la gaza freedom march approda a nettuno
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la gaza freedom march approda a nettuno
18 ATTUALITÀ LA GAZA FREEDOM MARCH APPRODA A NETTUNO La manifestazione di Nettuno, nonostante i suoi intenti chiaramente umanitari, ha fatto però registrare dei discutibili interventi censori da parte delle Ferrovie dello Stato che, dopo aver concesso l’utilizzo dei locali della stazione, hanno successivamente ostacolato il regolare svolgimento dell’iniziativa imponendo la rimozione delle bandiere palestinesi, lo spostamento degli striscioni a favore della marcia e l'occultamento delle foto più cruente di Massimo Alberghini Presso la stazione ferroviaria di Nettuno ha avuto luogo una manifestazione di solidarietà con il popolo palestinese organizzata dall’associazione culturale Alzaia, costituitasi recentemente in ambito locale, con l’adesione del Comitato dei Diritti della CGIL di Anzio e Nettuno e l’associazione Senza Confine di Aprilia. Attraverso una mostra fotografica, la distribuzione di materiale informativo,la proiezione di foto e video e le dirette radiofoniche e telefoniche dai territori occupati gli animatori della manifestazione hanno voluto concretamente sostenere la Gaza Freedom March, la marcia non violenta organizzata da più di 1500 volontari internazionali per rompere l’assedio che imprigiona gli abitanti della striscia di Gaza. L’iniziativa trae la propria origine sia dalla decennale resistenza palestinese contro gli occupanti israeliani sia dalle innumerevoli iniziative umanitarie in aiuto alle popolazioni vittime delle violenze.“Tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009 – ricorda l’associazione Alzaia - la terra palestinese ha tremato più forte di quanto già non accada ogni giorno. Mentre il mondo si apprestava a festeggiare il nuovo anno, Israele lanciava l'operazione “Piombo Fuso” con 1500 morti e più di 5000 feriti. Dopo un anno Gaza presenta ancora tutte le ferite aperte. Gli aiuti non sono mai arrivati grazie al blocco dei valichi imposto da Israele e sostenuto da USA, Europa ed Egitto”. La manifestazione di Nettuno, nonostante i suoi intenti chiaramente umanitari, ha fatto però registrare dei discutibili interventi censori da parte delle Ferrovie dello Stato che, dopo aver concesso l’utilizzo dei locali della stazione, hanno successivamente ostacolato il regolare svolgimento dell’iniziativa imponendo la rimozione delle bandiere palestinesi, lo spostamento degli striscioni a favore della marcia e l'occultamento delle foto più cruente. Comportamenti risultati incomprensibili sia ai manifestanti sia al funzionario di polizia presente sul posto ed in contatto telefonico con un dirigente romano delle Fs. “Nonostante questi episodi – ha detto Cosimo Crisafio,che nel mese di ottobre è andato in Palestina con un viaggio organizzato da associazioni pacifiste e ong - la giornata di solidarietà ha centrato l’obiettivo di sensibilizzare le coscienze su un dramma oscurato da tutti i principali mass media. Con campagne di questo tipo si devono richiedere l’applicazione della quarta Convenzione di Ginevra nei territori occupati,la lotta contro l’Apartheid,contro la costruzione di nuove colonie e la distruzione delle case palestinesi. Infine anche una campagna di disinvestimenti finanziari e sanzioni economiche e commerciali contro Israele”.“E’ intorno a queste iniziative - ha concluso Crisafio – che bisognerà mobilitare la società civile europea e mondiale”. “Crediamo – ha aggiunto Maria Failla, un’altra esponente dell’associazione Alzaia – che difendere la Pace significhi proteggere giustizia e verità. La giustizia implica che Israele rispetti il diritto internazionale; la verità necessita il rifiuto della pratica disonesta ed immorale che mette le parti del conflitto allo stesso livello,occupante con occupato.La verità implica la ferma denuncia delle condizioni disumane ed insostenibili vissute dalla popolazione di Gaza.”. La mostra allestita nella stazione ben sintetizzava le finalità dell’associazione Alzaia: fermare le logiche di guerra, abbattere il muro della vergogna per favorire una risoluzione internazionale che dia dignità di stato alla Palestina. ANZIO, ALUNNI PASTICCERI E UN PO’ PASTICCIONI I bambini della classe IC del I° circolo di via Ambrosini, accompagnati dalle loro insegnanti si sono dati appuntamento all’Antium ristorante di via Stradone del Sandalo 8, ad attenderli Salvo Cacciola Amministratore unico dell’ Aq e i cuochi dell’Antium ristorante: Giacomo,Simone e Gianluca che hanno messo a disposizione dei 16 bambini che compongono la classe forno e teglie per rendere realizzabile il loro desiderio; quello di preparare delle ciambelline al vino da mettere sotto l’albero di Natale. Le insegnanti Paola Palomba,Bonacci Antonella ed Elisa Di Maggio hanno seguito passo dopo passo, sotto lo sguardo inflessibile, ma divertito dei cuochi, le varie fasi che hanno portato gli entusiasti scolaretti alla preparazione, alla cottura e al confezionamento del singolare pensierino di Natale. Ideatrice del progetto l’insegnante Paola Palomba che ne ha spiegato le finalità:“ Si tratta di un progetto che ha come scopo lo sviluppo della motricità fine del bambino attraverso l’utilizzo di materie prime che nello specifico sono stati tutti gli ingredienti che gli alunni hanno utilizzato per preparare le loro ciambelline”. Le grida festose dei bambini pasticceri e un po’ pasticcioni hanno rotto il solito rumore di piatti e pentole che di solito si percepisce entrando in una cucina di un ristorante. A sentire le maestre pare che i maschietti nel preparare le ciambelline siano stati più bravi delle femminucce, ma quando si è trattato di confezionarle queste hanno avuto il sopravvento. La lievitazione, la cottura, la doratura, la fragranza, ma soprattutto il profumo ci hanno indotto a chiedere ai bambini la ricetta. Si sa che tutti i cuochi sono gelosi delle loro ricette e anche i bambini non sono da meno. Così dopo una lunga trattativa ci hanno fatto dono di tutti gli ingredienti a patto però che Scacco Matto li pubblicasse.Ed ecco allora la famosa ricetta delle ciambelline al vino della IC di Via Ambrosini : ? di olio extravergine d’oliva, 300 gr di zucchero, cannella, 1 cucchiaio di marsala, 1 grattugiata di buccia di limone,? di vino,8 etti di farina e infine 1 bustina di lievito. Infornare per 15 minuti a 180°. La dolcezza dei bambini dispensatori di sorrisi hanno concluso una giornata che difficilmente dimenticheranno…