Leggi le agenzie stampa sulla nostra associazione

Transcript

Leggi le agenzie stampa sulla nostra associazione
qwertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwerty
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE 19812013
uiopasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasd
fghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjklzx
cvbnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbnmq
wertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyui
opasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfg
hjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjklzxc
vbnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbnmq
wertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyui
opasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfg
hjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjklzxc
vbnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbnmq
wertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyui
opasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfg
hjklzxcvbnmrtyuiopasdfghjklzxcvbn
mqwertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwert
yuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopas
dfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjklz
1
xcvbnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbnm
qwertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwerty
IL GRUPPO ABELE ATTRAVERSO IL NOTIZIARIO DELL’ANSA
1999
MEZZO
SECOLO
DI
GRUPPO
ABELE
CRIMINALITA': DON CIOTTI, NON GRIDARE 'AL LUPO'
(ANSA) - ROMA, 7 GEN - ''Gridare troppo spesso 'al lupo',
anziche' prevenire gli attacchi della criminalita' con strategie
durature e complessive o dividersi sull'interpretazione dei dati
statistici, puo' rischiare di distoglierci da un impegno, magari
silenzioso ma quotidiano''. Don Luigi Ciotti interviene cosi'
nel dibattito sull'emergenza criminalita' sottolineando l'
importanza di ''reagire con lucidita' alle offensive sanguinose.
''Uno degli obiettivi non secondari degli attacchi delittuosi
delle mafie e della criminalita' organizzata - afferma don
Ciotti - e' quello di suscitare timore: ovvero di dare di se'
un'immagine di forza, di capacita' di colpire sempre e comunque,
di presenza e efficacia militare''. ''Un'immagine che viene
sapientemente utilizzata dai criminali per indurre lo Stato e le
istituzioni a reazioni poco lucide (sull'onda del nervosismo,
delle divisioni e delle spinte emotive dell'opinione pubblica)
in modo da spostare tutta l'attenzione e le risorse
investigative e repressive sul piano militare, preservando cosi'
le reti e le complicita' a livello economico e politico''. Per
don Ciotti, dunque, e' importante agire con lucidita', ''con una
politica, un' organizzazione giudiziaria, investigativa, di
controllo del territorio, di complessiva ed efficiente presenza
dello Stato''.(SEGUE).
AU
07-GEN-99 17:48
CRIMINALITA': DON CIOTTI, NON GRIDARE 'AL LUPO' (2)
(ANSA) - ROMA, 7 GEN - ''Lealta', giustizia, sicurezza devono
diventare una condizione normale - sostiene il fondatore del
gruppo Abele - tanto piu' efficace quanto piu' sottratta alla,
pur legittima e comprensibile emotivita'''.
''Per far questo - secondo don Ciotti - occorre avere,
appunto, una strategia che non si faccia condizionare dagli
avvenimenti, sia pure da quelli gravi e tragici che, proprio in
questi giorni, hanno insanguinato alcune citta'''. ''Occorre non
confondere - avverte - piccola e grande criminalita': entrambe
vanno contrastate, ma diversi sono gli strumenti e le
modalita'''. ''Occorre insomma - conclude - guardare in
avanti e tenere i nervi saldi. Impedire che l'obiettivo delle
organizzazioni criminali (far perdere la lucidita', frammentare
la risposta dello Stato, aprire conflitti tra le istituzioni,
indurre a risposte episodiche) ottenga risultati e' compito
delle istituzioni e delle scelte politiche del Governo, ma anche
della societa' civile e particolarmente degli operatori dell'
informazione''. (ANSA).
AU
07-GEN-99
17:48
2
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
USURA: ON VIOLANTE A VIGEVANO PER CONSEGNA BENI CONFISCATI
(ANSA) - VIGEVANO (PAVIA), 13 GEN - Vigevano, la prima citta'
in Italia dove e' stata applicata la legge 109/96, quella che
toglie alle organizzazioni criminali, per darli allo Stato, i
beni acquisiti grazie ad attivita' illecite,ospitera' venerdi'
il presidente della Camera, Luciano Violante, e don Luigi
Ciotti, presidente di 'Libera'.
L'occasione sara' rappresentata dalla cerimonia ufficiale di
consegna al Servizio Francescano di un ex bar, il 'Giada', del
valore di mezzo miliardo, appartenuto al clan dei Valle, di
origine calabrese, i cui componenti sono stati condannati con
sentenze definitive ad un totale di circa 40 anni di reclusione
per estorsioni ed usura.
Il bar, che si trova sulla statale 494 Milano-Alessandria, ed
una delle lussuose ville appartenute al clan, sono ormai
patrimonio del Comune di Vigevano, mentre allo Stato sono andati
un'altra villa e tre appartamenti. L'ex bar 'Giada', che fungeva
da quartier generale dei Valle, diventera' ora una casa per i
senzatetto.
Prima della consegna ufficiale, Violante e don Ciotti
parteciperanno ad un convegno sull' 'Uso sociale dei beni
confiscati alla mafia'. (ANSA).
YHY-TC/FF
13-GEN-99
18:43
3
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: VIOLANTE E DON CIOTTI, BISOGNA PORTAR VIA I 'PICCIOLI'
(DELL' INVIATO LUCIANO CLERICO)
(ANSA) - VIGEVANO (PAVIA), 15 GEN - Il denaro e' il male. La
mafia esiste solo e soltanto per quello. Togliete i 'piccioli'
ai mafiosi e i mafiosi saranno colpiti a morte. Parola di
Luciano Violante. Questo il messaggio che il presidente della
Camera e don Luigi Ciotti hanno portato oggi a Vigevano, dove lo
Stato ha fisicamente riconsegnato alla citta' un immobile
confiscato a una famiglia mafiosa.
L'atto di riconsegna dell' ex Bar Giada, confiscato a suo
tempo alla famiglia Valle poi condannata per mafia che e' stato
oggi donato dal Comune di Vigevano alla associazione 'Servizio
Francescano', e' stato l' occasione per Violante e don Ciotti
per affrontare in un incontro pubblico il tema 'L' uso sociale
dei beni confiscati alla mafia'. E' il principio informatore
della legge 109 del '96, che consente appunto di confiscare a un
mafioso tutti i suoi beni. ''Solo cosi' si intacca il suo
prestigio - ha detto Violante - un prestigio che gli deriva
soltanto dal suo potere. Per quanto migliorabile, questa legge
ha dato buoni frutti. Pensate cosa significa per la gente di
Corleone vedere oggi che la casa di Toto Riina e' una scuola.
Prima chiunque passasse li' davanti si toglieva il cappello.
Oggi quella casa e' della collettivita' e i figli dei corleonesi
ci vanno a studiare''. Oggi anche a Corleone, ha spiegato,
comincia a farsi strada l' idea non solo che la lotta alla mafia
e' possibile, ma addirittura che e' conveniente. (SEGUE).
(ANSA) - VIGEVANO (PAVIA), 15 GEN - ''E' proprio questo il
punto - ha precisato l' ex presidente della Commissione
antimafia -: la lotta alla mafia e' possibile se si riesce a far
scattare il meccanismo della convenienza. Bisogna far vedere che
non solo si arresta e si confisca, ma che quei beni vengono
restituiti alla legalita'. Non possiamo chiedere a tutti un
interesse di tipo ideale. Ma se quest' interesse diventa reale,
concreto, se una denuncia sa tradursi grazie alla legge in una
scuola o in un parco, allora la lotta alla mafia e' possibile''.
Lo ha sottolineato anche don Ciotti: ''Bisogna essere tutti
piu' testardi - ha detto il presidente di 'Libera' -. Tutti, dai
sindaci ai politici ai cittadini devono credere che il loro
impegno non e' vano. Questa giornata di Vigevano lo dimostra:
una famiglia mafiosa qui e' stata denunciata, condannata, e oggi
i suoi beni tornano alla citta'''. E' il denaro, ha affermato don Ciotti, la chiave di volta di
tutta la mafia: ''E i 17 mila morti per droga in Italia dal '73
ad oggi non sono altro che un'unica spaventosa strage di
mafia''. ''Anche l' ultimo spacciatore, che e' a sua volta
vittima, non e' che un tassello di uno stesso sistema tenuto
insieme dal denaro''. ''Per questo - ha concluso Violante - sono da sempre convinto
che e' molto meglio un mafioso senza una lira fuori, piuttosto
che un mafioso con tutti i suoi beni dentro''. (ANSA)
CLE/GT
15-GEN-99
20:00
4
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MALATO, VIVEVA SOLO, MUORE E NESSUNO SE NE ACCORGE
(ANSA) - VARESE, 22 GEN - Era ammalato da tempo, e' morto in
casa ma per oltre due settimane nessuno se ne e' accorto. Il
dramma della solitudine e' avvenuto a Varese, in una palazzina a
ridosso del centro della citta'.
Il cadavere di Antonio F., 53 anni, originario di Taranto, e'
stato scoperto oggi dai vigili del fuoco e dagli agenti della
squadra mobile della questura di Varese. L'uomo, un ex cuoco,
affetto da tumore (per la malattia si era licenziato ritirandosi
a vivere in solitudine), non era sposato e non aveva parenti a
Varese. A causa dell' aggravarsi della malattia negli ultimi
tempi non era quasi piu' autosufficiente e veniva assistito dai
volontari del gruppo Abele e dai servizi sociali del comune.
E' stato proprio uno dei volontari a dare oggi l'allarme dopo
che di Antonio F. non si avevano piu' notizie da una ventina di
giorni. I poliziotti e i vigili del fuoco hanno cosi' sfondato
la porta dell' abitazione trovandolo morto. Il decesso
risalirebbe a un paio di settimane e sarebbe avvenuto per cause
naturali. (ANSA).
YSL-RB/TP
22-GEN-99
20:26
5
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
KOSOVO: APPELLO SETTIMANALE MOVIMENTI CATTOLICI
(ANSA) - ROMA, 26 GEN - Con la parola d' ordine ''fermiamo l
massacro'' il settimanale ''Segno nel mondo sette'', espressione
dell' Azione cattolica italiana lancia, oggi, un appello, sulla
situazione in Kosovo, sottoscritto da altri movimenti cattolici.
Esso ''dopo gli ultimi tragici episodi'' e' destinato ''alle
istituzioni nazionali e internazionali e a tutta la societa'
civile'' perche' ''sia fatto il possibile per salvaguardare i
diritti della persona, per far tacere la logica delle armi e
ristabilire la pace'' dando attuazione al principio dell'
autodeterminazione dei popoli e ''garantendo, nel rispetto del
diritto internazionale, l' autonomia del popolo albanese''.
All' appello hanno aderito i movimenti cattolici delle Acli,
dei beati costruttori di pace, del Gruppo Abele, dei Volontari
della Federazione organismi cristiani di servizio internazionale
volontario (Focsiv) oltre alle associazioni ''Azad-liberta' per
il popolo curdo'', il Centro interconfessionale per la promozione
della pace, il coordinamento nazionale delle comunita' di
accoglienza e 'Senza confine'. (ANSA).
XDI/GDL
26-GEN-99
16:14
6
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: FRATELLI VITTIMA FANNO SCIOPERO FAME CHIEDENDO LAVORO
(ANSA) - NISCEMI (CALTANISSETTA), 28 GEN - E' ancora sott'
osservazione nell' ospedale di Niscemi ''Suor Cecilia
Basarocco'', Salvatore Montalto, uno dei due fratelli che da
otto giorni protestano, facendo lo sciopero della fame, davanti
al Municipio per avere un posto di lavoro secondo quanto
prevedono le norme sui familiari delle vittime della mafia.
Salvatore e Filippo Montalto sono i fratelli di Giuseppe, 8
anni, ucciso alcuni anni fa, insieme ad un coetaneo Rosario
Cutroneo, per strada durante un agguato di mafia. L' obiettivo
dei sicari era un pregiudicato.
Filippo Montalto continua la sua manifestazione in piazza e
oggi pomeriggio a lui si unira' la moglie Loredana Cona, 25
anni. Anche lei e' decisa ad incatenarsi e a digiunare fino a
quando non verranno accolte le richieste del marito e del
cognato.
Il sindaco di Niscemi, Salvatore Liardo, ha messo in contatto
Salvatore Montalto con don Luigi Ciotti che ha promesso di
interessarsi al suo caso. (ANSA).
P04-FK/GIU
28-GEN-99
14:45
7
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
GIUSTIZIA: CASSAZIONE; DEL TURCO 'DIFENDE' CASELLI
(ANSA) - TORINO, 29 GEN - Ottaviano Del Turco, presidente
della Commissione Antimafia, 'prende le difese' del procuratore
capo di Palermo, Giancarlo Caselli, a proposito delle sue
affermazioni sulle recenti sentenze della Corte di Cassazione in
materia di giudici e testimoni nei processi e sulle scarcerazioni
(quest' ultima risalente al giugno scorso).
''Caselli - ha spiegato, dialogando con i giornalisti oggi a
Torino - mi ha detto che non era sua intenzione criticare le
sentenze, ma porne in evidenza le conseguenze. Cosi' facendo ha
toccato problemi che sono sotto gli occhi di tutti. Per quel che
riguarda la sentenza sui processi, Caselli teme un ingolfamento
insopportabile dall' apparato giudiziario e io auspico che per i
procedimenti in corso siano evitati il piu' possibile i
trasferimenti, garantendo inalterata la composizione delle corti
giudicanti. La sentenza sulle scarcerazioni ha suscitato l'
allarme del procuratore di Palermo perche' scatterebbero
scadenze nei termini di custodia per reati gravi come l'
estorsione. Ritengo che sarebbe utile un provvedimento del
ministro Diliberto''. Del Turco ha concluso la sua visita a
Torino incontrando don Luigi Ciotti, presso la comunita' ''L'
oasi'' del Gruppo Abele. ''Abbiamo rafforzato - ha detto - la
collaborazione tra la commissione antimafia e 'Libera', l'
associazione di don Ciotti che organizzera' il 21 marzo, a
Corleone, la giornata della legalita'''. (ANSA).
MOA
29-GEN-99
16:47
8
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
GIOIA TAURO: MANI 'NDRANGHETA SUL PORTO, INCHIESTA NARCOMAFIE
(ANSA) - TORINO, 16 FEB - Le infiltrazioni mafiose nel porto
di Gioia Tauro, oggetto di un' indagine sfociata in un processo
e nell' emissione di 31 ordinanze di custodia cautelare in
carcere per mafiosi e impreditori, sono al centro di una lunga
inchiesta che compare sul prossimo numero di 'Narcomafie', il
mensile del Gruppo Abele diretto da don Luigi Ciotti.
La rivista affronta la storia del potere della 'ndrangheta
nella zona, della famiglia Piromalli, di cui ricostruisce un
ramificato albero genealogico, per dimostrarne i legami con
personaggi del mondo mafioso, racconta le vicende che hanno
portato alla costruzione del porto-containers piu' grande del
Mediterraneo, fornisce un' interpretazione economica dei fatti,
intervista il sindaco diessino di Gioia Tauro, Aldo Alessio, e
il presidente della Medcenter (la societa' che gestisce il
porto), Marco Vitale.
''Lo Stato in realta' non esiste'', dice all' intervistatore
Vitale, che domenica scorsa ha parlato al Tg3 dei tentativi di
estorsione che la Medcenter avrebbe subito. ''L' impegno dello
Stato - prosegue - e' alterno, differenziato, talvolta
sconcertante. Esistono diverse amministrazioni, alcune buone,
altre cattive, altre a intermittenza. La polizia ci e' sempre
stata vicina e ci ha guidato con saggezza''. (SEGUE).
PL
16-FEB-99 19:43
GIOIA TAURO: MANI 'NDRANGHETA SUL PORTO, INCHIESTA NARCOMAFIE (2)
(ANSA) - TORINO, 16 FEB - Nell' intervista Vitale lancia
anche uno strale contro la ''forte disattenzione che era
subentrata piu' o meno a far tempo dal governo Prodi. La
malavita - afferma - e' pronta ad aggredire chi viene percepito
in polemica con il governo''.
Di diverso avviso il sindaco Alessio: ''Alcuni dirigenti
della Medcenter - dice nell' intervista a Narcomafie - hanno
lavorato per mesi, anni, su doppi tavoli, e ci hanno fatto
credere che quello istituzionale fosse l' unico tavolo di
discussione, e contemporanemente c' era il tavolo della
'ndrangheta. Questo e' gravissimo. Noi siamo arrivati a dire che
a Gioia Tauro si puo' investire, che l' imprenditore e'
garantito, l' importante e' che faccia una scelta chiara di
campo, o con lo Stato con la criminalita'. E - conclude portavamo ad esempio la Medcenter''. (ANSA).
PL
16-FEB-99
19:43
9
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
RELIGIONE: MAPPA DELLE NUOVE 'OPERE DI MISERICORDIA'
(ANSA) -ROMA, 17 FEB - '' Donare il sangue, trovare lavoro ai
disoccupati, accogliere gli immigrati''. Ecco tre nuovi tipi di
''opere di misericordia'' ai quali i cristiani sono chiamati.
Tale novita' risulta da un sondaggio telematico, pubblicato
oggi, dal settimanale ''Segno Sette'', espressione dell'Azione
Cattolica Italiana svolto tra i propri iscritti e nell'ambito di
gruppi di volontariato.
Resistono anche le ''opere di misericordia'' tradizionali come
vestire gli ignudi, dare da magiare agli affamati e da bere agli
assetati, perdonare le offese ricevute e pregare Dio per i vivi
e i morti. In ribasso, invece, il visitare i carcerati ''ormai
e' possibile solo per preti e per poche altre persone''. Tra i
testimoni piu' gettonati di queste opere di misericordia: don
Luigi Di Liegro, ex direttore della Caritas diocesana romana,
Madre Teresa di Calcutta, don Luigi Ciotti fondatore del Gruppo
Abele, Raoul Follerau l'apostolo della lotta alla lebbra, don
Helder Camara, il vescovo ''rosso'' brasiliano di Olinda-Recife,
don Lorenzo Milani l'ispiratore di ''Lettera a una
professoressa'', Giorgio La Pira, il sindaco ''santo'' di
Firenze e il comboniano padre Alex Zanotelli, di recente,
nominato direttore di ''Mosaici di Pace'', il mensile della
sezione italiana di ''Pax Christi Internationalis''. (ANSA).
XDI
17-FEB-99
17:15
10
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
OCALAN: 23 E 24 MANIFESTAZIONI A ROMA
(ANSA) - ROMA, 20 FEB - Veglia la sera del 23, corteo l'
indomani mattina cui seguira' un meeting nel pomeriggio, con la
partecipazione di migliaia di curdi. Sono le manifestazioni
previste a Roma la prossima settimana n segno di solidarieta'
con il popolo curdo e con il suo leader.
La veglia con una fiaccolata e' stata indetta dal Consiglio
italiano per i rifugiati (i cui associati sono le organizzazioni
Migrantes, Federazione chiese evangeliche, Caritas, Comunita' di
Sant' Egidio, Acli, Arci, Cgil, Cisl e Uil) alla vigilia dell'
udienza fissata dal Tribunale di Roma per discutere la domanda
di asilo politico nei confronti del presidente del Pkk. La
manifestazione comincera' alle 20,00 in piazza del Campidoglio.
Un comitato promotore si e' costituito per la manifestazione
del 24; ad esso hanno gia' aderito 35 organizzazioni tra le
quali Gruppo Abele, Chiama l' Africa, Unione degli Studenti,
partiti e gruppi ambientalisti e della sinistra. Il corteo
partira' alle 10,00 da piazza Vittorio aperto dai circa 3000
curdi attesi a Roma, per concludersi in piazza Celimontana, dove
sara' montato un palco e si susseguiranno interventi politici e
musicali, ribattezzata nel novembre scorso piazza Kurdistan.
''Quella del 24 - ha detto Giampiero Cioffredi, dell' esecutivo
nazionale dell' Arci - sara' la manifestazione a favore dei
curdi piu' importante d' Europa, l'unica in cui i curdi non sono
soli, ci attendiamo almeno 10mila persone''. (ANSA).
COM-DO
20-FEB-99
19:32
11
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: A CORLEONE, IL 31 MARZO, 'PER NON DIMENTICARE'
(ANSA) - ROMA, 22 FEB - Per non dimenticare e per reagire,
per rinnovare la lotta dei cittadini contro la mafia.
A questo dovra' servire la quarta ''Giornata della memoria e
dell' impegno'', che si terra' il 21 marzo a Corleone, ''una
citta' - afferma il sindaco, Giuseppe Cipriani - dove Cosa
Nostra e' forte e radicata, ma dove e' altrettanto forte anche
la volonta' di combatterla''. L' iniziativa - promossa dal
Comune, dal network di associazioni ''Libera'' e dagli enti
locali e Regioni riuniti in ''Avviso pubblico'' - vuole
ricordare le vittime delle mafie: oltre 400, negli ultimi 50
anni, i cui nomi verranno tutti letti in piazza Falcone e
Borsellino. ''Un elenco di morti lungo, ma riduttivo, perche'
molte vittime innocenti, purtroppo, vengono spesso
dimenticate'', afferma Rita Borsellino, sorella del magistrato
ucciso e vicepresidente di ''Libera''. Alla presentazione dell'
iniziativa, svoltasi a Roma, nella sede dell' Associazione della
stampa estera, c' era anche il procuratore capo di Palermo, Gian
Carlo Caselli, che ha ricordato l' impegno della citta' di
Corleone ''perche' si superi nell' immaginario collettivo il
binomio 'Corleone uguale mafia'. C'e' un numero impressionante
di associazioni, piccole e grandi, che insieme alle istituzioni
si battono contro la mafia e la cultura mafiosa. E la societa'
civile che si organizza contro la criminalita' organizzata - ha
aggiunto - e' certo la carta decisiva e vincente''. (SEGUE).
(ANSA) - ROMA, 22 FEB - Secondo Caselli, infatti, ''la mafia
va letta non solo in chiave criminale, ma soprattutto politica e
sociale. Arrestare 100 boss non basta, se a questo non si
accompagna un impegno civile e una cultura dell' antimafia''.
L' iniziativa del 21 marzo, alla quale e' prevista la presenza, tra gli altri,
di Mattarella e Violante, ''non vuole essere solo una formale ricorrenza, ma un gesto di
impegno concreto'', ha detto don Luigi Ciotti, presidente di ''Libera''.
E il sindaco di Corleone, Cipriani, ha spiegato che, per l'
occasione, verra' inaugurato un centro multimediale riservato ai
giovani, ci sara' l' assegnazione di una cooperativa confiscata
ai nipoti di Liggio e il recupero di un' altra struttura. Sempre
nell' ambito della ''Giornata'' ci sara' un incontro sull'
andamento dell' ''Agenzia per l' uso sociale dei beni confiscati
alle mafie'' che si terra' proprio nella villa appartenuta ad
alcuni prestanome di Toto' Riina, oggi sede di una scuola: fino
al 31 dicembre scorso i beni confiscati sono stati 262, per un
valore di circa 104 miliardi. ''Cosa nostra e' intelligente e
confiscarne i beni non e' facile'', ha detto Caselli, che ha
auspicato a questo riguardo degli aggiustamenti normativi.
Rita Borsellino ha infine fatto un bilancio dell' attivita'
di ''Libera'' per quanto riguarda l' ''educazione alla legalita'
democratica'': in tre anni i progetti educativi sono stati 500,
800 le scuole e 800.000 i ragazzi coinvolti. (ANSA).
SV
22-FEB-99
15:29
12
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
RAI: LA SETTIMANA DE 'IL GRILLO'
(ANSA) - ROMA, 27 FEB - ''Il disagio giovanile'' e' il tema
degli appuntamenti della settimana prossima de ''Il Grillo'', in
onda da lunedi a venerdi' su Raiuno alle 24.30.
Nella puntata di lunedi' Alessandro Dal Lago, docente
universitario, discutera' con gli studenti del Liceo Classico
''Plauto'' di Roma. Con loro parlera' dell'esperienza
esistenziale di Paul Nizan, autore del romanzo ''Aden, Arabia''.
''Il valore dello studio'' sara' il tema della puntata di
martedi' con il filosofo del linguaggio Tullio De Mauro.
Don Luigi Ciotti, del Gruppo Abele, sara' ospite
dell'appuntamento di mercoledi sul tema ''Il silenzio e il
dialogo''.
Perche' i giovani sono poco interessati alla politica? A questa
e altre domande rispondera' il professor Biagio De Giovanni
nella puntata di giovedi' dal titolo ''I giovani e l'arte della
politica''.
''Modelli e miti'' si intitola la puntata di venerdi'. La
sociologa Chiara Saraceno e i liceali del 'Plauto' si
chiederanno se esiste, oggi, un mito giovanile paragonabile a
quello che fu Ernesto ''Che'' Guevara per i giovani degli Anni
Sessanta.(ANSA).
XGA
27-FEB-99
13:46
13
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
STUPEFACENTI: 'SPINELLO LIBERO'; AN POLEMIZZA CON DON CIOTTI
(V. 'STUPEFACENTI: 'SPINELLO LIBERO'; DON CIOTTI... DELLE 18,20)
(ANSA) - ROMA, 3 MAR - An polemizza con Don Ciotti sulla
questione della depenalizzazione delle droghe leggere. ''Quella
di Don Ciotti - ha detto il responsabile di An per le politiche
della famiglia Riccardo Pedrizzi - e' una posizione gravissima,
in aperto contrasto con il magistero della Chiesa, la quale
rifiuta ogni forma di legalizzazione, di depenalizzazione, di
normalizzazione o di convivenza con la droga''. Secondo Pedrizzi
Don Ciotti dovrebbe prendere esempio da Don Gelmini, da Don
Benzi o da Don Picchi, ''cioe' dai preti che perseguono il
recupero e il reinserimento del tossicodipendente e non il suo
mantenimento, vita natural durante, nello stato di dipendenza''.
