moby Dick'. All' appello, lanciato oggi, hanno gia' aderito una quarantina tra giornalisti - tra gli altri Giuseppe Caldarola, direttore dell'Unita' e alcuni degli inviati sul fronte di guerra - uomini di cultura, attori, personalita' impegnate nel sociale e in battaglie civili. ''Basta con la guerra i bombardamenti non hanno alleviato il dramma dei kosovari e stanno ferendo e umiliando il popolo serbo. E provocando centinaia di morti innocenti - e' scritto nell' appello - Nel cuore d'Europa un feroce dittatore e la Nato combattono una guerra che sembra non avere fine ne' scopo. Si e' smarrita la ragione. Si nobilita la logica della forza. La guerra e' stata definita etica, santa, giusta, umanitaria. Ma la guerra e la guerra'. Fermiamola''. In esso si sottolinea l' esigenza ''che i profughi del Kosovo tornino in pace in un Kosovo autonomo'' e che ''chiunque abbia commesso crimini di guerra venga punito. Vogliamo dare sostegno a ogni iniziativa diplomatica''. (SEGUE). (ANSA) - ROMA, 29 APR - ''L'idea dell'appello - ha spiegato Sandro Ruotolo, braccio destro di Santoro - e' nata con l'ex direttore dell'Unita' Giuseppe Caldarola e il suo condirettore Pietro Sansonetti. Vuole essere una testimonianza di impegno civile. Siamo lieti che stia raccogliendo adesioni nelle fasce piu' diverse della societa' civile, dallo spettacolo, al giornalismo, alla cultura alla societa'''. Gabriele Salvatores, la scrittrice Barbara Alberti, il francescano Nicola Giandomenico, portavoce del convento di Assisi, i registi Aurelio Grimaldi e Paolo Pietrangeli, sono tra i primi aderenti all'appello, firmato tra gli altri dalle attrici Maddalena Crippa e Piera Degli Esposti, don Ciotti, e dal presidente dell' Associazione antiracket Tano Grasso. ''Non dobbiamo avere paura di pronunciare Parole di pace - sottolinea l'appello - rifiutiamo l'idea che questa guerra debba diventare l'affermazione di una parte del mondo con i suoi valori e le sue regole contro un'altra parte. L'avvenire dell' Italia e la sua modernita' non vengono assicurati dall'aver partecipato a un'altra guerra europea. Troveremo il nostro futuro se l'Italia tornera' ad essere terra del colloquio tra i popoli. Opponiamo - conclude l'appello - a chi predica il coraggio delle armi la fermezza di chi testimonia dovunque e in qualunque modo la forza degli atti di pace. Basta con la guerra. Passa la guerra se tornano ragione e umanita'''. (ANSA). NL 29-APR-99 18:09 46 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE CRIMINALITA': DON CIOTTI A GIORNATA ANTINDRANGHETA (ANSA) - ISOLA DI CAPO RIZZUTO (CROTONE), 4 MAG - ''La solidarieta' e' diventata una bandiera che oramai tutti usano. Ma per raggiungere la giustizia e' necessaria la reciprocita', il guardare in faccia la gente, lo stare gomito a gomito con quanti, nella societa', nelle istituzioni, nella vita di tutti i giorni esprimono il proprio impegno in questa direzione''. Lo ha affermato don Ciotti rivolgendosi a piu' di cinquemila persone intervenute a Isola Capo Rizzuto, per l' ottava edizione della ''Giornata della gerbera gialla'', la manifestazione antindrangheta che, di anno in anno, il coordinamento ''Riferimenti'' dedica ad un territorio particolarmente a rischio della regione. Don Ciotti ha ricordato le vittime della mafia (''davanti a Dio il loro merito e' grande'') e tra queste anche le migliaia di giovani che sono morti per droga. Nell' evidenziare che, per quanti credono, e' necessario saldare la dimensione verticale, quella dello spirito, con quella orizzontale, dell' impegno civile, don Ciotti ha detto che manifestazioni come quelle di oggi ''sono dei segni che devono poi concretizzarsi nella realta'. C' e' il rischio - ha aggiunto - che diventino momenti di piazza, di richiamo. Certamente nel cuore della gente c' e' la voglia di dire 'noi ci siamo e chiediamo che ci sia un cambiamento'. Ma e' necessario anche chiedere allo Stato di fare di piu'''. (ANSA) YRZ-VF/MED 04-MAG-99 17:26 47 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE KOSOVO: 'BASTA CON LA GUERRA' INVITA D'ALEMA A MARCIA PACE (ANSA) - ROMA, 8 MAG - I promotori dell'appello 'Basta con la guerra', tra i quali figurano tra gli altri Dario Fo, Michele Santoro, Francesco De Gregori, Fabio Fazio, Antonello Venditti Piero Chiambretti, Michele Serra, Gabriele Salvatores, Antonio Ricci, Giuseppe Caldarola, Don Luigi Ciotti, hanno scritto una ''lettera aperta'' al presidente del Consiglio Massimo D'Alema chiedendo ''l'immediato cessate il fuoco nei Balcani e la sua partecipazione alla marcia per la pace Perugia-Assisi di domenica 16 maggio''. ''E' arrivato il momento del cessate il fuoco - scrivono nella lettera a D'Alema i firmatari di 'Basta con la guerra' noi parteciperemo alla marcia della pace del 16 maggio. Sarebbe bello se ci fosse anche lei''. ''Le chiediamo il coraggio del rifiuto della prosecuzione dei bombardamenti'', e' detto ancora nella lettera. ''I bombardamenti, le stragi di civili, l'attacco alle ambasciate, il dramma degli esuli chiedono una coraggiosa opera di pace''.(SEGUE). NL 08-MAG-99 13:04 KOSOVO: 'BASTA CON LA GUERRA' INVITA D'ALEMA A MARCIA PACE (2) (ANSA) - ROMA, 8 MAG - ''Nessun accenno negoziale - e' detto ancora nella lettera inviata dai 500 firmatari dell'appello 'Basta con la guerra' al presidente del Consiglio D'Alema - va disperso. Belgrado deve dare un concreto segnale di disponibilita' al negoziato avviando il ritiro delle truppe speciali dal Kosovo. Dobbiamo sconfiggere i signori della guerra dell'uno e dell'altro campo. Le chiediamo, signor presidente, di sostenere fino in fondo questa strada. Il prestigio dell'Italia, anche dentro l'alleanza, si gioca ormai solo nella capacita' di prendere la testa delle forze che vogliono porre fine alla tragedia dei Balcani''. I firmatari dell'appello chiedono all'Onu ''di rompere gli indugi e assumere le proprie responsabilita'. Ci piacerebbe essere cittadini di un Paese leader nella battaglia per la pace in Europa. Sappiamo che questi temi - scrivono ancora a D'Alema - le stanno a cuore, perche' qui si gioca l'onore e il futuro della sinistra italiana. E' questo il tempo della trattativa,e questo il tempo che il Kosovo torni a riempirsi di pace. Facciamola finita con la guerra''. (ANSA). NL 08-MAG-99 13:04 48 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE VERDI: MESSNER INCONTRA 'STRISCIA' E ACCETTA 'TAPIRO D' ORO' (V.'VERDI: MESSNER E 'STRISCIA'...' DELLE ORE 17.50 CIRCA) (ANSA) - TORINO, 12 MAG - Reinhold Messner ha avuto un incontro ''cordiale'' e rappacificatore con la redazione di ''Striscia la notizia'' e ha accettato in dono il ''tapiro d' oro'', quello stesso che ieri aveva mandato all' aria in un momento di ira. Lo ha riferito un candidato alle europee per i Verdi, il torinese Silvio Viale, che ha saputo dell' incontro durante un colloquio telefonico con Messner. I due si erano anche incontrati stamane a Torino. Lo scalatore, in cambio, ha regalato alla redazione di ''Striscia'' una pubblicazione del Gruppo Abele (L' Annuario sociale del 1999) che ha ricevuto incontrando, stamattina a Torino, il movimento fondato da don Luigi Ciotti. Viale, inoltre, commentando le ''prese di distanze'' di altri esponenti Verdi, ha difeso la candidatura di Messner: ''E' l' occasione - ha detto - per fare un partito piu' grande, piu' aperto, che sappia affrontare senza reticenze dibattiti su temi seri senza tabu' e senza pregiudizi. Bisogna avere il coraggio di saper rappresentare tutti quegli elettori che non sempre possono riconoscersi nelle posizioni piu' estreme presenti tra i Verdi''. Viale era stato processato per aver interrotto lo svolgimento dei campionati mondiali di caccia in provincia di Alessandria nel 1992. (ANSA). MOA 12-MAG-99 19:11 49 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE DROGA: APPELLO ANTIPROIBIZIONISTA A CANDIDATI EUROPEI (ANSA) - ROMA, 24 MAG - Depenalizzazione del consumo di tutte le droghe e legalizzazione delle droghe leggere, potenziamento delle strategie di riduzione del danno (compresa l'eroina terapeutica) e riforma delle convenzioni internazionali. Questi gli obiettivi di un appello 'antiproibizionista' ai candidati al Parlamento europeo per un impegno a sostegno di politiche tolleranti e pragmatiche in materia di droghe, promosso dall' associazione Forum droghe e sostenuto da Giovanni Bollea, don Luigi Ciotti, don Andrea Gallo, Luigi Ferrajoli, Franco Maisto, Toni Muzi Falconi, Livio Pepino ed Elvira Sellerio. ''L'Europa delle citta' su questo terreno e' stata capace di grandi innovazioni e alcuni governi hanno avviato interessanti sperimentazioni, smentendo efficacemente l'ideologia della 'guerra alla droga' - e' detto nell'appello - ma poco di tutto questo e' stato recepito dalle istituzioni comunitarie''. Secondo i promotori l'occasione delle elezioni del nuovo Parlamento europeo ''puo' rappresentare un punto di svolta per la ricerca di nuove politiche fondate su un approccio piu' tollerante ed umanitario, rafforzando le politiche sanitarie e sociali e limitando al contempo il ricorso al diritto penale e al carcere''. (ANSA). AU 24-MAG-99 19:33 50 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE AGGRESSIONE IN CASA GIORNALISTA: SASININI, UN' ALTRA MAGLIANA? (V.'AGGREDITA A MILANO CONVIVENTE...' DELLE 17,25 CIRCA) (ANSA) - MILANO, 27 MAG - ''Non ce lo vedo un islamico a fare quello che hanno fatto a casa mia. O e' mafia o sono 'ambienti strani' che usano la mafia, come hanno fatto con la 'Banda della Magliana', o possono reclutare due brubru' per fare un lavoro del genere''. Guglielmo Sasinini, inviato di 'Famiglia Cristiana', esperto di criminalita' organizzata e terrorismo internazionale, fuma una sigaretta dopo l'altra nel bar davanti alla Questura e ai colleghi chiede solo di mantenere riserbo ''sul nome di mia moglie. E' ancora sotto choc, in ospedale''. E non vuole dire nulla su quello che la giovane ha subito. Parla senza sosta, si interrompe solo per rispondere al telefonino che squilla senza sosta, spiega che stanotte alle 3 lo ha chiamato il capo della Polizia Masone e poi Giancarlo Caselli. ''Attenzione - dice alla fine ai colleghi -, e' un messaggio per tutti noi: si e' innescato un periodo in cui torniamo a essere al centro dell' attenzione. Le vere intenzioni di chi ha fatto questa cosa le conoscono solo quelli che tirano i fili. Quello di D'Antona puo' essere il primo di una serie di omicidi a medio livello per la nuova strategia della tensione''. Sasinini ammette che di recente stava ''cercando di capire da dove vengono questi di D'Antona, la manovalanza'', ma, da esperto, ricorda che non c'e' mai stata un'azione del genere nella storia del terrorismo italiano, a parte la violenza subita da Franca Rame.(SEGUE). AGGRESSIONE IN CASA GIORNALISTA: SASININI, UN' ALTRA MAGLIANA? (2) (ANSA) - MILANO, 27 MAG - Respinge l'ipotesi islamica, anche se proprio dai fondamentalisti gli sono giunte le minacce che hanno convinto le autorita' a dargli ''da 4 o 5 anni'' un agente di scorta. L'ultima minaccia islamica, qualche mese fa, prima della visita di D'Alema alla Questura di Milano: tre proiettili 357 magnum in una busta recapitata al giornale. Ricorda le ''pressioni'' ricevute quando pubblicò due lettere di Aldo Moro alla nipote, che venivano dal covo BR di via Monte Nevoso riaperto nel 1990: ''Andreani, all' epoca capo ufficio stampa del presidente del Consiglio Andreotti, fece pressione sui vertici di Famiglia Cristiana, perche' volevano che dicessi chi me le aveva date e dove fossero le altre 36 che mancavano. E altri, anonimi, mi telefonarono per dirmi 'Mino Sasinini, ricorda Mino Pecorelli''. Come la compagna vittima dell'aggressione, lui collabora alla rivista 'Polizia Moderna', ''ma questo - dice - non e' indice di un rapporto particolare con la Polizia: sono in tanti a scrivere su quel giornale''. Piuttosto ricorda il suo impegno in 'Libera' l'associazione di Don Ciotti contro la mafia, che ha promosso la legge sulla confisca dei beni ai mafiosi. Si interroga su quello che ha scritto negli ultimi mesi e non trova risposta. Forse capira' qualcosa quando la Scientifica decifrera' la pagina di libro, ora rovinata dalla saliva, che hanno messo in bocca alla sua donna: ''Questo dallo a tuo marito''. (ANSA). IO 27-MAG-99 20:07 51 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE EDITORIA: A TORINO L' ULTIMO SALUTO A GIOVANNI MERLINI (ANSA) - TORINO, 29 MAG - Il mondo economico e culturale torinese ha dato oggi l' ultimo saluto a Giovanni Merlini, presidente della casa editrice Utet e della Compagnia San Paolo. Nella chiesa di Santa Cristina, in piazza San Carlo, attorno