Attività nutraceutica dell`albedo del bergamotto
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Attività nutraceutica dell`albedo del bergamotto
ATTIVITÀ NUTRACEUTICA DELL’ALBEDO DEL BERGAMOTTO Naim Maljaj, Leonardo Di Donna, Giselda Gallucci, Elvira Romano, Giovanni Sindona Università della Calabria, Dipartimento di Chimica, 87036 Rende (Cs) ITALIA [email protected] Applicazioni Introduzione O Il bergamotto (Citrus Bergamia Risso) è una pianta molto sensibile alle condizioni pedoclimatiche per cui trova il suo habitat naturale in una zona ristretta della provincia di Reggio Calabria. Tra i compartimenti del frutto (flavedo, albedo e succo) solamente il flavedo ad oggi viene utilizzato come fonte di oli essenziali specialmente nell’industria cosmetica. Il succo di bergamotto, invece, a causa del suo gusto aspro non è utilizzato per scopi alimentari, in contrasto con quanto avviene per i succhi di altri frutti appartenenti al genere Citrus. Esso, insieme all’albedo, rappresenta un prodotto di scarto con le relative conseguenze economiche ed ambientali. Recentemente, il nostro gruppo di ricerca ha identificato, in tutti i compartimenti del frutto, due nuovi flavonoidi strutturalmente simili alle statine (agenti ipocolesterolemici)1,2. Essi sono stati isolati e caratterizzati mediante LC-MS, MS/MS ed NMR. I nostri studi cinetici in vitro e quelli computazionali evidenziano la capacità inibitoria dei due nuovi composti, brutieridina e melitidina, nei confronti dell’HMGR lasciando intravedere nuovi impieghi per il frutto di bergamotto come risorsa naturale di agenti ipocolesterolemici. OH Composto R1 R2 Brutieridina OH OCH3 H OH OH Melitidina O Una possibile applicazione è quella della preparazione di bevande e/o preparati per infusi. R1 O R2 O HO O HO O A livello prototipale sono state utilizzate bustine contenenti tè nero commerciale (Lipton) alle quali è stato aggiunto albedo secco. L’infuso contiene le molecole anticolesterolemiche nelle concentrazioni riportate nella tabella 2. O HO Tabella 2 HO O OH OH O Risultati Analisi Brutieridina (g/kg) Melitidina (g/kg) Tè nero (Lipton) + Albedo secco 5,8 ± 0,2 4 ± 0,2 Obiettivo Lo sviluppo di nuovi metodi di estrazione senza ricorrere a solventi tossici è divenuto fondamentale per l’impiego dei principi attivi. Lo scopo del presente lavoro è quello di trovare nuovi metodi di estrazione per la brutieridina e la melitidina dall’albedo, rispettando le linee guida imposte dall’EMEA3. A tal proposito nel presente studio l’unico solvente impiegato è l’acqua. Figura 1. Il profilo UV e la TIC dell’infuso di albedo. Le aree dei picchi UV corrispondenti alla brutieridina e alla melitidina (a RT 56.08 e 54.14 min, rispettivamente) sono stati integrati al fine della loro quantificazione. Conclusioni Metodo L’albedo è stato separato dal flavedo grattugiando il frutto congelato. L’albedo omogeneizzato è stato sottoposto alle seguenti procedure di estrazione: Estrazione a microonde: 12 g di matrice tal quale e 80 ml di acqua distillata sono stati messi in 4 vessel (3g di matrice e 20 ml di acqua per ogni vessel). Tale rapporto matrice/solvente è stato mantenuto costante per tutte le analisi. Un potenziale di 500 W è stato applicato per le seguenti durate (in minuti): 1, 2, 3, 4, 5. Figura 2. Estrazione a microonde dell’albedo tal quale Tempo (min) 1 2 3 4 5 Temperature (°C) 48 58 68 75 82 Tabella 1. Temperature raggiunte nel metodo di estrazione a microonde. Estrazione con acqua calda: l’acqua riscaldata alle temperature raggiunte nel metodo a microonde (vedi tabella 1) è stata lasciata a contatto con la matrice per gli stessi tempi. Riferimenti Albedo secco aggiunto a tè nero: l’albedo essiccato al forno è stato aggiunto alla bustina di tè nero commerciale (Lipton). La bustina è stata lasciata in acqua bollente per 4 min. L’analisi quantitativa è stata effettuata mediante LCMS/UV con il metodo dello standard esterno. Nel metodo a microonde la concentrazione di entrambi i composti decresce col tempo (figura 2). Il metodo di estrazione con acqua calda, oltre ad essere più semplice da effettuare, risulta più adatto per l’estrazione dei nuovi composti specialmente tra il secondo ed il quarto minuto (figura 3), tempi che coincidono con la corretta preparazione degli infusi. Ciò promette l’utilizzo dell’albedo come additivo per la preparazione di bevande contenenti sostanze ipocolesterolemiche. Questi risultati confermano che è possibile valorizzare quelli che fin ad oggi sono considerati prodotti di scarto nell’industria di lavorazione del bergamotto. Figura 3. Estrazione con acqua calda dell’albedo tal quale Convegno Congiunto delle Sezioni Calabria e Sicilia della SCI, Catania 1-2 Dicembre 2009 1. Leonardo Di Donna, Vincenza Dolce, Giovanni Sindona, brevetto nr. CS2008A00019. 2. Leonardo Di Donna, Giuseppina De Luca, Fabio Mazzotti, Anna Napoli, Raffaele Salerno, Domenico Taverna and Giovanni Sindona, J. Nat. Prod., 2009, 72, 1352-1354. 3. CPMP/QWP/450/03 e EMEA/CVMP/511/03, 2005.