leggi… - Valdera Solidale

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leggi… - Valdera Solidale
Nous accusons: i media mainstream non
informano sulle atrocità contro Gaza
di Noam Chomsky e altri.
16/11/12
Seguono: aggiornamenti sugli atti di guerra a Gaza in coda all'articolo
Mentre i Paesi in Europa e Nord America commemoravano, l’11 novembre scorso, le vittime di
guerre passate e presenti, Israele stava bombardando i civili.
Il 12 novembre, svegliandosi pronti per una
nuova settimana, i lettori a colazione sono stati
inondati da racconti strazianti sui militari
vittime di guerre passate e presenti. Non c’era
però nessun accenno, o ce n’erano di molto
brevi, al fatto che la maggior parte delle
vittime delle guerre di oggi sono civili. Era
anche veramente difficile trovare, la mattina
del 12 novembre, una qualsiasi menzione agli
attacchi su Gaza che sono andati avanti per tutto il weekend.
Una rapida occhiata lo conferma per la CBC, il Globe e la Mail del Canada, nonché la Gazette
di Montreal e il Toronto Star. Stessa cosa per Equally, per il New York Times e per la BBC.
Secondo il rapporto di PCHR – Palestinian Center for Human Rights, domenica 11
novembre, 5 civili palestinesi, inclusi tre bambini, sono stati uccisi nella Striscia di Gaza nelle
precedenti 72 ore, oltre a due membri del personale di sicurezza palestinese. Quattro delle
vittime sono morte in seguito all’attacco dell’artiglieria israeliana su un campetto
di calcio. Inoltre, 52 civili sono stati feriti, dei quali sei erano donne e 12 erano bambini. (Da
quando abbiamo iniziato a scrivere, il numero delle vittime palestinesi è aumentato, e
continua ad aumentare).
Articoli che non riportano della maggior parte delle uccisioni si concentrano prevalentemente
sull’uccisione del personale di sicurezza palestinese. Per esempio, un articolo della Associated
Press pubblicato su CBS – notizie dal mondo del 13 novembre - intitolato “Israele ipotizza di
riprendere gli omicidi mirati di militanti di Gaza”, non dice assolutamente niente dei civili morti
o feriti. Rappresenta le uccisioni come “assassini mirati”. Il fatto che le vittime siano state
prevalentemente civili indica che Israele non è tanto impegnata in “assassinii
mirati”, quanto in assassini “collettivi”, visto che, ancora una volta, sta commettendo il
crimine di punizione collettiva.
Un’altra notizia della Associated Press su CBS news del 12 novembre dice: “Il lancio di razzi
da Gaza aumenta la pressione sul governo di Israele”. Allega una foto di una donna israeliana
che guarda un buco sul soffitto di casa. Di nuovo, nessuna immagine, nessun accenno
alle numerose vittime sanguinanti o ai cadaveri a Gaza. Sempre sulla stessa linea, un
titolo della BBC del 12 novembre dice “Israele colpito da un nuovo lancio di razzi da Gaza”.
Tendenze analoghe possono essere mostrate anche sui media mainstream europei.
Quanto viene riportato si focalizza principalmente sui razzi che sono stati
lanciati da Gaza, nessuno dei quali ha causato vittime. Ciò che non emerge sono i
bombardamenti su Gaza, che in molti casi hanno causato effetti gravi e fatali. Non ci vuole
un esperto in scienza della comunicazione per capire che ciò che abbiamo di fronte
è, nella migliore delle ipotesi, un modo scadente e distorto di riportare i fatti, nella
peggiore invece una volontaria e disonesta manipolazione dei lettori.
Inoltre, articoli che non fanno menzione delle vittime palestinesi a Gaza riferiscono
abbondantemente che le operazioni israeliane vengono condotte in risposta ai razzi da Gaza e
al ferimento di soldati israeliani. Comunque, la cronologia degli eventi (che hanno portato,
n.d.t.) all’attacco è iniziata il 5 novembre, quando un uomo di 20 anni, innocente e
apparentemente disabile mentale, Ahmad al-Nabaheen, è stato ucciso dai proiettili mentre
cercava di avvicinarsi al confine. I medici hanno dovuto aspettare sei ore per avere il
permesso di recuperarlo e sospettano che potrebbe essere morto a causa del ritardo nei
soccorsi.
Poi, l’8 novembre, un ragazzino di 13 anni che stava giocando a pallone davanti alla
sua casa è stato ucciso dai proiettili dello IOF, che era entrato nel territorio di Gaza con
carri armati ed elicotteri. Il ferimento di quattro soldati israeliani al confine il 10 novembre era
quindi già un anello della catena di eventi in cui sono stati uccisi dei civili di Gaza, e non il
fattore scatenante.
Noi sottoscritti siamo da poco rientrati da una visita nella Striscia di Gaza. Alcuni di noi,
adesso, hanno contatti tramite social media con palestinesi che vivono a Gaza. Per due notti
di fila i palestinesi di Gaza sono stati impossibilitati a dormire a causa della continua presenza
di droni, F16 e bombardamenti indiscriminati di vari obiettivi nella Striscia di Gaza così
densamente popolata. Lo scopo di tutto ciò è chiaramente quello di terrorizzare la
popolazione, riuscendoci, così come abbiamo potuto accertare dai rapporti dei
nostri amici. Se non fosse per i post su Facebook, non sapremmo nulla del livello di terrore
patito ogni giorno dai civili palestinesi di Gaza. Questo contrasta in modo netto con la
consapevolezza mondiale sui cittadini israeliani terrorizzati e sconvolti.
Un estratto di un report inviato da un medico canadese che si trovava a Gaza ed ha
aiutato al pronto soccorso dell’ospedale Shifa durante la settimana dice: “i feriti erano tutti
civili con molteplici ferite da proiettile: ferite al cervello, al collo, emo-pneumotorace, blocco
cardiaco, rottura della milza, perforazioni intestinali, fratture di arti, amputazioni traumatiche.
Tutto questo senza monitor, pochi stetoscopi, una macchina per gli ultrasuoni… Molte persone
con ferite serie ma non in pericolo di vita sono state mandate a casa per essere riconvocate la
mattina dopo, a causa del picco di vittime. Le ferite da proiettile erano preoccupanti. Piccole
ferite con pesanti lesioni interne. C’era pochissima morfina per l’anestesia.
Apparentemente scene del genere non fanno notizia per il New York Times, la CBC, o la BBC.
Pregiudizio e malafede rispetto all’oppressione dei Palestinesi non sono una novità
nei media occidentale e sono state ampiamente documentate. Nonostante ciò, Israele
continua i suoi crimini contro l’umanità con il tacito consenso e il pieno supporto finanziario,
militare e morale da parte dei nostri governi, Stati Uniti, Canada, Unione Europea.
Netanyahu attualmente sta coltivando il supporto diplomatico occidentale per altre
operazioni su Gaza, il che ci fa temere che un’altra Piombo Fuso possa essere all’orizzonte.
Infatti, gli ultimi fatti ci confermano che un’escalation è già cominciata, visto che il
conto dei morti di oggi sale. La mancanza di pubblica indignazione verso questi crimini è una
diretta conseguenza del modo sistematico in cui i fatti sono negati e/o del modo sbilanciato in
cui vengono dipinti.
Vorremmo esprimere la nostra indignazione per la riprovevole modalità di copertura di questi
atti da parte dei media mainstream dei grandi conglomerati.
Facciamo appello ai giornalisti che, nel mondo, lavorano per le grandi testate
mediatiche affinché rifiutino di essere strumenti di questa sistematica politica di
dissimulazione. Facciamo appello ai cittadini perché si informino attraverso media
indipendenti, e perché diano voce alla loro coscienza attraverso qualsiasi mezzo per loro
possibile.
Noam Chomsky, Stati Uniti
Hagit Borer, Regno Unito
Antoine Bustros, Canada
David Heap, Canada
Stephanie Kelly, Canada
Máire Noonan, Canada
Philippe Prévost, Francia
Verena Stresing, Francia
Laurie Tuller, Francia
Fonte http://rabble.ca/news/2012/11/nous-accusons-mainstream-media-fails-report-atrocities-gaza
Traduzione di Elena Bellini per We are all on the Freedom Flotilla 2, con alcune revisioni a cura di Megachip.
AGGIORNAMENTI SUGLI ATTI DI GUERRA A GAZA:
15 novembre 2012
I Palestinesi vogliono che si sappia che loro “non hanno un’Aviazione, non hanno una Marina
Militare, non hanno un Esercito. Non è in corso una guerra, nella Striscia di Gaza. Nella
Striscia di Gaza, è in corso un genocidio.”. Oggi, i morti sono saliti a 19 e i feriti hanno
superato il numero di 150. Israele sta tagliando l’elettricità, per cui anche i ricoverati negli ospedali
rischiano la vita. Anche le comunicazioni sono difficili: Israele non vuole che si sappia cosa sta
facendo. Bombardamenti incessanti, in tutta la Striscia, via aria, mare e terra. Oltre alle vittime, molte
sono le abitazioni distrutte. Gli F-16 israeliani hanno colpito i confini tra Egitto e Palestina e il Valico di
Rafah è di nuovo chiuso, a causa di questo.
I nomi delle vittime palestinesi:
1 - Walid Abadlah, 2 anni
2 - Marwan Abu Al-Qumsan, 52 anni
3 - Ramai Hamamd
4 - Khalid Abu Al-Naser
5 - Habes mesbeh, 30 anni
6 - Wael Al-Ghalban
7 - Hicham Al-Ghalban
8 - Ahmad Al-Jaabari, 52anni, Alto Comandante di Hamas
9 - Mohamamd Al-Hams
10 - Ranan Arafat, 5 anni
11 - Essam Abu El-Mazzah, 20 anni
12 - Hani Al-Kaseeh, 18 anni
13 - Ahmad Al-Masha Rawi, 11 mesi
14 - Hiba Al-Masharwai, 19 anni
15 - Mahmaoud Sawaween, 65 anni
16 - Hanin Tafesh, 10 mesi
17- Faris Basyouni (bambino)
18- Tareq Jamal Nasser
19-Oday Jamal Nasser
Ahmad Al-Jaabari era l’uomo che stava trattando la Pace con Egitto e Israele. Non vi sembra
significativo che sia stato ucciso proprio lui?
Gruppi di Anonymous di vari Paesi stanno attaccando e oscurando diversi siti israeliani.
L’attivista e documentarista Harry Fear aggiorna, costantemente, dal suo canale Ustream
(http://www.ustream.tv/channel/operation-pillar-of-cloud), mentre, sul suo sito, si può consultare la
mappa delle zone colpite (http://www.harryfear.co.uk/blog/gaza-report/map). Nell’ultimo suo
aggiornamento, ha parlato di voci non confermate di carri armati israeliani, entrati in tre aree della
Striscia. Il collegamento si è, poi, interrotto.
Nella Striscia di Gaza, c’è il coprifuoco.
Elenco di tutte le manifestazioni di protesta che si stanno organizzando, in tutto il mondo (in continuo
aggiornamento): http://mondoweiss.net/2012/11/worldwide-protests-against-israeli-aggression-ingaza.html
Video: i nuovi razzi in dotazione alla Resistenza armata, lanciati stamattina
http://www.youtube.com/watch?v=Nl28Hf6gP7A&;feature=youtu.be
Foto: missile terra-aria israeliano, colpito da un razzo della Resistenza armata
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.480877158635169.102338.100001386680979&;type=1
Carri armati israeliani si dirigono verso la Striscia di Gaza https://www.facebook.com/photo.php?
fbid=400171286727745&;set=a.253235968087945.58941.114129911998552&type=1&theate
Bombardamenti sulle case https://www.facebook.com/photo.php?
fbid=10151344690012228&;set=a.10150799154417228.467705.95547442227&type=1&ref=nf
Uno dei ragazzi feriti fa il segno di vittoria, dal letto dell’ospedale
https://www.facebook.com/photo.php?
fbid=467936599915036&;set=a.364373073604723.77507.360873303954700&type=1&theater
Una casa sbriciolata da un bombardamento https://www.facebook.com/photo.php?
fbid=463727027003898&;set=a.212319155478021.50019.127824130594191&type=1&theater
A cura di: “We are all on the Freedom Flotilla 2 – News”
https://www.facebook.com/pages/We-are-all-on-the-Freedom-Flotilla-2-News/157392614337212
Gruppo operativo: https://www.facebook.com/groups/WeAreAllOnTheFreedomFlotilla2/411540708919884/?
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