alla moglie e ai tre figli, si sono stretti in tanti: c'erano tra gli altri, Norberto Bobbio, il presidente del Sanpaolo, Luigi Arcuti, e il suo vice, Enrico Salza, l' imprenditore Cornelio Valetto, l' amministratore delegato dell' Ifil, Gabriele Galateri di Genola, il presidente della Fondazione Crt, Andrea Comba, il presidente della Camera di Commercio, Giuseppe Pichetto, il presidente della Fondazione Agnelli, Giovanni Pacini, i rettori dell' Universita' e del Politecnico. Intorno alla bara, coperta di fiori bianchi, le bandiere del movimento federalista, su volonta' dello stesso Merlini che ne era stato dirigente nazionale. A fianco dell' altare il gonfalone del Comune di Torino. Merlini, che proprio oggi avrebbe compiuto 70 anni, aveva chiesto anche che la messa fosse celebrata in latino e che tra gli officianti ci fosse don Luigi Ciotti, suo grande amico. E proprio Don Ciotti, nell' omelia, lo ha ricordato come un personaggio schivo, riservato, giovane dentro, con un senso profondo della famiglia, legato al mondo della cultura, della finanza e della solidarieta'. ''Merlini ha detto - ha pubblicato tante opere, ma soprattutto ha collaborato a scrivere la grammatica della vita''. (ANSA). MO 29-MAG-99 12:26 52 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE VERDI: MANCONI E MESSNER INCONTRANO DON CIOTTI A TORINO (ANSA) - TORINO, 4 GIU - Due ''uomini di montagna'', Reinhold Messner e Don Luigi Ciotti, hanno parlato oggi a Torino, di ''qualita' dell' ambiente come strumento per lottare contro il disagio dei giovani nelle citta'''. A farli incontrare e' stato il leader dei verdi, Luigi Manconi. ''Sono nato tra le Dolomiti - ha detto Don Ciotti - e so come un ambiente felice possa aiutare a trovare la propria dimensione. Per questo apprezzo che un uomo come Messner, cosi' lontano dalla politica, cosi' fuori dagli schemi, cosi' amante della natura, si sia candidato''. Ciotti ha poi presentato la terza e ultima edizione dell' Annuario sociale del Gruppo Abele che fotografa con estrema concretezza la realta' sociale italiana con capitoli, schede e approfondimenti su temi quali le morti per droga, l' Aids, la violenza, la poverta', gli incidenti stradali, l' immigrazione, l' anzianita'. Al termine dell' incontro, Don Ciotti ha regalato a Messner una coppa che aveva vinto, in un torneo di equitazione, Giuseppe Di Matteo, il ragazzino ucciso dai mafiosi che ne hanno poi sciolto il corpo nell' acido. ''Dato che i bambini vanno in paradiso - ha detto Ciotti - ti do' questa coppa perche' tu la possa portare in alto sulla vetta di qualche montagna''. All' incontro erano presenti, oltre al capolista Messner, altri candidati dei Verdi nella circoscrizione Nord-Ovest tra cui Sivio Viale, Nando Della Chiesa, Mariano Turigliatto. (ANSA). BEC 04-GIU-99 20:49 53 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE GIUSTIZIA: PEPINO (MD), IN 10 ANNI RADDOPPIATI I DETENUTI (ANSA) - TORINO, 7 GIU - Negli ultimi dieci anni, in Italia, il numero dei detenuti e' raddoppiato, da 25.000 a 50.000, ma ''la crescita del carcere non ha portato a una crescita della sicurezza dei cittadini''. E' quanto ha sostenuto Livio Pepino, presidente nazionale di Magistratura Democratica, in un convegno sul disagio sociale, organizzato a Torino dalla Fiom-Cgil. ''In questo momento, in Italia, una persona su mille - ha detto Pepino - e' in carcere e, se si tolgono vecchi e bambini, una su cinquecento. Questo smentisce l' ipotesi che ci sia un modo lassista di affrontare il problema della sicurezza. Il carcere e' una triste necessita', ma non una risposta alla violenza e alla criminalita'''. Il presidente di Magistratura Democratica ha ricordato che esistono ''forme eterogenne di disagio'', come dimostrano il crescente uso di droghe, l' aumento dei suicidi, la microcriminalita', il ribellismo degli squatter. Pepino ha sottolinato l' esigenza di ''una politica di tutela della vittima'' che preveda, ad esempio, un sostegno anche di tipo economico all' anziano a cui e' stata rubata la pensione, ma anche '' un atteggiamento che riporti a posizioni di legalita' chi questa strada ha abbandonato''. ''Bisogna riconoscere il disagio sociale - ha detto don Luigi Ciotti - anche nelle sue forme piu' silenziose e non solo in quelle di rottura. La violenza diventa spesso l' unico codice per richiamare l' attenzione e dire che si sta male''. (ANSA) ANG 07-GIU-99 13:25 54 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE GIORNATA DROGA: DON CIOTTI E DON ALBANESI, DEFICIT ATTENZIONE (ANSA) - ROMA, 25 GIU - Deficit di attenzione, inerzie legislative e mancanza di sinergie: sono questi i 'buchi neri che caratterizzano, in Italia, la lotta alla droga secondo don Luigi Ciotti che ne denuncia ''la scomparsa dall' agenda politica e dall'attenzione dell' opinione pubblica''. ''Mentre nel mondo si insiste con le politiche di contrasto alla coltivazione di sostanze, che non hanno finora dato i risultati sperati - afferma il responsabile del 'Gruppo Abele' -, la domanda si e' spostata sulle droghe sintetiche e i giovani fanno un uso smodato di psicofarmaci''. Le politiche incentrate sulla tutela della salute, uscite dalla Conferenza di Napoli, ''sono rimaste lettera morta''. ''I tossicodipendenti - continua Ciotti - restano in carcere, cosi' come i malati di aids. I servizi continuano ad osteggiare le esperienze innovative come il lavoro di strada''. ''La droga - incalza don Vinicio Albanesi del Coordinamento delle comunita' di accoglienza - non sembra essere piu' un problema per l'opinione pubblica e non c'e' cosa peggiore che non rappresentare piu' un problema. La preoccupazione cala e con essa scompare la tensione e gli interventi delle istituzioni''. Per Albanesi ''e' urgente, invece, adeguare le risposte fornite dai servizi e dalle comunita' al nuovo tipo di consumatore poliassuntore, che non rappresenta piu' l' emarginazione, ma la normalita'''. (ANSA). AU 25-GIU-99 18:03 55 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE AIDS: INCOMPATIBILITA' CON CARCERE; DON CIOTTI, NO A POLVERONI (ANSA) - ROMA, 30 GIU - Don Luigi Ciotti e' soddisfatto dell' approvazione della legge sull'incompatibilita' tra aids e carcere e si augura che ''contro questo provvedimento non si alzino irresponsabili e strumentali polveroni, come e' avvenuto per la legge Simeone-Saraceni''. ''Ricordiamo ancora, infatti -dice- le campagne di stampa, decisamente allarmistiche e scarsamente obiettive che promossero il blocco della precedente legge del '93''. ''Speriamo, dunque, che al lungo iter parlamentare di revisione di quella legge, parzialmente censurata dalla Corte Costituzionale nel '95, faccia ora riscontro una responsabile urgenza nel valutare i casi concreti e applicare la nuova normativa, senza le disparita' geografiche, gli eccessi di discrezionalita' e le lungaggini burocratiche che purtroppo contraddistinguono l'applicazione dei benefici penitenziari''. Don Ciotti si augura, anche, che ''a questo passo verso una piu' alta civilta' giuridica, ne seguano rapidamente altri a partire da quelli relativi ai tossicodipendenti in carcere e a quelli di grande valore simbolico come l'abolizione dell' ergastolo, anch'essa da molto tempo all'esame del Parlamento''.(ANSA). AU 30-GIU-99 19:19 56 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE TV: ANTONIO RICCI DEVOLVE IL 'PREMIOLINO' A GRUPPO ABELE (ANSA) - ROMA, 30 GIU - Antonio Ricci devolvera' i 3 milioni del ''Premiolino'', il premio ''giornalista del mese'', al Gruppo Abele di Don Ciotti. Il premio sara' consegnato all'ideatore di ''Striscia la notizia'' domani a Milano dal presidente del ''Premiolino'' Gaetano Tumiati. ''Godo e sguazzo come Guazzaloca, finalmente un premio ad un altro macellaio'', ha commentato Ricci che ha anche ricordato i principali servizi del suo telegiornale satirico nel mese di gennaio. Tra questi: gli scandali del lotto, i filmati in esclusiva dei disagi che i volontari di ''Angeli'' hanno dovuto superare per raggiungere il Kossovo, la rissa per la consegna del Tapiro a Francesco Cossiga, l'incontro tra Giovanni Agnelli e Dario Ballantini alias Valentino e la truffa del cronometro nella gara di addio di Alberto Tomba. (ANSA). XCU 30-GIU-99 16:58 57 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MINA' PUBBLICA 'STORIE', 'MA LA RAI NON VUOLE PROSEGUIRE' (ANSA) - ROMA, 1 LUG - Le 'Storie' di Gianni Mina' diventano un libro, anche se,''nonostante buoni ascolti e bassi costi'', non hanno ancora trovato uno spazio nei nuovi palinsesti Rai. Dodici interviste-ritratto di altrettanti ''protagonisti scomodi'' della ribalta internazionale sono state raccolte dal giornalista in un volume ad alta tiratura edito dalla Sperling & Kupfer ('Le storie di Mina'-Testimoni del tempo', pagine 400 lire 29.500). Vi trovano spazio tra le altre, interviste ai genitori di Ilaria Alpi, a Silvia Baraldini, Don Ciotti, Dario Fo e Franca Rame, John Kennedy jr, Maradona, Rigoberta Menchu, Luis Sepulveda. ''Tra gli oltre 70 personaggi intervistati in tre edizioni di 'Storie' - dice Mina'- ho scelto 11 ritratti di figure antagoniste del modello di societa' che viene definito vincente. C'e' poi John Kennedy Jr, timido osservatore del suo tempo, indeciso se accettare il destino della famiglia e fare politica o rinunciare e restare editore''. Spiega Mina' che gli 11 ''antagonisti'' ''raccontano storie che sono sparite dai giornali e dalla tv o vengono sfiorate con superficialita', per tornaconto politico, per ignavia o anche solo perche' spesso sono storie tragiche e dopo qualche giorno i drammi non fanno vendere o non fanno audience''. Da qui la scelta del libro, ''richiesta dal mercato'', perche' ''il libro, con un certo cinema, e' l'ultimo veicolo per far conoscere storie che danno disagio a chi ha coscienza''. (SEGUE). (ANSA) - ROMA, 1 LUG - Mina' cita due esempi: ''Sepulveda, che fu guardia di Allende e ha vissuto il colpo di stato di Pinochet, racconta della moglie torturata e buttata in una disarica perche' creduta morta. Una storia d'attualita' in mesi in cui si va a giudicare se Pinochet e' solo un povero vecchio. Eppure - nota - la Rai non ha mai replicato questa intervista''. C'e' poi il Nobel Menchu, ''che narra il genocidio perpretrato negli anni '80 in Guatemala contro le popolazioni Maya e documentato. In marzo un rapporto Onu ha chiamato in causa il governo Usa. Proprio mentre gli Usa bombardavano la Serbia per opporsi a un altro infame caso di pulizia etnica. E' malizioso chidersi come mai questo rapporto di 4000 pagine dell'Onu sia stato citato in Italia solo da un riquadro del Corsera e da uno del Manifesto?''.''Ecco perche' - dice Mina' - il libro ha una sua funzione''. Nel futuro di Mina' non c'e' per ora la ripresa di 'Storie' in tv: ''La Rai? Non ci sono rapporti. Ho incontrato personalita' importanti di tutto il mondo nel mio lavoro di free lance, ma mi e' faticoso riuscire a parlare con qualcuno della Rai. Loro le idee non le vogliono ascolare. Io so che 'Storie', sia all'una di notte sia l'anno scorso, quando ha avuto l'onore di andare alle 24, ha fatto quattro volte l'ascolto normale di quella fascia oraria. Costa meno di 40 milioni a puntata per 90 minuti di show. Economicamente e come audience i requisiti per continuare ci sono. Ma finora non ho saputo niente''. (ANSA). NL 01-LUG-99 15:59 58 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE KOSOVO: 'PREMIOLINO' DEVOLUTO A FIGLIO AUTISTA SERBO UCCISO (ANSA) - MILANO, 3 LUG - Ha devoluto il premio di tre milioni al figlio di otto anni dell' autista serbo ucciso a poche decine di metri da lui durante un bombardamento della NATO l' inviato del 'Corriere della Sera' Renzo Cianfanelli, che ha ricevuto il 'Premiolino' insieme con altri due inviati nei Balcani, Ennio Remondino della Rai e Paolo Rumiz del 'Piccolo'. I tre giornalisti hanno invitato l' opinione pubblica italiana ad ''andare oltre la resa dei conti'' ed a ''pensare al dopo'', poiche' ''il dramma resta totalmente aperto'' nei Balcani, dove la Serbia e' distrutta ed i disoccupati sono oltre mezzo milione. Durante la serata e' stato premiato anche il tg satirico di Canale 5 ''Striscia la notizia''. ''Non so se siamo giornalisti o meno - ha commentato Antonio Ricci, che ha devoluto il premio al gruppo Abele di Don Ciotti - ma so che non vogliamo essere credibili. Semmai vogliamo rendere incredibili gli altri e fare controinformazione. Almeno noi le ballerine ce le abbiamo davvero, certi giornali invece neppure quelle. Che pensino davvero a fare un servizio ai lettori, a fare inchieste sui temi vicini alla gente, piu' che inserire gadget nelle copie''. Gli altri due premi al ''Giornalista del mese'' sono andati al trimestrale ''Catarsi'' diretto da Emilio Pozzi ed al giornalista sportivo Mario Fossati di ''Repubblica''. (ANSA). MAN 03-LUG-99 12:52 59 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE RAI: CITTA' E CAMPAGNA A 'PAESAGGI RUBATI' (ANSA) - ROMA, 24 LUG - Sara' dedicata alla citta' e alla campagna la quarta puntata di ''Paesaggi rubati'' in onda domani su Raitre alle 23.00. Tra i servizi: Vittorio Gregotti tornera' dopo 25 anni allo Zen, da lui progettato, uno dei quartieri di edilizia popolare tra i piu' discussi d' Italia; Don Ciotti si rechera' in una delle periferie torinesi, Mirafiori sud; Sebastiano Vassalli nelle risaie novaresi; Gianfranco Bettin e Marghera e Vittorio Foa inteverra', infine, sul tema delle periferie e sulla perdita di identita' del paesaggio agricolo.(ANSA). XGA 24-LUG-99 13:04 60 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: LIBERA; SI CONCLUDE CAMPO FORMAZIONE NON VIOLENTA (ANSA) - ROMA, 28 LUG - ''La mafia non muore se non cambia la politica. Quale autonomo e costruttivo raccordo tra societa' civile, politica, mondo del lavoro, istituzioni?''. Questo il tema del dibattito pubblico che si terra' sabato 31 luglio a Castellamare di Stabia e concludera' il quarto Campo nazionale di formazione nonviolenta antimafia ''Per una comunita' alternativa alle mafie: progetti, soggetti, cultura e politica'' organizzato da Libera (associazioni, nomi e numeri contro le mafie) e partito il 17 luglio scorso. Sergio Cofferati, segretario generale della Cgil, la giornalista Rossana Rossanda e Don Luigi Ciotti, presidente di Libera, parteciperanno alla giornata conclusiva del Campo antimafia che ''rappresenta un vero e proprio momento di ricerca e confronto atttraverso cui consolidare i rapporti tra societa' civile e istituzioni impegnate insieme per prevenire e combattere i fenomeni mafiosi''.(ANSA). RED 28-LUG-99 17:19 61 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE SUICIDIO CONSIGLIERE VERDI: MERCOLEDI' LA SALMA A TORINO (ANSA) - BUENOS AIRES, 8 AGO - Forse mercoledi' potra' essere rimpatriata a Torino la salma del consigliere regionale dei Verdi del Piemonte, Pasquale Cavaliere, che si e' suicidato venerdi' sera nell'abitazione della sua compagna Andrea Suarez nella citta' di Cordoba (700 chilometri al nordovest di Buenos Aires). Dopo il risultato dell'autopsia praticata ieri nell'obitorio giudiziario della citta', che ha stabilito che la morte e' avvenuta per asfissia, il magistrato che e' intervenuto nel caso ha confermato che si e' trattato di un suicidio e ha autorizzato il ritiro della salma. La polizia ha diramato un comunicato informando che Cavaliere ha lasciato una lettera per i congiunti spiegando le ragione di una 'cosi' tragica decisione', che e' stata consegnata ad Andrea Suarez. Il reggente del consolato italiano a Cordoba Giampaolo Ferrin ha detto che la salma di Cavalieri e' stata presa in consegna dall'impresa di pompe funebri Caruso della citta' di Cordoba che si sta occupando delle misure sanitarie richieste per il rimpatrio. ''Domani - ha informato Ferrin - le autorita' consegneranno il certificato di morte e chiederemo alla prefettura di Torino l'autorizzazione per il rimpatrio che potra' probabilmente avvenire mercoledi'''.(SEGUE). AM 08-AGO-99 18:45 SUICIDIO CONSIGLIERE VERDI: MERCOLEDI' LA SALMA A TORINO (2) (ANSA) - BUENOS AIRES, 8 AGO - L'agenzia di stampa locale Telam e il quotidiano di Cordoba 'La voz del interior' che pubblica oggi la notizia, danno alcuni particolari sul suicidio di Cavaliere informando ad esempio che il suo cadavere e' stato trovato nella camera da letto e che si era impiccato con un lenzuolo. La morte doveva essere avvenuta alcune ore prima del ritrovamento alle otto di sera perche' quando il figlio di 6 anni di Cavaliere e' tornato da scuola a meta' pomeriggio nessuno ha aperto la porta. Andrea Suarez era andata a trovare la madre fuori Cordoba e un parente, Armando Mayor, ha forzato la serratura. Andrea Suarez e suo figlio che dopo una vacanza in Italia era giunto a Cordoba pochi giorni fa con il padre, hanno lasciato l'abitazione dove e' morto Cavaliere e sono andati in casa di parenti.(ANSA) AM 08-AGO-99 18:45 62 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE SUICIDIO CONSIGLIERE VERDI: MERCOLEDI' LA SALMA A TORINO (3) (ANSA) - TORINO, 8 AGO - Se la salma arrivera' mercoledi', come si aspettano anche gli amici torinesi e i parenti del consigliere, i funerali si potranno tenere gia' giovedi', o al piu' tardi venerdi', a Cirie', il quartiere dormitorio alla periferia di Torino dove vive la numerosa famiglia di Pasquale Cavaliere. Tra i tanti che parteciperanno alla cerimonia funebre - la famiglia ha piacere che si tenga la funzione religiosa - ci sara' anche Don Ciotti, fondatore del Gruppo Abele. E' probabile che sia proprio Don Ciotti, da anni amico di Cavaliere con il quale ha diviso numerose battaglie di carattere sociale, ad officiare la messa, ma la notizia non e' ancora certa. Intanto stanno rientrando a Torino, dalle vacanze, per essere vicini alla famiglia e per solidarieta' nei confronti dell' amico e compagno di partito, numerosi amici e colleghi del consigliere verde. Tra questi anche Silvio Viale, capogruppo in Comune: ''mi stanno telefonando molti amici di Pasquale per sapere quando saranno i funerali, perche' vogliono esserci assolutamente''. Con la salma, arriveranno dall' Argentina, anche le diverse lettere che Pasquale Cavaliere pare abbia scritto agli amici e ai parenti piu' stretti, (quella lasciata alla sua ex compagna Andrea e' gia' stata consegnata oggi in Argentina). Intanto domattina partiranno da Torino il parlamentare verde Giorgio Gardiol e la sorella di Cavaliere, Maria Antonietta, per tornare poi mercoledi' con la salma. (ANSA). BEC 08-AGO-99 19:43 63 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE SUICIDIO CONSIGLIERE VERDI: AI FUNERALI I LEADER DEL PARTITO (ANSA) - CIRIE' (TORINO), 16 AGO - I vertici nazionali dei Verdi hanno partecipato oggi alle esequie di Pasquale Cavaliere, il consigliere regionale del sole che ride morto suicida il 6 agosto scorso in Argentina. C'erano la coordinatrice del comitato per la costituente dei Verdi, Grazia Francescato, il portavoce dimissionario, Luigi Manconi, il ministro dell' ambiente Edo Ronchi, il sottosegretario alla giustizia Franco Corleone, il deputato Mario Paissan e il senatore Stefano Semenzato. Almeno un migliaio le persone presenti nella chiesa di San Giovanni Battista, dove don Luigi Ciotti, l' animatore del Gruppo Abele che aveva condiviso numerose battaglie civili dell' esponente verde suicida, ha presieduto il rito funebre (una liturgia della parola con benedizione delle spoglie). Il padre di Cavaliere, Vincenzo, parlando davanti ai vertici dei Verdi, della Regione Piemonte, della Provincia di Torino, del Comune di Cirie' e di altri limitrofi, ha manifestato tutto il suo dolore. ''Pasquale - ha detto - mi manchi tanto, come faro' a stare senza di te?''. Ancora sconvolto, ha espresso i suoi dubbi sulla morte: ''Mi rivolgo al governo: i conti non mi tornano. Non so chi ci sia davvero in quella bara. Lo sappiano tutti, non mi fermero' finche' non avro' scoperto come davvero e' mancato mio figlio''. Al cimitero, Manconi ha descritto Cavaliere come l' esempio ''vivo e palpitante'' della politica verde. (ANSA). MOA 16-AGO-99 19:10 SUICIDIO CONSIGLIERE VERDI: AI FUNERALI I LEADER DEL PARTITO (2) (ANSA) - CIRIE' (TORINO), 16 AGO - Molte persone hanno reso omaggio, prima delle esequie, alle spoglie di Cavaliere nella camera ardente allestita in municipio. In chiesa, poi, spiccava la presenza di politici di tutti i partiti, da An a Forza Italia, al Ppi, ai socialisti, mentre, durante il trasporto del feretro al cimitero, accanto alle bandiere dei Verdi sventolavano anche quelle di Rifondazione comunista e dei Comunisti italiani. Un tentativo di spiegare la parabola politica e umana del consigliere suicida e' stato fatto prima da don Ciotti, durante il funerale, poi da Manconi, nel suo discorso al cimitero. In particolare, il sacerdote non ha visto nel suicido di Cavaliere il fallimento di un' esperienza umana, ma la prova di un uomo che ''non riesce piu' a reggere il peso delle richieste, del suo ruolo pubblico, schiacciato dal peso della sua stanchezza''.Ciotti ha infatti ricordato l' impegno di Cavaliere per i carcerati, i disoccupati, gli emarginati a causa della droga, dell' alcool, dell' Aids. ''Pasquale - ha detto il sacerdote e' osservato da Dio in modo speciale perche' Dio non e' indifferente a chi reagisce all' ingiustizia, perche' cosi' collabora al Suo piano di giustizia''. (ANSA) MOA 16-AGO-99 20:07 64 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE FESTA UNITA': A MODENA CON D'ALEMA, GUAZZALOCA E GORBACIOV (ANSA) - MODENA, 27 AGO - Tanta politica, ovviamente, ma non solo: dal 2 al 27 settembre, nell' area di Ponte alto, di proprieta' della federazione Ds di Modena, la Festa nazionale dell' Unita' fara' parlare maggioranza e opposizione e dara' spazio anche a tre premi Nobel. Ci sara' (la presenza e' certa al 99% e dipendera' dalle condizioni della moglie) Michail Gorbaciov mentre gli incontri sul Guatemala e la bioetica avranno come ospiti Rigoberta Menchiu' e Rita Levi Montalcini. L' aspetto politico, ha detto il segretario dei Ds di Modena Massimo Mezzetti, presentando un primo programma, si sviluppera' soprattutto su quattro filoni: il dialogo fra le forze del centro sinistra, il futuro del centro sinistra, le riforme istituzionali, i temi di attualita' come giustizia, parcondicio, pena di morte. All' invito hanno risposto D' Alema (che ci sara' due volte, il 5 e 19), naturalmente Veltroni e, per il tema ''Bologna'' il neosindaco Giorgio Guazzaloca che si confrontera' (il 12) con il predecessore Walter Vitali, l' ex allenatore rossoblu' Renzo Ulivieri (notoriamente schierato a sinistra) e il bolognesissimo Lucio Dalla. Il 7 si parlera' di spot in tv con Antonello Falomi, Carlo Freccero, Francesco Storace, Giovanni Valentini. Il 18 l' incontro su riforme e bipolarismo con Fini e Folena, il 21 quello sull' Ulivo con Bassolino e Di Pietro. Di welfare state parleranno l' 11 Giuliano Amato e Sergio Cofferati. (SEGUE). C07-CST/GU 27-AGO-99 14:53 FESTA UNITA': A MODENA CON D'ALEMA, GUAZZALOCA E GORBACIOV (2) (ANSA) - MODENA, 27 AGO - Cofferati discutera' anche di lavoro (il 4) con il ministro Salvi, D' Antoni, Larizza e Alfiero Grandi. Di giustizia si discutera' piu' volte, con esponenti del Governo ma anche con Silvia Melis, con i genitori di Ilaria Alpi, con il procuratore Vigna, con don Ciotti e Tano Grasso. Il 24 il tema sara' invece il pontificato di Giovanni Paolo II. Molto nutrito anche il programma-spettacoli con appuntamenti di richiamo: il 4 settembre, Aldo, Giovanni e Giacomo, l' 11 Vasco Rossi, l' 8 i Massive Attack. Gli incontri di costume, cultura e intrattenimento avranno come protagonisti, tra gli altri, Santo Versace e Laura Biagiotti. Ma uno degli incontri clou della festa e' considerato anche quello sportivo sul mito Ferrari dal titolo ''A tu per tu con le rosse'' con Eddiee Irvine e Jean Todt e un conduttore particolare come Alessandro Bergonzoni. Infine i tradizionali numeri della Festa: l' area complessiva e' di 200 mila metri quadrati, dei quali 51.400 al coperto. Ci saranno cinque punti spettacolo con 25.000 posti solo nell' arena concerti e altri 10.000 nell' anfiteatro. Poi 20 ristoranti, sei punti ristoro e 10 bar con 8.800 complessivi posti a sedere. (ANSA). C07-CST/GU 27-AGO-99 14:57 65 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE SI SPOSA A PALERMO EX PRETE DI 'FRONTIERA' (ANSA) - PALERMO, 3 SET - Prete di frontiera nella Palermo di mafia, interrompe il ministero e cambia citta' dopo aver riallacciato un legame sentimentale precedente al sacerdozio con una coetanea che gli dara' un figlio: ieri nel capoluogo siciliano il matrimonio col rito di santa romana chiesa. E' la storia, illustrata oggi dal ''Giornale di Sicilia'', di Giorgio Porcaro, 35 anni, subentrato nella cura delle anime a Pino Puglisi, il parroco del rione Brancaccio assassinato dalla mafia il 15 settembre del 1993, e successivamente divenuto pastore della borgata Acquasanta. Proponendosi nel solco dell' impegno civile di don Puglisi, il religioso per due anni animo' gruppi giovanili motivati al cambiamento e al riscatto. In quel periodo l' incontro con Giusy Salerno, una ''vecchia fiamma'' risalente al periodo in cui non aveva ancora maturato la scelta dei voti. La donna rimase incinta, il caso fini' sui giornali, ci fu molto rumore, il parroco fu costretto alla ''fuga'' e riparo' a Torino, ospite operativo del centro per il recupero dei tossicodipendenti di don Luigi Ciotti. Ieri quindi la solenne liturgia nella chiesa di San Francesco Saverio all' Albergheria, nel centro storico di Palermo, officianti il parroco, Cosimo Scordato, e don Ciotti. In prima fila Matteo, quattro anni, il figlio della coppia.(ANSA). MIR 03-SET-99 10:28 66 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE USURA: MICROCREDITO SENZA GARANZIE, RICETTA DEL TERZO MONDO (ANSA) - ROMA, 6 SET - In Bangladesh il 10% della popolazione si e' affrancata dall'usura migliorando le proprie condizioni di vita grazie alla ricetta del microcredito senza garanzie riservato solo ai poveri, messa in atto dalla Grameen Bank. Sono 36.000 i villaggi del Bangladesh 'baciati' da questo istituto di credito indipendente che opera in 57 Paesi di ogni parte del mondo. Il fondatore della Grameen Bank, Muhammad Yunus, partecipera' all'incontro promosso dal ministro per le Pari Opportunita', Laura Balbo, e dal presidente di Imprenditorialita' giovanile spa, Carlo Borgomeo, mercoledi' 8 settembre alle 11 al Dipartimento Pari Opportunita' in via del Giardino Theodoli a Roma. All'incontro (''Il credito: opportunita' o privilegio'') parteciperanno anche - informa un comunicato - il commissario straordinario della Missione Arcobaleno, Marco Vitale; il commissario antiracket e antiusura, Tano Grasso; il direttore principale della Banca d' Italia, Carlo Pisanti; il presidente del Gruppo Abele, don Luigi Ciotti; il presidente della Banca etica, Fabio Salviato; il deputato Laura Pennacchi. A moderare il tavolo sara' Gad Lerner. (ANSA). COM-GU 06-SET-99 17:57 67 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE CARCERI: SITUAZIONE 'FORIERA DI SVILUPPI IMPREVEDIBILI'/ANSA (ANSA) - ROMA, 8 SET - Il carcere e' oggi ''un moderno lazzaretto, chiamato a contenere fasce di poverta' culturale e materiale di disagio e malattia''. La frase e' di Don Ciotti, ma e' riportata significatamente nella relazione del comitato Carceri della commissione giustizia della Camera, perche' sintetizza il giudizio complessivo sul pianeta ''carcere'', individuando una serie di problemi urgenti: il sovraffollamento, la necessita' di disegnare nuovi percorsi di carriera per un personale ''scontento e demotivato'', la necessita' di nuovi strumenti legislativi volti ad incentivare le occasioni di lavoro dei detenuti, le difficolta' della sanita' penitenziaria, l' opportunita' di rafforzare e riorganizzare la cosidetta area penale esterna per facilitare il ricorso alle misure alternative alla detenzione, i problemi inerenti la magistratura di sorveglianza, il fallimento sostanziale dell' attivita' del trattamento''. ''Il carcere - si legge nella bozza di relazione - e' rimasto sostanzialmente chiuso alla societa' civile che ne giustifica l' esistenza come istituzione, ma solo allo scopo di rimuovere una realta' scomoda, difficile ed inquietante. Sembra emergere come nuovo comune sentire una nuova concezione che potremmo definire utilitaristica della pena, come forma di requilibrio sociale che serve essenzialmente a placare i sentimenti di una societa' offesa dal crimine''. (SEGUE). (ANSA) - ROMA, 8 SET - La commissione rileva ''un costante aumento del numero dei condannati, e aumenta quindi il numero delle persone che ricevono risposte sanzionatorie dal nostro ordinamento. La popolazione delle carceri e' intorno alle 50mila unita'', e i soggetti a misure alternative sono circa 30mila, cui vanno aggiunti i fruitori delle sanzioni sostitutive. Si valuta quindi in ben piu' di 100mila persone il numero dei condannati con sanzioni esecutive''. ''La situazione sotto molti punti di vista - si legge ancora nella relazione - appare complessa e foriera di sviluppi imprevedibili in attesa di una diversa impostazione e ripensamento della politica penitenziaria. La cerceri pululano soprattutto di emarginati: tossicodipendenti ed extracomunitari in gran numero, ma soprattutto criminalita' di piccolo cabotaggio''. Particolarmente grave appare la situazione del trattamento che non corrisponde affatto a quanto previsto dalla legge: risulta nel complesso molto limitata, prevalendo l' attivita' di custodia, finalizzata solo al mantenimento dell' ordine della disciplina interna. E' ancora rara l' eventualita' di sottoporre i detenuti ad un programma di rieducazione individuale, e rare sono le occasioni di lavoro. I migliori risultati, quando si ottengono sembrano dovuti piu' alla buona volonta' degli operatori, dei volontari, di qualche direttore iluminato''. (ANSA) CAV 08-SET-99 19:04 68 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE STUPEFACENTI: UN BUS ITINERANTE PER INCONTRARE DROGATI TORINO (ANSA) - TORINO, 9 SET - Un autobus circolera' per le strade di Torino alla ricerca di tossicodipendenti. L' iniziativa e' la prima nel suo genere realizzata in Europa dai servizi pubblici allo scopo di fronteggiare le emergenze e di svolgere azione di recupero e di prevenzione. Non sara' un semplice distributore di siringhe sterilizzate e preservativi, ma mettera' a disposizione uno staff medico completo in grado di intervenire sotto il profilo sanitario e psicologico. Denominato ''can go'' l' intervento partira' la prossima settimana. A presentarlo e' stato, tra gli altri, Giovanni Rissone, il direttore generale dell' Asl 4 di Torino che negli ultimi anni aveva sperimentato l' esperienza con la collaborazione del Gruppo Abele e che ora ha promosso il nuovo progetto. Si trattava, allora, di un camper il cui raggio d' azione era limitato a due zone della citta', ma che, comunque, ha avuto modo di contattare 3.700 tossicodipendenti tra il '95 e il '98. Ogni giorno c'e' stata una media di 250 persone che hanno ricevuto materiale sterile e indicazioni per l' accesso ai dormitori, alle mense e ai servizi per l' igiene personale. Alcuni di loro sono anche stati avviati a percorsi riabilitativi. Nel trienno, inoltre, l' unita' di strada ha affrontato 275 casi di overdose. Il nuovo pullman e' dotato delle attrezzature di collegamento con tutti i servizi di emergenza e il suo interno e' diviso in box, compreso un 'salottino' di accoglienza. (ANSA) BAN 09-SET-99 16:46 69 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE PEDOFILIA: ARRESTI DOMICILIARI PER SACERDOTE CUNEESE (V. ''PEDOFILIA, ARRESTATO PARROCO...'' DELLE ORE 12,30) (ANSA) - MONDOVI' (CUNEO), 20 SET - Un lungo interrogatorio e poi la concessione degli arresti domiciliari per don Luciano Michelotti, il parroco di Flamenga, frazione di Vicoforte (Cuneo), da sabato in carcere con l' accusa di pedofilia. Questa la decisione presa oggi dal gip di Mondovi', Luigi Acquarone. Il sacerdote dovra' abitare in casa della sorella. Don Michelotti ha respinto ogni accusa, sostenendo che il materiale pornografico (foto e 17 floppy disc) che gli e' stato trovato in casa l' aveva ricevuto dopo una confessione: ''Me l' aveva consegnato cinque giorni prima dell' arresto una persona, volevo distruggerlo''. I suoi legali, gli avvocati Emma Giusta e Carlo Benigno, hanno spiegato: ''Dagli atti non emerge alcun sfruttamento di minori, ma solo fotografie di contenuto non pornografico e il ritrovamento di floppy-fisc con minori come protagonisti''. Don Michelotti si e' descritto come un prete di frontiera, in contatto col Gruppo Abele: ''Assisto tossicodipendenti, maniaci sessuali e un gruppo di omosessuali cattolici''. Ecco perche' il suo nome finisce in un' indagine condotta alcuni mesi fa dalla magistratura di Biella, contro pedofili che operano anche su Internet. Il bimbo ritratto nelle foto sarebbe figlio di un tossicodipendente, assistito da don Michelotti: ''E' nudo, ma e' insieme ai genitori, niente di morboso'', hanno sostenuto i legali. Ma il pm sembra convinto delle accuse. (ANSA) YLW-GE 20-SET-99 20:23 70 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE PRETE ARRESTATO PER PEDOFILIA, I PARROCCHIANI LO DIFENDONO (ANSA) - MONDOVI' (CUNEO), 21 SET - Non credono alle accuse di pedofilia rivolte al loro parroco, don Luciano Michelotti, gli abitanti della frazione Flamenga di Vicoforte di Mondovi' e preannunciano raccolte di firme e lettere ai giornali: ''Non e' un mostro'', sostengono. La vicenda ha suscitato notevole scalpore. Arrestato sabato, da ieri sera don Michelotti e' agli arresti domiciliari nella casa della sorella, a Mondovi'. Anche davanti al gip ha respinto le accuse che gli vengono rivolte dal pm di Mondovi', Ezio Basso, dopo un' indagine partita nel maggio scorso sugli sviluppi di una vicenda di pedofilia via Internet venuta alla luce a Biella. Il sacerdote era tenuto sotto controllo e le telefonate venivano intercettate. Fra una decina di giorni vi sara' l' incidente probatorio con la ricostruzione dei fatti e la testimonianza di numerose persone. Il computer del sacerdote e' stato affidato a un esperto perche' ricostruisca le tracce dei percorsi seguiti per navigare su Internet. Nella canonica di don Michelotti gli inquirenti hanno trovato alcune foto nelle quali veniva ritratto un bimbo nudo e una ventina di floppy disc, che contenevano immagini pornografiche prese da Internet. ''Li ho ricevuti nel segreto della confessione'', si e' difeso il parroco, il quale ha anche sottolineato il ruolo pastorale svolto in questi anni negli ambienti degli omosessuali, per conto del Gruppo Abele. (ANSA). YLW-GE 21-SET-99 11:47 71 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE CARCERI: REGOLAMENTO; DON CIOTTI, NON FINISCA COME LEGGE 180 (ANSA) - ROMA, 24 SET - Bene il nuovo regolamento penitenziario, ma alle aspettative che da oggi vivono i 51 mila detenuti italiani ''non si puo' dare solo un messaggio culturale e simbolico''. A mettere in guardia contro le conseguenze che lungaggini o cattiva applicazione del nuovo regolamento potrebbero produrre nelle carceri, e' don Luigi Ciotti. ''Se alle parole non seguissero i fatti - dice - sarebbe come aver gettato benzina sul fuoco''. ''Accadrebbe - prosegue - quello che e' successo alle leggi di maggiore civilta' in Italia, come la 180 che e' rimasta sulla carta e non e' stata messa in grado di funzionare''. Secondo don Ciotti, che a Torino con i volontari del gruppo Abele ha avviato da anni un progetto carcere, il nuovo regolamento ''e' anche l'occasione per ritrovare una misura di razionalita' nel dibattito (e nelle scelte politico-legislative) sulla sicurezza e la criminalita' di questi ultimi tempi''. ''La difesa sociale dal crimine, la sicurezza urbana sostiene - non si garantiscono con la demagogia, ma con misure di ordine pubblico realistiche e intrecciate con strategie piu' ampie di carattere sociale, di lotta alla poverta' e all' emarginazione''.(SEGUE). AU 24-SET-99 17:17 CARCERI: REGOLAMENTO; DON CIOTTI, NON FINISCA COME LEGGE 180 (2) (ANSA) - ROMA, 24 SET - Per don Ciotti le citta' potrebbero diventare piu' sicure e i reati diminuire ''se le risorse economiche, prontamente trovate per misure di dubbia utilita' come il braccialetto, venissero investite invece in servizi sociali, in progetti di prevenzione nelle scuole e nei quartieri a rischio e aumentando le possibilita' dei servizi per le tossicodipendenze''. ''Caselli ieri lo ha sottolineato - ribadisce Ciotti adeguare le carceri a standard di civilta', oltre che di efficacia e di buona organizzazione, contribuisce a prevenire il crimine e i nuovi reati''. Per il sacerdote ''un carcere che e' civile, funziona e quindi reinserisce, e' un investimento perche' riduce i rischi di recidiva''. ''Cio' che c'e' da fare, dunque - conclude - e' applicare urgentemente il nuovo regolamento senza disparita' geografiche o legate alla sensibilita' delle singole direzioni''. (ANSA). AU 24-SET-99 17:17 72 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE LAVORO: IMMIGRATI; DON CIOTTI PROPONE 'MARCHIO DI LEGALITA'' (ANSA) - TORINO, 7 OTT - Un marchio di legalita' per certificare merci e aziende esenti da forme di sfruttamento di manodopera immigrata. E' la proposta fatta da don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele, durante il seminario ''Immigrazione dall' Albania, tra accoglienza e pregiudizio'', che si e' aperto oggi a Torino, dove si concludera' sabato. ''Il marchio - ha spiegato don Ciotti - dovrebbe garantire che merci prodotte in Italia con manodopera straniera, oppure da ditte italiane direttamente nei paesi poveri e, specificatamente, in Albania, non siano realizzare grazie a lavoro nero o sottopagato, forme di caporalato, minacce e ricatti''. Parlando degli albanesi immigrati in Italia, il fondatore del Gruppo Abele ha sottolineato il rischio ''che si stiano radicando e diffondendo pregiudizi, a tutto discapito dell' accoglienza e di scelte politiche capaci di favorire l' integrazione''. ''Occorre quindi - ha aggiunto - uno sforzo supplementare di razionalita' ed equilibrio, da parte di Governo e amministrazioni locali, per non alimentare nell' opinione pubblica esasperazioni ed esagerazioni. La larghissima maggioranza degli immigrati che arrivano in Italia e in Europa ha concluso don Ciotti - non vengono per delinquere o in cerca di facili guadagni, ma per trovare un lavoro e un futuro. Si tratta di persone in fuga dalla fame e dalle guerre''. (ANSA). BOT 07-OTT-99 16:54 73 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE CRIMINALITA': FORUM DROGHE A D'ALEMA, POLITICHE NUOVE SULLA DROGA (ANSA) - ROMA, 7 OTT - Un intervento riformatore in materia di politiche sulla droga e un approccio piu' scientifico e meno ideologico sulla sperimentazione dei trattamenti terapeutici con eroina, per valutare con serieta` le esperienze europee. E' quanto chiede Forum droghe, con una lettera aperta, a D'Alema firmata tra gli altri anche da don Luigi Ciotti, don Andrea Gallo, don Gino Rigoldi, Francesco Maisto (sostituto procuratore presso la Corte dAppello di Milano) e Livio Pepino (presidente di Magistratura democratica). Nella lettera il problema droga e' legato al dibattito sulla sicurezza nelle citt` che sta dominando il confronto politico italiano. ''Spesso le soluzioni avanzate - e' scritto - sono state solo di carattere repressivo. Fortunatamente si sono udite anche proposte in contro tendenza, ispirate alla ragionevolezza''. ''Proprio da Milano, la citta' dove piu' forte e' la spinta verso la tolleranza zero, alcuni magistrati hanno messo in luce la connessione fra criminalita', tossicodipendenza e politica sulle droghe''. ''Ed e' significativo - e' scritto nella lettera - che sia la magistratura a richiamare lattenzione sulle sperimentazioni che in Europa si vanno compiendo e a sollecitare anche in Italia la somministrazione controllata di eroina''. ''L'esperienza della Svizzera dimostra che scelte di tolleranza e investimento sul versante sociale si guadagnano il consenso quando una classe dirigente assume indirizzi politici coerenti''. AU 07-OTT-99 17:02 74 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE ARCERI: CASELLI, TRE LIVELLI CONTRO SOVRAFFOLLAMENTO (ANSA) - CALAMANDRANA (ASTI), 9 OTT - Ristrutturare l' organizzazione delle carceri attraverso tre livelli, per far fronte al sovraffollamento che tendera' ad aumentare nel breve e medio termine: e' l' ipotesi illustrata da Giancarlo Caselli, direttore del Settore istituti di pena del Ministero di Grazia e Giustizia, che stamane e' intervenuto al convegno ''Oltre le sbarre'' promosso dalle Comunita' psichiatriche ''Antares'' di Calamandrana e ''Il Cascinale'' di Castel Rocchero (Asti). Non essendo possibile un intervento edilizio nel breve periodo - ha ricordato Caselli - si studia una differenziazione dei circuiti carcerari in tre livelli: di sicurezza, per i reati piu' gravi, con sospensione dei benefici per i detenuti; ordinario, con la cosiddetta ''massima attivita' trattamentale'' e recupero dei benefici; attenuato, con custodia al minimo a vantaggio di forme di partecipazione, sino all' autogestione. Il carcere dovrebbe cosi' dare una risposta differenziata a seconda dei vari reati, fornendo al condannato un idoneo percorso per per riacquistare la capacita' di stabilire rapporti corretti con gli altri. La ristrutturazione, inoltre, deve essere legata all' ottimizzazione delle attuali risorse. Oggi nelle carceri italiane - ha ricordato Caselli - sono rinchiuse 51-52 mila persone; lo scorso anno oltre 26 mila sono state affidate ai servizi sociali. (SEGUE). S08-MO/CD 09-OTT-99 18:28 CARCERI: CASELLI, TRE LIVELLI CONTRO SOVRAFFOLLAMENTO (2) (ANSA) - CALAMANDRANA (ASTI), 9 OTT - Dal convegno - al quale hanno partecipato anche don Luigi Ciotti (occorre - ha detto adeguare le carceri a standard di civilta', ma la grande sfida e' all' esterno) e Sergio Cusani - esce la ''Carta di Calamandrana'', sui rapporti tra giustizia e societa'. ''Punta - ha affermato il senatore Alessandro Meluzzi, che e' anche direttore sanitario della locale Comunita' psichiatrica non solo e non tanto sull' umanizzazione del carcere e della pena, ma ad una risposta meno indifferenziata del carcere all' immenso disagio che sale dalla societa'''. ''Le carceri - ha aggiunto - sono piene di tossicodipendenti, di soggetti con problemi di alcoolismo e psichici. Crediamo che le 600 mila lire al giorno spese da Stato e contribuenti per ciascun detenuto possano essere utilizzate meglio, investendo sul recupero della persona. In caso contrario e' difficile pensare al reinserimento nella societa'''. (ANSA). S08-MO/CD 09-OTT-99 18:28 75 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE DROGA: RICOVERO COATTO; DON CIOTTI, SI RIPARTE SEMPRE DA ZERO (ANSA) - ROMA, 18 OTT - ''Nel dibattito sulla tossicodipendenza si riparte sempre da zero, per assenza di memoria storica e anche un po' per l'atteggiamento, tutto italiano, di soffocare i problemi reali sotto il peso delle divisioni ideologiche''. A sottolinearlo e' don Luigi Ciotti che invita tutti ''anche il presidente Fini, a ripartire questa volta da quattro: per andare avanti, anziche' indietro, per correggere le leggi e le terapie in base ai limiti, le isufficienze e gli errori di quelle gia' sperimentate''. ''Non vi e' purtroppo una risposta unica e salvifica (che sia il ricovero coatto o la distribuzione di eroina) - sostiene Ciotti - come in Svizzera occorre la politica dei 'quattro pilastri': prevenzione, riduzione del danno, terapia e reinserimento, repressione del traffico''. ''Quattro interventi, tutti egualmente indispensabili perche' l'edifico non traballi''. ''In Italia il primo 'pilastro' e' decisamente sottovalutato, il secondo osteggiato. L'ultimo e' reso difficile dalla criminalizzazione dei tossicodipendenti che li costringe a solidarizzare con i loro aguzzini''. Per questo, secondo don Ciotti, ''l'edificio delle nostre politiche sulla droga e' sempre pericolante''. ''C'e', inoltre, un aspetto che io ritengo decisamente immorale ed e' il grande ricovero coatto di massa italiano (che si chiama carcere) dove sono rinchiusi migliaia di tossicodipendenti e ben pochi trafficanti di morte''. (ANSA). AU 18-OTT-99 17:33 76 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE CARCERI: VALLETTE; DON CIOTTI, ENNESIMO GRIDO D'ALLARME (V.'CARCERI: VALLETTE; INALANO DROGA ...' DELLE 12,33) (ANSA) - ROMA, 20 OTT - ''I reclusi morti nel carcere delle Vallette costituiscono l'ennesimo grido di allarme per una situazione penitenziaria che produce malattia, alimenta disperazione e favorisce la morte''. A sostenerlo e' don Luigi Ciotti, responsabile del Gruppo Abele, secondo il quale mentre si discute di cure e lavori forzati, di braccialetti elettronici, ''la disperazione cresce silenziosamente e inavvertita nelle celle. Un disagio che, nell'anno passato, si e' tradotto in 6.342 gesti di autolesionismo, 933 tentati suicici, 51 suicidi e 78 decessi''. ''Il carcere - aggiunge don Ciotti - non puo' continuare ad essere una sorta di contenitore dove occultare tutti i problemi sociali cui non si riesce (talvolta non si sa, spesso non si vuole) a dare risposte''. ''Tossicodipendenza, immigrazione, malattia mentale, aids, poverta' estrema sono i volti e la condizione della maggioranza dei 51.400 detenuti italiani: 'scorie' sociali che continuiamo a nascondere sotto il tappeto fingendo di credere che cio' renda piu' sicure le nostre citta'''. Don Ciotti propone, dunque, la creazione di una commissione parlamentare sul carcere per fotografarne i problemi, censire le necessita' e immaginare risposte innovative. ''Tra le tante e non sempre utili proposte di commissioni parlamentari, questa -dice - potrebbe servire davvero''. (ANSA). AU 20-OTT-99 15:44 77 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE DROGA: MANCONI, MATTARELLA SBAGLIA (V. 'DROGA: MATTARELLA, NO A DISTRIBUZIONE...' DELLE 11,32) (ANSA) - ROMA, 21 OTT - Il senatore Verde Luigi Manconi sostiene che ''non risponde affatto a verita', come ha affermato oggi il vicepresidente del Consiglio, Sergio Mattarella, che la somministrazione controllata, la' dove e' stata applicata (in Svizzera, ad esempio) si e' dimostrata un 'insuccesso totale' e che, con essa, si abdicherebbe all' obiettivo di contrastare il consumo delle droghe''. Secondo Manconi, ''e' vero il contrario'' e ''le politiche proibizioniste adottate fino ad oggi hanno fallito'', per cui ''sarebbe sciocco non prendere in considerazione le indicazioni della comunita' scientifica e di numerosi operatori, anche di comunita' terapeutiche (tra questi don Luigi Ciotti e don Mario Picchi), o quelle espresse da Giancarlo Caselli e, prima di lui, dal magistrato Nobile''. L' esponente Verde ricorda come queste persone citate siano favorevoli a sperimentare la somministrazione controllata di sostanze stupefacenti. ''Ritengo, pertanto - conclude Manconi che i ministeri competenti del nuovo governo non si potranno esimere dal prendere in considerazione la sperimentazione di soluzioni alternative a quelle fallimentari imposte dalla legislazione proibizionista''. (ANSA). SES/ARS 21-OTT-99 18:05 78 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE AIDS-CARCERI: DON CIOTTI, URGENTE COSTRUIRE ACCOGLIENZA (ANSA) - ROMA, 22 OTT - ''E' importante che, seppur tardivamente, la nuova legge sull' incompatibilita' tra aids e carcere sia stata messa in grado di funzionare. E' urgente ora prevedere interventi di accoglienza sul territorio o sara' troppo facile poi lamentare i pochi casi di recidivita' che possano accadere''. Per don Luigi Ciotti, infatti, sono solo 70 in tutta Italia le case alloggio dove protrebbero essere accolti i detenuti malati di aids, una volta scarcerati. ''Avremmo inoltre auspicato - aggiunge Ciotti - che la legge fosse meno rigida e meno restrittiva rispetto alla 223 del '93, perche' il diritto preminente alla salute, cura e vita va sancito anche per i reclusi''. Ciotti espone altre due preoccupazioni: ''che l'applicazione della legge possa essere soggetta ad eccessive interpretazioni da parte dei giudici di sorveglianza'' e che ''i suoi effetti stentino a penetrare nelle mura di alcuni istituti di pena dove anche la riforma penitenziaria fatica a farsi largo''. (ANSA). AU 22-OTT-99 19:17 79 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE ONU: SICUREZZA E CRIMINE, 27 MILIONI IN SCHIAVITU' NEL MONDO (ANSA) - BRUXELLES, 25 OTT - Alle soglie del terzo millennio, nel mondo si contano ancora 27 milioni di persone (quasi la meta' dell'intera popolazione italiana) che vivono in una condizione di schiavitu'. ''Sono uomini, donne e bambini che vivono in condizioni paragonabili a quella degli schiavi dell'antichita''', ha detto Sandro Calvani, dell' Ufficio per il controllo della droga e la prevenzione del crimine dell'Onu, che oggi ha partecipato a Bruxelles ad un convegno dell' Iepri (Istituto europeo di prospettive e relazioni internazionali) sui problemi della sicurezza in un mondo globalizzato. ''Sono persone private di qualsiasi forma di dignita', senza alcun controllo sul loro corpo, sulla loro mente, sui loro figli'', ha aggiunto Calvani. ''L'unica differenza con il mondo antico e' che oggi il commercio degli schiavi puo' essere fatto con gli strumenti della societa' moderna: on line, pagando con la carta di credito''. Nel mondo esiste ''una colossale compagnia del crimine paragonabile ad una potenza di 5-6/o livello'', ha denunciato Calvani. I proventi del traffico di droga rappresentano l'8% del commercio mondiale. Il riciclaggio di denaro sporco ha un fatturato globale sull'ordine del 2-3% del Prodotto interno lordo mondiale. Le frodi costano ad ogni contribuente europeo 30 mila lire per anno. L'organizzazione del crimine e' la piu' grande rivale delle corporazioni multinazionali. (SEGUE). (ANSA) - BRUXELLES, 25 OTT - ''Le gang criminali sono una minaccia eccezionale che va riconosciuta in tempo'', ha ammonito Calvani. Ma con quali politiche? L'orientamento emerso dal convegno pone l'accento sulla necessita' di accompagnare interventi di 'hard security' con interventi di 'soft security'. ''Non bastano i carrarmati in mezzo alla strada'', ha spiegato Calvani: ''Bisogna fare un grande sforzo della societa' civile per educare, costruire nuove attitudini mentali.'' Parlando poi con i giornalisti dopo il convegno, Calvani ha detto che la logica che ha animato l'iniziativa del Polo 'security day' in Italia e' a suo parere limitata. ''Di fronte alle difficolta' e ai pericoli della globalizzazione, ci si rifugia in cassaforte. Ma cosi' facendo non si conquista maggiore sicurezza e socialita'. L'esempio e' quello del gruppo Libera di Don Ciotti a Torino, dove sui temi della sicurezza e della lotta al crimine si e' creata una fortissima partecipazione popolare''. La mancanza di coinvolgimento dei cittadini su temi cosi' sentiti per Calvani e' anche all'origine della sconfitta delle sinistre a Bologna: ''Quando la criminalita' la fa da padrone, vuol dire che la maggioranza e' stata troppo silenziosa. Ci si sente sicuri quando c'e' una struttura di partecipazione e di difesa collettiva. Quando questa manca, l'insicurezza dilaga. E il crimine capta queste situazioni''. XSE10 (ANSA). OS 25-OTT-99 19:45 80 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE DROGA: ECSTASY; DON CIOTTI AI GENITORI, NIENTE MINACCE (ANSA) - ROMA, 6 NOV - E' sabato sera, ma don Luigi Ciotti non vuole lanciare appelli ai ragazzi che tra qualche ora si prepareranno ad uscire di casa per andare in discoteca. Si rivolge invece ai genitori e dice: ''Niente minacce o messaggi colpevolizzanti''. Secondo il sacerdote, ''sarebbe piu' giusto che, prendendo spunto dagli episodi drammatici di questi giorni, gli adulti provassero a capire piuttosto che solo giudicare''. ''C'e' da scommetere, infatti - dice don Ciotti - che in questo fine settimana scatti una sorte di riflesso condizionato, con discorsi paternalistici, appelli moralistici ed estemporanei ai giovani 'discotecari' affinche' non assumano pasticche e guidino con prudenza. Quasi che non si sapesse che il numero maggiore di incidenti sono prodotti dall'alcol''. L' appello alla rovescia di don Ciotti e' dunque per i genitori ai quali suggerisce: ''Tentate di essere educatori autorevoli, anziche' paternalisti autoritari. Provate a dare esempi educativi invece di lanciare messaggi colpevolizzanti: la paura e la minaccia non sono mai educative; lo scambio e il dialogo lo sono sempre''. ''Non ci stancheremo di ripetere aggiunge il sacerdote - che il consumo di droga, la ricerca dello sballo, sono il sintomo, non la causa del disagio sociale ed esistenziale. E' necessario, dunque intervenire sulle domande che i giovani pongono e sui bisogni che, al di la' delle apparenze, esprimono''.(SEGUE). AU 06-NOV-99 17:32 DROGA: ECSTASY; DON CIOTTI AI GENITORI, NIENTE MINACCE (2) (ANSA) - ROMA, 6 NOV - Don Ciotti avverte: ''Valorizzare i giovani, consentire davvero un loro protagonismo, rispettare i loro spazi e culture, realizzare un dialogo e uno scambio educativo e' un metodo e un investimento che paga e realizza assai piu' di ogni paternalismo o autoritarismo''. ''Questo - conclude il sacerdote - vale anche rispetto al consumo di sostanze: il messaggio dissuasivo, l' informazione sui rischi, la prevenzione degli incidenti funzionano solo se c'e' risconoscimento e rispetto''.(ANSA). AU 06-NOV-99 17:32 81 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE GIUSTIZIA: VERTICE LEGALITA' PER MOBILITARE SOCIETA' CIVILE (ANSA) - FIRENZE, 18 NOV - Un vertice sulla legalita', per mobilitare la societa' civile ad un rinnovato impegno alla partecipazione alla vita politica del Paese, con particolare attenzione ai giovani, che sono la grande risorsa''. Antonino Caponnetto ha sottolineato questo obiettivo stamani presentando l' incontro-dibattito 'Se ci siete battete un colpo', che si terra' a Firenze sabato pomeriggio, quasi in contemporanea con il vertice dei leader progressisti, ed al quale prenderanno parte, tra gli altri, Rita Borsellino, Piero Luigi Vigna, Giancarlo Caselli, Gherardo Colombo, Paolo Flores D' Arcais, Dario Fo, Franca Rame e don Luigi Ciotti. All' iniziativa, organizzata dai Comitati di base, e' gia' arrivato un migliaio di adesioni da tutta Italia. Tra i fax giunti a sostegno, quello della scienziata Margherita Hack, del responsabile giustizia dei Ds Carlo Leoni, di Pierluigi Onorato, di Giovanna Maggiani Chelli, madre di una ragazza che nella strage di via dei Georgofili ha visto morire il suo fidanzato, ma anche famiglie intere, e poi ancora, 20 detenuti del carcere di Campobasso. L' iniziativa - e' stato detto - e' partita come una scintilla dall' istituto magistrale Albergoni di Crema, nell' ottobre scorso, e questo nuovo incontro, che si preannuncia gremitissimo nella sala da 300 posti del Dopolavoro ferroviario, ''e' destinato a diventare una fiamma viva, anche con un nuovo appuntamento che si terra' a breve termine a Palermo''.(ANSA). XAN 18-NOV-99 15:43 82 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE CALCIO: ROMA-LAZIO; ALLO STADIO CAMPAGNA CONTRO NUOVE DROGHE (ANSA) - ROMA, 18 NOV - Domenica prossima la campagna informativa sulle nuove droghe del gruppo Abele, in collaborazione con il dipartimento del ministero degli Affari sociali, si trasferira' allo Stadio Olimpico in occasione del derby Roma-Lazio. Trenta operatori del progetto Mosaico (Parsec, Coop.Il Cammino, Associazione La Tenda) e del gruppo Abele saranno presenti all'esterno e all'interno dello Stadio per distribuire materiale informativo sulle droghe sintetiche. Durante la pausa tra il primo e secondo tempo della partita, saranno anche trasmessi sui maxi-schermi dello stadio gli spot informativi del Ministero. (ANSA). COM-DE 18-NOV-99 21:21 83 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE GIUSTIZIA: MAGISTRATI A CONVEGNO PER RISVEGLIARE COSCIENZE (ANSA) - FIRENZE, 20 NOV - ''Quando esprimo le mie sacrosante opinioni vengo accusato di essere un ribelle. Io sono un uomo libero, indipendente, che vorrebbe poter continuare ad essere uguale a se stesso anche nel domani''. Cosi' Giancarlo Caselli ha commentato, nel suo intervento nel convegno organizzato a Firenze sul tema della legalita' per risvegliare le coscienze e ravvivare l' attenzione dell' opinione pubblica, gli ultimi avvenimenti che lo hanno visto protagonista, dopo le critiche mosse alla legge sul giusto processo. Rispetto alla ''pacificazione'' di cui si parla in queste ultime ore, Caselli si e' detto d' accordo, ma e' ''un processo che dovrebbe partire dalla strage di Portella delle Ginestre. Una strage su cui ancora non e' stata fatta chiarezza''. Caselli ha inoltre indicato come ''sterminio della logica'' una certa tendenza politica che indica l' impegno e la lotta alla mafia negli anni come ''strapotere delle procure strapoliticizzate'', cosi' come ha definito ''sterminatori della logica'' coloro che parlano di ''ingiusta giustizia antimafia''. Mafia che ''non ha vinto'', cosi' come ha dichiarato il procuratore nazionale antimafia Pierluigi Vigna nel suo intervento. ''La mafia - ha proseguito Vigna - ha mutato pelle, ha perduto il suo radicamento sul territorio ed e' diventata rete. I suoi traffici sono diventati piu' difficili da scoprire perche' e' divenuta prevalentemente economica''. (SEGUE). (ANSA) - FIRENZE, 20 NOV - Vigna ha lamentato con tono ironico il meccanismo legislativo secondo il quale il procuratore nazionale e' tenuto a fare richiesta ai questori per procedere all' accertamento dei beni dei mafiosi ed ha aggiunto, parlando della riforma della 192, che ''ci possono essere sentenze giuste, ma illegali, ma anche sentenze legali, ma ingiuste. Noi dobbiamo credere alle sentenze legali. Di questo ci dobbiamo accontentare''. Secondo Saverio Lodato il periodo buio nella lotta alla mafia e' dovuto anche alla campagna contro i pentiti di cui ha indicato, tra i maggiori responsabili, il presidente della Commissione parlamentare antimafia Ottaviano Del Turco, ''che passa il 90 per cento del suo tempo ad attaccare i pentiti, ed il restante ad attaccare i magistrati ed a chiedere il rientro di Craxi in Italia''. Don Luigi Ciotti ha invece richiamato l'attenzione sul ''metodo di fare politica col termometro per tenere le sedie'' e sulle ''scelte politiche ambigue e di compromesso degli ultimi tempi, un compromesso che ci freghera' tutti''. Il sostituto procuratore di Milano Gherardo Colombo ha invece sottolineato la mancanza di mezzi, in termini di ''liberta' di agire'' e di regole'', per il buon funzionamento della giustizia. Ribadendo anche che ''le nuove leggi corrono il rischio di dilatare ulteriormente i tempi''. (SEGUE). XAN 20-NOV-99 21:50 84 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE GIUSTIZIA: MAGISTRATI A CONVEGNO PER RISVEGLIARE COSCIENZE (3) (ANSA) - FIRENZE, 20 NOV - ''Mi aspettavo che la sinistra al potere aprisse gli armadi e tirasse fuori gli scheletri. D' Alema apra gli scrigni - ha detto invece Franca Rame - e sveli le verita' sulle stragi di questi anni, su questi morti insepolti''. Franca Rame ha anche annunciato una manifestazione che si terra' l' 11 dicembre a Roma e promossa dalle associazioni dei familiari delle vittime di tutte le stragi che ancora attendono giustizia. (ANSA). XAN 20-NOV-99 21:51 85 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE FAMIGLIA CRISTIANA: COMMENTO VANGELO PER PRIMA VOLTA A LAICI (ANSA) - MILANO, 23 NOV - Il settimanale ''Famiglia Cristiana'' ha affidato per la prima volta a una coppia di laici il commento del Vangelo per il nuovo anno liturgico che inizia con la prima domenica d'Avvento il prossimo 28 novembre. Dopo don Luigi Ciotti (edizione 1996), don Antonio Mazzi (1997) e don Vinicio Albanesi (1998), sono questa volta Mariateresa Zattoni e Gilberto Gillini, marito e moglie, pedagogisti e componenti della Consulta nazionale della famiglia della Conferenza episcopale italiana, a presentare ai lettori il Vangelo nel numero del giornale in edicola questa settimana. La loro rubrica si intitola 'Il Vangelo della famiglia' per attualizzare, si precisa in una nota diffusa oggi dalla casa editrice, ''la Parola di Dio nella vita familiare e cogliere, da questa prospettiva, il significato dell'anno giubilare''. Zattoni e Gillini hanno 5 figli, vivono a Lecco e sono autori di numerose pubblicazioni su tematiche psicopedagogiche. (ANSA). COM-KIF 23-NOV-99 17:28 86 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE QUIRINALE: CIAMPI RICEVE DON CIOTTI (ANSA) - ROMA, 26 NOV - Il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha ricevuto questa mattina al Quirinale don Luigi Ciotti, presidente di 'Libera. Associazioni nomi e numeri contro le mafie', con i vicepresidenti del sodalizio ed una delegazione dell'associazione ''Avviso pubblico''. Nel corso dell' incontro e' stato consegnato al Capo dello Stato il manifesto della nuova campagna, promossa dalle due associazioni, sul fronte della lotta all'illegalita'. Lo rende noto un comunicato del Quirinale. (ANSA). BSA/ROM 26-NOV-99 13:22 87 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: DON CIOTTI A CIAMPI, SI STA ABBASSANDO LA GUARDIA (V. 'QUIRINALE: CIAMPI RICEVE DON CIOTTI' DELLE 13:22) (ANSA) - ROMA, 26 NOV - Un' ''inquitudine'' pesante e' stata espressa oggi al Capo dello Stato dal presidente di Libera, don Luigi Ciotti, ricevuto al Quirinale con i vicepresidenti del sodalizio ed una delegazione dell'associazione Avviso pubblico: oggi, ha detto don Ciotti, ''viviamo una fase in cui sembra abbassarsi la vigilanza verso le mafie''.Un' inquietudine che e' alla base dell'iniziativa promossa per domani da Libera che, non a caso, si chiama 'La mafia esiste. Ma anche l'Italia'. Un richiamo forte alla partecipazione di tutti per combattere ''un fenomeno ancora vitale come quello delle mafie''. ''La mafia purtroppo esiste - ha detto don Ciotti a Ciampi -. Una constatazione, certo banale, che pure e purtroppo, occorre ricordare. Perche' e' forte e diffuso il rischio del silenzio, della rimozione, della disattenzione, della stanchezza per le troppe polemiche, per cose gia' dette e sentite mille volte. Certo - ha osservato il presidente di Libera - e' forte in tutti i cittadini la voglia di normalita', la spinta a guardare avanti, a costruire un presente e un futuro di cose buone e positive, lasciando alle spalle stragi e lutti''. Ma non bisogna lasciarsi trascinare perche' - ha detto - ''le distrazioni e i silenzi di oggi saremmo destinati a pagarli ancor piu' duramente domani, con mafie sempre piu' forti e cittadini sempre meno liberi, magari con nuove stragi''.(SEGUE). (ANSA) - ROMA, 26 NOV - Per questo Libera, invita - anche attraverso il messaggio consegnato alla piu' alta carica dello Stato - tutti i cittadini a ''reagire oggi, mentre la mafia esiste e si rafforza, per potercene liberare e poter parlare d' altro domani, quando essa sara', per davvero, battuta e storicamente sconfitta. Ma lo potra' fare - ha insistito don Ciotti - solo se anche l' Italia civile, che vuole sicurezza, legalita' e giustizia, continua ad esistere e a impegnarsi, a partecipare e farsi sentire''. E uno spaccato di questa ''Italia civile'', oltre 700 associazioni antimafia e Avviso pubblico (enti locali e regioni impegnate per la formazione civile contro le mafie), ha consegnato a Ciampi un manifesto - lo stesso che verra' contemporaneamente affisso in numerose citta' - che nel volto di una giovane che partecipo' il 21 marzo scorso alla Giornata della memoria e dell'impegno a Reggio Calabria, dipinto con la scritta Libera, e il lunghissimo elenco delle associazioni impegnate nella lotta alle mafie, sistetizza la presenza della societa' civile ''che non ha abbassato la guardia''. Domani l' assemblea nazionale di Libera discutera' le strategie per una nuova offensiva sociale contro le mafie: tra gli interventi previsti il presidente della Camera, Luciano Violante, i magistrati: Antonino Caponnetto, Giancarlo Caselli, Pietro Grasso, il direttore della Dia gen. Carlo Alfiero. FG 26-NOV-99 14:35 88 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE STUPEFACENTI: LILA-GRUPPO ABELE; ECSTASY, OLTRE L'EMERGENZA (ANSA) - MILANO, 26 NOV - In Italia i tossicodipendenti morti dal 1973 al 1997 sono stati 32.618 (13.942 per overdose e 18.676 di Aids). Ora alle droghe cosiddette tradizionali si aggiungono quelle ''nuove'' ad aggravare il fenomeno: percio' se e' giusto dire si' alla repressione dello spaccio di queste ultime, e' anche giusto dire si' alle politiche di riduzione del danno. E' quanto e' emerso oggi a Milano nel corso di un dibattito organizzato dalla Lega Italiana per la lotta contro L'Aids (Lila) e il Gruppo Abele. ''Non ci si puo' limitare a lanciare grida di allarme e di preoccupazione - ha spiegato il presidente della Lila, Vittorio Agnoletto - mentre si assiste impotenti al diffondersi di potenziali danni irreversibili alla salute di giovani ventenni''. Per Agnoletto due sono le strade praticabili per cercare di arginare il fenomeno: la prima e' attraverso la lotta al traffico e allo spaccio e tale compito spetta alle forze dell' ordine e alla magistratura; la seconda consiste nel rendere immediatamente operativi interventi finalizzati a salvaguardare la salute e la vita stessa di coloro che, nonostante tutto, continuano a fare uso di tali sostanze e questo e' un compito che spetta agli operatori socio-sanitari dei servizi per le tossicodipendenza delle Asl, alle associazioni di volontariato che operano in questo settore ai ministeri della Sanita' e degli Affari Sociali.(SEGUE). (ANSA) - MILANO, 26 NOV - Intanto, sostengono la Lila e il Gruppo Abele, oltre all'informazione diretta ai giovani fornita da esperti, per salvare vite umane basterebbe attuare alcune semplici misure precauzionali come ''l' obbligo della disponibilita' gratuita di acqua per evitare la disidratazione (fenomeno provocato dall' assunzione delle pasticche), la presenza di una 'sala di compensazione' per riposarsi e scaricarsi; la formazione di personale delle discoteche e la disponibilita' nelle vicinanze di operatori sanitari per un eventuale efficace attivita' di pronto soccorso, la diminuzione del ritmo delle musica nell'ultima ora prima delle chiusura; la possibilita' da parte di laboratori mobili di analizzare la composizione delle pastiglie circolanti per comunicare in tempo reale le sostanse presenti, i rischi possibili, le interazioni da evitare''. ''Non bisogna fare di ogni erba un fascio e soprattutto non bisogna criminalizzare e terrorizzare i giovani - ha concluso il vicepresidente del Gruppo Abele, Leopoldo Grosso -, ma dare una informazione corretta attraverso un contatto diretto nei luoghi di consumo di queste cosiddette nuove droghe, che non sono solo le discoteche, ma anche altri luoghi di aggregazione giovanile''. (ANSA). RB 26-NOV-99 17:18 89 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: LIBERA, CHIESTO A CIAMPI CAPONNETTO SENATORE A VITA (ANSA) - ROMA, 27 NOV - ''Nell'incontro di ieri con il presidente della Repubblica Ciampi abbiamo chiesto che il Capo dello Stato nomini senatore a vita Nino Caponnetto''. La circostanza e' stata resa nota oggi da Don Luigi Ciotti in apertura della quinta Assemblea nazionale di Libera, che si sta svolgendo a Roma alla presenza del presidente della Camera Luciano Violante, e alla quale partecipa lo stesso Caponnetto. La notizia della richiesta avanzata a Ciampi ha determinato una grande emozione tra i delegati delle 700 associazioni presenti e ha visto Caponnetto schermirsi per dire subito dopo: ''non so, dovrei sedere accanto a persone la cui compagnia non mi va.Devo pensarci - ha aggiunto con evidente emozione - mi sembra difficile''. La richiesta avanzata al Capo dello Stato ''non e' una richiesta formale, anche se - ha detto Ciotti forse non l'abbiamo fatta nel modo e nelle forme giuste, ma ha un significato: quello di portare in Senato Falcone e Borsellino e centinaia di persone che ogni anno ricordiamo perche' sono caduti nella lotta alla mafia''. Don Ciotti rivolto a Caponnetto, ''il nonno'' - cosi' tutti i volontari dell'antimafia del Paese lo chiamano - gli ha detto che ''per noi tu sei gia' li''', alludendo appunto al seggio di Palazzo Madama. Caponnetto e' intervenuto oggi per fare ''un appello forte al paese civile perche' non prevalga il silenzio e si reagisca alla mafia''. (ANSA). FG/MGA 27-NOV-99 11:33 90 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIE: DON CIOTTI (LIBERA), PARADOSSALE MA LA MAFIA ESISTE (ANSA) - ROMA, 27 NOV - Non fa premesse don Luigi Ciotti nell'aprire la V Assemblea nazionale di 'Libera': ''puo' sembrare paradossale - dice - ritrovarci a Roma, per dire che la mafia esiste''. ''Siamo qui per dire insieme che la mafia purtroppo esiste. Puo' sembrare strano e banale ma esiste''. E il rischio piu' grave ''e' il silenzio, la rimozione, la stanchezza per le troppe polemiche''. ''Le mafie esistono, un apparente paradosso - ha sottolineato don Ciotti - che mi da' sofferenza, per tutto quello che in questi sette anni abbiamo fatto. Le mafie esistono, come esistono in carne ed ossa i poveri, gli esclusi, gli immigrati, il popolo della strada... Qualuno si e' dimenticato che hanno un volto un nome e chiedono cittadinanza, aiuto, dignita' e condizioni per vivere''. E, per tutto questo ''siamo molto inquieti''. ''E' legittimo e appartiene a noi e a molti cittadini la voglia di normalita' dopo aver sperato nei cambiamenti e aver lasciato alle spalle stragi e lutti''. C'e' la voglia di costruire un presente e futuro ma ''siamo venuti qui - ieri lo abbiamo detto al Capo dello Stato - per dire che parole come mafia, corruzione ci schiacciano e vorremmo non sentirne parlare''. Ma finche' mafia e criminalita' esistono ''dobbiamo discutere e reagire''. Perche' rimozione e silenzio ''sono l'arma piu' forte dei criminali''.(SEGUE). (ANSA) - ROMA, 27 NOV - ''Il rischio, pero' - ha denunciato don Ciotti - e' che la storia si ripeta''. Il nostro bilancio, fatto anche di cifre di tutto rispetto e segno dell'impegno, ''sarebbe poco e insufficiente se non ci fosse la tensione forte e irrinunciabile per la continuita'''. Cosi', viste ''le campagne costruite ad arte per screditare, frenare la giustizia, siamo qui anche per far emergere il positivo nonostante la scoraggiante e paralizzante burocrazia che spesso non aiuta (''belle leggi ma la macchina, i criteri applicativi, stentano''). I gruppi di Libera hanno ''sentito la necessita' di riprendere il territorio per il ripristino della legalita'. Non solo con la presenza delle forze dell'ordine giustamente richiesta, ma, soprattutto, socializzando il territorio rendendolo abitato dalle istituzioni e dai cittadini. Perche' ci sono zone in cui la gente e' orfana del territorio''. ''Siamo qui - ha detto - non solo per una societa' senza piu' mafie e violenza ma anche con piu' giustizia e democrazia''. E, rivolto agli uomini delle istituzioni presenti - il presidente della Camera, il gen. Carlo Alfiero(Dia), i parlamentari Russo Spena e Donatella Pistone, il sottosegretario all'Interno La Volpe, GianCarlo Caselli oltre ad Antonino Caponnetto e Rita Borsellino - ha ammonito,''guai se qualcuno usa questi temi per mettere etichette. Noi non vogliamo essere etichettati da nessuno. Siamo veramente liberi, liberi dentro''.(ANSA). FG 27-NOV-99 17:09 91 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE CAROVANA ANTIMAFIA: DON CIOTTI AI GIUDICI, VI VOGLIAMO BENE (ANSA) - PALERMO, 29 NOV - Don Luigi Ciotti, presidente di ''Libera'', che ha dato il via oggi dal palazzo di giustizia di Palermo con l' Arci alla quinta ''Carovana antimafia'' (un tour per venti paesi siciliani che si concludera' il 16 dicembre a Caccamo, nel palermitano), rivolto ai magistrati ha detto ''siamo qui perche' vi vogliamo bene e per solidarizzare col vostro impegno contro la mafia''. Il religioso ha reiterato la richiesta al presidente della repubblica di nominare senatore a vita Antonino Caponnetto, fondatore negli anni '80 del pool antimafia caratterizzato dall' opera di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, '' figura degnamente rappresentativa di tutti coloro che hanno combattuto la mafia e delle vittime della violenza criminale''. Il procuratore della repubblica Pietro Grasso ha affermato che ''noi continuiamo a fare il nostro lavoro nel segno dell' indipendenza e dell' autonomia''. Il capo dell' ufficio del pm ha aggiunto che ''qualora i mezzi a nostra disposizione per il contrasto a 'cosa nostra' dovessero subire una decurtazione, noi non ci bloccheremmo e proseguiremo nell' azione perche' conosciamo la mentalita' dei mafiosi e quindi le contromisure da adottare''. Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, riferendosi alla parole di Ciampi di ieri, ha osservato che le ''riflessioni del capo dello Stato sono il segno della democrazia e dell' autonomia della magistratura''. (ANSA). YRO-MIR 29-NOV-99 11:43 92 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE RESTAURI: OBBLIGAZIONI BANCA SELLA PER GRUPPO ABELE (NOTIZIARIO BENI CULTURALI) (ANSA) - TORINO, 29 NOV - La Banca Sella emettera' un prestito obbligazionario decennale per la ristrutturazione del complesso monastico cinquecentesco della Certosa di San Francesco al Monte del Bosco, affacciato sui laghi di Avigliana (Torino). Il complesso sara' adibito a Centro di formazione internazionale per i ragazzi del Gruppo Abele di Don Ciotti. L' iniziativa rientra nell' ambito dell' accordo tra il gruppo Banca Sella e il Progetto Sole (Solidarieta', lavoro, economia), associazione a sostegno delle organizzazioni di volontariato. Dopo i lavori, il Gruppo Abele avra' anche uno spazio per lo sviluppo di laboratori artigianali. Il prestito obbligazionario avra' scadenza 15 dicembre 2009; per la ristrutturazione sara' devoluto il 50% degli interessi. (ANSA). ANG-RED 29-NOV-99 02:55 93 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE TERZO SETTORE: PIEMONTE SI CANDIDA PER AVERE AUTHORITY (ANSA) - TORINO, 3 DIC - Mettere in Piemonte la sede dell' Authority del terzo settore e del volontariato: la Regione Piemonte si e' inserita oggi ufficialmente in una partita che sembrava tutta giocarsi tra Milano e Roma. Usando un termine da gioco a carte - e' stato detto - il Piemonte ha deciso di ''sparigliare il mazzo''. In una lettera inviata al presidente del consiglio, Massimo D' Alema, il presidente della giunta regionale, Enzo Ghigo, sottolinea che Torino e il Piemonte rappresentano, nella storia dell' attivita' che oggi passa piu' comunemente sotto il nome di no profit, ''gli architravi del mondo italiano della solidarieta'''. Ghigo cita le istituzioni religiose nate dall' azione dei ''santi sociali'', parla della cittadella della carita' fondata dal Cottolengo, e si riferisce a esperienze piu' recenti, di livello nazionale ed internazionale, come il Sermig e il Gruppo Abele. Il presidente del Piemonte parla anche della presenza di fondazioni ex bancarie, come San Paolo e Crt, e di un ricco ''tessuto di fondazioni private''. Con Ghigo, anche gli assessori all' assistenza, Antonio D' Ambrosio, alla cultura, Giampiero Leo, e al bilancio, Angelo Burzi, hanno sottolineato la centralita' del no profit in Piemonte, che conta 1.160 organizzazioni di volontariato, 41 mila volontari attivi e 240 mila associati.(ANSA). MOA 03-DIC-99 18:33 94 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE DROGA: AN E CCD A LIVIA TURCO, VERIFICHEREMO NOMINE ESPERTI V. DROGA: AFFARI SOCIALI, DELLE 12.50) (ANSA) - ROMA, 5 DIC - I deputati Maurizio Gasparri di An e Carlo Giovanardi del Ccd, replicando al ministero degli Affari sociali, affermano di prendere atto che il ministero stesso dice che Susanna Ronconi non avra' incarichi, ''che invece erano stati ipotizzati, nell'ambito delle strutture per la lotta alla droga'' e rendono noto che in ogni caso verificheranno ''se nonostante questa risposta in ambiti comunque collegati al ministero verra' utilizzata una persona che tutto puo' fare tranne che diventare riferimento nel sociale dopo aver commesso errori cosi' gravi''. ''Riguardo invece alla designazione degli esperti dell'osservatorio antidroga - affermano inoltre - la Turco non ha risposto. Sappiamo perfettamente che della Consulta, organo molto ampio e di tipo assembleare, fanno parte i rappresentanti di San Patrignano e delle comunita' di don Gelmini. Ma incarichi piu' significativi negli organismi ristretti che si rapportano alle analoghe strutture dell'Unione europea vengono dalla Turco attribuiti solo ed eslcusivamente a persone che si sono caratterizzate per la condivisione delle campagne sulla legalizzazione della droga. La Turco potra' rispondere al nostro quesito designando anche negli organismi piu' ristretti esponenti del volontariato dei diversi orientamenti e non solo quelli asserviti a don Ciotti e agli intiproibizionisti.(ANSA). COM/MGA 05-DIC-99 18:22 95 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE DROGA: AN E CCD, UNA EX TERRORISTA TRA ESPERTI LIVIA TURCO (ANSA) - ROMA, 5 DIC - ''Dopo D'Alema che fa la propaganda alla droga dall'Olanda, abbiamo Livia Turco che chiama i terroristi in qualita' di esperti''. A sostenerlo, in una interrogazione parlamentare, sono l'on. Maurizio Gasparri di An e Carlo Giovanardi del Ccd. ''La lotta alla droga in Italia affermano i due parlamentari - e' lottizzata dal ministro Turco che ha affidato tutti gli incarichi nell' ambito dell' Osservatorio permanente ai sostenitori della legalizzazione, come Cancrini, o a persone riconducibili al Gruppo Abele''. Secondo Gasparri e Giovanardi, infatti, tra gli esperti dell' Osservatorio permanente sulla droga ''e' stata chiamata anche Susanna Ronconi, gia' esponente di primo piano dei gruppi terroristici e omicidi della sinistra''. ''Contestiamo la consistenza politica, culturale e scientifica degli esperti della Turco, le cui scelte appaiono anche condizionate dagli interessi elettoralistici del ministro che, candidandosi alla presidenza del Piemonte, usa il suo ruolo istituzionale per favorire i suoi ben noti sostenitori elettorali piemontesi''. ''Siamo sconcertati che esponenti del terrorismo e della lotta armata, come la Ronconi, possano diventare esperti del Governo mentre comunita' storiche come San Patrignano e le comunita' Incontro di don Gelmini, insieme a tante altre che lottano davvero contro la droga, sono state escluse per pregiudizi ideologici''. AU/MRY 05-DIC-99 11:30 96 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE TAV-SME: AZIONE LEGALE PRODI, I PUNTI CENTRALI (V.''TAV-SME: PRODI AGISCE SEDE LEGALE...''DELLE 14.20 CIRCA) (ANSA) - BRUXELLES, 13 DIC - Ecco una sintesi della nota con cui il presidente della Commissione Ue Romano Prodi ricostruisce i punti salienti delle tre vicende per le quali ha deciso di avviare un'azione legale ''a causa del reiterarsi e dell'estendersi della campagna di stampa su tali argomenti''. VICENDA SME-SIDALM: Prodi respinge la ricostruzione della vicenda fatta da Pietro Armani, allora consigliere Iri, oggi senatore di An, nei giorni scorsi in un'intervista a ''Il Giornale''. ''Risulta documentalmente provato - precisa tra l'altro - diversamente da quanto asserito anche da alcuni protagonisti della vicenda (in particolare dal sen. Armani, all'epoca componente del Comitato di presidenza e del Consiglio di amministrazione dell'Iri), che fin dall'aprile 1985, in occasione di un comitato di presidenza cui parteciparono tutti i suoi componenti ... il presidente Prodi forni' una informativa sulle trattive in corso con importanti operatori finanziari ed industriali per l'acquisizione del pacchetto di controllo SmeSidalm''. Il 7 maggio '85 ''il presidente dell'Iri illustro' i contenuti della proposta, le valutazioni peritali di stima delle due societa', il parere del prof. Guatri sulla convenienza economica delle cessioni Sme e Sidalm'' e in quell' occasione, Armani espresse ''il proprio voto pienamente favorevole'' sull'operazione, compresi profilo finanziario e congruita' del prezzo, per il quale si rimise ai periti. (SEGUE). (ANSA) - BRUXELLES, 13 DIC - La delibera ''venne assunta all'unanimita' dal Cda dell'Iri, subordinando il perfezionamento dell'intesa, cosi' come previsto fin dall'ordigine, all'assenso della competente autorita' politico amministrativa''. Quanto alle successive fasi, sia governative che giudiziarie, della vicenda, ''furono determinate da decisioni ed interventi non riferibili al presidente dell' Iri''. VICENDA TAV: La nota ricorda che quando la Tav e i consorzi Iricav1 e Iricav2 vennero costituiti (rispettivamente nel luglio e nell'agosto del 1991) Prodi non era presidente dell'Iri. Che le convenzioni per la realizzazione della tratta Roma-Napoli e Verona-Venezia vennero stipulate ''sempre sotto altra presidenza''. Quanto al ruolo di garante con il compito di studiare l'impatto del sistema italiano ad alta velocita' sul territorio e il sistema produttivo, Prodi - si specifica ''ebbe un ruolo puramente scientifico, del tutto estraneo alla societa' Tav e all'Ente ferrovie dello Stato e senza alcun potere ne' di gestione ne' di decisione''. Dal ruolo di garante, Prodi si dimese nel maggio del '93, ''essendo stato nominato presidente dell'Iri'' e per il lavoro svolto Prodi ''non volle e non ricevette alcun compenso''.(SEGUE). OS 13-DIC-99 16:36 97 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE TAV-SME: AZIONE LEGALE PRODI, I PUNTI CENTRALI (3) (ANSA) - BRUXELLES, 13 DIC - Per questa vicenda, Prodi viene chiamato in causa dall'ex magistrato Ferdinando Imposimato che in un libro sul ''grande scandalo dell'Alta velocita''' accusa l'ex premier di negligenza e mancati controlli sugli appalti. Al riguardo, la nota sottolinea che Prodi ''intervenne esclusivamente'' alla stipula nel febbraio del '94 dell'atto integrativo alla convenzione Tav-Ircav1, in quanto ''atto obbligato''. Mentre la realizzazione delle opere e l'affidamento degli appalti per il Consorzio Tav-Iricav1 ''riguardava invece l'esclusiva sfera di competenza e di autonoma responsabilita' del consorzio stesso''. VICENDA CIRIO-BERTOLLI-DE RICA: su questa vicenda c'e' gia' stato un pronunciamento. ''Il giudice - si ricorda - pronuncio' una sentenza di non luogo a procedere con la piu' ampia formula di proscioglimento (il fatto non sussiste) a seguito di udienza preliminare, con approfondito contraddittoio tra accusa e difesa e con l'acquisizione di una perizia d'afficio redatta da un collegio di cinque esperti''. Prodi non specifica gli organi di stampa oggetto dell'azione legale ''a tutela della propria onorabilita'' mentre individua nell'Associazione Libera contro le Mafie' di Don Ciotti, il destinario ''dell'integrale risarcimento dei danni subiti''. (ANSA). OS 13-DIC-99 16:36 98 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE NATALE: ANCHE DALLE AZIENDE MENO REGALI E PIU' OPERE DI BENE (ANSA) - ROMA, 21 DIC - Meno strenne e piu' opere di bene. L'ultimo Natale del secondo millennio si e' convertito alla solidarieta' e sono sempre piu' numerose anche le aziende che scelgono di fare dei propri auguri un'occasione per aiutare chi ha piu' bisogno. Del resto, dall' Unicef alle associazioni che lottano contro l'Aids, dagli enti non profit agli Istituti di ricerca per i tumori, non c'e' che l'imbarazzo della scelta. Cosi' basta un semplice bigliettino, o una breve lettera, per ricordare a coloro con i quali si intrattengono rapporti di lavoro che il cesto natalizio con panettone, torrone e spumante che abitualmente ricevevano quest'anno si e' 'trasformato' in latte e medicine, o in penne, quaderni e libri destinati a bambini per i quali tutto cio' rappresenta un regalo. O che non ci saranno nuovi libri d'arte o compact disc di musica classica da mettere negli scaffali perche' la somma che serviva al loro acquisto e' stata devoluta alle associazioni di volontariato impegnate nella cura dei malati di Aids o agli istituti di ricerca per le malattie dell'infanzia. A volte e' lo stesso bigliettino il contributo per queste associazioni. Nelle cassette della posta si trovano infatti sempre piu' cartoncini d'auguri stampati da enti benefici, che finanziano cosi' le proprie attivita'. Li compra la gente comune per scambiarsi il classico Buon Natale, li acquistano a centinaia le aziende per inviare i propri auguri. (SEGUE). CAO 21-DIC-99 16:04 NATALE: ANCHE DALLE AZIENDE MENO REGALI E PIU' OPERE DI BENE (2) (ANSA) - ROMA, 21 DIC - A trasformare quest'anno la strenna in solidarieta' sono state, tra le altre, aziende come la Kuwait (che ha devoluto la somma all'associazione Arche', impegnata nella cura di bambini sieropositivi e malati di Aids), la Bnl (che inviera' il proprio contributo all'Unicef), la Telecom (con donazioni, oltre che all'Unicef, all'associazione italiana contro le leucemie, al Fondo pediatria dell'Istituto tumori e alla lega Filo d'Oro), e la DaimelrChrysler Italia, che regalera' una monovolume al Villaggio Sos di Roma, un'associazione che accoglie bambini e adolescenti senza famiglia. Benetton invece invia libri, ma si tratta di quelli editi da Reporters sans Frontieres, il cui ricavato va all'associazione di Don Ciotti. (ANSA). CAO 21-DIC-99 16:04 99 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE PROSTITUZIONE: 30 MILA DONNE SCHIAVE, CARITAS CREA FONDO (ANSA) - ROMA, 21 DIC - Trentamila donne (di cui un terzo minorenni) sarebbero oggetto di schiavitu' nel nostro paese. La stima e' della Caritas Italiana, che ha creato un fondo contro questo triste fenomeno e da destinare, in particolare, ad attivita' per l'accoglienza, la difesa giudiziaria, l'assistenza psicologica, il reinserimento. Difficile la quantificazione della tratta - ricorda la Caritas - sia per il suo carattere di clandestinita' sia perche' la malavita organizzata ne agevola la mobilita' sul territorio. Arrivate a destinazione le donne vengono sistemate in appartamenti ed 'addestrate' con la violenza ad affrontare questo nuovo tipo di vita. Obbligate a consegnare l'ammontare del loro guadagno e soggiogate dagli sfruttatori, queste donne vengono annullate cosi' della loro personalita' e ridotte in stato di schiavitu'. La Caritas Italiana ha costituito un Coordinametno nazionale ecclesiale (a cui partecipa anche la Fondazione Migrantes-Cei, l'usmi, la Uisg, il Gruppo Abele) da cui e' nata una rete sulle varie esperienze realizzate presso le varie diocesi. Per sostenere questi servizi, la Caritas ha creato il 'Fondo tratta' per il quale chiede un contributo; l'obiettivo e' di dotarlo di 100 milioni. Il numero di conto corrente postale della Caritas e' 347013; il conto corrente bancario n. 100807/07 presso il Banco Ambrosiano Veneto, filiale Roma 081, Abi 03001, Cab 03201. (ANSA). MAS 21-DIC-99 16:52 100 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE INCIDENTI LAVORO: BIGLIETTO AUGURI, TROPPI MILLE MORTI ANNO (ANSA) - PIOMBINO (LIVORNO), 30 DIC - ''Ogni anno piu' di mille morti sul lavoro, facciamoci perdonare nel Duemila'': e' il messaggio brevissimo che l' associazione nazionale per la sicurezza sul lavoro ''Ruggero Toffolutti'' lancia per il nuovo millennio in un appello che e' diventato anche un biglietto di auguri. L' appello, inviato alle massime autorit`' dello Stato, alle forze politiche, sindacali e imprenditoriali nazionali, e' stato sottoscritto tra gli altri da Sandra Bonsanti, Sandro Curzi, don Luigi Ciotti e il gruppo Abele, Francesco Falaschi, Dario Fo, Massimo Giletti, Piero Marrazzo, Gino Paoli, Franca Rame, Sergio Staino, Elle Kappa e Paolo Virzi. Il testo e' stato inserito in un manifesto e in un biglietto augurale la cui parte grafica riproduce un olio su tela realizzato da Massimo Romagnani - un dipendente della Usl di Livorno distaccato in procura con compiti di polizia giudiziaria - immediatamente dopo il sopralluogo eseguito con il magistrato in una fabbrica piombinese, dove nel 1998 perse la vita un operaio stritolato da un impianto. L' associazione porta il nome di una delle vittime del lavoro, e' nata nel gennaio 1999 per volonta' di alcuni familiari di morti sul lavoro, ha la sua sede nazionale a Piombino e punti di riferimento a Brescia, Lucca, Massa Carrara e Reggio Calabria. (ANSA). COM-FBB/FG 30-DIC-99 13:31 101 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE