la gaza freedom march approda a nettuno

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la gaza freedom march approda a nettuno
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ATTUALITÀ LA GAZA FREEDOM MARCH
APPRODA A NETTUNO
La manifestazione di Nettuno,
nonostante i suoi intenti
chiaramente umanitari, ha
fatto però registrare dei
discutibili interventi censori da
parte delle Ferrovie dello Stato
che, dopo aver concesso
l’utilizzo dei locali della
stazione, hanno successivamente
ostacolato il regolare
svolgimento dell’iniziativa
imponendo la rimozione delle
bandiere palestinesi, lo
spostamento degli striscioni a
favore della marcia e
l'occultamento delle
foto più cruente
di Massimo Alberghini
Presso la stazione ferroviaria di Nettuno ha
avuto luogo una manifestazione di solidarietà
con il popolo palestinese organizzata dall’associazione culturale Alzaia, costituitasi recentemente in ambito locale, con l’adesione del
Comitato dei Diritti della CGIL di Anzio e
Nettuno e l’associazione Senza Confine di
Aprilia. Attraverso una mostra fotografica, la
distribuzione di materiale informativo,la proiezione di foto e video e le dirette radiofoniche
e telefoniche dai territori occupati gli animatori della manifestazione hanno voluto concretamente sostenere la Gaza Freedom March, la
marcia non violenta organizzata da più di 1500
volontari internazionali per rompere l’assedio
che imprigiona gli abitanti della striscia di Gaza.
L’iniziativa trae la propria origine sia dalla
decennale resistenza palestinese contro gli
occupanti israeliani sia dalle innumerevoli iniziative umanitarie in aiuto alle popolazioni vittime delle violenze.“Tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009 – ricorda l’associazione Alzaia - la
terra palestinese ha tremato più forte di quanto già non accada ogni giorno. Mentre il
mondo si apprestava a festeggiare il nuovo
anno, Israele lanciava l'operazione “Piombo
Fuso” con 1500 morti e più di 5000 feriti.
Dopo un anno Gaza presenta ancora tutte le
ferite aperte. Gli aiuti non sono mai arrivati
grazie al blocco dei valichi imposto da Israele e
sostenuto da USA, Europa ed Egitto”. La manifestazione di Nettuno, nonostante i suoi intenti chiaramente umanitari, ha fatto però registrare dei discutibili interventi censori da parte
delle Ferrovie dello Stato che, dopo aver concesso l’utilizzo dei locali della stazione, hanno
successivamente ostacolato il regolare svolgimento dell’iniziativa imponendo la rimozione
delle bandiere palestinesi, lo spostamento
degli striscioni a favore della marcia e l'occultamento delle foto più cruente.
Comportamenti risultati incomprensibili sia ai
manifestanti sia al funzionario di polizia presente sul posto ed in contatto telefonico con
un dirigente romano delle Fs. “Nonostante
questi episodi – ha detto Cosimo Crisafio,che
nel mese di ottobre è andato in Palestina con
un viaggio organizzato da associazioni pacifiste
e ong - la giornata di solidarietà ha centrato
l’obiettivo di sensibilizzare le coscienze su un
dramma oscurato da tutti i principali mass
media. Con campagne di questo tipo si devono richiedere l’applicazione della quarta
Convenzione di Ginevra nei territori occupati,la lotta contro l’Apartheid,contro la costruzione di nuove colonie e la distruzione delle
case palestinesi. Infine anche una campagna di
disinvestimenti finanziari e sanzioni economiche e commerciali contro Israele”.“E’ intorno
a queste iniziative - ha concluso Crisafio – che
bisognerà mobilitare la società civile europea
e mondiale”. “Crediamo – ha aggiunto Maria
Failla, un’altra esponente dell’associazione
Alzaia – che difendere la Pace significhi proteggere giustizia e verità. La giustizia implica che
Israele rispetti il diritto internazionale; la verità necessita il rifiuto della pratica disonesta ed
immorale che mette le parti del conflitto allo
stesso livello,occupante con occupato.La verità implica la ferma denuncia delle condizioni
disumane ed insostenibili vissute dalla popolazione di Gaza.”. La mostra allestita nella stazione ben sintetizzava le finalità dell’associazione Alzaia: fermare le logiche di guerra, abbattere il muro della vergogna per favorire una
risoluzione internazionale che dia dignità di
stato alla Palestina.
ANZIO, ALUNNI PASTICCERI
E UN PO’ PASTICCIONI
I bambini della classe IC del I° circolo di via
Ambrosini, accompagnati dalle loro insegnanti
si sono dati appuntamento all’Antium ristorante di via Stradone del Sandalo 8, ad attenderli Salvo Cacciola Amministratore unico
dell’ Aq e i cuochi dell’Antium ristorante:
Giacomo,Simone e Gianluca che hanno
messo a disposizione dei 16 bambini che compongono la classe forno e teglie per rendere
realizzabile il loro desiderio; quello di preparare delle ciambelline al vino da mettere sotto
l’albero di Natale. Le insegnanti Paola
Palomba,Bonacci Antonella ed Elisa Di Maggio
hanno seguito passo dopo passo, sotto lo
sguardo inflessibile, ma divertito dei cuochi, le
varie fasi che hanno portato gli entusiasti scolaretti alla preparazione, alla cottura e al confezionamento del singolare pensierino di
Natale. Ideatrice del progetto l’insegnante
Paola Palomba che ne ha spiegato le finalità:“
Si tratta di un progetto che ha come scopo lo
sviluppo della motricità fine del bambino
attraverso l’utilizzo di materie prime che nello
specifico sono stati tutti gli ingredienti che gli
alunni hanno utilizzato per preparare le loro
ciambelline”. Le grida festose dei bambini
pasticceri e un po’ pasticcioni hanno rotto il
solito rumore di piatti e pentole che di solito
si percepisce entrando in una cucina di un
ristorante. A sentire le maestre pare che i
maschietti nel preparare le ciambelline siano
stati più bravi delle femminucce, ma quando si
è trattato di confezionarle queste hanno
avuto il sopravvento. La lievitazione, la cottura,
la doratura, la fragranza, ma soprattutto il profumo ci hanno indotto a chiedere ai bambini la
ricetta. Si sa che tutti i cuochi sono gelosi
delle loro ricette e anche i bambini non sono
da meno. Così dopo una lunga trattativa ci
hanno fatto dono di tutti gli ingredienti a patto
però che Scacco Matto li pubblicasse.Ed ecco
allora la famosa ricetta delle ciambelline al
vino della IC di Via Ambrosini : ? di olio extravergine d’oliva, 300 gr di zucchero, cannella, 1
cucchiaio di marsala, 1 grattugiata di buccia di
limone,? di vino,8 etti di farina e infine 1 bustina di lievito. Infornare per 15 minuti a 180°.
La dolcezza dei bambini dispensatori di sorrisi hanno concluso una giornata che difficilmente dimenticheranno…