(ANSA).
DEL/GG
03-MAR-99 20:25
STUPEFACENTI: 'SPINELLO LIBERO'; DON CIOTTI, SERVE PER EDUCARE
(V.'SENATO: 'SPINELLO QUASI LIBERO' DIVIDE...' DELLE 12,46)
(ANSA) - ROMA, 3 MAR - ''Depenalizzare il semplice consumo
non solo e' giusto (per evitare una criminalizzazione che
aumenta i danni, l'emarginazione e le difficolta' di chi consuma
cannabis o altre sostanze) ma e' anche la precondizione per
educare''. A sostenerlo e' don Luigi Ciotti secondo il quale
''le scelte del Senato di oggi rischiano di comporre e scomporre
schieramenti, senza una vera attenzione alla vita, alle esigenze
e alle difficolta' dei giovani e delle famiglie in vario modo
toccate dal problema droga''.
''Scegliere la scorciatoia della punizione - afferma don
Ciotti - e' una resa di fronte alla fatica e alla
responsabilita' dell'educare, e' un'implicita e drammatica
dichiarazione di fallimento davanti alla necessita' di investire
in nuove politiche rivolte ai giovani e alle loro famiglie,
falsamente rassicurate da questa scorciatoria e poi lasciate
sole a gestire i problemi''. Per don Ciotti il problema droga,
ancora una volta, ''e' stato mandato in coda delle agende e
degli impegni politici, ricacciato in quei polverosi cassetti
dove giacciono tutte le proposte emerse alla Conferenza di
Napoli''. ''La questione droga come il carcere e i detenuti
malati di Aids sono sempre, dunque, motivo di lacerazioni e
litigi e mai di urgenze, di concretezze, di scelte''. (ANSA).
AU
03-MAR-99
18:21
14
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
BANCHE: CON 16 MLD DI CAPITALE APRE I BATTENTI LA POPOLARE ETICA
(ANSA) - PADOVA, 8 MAR - Esordisce con un capitale sociale di
16 miliardi e due prodotti di raccolta in euro, con tassi di
interesse inferiori a quelli di mercato per permettere la
concessione di prestiti ad un tasso vicino al prime rate Abi. E'
la Banca Popolare Etica, il primo istituto italiano nato per
investire le proprie risorse a favore delle associazioni di
volontariato e del terzo settore attive sui fronti dell'
assistenza e della promozione delle fasce piu' deboli della
popolazione, che ha aperto oggi i battenti con un'unica sede di
rappresentanza a Padova.
In tutto il resto d'Italia sara' possibile diventare soci e
clienti della banca attraverso gli sportelli di tre istituti
convenzionati, la Banca Popolare di Milano, l'Ambroveneto e la
Banca Popolare dell'Emilia Romagna. Grazie ad un accordo con
Federcasse, si potranno anche utilizzare le filiali delle Banche
di Credito Cooperativo.
Soci fondatori dell'istituto sono, tra gli altri, Acli,
Agesci, Arci, Gruppo Abele e diverse cooperative impegnate nel
commercio equo e solidale con il terzo mondo. Disponibili da
oggi, i certificati di deposito della Banca Popolare Etica sono
in tagli da 1.000, 2.000, 2.500 euro e loro multipli e hanno una
durata da 6 mesi a 5 anni. Il primo prestito obbligazionario
sara' invece lanciato il 15 marzo, mentre entro l'anno
dovrebbero arrivare anche i conti correnti. (ANSA)
COM-CO
08-MAR-99
15:10
15
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: DILIBERTO, ''E' QUESTIONE DEMOCRATICA EUROPEA''
(ANSA) - FAVARA (AGRIGENTO), 9 MAR - ''La mafia non e' piu'
solo una questione siciliana e italiana, ma e' questione
democratica europea''. Lo ha detto il ministro della Giustizia
Oliviero Diliberto intervenendo al dibattito su ''Costruiamo la
vita Piu''' che ha concluso una serie di manifestazioni
organizzate dai giovani della parrocchia di San Giuseppe.
''Abbiamo chiesto - ha aggiunto il ministro - di porre la
questione della circolazione dei capitali al consiglio dei
ministri della giustizia europea. La mafia ormai investe i
grossi capitali in Europa''. Secondo il ministro per sconfiggere
la mafia ''e' necessario costruire un sistema di alleanze in
politica evitando cadute di continuita' e quardando avanti
misurandosi con le nuove sfide internazionali che la mafia ci
pone''. ''Bisogna trovare - ha detto - una maggioranza affinche'
i provvedimenti che metteremo in campo vengano approvati.
Possiamo trovarla costruendo un clima che ci consenta di rompere
le difficolta' che abbiamo in Parlamento''. Rivolgendosi alla
platea che affollava la sala del ''Boccone del povero''
Diliberto ha detto: ''Non siete soli, non c' e' il mare tra Roma
e Palermo, se in passato c' e' stato lo abbiamo colmato''. Alla
manifestazione hanno partecipato anche il procuratore generale
di Palermo Vincenzo Rovello, il vescovo di Agrigento Carmelo
Ferraro, Don Luigi Ciotti, fondatore del gruppo Abele e dell'
associazione Libera e il Pm Franca Imbergamo. (ANSA)
FK/GIU
09-MAR-99
20:12
16
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CRIMINALITA': SAN SALVARIO; PORTO D'ARMI, PARERI DISCORDI/ANSA
(ANSA) - TORINO, 11 MAR - Spacca la citta', ma anche con
posizioni non del tutto scontate, l' inizativa annunciata ieri
dai componenti del Comitato spontaneo di San Salvario di Torino
di chiedere al Prefetto il porto d' armi per difendersi dalla
microcriminalita' del quartiere. C' e' chi la giudica un' idea ''sciagurata'' e chi invece,
ritenedola una ''provocazione'', dimostra comprensione per i
problemi sollevati. E, intanto, il prefetto, Mario Moscatelli,
precisa: ''Esamineremo una per una le 48 richieste, ma ricordo
che i criteri per concedere il porto d' armi sono molto
restrittivi. Va dimostrato lo stato di bisogno, che non si
identifica soltanto col fatto di abitare a San Salvario''.
''E' un quartiere - aggiunge - in cui le cose stanno
migliorando, anche perche' e' la zona piu' presidiata dalle
forze dell 'ordine''. Il parere non trova ovviamente d' accordo
i promotori dell' iniziativa, ma non e' neppure condiviso del
tutto da alcuni esponenti del mondo del volontariato. Lucio
Scatolero, che coordina il ''Centro di mediazione dei
conflitti'', organizzato da dicembre dal Gruppo Abele, ammette:
''Problemi a San Salvario ve ne sono, di disagio, di ordine
pubblico, di presenza di spacciatori. Resta uan questione non
risolta''. Il centro ha accolto un centinaio di persone: non
solo italiani, pero', anche extracomunitari truffati da
mediatori di immobili. (SEGUE).
(ANSA) - TORINO, 11 MAR - Sulla stessa lunghezza d' onda don
Sergio Baravalle, direttore della Caritas: ''non ci puo' essere
integrazione senza rispetto delle leggi''. Tra gli abitanti del
quartiere c' e' Maurizio Laudi, Procuratore aggiunto: ''Quella
del Comitato e' una provocazione - dice - che pero' sarebbe
sbagliato valutare solo con ironia''. ''Non credo che la
richiesta di porto d' armi possa venire accolta - aggiunge -, ma
comunque occorre coglierne il senso, il disagio in quel
quartiere esiste perche' molta gente vi si guadagna da vivere
con i reati''. Non sottovaluta la questione, ma teme un
''inutile strumentalizzazione del problema sicurezza, che va
considerato piu' seriamente'', il questore, Nicola Izzo. ''La
situazione nel quartiere mi sembra migliorata - aggiunge -; d'
altronde la militarizzazione non serve mai a nulla''. Critiche
altre voci. Don Gallo, parroco di San Salvario, tra i primi a
denunciare il disagio per l' arrivo in massa degli
extracomunitari (oggi tra il 15 e il 20% dei residenti), ritiene
l' iniziativa ''sciagurata'', ''Ricorda la tolleranza-zero di
Giuliani a New York''. Per l' iman della moschea di via Baretti,
Bouriki Bouchta ''Armare la gente porterebbe all' aumento della
violenza''. Tra gli intellettuali che hanno scelto il quartiere,
c' e' lo scrittore Luca Rastello: ''Ho una moglie e una figlia
che girano tranquille anche di sera, sono stufo di questi
professionisti della tensione''. (ANSA).
BEC
11-MAR-99
19:30
17
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: LIBERA, 21 MARZO A CORLEONE GIORNATA DELLA MEMORIA
(ANSA) - ROMA, 12 MAR - L' inizio della Primavera a Corleone
corrispondera' alla IV Giornata della memoria e dell' impegno in
ricordo di tutte le vittime delle mafie. La giornata organizzata
da Libera (l' associazione di Luigi Ciotti che riunisce oltre
700 gruppi nazionali e locali contro le mafie) il 21 marzo
prossimo, si svolgera', secondo il programma, alla presenza del
Capo dello Stato, Oscar Luigi Scalfaro, del vice presidente del
Consiglio dei Ministri, Sergio Mattarella e del presidente della
Camera, Luciano Violante.
''E' una manifestazione che non intende essere solo una
formale ricorrenza, ma un gesto di impegno rivolto al presente,
al passato - in Piazza Falcone e Borsellino saranno letti tutti
i nomi delle vittime di mafia - al futuro. Organizzarla il primo
giorno di primavera - si legge in un comunicato - e' un
messaggio simbolico di cambiamento e di rinascita in un
territorio segnato dal fenomeno mafioso ma dove e' forte il
senso di riscossa dell' opinione pubblica''.
In tal senso un capitolo importante e' la legge sull' uso
sociale dei beni confiscati: finora 228 beni immobili per un
valore di oltre 90 miliardi di lire, riferisce Libera, sono
stati trasformati in scuole, parchi, centri sociali e uffici
pubblici. Tra gli esempi la villa dei prestanome di Toto' Riina
divenuta un istituto tecnico agrario dove, il 21 marzo, Libera
presentera' il bilancio della legge. (ANSA)
COM-GU
12-MAR-99
12:57
18
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
COLPI PISTOLA CONTRO CASA RESPONSABILE SERT, NESSUN FERITO
(ANSA) - SAN SEVERO (FOGGIA), 15 MAR - Per la terza volta
negli ultimi anni una azione intimidatoria e' stata compiuta nei
confronti del responsabile del Servizio per le tossicodipendenze
(Sert) di San Severo, Fernando Antonio D' Angelo, di 48 anni,
che e' anche il presidente pugliese della ''Lila'' (Lega
italiana per la lotta contro l' Aids) ed esponente locale dell'
associazione ''Libera'' (organizzazione delle associazioni
contro la mafia). Numerosi colpi di pistola sono stati sparati
contro la sua abitazione, in via Cantatore. I colpi hanno
frantumato i vetri di una finestra dell' appartamento e si sono
conficcati in un mobile ed in una parete, sfiorando alcuni
famigliari di D' Angelo: nessuno e' stato ferito.
Sull' accaduto sono in corso indagini degli agenti del
commissariato di San Severo. D' Angelo - si sottolinea in una
nota della Lila al riguardo - da tempo chiede pubblicamente e
attraverso esposti alla magistratura che si indaghi sugli
appalti della Ausl di San Severo.
Gia' nel 1992 alcuni colpi di pistola furono sparati ad una
finestra dell' abitazione di D' Angelo; nel '95 ricevette alcune
minacce di morte anonime ed un attentato dinamitardo distrusse
l' autovettura di un suo collaboratore. Dopo l' attentato della
scorsa notte, le associazioni Libera e Lila hanno organizzato
per il 29 marzo a San Severo una giornata di solidarieta', alla
quale e' prevista la partecipazione di don Luigi Ciotti. (ANSA)
B11-AME/BR
15-MAR-99
17:08
19
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CRIMINALITA': UN 'APPELLO' CONTRO IL 'PACCHETTO' GOVERNO
(ANSA) - ROMA, 17 MAR - ''Non e' con simili atti e proclami
che questo governo e la sua maggioranza renderanno un servizio
al paese e alla sua politica di giustizia''.
Si conclude cosi' l' appello, firmato da vari intellettuali,
tra cui i premi Nobel Dario Fo e Rita Levi Montalcini, e poi
Franca Rame, Rossana Rossanda, Vittorio Borraccetti, Luigi
Ciotti, Giacomo Marramao, Grazia Zuffa, Mauro Palma, nel quale,
intervenendo sulle misure di sicurezza che il governo sta per
varare, si afferma tra l' altro che ''non basta la garanzia
prestata da un governo di centro-sinistra. Non e' la
progettualita' che preoccupa, la tendenza alla criminalizzazione
e la mania custodialista''.
''In questo strano paese - si legge nell' appello -, dominato
da ogni genere di emergenza criminale, tutti, da destra o da
sinistra, dicono di essere per il 'diritto penale minimo', per
la riduzione drastica e regolata dei tipi di reato sottoposti a
sanzione penale. Cosi' anche il nostro Governo. Ma poi seguono
fatti che vanno in tutt'altra direzione. Non curante dei piu'
accreditati studi, che vedono la criminalita' nel nostro paese
in diminuzione, il Governo sembra intenzionato a presentare un
'pacchetto anticrimine' all' insegna dell' inasprimento delle
pene, dell' aumento dei poteri della polizia giudiziaria e della
diminuzione delle garanzia per i cittadini''.
(ANSA).
CAV
17-MAR-99
19:35
20
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CRIMINALITA': CENTO (VERDI), PROPOSTA INUTILE E LIBERTICIDA
(ANSA) - ROMA, 18 MAR - E' una proposta ''inutile, demagogica
e con esasperazioni liberticide'' quella approvata oggi dal
Consiglio dei ministri sulla sicurezza, secondo il Verde Paolo
Cento che annuncia ''battaglia'' in Parlamento.
''Ancora una volta -dice- si affronta il dramma della
criminalita' con strumenti emergenziali, si reintroduce nella
sostanza il fermo di polizia, si aumentano a dismisura le
sanzioni penali, senza alcuna volonta', invece, di recidere il
rapporto tra manovalanze giovanili e criminalita' e nessuna
decisione capace di rendere rapida e certa l' esecutivita' della
pena''.
In questo 'pacchetto anticrimine', secondo Cento, ''il
Governo di centrosinistra rincorre le proposte giustizialiste e
forcaiole della destra e non tiene conto dell' allarme lanciato
nei giorni scorsi da Vittorio Borraccetti, Luigi Ciotti, Luigi
Ferraioli, Rossana Rossanda, Daio Fo e Rita Levi Montalcini''.
(ANSA).
TAM
18-MAR-99
18:51
21
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: LA VOGLIA DI CORLEONE DI LIBERARSI DALLA VERGOGNA
(ANSA) - CORLEONE (PALERMO), 20 MAR - Per liberare il paese
dalla vergogna di un' appartenenza divenuta in tutto il mondo
sinonimo di mafiosita', ha provato di tutto: dalla riscoperta
minuziosa, filologica della storia locale alla manipolazione
spregiudicata, ambiziosa del mondo massmediologico. E oggi Pippo
Cipriani, 37 anni, sindaco di centro-sinistra, il primo negli
annali paesani, si dichiara soddisfatto e lo dira' domani al
Presidente della Repubblica Oscar Lugi Scalfaro, ai presidenti
della Camera, Luciano Violante, e dell' Antimafia, Ottaviano Del
Turco, attesi alla manifestazione antimafia organizzata da
''Libera'' di don Luigi Ciotti. Perche' oggi Corleone, 12 mila abitanti, piu' di 40 chiese,
un minuscolo presepe di cemento armato nascosto alla falde della
Rocca Busambra, a 54 chilometri da Palermo e a 600 metri di
altezza, ''non e' piu', o almeno non e' piu' soltanto la
'Tombstone city' consegnata all' immaginario collettivo come la
culla della mafia siciliana''. Cipriani e' sindaco dal dicembre
del '93, deputato Ds al parlamento siciliano dal '96, ed intende
''liberare Corleone dalla vergogna e dal peso di essere additato
solo e soltanto come metafora di mafia''. Per ''vincere''
Cipriani lavora da cinque anni: prima ha incaricato Oliviero
Toscani di reinventare un' immagine di affidabilita' al paese di
Riina, Provenzano, Bagarella, ideologi dello stragismo che ha
minacciato le istituzioni democratiche del paese. (SEGUE).
(ANSA) - CORLEONE (PALERMO), 20 MAR - Poi, promuovendo decine
di commemorazioni, ha voluto far riemergere la memoria - ormai
sepolta - di un passato di ''gloriose'' lotte contadine per la
liberta' e la democrazia. ''Quella di Corleone - racconta
Cipriani - e' la storia di un grande movimento contadino: per
questo era importante ripercorrere le vicende dei sindacalisti
Bernardino Verro e Placido Rizzotto, che hanno pagato con la
vita la loro testimonianza di liberta'''. Questa e' la memoria
che ha restituito orgoglio e dignita' alla gente di Corleone,
che ha consentito al paese di intitolare la piazza principale ai
martiri dell' antimafia Falcone e Borsellino, e la palestra
comunale a Pio La Torre, ex segretario del Pci assassinato da
Cosa nostra. E' una piccola rivoluzione culturale, che promette anche
lavoro e benessere. Corleone e' oggi uno dei 20 comuni del patto
territoriale Alto Belice, finanziato dall' Unione europea con
100 miliardi. Una speranza concreta per quel 50 % dei residenti
iscritto al collocamento, in attesa di un lavoro. ''Siamo
fiduciosi - dice Cipriani - anche se questo e' un paese che
resta comunque segnato dalla presenza della mafia''. Puo' dirsi
sconfitta, insomma, quell' impossibilita' di essere ''normali''
che affliggeva i corleonesi dal volto pulito? ''Non del tutto,
ma oggi e' possibile - ammette Cipriani - essere un po' diversi
rispetto al passato''. Ed e' gia' qualcosa. (ANSA)
KNL
20-MAR-99
11:05
22
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
RAI:A 'PINOCCHIO' SI PARLERA' DI BENI SEQUESTRATI ALLA MAFIA
(ANSA) - ROMA, 20 MAR - In primo piano nella puntata di
lunedi' di ''Pinocchio'', la trasmissione in onda alle 2305 su
Raidue, i beni sequestrati alla mafia e la loro destinazione a
uso sociale. Per il dibattito collegamento a Corleone,
dall'ex-villa di un prestanome di Toto' Riina ora Istituto di
Agraria, dove interverranno Don Luigi Ciotti, presidente di
'Libera' il network che riunisce 700 associazioni contro le
mafie; Antonino Ingroia, sostituto procuratore della Repubblica
di Palermo; Giuseppe Cipriani, sindaco di Corleone; cittadini di
Corleone.(ANSA).
TS
20-MAR-99
16:27
23
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
SCALFARO: RIPARTITO DA NOMADELFIA PER LA SICILIA
(ANSA) - NOMADELFIA (GROSSETO), 21 MAR - Il presidente della
Repubblica Oscar Luigi Scalfaro ha lasciato alle 13.30
Nomadelfia (Grosseto) diretto a Corleone, in Sicilia, dove
concludera' la manifestazione ''Giornata della memoria e dell'
impegno'' promossa dall' associazione ''Libera'' presieduta da
don Luigi Ciotti.
Il presidente, che in mattinata era stato ricevuto presso la
prefettura di Grosseto e che successivamente era andato ad
inaugurare il museo archeologico appena restaurato, era arrivato
a Nomadelfia verso le 11.30 dove ha assistito alla Messa che ha
aperto ufficialmente le celebrazioni del centenario della
nascita di don Zeno, celebrata dal vescovo di Grosseto, Mons.
Giacomo Babini, che ha tenuto l' omelia.
Terminata la Messa, Scalfaro ha ricevuto i saluti del
presidente della comunita' di Nomadelfia, Francesco, di don
Enzo, il successore di don Zeno, di 'mamma' Irene e del
presidente della Regione Toscana, Vannino Chiti, che ha
ringraziato il Presidente della Repubblica, affermando: ''Ci e'
stato vicino in questi sette anni nei momenti di dolore: dalla
bomba che in via dei Georgofili spezzo' vite e attento' al
nostro patrimonio artistico, alla tragica alluvione che colpi'
la Versilia e la Garfagnana''. (ANSA).
CF/FG
21-MAR-99
14:25
24
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: CORLEONE, DA CAPITALE BOSS A SIMBOLO RISCATTO/ANSA
(ANSA)- CORLEONE (PALERMO), 21 MAR - Da oggi, forse, Corleone
non sara' piu' definita la capitale della mafia: ragazzi, boy
scout, contadini, uomini e donne hanno partecipato a viso
aperto, con consapevolezza e con entusiamo alla quarta giornata
della memoria e dell' impegno nel ricordo di tutte le vittime
delle mafie, organizzata dalle associazione ''Libera'' e
''Avviso pubblico'' e dal Comune. La paura che aveva segnato
questo paese negli anni scorsi e' stata dissolta in una domenica
di sole che ha segnato anche l' ingresso della primavera.
La manifestazione nella piazza Falcone e Borsellino (una
intitolazione che fu traumatica, con la lapide frantumata subito
dopo la sua installazione) si e' aperta dopo che il procuratore
Gian Carlo caselli, Rita Borsellino, sorella di Paolo, e Saveria
Antiochia, madre di Roberto, agente di polizia ucciso con Ninni
Cassara, hanno terminato di leggere il lungo elenco delle
vittime delle organizzazioni criminali. Soltanto un nudo elenco
di nomi: ma ciascuno conteneva una storia, ed il silenzio che ha
accompagnato quello scandire di storie umane spezzate,
sottolineava come ciascuno e tutti quei martiri fossero ben
presenti all' uditorio. Sono intervenuti alla manifestazione,
tra gli altri, il presidente della Camera Luciano Violante, il
vicepresidente del Consiglio Sergio Mattarella. (SUGUE).
(ANSA)- CORLEONE (PALERMO), 21 MAR - Ed ancora il
presidente dell' Antimafia, Ottaviano Del Turco, il procuratore
nazionale Antimafia Pier Luigi Vigna, il direttore della Dia,
generale Carlo Alfiero, il presidente della Regione Sicilia
Angelo Capodicasa e numerose altre autorita'. L' arrivo del
presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro e' stato
salutato dal lungo applauso di oltre tremila persone, riunite in
piazza. Poi e' seguito un minuto di raccoglimento in silenzio.
''Noi siamo qui - ha detto don Luigi Ciotti, fondatore di Libera
- non per festeggiare la liberazione dalla mafia, ma per
rinnovare l' impegno ad andare avanti nel percorso che abbiamo
cominciato''.Per don Ciotti ''la politica deve essere meno
ansiosa di consegnare alla storia la stagione della lotta alla
corruzione ed alla mafia''. Il segnale di cambiamento che viene
da questo paese, terra dei boss, che hanno governato Cosa nostra
per decenni, e' stato ribadito dal presidente della Regione,
Capodicasa: ''la mafia ha perso terreno -ha detto - sono lontani
i tempi dell' omerta', della paura, delle collusioni tra mafia
ed istituzioni''. Il sindaco Pippo Cipriani ha ricordato che
''la volonta' di riscatto dei corleonesi viene da lontano : dai
'fasci dei lavoratori' e dalle lotte contadine''. Un messaggio
di Antonino Caponnetto e' stato letto da una studentessa:
'consideratemi con voi - ha scritto il magistrato- il mio cuore
batte all' unisono con i vostri, per gli stessi ideali'.(ANSA).
KS
21-MAR-99
20:11
25
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: ''GIORNATA DELLA MEMORIA'' A CORLEONE
(ANSA) - CORLEONE (PALERMO), 21 MAR - L' hanno chiamata
''Giornata della memoria e dell' impegno''. Stamattina a
Corleone la manifestazione si e' aperta con la lettura dei nomi
di 394 vittime della mafia e sara' conclusa nel pomeriggio da
interventi del Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro,
del Presidente della Camera dei Deputati Luciano Violante, del
vice Presidente del Consiglio Sergio Mattarella e di Ottaviano
Del Turco Presidente della commissione parlamentare antimafia.
Come le tre precedenti, la giornata e' stata promossa dall'
associazione ''Libera'' presieduta da don Luigi Ciotti che
raggruppa oltre 700 associazioni dichiaratamente schierate
contro le mafie. ''Libera'' ha promosso fra l' altro la legge
109 sulla destinazione a scopi sociali dei beni confiscati ai
boss che al 15 marzo (sei giorni fa) risultano 274 per un valore
complessivo di oltre 102 miliardi di lire: un livello
considerato del tutto insoddisfacente da ''Libera''.
''Questo 21 marzo in memoria di tutte le vittime della mafia
- afferma don Ciotti - non e' solo testimonianza, non e'
semplicemente un gesto e un sentimento di gratitudine e
riconoscenza per quanti hanno perso la vita. E' tutto questo. Ma
anche qualcosa di piu': e' una dichiarazione d' impegno per la
giustizia, di lotta per la dignita' dell' uomo, per i diritti
dei piu' deboli. Perche' questo sia possibile, pero', non basta
avere memoria: occorre coltivarla e trasmetterla''. (SEGUE).
MAFIA: ''GIORNATA DELLA MEMORIA'' A CORLEONE (2)
(ANSA) - CORLEONE (PALERMO), 21 MAR - ''Libera'' ha deciso
proprio per questo di tenere a Corleone la cerimonia. L'
intendimento principale e' ''di contribuire alla svolta,
portando insieme la memoria e la proposta e offrendo un
contributo a quello che e' l' impegno dei corleonesi perche' si
superi nell' immaginario collettivo il binomio Corleone-mafia''.
Nel paese nel quale sono nati numerosi dei piu' spietati boss
di Cosa Nostra, da Luciano Liggio a Toto' Riina, oggi la gente
ha accolto con larga partecipazione gli intervenuti. E sono
nelle strade e nelle piazze anche tanti bambini e ragazzi. Fra i
primi giunti nella piazza intitolata a Giovanni Falcone e Paolo
Borsellino e' stato il procuratore della Repubblica di Palermo
Gian Carlo Caselli.
''Questo primo giorno della primavera 1999 - dice il sindaco
di Corleone Giuseppe Cipriani che e' anche deputato regionale
dei Ds - sara' sempre ricordato da noi come un momento alto
dell' impegno e della solidarieta' dello Stato e della societa'
civile nei confronti della nostra comunita'''. (ANSA)
FI
21-MAR-99
11:41
26
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
GIOIA TAURO: LIBERA, EUROMOTEL PIROMALLI VA RESTITUITO A COMUNE
V. ''COMUNI: GIOIA TAURO; DIMISSIONI ...'' DELLE 15.35
(ANSA) - ROMA, 25 MAR - Appresa ''con sconcerto'' la notizia
delle dimissioni di 11 consiglieri del Comune di Gioia Tauro, l'
associazione Libera, guidata da Don Ciotti, assicura che ''si
impegnera' affinche' l' Euromotel confiscato al Boss Piromalli
venga restituito alla collettivita' attraverso l' applicazione
della legge 109 sull' uso sociale dei beni confiscati alle
mafie''.
''E' impossibile -commenta, in una nota, Don Ciotti- non
mettere in correlazione queste dimissioni con la definitiva
assegnazione al comune dell' euromotel, per la quale l'
amministrazione e Libera si erano fortemente impegnate''. L'
associazione assicura quindi che, ''qualunque siano le
condizioni di funzionalita' del comune calabrese, si impegnera'
per restituite l' Euromotel alla collettivita' '' e lancia un
appello a ''tutte le forze sociali e istituzionali, locali e
nazionali, al fine di far prevalere la legalita' sulle
intimidazioni e la prepotenza mafiosa''.
''Apprezziamo in questo senso -conclude Don Ciotti- l'
immediata risposta del presidente della commissione antimafia
Ottaviano Del Turco, che ha deciso di recarsi personalmente
sabato prossimo a Reggio calabria''.
(ANSA)
TAM
25-MAR-99
18:32
27
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
GIOIA TAURO: SU CONFISCA A PIROMALLI SI 'SCIOGLIE' COMUNE
(ANSA) - GIOIA TAURO (REGGIO CALABRIA), 25 MAR - Il Comune di
Gioia Tauro utilizza un bene confiscato ai potentissimi
Piromalli? Ecco allora pronte le dimissioni della maggioranza
dei consiglieri, innescando cosi' il meccanismo dello
scioglimento anticipato del comune. L' inquietante ipotesi e'
stata avanzata dal sindaco, il diessino Aldo Alessio, di fronte
alle dimissioni di undici consiglieri comunali (tre della sua
maggioranza ed uno del suo stesso partito), giunte all'
improvviso nella tarda mattinata di oggi e variamente motivate.
Alessio, infatti, non ha avuto dubbi a mettere in relazione le
dimissioni della maggioranza dei consiglieri con la consegna al
Comune, due giorni fa, di un immobile (l' Euromotel) che era
stato confiscato dalla magistratura alla cosca dei Piromalli. L'
Amministrazione comunale guidata da Alessio aveva deciso
immediatamente di utilizzare l' Euromotel per iniziative socioculturali. ''Quell' immobile - ha detto ancora Alessio - lo avevamo
voluto come Amministrazione comunale ma qui la 'ndrangheta
ancora comanda tutto. Si pone chiaramente un problema di
democrazia e di liberta'''. Di tutt' altro avviso i consiglieri
dell' opposizione dimissionari: Franco Costa (An) ha detto che
sul problema della lotta alla mafia non c' e' differenziazione
con Alessio e le dimissioni riguardano la capacita' della Giunta
sull' ordinaria amministrazione. (SEGUE).
(ANSA) - GIOIA TAURO (REGGIO CALABRIA), 25 MAR - Il grido di
allarme di Alessio, in ogni caso, non e' andato disperso: pronte
le reazioni del mondo politico locale e nazionale. Il presidente
della Commissione antimafia, Del Turco, ha affermato che ''ci
sono comuni che vengono sciolti per infiltrazioni di mafia ed e'
difficile che un comune possa essere sciolto per una
infiltrazione dell' antimafia''. Il sottosegretario alla
Presidenza del Consiglio, Marco Minniti, ha parlato di fatto
assai grave e di un ''servizio alla mafia che non ha mai
tollerato la presenza e l' attivita' del sindaco Alessio''.
Ugualmente indignate le reazioni del presidente e del
vicepresidente della Regione, Meduri e Bova, per i quali
''inquieta l' obiettiva contestualita' che ha l' inqualificabile
azione con l' assegnazione dei beni confiscati ad una potente
famiglia mafiosa''. Su quest' aspetto si sofferma anche l'
associazione ''Libera'', guidata da don Ciotti, che assicura un
impegno affinche' l' Euromotel venga restituito al Comune,
mentre gli altri sindaci della Piana di Gioia Tauro rilevano
come ci si trovi in presenza di una offensiva ''eversiva''. Il
tutto mentre e' in discussione il contratto d' area di Gioia
Tauro, con le polemiche innescate dalla mancata firma della Cgil
cui e' tornato a rivolgersi il presidente del Comitato per Gioia
Tauro di Palazzo Chigi, Soriero, per il quale ''la mafia non
puo' e non deve prevalere''. (ANSA)
VF/MED
25-MAR-99
19:30
28
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
ATLETICA: VIVICITTA'; BENVENUTI, IN CORSA ANCHE CONTRO DOPING
(ANSA) - ROMA, 25 MAR - Ha avuto come testimonial il campione
europeo 1994 degli 800 Andrea Benvenuti, che ha firmato anche la
campagna dell'Uisp contro il doping 'Siamo sportivi, giochiamo
pulito', la presentazione della 16/a edizione di 'Vivicitta'',
la gara podistica che si corre in contemporanea in tutto il
mondo.
''Sono felice di essere stato chiamato per una manifestazione
cosi' importante, che coniuga lo sport con l'impegno sociale e
la lotta al doping. Dimostra che la mia e' l'immagine di un
atleta pulito - ha affermato l'ottocentista azzurro - per
combattere il fenomeno serve una volonta' precisa di andare in
un'altra direzione: l'atleta comunque non e' mai vittima del
sistema, ma complice''.
Andrea Benvenuti, che ha corso spesso il Vivicitta' a Verona,
su una distanza che non e' la sua, e' ora fermo da tre settimane
per una lesione tendinea al piede: ''Per me l'obiettivo e'
tornare in forma e partecipare ai prossimi Mondiali''.
Diciassette le citta' straniere e 45 le italiane protagoniste
dell'edizione 1999 del Vivicitta', che si svolgera' l'11 aprile
in Italia e il 18 negli altri paesi. E' slittato a domani invece
il prologo agonistico in programma ad Algeri: in piena campagna
elettorale per le elezioni presidenziali nella capitale del
paese nordafricano al via ci saranno oltre ai circa 2.200 uomini
e piu' di 200 donne, anche i ragazzi delle scuole. (SEGUE).
YZK/FV
25-MAR-99 15:38
ATLETICA: VIVICITTA'; BENVENUTI, IN CORSA ANCHE CONTRO DOPING (2)
(ANSA) - ROMA, 25 MAR - Anche quest'anno il Vivicitta' sara'
presente in 15 istituti penitenziari e otto minorili. ''Una
corsa per crescere liberi'' lo slogan della manifestazione, che
anche per l'edizione 1999 corre in collaborazione con 'Libera',
l'associazione di 700 associazioni contro le mafie, presieduta
da don Luigi Ciotti, che dara' il via alla gara. (ANSA).
YZK/FV
25-MAR-99
15:38
29
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
KOSOVO: SCIOPERO SIMBOLICO METALMECCANICI NOVARA
(ANSA) - TORINO, 26 MAR - Le fabbriche metalmeccaniche di
Novara si fermeranno, un quarto d' ora, martedi' 30 marzo, dalla
10 alle 10,15, per dire ''no all' uso delle armi per risolvere
le controversie internazionali''. La protesta e' stata indetta
da Fim, Fiom e Uilm di Novara che, in un comunicato, chiedono al
governo ''di intervenire per sospendere ogni azione militare di
aggressione, di impedire l' uso delle basi aeree e navali sul
territorio italiano come elemento di offesa, di intervenire per
risolvere la contesa aperta nel Kossovo in sede Onu''.
Un appello per dire ''basta con i bombardamenti Nato e con l'
attacco della Serbia al Kosovo'' e' stato firmato da alcuni
esponenti della segreteria della Camera del lavoro di Torino e
della Cgil Piemonte.
Oggi la Federazione torinese dei Comunisti Italiani ha
organizztao una manifestazione al Teatro Carignano di Torino,
mentre domani ci sara' quella di Rifondazione Comunista (con un
corteo da piazza Solferino a piazza Vittorio Veneto) ''contro la
follia della guerra'', alla quale hanno aderito la Fiom,
consigli di fabbrica, centri sociali, gruppo Abele
La Cub Scuola (Confederazione Unitaria di base) ha aderito
alla manifestazione studentesca che si terra' il 30 marzo, alle
9, a partire da piazza Arbarello e ha proclamato, per lo stesso
giorno, lo sciopero della prima ora nelle scuole. (ANSA).
ANG
26-MAR-99
18:28
30
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: CASELLI SPIEGA COME BATTERLA AGLI STUDENTI DI BONDENO
(ANSA) - BONDENO (FERRARA), 27 MAR - Se c' e' un esempio di
quello che puo' fare la societa' civile per dare una mano a
magistratura e forze dell' ordine contro la mafia, e' quello di
don Luigi Ciotti e di ''Libera'', l' associazione capace, grazie
alla tenacia di quel prete, di fare approvare a un senato in
scadenza la legge che da 3 anni consente di destinare ad
utilita' sociali i beni sequestrati ai mafiosi. E' una delle
tante risposte del procuratore di Palermo Giancarlo Caselli alle
domande degli studenti delle scuole di Bondeno, che lo hanno
chiamato a discutere con loro nel cinema cittadino sul tema
''educazione alla liberta'''. Il Pm non si e' risparmiato,
dividendo in tre parti il suo intervento: una ieri sera, rivolta
a tutta la cittadinanza, e due stamani, per gli studenti piu'
giovani e poi per quelli delle superiori. E non mancando di
chiarire come al peso di una vita di sacrificio, blindata, che
non gli consente ''di portare in bicicletta il nipotino per
Torino'', corrisponda pero' la soddisfazione di fare qualcosa
puo' portare a risultati: ''Basta organizzarsi contro la mafia,
diceva Falcone - ha detto Caselli - ma non solo lo Stato deve
farlo ed esempi come quello di Libera hanno portato a
trasformare in una scuola, consegnata domenica alla citta' di
Corleone, la villa che fu del boss dei boss, Salvatore Riina. La
mafia si puo' battere. Ma, anche se la legge dopo sette anni va
cambiata, non senza i collaboratori di giustizia''. (ANSA)
MR
27-MAR-99
12:41
31
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
GIUSTIZIA: CASELLI, IL MINISTRO E LA TRATTATIVA / ANSA
(ANSA) - PALERMO, 30 MAR - Sorpresa: gli unici ad avere avuto
sentore di un possibile trasferimento a via Arenula di Gian
Carlo Caselli erano stati glii autisti giudiziari. Il ''tamtam'' era partito dalle auto blindate, palermitane e romane, ma
quando gli autisti avevano accennato, a Palermo, alla questione
erano stati snobbati dal ''Palazzo''. Oggi fanno a gara nel dire
ai loro 'superiori': ''ve lo avevamo annunciato...''. Tra i
magistrati, infatti, solo stizziti sussurri nei corridoi, solo
due o tre sostituti erano stati informati. La ''trattativa'' tra
il procuratore ed il ministro, in corso da oltre un mese, si
sarebbe conclusa, dopo 10 giorni di riflessione. Il consenso al
nuovo incarico sarebbe motivato anche dalla stima che lega
Caselli ad un Guardasigilli, interessato ad aggiungere al suo
staff il magistrato simbolo della lotta alla mafia. Tra Caselli
e Diliberto ''la simpatia e' scattata a prima vista'', sin da
quando, appena nominato ministro, il Guardasigilli' venne in
visita a palazzo di Giustizia. Alla vigilia di Natale vi fu un
secondo incontro. L' idea del nuovo incarico era forse gia'
delineata, quando Diliberto, un mese fa, incontro' Caselli alla
manifestazione antimafia di Favara, presente anche don Luigi
Ciotti. A marzo Caselli si sarebbe recato a Roma due volte e con
Diliberto avrebbe discusso a fondo il contesto del nuovo
incarico. La decisione, infine, sarebbe di pochi giorni
fa.(ANSA)
YRO-KNL
30-MAR-99
15:48
32
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
TMC: INTERVISTE A CASELLI E BONINO A 'TRENTA MINUTI'
(ANSA) - ROMA, 30 MAR - ''Il mio canto libero''. E' il titolo
del reportage di Silvia Resta realizzato a Corleone, dopo la
visita del presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, che
sara' proposto domani, con interviste a Giancarlo Caselli, Don
Luigi Ciotti e al sindaco di Corleone, a ''Trenta minuti'', il
magazine settimanale del Telegiornale in onda alle 22,45 su Tmc.
In primo piano: un gruppo di ragazzi di Corleone che cantano
il gospel e fanno da guida nella vita quotidiana della citta'.
Servizio sui radicali del 2000. Chi sono e quali programmi hanno
le nuove leve del partito, con interviste a Emma Bonino, Adele
Faccio e al nuovo cordinatore Marco Cappato.
In scaletta: reportage sulla crisi dell'ippica e il punto sul
futuro assetto economico del settore. (ANSA).
XCU
30-MAR-99
17:20
33
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
GIUSTIZIA: CASELLI; CHI E' ALESSANDRO MARGARA
(ANSA) - ROMA, 1 APR - Alessandro Margara, 69 anni, toscano,
arrivo' alla direzione del Dap nel luglio del '97 dal tribunale
di sorveglianza di Firenze. La sua carriera in magistratura era
iniziata nella pretura di Prato, poi era stato giudice
istruttore a Firenze, quindi giudice di sorveglianza.
A chiamarlo alla guida delle carceri italiane era stato
l'allora guardasigilli Flick per sostituire Michele Coiro.
La scelta di Margara aveva avuto il plauso dell'intera
sinistra e delle associazioni e dei movimenti di volontariato
che si occupano di carceri: dalla Lila, ad Antigone, da Don
Ciotti a Folena. Un appoggio che era continuato quando, sin
dall'inizio del suo mandato, erano iniziate le contestazioni da
parte dei sindacati della polizia penitenziaria, prima, e
dell'intera destra, poi.
La polemica aveva raggiunto l'apice nel febbraio del '98
quando, a sequestro Soffiantini in corso, An ne aveva chiesto il
''licenziamento'' poiche' era stato Margara a firmare il
permesso premio al sardo Farina, detenuto per sequestri,
permesso approfittando del quale Farina si era reso uccel di
bosco ed aveva oragnizzato il rapimento dell'industriale
bresciano. Qualche mese piu' tardi, nel giugno, nuove polemiche
per l'ammorbidimento del carcere duro per i boss di mafia,
avevano indotto il ministero a modificare le diposizioni date
dal direttore del Dap. (ANSA).
CZ
01-APR-99
20:51
34
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
KOSOVO: DOMANI A ROMA MANIFESTAZIONE PER LA PACE
(ANSA) - ROMA, 2 APR - Pacifisti, associazioni umanitarie e
religiose, centri sociali, rappresentanti di partiti politici,
esponenti di organizzazioni omosessuali parteciperanno domani a
Roma alla manifestazione per la pace e il rispetto dei diritti
umani in Kosovo alla quale e' prevista la partecipazione di
ventimila persone.
Il presidente del Consorzio italiano solidarieta' Giulio
Marcon, parlera' a nome del comitato promotore. Sono previsti
gli interventi di Pietro Ingrao e Don Luigi Ciotti. Alle 16.30
tutti i partecipanti al corteo si sdraieranno a terra mentre
risuonera' una sirena d'allarme antiaereo. (ANSA).
KOA
02-APR-99
17:50
35
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
KOSOVO: MANIFESTAZIONE ROMA; INGRAO 'PERCHE' L'ONU NON PARLA?'
(ANSA) - ROMA, 3 APR - ''Come puo' vivere ancora l'Onu se non
parla oggi? Cosa significa il suo silenzio, se non a screditarla
dinanzi al trono della Nato e di Clinton?''. E' uno dei passaggi
dell' intervento di Pietro Ingrao dal palco di Porta San Paolo,
intervenuto dopo Giulio Marcon, uno dei promotori della
manifestazione. ''Siamo in un momento in cui - ha proseguito il termine 'pace' coincide con la tutela e la salvezza del
principio della vita. Vediamo dolorosamente quale rischio siano
state le basi straniere posate in terra italiana. Oggi e' solo
l' inizio, l'avanguardia di una battaglia. Non ci rassegniamo,
lo sappia il Governo: la posta e' troppo alta. Questa imperiosa
domanda di pace la porteremo in tutta Italia, nelle fabbriche,
nelle chiese, nel Parlamento''. Dopo aver definito i pacifisti
''praticatori della pace'' e ''aggregatori di vite umane'',
Ingrao ha parlato dello ''spavento e allarme'' che questa guerra
suscita e ha scatenato l' applauso dei manifestanti quando ha
lanciato con energia il messaggio al Governo guidato da D'Alema.
Ha concluso don Luigi Ciotti, secondo il quale ''solo con una
tregua si puo' ripartire con le trattative diplomatiche per i
Balcani''. Don Ciotti ha chiesto che nel Kosovo sia ''dispiegata
una forza di interposizione per assicurare la pace e il
rispetto degli accordi. La pace e la giustizia si conquistano,
passo dopo passo, e quel che non si e' fatto prima lo si puo'
fare ora''. (ANSA).
KOA-DO/MB
03-APR-99 18:34
(ANSA) - ROMA, 3 APR - ''Occorre ridare possibilita' alla
pace non solo perche' e' giusto, ma perche' e' necessario e
urgente'' ha aggiunto don Ciotti, il quale e' stato applaudito
quando ha affermato che una trattativa piu possibilista avrebbe
reso piu' difficile il rifiuto serbo. ''A volte e' parso - ha
detto - che l'interesse prevalente fosse di mostrare la forza
della Nato, piu' che risolvere la tragedia del Kosovo''. Infine
don Ciotti ha invitato a non usare il nome di Dio ''per rendere
anche solo possibile la guerra. Siamo stanchi di conflitti in
nome del Dio vero. Nessun Dio abita nelle nostre guerre. Nessun
popolo puo' ritenere di avere per se' - ha affermato - un Dio
che manda alla guerra gli uni contro gli altri. Dio e' lontano
dalla nostra violenza. Nessun Dio benedice una guerra, Dio e'
dalla parte dei profughi, delle vittime, dei perdenti, delle
popolazioni sfinite dalla guerra e ingannate da chi, usando
invano il nome di Dio, legittima guerre e violenze con l'uso
delle religioni''. (ANSA).
KOA-DO/MB
03-APR-99
19:07
36
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
KOSOVO: MANIFESTAZIONE ROMA; IN 100 MILA: 'FERMATE LA GUERRA'
(ANSA) - ROMA, 3 APR - ''Fermate la guerra'': e' l'imperativo
della manifestazione per la pace che nel pomeriggio ha radunato
a Roma, secondo gli organizzatori, oltre centomila persone e
alla quale hanno aderito oltre 400 associazioni di diversa
natura. La foto di D'Alema, accanto a quella di Clinton, oltre
agli attacchi ai mezzi di informazione e al Pdci di Cossutta,
hanno costituito i momenti piu' significativi del lungo corteo,
che, una volta giunto nelle vicinanze del Colosseo, ha dedicato
un minuto di silenzio alle vittime della guerra: tutti i
manifestanti si sono sdraiati per terra, mentre una sirena
d'allarme si e' messa a suonare simulando quelle che risuonano
nelle vie delle citta' in guerra. I giovani di Rifondazione
comunista hanno sfilato dietro a uno striscione rosso, seguiti
da una camionetta su cui era raffigurato un teschio all'interno
del quale si intravvedevano le immagini di Clinton, D'Alema e
Cossutta sorridenti. Dietro la camionetta, tre giovani
mascherati da soldati americani, avevano al collo un coltello
con la scritta: ''Rai-1'', ''Rai-2'', ''Rai-3'', ''Tg-5''
arruolate. Una ragazza, imbavagliata e vestita di bianco,
rappresentava, invece, la Costituzione italiana. Su un missile
in cartone erano poi rappresentati i simboli di alcuni partiti e
un' immagine di Cossutta con la scritta: ''sono un politico
Nato''.(SEGUE).
(ANSA) - ROMA, 3 APR - Molti i parlamentari che hanno preso
parte alla manifestazione:Fausto Bertinotti ha sfilato in testa
al corteo; c'erano poi Gianni Mattioli, Mauro Paissan e Carla
Rocchi dei Verdi;Giorgio Mele (ds),la deputata dei comunisti
italiani, Maura Cossutta, la parlamentare dei
cristiani-sociali, Marcella Lucidi, l'ex presidente del PPI e
capogruppo dei popolari alla commissione esteri della camera,
Giovanni Bianchi. Tra gli slogan scanditi durante il corteo,
alcuni sono stati rivolti alle forze dell'ordine, che hanno
presidiato in modo massiccio l'ambasciata americana: ''Digos
boia'', ''brutti, brutti, brutti e neri, neri, neri''.
''Assassini'', ''Pds SS'': sono stati, invece, gli slogan scelti
dagli autonomi che hanno partecipato alla manifestazione e che
hanno lanciato pomodori e uova contro il palco.''Siamo pronti a
firmare se cessano i bombardamenti'' ha detto un gruppo di serbi
che ha sfilato nel corteo con una grande bandiera jugoslava. La
manifestazione si e' conclusa con gli interventi di Pietro
Ingrao e Don Ciotti. Il primo ha avvertito il governo che la
mobilitazione non si fermera' e ha accusato la Nato del suo
silenzio. Don Ciotti si e' detto favorevole ad una forza di
interposizione nel Kosovo per assicurare la pace e il rispetto
degli accordi. (ANSA).
DO-KOA
03-APR-99
20:26
37
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CRIMINALITA': COMUNE PIOLTELLO ASSICURA CITTADINI
(ANSA) - PIOLTELLO (MILANO), 6 APR - Due settimane fa, dopo
la morte di un barista, colto da crisi cardiaca durante una
rapina, il sindaco di Pioltello, Mario De Gasperi (Ulivo), aveva
lanciato l'allarme criminalita', chiedendo tra l'altro al
governo l'istituzione di un commissariato di polizia da
affiancare ai 16 carabinieri della stazione e alla ventina di
vigili urbani. Adesso il sindaco, che ha promosso per domani
sera a Milano un convegno sulla criminalita' e ha commissionato
al Gruppo Abele di Torino uno studio sull'espansione della
criminalita' nel comune, ha pronta una nuova iniziativa:
assicurare tutti i cittadini di Pioltello.
L'iniziativa, anticipata oggi dalla Stampa, costera' alle
casse comunali 65 milioni di lire. L'assicurazione, stipulata
con una societa' elvetica del gruppo Ras, coprira' i danni
relativi a furti e scippi, e sara' operativa gia' dal giugno
prossimo. L'assicurazione non prevede il risarcimento dei danni
ma una serie di interventi a tutela della vittime di furti e
scippi: saranno gratuiti gli interventi di fabbri e falegnami
per la sostituzione di serrature violate e tapparelle divelte
dai ladri. Ma la speciale polizza prevede, in caso di furto in
appartamento, l'intervento di una colf per riordinare la casa, e
di uno psicologo per aiutare le vittime a superare lo schoc. (SEGUE).
(ANSA) - PIOLTELLO (MILANO), 6 APR - ''Con la legge che ha
istituito l'elezione diretta - spiega De Gasperi - i sindaci
hanno la responsabilita' della sicurezza pubblica. I casi sono
due davanti all'emergenza criminalita': o si polemizza o si
cerca di fare qualche cosa di utile. Noi abbiamo polemizzato
quando e' stato necessario e abbiamo chiesto l'istituzione di un
commissariato di polizia. Poi abbiamo studiato questa iniziativa
perche' riteniamo necessaria un'azione che non sia solo
repressiva''. Una risposta alla parola d'ordine contro la
criminalita' 'Tolleranza zero'?: ''No - spiega il sindaco perche' sono convinto che il momento repressivo sia necessario e
infatti stiamo lavorando per il potenziamento delle forze dell'
ordine nel nostro comune. Pero' la 'tolleranza zero', cioe' solo
la repressione, non basta perche' molti cittadini i furti non
vanno neppure piu' a denunciarli. Vogliamo aiutare concretamente
queste persone''.
Pioltello, un comune di 34 mila abitanti, a est di Milano,
cresciuto a dismisura negli anni del boom economico a causa
dell'immigrazione dal sud, ora fa i conti con la malavita
extracomunitaria, soprattutto albanese, che ha scalzato la mafia
e la 'ndrangheta. ''Pioltello pero' - dice il sindaco - non e'
solo emergenza criminalita', noi almeno stiamo facendo tutto il
possibile perche' sia o torni ad essere una citta' vivibile''.
(ANSA).
BAB
06-APR-99
13:19
38
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
KOSOVO: VIVICITTA'; UISP INVIERA' FONDI A CAMPI PROFUGHI
(ANSA) - ROMA, 6 APR - Lo sport si mobilita per i profughi
del Kosovo. L'Unione italiana sport per tutti (Uisp) sara'
presente in sei campi di accoglienza allestiti in Albania:
Burrel, Rubik, Golem, Durazzo, Valona e Korce sono le localita'
in cui l'ente di promozione sportiva inviera' fondi e generi di
prima necessita'. L'iniziativa, messa a punto insieme all'Ics
(Consorzio italiano di solidarieta') di cui l'Uisp fa parte,
avra' la prima eco con la corsa podistica del ''Vivicitta''', in
programma domenica prossima in 47 citta' italiane.
Sara' Don Luigi Ciotti, presidente di ''Libera'',
l'associazione contro le mafie che anche quest'anno affianchera'
il ''Vivicitta''', a rivolgere l'appello per la raccolta di
fondi e generi di prima necessita'. A Genova, sempre in
occasione della gara, sara' allestita una centrale operativa per
portare aiuti concreti ai profughi del Kosovo. Sono gia' 6 mila
i volontari dell'Ics presenti in Albania, a cui presto di
aggiungeranno altri operatori anche dell'Uisp. (ANSA).
YZK/GG
06-APR-99
20:15
39
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CRIMINALITA': PIOLTELLO; I DATI SENTENZIANO, NON E' IL BRONX
(ANSA) - MILANO, 7 APR - Alcune settimane fa, dopo la morte
di un barista, colto da malore durante una rapina, si era
gridato all' allarme criminalita', ma Pioltello non e' il Bronx
dove la malavita detta legge. La cittadina, 34 mila abitanti,
molti dei quali emigrati dal Sud negli anni del boom economico,
i suoi problemi con la criminalita' li ha, ma sta cercando di
governarli, e i dati segnalano che i reati sono in diminuzione.
Anche se proprio ieri, per fronteggiare i primi effetti della
microcriminalita', il sindaco di Pioltello, Mario De Gasoeri, ha
deciso di 'assicurare' tutti i cittadini a spese del comune.
L'indagine su Pioltello e' stata effettuata dal Centro studi
per la legalita' del gruppo Abele di Torino, per conto della
stessa Amministrazione comunale. Giovanni Colussi, coordinatore
del Centro, guarda in positivo: ''Pioltello i suoi problemi li
ha ma sta cercando la sua via per rendere piu' vivibile la
citta' senza ricorrere a slogan come tolleranza zero o altro''.
L'indagine fa emergere il dato che dal '96 al '98 tutti i
reati commessi nel territorio sono diminuiti. La citta', tra
l'altro, ha messo in evidenza un rapporto piu' positivo tra i
cittadini e l'ambiente: sono diminuite tutte le infrazioni che
vanno da quelle stradali ai tipici atti di vandalismo. (SEGUE).
CRIMINALITA': PIOLTELLO; I DATI SENTENZIANO, NON E' IL BRONX (2)
(ANSA) - MILANO, 7 APR - Gli abitanti di Pioltello, insomma,
vivono meglio la loro citta', anche se gli anziani non
nascondono le loro paure per l'azione di molti giovani che alla
sera si trovano in strada, riuniti in compagnie numerose. Paure,
queste, dovute soprattutto ad una certa incomunicabilita' che
esiste tra quartieri e non per la presenza di bande giovanili,
che in realta' non esistono.
Il fenomeno della tossicodipendenza, che per 15-20 anni e'
stato molto presente a Pioltello, diventato uno dei centri di
spaccio per l'intera provincia, risulta in diminuzione. Mentre
la mafia esiste, ma e' isolata e funziona solo come base per gli
affari della famiglia mafiosa del sud.
Dopo la morte del barista, qualche settimana fa era si era
sentenziato che Pioltello era diventata una sorta di roccaforte
della mafia albanese. Dall'indagine del Gruppo Abele di Torino
e' invece emerso che gli albanesi problemi alla citta' li hanno
creati, ma nello stesso tempo e' stato scoperto che gli
immigrati, oltre mille, sono riusciti ad integrarsi. Pioltello
e' stato paese di immigrazione, e forse proprio per questo la
gente, ricordando il proprio passato, ha dimostrato maggiore
tolleranza e solidarieta'. (ANSA).
BAB
07-APR-99
19:31
40
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
'VIVICITTA'': IN 4.500 A ROMA CORRONO PER LA PACE
(ANSA) - ROMA, 11 APR - Sono arrivati fin dalle 9 di stamane,
complice la bella giornata, nella splendida cornice del Circo
Massimo, i partecipanti a Vivicitta', la manifestazione
podistica internazionale , organizzata dall'Uisp, che si svolge
contemporaneamente a Roma e in altre 44 citta' d'Italia.
Alle 10,40 , subito dopo il messaggio di pace lanciato via
radio da don Luigi Ciotti, Gianni Orlandi, presidente dell'Ama
ha dato il ''via'' . ''Vivicitta' - ha detto don Ciotti - oggi
deve essere Vivi il Kosovo. Bisogna creare le condizioni perche'
ci sia la pace, perche' si fermi la guerra, perche' la gente
possa tornare nelle proprie case''. Sono oltre due mila gli
iscritti a Roma, alla gara competitiva che in un percorso di 12
km. tocca il Colosseo, via dei Fori Imperiali, piazza Venezia,
via del Teatro Marcello, via della Consolazione, via del Foro
Romano, per fare poi ritorno al Circo Massimo. Altri 2.500 circa
gli iscritti al percorso non agonistico di quattro chilometri.
Sono state organizzate raccolte di fondi e materiali in favore
dei profughi della guerra dei Balcani. Sul prato del Circo
Massimo e' stato adagiato uno striscione con la scritta:''No
alla violenza piu' grande: la guerra''e molti hanno corso con un
nastrino nero al braccio. Tra gli altri gli sportivi Giuseppe
Carella, Gabriella Stramaccioni, Fulvio Cipolloni e El Makrout
Abdelaziz . Secondo i vigili urbani non ci sono stati
particolari disagi per il traffico cittadino.(ANSA).
KOA
11-APR-99
12:01
41
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
TOSSICODIPENDENZA: DON MAZZI, AUTO E TV PEGGIO DELLA DROGA
(ANSA) - ASSISI (PERUGIA), 16 APR - Automobile e televisione
''peggio della droga''. Sono le ''dipendenze pericolose indicate
oggi da don Antonio Mazzi, aprendo ad Assisi il decimo
''Capitolo'' di ''Exodus'', di fronte a 400 giovani ospiti dei
25 centri della comunita' di recupero sparsi in tutta Italia.
''Dalla droga e dal disagio si esce se si da' un significato
profondo alla vita'', ha detto don Mazzi, che ha posto l'
accento sulla necessita' di contestare ''i valori falsi della
societa' attuale, mentre occorre tornare alla semplicita'''.
Secondo il religioso, ''l' automobile e' ormai diventata il
nostro idolo e dipendiamo da essa''. Un' altra ''droga'' e' la
televisione ''perche' siamo tutti dipendenti dagli stereotipi
televisivi'', mentre esiste anche una dipendenza dai farmaci:
''quasi tutti pensiamo che la salute dipenda da essi - ha
osservato don Mazzi - ma non e' vero; la salute dipende dalla
grande armonia interiore''.
Infine Don Mazzi ha accennato anche alla situazione nel
Kosovo: ''sempre meglio una pace ingiusta - ha ribadito - che
una guerra ingiusta''.
Domani interverranno all' incontro anche il direttore della
Caritas italiana, don Elvio Damoli, don Luigi Ciotti, del gruppo
Abele di Torino, e il capo di stato maggiore dell' Esercito,
generale Francesco Cervone. (ANSA).
YCG-GD/AM
16-APR-99
16:50
42
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
KOSOVO: APPELLO ASSOCIAZIONE PER ACCOGLIERE PROFUGHI ITALIA
(ANSA) - ROMA, 19 APR - ''E' illusorio pensare per i profughi
del Kosovo ad un rientro facile ed imminente'', ''basta, dunque,
alle sole risposte a situazioni di emergenza'', ''e' necessario
e urgente predisporre piani di accoglienza in Italia, come negli
altri stati europei''.
L'appello, rivolto al presidente del Consiglio, ai ministri
degli esteri, interni e solidarieta' sociale, arriva da un
'cartello' di associazioni da sempre impegnate nella difesa dei
diritti degli immigrati, tra le quali: il Consorzio italiano di
solidarieta', il gruppo Abele e il Consiglio italiano per i
rifugiati. L'accoglienza in Italia e' complementare all'aiuto in
loco, sostengono le associazioni, ed entrambi gli interventi
mirano ''all'unico obiettivo di salvaguardare quanto piu'
possibile l'esistenza e la dignita'del popolo kosovaro''.
''Chiediamo pertanto al governo italiano di approvare
urgentemente un decreto che regoli l'ingresso dei profughi in
Italia sulla base dell'art.20 del testo unico sull'
immigrazione''. Secondo le associazioni il decreto dovra'
indicare criteri e modalita' di rilascio dei permessi di
soggiorno per motivi umanitari, le modalita' per realizzare una
politica di accoglienza il piu' possibile diffusa e decentrata e
dovra' specificare che gli interventi si applicano nei confronti
di tutte le vittime del conflitto senza distinzione etnica.
L'adesione da parte dei profughi dovra' essere volontaria.(ANSA)
AU
19-APR-99
15:15
43
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
IMMIGRAZIONE: GRUPPO ABELE, 1.033.235 IMMIGRATI REGOLARI
(ANSA) - TORINO, 21 APR - Al 31 dicembre di quest' anno c'
erano in Italia 1.033.235 immigrati regolari, contro 1.240.000
del '97. Gli immigrati regolari potrebbero essere dunque di
meno, ma nel nuovo conteggio sono stati esclusi quelli con
permesso scaduto. Il dato, che sara' pubblicato nel prossimo
Annuario Sociale del Gruppo Abele, e' stato anticipato oggi, a
Torino, durante il seminario ''Immigrazione dal Magreb tra
accoglienza e pregiudizio'', organizzato dal Gruppo Abele. La
manifestazione si chiudera' sabato con l' intervento del
ministro della giustizia marocchino, Omar Azmane.
''Per affrontare il fenomeno dell' immigrazione, al di la'
delle logiche e delle risposte di emergenza che a nulla piu'
servono, occorre andare al di la' del 'pendolarismo' emotivo,
culturale e politico tra accoglienza e pregiudizio'', ha
affermato don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele, aprendo
i lavori del convegno. ''Al centro delle politiche immigratorie
- ha aggiunto - bisogna porre il riconoscimento della dignita'
delle persone, sia da parte del Governo che di ogni cittadino''.
L' altalena tra il sentimento di accoglienza e i pregiudizi e'
dimostrata da che cosa e' successo ''con i profughi kosovari e
albanesi: prima erano gli invasori, ora si fanno politiche per
accoglierli''. I marocchini sono in Italia 146.000. Il Gruppo
Abele organizzera' prossimamente anche una quattro giorni sugli
albanesi (94.000). (ANSA)
BEC
21-APR-99
20:02
44
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
KOSOVO: MARCIA PER LA PACE A TORINO, PER SLOGAN IL SILENZIO
(ANSA) - TORINO, 22 APR - Marcia per la pace nel Kosovo
stasera a Torino: un migliaio di persone hanno sfilato in
silenzio per le vie del centro per chiedere l'immediato cessate
il fuoco nei territori balcanici. Non e' stato gridato neppure
uno slogan, soltanto gli striscioni e qualche volantino
distribuito ai passanti hanno spiegato i motivi della
manifestazione.
Decine le organizzazioni che si sono messe insieme per
protestare contro la guerra, dal Gruppo Abele alle
organizzazioni sindacali, dalle comunita' evangelica, romena
ortodossa e cristiane alle Acli.
Tutti d'accordo nel sostenere - hanno spiegato in un
documento - la necessita' di fermare i bombardamenti, non
procedere ad alcun atto di guerra dal territorio italiano,
''fermare Milosevic e difendere i diritti umani delle
popolazioni e dei profughi'', far ripartire i negoziati per un
accordo sul Kosovo, ridare ''parola e autorita' all' Onu'' e
''promuovere una conferenza di pace nei Balcani''. (ANSA)
BAN
22-APR-99
22:25
45
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
KOSOVO: APPELLO MONDO DELLO SPETTACOLO CONTRO LA GUERRA
(ANSA) - ROMA, 29 APR - Michele Santoro, Fabio Fazio, Piero
Chiambretti, l'inventore di 'Striscia la notizia' Antonio Ricci,
Antonello Venditti, Francesco De Gregori, Dario Fo e Franca
Rame, lo storico Alberto Asor Rosa, la conduttrice del Tg1 Maria
Luisa Busi e di 'Chi l'ha visto?' Marcella De Palma. Sono tra i
firmatari di un appello per la fine immediata della guerra in
Serbia e Kosovo promosso dalla trasmissione televisiva di
Mediaset 'Moby Dick'. All' appello, lanciato oggi, hanno gia'
aderito una quarantina tra giornalisti - tra gli altri Giuseppe
Caldarola, direttore dell'Unita' e alcuni degli inviati sul
fronte di guerra - uomini di cultura, attori, personalita'
impegnate nel sociale e in battaglie civili.
''Basta con la guerra i bombardamenti non hanno alleviato il
dramma dei kosovari e stanno ferendo e umiliando il popolo
serbo. E provocando centinaia di morti innocenti - e' scritto
nell' appello - Nel cuore d'Europa un feroce dittatore e la Nato
combattono una guerra che sembra non avere fine ne' scopo. Si e'
smarrita la ragione. Si nobilita la logica della forza. La
guerra e' stata definita etica, santa, giusta, umanitaria. Ma la
guerra e la guerra'. Fermiamola''. In esso si sottolinea l'
esigenza ''che i profughi del Kosovo tornino in pace in un
Kosovo autonomo'' e che ''chiunque abbia commesso crimini di
guerra venga punito. Vogliamo dare sostegno a ogni iniziativa diplomatica''. (SEGUE).
(ANSA) - ROMA, 29 APR - ''L'idea dell'appello - ha spiegato
Sandro Ruotolo, braccio destro di Santoro - e' nata con l'ex
direttore dell'Unita' Giuseppe Caldarola e il suo condirettore
Pietro Sansonetti. Vuole essere una testimonianza di impegno
civile. Siamo lieti che stia raccogliendo adesioni nelle fasce
piu' diverse della societa' civile, dallo spettacolo, al
giornalismo, alla cultura alla societa'''. Gabriele Salvatores,
la scrittrice Barbara Alberti, il francescano Nicola
Giandomenico, portavoce del convento di Assisi, i registi
Aurelio Grimaldi e Paolo Pietrangeli, sono tra i primi aderenti
all'appello, firmato tra gli altri dalle attrici Maddalena
Crippa e Piera Degli Esposti, don Ciotti, e dal presidente dell'
Associazione antiracket Tano Grasso. ''Non dobbiamo avere paura di pronunciare
Parole di pace - sottolinea l'appello - rifiutiamo l'idea che questa guerra debba
diventare l'affermazione di una parte del mondo con i suoi
valori e le sue regole contro un'altra parte. L'avvenire dell'
Italia e la sua modernita' non vengono assicurati dall'aver
partecipato a un'altra guerra europea. Troveremo il nostro
futuro se l'Italia tornera' ad essere terra del colloquio tra i
popoli. Opponiamo - conclude l'appello - a chi predica il
coraggio delle armi la fermezza di chi testimonia dovunque e in
qualunque modo la forza degli atti di pace. Basta con la guerra.
Passa la guerra se tornano ragione e umanita'''. (ANSA).
NL
29-APR-99
18:09
46
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CRIMINALITA': DON CIOTTI A GIORNATA ANTINDRANGHETA
(ANSA) - ISOLA DI CAPO RIZZUTO (CROTONE), 4 MAG - ''La
solidarieta' e' diventata una bandiera che oramai tutti usano.
Ma per raggiungere la giustizia e' necessaria la reciprocita',
il guardare in faccia la gente, lo stare gomito a gomito con
quanti, nella societa', nelle istituzioni, nella vita di tutti i
giorni esprimono il proprio impegno in questa direzione''. Lo ha
affermato don Ciotti rivolgendosi a piu' di cinquemila persone
intervenute a Isola Capo Rizzuto, per l' ottava edizione della
''Giornata della gerbera gialla'', la manifestazione
antindrangheta che, di anno in anno, il coordinamento
''Riferimenti'' dedica ad un territorio particolarmente a
rischio della regione.
Don Ciotti ha ricordato le vittime della mafia (''davanti a
Dio il loro merito e' grande'') e tra queste anche le migliaia
di giovani che sono morti per droga. Nell' evidenziare che, per
quanti credono, e' necessario saldare la dimensione verticale,
quella dello spirito, con quella orizzontale, dell' impegno
civile, don Ciotti ha detto che manifestazioni come quelle di
oggi ''sono dei segni che devono poi concretizzarsi nella
realta'. C' e' il rischio - ha aggiunto - che diventino momenti
di piazza, di richiamo. Certamente nel cuore della gente c' e'
la voglia di dire 'noi ci siamo e chiediamo che ci sia un
cambiamento'. Ma e' necessario anche chiedere allo Stato di fare
di piu'''. (ANSA)
YRZ-VF/MED
04-MAG-99
17:26
47
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
KOSOVO: 'BASTA CON LA GUERRA' INVITA D'ALEMA A MARCIA PACE
(ANSA) - ROMA, 8 MAG - I promotori dell'appello 'Basta con la
guerra', tra i quali figurano tra gli altri Dario Fo, Michele
Santoro, Francesco De Gregori, Fabio Fazio, Antonello Venditti
Piero Chiambretti, Michele Serra, Gabriele Salvatores, Antonio
Ricci, Giuseppe Caldarola, Don Luigi Ciotti, hanno scritto una
''lettera aperta'' al presidente del Consiglio Massimo D'Alema
chiedendo ''l'immediato cessate il fuoco nei Balcani e la sua
partecipazione alla marcia per la pace Perugia-Assisi di
domenica 16 maggio''.
''E' arrivato il momento del cessate il fuoco - scrivono
nella lettera a D'Alema i firmatari di 'Basta con la guerra' noi parteciperemo alla marcia della pace del 16 maggio. Sarebbe
bello se ci fosse anche lei''. ''Le chiediamo il coraggio del
rifiuto della prosecuzione dei bombardamenti'', e' detto ancora
nella lettera. ''I bombardamenti, le stragi di civili, l'attacco
alle ambasciate, il dramma degli esuli chiedono una coraggiosa
opera di pace''.(SEGUE).
NL
08-MAG-99 13:04
KOSOVO: 'BASTA CON LA GUERRA' INVITA D'ALEMA A MARCIA PACE (2)
(ANSA) - ROMA, 8 MAG - ''Nessun accenno negoziale - e' detto
ancora nella lettera inviata dai 500 firmatari dell'appello
'Basta con la guerra' al presidente del Consiglio D'Alema - va
disperso. Belgrado deve dare un concreto segnale di
disponibilita' al negoziato avviando il ritiro delle truppe
speciali dal Kosovo. Dobbiamo sconfiggere i signori della guerra
dell'uno e dell'altro campo. Le chiediamo, signor presidente, di
sostenere fino in fondo questa strada. Il prestigio dell'Italia,
anche dentro l'alleanza, si gioca ormai solo nella capacita' di
prendere la testa delle forze che vogliono porre fine alla
tragedia dei Balcani''. I firmatari dell'appello chiedono
all'Onu ''di rompere gli indugi e assumere le proprie
responsabilita'. Ci piacerebbe essere cittadini di un Paese
leader nella battaglia per la pace in Europa. Sappiamo che
questi temi - scrivono ancora a D'Alema - le stanno a cuore,
perche' qui si gioca l'onore e il futuro della sinistra
italiana. E' questo il tempo della trattativa,e questo il tempo
che il Kosovo torni a riempirsi di pace. Facciamola finita con
la guerra''. (ANSA).
NL
08-MAG-99
13:04
48
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
VERDI: MESSNER INCONTRA 'STRISCIA' E ACCETTA 'TAPIRO D' ORO'
(V.'VERDI: MESSNER E 'STRISCIA'...' DELLE ORE 17.50 CIRCA)
(ANSA) - TORINO, 12 MAG - Reinhold Messner ha avuto un
incontro ''cordiale'' e rappacificatore con la redazione di
''Striscia la notizia'' e ha accettato in dono il ''tapiro d'
oro'', quello stesso che ieri aveva mandato all' aria in un
momento di ira. Lo ha riferito un candidato alle europee per i
Verdi, il torinese Silvio Viale, che ha saputo dell' incontro
durante un colloquio telefonico con Messner. I due si erano
anche incontrati stamane a Torino. Lo scalatore, in cambio, ha
regalato alla redazione di ''Striscia'' una pubblicazione del
Gruppo Abele (L' Annuario sociale del 1999) che ha ricevuto
incontrando, stamattina a Torino, il movimento fondato da don
Luigi Ciotti.
Viale, inoltre, commentando le ''prese di distanze'' di altri
esponenti Verdi, ha difeso la candidatura di Messner: ''E' l'
occasione - ha detto - per fare un partito piu' grande, piu'
aperto, che sappia affrontare senza reticenze dibattiti su temi
seri senza tabu' e senza pregiudizi. Bisogna avere il coraggio
di saper rappresentare tutti quegli elettori che non sempre
possono riconoscersi nelle posizioni piu' estreme presenti tra i
Verdi''. Viale era stato processato per aver interrotto lo
svolgimento dei campionati mondiali di caccia in provincia di
Alessandria nel 1992. (ANSA).
MOA
12-MAG-99
19:11
49
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
DROGA: APPELLO ANTIPROIBIZIONISTA A CANDIDATI EUROPEI
(ANSA) - ROMA, 24 MAG - Depenalizzazione del consumo di tutte
le droghe e legalizzazione delle droghe leggere, potenziamento
delle strategie di riduzione del danno (compresa l'eroina
terapeutica) e riforma delle convenzioni internazionali. Questi
gli obiettivi di un appello 'antiproibizionista' ai candidati al
Parlamento europeo per un impegno a sostegno di politiche
tolleranti e pragmatiche in materia di droghe, promosso dall'
associazione Forum droghe e sostenuto da Giovanni Bollea, don
Luigi Ciotti, don Andrea Gallo, Luigi Ferrajoli, Franco Maisto,
Toni Muzi Falconi, Livio Pepino ed Elvira Sellerio.
''L'Europa delle citta' su questo terreno e' stata capace di
grandi innovazioni e alcuni governi hanno avviato interessanti
sperimentazioni, smentendo efficacemente l'ideologia della
'guerra alla droga' - e' detto nell'appello - ma poco di tutto
questo e' stato recepito dalle istituzioni comunitarie''.
Secondo i promotori l'occasione delle elezioni del nuovo
Parlamento europeo ''puo' rappresentare un punto di svolta per
la ricerca di nuove politiche fondate su un approccio piu'
tollerante ed umanitario, rafforzando le politiche sanitarie e
sociali e limitando al contempo il ricorso al diritto penale e
al carcere''. (ANSA).
AU
24-MAG-99
19:33
50
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
AGGRESSIONE IN CASA GIORNALISTA: SASININI, UN' ALTRA MAGLIANA?
(V.'AGGREDITA A MILANO CONVIVENTE...' DELLE 17,25 CIRCA)
(ANSA) - MILANO, 27 MAG - ''Non ce lo vedo un islamico a fare
quello che hanno fatto a casa mia. O e' mafia o sono 'ambienti
strani' che usano la mafia, come hanno fatto con la 'Banda della
Magliana', o possono reclutare due brubru' per fare un lavoro
del genere''. Guglielmo Sasinini, inviato di 'Famiglia
Cristiana', esperto di criminalita' organizzata e terrorismo
internazionale, fuma una sigaretta dopo l'altra nel bar davanti
alla Questura e ai colleghi chiede solo di mantenere riserbo
''sul nome di mia moglie. E' ancora sotto choc, in ospedale''. E
non vuole dire nulla su quello che la giovane ha subito.
Parla senza sosta, si interrompe solo per rispondere al
telefonino che squilla senza sosta, spiega che stanotte alle 3
lo ha chiamato il capo della Polizia Masone e poi Giancarlo
Caselli. ''Attenzione - dice alla fine ai colleghi -, e' un
messaggio per tutti noi: si e' innescato un periodo in cui
torniamo a essere al centro dell' attenzione. Le vere intenzioni
di chi ha fatto questa cosa le conoscono solo quelli che tirano
i fili. Quello di D'Antona puo' essere il primo di una serie di
omicidi a medio livello per la nuova strategia della tensione''.
Sasinini ammette che di recente stava ''cercando di capire da
dove vengono questi di D'Antona, la manovalanza'', ma, da
esperto, ricorda che non c'e' mai stata un'azione del genere
nella storia del terrorismo italiano, a parte la violenza subita da Franca Rame.(SEGUE).
AGGRESSIONE IN CASA GIORNALISTA: SASININI, UN' ALTRA MAGLIANA? (2)
(ANSA) - MILANO, 27 MAG - Respinge l'ipotesi islamica, anche
se proprio dai fondamentalisti gli sono giunte le minacce che
hanno convinto le autorita' a dargli ''da 4 o 5 anni'' un agente
di scorta. L'ultima minaccia islamica, qualche mese fa, prima
della visita di D'Alema alla Questura di Milano: tre proiettili
357 magnum in una busta recapitata al giornale. Ricorda le ''pressioni'' ricevute
quando pubblicò due lettere di Aldo Moro alla nipote, che venivano dal covo BR di
via Monte Nevoso riaperto nel 1990: ''Andreani, all' epoca capo
ufficio stampa del presidente del Consiglio Andreotti, fece
pressione sui vertici di Famiglia Cristiana, perche' volevano
che dicessi chi me le aveva date e dove fossero le altre 36 che
mancavano. E altri, anonimi, mi telefonarono per dirmi 'Mino
Sasinini, ricorda Mino Pecorelli''. Come la compagna vittima dell'aggressione, lui collabora alla
rivista 'Polizia Moderna', ''ma questo - dice - non e' indice di
un rapporto particolare con la Polizia: sono in tanti a scrivere
su quel giornale''. Piuttosto ricorda il suo impegno in 'Libera'
l'associazione di Don Ciotti contro la mafia, che ha promosso la
legge sulla confisca dei beni ai mafiosi. Si interroga su quello
che ha scritto negli ultimi mesi e non trova risposta. Forse
capira' qualcosa quando la Scientifica decifrera' la pagina di
libro, ora rovinata dalla saliva, che hanno messo in bocca alla
sua donna: ''Questo dallo a tuo marito''. (ANSA).
IO
27-MAG-99
20:07
51
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
EDITORIA: A TORINO L' ULTIMO SALUTO A GIOVANNI MERLINI
(ANSA) - TORINO, 29 MAG - Il mondo economico e culturale
torinese ha dato oggi l' ultimo saluto a Giovanni Merlini,
presidente della casa editrice Utet e della Compagnia San Paolo.
Nella chiesa di Santa Cristina, in piazza San Carlo, attorno
alla moglie e ai tre figli, si sono stretti in tanti: c'erano
tra gli altri, Norberto Bobbio, il presidente del Sanpaolo,
Luigi Arcuti, e il suo vice, Enrico Salza, l' imprenditore
Cornelio Valetto, l' amministratore delegato dell' Ifil,
Gabriele Galateri di Genola, il presidente della Fondazione Crt,
Andrea Comba, il presidente della Camera di Commercio, Giuseppe
Pichetto, il presidente della Fondazione Agnelli, Giovanni
Pacini, i rettori dell' Universita' e del Politecnico.
Intorno alla bara, coperta di fiori bianchi, le bandiere del
movimento federalista, su volonta' dello stesso Merlini che ne
era stato dirigente nazionale. A fianco dell' altare il
gonfalone del Comune di Torino. Merlini, che proprio oggi
avrebbe compiuto 70 anni, aveva chiesto anche che la messa fosse
celebrata in latino e che tra gli officianti ci fosse don Luigi
Ciotti, suo grande amico. E proprio Don Ciotti, nell' omelia, lo
ha ricordato come un personaggio schivo, riservato, giovane
dentro, con un senso profondo della famiglia, legato al mondo
della cultura, della finanza e della solidarieta'. ''Merlini ha detto - ha pubblicato tante opere, ma soprattutto ha
collaborato a scrivere la grammatica della vita''. (ANSA).
MO
29-MAG-99
12:26
52
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
VERDI: MANCONI E MESSNER INCONTRANO DON CIOTTI A TORINO
(ANSA) - TORINO, 4 GIU - Due ''uomini di montagna'', Reinhold
Messner e Don Luigi Ciotti, hanno parlato oggi a Torino, di
''qualita' dell' ambiente come strumento per lottare contro il
disagio dei giovani nelle citta'''. A farli incontrare e' stato
il leader dei verdi, Luigi Manconi.
''Sono nato tra le Dolomiti - ha detto Don Ciotti - e so
come un ambiente felice possa aiutare a trovare la propria
dimensione. Per questo apprezzo che un uomo come Messner, cosi'
lontano dalla politica, cosi' fuori dagli schemi, cosi' amante
della natura, si sia candidato''. Ciotti ha poi presentato la
terza e ultima edizione dell' Annuario sociale del Gruppo Abele
che fotografa con estrema concretezza la realta' sociale
italiana con capitoli, schede e approfondimenti su temi quali le
morti per droga, l' Aids, la violenza, la poverta', gli
incidenti stradali, l' immigrazione, l' anzianita'.
Al termine dell' incontro, Don Ciotti ha regalato a Messner
una coppa che aveva vinto, in un torneo di equitazione, Giuseppe
Di Matteo, il ragazzino ucciso dai mafiosi che ne hanno poi
sciolto il corpo nell' acido. ''Dato che i bambini vanno in
paradiso - ha detto Ciotti - ti do' questa coppa perche' tu la
possa portare in alto sulla vetta di qualche montagna''. All'
incontro erano presenti, oltre al capolista Messner, altri
candidati dei Verdi nella circoscrizione Nord-Ovest tra cui
Sivio Viale, Nando Della Chiesa, Mariano Turigliatto. (ANSA).
BEC
04-GIU-99
20:49
53
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
GIUSTIZIA: PEPINO (MD), IN 10 ANNI RADDOPPIATI I DETENUTI
(ANSA) - TORINO, 7 GIU - Negli ultimi dieci anni, in Italia,
il numero dei detenuti e' raddoppiato, da 25.000 a 50.000, ma
''la crescita del carcere non ha portato a una crescita della
sicurezza dei cittadini''. E' quanto ha sostenuto Livio Pepino,
presidente nazionale di Magistratura Democratica, in un convegno
sul disagio sociale, organizzato a Torino dalla Fiom-Cgil.
''In questo momento, in Italia, una persona su mille - ha
detto Pepino - e' in carcere e, se si tolgono vecchi e bambini,
una su cinquecento. Questo smentisce l' ipotesi che ci sia un
modo lassista di affrontare il problema della sicurezza. Il
carcere e' una triste necessita', ma non una risposta alla
violenza e alla criminalita'''. Il presidente di Magistratura
Democratica ha ricordato che esistono ''forme eterogenne di
disagio'', come dimostrano il crescente uso di droghe, l'
aumento dei suicidi, la microcriminalita', il ribellismo degli
squatter. Pepino ha sottolinato l' esigenza di ''una politica di
tutela della vittima'' che preveda, ad esempio, un sostegno
anche di tipo economico all' anziano a cui e' stata rubata la
pensione, ma anche '' un atteggiamento che riporti a posizioni
di legalita' chi questa strada ha abbandonato''.
''Bisogna riconoscere il disagio sociale - ha detto don Luigi
Ciotti - anche nelle sue forme piu' silenziose e non solo in
quelle di rottura. La violenza diventa spesso l' unico codice
per richiamare l' attenzione e dire che si sta male''. (ANSA)
ANG
07-GIU-99
13:25
54
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
GIORNATA DROGA: DON CIOTTI E DON ALBANESI, DEFICIT ATTENZIONE
(ANSA) - ROMA, 25 GIU - Deficit di attenzione, inerzie
legislative e mancanza di sinergie: sono questi i 'buchi neri
che caratterizzano, in Italia, la lotta alla droga secondo don
Luigi Ciotti che ne denuncia ''la scomparsa dall' agenda
politica e dall'attenzione dell' opinione pubblica''. ''Mentre
nel mondo si insiste con le politiche di contrasto alla
coltivazione di sostanze, che non hanno finora dato i risultati
sperati - afferma il responsabile del 'Gruppo Abele' -, la
domanda si e' spostata sulle droghe sintetiche e i giovani fanno
un uso smodato di psicofarmaci''. Le politiche incentrate sulla
tutela della salute, uscite dalla Conferenza di Napoli, ''sono
rimaste lettera morta''. ''I tossicodipendenti - continua Ciotti
- restano in carcere, cosi' come i malati di aids. I servizi
continuano ad osteggiare le esperienze innovative come il lavoro
di strada''. ''La droga - incalza don Vinicio Albanesi del
Coordinamento delle comunita' di accoglienza - non sembra essere
piu' un problema per l'opinione pubblica e non c'e' cosa
peggiore che non rappresentare piu' un problema. La
preoccupazione cala e con essa scompare la tensione e gli
interventi delle istituzioni''. Per Albanesi ''e' urgente,
invece, adeguare le risposte fornite dai servizi e dalle
comunita' al nuovo tipo di consumatore poliassuntore, che non
rappresenta piu' l' emarginazione, ma la normalita'''. (ANSA).
AU
25-GIU-99
18:03
55
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
AIDS: INCOMPATIBILITA' CON CARCERE; DON CIOTTI, NO A POLVERONI
(ANSA) - ROMA, 30 GIU - Don Luigi Ciotti e' soddisfatto dell'
approvazione della legge sull'incompatibilita' tra aids e
carcere e si augura che ''contro questo provvedimento non si
alzino irresponsabili e strumentali polveroni, come e' avvenuto
per la legge Simeone-Saraceni''. ''Ricordiamo ancora, infatti
-dice- le campagne di stampa, decisamente allarmistiche e
scarsamente obiettive che promossero il blocco della precedente
legge del '93''. ''Speriamo, dunque, che al lungo iter
parlamentare di revisione di quella legge, parzialmente
censurata dalla Corte Costituzionale nel '95, faccia ora
riscontro una responsabile urgenza nel valutare i casi concreti
e applicare la nuova normativa, senza le disparita' geografiche,
gli eccessi di discrezionalita' e le lungaggini burocratiche che
purtroppo contraddistinguono l'applicazione dei benefici
penitenziari''. Don Ciotti si augura, anche, che ''a questo
passo verso una piu' alta civilta' giuridica, ne seguano
rapidamente altri a partire da quelli relativi ai
tossicodipendenti in carcere e a quelli di grande valore
simbolico come l'abolizione dell' ergastolo, anch'essa da molto
tempo all'esame del Parlamento''.(ANSA).
AU
30-GIU-99
19:19
56
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
TV: ANTONIO RICCI DEVOLVE IL 'PREMIOLINO' A GRUPPO ABELE
(ANSA) - ROMA, 30 GIU - Antonio Ricci devolvera' i 3 milioni
del ''Premiolino'', il premio ''giornalista del mese'', al
Gruppo Abele di Don Ciotti.
Il premio sara' consegnato all'ideatore di ''Striscia la
notizia'' domani a Milano dal presidente del ''Premiolino''
Gaetano Tumiati.
''Godo e sguazzo come Guazzaloca, finalmente un premio ad un
altro macellaio'', ha commentato Ricci che ha anche ricordato i
principali servizi del suo telegiornale satirico nel mese di
gennaio. Tra questi: gli scandali del lotto, i filmati in
esclusiva dei disagi che i volontari di ''Angeli'' hanno dovuto
superare per raggiungere il Kossovo, la rissa per la consegna
del Tapiro a Francesco Cossiga, l'incontro tra Giovanni Agnelli
e Dario Ballantini alias Valentino e la truffa del cronometro
nella gara di addio di Alberto Tomba. (ANSA).
XCU
30-GIU-99
16:58
57
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MINA' PUBBLICA 'STORIE', 'MA LA RAI NON VUOLE PROSEGUIRE'
(ANSA) - ROMA, 1 LUG - Le 'Storie' di Gianni Mina' diventano
un libro, anche se,''nonostante buoni ascolti e bassi costi'',
non hanno ancora trovato uno spazio nei nuovi palinsesti Rai.
Dodici interviste-ritratto di altrettanti ''protagonisti
scomodi'' della ribalta internazionale sono state raccolte dal
giornalista in un volume ad alta tiratura edito dalla Sperling &
Kupfer ('Le storie di Mina'-Testimoni del tempo', pagine 400
lire 29.500). Vi trovano spazio tra le altre, interviste ai
genitori di Ilaria Alpi, a Silvia Baraldini, Don Ciotti, Dario
Fo e Franca Rame, John Kennedy jr, Maradona, Rigoberta Menchu,
Luis Sepulveda. ''Tra gli oltre 70 personaggi intervistati in
tre edizioni di 'Storie' - dice Mina'- ho scelto 11 ritratti di
figure antagoniste del modello di societa' che viene definito
vincente. C'e' poi John Kennedy Jr, timido osservatore del suo
tempo, indeciso se accettare il destino della famiglia e fare
politica o rinunciare e restare editore''. Spiega Mina' che gli 11 ''antagonisti'' ''raccontano storie che
sono sparite dai giornali e dalla tv o vengono sfiorate con
superficialita', per tornaconto politico, per ignavia o anche
solo perche' spesso sono storie tragiche e dopo qualche giorno i
drammi non fanno vendere o non fanno audience''. Da qui la
scelta del libro, ''richiesta dal mercato'', perche' ''il libro,
con un certo cinema, e' l'ultimo veicolo per far conoscere
storie che danno disagio a chi ha coscienza''. (SEGUE).
(ANSA) - ROMA, 1 LUG - Mina' cita due esempi: ''Sepulveda,
che fu guardia di Allende e ha vissuto il colpo di stato di
Pinochet, racconta della moglie torturata e buttata in una
disarica perche' creduta morta. Una storia d'attualita' in mesi
in cui si va a giudicare se Pinochet e' solo un povero vecchio.
Eppure - nota - la Rai non ha mai replicato questa intervista''.
C'e' poi il Nobel Menchu, ''che narra il genocidio perpretrato
negli anni '80 in Guatemala contro le popolazioni Maya e
documentato. In marzo un rapporto Onu ha chiamato in causa il
governo Usa. Proprio mentre gli Usa bombardavano la Serbia per
opporsi a un altro infame caso di pulizia etnica. E' malizioso
chidersi come mai questo rapporto di 4000 pagine dell'Onu sia
stato citato in Italia solo da un riquadro del Corsera e da uno
del Manifesto?''.''Ecco perche' - dice Mina' - il libro ha una
sua funzione''. Nel futuro di Mina' non c'e' per ora la ripresa
di 'Storie' in tv: ''La Rai? Non ci sono rapporti. Ho incontrato
personalita' importanti di tutto il mondo nel mio lavoro di free
lance, ma mi e' faticoso riuscire a parlare con qualcuno della
Rai. Loro le idee non le vogliono ascolare. Io so che 'Storie',
sia all'una di notte sia l'anno scorso, quando ha avuto l'onore
di andare alle 24, ha fatto quattro volte l'ascolto normale di
quella fascia oraria. Costa meno di 40 milioni a puntata per 90
minuti di show. Economicamente e come audience i requisiti per
continuare ci sono. Ma finora non ho saputo niente''. (ANSA).
NL
01-LUG-99
15:59
58
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
KOSOVO: 'PREMIOLINO' DEVOLUTO A FIGLIO AUTISTA SERBO UCCISO
(ANSA) - MILANO, 3 LUG - Ha devoluto il premio di tre milioni
al figlio di otto anni dell' autista serbo ucciso a poche decine
di metri da lui durante un bombardamento della NATO l' inviato
del 'Corriere della Sera' Renzo Cianfanelli, che ha ricevuto il
'Premiolino' insieme con altri due inviati nei Balcani, Ennio
Remondino della Rai e Paolo Rumiz del 'Piccolo'. I tre
giornalisti hanno invitato l' opinione pubblica italiana ad
''andare oltre la resa dei conti'' ed a ''pensare al dopo'',
poiche' ''il dramma resta totalmente aperto'' nei Balcani, dove
la Serbia e' distrutta ed i disoccupati sono oltre mezzo
milione.
Durante la serata e' stato premiato anche il tg satirico di
Canale 5 ''Striscia la notizia''. ''Non so se siamo giornalisti
o meno - ha commentato Antonio Ricci, che ha devoluto il premio
al gruppo Abele di Don Ciotti - ma so che non vogliamo essere
credibili. Semmai vogliamo rendere incredibili gli altri e fare
controinformazione. Almeno noi le ballerine ce le abbiamo
davvero, certi giornali invece neppure quelle. Che pensino
davvero a fare un servizio ai lettori, a fare inchieste sui temi
vicini alla gente, piu' che inserire gadget nelle copie''.
Gli altri due premi al ''Giornalista del mese'' sono andati
al trimestrale ''Catarsi'' diretto da Emilio Pozzi ed al
giornalista sportivo Mario Fossati di ''Repubblica''. (ANSA).
MAN
03-LUG-99
12:52
59
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
RAI: CITTA' E CAMPAGNA A 'PAESAGGI RUBATI'
(ANSA) - ROMA, 24 LUG - Sara' dedicata alla citta' e alla
campagna la quarta puntata di ''Paesaggi rubati'' in onda domani
su Raitre alle 23.00. Tra i servizi: Vittorio Gregotti
tornera' dopo 25 anni allo Zen, da lui progettato, uno dei
quartieri di edilizia popolare tra i piu' discussi d' Italia;
Don Ciotti si rechera' in una delle periferie torinesi,
Mirafiori sud; Sebastiano Vassalli nelle risaie novaresi;
Gianfranco Bettin e Marghera e Vittorio Foa inteverra', infine,
sul tema delle periferie e sulla perdita di identita' del
paesaggio agricolo.(ANSA).
XGA
24-LUG-99
13:04
60
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: LIBERA; SI CONCLUDE CAMPO FORMAZIONE NON VIOLENTA
(ANSA) - ROMA, 28 LUG - ''La mafia non muore se non cambia la
politica. Quale autonomo e costruttivo raccordo tra societa'
civile, politica, mondo del lavoro, istituzioni?''. Questo il
tema del dibattito pubblico che si terra' sabato 31 luglio a
Castellamare di Stabia e concludera' il quarto Campo nazionale
di formazione nonviolenta antimafia ''Per una comunita'
alternativa alle mafie: progetti, soggetti, cultura e politica''
organizzato da Libera (associazioni, nomi e numeri contro le
mafie) e partito il 17 luglio scorso.
Sergio Cofferati, segretario generale della Cgil, la
giornalista Rossana Rossanda e Don Luigi Ciotti, presidente di
Libera, parteciperanno alla giornata conclusiva del Campo
antimafia che ''rappresenta un vero e proprio momento di ricerca
e confronto atttraverso cui consolidare i rapporti tra societa'
civile e istituzioni impegnate insieme per prevenire e
combattere i fenomeni mafiosi''.(ANSA).
RED
28-LUG-99
17:19
61
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
SUICIDIO CONSIGLIERE VERDI: MERCOLEDI' LA SALMA A TORINO
(ANSA) - BUENOS AIRES, 8 AGO - Forse mercoledi' potra' essere
rimpatriata a Torino la salma del consigliere regionale dei
Verdi del Piemonte, Pasquale Cavaliere, che si e' suicidato
venerdi' sera nell'abitazione della sua compagna Andrea Suarez
nella citta' di Cordoba (700 chilometri al nordovest di Buenos
Aires).
Dopo il risultato dell'autopsia praticata ieri nell'obitorio
giudiziario della citta', che ha stabilito che la morte e'
avvenuta per asfissia, il magistrato che e' intervenuto nel caso
ha confermato che si e' trattato di un suicidio e ha autorizzato
il ritiro della salma.
La polizia ha diramato un comunicato informando che
Cavaliere ha lasciato una lettera per i congiunti spiegando le
ragione di una 'cosi' tragica decisione', che e' stata
consegnata ad Andrea Suarez.
Il reggente del consolato italiano a Cordoba Giampaolo
Ferrin ha detto che la salma di Cavalieri e' stata presa in
consegna dall'impresa di pompe funebri Caruso della citta' di
Cordoba che si sta occupando delle misure sanitarie richieste
per il rimpatrio.
''Domani - ha informato Ferrin - le autorita' consegneranno
il certificato di morte e chiederemo alla prefettura di Torino
l'autorizzazione per il rimpatrio che potra' probabilmente
avvenire mercoledi'''.(SEGUE).
AM
08-AGO-99 18:45
SUICIDIO CONSIGLIERE VERDI: MERCOLEDI' LA SALMA A TORINO (2)
(ANSA) - BUENOS AIRES, 8 AGO - L'agenzia di stampa locale
Telam e il quotidiano di Cordoba 'La voz del interior' che
pubblica oggi la notizia, danno alcuni particolari sul suicidio
di Cavaliere informando ad esempio che il suo cadavere e' stato
trovato nella camera da letto e che si era impiccato con un
lenzuolo.
La morte doveva essere avvenuta alcune ore prima del
ritrovamento alle otto di sera perche' quando il figlio di 6
anni di Cavaliere e' tornato da scuola a meta' pomeriggio
nessuno ha aperto la porta. Andrea Suarez era andata a trovare
la madre fuori Cordoba e un parente, Armando Mayor, ha
forzato la serratura.
Andrea Suarez e suo figlio che dopo una vacanza in Italia era
giunto a Cordoba pochi giorni fa con il padre, hanno lasciato
l'abitazione dove e' morto Cavaliere e sono andati in casa di
parenti.(ANSA)
AM
08-AGO-99
18:45
62
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
SUICIDIO CONSIGLIERE VERDI: MERCOLEDI' LA SALMA A TORINO (3)
(ANSA) - TORINO, 8 AGO - Se la salma arrivera' mercoledi',
come si aspettano anche gli amici torinesi e i parenti del
consigliere, i funerali si potranno tenere gia' giovedi', o al
piu' tardi venerdi', a Cirie', il quartiere dormitorio alla
periferia di Torino dove vive la numerosa famiglia di Pasquale
Cavaliere. Tra i tanti che parteciperanno alla cerimonia funebre
- la famiglia ha piacere che si tenga la funzione religiosa - ci
sara' anche Don Ciotti, fondatore del Gruppo Abele. E' probabile
che sia proprio Don Ciotti, da anni amico di Cavaliere con il
quale ha diviso numerose battaglie di carattere sociale, ad
officiare la messa, ma la notizia non e' ancora certa. Intanto
stanno rientrando a Torino, dalle vacanze, per essere vicini
alla famiglia e per solidarieta' nei confronti dell' amico e
compagno di partito, numerosi amici e colleghi del consigliere
verde. Tra questi anche Silvio Viale, capogruppo in Comune: ''mi
stanno telefonando molti amici di Pasquale per sapere quando
saranno i funerali, perche' vogliono esserci assolutamente''.
Con la salma, arriveranno dall' Argentina, anche le diverse
lettere che Pasquale Cavaliere pare abbia scritto agli amici e
ai parenti piu' stretti, (quella lasciata alla sua ex compagna
Andrea e' gia' stata consegnata oggi in Argentina). Intanto
domattina partiranno da Torino il parlamentare verde Giorgio
Gardiol e la sorella di Cavaliere, Maria Antonietta, per tornare
poi mercoledi' con la salma. (ANSA).
BEC
08-AGO-99
19:43
63
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
SUICIDIO CONSIGLIERE VERDI: AI FUNERALI I LEADER DEL PARTITO
(ANSA) - CIRIE' (TORINO), 16 AGO - I vertici nazionali dei
Verdi hanno partecipato oggi alle esequie di Pasquale Cavaliere,
il consigliere regionale del sole che ride morto suicida il 6
agosto scorso in Argentina. C'erano la coordinatrice del
comitato per la costituente dei Verdi, Grazia Francescato, il
portavoce dimissionario, Luigi Manconi, il ministro dell'
ambiente Edo Ronchi, il sottosegretario alla giustizia Franco
Corleone, il deputato Mario Paissan e il senatore Stefano
Semenzato.
Almeno un migliaio le persone presenti nella chiesa di San
Giovanni Battista, dove don Luigi Ciotti, l' animatore del
Gruppo Abele che aveva condiviso numerose battaglie civili dell'
esponente verde suicida, ha presieduto il rito funebre (una
liturgia della parola con benedizione delle spoglie). Il padre
di Cavaliere, Vincenzo, parlando davanti ai vertici dei Verdi,
della Regione Piemonte, della Provincia di Torino, del Comune di
Cirie' e di altri limitrofi, ha manifestato tutto il suo dolore.
''Pasquale - ha detto - mi manchi tanto, come faro' a stare
senza di te?''. Ancora sconvolto, ha espresso i suoi dubbi sulla
morte: ''Mi rivolgo al governo: i conti non mi tornano. Non so
chi ci sia davvero in quella bara. Lo sappiano tutti, non mi
fermero' finche' non avro' scoperto come davvero e' mancato mio
figlio''. Al cimitero, Manconi ha descritto Cavaliere come l'
esempio ''vivo e palpitante'' della politica verde. (ANSA).
MOA
16-AGO-99 19:10
SUICIDIO CONSIGLIERE VERDI: AI FUNERALI I LEADER DEL PARTITO (2)
(ANSA) - CIRIE' (TORINO), 16 AGO - Molte persone hanno reso
omaggio, prima delle esequie, alle spoglie di Cavaliere nella
camera ardente allestita in municipio. In chiesa, poi, spiccava
la presenza di politici di tutti i partiti, da An a Forza
Italia, al Ppi, ai socialisti, mentre, durante il trasporto del
feretro al cimitero, accanto alle bandiere dei Verdi
sventolavano anche quelle di Rifondazione comunista e dei
Comunisti italiani.
Un tentativo di spiegare la parabola politica e umana del
consigliere suicida e' stato fatto prima da don Ciotti, durante
il funerale, poi da Manconi, nel suo discorso al cimitero. In
particolare, il sacerdote non ha visto nel suicido di Cavaliere
il fallimento di un' esperienza umana, ma la prova di un uomo
che ''non riesce piu' a reggere il peso delle richieste, del suo
ruolo pubblico, schiacciato dal peso della sua stanchezza''.Ciotti ha infatti ricordato l' impegno di Cavaliere
per i carcerati, i disoccupati, gli emarginati a causa della droga,
dell' alcool, dell' Aids. ''Pasquale - ha detto il sacerdote e' osservato da Dio in modo speciale perche' Dio non e'
indifferente a chi reagisce all' ingiustizia, perche' cosi'
collabora al Suo piano di giustizia''. (ANSA)
MOA
16-AGO-99
20:07
64
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
FESTA UNITA': A MODENA CON D'ALEMA, GUAZZALOCA E GORBACIOV
(ANSA) - MODENA, 27 AGO - Tanta politica, ovviamente, ma non
solo: dal 2 al 27 settembre, nell' area di Ponte alto, di
proprieta' della federazione Ds di Modena, la Festa nazionale
dell' Unita' fara' parlare maggioranza e opposizione e dara'
spazio anche a tre premi Nobel. Ci sara' (la presenza e' certa
al 99% e dipendera' dalle condizioni della moglie) Michail
Gorbaciov mentre gli incontri sul Guatemala e la bioetica
avranno come ospiti Rigoberta Menchiu' e Rita Levi Montalcini.
L' aspetto politico, ha detto il segretario dei Ds di Modena
Massimo Mezzetti, presentando un primo programma, si sviluppera'
soprattutto su quattro filoni: il dialogo fra le forze del
centro sinistra, il futuro del centro sinistra, le riforme
istituzionali, i temi di attualita' come giustizia, parcondicio,
pena di morte. All' invito hanno risposto D' Alema (che ci
sara' due volte, il 5 e 19), naturalmente Veltroni e, per il
tema ''Bologna'' il neosindaco Giorgio Guazzaloca che si
confrontera' (il 12) con il predecessore Walter Vitali, l' ex
allenatore rossoblu' Renzo Ulivieri (notoriamente schierato a
sinistra) e il bolognesissimo Lucio Dalla. Il 7 si parlera' di
spot in tv con Antonello Falomi, Carlo Freccero, Francesco
Storace, Giovanni Valentini. Il 18 l' incontro su riforme e
bipolarismo con Fini e Folena, il 21 quello sull' Ulivo con
Bassolino e Di Pietro. Di welfare state parleranno l' 11
Giuliano Amato e Sergio Cofferati. (SEGUE).
C07-CST/GU
27-AGO-99 14:53
FESTA UNITA': A MODENA CON D'ALEMA, GUAZZALOCA E GORBACIOV (2)
(ANSA) - MODENA, 27 AGO - Cofferati discutera' anche di
lavoro (il 4) con il ministro Salvi, D' Antoni, Larizza e
Alfiero Grandi. Di giustizia si discutera' piu' volte, con
esponenti del Governo ma anche con Silvia Melis, con i genitori
di Ilaria Alpi, con il procuratore Vigna, con don Ciotti e Tano
Grasso. Il 24 il tema sara' invece il pontificato di Giovanni
Paolo II. Molto nutrito anche il programma-spettacoli con appuntamenti
di richiamo: il 4 settembre, Aldo, Giovanni e Giacomo, l' 11
Vasco Rossi, l' 8 i Massive Attack. Gli incontri di costume,
cultura e intrattenimento avranno come protagonisti, tra gli
altri, Santo Versace e Laura Biagiotti. Ma uno degli incontri
clou della festa e' considerato anche quello sportivo sul mito
Ferrari dal titolo ''A tu per tu con le rosse'' con Eddiee
Irvine e Jean Todt e un conduttore particolare come Alessandro
Bergonzoni. Infine i tradizionali numeri della Festa: l' area
complessiva e' di 200 mila metri quadrati, dei quali 51.400 al
coperto. Ci saranno cinque punti spettacolo con 25.000 posti
solo nell' arena concerti e altri 10.000 nell' anfiteatro. Poi
20 ristoranti, sei punti ristoro e 10 bar con 8.800 complessivi posti a sedere. (ANSA).
C07-CST/GU
27-AGO-99
14:57
65
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
SI SPOSA A PALERMO EX PRETE DI 'FRONTIERA'
(ANSA) - PALERMO, 3 SET - Prete di frontiera nella Palermo di
mafia, interrompe il ministero e cambia citta' dopo aver
riallacciato un legame sentimentale precedente al sacerdozio con
una coetanea che gli dara' un figlio: ieri nel capoluogo
siciliano il matrimonio col rito di santa romana chiesa.
E' la storia, illustrata oggi dal ''Giornale di Sicilia'', di
Giorgio Porcaro, 35 anni, subentrato nella cura delle anime a
Pino Puglisi, il parroco del rione Brancaccio assassinato dalla
mafia il 15 settembre del 1993, e successivamente divenuto
pastore della borgata Acquasanta. Proponendosi nel solco dell'
impegno civile di don Puglisi, il religioso per due anni animo'
gruppi giovanili motivati al cambiamento e al riscatto.
In quel periodo l' incontro con Giusy Salerno, una ''vecchia
fiamma'' risalente al periodo in cui non aveva ancora maturato
la scelta dei voti. La donna rimase incinta, il caso fini' sui
giornali, ci fu molto rumore, il parroco fu costretto alla
''fuga'' e riparo' a Torino, ospite operativo del centro per il
recupero dei tossicodipendenti di don Luigi Ciotti.
Ieri quindi la solenne liturgia nella chiesa di San Francesco
Saverio all' Albergheria, nel centro storico di Palermo,
officianti il parroco, Cosimo Scordato, e don Ciotti.
In prima fila Matteo, quattro anni, il figlio della
coppia.(ANSA).
MIR
03-SET-99
10:28
66
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
USURA: MICROCREDITO SENZA GARANZIE, RICETTA DEL TERZO MONDO
(ANSA) - ROMA, 6 SET - In Bangladesh il 10% della popolazione
si e' affrancata dall'usura migliorando le proprie condizioni di
vita grazie alla ricetta del microcredito senza garanzie
riservato solo ai poveri, messa in atto dalla Grameen Bank. Sono
36.000 i villaggi del Bangladesh 'baciati' da questo istituto di
credito indipendente che opera in 57 Paesi di ogni parte del
mondo. Il fondatore della Grameen Bank, Muhammad Yunus,
partecipera' all'incontro promosso dal ministro per le Pari
Opportunita', Laura Balbo, e dal presidente di
Imprenditorialita' giovanile spa, Carlo Borgomeo, mercoledi' 8
settembre alle 11 al Dipartimento Pari Opportunita' in via del
Giardino Theodoli a Roma.
All'incontro (''Il credito: opportunita' o privilegio'')
parteciperanno anche - informa un comunicato - il commissario
straordinario della Missione Arcobaleno, Marco Vitale; il
commissario antiracket e antiusura, Tano Grasso; il direttore
principale della Banca d' Italia, Carlo Pisanti; il presidente
del Gruppo Abele, don Luigi Ciotti; il presidente della Banca
etica, Fabio Salviato; il deputato Laura Pennacchi. A moderare
il tavolo sara' Gad Lerner. (ANSA).
COM-GU
06-SET-99
17:57
67
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CARCERI: SITUAZIONE 'FORIERA DI SVILUPPI IMPREVEDIBILI'/ANSA
(ANSA) - ROMA, 8 SET - Il carcere e' oggi ''un moderno
lazzaretto, chiamato a contenere fasce di poverta' culturale e
materiale di disagio e malattia''. La frase e' di Don Ciotti, ma
e' riportata significatamente nella relazione del comitato
Carceri della commissione giustizia della Camera, perche'
sintetizza il giudizio complessivo sul pianeta ''carcere'',
individuando una serie di problemi urgenti: il sovraffollamento,
la necessita' di disegnare nuovi percorsi di carriera per un
personale ''scontento e demotivato'', la necessita' di nuovi
strumenti legislativi volti ad incentivare le occasioni di
lavoro dei detenuti, le difficolta' della sanita' penitenziaria,
l' opportunita' di rafforzare e riorganizzare la cosidetta area
penale esterna per facilitare il ricorso alle misure alternative
alla detenzione, i problemi inerenti la magistratura di
sorveglianza, il fallimento sostanziale dell' attivita' del
trattamento''. ''Il carcere - si legge nella bozza di relazione - e'
rimasto sostanzialmente chiuso alla societa' civile che ne
giustifica l' esistenza come istituzione, ma solo allo scopo di
rimuovere una realta' scomoda, difficile ed inquietante. Sembra
emergere come nuovo comune sentire una nuova concezione che
potremmo definire utilitaristica della pena, come forma di
requilibrio sociale che serve essenzialmente a placare i
sentimenti di una societa' offesa dal crimine''. (SEGUE).
(ANSA) - ROMA, 8 SET - La commissione rileva ''un costante
aumento del numero dei condannati, e aumenta quindi il numero
delle persone che ricevono risposte sanzionatorie dal nostro
ordinamento. La popolazione delle carceri e' intorno alle 50mila
unita'', e i soggetti a misure alternative sono circa 30mila,
cui vanno aggiunti i fruitori delle sanzioni sostitutive. Si
valuta quindi in ben piu' di 100mila persone il numero dei
condannati con sanzioni esecutive''.
''La situazione sotto molti punti di vista - si legge ancora
nella relazione - appare complessa e foriera di sviluppi
imprevedibili in attesa di una diversa impostazione e
ripensamento della politica penitenziaria. La cerceri pululano
soprattutto di emarginati: tossicodipendenti ed extracomunitari
in gran numero, ma soprattutto criminalita' di piccolo
cabotaggio''. Particolarmente grave appare la situazione del
trattamento che non corrisponde affatto a quanto previsto dalla
legge: risulta nel complesso molto limitata, prevalendo l'
attivita' di custodia, finalizzata solo al mantenimento dell'
ordine della disciplina interna. E' ancora rara l' eventualita'
di sottoporre i detenuti ad un programma di rieducazione
individuale, e rare sono le occasioni di lavoro. I migliori
risultati, quando si ottengono sembrano dovuti piu' alla buona
volonta' degli operatori, dei volontari, di qualche direttore
iluminato''. (ANSA)
CAV
08-SET-99
19:04
68
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
STUPEFACENTI: UN BUS ITINERANTE PER INCONTRARE DROGATI TORINO
(ANSA) - TORINO, 9 SET - Un autobus circolera' per le strade
di Torino alla ricerca di tossicodipendenti. L' iniziativa e' la
prima nel suo genere realizzata in Europa dai servizi pubblici
allo scopo di fronteggiare le emergenze e di svolgere azione di
recupero e di prevenzione. Non sara' un semplice distributore di
siringhe sterilizzate e preservativi, ma mettera' a disposizione
uno staff medico completo in grado di intervenire sotto il
profilo sanitario e psicologico. Denominato ''can go'' l'
intervento partira' la prossima settimana. A presentarlo e'
stato, tra gli altri, Giovanni Rissone, il direttore generale
dell' Asl 4 di Torino che negli ultimi anni aveva sperimentato
l' esperienza con la collaborazione del Gruppo Abele e che ora
ha promosso il nuovo progetto. Si trattava, allora, di un camper
il cui raggio d' azione era limitato a due zone della citta', ma
che, comunque, ha avuto modo di contattare 3.700
tossicodipendenti tra il '95 e il '98. Ogni giorno c'e' stata
una media di 250 persone che hanno ricevuto materiale sterile e
indicazioni per l' accesso ai dormitori, alle mense e ai servizi
per l' igiene personale. Alcuni di loro sono anche stati avviati
a percorsi riabilitativi. Nel trienno, inoltre, l' unita' di
strada ha affrontato 275 casi di overdose. Il nuovo pullman e'
dotato delle attrezzature di collegamento con tutti i servizi di
emergenza e il suo interno e' diviso in box, compreso un
'salottino' di accoglienza. (ANSA)
BAN
09-SET-99
16:46
69
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
PEDOFILIA: ARRESTI DOMICILIARI PER SACERDOTE CUNEESE
(V. ''PEDOFILIA, ARRESTATO PARROCO...'' DELLE ORE 12,30)
(ANSA) - MONDOVI' (CUNEO), 20 SET - Un lungo interrogatorio e
poi la concessione degli arresti domiciliari per don Luciano
Michelotti, il parroco di Flamenga, frazione di Vicoforte
(Cuneo), da sabato in carcere con l' accusa di pedofilia. Questa
la decisione presa oggi dal gip di Mondovi', Luigi Acquarone. Il
sacerdote dovra' abitare in casa della sorella.
Don Michelotti ha respinto ogni accusa, sostenendo che il
materiale pornografico (foto e 17 floppy disc) che gli e' stato
trovato in casa l' aveva ricevuto dopo una confessione: ''Me l'
aveva consegnato cinque giorni prima dell' arresto una persona,
volevo distruggerlo''. I suoi legali, gli avvocati Emma Giusta e
Carlo Benigno, hanno spiegato: ''Dagli atti non emerge alcun
sfruttamento di minori, ma solo fotografie di contenuto non
pornografico e il ritrovamento di floppy-fisc con minori come
protagonisti''. Don Michelotti si e' descritto come un prete di
frontiera, in contatto col Gruppo Abele: ''Assisto
tossicodipendenti, maniaci sessuali e un gruppo di omosessuali
cattolici''. Ecco perche' il suo nome finisce in un' indagine
condotta alcuni mesi fa dalla magistratura di Biella, contro
pedofili che operano anche su Internet.
Il bimbo ritratto nelle foto sarebbe figlio di un
tossicodipendente, assistito da don Michelotti: ''E' nudo, ma e'
insieme ai genitori, niente di morboso'', hanno sostenuto i
legali. Ma il pm sembra convinto delle accuse. (ANSA)
YLW-GE
20-SET-99
20:23
70
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
PRETE ARRESTATO PER PEDOFILIA, I PARROCCHIANI LO DIFENDONO
(ANSA) - MONDOVI' (CUNEO), 21 SET - Non credono alle accuse
di pedofilia rivolte al loro parroco, don Luciano Michelotti,
gli abitanti della frazione Flamenga di Vicoforte di Mondovi' e
preannunciano raccolte di firme e lettere ai giornali: ''Non e'
un mostro'', sostengono.
La vicenda ha suscitato notevole scalpore. Arrestato sabato,
da ieri sera don Michelotti e' agli arresti domiciliari nella
casa della sorella, a Mondovi'. Anche davanti al gip ha respinto
le accuse che gli vengono rivolte dal pm di Mondovi', Ezio
Basso, dopo un' indagine partita nel maggio scorso sugli
sviluppi di una vicenda di pedofilia via Internet venuta alla
luce a Biella. Il sacerdote era tenuto sotto controllo e le
telefonate venivano intercettate. Fra una decina di giorni vi
sara' l' incidente probatorio con la ricostruzione dei fatti e
la testimonianza di numerose persone. Il computer del sacerdote
e' stato affidato a un esperto perche' ricostruisca le tracce
dei percorsi seguiti per navigare su Internet.
Nella canonica di don Michelotti gli inquirenti hanno trovato
alcune foto nelle quali veniva ritratto un bimbo nudo e una
ventina di floppy disc, che contenevano immagini pornografiche
prese da Internet. ''Li ho ricevuti nel segreto della
confessione'', si e' difeso il parroco, il quale ha anche
sottolineato il ruolo pastorale svolto in questi anni negli
ambienti degli omosessuali, per conto del Gruppo Abele. (ANSA).
YLW-GE
21-SET-99
11:47
71
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CARCERI: REGOLAMENTO; DON CIOTTI, NON FINISCA COME LEGGE 180
(ANSA) - ROMA, 24 SET - Bene il nuovo regolamento
penitenziario, ma alle aspettative che da oggi vivono i 51 mila
detenuti italiani ''non si puo' dare solo un messaggio culturale
e simbolico''. A mettere in guardia contro le conseguenze che
lungaggini o cattiva applicazione del nuovo regolamento
potrebbero produrre nelle carceri, e' don Luigi Ciotti. ''Se
alle parole non seguissero i fatti - dice - sarebbe come aver
gettato benzina sul fuoco''. ''Accadrebbe - prosegue - quello
che e' successo alle leggi di maggiore civilta' in Italia, come
la 180 che e' rimasta sulla carta e non e' stata messa in grado
di funzionare''.
Secondo don Ciotti, che a Torino con i volontari del gruppo
Abele ha avviato da anni un progetto carcere, il nuovo
regolamento ''e' anche l'occasione per ritrovare una misura di
razionalita' nel dibattito (e nelle scelte politico-legislative)
sulla sicurezza e la criminalita' di questi ultimi tempi''.
''La difesa sociale dal crimine, la sicurezza urbana sostiene - non si garantiscono con la demagogia, ma con misure
di ordine pubblico realistiche e intrecciate con strategie piu'
ampie di carattere sociale, di lotta alla poverta' e all'
emarginazione''.(SEGUE).
AU
24-SET-99 17:17
CARCERI: REGOLAMENTO; DON CIOTTI, NON FINISCA COME LEGGE 180 (2)
(ANSA) - ROMA, 24 SET - Per don Ciotti le citta' potrebbero
diventare piu' sicure e i reati diminuire ''se le risorse
economiche, prontamente trovate per misure di dubbia utilita'
come il braccialetto, venissero investite invece in servizi
sociali, in progetti di prevenzione nelle scuole e nei quartieri
a rischio e aumentando le possibilita' dei servizi per le
tossicodipendenze''. ''Caselli ieri lo ha sottolineato - ribadisce Ciotti adeguare le carceri a standard di civilta', oltre che di
efficacia e di buona organizzazione, contribuisce a prevenire il
crimine e i nuovi reati''. Per il sacerdote ''un carcere che e'
civile, funziona e quindi reinserisce, e' un investimento
perche' riduce i rischi di recidiva''. ''Cio' che c'e' da fare,
dunque - conclude - e' applicare urgentemente il nuovo
regolamento senza disparita' geografiche o legate alla
sensibilita' delle singole direzioni''. (ANSA).
AU
24-SET-99
17:17
72
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
LAVORO: IMMIGRATI; DON CIOTTI PROPONE 'MARCHIO DI LEGALITA''
(ANSA) - TORINO, 7 OTT - Un marchio di legalita' per
certificare merci e aziende esenti da forme di sfruttamento di
manodopera immigrata. E' la proposta fatta da don Luigi Ciotti,
fondatore del Gruppo Abele, durante il seminario ''Immigrazione
dall' Albania, tra accoglienza e pregiudizio'', che si e' aperto
oggi a Torino, dove si concludera' sabato. ''Il marchio - ha
spiegato don Ciotti - dovrebbe garantire che merci prodotte in
Italia con manodopera straniera, oppure da ditte italiane
direttamente nei paesi poveri e, specificatamente, in Albania,
non siano realizzare grazie a lavoro nero o sottopagato, forme
di caporalato, minacce e ricatti''.
Parlando degli albanesi immigrati in Italia, il fondatore
del Gruppo Abele ha sottolineato il rischio ''che si stiano
radicando e diffondendo pregiudizi, a tutto discapito dell'
accoglienza e di scelte politiche capaci di favorire l'
integrazione''. ''Occorre quindi - ha aggiunto - uno sforzo
supplementare di razionalita' ed equilibrio, da parte di Governo
e amministrazioni locali, per non alimentare nell' opinione
pubblica esasperazioni ed esagerazioni. La larghissima
maggioranza degli immigrati che arrivano in Italia e in Europa ha concluso don Ciotti - non vengono per delinquere o in cerca
di facili guadagni, ma per trovare un lavoro e un futuro. Si
tratta di persone in fuga dalla fame e dalle guerre''. (ANSA).
BOT
07-OTT-99
16:54
73
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CRIMINALITA': FORUM DROGHE A D'ALEMA, POLITICHE NUOVE SULLA DROGA
(ANSA) - ROMA, 7 OTT - Un intervento riformatore in materia
di politiche sulla droga e un approccio piu' scientifico e meno
ideologico sulla sperimentazione dei trattamenti terapeutici con
eroina, per valutare con serieta` le esperienze europee. E'
quanto chiede Forum droghe, con una lettera aperta, a D'Alema
firmata tra gli altri anche da don Luigi Ciotti, don Andrea
Gallo, don Gino Rigoldi, Francesco Maisto (sostituto procuratore
presso la Corte dAppello di Milano) e Livio Pepino (presidente
di Magistratura democratica). Nella lettera il problema droga e'
legato al dibattito sulla sicurezza nelle citt` che sta
dominando il confronto politico italiano. ''Spesso le soluzioni
avanzate - e' scritto - sono state solo di carattere repressivo.
Fortunatamente si sono udite anche proposte in contro tendenza,
ispirate alla ragionevolezza''. ''Proprio da Milano, la citta'
dove piu' forte e' la spinta verso la tolleranza zero, alcuni
magistrati hanno messo in luce la connessione fra criminalita',
tossicodipendenza e politica sulle droghe''. ''Ed e'
significativo - e' scritto nella lettera - che sia la
magistratura a richiamare lattenzione sulle sperimentazioni che
in Europa si vanno compiendo e a sollecitare anche in Italia la
somministrazione controllata di eroina''. ''L'esperienza della
Svizzera dimostra che scelte di tolleranza e investimento sul
versante sociale si guadagnano il consenso quando una classe
dirigente assume indirizzi politici coerenti''.
AU
07-OTT-99
17:02
74
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
ARCERI: CASELLI, TRE LIVELLI CONTRO SOVRAFFOLLAMENTO
(ANSA) - CALAMANDRANA (ASTI), 9 OTT - Ristrutturare l'
organizzazione delle carceri attraverso tre livelli, per far
fronte al sovraffollamento che tendera' ad aumentare nel breve e
medio termine: e' l' ipotesi illustrata da Giancarlo Caselli,
direttore del Settore istituti di pena del Ministero di Grazia e
Giustizia, che stamane e' intervenuto al convegno ''Oltre le
sbarre'' promosso dalle Comunita' psichiatriche ''Antares'' di
Calamandrana e ''Il Cascinale'' di Castel Rocchero (Asti).
Non essendo possibile un intervento edilizio nel breve
periodo - ha ricordato Caselli - si studia una differenziazione
dei circuiti carcerari in tre livelli: di sicurezza, per i reati
piu' gravi, con sospensione dei benefici per i detenuti;
ordinario, con la cosiddetta ''massima attivita' trattamentale''
e recupero dei benefici; attenuato, con custodia al minimo a
vantaggio di forme di partecipazione, sino all' autogestione. Il
carcere dovrebbe cosi' dare una risposta differenziata a seconda
dei vari reati, fornendo al condannato un idoneo percorso per
per riacquistare la capacita' di stabilire rapporti corretti con
gli altri. La ristrutturazione, inoltre, deve essere legata all'
ottimizzazione delle attuali risorse.
Oggi nelle carceri italiane - ha ricordato Caselli - sono
rinchiuse 51-52 mila persone; lo scorso anno oltre 26 mila sono
state affidate ai servizi sociali. (SEGUE).
S08-MO/CD
09-OTT-99 18:28
CARCERI: CASELLI, TRE LIVELLI CONTRO SOVRAFFOLLAMENTO (2)
(ANSA) - CALAMANDRANA (ASTI), 9 OTT - Dal convegno - al quale
hanno partecipato anche don Luigi Ciotti (occorre - ha detto adeguare le carceri a standard di civilta', ma la grande sfida
e' all' esterno) e Sergio Cusani - esce la ''Carta di
Calamandrana'', sui rapporti tra giustizia e societa'.
''Punta - ha affermato il senatore Alessandro Meluzzi, che e'
anche direttore sanitario della locale Comunita' psichiatrica non solo e non tanto sull' umanizzazione del carcere e della
pena, ma ad una risposta meno indifferenziata del carcere all'
immenso disagio che sale dalla societa'''. ''Le carceri - ha
aggiunto - sono piene di tossicodipendenti, di soggetti con
problemi di alcoolismo e psichici. Crediamo che le 600 mila lire
al giorno spese da Stato e contribuenti per ciascun detenuto
possano essere utilizzate meglio, investendo sul recupero della
persona. In caso contrario e' difficile pensare al reinserimento
nella societa'''. (ANSA).
S08-MO/CD
09-OTT-99
18:28
75
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
DROGA: RICOVERO COATTO; DON CIOTTI, SI RIPARTE SEMPRE DA ZERO
(ANSA) - ROMA, 18 OTT - ''Nel dibattito sulla
tossicodipendenza si riparte sempre da zero, per assenza di
memoria storica e anche un po' per l'atteggiamento, tutto
italiano, di soffocare i problemi reali sotto il peso delle
divisioni ideologiche''. A sottolinearlo e' don Luigi Ciotti che
invita tutti ''anche il presidente Fini, a ripartire questa
volta da quattro: per andare avanti, anziche' indietro, per
correggere le leggi e le terapie in base ai limiti, le
isufficienze e gli errori di quelle gia' sperimentate''. ''Non
vi e' purtroppo una risposta unica e salvifica (che sia il
ricovero coatto o la distribuzione di eroina) - sostiene Ciotti
- come in Svizzera occorre la politica dei 'quattro pilastri':
prevenzione, riduzione del danno, terapia e reinserimento,
repressione del traffico''. ''Quattro interventi, tutti
egualmente indispensabili perche' l'edifico non traballi''.
''In Italia il primo 'pilastro' e' decisamente sottovalutato,
il secondo osteggiato. L'ultimo e' reso difficile dalla
criminalizzazione dei tossicodipendenti che li costringe a
solidarizzare con i loro aguzzini''. Per questo, secondo don
Ciotti, ''l'edificio delle nostre politiche sulla droga e'
sempre pericolante''. ''C'e', inoltre, un aspetto che io ritengo
decisamente immorale ed e' il grande ricovero coatto di massa
italiano (che si chiama carcere) dove sono rinchiusi migliaia di
tossicodipendenti e ben pochi trafficanti di morte''. (ANSA).
AU
18-OTT-99
17:33
76
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CARCERI: VALLETTE; DON CIOTTI, ENNESIMO GRIDO D'ALLARME
(V.'CARCERI: VALLETTE; INALANO DROGA ...' DELLE 12,33)
(ANSA) - ROMA, 20 OTT - ''I reclusi morti nel carcere delle
Vallette costituiscono l'ennesimo grido di allarme per una
situazione penitenziaria che produce malattia, alimenta
disperazione e favorisce la morte''. A sostenerlo e' don Luigi
Ciotti, responsabile del Gruppo Abele, secondo il quale mentre
si discute di cure e lavori forzati, di braccialetti
elettronici, ''la disperazione cresce silenziosamente e
inavvertita nelle celle. Un disagio che, nell'anno passato, si
e' tradotto in 6.342 gesti di autolesionismo, 933 tentati
suicici, 51 suicidi e 78 decessi''.
''Il carcere - aggiunge don Ciotti - non puo' continuare ad
essere una sorta di contenitore dove occultare tutti i problemi
sociali cui non si riesce (talvolta non si sa, spesso non si
vuole) a dare risposte''.
''Tossicodipendenza, immigrazione, malattia mentale, aids,
poverta' estrema sono i volti e la condizione della maggioranza
dei 51.400 detenuti italiani: 'scorie' sociali che continuiamo a
nascondere sotto il tappeto fingendo di credere che cio' renda
piu' sicure le nostre citta'''.
Don Ciotti propone, dunque, la creazione di una commissione
parlamentare sul carcere per fotografarne i problemi, censire le
necessita' e immaginare risposte innovative. ''Tra le tante e
non sempre utili proposte di commissioni parlamentari, questa
-dice - potrebbe servire davvero''. (ANSA).
AU
20-OTT-99
15:44
77
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
DROGA: MANCONI, MATTARELLA SBAGLIA
(V. 'DROGA: MATTARELLA, NO A DISTRIBUZIONE...' DELLE 11,32)
(ANSA) - ROMA, 21 OTT - Il senatore Verde Luigi Manconi
sostiene che ''non risponde affatto a verita', come ha affermato
oggi il vicepresidente del Consiglio, Sergio Mattarella, che la
somministrazione controllata, la' dove e' stata applicata (in
Svizzera, ad esempio) si e' dimostrata un 'insuccesso totale' e
che, con essa, si abdicherebbe all' obiettivo di contrastare il
consumo delle droghe''. Secondo Manconi, ''e' vero il
contrario'' e ''le politiche proibizioniste adottate fino ad
oggi hanno fallito'', per cui ''sarebbe sciocco non prendere in
considerazione le indicazioni della comunita' scientifica e di
numerosi operatori, anche di comunita' terapeutiche (tra questi
don Luigi Ciotti e don Mario Picchi), o quelle espresse da
Giancarlo Caselli e, prima di lui, dal magistrato Nobile''.
L' esponente Verde ricorda come queste persone citate siano
favorevoli a sperimentare la somministrazione controllata di
sostanze stupefacenti. ''Ritengo, pertanto - conclude Manconi che i ministeri competenti del nuovo governo non si potranno
esimere dal prendere in considerazione la sperimentazione di
soluzioni alternative a quelle fallimentari imposte dalla
legislazione proibizionista''. (ANSA).
SES/ARS
21-OTT-99
18:05
78
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
AIDS-CARCERI: DON CIOTTI, URGENTE COSTRUIRE ACCOGLIENZA
(ANSA) - ROMA, 22 OTT - ''E' importante che, seppur
tardivamente, la nuova legge sull' incompatibilita' tra aids e
carcere sia stata messa in grado di funzionare. E' urgente ora
prevedere interventi di accoglienza sul territorio o sara'
troppo facile poi lamentare i pochi casi di recidivita' che
possano accadere''. Per don Luigi Ciotti, infatti, sono solo 70
in tutta Italia le case alloggio dove protrebbero essere accolti
i detenuti malati di aids, una volta scarcerati.
''Avremmo inoltre auspicato - aggiunge Ciotti - che la legge
fosse meno rigida e meno restrittiva rispetto alla 223 del '93,
perche' il diritto preminente alla salute, cura e vita va
sancito anche per i reclusi''. Ciotti espone altre due
preoccupazioni: ''che l'applicazione della legge possa essere
soggetta ad eccessive interpretazioni da parte dei giudici di
sorveglianza'' e che ''i suoi effetti stentino a penetrare nelle
mura di alcuni istituti di pena dove anche la riforma
penitenziaria fatica a farsi largo''. (ANSA).
AU
22-OTT-99
19:17
79
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
ONU: SICUREZZA E CRIMINE, 27 MILIONI IN SCHIAVITU' NEL MONDO
(ANSA) - BRUXELLES, 25 OTT - Alle soglie del terzo millennio,
nel mondo si contano ancora 27 milioni di persone (quasi la
meta' dell'intera popolazione italiana) che vivono in una
condizione di schiavitu'. ''Sono uomini, donne e bambini che
vivono in condizioni paragonabili a quella degli schiavi
dell'antichita''', ha detto Sandro Calvani, dell' Ufficio per il
controllo della droga e la prevenzione del crimine dell'Onu, che
oggi ha partecipato a Bruxelles ad un convegno dell' Iepri
(Istituto europeo di prospettive e relazioni internazionali) sui
problemi della sicurezza in un mondo globalizzato.
''Sono persone private di qualsiasi forma di dignita', senza
alcun controllo sul loro corpo, sulla loro mente, sui loro
figli'', ha aggiunto Calvani. ''L'unica differenza con il mondo
antico e' che oggi il commercio degli schiavi puo' essere fatto
con gli strumenti della societa' moderna: on line, pagando con
la carta di credito''. Nel mondo esiste ''una colossale compagnia del crimine
paragonabile ad una potenza di 5-6/o livello'', ha denunciato
Calvani. I proventi del traffico di droga rappresentano l'8% del
commercio mondiale. Il riciclaggio di denaro sporco ha un
fatturato globale sull'ordine del 2-3% del Prodotto interno
lordo mondiale. Le frodi costano ad ogni contribuente europeo 30
mila lire per anno. L'organizzazione del crimine e' la piu'
grande rivale delle corporazioni multinazionali. (SEGUE).
(ANSA) - BRUXELLES, 25 OTT - ''Le gang criminali sono una
minaccia eccezionale che va riconosciuta in tempo'', ha ammonito
Calvani. Ma con quali politiche? L'orientamento emerso dal
convegno pone l'accento sulla necessita' di accompagnare
interventi di 'hard security' con interventi di 'soft security'.
''Non bastano i carrarmati in mezzo alla strada'', ha spiegato
Calvani: ''Bisogna fare un grande sforzo della societa' civile
per educare, costruire nuove attitudini mentali.''
Parlando poi con i giornalisti dopo il convegno, Calvani ha
detto che la logica che ha animato l'iniziativa del Polo
'security day' in Italia e' a suo parere limitata. ''Di fronte
alle difficolta' e ai pericoli della globalizzazione, ci si
rifugia in cassaforte. Ma cosi' facendo non si conquista
maggiore sicurezza e socialita'. L'esempio e' quello del gruppo
Libera di Don Ciotti a Torino, dove sui temi della sicurezza e
della lotta al crimine si e' creata una fortissima
partecipazione popolare''. La mancanza di coinvolgimento dei cittadini su temi cosi'
sentiti per Calvani e' anche all'origine della sconfitta delle
sinistre a Bologna: ''Quando la criminalita' la fa da padrone,
vuol dire che la maggioranza e' stata troppo silenziosa. Ci si
sente sicuri quando c'e' una struttura di partecipazione e di
difesa collettiva. Quando questa manca, l'insicurezza dilaga. E
il crimine capta queste situazioni''. XSE10 (ANSA).
OS
25-OTT-99
19:45
80
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
DROGA: ECSTASY; DON CIOTTI AI GENITORI, NIENTE MINACCE
(ANSA) - ROMA, 6 NOV - E' sabato sera, ma don Luigi Ciotti
non vuole lanciare appelli ai ragazzi che tra qualche ora si
prepareranno ad uscire di casa per andare in discoteca. Si
rivolge invece ai genitori e dice: ''Niente minacce o messaggi
colpevolizzanti''. Secondo il sacerdote, ''sarebbe piu' giusto
che, prendendo spunto dagli episodi drammatici di questi giorni,
gli adulti provassero a capire piuttosto che solo giudicare''.
''C'e' da scommetere, infatti - dice don Ciotti - che in
questo fine settimana scatti una sorte di riflesso condizionato,
con discorsi paternalistici, appelli moralistici ed estemporanei
ai giovani 'discotecari' affinche' non assumano pasticche e
guidino con prudenza. Quasi che non si sapesse che il numero
maggiore di incidenti sono prodotti dall'alcol''.
L' appello alla rovescia di don Ciotti e' dunque per i
genitori ai quali suggerisce: ''Tentate di essere educatori
autorevoli, anziche' paternalisti autoritari. Provate a dare
esempi educativi invece di lanciare messaggi colpevolizzanti: la
paura e la minaccia non sono mai educative; lo scambio e il
dialogo lo sono sempre''. ''Non ci stancheremo di ripetere aggiunge il sacerdote - che il consumo di droga, la ricerca
dello sballo, sono il sintomo, non la causa del disagio sociale
ed esistenziale. E' necessario, dunque intervenire sulle domande
che i giovani pongono e sui bisogni che, al di la' delle
apparenze, esprimono''.(SEGUE).
AU
06-NOV-99 17:32
DROGA: ECSTASY; DON CIOTTI AI GENITORI, NIENTE MINACCE (2)
(ANSA) - ROMA, 6 NOV - Don Ciotti avverte: ''Valorizzare i
giovani, consentire davvero un loro protagonismo, rispettare i
loro spazi e culture, realizzare un dialogo e uno scambio
educativo e' un metodo e un investimento che paga e realizza
assai piu' di ogni paternalismo o autoritarismo''.
''Questo - conclude il sacerdote - vale anche rispetto al
consumo di sostanze: il messaggio dissuasivo, l' informazione
sui rischi, la prevenzione degli incidenti funzionano solo se
c'e' risconoscimento e rispetto''.(ANSA).
AU
06-NOV-99
17:32
81
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
GIUSTIZIA: VERTICE LEGALITA' PER MOBILITARE SOCIETA' CIVILE
(ANSA) - FIRENZE, 18 NOV - Un vertice sulla legalita', per
mobilitare la societa' civile ad un rinnovato impegno alla
partecipazione alla vita politica del Paese, con particolare
attenzione ai giovani, che sono la grande risorsa''. Antonino
Caponnetto ha sottolineato questo obiettivo stamani presentando
l' incontro-dibattito 'Se ci siete battete un colpo', che si
terra' a Firenze sabato pomeriggio, quasi in contemporanea con
il vertice dei leader progressisti, ed al quale prenderanno
parte, tra gli altri, Rita Borsellino, Piero Luigi Vigna,
Giancarlo Caselli, Gherardo Colombo, Paolo Flores D' Arcais,
Dario Fo, Franca Rame e don Luigi Ciotti. All' iniziativa,
organizzata dai Comitati di base, e' gia' arrivato un migliaio
di adesioni da tutta Italia. Tra i fax giunti a sostegno, quello
della scienziata Margherita Hack, del responsabile giustizia dei
Ds Carlo Leoni, di Pierluigi Onorato, di Giovanna Maggiani
Chelli, madre di una ragazza che nella strage di via dei
Georgofili ha visto morire il suo fidanzato, ma anche famiglie
intere, e poi ancora, 20 detenuti del carcere di Campobasso.
L' iniziativa - e' stato detto - e' partita come una
scintilla dall' istituto magistrale Albergoni di Crema, nell'
ottobre scorso, e questo nuovo incontro, che si preannuncia
gremitissimo nella sala da 300 posti del Dopolavoro ferroviario,
''e' destinato a diventare una fiamma viva, anche con un nuovo
appuntamento che si terra' a breve termine a Palermo''.(ANSA).
XAN
18-NOV-99
15:43
82
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CALCIO: ROMA-LAZIO; ALLO STADIO CAMPAGNA CONTRO NUOVE DROGHE
(ANSA) - ROMA, 18 NOV - Domenica prossima la campagna
informativa sulle nuove droghe del gruppo Abele, in
collaborazione con il dipartimento del ministero degli Affari
sociali, si trasferira' allo Stadio Olimpico in occasione del
derby Roma-Lazio. Trenta operatori del progetto Mosaico (Parsec,
Coop.Il Cammino, Associazione La Tenda) e del gruppo Abele
saranno presenti all'esterno e all'interno dello Stadio per
distribuire materiale informativo sulle droghe sintetiche.
Durante la pausa tra il primo e secondo tempo della partita,
saranno anche trasmessi sui maxi-schermi dello stadio gli spot
informativi del Ministero. (ANSA).
COM-DE
18-NOV-99
21:21
83
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
GIUSTIZIA: MAGISTRATI A CONVEGNO PER RISVEGLIARE COSCIENZE
(ANSA) - FIRENZE, 20 NOV - ''Quando esprimo le mie sacrosante
opinioni vengo accusato di essere un ribelle. Io sono un uomo
libero, indipendente, che vorrebbe poter continuare ad essere
uguale a se stesso anche nel domani''. Cosi' Giancarlo Caselli
ha commentato, nel suo intervento nel convegno organizzato a
Firenze sul tema della legalita' per risvegliare le coscienze e
ravvivare l' attenzione dell' opinione pubblica, gli ultimi
avvenimenti che lo hanno visto protagonista, dopo le critiche
mosse alla legge sul giusto processo.
Rispetto alla ''pacificazione'' di cui si parla in queste
ultime ore, Caselli si e' detto d' accordo, ma e' ''un processo
che dovrebbe partire dalla strage di Portella delle Ginestre.
Una strage su cui ancora non e' stata fatta chiarezza''.
Caselli ha inoltre indicato come ''sterminio della logica''
una certa tendenza politica che indica l' impegno e la lotta
alla mafia negli anni come ''strapotere delle procure
strapoliticizzate'', cosi' come ha definito ''sterminatori della
logica'' coloro che parlano di ''ingiusta giustizia antimafia''.
Mafia che ''non ha vinto'', cosi' come ha dichiarato il
procuratore nazionale antimafia Pierluigi Vigna nel suo
intervento. ''La mafia - ha proseguito Vigna - ha mutato pelle,
ha perduto il suo radicamento sul territorio ed e' diventata
rete. I suoi traffici sono diventati piu' difficili da scoprire
perche' e' divenuta prevalentemente economica''. (SEGUE).
(ANSA) - FIRENZE, 20 NOV - Vigna ha lamentato con tono
ironico il meccanismo legislativo secondo il quale il
procuratore nazionale e' tenuto a fare richiesta ai questori per
procedere all' accertamento dei beni dei mafiosi ed ha aggiunto,
parlando della riforma della 192, che ''ci possono essere
sentenze giuste, ma illegali, ma anche sentenze legali, ma
ingiuste. Noi dobbiamo credere alle sentenze legali. Di questo
ci dobbiamo accontentare''. Secondo Saverio Lodato il periodo
buio nella lotta alla mafia e' dovuto anche alla campagna contro
i pentiti di cui ha indicato, tra i maggiori responsabili, il
presidente della Commissione parlamentare antimafia Ottaviano
Del Turco, ''che passa il 90 per cento del suo tempo ad
attaccare i pentiti, ed il restante ad attaccare i magistrati ed
a chiedere il rientro di Craxi in Italia''.
Don Luigi Ciotti ha invece richiamato l'attenzione sul
''metodo di fare politica col termometro per tenere le sedie'' e
sulle ''scelte politiche ambigue e di compromesso degli ultimi
tempi, un compromesso che ci freghera' tutti''.
Il sostituto procuratore di Milano Gherardo Colombo ha invece
sottolineato la mancanza di mezzi, in termini di ''liberta' di
agire'' e di regole'', per il buon funzionamento della
giustizia. Ribadendo anche che ''le nuove leggi corrono il
rischio di dilatare ulteriormente i tempi''. (SEGUE).
XAN
20-NOV-99
21:50
84
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
GIUSTIZIA: MAGISTRATI A CONVEGNO PER RISVEGLIARE COSCIENZE (3)
(ANSA) - FIRENZE, 20 NOV - ''Mi aspettavo che la sinistra al
potere aprisse gli armadi e tirasse fuori gli scheletri. D'
Alema apra gli scrigni - ha detto invece Franca Rame - e sveli
le verita' sulle stragi di questi anni, su questi morti
insepolti''.
Franca Rame ha anche annunciato una manifestazione che si
terra' l' 11 dicembre a Roma e promossa dalle associazioni dei
familiari delle vittime di tutte le stragi che ancora attendono
giustizia. (ANSA).
XAN
20-NOV-99
21:51
85
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
FAMIGLIA CRISTIANA: COMMENTO VANGELO PER PRIMA VOLTA A LAICI
(ANSA) - MILANO, 23 NOV - Il settimanale ''Famiglia
Cristiana'' ha affidato per la prima volta a una coppia di laici
il commento del Vangelo per il nuovo anno liturgico che inizia
con la prima domenica d'Avvento il prossimo 28 novembre.
Dopo don Luigi Ciotti (edizione 1996), don Antonio Mazzi
(1997) e don Vinicio Albanesi (1998), sono questa volta
Mariateresa Zattoni e Gilberto Gillini, marito e moglie,
pedagogisti e componenti della Consulta nazionale della famiglia
della Conferenza episcopale italiana, a presentare ai lettori il
Vangelo nel numero del giornale in edicola questa settimana. La
loro rubrica si intitola 'Il Vangelo della famiglia' per
attualizzare, si precisa in una nota diffusa oggi dalla casa
editrice, ''la Parola di Dio nella vita familiare e cogliere, da
questa prospettiva, il significato dell'anno giubilare''.
Zattoni e Gillini hanno 5 figli, vivono a Lecco e sono autori
di numerose pubblicazioni su tematiche psicopedagogiche. (ANSA).
COM-KIF
23-NOV-99
17:28
86
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
QUIRINALE: CIAMPI RICEVE DON CIOTTI
(ANSA) - ROMA, 26 NOV - Il presidente della Repubblica Carlo
Azeglio Ciampi ha ricevuto questa mattina al Quirinale don Luigi
Ciotti, presidente di 'Libera. Associazioni nomi e numeri contro
le mafie', con i vicepresidenti del sodalizio ed una delegazione
dell'associazione ''Avviso pubblico''. Nel corso dell' incontro
e' stato consegnato al Capo dello Stato il manifesto della nuova
campagna, promossa dalle due associazioni, sul fronte della
lotta all'illegalita'.
Lo rende noto un comunicato del Quirinale. (ANSA).
BSA/ROM
26-NOV-99
13:22
87
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: DON CIOTTI A CIAMPI, SI STA ABBASSANDO LA GUARDIA
(V. 'QUIRINALE: CIAMPI RICEVE DON CIOTTI' DELLE 13:22)
(ANSA) - ROMA, 26 NOV - Un' ''inquitudine'' pesante e' stata
espressa oggi al Capo dello Stato dal presidente di Libera, don
Luigi Ciotti, ricevuto al Quirinale con i vicepresidenti del
sodalizio ed una delegazione dell'associazione Avviso pubblico:
oggi, ha detto don Ciotti, ''viviamo una fase in cui sembra
abbassarsi la vigilanza verso le mafie''.Un' inquietudine che e' alla base dell'iniziativa promossa
per domani da Libera che, non a caso, si chiama 'La mafia
esiste. Ma anche l'Italia'. Un richiamo forte alla
partecipazione di tutti per combattere ''un fenomeno ancora
vitale come quello delle mafie''.
''La mafia purtroppo esiste - ha detto don Ciotti a Ciampi -.
Una constatazione, certo banale, che pure e purtroppo, occorre
ricordare. Perche' e' forte e diffuso il rischio del silenzio,
della rimozione, della disattenzione, della stanchezza per le
troppe polemiche, per cose gia' dette e sentite mille volte.
Certo - ha osservato il presidente di Libera - e' forte in tutti
i cittadini la voglia di normalita', la spinta a guardare
avanti, a costruire un presente e un futuro di cose buone e
positive, lasciando alle spalle stragi e lutti''. Ma non bisogna
lasciarsi trascinare perche' - ha detto - ''le distrazioni e i
silenzi di oggi saremmo destinati a pagarli ancor piu' duramente
domani, con mafie sempre piu' forti e cittadini sempre meno
liberi, magari con nuove stragi''.(SEGUE).
(ANSA) - ROMA, 26 NOV - Per questo Libera, invita - anche
attraverso il messaggio consegnato alla piu' alta carica dello
Stato - tutti i cittadini a ''reagire oggi, mentre la mafia
esiste e si rafforza, per potercene liberare e poter parlare d'
altro domani, quando essa sara', per davvero, battuta e
storicamente sconfitta. Ma lo potra' fare - ha insistito don
Ciotti - solo se anche l' Italia civile, che vuole sicurezza,
legalita' e giustizia, continua ad esistere e a impegnarsi, a
partecipare e farsi sentire''. E uno spaccato di questa ''Italia civile'', oltre 700
associazioni antimafia e Avviso pubblico (enti locali e regioni
impegnate per la formazione civile contro le mafie), ha
consegnato a Ciampi un manifesto - lo stesso che verra'
contemporaneamente affisso in numerose citta' - che nel volto di
una giovane che partecipo' il 21 marzo scorso alla Giornata
della memoria e dell'impegno a Reggio Calabria, dipinto con la
scritta Libera, e il lunghissimo elenco delle associazioni
impegnate nella lotta alle mafie, sistetizza la presenza della
societa' civile ''che non ha abbassato la guardia''.
Domani l' assemblea nazionale di Libera discutera' le
strategie per una nuova offensiva sociale contro le mafie: tra
gli interventi previsti il presidente della Camera, Luciano
Violante, i magistrati: Antonino Caponnetto, Giancarlo Caselli,
Pietro Grasso, il direttore della Dia gen. Carlo Alfiero.
FG
26-NOV-99
14:35
88
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
STUPEFACENTI: LILA-GRUPPO ABELE; ECSTASY, OLTRE L'EMERGENZA
(ANSA) - MILANO, 26 NOV - In Italia i tossicodipendenti morti
dal 1973 al 1997 sono stati 32.618 (13.942 per overdose e 18.676
di Aids). Ora alle droghe cosiddette tradizionali si aggiungono
quelle ''nuove'' ad aggravare il fenomeno: percio' se e' giusto
dire si' alla repressione dello spaccio di queste ultime, e'
anche giusto dire si' alle politiche di riduzione del danno. E'
quanto e' emerso oggi a Milano nel corso di un dibattito
organizzato dalla Lega Italiana per la lotta contro L'Aids
(Lila) e il Gruppo Abele. ''Non ci si puo' limitare a lanciare
grida di allarme e di preoccupazione - ha spiegato il presidente
della Lila, Vittorio Agnoletto - mentre si assiste impotenti al
diffondersi di potenziali danni irreversibili alla salute di
giovani ventenni''. Per Agnoletto due sono le strade praticabili per cercare di
arginare il fenomeno: la prima e' attraverso la lotta al
traffico e allo spaccio e tale compito spetta alle forze dell'
ordine e alla magistratura; la seconda consiste nel rendere
immediatamente operativi interventi finalizzati a salvaguardare
la salute e la vita stessa di coloro che, nonostante tutto,
continuano a fare uso di tali sostanze e questo e' un compito
che spetta agli operatori socio-sanitari dei servizi per le
tossicodipendenza delle Asl, alle associazioni di volontariato
che operano in questo settore ai ministeri della Sanita' e degli
Affari Sociali.(SEGUE).
(ANSA) - MILANO, 26 NOV - Intanto, sostengono la Lila e il
Gruppo Abele, oltre all'informazione diretta ai giovani fornita
da esperti, per salvare vite umane basterebbe attuare alcune
semplici misure precauzionali come ''l' obbligo della
disponibilita' gratuita di acqua per evitare la disidratazione
(fenomeno provocato dall' assunzione delle pasticche), la
presenza di una 'sala di compensazione' per riposarsi e
scaricarsi; la formazione di personale delle discoteche e la
disponibilita' nelle vicinanze di operatori sanitari per un
eventuale efficace attivita' di pronto soccorso, la diminuzione
del ritmo delle musica nell'ultima ora prima delle chiusura; la
possibilita' da parte di laboratori mobili di analizzare la
composizione delle pastiglie circolanti per comunicare in tempo
reale le sostanse presenti, i rischi possibili, le interazioni
da evitare''. ''Non bisogna fare di ogni erba un fascio e soprattutto non
bisogna criminalizzare e terrorizzare i giovani - ha concluso il
vicepresidente del Gruppo Abele, Leopoldo Grosso -, ma dare una
informazione corretta attraverso un contatto diretto nei luoghi
di consumo di queste cosiddette nuove droghe, che non sono solo
le discoteche, ma anche altri luoghi di aggregazione
giovanile''. (ANSA).
RB
26-NOV-99
17:18
89
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: LIBERA, CHIESTO A CIAMPI CAPONNETTO SENATORE A VITA
(ANSA) - ROMA, 27 NOV - ''Nell'incontro di ieri con il
presidente della Repubblica Ciampi abbiamo chiesto che il Capo
dello Stato nomini senatore a vita Nino Caponnetto''. La
circostanza e' stata resa nota oggi da Don Luigi Ciotti in
apertura della quinta Assemblea nazionale di Libera, che si sta
svolgendo a Roma alla presenza del presidente della Camera
Luciano Violante, e alla quale partecipa lo stesso Caponnetto.
La notizia della richiesta avanzata a Ciampi ha determinato
una grande emozione tra i delegati delle 700 associazioni
presenti e ha visto Caponnetto schermirsi per dire subito dopo:
''non so, dovrei sedere accanto a persone la cui compagnia non
mi va.Devo pensarci - ha aggiunto con evidente emozione - mi
sembra difficile''. La richiesta avanzata al Capo dello Stato
''non e' una richiesta formale, anche se - ha detto Ciotti forse non l'abbiamo fatta nel modo e nelle forme giuste, ma ha
un significato: quello di portare in Senato Falcone e Borsellino
e centinaia di persone che ogni anno ricordiamo perche' sono
caduti nella lotta alla mafia''.
Don Ciotti rivolto a Caponnetto, ''il nonno'' - cosi' tutti i
volontari dell'antimafia del Paese lo chiamano - gli ha detto
che ''per noi tu sei gia' li''', alludendo appunto al seggio di
Palazzo Madama. Caponnetto e' intervenuto oggi per fare ''un
appello forte al paese civile perche' non prevalga il silenzio e
si reagisca alla mafia''. (ANSA).
FG/MGA
27-NOV-99
11:33
90
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIE: DON CIOTTI (LIBERA), PARADOSSALE MA LA MAFIA ESISTE
(ANSA) - ROMA, 27 NOV - Non fa premesse don Luigi Ciotti
nell'aprire la V Assemblea nazionale di 'Libera': ''puo'
sembrare paradossale - dice - ritrovarci a Roma, per dire che la
mafia esiste''. ''Siamo qui per dire insieme che la mafia
purtroppo esiste. Puo' sembrare strano e banale ma esiste''. E
il rischio piu' grave ''e' il silenzio, la rimozione, la
stanchezza per le troppe polemiche''.
''Le mafie esistono, un apparente paradosso - ha
sottolineato don Ciotti - che mi da' sofferenza, per tutto
quello che in questi sette anni abbiamo fatto. Le mafie
esistono, come esistono in carne ed ossa i poveri, gli esclusi,
gli immigrati, il popolo della strada... Qualuno si e'
dimenticato che hanno un volto un nome e chiedono cittadinanza,
aiuto, dignita' e condizioni per vivere''. E, per tutto questo
''siamo molto inquieti''. ''E' legittimo e appartiene a noi e a
molti cittadini la voglia di normalita' dopo aver sperato nei
cambiamenti e aver lasciato alle spalle stragi e lutti''. C'e'
la voglia di costruire un presente e futuro ma ''siamo venuti
qui - ieri lo abbiamo detto al Capo dello Stato - per dire che
parole come mafia, corruzione ci schiacciano e vorremmo non
sentirne parlare''. Ma finche' mafia e criminalita' esistono
''dobbiamo discutere e reagire''. Perche' rimozione e silenzio
''sono l'arma piu' forte dei criminali''.(SEGUE).
(ANSA) - ROMA, 27 NOV - ''Il rischio, pero' - ha denunciato
don Ciotti - e' che la storia si ripeta''. Il nostro bilancio,
fatto anche di cifre di tutto rispetto e segno dell'impegno,
''sarebbe poco e insufficiente se non ci fosse la tensione forte
e irrinunciabile per la continuita'''. Cosi', viste ''le
campagne costruite ad arte per screditare, frenare la giustizia,
siamo qui anche per far emergere il positivo nonostante la
scoraggiante e paralizzante burocrazia che spesso non aiuta
(''belle leggi ma la macchina, i criteri applicativi,
stentano''). I gruppi di Libera hanno ''sentito la necessita' di
riprendere il territorio per il ripristino della legalita'. Non
solo con la presenza delle forze dell'ordine giustamente
richiesta, ma, soprattutto, socializzando il territorio
rendendolo abitato dalle istituzioni e dai cittadini. Perche' ci
sono zone in cui la gente e' orfana del territorio''.
''Siamo qui - ha detto - non solo per una societa' senza piu'
mafie e violenza ma anche con piu' giustizia e democrazia''. E,
rivolto agli uomini delle istituzioni presenti - il presidente
della Camera, il gen. Carlo Alfiero(Dia), i parlamentari Russo
Spena e Donatella Pistone, il sottosegretario all'Interno La
Volpe, GianCarlo Caselli oltre ad Antonino Caponnetto e Rita
Borsellino - ha ammonito,''guai se qualcuno usa questi temi per
mettere etichette. Noi non vogliamo essere etichettati da
nessuno. Siamo veramente liberi, liberi dentro''.(ANSA).
FG
27-NOV-99
17:09
91
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CAROVANA ANTIMAFIA: DON CIOTTI AI GIUDICI, VI VOGLIAMO BENE
(ANSA) - PALERMO, 29 NOV - Don Luigi Ciotti, presidente di
''Libera'', che ha dato il via oggi dal palazzo di giustizia di
Palermo con l' Arci alla quinta ''Carovana antimafia'' (un tour
per venti paesi siciliani che si concludera' il 16 dicembre a
Caccamo, nel palermitano), rivolto ai magistrati ha detto
''siamo qui perche' vi vogliamo bene e per solidarizzare col
vostro impegno contro la mafia''. Il religioso ha reiterato la
richiesta al presidente della repubblica di nominare senatore a
vita Antonino Caponnetto, fondatore negli anni '80 del pool
antimafia caratterizzato dall' opera di Giovanni Falcone e Paolo
Borsellino, '' figura degnamente rappresentativa di tutti coloro
che hanno combattuto la mafia e delle vittime della violenza
criminale''. Il procuratore della repubblica Pietro Grasso ha
affermato che ''noi continuiamo a fare il nostro lavoro nel
segno dell' indipendenza e dell' autonomia''. Il capo dell'
ufficio del pm ha aggiunto che ''qualora i mezzi a nostra
disposizione per il contrasto a 'cosa nostra' dovessero subire
una decurtazione, noi non ci bloccheremmo e proseguiremo nell'
azione perche' conosciamo la mentalita' dei mafiosi e quindi le
contromisure da adottare''. Il sindaco di Palermo Leoluca
Orlando, riferendosi alla parole di Ciampi di ieri, ha osservato
che le ''riflessioni del capo dello Stato sono il segno della
democrazia e dell' autonomia della magistratura''. (ANSA).
YRO-MIR
29-NOV-99
11:43
92
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
RESTAURI: OBBLIGAZIONI BANCA SELLA PER GRUPPO ABELE
(NOTIZIARIO BENI CULTURALI)
(ANSA) - TORINO, 29 NOV - La Banca Sella emettera' un prestito
obbligazionario decennale per la ristrutturazione del complesso
monastico cinquecentesco della Certosa di San Francesco al Monte
del Bosco, affacciato sui laghi di Avigliana (Torino).
Il complesso sara' adibito a Centro di formazione
internazionale per i ragazzi del Gruppo Abele di Don Ciotti. L'
iniziativa rientra nell' ambito dell' accordo tra il gruppo
Banca Sella e il Progetto Sole (Solidarieta', lavoro, economia),
associazione a sostegno delle organizzazioni di volontariato.
Dopo i lavori, il Gruppo Abele avra' anche uno spazio per lo
sviluppo di laboratori artigianali.
Il prestito obbligazionario avra' scadenza 15 dicembre 2009;
per la ristrutturazione sara' devoluto il 50% degli interessi.
(ANSA).
ANG-RED
29-NOV-99
02:55
93
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
TERZO SETTORE: PIEMONTE SI CANDIDA PER AVERE AUTHORITY
(ANSA) - TORINO, 3 DIC - Mettere in Piemonte la sede dell'
Authority del terzo settore e del volontariato: la Regione
Piemonte si e' inserita oggi ufficialmente in una partita che
sembrava tutta giocarsi tra Milano e Roma. Usando un termine
da gioco a carte - e' stato detto - il Piemonte ha deciso di
''sparigliare il mazzo''. In una lettera inviata al presidente
del consiglio, Massimo D' Alema, il presidente della giunta
regionale, Enzo Ghigo, sottolinea che Torino e il Piemonte
rappresentano, nella storia dell' attivita' che oggi passa piu'
comunemente sotto il nome di no profit, ''gli architravi del
mondo italiano della solidarieta'''. Ghigo cita le istituzioni
religiose nate dall' azione dei ''santi sociali'', parla della
cittadella della carita' fondata dal Cottolengo, e si riferisce
a esperienze piu' recenti, di livello nazionale ed
internazionale, come il Sermig e il Gruppo Abele. Il presidente
del Piemonte parla anche della presenza di fondazioni ex
bancarie, come San Paolo e Crt, e di un ricco ''tessuto di
fondazioni private''. Con Ghigo, anche gli assessori all'
assistenza, Antonio D' Ambrosio, alla cultura, Giampiero Leo, e
al bilancio, Angelo Burzi, hanno sottolineato la centralita' del
no profit in Piemonte, che conta 1.160 organizzazioni di
volontariato, 41 mila volontari attivi e 240 mila
associati.(ANSA).
MOA
03-DIC-99
18:33
94
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
DROGA: AN E CCD A LIVIA TURCO, VERIFICHEREMO NOMINE ESPERTI
V. DROGA: AFFARI SOCIALI, DELLE 12.50)
(ANSA) - ROMA, 5 DIC - I deputati Maurizio Gasparri di An e
Carlo Giovanardi del Ccd, replicando al ministero degli Affari
sociali, affermano di prendere atto che il ministero stesso dice
che Susanna Ronconi non avra' incarichi, ''che invece erano
stati ipotizzati, nell'ambito delle strutture per la lotta alla
droga'' e rendono noto che in ogni caso verificheranno ''se
nonostante questa risposta in ambiti comunque collegati al
ministero verra' utilizzata una persona che tutto puo' fare
tranne che diventare riferimento nel sociale dopo aver commesso
errori cosi' gravi''.
''Riguardo invece alla designazione degli esperti
dell'osservatorio antidroga - affermano inoltre - la Turco non
ha risposto. Sappiamo perfettamente che della Consulta, organo
molto ampio e di tipo assembleare, fanno parte i rappresentanti
di San Patrignano e delle comunita' di don Gelmini. Ma incarichi
piu' significativi negli organismi ristretti che si rapportano
alle analoghe strutture dell'Unione europea vengono dalla Turco
attribuiti solo ed eslcusivamente a persone che si sono
caratterizzate per la condivisione delle campagne sulla
legalizzazione della droga. La Turco potra' rispondere al nostro
quesito designando anche negli organismi piu' ristretti
esponenti del volontariato dei diversi orientamenti e non solo
quelli asserviti a don Ciotti e agli intiproibizionisti.(ANSA).
COM/MGA
05-DIC-99
18:22
95
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
DROGA: AN E CCD, UNA EX TERRORISTA TRA ESPERTI LIVIA TURCO
(ANSA) - ROMA, 5 DIC - ''Dopo D'Alema che fa la propaganda
alla droga dall'Olanda, abbiamo Livia Turco che chiama i
terroristi in qualita' di esperti''. A sostenerlo, in una
interrogazione parlamentare, sono l'on. Maurizio Gasparri di An
e Carlo Giovanardi del Ccd. ''La lotta alla droga in Italia affermano i due parlamentari - e' lottizzata dal ministro Turco
che ha affidato tutti gli incarichi nell' ambito dell'
Osservatorio permanente ai sostenitori della legalizzazione,
come Cancrini, o a persone riconducibili al Gruppo Abele''.
Secondo Gasparri e Giovanardi, infatti, tra gli esperti dell'
Osservatorio permanente sulla droga ''e' stata chiamata anche
Susanna Ronconi, gia' esponente di primo piano dei gruppi
terroristici e omicidi della sinistra''. ''Contestiamo la
consistenza politica, culturale e scientifica degli esperti
della Turco, le cui scelte appaiono anche condizionate dagli
interessi elettoralistici del ministro che, candidandosi alla
presidenza del Piemonte, usa il suo ruolo istituzionale per
favorire i suoi ben noti sostenitori elettorali piemontesi''.
''Siamo sconcertati che esponenti del terrorismo e della lotta
armata, come la Ronconi, possano diventare esperti del Governo
mentre comunita' storiche come San Patrignano e le comunita'
Incontro di don Gelmini, insieme a tante altre che lottano
davvero contro la droga, sono state escluse per pregiudizi
ideologici''.
AU/MRY
05-DIC-99
11:30
96
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
TAV-SME: AZIONE LEGALE PRODI, I PUNTI CENTRALI
(V.''TAV-SME: PRODI AGISCE SEDE LEGALE...''DELLE 14.20 CIRCA)
(ANSA) - BRUXELLES, 13 DIC - Ecco una sintesi della nota con
cui il presidente della Commissione Ue Romano Prodi ricostruisce
i punti salienti delle tre vicende per le quali ha deciso di
avviare un'azione legale ''a causa del reiterarsi e
dell'estendersi della campagna di stampa su tali argomenti''.
VICENDA SME-SIDALM: Prodi respinge la ricostruzione della
vicenda fatta da Pietro Armani, allora consigliere Iri, oggi
senatore di An, nei giorni scorsi in un'intervista a ''Il
Giornale''. ''Risulta documentalmente provato - precisa tra
l'altro - diversamente da quanto asserito anche da alcuni
protagonisti della vicenda (in particolare dal sen. Armani,
all'epoca componente del Comitato di presidenza e del Consiglio
di amministrazione dell'Iri), che fin dall'aprile 1985, in
occasione di un comitato di presidenza cui parteciparono tutti i
suoi componenti ... il presidente Prodi forni' una informativa
sulle trattive in corso con importanti operatori finanziari ed
industriali per l'acquisizione del pacchetto di controllo SmeSidalm''. Il 7 maggio '85 ''il presidente dell'Iri illustro' i
contenuti della proposta, le valutazioni peritali di stima delle
due societa', il parere del prof. Guatri sulla convenienza
economica delle cessioni Sme e Sidalm'' e in quell' occasione,
Armani espresse ''il proprio voto pienamente favorevole''
sull'operazione, compresi profilo finanziario e congruita' del
prezzo, per il quale si rimise ai periti. (SEGUE).
(ANSA) - BRUXELLES, 13 DIC - La delibera ''venne assunta
all'unanimita' dal Cda dell'Iri, subordinando il perfezionamento
dell'intesa, cosi' come previsto fin dall'ordigine, all'assenso
della competente autorita' politico amministrativa''. Quanto
alle successive fasi, sia governative che giudiziarie, della
vicenda, ''furono determinate da decisioni ed interventi non
riferibili al presidente dell' Iri''.
VICENDA TAV: La nota ricorda che quando la Tav e i consorzi
Iricav1 e Iricav2 vennero costituiti (rispettivamente nel luglio
e nell'agosto del 1991) Prodi non era presidente dell'Iri. Che
le convenzioni per la realizzazione della tratta Roma-Napoli e
Verona-Venezia vennero stipulate ''sempre sotto altra
presidenza''. Quanto al ruolo di garante con il compito di
studiare l'impatto del sistema italiano ad alta velocita' sul
territorio e il sistema produttivo, Prodi - si specifica ''ebbe un ruolo puramente scientifico, del tutto estraneo alla
societa' Tav e all'Ente ferrovie dello Stato e senza alcun
potere ne' di gestione ne' di decisione''. Dal ruolo di garante,
Prodi si dimese nel maggio del '93, ''essendo stato nominato
presidente dell'Iri'' e per il lavoro svolto Prodi ''non volle e
non ricevette alcun compenso''.(SEGUE).
OS
13-DIC-99
16:36
97
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
TAV-SME: AZIONE LEGALE PRODI, I PUNTI CENTRALI (3)
(ANSA) - BRUXELLES, 13 DIC - Per questa vicenda, Prodi viene
chiamato in causa dall'ex magistrato Ferdinando Imposimato che
in un libro sul ''grande scandalo dell'Alta velocita''' accusa
l'ex premier di negligenza e mancati controlli sugli appalti. Al
riguardo, la nota sottolinea che Prodi ''intervenne
esclusivamente'' alla stipula nel febbraio del '94 dell'atto
integrativo alla convenzione Tav-Ircav1, in quanto ''atto
obbligato''. Mentre la realizzazione delle opere e l'affidamento
degli appalti per il Consorzio Tav-Iricav1 ''riguardava invece
l'esclusiva sfera di competenza e di autonoma responsabilita'
del consorzio stesso''.
VICENDA CIRIO-BERTOLLI-DE RICA: su questa vicenda c'e' gia'
stato un pronunciamento. ''Il giudice - si ricorda - pronuncio'
una sentenza di non luogo a procedere con la piu' ampia formula
di proscioglimento (il fatto non sussiste) a seguito di udienza
preliminare, con approfondito contraddittoio tra accusa e difesa
e con l'acquisizione di una perizia d'afficio redatta da un
collegio di cinque esperti''.
Prodi non specifica gli organi di stampa oggetto dell'azione
legale ''a tutela della propria onorabilita'' mentre individua
nell'Associazione Libera contro le Mafie' di Don Ciotti, il
destinario ''dell'integrale risarcimento dei danni subiti''.
(ANSA).
OS
13-DIC-99
16:36
98
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
NATALE: ANCHE DALLE AZIENDE MENO REGALI E PIU' OPERE DI BENE
(ANSA) - ROMA, 21 DIC - Meno strenne e piu' opere di bene.
L'ultimo Natale del secondo millennio si e' convertito alla
solidarieta' e sono sempre piu' numerose anche le aziende che
scelgono di fare dei propri auguri un'occasione per aiutare chi
ha piu' bisogno. Del resto, dall' Unicef alle associazioni che
lottano contro l'Aids, dagli enti non profit agli Istituti di
ricerca per i tumori, non c'e' che l'imbarazzo della scelta.
Cosi' basta un semplice bigliettino, o una breve lettera, per
ricordare a coloro con i quali si intrattengono rapporti di
lavoro che il cesto natalizio con panettone, torrone e spumante
che abitualmente ricevevano quest'anno si e' 'trasformato' in
latte e medicine, o in penne, quaderni e libri destinati a
bambini per i quali tutto cio' rappresenta un regalo. O che non
ci saranno nuovi libri d'arte o compact disc di musica classica
da mettere negli scaffali perche' la somma che serviva al loro
acquisto e' stata devoluta alle associazioni di volontariato
impegnate nella cura dei malati di Aids o agli istituti di
ricerca per le malattie dell'infanzia.
A volte e' lo stesso bigliettino il contributo per queste
associazioni. Nelle cassette della posta si trovano infatti
sempre piu' cartoncini d'auguri stampati da enti benefici, che
finanziano cosi' le proprie attivita'. Li compra la gente comune
per scambiarsi il classico Buon Natale, li acquistano a
centinaia le aziende per inviare i propri auguri. (SEGUE).
CAO
21-DIC-99 16:04
NATALE: ANCHE DALLE AZIENDE MENO REGALI E PIU' OPERE DI BENE (2)
(ANSA) - ROMA, 21 DIC - A trasformare quest'anno la strenna
in solidarieta' sono state, tra le altre, aziende come la Kuwait
(che ha devoluto la somma all'associazione Arche', impegnata
nella cura di bambini sieropositivi e malati di Aids), la Bnl
(che inviera' il proprio contributo all'Unicef), la Telecom (con
donazioni, oltre che all'Unicef, all'associazione italiana
contro le leucemie, al Fondo pediatria dell'Istituto tumori e
alla lega Filo d'Oro), e la DaimelrChrysler Italia, che
regalera' una monovolume al Villaggio Sos di Roma,
un'associazione che accoglie bambini e adolescenti senza
famiglia. Benetton invece invia libri, ma si tratta di quelli
editi da Reporters sans Frontieres, il cui ricavato va
all'associazione di Don Ciotti. (ANSA).
CAO
21-DIC-99
16:04
99
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
PROSTITUZIONE: 30 MILA DONNE SCHIAVE, CARITAS CREA FONDO
(ANSA) - ROMA, 21 DIC - Trentamila donne (di cui un terzo
minorenni) sarebbero oggetto di schiavitu' nel nostro paese. La
stima e' della Caritas Italiana, che ha creato un fondo contro
questo triste fenomeno e da destinare, in particolare, ad
attivita' per l'accoglienza, la difesa giudiziaria, l'assistenza
psicologica, il reinserimento.
Difficile la quantificazione della tratta - ricorda la
Caritas - sia per il suo carattere di clandestinita' sia perche'
la malavita organizzata ne agevola la mobilita' sul territorio.
Arrivate a destinazione le donne vengono sistemate in
appartamenti ed 'addestrate' con la violenza ad affrontare
questo nuovo tipo di vita. Obbligate a consegnare l'ammontare
del loro guadagno e soggiogate dagli sfruttatori, queste donne
vengono annullate cosi' della loro personalita' e ridotte in
stato di schiavitu'. La Caritas Italiana ha costituito un
Coordinametno nazionale ecclesiale (a cui partecipa anche la
Fondazione Migrantes-Cei, l'usmi, la Uisg, il Gruppo Abele) da
cui e' nata una rete sulle varie esperienze realizzate presso le
varie diocesi. Per sostenere questi servizi, la Caritas ha
creato il 'Fondo tratta' per il quale chiede un contributo;
l'obiettivo e' di dotarlo di 100 milioni. Il numero di conto
corrente postale della Caritas e' 347013; il conto corrente
bancario n. 100807/07 presso il Banco Ambrosiano Veneto, filiale
Roma 081, Abi 03001, Cab 03201. (ANSA).
MAS
21-DIC-99
16:52
100
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
INCIDENTI LAVORO: BIGLIETTO AUGURI, TROPPI MILLE MORTI ANNO
(ANSA) - PIOMBINO (LIVORNO), 30 DIC - ''Ogni anno piu' di
mille morti sul lavoro, facciamoci perdonare nel Duemila'': e'
il messaggio brevissimo che l' associazione nazionale per la
sicurezza sul lavoro ''Ruggero Toffolutti'' lancia per il nuovo
millennio in un appello che e' diventato anche un biglietto di
auguri.
L' appello, inviato alle massime autorit`' dello Stato, alle
forze politiche, sindacali e imprenditoriali nazionali, e' stato
sottoscritto tra gli altri da Sandra Bonsanti, Sandro Curzi, don
Luigi Ciotti e il gruppo Abele, Francesco Falaschi, Dario Fo,
Massimo Giletti, Piero Marrazzo, Gino Paoli, Franca Rame, Sergio
Staino, Elle Kappa e Paolo Virzi. Il testo e' stato inserito in
un manifesto e in un biglietto augurale la cui parte grafica
riproduce un olio su tela realizzato da Massimo Romagnani - un
dipendente della Usl di Livorno distaccato in procura con
compiti di polizia giudiziaria - immediatamente dopo il
sopralluogo eseguito con il magistrato in una fabbrica
piombinese, dove nel 1998 perse la vita un operaio stritolato da
un impianto. L' associazione porta il nome di una delle vittime
del lavoro, e' nata nel gennaio 1999 per volonta' di alcuni
familiari di morti sul lavoro, ha la sua sede nazionale a
Piombino e punti di riferimento a Brescia, Lucca, Massa Carrara
e Reggio Calabria. (ANSA).
COM-FBB/FG
30-DIC-99 13:31
101
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE